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Libri dalla categoria Dilemmi

Sud e Magia

Sud e Magia

Autore/i: de Martino Ernesto

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prefazione dell’autore.

pp. 156, 14 foto b/n con didascalie, Milano

Questo libro si apre con un’esplorazione etnografica delle sopravvivenze di magia cerimoniale, in una delle aree più arretrate del sud, nell’intento di determinare la struttura delle tecniche magiche, la loro funzione psicologica, il regime di esistenza che ne favorisce il perdurare.
L’affrancamento del pensiero magico, col passaggio alla “magia naturale” prima, all’Illuminismo e alla scienza moderna poi, è una delle direzioni lungo le quali si è realizzato il progresso civile.
Nel sud, che pure ha dato un contributo non indifferente alla “filosofia naturale” e alla cultura illuministica, la stessa classe colta non ha saputo elevarsi al rifiuto cosciente di ogni forma di magia.
Il persistere di temi magici nel mezzogiorno è il “riflesso ideologico e di costume di un difetto di energia civile” e quindi in definitiva una delle tante conseguenze di quella che è stata definita la “non-storia” del regno di Napoli.

Ernesto De Martino (1908-1965) può essere considerato tra i massimi cultori italiani degli studi di etnografia e folklore. Tra le sue opere si ricordano particolarmente “Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo” (1948), “Morte e pianto rituale nel mondo antico” (1958) (che ha ottenuto il Premio Viareggio), “La Terra del rimorso” (1961), “Magia e civiltà” (1962).

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Prefazione

Magia lucana
1. La fascinazione. 2. Fascinazione ed eros. 3. La rappresentazione magica della malattia. 4. Infanzia e fascinazione. 5. La fascinazione del latte materno. 6. La tempesta. 7. Vita magica di Albano.
Magia, cattolicesimo e alta cultura
1. Crisi della presenza e protezione magica. 2. L’orizzonte della crisi. 3. La destorificazione del negativo. 4. Magia lucana e magia. 5. Magia lucana e cattolicesimo meridionale. 6. Illuminismo napoletano e magia: la jettatura. 7. Sensibilità romantica, polemica protestante e jettatura. 8 Regno di Napoli e jettatura.

Epilogo

Appendice
Intorno al tarantolismo pugliese

Note

Dizionario Illustrato dei Simboli – Simboli, Emblemi, Attributi, Allegorie, Immagini degli Dei, ecc.

Dizionario Illustrato dei Simboli – Simboli, Emblemi, Attributi, Allegorie, Immagini degli Dei, ecc.

2 Volumi

Autore/i: Ronchetti G.

Editore: Istituto Editoriale Cisalpino – La Goliardica

stampa anastatica dell’originale del 1922 di Editore Ulrico Hoepli.

vol. 1 pp. 587, vol. 2 pp. 587-1010, 91 tav. b/n, Milano

Lo scopo nostro, nell’ordinare la materia del presente manuale in forma di dizionario, fu, specialmente riguardo all’iconologia, di facilitare la ricerca del significato di un quadro, di una statua o di qualunque altra rappresentazione simbolica o allegorica.
Vedendo, per esempio, un quadro, che rappresenta una figura con un fulmine in mano, o un’aquila vicina; o con una mezzaluna sulla testa, od una falciola in mano, ecc., si trova Fulmine, o Aquila, che rimanda alla voce Giove. La voce Mezzaluna, rimanderà il lettore agli articoli Diana – Ecate – Luna, ecc., la voce Falciola, rimanderà ad Agricoltura – Cerere – Giugno – Luglio – Pomona – Priapo – Saturno; e così via. E imbattendosi in simboli, che hanno relazione con diversi personaggi, si esamini il racconto, o l’articolo, che meglio si adatta alla circostanza di quella tale statua, quadro o altra rappresentazione. Ciò sia detto anche degli attributi dei Santi e della personificazione di cose inanimate.

La collana, realizzata con il cortese consenso della Casa Editrice Hoepli, vuole suscitare nuovo interesse su opere rarissime e quasi introvabili che per curiosità e argomenti ancor oggi possono essere di viva attualità.
Volumetti, pubblicati dall’Editore, dal 1872 ai primi anni di questo Secolo, nella ormai famosa serie dei Manuali, vengono così riproposti al lettore e al bibliofilo appassionato come caro ricordo del passato e rinnovato auspicio per l’avvenire.

Storia Antica – Il Medio Oriente e l’Arte Egea 1800-1380 a. C. Circa

Storia Antica – Il Medio Oriente e l’Arte Egea 1800-1380 a. C. Circa

Volume II, 1 – II, 2 • Biblioteca storica dell’antichità 17 • Università di Cambridge

Autore/i: Autori vari

Editore: Il Saggiatore

a cura e prefazione di I.E.S. Edwards, C. J. Gadd, N. G. L. Hammond, E. Sollberger, traduzione di Paolo Emilio Pecorella e Chiara Pecorella Longo.

vol. 1 pp. 592, vol. 2 pp. 593-1092, nn. illustrazioni b/n, 1 cartina ripiegata b/n, Milano

Volume 1:
Inizia con questo primo tomo l’edizione italiana della prima delle due che formano oggi il vol. II della Storia Antica pubblicata dall’Università di Cambridge; la seconda parte darll’edizione inglese è ancora in corso di stampa, anche se già nota dalla pubblicazione in fascicoli. Esse hanno integralmente sostituito il precedente volume inglese ormai del tutto superato grazie al fervore di ricerche archeologiche, storiche e linguistiche dell’ultimo trentennio.
Si tratta dunque di un testo nuovissimo, arricchito di tutti i dati più recenti e con una bibliografia aggiornata al 1970, che abbraccia la storia di tutto l’arco orientale del Mediterraneo e del suo entroterra fra il 1800 e il 1380 a.C. È un periodo denso di vicende significative: è l’èra di Hammurabi in Mesopotamia e della dominazione degli Hyksos in Egitto, seguita dalla grande ripresa dei re-guerrieri della XVIII dinastia; è soprattutto un periodo che comprende alcuni passaggi chiave, determinanti per i successivi sviluppi della civiltà occidentale: abbiamo a Creta il fiorire della civiltà minoica e poi, sul continente greco, l’inizio della civiltà mioica i cui portatori parlano una lingua indoeuropea che è la lontana antenata del greco dell’epica omerica.
La sezione compresa nel nostro primo tomo prende le mosse dalla fine dell’Età del Bronzo Antico, esaminando la sopravvivenza, nell’area siro-mesopotamica, della grande cultura sumero-accadica ereditata dalle dinastie amorrite, ben presto logorate da lotte intestine. Al tempo stesso, in Egitto, si assiste al declino delle dinastie del Medio Regno e all’infiltrazione, «senza colpo ferire», degli Hyksos. Nell’area palestinese, esaminata capillarmente attraverso l’analisi delle sequenze stratigrafiche e dei reperti ceramici, centro per centro, il Bronzo Medio è segnato da un evento particolarmente significativo: in seno alla cultura del paese di Canaan nasce il primo alfabeto, l’antenato di tutti gli alfabeti occidentali. Il Bronzo Medio segna anche la fine del relativo isolamento dell’area greca continentale, di Creta e del mondo egeo: la Grecia è investita, fra la fine dell’Elladico Antico e l’inizio dell’Elladico Medio, dalla migrazione, segnata da violenze e distruzioni di quei popoli che sono i diretti progenitori di coloro che noi chiamiamo Micenei e che, in seguito, sopravvissuti ai tristi tempi della prima Età del fuoco saranno l’elemento costitutivo basilare nella formazione della Grecia classica.
A Creta è l’età dei primi grandi palazzi (il Minoico Medio dell’Evans) con la sua complessa organizzazione e la sua straordinaria civiltà ricca di manifestazioni di stupefacente eleganza. Il capitolo ad essa dedicato è particolarmente interessante per il punto, condotto sulla scorta
degli esami più recenti, nei confronti del dibattuto problema della sistemazione

