Libri dalla categoria Superconscio
Analisi del Carattere
Titolo originale: Charakter Analyse
Autore/i: Reich Wilhelm
Editore: SugarCo Edizioni
quarta edizione, prefazioni dell’autore Wilhelm Reich, traduzione di Furio Belfiore e Anneliese Wolf, collana: Argomenti.
pp. 616, illustrazioni b/n, Milano
Nel 1928 Wilhelm Reich pubblicò un articolo intitolato Sull’analisi del carattere che, come fu da molti riconosciuto in seguito, doveva aprire una nuova era nella psicoanalisi. L’analisi era cominciata con l’interpretazione diretta dei sintomi del paziente; in seguito Freud aveva corretto questa pratica con l’intento di infrangere le resistenze del paziente. Con l’articolo succitato Reich dimostrava che tra le svariate resistenze ve n’era un gruppo da lui chiamate caratteriali. Il comportamento del paziente, cioè la sua “armatura” caratteriologica, veniva indicato come la chiave per penetrare nell’intero passato dell’individuo. Così il comportamento caratteriale attuale del paziente indicava la strada per uscire dal caos delle contraddizioni psichiche. Questo testo rivela come Reich sia giunto, dallo studio del carattere, alla comprensione della base biologica delle nevrosi e, in ultimo, alla scoperta dell’energia orgonica cosmica. In tal modo l’analisi del carattere viene tolta dal regno della psicologia e messa sul solido piedistallo delle scienze naturali, sotto forma di biofisica orgonica.
In questo volume viene anche pubblicato un articolo, finora inedito, intitolato Il linguaggio espressivo del vivente, che introduce il lettore nel regno delle espressioni emozionali biofisiche, il campo principale della terapia orgonica, e in cui viene riferita la storia di un caso drammatico ed emozionante, il caso del primo paziente schizofrenico che sia mai stato curato con la terapia orgonica. Infine, un largo settore della scena sociale trova la sua spiegazione in uno studio sull’azione sociale esplicata dalle nevrosi in quella forma che Reich definisce “la peste emozionale”.
Dello stesso autore, pubblicati dalla Sugarco: La funzione dell’orgasmo, Reich parla di Freud, Psicologia di massa del fascismo, l’assassinio di Cristo, l’irruzione della morale sessuale coercitiva, Ascolta, piccolo uomo, Etere, dio e diavolo, Superimposizione cosmica, La biopatia del cancro (vol. I), La biopatia del cancro (vol. II), Scritti giovanili (vol. I), Scritti giovanili (vol. II), L’individuo e stato, Genitalità (scritti giovanili, vol. III), Esperimenti bionici sull’origine della vita.
Prefazione alla terza edizione
Prefazione alla seconda edizione
Prefazione alla prima edizione
Parte prima: Tecnica
Capitolo I Alcuni problemi della tecnica psicoanalitica
Capitolo II Il punto di vista economico nella teoria della terapia analitica
Capitolo III Sulls tecnica dell’interpretazione e dell’analisi delle resistenze
- Alcuni errori tipici nella tecnica di interpretazione e loro conseguenze
- Interpretazione e analisi delle resistenze sistematiche
- Coerenza nell’analisi delle resistenze
Capitolo IV Sulla tecnica dell’analisi del carattere
- Riassunto introduttivo
- Armatura e resistenza caratteriali
Capitolo V Indicazioni e pericoli dell’analisi del carattere
Capitolo VI Sul modo di trattare il transfert
- La cristallizzazione della libido oggettuale genitale
- Narcisismo secondario, transfert negativo e cognizioni della malattia
- Sul modo di applicare la regola dell’esistenza
- Sul problema dello “scioglimento” del transfert positivo
- Alcune osservazioni sul contro-transfert
Parte seconda: Teoria della formazione del carattere
Capitolo VII Il temperamento caratteriale del conflitto sessuale infantile
- Struttura e forma delle reazioni psichiche
- La funzione della formazione del carattere
- Condizioni della differenziazione del carattere
Capitolo VIII La funzione sessuo-economica del carattere. Il carattere genitale e il carattere nevrotico
- Carattere e ingorgo sessuale
- La differenza libido-economica fra carattere genitale e carattere nevrotico
- Sublimazione, formazione reattiva e base reattiva nevrotica
Capitolo IX Fobia infantile e formazione del carattere
- Un carattere “distinto”
- Superamento caratteriale della fobia infantile
Capitolo X Alcune forme caratteriali circoscritte
- Il carattere isterico
- Il carattere coatto
- Il carattere fallico-narcisistico
Capitolo XI Il carattere masochista
- Riassunto delle concezioni
- L’armatura del carattere masochista
- Inibizione dell’esibizionismo e mania di autodenigrazione
- Percezione non piacevole dell’aumento dell’eccitazione sessuale come base caratteriale specificatamente masochista
- Osservazioni sulla terapia del masochismo
Capitolo XII La peste emozionale
Capitolo XIII Alcune osservazioni sul conflitto primario fra bisogni e mondo esterno
Parte terza: Dalla psicoanalisi alla biofisica ergonica
Capitolo XIV Contatto psichico e corrente vegetativa
Prefazione
- Antitesi fra pulsione e mondo esterno
- Alcune premesse tecniche
- Il cambiamento della funzione della pulsione
- L’intelletto come funzione di difesa
- L’inastro della difesa pulsionale
- La mancanza di contatto
- Il contatto sostitutivo
- La rappresentazione psichica dell’organico
- Piacere, angoscia, ira e armatura muscolare
- I due grandi salti nello sviluppo naturale
Capitolo XV Il linguaggio espressivo del vivente
- La funzione dell’emozione nella terapia orgonica
- Movimento espressivo plasmatico ed espressione motoria emozionale
- La disposizione e segmenti dell’armatura
- L’espressione motoria del riflesso orgastico e la sovrapposizioine sessuale
Capitolo XVI La scissione schizofrenica
- Il “diavolo” nel processo schizofrenico
- Le forze
- L’espressione schizofrenica assente negli occhi
- Eruzione della spersonalizzazione e prima comprensione della scissione schizofrenica
- L’interdipendenza tra coscienza e autopercezione
- La funzione razionale del “male diabolico”
- Regioni anorgognotiche nello stato catatonico
- La funzione dell’autolesione nella schizofrenia
- Crisi e guarigione
Note
Le Arti Magiche Ovvero la Filosofia Occulta – 2 Volumi
con uno scritto di Arturo Reghini «Enrico Cornelio Agrippa e la sua Magia»
Autore/i: Enrico Cornelio Agrippa
Editore: Fratelli Melita Editori
vol. 1 pp. CLXXVI-144, vol. 2 pp. 364, nn. ill. b/n, Genova
INDICE DEL VOLUME PRIMO
Arturo Reghini
Enrico Cornelio Agrippa e la sua Magia
CAPITOLO I. – La leggenda di Agrippa
CAPITOLO II. – La Vita di Agrimìa
Un ritratto di Agrippa
L’associazione segreta
Agrippa commenta a Dale il De Verbo Mirifico
Il soggiorno in Italia
Agrippa a Metz – L’affare della strega di Woippy
Agrippa medico in Svizzera
Agrippa alla corte di Francia
Agrippa medico ad Anversa
Agrippa istoriografo dell’imperatore
Pubblicazione del De lncertitudine
Agrippa in lotta coi teologici di Lovanio
Agrippa e la Riforma
CAPITOLO III. – La chiave della Magia
Agrippa, e Tritemio
Le due lettere di Agrippa al P. Aurelio d’Acquapendente
La chiave della Magia
Un passo del Liber De Triplici Ratione Cognoscendi Deum
Di alcuni passi del De OccultaPhilosophia relativi alla grande opera
CAPITOLO IV. – Le perizie della pubblicazione del De Occulta Philosoghia
La pretesa ritrattazione di Agrippa
La lotta con l’inquisizione di Colonia
Il quarto libro della Filosofia Occulta
CAPITOLO V. Il contenuto del trattato della Filosofia Occulta
Che cosa, è la Magia
La teoria delle corrispondenze e la virtù magica delle parole e dei segni
La caducità umana e la stabilità iniziatica
La Dignificazione
Operazioni magiche fatte od attestate da Agrippa
Un apprezzamento
BIBLIOGRAFIA
Apocrifi
Opere che trattano di Agrippa
Articoli contenuti in pubblicazioni periodiche
Articoli contenuti in dizionari ed enciclopedie
Cornelio Agrippa
LA FILOSOFIA OCCULTA
LIBRO PRIMO
La Magia Naturale
CAPITOLO I. – In questi tre libri si mostrerà in quale modo i Maghi raccolgono le virtù del triplice mondo
CAPITOLO II. – Che cosa sia la Magia, in quante parti si divida e quali requisiti debba possedere chi la professa
CAPITOLO III. – Dei quattro elementi delle loro qualità e della loro mutua mescolanza
CAPITOLO IV. – Dei tre modi diversi di considerare gli elementi
CAPITOLO V. – Delle mirabili mature del fuoco e della terra
CAPITOLO VI. – Delle mirabili nature dell’acqua dell’aria e dei venti
CAPITOLO VII. – Dei corpi composti dei loro rapporti con gli elementi e dei rapporti fra gli elementi e l’anima, i sensi e i costumi
CAPITOLO VIII. – Della maniera con cui gli elementi si ritrovano negli astri, nei demoni, negli angeli e in Dio stesso
CAPITOLO IX. – In che modo i poteri delle cose naturali dipendono immediatamente dagli elementi
CAPITOLO X. – Dei poteri occulti delle cose
