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Libri dalla categoria Nazismo

Il Giardino dello Spirito

Il Giardino dello Spirito

Viaggio tra i Simbolismi dell’Orto Medievale

Autore/i: Menghini Alessandro

Editore: Aboca Museum Edizioni

seconda edizione riveduta e corretta, illustrazioni di Renato Menghini, in copertina: Ciclicità della Vita.

pp. 256, nn. illustrazioni b/n, Sansepolcro (AR)

“Quale avrebbe potuto essere il criterio con cui organizzare, oggi, un nuovo orto botanico? Ebbene, l’orto di cui si tratta, è un orto molto speciale. Chi fa giardini sa quanto vuoto di racconti possa rivelarsi lo spazio del cosiddetto giardino claustrale o dell’Hortus conclusus, che viene creato con grande facilità, ma alla cui realizzazione non basta un pozzo, quattro aiuole in croce e un corredo vegetale ante Cristoforo Colombo.
Il libro di Menghini è un vero manuale al quale attingere sia per imparare a leggere un patrimonio simbolico di cui parte è limitata alla storia del giardino, ma gran parte collega il mondo dei giardini a quello dell’architettura, della pittura, della letteratura, della religione.
Impossibile capire un giardino medievale in senso lato senza conoscere il valore simbolico dei numeri, dei segni grafici, della rappresentazione degli animali, dei segni astrali. Quali le piante collegate alle costellazioni di Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, eccetera? Quale quelle elette a “maschere” della narrazione biblica? Altro che qualche ciuffo di lavanda e un po’ di pepolino.
Un giardino medievale richiede abissi d’immaginazione e capacità di coniugare realtà ed astrazione in modo da farne un racconto, non facile da mettere nel proprio bagaglio.” (F. Marzotto Caotorta, Il Sole – 24 Ore)

Come in un viaggio dantesco, di simbolo in simbolo, di numero in numero, di segno in segno, il lettore viene guidato a fare un percorso, ideale e virtuale, attraverso l’Orto Medievale per scoprire, tramite le piante e le forme geometriche della struttura, funzioni simboliche, pratiche rituali, filosofie remote, Storie sacre e profane, miti, leggende, usi, tradizioni, credenze magiche, corrispondenze astrali, reminiscenze bibliche, auree proporzioni ed eventi storici.
Insomma, un intenso e continuo susseguirsi di approcci arcani, spesso dimenticati dall’Uomo moderno, che immergono nella semplicità sacrale della natura come era concepita nel Medioevo.
Dal Giardino dell’Eden al Bosco di Pietra, il percorso narrativo porta a rileggere il Creato in chiave spirituale ed emotiva, se non animistica, secondo la visione tipica dell’uomo medievale, che viveva in continuo anelito al “ritorno”.
Le illustrazioni, tutte originali, sono un’ulteriore prerogativa del libro. Ne costituiscono parte integrante, in perfetta sintonia con lo spirito dell’Autore, perché riaffermano, in modo deciso, la funzione simbolica dell’arte medievale.

Alessandro Menghini è professore ordinario di Botanica farmaceutica e di altre discipline botaniche presso l’Università di Perugia. Svolge ricerche in vari settori della biologia vegetale ed, in particolare, in quello della botanica medica, sia sotto l’aspetto scientifico-applicativo che storico-divulgativo.
Nel 1996 ha ideato a Perugia, in modo del tutto originale, l’Orto Medievale, un Giardino in cui il visitatore scopre una serie concatenata di impensabili simbolismi. Su questo specifico argomento ha già pubblicato Dal Giardino dell’Eden al Bosco di Pietra (1996), Il Giardino dello Spirito (1998, I edizione) e Hortus conclusus (1998).
È autore, coautore e curatore di numerose pubblicazioni scientifiche, nonché di libri e capitoli di libri, tra cui si segnalano: Alle radici della terapia verde (in Il Giardino della Salute, Quattroemme 1991), La pratica fitoterapica nell’ambito della Scuola Chirurgica Preciana (in La Chirurgia Preciana, Provincia di Perugia 1997), Isola Bisentina Giardino sacro e profano (EFFE Fabbri, 2000), L’arte della Spezieria nel Ducato farnesiano di Parma e Piacenza (in L’antica Spezieria di S. Giovanni Evangelista in Parma, Saetti & Maestri 2001), La Verna Sloezieria e Speziali (Aboca Museum Edizioni, 2003), Paolo III Pillole e Profezie Astrologia e medicina alla corte papale del Cinquecento (AMP, 2004), Herba Gjoconda Hypnophytogonia (AMP, 2004).

Sette Frecce・Le Storie e la Saggezza degli Indiani d’America

Sette Frecce・Le Storie e la Saggezza degli Indiani d’America

«State per cominciare un’avventura del Popolo, il Popolo degli Indiani delle Praterie.»

Autore/i: Hyemeyohsts Storm

Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati

prima edizione, traduzione di Luciana Bianciardi.

pp. 386, nn. fotografie e illustrazioni b/n, Milano

«State per cominciare un’avventura del Popolo, il Popolo degli Indiani delle Praterie. Probabilmente conoscerete questo Popolo con i nomi che gli hanno dato i bianchi: Cheyenne, Crow, Sioux eccetera. In questo libro imparerete a conoscerli con i loro veri nomi, come Popolo della Freccia Dipinta, Popolo della piccola Aquila Nera e Popolo dei Fratelli.
Al centro della storia di questo Popolo e tutt’intorno a essa c’è la Ruota di Medicina che è un modo di comprendere l’Universo, la Via data ai capi di Pace, nostri Insegnanti, e da questi a noi donata.»
Libro molto controverso e grandissimo successo editoriale, Sette Frecce è ormai considerato uno dei pochi, veri classici sulle tradizioni degli Indiani d’America.
Narrando per la prima volta la storia della Ruota di Medicina – potente strumento di guarigione spirituale -, Hyemeyohsts Sturm ha raccolto una straordinaria collezione di storie capaci di trasmetterci, con l’immediatezza e il fascino di un racconto orale, attività, il messaggio universale di pace, armonia e fratellanza che il Popolo delle Praterie ha consegnato a tutti gli  esseri viventi.

