Libri dalla categoria Matematici
La Voce Misteriosa
Autore/i: Rotondi Amedeo
Editore: Casa Editrice Astrolabio
pp. 136, Roma
Le facoltà paranormali di chiaroudienza, chiaroveggenza, divinazione, ecc., non sono qualità presenti in rari individui particolarmente dotati, ma appartengono a tutti noi: la differenza non sta nell’avere o nel non avere la facoltà paranormale, ma nel sapere di averla e nel permetterle di funzionare. L’autore presenta un sentiero di armonioso sviluppo spirituale e morale che può, a chi lo voglia davvero, portare a dischiudere le facoltà paranormali sepolte nel profondo di ciascuno di noi.
Amadeus Voldben e Vico di Varo. Sono questi i nomi attraverso i quali è conosciuto Amedeo Rotondi (1908-1999), scrittore e fondatore della Libreria Rotondi.
Il 1941 è l’anno in cui viene avviata l’attività, ma la svolta nella vita di Rotondi avviene in una notte del 1943 nei pressi del suo paese natale, quando un apparentemente inspiegabile fenomeno lo protegge da un’altra tenebra, quella ben più terribile della guerra. Rientrato a Roma cerca di dare un senso ed una ragione a quanto accaduto, e così approda alla consapevolezza dell’esistenza della realtà soprannaturale. I successivi cinquant’anni sono dedicati allo studio e alla diffusione delle tematiche spirituali ed esoteriche, nelle quali si specializza anche la libreria, attraverso incontri, conferenze e la pubblicazione di 26 testi tradotti in varie lingue, che fanno di lui un punto di riferimento per generazioni di ricercatori del dopoguerra.
Per cominciare
PARTE PRIMA
- Quelli che hanno visto e udito
- Il genio di Socrate
- Le voci che vengono dal “Cielo”
- Le opere dettate e ispirate
- Quando la voce si fa sentire
PARTE SECONDA
- Una realtà al di fuori dei sensi fisici
- Chi ode e chi no
- Le condizioni favorevoli alla visione e all’ascolto
- Impara a distinguere le voci che parlano dentro
- Si può sviluppare la visione e l’udito interiore
- La voce che guida
- Il Maestro segreto
Il Guaritore Interno – La Nuova Medicina della Mente e del Corpo
Titolo originale: The New Medicine of Mind and Body
Autore/i: Locke Steven; Colligan Douglas
Editore: Giunti Gruppo Editoriale
presentazione di Mario Farnè, prefazione di Norman Cousins, traduzione di Laura De Rosa.
pp. 312, Firenze
Una rosa finta, non meno di una rosa vera, può indurre allergia.
La medicina lo dice da tempo, ma solo oggi sappiamo perché.
C’è un dialogo costante tra la mente e il sistema immunitario.
Pensieri e sentimenti hanno ripercussioni biochimiche potenti e spettacolari su salute e malattia.
Il mistero del «guaritore interno» viene ora svelato dalle importanti scoperte della Psiconeuroimmunologia: malattia e guarigione non sono il meccanico prodotto dell’attività di un singolo apparato anatomo-fisiologico ma il frutto di un sottile gioco di influenze reciproche tra sistema immunitario. sistema nervoso e stress psicologico.
Se solo dieci anni fa avessi letto che il ridere ha un effetto positivo sull’andamento delle malattie organiche. sarei scoppiato a ridere. Sono trascorsi dieci anni. e il ridere come cura non mi fa più ridere tanto. (Mario Farnè. Università di Bologna)
Steven Locke e Douglas Colligan forniscono nel loro volume la dimostrazione – attraverso una casistica particolarmente incisiva e coinvolgente – che la strada aperta dalla psicologia scientifica alla medicina esclusivamente organicistica non comporta la confutazione dei risultati sempre più esaltanti della ricerca biologica ma la loro riconsiderazione in riferimento alla globalità della persona umana. La «nuova medicina» e le nuove speranze che suscita per la condizione umana si costruiscono sulla base delle scoperte della genetica e della biologia molecolare ma anche in funzione della chiarificazione sempre più precisa circa la dinamica del comportamento ed i fattori che su di essa operano. (Marcello Cesa-Bianchi. Università di Milano)
Steven Locke è direttore del Servizio psichiatrico al Beth Israel Hospital di Boston ed insegna al Dipartimento di Psichiatria della Harvard Medical School.
