Libri dalla categoria Salute
Il Conte di Cagliostro
Prigionia e morte nella fortezza di San Leo – Con documenti inediti tratti dall’Archivio di Stato di Pesaro
Autore/i: Matteini Nevio
Editore: Casa Editrice Licinio Cappelli
prima ristampa della terza edizione riveduta e ampliata, introduzione dell’autore.
pp. 116, 6 tavole b/n f.t., Rocca San Casciano
Il fascino e l’interesse che ha sempre destato la figura del conte di Cagliostro nascono dalla varietà dei punti di vista da cui può essere analizzata la sua vita. D’altra parte, poiché nessuno degli aspetti della personalità del celebre gabbamondo siciliano spicca sugli altri, è facile prevedere che si discuterà a lungo sul Cagliostro quale fu veramente nella realtà.
Una fase tuttavia della sua odissea, quella della prigionia a San Leo e della conseguente sua misera fine, dovrebbe essere d’ora in avanti storicamente definita. Infatti i numerosi documenti inediti che Nevio Matteini presenta sono o, meglio, presumiamo che siano, irrefutabili. Essi fanno di Cagliostro non un empio, non un eroe del libero pensiero, ma un povero essere psicopatico e gravemente minato nel fisico.
Il lavoro, arricchito da sedici illustrazioni fuori testo, si legge agevolmente e con piacere, perchè l’autore è riuscito ad infondervi un ritmo narrativo vivace ed incalzante, che non perde mai, peraltro, la sua dignitosa misura; neppure le note, alquanto numerose, allentano il ritmo della narrazione poiché esse o sono semplici, rapidissimi, opportuni richiami alle fonti consultate o fanno corpo con la narrazione stessa, ottimamente integrandola.
Teoria e Pratica del Sogno da Svegli Guidato
Il metodo del «Réve éveillé dirigé» esposto e esemplificato dallo stesso terapeuta che lo ha ideato e sperimentato con successo
Autore/i: Desoille Robert
Editore: Casa Editrice Astrolabio
traduzione di Alfredo Pollini.
pp. 124, Roma
La tecnica del “sogno da svegli guidato” (Réve éveillé dirigé, RED) ideata ed elaborata da Robert Desoille, ha nel campo della psicoterapia una sua validità entro un vasto arco di applicazione.
Movendo dalle intuizioni freudiane, quale il transfert, e dalle scoperte di Pavlov (i riflessi condizionati), Desoille afferma che le leggi scoperte da Pavlov ci permettono di comprendere la natura delle nevrosi e di scoprire i mezzi per correggerla.
Allorché gli automatismi si stabiliscono in modo non adattato alla realtà, si hanno disturbi del processo nervoso che possono essere eliminati mediante il «decondizionamento» dei riflessi condizionati sbagliati e lo stabilimento di nuovi in modo corretto.
La psicoterapia si esercita mediante l’intervento nel sistema di segnalazione specifico dell’uomo: il linguaggio, di cui si stimola il flusso con i mezzi che appunto l’Autore esemplifica nel libro: una sorta di “sogno a occhi aperti” in cui le immagini si sostituiscono spontaneamente al linguaggio convenzionale per esprimere i sentimenti vissuti dal soggetto; un “linguaggio intimo”, un modo arcaico d’espressione che richiede uno sforzo minore del linguaggio convenzionale.
In un’opera sul RED gli autori J. Launay, J. Levine e G. Maurey, così scrivono:
“Come tutte le psicoterapie che operano al livello dell’inconscio, il primo obiettivo del metodo è di trasportare l’inconscio «altrove» da dove si trovava fino a quel momento. Ma probabilmente non c’è psicoterapia in cui «l’altra scena» per affioramenti successivi non divenga più rapidamente, più facilmente «visibile» e vivente che nel RED. Il merito di R. Desoille è di aver compreso che c’era un’altra «via regia» di accesso all’inconscio oltre a quelle descritte da Freud e Jung, e che si poteva utilizzarla, come «a comando» al culmine della seduta”.
Alla parte teorica, l’Autore aggiunge due esempi di guarigione: un caso di fobia e un caso di omosessualità maschile.
Robert Desoille, ha pubblicato la sua prima opera sul Réve éveillé dirigé (RED) nel 1938; da allora i suoi studi ed esperienze si sono approfonditi consentendogli di dare nell’opera presente un quadro esauriente del metodo.
Alla morte di Desoille un gruppo di psichiatri, psicologi e medici hanno costituito un’associazione internazionale (GIREDD), per diffondere, sviluppare e insegnare il RED in psicoterapia.
Medicina Cinese Medicina Totale
Autore/i: Lavier Jacques André
Editore: SugarCo Edizioni
prefazione di Renzo Corcos, introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Fiorella Pasini, in copertina: figura di donna (Arte cinese del ritaglio.).
pp. 206, nn. illustrazioni b/n, Milano
L’Occidente comincia a prendere in considerazione l’agopuntura, ed opere specializzate in materia informano i terapeuti sulle possibilità offerte da una medicina cinese, che ha alle spalle diversi millenni di esperienza.
Mancava fino ad ora una visione globale delle basi dottrinali che la sottendono, emerse da un metodo di pensiero radicalmente diverso dalla prassi intellettuale dell’Occidente moderno.
Il libro del prof. Lavier, sociologo e medico, colma questa lacuna e s’indirizza ai malati e ai semplici curiosi, che vogliono conoscere i fondamenti logici di una terapeutica all’apparenza insolita e scoprire le vie, attraverso le quali l’Estremo Oriente è giunto alle alte conoscenze che costituiscono la Tradizione dell’Uomo “tra Cielo e Suolo”.
Platone e l’Atlantide
Raccolta di testi esoterici
Autore/i: D’Amato Gennaro
Editore: Fratelli Melita Editori
a cura di G. Berrettoni, introduzione dell’autore
pp. 244, nn. illustrazioni b/n, Genova
Dall’introduzione:
“L’appassionato risveglio di studi atlantici, è indice eloquente del cammino d’un’idea che, da favola, o mito, come appariva in passato, si rivela quale realtà, al lume delle scoperte e degli studi recenti.
Per quanto persista una sistematica opposizione al trionfo di questa idea, pure la verità si farà strada contro le ostilità dei negatori dell’Atlantide, imbevuti di false teorie.
Alcuni di costoro, temendo – come han detto – che gli studi in proposito «urtino il fondamento di tutte le scienze», si credono in diritto e in dovere di combattere i «creduli», circa la passata esistenza di un continente sommerso nell’Atlantico con la sua civiltà in un’età preistorica.
