Libri dalla categoria Piante Officinali
Il Sesso nella Magia e nella Superstizione
Autore/i: Goodworth Henry
Editore: Edizioni Nettuno Omnia
introduzione dell’autore.
pp. 128, Bologna
Sommario:
Introduzione
I – Magia e pensiero primitivo
II – Magia e mito nell’antichità classica
III – La magia nel Medio Evo
IV – Occultismo e magia nel Rinascimento
V – Riti e superstizioni
VI – L’unione sessuale come rituale magico
VII – Tabù, proibizioni, credenze
VIII – Sopravvivenza di forme di magia cerimoniale nell’Italia Meridionale
IX – Magia e sostrato culturale in Lucania
X – Magia e religione
XI – Trattamento della pubertà femminile
XII – Sostrato parapsicologico della credenza nelle arti magiche
Conclusione
Dizionario di Usi e Leggende Ebraiche
Titolo originale: Dictionary of Jewish Love and Legend
Autore/i: Untermann Alan
Editore: Editori Laterza
unica edizione, introduzione all’edizione italiana e cura di Anna Foà , introduzione dell’autore, traduzione di Manuela Consonni e Simona Foà, in sovraccoperta: Tribù dei figli d’Israele, “Genealogie de la Bibles”, Min. scuola francese, sec. XIV.
pp. 338, nn. illustrazioni in b/n, Bari
“Un’opera affascinante in cui, attraverso l’utilizzazione delle fonti più diverse, si ricostruiscono i vari aspetti della vita e della storia,della religione e della cultura degli ebrei: rituali, personaggi, festività, miti, demonologia, correnti politiche e religiose, dal sionismo alla kabbalah, da Mosè ad Alfred Dreyfus, dal rito biblico della giovenca rossa ai movimenti di riforma del secolo XIX”. (Dall’introduzione di Anna Foa)
Introduzione all’edizione italiana di Anna Foa
Introduzione
Dizionario di usi e leggende ebraiche
Bibliografia
nota bibliografica all’edizione italiana
Referenze fotografiche
Indice dei lemmi e delle voci secondarie
L’Uomo Ammaestrato
Come è progettato e come funzione il sistema femminile del dominio
Autore/i: Vilar Esther
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
unica edizione, traduzione dal tedesco di Clara Lürig, titolo originale: «Der Driesserte Mann».
pp. 168, Milano
«Questo libro è dedicato a coloro che non vi vengono menzionati: ai pochi uomini che non si lasciano ammaestrare, alle poche donne che non sono venali; e ai fortunati che non hanno valore di mercato, perché sono troppo vecchi, troppo brutti o troppo malati.» (Esther Vilar)
Secondo la Vilar, in media a cinque anni la donna esprime per l’ultima volta un pensiero originale. Da quel momento la sua preoccupazione atavica e costante è quella di reprimere qualsiasi forma di sviluppo intellettivo. Può permetterselo, avendo da secoli delegato l’uomo per tutto ciò che le serve. È l’uomo che la mantiene, l’uomo che assume tutte le responsabilità, l’uomo che «pensa a tutto».
A suo modo, un sistema di sfruttamento perfetto.
Ma come ha fatto? Con un paziente lavoro di addestramento, condotto sul futuro maschio-marito, fin dalla più tenera età. Accaparratasi infatti una posizione di assoluto privilegio nell’educazione dei figli, inculca loro tutta una serie di valori «morali» che altro non sono che i più raffinati strumenti per rendere l’uomo sottomesso al lavoro, allo sfruttamento, alla fatica.
Ma il gioco è ormai scoperto. Proprio una donna per la prima volta rompe la cerchia dell’omertà e denuncia il sistema, capovolgendo, controcorrente, il concetto di emancipazione. Dopo il successo strepitoso del suo libro in Germania e in America, Esther Vilar viene ora chiamata «il Karl Marx degli uomini».
Esther Vilar è nata nel 1935 a Buenos Aires, da famiglia tedesca. Ha vagabondato per mezzo mondo, in Africa, in Europa e in America. Dopo essersi laureata in medicina, ha studiato sociologia in Germania. È medico in un ospedale.
- Sulla felicità degli schiavi
- Che cos’è l’uomo?
- Che cos’è la donna?
- L’orizzonte femminile
- Il sesso più bello
- L’universo è degli uomini
- La stupidità fa della donna una dea
- Addestramento
- Ammaestramento con l’autoumiliazione
- Un vocabolario
- Le donne sono povere di sentimenti
- Il sesso in premio
- La libidine femminile
- Addestramento per bluff
- Preghiere commercializzate
- Autoaddestramento
- I figli come ostaggi
- I vizi delle donne
- La mascherata della femminilità
- Il mondo del lavoro come riserva di caccia
- La donna emancipata
- Che cos’è l’amore?
