Vie Spirituali e Filosofiche della Cina
Il pensiero dell’armonia dalle fonti della letteratura filosofica cinese
Autore/i: Chai Ch’u; Chai Winberg
Editore: Jouvence Società Editoriale
introduzione degli autori.
pp. 252, ill. b/n, Milano
Tempo progressivo, uomo come soggetto, rapporto lineare causa effetto. Sono concetti e parole che nemmeno esistono nella lingua cinese. Una lingua e una cultura che parlano piuttosto di tempo come ciclo, di fatto come processo, di uomo come microcosmo di forze. Da Confucio a Han Fei Tze, questo libro è un cammino lungo le vie di una spiritualità alta e armonica che non smette di affascinare l’indaffarato Occidente. Una storia rigorosa, un racconto da seguire in tutte le pieghe dell’essere.
Ch’u Chai e Winberg Chai sono padre e figlio, due studiosi di origine cinese, che hanno vissuto a lungo negli Stati Uniti e in Europa. Winberg Chai è stato il primo asiatico vicepresidente americano di una università statale. Autore di molti libri sulla Cina, è stato professore di scienze politiche presso l’Università del Wyoming.
I Giorni del Delfino
Autore/i: Norris Kenneth S.
Editore: Bompiani
introduzione e prologo dell’autore, traduzione di Francesco Saba Sardi.
pp. 368, nn. fotografie e illustrazioni b/n, Milano
Per sua stessa descrizione metà insegnante e metà naturalista, Kenneth Norris è una delle massime autorità mondiali in materia di balene e delfini. Concentrando la sua attenzione sulle stenelle dal lungo rostro che vivono al largo di Hawaii, Norris ci conduce in un viaggio di scoperta che spazia dai suoi primi contatti con questi animali, ai tentativi compiuti con équipe di studenti di capire e conoscere la loro complessa esistenza in mare, fino alla tragica uccisione delle popolazioni di delfini operata dall’industria della pesca dei tonni. Nel corso del libro apprendiamo come i delfini nuotano, si procacciano il cibo, respirano quando il mare è in tempesta e cercano protezione in un mondo subacqueo completamente privo di luoghi in cui nascondersi. Kenneth Norris ci illustra lo sviluppo delle sue idee scientifiche e ci fa compiere a bordo di un peschereccio un viaggio allucinante nel corso del quale lui e i suoi colleghi si immergono all’interno dell’enorme rete da pesca in cerca di una soluzione al problema delle uccisioni. “Non possiamo continuare a privarci degli animali senza privarci anche di una parte di noi stessi”.
Kenneth Norris è professore emerito di storia naturale presso il Long Marine Laboratory of California, Santa Cruz, e universalmente noto per i suoi studi sui cetacei (balene e delfini). Fra le sue opere si ricordano Whales, Dalphins, Porpoises, The Whale Problem e The Porpoises Watcher.
Gli Abitanti del Ghetto di Roma
La Descriptio Hebreorum del 1733
Autore/i: Autori vari
Editore: Viella Libreria Editrice
a cura di Angela Groppi, premessa di Claudio Procaccia, premessa di Eugenio Lo Sardo, prefazione di Kenneth Stow.
pp. 292, 26 tavole a colori e b/n f.t., Roma
La Descriptio Hebreorum presentata in queste pagine è un documento di valore eccezionale per la storia della comunità ebraica romana: costituisce infatti l’unico “censimento” della popolazione ebraica residente nel ghetto di Roma fino a oggi conosciuto per il periodo che va dal 1555 (data della creazione del «claustro degli ebrei») al 1796 (anno a cui risalgono gli elenchi degli appartenenti alle singole Scole, che forniscono una cifra complessiva di 3.617 individui).
Voluta dalle autorità pontificie per motivi fiscali e “scoperta” grazie all’incrocio tra i documenti conservati nell’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma e nell’Archivio di Stato di Roma, la rilevazione venne effettuata tra il 27 luglio e il 17 agosto 1733. Compiuta strada per strada, casa per casa, essa numera e descrive tutte le famiglie e le persone di entrambi i sessi e di ogni età (per un totale di 4.059 individui e 892 nuclei familiari) che nell’estate del 1733 risiedevano nel ghetto di Roma. Si tratta di un documento di estremo rilievo anche per una valutazione complessiva della popolazione romana, all’interno della quale gli ebrei rappresentavano una presenza costante a partire dal II secolo a.C., ma che erano esclusi per motivi religiosi da quella fonte preziosa per lo studio della popolazione di età moderna costituita, per i cristiani, dai libri parrocchiali e in particolare dagli «stati delle anime», diffusamente redatti a partire dalla metà del XVII secolo. I saggi presenti nel volume illustrano il contesto in cui questo documento ha avuto origine, contribuendo a delineare il quadro complesso e talora drammatico della vita degli abitanti del ghetto di Roma nel Settecento.
Contributi di: Michaël Gasperoni, Angela Groppi, Raffaele Pittella, Giancarlo Spizzichino, Kenneth Stow.
