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Arte Nuova di Pensare

Arte Nuova di Pensare

Titolo originale: Nouvel art de penser

Autore/i: Guitton Jean

Editore: Edizioni Paoline

nona edizione, traduzione a cura del “Circolo Fucino di Vittorio Veneto”.

pp. 136, Roma

Recuperando un’antica tradizione presente nelle opere pedagogiche di molti autori classici, Jean Guitton scrive questo breve libretto rivolgendosi, con affetto paterno, ad una misteriosa interlocutrice di nome Irene. L’Autore le rivolge i propri consigli in merito al corretto esercizio dell’intelligenza, poiché, come egli dichiara, «è un dovere per tutti essere intelligenti». Dopo aver ricordato come il pensiero autentico nasca solo dalla capacità di stupirsi e di ammirare, l’Autore ci descrive tre procedimenti attraverso cui rendere più feconde le nostre riflessioni. Il primo è l’elezione, cioè innanzitutto la scelta di ciò che più corrisponde alle attitudini del nostro spirito, poiché Guitton dice: «non posso comprendere se non ciò che risponde a qualche cosa di me stesso». Ma elezione è anche opera di sintesi, scelta di una pagina, e poi di una formula, di una frase, che individuiamo come rappresentativa del pensiero che stiamo considerando. Successivamente abbiamo l’esercizio della distinzione, che ci invita a cercare le sfumature tra concetti simili ma non identici, e ci porta a constatare i limiti del nostro linguaggio di fronte alla complessità del reale. Infine si propone la ricerca della contraddizione: per rafforzare le proprie convinzioni, occorre metterle a confronto con il pensiero opposto, rovesciare il proprio argomento per saggiare la forza dei ragionamenti dell’avversario; la ricerca di paradossi che si oppongono al pensiero ordinario è sempre un’utile stimolo alla riflessione. Da notare che l’Autore, dopo aver descritto le dinamiche del pensare, invita anche a prendere le distanze da una posizione idealista, che identifica il pensiero con l’essere. Per questo egli invita a prediligere il metodo, che dà la preminenza al confronto col reale, rispetto al sistema, che si basa principalmente sulla propria coerenza interna. La prosa di Guitton si mantiene, come sempre, brillante e incisiva, il suo pensiero fine, profondo e capace di stimolare nel lettore la riflessione.

Nato a Saint-Etienne (Loire) il 18 agosto 1901, allievo di Brunschwicg e di Bergson, Jean Guitton è una delle figure più rappresentative del pensiero cattolico contemporaneo. Dopo la tesi su Tempo ed eternità in Plotino e Sant’Agostino (1933) ha pubblicato una serie di opere tutte rivolte allo studio dei rapporti tra cattolicesimo e pensiero moderno, opere nelle quali egli ci offre la misura di una personalità autenticamente impegnata nella più alta problematica teologica e nel dovere di parlare all’uomo contemporaneo di ogni cultura e di ogni posizione sociale. Nel 1938 pubblica Il pensiero moderno e il Cattolicesimo; nel 1941 Giustificazione del tempo; nel 1949, dopo l’esperienza della prigionia in Germania e dei primi anni del ritorno, L’esistenza temporale.
Professore dal 1948 al 1954 all’Università di Digione, nel 1954 è chiamato alla Sorbona e nel 1961 all’Accademia di Francia. Dopo il 1959 Guitton scrive varie opere che da La Chiesa e il Vangelo (1959) a La Chiesa e il Concilio (1963) preparano e spiegano il Concilio Ecumenico Vaticano II. Papa Giovanni XXIII ha chiamato Guitton come osservatore laico al Concilio ed egli risulta il primo laico chiamato a far parte (fin dalla prima sessione) del Vaticano II. Confermato come uditore da Paolo VI, ha parlato ultimamente al Concilio il 3 dicembre 1963.

Numismatica Antica

Numismatica Antica

Storia e metodologia

Autore/i: Breglia Laura

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

introduzione dell’autrice.

pp. 336, 46 pagine di tavole b/n, Milano

Sempre più importante si è fatto in questi ultimi anni, con l’ampliarsi e l’arricchirsi degli interessi dello storico e con l’aprirsi di nuovi campi d’indagine, come ad esempio la ricerca di storia economico-sociale, l’apporto della numismatica allo studio dell’antichità.
Questo stato di case ha fatto nascere l’esigenza di un lavoro di sintesi che mettesse a disposizione degli studiosi e delle persone colte un quadro organico delle conoscenze attuali in materia.
Questo compito si è posto Laura Breglia, il cui lavoro è la prima sintesi organica della numismatica antica, una visione d’insieme in cui vengono chiaramente delineati tanto i risultati ormai acquisiti quanto le lacune delle nostre conoscenze attuali.

Laura Breglia è Presidente dell’Istituto Italiano di Numismatica, Vice Presidente della Commission Internationale de Numismatique, Professore incaricato presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Roma e la Scuola di Perfezionamento di Storia Antica, Archeologia Classica e Archeologia Orientale.
Tra i suoi molti studi ricordiamo come particolarmente significativi: Le prime fasi della coniazione romana dell’argento e Le antiche rotte del Mediterraneo documentate da monete e pesi.

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Introduzione

Parte prima
Gli aspetti “esterni” della moneta e gli attuali principi della metodologia numismatica

Capitolo primo
Gli studi numismatici: indirizzi tradizionali ed attuali orientamenti

Capitolo secondo
Tecnica monetaria antica

Capitolo terzo
I tipi monetari nel loro valore di contenuto: aspetti e metodi di studio

Capitolo quarto
Moneta ed arte

Capitolo quinto
L’aspetto ponderale della moneta

Capitolo sesto
L’emissione della moneta

Capitolo settimo
Criteri per una cronologia monetaria

Parte seconda
Le tappe fondamentali nelle evoluzione storica della moneta

Capitalo primo
Le fasi preparatorie della moneta vera e propria

Capitolo secondo
Gli inizi della moneta legale e i suoi caratteri essenziali

Capitolo terzo
L’organizzazione della moneta e i sistemi ponderali

Capitolo quarto
La circolazione monetaria greca nel suo duplice aspetto statico e dinamico: fonti e metodologia

Capitolo quinto
Momenti particolari e fondamentale problematica della monetazione in età greca

Capitolo sesto
Aspetti, interessi e difficoltà attuali degli studi sulla monetazione romana

Capitolo settimo
Orientamento di metodo: numismatica e storia

Documentazione delle tavole
Avvertenza alle tavole
Elenco delle abbreviazioni
Documentazione delle tavole
Note
Tavole
Indice dei nomi

Roma nei Secoli Oscuri

Roma nei Secoli Oscuri

Titolo dell’edizione originale: «Rome in the Dark Ages»

Autore/i: Llewellyn Peter

Editore: Editori Laterza

unica edizione, introduzione di Augusto Vasina, traduzione di Giovanni Di Benedetto e Augusto Vasina.

pp. XI-296, 3 cartine b/n f.t., Bari

Dal 476 d.C. alla restaurazione imperiale di Ottone I, Roma visse cinquecento anni di assedi e distruzioni, intrighi di palazzo e sottigliezze diplomatiche, ma anche di abile politica papale e di crescente grandezza religiosa.
Nella narrazione storica Llewellyn ci restituisce l‘atmosfera stessa della vita a Roma in questi secoli, cogliendone tutti gli aspetti, dagli avvenimenti militari e politici alle altezze spirituali di Gregorio Magno, dalle gerarchie della corte papale ai pii itinerari dei pellegrini, dai fatti di vita quotidiana alle realizzazioni artistiche e spirituali.