Coccole e Carezze
Alla radice della virilità
Autore/i: Leonelli Elisabetta Leslie
Editore: Rizzoli
seconda edizione, avvertenza degli autori.
pp. 200, illustrazioni b/n, Milano
«Un vero uomo non piange»
«Sii duro con te stesso e con gli altri»
«Non mollare, resisti: un uomo non cede mai»
Frasi fatte, luoghi comuni, pregiudizi consolidati che tuttavia esercitano un influsso di enorme portata sulla vita di ogni uomo, costringendolo ad assumere ruoli ai quali, abbastanza spesso, non si sente portato. Giornali, film, pubblicità, moda non fanno altro che esaltare l’immagine del macho, dell’ipervirile, dell’amatore instancabile, sempre in performance, tutto d’un pezzo. Ma le cose stanno proprio così? L’uomo e la sua vita sessuale sono davvero quelli che hanno sempre cercato di farci credere? Questo libro è una guida alla scoperta di una nuova immagine corporea e mentale dell’uomo, della sua potenza sessuale più vera che non si limita soltanto a ciò che è ovvio e visibile. Questo libro è anche la proposta di un viaggio perché l’uomo ritrovi se stesso partendo proprio da una nuova visione del suo sesso e abbattendo tutti quei pregiudizi che gli hanno impedito sino a oggi di vivere con soddisfazione e pienezza. Un libro nuovo, basato su fatti concreti, sulle più recenti acquisizioni della scienza e su una «intuizione» rivoluzionaria; un libro che, oltre a rivelare l’inconfessato bisogno che ogni uomo ha di «coccole e carezze», intende svelare anche il mistero della vita, dell’umanità che scorre in noi.
Elisabetta Leslie Leonelli è nata nel 1945. Sociologa e psicoterapeuta, è nota in Italia e all’estero per i suoi interventi come studiosa degli aspetti psicologici e sociali della sessualità. E presidente di «Amore e Scienza», un’associazione che si propone la diffusione di una cultura affettiva e sessuale umanistica. Ha pubblicato nel 1983, presso Rizzoli, Al di là delle labbra (tre edizioni).
Vive e lavora a Roma.
La Parola di Dio nel Vangelo di Marco
Autore/i: Cenci Anna Maria
Editore: Edizioni Piemme
presentazione di Mons. Enrico Galbiati, introduzione dell’autrice.
pp. 192, Casale Monferrato (AL)
La Parola di Dio nel Vangelo di Marco, siamo certi che il lettore non sarà deluso da questo nuovo dono che l’autrice gli offre perché come ella ripete con insistenza, il dono non è suo, ma dello Spirito Santo!
(Mons. Enrico Galbiati – Dottore in Scienze Bibliche)
Anna Maria Cenci è medico, e vive e lavora a Milano.
Ormai da anni collabora settimanalmente a Radio Maria. Ha già pubblicato numerosi volumi, tra cui si ricordano: I sei giorni della creazione, L’inferno esiste, Perchè tanto male sulla terra? e, presso Piemme, La Parola di Dio nel Vangelo di Matteo (1995).
Trattato Pratico di Scienze Occulte
Magia, Cabala, Spiritismo, Pietra Filosofale, Massoneria
Autore/i: Papus
Editore: Edizioni del Gattopardo
unica edizione, prima traduzione italiana e prefazione di Bianca Romagnoli Gigliotti.
pp. 532, nn. illustrazioni b/n, Roma
Gerard Encausse (Papus) nato il 13 luglio 1865 a La Corogne (Spagna), è uno dei grandi maestri dell’occultismo occidentale.
Intellettuale, teorico dell’iniziazione massonica e martinista, fervente sostenitore delle chiavi d’interpretazione mistiche d’occidente, polemico nei confronti delle scuole d’orientalismo (particolarmente vivace e interessante la sua confutazione delle teorie di M.me Blavatsky), seppure egli stesso iniziato dal suo maestro Saint Yves d’Aleveidre ai misteri orientali, Papus ha segnato una tappa indispensabile nello sviluppo del pensiero occultistico. Fra i suoi lavori più interessanti vale ricordare il Trattato metodico di Scienze Occulte, (1891) sorta di enciclopedia dei settori di studio dell’occultismo; il Trattato di Magia pratica (1893), definito dall’Autore «saggio d’igiene intellettuale», che ne è la continuazione ideale sul piano dell’esperienza concreta e della ricerca, Magia e Ipnosi (1897), analisi di fatti ed esperienze ipnotiche; i due ormai rarissimi studi La Kabala e il Tarot dei Bohemiens (1893); infine questo Trattato pratico di Scienze Occulte (1887).