Nato da padre tedesco e madre Crow, Hyemeyohsts Storm è cresciuto nelle riserve Crow e Nord Cheyenne del Montana. Grazie al fortunato incontro con una «donna di medicina» di sangue maya ha potuto studiare e approfondire le antichissime tradizioni del suo popolo, diventando uno dei più autorevoli Zero Chief viventi. Artista, oltre che scrittore, ha fondato la Scuola Intenazionale di Arte Meticcia. Straordinario oratore e insegnante, svolge un’intensa attività di conferenziere.

La Materia Pensante – Interpretazione Metapsichica del Simbolismo Alchimistico

La Materia Pensante – Interpretazione Metapsichica del Simbolismo Alchimistico

Con un saggio del Prof. Guido Di Nardo sulla interpretazione dei Simboli.

Autore/i: Testi Gino

Editore: Fratelli Bocca Editori

introduzione dell’autore, appendice di Guido Di Nardo.

pp. 128, Milano

Dall’introduzione dell’autore Gino Testi:
«Attraverso una razionale e dettagliata esposizione del simbolismo e della storia della alchimia, nonchè del significato filosofico relativo, si dimostra sulla scorta anche dei principali lavori pubblicati in questi ultimi tempi da vari autori in campi molto affini a quello metapsichico propriamente detto, essere detto simbolismo un sistema naturale spontaneamente estrinsecato dalla psiche umana.
L’ipotesi che forma la base dell’opera consiste nel ritenere la scrittura in genere, ed in particolare quella prettamente ideografica degli alchimisti, come la proiezione all’esterno da parte della mente primitiva, di uno stato di cose reali e realmente connesso con l’essenza della materia cosmica dalla quale l’essere umano non è che una temporanea quanto inconscia emanazione.
Questa ipotesi è integrata dai concetti di pensiero cosmico, di coscienza universale e di materia pensante, ammessi dall’Autore come indispensabili per ammettere la qualità naturante della natura.
Le vibrazioni cerebrali di detto essere (microcosmo) trovano nel simbolismo stesso una forma rappresentativa grafica, esatta e veritiera, di ciò che effettivamente è nel macrocosmo e, pertanto, la massima ermetica «come in alto, così in basso» risulta nei dieci capitoli del libro, e per vie diverse, compiutamente dimostrata.[…]»

Gino Testi è autore tra l’altro del “Dizionario di Alchimia e di Chimica Antiquaria” e di uno studio su Paracelso.

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Introduzione

  • I – Il pensiero alchimistico attraverso i secoli
  • II – Concetti naturalistici nelle religioni primitive
  • III – Alchimia e religioni
  • IV – L’astrologia religiosa
  • V – La magia del Tarocco VI Simbolismo cosmico
  • VII – L’interpretazione psicoanalitica
  • VIII – L’interpretazione grafologica
  • IX – La vita dello spirito collettivo
  • X – L’aritmosofia

Conclusione
Appendice (dott. Di Nardo)

La Salute Sessuale della Donna

La Salute Sessuale della Donna

Il corpo, gli affetti, l’amore nell’esperienza di noi donne.

Autore/i: Kitzinger Sheila

Editore: Red Edizioni

prima edizione, presentazione di Anna Del Bo Boffino, premessa e introduzione dell’autrice, traduzione dall’originale inglese di Francesco Cimadomo.

pp. 336, nn. fotografie e ill. a colori e b/n, Como

Questo Libro dedicato alla sessualità femminile è scritto da una donna ed è rivolto soprattutto alle donne (ma quanti uomini farebbero bene a leggerlo!).
È un manuale completo e spregiudicato, che parla di orgasmo e masturbazione, lesbismo e fantasie erotiche… senza mai essere scontato, offensivo o volgare.
Pone l’accento sulla salute sessuale della donna, cioè sul benessere, sull’equilibrio, sulla completezza di una esperienza che ci accompagna per tutta la vita.
La sessualità emerge così nel contesto più generale della vitati una donna: insieme ai sentimenti, alle emozioni, ai cambiamenti fisici e psicologici che la attraversano, dall’adolescenza alla vecchiaia. Un aspetto sottolineato anche dalle preziose illustrazioni che completano e arricchiscono il libro.

La salute sessuale della donna è un libro «scandaloso e nuovo» scrive Anna Del Bo Boffino nella Presentazione. «Scandaloso perché ci porta direttamente nel cuore di un’intimità sempre nascosta; perché mette a nudo,  più che i corpi, i sentimenti e le emozioni di ciascuno di noi. Nuovo perché introduce uno sguardo femminile nella vicenda del sesso, e questo punto di vista scopre zone finora oscure, pone difficoltà alle quali mai era stato dato un nome, dà spazio a diritti di libertà mai riconosciuti.»

Sheila Kitzliger, antropologia sociale, vive in Inghilterra ed è nota soprattutto per le sue ricerche sul vissuto femminile nell’esperienza della maternità e per la sua attività nel settore della preparazione al parto, tema su cui ha scritto numerosi libri. Tra questi, le edizioni red hanno pubblicato Il manuale del parto in casa.

Storia dei Navajo

Storia dei Navajo

1540-1996

Autore/i: Rieupeyrout Jean-Louis

Editore: Xenia Edizioni

prologo dell’autore, traduzione di Paola Gonizzi, aggiornamento di Marco Massignan.

pp. 378, Milano

I Navajo, detentori di una cultura ricchissima, resistettero ferocemente all’invasore bianco fin dai tempi dei massacri del sedicesimo secolo ad opera degli Spagnoli e poi sotto il potere unificatore di Washington con il leggendario Kit Carson. Diventati americani, hanno rilevato l’ufficio per gli Affari Indiani, scegliendo l’autodeterminazione al posto della sottomissione o della distruzione. Proprietari di importanti risorse minerarie, allevatori, abili artigiani dell’argento e di tappeti, i Navajo affrontano con grande adattabilità gli imperativi del presente.
Questo libro racconta la loro storia e la loro mitologia, l’esilio, le battaglie, e anche la vita quotidiana, sociale e religiosa, il lavoro di una comunità fedele alle proprie tradizioni e aperta al mondo moderno.