Volume 2:
L’arco cronologico del quale si interessa questo nostro secondo tomo del VOL. II (parte prima) della Storia Antica di Cambridge, e compreso tra il 1300 e il 1380 a.C. circa. Poco più di due secoli, dunque, per i quali si ha però la fortuna di potersi avvalere di una notevole quantità di documenti diretti, non solo di incalcolabile valore per la ricostruzione degli eventi storici, ma anche di eccezionale immediatezza e vivacità: le lettere di Amarna, le leggi di Nuzi, le tavolette di Alalakhl, i piloni iscritti di Karnak, l’editto di Thelepish, le Gesta di Shuppiluliumash, gli Annali di Tudkhaliash, le tavolette in lineare B. Ai documenti scritti si affiancano i reperti archeologici, copiosissimi e spesso determinanti, e, non ultimo, per l’area egea, il mito.
Le lettere degli archivi di Amarna ci illuminano su Retenu (Siria e Palestina) all’epoca dei potenti sovrani Tuthmosidi, spesso non particolari di gran colore o con preziose puntualizzazioni sulle strutture amministrative; e, al tempo stesso, tratteggiano un vivido quadro dei rapporti internazionali dell’Egitto con il paese di Mitanni, con la Babylonia, con Alashiya.
Le lunghe iscrizioni geroglifiche narrano i prodigi di valore in battaglia dei Faraoni Tuthmosis III e Amenophis II, mentre dalle leggi di Nuzi ci deriva una grande impressione di civiltà e di sana società per il paese di Retenu, dove anche la condizione della donna appare elevata e dove una serie di intelligenti tentativi, effettuati durante l’età del Bronzo Medio e Tardo, approda ad ima delle più grandi rivoluzioni del progresso umano: la creazione dell’alfabeto. Contemporaneamente a Creta la civiltà minoica raggiunge il suo apice.
Nei grandi palazzi di Knossos, di Phaistos, di Thera, nei quali lo studio degli architetti sembra appuntarsi nel rapporto fra interno ed esterno con soluzioni che sfruttano artisticamente lo spazio, si coglie un’altra svolta determinante per la storia della civiltà umana: l’invenzione della pittura come genere artistico.
Verso il 1480 a.C. quelli che chiamiamo Micenei invadono l’isola e, sulla scorta della lineare A minoica, creano una propria scrittura, la lineare B, nei cui segni esprimono la loro lingua: il greco. Nelle pagine di questo volume, due noti studiosi, il Dow e il Chadwiek, ci offrono un acuto esame delle tavolette in lineare A e B come documenti storici: questa nuova lettura delinea una società micenea inedita che si discosta sempre di più dall’immagine derivata dai poemi omerici.
Un’altra chiave per interpretare e ricostruire questa fase della storia del mondo egeo è fornita dal mito: alla luce di una rigorosa analisi storica, il patrimonio leggendario della Grecia non appare più nebuloso, ma ancorato a fatti e luoghi precisi, denso di brandelli di verità, strumento utilissimo per giungere ad ipotesi più che verosimili (anche se lo Stubbings indulge ad alcune forature cronologiche).
Per l’Anatolia le fonti Hittite, pur abbastanza numerose, contengono dati storici più scarsi e contraddittori. Tuttavia, anche qui, con il valido supporto dell’archeologia si riescono a definire le genealogie e a delineare il succedersi dell’archeologia si riescono a definire le genealogie e a delineare  il succedersi degli eventi: dall’editto di Khattushilish III traspare la decadenza dell’impero
Zittita fino all’incendio di Khattusha; le Gesta di Shuppiluliumash narrano il contrattacco zittita sotto questo grande sovrano.
Il volume si chiude con il resoconto e una prima valutazione dei dati dei recentissimi scavi effettuati sull’altopiano persiano nei centri delle culture del secondo millennio, che rappresentano lo sfondo protostorico delle dinastie dei Medi e degli Achemenidi. Nelle tombe reali di Marlik della prima Età del Ferro le armi, i gioielli, i vasi preziosi e quelli figurati sono i diretti progenitori della grande produzione artistica archemenide.

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Volume 1:
Prefazione

I. La Mesopotamia settentrionale e la Siria di J.-R. Kupper
Shamshi-Adad I
Mari
Eshnunna, Iamkhad, Qatna e gli altri stati
Gli Hurriti (1800 a.C. circa)
I Beniaminiti e gli altri nomadi. Gli Habiru
Le conquiste di Hannmlrabi a settentrione e il declino degli stati amorriti orientali
Il «grande regno» di Aleppo
Lo sviluppo degli stati hurriti
Gli elementi hurriti nell’arte e nella religione

II. L’Egitto dalla morte di Ammenemes III a Seqenenre II di W. C. Hayes
Gli ultimi anni della XII dinastia
Il declino e la caduta del Regno Medio: la XIII e la XIV dinastia
L’infiltrazione degli Hyksos e la fondazione della XV dinastia
L’hyksos Khyan e i suoi successori
La restaurazione del regno tebano: la XVII dinastia fino alla morte di Seqenenre II
Il popolo delle «pan-graves»

III. La Palestina durante l’Età del Bronzo Mediodi Kathleefl M. Kenyon

Premessa

L’Età del Bronzo Medio I: caratteristiche, distribuzione, origini
L’Età del Bronzo Medio II
L’Età del Bronzo Medio II: gli abitati

IV(a). La Grecia e le isole dell’Egeo durante l’Età del Bronzo Medio di L. Caskey
Introduzione
I dati archeologici La popolazione: problemi circa la razza, la lingua e la cronologia

IV(b). Civiltà minoica: la maturità di F. Matz
Cronologia del periodo dei Primi Palazzi (2000-1700 a.C. circa)
I dati archeologici Le conclusioni storiche