Diviso in tre parti (Teoria, Adattamento e Realizzazione), il volume ci offre, per sommi capi, un quadro d’insieme estremamente lucido e corretto dell’occultismo. Parlando di quest’opera, Sedir, Maestro e Iniziato illustre, disse: «È un punto di partenza indispensabile a chi si avvicina per la prima volta a questi studi, ma, ad un tempo, una pietra miliare nella “ricerca teorico interpretativa».
Il Problema Filosofico del Destino
Autore/i: Maros Dell’Oro Angiolo
Editore: CEDAM – Casa Editrice Dott. A. Milani
pp. 68, Padova
Sommario:
I. – Il problema della sorte
II. – Il problema della libertà
III. – Come si sente il destino
Avventure Fuori dal Corpo
Come sperimentare le proiezioni astrali volontarie
Autore/i: Buhlman William
Editore: Sonzogno
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Alessandra De Vizzi.
pp. 288, Milano
“Davanti a noi si stende una nuova ed eccitante frontiera, infiniti livelli di energia che aspettano solo di venire scoperti. Oggi abbiamo la rara opportunità di essere tra i pionieri, di viaggiare oltre i limiti dell’universo, di vedere con i nostri occhi la verità. L’avventura più grande ci sta ancora aspettando.”
Chi non è curioso di oltrepassare i limiti del proprio orizzonte fisico per esplorare altre dimensioni e altri mondi? Chi, almeno una volta, non si è domandato che cosa c’è dopo la morte?
A queste e a tante altre domande risponde William Buhlman che – come gli antichi esploratori solcavano i mari alla scoperta di nuove terre – è andato alla conquista dell’oceano di energia che permea questo e l’“altro” mondo, quello sconosciuto ma reale che è in attesa di contattarci per dividere con noi una nuova forma di conoscenza che porterà a un livello di evoluzione collettiva al di là di ogni immaginazione e permetterà” finalmente la, nascita della Nuova Era.
Avventure fuori dal corpo è un resoconto degli esperimenti personali dell’autore che, staccandosi dal proprio corpo fisico – e dagli aspetti più terreni e materialistici della vita – ha viaggiato in quegli universi paralleli che la stessa scienza non rinnega. Infatti studiosi del calibro di Einstein, Hawking, Davies ne hanno ammesso l’esistenza, oltre a essere rimasti affascinati dalle loro potenzialità. Ma qual è il fine ultimo di queste avventure astrali? Senza dubbio il bene supremo del genere umano. Perché l’esperienza di proiettare la propria coscienza oltre i limiti fisici del corpo per avventurarsi in un viaggio ultraterreno ci permette non solo di espandere la coscienza stessa, ma anche di verificare l’esistenza dell’anima, di riscoprire le incarnazioni vissute in precedenza conferendo nuove dimensioni più spirituali alla quotidianità, migliorando la percezione di sé e degli altri, giungendo così all’essenza di noi stessi e dell’intero universo.
Buhlman ci illustra con chiarezza e obiettività le tecniche e gli esercizi che uomini e donne di diverse nazionalità e cultura hanno sperimentato in prima persona nei seminari che lui stesso organizza da più di un decennio, giungendo a conclusioni che si sono rivelate del tutto simili riguardo al “prima, durante e dopo” la nostra venuta su questo pianeta.
Il viaggio extracorporeo è un processo che nell’intimo tutti noi vorremmo sperimentare, e forse lo abbiamo anche fatto inconsciamente. Quello che ci serve è una guida che ci prenda per mano e ci conduca passo dopo passo all’unione totale e completa con la coscienza stessa dell’universo.
Ognuno di noi deve affrontare una scelta importante: possiamo continuare a credere a quello che sostiene la scienza ufficiale o possiamo decidere di partire ed esplorare di persona. Dio ci ha concesso la capacità di indagare e trovare da soli le risposte che attendono solo di essere riconosciute. E questa ricerca interiore è l’essenza della crescita e dell’evoluzione umana.
Prefazione
Ringraziamenti
Parte prima
Esplorare il mistero
- Primi viaggi
- Incontri fuori dal corpo
Parte seconda
Risolvere i nostri più grandi misteri
- La nuova frontiera
- Caratteristiche che ci trasformano
- Sviluppare le capacità personali
- Tecniche di esplorazione
- Avere il controllo dell’esperienza
- Esplorazioni avanzate
Conclusione
Glossario
Ricerca sulle esperienze fuori dal corpo
Il Vero Oracolo
La guida pratica per scoprire se stessi e il proprio futuro
Autore/i: Blau Didier
Editore: Sperling & Kupfer Editori
traduzione di Asiram Faoba.
pp. 288, Milano
Un libro divertente e prezioso che insegna ad applicare le arti divinatorie nella vita di tutti i giorni.