Jean-Louis Rieupeyrout, storico francese, ha dedicato la sua vita allo studio delle popolazioni native americane dell’Ovest. Per Xenia Edizioni è già apparso il fortunatissimo Storia degli Apache.

Eleonora d’Aquitania – La Regina dei Trovatori

Eleonora d’Aquitania – La Regina dei Trovatori

Titolo originale: La vie, la légende, l’influence d’Aliénor, Contesse de Poitou, Duchesse d’Aquitaine, Reine de France, puis d’Angleterre, Dame des Troubadours et des Bardes bretons.

Autore/i: Markale Jean

Editore: Rusconi

prima edizione, premessa dell’autore, traduzione dal francese di Marina Bianchi, in sovraccoperta: «Ginevra riceve lo scudo», miniatura tratta dal Lancelot du Lac, secolo XIV (Parigi, Biblioteca Nazionale).

pp. 304, nn. tavole a colori e b/n, Milano

Eleonora è l’eroina di una rivoluzione attraverso la quale il Medioevo si sarebbe destato dal suo torpore. Eleonora incarnò il mito della regina ideale delle leggende celtiche: come Ginevra e i suoi archetipi, Eleonora interpretò splendidamente la sovranità, senza la quale nessuno, nemmeno il più grande dei re, può governare il mondo. Scopo di Eleonora è la costituzione di una società nuova, fondata sul rispetto del mondo e dei suoi segreti: evidentemente è una società ideale e l’Utopia non è lontana. Si sentiva il bisogno, nella società in piena maturazione delle corti europee del secolo XII, di un principio femminile: Eleonora simboleggia la femminilizzazione: femminizzare significava realizzare un mondo diverso, sostituire al prevalente sistema verticale, con il suo capo obbligatoriamente un padre e dunque un maschio, un sistema orizzontale in cui tutte le parti instaurano reciproci rapporti affettivi e sensibili.

Eleonora d’Aquitania (1122-1204) dominò il secolo XII, per merito del suo comportamento anticonformista, a causa degli eventi drammatici ed epici in cui fu coinvolta, in quanto madre di Riccardo Cuor di Leone e di Giovanni Senzaterra, infine grazie alla sua leggenda.
Personaggio ben radicato nella Storia – fu duchessa d’Aquitania, contessa di Poitou, regina di Francia come moglie di Luigi VII il Pio, e poi regina d’Inghilterra come moglie di Enrico III Plantageneto – Eleonora diventò, già in vita, un’“eroina” idealizzata nel celebre personaggio della regina Ginevra e cantata come incarnazione della mitica donna-sovrana delle tradizioni celtiche, in un periodo di radicali mutazioni religiose, economiche, politiche, sociali e militari.
Il secolo XII è il secolo in cui – mentre continuano le crociate e l’Europa si spacca in due sfere d’influenza (quella “nordica” e quella “meridionale”) – in Occidente si registra, con la nascita del capitalismo delle città, l’evento di un proletariato urbano con conseguente attenuazione della servitù della gleba ed emancipazione della donna nei confronti dell’uomo. In questo secolo avventuroso ed innovatore, Eleonora d’Aquitania da una parte dà scandalo (i francesi le rimproverano il matrimonio con il “nemico ereditario”, gli inglesi la sospettano addirittura di incesto), dall’altra diventa modello di personaggi emblematici dell’immaginazione popolare (come Isotta o Melusina) e fonda l’epica del tramonto della civiltà “androcratica”.
Di Eleonora, Jean Markale ricostruisce la vicenda umana, descrive l’avventura politica e interpreta il ruolo culturale. Con doviziosa sapienza, con abilissima sottigliezza, rappresentando il processo di sublimazione che fa di lei, animatrice di «corti d’amore» e primo simbolo “laico” della bellezza e della tenerezza, la protagonista emblematica della trasformazione dell’«arte maschile del vivere conflittuale» in «arte femminile della convivenza».

Jean Markale, cinquant’anni, è specialista di letteratura e di leggende celtiche.
Membro del gruppo surrealista, ha meritato una prefazione di André Breton al suo libro Les grands Bardes Gallois.
Fra le sue pubblicazioni: il celebre Les Celtes et la civilisation celtique (1965); L’Epopée celtique d’Irlande (1971); L’Epopée celtique en Bretagne (19752); Traditions de Brétagne (1976); La Femme Celte (1977); La Sagesse de la Terre (con Pierre-Jakez Hélias, 1978); La Bretagne racontée aux enfants (1979).

Guida all’Astrologia

Guida all’Astrologia

La prima e unica guida completa e di semplice consultazione per diventare astrologi di se stessi, per sapere chi siamo oggi e chi saremo domani. Il nostro passato e il nostro futuro sono scritti nelle stelle.

Autore/i: Dottoressa Horus

Editore: Aldo Palazzi Editore

presentazione dell’autrice.

pp. 216, nn. illustrazioni b/n, Milano

L’equilibrio psichico dell’uomo non è mai stato in situazione così precaria come ai nostri giorni: aggredito da una angoscia di intensità progressiva e di qualità sempre più sottile che deriva da una degradazione del rapporto interpersonale e da una fondamentale insicurezza dell’ uomo come cittadino, l’equilibrio dell’uomo e della donna nella nostra società cerca ideologie che riempiano il vuoto psichico scavato nella mente umana dalla sempre più debole presenza delle religioni tradizionali. Politica da una parte, e dottrine psichiche dall‘altra, sembrano essere i due elementi che con maggiori probabilità potranno riempire questo vuoto. E, tra le ideologie psichiche, quella astrologica ha raggiunto livelli di interesse che solo qualche decina di anni fa nessuno avrebbe potuto prevedere.
L’autrice di questo volume è, in questo settore di studi e di ideologie, un’autorità italiana, con decisi riconoscimenti anche in Europa, soprattutto dalle correnti francese e inglese che sono ritenute maestre di tutta la odierna astrologia.
Astrologa e studiosa di psicologia junghiana, allieva ed amica dei celebri astrologi francesi André Barbault e Jean Pierre Nicola, seguace delle teorie astrologiche e psicologiche di Ernst Bernhard (il grande discepolo di C. G. Jung cui si deve l’introduzione e la diffusione in Italia della psicologia del profondo), eccellente chirologo e psicoterapeuta.
la dottoressa Horus tiene sul settimanale «Tempo» e sul mensile «Nova» della Palazzi Editore rubriche astrologiche di notevole livello.
Dal febbraio 1970 ha iniziato su «Nova» un corso di astrologia.
seguendo il quale chiunque abbia un vero interesse a questa disciplina è in grado di compilare e di interpretare il proprio oroscopo.