IV(c). Cipro durante l’Età del Bronzo Medio di H. W. Catling
Le caratteristiche del Cipriota Medio
Gli insediamenti del Cipriota Medio
Gli sviluppi della cultura materiale del
Cipriota Medio
Cipro e i paesi vicini durante l’Età del Bronzo Medio Linee di sviluppo del Cipriota Medio

V. Hammurabi e la fine della sua dinastia di C.J. Gadd
Il regno di Hammurabi Il governo di Hamrnurabi
L’economia
La società
La cultura
I successori di Hammurabi
Gli inizi della dinastia cassita

VI. L’Anatolia fra il 1750 e il 1600 a.C. circa di O. R. Gumey
Le fonti Le lingue e le razze
L’origine del regno di Khattusha
Il Regno Antico hittita
La società hittita ai primordi

VII. La Persia lira il 1800 e il 1550 a.C. circa di H. Hinz
La dinastia Clîlllllta dei «Gran Reggenti»
Gli Elamiti e la legge

VIII. L’Egitto dalla cacciata degli Hyksos ad Amenophis I di T. G. H. James
Le campagne di Kamose
La cacciata degli Hyksos ad opera di Amosis
Il principe di Kush e la riconquista della Nubia
La riunificazione e la riorganizzazione sotto Amosis I
Tre dame reali
Il rafforzamento dello stato sotto Amenophis I

IX. Egitto: la politica interna da Tuthmosis I alla morte di Amcnophis III di W. C. Hayes
Il governo del re guerriero
I Tuthmosidi
Il potere di Amun
Le spedizioni di Hatshepsut
La tradizione sportiva
La magnificenza di Amenophis III
Il commercio dell’oro nubiano
L’amministrazione pubblica
L’esercito, la marina e le forze di polizia
Il mondo del lavoro
Le tasse, il commercio, gli scambi
L’attività edilizia ed il monopolio di stato della pietra
Evoluzione delle strutture tombali
L’arte

Elenco delle abbreviazioni
Note
Bibliografie
Indice delle figure
Indice delle tavole sinottiche
Indice delle carte geografiche

Volume 2:
X. La Siria dal 1550 al 1400 a.C. circa di Margaret S. Drower
La Siria nel XVI secolo a.C.
I Cassiti e i popoli vicini
La sfida egiziana
L’equilibrio internazionale
Gli Egiziani in Retenu
L’età di Amarna
La guerra e la società
Il commercio e l’industria
La religione, l’arte e la letteratura

XI. La Palestina all’epoca della XVIII dinastia di Kathleen M. Kenyon
Lo sfondo storico
Gli elementi per la datazione
Le località
La storia della Palestina all’epoca della XVIII dinastia alla luce dei rinvenimenti archeologici

XII. L’apice della civiltà minoica di F. Matz
La cronologia del Periodo dei Secondi Palazzi (1700-1380 a.C. circa)
I dati archeologici
Le conclusioni storiche

XIII(a). Le scritture lineari e le tavolette come documenti storici di S. Dow

A. LA SCRITTURA NEL MONDO MINOICO E MICENEO
Isolamento della scrittura minoiccymicenea
Segni e marchi
La scrittura
La sopravvivenza delle scritture lineari

XIII(b). Le scritture lineari e le tavolette come documenti storici di J. Chadwitk

B. LE TAVOLETTE IN LINEARE B COME
DOCUMENTI STORICI
I dati
Ostacoli all’interpretazione
Conclusioni

XIV. La nascita della civiltà micenea di F. H. Stubbitigs
La natura dei dati
Le tombe a fossa di Micene
I contatti con l’Egitto
Danao c gli Hyksos
Pelope
Sviluppo degli insediamenti micenea
La prima età eroica
Perseo: il consolidamento dell’Argolide micenea
Eracle e la più antica storia micenea
Il continente greco e Creta

XV. L’Anatolia dal 1600 al 1380 a.C. circa di O. R. Cumey e C. W. Blegen
L’Antico Regno hittita
Il Medio Regno hittita
Troia VI

XVI. Le testimonianze archeologiche dell’altopiano persiano nel secondo millennio a.C. di R. H. Dyson jr.

Premessa
La fine del terzo e l’inizio del secondo millennio a.C.

Psicologia Dinamica

Psicologia Dinamica

Autore/i: Jervis Giovanni

Editore: Società Editrice Il Mulino

pp. 224, Bologna

Una figura di primo piano della cultura italiana interpreta al meglio l’esigenza di nuovi testi per la nuova università.

La psicologia dinamica è il “grande magazzino degli attrezzi” di cui si serve lo psicologo nel suo lavoro quotidiano con bambini e adulti. Questo settore della psicologia, infatti, fornisce gli strumenti necessari per interpretare richieste e bisogni, per capire le strategie interpersonali, per analizzare le attese, gli smarrimenti, le motivazioni al cambiamento. Il libro fornisce una panoramica molto chiara e facilmente accessibile di tutti i principali temi della psicologia dinamica di oggi, a partire dagli aspetti tuttora validi delle idee di Sigmund Freud e della psicoanalisi. In un intento schiettamente pratico, l’autore si è dato il compito di aiutare chi studia questi temi, e il futuro psicologo, a non commettere errori quando una madre, un adolescente o qualsiasi altra persona gli chiederanno un parere o un consiglio.

Giovanni Jervis insegna Psicologia dinamica presso l’Università La Sapienza di Roma. È autore di La psicoanalisi come esercizio critico (Garzanti, 1989) e di Fondamenti di psicologia dinamica (Feltrinelli, 1993). Ha curato inoltre il volume Il secolo della psicoanalisi (Bollati Boringhieri, 1999).

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  1. Introduzione. Cos’è la psicologia dinamica
  2. La psicologia dinamica nella storia del ’900
  3. La psicologia dinamica della vita quotidiana
  4. La psicologia dinamica del ciclo di vita
  5. La costruzione del benessere mentale
  6. La relazione d’aiuto e le psicoterapie

Indice analitico

Le Strategie della Psicoterapia

Le Strategie della Psicoterapia

Titolo originale : Strategies of Psychotherapy

Autore/i: Haley Jay

Editore: Sansoni Editore

prefazione all’edizione italiana di Luigi Cancrini, prefazione di Don D. Jackson, introduzione dell’autore, traduzione di Annalisa Marzot e Raimondo Smargiassi.

pp. 280, Firenze

Le strategie della psicoterapia non è un libro di psicoterapia, un libro sulla psicoterapia. In quanto tale esso quadro estremamente ricco, articolato, interessante fenomeno di ampio risalto nella moderna cultura Libero da pregiudizi e da problemi di ortodossia, Jay Haley fornisce un importante contributo all’evoluzione di un che riguarda pratiche terapeutiche messe in opera sotto, copertura di teorie diverse o addirittura contrastanti, ma possibile guardare, tuttavia, come a un processo unitario. In questo senso il libro di Haley può favorire un momento di confronto per ricercatori che sembrano avere ormai del tutto abbandonato la speranza di discutere tra loro. Per il grande pubblico, d’altra parte, esso costituisce un valido strumento per formarsi una cultura di base in materia di psicoterapia.