CAPITOLO XI. – In che modo i poteri occulti vengano infusi nelle cose delle idee, mediante l’Anima del mondo e i raggi delle stelle e delle cose che possiedono tali poteri in grado maggiore
CAPITOLO XII. – Come sopra individui diversi, anche della stessa specie, i poteri esercitino varia influenza
CAPITOLO XIII – Donde provengano i poteri occulti delle cose
CAPITOLO XIV. – Cosa sia lo Spirito del Mondo e quale sia il legame dei poteri occulti
CAPITOLO XV. – In che modo occorra ricercare e controllare i poteri delle cose per mezzo della rassomiglianza
CAPITOLO XVI. – In qual modo i differenti poteri si trasfondano
dall’una all’altra cosa e s’influenzino reciprocamente
CAPITOLO XVII. – Come si possano conoscere e sperimentare i poteri delle cose mercè la loro concordanza e la loro contrarietà
CAPITOLO XVIII. – Delle inclinazioni negative
CAPITOLO XIX. – In qual modo sia dato conoscere e sperimentare nelle cose i poteri dovuti a tutta la specie, o connaturati a qualche cosa per dono particolare individuale
CAPITOLO XX. – Dei poteri naturali che si riscontrano in tutta la sostanza d’un individuo e solo in qualche singola parte di altri individui
CAPITOLO XXI. – Dei poveri posseduti dalle cose viventi e di quelli che permangono in esse dopo la morte
CAPITOLO XXII. – Come le cose inferiori siano sottoposte ai corpi celesti e come i corpi umani e quanto altro si riferisce all’uomo provengano dalla distribuzione dei pianeti e dei segni
CAPITOLO XXIII. – In che modo si possa conoscere da quali astri dipendono le cose naturali e quali cose sieno sottoposte al Sole
CAPITOLO XXIV. – Delle cose che dipendono dalla Luna
CAPITOLO XXV. – Delle cose che dipendono da Saturno
CAPITOLO XXVI . – Delle cose che dipendono da Giove
CAPITOLO XXVII. – Delle cose che dipendono da Marte
CAPITOLO XXVIII. – Delle cose che dipendono da Venere
CAPITOLO XXIX. – Delle cose che dipendono da Mercurio
CAPITOLO XXX. – Come il mondo sublunare e quanto in esso è
contenuto sia distribuito ai pianeti
CAPITOLO XXXI. – In che modo le province e i regni alieno distribuiti ai pianeti
CAPITOLO XXXII. – Delle cose che dipendono dai segni e dalle stelle fisse e dalle loro immagini e rassomiglianze
CAPITOLO XXXIII. – Delle impronte e dei caratteri delle cose natunali
CAPITOLO XXXIV. – Come si possano attrarre le influenze e i poteri dei corpi celesti a mezzo delle cose naturali
CAPITOLO XXXV. – Dei miscugli delle cose naturali e della loro utilità
CAPITOLO XXXV I. – Dell’unione delle cose miste e dell’introduzione di una forma di vita più nobile e più sensibile
CAPITOLO XXXVII. – In che modo, con certe preparazioni naturali e artificiali, ci sia dato attrarre dall’alto alcuni benefici celesti e vitali
CAPITOLO XXXVIII. – In che modo possiamo ricevere dall’alto non solo doni celesti e vitali, ma intellettuali e divini
CAPITOLO XXXIX. – Come con certe sostanze si possano attrarre le divinità che governano il mondo e i demoni loro ministri
CAPITOLO XL. – Dei legamenti, di che specie essi siano e come si traducano in atto
CAPITOLO XLI. – Dei veleni e del loro potere
CAPITOLO XLII. – Dei mirabili poteri di certi veleni
CAPITOLO XLIII. – Delle fumigazioni e del loro potere
CAPITOLO XLIV. – Della composizione di certe «fumigazioni adatte ai pianeti
CAPITOLO XLV. – Dei colliri degli unguenti e dei filtri e dei loro poteri
CAPITOLO XLVI. – Delle legature e delle sospensioni fisiche
CAPITOLO XIIVII. – Degli anelli e del modo di prepararli
CAPITOLO XLVIII. – Delle proprietà dei luoghi e delle stelle che dominano ciascun luogo
CAPITOLI) XLIX. – Della luce e dei colori, delle torce e delle lampade e dei colori attribuiti agli astri e ai loro domicili, nonché agli elementi
CAPITOLO L. – Della fascinazione e del suo artificio
CAPITOLO LI. – Di alcune osservanze atte a produrre effetti meravigliosi
CAPITOLO LII. – Del viso, dei gesti, della complessione del corpo e degli atteggiamenti e della corrispondenza con le stelle e della Fisiognomia della Chiromanzia e degli artifici divinatori
CAPITOLO LIII. – Degli auspici e degli auguri
CAPITOLO LIV. – Del differenti animali e del loro significato nei vaticinii
CAPITOLO LV. – In qual modo i presagi si realizzino merce luce
del senso della natura e delle regole per farne l’esperienza
CAPITOLO LVI. – Dello predizioni tratte dai baleni e dalle folgori e come bisogni interpretare i presagi e i prodigi
CAPITOLO LVII. – Della geomanzia, dell’idromanzia, dell’aeromanzia e della piromanzia, che sono quattro maniere diverse di divinazione mercè gli elementi
CAPITOLO LVIII. – Del modo di far rivivere i morti del prolungato dormire e dell’inedia
CAPITOLO LIX. – Della divinazione a mezzo dei sogni
CAPITOLO LX. – Del furore e delle divinazioni compiute allo stato di veglia e del potere dell’umore melanconico, col quale è possibile talora far si che i demoni s’introducano nel corpo umano
CAPITOLO LXI. – Della formazione dell’uomo, dei sensi esteriori e interiori, della mente, delle tre specie di appetenze dell’anima e delle passioni della volontà
CAPITOLO LXII. – Delle passioni dell’anima, della loro origine, della loro differenza e delle loro specie
CAPITOLO LXIII. – In che modo le missioni dell’anima giungano a modificare il corpo stesso e a commuovere lo spirito
CAPITOLO LXIV. – Come le mansioni dell’anima modifichino il corpo con la «rassomiglianza e l’imitazione, delle trasformazioni e translazioni umane e del vigore che ha il potere immaginativo non solo sul corpo ma anche sull’anima
CAPITOLO LXV. – In che modo le passioni dell’anima agiscano
fuori di sè su un’altro corpo
CAPITOLO LXVI. – Come i corpi celesti accrescano il potere delle passioni dell’anima e come la costanza sia necessarissima in ogni genere di operazioni
CAPITOLO LXVII. – Come lo spirito umano possa congiungersi alle intelligenze superiori e imprimere insieme con essi certe virtù alle cose interiori
CAPITOLO LXVIII. – In che modo lo spirito possa cangiare le cose inferiori e sottometterle al desiderio personale
CAPITOLO LXIX. – Dei discorsi e del potere delle parole
CAPITOLO LXX. – Del potere dei nomi propri
CAPITOLO LXXI. – Dei discorsi complessi dei carmi e delle virtù e dei vincoli degli incantesimi
CAPITOLO LXXII. – Della potenza meravigliosa degli incantesimi
CAPITOLO LXXIII. – Del potere della scrittura, delle imprecazioni e delle iscrizioni varie lingue
INDICE DEL VOLUME SECONDO
LIBRO SECONDO
La Magia Celeste
CAPITOLO I. – Della importanza delle scienze matematiche e di parecchie operazioni meravigliose che si compiono col loro
ausilio
CAPITOLO II. – Dei numeri del loro potere e delle loro proprietà
CAPITOLO III. – Quanto sieno grandi i poteri posseduti dai numeri, così nelle cose naturali che in quelle soprannaturali
CAPITOLO IV. – Dell’unità e della sua scala
CAPITOLO V. – Del binario e della sua scala
CAPITOLO VI. – Del terniario e della sua scala
CAPITOLO VII. – Del quaternario e della sua scalzi
CAPITOLO VIII. – Del quinario e della sua scala
CAPITOLO IX. – Del senarlo e della sua scala
CAPITOLO X. – Del setteniario e della sua scala
CAPITOLO XI. – Dell’ottonario e della sua scala
CAPITOLO XII. – Del novenario e della sua scala
CAPITOLO XIII. – Della decade e della Sua 8081
CAPITOLO XIV. – Dell’undicesimo e del dodicesimo numero con una doppia scala del duodeiuirio, la (cabalistica e l’orfica
CAPITOLO XV. – Del potere e delle virtù dei numeri superiori al
dodicesimo
CAPITOLO XVI. – Delle figurazioni numeriche mercè speciali gesti
CAPITOLO XVII. – Dei differenti caratteri del numeri usati dai Bomani
CAPITOLO XVIII. – Dei caratteri usati dai Greci per indicare i numeri
CAPITOLO XIX. – Dei caratteri degli ebrei e dei caldei e di alcuni altri caratteri magici
CAPITOLO XX. – Dei numeri attribuniti alle lettere e della maniera di divinare con essi
CAPITOLO XXI. – Quali numeri sieno dedicati a ciascuna divinità e quali attributi a ciascun elemento
CAPITOLO XXII. – Delle tavole dei pianeti e delle loro virtù e formule e dei nomi divini delle intelligenze e dei demoni che le governa no
CAPITOLO XXIII. – Delle figure e dei corpi geometrici, del loro potevi magici e della loro concordanza con gli elementi e col cielo stesso
CAPITOLO XXIV. – Dell’armonia musicale, delle sue forze e del suo potere
CAPITOLO XXV. – Del suono e dell’accordo e delle muse della loro meravigliosa efficacia
CAPITOLO XXVI. – Della concordanza dei suoni e degli accordi con i corpi celesti e quali suoni corrispondano a ogni astro
CAPITOLO XXVII. – Dello proporzione della misura e dell’armonia del corpo umano
CAPITOLO XXVIII. – Della composizione e dell’armonia dell’anima umana
CAPITOLO XXIX. – Dell’osservazione delle cose celesti, necessarissima in ogni operazione magica
CAPITOLO XXX. – Dei momenti in cui le influenze dei pianeti sono più efficaci
