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Libri dalla categoria Linguistica

Il Tesoro Perduto dei Templari

Il Tesoro Perduto dei Templari

Un sofisticato sistema di trabocchetti, finte spiagge e canali nasconde il tesoro scomparso dei Templari. In fondo a quel pozzo c’è forse il Sacro Graal?

Autore/i: Sora Steven

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione Mario Conetti, titolo originale: The Lost Treasure the Knights Templar Solving the Oak Island Mistery.

pp. 306, illustrazioni b/n, Casale Monferrato (AL)

Un agente del re d’Inghilterra viene pugnalato e lasciato morire dissanguato sull’altare di una chiesa francescana di Scozia.

Il parroco di un villaggio nel sud della Francia diviene immensamente ricco grazie alle pergamene ritrovate in un vecchio altare.

Una baia della Nuova Scozia avvolta dalla nebbia diviene il centro della più grande caccia al tesoro della storia.

Che cosa hanno in comune tutti questi avvenimenti?

Quando nel 1307, l’Ordine dei Templari fu brutalmente sciolto, possedeva ormai tesori incalcolabili che non furono mai ritrovati. Si narra che quei tesori comprendessero addirittura i resti mortali del Nazareno, il Sacro Graal e le genealogie del Re Davide e di Gesù. Documenti indubbiamente pericolosi per il potere religioso e temporale del quattordicesimo secolo! Su una piccola isola della Nuova Scozia, un sofisticato sistema di trabocchetti, finte spiagge e canali sfida e sconfigge da secoli gli innumerevoli tentativi di svelare il segreto del nascondiglio. Esiste un collegamento tra questa fossa misteriosa e l’introvabile tesoro dei Templari?

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Introduzione

Capitolo primo: Il mistero di Oak Island

Capitolo secondo: Teorie e sospetti: chi ha scavato la Fossa del denaro?

Capitolo terzo: Preludio alla spedizione

Capitolo quarto: Gli scozzesi hanno scoperto l’America

Capitolo quinto: “…se due di loro sono morti”

Capitolo sesto: I cavalieri templari e la Scozia

Capitolo settimo: Il segreto dei Templari

Capitolo ottavo: La pista francese

Capitolo nono: Il mistero di Rennes-le-Chateau

Capitolo decimo: Il filo conduttore

Capitolo undicesimo: Il tesoro giunge a Oak Island

Capitolo dodicesimo: Re delle querce, teste mozzate, e i segreti degli antichi

Capitolo tredicesimo: I custodi del Graal e il mondo moderno

Epilogo: Il tesoro del Graal e Oak Island

Note
Bibliografia
Ringraziamenti

Il Mattino dei Maghi

Il Mattino dei Maghi

Introduzione al realismo fantastico

Autore/i: Bergier Jacques; Pauwels Louis

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

seconda edizione, prefazione di Sergio Solmi, introduzione degli autori, traduzione di Pietro Lazzaro, sovracoperta di PaulScharff, titolo originale: Le matin des magiciens.

pp. XVII-486, Milano

Il mattino dei maghi e stato presentato al pubblico dall’editore francese con uno slogan molto azzeccato: «Leggere questo libro è come cavalcare una cometa». Ma è anche affrontare uno studio imponente.
Ecco alcuni degli interrogativi che pone. La futura forma di governo sarà la società segreta? Sono già esistite civiltà tecniche, distrutte poi dalle conseguenze delle loro stesse scoperte? Esistono porte aperte su universi paralleli? Stiamo procedendo verso forme d’ultra-umano? Apparentemente, sono problemi pazzeschi, ma, per gli autori, è indispensabile porli.
E porne molti altri ancor più sconvolgenti; perché, come dice Teilhard de Chardin, «al livello del cosmico (tutta la fisica moderna ce l’insegna) solo il fantastico ha qualche possibilità d’essere vero». Per fornircene un esempio a noi vicino, gli autori hanno studiato in particolare il nazismo, rivelandoci una società mistico-politica che credeva alla terra concava, alla presenza reale del Superiore Ignoto, ai Giganti dell’era secondaria, e sperava di vincere con sacrifici rituali il freddo della pianura russa. Ne viene fuori un quadro stupefacente del «socialismo magico» hitleriano; un quadro che, soprattutto, sconvolge molti schemi e nozioni che sono ormai clichés della storia ufficiale. Ed è solo un esempio di quel che il «realismo fantastico», come metodo d’esplorazione, può rivelarci. La storia delle scoperte, la storia delle idee dal XIX secolo ai giorni nostri, la storia delle civiltà assumono proporzioni favolose.
Nella terza parte del volume, forse la più importante, viene rivoluzionata la nostra concezione della psicologia umana. Tutto quel che pensiamo in generale dei poteri dell’intelligenza, degli stati di coscienza, degli strumenti del nostro cervello, del genio, dell’intuizione, della memoria o del sogno, è spazzato via da un vento prodigioso, e ci si ritrova in una specie di foresta di ipotesi terrificanti o fiabesche. Non si tratta però di meditazioni gratuite o di fabulazioni poetiche, ma di fatti e di riflessioni su fatti.
«Questo libro avvincente e inaccettabile, ispirato e abborracciato, convinto e contraddittorio, dovuto alla penna agilissima di un ex-occultista ed ex-surrealista come Louis Pauwels, con la collaborazione di quel singolare scienziato e mitografo della scienza che è Jacques Bergier, non costituisce, come riconoscono gli stessi autori all’inizio, né un romanzo, né una narrazione fantascientifica, né un documentario di fatti bizzarri, né la divulgazione d’un insegnamento ermetico: pur presentandoci un po’ tutte queste cose insieme. È anche una specie di rapsodia della nuova speranza, della grande avventura che gli sterminati orizzonti inaugurati dalle ultime scoperte scientifiche offrono all’umanità, speranza che si riannoda a sua volta ai sogni e alle leggende che attraverso i secoli sono stati alimentati da magia e occultismo, sono stati appannaggio di misteriose sette iniziatiche.» Un libro insomma che ci offre, «attraverso un’esposizione lucida, varia e appassionata, il materiale più affascinante che possano tenere per noi in serbo questi anni di ardua e preoccupante trasformazione tecnica e sociale». Sono le parole con cui Sergio Solmi presenta ai lettori Il mattino dei maghi, introduzione al «realismo fantastico», la nuova prospettiva antropologica che getta un ponte tra la mistica e lo spirito moderno, tra il meraviglioso e il positivo, secondo l’orientamento dei surrealisti di trent’anni fa.

Storia della Chiesa Cattolica

Storia della Chiesa Cattolica

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni San Paolo

edizione italiana a cura di Luigi Giovannini, a cura di Josef Lenzenweger, Peter Stockmeier, Karl Amon,Rudolf Zinnhobler.

pp. 848, Milano

In questi ultimi anni è aumentato l’interesse nei confronti della storia della Chiesa. Il credente vuole riscoprire l’evoluzione della comunità che ha raccolto il messaggio di Gesù Cristo incarnandolo nella concretezza di luoghi, eventi e persone. Gli studiosi di storia e i semplici lettori riconoscono l’importanza decisiva della Chiesa nel corso dei secoli, la sua ricchezza culturale e il suo apporto allo sviluppo dell’intera società occidentale.
L’interesse per la disciplina è accompagnato da una notevole vivacità nel campo degli studi storico-ecclesiastici e da una significativa attività editoriale. A disposizione dei lettori vengono messe pubblicazioni di fonti, grandi ricostruzioni storiche, sussidi di carattere divulgativo.
La presente opera ha il pregio di presentare, in un quadro sintetico ma completo, le idee, gli uomini, il cammino della Chiesa nella storia. Il lettore può seguire la lenta e appassionata formazione del dogma, la vita commovente e ricca di fascino di martiri e santi, l’intreccio di vicende politiche ed ecclesiastiche che insieme costituiscono il tessuto connettivo della comunità cristiana.
Lo stile lineare della scrittura, la struttura organica e articolata, l’indice analitico fanno di questo volume uno strumento di agevole consultazione e piacevole lettura.