Ugo Foscolo

Ugo Foscolo

Autore/i: Fubini Mario

Editore: La Nuova Italia

terza edizione riveduta, prefazioni dell’autore.

pp. 332, Firenze

Dalla prefazione dell’autore:
«Tra le figure dei grandi poeti nostri dell’ultimo Settecento e del primo Ottocento la figura del Foscolo è certo quella che meno chiara si presenta agli occhi del lettore, come a quelli del critico: tante zone di oscurità offrono ancora la vita, il pensiero, l’arte stessa del poeta di Zante! Non già che gli intimi spiriti della persona e dell’opera sfuggano, non dico ai critici, ma al comune lettore; perchè, fra i lettori del Foscolo, chi può affermare di non sentire il fascino della sua poesia e della sua personalità? Ma appena il sentimento vuole tradursi in una rappresentazione chiara e ragionata, ecco che quella figura che avevamo sentita così viva in noi, sembra dileguare, e, accanto a quelle di un Alfieri, di un Manzoni, di un Leopardi, presenti ormai alla mente di tutti entro linee precise e ben delimitate, viene ad apparire incerta e contraddittoria. Colpa delle edizioni, che fino ad oggi non ci permettono di conoscere l’opera nella sua interezza e in un testo sicuro? O degli episodi ancora oscuri della sua vita? 0 delle difficoltà ermeneutiche, che presentano ancor oggi i suoi versi, più numerose di quanto taluno non sospetti?
Ciascuna di queste cause ha la sua parte nella nostra incertezza; ma più direi che ad essa abbia contribuito una maniera ormai consueta di considerare il Foscolo, che ci e‘ stata tramandata dall’età in cui il Foscolo, più che autore classico, fu come persona vivente idolatrato ed esecrato, voglio dire dall’età del Risorgimento.[…]»

Lutero

Lutero

Il frate che divise e incendiò l’Europa

Autore/i: Diwald Hellmut

Editore: Rizzoli

prima edizione, traduzione di Bettino Betti, in sovraccoperta: L. Cranach il Vecchio, Lutero (Firenze, Uffizi).

pp. 440, Milano

È il 31 ottobre 1517: un monaco agostiniano si dirige con passi decisi verso il portale della chiesa del castello di Wittenberg, in Germania, e con alcuni colpi di martello, che risuonano secchi nell’aria fredda, vi affigge un foglio scritto fittamente in cui, con 95 tesi, si scaglia contro il commercio delle indulgenze praticato dal papa e dalla curia romana. Il nome di quel monaco e Martin Lutero e da quel momento ha inizio la sua drammatica lotta contro il papato che si concluderà con lo scisma protestante e la divisione della Chiesa di Cristo.
A cinquecento anni dalla nascita, la figura e la personalità di Martin Lutero – il monaco che osò sfidare da solo la Chiesa di Roma – si ripropongono in tutta la loro attualità: lo stesso pontefice Giovanni Paolo II ha avviato, in pieno spirito ecumenico, un discorso la cui portata e di estrema importanza per l’evoluzione dei rapporti tra cattolici e protestanti. Lutero era un uomo che amava talmente la verità da essere pronto a difenderla anche a costo della vita; era un uomo che nelle sue battaglie contava unicamente sulla forza della propria fede; era un uomo che con le sole armi della parola e della testimonianza sconfisse il papato, diede un senso di identità al popolo tedesco, produsse una rivoluzione che mutò l’Europa più profondamente di qualsiasi altra.
Uomo di fede e d’azione, sognatore idealista, politico sottile e spesso ambiguo, sovversivo e riformatore: questa splendida biografia di Hellmut Diwald ricostruisce a fondo la vita di Martin Lutero – quel monaco che la Chiesa di Roma poté sì bollare con il titolo spregiativo di « figlio di Satana», ma che non riuscì in alcun modo a ridurre al silenzio.

Hellmut Diwald è nato nel 1929. Insegna all’Università di Erlangen storia moderna e contemporanea. È autore di numerose opere di argomento storico.

Prassi e Teoria della Psicologia Individuale

Prassi e Teoria della Psicologia Individuale

Titolo originale dell’opera: praxis und theorie der individual-psychologie

Autore/i: Adler Alfred

Editore: Casa Editrice Astrolabio

terza edizione, prefazioni dell’autore, traduzione italiana di Vittoria Ascari.

pp 288, Roma

Piuttosto che ricercare l’origine di una determinata manifestazione psichica, la corrente psicologica cui Alfred Adler ha dato il nome di psicologia individuale comparata ne vuol conoscere la direzione, il senso e il fine. L’essere umano realizza qualcosa o vi rinuncia allo scopo di raggiungere certi risultati, coscienti o no. L’inferiorità organica e le condizioni sociali sfavorevoli possono rivestire enorme importanza, ma soltanto come base dell’attività psichica, in vista delle proprie finalità. Fondamento della psicologia individuale è il ’complesso di inferiorità, elemento centrale della nevrosi (che nella concezione adleriana non è una malattia ma un atteggiamento). Lo spirito umano tende ad andare oltre allo scopo immediato ed esigere qualcosa di più della sola sicurezza; l’essere umano aspira alla potenza, tende sempre a passare da un sentimento di inferiorità a quello di superiorità. Mentre per Freud l’apparato psichico comporta una serie di istanze che si influenzano reciprocamente, Adler crede nell’indivisibilità della persona. Merito della psicologia individuale comparata è aver posto l’uomo, quali che siano le sue condizioni fisiche e psichiche o le condizioni esteriori della sua vita, in una situazione che gli consenta, in ogni caso, di prendere liberamente le sue decisioni e accettare le proprie responsabilità in tutte le circostanze.