CAPITOLO XXXI. – Dell’osservazione delle stelle fisse e della loro natura
CAPITOLO XXXII. – Del Sole e della Luna e dei loro significati
CAPITOLO XXXIII. – Delle case della Luna e dei loro poteri
CAPITOLO XXXIV. – Del vero moto dei corpi celesti, che occorre rimarcare nella ottava sfera, e della natura delle ore planetarie
CAPITOLO XXXV. – In qual modo tutte le cose artificiali, come le immagini i sigilli e simili, ricevano qualche potere dai corpi celesti
CAPITOLO XXXVI. – Delle immagini zodiacali e quali poteri ricevano sotto i rispettivi astri
CAPITOLO XXXVII. – Delle immagini degli aspetti zodiacali e dei loro poteri e delle immagini extrazodiacali
CAPITOLO XXXVIII. – Delle immagini di Saturno
CAPITOLO XXXIX. – Delle immagini di Giove
CAPITOLO XL. – Delle immagini di Marte
CAPITOLO XLI. – Delle immagini, del Sole
CAPITOLO XLII. – Delle immagini, di Venere
CAPITOLO XLIII. – Dello immagini di Mercurio
CAPITOLO XLIV. – Delle immagini della Luna
CAPITOLO XLV. – Delle immagini della testa della e della coda del Drago della Luna
CAPITOLO XVLII. – Delle immagini delle stelle fisse
CAPITOLO XVLIII. – Delle figure geometriche, che occupano un posto intermedio tra le immagini e i caratteri
CAPITOLO XLIX. – Delle immagini che non sono fatte a somiglianza delle figure celesti, ma a imitazione di quanto desidera l’operatore
CAPITOLO L. – Di certe osservazioni e della pratica di certe immagini celesti
CAPITOLO LI. – Dei caratteri fatti a norma e rassomiglianza delle cose celesti e della maniera di ricavarli dalle figure della geomanzia
CAPITOLO LII. – Dei caratteri ricavati dalle cose stesse a mezzo di rassomiglianze
CAPITOLO LIII. – Della necessità della conoscenza del’Astrologia per una perfetta arte divinatoria
CAPITOLO LIV. – Del caso e di dove e quando abbia virtù di divinazione
CAPITOLO LV. – Dell’anima del mondo e dei corpi celesti secondo le tradizioni dei poeti e dei filosofi
CAPITOLO LVI. – Il quale conferma la stessa cosa con la ragione
CAPITOLO LVII. – Che insegna come l’anima del mondo e le anime celesti abbiano le facoltà di ragionare e partecipino della mente divina
CAPITOLO LVIII. – Dei nomi delle anime celesti e del loro dominio su questo mondo inferiore, ossia sull’uomo
CAPITOLO LIX. – Dei sette pianeti che governano il mondo e dei relativi nomi impiegati nel linguaggio magico
CAPITOLO LX. – In qual modo le imprecazioni umane imprimano naturalmente le loro forze nelle cose esteriori e come lo spirito umano, attraverso i vari gradi di dipendenza, pervenga sino al mondo intelligibile e divenga simile agli spiriti e alle intelligenze più sublimi
LIBRO TERZO
CAPITOLO I. – Della necessità della virtù e dell’utilità della religione
CAPITOLO II. – Del silenzio e dell’occultamento dei misteri della
religione
CAPITOLO III. – Quale significazione sia richiesta per divenire un vero Mago ed operatore di miracoli
CAPITOLO IV. – Della Religione e della superstizione, che sono i
due cardini della Magia Cerimoniale
CAPITOLO V. – Delle tre guide della religione, che valgono a condurci verso il sentiero della verità
CAPITOLO VI. – In qual modo l’anima, con l’assistenza di queste tre guide, si elevi sino alla natura divina e diventi operatriee di miracoli
CAPITOLO VII. – Della necessità della conoscenza del vero Dio da parte del Mago e dell’opinione che gli antichi magi e filosofi hanno avuto della divinità
CAPITOLO VIII. – Dell’opinione degli antichi filosofi intorno alla Trinità
CAPITOLO IX. – Cosa sia la vera fede Ortodossa, nei riguardi di Dio e della Santissima Trinità
CAPITOLO X. – Delle emanazioni “divine chiamate numerazioni, dagli Ebrei, attributi da altri, Dei dai pagani; dei dieci Serfiroti e dei dieci sacratissimi nomi di Dio che ad essi presiedono e della loro interpretazione
CAPITOLO XI. – Dei nomi divini e del loro potere e virtù
CAPITOLO XII. – Dell’influsso del potere dei nomi divini sulle cose di quaggiù a mezzo di speciali mediatori
CAPITOLO XIII. – Delle membra divine e del loro influsso sulle membra umane
CAPITOLO XIV. – Delle divinità pagane delle anime dei corpi celesti e dei luoghi anticamente consacrati a ciascuna divinità
CAPITOLO XV. – Dell’opinione dei nostri teologhi intorno alle anime celesti
CAPITOLO XVI. – Delle intelligenze e dei demoni, della loro riparazione in tre generi differenti, dei loro soprannomi e dei demoni infernali e sotterranei
CAPITOLO XVII. – Degli stessi, secondo l’opinione dei teologi
CAPITOLO XVIII. – Dagli ordini dei demoni maligni della loro caduta e delle loro diverse nature
CAPITOLO XIX. – Dei corpi dei demoni
CAPITOLO XX. – Dell’infestazione dei demoni malvagi e della protezione che ci accordano i demoni buoni
CAPITOLO XXI. – Dell’obbedienza al nostro genio tutelare e come si possa scoprirne la natura
CAPITOLO XXII. – Dei nostri tre angeli custodi e donde provenga ciascuno di essi
CAPITOLO XXIII. – Del linguaggio degli angeli e dei loro discorsi tanto fra loro che con noi
CAPITOLO XXIV. – Dei nomi degli spiriti, della loro varia imposizione e degli spiriti che presiedono ai pianeti, ai segni, ai poli celesti e agli elementi
CAPITOLO XXV. – In qual modo i dottori ebrei estraggono i nomi sacri degli angeli dalle Sacre Scritture e dei settantadue angeli che portano i nomi di Dio, con le tavole Ziruph e con quelle della commutazione delle lettere e dei numeri
CAPITOLO XXVI. – Del modo di ricavare i nomi degli spiriti e dei geni dalla disposizione dei corpi celesti
CAPITOLO XXVII. – Dell’arte di calcolare i nomi degli spiriti secondo la tradizione dei Cabalisti
CAPITOLO XXVIII. – In qual modo i nomi degli spiriti sieno talora estratti dalle cose istesse a cui presiedono
CAPITOLO XXIX. – Dei caratteri e dei sigilli degli spiriti
CAPITOLO XXX. – Di altre specie di caratteri trasmessici dai Cabalisti
CAPITOLO XXXI. – Di una specie di caratteri e d’impronte di spiriti che non può essere conosciuta che per rivelazione
CAPITOLO XXXII. – In qual modo si possano attrarre i demoni benigni, e confondere quelli maligni
CAPITOLO XXXIII. – Dei vincoli degli scongiuri e del modo di sterminare gli spiriti
CAPITOLO XXXIV. – Dell’ordine animastico e degli eroi
CAPITOLO XXXV. – Delle divinità mortali e terrestri
CAPITOLO XXXVI. – In qual modo l’uomo sia stato creato a somiglianza di Dio
CAPITOLO XXXVII. – Dell’anima dell’uomo e dei modi della sua giunzione al corpo
CAPITOLO XXXVIII. – Dei doni divini che l’uomo può ricevere da tutti gli ordini dei Cieli e delle intelligenze
CAPITOLO XXXIX – Come le influenze, superiori, buone di loro natura, divengano cattive nelle colse terrene e dieno origine ai mali
CAPITOLO XL. – Del carattere divino che contrassegna ogni uomo e in virtù del quale gli è dato compiere meraviglie
CAPITOLO XLI. – Di quei che avvenga dell’uomo dopo la morte e delle diverse opinioni su tale argomento
CAPITOLO XLII. – Per quali ragioni i ma e i negromanti credano possibile evocare le anime dei morti
CAPITOLO XLIII – Del potere dell’anima umana nella mente nella
regione e nell’eidolon
CAPITOLO XIIIV. – Dei gradi delle anime e della loro morte o immortalità
CAPITOLO XLV. – Della vaticinazione e del furore
CAPITOLO XIIVI. – Della prima specie di furore proveniente dalle Muse
CAPITOLO XLVII. – Della seconda specie di furore proveniente da Dionisio
CAPITOLO XLVIII. – Della terza specie di furore proveniente da Apollo
CAPITOLO XLIX. – Della quarta specie di furore proveniente da Venere
CAPITOLO L. – Dell’estasi e dei vaticini degli epilettici di coloro che hanno smarrito i sensi e degli agonizzanti
CAPITOLO LI. – Del sogno profetico
CAPITOLO LII. – Della sorte e degli indizi che possiedono una certa virtù di oracolo
CAPITOLO LIII. – Della preparazione indispensabile a chi voglia ricevere gli Oracoli
CAPITOLO LIV. – Della purezza e del modo di conservarla
CAPITOLO LV. – Dell’insistenza e del digiuno, della castità, della solitudine, della tranquillità e della supremazia dello spirito
CAPITOLO LVI. – Della penitenza e dell’elemosina
CAPITOLO LVII. – Delle pratiche espiatorie esteriori
CAPITOLO LVIII. – Delle adorazioni e dei voti
CAPITOLO LIX. – Dei sacrifici e delle oblazioni e dei loro generi e modi
CAPITOLO LX. – Delle imprecazioni e dei riti impiegati dagli antichi nei sacrifici e nelle Oblazioni
CAPITOLO LXI. – Come abbisogni Offrire i sacrifici e le obiezioni sia a Dio che alle divinità inferiori
CAPITOLO LXII. – Delle consacrazioni
CAPITOLO LXIII. – Delle cose sacre e (consacrate del modo con cui stanno fra noi e le divinità e dei tempi sacri
CAPITOLO LXIV, – Di alcune osservanze religiose, cerimonie, riti di profumi e d’unzioni e simili
CAPITOLO LXV. – Conclusione di tutta l’opera
Strategia – La Logica della Guerra e della Pace
Titolo originale : Strategy. The logic of war and peace
Autore/i: Luttwak Edward N.