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Prefazione all’edizione italiana di Luigi Giovannini
Introduzione
Abbreviazioni

L’ANTICHITÀ (Peter Stockmeier)

PROLOGO

1. DALLA COMUNITÀ DI FEDE ALLA CHIESA

1. La prima comunità di Gerusalemme
a) Ampliamento del gruppo dei discepoli
b) L’aspetto della comunità
c) L’ordine nella comunità
d) Gli ellenisti
e) L’isolamento del cristianesimo giudaico
2. La diffusione del cristianesimo
a) Il cristianesimo dei giudeocristiani e la sua diffusione
b) L’attività missionaria di Paolo
c) L’ambito missionario di Pietro
d) Diffusione delle comunità cristiane e loro composizione sociale
e) Il problema dell’ellenizzazione
3. Le comunità postapostoliche e la loro unità
a) L’autocoscienza delle comunità
b) Il retroscena giudaico
c) La comunità locale e l’assemblea liturgica
d) Unità della Chiesa
e) La pace della Chiesa e la controversia sulla festa pasquale
f) Gli inizi delle riunioni sinodali
4. Il formarsi della costituzione ecclesiastica
a) La molteplicità delle forme neotestamentarie di ordinamento
b) L’istituzionalizzazione del ministero ecclesiale
c) L’episcopato monarchico
d) Comunità e ministeri ecclesiastici
e) La Chiesa di Roma e la sua preminenza
5. La letteratura del tempo apostolico
a) I padri apostolici
b) Gli apocrifi
6. L’origine delle eresie – Lo gnosticismo
a) Eresie di origine giudeocristiana
b) Lo gnosticismo
c) Marcione
7. Fede cristiana tra polemica e difesa
a) La discussione col giudaismo
b) La polemica pagana
c) La risposta dei cristiani
8. Il consolidamento della Chiesa
a) La chiarificazione teologica
b) Norme della fede
c) La Chiesa come istituzione

2. LA GRANDE CHIESA NELLA COMPAGINE DELLO STATO PAGANO

9. La persecuzione dei cristiani
a) Lo svolgimento della persecuzione
b) Fondamento giuridico delle sanzioni statali
10. Santità e peccato – La prassi penitenziale della Chiesa
a) Penitenza come compito
b) La penitenza nel Pastore di Erma
c) Mutamento nella dottrina penitenziale di Tertulliano
d) Contestazione della prassi penitenziale
e) Il concetto di penitenza nella Chiesa orientale
f) Differimento e privatizzazione della penitenza
11. Movimenti spirituali ed esigenze della Chiesa
a) Il montanismo
b) La disputa sul battesimo degli eretici
c) Il manicheismo
12. Monoteismo e tentativi di spiegazione trinitaria
a) La cristologia del Logos
b) Forme dell’immagine monarchica di Dio
c) Lo sviluppo della discussione trinitaria
13. La vita di fede
a) Catecumenato e battesimo
b) L’eucaristia
c) Tempi festivi
d) Spiritualità
e) L’ascesi
14. Scuole e teologie ecclesiastiche
a) La scuola di Alessandria
b) La scuola di Antiochia
c) Roma nella controversia teologica
d) La teologia latina del Nordafrica

3. L’INTEGRAZIONE DELLA CHIESA CRISTIANA NELL’IMPERO ROMANO

15. La svolta della politica religiosa sotto l’imperatore Costantino
a) Premesse della politica religiosa costantiniana
b) Vittoria di Costantino al ponte Milvio
c) Nuovo orientamento della politica religiosa
d) La monarchia universale di Costantino
16. Lo scisma donatista in Africa
a) Una discussa consacrazione vescovile a Cartagine
b) L’intervento di Costantino
c) Consolidamento del donatismo
d) Il superamento del donatismo
17. L’arianesimo e il concilio di Nicea
a) Ario e la sua dottrina
b) Lo svolgimento del concilio
18. La fede nicena contrastata
a) L’indecisione dell’imperatore Costantino
b) L’ascesa dell’arianesimo
c) La politica religiosa di Costanzo
d) La divisione degli ariani
e) Il superamento dell’arianesimo
19. La discussione cristologica
a) L’immagine di Cristo degli ariani
b) Apollinare e il suo abbozzo cristologico
20. Scrittori ecclesiastici e letteratura teologica
a) Gli scritti del tempo di Costantino
b) Teologi nella controversia intorno a Nicea
c) I cappàdoci
d) Vescovi e teologi al servizio del rinnovamento
21. Opposizione pagana e politica religiosa statale
a) Autoaffermazione di Circoli pagani
b) Restaurazione pagana sotto l’imperatore Giuliano
c) La contesa intorno all’altare della Vittoria
d) Il cristianesimo come religione di Stato
22. Il monachesimo nelle sue diverse forme
a) L’anacoretismo
b) Il cenobitismo
c) La diffusione del monachesimo in occidente
d) Origine delle comunità clericali
e) Benedetto di Norcia e la sua fondazione monastica
23. Il problema dello Spirito e il II concilio ecumenico di Costantinopoli (381)
a) La situazione teologica ed ecclesiastica
b) Lo svolgimento del concilio
c) La recezione del simbolo di Costantinopoli

4. L’AUTONOMIA DELLA CHIESA NEL CROLLO DEL MONDO ANTICO

24. La Chiesa sulla via dell’indipendenza
a) Il distacco dall’antico principio religioso
b) Il primato romano
C) Distanziamento nei confronti della potenza statale
25. Migrazioni dei popoli ed evangelizzazione Cristiana
a) Capovolgimento e reazione
b) Missione cristiana tra i popoli germanici
c) Cristianizzazione dell’Inghilterra e dell’Irlanda
d) Le Chiese orientali e le migrazioni dei popoli
e) La continuità del cristianasimo
26. Pelagianesimo e reazione di Agostino
a) Perfezione dell’uomo secondo Pelagio
b) Critica di Agostino e sentenze ecclesiastiche
c) La disputa con l’agostinianismo
27. Il nestorianesimo e il concilio di Efeso
a) Interpretazioni cristologiche
b) Il conflitto intorno a Nestorio
c) Il concilio di Efeso
d) L’unione del 433
28. Il monofisismo e il concilio di Calcedonia
a) Il caso Eutiche
b) Il cosiddetto «sinodo del latrocinio di Efeso»
c) Il concilio di Calcedonia
29. Scrittori ecclesiastici e letteratura nel declino dell’antichità
a) Teologi della Chiesa occidentale e loro opere
b) Teologi della Chiesa orientale e loro opere
30. La controversia sulla formula di Calcedonia e il V concilio ecumenico di Costantinopoli (553)
a) Il consolidarsi dei monofisiti
b) Tentativi di unione
c) La preghiera teopaschita
d) Il superamento dello scisma
e) La controversia dei Tre Capitoli
f) Il concilio ecumenico di Costantinopoli (553)
31. Il tentativo di unione sulla base del monoteismo – Il VI concilio ecumenico di Costantinopoli (680/81 e 692)
a) Iniziative del patriarca Sergio
b) L’intervento di papa Onorio
c) Il doppio concilio di Costantinopoli (680/81 e 692)
32. L’aspetto della Chiesa alle soglie del medioevo
a) Moralità dei credenti e forme di devozione
b) Clero e organizzazione ecclesiastica
c) Il culto divino e la liturgia
d) Amministrazione dell’antico patrimonio culturale

IL MEDIOEVO (Karl Amon)

PROLOGO

1. L’ALTO MEDIOEVO (K. Amon)

33. Rinnovamento del regno e della Chiesa presso i franchi
34. La missione anglosassone – Bonifacio
35. Alemanni e bavari
36. Sassoni
37. Slavi, bulgari, zingari
38. Germani settentrionali
39. Il papato e il regno dei franchi. Lo Stato della Chiesa
40. Carlo Magno e la Chiesa
41. Tramonto dell’impero carolingio. Niccolò I. Lo pseudo-Isidoro
42. «Saeculum obscarum»
43. Il rinnovamento dell’impero e la Chiesa

2. IL BASSO MEDIOEVO  (J. Lenzenweger)

44. I papi tedeschi
45. Riforma dall’elezione del papa
46. L’intreccio fra ordinamento ecclesiastico e
47. La lotta con Enrico IV
48. La lotta delle investiture con Enrico V
49. Elezioni papali controverse
50. I papi e gli Hohenstaufen
51. L’apice del potere: Innocenzo III
52. La svolta: Federico II

3. IL TARDO MEDIOEVO (53-57 J. Lenzenweger); (58-61 K. Amon)

53. Dalla metà del secolo XIII a Bonifacio VIII
54. I papi ad Avignone
55. Il ritorno a Roma
56. Lo scisma occidentale
57. La soluzione mediante il concilio di Costanza
58. L’irrisolta «causa reformationis»
59. Umanesimo e rinascimento
60. Il papato si apre alla cultura rinascimentale
61. I papi del primo rinascimento

4. COSTITUZIONE E AMMINISTRAZIONE (K. Amon)

62. Un nuovo diritto canonico
63. Il papato
64. La potestà papale e la saa problematica
65. Cardinali e legati
66. Vescovi e amministrazione diocesana
67. L’organizzazione parrocchiale
68. I laici