Anegela Groppi insegna Storia moderna alla Sapienza-Università di Roma. Per i tipi della Viella, oltre ad alcuni saggi in volumi collettanei, ha pubblicato Il welfare prima del welfare. Assistenza alla vecchiaia e solidarietà tra generazioni a Roma in età moderna (2010).
La Donna – Un Problema Aperto
Guida alla ricerca antropologica
Autore/i: Magli Ida
Editore: Vallecchi Editore
seconda edizione.
pp. 308, Firenze
Se la donna è stata sempre un problema, mai come oggi è stata tanto problema a se stessa. La donna sembra aver incominciato l’ultima e definitiva lotta per affermarsi storicamente, e il «femminismo» assume spesso i toni di una vera rivoluzione politica e sociale.
Mancava comunque in Italia un libro che aiutasse la donna a «ritrovarsi» antropologicamente, e quindi a «riconoscere» la cultura di cui ha bisogno prima ancora di affermare i diritti che pure le appartengono. Ida Magli ha compiuto un lungo viaggio nella storia antropologica della donna, e il risultato è questo libro straordinario e affascinante, una guida particolareggiata che illumina la millenaria «violenza» strutturale che la donna come persona ha sempre subìto: basti pensare al tabù grossolano (eppure sfruttato in moltissime e varie civiltà d’ogni tempo) delle mestruazioni e alla pseudovalorizzazione della gravidanza (spesso elemento di esclusione, vero carcere culturale e non invece funzione attiva con alto peso socio-individuale). Ma a parte tutte le possibili letture dell’ideologia femminista (l’autrice respinge per sé l’epiteto, ristretto e superficiale,di «femminista»), questo libro testimonia un modo originale di considerare il problema-donna, rivendicativo di un processo storico-culturale che non ha avuto, non può e non deve avere un solo protagonista.
Quando la Cina si Sveglierà
…il mondo tremerà – Sguardi sulla via cinese
Autore/i: Peyrefitte Alain
Editore: Guida Editori
traduzione di Rosario Lo Prete.
pp. 592, Napoli
«Se il vostro interprete vi sembra particolarmente allegro, vuol dire che forse ha perduto il padre» (introduzione)
«Il popolo cinese, mi ha dichiarato il poeta Kuo Mo-jo, è come una tartaruga che ha ricevuto un colpo di bastone. Resterà a lungo impaurita: non bisogna attendersi che esca subito dal suo carapace». (Cap. II)
«Come si può capire il maoismo senza valutare, innanzitutto, la somma dei lutti e delle sofferenze che Mao ed i suoi hanno patito?». (Cap. XXI)
«La Rivoluzione culturale non è stata scatenata contro il regime dai suoi oppositori, ma dai suoi fondatori, dal capo del partito al potere, contro i dirigenti del partito e contro la deviazione nella quale il regime stava per incamminarsi». (Cap. VII)
«La Rivoluzione culturale è stata per quattro anni la grande liscivia della società, la grande pulitrice di cervelli. Dal momento che le cose non potevano essere cambiate, era necessario cambiare il modo con cui i Cinesi le guardavano. La Rivoluzione culturale è una rivoluzione della prospettiva». (Cap. V)
«La cultura è puritana. È quella di un popolo austero, che sembra immerso interamente nella religione». (Cap. XII)
«Non c’è un Cinese di età superiore ai trent’anni che non serbi il ricordo di un anno di carestia; nessuno che non abbia avuto l’impressione, quando questa è stata cancellata dal paesaggio quotidiano, che la sua vita cambiasse completamente, come se avesse attraversato il ponte che conduce al cielo» (Cap. XVI)
«Mao ha evitato di rompere la continuità cinese, a prezzo della rottura con Mosca». (Cap. III)
«La Cina ha assimilato il marxismo ed il buddismo perché li ha cinesizzati; ha rigettato il cristianesimo perché non si era lasciato cinesizzare». (Cap. XV)
«A Pechino, la Rupe Tarpea si trova nel Campidoglio». (Cap. XXV)
Le Quattro Stagioni di Boscodirovo
Autore/i: Barklem Jill
Editore: Edizioni EL
pp. 148, interamente illustrato a colori, Trieste
Boscodirovo si trova sull’altra riva del ruscello, tra i campi. Se riuscite ad arrivarci, e osservate attentamente tra i rami e le radici aggrovigliate, potrete scorgere un sottile filo di fumo uscire da un minuscolo camino, oppure, attraverso una porticina aperta, vedrete una ripida scala che sale all’interno di un tronco d’albero.
È qui che abitano i topi di Boscodirovo.
I Fondamenti della Geometria
Autore/i: Russell Bertrand
Editore: Newton Compton Editori
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Ada Bonfirraro.
pp. 224, ill. b/n, Roma
«La geometria», ricorda Bertrand Russell nell’introduzione al volume, «è stata fino al secolo XVIII, nella guerra contro l’empirismo, la fortezza inespugnabile degli idealisti». Ma il secolo XIX doveva contraddire questa rigida limitazione, negando la necessità, per la definizione dello spazio, del quinto postulato di Euclide: con la nascita delle prime geometrie non-euclidee si introduceva infatti, nel mondo della pura astrazione, l’elemento empirico, il riferimento all‘esperienza sensibile (ad esempio, l’assioma che il numero delle dimensioni è tre).