Editore: Rizzoli
seconda edizione riveduta e ampliata, prefazione ringraziamenti e premessa dell’autore.
pp. 468, Milano
“Un libro illuminante per capire la logica paradossale dei conflitti che hanno lacerato e lacerano il nostro mondo.”
Un massiccio accumulo di armi offensive può avere scopi puramente difensivi. Il percorso più lungo e tortuoso è spesso la strada migliore per cogliere di sorpresa il nemico. O, per passare dalle massime agli scenari contemporanei: la costruzione di uno «scudo spaziale» contro attacchi missilistici da parte di «stati-canaglia» potrebbe favorire la preparazione di altre forme di attacchi, come quelli terroristici.
Per Edward Luttwak – autorevole studioso di storia militare, consulente strategico del governo americano e influente commentatore politico – la strategia e il regno del paradosso e delle contraddizioni. Se emerge un modello dalle esperienze uniche e irripetibili delle guerre che si sono succedute dall’antichità all’alba del terzo millennio, dalle peculiari convergenze di fini politici, limiti tecnici, mosse tattiche e fattori geografici, questo modello non si conforma certo al senso comune, all’ordinaria logica causale, ma deve essere cercato, appunto, nel paradosso. Ecco l’assunto fondamentale che ha fatto del manuale di Luttwak un classico, fin dal suo primo apparire nel 1987, in un’epoca in cui esisteva ancora l’Unione Sovietica e il mondo era diviso fra due superpotenze. La logica della strategia non è cambiata, dal tempo della Guerra fredda.
Ma è cambiato il mondo, e questa nuova edizione, accresciuta e rivista, registra i mutamenti dell’arte della guerra e del confronto politico: agli esempi del passato – dalle vicende dell’impero romano alla seconda guerra mondiale, della fallimentare avventura degli Stati Uniti in Vietnam a quella, ugualmente catastrofica, dei sovietici in Afghanistan – si aggiungono quelli delle guerre «postmoderne», del Golfo e del Kosovo, caratterizzate dai bombardamenti di precisione e dall’esigenza – ancora una volta paradossale – di limitare al massimo le vittime fra i civili e fra gli attaccanti. E i principi strategici enunciati da Luttwak ci aiuteranno a comprendere in profondità le caratteristiche e i possibili sviluppi della nuova guerra in corso, quella all’ultimo sangue fra l’Occidente e il suo nemico più pericoloso: il terrorismo fondamentalista.
Edward N. Luttwak (Arad, Transilvania, 1942) insegna presso il Center of Strategic and International Studies di Washington ed è consulente di importanti istituzioni governative americane come il Dipartimento di Stato. Scrive regolarmente sul «Times Literary Supplement» e sulla «London Review of Books». È autore di molti libri, tra i quali ricordiamo La grande strategia dell’impero romano (Bur 1991) e La dittatura del capitalismo (Mondadori 1999).
La Speranza Dimenticata
Autore/i: Ellul Jacques
Editore: Editrice Queriniana
prefazione dell’autore, traduzione dal francese di Adriana Zarri.
pp. 296, Brescia
Per l’uomo disperato c’è una sola parola di speranza: «La sola cosa che possiedo te la do…», dice Pietro al mendicante del tempio. Ma proprio questa parola non risuona più fra i cristiani, – che vivono in un mondo senza prospettiva, nel tempo della morte di Dio, e dell’abbandono -, perché temono di ingannare, di deludere il mendicante, di esser odiati. Il risultato è un atto di disperazione, un battersi il petto, un non offrire più ciò che invece va offerto dal cristiano.
Il cristiano deve tornare a ricevere il dono della speranza e a trasmetterlo. Il miracolo consiste nell’accorgersi che il dono che è fatto da Dio è per l’uomo, esattamente e decisamente. L’A. tenta con coraggio di fare uscire dal vicolo cieco chi «vive e parla della speranza, in modo disperato» invitandolo a credere concretamente al miracolo del dono di Dio. A questo punto si colloca l’inizio e la fine di ogni azione politica nel mondo moderno: nel tempo dell’abbandono e del silenzio di Dio, combattere per Dio e testimoniare, contro ogni incertezza, che Dio resta il Signore di tutte le realtà.
È nato nel 1912 a Bordeaux. È laico, padre di quattro figli. Ha preso parte alla resistenza in Francia e all’attività politica. Ha insegnato Diritto a Montpellier, Strasbourg, Clermont-Ferrant, ove il governo di Vichy gli revocò l’incarico di insegnare. Dopo la liberazione insegnò a Bordeaux nella facoltà di Diritto. Dal 1947. anno in cui abbandonò l’attività politica, insegna a Bordeaux all’Istituto di Studi Politici.
I suoi contributi spaziano dalla Storia, alla Sociologia e alla Teologia. Fra essi ricordiamo: Histoire de la Propaganda, .P.U.F. Paris 1966; Le Vouloir et le Faire, Labor et fides, Paris 1974; L’Apocalypse: Architecture en mouvement, Desclée, Paris 1975.
Il Mondo Psichico dell’Infanzia
Titolo originale: The Inner World of Childhood
Autore/i: Wickes F. G.
Editore: Casa Editrice Astrolabio
prefazione dell’autrice, introduzione di C. G. Jung, traduzione italiana di Olga Aquarone.
pp. 352, Roma
Sommario:
Prefazione dell’Autrice
Introduzione di C. G. Jung
- I – Sguardo d’insieme alla psicologia analitica ed esposizione dei vari metodi
- II – I problemi dei genitori nella loro influenza sul bambino
- III – Primi rapporti infantili
- IV – Adolescenza e giovinezza
- V – La via verso una più elevata coscienza
- VI – Tipi psicologici
- VII – Compagni di gioco immaginari
- VIII – Paura
- IX – Sesso
- X – Sogni
- XI – Rapporti reciproci tra sogni e contenuti della fantasia
La Casa – Intimità, Stile, Benessere
Titolo originale : Home a Short History of an Idea
Autore/i: Rybczynski Witold
Editore: Rusconi
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Renzo Marazza.
pp. 278, nn. illustrazioni b/n, Milano
Che cos‘è il comfort?
Cosa si intende con la parola benessere?
Witold Rybczynski arriva a darne una definizione ripercorrendo la storia di questo concetto, indissolubilmente legato alla storia del modo di vivere. Il benessere domestico nasce gialla quotidianità, deriva da mille piccole usanze consolidate dal tempo.
È in questo territorio che si inoltra l’esplorazione dell’autore, in quest’opera che sa unire un tono ironico e leggero a una ricchezza sorprendente di note storiche, aneddotiche e di costume.
Il lettore non può non rimanere coinvolto dalla curiosità della proposta, dalla scioltezza delle scene descritte e soprattutto dalla miriade di particolari e di nozioni che viene a conoscere, per arrivare alla fine alla scoperta che «il comfort è come la cipolla»: a tanti strati, così semplice e così complicata, ortaggio povero ma regina della cucina.
Il comfort è un cocktail di comodità, efficienza, benessere fisico, intimità, tradizione e buonsenso, shakerato dalla storia, impossibile da racchiudere in regole fisse. Pagina dopo pagina, si passa dalla storia della sedia a quella del bagno, a quadri di quotidianità medioevale, all’origine delle tante piccole invenzioni che sono poi la spina dorsale del nostro vivere…
Un’opera di stuzzicante vivacità, coloratissima, che stimolerà i più pigri e appagherà i più curiosi, dinamica e serena come il suo autore.
Witold Rybczynski, canadese oriundo polacco, insegna architettura alla McGill University. È autore di altre opere di argomento affine. Gran viaggiatore, puntuale osservatore di come si abita nelle varie parti del mondo, vive attualmente con la moglie nella campagna a sud di Montreal, in una casa che si è costruito con le sue mani.
La Significazione nel Cinema – La Ricerca Fondamentale di un Pioniere della Semiologia del Film
Titolo originale : Essais sur la signification au cinéma
Autore/i: Metz Christian
Editore: Bompiani
seconda edizione, presentazione e nota alla seconda edizione di Gianfranco Bettetini, nota e traduzione di Alberto Farassino.
pp. 304, Milano
Se oggi si parla di semiologia del cinema lo si deve al lavoro pionieristico di Christian Metz. Non c’è oggi rivista di cinema, anche estranea alla tematica semiologica, che non debba fare i conti con i metodi di analisi filmica proposti dallo studioso francese: esistono nel mondo riviste e gruppi “metziani”, e l’autore stesso ha via via rielaborato e portato avanti le sue teorie attraverso una serie di libri, tra cui il fondamentale Linguaggio e cinema pubblicato in questa collana. La presente raccolta di saggi mostra molto bene il nesso tra la ricerca di Metz e le indagini filmologiche a cui egli va debitore (si vedano i saggi su Mitry), mentre connette le ricerche semiologiche ai problemi pedagogici, all’analisi del montaggio e dei vari trucchi cinematografici, sino ad aprirsi sulla più specifica tematica di una teoria semiologica del film. Una immagine, quindi, dell’intero lavoro di Metz, di un autore capace di sciogliersi dall’impaccio dogmatico delle sue stesse proposte per avventurarsi di continuo in nuovi campi, sino alle soglie della psicoanalisi, come già preannuncia l’ultimo saggio di questa raccolta.