Numerologia – Con la vostra data di nascita
- Ottenete il vostro ritratto psicologico
- Scoprite che cosa vi riserva il futuro fino al 1999
Astrologia – Con il vostro segno
- Definite il profilo dei partner ideali per voi (Astro-unioni)
- Scoprite quando la Luna Nera passerà nel vostro segno e i cambiamenti che produrrà
I King – Libro cinese della saggezza
- Lanciando in aria tre monete uguali, imparate ad agire e a reagire agli eventi
Geomanzia – L’oracolo quotidiano
- Tracciando delle linee, troverete la risposta a qualunque domanda in campo sentimentale e professionale
Giornalista specializzato in astrologia e arti divinatorie, Didier Blau tiene una seguitissima rubrica sulla rivista Elle.
La Montagna Sacra
Autore/i: Thurman Robert A. F.; Wise Tad
Editore: Neri Pozza Editore
traduzione di Giovanna Albio.
pp. 368, 1 cartina b/n f.t., Vicenza
Maggio 1995. In un bar di Woodstock, tra un concitato vociare di cadenze europee, si incontrano due singolari personaggi. Il primo è una delle più indiscusse autorità del buddhismo tibetano in America, colui che il Dalai Lama ha ribattezzato Tenzin, il Sostenitore della Dottrina; il secondo è uno scrittore dalla vita turbolenta, segnata da alcool, relazioni instabili e ambizioni frustrate. Nulla li accomuna, se non il luogo di nascita, Woodstock appunto, un posto ottuso e mondano per il primo, attraente per il secondo. Eppure, tra presentazioni e convenevoli, dolci e caffè, i due progettano insieme una spedizione sul Kailash, il monte che, nella tradizione buddhista tibetana, è il centro dell’universo, la sede del palazzo dell’Illuminato e delle sessantadue divinità beate.
Per Thurman, il Kailash non evoca soltanto il cuore della dottrina buddista, ma è la chiave per accedere al mutamento vero dell’esistenza. Per Wise, invece, il bisogno disperato di sottoporsi a una disciplina e, insieme, neve e gelo, altitudini inebrianti e paesaggi incomparabili.
Questi due punti di vista, così opposti e complementari, alimentano il racconto della spedizione racchiuso in questo libro e ne fanno una delle più complete descrizioni del Kailash e della civiltà tibetana.
Robert A.F. Thurman è uno dei maggiori esponenti del buddhismo tibetano in Occidente. Docente di studi indotibetani alla Columbia University di New York, autore di importanti libri tra i quali Wisdom and Compassion: The Sacred Art of Tibet e The Central Philosophy of Tibet, ha curato la traduzione del Bardo Thodol, pubblicata in Italia da Neri Pozza.
Tad Wise, scrittore, attore, cantautore, giornalista, vive a Woodstock. Allievo di Thurman presso l’Amherst College, e autore del romanzo Tecla.
Il Modo Migliore per Catturare un Serpente e Altri Sūtra
Autore/i: Thich Nhat Hanh
Editore: Ubaldini Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Livio Agresti.
pp. 152, Roma
Il serpente è l’insegnamento del Buddha: bisogna afferrarlo bene, altrimenti morde. Il commento autorevole di Thich Nhat Hanh a questi quattro discorsi del Buddha, da lui tradotti dal pāli e dal cinese, presenta in modo profondo ed eminentemente pratico le dottrine fondamentali del buddhismo.
Il modo migliore per catturare un serpente, il sūtra che dà il titolo a questa raccolta di discorsi del Buddha tradotti e commentati da Thich Nhat Hanh, paragona l’insegnamento buddhista a un serpente che, se maneggiato con scarsa abilità, può rivoltarcisi contro e morderci. Il sūtra trae spunto dall’errore di un monaco che confonde i piaceri dei sensi con le gioie salutari della vita di cui anche un rinunciante può godere, e ci invita a riflettere sul nostro modo complessivo di intendere e applicare il Dharma.
Thich Nhat Hanh sottolinea la necessità di studiare l’insegnamento del Buddha con abilità e intelligenza, e soprattutto di metterlo alla prova nella vita quotidiana. Il Buddha non ha lasciato in eredità un sistema filosofico, ma un sentiero di pratica per pacificare la mente e il cuore. Ecco perché limitarsi a leggere o studiare i testi non può produrre alcun vantaggio reale. Meglio imparare a catturare il serpente e vedere che cosa ha da dirci il Buddha oggi.
Il libro comprende, oltre al Sūtra sul modo migliore per catturare un serpente, il Sūtra sulla via di mezzo, il Sūtra sulle otto realizzazioni dei grandi esseri e il Sūtra sulla felicità.
Thich Nhat Hanh, nato nel 1926 in Vietnam, è monaco zen da più di sessant’anni. Nel 1967 è stato proposto da Martin Luther King per il Nobel per la pace. Attualmente vive in una piccola comunità, il Plum Village, nel sud-ovest della Francia, dove insegna, scrive, e si adopera in favore dei profughi di tutto il mondo. Viaggia regolarmente in America e in Europa per insegnare e per guidare ritiri sull’arte di “vivere consapevolmente”, e spesso si è recato anche in Italia.