Io Discendo dalla Barca del Sole

Io Discendo dalla Barca del Sole

Titolo originale : Ich steige hinab die barke der sonne

Autore/i: Drewermann Eugen

Editore: Rizzoli

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Amelia Valtolina.

pp. 336, Milano

«Se Cristo non è risorto, è vana la nostra fede.» Questa frase di san Paolo è, secondo Eugen Drewermann, il fulcro del credo cristiano: il senso dell’esistenza di ogni singolo individuo dipende dalla fede nella resurrezione, dalla speranza che Va al di là di ciò che è visibile. Una speranza e una fede che non sono solo del cristianesimo, ma affondano le radici nella storia della civiltà e si ritrovano, con una sorprendente identità di espressione, nei testi religiosi dell’antico Egitto, per i quali l’anima del defunto compie «nella barca del Sole» (secondo le parole del Libro dei Morti) il suo viaggio di purificazione e di conquista dell’autocoscienza nell’aldilà. La mistica della luce come metafora della ricongiunzione tra umano e divino, che Drewermann analizza con la precisione del filologo e la tensione spirituale del teologo, si riverbera attraverso la mediazione della filosofia platonica sulla teologia cristiana del Medioevo e di qui in tutta la cultura dell’Occidente, per riemergere ogni volta che un filosofo o un poeta riflettono sul senso della vita.
«Io discendo nella barca del Sole» analizza questo vasto scenario in quattro tappe: la riflessione sulla morte di fronte alla più sconvolgente tragedia collettiva che il passato dell’umanità abbia conosciuto, il ciclico ripresentarsi della peste; la testimonianza, espressa esemplarmente nell’opera di Dostoevskij, dell’assurdità di un’esistenza confinata nel mondo terreno ma tormentata (all’esigenza di attingere all’eternità; l’analisi del viaggio ultraterreno dell’anima secondo la religione dell’antico Egitto; e infine il messaggio cristiano che insegna agli uomini l’arte di «trascurare la terra» vincendo l’abisso: «Voi avrete le tribolazioni del mondo», afferma Gesù nel Vangelo di Giovanni, «ma abbiate fiducia: io ho vinto il mondo». Drewermann tratteggia in questo itinerario storico e spirituale una approfondita meditazione sulla disperazione e la speranza, sull’inaffidabilità del mondo e la fiducia nei cieli, indicano il senso della morte non come fine di tutto, ma come «un approdo nella barca del Sole, come un eterno mattino che non conosce fine».

Eugen Drewermann ha studiato filosofia a Münster, teologia a Paderborn e psicoanalisi a Göttingen. Sacerdote e docente di teologia a Paderborn, nel 1992 è stato sospeso a divinis e allontanato dall’insegnamento per le posizioni assunte nei confronti della gerarchia ecclesiastica. È autore di numerosi volumi, tra i quali, pubblicati anche in Italia, Parola che salva, parola che geuarisce (1990) e Psicanalisi e teologia morale (1992). Tra le altre sue opere Grimms Märchen tiefenpsychologisch gedeutet; Tiefenpsychologie und Exegese; Das Markusevangelium; An ihren Früchten sollt ihr sie erkennen; e KlerikerPsyehogramm eines Ideals, un best-seller che ha suscitato vivaci polemiche in tutta Europa, in cui si analizza la condizione sociale e psicologica dei sacerdoti nel mondo di oggi.

Neptunia

Neptunia

Autore/i: Brovelli Soffredini Giuseppe

Editore: Edito in proprio

presentazione di Oscar Rampone, introduzione dell’autore.

pp. 200, Nettuno (RM)

Dall’Introduzione:
«[…] L’opera mia modesta è l’espressione di un pensiero di venerazione per questa riviera di bellezza e d’incanti, ove palpita una dolce vita, ove tutto sorride, nella felicità di un’armonia serena di colori, di luce, d’allegrezza; grato, indelebile ricordo a chi vi soggiorna; così, come eterne stanno e staranno le orme, che la sua storia impresse attraverso i secoli.
Questo lido, questo sorriso del mare, misticamento favella, o cortese letore; e se fisserai profondo lo sguardo a questa viaggia avventurata, tra i pini e fiori che incensano l’aria, quando gli estremi, misteriosi raggi del sole indorano l’ampio golfo e medioevali torri, udrai allora un canto sommesso, caro alle anime solitarie; inno, man mano prorompente di gioia solenne e di pace, mentre i flutti verso a te s’effondono, in segno di dolce, espressivo saluto.[…]»

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Introduzione

Epoca preistorica

Epoche Volsca, Latina e Repubblicana

Epoca Imperiale

Medio Evo – Tempi moderni

Nel Secolo XVII

Dal Secolo XVIII al 1859

Il Libero Amore nel Medioevo

Il Libero Amore nel Medioevo

2 Volumi

Autore/i: Massa Eugenio

Editore: Edizioni Giolitine

proemio dell’autore.

vol. 1 pp. 120, vol. 2 pp. 88, Viareggio

I – I Problemi nell’Anonimo di Erfurt e in Andrea Cappellano

II – I Testi dell’Anonimo di Erfurt e di Andrea Cappellano

La Politica del Sesso – La più Importante Sintesi Teorica del Movimento Femminista Americano

La Politica del Sesso – La più Importante Sintesi Teorica del Movimento Femminista Americano

2 Volumi

Autore/i: Millett Kate

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

premessa dell’autrice, traduzione dall’americano di Bruno Oddera, titolo originale Sexual Politics.

vol. 1 pp. 288, vol. 2 pp. 289-540, Viareggio

La politica del sesso, apparso per la prima volta negli Stati Uniti nel 1969, si è affermato ormai come un classico, accanto ai testi del femminismo storico – dalle opere della de Beauvoir a quelle della Friedan della Greer e della Firestone. Anche a confronto coi temi attuali del movimento di liberazione della donna.
La politica del sesso è ancora lettura indispensabile per la profondità della elaborazione teorica e per la ricchezza dei dati storici che delineano la vicenda femminile dalla trasformazione del rapporto tradizionale tra i sessi nel diciannovesimo secolo alla reazione degli anni 1930-60 col consolidamento del sistema di vita patriarcale. Costruito come un saggio, La politica del sesso ne ha superato i confini tradizionali utilizzando, con un metodo che ha fatto scuola, esempi letterari – da Henry Miller a Jean Genêt – per dimostrare come la letteratura, sfrondata dal “doveroso giro di valzer dell’adulazione” o dalle disoneste “interpretazioni comprensive” della critica ufficiale, possa rivelarsi uno strumento efficacissimo per la comprensione di un più vasto contesto culturale e politico.

Psicobiofisica in Pranoterapia

Psicobiofisica in Pranoterapia

Atti del I congresso internazionale A.N.P.I. – Aspetti psichici, biologici, fisici di un fenomeno inspiegato ma accertato.