Christian Metz, nato nel 1931, è Directeur d’Études e docente presso il Centre d’Etudes Transdisciplinaires di Parigi. Le sue ricerche in campo di semiologia applicata ai testi audiovisivi sono note in tutto il mondo e i suoi libri tradotti in molte lingue.
Presentazione di Gianfranco Bettetini
I. SULLA TEORIA CLASSICA DEL CINEMA
Una tappa nella rifessione sul cinema (1964)
Problemi attuali di teoria del cinema
II. SEMIOTICA DELL’IMMAGINE
Immagini e pedagogia
Oltre Panalogia, l’immagine
Ancora sulla connotazione
III.SEMIOTICA DEL FILM
Ipotesi metodologiche per l’analisi del film
Specificità dei codici e specificità dei linguaggi
Lo studio semiologico del linguaggio cinematografico: a quale distanza siamo da una possibilità reale di formalizzazione?
IV CINEMA: TECNICA E LINGUAGGIO
Montaggio e discorso nel film
Interpunzione e demarcazione nel film diegetico
Trucchi e cinema
Indice dei nomi citati
Generali, Servizi Segreti e Fascismo
La guerra nella guerra 1940-1943
Autore/i: De Risio Carlo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prefazione del generale Cesare Amé, introduzione dell’autore.
pp. 278, 18 illustrazioni f.t. e 14 cartine geografiche b/n, Milano
Con quale apparato informativo militare l’Italia entrò in guerra il 10 giugno 1940? Come le forze armate utilizzarono un così delicato organismo in un conflitto a grande intelaiatura strategica? Quali furono i rapporti tra i vari Servizi, il Comando Supremo, detenuto da Mussolini, e gli Stati Maggiori? Le tre Armi riuscirono a indirizzare i loro Servizi verso un unico obiettivo? Il libro risponde a questi interrogativi sollevando un lembo del mistero che da più di trent’anni circonda questo aspetto fondamentale della guerra combattuta dall’Italia. Un autentico «scisma» inceppò il funzionamento dei Servizi (ben quattro nel 1940, più gli Uffici «I» dei principali teatri di operazioni) che non riuscirono mai a collaborare con unità di intenti per fornire alla direzione militare e politica un quadro sufficientemente chiaro, frutto di una concorde volontà. Il SIM – Servizio Informazioni Militare – prima organo dell’esercito poi del Comando Supremo, dovette combattere quotidianamente una battaglia per dare prova della propria affidabilità tra l’incomprensione e sovente l’ostilità preconcetta dello Stato Maggiore Generale e dei vari «Supercomandi». Elementi informativi di eccezionale importanza, acquisiti a prezzo di rischi notevoli, furono molto spesso vanificati dai particolarismi e dalle gelosie, con riflessi negativi sulla condotta della guerra. In molti casi gli organi informativi furono in «concorrenza», annullandosi a vicenda. Né Badoglio, né, successivamente, Cavallero e Ambrosio vollero uscire dal loro «agnosticismo» risolvendosi a imporre una effettiva unificazione dei Servizi. Mussolini contribuì a svilire, con iniziative personali, il concetto di informazione seria, meditata e controllata e applicò anche nei confronti dei Servizi il metro del divide et impera, nel timore che un organo informativo centralizzato potesse rappresentare una minaccia per il suo potere.
Il libro rivela aspetti nuovi, a volte assolutamente inediti, sulla guerra nei Balcani. in Africa Settentrionale e nel teatro mediterraneo. Molti avvenimenti, «passati alla storia», vengono ridimensionati. Recenti rivelazioni, come l’opera di decrittazione inglese («Enigma» – «Ultra Secret»), sono esaminate criticamente. Di particolare interesse l’opera svolta dal nostro controspionaggio. Sullo sfondo della vicenda bellica italiana emergono anche le figure dei nostri alleati: Kesselring, Rommel, Canaris, capo dell’«Abwehr», il quale ebbe una parte notevole nella torbida e aggrovigliata vicenda che precedette l’8 settembre 1943, evento riconsiderato alla luce delle relazioni tra il SIM, il governo Badoglio, lo Stato Maggiore Generale e la Corona.
Carlo De Risio, giornalista professionista, e nato nel 1935. Si è occupato di problemi militari e di storia militare con saggi e articoli pubblicati su riviste specializzate e quotidiani. Ha compilato per conto dell’Ufficio Storico della Marina Militare due volumi («I violatori di blocco» e «I mezzi d’assalto») della serie «La Marina italiana nella seconda guerra mondiale».
Dizionario dell’Universo Sconosciuto
I fatti, le teorie, le controversie sui più sconcertanti enigmi dell’universo
Autore/i: Compassi Valentino
Editore: SugarCo Edizioni
prefazione di Peter Kolosimo, presentazione dell’autore.
pp. 368, nn. fotografie b/n, Milano
«Va subito detto», scrive Peter Kolosimo nella sua Prefazione che il Dizionario di Valentino Compass non è un semplice elenco di dati e date: per ogni voce l’autore si esprime nel modo più preciso ed esauriente possibile. Il lavoro può dunque essere utile per la consultazione, ma costituisce anche una interessante lettura per gli amici della scienza più avanzata nelle sue ipotesi di lavoro e di quella che viene oggi raffazzonata sprezzantemente come fantascienza. Perchè – come la storia ha insegnato abbastanza a qualcuno – anche la fantascienza, quella di solide radici, potrebbe diventare scienza…
«E Zigel, accademico dell’URSS, membro della presidenza della commissione per la cosmonautica sovietica, ribadì e ribadisce ai suoi collaboratori anche a proposito delle osservazioni che potrebbero sembrare bizzarre, se non inutili: “Raccogliete tutto. A scartare c’è sempre tempo”.
«Nella compilazione di questo lavoro, anche l’autore sembra seguire un’analoga linea d’azione, del resto indispensabile alla verifica d’ipotesi molto ardite. È ovvio: pure nel mondo della scienza, e particolarmente di quella meno tradizionalista, esistono gli illusi, gli speculatori, i mitomani, come, del resto, li vediamo ovunque».
Inviolabili regni occulti, riti e cerimonie dense di mistero, l’origine dell’uomo e delle sue religioni, enigmatici menti del passato, scienze e tecnologie inafferrabili, fedi e misticismi non possono più rimanere in una nebulosa e imperscrutabile dimensione: Compassi spazia dalla storia all’interpretazione di remoti manoscritti, dal fenomeno UFO al colorato confronto di costumi e tradizioni comuni a popoli lontanissimi fra loro alla ricerca di quell’unico, straordinario evento che in tempi remoti cominciò a dipingere la storia dell’uomo.
Casa di Foglie
Titolo dell’opera originale: House of Leaves
Autore/i: Danielewski Mark Z.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, collana: Strade Blu, in copertina: illustrazione di Malleus Rock Art Lab.
pp. 816, Milano
Anni fa, quando Casa di foglie ha cominciato a circolare, non era nient’altro che un mucchio di carta, brandelli del quale emergevano occasionalmente alla superficie della Rete. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare il vasto seguito di fedeli entusiasti che questa storia terrificante avrebbe ben presto raccolto. Osannato sulle prime da un bizzarro assortimento di giovani più o meno marginali – musicisti, artisti del tatuaggio, programmatori, ambientalisti, cubiste e adrenalinici di varia estrazione – il libro è finito anche nelle mani di generazioni meno verdi, che non solo si sono ritrovate in queste pagine organizzate in modo talmente strano, ma hanno anche scovato in esse un inatteso sentiero capace di portarle alla scoperta delle vite nascoste dei loro figli così misteriosi.
Ora, per la prima volta, questo romanzo stupefacente viene reso disponibile in forma di libro vero e proprio. La storia è immutata e si incentra su una giovane famiglia che va a vivere in una casa in campagna dove si scopre qualcosa di terribilmente assurdo: la casa è più grossa all’interno che all’esterno.
Naturalmente né Will Navidson, fotografo vincitore di un Pulitzer, né la sua compagna Karen Green sono pronti ad affrontare le conseguenze di quel fatto impossibile, finché un giorno i loro due bambini cominciano a gironzolare dove non dovrebbero e le loro voci cominciano a raccontare con accenti inquietanti un’altra storia: la storia di un’oscurità vivente, di un abisso che cresce continuamente dietro alla porta di uno sgabuzzino, di quell’osceno gorgoglio bestiale che in breve tempo avrebbe fatto cadere i muri, annientando le sicurezze di tutta la famiglia e trasformandone i sogni in incubi.
Figlio di un cineasta d’avanguardia, Mark Z. Danielewski è nato a New York nel 1966. Dopo i suoi studi a Yale ha seguito dei corsi di latino a Berkeley, per poi svolgere i lavori più svariati. Per oltre dici anni ha lavorato alla stesura di Casa di foglie, il suo primo romanzo.
Avvertenza
Introduzione
The Navidson Record
Documenti
Appendice I
A. Abbozzi e titoli dei capitoli
B. Frammenti
C. …e pezzetti
D. Lettera al direttore
E. La canzone di Quesada e Molino
F. Poesie
Appendice II
A. Schizzi & polaroid
B. Le poesie di Pelican
C. Collages
D. Necrologio
E. Lettere dall’Istituto Three Attic Whalestoe
F. Citazioni varie
Appendice III
Ringraziamenti
Le Medicine Differenti
Autore/i: Autori vari
Editore: Editore Biblioteca Pianeta – Compagnia Editoriale
traduzione di Nicoletta Febo, direttore Louis Pauwels, comitato direttivo Jacques Bergier – Louis Pauwels – Francois Richaudreau.
pp. 256, nn. illustrazioni b/n, Torino
Sommario:
Prefazione di Jacques Mousseau
La medicina di fronte all’avvenire
- Gli abusi del metodo analitico
- La rivoluzione di Pasteaur e le sue conseguenze
- Una lacuna di 20 secoli nella storia del pensiero medico
- L’aspirazione moderna ad una sintesi
- La scelta della chimioterapia
- Dall’effetto secondario delle medicine alla malattia da medicinali
- Aver più fiducia nelle reazioni naturali
- Dalla chimica all’uomo
- Dopo aver vinto delle battaglie, bisogna vincere la guerra
- I cosiddetti malati immaginari
- Cos’è l’ipocratismo?