5. MONACHESIMO E VITA RELIGIOSA (G. Winkler)

69. Il monachesimo come «stato»
70. Monaci e canonici
71. Il monachesimo riformistico dei secoli X e XI
72. Nuove fondazioni eremitiche e monastiche dei secoli XI-XII, vita apostolica e predicazione itinerante
a) Il movimento eremitico toscano del secolo XI
b) I Certosini
C) I cistercensi
d) I premonstratensi
e) I canonici agostiniani
73. Gli ordini mendicanti. Riforme di ordini nel tardo medioevo
a) I domenicani
b) I francescani
c) I Carmelitani
d) Gli eremitani agostiniani
e) Sviluppi tardomedievali
f) Associazioni monastiche

6. RAPPORTO FRA CHIESA ORIENTALE E CHIESA OCCIDENTALE (G. Larentzakis)

74. La controversia delle immagini
75. Il patriarca Fozio e Niccolò I
76. Estraniamento progressivo. Il patriarca Michele Cerulario e papa Leone IX
77. Le crociate e il consolidamento dello scisma
78. La riconquista di Costantinopoli e l’unione di Lione del 1274
79. Ferrara-Firenze e l’unione ecclesiale

7. LE CROCIATE (F. Schragl)

80. L’origine dell’idea della crociata
81. Crociate dirette a Gerusalemme
82. Crociate con altre finalità
83. Gli ordini cavallereschi
a) L’Ordine dei templari
b) L’ordine dei giovanniti o ospedalieri
c) L’ordine teutonico

8. LA MISSIONE DAL SECOLO XI IN POI (F. Schragl)

84. I vendi
85. I Paesi baltici
86. Tentativi missionari verso l’islam
87. La missione occidentale tra i mongoli
88. L’inizio del patronato missionario spagnolo e portoghese

9. IL COMPORTAMENTO DELLA CHIESA VERSO GLI ERETICI E GLI EBREI (K. Amon)

89. Deviazioni teologiche
90. Primi movimenti ereticali
91. I catari
92. I valdesi
93. L’inquisizione
94. Gruppi critici ed ereticali posteriori
95. Wycliffiti e hussiti
96. I «teologi riformatori»
97. Cristiani ed ebrei

10. CULTO, PASTORALE E PIETÀ (K. Amon)

98. Il clero
99. La liturgia
a) La messa
b) La predicazione
c) L’anno liturgico
d) Sacramenti e sacramentali
100. Lo sviluppo della pietà medievale in generale
101. Singole forme di pietà
a) La Bibbia e la sua diffusione
b) I pellegrinaggi
c) La devozione alla passione
d) Contemplazione e adorazione del Ss. Sacramento
e) La devozione mariana
f) Culto dei santi e delle reliquie
g) La cura dei morti e il pensiero della morte

L’EVO MODERNO (Rudolf Zinnhobler)

PROLOGO

1 LA RIFORMA PROTESTANTE
(102-115, 118 M. Liebmann); (116-117 R. Zinnhobler)

102. Sul concetto di «riforma protestante»
103. L’evoluzione di Lutero
104. Dalla tesi sull’indulgenza alla disputa di Lipsia
105. Gli scritti programmatici di Lutero
106. Lutero viene scomunicato e messo al bando
107. Lutero alla Wartburg – Iconoclastia a Witenberg
108. Teologi fiancheggiatori e avversari di Lutero
109. L’atteggiamento di Lutero nella guerra dei contadini
110. Alleanze confessionali
111. Gruppi protestanti marginali
112. Zwingli
113. La Dieta di Augusta (1530) e la Confessione augustana
114. Dalla lega di Augusta alla pace religiosa di Augusta
115. Dall’interim di Augusta alla pace religiosa di Augusta
116. La riforma protestante in Scandinavia e nell’Europa orientale
a) Scandinavia
b) Europa orientale
117. La riforma protestante in Inghilterra
a) Influssi dalla Germania
b) Il ruolo di Enrico VIII
c) L’autentica riforma protestante
118. Calvino e gli inizi del calvinismo

2. LA RIFORMA CATTOLICA (119-123 G. Winkler); (124 J. Gelmi)

119. Il contributo della Spagna
120. Il contributo dell’Italia
121. Gli ordini religiosi
122. Il concilio di Trento (1545-1563)
a) Premesse storiche
b) Partecipanti e metodo di lavoro
c) Il primo periodo (1545-1549)
d) I1 secondo periodo (1551-1552)
e) Il terzo periodo (1562-1563)
123. I papi della riforma cattolica
124. I papi dell’epoca barocca sino alla fine della guerra dei trent’anni

3. LA CONTRORIFORMA (K. Amon)

125. Fallimento della ricattolicizzazione in Inghilterra
126. Gli ugonotti in Francia
127. La sollevazione dei Paesi Bassi
128. L’impero dalla pace religiosa di Augusta alla pace di Vestfalia
a) Lo sviluppo dopo la pace religiosa di Augusta
b) La guerra dei trent’anni e la pace di Vestfalia
129. La ricattolicizzazione in Svizzera, in Ungheria, in Polonia e in Scandinavia

4. DEPOCA DELLA CHIESA DI STATO E DELL’ILLUMINISMO (J. Gelmi)

130. Il papato
a) La posizione del papato dopo la pace di Vestfalia
b) I singoli papi
131. La Chiesa e i singoli Paesi
132.
Movimenti teologici e spirituali
a) I1 giansenismo
b) I1 gallicancsimo
c) Il quietismo
d) Il febroniancsimo
133. Il giuseppinismo

5. DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE ALLA METÀ DEL SECOLO XIX (J. Gelmi)

134. La rivoluzione francese
135. Napoleone e Pio VII
136. La secolarizzazione in Germania
137. Il papato dal 1815 al 1846
138. Austria, Germania e Svizzera
139. Gli altri Paesi europei
140. L’America

6. DA PIO IX A BENEDETTO XV (R. Zinnhobler)

141. Il pontificato di Pio IX
142. La fine dello Stato pontificio
143. Il Vaticano I
144. Il «Kulturkampf»
145. Leone XIII
146. Pio X
147. Modernismo e integralismo
148. Il periodo della prima guerra mondiale

7. DALLA FINE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE A PIO XII (M. Liebmann)

149. Difficile riorientamento dopo la guerra
150. I concordati di Pio XI
151. Lo «Stato corporativo» cristiano in Austria
152. Sotto il dominio nazionalsocialista
153. Il pontificato di Pio XII

8. DAL VATICANO II AD OGGI (M. Liebmann)

154. I papi del concilio: Giovanni XXIII e Paolo VI

155. Annuncio e preparazione del concilio
156. Lo svolgimento del concilio
a) I due primi periodi
b) Crisi e conclusione: terzo e quarto periodo
c) I documenti del concilio
157. Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II

9. COSTITUZIONE E AMMINISTRAZIONE (I. Gelmi)
158. Il papato e i suoi organi fino al 1870
159. Le Chiese locali e particolari fino al 1870
160. La costituzione e l amministrazione dal 1870 in poi

10. LA VITA RELIGIOSA (G. Winkler)
161. I secoli XVII e XVIII fino alla secolarizzazione
162. La secolarizzazione e il rilancio nel secolo XIX

11. LE MISSIONI (F. Sclaragl)

163. Le potenze del patronato: Spagna e Portogallo; il protettorato francese e il rilancio nel secolo XIX
a) La cristianizzazione dell’impero coloniale spagnolo
b) L’ambito del patronato portoghese: Africa, Asia e Brasile
c) Le missioni francesi nel Nordamerica
164. Dalle missioni coloniali alle «giovani Chiese»
a) Una nuova coscienza missionaria dopo il 1800
b) L’epoca del colonialismo e del suo superamento

12. CULTO, PASTORALE E PIETÀ (K. Amon)

165. Da Trento al «cattolicesimo barocco»
a) Una pastorale rinnovata
b) Liturgia e ricezione dei sacramenti
c) Forme di pietà
d) Lati oscuri della pietà barocca
166. Vita ecclesiale nel mondo contemporaneo
a) Perdite e guadagni
b) Utilizzazione delle conquiste liberali
c) Partiti cattolici
d) Stampa e scuola
e) Movimenti sociali cattolici
f) Crescente importanza dei laici
g) Vescovi e sacerdoti
h) Sviluppo generale della pietà
i) Eucaristia, Cuore di Gesù, Cristo Re
j) Maria e i santi
k) Movimento liturgico e movimento biblico
167. Il volto conciliare della Chiesa italiana (L. Giovannini)

CONCLUSIONE (R. Zinnbobler)

APPENDICE

Elenco dei papi
Bibliografia
Indice dei nomi
Indice analitico

Matriarcato e Potere delle Donne

Matriarcato e Potere delle Donne

Autore/i: Autori vari

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

cura di Ida Magli, traduzione dal tedesco e dall’inglese di Franca Mionetto.