Venere e Marte
Anatomia astrologica dei pianeti dell’eros e della sessualità
Autore/i: Roscher Michael
Editore: Armenia Editore
prefazione di Walther Howe, traduzione di Daniela Fassini.
pp. 300, nn. illustrazioni b/n, Milano
Venere e Marte sono rispettivamente i pianeti dell’eros e della sessualità, in questo trattato di astrologia, l’autore, Michael Roscher, prende in esame i due pianeti analizzando il loro influsso sul rapporto di coppia.
L’opera si apre con un’approfondita descrizione delle configurazioni astrali: da un lato quelle marziane, che dominano la sfera degli incontri fra le persone, dall’altro le configurazioni venusiane che influenzano la predisposizione individuale all’unione e alla dedizione nei confronti del partner.
Ampio spazio viene conferito agli aspetti più propriamente psicologici che stanno alla base dei rapporti affettivi, qui l’autore valuta le molteplici e differenti situazioni ambientali che possono determinare atteggiamenti complessi, manifestati dall’individuo nelle relazioni interpersonali.
Michael Roscher è riuscito a fondere sapientemente la disciplina astrologica e quella psicologica, rendendo dunque più affidabili e concrete le spiegazioni e le interpretazioni da lui proposte riguardo all’influsso dei pianeti tanto sui singoli individui quanto sul rapporto d’amore. Un’interessante curiosità è rappresentata da uno studio condotto dall’autore, ed esposto in questo testo, sull’influenza di Venere e Marte sull’oroscopo di celebri personaggi.
Michael Roscher, studioso di astrologia, è autore di numerosi libri, tutti pubblicati con successo in Germania.
Il Mistero della Morte nell’India Tradizionale
Autore/i: Filippi Gian Giuseppe
Editore: Itinera Progetti Editore
prima edizione, introduzione dell’autore.
pp. 206, Bassano del Grappa (VI)
“Il mistero della morte nell’India tradizionale” descrive un modo di pensare e vivere distantissimo dalle esperienze esistenziali diffuse in Occidente. Ben diversamente da ciò che comunemente si favoleggia qui da noi, l’approccio degli indiani alla morte non è affatto informato a un atteggiamento fatalista. Al contrario, la vita è condotta con il desiderio di ottenere una “buona morte”, che concluda una vita lunga e piena di soddisfazioni. Tuttavia la morte non è contrapposta alla vita. La morte è un breve momento di uscita dalla attuale condizione d’esistenza e, al tempo stesso, è una nascita a un altro tipo di via. Perciò la morte è paragonabile alla nascita piuttosto che alla vita, come invece è in uso in Occidente. Il libro tratta quindi dei problemi che riguardano il concepimento, il parto, lo sviluppo dell’essere umano, la sua decadenza e la morte. Il punto di osservazione di questi fenomeni è basato sulla ricerca che l’autore ha compiuto nel corso di quaranta anni nelle varie realtà dell’India odierna. Ha potuto constatare che nel corso dei secoli e dei millenni l’atteggiamento degli indiani nei confronti della morte non è poi cambiato molto, e ciò gli ha permesso di riferirsi agli antichi testi sanscriti, seguendo la chiave interpretativa che ancor oggi i sacerdoti indù invocano come spiegazione sia religiosa, sia scientifica del mistero della dipartita. Assieme alle interpretazioni speculative di grande profondità, il libro raccoglie la descrizione dei riti che accompagnano il morente a oltrepassare la soglia della morte. Il racconto dell’esperienza del trapasso e delle sensazioni provate durante l’agonia, s’accompagna alle credenze sul viaggio che l’anima del defunto compie per raggiungere i cieli degli antenati, ai pericoli che si trovano nei primi giorni dopo la morte, gli attacchi degli stregoni e il rischio di diventare un’anima in pena, un revenant, un vampiro. Segue il giudizio di Yama, dio degli inferi e il raggiungimento della perpetua dimora dei trapassati. Ma con questo non si esaurisce l’immaginario postumo degli indiani: alla fine del mondo degli uomini, i morti, in compagnia degli ultimi viventi, cominciano la prima di una indefinita serie di trasmigrazioni in nuovi mondi, con nascite che si susseguono a rinascite e morti a rimorti, sempre alla ricerca di quella Liberazione che consentirà agli eletti di uscire dal perenne divenire e di identificarsi all’Essere, alla Divinità suprema.