Nato nell’Hertfordshire (Inghilterra) nel 1987, Peter Llewellyn si e specializzato in storia moderna presso il Jesus College di Oxford.
Negli anni 1961-63 ha condotto ricerche sul Medioevo ed il Rinascimento italiani presso la British School di Roma Dal 1966 insegna nell‘Istituto di Storia dell‘università di North Wales.

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Introduzione di Augusto Vasina

  • I. Roma e gli Ostrogoti
  • II. Le guerre gotiche
  • III. La Roma di Gregorio Magno
  • IV. La Chiesa romana e il clero
  • V. Roma e l’Impero bizantino
  • VI. La Roma dei pellegrini
  • VII. Roma e i Longobardi
  • VIII. Roma e i Franchi
  • IX. Roma e l’Impero carolingio
  • X. Roma e i dinasti

Note
Bibliografia

Vita degli Aztechi nel Codice Mendoza

Vita degli Aztechi nel Codice Mendoza

Autore/i: Papa Sebastiana

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, ricerca storica, iconografica, introduzione, commenti e traduzioni di Sebastiana Papa.

pp. 136, riccamente e interamente illustrato a colori, Milano

Un uomo sogna di raccogliere un fiore e, al risveglio, lo stringe nella mano… Simile al sogno della favola fu l’incontro tra l’Occidente e gli splendori delle antiche civiltà americane; così presto esse si dissolsero e svanirono da far dubitare della loro stessa esistenza: non fosse stato per le vestigia colossali e desolate che ne rimanevano, si sarebbe potuto credere a uno di quei miraggi che così spesso avevano ingannato i viaggiatori perduti in geografie barbare.
Sull’altopiano messicano l’impero azteco era morto di delicatezza e di meraviglia. Dei erano stati creduti dai messicani i rozzi avventurieri sbarcati nel loro paese; lo stupore fu tutto da una parte: lo sguardo degli invasori era ispessito dall’avidità. Alcuni anni dovettero passare, e molto sangue scorrere, prima che la civiltà azteca, appena intravista e subito svaporata, diventasse per alcuni oggetto di curiosità, di rimpianto, persino di rimorso. Si interrogarono i superstiti, si registrarono informazioni su religione, costumi, storia; fu spesso biasimata, specie da monaci, «l’inumana ingordigia di alcuni ribaldi» che aveva trasformato un impero fiorente in polvere e rovina.
Viceré del Messico in quegli anni successivi alla Conquista, don Antonio de Mendoza intese fare un dono a Carlo V, suo lontano monarca; incaricò dunque gli artisti del popolo vinto di perpetuare in un libro pittografico la memoria di vicende, costumi e fulgori aztechi; a fianco delle immagini fece trascrivere minuziosi annali, elenchi. dei tributi che affluivano dalle città sottomesse all’ultimo imperatore Montezuma, una descrizione della vita dell’uomo azteco «dalla tomba del grembo al grembo della tomba».
Una nave parti, che portava il Codice Mendoza in Europa; i corsari la catturarono; si credette l’opera inabissata per sempre, come l’impero che descriveva; riapparve invece qualche anno dopo, nel 1553, e per un secolo navigò oscuramente tra le mani di geografi, scrittori di libri di viaggio, ambasciatori e antiquari, tra Francia e Inghilterra, finché come molte cose non approdò nella penombra e nel segreto di una grande biblioteca: la Bodleian Library di Oxford, che ancora la conserva.
Tra i tesori della miniatura e dell’immagine innumerevoli e emozionanti sono le scoperte possibili; poche opere,, tuttavia, hanno il fascino di questo codice, nato dai ricordi di un impero morto e destinato a un imperatore melanconico, che non poté mai vederlo. Nella nostra edizione fa da contrappunto alle immagini una scelta di testi nati a ridosso e nella scia, già amara, della Conquista. Testi affascinanti perché attraverso di essi ci giungono le parole e la memoria, già turbata ma non ancora completamente offuscata dal trauma, della popolazione vinta; testi importanti, anche, perché per la prima volta un dubbio li sfiora, una domanda, un’intima esitazione davanti alle violenze esercitate in nome della civiltà cristiana europea. Qui troviamo, insomma, le radici ancora timide di problemi e sensi di colpa che nei secoli successivi avrebbero infestato, sempre più profondamente e legittimamente, la «buona coscienza» della nostra società.

Narcisismo e Analisi del Sé

Narcisismo e Analisi del Sé

Programma di Psicologia Psichiatria Psicoterapia

Autore/i: Kohut Heinz

Editore: Bollati Boringhieri Editore

prefazione dell’autore, traduzione di Simonetta Adamo Tatafiore.

pp. 360, Torino

Al tema del narcisismo Kohut è legato da una lunga serie di ricerche e di contributi che hanno largamente influenzato la letteratura psicoanalitica più recente. Questo volume ne costituisce insieme la sintesi e il punto di arrivo: qui infatti, per la prima volta, il trattamento psicoanalitico dei disturbi narcisistici della personalità viene dichiarato possibile e riceve un proprio statuto teorico.
Il paziente narcisista, per gli ostacoli che pone allo sviluppo di un transfert adeguato, ha a lungo tenuto in scacco la dottrina tradizionale, fino alla radicale revisione operata da Kohut. Il nuovo modello di tecnica che ne deriva travalica l’ambito specifico del narcisismo, giungendo a gettare nuova luce sul processo psicoanalitico in generale.