pp. 192, Milano

La ricerca condotta in questo libro si svolge essenzialmente in due direzioni: liberare i “fatti” sul piano storico da tutti i dubbi che vi si sono accumulati e al tempo stesso cercare di capire i motivi di quello che è il vero “fatto” storico: la costruzione mitica sul matriarcato. Chi ha curato il volume ha pertanto inteso mettere a disposizione del lettore tutti gli elementi “certi” per giudicare della condizione della donna nei confronti del potere, sia con un’analisi di quali siano le fonti del potere nelle società etnologiche e storiche antiche, sia con la presentazione sistematica dei tratti costitutivi del potere in tutte le società a diritto matrilineare.
Un quadro etnico-geografico essenziale, che non era mai stato tentato, e che, nella forma più schematica possibile, porta a conoscenza del tipo di vita e del posto occupato dalle donne nelle società più diverse, da quelle “primitive“ dell’Africa e dell’Australia a quelle storicamente famose dei germani e degli sciti. Nell’ultima parte una breve ma significativa raccolta di testi degli autori più discussi illustra i punti centrali della polemica sul matriarcato, attraverso la costruzione “ideale” di Bachofen, le discussioni giuridiche di H. Maine e di L. Dargun sul diritto matrimoniale romano e germanico, e il tentativo originale di Grosse di delineare il tipo di famiglia connesso con le varie fasi di sviluppo dell’agricoltura. Il corredo di note e di indicazioni bibliografiche, infine, oflre la strada per la verifica e l’approfondimento a chi voglia studiare a fondo sia la condizione storica
della donna, sia la costruzione simbolica e istituzionale che l’uomo ha costruito su di lei.

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Parte prima
L’esclusione dal potere: realtà sociale e teoria politica

Il matriarcato come riflesso mitico della cultura di Ida Magli

L’ambiguità del termine matriarcato, 11. – Il potere nelle società primitive, 15. – La posizione della donna nei confronti delle istituzioni di potere, 17. – Il diritto materno, 24. – Il matriarcato come mito maschile, 28

Matriarcato e patriarcalismo nel pensiero politico di Hobbes e Locke di Ginevra Conti Odorisio

Matriarcato, femminismo e storia delle donne, 37. – La situazione delle donne nelle guerre civili inglesi, 38. — Origine del potere della madre in Hobbes, 41. – Il “patto” tra i sessi e l’esercizio del potere, 43. — La famiglia e il potere maritale, 45. – Locke e il patriarcalismo, 46. – La concezione patriarcale di Filmer, 49. – La critica di
Locke al potere paterno, 50. — Origine della soggezione di Eva: una punizione o una previsione?, 52. – La famiglia e il potere del padre, 54

Parte seconda
Quadro etno-geografico delle società a diritto materno

Nota preliminare

Africa
Ascianti; Bantu (occidentali, orientali, meridionali); Bantu del Kevzia; Bàrizz-Lunama; Begtd;

Berberi; Boscimani (San); For-Nuba. H Yoruba, Yukon; Lobi-Senufo; Midobi, Camba, Daka Ganda; Thonga; Popolazioni dell’area atlantica dell’est; Uolof-Serèr

America
Aleuti; Algonchini centrali, Araucani, Aruachi-Caribi; Caribi delle Antille: Athabasca meridionali (Navaho); Gé e popoli marginali del Sudamerica; Haida; Indiani delle praterie; Indiani nordoccidentali; Irocbesi-Hurorzi; Messico antico; Pueblos (Hopi, Zuñi)

Asia
Ainu; Arabi preislamici; Ciàm, Daghestani-Armeni; Indonesiani (Formosa); Indonesiani (Sumatra, Mentawei, Engano, Timor, Nias, Nicobar); Khasi, Garo, Naga; Samojedi-Jenisseiani; Sciti; Semang; Toda-Naìr; Vedda; Zingari

Europa
Baschi; Celti; Germani

Oceania
Australiani; Canachi; Indigeni della Nuova Guinea; Melanesiani (dell’Areipelago di Bismarck; delle Isole Figi; delle Isole Salomone; delle Nuove Ebridi); Micronesiani

Parte terza
Aspetti della polemica sul matriarcato nei testi più discussi

Eterismo, diritto materno, ginecocrazia di J. I. Bachofen

La famiglia dell’agricoltore del primo stadio di E. Grosse

Società primitiva e legge antica di H. Maine

Il diritto materno di L. Dargun
Note
Bibliografia
Parte prima
L’esclusione

Sul Fondamento della Conoscenza

Sul Fondamento della Conoscenza

Autore/i: Schlick Moritz

Editore: La Scuola Editrice

a cura introduzione, commento e traduzione di Emanuele Severino.

pp. 78, Brescia

Dall’introduzione:
«Moritz Schlick – uno dei maggiori promotori ed esponenti del neopositivtismo – nacque a Berlino il 14 aprile 1882. Dopo avere insegnato fisica all’Università di Kiel, fu chiamato nel 1922 all’Università di Vienna, alla cattedra di filosofia delle scienze induttive. Appunto a Vienna si formò attorno a lui un gruppo di scienziati e di filosofi, accomunati dall’intento di costruire con metodo scientifico la filosofia. Nacque così, nel 1929, il «Circolo di Vienna», tra i cui membri figurano, oltre allo Schlick, Rudolf Carnap (1891), Otto Neurath (1882-1945), e altri che saranno tra i principali protagonisti della corrente neopositivistica. Il 22 giugno 1936, a Vienna, lo Schlick veniva assassinato da uno studente all’entrata dell’Università: si andava preparando l’annessione all’Austria da parte della Germania nazista, ed è probabile che a motivi di carattere politico sia dovuta la tragica fine dello Schlick.
I suoi scritti si possono dividere in due gruppi: quello che precede e quello che segue la conoscenza, da parte dello Schlick, del Trattato logico-filosofico di Ludwig Wittgenstein (1889-1951), pubblicato nel 1921, che avrà un’influenza fondamentale sullo Schlick e sull’intero movimento neopositivistico.[…]»

Il Mio Paese e il Mio Popolo

Il Mio Paese e il Mio Popolo

Autore/i: Lin Yutang

Editore: Bompiani

presentazione di Pearl S. Buck, prefazione dell’autore, traduzione di Piero Jahier.

pp. 472, Milano

Dalla presentazione:
«Uno dei più importanti movimenti della Cina odierna, è la scoperta del proprio paese da parte di giovani intellettuali cinesi. Una generazione fa, i loro padri più progrediti cominciavano a provare un inquieto scontento nei riguardi del proprio paese. Erano consapevoli, o meglio, imponeva loro la consapevolezza, che la Cina, quale era stata per il passato, non fosse in grado di affrontare il pericoloso ed aggressivo modernismo dell’Occidente. Non voglio tanto riferirmi al modernismo politico, quanto alla marcia degli avvenimenti economici, culturali e militari. Quei padri cinesi, padri della generazione attuale, sono stati i veri rivoluzionari. Essi misero fuori combattimento i vecchi governi dinastici, essi mutarono, con incredibile velocità, il sistema educativo, essi, con zelo instancabile, progettarono e stabilirono un piano di governo moderno. Nessun antico governo di imperatori compì mai con velocità più imperiale cosi tremendi cambiamenti, in un paese cosi smisurato.
In questa atmosfera di mutamento è cresciuta l’attuale gioventù intellettuale della Cina. Mentre i suoi padri si erano imbevuti di dottrina confuciana, avevano appreso i classici e ad essi si erano ribellati; i giovani son stati travagliati da molteplici forze dei tempi nuovi. Hanno appreso qualche elemento di scienza, di cristianesimo, di ateismo, di libero amore, di comunismo, di filosofia occidentale, di militarismo moderno; un po’ di tutto.[…]»

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Presentazione
Prefazione

PARTE PRIMA FONDAMENTI
Prologo
Cap. I. IL POPOLO CINESE

I. Settentrione e Mezzogiorno
II. Degenerazione
III. Afflusso di nuovo sangue
IV. Stabilità culturale
V. Giovinezza razziale

Cap. II. IL CARATTERE CINESE
I. Mitezza
II. Pazienza
III. Indifferenza
IV. Canaglieria d’antico stampo
V. Pacifismo
VI. Appagamento
VII. Umorismo
VIII. Conservatorismo
INTELLETTO

Cap. III. L’INTELLETTO CINESE
I. Intelligenza
II. Femminilità
III. Mancanza di scienza
IV. Logica
V. Intuito
VI. Immaginazione