Il libro è diviso in quattro capitoli; nel primo viene illustrata, quale preliminare all‘analisi logica della geometria, la nascita dei sistemi non-euclidei; nel secondo si descrivono alcuni punti di vista della filosofia che in qualche modo anticipino problematiche vicine a quelle in esame; nel terzo si tratta della geometria proiettiva, della quale si rileva come sia completamente a priori, e si distinguono i tipi di assiomi necessari a definire spazi euclidei e non-euclidei; infine, nel quarto capitolo, si conclude la disamina dei fondamenti della geometria dimostrando «l’impossibilità logica, se questo tipo di conoscenza deve essere liberata dalle contraddizioni, di astrarla completamente da ogni riferimento alla materia contenuta nella forma».
Un richiamo, dunque, all’intima verità sperimentale della geometria, che suona tanto più attuale se si pensa che le intuizioni di Russell inconsapevolmente anticipavano una scoperta degli anni a venire, e cioè che uno spazio soggetto alle leggi della relatività generale è necessariamente non-euclideo.
L’Anima e il Suo Destino
Autore/i: Mancuso Vito
Editore: Raffaello Cortina Editore
con una lettera di Carlo Maria Martini.
pp. 334, Milano
“Il libro incontrerà opposizioni e critiche, ma sarà difficile parlare di questi argomenti senza tenerne conto”, scrive nella prefazione il cardinale Martini. Gli argomenti sono i più classici, l’esistenza e l’immortalità dell’anima, il suo destino di salvezza o perdizione. Del tutto nuova è invece la trattazione, in cui scienza e filosofia assumono il ruolo di interlocutori privilegiati della teologia, configurando una fondazione del concetto di anima immortale di fronte alla coscienza laica.
Criticando alcuni dogmi consolidati, il libro affronta l’interrogativo fondamentale che da sempre inquieta la mente degli uomini: se esiste e come sarà la vita dopo la morte.
Vito Mancuso è docente di Teologia moderna e contemporanea presso la facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano. Ha pubblicato Il dolore innocente (Mondadori, 2002) e Per amore (Mondadori, 2005).
Il Medico – L’Arte – La Scienza – La Virtù
Materiali per una ricerca bibliografica e iconografica su Paracelso nella Biblioteca Casanatense
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni Paracelso
prefazioni di Francesco Sicilia, Angela Adriana Cavarra, Filomena Petti, Alfio Bangrazi.
pp. XV-560, nn. illustrazioni a colori e b/n, Roma
Sommario:
I sezione: Vita e opere
La vita di Paracelso (Filomena Petti)
- Nome, nascita e infanzia
- La formazione: da Villach a Spanheim
- In viaggio per imparare la medicina
- Il rientro nella mitteleuropa, le battaglie di Paracelso medico
- Le battaglie diventano politiche
- Ritorno a Salisburgo e morte
Il lascito di Paracelso (Filomena Petti)
Gli scritti di Paracelso (Filomena Petti)
- Scritti pubblicati in vita tratti dalla bibliografia paracelsica di Sudhoff
- Scritti pubblicati postumi
- Scritti non compresi nella Collezione Huser catalogati dal Sudhoff
Opere di Paracelso conservate nelle maggiori Biblioteche di Roma
- Biblioteca Apostolica Vaticana
- Biblioteche statali di Roma
Iconografia
- I ritratti
- I luoghi, le tracce
- I testi e i documenti
- Il contesto culturale
II Sezione: Il pensiero
La conoscenza, il libro della natura e il medico (Alfio Bangrazi)
L’astronomia e l’anatomia del mondo (Alfio Bangrazi)
- Le stelle sono visibili, ma non per questo esse da sole costituiscono il cielo
- Ogni cosa ha il suo tempo
- L’astrologia e il tempo che passa
La virtù del medico (Alfio Bangrazi)
Gli aforismi di Ippocrate commentati da Paracelso
- Altre spiegazioni autografe di Paracelso sui primi aforismi di Ippocrate
Paracelso e la malattia mentale (Alfio Bangrazi)
- Introduzione al De Generatione Stultorum
De Generatione Stultorum
L’etica medica (Alfio Bangrazi)
Paracelso e Van Helmont nel giudizio di un detrattore del Novecento
- Paracelso
- Van Helmont
Iatrochimica, spagiria e alchimia (Alfio Bangrazi)
- Iatrochimicha
- Spagiria e alchimia
Una lettera di Paracelso ed un poemetto di alchimia in un codice tedesco del XVII secolo
- Lettera di Paracelso
- Canto della montagna
Del nostoch ovvero sputum lunae
Iconografia
- Le fonti della formazione
- Natura e alchimia
- La filosofia ermetica
- L’arte spagirica
- Chemiatri, iatrochimici e spagiristi
- La chimica in farmacia
- La corrente magico-mistica
- Segnature e sigilli
III Sezione: I testi della Biblioteca Casanatense
La Casanatense e Paracelso (Angela Adriana Cavarra)
Le schede catalografiche dei testi
- Avvertenze
- Autori secondari e titoli di opere anonime
- Indice degli autori delle schede
Iconografia
- I precursori
- I contemporanei
- L’eredità medica
- Gli eclettici
- I detrattori
Appendice
Il nazismo e la strumentalizzazione di Paracelso, Pabst e il film Paracelsus (Filomena Patti)
Bibliografia
Gli Occhi di Rembrandt
Titolo dell’opera originale: Rembrand’s Eyes 1999
Autore/i: Schama Simon
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione di Paola Mazzarelli, Daniela Aragno e Luca Vanni, in sovraccoperta: Rembrandt Autoritratto con pelliccia (1634) Berlino, Staatliche Museen, Gemäldegalerie, collana: La Storia.