È consulente scientifico della American Cancer Society e della MacArthur Foundation per la ricerca in Psiconeuroimmunologia ed ha parte attiva nella direzione scientifica di numerosi enti statunitensi per la tutela e la promozione della salute.
Douglas Colligan scrive di questioni scientifiche in numerose riviste specialistiche americane.
Colpa e Potere – Sull’Uso Politico del Capro Espiatorio
Autore/i: Bonazzi Giuseppe
Editore: Società Editrice Il Mulino
premessa dell’autore.
pp. 308, Bologna
L’esperienza pressoché quotidiana dell’uso convenzionale della colpa in ogni ambito di lavoro o istituzione complessa contrasta con l’assenza di una riflessione sociologica su questi processi: come avviene la gestione della colpa? In quali circostanze e con quali criteri si riesce a scaricarla su una persona anziché su un’altra? In che “misura giocano la logica oggettiva delle strutture organizzative o, al contrario, fattori puramente irrazionali ed emotivi? Da questi? Interrogativi muove la ricerca di Giuseppe Bonazzi sull’uso politico del «capro espiatorio», considerato non in una prospettiva puramente psicologica, ma come il frutto di strategie deliberate del potere costituito, messe in atto ogni qual volta la colpa deve essere allontanata dai vertici intoccabili del potere stesso. Attraverso l’esame di alcuni casi emblematici verificatisi nel sistema politico amministrativo francese e in Italia in questi ultimi anni, l’autore delinea e mette alla prova un suo schema teorico delle dinamiche di colpevolizzazione simbolica, il confronto delle due nazioni conduce a risultati diversi: a differenza della Francia infatti, nessun avvenimento italiano, tra quelli esaminati, presenta una credibilità sociale sufficiente. L’autore ne trae lo spunto per alcune riflessioni sulle insufficienze simboliche e sul degrado istituzionale della democrazia italiana, auspicando l’avvento di una società dove democrazia e efficienza rendano non più possibile l’uso politico della colpa.
Giuseppe Bonazzi è ordinario di Sociologia dell’organizzazione nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino.
Premessa. – I. Per una sociologia del Capro Espiatorio nelle organizzazioni complesse. – II. Un caso di colpevolizzazione simbolica nell’amministrazione pubblica francese: l’incendio di Saint Laurent du Pont. – III. Il caso dei prefetti in Francia. – IV. Tipologia e credibilità delle colpevolizzazioni simboliche. – V. Le colpevolizzazioni simboliche in Italia. I prefetti. – VI. Potere politico, corpi separati e logiche di faida: altri due casi italiani. – VII. Colpa e potere in Italia: insufficienze simboliche e degrado istituzionale. – Riferimenti bibliografici.
Esercizi Sessuali al Femminile – Tattica e Strategia del Piacere per una più Gioiosa e Completa Vita Sessuale e Affettiva
Titolo originale: Sexual Excercise for Women
Autore/i: Harris Anthony
Editore: Red Edizioni
traduzione di Donatella Besana, illustrazioni di Shari Peacock.
pp. 112, nn. illustrazioni a colori e b/n, Como
Sapevate che esistono le endorfine, gli «ormoni del piacere»?
E che possono essere stimolate mediante alcuni semplici esercizi?
Ad esse tra l’altro è dovuta quella meravigliosa sensazione di benessere, equilibrio, pienezza che accompagna un gioioso atto sessuale.
Sono anche il più potente antidoto naturale contro dolori, tensioni, crampi, mal di testa…
Conoscere se stesse attraverso il proprio corpo; appropriarsene in concreto mediante esercizi che ne potenziano l’armonia e il fascino; concentrarsi su quegli esercizi che, alimentando e regolando l’energia sessuale, sono in grado di creare le condizioni per sentirsi bene nella propria pelle: questo il tracciato, insieme pratico e mentale, indicato da questo libro.
Fino a questo momento della condizione femminile si è pensato, parlato, discusso; con questo libro si può cominciare a cambiarla.