Ma sono sicuri gli oppositori di avere coi loro metodi, e con certe discutibili teorie, penetrata l’inondata profondità della preistoria, se appena oggi un barlume comincia a diradarne le tenebre? Le moderne scoperte archeologiche han pur dato alla luce le maestose mura di Babele, la cui esistenza era sempre stata considerata come parto della fantasia di Erodoto. E la Frigia non dava alla luce la tomba di un re Mida, già creduto leggendario? E non è di oggi la scoperta della tomba di Menesse, o Menete, (Ermete Trimegisto) trovata nel Tempio del Sole […]”
Il Vodu in Africa
Metamorfosi di un culto
Autore/i: Brivio Alessandra
Editore: Viella Libreria Editrice
introduzione dell’autrice.
pp. 312, nn. fotografie a colori f.t., Roma
Il vodu è un culto religioso praticato da secoli in Africa occidentale e giunto nelle Americhe con gli schiavi (dove ha assunto caratteristiche proprie e il nome di voodoo).
In questo volume, frutto di una ricerca sul campo durata diversi anni, per la prima volta si analizzano le forme di vodu ancora esistenti nella regione costiera di Togo e Bénin, sia nelle aree rurali che nelle principali città, dove i culti vodu rivestono un ruolo molto importante nella vita religiosa locale. Si tratta di un complesso sistema di credenze che si fonda su un’intensa pratica rituale: le danze, i movimenti e le decorazioni del corpo, i fenomeni di possessione, i colori, i suoni, gli odori, gli animali sacrificati e gli oggetti dei santuari sono gli attori essenziali delle cerimonie rituali, attraverso le quali gli adepti costruiscono un senso di appartenenza sociale e tracciano un dialogo con il mondo del non visibile. I vodu sono entità che incarnano al contempo il bene e il male, la speranza di prosperità e di successo e una costante minaccia di morte, sovente espressa attraverso il linguaggio della stregoneria.
Gli interlocutori e protagonisti del libro sono i praticanti, i sacerdoti e le sacerdotesse vodu, ma anche l’insieme della cultura materiale che per la sua intensa capacità espressiva ha da sempre attratto e respinto i viaggiatori, i missionari, i mercanti e gli studiosi.
Alessandria Brivio è antropologa presso l’Università di Milano Bicocca.
Da diversi anni svolge attività di ricerca in Africa Occidentale su temi connessi alle credenze religiose locali, alla storia e alla pratica dei culti vodu e alla memoria della schiavitù. Tra le sue pubblicazioni, la cura del volume Mami Wata, l’inquieto spirito delle acque (Milano 2010).
Introduzione
1. Inquadramento storico-geografico. 2. I percorsi della ricerca. 3. Il gorovodu. 4. Forme d’iniziazione. 5. Capitolo dopo capitolo.
1. Costruzioni intellettuali intorno al vodu
1. Vodu: un tentativo di definizione. 2. Genealogia della nozione di feticismo. 3. Il vodu è un feticcio?. 4. L’irriducibile materialità dell’oggetto. 5. Metafora e metonimia: singolarità e ripetizione. 6. Valore sociale del feticcio. 7. Corpo del feticcio, corpo dell’uomo. 8. Alcune ulteriori considerazioni attorno al concetto di «feticcio». 9. Genealogia del paradigma «religione tradizionale». 10. L’autorità di Abomey. 11. Il vodu nel Togo degli anlo-ewe. 12. Il concetto di sincretismo.
2. Il culto gorovodu: la geografia e i protagonisti delle «origini»
1. I culti antistregoneria attraverso la letteratura. 2. Un protagonista contemporaneo: Monsieur Hilaire Dohou. 3. Eroi e imprenditori. 4. La noce di cola. 5. I luoghi dell’origine del culto Kunde. 6. Altri luoghi e altre divinità. 7. Il culto Aberewa, la madre. 8. Viaggi rituali, spazi regionali.
3. Oggetti, corpi e materia nel vodu
1. I vodu attraverso gli studi sulla cultura materiale. 2. Gli «dei oggetto». 3. Gli «dei oggetto» nel gorovodu. 4. Lo spazio: santuari vodu e gorovodu. 5. Il corpo nella possessione. 6. Forme di iniziazione. 7. La musica e la danza. 8. Le pratiche del vestire: abiti in viaggio. 9. Le pratiche del vestire: la materia spirituale. 10. Le pratiche del vestire: la multisensorialità dei colori.
4. Uomini, animali e donne: il sacrificio e la morte nel vodu
1. «Ci sono animali per i quali devi offrire un sacrificio, quando li uccidi»: prede e cacciatori. 2. Metamorfosi. 3. Cultura e natura: «animali favolosi» insegnano agli uomini i segreti del mondo invisibile. 4. La natura nel gorovodu. 5. Il sacrificio vodu. 6. Il sacrificio nel gorovodu: il tron kpeto ve. 7. Il sacrificio nel tron kpeto ve come forma di eccesso. 8. La donna verso il mondo della natura. 9. Il potere femminile nella stregoneria. 10. Le ambiguità dei liquidi corporei.
5. Fenomenologia di un vodu «moderno»
1. Il goro è un vodu «hausa»: le influenze dell’Islam. 2. L’oracolo Fa: «…è come un vodu, ma non è un vodu». 3. Il tron kpeto deka: le narrazioni e i miti di fondazione. 4. Un santuario del tron kpeto deka: l’eclettismo di Cosme, houno a Porto Novo. 5. Il contesto politico beninese. 6. La lotta contro il vodu. 7. Verso la patrimonializzazione e democratizzazione del vodu. 8. Costruzione di un vodu moderno e monoteista. 9. Innovazione religiosa e individualizzazione. 10. Processi di normalizzazione all’interno del tron kpeto deka. 11. La «messa del tron»: cambiamento o perdita?
Conclusioni
Bibliografia
Nietzsche
L’umana storia di un superuomo
Autore/i: Sabatini Angelo G.