pp. 842, illustrazioni a colori e in b/n nel testo, Milano
A più di tre secoli dalla morte, Rembrandt resta il più citato tra i grandi maestri della pittura: un volto che ci è noto grazie agli innumerevoli autoritratti dipinti nel corso della sua esistenza, ma che pure rimane pieno di mistero. Come nel caso di Shakespeare, le notizie sulla sua vita sono scarne: figlio di un mugnaio di Leida, trovò per qualche tempo la fama ad Amsterdam ma, nonostante l’unanime riconoscimento del suo genio, fece bancarotta e morì in povertà.
Attraverso un’accurata e appassionata descrizione e interpretazione dell’intera opera rembrandtiana Simon Schama delinea il profilo di un uomo alla perenne ricerca di sé e animato da un irresistibile istinto di competizione: nei confronti del suo maestro, Pieter Lastman; dell’amico e rivale di Leida, Jan Lievens; ma, soprattutto, dell’idolo della generazione precedente, Pieter Paul Rubens, «principe dei pittori e pittore di principi», il cui percorso esistenziale costituisce in queste pagine un illuminante contrappunto a quello dell’artista olandese.
Schama esplora con grazia anche l’universo degli affetti di Rembrandt: gli anni felici trascorsi accanto all’amatissima e paziente Saskia, moglie e modella, prematuramente scomparsa; il rapporto con l’adorato figlio Titus, che gli sarà strappato dalla peste; la tormentata maturità, in cui ebbe al fianco l’amante Hendrickje Stoffels, compagna premurosa e tenera madre.
Ma Gli occhi di Rembrandt, che raccoglie i risultati di oltre vent’anni di riflessione accompagnati da centinaia di immagini, va ben oltre i confini della biografia tradizionale. Con straordinaria capacità di immedesimazione, e grazie a un’eccezionale conoscenza dell’Olanda e della cultura olandese del XVII secolo, Schama rievoca il mondo in cui visse l’artista: suoni, colori, odori, sapori di un Amsterdam ormai diventata centro commerciale di primaria importanza, dove affluivano merci da tutti i mercati del mondo; le guerre delle Province Unite protestanti contro la Spagna cattolica, l’esasperato calvinismo della città natale; le esigenti richieste della committenza e i non sempre facili rapporti con mecenati e mercanti; le smodate ambizioni dei contemporanei, di quel ceto dirigente di agiati e colti borghesi sul quale poggiava la prosperità del paese.
È uno scenario che ci permette di avvicinarci al segreto di un’arte rivoluzionaria, incarnata da capolavori che da trecento anni destano universale ammirazione. Anche se forse il tratto più originale di questo libro, frutto di una profonda comprensione dello spirito del pittore, è nella rara, inattesa opportunità che esso ci offre: guardare la vita con gli occhi di Rembrandt.
Simon Scama (Londra 1945) è Old Dominion Foundation Professor of Humanities alla Columbia University. Da Mondadori ha pubblicato Cittadini (1989), Le molte morti del generale Wolfe (1992), Il disagio dell’abbondanza (1993) e Paesaggio e memoria (1997). Per la televisione inglese ha realizzato un’importante serie di documentari storici sella Gran Bretagna.