Anthony Harris, inglese, laureato in Scienze e Filosofia, membro della Reale Associazione di Chimica, ha dedicato la sua intera carriera di docente e ricercatore allo studio delle complesse dinamiche biochimiche del corpo umano, in particolare quello femminile. Ha così messo a punto, nell’integrazione di diverse discipline, un concetto globale di benessere di cui questo libro è una felice applicazione. Ha al suo attivo la pubblicazione di numerosi articoli a carattere scientifico e di libri di divulgazione.
Storia della Canzone Italiana
Autore/i: Borgna Gianni
Editore: Editori Laterza
prima edizione, prefazione di Tullio De Mauro, ricerche iconografiche di Andrea Jemolo.
pp. 342, nn. illustrazioni e fotografie b/n, Bari
La prima storia completa della canzone italiana come specchio dell’evoluzione del costume e dei sentimenti nell’Italia moderna.
Determinismo e Complessità
Autore/i: Autori vari
Editore: Armando Editore
a cura di Fortunato Tito Arecchi, saggi di: V. Mathieu, G. M. Prosperi, T. F. Arecchi, V. Balzani, B. Nicolescu, R. Ferro, F. Facchini, P. Tundo, S. Galvan, M. Venturi.
pp. 240, nn. illustrazioni b/n, Roma
In questo volume le nozioni di determinismo e complessità vengono trattate all’interno delle diverse scienze (fisica, biologia, chimica, matematica, antropologia) e nelle connessioni con altri temi-chiave nella comprensione della natura e dell’uomo, quali il nesso causale e il finalismo. Dal confronto di diverse prospettive emerge la difficoltà e la necessità del dialogo di specialisti di ambiti diversi sui rispettivi strumenti di comprensione del reale.
Fortunato Tito Arecchi è Professore ordinario di Fisica superiore all’Università di Firenze e Presidente dell’Istituto Nazionale di Ottica. Autore di fondamentali contributi sperimentali e teorici su fenomeni di ordine e caos nei laser, ha al suo attivo 250 lavori scientifici. Fra i suoi libri più recenti, I simboli e la realtà (1990), scritto in collaborazione con la moglie, e, con A. Farini, Lexicon of Complexily (1997).
Il Mantra
Autore/i: Paramahansa Satyananda
Editore: Edizioni Satyananda Ashram Italia
terza edizione riveduta e aggiornata, la traduzione, la composizione e la revisione del testo sono state eseguite dagli Swami e Karma Yogi di Satyananda Ashram Italia.
pp. 120, 1 fotografia b/n e illustrazioni b/n, Torino
Nella filosofia tantrica il mantra è una forza che può essere utilizzata per risvegliare la coscienza spirituale. La base del mantra è il suono, che si estende da grossolano a sottile. Proprio come quando prendete una pietra e la gettate in un lago calmo e tranquillo, l’impatto crea delle increspature e le increspature formano dei cerchi che si espandono secondo la forza impressa e il peso della pietra. Nello stesso modo, quando ripetete un mantra, il suono colpisce l’omogeneità della coscienza e crea delle increspature che aiutano ad espandere la mente.
La Grande Sorella
Il mondo cambiato dalla televisione
Autore/i: Sartori Carlo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
premessa dell’autore.
pp. XV-356, Milano
L’era della televisione non ci ha imposto quel Grande Fratello immaginato dalla fantasia di George Orwell, ma ci ha portato in casa una Grande Sorella, un medium che ci avvolge e ci coinvolge vivendo con noi quasi ogni momento della vita. Questa sua familiare vicinanza, però, molto spesso ci induce a credere di conoscere bene, intuitivamente, che cosa sia la televisione e ci impedisce di comprendere, invece, quale vasto e complesso sistema si nasconda dietro quel semplice schermo: un sistema che non si limita ai confini nazionali, ma che abbraccia, in misura crescente, tutti i popoli della Terra.
Di fronte a tale realtà, si impone una riflessione nello stesso tempo globale e analitica sulle radici storiche, sulla situazione attuale e sulle prospettive future di questo medium nelle diverse aree geografico-politiche del pianeta. Si impone cioè un viaggio dentro la televisione: i suoi modelli nazionali e il suo sistema internazionale, gli apparati produttivi e i meccanismi distributivi, i generi dei programmi e le strategie di offerta, il progresso delle tecnologie e la trasformazione dei prodotti, le battaglie della pubblicità e le sfide tra i protagonisti del mercato.