Editore: Newton Compton Editori
premessa dell’autore, note: autografata con dedica dell’autore, collana: I Volti della Storia n° 15, risguardi e copertina: Edward Munch, Friedrich Nietzsche.
pp. 258, illustrazioni in b/n, Roma
Nietzsche, il pensatore forse più amato e più odiato della cultura mondiale, rappresenta l’esempio più visibile del nesso esistente tra filosofia e biografia. La vita dell’autore di Così parlò Zarathustra si dispiega in forte sintonia con la propria umana esistenza, in un ritmo serrato di avvenimenti legati alla quotidianità ma sostanzialmente proiettati nella dimensione di una autenticità voluta con ostinazione e con fedeltà ad un progetto di grandezza. Passioni, vizi, virtù, inclinazioni, dolore, sofferenza, gioia: momenti di un palcoscenico in cui si dipana o si aggroviglia la psicologia di ogni uomo ma che in lui diventa un crogiolo di eventi eccezionali vissuti nella tensione di una corda sospesa nel vuoto, pronta a spezzarsi quando l’acrobata, trascinando dall’ebrezza del gioco, la recide in un salto mortale. E cade. L’ultimo atto della vita di Nietzsche è la caduta nella follia, conclusione di una esistenza che sembra essere stata costruita tutta in tale direzione. Del resto la sua vita di adolescente, l’educazione religiosa, i rapporti con la madre e con l’esuberante sorella, Elisabeth, gli amici intellettuali, il sofferto ed entusiasmante incontro con Richard e Cosima Wagner, l’ambigua storia di un sentimento confuso e impossibile verso Lou Andreas Salomè, il lungo peregrinare in Italia che lo vide ospite di 25 città, la fragile salute che lo rese prigioniero di un’emicrania radicata nei lunghi giorni di sofferenza, l’ebbrezza intellettuale espressa in opere di eccezionale valore filosofico e letterario, sono tappe di un itinerario umano che narra il paradosso della vita di un cantore della gioia dionisiaca costretto ad alimentare la propria esistenza di un soffuso sentimento tragico.
Angelo G. Sabatini: Insegna filosofia politica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Tor Vergata di Roma. È stato docente di filosofia morale presso l’Università La Sapienza della stessa città. Dirige dal 1980 la rivista Tempo Presente e dal 1965 Il Cannocchiale – rivista di studi filosofici. Ha pubblicato, tra l’altro, Ragione e Tecnica. Note sul pensiero strumentale, Roma, Carucci; Profezia e futuro, Roma, Carucci, 1968; in AA.VV., Nietzsche e la politica, Napoli, ESI, 1982; Il giovane Nietzsche, Napoli, ESI, 1984. Per la Newton Compton ha curato Nietzsche, Sulla Storia, Goethe, I dolori del giovane Werther e ha introdotto Voltaire, Dizionario filosofico, e Kierkegaard, Diario del seduttore.
Il Manuale della Mente
Come far funzionare il cervello e il corpo
Autore/i: Michael Bott; Derek Bowskill
Editore: Rizzoli
prima edizione, introduzione degli autori, traduzione di Giovanni Catalfamo.
pp. 256, nn. illustrazioni b/n, Milano
Siete depressi? Soffrite d’insonnia? La timidezza vi mette a disagio quando fate una nuova conoscenza? Avete paura dei ragni, dei serpenti o di uscire di casa? Questo libro vi insegna a risolvere da soli i disagi psicologici tanto comuni da ostacolare la vita di tutti i giorni ma non così gravi da richiedere l’intervento di uno psichiatra. In modo facile e chiaro, con esempi, grafici e disegni, spiega il funzionamento della mente, i principali meccanismi dei disturbi psicologici, gli esercizi (semplici e eseguibili a casa propria) che permettono di risolvere difficoltà spesso ritenute insormontabili. Insegna a capire quando è consigliabile rivolgersi a un medico, e Come controllarne l’operato e le prescrizioni in modo da restare padroni di se stessi e pienamente coscienti di ciò che succede; spiega quali sono i farmaci disponibili per i vari disturbi, come agiscono e quando conviene usarli. Un libro che spinge ad assumere un atteggiamento attivo di fronte ai disturbi psicologici, da leggere per noi stessi e per aiutare in modo intelligente chi ci sta vicino e si trova in difficoltà.
Michael Bott, laureato a Londra in medicina e psichiatria, è consulente psichiatrico.
Derek Bowskill, ha scritto numerosi volumi divulgativi, tra i quali Person to Person, The «Male» Menopause e People Need People.
L’Aborto Diritto o Crimine?
Atti del Convegno tenutosi a Milano il 30 gennaio 1972
Autore/i: Autori vari
Editore: Ferro Edizioni
unica edizione, a cura di Elio Polli e Cesarangela Bettinelli.
pp. 208, Milano
Il medico ha sempre considerato l’aborto provocato come un atto contrario alla missione cui si è dedicato, un evento rivolto a distruggere una vita ed eventualmente provocatore di un danno organico e/o psicologico alla donna che vi si è offerta e quindi un atto contro la morale naturale.
Orbene, è avvenuto che, nel corso di questi anni, la comunità ha voluto coinvolgere il medico in una nuova tematica pretendendo da lui, sulla base del progresso delle conoscenze biologiche, una precisa risposta sul momento in cui comincia la vita umana nell’embrione e proponendogli delle alternative su motivazioni di ordine filosofico, morale, religioso, sociale, demografico. Da queste motivazioni è scaturita una somma di appassionanti interrogativi, che, posti in discussione, vogliono la consapevole partecipazione al dibattito di tutte le persone di buona volontà affinché le decisioni che potranno essere prese e le leggi che ne scaturiranno possano veramente costituire una scelta responsabile.
Le Pietre di Ica
In una biblioteca di pietre la storia misteriosa di una “umanità diversa” vissuta 65 milioni di anni fa
Autore/i: Petratu Cornelia; Roidinger Bernard
Editore: Edizioni Mediterranee
introduzione di Luciana Petruccelli, traduzione dal tedesco di Claudia Tarantino.
pp. 200, 25 tavole a colori e b/n f.t., 15 illustrazioni b/n, Roma
In una biblioteca di pietre la storia misteriosa di una “umanità diversa” vissuta 65 milioni di anni fa. Gli autori illustrano una scoperta sensazionale, che comporta la necessità di riscrivere la storia dell’uomo sul pianeta Terra. Si tratta di una vera e propria glittoteca – biblioteca di pietre incise – che traccia una storia di una umanità vissuta 65 milioni di anni fa. Ica è una località del Perù, sul fiume omonimo, non lontano dai famosi altipiani di Nazca, sui quali sono state rinvenute le piste figurate che secondo alcuni potevano essere utilizzate dagli extraterrestri. Un nuovo grande mistero, dunque: una storia delle origini dell’uomo finora assolutamente sconosciuta, che gli Autori comprovano con il sostegno di ampie ricerche scientifiche. La scoperta di questa straordinaria eredità della preistoria è stata fatta dal Dr. Javier Cabrera, il quale cura l’imponente raccolta di pietre ed espone qui i suoi studi e le sue rivoluzionarie ipotesi. Un libro che invita ad un fantastico viaggio nel passato o ad una meravigliosa avventura spirituale.