Autore/i: Muti Luciano

Editore: Musumeci Editore

prefazione Liliana Spàraco, introduzione Fulvia Cariglia.

pp. 288, Quart (Aosta)

Guarire, o lenire il dolore, con la sola imposizione delle mani, è pratica antica quanto il mondo. Oggi, la pranoterapia non si può più considerare un’eresia scientifica, ma è anzi oggetto di studio finalizzato a un’interpretazione e una verifica del fenomeno, ancora inspiegato ma accertato.
Gli Atti del Congresso Internazionale del 17-18 maggio 1986 presentano una panoramica degli ultimi studi condotti sulla materia. Accanto alle ricerche mediche e alle sperimentazioni, sono qui trattati gli aspetti sociologici, legali e fiscali, nonché i rapporti con la Chiesa Cattolica; vengono inoltre fornite utili indicazioni sull’alimentazione per un buon equilibrio psicobiologico. L’opera conduce ad una visione della pranoterapia come processo «naturale», che tuttavia può attingere dall’impegno scientifico gli elementi necessari ad un miglioramento del suo impegno. La ricerca in questo campo considera non solo i fenomeni fisici, ma anche quelli psichici e biologici, proponendosi come sostegno per quella misteriosa forza, insita forse in ogni uomo, di fare di se stesso un «guaritore».

Luciano Muti, Presidente dell’ANPSI (Associazione Nazionale Pranoterapeuti Sensitivi Italiani) e della CONF.A.PR.I. (Confederazione Associazioni Pranoterapeuti Italiani), esercita la sua attività negli studi di Milano, di Bergamo e Crema. Sensitivo di eccezionali qualità, prima di approdare alla pranoterapia ha percorso tutte le esperienze del paranormale: viaggi astrali, radiestesia, precognizione, paragnostica, sedute parapsichiche, ipnosi…
È autore di numerosi libri, tra cui «Diventa con me pranoterapeuta» e «Viaggio nel mondo dell’ignoto» editi da Masumeci.

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Prefazione

– Il Congresso Internazionale: di Liliana Sparaco
– Introduzione al volume e cenni sulla percezione sociale della pranoterapia:
di Fulvia Cariglia
– Presentazione degli atti del Congresso
– Sviluppi della parapsicologia nel mondo e utilizzo delle possibilità ESP: di Milan Ryzl
– La pranoterapia cura alternativa o integrativa?: di Aldo Spinelli

CAP.I/PRANOTERAPIA: ricerche e aspetti legali
– Risultati preliminari di una ricerca sull’elettroencefalogramma durante la pranoterapia:
di Marco Margnelli
– Ricerche in elettrografia ed elettrografia applicata: di Agostino Pessina
– Pranoterapia-bioplasma: storia di una ricerca: di Giuseppe Ambrosini
– Il pranoterapeuta nei rapporti con il fisco: di Marcello Manozzi
– Due test chimici per rilevare la presenza del prana: di Ansalone-Vecchi

CAP.II/PSICOBIOFISICA IN PRANOTERAPIA
– La teoria della psicobiofisica: di Marco Todeschini
– Elettrofisiologia in pranoterapia: di Luigi Lapi
– Le chiro frequenze: di Luigi Lapi
– Nuovi aspetti della medicina energetica in Italia: di Giuseppe Garofalo
– Energie elettromagnetiche e bioplasmiche del pranoterapeuta: di Luciano Muti
– Fisica, biofisica, psicobiofisica in pranoterapia: di Arrigo Carassiti
– Ricerca degli squilibri energetici nell’organismo vivente attraverso la tecnica delle         risonanze: di Enza Ciccolo
– Orientamenti alimentari generali per un buon equilibrio psicobiologico: di Evelina Flachi
– Bioastrologia l’influsso degli astri sulla salute psicofisica: di Juan Rabasseda Gascon
– Utilità del bioritmo nell’attività professionale del pranoterapeuta: di Giuseppe Calvauna

CAP.III/SENSITIVITÀ E PRANOTERAPIA
– Le forze paranormali che possono guarire: di Milan Ryzl
– Energie parapsichiche utili in pranoterapia: di Luciano Muti
– Addestramento biofeedback al controllo dei ritmi elettroencefalografici in pranoterapeuti:
di Marco Magnelli
– Le facoltà paranormali nei pranoterapeuti: di Manuela Pompas
– Pranoterapia in Cina: di Maurizio Montemagno
– Ogni pranoterapeuta è predisposto verso il trattamento di ben determinati squilibri     psicofisici: di Sara Mannozzi

APPENDICE / LA PRANOTERAPIA SECONDO LA CHIESA
– Cristianesimo e pranoterapia: di Padre Ulderico Pasquale Magni
– Guarigioni soprannaturali, paranormali, preternaturali: di Monsignor Aldo Gregori
– Esperienze e valutazioni teologiche sulle guarigioni: di Padre Gianpaolo Thorel

– PROPOSTA DI LEGGE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONE PRANOTERAPICA PRESENTATA DALLA CONF.A.PR.I

L’Agopuntura che Cos’è

L’Agopuntura che Cos’è

Titolo originale: L’acupuncture

Autore/i: Haumont Claude

Editore: Casa Editrice A. Salani

edizione italiana a cura di Gianmarco Strati, a cura di Claude Haumont, traduzione G. Del Panta, collana: Salani-Informazione n° 9.

pp. 160, Firenze

L’agopuntura, efficace medicina alternativa – quali malattie può «veramente» curare – i metodi dell’agopuntura – l’agopuntura e l’anestesia.

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° Parte Prima

° L’agopuntura e l’Occidente

– La scoperta del pianeta Cina

– L’agopuntura in Italia

° Le correnti
° L’equilibrio
° I tumori
° Le prospettive
° Limiti

– Il fumo, l’alcolismo e la droga

° Parte seconda

° L’agopuntura, gli strumenti e la terapia

– Una medicina plurimillenaria

° I cinque elementi
° I polsi cinesi

– L’agopuntura può guarire tutto?