Questo è il vasto territorio entro cui spazia il volume di Carlo Sartori, frutto di una lunga e approfondita ricerca, che ha portato l’autore a visitare i principali Paesi del mondo e a studiarne direttamente l’evoluzione televisiva. L’indagine, nata in ambito universitario, si è poi sviluppata dando vita a una serie televisiva in sei puntate per la RAI, dal titolo Dieci anni che sconvolgono la TV (RaiTre, 1987), dopo la quale Sartori ha ulteriormente aggiornato e ampliato il suo lavoro per la scrittura di questo libro.
Carlo Sartori (42 anni, direttore delle Relazioni Esterne del Gruppo Mondadori) e uno dei pochi studiosi che da tempo affrontano il tema della televisione in una prospettiva realmente comparativa e globale.
Insegna Teorie e tecniche delle comunicazioni di massa all’Università di Urbino e Strategie di immagine alla Scuola di specializzazione in giornalismo e comunicazioni di massa della LUISS di Roma.
Si è specializzato alla Stanford University, e stato visiting professor e ha svolto cicli di conferenze in numerose università degli Stati Uniti. È autore di alcuni volumi innovativi nel campo delle comunicazioni di massa, tra cui: L’occhio universale – Modelli di sviluppo, programmi e pubblico delle tele visioni del mondo (Rizzoli, 1981, con prefazione di Marshall McLuhan) e La fabbrica delle stelle – Divismo, mercato e mass media negli anni Ottanta (Mondadori, 1983, con prefazione di Francesco Alberoni). Direttore del periodico scientifico «Comunicazione di massa», ha scritto oltre un centinaio di saggi pubblicati su riviste italiane e straniere.
I Medici Nazisti
Lo sterminio sotto l’egida della medicina e la psicologia del genocidio
Autore/i: Lifton Robert Jay
Editore: Rizzoli
prima edizione, premessa dell’autore, traduzione di Libero Sosio.
pp. 736, Milano
A distanza di quasi mezzo secolo dalla fine della seconda guerra mondiale e dalla liberazione di Auschwitz, è ancora molto difficile farsi un’idea di che cosa sia stata l’esperienza del campo di sterminio per i milioni di persone che vi hanno perduto la vita e per i pochi che sono sopravvissuti. Auschwitz anus mundi: un incubo che, anche in un’epoca di orrori come la nostra, si pone come un problema ancora insoluto – e che non sarà mai risolto compiutamente -, anche se sono Ormai molte le opere che hanno testimoniato sulla vita quotidiana in quell’universo disumano o che hanno indagato sulle sue radici storiche e sociologiche.
Questo libro si propone di investigare un aspetto particolare dell’Olocausto: il contributo dato ad esso dai medici nazisti. Lo sterminio fu in effetti, gestito in gran parte da medici: erano i medici a compiere la prima «selezione per le camere a gas» quando i vagoni piombati scaricavano sulla banchina della stazione di Auschwitz-Birkenau folle di persone strappate da pochi giorni alle loro case; erano i medici a eseguire le successive selezioni all’ospedale del Lager, quando si trattava di avviare alla morte coloro che non erano più in grado di lavorare per il Reich. Ma già prima erano stati i medici a prestarsi ai programmi di sterilizzazione e di «eutanasia» del regime hitleriano; e furono successivamente i medici a utilizzare quel «materiale umano», comunque già condannato a morire, per numerosi disumani esperimenti medici.
Come hanno potuto dei medici, ossia degli uomini impegnati per la loro professione ad aiutare i loro simili, ad alleviarne le sofferenze, trasformarsi in freddi aguzzini e carnefici? Robert J. Lifton si è proposto di rispondere a questa domanda esaminando sia le cause storiche dell’eccidio – le teorie biologico-razziali che fornirono una base «scientifica» all’antisemitismo diffuso da sempre in Germania, e raccolto dal partito nazional-socialista come uno dei punti principali della «battaglia» di Hitler per la rigenerazione della Germania dopo la. sconfitta e l’umiliazione della prima guerra mondiale – sia i ritratti psicologici di alcuni fra i principali aguzzini. Impressionante il dottor Auschwitz: Josef Mengele.