- Verso un istituto di scienze mediche
- Salvaguardare il capitale umano
Introduzione di André Mahè
La medicina sotto inchiesta
- Le posizioni della medicina ufficiale
- I grandi nomi della medicina non ufficiale
- Per una medicina delle cause
- Medicine aperte ad altre scienze
- Un insegnamento da rifare
- Pesanti barriere
- Una volontà di rinnovamento
La risurrezione della medicina delle piante: la fitoterapia e l’aromaterapia de dott. Jean Valnet
- La medicina della preistoria
- Le essenze aromatiche degli Egiziani
- La lunga storia delle piante
- Cos’è un prodotto naturale
- Le essenze vegetali sono degli ormoni
- Cinquanta essenze di base
- Tutto è veleno, niente è veleno
- Lottare contro le malattie da medicinali
- Dal rimedio delle donnicciole alla cura scientifica
- Come agiscono le piante medicinali?
- Le medicazioni con foglie d’erbe della guerra d’Indocina
- Alcuni spettacolari casi di guarigione
- Coscienza del medico, ma anche coscienza del raccoglitore
- Una medicina senza dogmi
Una medicina della meccanica umana: la vertebroterapia di Andrè Mahé
- I segreti dei guaritori
- L’albero della vita del nostro organismo
- Due vertebre essenziali: l’atlante e l’epistrofeo
- Spostamento vertebrale
- L’importanza della meccanica umana
- David Palmer e la chiropratica
- Un pioniere della vertebroterapia
- Ginnasti e conformisti o meccanici e biologi
- Il senso del corpo umano
- Un dono e, più, della pratica
- Complessa situazione legale
- La carta patologica della vertebroterapia si espande
- Difendiamo le nostre vertebre
La più antica medicina del mondo: l’acupuntura di Claude de Prestre
- Alla conquista dell’occidente
- Una filosofia dell’energia
- Il taoismo applicato all’uomo
- Le 14 pulsazioni
- Aghi d’oro e d’argento
- Due medicine si incontrano: l’acupuntura e l’omeopatia
- La verità d’una tradizione: il tentativo moderno di spiegarla
- Una medicina psicosomatica?
- Indicazioni e limiti
- Che poteri ha dunque l’acupuntura?
Uno scacco alla vecchiaia: la celluloterapia di Gilles Lambert
- Diafoirus non è morto
- Un’avventura medica
- L’inventore della celluloterapia: un uomo solo e combattuto
- Una lunga serie di leggende, d’intuizioni e di fatti storici
- Una lotta contro il tempo
- Una lenta preparazione per una banale puntura
- La documentazione della difesa
- Stimolare le ghiandole endocrine e non sostituirsi ad esse
- I misteriosi tropismi dell’organismo
- Una rigorosa sorveglianza medica
- Un’accusa grave: rischio di cancro
- Le cellule oggi
- Statistiche e organizzazione che coprono tutta l’Europa
- I progressi degli ultimi dieci anni
- Le ghiandole e il loro uso in celluloterapia
- Una terapia maggiorenne
Un ritorno alle fonti: la talassoterapia di André Mahé
- Quinton contro Darwin
- Noi siamo nati dal mare e il mare sopravvive in noi
- Dal laboratorio alla medicina: una vera talassoterapia
- Migliaia di bambini salvati dall’acqua di mare
- Declino di una terapia
- La talassoterapia in Germania
- Quel che il mare può guarire
- L’acqua di mare come acqua minerale
- Gli stabilimenti di cura marina
- Un trattamento efficace contro i reumatismi
- perchè non promuovere delle inchieste?
- Una lotta che bisogna combattere
- Una scienza delle piante del mare: l’algoterapia
- La scienza moderna raggiunge l’empirismo popolare
- Una dieta a base di alghe
- Un ritorno alle fonti per l’uomo stanco
- Fiducia, per favore!
Una medicina chiave: la medicina delle funzioni del dott. Jacques Ménétrier
- Ortodossia ed eresia in medicina
- Ogni medicina deve essere psico-fisiologica
- L’uomo moderno invecchia male
- Ordine e disordine
- Le leggi dell’entropia applicate alla vita
- Che cosa chiamiamo medicina delle funzioni?
- I veri rapporti del corpo e dello spirito
- La natura ha previsto segnali d’allarme
- Le tendenze funzionali della medicina moderna
- Alla ricerca del codice genetico
- Le regolazioni ormonali
- Per una vera sintesi psico-fisiologica
- Un procedimento che continua ad essere efficace: la suggestione in medicina
- Tutte le medicine eterodosse sono innanzitutto medicine delle funzioni
- Oltre i limiti attuali
- La nozione di tempo
- Le difese dell’organismo
- Una particolare medicina funzionale
- Un metodo rigoroso
- Una medicina dominata da effetti di catalisi
- Contro gli invecchiamenti
- Lo scopo: regolarizzare gli scambi e le eliminazioni
- Il metodo: esami successivi e comparativi
- Il suo mezzo essenziale: gli oligo-elementi
- Principali oligo-elementi e le loro azioni
- Una medicina aperta
- Una convergenza della fisica, della chimica, dell’elettronica?
- L’invecchiamento, fenomeno generale d’entropia
- Verso una scienza esatta della materia vivente
Dizionario dei responsabili
Dizionario dei vocaboli tecnici
Bibliografia
Notizie bibliografiche degli autori
Dizionario di Alchimia e di Chimica Antiquaria
Autore/i: Testi Gino
Editore: Casa Editrice Mediterranea
introduzione dell’autore.
pp. 204, nn. illustrazioni b/n, Roma
introduzione dell’autore Gino Testi:
«Capita talvolta a coloro che nella vita molto si sono mossi e che molto hanno fatto (o ritengono di aver fatto) di ritornare, dopo qualche tempo, a visitare cose od istituzioni alle quali diedero vita consegnandole poi, più o meno volontariamente, ad altri che, fruendo di quei mezzi che in genere sono, negati all’inizio di tutte le cose (quando cioè sono più necessari), poterono condurle avanti con decoro e successo non disgiunto da personale consolazione.
Tutto è cambiato. Lo sgabuzzino di una volta diventa un villino, un edificio, un museo, un reparto di Ministero; al posto del buio e del sudiciume c’è ora luce a dovizia e così pure aiutanti, assistenti, dattilografe….
Nessuno di questi esseri più conosce di persona quel desso di cui sopra, solo raramente è qualche vecchio inserviente che, con il più eloquente dei silenzi, lo guida nella visita.
La folta e brillante gioventù dei vari sessi che popola i laboratori chimici troppo puliti, troppo luccicanti e troppo eleganti, non conosce questa piccola vecchia, l’Alchimia, che entra ora ad osservare, a curiosare e forse un po’, anche a criticare.
Essa ritrova che il Dragone mitigato si chiama oggi calomelano e che il Latte verginale può essere prodotto dall’acetato di piombo nell’acqua di fonte come, del resto, anche lo Zucchero di Saturno, è diventato l’acetato basico di piombo, ecc.[…]»
Dio d’Acqua
Titolo originale: Dieu d’eau
Autore/i: Griaule Marcel
Editore: Bompiani
seconda edizione, prefazione dell’autore, traduzione dal francese di Giorgio Agamben.
pp. 262, nn. fotografie b/n f.t., Milano
Questo libro è un classico dell’etnologia contemporanea; ed è al tempo stesso un libro di appassionante lettura, una narrazione la cui verità non va a scapito della forza romanzesca. Libro scientifico, dunque, perché registra, in modo fedele e assolutamente inedito, le rivelazioni (mai consegnate alla scrittura) di un vecchio cacciatore cieco, Ogotemmeli, una sorta di Omero africano che ricostruisce i miti e le leggende del proprio popolo, i Dogon dell’Africa Occidentale. Ma al tempo stesso poema epico, storia sacra, esempio di una narratività elementare e profonda che sorge, dai lucidi ricordi di questo vate singolare, come dall’abisso della storia o meglio, dal fondo di un universo originario, senza storia, dove il passato più remoto si fonde col presente vissuto.
Marcel Griaule, uno dei pionieri dell’etnologia contemporanea, morto nel 1956, si era recato sin dal 1927 in Africa e nel 1931 aveva iniziato i suoi contatti con i Dogon del Sudan, a lungo considerati una delle popolazioni più arretrate di quella zona. In quindici anni di ricerca scientifica sul campo, Griaule si era reso conto che i Dogon avevano una loro cultura, organizzata in forma mitica, di estrema complessità: e aveva compreso che il sistema del mondo dei Dogon rappresentava un equivalente africano delle grandi cosmogonie classiche come quella di Esiodo. L’autore ha provato quindi il bisogno di comunicare anche al pubblico dei non specialisti la ricchezza insondabile di questo mondo poetico e religioso, la cui conoscenza avrebbe potuto capovolgere una serie di luoghi comuni sulla mentalità cosiddetta primitiva. Così ha scritto questo libro, rinunciando all’apparato scientifico, alle referenze dotte, ai documenti eruditi, affidandosi soltanto al prestigioso, affascinante racconto del suo venerando informatore.