Alchimia e Kabbalah

Alchimia e Kabbalah

Titolo originale: Alchemie und Kabbala

Autore/i: Scholem Gershom

Editore: Se

traduzione di Marina Sartorio, in copertina: Illustrazione dal Livre des figures hiéroglyphiques, Parigi, XVII secolo.

pp. 120, Milano

«Da quando il mondo europeo, sul finire del Medioevo, venne a contatto con la mistica e la teosofia ebraica, ossia con la kabbalah, ha coniugato, nel corso dei secoli, le più varie rappresentazioni con il suo complesso propriamente costitutivo. Il nome di questa misteriosa disciplina, esaltata e ammirata dai suoi primi diffusori cristiani, Giovanni Pico della Mirandola e Reuchlin, come la custode della più antica e della più alta saggezza misterica dell’umanità, divenne una parola d’ordine in tutti i circoli interessati alla teosofia e all’occultismo nell’epoca del Rinascimento e in quella successiva del Barocco. Divenne una sorta di bandiera dietro la quale – poiché non v’era da temere alcun controllo da parte dei pochi autentici cultori della kabbalah – praticamente tutto poteva venire offerto al pubblico: da contenuti autenticamente ebraici a meditazioni solo vagamente ebraizzanti di profondi mistici cristiani, fino agli ultimi prodotti scaduti della geomanzia e della cartomanzia. Il nome kabbalah, con il brivido reverenziale che immediatamente incuteva, comprendeva tutto. Anche i più estranei elementi del folklore occidentale, anche le scienze del tempo in qualche modo orientate verso l’occultismo, come l’astrologia, l’alchimia, la magia naturale, divennero “kabbalah”. E ancor oggi essa è appesantita da questa zavorra, giunta in certi casi a oscurare totalmente il suo autentico contenuto, presso la communis opinio, tra i profani come tra gli adepti della teosofia, nell’uso linguistico di numerosi scrittori europei e persino di studiosi.
[…] Gran parte degli scritti sul cui frontespizio campeggia la parola kabbalah non ha nulla, o pressoché nulla, a che vedere con essa.
Risulta così decisivo distinguere quegli elementi che realmente appartengono storicamente alla kabbalah o le si connettono da quelli che sono stati confusi con essa attraverso uno sviluppo prodottosi al di fuori dell’ebraismo. Si pone dunque primariamente il compito di risolvere il problema dei rapporti tra alchimia e kabbalah. Da oltre quattrocento anni, infatti, per i teosofi e gli alchimisti cristiani d’Europa alchimia e kabbalah sono divenuti ampiamente concetti sinonimici e si tende a credere che esistano tra loro forti e intimi legami. Approfondire criticamente questo problema sarà lo scopo del presente studio».

Realismo e Simbolismo dei Colori nella Cosmologia Shī’ita

Realismo e Simbolismo dei Colori nella Cosmologia Shī’ita

Autore/i: Corbin Henry

Editore: Se

traduzione di Roberto Rossi Testa, in copertina: Paesaggio mistico, miniatura persiana del XIV secolo (particolare).

pp. 112, Milano

«Il fenomeno del colore è stato affrontato, sotto aspetti diversi, sia dalla filosofia che dalla teosofia islamica. È ormai trascorso qualche anno da quando abbiamo avuto l’occasione di iniziare lo studio dell’argomento prendendo a guida uno dei più grandi maestri della spiritualità iranica, ’Alāoddawleh Semnānī (XIV secolo). Siamo stati così condotti nel cuore di una fisiologia dell’organismo sottile, ogni centro del quale è designato come un “profeta del tuo essere” e caratterizzato da un colore, un’aura, la cui percezione visionaria rivela al mistico il suo grado di progresso sulla Via. D’altra parte, nell’Islam esiste una lunga tradizione ermetica le cui testimonianze ci conducono a porci la seguente domanda: come percepivano i colori e i fenomeni cromatici gli alchimisti, per essere indotti a interpretarli come facevano? Che si tratti di fisiologia sottile o di alchimia, ci troviamo di fronte a una questione essenzialmente fenomenologica: in che cosa consiste per i nostri autori il fenomeno del colore? Come intendere correttamente ciò che ne dicono, allorché la loro interpretazione mira a “salvare il fenomeno”, ossia a spiegarlo in accordo con quello che essi ne colgono».

Animali Umani

Animali Umani

Biblioteca dei Misteri

Autore/i: Hamel Frank

Editore: Edizioni Mediterranee

presentazione di Leslie Shepard, prefazione dell’autore, traduzione di Roberta Rambelli.

pp. 288, Roma

Il folklore di ogni parte del mondo narra di trasformazioni di uomini in animali. Le leggende sui lupi mannari, gli uomini-leone, satiri, centauri e sirene, lamie e vampiri, gnomi, silfi e spiriti elementali, donne-volpe e fanciulle-topo sono diffuse in tutte le narrazioni tradizionali dell’umanità. A queste metamorfosi fantastiche, non sempre spaventose o malefiche, si aggiungono presenze decisamente inquietanti: il Capro Nero del Sabba, gli abitatori del buio, i dèmoni in forma umana che tendono agguati e ordiscono inganni.
La cosa singolare è che queste trasformazioni e queste presenze non sono registrate solo dalla fiaba o dalla leggenda: esistono, in epoche storiche anche abbastanza vicine, innumerevoli rapporti al riguardo, corredati da una serie impressionante di documenti e testimonianze: tanto da far credere che, dietro la leggenda, possa esservi, come spesso accade, qualcosa di più.
Nel presente libro, l’autore non avanza in proposito ipotesi azzardate. Ma la messe di materiale raccolta presso le tradizioni folkloristiche di ogni latitudine è cosi abbondante e bene organizzata da gettare luce nuova sull’argomento non solo dal punto di vista dell’interconnessione fra i diversi miti dell’umanità, ma anche da quello dell’occultismo. Particolarmente notevoli sono le coincidenze messe in risalto dall’autore fra il comportamento degli animali «mannari» e quello delle streghe e degli stregoni, la cui presenza è documentata sin dall’alba della società umana.
Il volume è considerato un classico fra gli studi mitologico-folkloristici.

Frank Hamel, benché sia nome maschile, appartiene a una donna: una celebre studiosa di bibliografia ed editrice londinese (1869-1957). Per tutta la vita Miss Hamel ha tenuto a mantenere questa confusione sul proprio sesso: le sue opere sono sempre state attribuite ad un autore anziché ad una autrice.
In questa luce, si può spiegare il suo acuto interesse per tutte le metamorfosi: di uomo in donna e viceversa, di uomo in animale, di uomo in demone.
Tale interesse, durato tutta un’esistenza, ha prodotto questo affascinante libro.