Cornelia Petratu, nata a Bucarest, ha studiato Scienza della Comunicazione, Scienze Politiche e Romanistica a Monaco di Baviera. Nella sua attività professionale (Süddeutsche Zeitung e Bayerischer Rundfunk) si è occupata di temi contemporanei. Attualmente lavora per Radio Free Europe/Radio Liberty.
Bernard Roidinger ha studiato Filosofia e Psicologia a Buenos Aires. È cofondatore e Direttore della Società di studi argentino-tibetani e del Centro di Studi Biopsicofisici. Ex membro del centro Lahiri Mahasaya di studi Yoga-Vedanta e socio della Società internazionale di Psicologia del Profondo.
Come Conquistare la Vera Pace Spirituale
Precetti yoga per fare «luce sul sentiero» e per affrontare serenamente i problemi terreni
Autore/i: Collins Mabel
Editore: Casa Editrice Roberto Napoleone
introduzione dell’autrice, disegni di Mauro D’Amico.
pp. 128, nn. illustrazioni b/n, Roma
Mabel Collins vuole insegnarci a potenziare il nostro lato più squisitamente umano, creativo, spirituale.
La Collins ci esorta a non rifiutare la vita concreta ma a accettarla, imparando a affrontarla con distacco, infatti l’uomo spirituale, pur essendo immischiato nella lotta quotidiana, può rimanere superiore. La vita terrena è un dono prezioso che dobbiamo vivere traendone quella gioia piena di cui l’uomo cosciente dovrebbe essere pervaso in ogni istante della sua esistenza.
Le regole dettate in questo libro ci aiutano a trovare quella pienezza e quel distacco che ci permette di acquistare serenità, pace, tranquillità anche quando ci troviamo ad affrontare situazioni difficili.
Come conquistare la vera pace spirituale raccoglie i precetti espressi – in linguaggio oscuro, velato, da iniziati tipico delle verità occulte – nel libro La luce sul sentiero, mali espone e spiega in modo che queste verità siano accessibili a tutti, anche a chi non si è mai avvicinato alla dottrina yoga o alla filosofia orientale.
Mabel Collins, nata a Guernsey, nelle Channel Islands, fu esponente di spicco della corrente teosofica e amica di M.me Blavatsky. Fu occultista, chiaroveggente e scrittrice sia di testi di esoterismo e spiritualità sia di novelle e romanzi. La Collins ebbe, nel corso della sua vita, occasioni di collaborazione e di confronto con altri importanti studiosi della spiritualità: Steiner, Walker Atkinson, Foster Case.
Tarocchi – Le Carte del Destino
Roma, Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo • 5 febbraio – 4 aprile 1996
Autore/i: Autori vari
Editore: Associazione Culturale Le Tarot
seconda edizione riveduta ed ampliata, a cura di Giordano Berti e Andrea Vitali, presentazione di Ruggero Pentrella, in copertina: Gli Amanti Tarocco di Francesco Sforza, Secolo XV, collezione Amedeo Cocchi, Milano.
pp. 152, nn. illustrazioni a colori e b/n, Faenza
Sommario:
- La Diffusione dei Tarocchi tra i Secc. XV-XIX di Pietro Marsili e Giordano Berti
- I Tarocchi fra “Cultura di Corte” e “Cultura Popolare” di Franco Cardini
- Il “Gioco” dei Tarocchi fra “Ermetismo” e “Teatro della Memoria” di Paolo Aldo Rossi
- Il Simbolismo dei Numeri nella Patristica di Lorenzo Dattrino
- Ipotesi nell’Origine di un Nome di Andrea Ascari e Monica Canducci
- Iconografia dei Tarocchi di Andrea Vitali
- Tarocchi e Occultismo di Giordano Berti
Bibliografia
Consulenza scientifica
Michael Dummett – Logica Formale, Università di Oxford
Franco Cardini – Storia Medievale, Università di Firenze
Paolo Aldo Rossi – Storia del Pensiero Scientifico, Università di Genova
Lorenzo Dattrino – Patristica, Università Lateranense di Roma
Giordano Berti – Saggista, presidente “Istituto Graf”
Alberto Milano – Presidente della “International Playing Card Society”
Thierry Depaulis – Presidente Accart
Provenienza delle opere esposte:
Enti Pubblici
Biblioteca Comunale, Como
Biblioteca Comunale, Mantova
Biblioteca Comunale, Faenza
Biblioteca Comunale, Imola
Biblioteca Nazionale Marinara, Venezia
Biblioteca Marazza, Borgomanero
Biblioteca Universitaria, Bologna
Civica Raccolta di Stampe Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano
Museco Civico “Castello Ursino”, Catania
Privati
Associazione Culturale “Le Tarot”
Amedeo Cocchi, Milano
Bernardino Lattanzi, Roma
Pietro Alligo, Torino
Sergio Bassani, Bologna
Flaviano Fabbri, Ronciglione
Giuliano Grippa, Milano
Vito Arienti, Lissone
Alberto Milano, Milano
Osvaldo Menegazzi, Milano
Silvio Berardi, Bologna
Ettore Elica, Forlì
Luciano Milelli, Conegliano Veneto
Magia e Medicina Popolare in Italia
Rimedi empirici, decotti, pozioni e filtri magici per la cura della salute secondo le più diffuse ricette tradizionali – In appendice la Regola Salernitana
Autore/i: Gatto Trocchi Cecilia
Editore: Newton Compton Editori
prima edizione, premessa dell’autrice.
pp. 328, nn. illustrazioni b/n, Roma
«Per ogni dolore, per ogni malore / erba di dentro, erba di fuore». «Con acqua e dieta ogni male si quieta». «Erba, radice e fiore, medici del dolore». Le tradizioni popolari hanno accumulato nei secoli una saggezza primordiale riferita all’arte della salute, saggezza che, talvolta, ha precorso le scoperte della scienza medica.
Lo studio della medicina popolare è di grandissima rilevanza antropologica, in quanto raccoglie, conserva e interpreta il patrimonio del sapere folkloristico che la dimenticanza moderna rischia di travolgere nell’oblio. Questo testo presenta un’antologia estremamente documentata delle cure sia empiriche che magiche, che la tradizione popolare ha fatto proprie, tramandandole attraverso i secoli.