Parte prima
ORIZZONTI DI UN PITTORE
La quiddità
I. ’s-Hertogenbosch, 1629 – II. Leida, 1629 – III. ’s-Hertogenbosch, 1629 – IV. Leida, 1629 – V. New York, 1998 – VI. L’Aia, inverno 1631-32
Parte seconda
IL PARADIGMA
Jan e Maria
I. Colpa, marzo 1571 – II. Espiazione
Pietro Paolo
I. Dipingere sulle macerie – II. Sulle orme di Giulio? – III. Cavalli in dono – IV. confraternite
Apelle ad Anversa
I. Il caprifoglio – II. I tulipani – III. Il peso della fede – IV. Il perfetto gentiluomo – V. Rubens per l’esportazione
Parte terza
IL PRODIGIO
RHL
I. O Leyda Gratiosa – II. Imprimitura – III. Lezioni di storia
La competizione
I. Bagliori di candela 1627 – II. In società (a responsabilità limitata) – III. Sola Fide – IV. All’inseguimento dell’impareggiabile – V. Smorfie e boccacce
Parte quarta
IL PRODIGO
Anatomia di Amsterdam
I. La città in cinque sensi – II. Gente d’azione – III. Autopsia
Il lingauggio del corpo
I. Coppie e travestimenti – II. Violenze – III. Furie – IV. Dita fluttuanti – V. Gli occhi di Sansone – VI. Uccelli caduti, giugno 1642
Parte quinta
IL PROFETA
Dietro il velo
I. L’originale? – II. La linea mutevole – III. Rivelazione
Il prezzo della pittura
I. Il guanto sfilato – II. Apelle che contempla il busto di Omero? – III. Sacrifici
Il balsamo della grazia
I. Maniere rudi – II. Compagnia eterogenea – III. Quietus – IV. Non finito, estate 1667
Parte sesta
DOPO
Il fantasma di Rembrandt
I. Gli occhi di Huygens – Gli occhi di Gérard – III. Gli occhi di Rembrandt
Nota dell’autore
Note
Bibliografia
Referenze iconografiche
Ringraziamenti
Indice dei nomi e delle opere
Notre-Dame Cathedral of Amiens – The Power of Change in Gothic
Autore/i: Murray Stephen
Editore: Cambridge University Press
preface and acknowledgments by the author.
pp. xix-234, 211 b/w illustrations f.t., Cambridge
Notre-Dame, Cathedral of Amiens – The Power of Change in Gothic is a comprehensive study of one of the most ambitious building programmes of the high middle ages. Offering a new approach to the traditional building monograph, Stephen Murray critically re-examines the documentary, archaeological, and historiographical evidence and contemporary theological debates, as well as the social, political and economic contexts in which Amiens was conceived and erected. By reintegrating these various data, Murray proposes a new chronology for the cathedral and, moreover, reconceptualises our understanding of the nature of medieval building campaigns, emphasising the dynamics of change that occurred during the course of construction. This revisionist study includes a newly-surveyed plan of Amiens, transcripts of key documents, and 195 black and white illustrations, many made especially for this edition.
- Comprehensive treatment of entire cathedral, including sculpture
- Includes a wide-range of documentary sources such as transcripts of key texts and an accurate ground-plan
- Construction of a critically self-conscious framework for the location of our understanding of the cathedral
Stephen Murray is Professor of Architecture at Columbia University. He is the author of Building Troyes Cathedral: The Late Gothic Campaigns and Beauvais Cathedral: Architecture of Trascendence, as well as a variety of journal articles on aspects of Gothic architecture.
Tuono nel Cielo – I Segreti dell’Acquisizione e dell’Esercizio del Potere
«Quando c’è disarmonia negli affari, i saggi non fanno piani.»
Autore/i: Cleary Thomas
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione di Chin-Ning Chu, introduzione dell’autore, traduzione di Claudio Lamparelli.
pp. 192, Milano
Due classici della tradizione taoista, Il maestro della valle del demone e Il maestro del deposito segreto, sono qui proposti per la prima volta in traduzione italiana. Integrandosi a vicenda, sviluppano le idee sulla scienza del potere dell’antica tradizione filosofica del pensiero cinese, qui specificamente rivolta ai capi politici. “Tuono nel cielo” è un antico simbolo del potere che conduce al progresso e alla crescita, della forza che entra in azione.
Sono due capolavori ispirati dall’antica saggezza orientale, che gli asiatici apprezzano anche perché vi si trovano tattiche e strategie militari che si rivelano ancor oggi valide per ottenere il successo nel mondo degli affari, nel feroce gioco della competizione economica, per la sopravvivenza e il benessere di ogni nazione, nonché nei rapporti familiari, di lavoro e della vita sociale.
Thomas Cleary, uno dei più noti orientalisti occidentali, ha insegnato Lingua e civiltà orientali a Harvard. Si è avvicinato alla filosofia buddhista e ha vissuto per sei anni in Giappone.
Ha tradotto in lingua inglese più di venticinque opere di filosofia orientale, poi pubblicate in molti paesi. Negli Oscar Mondadori ricordiamo: L’arte giapponese della guerra; Il libro degli insegnamenti di Lao-Tzu; L’essenza del Tao; La saggezza di Confucio; Il Dhammapada; Il libro dell’equilibrio e dell’armonia; Il libro del comando e della strategia; I Ching.
L’Istante Zen
Insegnamenti del Maestro Foyan
Autore/i: Maestro Foyan
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione e cura dell’autore, traduzione di Florence Castiglioni, in copertina: Anonimo, Sull’acqua, sotto la luna, Museo di Pechino.
pp. 160, Milano
L’istante Zen raccoglie gli insegnamenti del Maestro Foyan, vissuto in Cina nel XII secolo. Il suo pensiero, ritornando alle origini di purezza e semplicità della filosofia Zen, propone semplici esercizi di concentrazione e meditazione mirati a risvegliare la consapevolezza all’interno della nostra anima. Thomas Cleary, uno dei massimi conoscitori di questa scuola buddhista , ricostruisce lo sfondo storico-culturale in cui visse Foyan, dimostrando anche la sorprendente attualità del suo messaggio. L’istante Zen è il libro ideale per chi desidera avvicinarsi alle autentiche pratiche interiori dell’Oriente, uno strumento prezioso che getta nuova luce su questa tradizione, capace ancora oggi di svelare le potenzialità nascoste della nostra mente e del nostro spirito.