Cap. IV. IDEALI DI VITA
I. L’ Umanesimo cinese
II. Religione
III. La Dottrina dell’«Aurea Mediocritas»
IV. Taoismo
V. Buddismo

PARTE SECONDA VITA
Introduzione alla parte seconda
Cap. V. LA VITA DELLA DONNA

I. La soggezione delle dorme
II. Casa e matrimonio
III. Ideale di femminilità
IV .. Educazione delle nostre figlie
V. Amore e corteggiamento
VI. La cortigiana e il concubinato
VII. Delle fasciature ai piedi
VIII. Emancipazione

Cap. VI. VITA SOCIALE E POLITICA
I. Assenza di mentalità sociale
II. TI sistema familiare
III. Nepotismo, corruzione e costumi
IV. Privilegio e uguaglianza
V. Classi sociali
VI. La Triade maschile
VII. La Triade femminile
VIII. TI sistema borghigiano
IX. «Governo di gentiluomini»

Cap. VII. VITA LETTERARIA
I. Una distinzione
II. Lingua e pensiero
III. Cultura
IV. L’Università
V. Prosa
VI. Letteratura e politica
VII. Rivoluzione letteraria
VIII. La Poesia cinese
IX. Il Dramma
X. Il Romanzo
XI. Influenza della letteratura occidentale

Cap. VIII. LA VITA ARTISTICA
I. L’artista
II. La Calligrafia cinese
III. Pittura
IV. Architettura

Cap. IX. L’ARTE DI VIVERE
I. I piaceri della vita
II. Casa e giardino
III. Del mangiare e del bere

EPILOGO
I. Il fine della vita
II. La vera Cina
III. Ricerca di un capo
IV. La via d’uscita

APPENDICI
Dinastie cinesi
Note sulla grafia e pronunzia dei nomi cinesi

L’Agopuntura – Filosofia, Tecnica e Applicazioni della Medicina Tradizionale Cinese

L’Agopuntura – Filosofia, Tecnica e Applicazioni della Medicina Tradizionale Cinese

Titolo originale: Acupuncture

Autore/i: Duke Marc

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, introduzione di J.W.C. Fox, traduzione di Andrea D’Anna.

pp. 240, 46 illustrazioni e 12 tavole b/n f.t., Milano

Nel 1966 all’Ospedale di medicina cinese di Pechino vengono presi in cura 151 paraplegici già dichiarati incurabili da medici di scuola «occidentale». Sottoposti al trattamento con l’agopuntura, nel giro di due anni 124 dei 151 pazienti sono in grado di camminare in modo autonomo: gli agopuntori hanno realizzato l’impossibile con l’impiego di una tecnica medica antica di 5000 anni. Non si trattava di uno dei tanti «miracoli» attribuiti all’agopuntura: nei principali ospedali e cliniche della Repubblica popolare cinese esercitano regolarmente medici dalla formazione professionale basata sui millenari sistemi di cura della tradizione orientale (agopuntura, medicina erboristica e massaggi), e oggi l’arte d’infiggere aghi nella pelle per curare malattie si affianca alla chemioterapia contro il cancro e agli interventi a cuore aperto.
In un sintetico quadro che abbraccia passato e presente di un’altra dimensione della medicina, Marc Duke spiega le radici storiche, racconta le origini sociali, delinea lo sviluppo teorico e pratico dell’agopuntura attraverso i tempi e nelle sue più attuali applicazioni. L’agopuntura è una guida senza miti e senza pregiudizi alla medicina tradizionale cinese, alle sue possibilità terapeutiche in rapporto con le scoperte scientifiche «occidentali», e nello stesso tempo è anche un bilancio, accessibile anche ai profani per la chiarezza dell’esposizione, per valutare una metodologia medica che cura affezioni comuni o diffuse (come per esempio raffreddori e artriti) e può servire nei più complicati interventi di alta chirurgia come nei trattamenti psicoterapeutici.

Marc Duke è nato a Manhattan nel 1942, ha studiato all’University of California for East Studies e alla Chinese School di Monterey (California). Legge, scrive e parla correntemente il cinese.

Donna Lupo di Montagna

Donna Lupo di Montagna

Autobiografia di un’Indiana Winnebago

Autore/i: Donna Lupo Di Montagna

Editore: Rusconi Libri

prima edizione a cura di Nancy Oestreich Lurie, premessa e prefazione di Ruth Underhill, traduzione dall’inglese di Piero D’Oro.

pp. 176, Milano

Visse la sua lunga esistenza quando gli Indiani avevano ormai sepolto l’ascia di guerra e, da bambina, aveva frequentato la scuola della missione luterana, studiato l’inglese e ricevuto il battesimo. Sebbene «acculturata» alla civiltà dei Bianchi, non aveva dimenticato le tradizioni tribali, che erano restate la matrice e il modello della sua vita.
Ricordi, emozioni, sensazioni di questa umile squaw si intrecciano in un avvincente racconto che la studiosa Nancy Lurie ha raccolto dalla viva voce della «vecchia signora indiana». I riti, i costumi, i piccoli lavori quotidiani, tutta la poesia d’un modo di vivere semplice, in armonia con la natura, riemergono con toccante freschezza da queste pagine dove la protagonista riafferma, intatto nel tempo, l’orgoglio di riappartenere ai Winnebago, i fieri Indiani della Foresta.

Donna Lupo di Montagna nacque nell’aprile del 1884 a Black River Falls, nel Wisconsin, e qui morì nel settembre del 1960. Si sposò, ebbe undici figli e trentotto nipoti. Da bambina lavorò come raccoglitrice di frutta, quindi si guadagnò da vivere intrecciando canestri da vendere ai turisti. Rimasta autenticamente indiana, anche dopo essere stata nominata «ufficiale sanitario» ricordava con rimpianto le estenuanti danze notturne per celebrare il Ritorno del Fuoco Incrociato.

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Premessa
Prefazione

Capitolo primo
Primissimi ricordi

Capitolo secondo
I modi per guadagnarsi da vivere

Capitolo terzo
Crescendo

Capitolo quarto
Il matrimonio

Capitolo quinto
La conversione al peyote

Capitolo sesto
Viviamo a Black River Falls

Capitolo settimo
Le medicine e una visione

Capitolo ottavo
Figli e nipoti

Appendice A
Prima versione dell’autobiografia

Appendice B
Commento di Nancy Oestreich Lurie

Appendice C
Guida per la pronuncia

Indici
Nomi di persone
Tribù indiane
Località

Gli Arapaho

Gli Arapaho

Il popolo del Sentiero dei Bisonti

Autore/i: Cole Trenholm Virginia

Editore: Rusconi Libri

prima edizione, premessa e prefazione dell’autrice, traduzione dall’inglese di Grazia Maria Griffini.

pp. 352, Milano

Fra le tribù delle Pianure dove, sulle orme dei bisonti da cui ricavavano quanto serviva loro per vivere, giunsero tra i primi, gli Arapaho sono gli Indiani più tipici. Eppure sono meno noti dei Sioux e dei Cheyenne, i confratelli a fianco dei quali parteciparono alla lotta contro gli invasori bianchi. Con il suo umanissimo saggio, basato su un’ampia documentazione inedita, Virginia Cole Trenholm solleva il velo che aveva avvolto questi Pellerossa in un’aura di mistero, a cominciare dal nome, certamente non originatosi all’interno della nazione (Arapaho sembra infatti derivare dalle parole pawnee tirapihu o laparihu, «compratore» o «commerciante», mentre A-ra-pa-hoe è forse un termine crow-sioux dal significato di «molti tatuaggi» o «Popolo Tatuato»), e porta un contributo definitivo alla conoscenza d’un popolo indomito, orgoglioso delle proprie tradizioni, di cui rievoca e ricostruisce in maniera esemplare storia, riti, sistemi di caccia, usanze familiari, apogeo e decadenza, fino al confino nelle riserve dell’Oklahoma e dello Wyoming dove, nel 1930, sopravvivevano in poche migliaia, privati d’ogni diritto di possedere un pezzo di terra.

Virginia Cole Trenholm vive a Cheyenne. nello Stato dello Wyoming. Ha dedicato la vita allo studio delle popolazioni indiane, occupandosi attivamente delle loro attuali condizioni di vita. È ritenuta la maggiore esperta del mondo degli Arapaho e degli Shoshoni. Nel 1994 ha pubblicato, sempre presso Rusconi Libri, in collaborazione con Maurine Carley, Gli Shoshoni. I Signori delle Montagne Rocciose.