Le ricette si assomigliano e si ripetono di regione in regione, come i proverbi, come le favole, formulando pur nella diversità dei dialetti e dei costumi una sorta di uniformità delle tradizioni mediche delle classi subalterne. Un profondo senso magico investe la gestione della malattia e della salute: il male apre un varco alle «potenze» del mistero e l’argine posto ad esse è spesso simbolico, oltre che empirico; in appendice, la Regola Sanitaria Salernitana permette degli utili raffronti tra la medicina arcaica e il mondo popolare.
Cecilia Gatto Trocchi, esperta di tradizioni popolari, docente di Antropologia Culturale presso l’Università di Perugia, ha collaborato con Repubblica, con le riviste Qadrangolo, Rivista di Sociologia, M & M. Si è a lungo occupata di favolistica e letteratura etnica di Roma e del Lazio. Ha scritto numerosi saggi tra cui La fiaba italiana di magia (197 3), Cultura come comunicazione (1979).
Per la Newton Compton ha pubblicato Leggende e racconti popolari di Roma (1982).
La Rosa – Storia di un Simbolo
Autore/i: Heinz-Mohr Gerd; Sommer Volker
Editore: Rusconi
prima edizione, premessa degli autori, traduzione dal tedesco di Aldo Audisio.
pp. 236, 18 tavole a colori f.t., nn. illustrazioni b/n, Milano
Nei tempi antichi, esisteva soltanto la rosa selvatica. Era piccola, a forma di conchiglia, con i petali disposti in simmetria raggiata. Più tardi, gli incroci e le ibridazioni diedero vita a oltre duemila varietà di rose, tutte di altissimo pregio, ricche di bellezza e di orgoglio. Ma le «rose antiche» esistono ancora oggi, emblema di una continuità che supera il tempo e le mode.
La rosa, come documentano Gerd Heinz-Mohr e Volker Sommer nel loro libro, accompagna da sempre le tappe della civiltà e ne segna spesso i capitoli più nobili e gloriosi. Un serto di rose coronava la fronte dei notabili babilonesi. In epoca preistorica i Camuni incidevano nella pietra una rosa stilizzata, sigillo della loro stirpe. Sacra ad Afrodite in Grecia, la rosa trasmigrò a Roma per scatenare orgie di essenze e profumi. Nel mondo cristiano, la rosa bianca simboleggiò la purezza di Maria, quella rossa il sangue dei martiri.
Con grande amore e sottile sapienza, Heinz- Mohr e Sommer seguono da vicino le metamorfosi della rosa nella liturgia, nell’arte, nella poesia, nei riferimenti storici più affascinanti e imprevedibili. La rosa rispecchia la «ruota del tempo» e l’irraggiamento cosmico, si illumina nei rosoni delle cattedrali, diventa oggetto di meditazione trascendente, si fa costante elemento ornamentale nel Rinascimento e nel Barocco. In letteratura, offre lo spunto per grandiosi cicli narrativi come il medioevale Romanzo della Rosa, infine giunge ai nostri tempi, dove ispira poeti come Blake, Emily Dickinson, Rilke, D’Annunzio, Eliot e Neruda. La sublimazione estrema, tuttavia, è già avvenuta da secoli: nel «Paradiso» di Dante, la «rosa mistica» raccoglie la pura luce di Dio, allegoria della beatitudine e della perfezione.
Gerd Heinz-Mohr, nato nel 1913, laureato in Storia, si è specializzato nel campo delle arti e delle religioni. Fra le sue numerose opere va ricordato il best-seller Lexikon der Symbole.
Volker Sommer, nato nel 1954, ha studiato antropologia, chimica e teologia. Dopo la laurea, ha compiuto importanti ricerche durante lunghi soggiorni in India.
Premessa
I) Mondi fioriti – Mondi della rosa
II) La rosa del tempo
- Il fiore della caducità
- La ruota della vita
- Il cerchio dell’eternità
III) Rosa ed eros
- Il manto di Venere
- La vie en rose
- Lo strappo della rosa
- Rugiada e pioggia
- La verga fiorita di rose
- Il risveglio di rosaspina (La bella addormentata nel bosco)
- Il Romanzo della Rosa
- Rosa alchemica
- Rosa e usignolo
- Sub rosa
IV) Le piaghe fiorite
- La spina del peccato originale
- Corona di spine e rosacroce
- Il calice
- Maria nella macchia di spini
- Corone di martiri
- L’albero di rose delle pene passeggere
- sangue nel giardino delle rose
V) Rosa mistica
- La nuova Venere
- Il rosario
- La nuova Eva
- Dal roseto recintato al giardinetto dell’anima
- La rosa delle rose
- La visione della Divina Commedia
- Il giardino dove tutto l’amore finisce
VI) Inno della fioritura
- Il presente dell’eternità
- Affinchè l’uomo trovi il suo cuore
- Fiorire è più che ardere
- Fiore ed estasi
Appendice botanica
Note
Bibliografia
Elenco e fonti delle tavole fuori testo
Notizia
Indice degli Autori citati
Congetture e Confutazioni
Lo sviluppo della conoscenza scientifica
Autore/i: Popper Karl R.
Editore: Società Editrice Il Mulino
prefazioni e introduzione dell’autore, traduzione di Giuliano Pancaldi.
pp. 736, Bologna
Nella filosofia – e non solo nella filosofia della scienza – di questo secolo, l’opera di Karl Popper può essere considerata quella di un classico. E di tale opera, uno dei documenti più vivaci e significativi e proprio «Congetture e confutazioni» che, apparso in prima edizione inglese nel 1963, viene qui ripubblicato, dopo varie ristampe, con una nuova prefazione dell’autore. La vastità degli interessi di Popper ha in questo libro un documento insostituibile: accanto alle pagine dedicate ai temi filosofici tradizionali, come la teoria della conoscenza e la dialettica, a questioni specifiche di filosofia della scienza vi sono pagine in cui l’analisi storica costituisce l’occasione per riesaminare alcuni nodi della filosofia delle scienze sociali e alcuni terni di spicco della filosofia politica. Un volume che permette di capire come, pur fra discussioni e dibattiti talora vivaci, la concezione di Popper costituisca un punto di riferimento essenziale per la comprensione dei modi in cui si è sviluppata e maturata l’epistemologia successiva al fiorire del neopositivismo logico.
Karl R. Popper è nato nel 1902 a Vienna e vive nei dintorni di Londra dove si è trasferito nel 1946, avendo abbandonato l’Austria al momento dell’annessione della Germania nazista. Cominciò la sua carriera scientifica come matematico e psicologo, dedicandosi in seguito alla filosofia della scienza, con un testo ancor oggi fondamentale: la «Logica della scoperta scientifica» (1935, trad. it., Torino 1970). Accanto agli interessi epistemologici testimoniati fra l’altro da «La ricerca non ha fine. Autobiografia intellettuale» (Roma, 1978) e da «Scienza e filosofia» (Torino, 1981), ha sviluppato interessi sociopolitici, di cui sono espressione «Miseria dello storicismo» (Milano, 1954) e «La Società aperta e i suoi nemici» (Roma, 1981).