Alfred Adler nacque il 7 febbraio del 1870 a Penzing, sobborgo di Vienna, da una famiglia ebraica ungherese. I genitori, Leopold e Pauline, provenivano dal Burgenland, piccola regione al confine fra Austria e Ungheria, con storici legami commerciali e culturali con la vicina Vienna. Relativamente privilegiati nei confronti dei loro correligionari del resto dell’Impero, gli ebrei ungheresi del Burgenland godevano di un particolare stato giuridico meno discriminante.
Alfred Adler è stato uno psichiatra, psicoanalista, psicologo e psicoterapeuta austriaco. Alfred Adler fu, con Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, fondatore della psicologia psicodinamica.Muore il 28 maggio 1937, in Scozia.

Allucinogeni e Cultura

Allucinogeni e Cultura

Le droghe sacramentali nelle grandi civiltà mesoamericane

Autore/i: Furst Peter T.

Editore: Cesco Ciapanna Editore

prefazione e introduzione dell’autore.

pp. 256, nn. illustrazioni b/n, Roma

Ogni cultura ha le sue droghe. Quando una cultura è al potere le sue droghe si chiamano «sacramenti» oppure «medicinali», mentre quando la cultura è recessiva le stesse sostanze sono classificate come «tossici», ossia veleni, o più genericamente «droghe», parola di cui non siamo riusciti a trovare la definizione.
Le popolazioni che i bianchi hanno trovato sul continente americano hanno una cultura profondamente religiosa, e utilizzano una vasta gamma di sostanze vegetali per modificare lo stato della propria coscienza, ritenendo così di entrare in comunicazione con la divinità.
I pellerossa, superstiti al genocidio praticato dagli immigranti che invasero il continente americano, hanno oggi ritrovato una fede comune ed una dignità nazionale in una religione para-cristiana, ii cui sacramento è una cactus allucinogeno, il peyotl.
Gli indios del Messico, superstiti al massacro praticato dagli spagnoli, hanno mantenuto segretamente in vita il culto della più antica religione oggi esistente, il cui sacramento è un piccolo fungo allucinogeno.
A questa classe di fenomeni questo libro è dedicato. (C. C.)

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Prefazione di Peter T. Furst

Introduzione
Una risposta etnologica a un quesito statistico – L’estasi sciamanica come Proto-religione – La prova archeologica del più antico allucinogeno – Peyotl: una «medicina» sacra o un «narcotico pericoloso»? – Altre vie verso «gli stati alterni» – Allucinogeni e biochimica della coscienza – II contesto socio-psicologico come variabile decisiva ­ Una valutazione complessiva: urgente e necessaria.

1. «Idolatria», allucinogeni e sopravvivenza culturale

2. Tabacco: «il vero cibo degli dèi»
Dèi e uomini dipendenti dal tabacco – La preistoria del tabacco in America – Clisteri psichedelici? – La pipa sa­cra – Il culto sciamanico del tabacco presso i Warao.

3. Cannabis (SPP.) e i derivati dalla noce moscata
Cannabis spp. – Una nuova scoperta: tre specie di Cannabis – La noce moscata – La noce moscata nella medicina europea – La noce moscata e la psicoterapia.

4. Ibogaina e la liana delle anime: dal rituale della foresta tropicale alla psicoterapia
Tabernanthe iboga – I Culti dell’Iboga nell’Africa Tropicale – Simbolismo maschio-femmina e acculturazione – L’Armalina e gli alcaloidi connessi – Gli indiani dell’Amazzonia come psicofarmacologi – Lo Yajé e le origini mitiche della società – Gli allucinogeni e la trasformazione del giaguaro.

5. Allucinogeni e «archetipi»
Il fenomeno metaculturale – Arriva la tigre – Viaggi nel tempo mitologico – Lo «yajé» e le origini dell’arte.

6. L’LSD e la sacra ipomea degli indiani messicani
L’LSD e il Morbo di Parkinson – Un evento storico: la scoperta dell’LSD – «Ololiuhqui», l’allucinogeno sacro degli Aztechi – L’«ololiuhqui» identificato – Analogia tra l’LSD e i componenti dei semi di convòlvolo – L’«Ololiuhqui» nella religione indiana – I semi di ololiuhqui co­me divinità – L’opposizione della Chiesa – Il convòlvolo e l’acculturazione cristiana – Il convòlvolo e la Santissima Madre – Il dio dei fiori e «il sogno fiorito».

7. I funghi sacri e la loro riscoperta in Messico
Il fungo dell’oltretomba – Le statue del fungo e il culto dei funghi sacri – Il fungo agàrico era sacro per i Maya – Finalmente il ritrovamento: un culto rituale dei funghi che sopravvive in Messico – «Micòfili» e «Micòfobi» – «Un evento che sconvolge l’anima» – L’ultima tessera del mosaico.

8. «Il fungo agàrico dell’immortalità»
L’Amanita muscaria e l’inebriamento da orina – La struttura chimica e i suoi effetti.

9. R. Gordon Wasson e l’identificazione del «Soma» divino
La sfuggente divinità Soma – Ricerca multidisciplinare – L’Orina del fungo agàrico e l’identità del Soma – La disputa continua – Un nuovo metodo d’indagine – Antichità e origini del culto del fungo – La scoperta degli allucinogeni: deliberata o casuale? – Una tassonomia dei funghi degli indiani messicani – I funghi allucinogeni del Messico settentrionale.

10. La «radice diabolica»
Una «fabbrica di alcaloidi» – Un termine improprio: «mescalina» – La sacra ricerca del Peyotl – Le origini mitiche del Peyotl – «Noi siamo rinati» – Il passaggio pericoloso – «Dove stanno le Nostre Madri».

11. «Alla ricerca della nostra vita»: La caccia al peyotl presso gli indiani Huichol del Messico
È tempo di camminare – Il cibo per il nonno – L’uccisione rituale – La comunione degli Huichol .- «Tu vedrai la tua vita» – Unicità delle visioni dello sciamano – I figli del peyotl.