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Fascino del mistero
Presentazione
Prefazione

  1. Introduzione al tema
  2. La trasformazione
  3. L’anima della boscaglia
  4. Anime umane in corpi animali
  5. Le danze degli animali
  6. Animale-uomo e uomo-animale
  7. Capri espiatori e santi
  8. I processi dei lupi mannari
  9. Il lupo mannaro nei miti e nelle leggende
  10. Uomini-tigre e uomini-leone
  11. Le volpi mannare
  12. Le trasformazioni delle streghe
  13. I familiari
  14. Le trasformazioni nel folklore e nelle favole (I)
  15. Le trasformazioni nel folklore e nelle favole (II)
  16. Animali e mostri favolosi
  17. Serpenti umani
  18. Gatti e galli fantasma
  19. Donne-uccello
  20. Animali di famiglia
  21. Animali-fantasma
  22. Il doppio fantasma
  23. Elementali animali
  24. Spiriti animali nella magia cerimoniale
  25. Conclusione

Titaniocromia

Titaniocromia

(e altre cose)

Autore/i: Pedeferri Pietro

Editore: interlinea edizioni

pp. 212, nn. tavole a colori, Novara

Le aurore, i tramonti, l’arcobaleno.
Ecco: l’arte delle apparenze su titanio ili Pedeferri ha stretta parentela con quest’ordine di fenomeni. Se l’ossidazione corrisponde in generale alla formazione di un velo, su titanio essa produce un evento visivo simile a quello che dà origine all impalpabile figura dell’arco colorato nel cielo: non colori pigmento, ma colori che nascono dall’interferenza di raggi luminosi. (Giancarlo Consonni)

Pietro Pedeferri, valtellinese – nato a Delebio, risiede a Milano, vive spiritualmente a Nestrelli – si è laureato in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano nel 1963.
Ordinario prima di “Elettrochimica” e dal 1983 di “Corrosione e protezione dei materiali”; dal 1974 al 1986 ha fatto parte del Consiglio di amministrazione del Politecnico; dal 1993 è direttore del Dipartimento di Chimica Fisica Applicata. Più di 300 pubblicazioni documentano la sua attività didattica e di ricerca.
Le implicazioni dell’elettrochimica, il fascino delle corrosioni – dalla superficie all’anima delle cose -, la magia dei veli di ossido che fa interferire con i raggi della luce, la memoria del titanio – luminosa fino al rischio del bianco e sensibile ai ritmi del potenziale -, la rivisitazione di alcuni grandi scienziati e la sofferta vicinanza con altri, lo hanno portato, in queste limpide pagine, a musicare i colori e a colorare le parole.

Il Meridiano

Il Meridiano

Ovvero come i due astronomi Pierre Méchain e Jean-Baptiste Delambre stabilirono la misura di tutte le cose

Autore/i: Guedj Denis

Editore: Longanesi & C.

traduzione di Olimpia Gargano, titolo originale: La Méridienne, collana: La Gaja Scienza n° 634, in copertina: Jean-Baptiste Delambre in un ritratto conservato all’Osservatorio di Parigi (part.).

pp. 380, Milano

Sestario, mina, mezza mina, staio e oncia; pinte, mezze pinte, caraffe e boccali; tese, pollici e piedi del Perù… In Francia, alla fine del Settecento, regna una vera anarchia di pesi e misure, che comprende quasi ottocento nomi. Una situazione intollerabile per la cultura illuminista, che ha nella razionalità la prima regola. Solo determinando una misura universale “per tutti i tempi, per tutti gli uomini” sarà dunque possibile mettere ordine nel caos, abbattendo tra l’altro, secondo gli ideali rivoluzionari, l’ennesima forma di “diseguaglianza”. E questa misura, chiamata metro, verrà ricavata dalla Terra stessa, misurando la Méridienne, il quarto di meridiano che da Dunkerque va a Barcellona, passando per l’Osservatorio di Parigi. Una vera rivoluzione nella Rivoluzione…
Così, nel Giugno del 1792, due carrozze partono dalle Tuileries, l’una diretta verso la cittadina sullo stretto di Calais, l’altra verso la città spagnola. A bordo, i due astronomi Jean-Baptiste Delambre e Pierre Méchain, incaricati dall’Assemblea Nazionale di effettuare la misurazione del “meridiano di parigi”. Un compito che durerà sette anni e metterà a dura prova la loro tenacia e il loro coraggio: per eseguire le misurazioni, i due scienziati, infatti, dovranno servirsi di strumenti “all’avanguardia” per i complessi calcoli astronomici necessari; dovranno inerpicarsi sui picchi scoscesi e salire migliaia di gradini di campanili e torri; dovranno sfuggire a pericoli di ogni sorta, perchè i loro salvacondotti, firmati dal re Luigi XVI, li renderanno sospetti agli occhi del popolo, che finirà per considerarli addirittura due spie. Diversi saranno i destini di Delambre e Méchain: il primo potrà sempre contare sull’appoggio della comunità scientifica parigina; il secondo resterà invece isolato e, allo scoppio della guerra tra Francia e Spagna, finirà prigioniero a Barcellona…Ma soprattutto, dal carteggio tra i due, emergerà qualcosa che rischia di rendere vani i loro sforzi per definire la misura universale…
Arricchita da un’appendice che riproduce alcuni documenti originali del viaggio dei due scienziati, quest’appassionante “epopea del metro” ha la grandiosità del romanzo storico e, insieme, la piacevolezza di una “storia nella Storia”, raccontata da Denis Guedj con il piglio felice già apprezzato nel Teorema del pappagallo.

Denis Guedj è nato nel 1940 a Sétif, in Algeria. Trasferitosi a Parigi nel 1957 per studiare matematica, partecipa attivamente alla contestazione studentesca del 1968; in quel periodo, grazie alla collaborazione con una serie di giornali, scopre la vocazione alla scrittura che lo porterà, nel 1987, a scrivere romanzi, il primo dei quali è proprio Il Meridiano (in Francia insignito del Prix de l’Institut), seguito, nel 1988, da La Révolution des Savants e L’impero dei numeri, apparso anche in Italia nel 1997. All’attività di scrittore e insegnante – attualmente è docente di Storia delle scienze all’università Paris VIII -, Guedj ha affiancato l’impegno nel campo del cinema e del teatro, nella convinzione che “anche i concetti possono dare emozioni: per questo li racconto e li metto in scena”. E lo straordinario successo in Francia, in Germania e anche in Italia del Teorema del pappagallo gli ha dato ragione.

Il Mio e Loro Autismo

Il Mio e Loro Autismo

Itinerario tra le ombre e i colori dell’ultima frontiera

Autore/i: Williams Donna

Editore: Armando Editore

a cura di Giovanni Bollea, prefazione all’edizione italiana delDr. Sergio Vitali, premessa dell’autrice, traduzione di Carla Piccoli Dal Maso, titolo originale: Autism: An Inside-Out Approach.

pp. 304, Roma

Donna Williams offre questo libro ai professionisti e agli insegnanti perché, attraverso le parole di una persona autistica, riescano a ricomporre i puzzles che ne compongono l’essenza. Si rivolge ai genitori perché attraverso la sua esperienza sia loro più facile capire i figli e aiutarli. Parla a chi condivide con lei una vita autistica indicando le vie che tanti di loro possono come lei percorrere per trovare se stessi, i propri limiti e le proprie potenzialità. Seppur difficile in qualche sua parte, è un prezioso manuale ricco di approcci, strategie, suggerimenti e idee nuove.