Indice del volume: Prefazione all’edizione italiana. – Prefazione. – Introduzione: le fonti della conoscenza e dell’ignoranza. – Parte prima: Congetture. – 1. La scienza: congetture e confutazioni. – 2. La natura dei problemi filosofici e le loro radici nella scienza. – 3. Tre differenti concezioni della conoscenza umana. – 4. Per una teoria razionale della tradizione. – 5. Ritorno ai presocratici. Appendice: Congetture storiche e osservazioni su Eraclito e il problema del mutamento. – 6. Nota su Berkeley quale precursore di Mach e Einstein.
– 7. La critica kantiana e la cosmologia. – 8. Lo status della scienza e della metafisica. – 9. Perché i calcoli della logica e della aritmetica sono applicabili alla realtà? – 10. Verità, razionalità e accrescersi della conoscenza scientifica. – Parte seconda: Confutazioni. – 11. La demarcazione fra scienza e metafisica. – 12. Il linguaggio e il problema dei rapporti corpo-mente. – 13. Nota sul problema dei rapporti corpo-mente. – 14. Autoriferimento e significato nel linguaggio ordinarlo. – 15. Che cos’è la dialettica? – 16. Previsione e profezia nelle scienze sociali. – 17. L’opinione pubblica e i principi liberali. 18. Utopia e violenza. – 19. La storia del nostro tempo: visione di un ottimista. – 20. Umanesimo e ragione. – Addenda: Alcune note tecniche. – Indice analitico. – Indice dei nomi.
La Grecia e le Intuizioni Precristiane
L’Iliade poema della forza – Dio in Platone – Intuizioni Precristiane
Autore/i: Weil Simone
Editore: Rusconi
nota dell’editore, traduzione dal francese di Margherita Harwell Pieracci e Cristina Campo.
pp. 308, Milano
Questo libro è composto dai due saggi della Source grecque – L’Iliade, poema della forza e Dio in Platone – e da quelli raccolti sotto il titolo di Intuitions pré-chrétiennes, scritti tutti fra il 1939 e il 1942. In quel periodo Simone Weil studiava filosofia greca, perché voleva iniziare un ampio lavoro con padre Perrin: raccogliere i migliori scritti non cristiani sull’amore di Dio.
Tema centrale dell’opera è lo studio dell’autentico pensiero religioso greco, che è filtrato soltanto in parte nei testi pitagorici e in qualche scrittore e filosofo, fra cui Platone, con il quale Simone Well rivela molte affinità, tanto che uno dei suoi interpreti più fedeli non ha esitato a definirla «forse la sola grande interlocutrice moderna di Platone». La scrittrice francese, nata a Parigi nel 1909, dopo un’adolescenza influenzata da Alain e dalle ideologie rivoluzionarie, non poteva non ritrovare Platone nel passaggio alla fase metafisico-mistica del suo pensiero.
«Il ritrovamento di Platone nella critica di Marx», ha scritto Augusto Del Noce a questo proposito, «è, direi, una necessità inscritta nelle essenze filosofiche, perché con Marx ha inizio la filosofia del primato dell’azione (la concezione dell’idea come strumento per cangiare il mondo), mentre Platone è il filosofo del primato della contemplazione». Platone e raggiunto partendo dalla critica del concetto moderno di Rivoluzione che dimostra vana l’idea di un’autoredenzione per la quale l’umanità, attraverso la dialettica della realtà storica, realizzerebbe il bene assoluto. In Simone Weil questa «conversione» al pensiero tradizionale, di cui La Grecia e le intuizioni precristiane è un documento di eccezionale importanza, si accompagnò sempre a una testimonianza coraggiosa e generosa in favore dei deboli e degli oppressi: il suo esempio è molto prezioso per chi voglia liberarsi dalle false alternative ideologiche e da quella «dialettica dell’illuminismo» che ha condizionato troppo a lungo la cultura e la società moderna in ogni loro aspetto.
Filosofia della Reazione
Autore/i: Plebe Armando
Editore: Rusconi
prefazione dell’autore.
pp. 208, Milano
Perché un titolo tanto scandaloso? Perché non v’è altro rimedio di fronte al dilagare del nuovo conformismo rivoluzionario. Oggi il giocare alla rivoluzione è divenuto il rifugio d’obbligo di tutti i pavidi e i pigri, sempre devoti ai potenti di turno; tutti costoro sono convinti di dover far atto di fedeltà alla nuova dittatura, cioè alla cosiddetta «contestazione»: una dittatura che si distingue dalle altre solo per la sua caratteristica di rendere nevrotici e infelici i propri sudditi. In questa situazione una «filosofia della reazione» suona certamente scandalo, perché è sempre scandaloso opporsi a chi detiene le leve del potere; ma essa è anzitutto una filosofia del coraggio e dell’onestà. Della reazione questo libro insegna la teoria e la prassi, e mostra inoltre che la filosofia della reazione non è nata soltanto nel mondo moderno: essa è antica quanto è antica l’iniziativa dell’uomo libero, che si oppone all’«istinto di morte» di chi ama la distruzione per la distruzione. Armando Plebe, filosofo quarantenne formatosi nella Torino neoilluministica del primo dopoguerra e nell’austera Innsbruck degli Anni Cinquanta, ha esordito combattendo il crocianesimo negli anni in cui era ancora d’obbligo essere crociani e ha proseguito combattendo, quale marxista, le ipocrisie del perbenismo intellettuale negli anni in cui era rischioso dichiararsi marxista. Quando, agli inizi del 1968, la sinistra occidentale si è identificata con la cosiddetta «contestazione», Plebe non ha esitato a schierarsi dalla parte della nuova minoranza che ha il coraggio della «reazione». La Filosofia della reazione è insieme una denunzia infuocata dell’assurdità della nostra politica, una sintesi penetrante di problemi teorici del nostro tempo e, infine, anche un libro divertente per l’arguta spregiudicatezza del suo stile (contiene persino, in appendice, un nuovo gioco di carte, il «Gioco della Rivoluzione», avvincente e privo di esplosivi).