12. Datura: Un allucinogeno che può uccidere
Mito come Storia – Storia naturale e culturale della «Datura» – Effetti dell’ebbrezza da «Datura» – La «Datura» tra gli Indiani del Nord America – I riti iniziatici in California – Aldilà della «realtà quotidiana».

13 . Allucinogeni da fiuto e simbolismo animale
L’Albero «Virola» come fonte dell’allucinogeno da fiuto – Una rapida ebbrezza – Dipendenza: non si crea con la polvere da fiuto, ma si crea col tabacco – La polvere da fiuto e la riproduzione artistica di animali – Il rituale del fiuto in Messico.

14. Il rospo come madre terra: un problema nel simbolismo e nella psicofarmacologia
Il rospo: mediatore e madre dualistica – Il Rospo Madre e gli Eroi mitologici – Le proprietà psicotrope del veleno del rospo – Analogie nella mitologia asiatica – Il rospo e il fungo velenoso – Usi magici del veleno di rospo e di rana.

15. Gli allucinogeni e il cervo sacro
Il simbolismo del cervo tra gli indiani americani: di origine asiatica o indipendente? – La renna e il fungo sacro – L’ecologia del cervo-fungo in Messico.

Bibliografia

Il Teatro

Il Teatro

Dalle origini ai nostri giorni

Autore/i: Moussinac Léon

Editore: Editori Laterza

introduzione dell’autore, Libero Solaroli.

pp. 400, Bari

Una storia ormai classica che, partendo dalle manifestazioni religiose primitive, giunge al teatro del Novecento; dai riti vedici alle atellane, dal misteri medievali alla commedia dell’arte, dalla tragedia classica al teatro borghese.
Euripide, Plauto, Shakespeare, Molière, Goldoni, Ibsen, Cechov, Pirandello, Brecht, O’Neill nel più completo e agile repertorio storico.

Léon Moussinac (1890-1964), scrittore, storico e teorico del cinema e del teatro, regista e organizzatore di cultura, è una figura di grande rilievo nella cultura francese del Novecento.
Tra le sue opere principali ricordiamo: «Naissance du cinéma» (1925), «Le cinéma soviétique» (1928), «Tendance nouvelles du theatre» (1930), «L’età ingrata del cinema» (Milano 1950).

Da Montaigne a Proust

Da Montaigne a Proust

Ricerche sulla storia della cultura francese

Autore/i: Auerbach Erich

Editore: De Donato Editore

prima edizione, traduzione dal tedesco e dall’inglese di Giorgio Alberti, Anna Maria Carpi, Vittoria Ruberl.

pp. 224, Bari

Profondo conoscitore della civiltà medioevale e romanza, cui ha dedicato numerose ricerche, Auerbach deve alla sua cultura di filologo, potenziata però dall’apporto di studi filosofici, storici e sociologici, la capacità di elucidare in vaste sintesi e minutissime analisi un’idea direttiva che percorra anche in momenti diversi o lontani l’universo della letteratura.
L’indagine stilistica in lui non è che il punto di partenza, rigoroso, di un discorso critico più elaborato, mentre la visione europeistica non è che la tensione dominante a quell’ideale unità da Auerbach sempre ricercata e dentro cui fondere le analisi dei rapporti tra un autore e il suo tempo, tra tradizione culturale e contesto sociale. In tal senso vanno letti i saggi di questo volume, su Montaigne, Pascal, Baudelaire, Proust e altri: libere eppur vincolate aree, che lo studioso indaga con sicura sensibilità e l’ostinazione di chi cerca di capire i fenomeni della vita e della storia.

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Montaigne scrittore
La cour et la ville
Racine e le passioni
Sulla teoria politica di Pascal
Sulla posizione storica di Rousseau
Paul-Louis Courier
Les Fleurs du Mal di Baudelaire e il sublime Marcel Proust: Il romanzo del tempo perduto

Appendice
Epilegomena a Mimesis
Prefazione a Vier Untersuchungen zur Geschichte der französischen
Bildung
Recensioni
Indice dei nomi

La Semplicità del Principio

La Semplicità del Principio

Introduzione alla metafisica

Autore/i: Gilbert Paul Pierre

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione italiana a cura di Maria Teresa La Vecchia.

pp. 384, Casale Monferrato (AL)

Porre la questione del principio e interrogarsi sul senso dell’esistenza umana è un’avventura che coinvolge tutto l’uomo e lo entusiasma. Nel momento in cui affrontiamo ciò che costituisce l’essenza delle interrogazioni umane e che contiene tutti i nostri sforzi culturali e scientifici, il pensiero tocca il nostro bene più prezioso e compie ciò per cui è veramente fatto.
Fin dalle origini della riflessione attorno al principio si è cercato ciò che limita e convalida la ragione nelle sue diverse attività. La ragione infatti non è solo un’attività neutra di conoscenza, ma si radica in un desiderio che va al di là’delle nostre conoscenze determinate e che è, in ultima analisi, il desiderio di incontrare l’altro, di rispettarlo nella sua irriducibile alterità. Il principio della conoscenza è quindi etico.
Questa Introduzione alla metafisica mostra per quale via sia possibile una riflessione orientata verso il principio: attraverso un percorso sistematico e riflessivo, la serrata speculazione di Gilbert porta a vedere nell’incontro dell’altro l’esercizio di ciò che costituisce l’essere più intimo dell’uomo. Lo spirito umano accede alla sua essenza a condizione di non essere solo per sé, ma anche per e con l’altro.
L’essere dell’uomo è così un atto di oblio di sé dinanzi all’altro.

Paul P. Gilbert, gesuita, nato a Charleroi (Belgio) nel 1945, ha condotto i suoi studi filosofici e teologici presso l’Università Gregoriana di Roma, l’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi e nell’Università di Lovanio. Dal 1986 e titolare della cattedra di Metafisica all’Università Gregoriana. E autore di numerosi studi filosofici pubblicati sulle maggiori riviste europee e americane.