Il libro apparve in Francia nel 1948, ma solo a distanza di anni la stessa cultura francese si è accorta del suo valore, della sua forza premonitrice e dell’influenza che ha avuto sulle ricerche seguenti. A questo punto anche il grande pubblico, ormai sensibilizzato al racconto etnografico, trova, in questi resoconti di vita e cultura vissuta, quel contatto con la realtà, gli eventi, i prodigi della fantasia che un tempo trovava solo nei romanzi. Di qui il successo di questo capolavoro riscoperto e riletto con occhi nuovi.
La Struttura della Società
Titolo originale : The Structure of Society
Autore/i: Levy Jr. Marion J.
Editore: Edizioni di Comunità
prima edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Alessandro Cavalli e Riccardo Guala Duca.
pp. 496, Milano
Con quest’opera Marion J. Levy si propone di elaborare, sulla base dell’attuale conoscenza di materiale empirico relativo si differenti società, uno schema generale concettuale che permetta l’analisi sistematica dei sistemi sociali. Egli ritiene che i concetti di struttura e di funziona siano i più fruttuosi per questo scopo e intende servirsi di una forma particolare di analisi strutturale-funzionale, cioè l’analisi dei «requisiti strutturali-funzionali», evitando con ogni cura di cadere nella teleologia strutturale o funzionale. Il tipo di sistema sociale sul quale Marion J. Levy concentra l’attenzione è quello di una «società», poiché la «società» è un sistema sociale tale che tutti gli altri sistemi sociali sono sottocategorie o di una particolare società o delle interrelazioni di due o più società. La domanda che l’autore si pone è sostanzialmente questa: «Si può dimostrare che esistono schemi generali in tutte le società?». Se è possibile, l’analisi può essere svolta sistematicamente a livelli inferiori di generalizzazione, ricercando uniformità analoghe, anche se meno generali, in tipi sempre più specifici di società. Per raggiungere questo scopo, si seguono nel volume le seguenti fasi: si propone una definizione operativa del termine «società» e si discute dei motivi di tale definizione e della sua importanza nell’analisi proposta; si cerca di elaborare e di indicare la procedura di derivazione dei requisiti funzionali e dei requisiti strutturali di ogni società, e di individuare le interrelazioni tra i requisiti così derivati; si rielaborano concetti già in uso per l’analisi dei differenti aspetti di ogni relazione; si cerca esplicitamente, sia in termini generali sia con esempi, di indicare come questi differenti concetti possano essere usati per l’analisi comparativa delle società; infine, grazie allo sviluppo concettuale e teorico raggiunto, si indicano procedure sistematiche che permettano di scoprire gli errori negli studi condotti in questi termini, giungendo cosi alle necessarie revisioni ed aggiunte. Il volume offre dunque, sotto forma sperimentale, un sistema per l’analisi della società e un metodo grazie al quale segmenti di tale unità possono essere analizzati e messi in relazione con l’insieme.
Marion J. Levy, Jr. insegna nel dipartimento di sociologia e nella Woodrow Wilson School of Public and International Affairs della Princeton University. Nel 1966 ha pubblicato «Modernization and the
Structure of Societies ».
Il Libro Completo dei Piccoli Formati – Normali e Reflex
Titolo originale : La pratique des petit formats
Autore/i: Thévenet A.; Bau N.
Editore: U. Mursia Editore
introduzione degli autori, traduzione dal francese di A. Nascimben e E. Ghezzi.
pp. 432, 370 illustrazioni, tabelle e diagrammi b/n, 1 tavola ripiegata b/n, Milano
«Il libro completo dei piccoli formati» è fondamentale per chi si occupa di fotografia. Teoria e pratica Vi sono accomunate nella giusta misura e forniscono nozioni e dati immediatamente assimilabili ed utilizzabili. La perfetta riuscita di questo libro è dovuta a:
- André Thévenet, fotografo ben noto, per la concezione generale, l’estetica e la ripresa fotografica.
- N. Bau, valente esperto, per la parte tecnica, la descrizione e l’utilizzazione degli apparecchi e dei loro numerosi accessori.
Alle nuove tecniche fotografiche corrisponde ora una nuova visione del mondo. Questa comporta una nozione predominante, quella del movimento che, nel campo particolare della fotografia, l’ha spinta ad evolversi dal concetto iniziale di «statica» all’attuale interpretazione «dinamica». Inoltre la fotografia, da semplice riproduzione, e divenuta vera arte dell’espressione umana. Il momento è dunque assai ben scelto per dare ai fotografi un’opera di concezione nuova, di spirito moderno, che costituisca la sintesi di questi elementi e tratti i problemi della fotografia sia come mezzo di espressione moderna, sia come evoluzione della tecnica e della utilizzazione degli apparecchi. Chiaro, preciso e di facile consultazione. «Il libro completo dei piccoli formati» contribuirà largamente alla formazione di una generazione di fotografi dinamici e meglio informati stilla tecnica e sul valore della fotografia nel mondo di oggi. Per questi motivi, questo libro sarà utile sia agli amatori sia ai fotografi professionisti, che vi troveranno materia per un nuovo impulso» al loro estro creativo, da un punto di vista tanto tecnico quanto estetico.
Democrazia agli Ostacoli
Titolo originale : Deterring Democracy
Autore/i: Chomsky Noam
Editore: Shakespeare and Company
a cura di Giuseppe Recchia, traduzione dall’inglese di Vladimira Zemanova.
pp. 304, Firenze
Noam Chomski, da commentatore profetico della politica globale, confronta grandi cambiamenti mettendo a fuoco la politica degli USA e dei paesi che ne sono maggiormente coinvolti. Descrive inoltre un mondo in cui il dominio economico degli USA e stato sostituito da un sistema tripolare che include Europa e Giappone. Democrazia agli ostacoli indica le possibili conseguenze catastrofiche del dislivello attuale tra potere economico e potere politico.
Noam Avram Chomsky, nato a Baltimore nel 1928 da una famiglia di immigrati russi, è professore di linguistica al Massachusetts Institute of Technology. Oggi è soprattutto noto come polemista politico. Ha pubblicato in Italia: I nuovi mandarini (1969), L’analisi formale del linguaggio (1969), Filosofia del linguaggio (1969), La grammatica generativa trasformazionale (1971), La guerra americana in Asia (1972), Conoscenza e libertà (1973), Riflessioni sul Medio Oriente (1976), Per ragioni cli Stato (1977), Fra massacri e media (1977), Riflessioni sul linguaggio (1981) e La quinta libertà (1987).
Inchiesta sul Cristanesimo
“Sei tu il Messia che deve venire?”
Autore/i: Messori Vittorio
Editore: SEI – Società Editrice Internazionale
pp. 344, Torino
Vittorio Messori propone qui un bilancio del sito lungo lavoro di cronista, quasi di investigatore, sulle tracce di un Dio che sembra giocare con gli uomini a rimpiattino.
«Da oltre vent’anni», dice, «non ho fatto che pormi, e porre, la domanda che nei vangeli è rivolta a Gesù: “Sei tu il Messia che deve venire, o dobbiamo aspettarne un’altro?”».
Le tappe di questo itinerario sono segnate da clamorosi best-seller internazionali. Nel 1976, “Ipotesi su Gesù”: un milione di copie in Italia, 17 traduzioni, il saggio religioso più venduto nel mondo. Nel 1982, “Scommessa sulla morte”, un’inchiesta sulla vita eterna e sulla speranza cristiana che ripete il successo internazionale del primo libro. Nel 1985, il volume-intervista con il card. Joseph Ratzinger, Prefetto dell’ex-Sant’Uffizio: quel “Rapporto sulla fede” che ha avuto 12 traduzioni e ha provocato dibattiti infuocati sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.
Pochi libri, dunque, ma sempre tali da lasciare il segno.
Ora, questa nuova tappa, nata anch’essa da molti anni di lavoro e della quale l’Autore scrive: «Ritorno, cocciuto, a porre le domande più semplici e fondamentali, quelle sulle quali la fede sta o cade. Vi torno per dare relazione non di un confronto con i libri, ma dell’incontro con persone vive… Ho tentato di praticare quello che geologi e tecnici chiamano “carotaggio”, affondando colpi nel terreno della fede e dell’incredulità, usando di quella sonda di cui dispone il giornalista: le interviste che si legano tra loro in inchiesta. Ho interrogato sia chi delle parole di Gesù ha fatto motivo di vita e di speranza; sia chi – con sollievo, con sfida o con rassegnazione – ho visto scuotere il capo: “C’era una volta il cristianesimo. Ma ora…”».
Forse tutte le domande dell’uomo d’oggi sul “si” e sul “no” al Cristo, trovano qui una molteplicità di risposte. Incalzando i suoi interlocutori, l’intervistatore si è proposto di capire bene, di rispettare ogni punto di vista, ma non di vietarsi quella replica, quell’assenso o quel dissenso che devono contrassegnare ogni dialogo autentico.
In quel linguaggio chiaro che i lettori di Messori conoscono, c’è qui un test significativo sul cristianesimo attuale, visto da filosofi ed eremiti, da scrittori e biblisti, da archeologi e mistici, da storici e da scienziati, da teologi e da giornalisti, da suore e da cardinali.
Vittorio Messori è nato a Sassuolo, Modena, nel 1941. Ha studiato a Torino, dove si è laureato in scienze politiche.
Giornalista professionista, ha lavorato in quotidiani (“Stampa sera”), settimanali (“Tuttolibri”), mensili (“Jesus”) e in case editrici.
Non Siamo i Primi
Titolo originale : We are not the first
Autore/i: Tomas Andrew
Editore: Ferro Edizioni
introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Giorgio Panini.
pp. 256, nn. illustrazioni b/n, Milano
Siamo abituati a pensare che la scienza moderna si sia sviluppata negli ultimi quattro secoli, ma essa in realtà non ha fatto che riscoprire nozioni e pratiche ben note nel passato.