Donna Williams (Melbourne, 1963 – 22 aprile 2017) è stata una scrittrice, cantautrice e sceneggiatrice australiana. Come molti autistici “higth functioning” nata negli anni 60 fu diagnosticata tale in età adulta. Fu lei stessa ad affermare di essere nata quando aveva ormai trent’anni. Ha compiuto gli studi in modo irregolare e discontinuo, ma si è alla fine laureata. Ha tenuto conferenze, partecipato a convegni e mantenuti rapporti con moltissimi “autistici come lei”.

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Prefazione all’edizione italiana
Premessa

  • Un secchio pieno di puzzles
  • Che cosa chiamiamo “autismo”?
  • Affrontare lo spauracchio dell’autismo
  • Un variegato mondo in una classe immaginaria
  • Approcci all’autismo
  • La paglia sul dorso del cammello
  • Problemi di connessioni
  • Adattamenti e compensazioni
  • Arti artificiali
  • Iperconnessioni
  • Problemi di tolleranza
  • Problemi di controllo
  • Comunicazione
  • Le abilità sapienti
  • Personalità
  • Sindrome di Asperger?
  • Guardando i sistemi
  • Educazione
  • Suggerimenti

Contatti
Indice analitico

Nirvâna

Nirvâna

(Filosofia e Religione)

Autore/i: Carpani Enrico G.

Editore: Aldina Editrice

pp. 48, Bologna

Sommario:

  • I. Considerazioni
  • II. Vedanâsmrityupasthâna, o il secondo dei quattro scopi della meditazione buddhistica
  • III. I Rîddhîpâda, o le quattro facoltà che conducono sulla via santa
  • IV. I sette Bôdyanga nell’energia dei cinque Balâni
  • V. L’etica buddhistica e gli Açtanga Mârga
  • VI. Iâti e pratîtyasamutpâda
  • VII. La distruzione del futuro nell’atto presente
  • VIII. La valorizzazione del nulla e il nirvâna visibile

Breve bibliografia

La Civiltà dei Samurai – The Samurai Culture

La Civiltà dei Samurai – The Samurai Culture

Museo di Etnografia di Ginevra – The Geneva Ethnography Museum

Autore/i: Eracle Jean

Editore: Priuli & Verlucca Editori

edizione bilingue italiano/inglese, testo di Jean Eracle, fotografie di Attilio Boccazzi-Varotto, traduzione italiana di Augusta Buscaglione, text by Jean Eracle, photographs by Attilio Boccazzi-Varotto, english translation and adaptation by John Iliffe.

pp. 152, riccamente illustrato a colori e b/n, Ivrea

Sommario:

IL GIAPPONE DEI SAMURAI

  • L’imperatore e il generalissimo
  • I samurai
  • Una società molto gerarchizzata
  • La moglie dei samurai
  • La cultura al tempo dei samurai

L’EQUIPAGGIAMENTO DEI SAMURAI

  • Armature e caschi
  • Sciabole e pugnali
  • La bellezza delle lame
  • I fornimenti
  • Lance e alabarde
  • Archi e frecce
  • Equipaggiamento del cavaliere

LA RELIGIONE ALL’EPOCA DEI SAMURAI

  • Lo shintô
  • Il buddismo
  • Il buddismo giapponese

PER CONCLUDERE
LA CIVILTÀ DEI SAMURAI / TAVOLE
CRONOLOGIA DELLA STORIA DEL GIAPPONE
NOMENCLATURA DEL FORNIMENTO DELLA SCIABOLA
NOMENCLATURA DEL CASCO
NOMENCLATURA DELL’ARMATURA

Index:

JAPAN IN THE DAYS OF THE SAMURAI

  • Emperor and the Generalissimo
  • The samurai
  • A very hierarchized society
  • The samurai’s wife
  • Culture in the time of the samurai

THE SAMURAI’S EQUIPMENT

  • Armour and helmets
  • Swords and daggers
  • The beauty of the blades
  • The accessories
  • Spears and pikes
  • Bows and arrows
  • The horse-soldier’s equipment

RELIGION IN THE TIME OF THE SAMURAI

  • Shinto
  • Buddhism
  • Japanese Buddhism

EPILOGUE
THE SAMURAI CULTURE / PLATES
CHRONOLOGY OF JAPANESE HISTORY
NAMES OF JAPANESE SWORD ACCESSORIES
NAMES OF THE PARTS OF THE HELMET
NAMES OF THE PARTS OF A SAMURAI’S ARMOUR

Vampyrismus

Vampyrismus

Autore/i: van Swieten Gerhard

Editore: S. F. Flaccovio Editore

a cura di Piero Violante, in sovraccoperta: Goya “I disastri della guerra” acquaforte (particolare).

pp. 80, Palermo

Il 31 gennaio 1755 giunse a Vienna dalla Moravia la notizia di un nuovo processo celebrato contro dei morti accusati di vampirismo. Maria Teresa “oculatissima sovrana” se ne preoccupò e inviò due suoi illustri fisici «a rilevarne la serie e qualità de’ fatti». Al loro ritorno, Gerhard van Swieten (1700-1772) Protomedicus e Bibliothecarius di Sua Maestà, considerato dai suoi contemporanei tra gli scienziati più illustri d’Europa, stese un rapporto in cui dimostrava l’infondatezza della credenza popolare nei vampiri e accusava la Chiesa di acconsentire alla celebrazione di così strani processi.
Accesa dall’indignazione del suo alto consigliere Maria Teresa in un rescritto negò l’esistenza dei vampiri e avocò a sé la competenza per giudicare di eventuali casi di sospetto vampirismo.
L’immediata traduzione italiana del rapporto di van Swieten, con il titolo Considerazioni intorno alla pretesa magia postuma per servire alla storia de’ Vampiri, da parte del Cavalier Vannetti, che lo arricchì di dotte annotazioni, e la successiva edizione tedesca attestano la fortuna europea nell’arco di alcuni decenni (è del 1787 l’edizione napoletana sulla quale è condotta la nostra ripubblicazione) di ciò che può essere considerata l’ultima risposta illuminista su un fenomeno che da credenza popolare si affretta a trasformarsi in luogo letterario, in un crescendo di interpretazioni e di invenzioni che lo hanno reso così frequentato e affascinante.
Il rapporto di van Swieten si colloca ancora al di qua, e semmai si propone, come dimostra Piero Violante nel saggio che lo accompagna, come un frammento in cui compiutamente si rispecchia il metodo del Rischiaramento e la logica dell’assolutismo illuminato. Ne sono una prova i tre testi legislativi di Maria Teresa (che qui si pubblicano in Appendice) e che rendono evidente, proprio perché esercitata su un dettaglio della vita sociale, la ferma e illuminata determinazione della Sovrana nell’attuare la centralizzazione del potere.
Una tale determinazione impressionò piacevolmente – così si narra – un vecchio Vampiro gentiluomo che, per non turbare l’ordine razionale di Sua Maestà, decise di emigrare. Dopo qualche tempo difatti, un veliero senza nocchiero apparve nel porto di Brema…

Piero Violante (Bagheria 1945 ) insegna Storia delle dottrine politiche all’Università di Palermo. Tra le sue pubblicazioni: Lo spazio della rappresentanza. Francia 1788-1789 (Palermo 1981); I cari estinti.
Trenta variazioni su Adorno
(Palermo 1988).