Indice delle abbreviazioni
Introduzione
- Concezione generale indiana di essere umano ( puruṣa ) e di uomo individuale ( manuṣya )
- Gli esseri e il loro composto individuale
- Gerarchie tra esseri e qualità della Natura
- Concepimento e vita intrauterina
- L’essere umano dalla nascita alla maturità
- L’ incarnazione dell’essere umano
- Il declino verso la morte
- Psicosomatica dell’agonia e i rituali di conforto
- Riti funebri e distruzione del cadavere
- La via per diventare antenato
- Altre forme di riti funebri
- Architettura funebre
- Il viaggio postumo
- Nel Regno della Morte
- Il Post mortem degli iniziati e le vie verso la Liberazione
Glossario dei termini sanscriti
Indice analitico
Bibliografia
Creature del Mistero
Fate, folletti e fantasmi
Autore/i: Corbella Roberto
Editore: Macchione Editore
pp. 120, illustrazioni, Varese
“In questo libro c’è spazio per una sconfinata serie di creature, personaggi ed eteree immagini che forse non esistono, ma che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, crede di aver intravisto nell’ombra di un bosco, in una stretta valle, nell’urlo del vento, o nei pochi frammenti dei nostri ricordi lontani”. (Massimo Centini)
Roberto Corbella ha già pubblicato:
- Fantasmi nostri
- Magia e mistero nella terra dei Celti
- Fortificazioni della Linea Cadorna
- Celti
- Castelli e Rocche
- Antichi sentieri della Valceresio
L’America Prima di Colombo
Ritratto di un continente alla vigilia della scoperta
Autore/i: Josephy Alvin M. Jr
Editore: Leonardo Editore
traduzione di Andrea Buzzi.
pp. 608, Milano
Una parentela spirituale legava gli esseri umani ai luoghi. Rocce, alberi e fiumi erano resi sacri da storie di spiriti e di antenati. In armonia con i popoli delle piante e degli animali, il popolo degli uomini abitava un’America diversa, l’America com’era nel 1492.
Gli uomini del mais, gli uomini della manioca, gli uomini del salmone; i pescatori del grande Nord, i nomadi delle pianure, gli agricoltori delle foreste; i raffinati abitanti delle città messicane e peruviane, i tagliatori di teste dell’Amazzonia, gli eschimesi cacciatori di foche e di balene; tutti i 75 milioni di uomini e donne che nel 1492 popolavano le Americhe avrebbero provato con dolore ciò che riassumono le parole di un vecchio saggio maya: “Il nostro passato divenne una rete piena di buchi”.
Il Nuovo Mondo scoperto da Cristoforo Colombo era un vasto ambiente umano, ricco di tradizioni sociali, religiose, artistiche e tecniche, con una mirabile fioritura di culture materiali sapientemente adattate ai vari climi e contesti naturali, che fu sconvolto, e in molti casi distrutto, dai colonizzatori europei. Questo volume, frutto di sei anni di lavoro di sedici fra i maggiori esperti di antropologia, storia e linguistica dei popoli amerindi, sotto la direzione dello storico Alvin M. Josephy jr, è un grande affresco che ritrae da punti di vista spesso insoliti, e con inusitata vivezza di colori, il continente americano subito prima dell’arrivo di Colombo.
Vengono descritti i sistemi di vita e di lavoro, i rituali, le credenze, i miti, le cerimonie, i mezzi di sussistenza, le cognizioni tecniche e scientifiche, la produzione artistica e i fenomeni culturali tipici dei differenti popoli, dal Circolo polare artico alla Terra del Fuoco, dalla semplicità apparente degli eschimesi alla complessità vistosa dei grandi Imperi del Sud. Ne emerge una moltitudine di voci che convergono in alcuni fondamentali leitmotiv presenti in tutti i popoli dell’America precolombiana: il rispetto per la natura, l’importanza sociale del linguaggio e una tensione spirituale che si tradusse in splendida poesia.
Il curatore di questo volume, Alvin M. Josephy jr, storico e autore di libri e articoli sugli indiani americani, dirige il National Museum of the American Indian. Hanno contribuito a questo volume: Richard D. Daugherty, specialista di antropologia dell’America settentrionale; Vine Deloria jr, specialista di relazioni fra bianchi e indiani; Louis C. Faron, studioso delle civiltà dell’America centrale e meridionale; Christian F. Feest, curatore della sezione amerindia del Museum für Völkerkunde di Vienna; Sam D. Gill, studioso delle religioni; Fredeick E. Hoxie, storico; Peter Iverson, storico; Francis Jennings, storico; Clara Sue Kidwell, professoressa di storia indigena americana all’università di Berkeley; Alan Kolata, specialista in architettura e storia sociale di Mesoamerica e Sudamerica; Miguel Lèon-Portilla, antropologo e storico del Messico; Jay Miller, specialista delle culture indigene nordamericane; N. Scott Momaday, storico, romanziere e poeta Kiowa, vincitore del premio Pulitzer; Peter Nabokov, antropologo; Robin Ridington, specialista della cultura e della tecnologia degli indiani subartici; Joel Sherzer, docente di antropologia e linguistica; Dean Snow, professore di antropologia alla New York State University.