L’Etica

L’Etica

Autore/i: Kropotkin Pietro

Editore: EDIGRAF

traduzione e prefazione di Alfredo M. Bonanno e Vincenzo Di Maria

pp. 312, Catania

Dalla prefazione di Alfredo M. Bonanno:
«Il lavoro di Kropotkin si presenta come la prima base di un grandioso edificio, pronta a ricevere una serie di piani e adatta a sopportare un peso enorme. Tale infatti la premessa di un disegno che, nelle intenzioni dell’autore, doveva giungere fino ad abbracciare la scienza dell’Etica in tutti i singoli problemi teorici e pratici. Purtroppo la morte impedì il compimento dettagliato di questo piano. Solo il primo volume, quello che qui viene per la prima volta reso in italiano, aveva sufficiente completezza per stare in piedi da solo.
Comunque, sufficienti elementi sussistono per indicarci le intenzioni teoriche di Kropotkin, e sufficienti sviluppi sono posti in atto nella trattazione delle singole correnti di pensiero etico del passato, fino alle grandi figure contemporanee di Darwin, di Spencer e di Guyau.
Questi elementi sono quelli tradizionali dell’evoluzionismo, con la modifica essenziale della particolare prospettiva sociale di Kropotkin.
Da questa prospettiva, con l’ausilio dell’elemento eminentemente «naturalistico» della socialità animale, egli giunge nel centro del complesso edificio del darwinismo filosofico, smantellando punto per punto non poche credenze sulla base di quelle volgarizzate da Huxley.
Questa parte è tra le più interessanti del volume. Più volte la teoria della socialità animale è ribadita accanto alla grande premessa teorica dell’intera concezione etica dell’anarchismo e di tutte le dottrine che non si definiscono sociali solo a parole (come ad esempio il cristianesimo del fondatore), cioè la giustizia intesa nel significato originario di uguaglianza. Il sostegno di questa tesi è trovato nella ricerca naturalistica della vita degli animali, unitamente ad una stretta consequenzialità logica nel reperire, via via, tutte le imperfezioni e le facili credulità di coloro che si sono lasciati prendere dalle due correnti sbagliate dell’etica: quella che pone l’origine dei moventi morali nella zona dei sogni e del soprannaturale, e quella che la nega del tutto definendola una banale illusione o una interessata mistificazione.[…]»

Il Cinema nell’Era del Virtuale

Il Cinema nell’Era del Virtuale

Titolo originale: The Virtual Life of Film

Autore/i: Rodowick D.N.

Editore: Edizioni Olivares

introduzione di Francesco Casetti, prefazione di David N. Rodowick, traduzione di Margherita Miotti, Harvard University Press.

pp. 216, illustrazioni b/n, Milano

“Gran parte dei nuovi media sono stati pensati perdendo da una metafora cinematografica: una certa idea di cinema sussiste nei nuovi media”, sostiene David N.Rodowick in questo volume che analizza il destino del cinema nella cultura estetica e visuale del XXI secoli. Il cinema ricopre, secondo Rodowick, una posizione decisiva nella genealogia delle arti del virtuale: mentre il film sta scomparendo, il cinema persiste – per lo meno nelle forme narrative immaginate da Hollywood a partire dal 1915. Vedere un film sta diventando un anacronismo poiché ogni aspetto del produrre e vedere film è sempre più digitale. Come può la teoria del cinema reagire al terremoto digitale che ha messo in crisi la stessa natura dei film? In questo mutato scenario, cosa accadrà al cinema e agli studi sul cinema? Questo libro, il primo pubblicato in Italia dell’eminente studioso anglosassone, chiarisce come le tecnologie digitali confermino il cinema come cultura audiovisiva matura del XX secolo e come stiano preparando il terreno a una nuova cultura audiovisiva i cui tratti sono ancora indistinti.

David N.Rodowick docente di Visual and Environmental Studies presso Harvard University, dove dirige il Dipartimento di Film and Visual Studies. Ha insegnato e avviato il programma di film Studies presso Yale University e King’s College, University of London. La sua attività di ricerca comprende l’estetica, la filosofia dell’arte e della cultura contemporanea, la storia della teoria del film e l’impatto sociale delle nuove tecnologie. È stato anche regista sperimentale e video artista. Nel 2002 è stato nominato Academy Film Scholar dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. È autore di numerosi saggi e pubblicazioni, tra cui Reading the Figural, or, Philosophy after the New Media (Due University Press, 2001), Gilles Deleuze’s Time Machine (Due University Press 1997), The Difficoltà of Difference: Psychoanalysis, Sexual Difference, and Film Theory (Routledge, 1991), e The Crisis of Political Modernism: Criticism and Ideology in Contemporary Film Theory (University of Illinois Press, 1989). Ha curato The Afterimage of  Gilles Deleuze’s Film Philosophy (University of Minnesota Press, 2008).

Il Potere di Guarigione degli Angeli

Il Potere di Guarigione degli Angeli

Rinnova l’Energetica Angelica in 28 giorni

Autore/i: von Fallois Isabelle

Editore: Macro Edizioni

prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione di Silvia Nerini e Paola Barberis.

pp. 400, Cesena (FC)

Le tue cattive abitudini sono diventate un ostacolo e ti impediscono di guarire e rinnovare la tua energia? Hai provato a cambiare il tuo comportamento ma ricadi sempre negli stessi errori? Senti di aver bisogno di un aiuto? Il nuovo prezioso messaggio di Isabelle von Fallois è quel che ci vuole per vincere le insicurezze che ti bloccano, una guida amorevole per assorbire tutto il calore e la forza dell’energia angelica. Sapevi che ti occorrono 28 giorni per modificare i tuoi automatismi e rinnovare le sinapsi capaci di farti conseguire i risultati che desideri? Isabelle von Fallois ha elaborato il suo percorso di guarigione angelica su questa importante scoperta della neuroscienza, e per ciascun giorno del tuo percorso ha preparato un messaggio angelico a tuo sostegno.
Con il potere di guarigione degli Angeli puoi finalmente purificare la tua vita, aumentare la frequenza vibratoria angelica e manifestare una forza vitale completamente nuova.