E. A. P. – Voci Paranormali al Registratore – Teoria Generale e Tecniche di Applicazione

E. A. P. – Voci Paranormali al Registratore – Teoria Generale e Tecniche di Applicazione

Autore/i: Colaciuri Vincenzo; Foresti Enrico

Editore: Galatea Editrice

prefazione di Marco Todeschini, introduzione degli autori.

pp. 328, nn. illustrazioni e schemi elettronici b/n, Acireale

Dalla prefazione di Marco Todeschini:
“Se si pensa che tra le «voci paranormali», titolo di questo libro, ci sono anche quelle delle persone defunte e quelle degli Esseri del mondo spirituale e di Dio, la captazione reale di tali voci con apparecchi elettronici artificiali, non solo ci sembra il miracolo più alto raggiunto dalla tecnica odierna, ma è destinata a capovolgere il senso di marcia di tutta la scienza attuale, materialista ed atea. La questione di provare l’esistenza sperimentale di realtà ed Entità di natura spirituale, di metterci in contatto con esse, si è posta sicuramente a ciascuno di noi in certi momenti particolari della nostra vita e perciò da quando l’uomo è apparso sul nostro pianeta è sempre affiorata alla mente di persone di entrambi i sessi e tornerà certamente alla ribalta della coscienza degli innumerevoli nostri pronipoti che vedranno la luce nei secoli venturi.
La questione resterà quindi sempre di massima attualità in tutti i tempi ed è altresì di capitale importanza, poichè dalla certezza che ciascuno di noi ricava dell’esistenza di un mondo trascendente, consegue l’orientamento che imprimiamo a tutti i nostri pensieri, a tutte le nostre azioni, a tutta la nostra esistenza.[…]”

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Prefazione
Introduzione

PARTE PRIMA – Generalità

Capitolo primo
I fenomeni paranormali

Capitolo secondo
Mezzi e metodi di comunicazione paranormale

Capitolo terzo
Il fenomeno delle «voci» nella letteratura metapsichica e loro classificazione

Capitolo quarto
La registrazione paranormale delle «voci»

Capitolo quinto
La posizione della scienza

PARTE SECONDA – Aspetti tecnici

Capitolo sesto
Elementi di radiotecnica

Capitolo settimo
Scelta del registratore e dei nastri magnetici

Capitolo ottavo
Tecniche di registrazione

Capitolo nono
Strumenti per oggettivare gli E. A. P.

PARTE TERZA – Aspetti psicologici

Capitolo decimo
Conduzione degli esperimenti

Capitolo undicesimo
Condizioni ambientali

Capitolo dodicesimo
Acustica e fisiologia dell’orecchio

Capitolo tredicesimo
Psicologia e substrato fisiologico della sensazione sonora

Capitolo quattordicesimo
Reazioni psicologiche

PARTE QUARTA – Esame delle voci registrate

Capitolo quindicesimo
Classificazione

Capitolo sedicesimo
Caratteristiche

Capitolo diciassettesimo
Contenuto

PARTE QUINTA – Esame delle cause

Capitolo diciottesimo
Teoria fisica

Capitolo diciannovesimo
Teoria biologica

Capitolo ventesimo
Teoria spirituale

Capitolo ventunesimo
Teoria delle apparenze (La Psicobiofisica)

PARTE SESTA – Epilogo

Capitolo ventiduesimo
Interpretazioni attuali

Capitolo ventitreesimo
Prospettive per il futuro

APPENDICE
La Psicobiofisica Scienza cosmica unitaria – base dei fenomeni paranormali
Alcuni chiarimenti

Bibliografia

Antologia del Buddhismo Ch’an

Antologia del Buddhismo Ch’an

Autore/i: Arena Leonardo Vittorio

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

in copertina: Buddha, particolare della Triade di Yakushi (seconda metà del sec. VII), Nara, tempio dello Yakushi-ji.

pp. 192, Milano

«Niente esiste veramente. Non cercate di vedere la verità. Se qualcuno cercasse di vedere la verità, Vedrebbe che niente è vero.» La realtà vuota, dunque.
La realtà come prodotto mentale. Ed è la mente, appunto, il tema fondamentale degli scritti di questa antologia del Ch’an, la scuola buddhista cinese. Attraverso” l’analisi di sei opere fondamentali del Ch’an delle origini, il libro focalizza i nodi essenziali di un pensiero dalla forte componente antimetafisica e antispeculativa. Solo con la sospensione del pensiero dualistico e della razionalità, la mente, finalmente liberatasi delle sue rappresentazioni, potrà contemplare allo specchio la propria nudità e attingere la condizione buddhica. In questa nostra epoca la proposta dei maestri del Ch’an non può che sorprendere e affascinare.

Leonardo Vittorio Arena, ricercatore di Storia della filosofia presso l’Università di Urbino, ha già pubblicato in edizione Oscar: Antologia della filosofia cinese, Storia del buddhismo Ch’an, Il canto del derviscio.