Studi di Fenomenologia
Autore/i: Ricoeur Paul
Editore: A. M. Sortino Editore
introduzione, traduzione, bibliografia e cura di Caterina Liberti, presentazione di Mariano Cristaldi.
pp. 412, Messina
Articolando attraverso un’analisi rigorosa dei testi husserliani il movimento invertito del metodo fenomenologico, – dalla Krisis alle Ideen, – Ricoeur ne evince l’immenso e contrastato sforzo di quella impresa di verità che definisce l’opera husserliana.
Se dunque la fenomenologia è un compito, un’idea in senso kantiano, o se vogliamo un esercizio di autopossesso nel cammino della speranza, essa supera e travolge se stessa in direzione di un’antifenomenologia. La costituzione del senso non è un’operazione per un deterrente privilegiato, al contrario essa ha un suolo precario e accidentato, che mette a nudo la falsa coscienza e ne svela l’alterità incorporata, affinché il linguaggio di una nuova consapevolezza insegni che la costituzione del senso nella storia raggiunge le soglie catartiche dell’utopia.
Paul Ricoeur è nato a Valence nel 1913. Conseguita la licenza in filosofia nel 1933, egli insegna a Saint-Brieuc preparandosi al diploma con una tesi sul metodo riflessivo di Lachelier e Lagneau. Nel 1934 si iscrive alla Sorbona ove consegue l’aggregazione nel 1935. Insegna quindi a Colmar ed a Lorient dal 1937 al 1939. Nel 1945, durante la prigionia incontra Jaspers e traduce le Ideen. Successivamente professore al collegio Cévenol, pubblica i suoi libri su Jaspers e Marcel. Chiamato a Strasburgo, succede a Jean Hyppolite nell’insegnamento di storia della filosofia. Nel 1950 è dottore in Lettere, nel 1955 pubblica Histoire e verité e nel 1956 occupa la Cattedra di Filosofia alla Sorbona. Negli stessi anni pubblica la Philosophie de la volonté, e nel 1965 De l’interprétation, essai sur Freud. Dal 1966 rimane a Nanterre, ove sarà decano dal 1969 al 1970. Il 18 marzo di questo stesso anno Le Monde pubblica la lettera Con le sue dimissioni dall’Università, ormai ritenuto insostenibile il conflitto esistente fra le più recenti esigenze dell’insegnamento e la ricerca. Nel 1975 pubblica Le métaphore vive. Professore all’Università di Chicago, egli ha ultimamente lavorato sulla funzione della narratività nella storia.
Le Meraviglie della Generazione
Voglie materne, nascite straordinarie e imposture nella storia della cultura e del pensiero medico in età moderna (secoli XV-XIX)
Autore/i: Angelini Massimo
Editore: Mimesis Edizioni
premessa dell’autore, postfazione di Paolo Aldo Rossi.
pp. 226, nn. illustrazioni b/n, Milano
Durante l’età moderna, aspettando le conoscenze in seguito acquisite attraverso lo sviluppo dell’embriologia sperimentale e più tardi della genetica, la somiglianza (o l’evidente dissomiglianza) fra genitori e figli, la determinazione del sesso del nascituro, le malformazioni congenite – dalle più leggere fino alle “mostruosità” – e i difetti della pelle, i nèi e le “voglie”, erano spiegati attraverso i desideri della madre rimasti insoddisfatti o i traumi da lei subiti durante la gravidanza. L’immaginazione materna è stata chiamata in causa fino alle soglie del secolo XIX per tutto ciò che poteva interessare la generazione, fornendo una spiegazione duttile e soddisfacente per le nascite irregolari ed eccezionali senza la quale non sarebbe rimasto che il ricorso al miracolo, all’intervento di forze occulte o a comportamenti colpevoli o innaturali delle madri. Tra parti eccezionali, trucchi da impostori e accuse di adulterio, il libro ripercorre la lunga storia dei poteri attribuiti all’immaginazione materna sulla conformazione del feto, in un intreccio dove la storia sociale e quella delle donne s’incontrano con la storia della cultura e del pensiero medico.
Massimo Angelini, laureato in Filosofia, dottore di ricerca in Storia, autore di saggi dedicati alla storia delle mentalità, ai processi di formazione delle comunità locali fra antico regime ed età contemporanea, alla tradizione rurale, alla cultura della biodiversità. Attualmente si occupa di studi sul sacro e sul simbolo: su questi temi cura seminari di introduzione e approfondimento presso l’Università degli Studi di Genova dove è collaboratore della cattedra di Storia del pensiero scientifico.