Isabelle von Fallois è scrittrice e conduce seminari nei quali illustra i metodi per facilitare il rapporto con gli Angeli. In seguito alla propria guarigione, avvenuta grazie all’aiuto degli Arcangeli, ha intensificato la sua attività di pianista, facendo della musica uno dei tanti mezzi attraverso i quali, quotidianamente, divulga il suo messaggio di speranza in tutto il mondo. Per Macro ha pubblicato il bestseller Gli Arcangeli.

Le Guarigioni di Lourdes

Le Guarigioni di Lourdes

Studio storico e critico dalle origini ai giorni nostri

Autore/i: Mangiapan Théodore

Editore: Edizioni San Paolo

prefazione di Jean Sahuquet, presentazione all’edizione italiana e traduzione dal francese di Silvio Beoletto e Pier Luigi Cavatorti, revisione di Cristina Riva e Marino Clerico.

pp. 504, Cinisello Balsamo (MI)

Il dottor T. Mangiapan, medico permanente del Bureau Médical di Lourdes dal 192 al 1990, offre in questo libro un contributo personale e originale allo studio delle guarigioni attribuite all’intercessione della Vergine dal 1858 ai giorni nostri.
La prima parte contiene un repertorio cronologico della maggioranza di queste guarigioni, spesso entrate nella tradizione orale, e dei relativi dossier difficilmente accessibili a chi non è medico.
La seconda parte si propone, invece, di presentare ciò che queste guarigioni hanno immancabilmente comportato nel corso del tempo: per i nostri antenati, stupore e convinzione della loro origine soprannaturale; per i medici, la necessità di controllarle e adottare mezzi per garantirne il carattere prodigioso; per la Chiesa, un opportuno fondamento apologetico. Insomma, non sono mancate le discussioni anche vivaci attorno ai fatti di Lourdes: fra i credenti e non credenti e tra i fedeli medesimi. Ieri come oggi. Ma la problematica, partendo da Lourdes, va poi ben oltre!
Ora, in un’epoca in cui la medicina indaga sempre più in profondità consentendo di analizzare meglio tali riacquisti della salute, l’autore ha ritenuto che uno studio complessivo del fenomeno a partire dalle prime guarigioni permettesse di considerare in modo più pertinente il necessario adattamento dei criteri di valutazione a motivo degli inevitabili problemi che comporta e comporterà il loro riconoscimento.
Questo libro non è una raccolta di «fioretti», né una professione di fede e neppure una tesi in medicina, ma una documentazione, preziosa e convincente, che si propone di mettere in discussione i criteri medici e canonici di riconoscimento delle guarigioni inspiegabili.

Il Temporario – Diario di una Città

Il Temporario – Diario di una Città

Autore/i: Coltro Dino

Editore: Cierre Edizioni

introduzione dell’autore.

pp. VIII-342, nn. illustrazioni b/n, Verona

In questo libro 365 avvenimenti riguardanti la storia veronese sono presentati da uno scrittore che non solo sa analizzare le cose, gli uomini e i fatti, ma è capace anche di narrare con arguzia e precisione. Dino Coltro, studioso di realtà popolari e contadine, si rivela conoscitore scrupoloso della storia della sua regione, come testimoniano le sue numerose pubblicazioni sui diversi temi della civiltà veneta uscite in questi ultimi anni. Dal libro esce un quadro originale e gustoso di quei grandi personaggi che hanno tentato di segnare la storia del nostro paese, ma emergono anche, in collocazione non marginale, i piccoli personaggi appartenenti alle classi popolari che con una battuta o con un comportamento eccentrico forniscono la chiave interpretativa di complesse vicende. L’indice analitico dei nomi permette una lettura didattica del Temporario, che può divenire anche uno strumento tanto piacevole quanto utile per imparare a conoscere la storia civile, politica e religiosa di Verona.

Dino Coltro, nato ad Albaredo d’Adige, di origine contadina, è stato bracciante, maestro elementare, direttore didattico.
Ricercatore delle tradizioni popolari veronesi, ha pubblicato una serie di volumi sulla poesia, la musica, le leggende, i proverbi, il lavoro.
Ha ricevuto premi per la poesia, la ricerca, il teatro; tra questi il primo premio Risit d’Aur e il primo premio al Festival di Pesaro.

La Cura del Sé

La Cura del Sé

Elementi clinici di psicologia del sé

Autore/i: Wolf Ernest S.

Editore: Casa Editrice Astrolabio

traduzione e cura di Franco Paparo, prefazione dell’autore, titolo originale dell’opera Treating the Self – Elements of Clinical Self Psychology.

pp. 204, Roma

Una visione teorica e clinica in cui si respira un’apertura nuova, stimolante, liberatoria, a ipotesi originali come a semplificazioni illuminanti. Un altro modo di fare psicoanalisi.
Ecco un libro essenzialmente dedicato al modo in cui un analista conduce l’analisi. L’autore Ernest Wolf, intende mostrare specificatamente come il concetto di psiche proprio della psicologia kohutiana del sé venga applicato nel trattamento psicoanalitico. Il risultato è un volume che offre ai lettori nuovi criteri in base ai quali concepire la terapia, considerata dal punto di vista dell’esperienza sia dell’analista sia dell’analizzando, e mostra come creare un atteggiamento e un ambiente che favoriscano la riuscita della cura.

Ernest S. Wolf insegna psichiatria alla Northwestern Unìversity Medical School ed è analista didatta al Chicago Institute for Psychoanalysis. È una delle maggiori autorità sulla psicologia del sé ed è autore di numerosi articoli sull’argomento.

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Prefazione all’edizione italiana
Presentazione del curatore

Prima parte
– La psicologia del sé

– Introduzione: sviluppo storico

– Orientamento generale: la vita interna dell’uomo

– Concetti base di psicologia del sé

– I sé e gli oggetti-sé

– Disturbi delle relazioni d’oggetto-sé: disturbi del sé

– La rabbia narcisistica

Seconda parte
– Il trattamento

– Il setting

– Principi

– Il processo terapeutico

– I transfert d’oggetto-sé

– I problemi di controtransfert

– La realtà analitica

– La conclusione dell’analisi

Bibliografia
Appendice I
Appendice II
Glossario dei termini di psicologia del sé
Indice analitico