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Premessa
Prefazione alla prima edizione

Capitolo primo
Il popolo dei Sentiero del Bisonte

Capitolo secondo
Alle sorgenti

Capitolo terzo
Un mondo di vivere

Capitolo quarto
«Tutte le Capanne»

Capitolo quinto
Il grande tepee dell’Uomo Bianco

Capitolo sesto
La Grande Strada di Medicina

Capitolo settimo
Il grande discorso

Capitolo ottavo
«Devono andarsene»

Capitolo nono
Rappresaglia

Capitolo decimo
«Un piccolo pezzo di terra»

Capitolo undicesimo
La nuova via

Capitolo dodicesimo
Nomi di persone
Tribù indiane

Non un Giorno ma Adesso

Non un Giorno ma Adesso

Autore/i: Ripellino Angelo Maria

Editore: Grafica

unica edizione stampata in 1000 copie, copertina e disegni di Achille Perilli.

pp. 64, illustrazioni b/n, Roma

Vivere è stare svegli

Vivere è stare svegli
e concedersi agli altri,
dare di sé sempre il meglio,
e non essere scaltri.

Vivere è amare la vita
con i suoi funerali e i suoi balli,
trovare favole e miti
nelle vicende più squallide.

Vivere è attendere il sole
nei giorni di nera tempesta,
schivare le gonfie parole,
vestite con frange di festa.

Vivere è scegliere le umili
melodie senza strepiti e spari,
scendere verso l’autunno
e non stancarsi d’amare.

Angelo Maria Ripellino (Palermo, 4 dicembre 1923 – Roma, 21 aprile 1978) è stato un traduttore, poeta, slavista e accademico italiano.
Dopo aver trascorso qualche anno in Sicilia, prima a Palermo e poi a Mazara del Vallo, la famiglia si trasferisce, nel 1937, a Roma dove il padre Carmelo insegna “Italiano e latino” nel liceo Giulio Cesare e, amico di Angelo Musco, frequenta l’ambiente del teatro.
Tra il 1940 e il 1943, il giovane Ripellino, che frequenta la facoltà di lettere presso l’Ateneo romano, collabora al Meridiano di Roma diretta da Cornelio Di Marzio, a Maestrale di Adriano Grande con poesie, saggi e recensioni.
Verso la fine della tragedia bellica si manifestano nel giovane i primi sintomi della tubercolosi che richiederà, qualche anno più tardi, un intervento di pneumectomia.
Durante i primi anni universitari, Ripellino dimostra una particolare preferenza per le letterature ispaniche e soprattutto per Capdevila, Machado, Jiménez e Garcìa Lorca, che lasciano forti tracce nel suo immaginario.
In seguito, divenuto allievo di Ettore Lo Gatto, slavista, che tiene seminari in una piccola stanza dell’Ateneo solamente per gli adepti, Ripellino segue la scelta della letteratura slava e nel 1945 si laurea con una tesi sulla poesia russa del Novecento che sfocerà nella famosa antologia pubblicata da Guanda del 1954, riedita da Feltrinelli nel 1960 e che riceverà il premio “Selezione Marzotto” nel 1955.
Nel 1946, su consiglio del suo professore, si reca a Praga per prendere la specializzazione in ceco e all’Istituto di Cultura italiana, dove tiene un corso sulla letteratura italiana del Novecento. Nel 1947 si reca nuovamente a Praga dove frequenta i pittori e i poeti della Skupina 42. […]
Il 1960 sarà anche l’anno della pubblicazione del suo primo libro di poesie, Non un giorno ma adesso per le edizioni Grafica di Achille e Luciano Cattania, mentre dalla casa editrice Lerici esce la traduzione delle Poesie di Aleksander Blok con un ampio saggio di introduzione. Nel frattempo collabora con profondi e sempre vari articoli a “L’Europa letteraria” e a “Tempo presente”. […]
Nel 1976 esce la sua quinta raccolta poetica, Lo splendido violino verde alla quale seguirà nel 1977 Autunnale barocco che ottiene il premio “Prato”.
Il 21 aprile 1978, a causa di un collasso cardio-circolatorio, muore a Roma.

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  • Come un pupazzo di Schlemmer
  • Quest’anno a febbraio
  • Tutto si perde
  • Teatro
  • Transvaal
  • Come biscotti secchi
  • Una donna
  • Dopo la pioggia
  • Un giuoco cinese
  • Cosi cosi
  • La notte di Varsavia
  • Dietro Grodzisk Mazowiecki
  • Nasce
  • Poesia 59
  • Piccolo circo
  • Dottor Zivàgo
  • Profezia
  • Gli acini della luna
  • Solanum Dulcamara
  • I rossi lunghi tram di Leningrado
  • Come orsi verdi
  • Senza di te
  • Il sonatore di viola
  • Lungo i campi polacchi
  • Come elefanti di mogano
  • La montagna come un automa
  • Spettacolo infame
  • Come cilindri
  • Mattino
  • Schwitters
  • Fuga
  • Inutihnente Kao-o-Wang
  • Il cigno Iscanus
  • A un certo punto
  • Siamo tutti dispersi nello spazio
  • Il principe Abchazi
  • Benvenuto tra noi signor Tumlír
  • Le nozze
  • Domenica
  • Amleto
  • Su una sedia di paglia
  • Anno nuovo
  • La molla
  • Un vecchio violino tarlato
  • D’improvviso
  • Il sole velloso
  • Apologo
  • Epistola al signor Perilli
  • Vivere è stare svegli

Vasilij III Ivanovič Granprincipe di Mosca

Vasilij III Ivanovič Granprincipe di Mosca

(1503-1533)

Autore/i: Sbriziolo Itala Pia

Editore: M. D’Auria Editore

da pp. 90 a 199 testo russo a fronte, premessa dell’autore, collana: Biblioteca M. D’Auria collana diretta da Fabrizio Conca e Ugo Criscuolo, in copertina: Vasilij III, granprincipe di Mosca Archangel’skij Sobor, Cremlino di Mosca XVII sec.

pp. 224, Napoli

Sommario:

Premessa

Capitolo I

Il regno di Vasilij III Ivanovič
Tavola genealogica

Vasilij III e Sigismund di Lituania

Vasilij III e lo carstvo di Crimea

Vasilij e il khanato di Kazan
Tavola dei governanti di Kazan
Tavola genealogica degli appartenenti ai khanati di Kazan, Crimea e di Amsterdam

Capitolo II

“Sofiskaja Vtoraja Letopis’” (anni 1502-1511)

“Narrazione sulla presa di Pskov”

“La presa di Smolenks”

“La grave malattia dello car’ Machmet-Amin’…”

Narrazione sulla malattia e la dipartita di Vasilij III”

Bibliografia
Indice dei nomi

Lo Sciamano – Il Maestro dell’Estasi

Lo Sciamano – Il Maestro dell’Estasi

Titolo originale: Shaman. The Wounded Healer

Autore/i: Halifax Joan

Editore: Red Edizioni

prima edizione, traduzione dall’originale inglese di Nicoletta Della Casa.

pp. 152, interamente e riccamente illustrato a colori e b/n,

«Dopo avere assaporato l’immortalità il riso della compassione sgorga dal suo cuore di uomo.»

Lo sciamano è una figura chiave delle culture tradizionali, di oggi e di ieri: guaritore, veggente, poeta, depositario del sapere comune. Vero e proprio “Signore delle soglie”, si serve della trance e dello stato di estasi per dominare le forze invisibili della natura, per accompagnare le anime nell’aldilà e penetrare nel regno della visione, per trascendere le categorie di spazio e di tempo.
Dalle pitture rupestri del Paleolitico, sino ai moderni romanzi di Carlos Castaneda, tracce di sciamanesimo giungono fino a noi. Rintracciare i tratti comuni che, nelle attività sacre delle donne e degli uomini “condannati all’ispirazione”, nelle loro parole, nei rituali e nei dipinti, uniscono l’Australia degli aborigeni con la Siberia, il Giappone con le foreste dell’Orinoco è la sfida che lancia questo libro. La seria informazione e il ricco corredo iconografico sono gli strumenti di cui si serve.