Terapia con Microonde

Terapia con Microonde

Radioterapia

Autore/i: Juliani Giovanni

Editore: Edizioni Minerva Medica

unica edizione, prefazione di Enrico Benassi, introduzione dell’autore.

pp. XV-184, nn. fotografie e ill. b/n, Saluzzo (CN)

Dall’Introduzione:
«La terapia con correnti ad alta frequenza – di cui quella con microonde può essere considerata la forma di più recente attuazione e per certi aspetti la più progredita – ha origini ormai remote, essendo stata ideata e inizialmente applicata sul finire del secolo scorso.
Spetta infatti al D’Arsonval il merito d’aver constatato che le correnti ad alta frequenza, e cioè quelle caratterizzate da un gran numero di alternanze al secondo, se sono applicate all’organismo vivente con opportuni e semplici accorgimenti, risultano assolutamente innocue, anche a tensioni e intensità elevatissime, determinando un riscaldamento nei tessuti organici che attraversano.
Questo tipo di cura, che produce calore direttamente nella compagine dei tessuti (termoterapia esogena), si distingue quindi dalle altre forme di termoterapia (raggi infrarossi, forni, ecc.), con le quali si apporta invece il calore dall’esterno (termoterapia esogena).
Con le prime apparecchiature a «spinterometro» si ottennero correnti di frequenza relativamente modesta e onde elettromagnetiche di di 300-400 m, con ampiezza d’oscillazione periodicamente variabile.[…]»

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Prefazione

Parte prima

Introduzione

CENNI SULLE PROPRIETÀ FISICHE DELLE MICROONDE
Generalità
Frequenza e lunghezza d’onda
Potere e penetrazione nella materia
Riflessione
Applicazioni pratiche

LE APPARECCHIATURE
Generalità
Il Magnetron
Applicazioni pratiche

LA PRODUZIONE DEL CALORE ENDOGENO
Principi fisici
La termogenesi endogena in rapporto alla costante dialettica dei tessuti e ad altri fattori fisici e fisiologici
Raffronti fra i diversi metodi di termoterapia al riguardo della distribuzione della termogenesi

DOSIMETRIA E MODALITA’ D’APPLICAZIONE DELLE  MICROONDE
Generalità
Criteri fisici di dosimetria
Criteri clinici di dosimetria
Modalità d’impiego delle microonde in terapia

Parte seconda

EFFETTI BIOLOGICI DELLE MICROONDE
Generalità
Effetti delle microonde sui vegetali, sui microorganismi e sulle culture di tessuti
Effetti delle microonde sull’apparato cardiovasale
Effetti delle microonde sugli organi interni
Effetti delle microonde sul sistema nervoso
Lesioni da microonde

Le microonde in dermatologia

LE MICROONDE NELLE MALATTIE DELL’APPRATO LOCOMOTORE
Postumi traumatici
Artriti acute
Artriti croniche
Artrosi deformante
Artralgie e mialgie

Le microonde in medicina interna
Le microonde in neurologia
Le microonde in psichiatria
Le microonde in ginecologia
Le microonde in odontoiatria
Le microonde in otorinolaringoiatra
Le microonde in oculistica

Bibliografia
Indice degli autori
Indice analitico

Eroina

Eroina

Storia e realtà scientifica – Diffusione in Italia – Manuale di autodifesa

Autore/i: Blumir Guido

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

pp. 240, Milano

New York, 1970: millequarantadue cadaveri all’Istituto di medicina legale: causa del decesso, EROINA. Italia, autunno 1974: muore di eroina a Udine un ragazzo di 21 anni; è il primo. Giugno 1975: negli ultimi mesi 10 morti, rivela Stampa Alternativa. Settembre 1979: si va verso i 100 morti. I consumatori sono 100.000, e si prevede che aumentino a 200.000 entro il 1981 se non si cambia radicalmente la legge del ’75 che è basata sul modello del Proibizionismo Totale. Sette anni fa l’eroina era introvabile. Che cos’è successo? perché l’eroina uccide? perché il mercato è esploso? che cos’è l’eroina e qual è la sua storia? Queste le domande che decine di milioni di italiani si sono posti quando sono stati colpiti da una valanga di notizie angosciose pubblicate in prima pagina da tutti l quotidiani. Sono le domande a cui risponde, per la prima volta in Italia, questo libro, che fornisce in modo serrato l’informazione sull’eroina, alla luce delle più recenti ricerche scientifiche internazionali, e che documenta in modo completo sul problema in Italia, offrendo i dati della prima ricerca sociologica al riguardo.
Ma non è sufficiente avere i dati: per questo, la seconda parte del libro è dedicata esclusivamente alle forme di lotta e autodifesa che si possono sviluppare, qui ed ora, in ogni “punto caldo” dell’eroina (ormai diffusa in quasi tutto il paese). È indispensabile cioè lo strumento con cui ogni quartiere, ogni scuola può intervenire direttamente contro quella che è stata definita “un’arma del capitalismo contro i giovani”; l’ultima parte del libro è un vero e proprio “manuale” con tutte le informazioni tecniche e pratiche per lavorare: contro gli spacciatori (controinformazione), per stroncare direttamente un mercato che polizia e carabinieri hanno lasciato e lasciano crescere in modo mostruoso; e per gli eroinomani (volontari o no), per assistere e per prevenire.
Questa parte del libro, indispensabile a tutti i collettivi d’intervento, e anche ai centri ufficiali previsti dalla legge del ’75, è basata sulle esperienze più avanzate e riuscite già condotte.
Una documentazione organica sul dibattito e le posizioni delle varie forze politiche, PCI, PSI, radicali, PdUP, Avanguarnia Operaia, Lotta Continua e i gruppi di controcultura sulla legge del ’75 completa il quadro del problema nella realtà sociale attuale.

Il sociologo Guido Blumir, presidente del comitato scL-utifico “Libertà e Droga,” è uno dei maggiori esperti italiani del problema. Ha pubblicato con Marisa Rusconi nel ’72 la prima ricerca scientifica sulle droghe in Italia (La droga e il sistema, Feltrinelli), e una serie di monografie: sulla repressione (Con la scusa della droga), sulla marihuana (La marihuana fa bene) sull’uso di allucinogeni su ricoverati-cavia negli ospedali psichiatrici italiani (Droga e follia) e sull’informazione di massa.

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Parte prima
L’eroina

1. L’industria della droga nell’800
Chi ha scoperto l’eroina
1800: il capitalismo crea l’industria della droga

2. Il ’900: l’industria della droga diventa nera
Dall’eroina all’aspirina. La Rivoluzione Chimica
L’eroina diventa nera. Il proibizionismo in USA
Conseguenze del proibizionismo
Cambia l’identikit dell’eroinomane
L’eroina in Europa
Morire di aspirina

3. Che cos’è l’eroina
L’eroina e gli altri narcotici. Scheda
Come la prendono
Le dosi
La dipendenza fisica (“assuefazione”)
Bisogna aumentare sempre più le dosi: la tolleranza
Nascono drogati i bambini dei drogati
Le malattie dell’eroina
Morire di eroina

4. Oggi: al posto dell’eroina
La droga degli eroi
Il dopoguerra. L’era della droga scientifica
Tranquillanti e antidepressivi
L’eroina di massa
La diffusione e i nuovi dati delle ricerche sulla tossicomania
L’eroina della mamma: i tranquillanti
Le cifre: quanto si spende
I consumatori: chi sono