° Alcune ipotesi scientifiche

– Strumenti e tecniche

° L’inserimento degli aghi
° La moxibustione
° Il massaggio
° Le ventose
° Le misure

– I meridiani e i loro punti

° Il meridiano del polmone
° Il meridiano dell’intestino crasso
° Il meridiano dello stomaco
° Il meridiano della milza
° Il meridiano del cuore
° Il meridiano dell’intestino tenue
° Il meridiano della vescica
° Il meridiano del rene
° Il meridiano del pericardio
° Il meridiano del triplo atrio
° Il meridiano della vescicola biliare
° Il meridiano del fegato
° I canali straordinari
° I punti straordinari

– La consultazione e il trattamento

° Il trattamento della malattia

– L’anestesia

– I cinesi e l’agopressione

Ippocrate

Ippocrate

Titolo originale: Hippocrate

Autore/i: Jouanna Jacques

Editore: SEI – Società Editrice Internazionale

premessa dell’autore, traduzione italiana di Ludovico Rebaudo, in copertina: Ippocrate di Cos, codice miniato, XI secolo, Roma, Biblioteca Vallicelliana.

pp. VIII-480, 1 cartina b/n, Torino

«Lunga è l’arte, breve la vita» è l’aforisma che, insieme al celebre «Giuramento», da oltre duemila anni rappresenta la fama di Ippocrate di Cos.
Ma chi era veramente Ippocrate? È giusto vedere in lui il padre dell’arte , medica? L’opera che gli viene tradizionalmente attribuita, consistente in oltre sessanta trattati di medicina, chirurgia, igiene e fisiologia, offre una tale ricchezza e molteplicità di tematiche da giustificare le svariate letture date ad essa nel corso dei secoli dai filosofi non meno che dai medici.
Attraverso gli scritti del Corpus hippocraticum traspaiono altresì la dimensione quotidiana del medico e dell’ammalato nell’età di Pericle, le concezioni allora in.vigore sulla salute e sulla malattia, la guarigione, il dolore, la nascita e la morte, nonché, in senso più lato, i rapporti tra medicina e filosofia, scienza e religione. Benché superata sul piano scientifico, la figura di Ippocrate mantiene intatto il suo significato sul piano umano, come un’eccezionale testimonianza del risveglio dello spirito scientifico in Grecia e nel mondo occidentale: l’opera di Ippocrate segna la nascita della scienza dell’uomo.

Jacques Jouanna è docente di letteratura e civiltà greca alla Sorbona, e direttore del gruppo di ricerca sulla medicina greca del CNRS.

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Premessa

Parte prima – Ippocrate l’Asclepliade

  • I. Ippocrate di Cos
  • II. Ippocrate il Tessalo
  • III. Ippocrate e la scuola di Cos
  • IV. Scritti in cerca d’autore

Parte seconda – Il medico nell’esercizio della sua arte

  • I. Il medico e il pubblico
  • II. Il medico e il malato
  • III. Il medico e la malattia

Parte terza – Ippocrate e il pensiero del suo tempo

  • I. Il razionalismo ippocratico e il divino
  • II. Ippocrate e la nascita delle scienze dell’uomo
  • III. La medicina in discussione e la nascita dell’epistemologia
  • IV. La medicina in crisi e i suoi rapporti con la filosofia

Parte quarta – Grandezza e limiti dell’Ippocratismo

  • I. Dall’osservazione del visibile alla ricostruzione dell’invisibile
  • II. La salute, la malattia e la natura
  • III. L’eredità dell’Ippocratismo nell’Antichità

Appendici

  • Giuramento
  • Un decreto in onore di un medico di Cos
  • I trattati del Corpus ippocratico: elenco e presentazione

Note

Orientamento bibliografico

Il Tarlo della Coscienza

Il Tarlo della Coscienza

Autore/i: Chiaromonte Nicola

Editore: Società Editrice Il Mulino

unica edizione, a cura di Miriam Chiaromonte, introduzione di Gustaw Herling.

pp. 288, Bologna

Nicola Chiaromonte non fu uno specialista; scrittore di nessuna scuola e di nessuna disciplina, fu piuttosto un filosofo al modo antico, uno che «riflette su ciò che è vero e ciò che è giusto, e si conduce di conseguenza».
E le sue pagine rimandano, innanzitutto, il senso di una straordinaria tensione morale, di una serietà rigorosa di cui al giorno d’oggi non c’è che da sentir nostalgia. «Il tarlo della coscienza» intende ripresentare, nelle sue linee portanti, il pensiero di Chiaromonte. Dai saggi giovanili sul fascismo ai risentiti interventi sulla nostra «età della malafede», sulle utopie e la violenza che si annida nei tentativi di attuarle, sui destini dell’arte e l’impegno dell’artista, è in Chiaromonte un medesimo pensiero, che torna alle questioni prime del giudicare e dell’agire rettamente, che riconduce l’uomo al dialogo solitario con la propria coscienza. In un’età che ha sovente proclamato e praticato il divorzio tra etica e politica, Chiaromonte ha saputo parlare di politica partendo dal «buon cittadino», dalla moralità delle scelte individuali, dalla salvaguardia dei «valori nobili»; nell’età delle masse, ha saputo richiamarsi alla responsabilità del singolo, a quel dovere di governare se stessi e di condursi giustamente verso gli altri che sta alla base della «politica in senso serio». Sono in molti oggi a sentire che, terminata la stagione delle utopie, occorre ripensare la politica in termini nuovi; dunque e il momento più giusto per ascoltare di nuovo la lezione di Chiaromonte, per riconoscere in questo filosofo «antico» uno dei maestri di oggi.

Nicola Chiaromonte (1905-1972), giornalista e scrittore, durante il fascismo emigrò in Francia e visse poi a lungo negli Stati Uniti. Critico teatrale per «Il Mondo» e «L’Espresso», con Ignazio Silone fondò e diresse la rivista «Tempo presente». Ha pubblicato «La situazione drammatica» (Bompiani, 1960) e «Credere e non credere» (Bompiani, 1971). Postumo sono apparse alcune raccolte di saggi tra le quali ricordiamo gli «Scritti sul teatro» (Einaudi, 1976). il Mulino ha in programma la riedizione di «Credere e non credere» e l’edizione dei taccuini inediti.

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Introduzione, di Gustaw Herling
Nota bio-bibliografica

Parte prima: Fascismo e antifascismo

  • Lettera di un giovane dall’Italia
  • Sul fascismo
  • Spagna – La guerra
  • Italiani dispersi
  • Dalle carceri italiane
  • Il gesuita

Parte seconda: La civiltà e le utopie

  • Nota sulla civiltà e le utopie
  • Lettera a Caffi
  • La falsa religione
  • La situazione di massa e i valori nobili
  • La rivolta degli studenti
  • La tirannia moderna
  • Violenza e non violenza
  • Sono i falsi mistici

Parte terza: L’arte e l’impegno

  • Silone il rustico
  • Arte e comunismo
  • Le regole del gioco
  • Albert Camus
  • Tolstoj e l’arte
  • Moravia e il tarlo della coscienza
  • Tra silenzio e parole
  • Su una terzina di Dante
  • Mallarmé e la situazione moderna
  • I confini dell’anima

Mazel e Shlimazel Ovvero il Latte della Leonessa

Mazel e Shlimazel Ovvero il Latte della Leonessa

Titolo originale: Mazel e Shlimazel or the Milk of a Lioness

Autore/i: Singer Isaac Bashevis

Editore: Longanesi & C.

traduzione dall’originale inglese di Bruno Oddera, illustrazioni di Elettra Metallinò.

pp. 52, nn. illustrazione b/n, Milano

«In un paese lontano e in una solare giornata di primavera, il cielo era azzuro come il mare, il mare azzurro come il cielo, e la terra era verde e innamorata di entrambi. Due spiriti stavano attraversando un villaggio. L’uno si chiamava Mazel, che significa buona fortuna, e l’altro Shlimazel, che vuol dire sfortuna.
Gli spiriti rimangono invisibili all’uomo, ma possono vedersi a vicenda.[…]»

L’Uomo Leopardo

L’Uomo Leopardo

Saga di Guin – Romanzo

Autore/i: Kurimoto Kaoru

Editore: Casa Editrice Nord

traduzione di Chiara Salina.

pp. 240, Milano

L’uomo si è svegliato nella Foresta di Rood.
È sfinito, coperto di sangue, segnato da profonde cicatrici. Ma non sa perché si trova lì. Non ricorda nulla di sé e del suo passato, a parte un nome, probabilmente il suo: Guin. E, sul viso, porta una maschera da leopardo, che non riesce a togliersi. Da dove viene? Chi è? Quale forza malvagia gli ha imposto una punizione così assurda e mostruosa?