Haiku
Duecento Haiku dei più rappresentativi poeti giapponesi
Autore/i: Autori vari
Editore: Rizzoli
a cura di Leonardo Vittorio Arena, in copertina: stampa di Suzuki Harunobu (1725-70).
pp. 112, Milano
Genere poetico giapponese, l’haiku si prefigge di rendere la naturalezza e la concretezza della realtà. Nato nel Seicento con Basho, l’haiku è particolarmente rappresentativo dello spirito e della sensibilità del popolo giapponese, attraverso l’esaltazione del gusto per il particolare e l’estrema attenzione riservata ai fenomeni del mondo naturale o ai cambiamenti stagionali. Una struttura semplice e concisa, dalla scansione sillabica 5/7/5, veicola l’ispirazione del momento: il prodotto finale deriva, nel contempo, da un’«illuminazione improvvisa» e da un meticoloso e pluriennale studio della forma poetica. L’haiku riesce a trasformare un evento qualsiasi, all’apparenza insignificante, come un fiore che sboccia o una farfalla che batte le ali, nel punto focale dell’universo. Nel suo ambito non esistono né protagonisti né comprimari, e qualsiasi cosa, dall’uomo all’insetto, dalla pianta all’animale, è degna di esservi rappresentata. La magica atmosfera evocata dall’haiku rivela a ogni nuova lettura ulteriori profondità. La fruizione degli haiku è un’esperienza poetica di grande valore, attraverso la quale viene ridimensionata l’abituale distinzione occidentale tra lo scrittore e il lettore. Queste composizioni, pur coprendo un arco di tempo piuttosto ampio (dall’età moderna ai nostri giorni), parlano sempre lo stesso linguaggio e trattano gli stessi temi, sublimandoli in immagini dell’eternità. L’Introduzione del curatore ci avvicina al mondo dell’haiku, ne sonda le problematiche estetiche più rilevanti, nonché le connessioni con altre manifestazioni dell’arte giapponese e il Buddhismo Zeno L’antologia offre un’ampia panoramica di haiku: a partire dai maestri più rappresentativi, tra i quali spiccano le figure di Basho, Issa e Shiki, alle altre figure rilevanti che contribuirono allo sviluppo e alla diffusione di questo genere poetico.
Leonardo Vittorio Arena è ricercatore all’istituto di filosofia della facoltà di Lettere dell’Università di Urbino, in cui insegna Storia e storiografia filosofica. Tra le sue pubblicazioni: Antologia del Buddhismo, Il canto del derviscio, I Maestri, Diario Zen.
Il Disertore
Autore/i: Giono Jean
Editore: Ugo Guanda Editore
traduzione di Patrizio Bocconi.
pp. 96, Parma
Chi era esattamente? Da dove veniva? Era un assassino in fuga, un cospiratore, o era stato notaio, o addirittura vescovo? Del “Disertore” si sapeva soltanto che era francese e che scappava da qualcosa, magari da se stesso. Jean Giono, trasformando una sorta di bizzarra indagine su un personaggio realmente esistito in un lungo racconto, descrive questo vagabondo ottocentesco mentre varca un passo alpino tra la Francia e la Svizzera, in una natura aspra e incontaminata. Una sola, grande paura tormenta il personaggio: i gendarmi. Perché, anche se non ha fatto nulla, chi è povero e viaggia “senza documenti” non può mai fidarsi dei rappresentanti dell’ordine. Ma in un villaggio del Vallese, il Disertore sarà accolto da gente semplice come lui e scoprirà la sua candida, straordinaria vocazione: dipingere immagini sacre; o meglio: ritrarre, sotto le spoglie di santi, gli uomini e le donne della valle. E in quest’arte troverà anche il riscatto per la propria anima.
Jean Giono è nato a Manosque, in Provenza, nel 1895; combattente nella Prima guerra mondiale, pacifista, ingiustamente processato per collaborazionismo nel 1944, è morto nel 1970. Fra i suoi romanzi ricordiamo: L’ussaro sul tetto, Una pazza felicità (entrambi pubblicati in Italia da Guanda), Angelo (di prossima apparizione presso la stessa casa editrice), Colline e Un roi sans divertissement. Da Salani è uscito L’uomo che piantava gli alberi.