Grandi Iniziati
Zarathustra, Ermete, Buddha, Mosè, Elia, Cristo
Autore/i: Steiner Rudolf
Editore: Fratelli Melita Editori
pp. 240, 1 foto b/n f.t., Genova
Sommario:
Prefazione
- Zarathustra
- Ermete
- Buddha
- Mosè
- Il profeta Elia
- Cristo e il Secolo XX
Introduzione alla Biologia e alla Clinica della Suggestione
Autore/i: Galeotto Enrico
Editore: Editrice Gregoriana
unica edizione, prefazione di Ferruccio Antonelli, introduzione dell’autore.
pp. 328, XLIX tavole a colori e b/n, Padova
Uno dei pregi maggiori di questa “Introduzione” (che in realtà è un ampio e completo trattato) alla suggestione, è riposto, a parte il solido tessuto scientifico con cui è costruita, nella totale leggibilità delle sue pagine, dalla prima all’ultima, senza cadute o scompensi di sorta. Non si intende, con questo, la chiarezza nell’esposizione dell’argomento, che dovrebbe essere la scontata prerogativa d’ogni opera di tal genere, ma bensì la piacevole, agile, varia scrittura usata dall’A. qua e là impreziosita da accorte risorse degne di un autentico narratore.
Già nelle prime pagine s’incontra un’apertura che ha tutti i requisiti del racconto puro: “Alle cinque del mattino del 25 settembre 1949, dall’estrema prua del Tripolitania, scorsi finalmente il faro di Santa Maria di Leuca. Tornavo in Patria, profugo, dopo dodici anni d’Africa. Mi ero imbarcato come infermiere di bordo, perché non potevo pagarmi il viaggio…”.
Ed ecco, subito dopo, apparire la figura del Prof. Augusto Stefanelli, cui è dedicato il volume. Sembra un personaggio di Balzac, tanto l’A. ce lo restituisce sulla pagina con i tratti fascinosi di un eroe romanzesco.
Certamente, a conferire tali caratteri narrativi all’opera non è estranea la materia stessa, oggetto di così appassionato interesse da parte di Galeotto: la suggestione.
Nel breve excursus introduttivo l’A. ci avverte che già seimila anni addietro essa aveva i suoi cultori negli Yoghin tibetani, i quali possono, a buon diritto, essere considerati i precursori della moderna medicina psicosomatica e preventiva. Tra noi occidentali, fu soltanto nel ’700 che la suggestione entrò ufficialmente nel mondo medico con il mesmerismo; ma, per la verità, fu un’apparizione molto contrastata se non proprio tempestosa, in quanto in quel secolo dell’illuminismo essa si prestava ad applicazioni che con la medicina avevano ben poco da spartire (si pensi a Cagliostro e a tutta la serie degli avventurosi e spregiudicati ciarlatani fioriti in quegli anni, Casanova compreso).
Dopo fasi alterne di eclissi e di rinnovati interessi, soltanto negli ultimi decenni la suggestione ha iniziata la sua trionfale affermazione nel Campo medico, rendendo addirittura possibili i voli Spaziali.
Definita la suggestione come “quel quid che, quando si attua, ingigantisce e fortifica una qualunque immagine mentale, a tal punto da renderla operante, anche al di fuori della stessa mente che le ha fatto da alcova”, con un incalzante procedere davvero suggestivo, l’A. si addentra nelle spirali dell’argomento con sottile dialettica, sgombrando, da un lato, il campo da certe inutili e persino dannose sovrastrutture e mettendo, dall’altro lato, in singolare risalto tutti i traguardi conseguibili con metodiche bene applicate. L’ampia casistica che Egli ci offre, frutto di tecniche del tutto personali e originali, è la convincente testimone dei risultati sorprendenti da Lui ottenuti ed è viva, calda, fino ad assumere il tono inconfondibile del racconto, il suo movimento interno. La saggistica, cioè, è qui abilmente e felicemente completata ed arricchita dalla narrativa.
Nell’affidare al lettore queste pagine così intrise di serietà scientifica e di stillante umanità, si può dire, in ogni riga, vogliamo chiudere la nota con le stesse parole dell’A.: “Forse lo scopo vero, anche se recondito, che mi ha spinto a scrivere questo libro è proprio quello di insegnare, a chi lo gradisca, come si impara a sorridere a fini terapeutici. Alla fin fine, credo che la mia vera forza, come psicoterapista, sia la mia fantasia gioiosa”.
(Giuseppe Mesirca medico scrittore – Premio Campiello 1967)
Enrico Galeotto è nato a Venezia il 5 aprile 1928.
È laureato in medicina e chirurgia, specialista e libero docente di Anestesiologia nell’Università di Padova, primario anestesista-rianimatore dell’Ospedale Civile di Camposampiero.
Come anestesiologo è un tecnico della lotta al dolore fisico; ma è sempre stato, ed è, un appassionato studioso di medicina psicosomatica e quindi anche un conoscitore profondo ed esperto degli aspetti psicologici della sofferenza. In quest’ultimo settore ha raggiunto la notorietà (e non soltanto nazionale) con il Suo «Metodo Kratim per la gestante».
È socio della Società Italiana di Medicina Psicosomatica, dell’Associazione Medica Italiana per lo Studio dell’Ipnosi, della Società Italiana di Psicoprofilassi Ostetrica e del Centro Italiano di Sessuologia.
È Autore di numerose ed importanti pubblicazioni, ha preso parte attiva a Congressi nazionali ed internazionali e svolge una vasta attività didattica inerente i problemi della psicologia medica presso Organizzazioni e Centri qualificatissimi.
Il Cammino Mistico
I sette gradini per sviluppare i poteri dell’intuizione e raggiungere la piena consapevolezza spirituale
Autore/i: Bethards Betty; Catalfo Jaclyn
Editore: Sonzogno
traduzione di Alessandra De Vizzi.
pp. 240, Milano
Sette gradini per il tuo nuovo Io!
Il cammino mistico, strutturato come un vero e proprio “libro di esercizi” interattivo in sette lezioni, e una guida ispirata che passo dopo passo ti mette in grado di espandere la conoscenza che hai di te stesso, fino a farti raggiungere la piena consapevolezza spirituale e il perfetto equilibrio fra corpo, mente e spirito.
- Entra in contatto con la tua divinità interiore
- Sviluppa l’energia che è in te e le tue capacità intuitive
- Impara ad amarti e sii te stesso
- Lascia andare il passato e affronta le paure
- Accetta i cambiamenti
Mediante semplici ma efficaci tecniche di meditazione e di visualizzazione guidata, e attraverso una serie di domande mirate che costituiscono i “compiti a casa” di ogni lezione, in sole sette settimane sarai in grado di conoscere la tua mappa interiore e quindi il sentiero che conduce alla tua destinazione: avrai percorso il cammino mistico.