La Salute nelle Linee della Mano – Manuale Pratico di Chiromanzia Medica
Come evitare e prevenire le malattie imparando a leggere i segni e le linee delle mani
Autore/i: Steinbach Marten
Editore: Armenia Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Maria Pia fiorentino e Giancarlo Tarozzi.
pp. 212, nn. illustrazioni b/n, Milano
È sufficiente analizzare le proprie mani per un certo tempo per rendersi conto che le linee e i segni presenti sulla mano, generalmente ritenuti immutabili, in realtà si modificano secondo il variare degli eventi. E per questo che da una loro lettura, se svolta con competenza, si possono trarre indicazioni sul presente e consigli per l’avvenire.
Oggi, in effetti, la chiromanzia sta tornando di moda, anche se molti la considerano una sciocchezza, o tutt’al più un innocuo gioco.
Come ci dimostra Marten Steinbach, invece, la chiromanzia è una vera e propria scienza che possiede regole ben precise, da cui non si può derogare; e chi riuscirà ad impararle si troverà in possesso di un preziosissimo strumento d’analisi.
Dopo un’ampia panoramica sulle origini e sulla tecnica della chiromanzia, il volume, pubblicato in prima edizione con il titolo La salute nelle vostre mani, sviluppa in particolare il tema dei rapporti fra medicina e chiromanzia.
Saper leggere i segni delle nostre mani, dice l’autore, può aiutarci a riequilibrare le disfunzioni del corpo, a evitare i mali cui siamo maggiormente soggetti, a capire le origini di una malattia; in sostanza, a vivere meglio.
Al lettore privo di pregiudizi, queste pagine offriranno una nuova strada per la conquista della salute.
Guida Sentimentale di Venezia
Autore/i: Valeri Diego
Editore: Passigli Editori
seconda edizione, in copertina: Giovanni Boldini “Il molo e S. Marco a Venezia” (particolare).
pp. 144, nn. illustrazioni b/n, Firenze
“Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario stabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi. Beati i poveri in topografia, beati quelli che non sanno quel che si fanno, ossia dove vanno, perché a loro è serbato il regno di tutte le sorprese…”
Così Diego Valeri invita alla conoscenza della più magica delle nostre città: non un colto Baedeker per turisti alla frettolosa ricerca dei monumenti e luoghi obbligati dalla tradizione, ma una vera e propria “educazione sentimentale” a quell’«insolubile enigma che si rinserra nel nome di Venezia».
Miti e Leggende del Medioevo
Un inesauribile, mitico, multiforme universo popolato da divinità, fate, ondine, cavalieri ed eroi, tra isole incantate, fontane di giovinezza, viaggi fantastici e ultraterreni
Autore/i: Petoia Erberto
Editore: Newton Compton Editori
prima edizione, introduzione dell’autore.
pp. 320, nn. illustrazioni b/n, Roma
Un itinerario imprevisto e meraviglioso attraverso gli incanti di un universo magico e multiforme, capace di far sognare il lettore e di farlo approdare, almeno per un momento, proprio come i nostri antenati, nella fantastica «isola che non si trova», in luoghi popolati da eroi e antiche divinità, fate bellissime e cavalieri coraggiosi, santi, monaci e asceti, tra fonti di eterna giovinezza e viaggi fantastici nel tempo e nell’al di là. Questo testo ci riporta indietro nei secoli, in un Medioevo che, per fuggire alla violenza e alla crudeltà della vita quotidiana, si finge un mondo tutto suo, in cui trovare sollievo e rifugio. Un mondo tutto ideale, in cui le contraddizioni storiche, i conflitti sociali, le antinomie morali trovano agevolmente una loro logica soluzione, fino a dissolversi completamente in una nuova dimensione. La ricerca dell’autore ripercorre, attraverso un filo sottile che le lega, le fasi salienti, mitiche e leggendarie di un Medioevo in fuga, di un’età e di una cultura di cui risultiamo essere gli eredi diretti.
Riscoprendo l’antico fascino di leggende di diversa matrice culturale, in cui rivivono le gesta di re Artù e dei suoi cavalieri, storie di amori e di ribellioni alle norme sociali e religiose e che ci conducono in regni favolosi, o in quello misterioso delle Amazzoni, ci si dischiude quasi per magia una pagina incantevole del nostro passato, che è quella, mai sufficientemente letta, dell’immaginario medievale.
Erberto G. Petoia si è laureato in Lingue e letterature straniere moderne all’Istituto Universitario Orientale di Napoli, dove collabora con la cattedra di Storia delle Religioni. Per la Newton Compton ha pubblicato Vampiri e lupi mannari (Roma 1991) e curato l’edizione italiana dell’opera di J. Polidori Il vampiro e delle novelle di A. Crawford, Un mistero della Campagna Romana.