Guida Pratica allo Yoga
Per una migliore vitalità, per l’equilibrio fisico e mentale
Autore/i: Hewitt James
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Sandra Bertagnolli.
pp. 180, 27 illustrazioni b/n f.t., Milano
Molti libri sullo Yoga colpiscono per la loro oscurità o perché l’argomento vi è popolarizzato sino al limite del banale. Eccone uno sempre chiaro e di gradevole lettura, ma pieno di informazioni precise su quello che è e quello che non e lo Yoga e sulle sue tecniche, adattate in modo che anche gli occidentali possano ricavarne quei benefici che una tradizione di tremila anni di Yoga ha esaurientemente comprovato. Suo scopo, pratico e non mistico, e di promuovere l’aumento della vitalità, una linea più giovanile in chi l’abbia perduta, l’equilibrio e il relax fisico e mentale. Non si chiede che vi facciate a nodi. Sono descritti solo le posizioni e gli esercizi più pratici e quelle varianti semplificate che li rendono accessibili a tutti. Gli esercizi e le posizioni hanno un effetto benefico su tutti i principali muscoli, oltre che sul cuore, i polmoni, i nervi e le ghiandole.
L’insistenza sul tema della respirazione corretta e sui suoi impieghi per infondere calma alla mente ed energia al corpo è tra le caratteristiche più notevoli di questo che non è semplicemente un altro libro sullo Yoga.
L’approccio pratico che l’autore offre per gli esercizi e le posizioni dello Yoga fisico o Hatha Yoga caratterizza anche la sezione sul controllo della mente o Raja Yoga.
Qui, per la prima volta in un lavoro sullo Yoga, l’autore reca un contributo occidentale alla soluzione del problema del relax mentale.
Tutto un franco e illuminante capitolo e dedicato allo Yoga e il sesso, mentre in altri si trovano consigli sulla dieta, la linea e la salute dell’addome, la distensione complessiva della persona.
“Lo Yoga non fa miracoli,” l’autore lo mette bene in chiaro, “ma migliaia di uomini e di donne, sentendo le loro tensioni dissolversi, sperimentando un più sereno approccio alla vita grazie alla pratica dello Yoga, hanno considerato come una sorta di miracolo il cambiamento operato in loro.”
Esoterismo nella Massoneria Antica – La Simbologia Celata nelle Opere e nelle Logge
Volume 2
Autore/i: Bonvicini Eugenio
Editore: Editrice Atanòr
pp. 290, nn. illustrazioni b/n, Roma
L’Autore, nei due volumi: Esoterismo nella Massoneria Antica, indica i prospettabili significati «esoterici», secondo le varie «tradizioni» filosofiche e religiose di oltre 600 «simboli». Segnala – anche con riproduzioni fotografiche – numerose «Opere», Italiane ed Europee, di architettura, di scultura, di mosaico, di pittura nelle quali gli antichi maestri dalla Rinascenza al Rinascimento «celarono» nei simboli un loro «messaggio esoterico».
Oltre ad un «Cristianesimo Interiorizzato», spesso solcato dal misticismo, tale «simbologia celata» rivela un indirizzo «gnostico-esoterico» che si riallaccia al Pitagorismo, Platonismo, Ermetismo, alla Alchimia filosofica, alla Kabbala Ebraica e ad altre tradizioni, pervenute anche dall’Oriente, che furono proprie del «Nuovo Pensiero» dell’Umanesimo, del quale i «Costruttori» e gli «Artisti» furono partecipi perché – come sostiene l’Autore – la Massoneria c.d. «operativa» aveva già rilevanti contenuti «speculativi» in senso latamente filosofico, religioso, culturale in genere.
Le ampie tematiche trattate, la documentazione sui «simboli», la vasta bibliografia nel testo e nelle note, fanno dei volumi una opera nuova nel suo genere, che può diventare per i Lettori – cultori del simbolismo, di studi sull’arte, sulla filosofia, sulla massoneria, sull’esoterismo in genere – anche un vasto strumento di consultazione – favorito da un articolato indice della materia trattata e delle «opere» – che è qualche cosa di più è di diverso da un «dizionario dei simboli», anche se può assolverne lo scopo, perché può essere una guida per la ricerca sull’«esoterismo celato».
Nel 2° volume – con sottotitolo: La simbologia celata nette opere e nette logge – l’Autore si sofferma sui significati «esoterici» dei «simboli» esposti nelle opere di scultura, mosaico, pittura – raffiguranti: animali, ibridi, rettili, insetti, fiori, piante, pietre preziose, colori, vari tipi di Croci, cerchi, stelle, rote, rosoni, segni zodiacali – sui simboli del lavoro muratorio e sulle «Logge» erette a «Tempio».
Tale «Simbologia celata» suggerisce la ricerca di un «discorso esoterico» attraverso le opere «degli antichi maestri», che rivelano la esistenza di un «fiume sotterraneo» «Gnostico-Esoterico-Umanistico» che per secoli ha solcato tutte le religioni, le filosofie, le letterature, le arti, improntando una «comune Civiltà Europea».