Nella Foesta Rood vagano Rinda e Remus, gemelli e principi di Parros, scampati per miracolo alla distruzione del loro regno e obiettivo dei cavalieri di Gohra, che hanno l’ordine di arrestarli e di condurli nella fortezza di Stafolos. Lì li attende la prigionia e soprattutto l’ira di Vanon, il Conte Nero di Mongaul, tristemente noto per la sua crudeltà e per il morbo terribile che lo sta consumando. La cattura, però, è impedita dall’improvvisa apparizione di un essere inquietante, un poderoso guerriero con la testa da leopardo: Guin. Per i due giovani, l’uomo leopardo è l’unica speranza contro gli spietati cavalieri e le strane creature che popolano quel luogo di frontiera tra le Terre Centrali e i Confini. Ma quello scontro non sarà l’unico che i tre compagni dovranno affrontare, anche perchè il Conte Nero è deciso a catturare quell’essere enigmatico e senza passato…

Primo romanzo di una saga il cui gusto dell’avventura, del mistero e della magia si fonde con una sensibilità tipicamente giapponese, L’uomo leopardo è il fantastico trampolino di lancio verso un mondo sorprendente, vivacissimo e animato da una schiera di personaggi indimenticabili.

Kaoru Kurimoto ha iniziato la sua carriera come critica letteraria, ma dopo il clamoroso successo della Saga di Guin – che in Giappone ha venduto complessivamente più di 25 milioni di copie e ha ispirato varie serie di fumetti e perfino un musical – si è dedicata esclusivamente alla narrativa.
Attualmente vive a Tokyo.

Medicina Universale e il Settimo Senso

Medicina Universale e il Settimo Senso

Autore/i: Butto Nader

Editore: Edizioni Mediterranee

pp. 258, 56 illustrazioni a colori, Roma

Comprendere la natura umana è sempre stata una sfida per filosofi, scienziati, biologi e psicologi. L’uomo fa parte di questo universo così come la natura che lo circonda ed è quindi logico pensare che siamo, con le nostre tre componenti – corpo fisico, mente e anima – sottoposti alle stesse leggi universali che dirigono la natura. Le tre componenti dell’essere umano provengono dall’energia primordiale che ha acquisito diverse forme per dare luogo all’universo manifesto. Capire la natura delle componenti dell’essere umano da una parte, e le leggi universali che dirigono questa natura dall’altra, ci permette di comprendere meglio la natura dell’individuo e le sue peculiari caratteristiche. Ogni persona è un’entità unica, ma ci sono componenti costituzionali che ci permettono di capire la sua natura. Attraverso le manifestazioni somatiche (fisionomia) caratteristiche di ogni individuo possiamo comprendere il suo carattere, il suo comportamento, la sua predisposizione costituzionale verso certe malattie, i fattori ambientali aggravanti e miglioranti (cibo, clima, attività fisica, attività sessuale), la sua modalità di reazione di fronte ai conflitti psicologici e di conseguenza possiamo sapere quali malattie più frequentemente svilupperà. Con un solo sguardo alla persona possiamo ottenere più del 70% di informazioni sulla persona senza fare alcuna analisi del sangue o usare il Settimo Senso. Utilizzare la tecnica dell’ammiccamento ci apre la porta del Settimo Senso che ci permette non solo di diagnosticare i blocchi energetici e le malattie fisiche ma anche di risalire alla data del conflitto che ha provocato il blocco. Nel momento in cui abbiamo compreso la natura dell’essere umano, possiamo aiutarlo a trovare la via migliore per realizzare il suo cammino spirituale in modo che possa risparmiare più energia vitale possibile e ritornare quindi sul suo cammino di felicità verso la luce eterna.

Nader Butto, nato a Nazareth (Israele), si è laureato in medicina a Torino nel 1983, si è specializzato in cardiologia in Israele. Dal 1995 ha seguito per dieci mesi in Francia uno stage di cardiologia invasiva, in particolare cardiologia angioplastica coronaria; nei due mesi successivi ha frequentato a Milano il centro Columbus per completare la sua preparazione nella ultrasuoni intracoronarica. Nel 1998 è stato a Phoenix (Arizona U.S.A.) per la specializzazione in angioplastica carotidea. Attualmente lavora nel reparto di cardiologia al Centro Medico Rabin a Petah Tikva (Israele) come cardiologo specialista in angioplastica coronaria. Attraverso una lunga ricerca dell’anima umana ha sviluppato un suo personale metodo, “Dynamic Energy” che integra medicina convenzionale con delle discipline millenarie orientali basate sul modello energetico ed aggiunge l’aspetto psicologico come radice delle alterazioni patologiche fisiche. Su questo argomento tiene conferenze e seminari in Spagna, Germania, Italia, Israele.

Aerobica – Il Programma per un Completo Benessere

Aerobica – Il Programma per un Completo Benessere

Ginnastica, dieta, educazione all’armonia tra corpo ed emozioni

Autore/i: Cooper Kenneth

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione italiana, prefazione dell’autore, traduzione dall’americano di Raffaele Petrillo.

pp. 304, Milano

Una quindicina di anni fa Kenneth H. Cooper, a quel tempo medico della NASA, studiò un programma per migliorare l’efficienza fisica degli astronauti: da queste ricerche sono nati gli esercizi aerobici. Ginnastica, dieta, danza, educazione all’armonia tra corpo ed emozioni – e qualcosa di più: programma per un completo benessere – l’Aerobica si è imposta in America e ormai i suoi vantaggi sono universalmente riconosciuti. Il rigore scientifico della trattazione e l’ampio corredo di tabelle e istruzioni fanno di questo libro, che nasce da un’esperienza ormai consolidata, il manuale dell’Aerobica.