“Ciò che si trova alle nostre spalle e ciò che si stende davanti a noi sono ben poca cosa in confronto a tutto quello che abbiamo dentro di noi.” (Ralph Waldo Emerson)
Fin dai tempi più antichi, il genere umano ha avuto un contatto diretto con la divinità. Ognuno di noi possiede una mappa interiore dove è evidenziata la direzione esatta che deve prendere la nostra esistenza; quando ce ne rendiamo conto, cominciamo a sviluppare la capacità di attingere a una fonte più elevata di guida e illuminazione. Questo è l’inizio del viaggio mistico.
Ed è la meditazione l’”autostrada” che porta all’Illuminazione: ci apre alle più elevate fonti di energia, ci fornisce gli occhi per vedere e le orecchie per sentire il modo in cui stiamo creando la nostra esistenza.
La meditazione è uno dei sistemi migliori e più rapidi per sviluppare il nostro potenziale e conoscere noi stessi. Mantenendo elevata l’ energia e ricaricandola quotidianamente siamo in grado di percepire e di lasciar andare i vecchi concetti e i blocchi che ci hanno in qualche maniera limitati. Entriamo così in connessione con il nostro essere, il nostro sé divino che ci ama infinitamente, vive dentro di noi, respira in noi e ci guida.
Il karma ci suggerisce di imparare ad amare noi stessi. Se amiamo e onoriamo la Divinità che si trova in noi, amiamo e onoriamo la Divinità presente in tutti gli esseri viventi: non possiamo in alcun modo far del male a noi stessi o a un’ altra anima. Tutte le lezioni contenute in questo libro sono centrate sull’amore di sé: per riuscire in tale intento dobbiamo spingerci oltre l’identificazione dell’ego. Il vero sé è energia spirituale interiore, il potere creativo che sta dietro a tutte le forme. L’amore è assenza di paura, e la paura è l’ultima grande illusione che ci separa dalla verità interiore.
“La vita è scuola. Voi dovete crescere in continuazione, cambiando sempre ed emozionandovi per ogni cambiamento, perché non si tratta mai di avvenimenti negativi. Tutti voi avete paura di cambiare: perché? Cambiamento è sinonimo di espansione. Se rimanete nei limiti del vostro regno, come potete crescere? Che cosa imparerete?”
Ogni situazione che si verifica è in realtà positiva: può sembrare negativa mentre la stiamo vivendo, ma è sempre un’opportunità di crescita e apprendimento. Tutti i nostri programmi negativi sorgono dall’incapacità di amare davvero il proprio sé. Il vero sé è spirito, luce ed energia; la nostra vera essenza si trova alla base di tutte le forme e pensieri.
Conoscere se stessi, questo è lo scopo; e poiché la meditazione è il dono d’amore che ci nutre e permette all’energia divina di scorrere nel nostro essere, meditando ogni giorno avanziamo verso la saggezza, la conoscenza e la verità.
Betty Bethards ha fondato e presiede l’Inner Light Foundation di Petaluma, California, dove tiene i corsi di sette settimane che sono oggetto de Il cammino mistico.
Jaclyn Catalfo la affianca nella preparazione dei materiali di sostegno per i corsi.
Forme del Potere
Capire il potere per usarlo in maniera intelligente
Autore/i: Hillman James
Editore: Garzanti Editore
“Aprendo il libro” a cura dell’autore, traduzione dall’inglese Paola Donfrancesco, collana: Memorie Documenti Biografie, titolo originale: Kinds of power, in copertina: manifesto (part. 1964) di R. Lichtenstein.
pp. 200, Milano
Dall’idea di potere al potere delle idee.
“Mi rivolgo al mondo del business perchè proprio qui, io credo, sono all’opera le menti più vitali, più disponibili a farsi stimolare dalle sfide, e perchè è qui che le questioni di potere sono davvero centrali”. Inoltre, aggiunge Hillman, è proprio il mondo dell’economia, del lavoro e degli affari a dar forma alla nostra civiltà e ai riti del nostro comportamento quotidiano (spendere, guadagnare, risparmiare, scambiare, valutare, possedere, vendere…), a farci alzare ogni mattina e ad organizzare la nostra giornata. Fra le idee del business, il “potere” la fa da padrone. È il demone invisibile che determina le nostre motivazioni e le nostre scelte. Dietro alla nostra paura della perdita e al nostro desiderio di controllo, sembra costituire la remunerazione fondamentale. Tuttavia il potere non si palesa in quantoi tale ma indossa altri panni: quelli della autorità, del prestigio, dell’ascendente, della fama, del carisma, della reputazione…Forme del potere offre un illuminante descrizione e una approfondita analisi di tutti questi aspetti, idee e stili. Hillman parte dalla propria competenza psicologica, prende esempi e traccia paralleli con le sfere della politica e della religione, analizza il nostro linguaggio, risale fino al mito. Ci aiuta così a ridefinire la nostra idea di potere, collegandola a concetti come la crescita, lo sviluppo, la conservazione, il servizio. E allargando l’analisi alle regioni del sentimento, dell’intelletto e dello spirito, ci aiuta a passare dall’idea di potere al potere delle idee.
James Hillman (Atlantic-City 1926) ha diretto lo Jung Institut di Zurigo e quindi fondato il Dallas Institute of Humanities and Culture. Dal 1970 dirige la rivista “Spring”.
In Italia sono stati finora pubblicati, tra l’altro, Revisione della psicologia (1983), Storie che curano (1984), Trame perdute (1985), Saggi sul puer (1988), Anima (1989), Animali del sogno (1991), L’Anima del mondo e il pensiero del cuore (Garzanti 1993) e 100 anni di psicoterapia e il mondo va sempre peggio (Garzanti 1993) scritto in collaborazione con Michael Ventura.
Aprendo il libro
Parte I: L’eroica del potere cambia
- Introduzione
- L’efficienza
- La crescita
- Il servizio
- La manutenzione
Parte II: Stili del potere
- Il linguaggio del potere
- IL controllo
- L’ufficio
- IL prestigio
- L’esibizionismo
- L’ambizione
- La reputazione
- L’ascendente
- La resistenza
- La leadership
- La concentrazione
- L’autorità
- La persuasione
- Il carisma
- L’entusiasmo
- La decisione
- L’intimorire
- La tirannia
- Il veto
- Il purismo
- Il potere sottile
Parte III: I miti del potere – il potere dei miti
Conclusione: Sul potere e i poteri
Indice analitico