5. L’eroina in Italia
Com’è arrivata l’eroina in Italia: dal naon all’anfetamina
I primi morti. L’anfetamina è una droga pesante
Dall’anfetamina alla morfina
Dalla morfina
L’inverno dell’eroina: ’74-75
Dalla marihuana si passa all’eroina
Eroina ’76, 154
Eroina, aprile ’75, 158
Eroina fra gli operai della Fiat
Una tossicomania involontaria di massa
L’eroina in carcere. Testimonianza

Parte seconda
Manuale di autodifesa

6. Per non morire di eroina
Disintossicazione
Il giallo della nuova legge antidroga

Libri utili per ricerche, tesi e attività militante di dibattiti e controinformazione

Giovanni Santini

Giovanni Santini

Rappresentazione di una solidarietà fra tradizione gotica e innovazione barocca

Autore/i: Cerulli Sergio

Editore: Carucci Editore

presentazione di Mario Docci, premessa dell’autore.

pp. 296, nn. illustrazioni e fotografie b/n, 2 tavole ripiegate b/n f.t., Roma

Giovanni Santini, esattamente Jan Blažej Santini-Aichl, proveniente da una famiglia originaria dei dintorni del lago di Lugano che si era stabilita in Boemia dopo la Guerra dei Trent’anni, appartiene alla grande generazione di architetti centroeuropei, quell’isola ancora affiorante di artisti che continuavano ad esplorare i problemi plastici e spaziali, prima che l’ondata neoclassicista sommergesse tutto.
Ed è anche l’autore di quella particolare esperienza di recupero di una cultura affine, che va sotto il nome di Barocco gotico.
Questo libro di Sergio Cerulli riempie un vuoto nella critica e nella storiografia architettonica perché in effetti, benché il Santini non sia uno sconosciuto ed almeno nei paesi di lingua ceca e tedesca si sia scritto su di lui abbondantemente, nemmeno li e mai stata affrontata una monografia esauriente e, soprattutto, un catalogo critico comprendente tutte le opere, grandi e piccole, sicuramente santiniane o di attribuzione probabile.

Questo studio fa parte della ricerca sul barocco, coordinata da Alberto White, nell’ambito del Dipartimento di Scienze e Storia dell’Architettura dell’Università degli Studi «G. D’Annunzio» di Chieti.

Sergio Cerulli è nato a Roma nel 1933.
Ha studiato architettura a Brno e si è laureato a Praga nel 1966, con una tesi in urbanistica industriale. Poi si è laureato a Roma nel 1970 con Ludovico Quaroni, con una tesi su un sistema di rimessaggio per mezzi pubblici di superficie.
Vive e lavora a Roma, dove svolge la libera professione occupandosi di urbanistica ed edilizia. Svolge attività didattica: dal 1971 al 1978 è stato, all’Università di Roma, addetto alle esercitazioni nel corso di Storia dell’Architettura I del Prof. Sandro Benedetti. Dal 1983 al 1987 è stato, all’Università di Chieti, incaricato alla facoltà di Architettura di Pescara per il corso di Applicazioni di Geometria Descrittiva, per il quale ha scritto le dispense. Si occupa di problemi di rilievo e rappresentazione. Si occupa di informatica ed è autore di programmi di grafica.
Collabora con l’Istituto di Antichità Ravennati e Bizantine dell’Università di Bologna, con il quale ha fatto parte di missioni archeologiche in Algeria e Siria, eseguendo tutti i rilievi degli scavi e le ipotesi ricostruttive.
È autore di pubblicazioni di argomento tecnico e di saggi storici sul periodo barocco, sul Liberty, e sui lavori svolti nelle missioni archeologiche.
È stato coautore e curatore del volume «Lineamenti di Storia dell’Architettura».

Te lo Leggo nella Mente

Te lo Leggo nella Mente

Impara l’arte del mentalismo

Autore/i: Tomatis Mariano

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prima edizione, prefazione di Max Maven, collana: I Grilli.

pp. 212, nn. illustrazioni in b/n, Milano

Che cos’è il mentalismo? un insieme di capacità paranormali o il risultato di raffinate tecniche di psicologia manipolativa? Quando assistiamo alle intuizioni del protagonista della serie TV The Mentalist, oppure vediamo all’opera illusionisti famosi come Dynamo o Derren Brown, abbiamo l’impressione che leggano davvero nella mente. Mariano Tomatis, uno dei maggiori esperti di quest’arte misteriosa, ha deciso di spiegare cos’è il mentalismo, ma soprattutto – per la prima volta – di offrire a tutti un metodo pratico per impararlo. Lungo il percorso articolato in sei livelli, ci rivela i segreti meglio custoditi e le tecniche dei grandi. Il mentalista è molto più di un mago o un prestigiatore. È un seduttore sopraffino, che padroneggia carisma, abilità narrativa, introspezione psicologica, comunicazione non verbale e molto altro per ingannare i nostri sensi e farci rimanere a bocca aperta. Non è solo questione di talento, Te lo leggo nella mente insegna un metodo per stupire gli altri ma anche per acquisire un diverso sguardo sul mondo. Il mentalismo, infatti, va oltre il semplice intrattenimento spettacolare è un mezzo di espressione che ha molti punti in comune con l’arte e la creatività. Lasciamoci dunque guidare in questo viaggio intrigante verso l’ignoto. E alla fine… sapremo.

…”Con il mentalismo cerchiamo di addomesticare l’incomprensibile, o almeno di domarlo temporaneamente. Posso anticiparvi che in questo libro incontrerete curiosità intriganti e molte sorprese. Una lettura provocatoria che offre stimoli e coerenza, ricchezza di argomenti e rivelazioni. E anche un gran divertimento!”…  (dalla prefazione di Max Maven)

…”Se il vostro desiderio è quello di stupire, acquisendo il potere di leggere il pensiero altrui e influenzare le scelte di una persona in maniera subliminale, questo libro è per voi.”…. (Silvan)

…”Ho trascorso lunghe ore a discutere dell’arte del mistero con Mariano Tomatis, in varie parti del mondo. Il suo contributo alla discussione è fatto di passione, grande cultura e profonda intelligenza.”… (Eugene Burger, decano della Magic & Mystery School)

…”Un contributo fondamentale, serio e documentato per scoprire il vero volto del mentalismo, un’arte straordinaria e spesso fraintesa, che consente di creare suggestive illusioni.”… (Massimo Polidoro, giornalista e investigatore del paranormale)

…”Mariano, forse perchè è anche un pò illusionista, riesce a esaminare razionalmente ciò che è insolito senza uccidere la fantasia e farci perdere il gusto di sognare.” (Alfredo Castelli, scrittore e creatore di Martin Mystère)

Mariano Tomatis è un noto studioso di mentalismo, illusionismo e matematica ricreativa. Consulente e conferenziere, ha dedicato alla mente, alla magia e alla manipolazione numerosi libri tra cui Numeri assassini, La magia dei numeri e La magia della mente.