Tantra – Devozioni Amorose

Tantra – Devozioni Amorose

Autore/i: Anonimo

Editore: Franco Maria Ricci Editore

l’edizione è stata curata da Laura Casalis, introduzione di Gabriele Mandel, l’Editore ringrazia Ravi Kumar per la collaborazione data alla ricerca iconografica, collana: Iconographia.

pp. 96, interamente e riccamente illustrato a colori, Milano

«La nostra sorte è incerta, la nostra vita insicura; non sappiamo perché né dove ne’ quando. Abbiamo i nostri sogni per illuderci e le nostre fantasie per difenderci. È poca cosa contro il buio immenso che preme alle porte del nostro pensiero, ma a volte questa manciata di ideali si sublima in opere d’arte durature, in concetti filosofico-religiosi che trasuperano il limitato e il transitorio. Uno di questi, uno dei più alti e significativi e il Tantrismo; grazie al quale i nostri atti comuni si trasformano nella raffigurazione dell’Universo, e siamo in grado di ripeterne la Creazione, di realizzare noi stessi, di trasuperare ogni limite contingente.
Tantrismo e parola sanscrita derivata dalla radice tan, che evoca “l’espansione”; per cui identifica la conoscenza di tutto ciò che conduce alla coscienza dell’Essere, e designa anche i testi in cui questa Via vien trattata. Dando credito alle supposizioni che si possono intessere sui reperti archeologici della Civiltà della Valle dell’Indo potremmo far risalire il Tantrismo ad almeno cinquemila anni or sono,: e sicuramente esso ha influito sul buddhismo, sul jainismo e sull’induismo. Qui ne vediamo l’aspetto immediato ed esteriore del rituale ultimo: l’accoppiamento simbolico, per cui queste immagini, che possono superficialmente apparire come curiose rappresentazioni di un erotismo delineato con ingenuità folkloristica, lette con la chiave opportuna si dimostrano simbolo di elevazione trascendentale per il raggiungimento della Verità suprema di là dal limitato e dal fenomenico.[…]» (Dall’introduzione di Gabriele Mandel)

Le Droghe e la Mente

Le Droghe e la Mente

Un biologo spiega i fatti e i miti relativi alle droghe e ai farmaci che influiscono sui processi mentali – La storia – La leggenda – L’uso per scopi ludici, come trattamento delle malattie mentali, come ricerca del proprio io.

Autore/i: De Ropp Robert S.

Editore: Cesco Ciapanna Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Gianfranco Mantegna.

pp. 280, Roma

Tra l’attività molecolare del cervello e l’esperienza mentale degli esseri umani esiste una frattura che non siamo capaci di colmare. Ma una cosa è certa: la chimica del cervello è il substrato della mente, e ciò che la altera avrà effetto sulla mente stessa. Come le “droghe della mente” facciano questo, è l’oggetto di questo libro. (Robert S. De Ropp)

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Introduzione

Parte I – Il Giardino Magico

  • La lusinga del giardino
  • La mente e la mescalina
  • La mente e la marijuana
  • La mente e l’oppio
  • Alcool e tabacco
  • Infusi misteriosi e infusi casalinghi
  • Psichedelici sintetici
  • Qualche conclusione

Parte II – Menti Malate: Nuovi Farmaci

  • La chimica della follia
  • Farmaci che guariscono la mente

Parte III – Mente e Materia

  • La chimica del cervello
  • Un’apertura sul futuro

Bibliografia
Indice analitico

Cinque Nō Moderni

Cinque Nō Moderni

Titolo originale: Kindai Nōgakushū

Autore/i: Mishima Yukio

Editore: Ugo Guanda Editore

introduzione di Donald Keene, traduzione dal giapponese e cura di Lydia Origlia, in copertina: Kumisada, L’attore Ichikawa Danjuro VII nel ruolo di Suyawara no Michizane, 1814 ca.

pp. 168, Milano

Forse, il teatro come regia e il teatro come drammaturgia, cioè come riscrittura perpetua di un testo precedente, non è altro che il punto più organico e avanzato della teoria di Oscar Wilde, la critica come arte… Che cos’è il patrimonio drammaturgico se non il deposito di un museo? E che cos’è la regia se non una Continua opera di restauro? In particolare il teatro nō, che più utilmente potrebbe essere accostato all’europeo teatro d’opera. Ne restano circa cinquecento testi, scritti tra il XIV e il XVI secolo; e Yukio Mishima se ne è fatto brillante interprete tra i moderni, riscrivendone alcuni dei più famosi. No significa «abilità». Ma è un teatro ben lungi dall’esaurirsi nel suo difficile rituale. C’è anche un prestigio simbolico che consiste, essenzialmente, nel rappresentare storie di morti, storie di fantasmi. Teatro come museo ovvero luogo istituzionale della ripetizione, del ritorno, il teatro nō è teatro allo stato puro, teoria critica che sempre si aggiorna nell’evocazione del testo scomparso.
Nessuno meglio di Mishima avrebbe potuto resuscitare quell’antica fama: laddove ognuno dei suoi esponenti, dietro la patina della scintillante mondanità, del verbo elusivo e corrivo, non cessa di riaprire la «piaga» della tradizione, riprendere l’interrotto dialogo con i morti e, infine, trascrivere nell’accessibilità di una veloce drammaturgia contemporanea il mistero e la staticità dell’essere tragico, della tragedia antica.

Yukio Mishima, uno dei più famosi scrittori giapponesi contemporanei, nacque a Tokyo nel 1925 e morì suicida nel 1970.
Tra le sue numerose opere ricordiamo: Confessioni di una maschera (1949), La voce delle onde (1954), Il padiglione d’oro (1956), Il sapore della gloria (1963), e, in queste edizioni, Sole e acciaio (1968), Madame de Sade (1968) e Il mio amico Hitler (1968).

Una Stanza Chiusa a Chiave

Una Stanza Chiusa a Chiave

Autore/i: Mishima Yukio

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

nota introduttiva di Antonio Franchini, traduzione di Lydia Origlia.

pp. 96, Milano

«La bambina continuò a fissarlo ostinatamente.
Increspò appena le labbra, proprio con l’espressione che assumono le donne quando pensano che il bacio appena ricevuto sia la cosa più importante della loro vita.»

Chiuso a chiave nella sua stanza, Kazuo osserva il crollo del mondo, la caduta di tutti i valori tradizionali, rapidamente infranti e dimenticati, nel caotico ed edonistico Giappone del dopoguerra.
L’unica cosa che, ai suoi occhi, mantiene ancora un significato è la carne, ed è appunto la carne, quella di una bambina di nove anni che tiene prigioniera, che Kazuo si appresta a profanare in una camera silenziosa e segreta come una tomba.
Un romanzo eccessivo, feroce, realistico e simbolico nello stesso tempo, nel quale lo scrittore giapponese Yukio Mishima (1925-70) traspone tutto il suo orrore per la società contemporanea e la sua attrazione per la morte, quegli stessi sentimenti che, anni dopo, lo porteranno a darsi la morte seguendo l’antico rituale dei samurai.

Figli della Dea Madre – Storia dei Neonati nel Mediterraneo

Figli della Dea Madre – Storia dei Neonati nel Mediterraneo

Autore/i: Autori vari

Editore: Hygeia Press

prima edizione, a cura di Vassilios Fanos e Murat Yurdakök, prefazione di Giuseppe Buonocore, prefazione di Paolo Giliberti, prefazione di Gianpaolo Donzelli, introduzione degli autori.

pp. 224, nn. illustrazioni b/n, Quartu Sant’Elena (Cagliari)

Questo libro racconta la nascita attraverso la storia, il mito, le arti figurative e i rituali millenari tramandati sullo sfondo del Mediterraneo. Si delineano le radici profonde della nostra civiltà e le trasformazioni intervenute all’interno della famiglia, della società e del sapere medico. L’attenzione si focalizza sul ruolo della donna, sull’accoglienza del neonato, sulla percezione sociale dell’allattamento al seno, e su terreni meno esplorati quali la fertilità e l’adozione. Ne emerge una rappresentazione culturale della nascita divisa tra antiche usanze e una visione sempre più scientifica della gravidanza e del parto.
Questo saggio contribuisce a un approfondimento delle illness narratives, favorendo la ricerca di una convergenza tra il linguaggio medico settoriale e il linguaggio dell’esperienza culturale, perché la evidence based medicine non si contrapponga alla narrative based medicine, ma i due linguaggi convergano verso una complementarità che possa rafforzare l’alleanza tra medico e paziente.