Gli egiziani usavano la penicillina migliaia di anni prima di Fleming.
La trasfusione del sangue è praticata dagli aborigeni australiani fin da tempi remotissimi, anche se soltanto da pochi decenni essa è entrata nella pratica comune da noi. In un antichissimo libro di un sapiente indiano si danno precise indicazioni per la costruzione di un aeroplano, secoli prima dei fratelli Wright.
Democrito propugnò la teoria atomica 2500 anni prima di Lord Rutherford. L’alchimia ci sembra meno lontana e meno fantastica da quando la trasmutazione degli elementi è entrata nei nostri laboratori di fisica nucleare. Al British Museum è conservato l’unico pezzo d’oro sicuramente prodotto per via alchemica.
I robots e i calcolatori erano già una realtà secoli prima di Norbert Wiener. Stonehenge, il grande monumento megalitico costruito dai primitivi abitanti dell’Inghilterra, non è altro che un calcolatore di forma e struttura certamente inusitate per noi, ma pur sempre capace di prevedere eclissi lunari e solari e vari cicli stagionali.
La carta di Antonio Zeno nel 1380 ci mostra come appariva la Groenlandia migliaia di anni fa, senza la spessa coltre di ghiacci che ora la ricopre; sulla carta di Oronzio Fineo, che è datata al 1531, si riconoscono chiaramente i confini dell’Antartide, anche se l’esplorazione sistematica del Polo Sud è incominciata soltanto nell’Ottocento. Sappiamo che ai Babilonesi erano noti i satelliti di Giove e di Saturno, eppure essi non disponevano di telescopi per poterli vedere.
In questo libro, costruito con rigore ed esattezza, Andrew Tomas fornisce prove inoppugnabili del fatto che la nostra scienza è molto più vecchia di quanto siamo abituati a considerarla. Ormai tutti siamo disposti ad ammettere che le nostre conoscenze affondano le loro radici nel sapere tradizionale dei filosofi greci e dei sacerdoti babilonesi, ma ecco sorgere spontanea la domanda: di dove questi nostri antenati hanno ricevuto quelle nozioni? Chi sono stati i loro maestri?
L’autore propone l’ipotesi che una civiltà sconosciuta, lontana da noi nello spazio e nel tempo, abbia lasciato ai popoli del passato la propria eredità culturale.
Andrew Tomas è australiano. Si è documentato in tutto il mondo e ha condotto le ricerche preparatorie per questo libro nella Biblioteca del British Museum di Londra, nella Bibliothèque
Nationale di Parigi, nella Biblioteca Lenin di Mosca.
Lettera del dottor Diego Alvarez Chanca
Medico della flotta Colombo 1493-1494
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni Riviste Scientifiche
edizione numerata di 1400 esemplari nostro N° 888, introduzione, traduzione e note a cura di Maurizio Rippa Bonati e José Pardo Tomás, nota dell’Editore, premessa di Brunetto Chiarelli professore ordinario di antropologia.
pp. 150, illustrazioni b/n, Firenze
Dalla Premessa:
«Il cinquecentesimo anniversario della scoperta dell’America – e quindi dell’Era Moderna nella quale viviamo – si sta avvicinando rapidamente. Studiosi di tutto il mondo, storici, archeologi e antropologi in prima fila, già da tempo hanno stabilito i loro programmi di lavoro e in qualche caso cominciano a rendere noti i primi risultati delle loro più recenti ricerche.
In Italia, per la verità, le iniziative sono a tutt’oggi poche e non coordinate, come è stato autorevolmente sottolineato al convegno «1992, Insieme» (Cicagna, Genova, 21 gennaio 1989) dal Senatore Paolo Emilio Taviani, Presidente della commissione scientifica del Comitato Nazionale per le celebrazioni del quinto centenario della scoperta dell’America, nonché noto colombista.
Pur sottoscrivendo senza riserve questo bilancio negativo, vorrei qui ricordare l’esistenza di alcuni progetti di ricerca portati avanti unicamente dall’entusiasmo di singoli. Proprio per questo, nella mia veste di coordinatore del gruppo La Isabela (1493-1500). I primi sette anni di colonizzazione Europea in America, sono stato invitato, e ne sono molto grato agli Autori, a scrivere la premessa di questo volume.
Nel panorama italiano, invero piuttosto povero di iniziative in questo campo, trovo meritevoli e da incoraggiare quanti si sobbarcano l’onere di portare avanti imprese similari.
Mi preme quindi plaudire agli Autori di quest’opera che hanno inteso riproporre, dopo oltre centocinquan’anni dall’unica altra versione comparsa in italiano, un edizione critica della Lettera che il dottor Diego Alvarez Chanca, medico della Flotta di Colombo nel secondo viaggio, scrisse al Cabildo di Siviglia dalla prima colonia appena fondata nelle Indie (la Isabela, nell’isola di Hispaniola).
Vorrei inoltre complimentarmi con l’Editore per aver voluto generosamente sostenere la pubblicazione di questo volume, curandone i minimi dettagli. A mio avviso sono senz’altro queste le iniziative più valide che vanno intraprese, appunto, in vista del quinto centenario: le fonti storiche, infatti, devono sempre e comunque essere alla base di ogni rigorosa ricerca sul campo.»
Accanto a Dio
La vita non finisce
Autore/i: Walsch Neale Donald
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Santaroni Marilina, collana: Il cammino della saggezza , titolo originale Home whit God.
pp. 334, Milano
Se il nostro è un viaggio per tornare nella Casa di Dio, ma in realtà noi siamo sempre accanto a Dio, allora dove andremo dopo la morte? Anzi, che cos’è la morte? Da queste domande basilari ne nascono poi molte altre. Il percorso migliore è quello che raggiunge più direttamente la meta o quello che tocca alcune tappe necessarie? E quale bussola va utilizzata per scegliere la giusta direzione quando si arriva a un bivio? Ma l’ironico e provocatorio Dio di Walsch spiazza il suo interlocutore con altri quesiti, assai più radicali. Siamo davvero in viaggio, o ne abbiamo solo l’impressione? Siamo vittime degli eventi o ne siamo gli artefici, seppure a livello inconscio? L’aldilà è uguale per tutti? È possibile prepararsi “bene” per la cosiddetta dipartita? Piano piano, come una paziente levatrice, Dio aiuta la nostra nuova consapevolezza a venire alla luce. E ci stimola ad assumere il comando del nostro destino, a cominciare dalla quotidianità, da ogni singolo attimo, spingendoci a reagire: “Vi spaventa morire e vi spaventa vivere: che razza di esistenza!”
“Questo libro è per tutti coloro che sperano nell’impossibile. È anche per coloro che semplicemente non sanno che cosa accadrà dopo la morte, e che, quindi, hanno poche basi per capire fino in fondo ciò che accade nella vita, e perchè. È per coloro che sono sconcertati, è per coloro che non sono sconcertati e pensano di sapere qualcosa al riguardo, ma che di quando in quando si domandano se hanno ragione… Ed è per coloro che semplicemente sono spaventati. Questo libro è anche perchè non rientra nei suddetti gruppi ma desidera aiutare qualcuno che ne fa parte, e non sa come. Che cosa dire a qualcuno che sta morendo? Come consolare quelli che continuano a vivere?…Non sono domande facili. Adesso capite perchè avete condotto voi stessi qui.”
Neale Donald Walsch vive nell’Oregon. Con la moglie Nancy ha fondato la Connversations Whit God Foundation, un’organizzazione non-profit il cui scopo è diffondere il messaggio di pace e serenità contenuto nei suoi scritti. I libri di Walsch sono pubblicati in Italia con enorme successo da Sperling & Kupfer, e in particolare la trilogia “Conversazioni con Dio” è diventata un vero caso editoriale.
Ricordi
Il Primo Ricordo: Morire è qualcosa che fai per te stesso
Il Secondo Ricordo: Tu sei la causa della tua morte. Questo è sempre vero, non importa dove, o come, muori
Il Terzo Ricordo: Non puoi morire contro la tua volontà
Il Quarto Ricordo: Nessun sentiero che conduce a Casa è migliore di un altro
Il Quinto Ricordo: La morte non è mai una tragedia, è sempre un dono
Il Sesto Ricordo: Tu e Dio siete una cosa sola. Non c’è separazione tra voi
Il Settimo Ricordo: La morte non esiste
L’Ottavo Ricordo: Non puoi cambiare la Realtà Ultima, ma puoi cambiare la tua esperienza di essa
Il Nono Ricordo: Il desiderio di tutto ciò che è…è conoscere se stesso nella propria esperienza. Questa è la ragione di tutta la vita
Il Decimo Ricordo: La vita è eterna
L’undicesimo Ricordo: I tempi e le circostanze della morte sono sempre perfetti
Il Dodicesimo Ricordo: La morte di ogni persona serve sempre il programma di tutte le altre persone che ne sono consapevoli. Per questo ne sono consapevoli. Pertanto, non viene mai “sciupata” nessuna morte (nè nessuna vita). Nessuno muore mai “invano”.
Il Tredicesimo Ricordo: La nascita e la morte sono la stessa cosa
Il Quattordicesimo Ricordo: Ti trovi continuamente nell’atto di creare, da vivo e da morto
Il Quindicesimo Ricordo: Non esiste una cosa come la fine dell’evoluzione
Il Sedicesimo Ricordo: La morte è reversibile
Il Diciassettesimo Ricordo: Nella morte sarai accolto da tutti i tuoi cari, quelli che sono morti prima di te e quelli che moriranno dopo di te
Il Diciottesimo Ricordo: La libera scelta è l’atto di pura creazione, la firma di Dio, e il tuo dono, la tua gloria e il tuo potere per l’eternità