Eugenio Bonvicini è avvocato a Bologna, è stato docente di Diritto Civile nell’Università di Firenze ed è autore di numerose pubblicazioni di Diritto Civile e delle Assicurazioni, di Storia e di Massoneria, tra le quali: danno a persona (1960); La responsabilità civile (1971-73, in quattro volumi); La responsabilità per fatto altrui (1976); L’assicurazione facoltativa infortuni e malattia (1983); Il pensiero laico di Mazzini (1985) e, nel campo specifico: La Massoneria nella storia (1978); Simbolismo massonico (1979); La “Carta di Colonia” del 1535 (1980); La “Carta di Bologna” del 1248 della Società dei maestri muratori (1982); La storia dei Rosacroce in Templari e Rosacroce (1985-88); L’uomo, la vita e la morte per un massone (1988); La Massoneria di Rito Scozzese (1988); Prodromi ed origini del Rito Scozzese Antico ed Accettato nel 1700 (1988); Massoneria Antica – Dalla “Carta di Bologna” del 1248 agli “Antichi Doveri” del 1723 (1989); I Collegi dei Maestri Comacini o Commacini (1991); I Maestri Comacini in Toscana (1992); Esoterismo nella Massoneria Antica (in due volumi).
È massone del Grande Oriente d’Italia ed è insignito del 33° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato.
Chiesa Romana Cattolica e Massoneria
Realmente così diverse?
Autore/i: Biglino Mauro
Editore: Infinito Records Edizioni
prima edizione, prefazione dell’editore, introduzione dell’autore.
pp. XIV-94, Torino
Il libro è indirizzato a tutti coloro che desiderano approfondire per comprendere e scoprire che spesso la realtà è profondamente diversa da ciò che comunemente si crede.
L’autore da circa trentenni si occupa di storia delle religioni e da più di dieci si interessa di Massoneria come organizzazione iniziatica e simbolica che ha avuto notevole influenza nelle vicende dell’Occidente.
La Chiesa cattolica è tradizionalmente ostile alla Massoneria, ma alcuni documenti pubblicati sul sito del Vaticano, le Esortazioni apostoliche dell’attuale Pontefice, la Dottrina sociale della Chiesa, il libro-intervista di Giovanni Paolo Il Varcare la soglia della speranza, dichiarazioni pubbliche e scritti di alti prelati (card. Bagnasco, Martini…) fanno comprendere che le sue affermazioni e le sue indicazioni programmatiche trovano una sorprendete corrispondenza nella dottrine massoniche ufficialmente condannate.
Racconti e Teatro
Autore/i: Musil Robert
Editore: Giulio Einaudi Editore
prima edizione, traduzione di Anita Rho, titolo originale: Die Verwirrungen des Zörless, in sopracoperta: una litografia a colori di E.L.Kirchner.
pp. 464, Torino
“Se L’uomo senza qualità costituisce indubbiamente il capolavoro di Musil e uno dei più grandi libri della letteratura moderna, i racconti e le commedie dello scrittore austriaco rivelano un’originalità non inferiori al romanzo principale, il quale d’altronde non sarebbe pienamente comprensibile senza la conoscenza di tali opere solo apparentemente «minori».[…]”
- I turbamenti del giovane Törless
- Incontri
- Il compimento dell’amore
- La tentazione della silenziosa Veronika
- Tre donne
- Grigia
- La portoghese
- Tonka
- I fanatici
- Vinzenz e l’amica degli uomini importanti
Stato e Chiesa nel Regno d’Italia al Tempo di Ludovico II (844-875)
Autore/i: Cariello Nicola
Editore: Scienze e Lettere
introduzione e premessa dell’autore.
pp. 166, nn. illustrazioni b/n, Roma
Ludovico II detto il Giovane (825-875), pronipote di Carlo Magno, venne definito “imperator Italiae”. Infatti, nonostante avesse ereditato il titolo imperiale, governò soltanto il cosiddetto Regno d’Italia ovvero di Longobardia. Esposta sul mare agli attacchi dei Saraceni e dei pirati narentani, contesa a sud da Bizantini ed Arabi, divisa all’interno tra rissosi principati locali, la nostra penisola nel IX secolo presentava un quadro politico-sociale alquanto difficile. A rendere più complessa la situazione si aggiungeva la presenza nel Regno del Patrimonium Petri, il territorio amministrato dal papato con il consenso dell’imperatore. Inevitabilmente il sistema teorico della compresenza di due poteri, il laico ed il religioso, su cui era fondato il Sacro Romano Impero, finì con il mostrare la difficoltà della sua applicazione pratica, in quanto Chiesa ed Impero, voluti entrambi dalla divinità per la salvezza umana, tendevano a sopraffarsi, confondendo le loro sfere di competenza. Mentre Ludovico II intendeva esercitare pienamente sull’organismo ecclesiale il diritto di controllo statale, la Chiesa di Roma partiva dall’assunto che per mandato divino il pontefice fosse superiore a qualunque autorità terrena. L’alleanza fra tono e altare attraversò così in Occidente la sua prima fase critica, che cominciò a mettere in dubbio le fondamenta stesse dei principi cui era informata l’organizzazione del potere. In questo saggio sono analizzate, alla luce dei documenti dell’epoca, le relazioni tra i due poteri in un’epoca, quale quella carolingia, apparentemente lontana, ma nella quale affondano le radici della storia di oggi.