«Questo libro tratta di storia e di tradizioni intorno al concepimento, alla nascita e alla cura dei neonati nella cultura europea, in particolare nell’area che gravita verso il Mediterraneo. La storia e le tradizioni fanno parte di un bagaglio culturale che accomuna medici e pazienti e si esplica in un linguaggio condiviso, che rende possibile la comunicazione.» (Giuseppe Buonocore, Presidente UENPS – Union of European Neonatal and Perinatal Societies)

«L’evento nascita ha assunto, in tutte le epoche e in tutte le culture, le connotazioni del mito, il tocco del magico, il simbolismo del soprannaturale. Oggi, nel momento in cui affermiamo il diritto del nuovo nato a essere “persona”, ricordare il passato aiuta a trovare le soluzioni giuste alle tante domande, ancora disattese.» (Paolo Giliberti, Presidente SIN – Società Italiana di Neonatologia)

«Nel libro viene con forza ribadito che la nascita è un evento politico e sociale, appartiene alla storia del singolo cittadino-neonato, alla donna e all’uomo da cui nasce, all’intera società. La lettura del libro è indicata per chi opera nelle scienze neonatologiche, pediatriche, perinatologiche, a qualsiasi livello, storico, sanitario, psicologico, sociologico, antropologico, e a tutti gli studenti universitari, nei percorsi di formazione in queste discipline.» (Gianpaolo Donzelli, Presidente SIMP – Società Italiana di Medicina Perinatale)

Autori: Cristina Areias, Alessandra Atzei, Luigi Cataldi, Marinella Corridori, Giovanni Corsello, Matteo Della Monica, Gianpaolo Donzelli, Thamianos Fanos, Italo Farnetani, Nadia Maria Filippini, M. Giuseppina Gregorio, Hercflia Guimaraes, Roberto Mauri, Luigi Memo, Amélia Ricon-Ferraz, Marcella Testa, Teresa Tomé, Francesco Tregnaghi, Kyriakì Tsotra, Alice Vuoso-Mauri.

Vassilios Fanos Direttore Terapia Intensiva Neonatale, Puericultura e Nido, Azienda Mista di Cagliari. Pediatra, Neonatologo, Igienista. Professore Associato di Pediatria, Università degli Studi di Cagliari. Tesoriere della Società Italiana di Neonatologia. Fondatore, Past Consigliere e Scientific Officer UENPS (Union of European Neonatal Perinatal Societies). Relatore e moderatore in numerosi convegni, organizzatore e segretario scientifico di molti congressi e corsi di aggiornamento, revisore di riviste mediche internazionali, autore di numerosissime pubblicazioni e di vari libri.

Murat Yurdakök Professore di Pediatria, Consulente in Neonatologia Università Hacettepe di Ankara. Presidente della Società Turca di Neonatologia, Past-President della Società Turca di Pediatria, Presidente UCENS (Union of Central Eurasian Neonatal Societies), Presidente UMENS (Union of MEditerranean Neonatal Societies), Segretario UENPS (Union of European Neonatal Perinatal Societies). Autore di numerosissime pubblicazioni e di vari volumi, ha organizzato numerosi convegni e corsi di aggiornamento ed è stato relatore e moderatore in molti congressi.

La Preghiera nella Vita

La Preghiera nella Vita

Sfida e dono

Autore/i: de Carvalho Azevedo Marcello

Editore: Editrice Àncora

introduzione dell’autore.

pp. 272, Milano

«Questo libro scaturisce da una convinzione personale sulla necessità della preghiera. Essa è tanto indispensabile alla vita della nostra fede, quanto l’aria pura e l’acqua alla nostra sopravvivenza… Scritto con il tempo e nel tempo, questo libro non deve essere letto senza prender tempo. Pregato dall’autore prima di essere scritto, esso sarà più propriamente pregato che letto da chi lo usa… Radicato nella Scrittura e fortemente poggiato su di essa, il libro suppone che il lettore tenga costantemente la Bibbia in mano, che cerchi di riflettere personalmente sui testi citati…».
Sono alcune delle affermazioni perentorie con cui l’autore apre il libro e ne danno la fisionomia prima ancora di offrirne i contenuti, che vengono organizzati nelle seguenti sezioni: Indole e urgenza della preghiera cristiana; Aspetti della preghiera cristiana nei quattro Vangeli; La preghiera di Gesù e la preghiera cristiana; La preghiera di Maria e la preghiera cristiana; La preghiera di Paolo e la preghiera cristiana; Preghiera, discernimento e crescita nella fede.
L’autore, inoltre, aggiunge ai capitoli alcune note di grande interesse: Povertà della persona. Rinunciare al dominio del proprio processo di crescita nella fede; Preghiera relazionale. Certezza del dono e risposta attiva a questo dono; Preghiera non intimistica. Preghiera aperta a Dio e agli altri, realista e feconda, contemplativa e attiva; Dimensione teologale e trinitaria della preghiera cristiana; Preghiera impegnata. Articolazione tra preghiera e vita, tra preghiera e conversione personale, tra preghiera e trasformazione sociale.
Ci troviamo di fronte a un’opera che è piuttosto un sussidio alla preghiera che un testo di lettura continua e discorsiva, destinata a emergere nel folto panorama della letteratura sull’argomento.

Sai Baba – La Divinità Vivente

Sai Baba – La Divinità Vivente

La vita, i prodigi, gli insegnamenti del più grande Guru vivente.

Autore/i: Shakuntala Balu

Editore: Armenia Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Mario Monti.

pp. 368, nn. fotografie b/n, Milano

È quanto meno straordinario che ai giorni nostri un uomo sia adorato come un Dio in un tempio tradizionale da parte di una moltitudine di fedeli per i quali il solo parlargli è un’estasi, un dono prezioso toccargli i piedi, un volo dell’anima cantare i suoi canti.
Quest’uomo è Sri Sathya Sai Baba.
L’autrice, che ha avuto l’occasione di sentirlo parlare e di parlargli personalmente, di studiare gli innumerevoli avvenimenti che si svolgono attorno a lui, descrive in questo volume, nel modo più oggettivo possibile, tutto ciò che ha visto, udito e imparato negli anni trascorsi accanto alla Divinità Vivente.
Ne risultano pagine «vive», ricche di saggezza, testimoni dell’affascinante e sfaccettata personalità di Sai Baba, dei suoi poteri sovraumani, del suo incredibile carisma.
Credere o no in lui è una scelta individuale che ognuno deve fare in base alle proprie convinzioni e non e scopo di questo volume creare nuovi adepti, ma portare a tutti l’indiscutibile e universale messaggio d’amore che trasfonde dalla vita e dagli insegnamenti di Sai Baba.

Il Problema Politico dei Cattolici

Il Problema Politico dei Cattolici

Autore/i: Del Noce Augusto

Editore: UIPC – Unione Italiana per il progresso della cultura

pp. 132, Roma

«L’Unione Italiana per il Progresso della Cultura raccoglie, in questo quaderno, due scritti di Augusto Del Noce, l’uno sul problema politico dei cattolici, che formò oggetto di una relazione al Convegno di studio della Democrazia Cristiana, svoltasi a Lucca, nell’aprile ’67, e l’altro sul progressismo cattolico, che è il testo – profondamente rielaborato – di una conferenza tenuta al Teatro Carignano di Torino, nel febbraio ’66.
Seguono alcune conclusioni aggiunte dall’Autore per riassumere le idee essenziali e le tesi sostenute riguardo alla sua interpretazione politico-religiosa anziché politico-economica della storia contemporanea. Le linee principali di questa interpretazione si ritrovano nell’opera fondamentale di Del Noce «Il problema dell’ateismo» che segna un momento cruciale negli studi italiani sui presupposti teologici e cristiani che si annidano in larga parte della filosofia moderna. Secondo il Del Noce, se non si ammette l’interpretazione religiosa della crisi, che si manifestò nelle due guerre mondiali, e che viviamo tuttora, non c’e altra possibilità che l’interpretazione politico-economica di tipo marxista. La sua diffusione ha dato luogo a certe nuove tendenze o reviviscenze del mondo cattolico, che sono i vari progressismi e neomodernismi: forme che si possono criticare nelle loro radici, senza però indulgere a posizioni, comunque dissimulate, di conservazione o di reazione.
Se, dunque, è vero che il tormento metafisico, ideologico e religioso del nostro tempo è proprio la ricerca di nuove forme di pensiero più aderenti alle concrete situazioni del mondo moderno, i due scritti di Del Noce hanno il merito di introdurre una nuova analisi della storia contemporanea dell’Italia, che si collega, muovendo da diversi punti di partenza e procedendo per altre vie, a quella che Croce chiamava una sua idea fissa, ma che successivamente fu troppo dimenticata, della natura religiosa della crisi di oggi. […]» (Antonio Ciampi, novembre 1967)

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Avvertenza

P A R T E   P R I M A

IL PROBLEMA POLITICO DEI CATTOLICI

I –    Premessa

II –   Un problema culturale nuovo: il pensiero cattolico dinanzi alla società del benessere

III –  Il problema dell’unità politica dei cattolici

IV –   L’autonomia della Democrazia Cristiana

P A R T E   S E C O N D A

IL PROGRESSISMO CATTOLICO

I –    Il nemico interno

II –   Quindici tesi sulla storia contemporanea

III –  I caratteri essenziali del neomodernismo

IV –   Il dialogo

V –    Il servizio della pace

VI –   Nuove forme d’intesa?

VII –  Alleanza russo-americana?

VIII – Origini e contraddizioni del progressismo cattolico

IX –   Conclusione