“Quando a Dallas ho conosciuto il dottor Kenneth H. Cooper,,alla stima che avevo per colui che, con le sue ricerche, i suoi esperimenti e i suoi studi, ha inventato l’Aerobica, si è immediatamente aggiunta una forte simpatia per l’uomo, serio, modesto e ‘ coscienzioso. Avevo già letto questo libro nell’edizione americana e una frase del dottor Cooper mi aveva particolarmente colpito: ‘Con il mio programma di esercizi aerobici non posso garantire a nessuno un solo giorno di vita in più, ma a tutti’posso assicurare una vita più serena, più salubre, più felice. È un’affermazione che a mio parere racchiude in sé la stupenda verità che qualcosa di nuovo per l’umanità è stato scoperto.
Leggendo questo libro ho avuto la conferma che l’esercizio aerobico va inteso non soltanto come una divertente parentesi “Quotidiana, ma che l’Aerobica è molto di più: è un modello di vita. Che poi una persona decida di mettere in pratica l’esperienza e i programmi del dottor Copper, correndo, nuotando, o, come facciamo noi negli “Aerobic Centers” italiani, esercitandosi al ritmo di piacevoli musiche, non è determinante. Ciò che conta è che l’Aerobica è veramente una grande scoperta perla quale tutti noi dobbiamo essere grati al dottor Cooper. Leggendo questo libro anche voi, come me, ve ne potrete rendere conto”. (Lara Saint Paul)

Arrivederci a Soho

Arrivederci a Soho

Titolo originale: Adrift in Soho

Autore/i: Wilson Colin

Editore: Lerici Editori

prologo dell’autore, traduzione dall’inglese di Adriana Dell’Orto.

pp. 248, Milano

Un uomo cerca la “libertà”. Poiché le vie per arrivarci sono infinite e nessuno sa quale sia quella giusta, l’uomo ne percorre molte, compiendo le più svariate esperienze di vita. Egli passa attraverso un mondo inquietante come pochi altri, il mondo di Soho, il famoso quartiere di Londra che qui assurge a simbolo del caos e delle contraddizioni della nostra civiltà. Ci passa con la lucidità intellettuale e la predisposizione alla sofferenza di chi, essendo artista (il protagonista è scrittore) è particolarmente sensibile alle esperienze. Ne risulta un affresco potente di una realtà ben precisa dove sesso, politica, filosofia, lotta per la vita, tutto si mescola e viene restituito con la stessa violenza che quelle cose imprimono alla realtà. Al lettore non sarà difficile cogliere nelle reazioni del protagonista alcuni atteggiamenti tipici delle nuove generazioni “arrabbiate”.
Wilson, com’è noto, è un caposcuola degli angry men inglesi. Ma egli è anche scrittore di larghe aperture e di solida cultura (lo ha dimostrato ampiamente nel saggio Lo Straniero) per cui il romanzo è molto più di una espressione limitata a una generica protesta beat. È un’opera d’impegno e di rottura, destinata a ripetere il successo di Riti notturni, uno dei primi libri di Colin Wilson pubblicato in questa stessa collana e accolto con grande favore dal pubblico e dalla critica.

Il Mancato Dialogo tra Galileo e i Teologi

Il Mancato Dialogo tra Galileo e i Teologi

Autore/i: Viganò Mario

Editore: Edizioni «La Civiltà Cattolica»

pp. 256, Roma

Il Dialogo dei due Massimi Sistemi, in una forma appena velata e parecchio equivoca, l’unica possibile nelle circostanze nelle quali fu pubblicato, può rappresentare l’insistente richiesta rivolta da Galileo ai teologi perché, prima di dirimere l’apparente contrasto tra Scienza e Scrittura con la condanna del sistema copernicano, si procedesse ad un serio esame delle ragioni che militavano per l’una e per l’altra parte. Questa richiesta era già stata rivolta prima della condanna del 1616, in una forma molto aperta ed accorata, corroborata da considerazioni esegetiche che non avevano sollevato difficoltà da parte dei teologi che le avevano considerate spassionatamente.
Il fatto che i teologi procedessero con imperturbata sicurezza senza accettare il dialogo non deriva dalla loro fiducia nei testi scritturistici che non furono ripresi in esame; ma nella coscienza più o meno confusa, condivisa da tutto l’ambiente accademico del tempo, della profonda revisione che si sarebbe dovuto fare della concezione del mondo se si fosse accordato un valore realistico alla teoria copernicana, come pretendeva Galileo, e dalla facile evasione offerta dall’interpretazione strumentalistica che vantava una lunga tradizione storica ed era stata spesso invocata dai peripatetici rigidi nei confronti di Tolomeo.
I teologi, con parecchio ritardo, hanno fatto proprie le idee esegetiche di Galileo. Le idee epistemologiche dello scienziato fiorentino hanno dato luogo a dispute «sine fine», né la controversia può ancora dirsi conclusa; comunque filosofi e scienziati sembrano orientati verso le concezioni di Urbano VIII piuttosto che verso quelle di Galileo.
La costatazione non intende esprimere un giudizio di valore da parte dell’autore.

Gesù Segreto

Gesù Segreto

Ascesi e rivoluzione sessuale nel cristianesimo nascente

Autore/i: Di Nola Alfonso M.

Editore: Newton Compton Editori

prima edizione, prefazione dell’autore, collana: Universale Tascabile n° 70 , in copertina il mosaico della cupola degli Ariani a Ravenna, raffigurante il battesimo di Gesù.

pp. 160, illustrazioni b/n, Roma

Nei duemila anni della storia cristiana, l’immagine di Gesù di Nazareth si è consolidata in un modello ortodosso, risultato da lunghe controversie teologiche e dal definitivo prevalere delle correnti cristologiche della cosiddetta Grande Chiesa, quella ufficiale e vittoriosa, anche per l’appoggio dei poteri politici da Costantino in poi. Logia, “le cose dette” e Agrapha, “le cose non scritte” sono le testimonianze residue, giunte fino a noi, dei gruppi di cristiani perdenti e sconfitti, che vissero l’esperienza collettiva di un Gesù diverso.
Se i nostri giorni sembrano scandalizzati da qualche tentativo cinematografico di rileggere la figura del Nazareno secondo misure diverse da quelle ufficiali e di riconsiderare l’umana vicenda anche nelle debolezze e nel premere dei desideri carnali, nei Logia e negli Agrapha i ritmi di una sessualità di Gesù vengono continuamente affermati, e tuttavia fanno riferimento ad una condizione “bisessuale” o “androginica” come status perfetto adamitico che il fedele deve riconquistare attraverso una rigorosa ascesi misoginica.

In queste pagine appare un altro Gesù, del quale gli antichi documenti, nelle lingue più varie, dal greco al siriaco, al copto e ai dialetti dell’India, ci hanno conservato dimensioni segrete, occulte e misteriose che lo sforzo interpretativo dell’autore tenta di chiarire, in una grande avventura mitica e storica, al lettore di oggi.

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Prefazione

Fonti

1° Dall’Evangelo secondo gli Ebrei

2° Dall’Evangelo degli Ebioniti

3° Dall’Evangelo degli Egiziani

4° Altri logia gnostici

5° Logia manichei

6° Frammenti papiracei

7° Agrapha patristici

8° Agrapha mussulmani

Indice delle attribuzioni