Attorno a questi temi è venuta però articolandosi una delle più organiche descrizioni della realtà del campo di sterminio nei suoi vari aspetti: una realtà che la Germania ha in gran parte rimosso, ma che rimane uno dei problemi più inquietanti del nostro tempo.
I meccanismi psicologici che hanno potuto trasformare un così gran numero di persone da individui normali in spietati criminali di guerra si rivelano piuttosto diffusi e generali: meccanismi che hanno operato, e continuano a operare, in una grande varietà di situazioni storiche, dalla guerra del Vietnam ai conflitti contemporanei.
Lo studio, consegnatoci da Lifton in questo volume, delle condizioni psicologiche che rendono possibile l’insensibilità verso i propri simili e il genocidio – rivelandoci che la realtà di Auschwitz continua a esistere, sotto diverso nome, in mezzo a noi – non è solo un contributo fondamentale alla conoscenza del genocidio nazista, analizzato particolarmente attraverso la storia del suo campo di sterminio più famigerato, ma è anche un aiuto importante a una presa di coscienza più approfondita di una delle degenerazioni più nefaste dei normali meccanismi psicologici, e quindi anche al conseguimento di una dimensione umana più vera.
Olocausto: quale fu il contributo dei medici nazisti? Lo sterminio fu in effetti gestito in gran parte da medici: erano i medici a compiere la prima «selezione per le camere a gas» quando i vagoni piombati scaricavano sulla banchina della stazione di Auschwitz-Birkenau folle di persone strappate da pochi giorni alle loro case; erano i medici a seguire le successive selezioni all’ospedale del Lager, quando si trattava di avviare alla morte coloro che non erano più in grado di lavorare per il Reich. Ma già prima erano stati i medici a prestarsi ai programmi di sterilizzazione e di «eutanasia» del regime hitleriano; e furono successivamente i medici a utilizzare quel «materiale umano», comunque già condannato a morire, per numerosi disumani esperimenti medici.
Come, hanno potuto dei medici, ossia degli uomini impegnati per la loro professione ad aiutare i loro simili ad alleviarne le sofferenze, trasformarsi in freddi aguzzini e carnefici?
Robert Jay Lifton, professore di psichiatria e psicologia al John Jay College e al Graduate Center della City University di New York, è autore di numerosi libri su argomenti di psicologia e di psicostoria, fra cui Death in Life (1968), Home from the War (1973), The Life of the Self(1976), The Broken Connection (1979) e, assieme a Richard Falk, Indefensible Weapons (1982).
Fatture Controfatture e Pratiche Magiche
Come difendersi dai malefici e annullare il malocchio.
Autore/i: Marchiaro Claudio
Editore: Rusconi Libri
introduzione dell’autore.
pp. 146, Santarcangelo di Romagna (RN)
I malefici, le fatture, i sortilegi, le pratiche magiche sono una realtà tangibile e concreta o fanno solo parte di un retaggio di antiche paure e superstizioni? È possibile, per opera di magia, agire a distanza su cose e persone? Sebbene nella nostra era tecnologica rispondere positivamente possa sembrare un anacronismo, l’Autore non ha dubbi e non teme smentite: il suo è un sì secco e convinto. La magia è una realtà indissolubilmente legata alla natura e, nata con l’uomo, lo accompagnerà sempre.
Manuale per Acquisire un Livello di Coscienza Superiore – La Scienza della Felicità
Titolo originale dell’opera: Handbook to Higher Consciousness
Autore/i: Keyes Ken Jr.
Editore: Casa Editrice Astrolabio
traduzione di Alfredo Pollini.
pp. 200, Roma
Questo manuale vi aiuterà a rendervi conto di come la vostra ricerca della felicità sia falsamente guidata da una quantità di richieste emotive, molte delle quali risalgono addirittura alla vostra infanzia; di come vi siate preclusi ogni possibilità di contatto con le energie del mondo esterno; di come abbiate accanitamente soffocato voi stessi e le vostre potenzialità. A questo punto, con un linguaggio chiaro e diretto, il Manuale vi farà comprendere finalmente che l’unico vero problema della vostra vita è quello di essere capaci di usare consciamente la vostra mente; e che la vera risposta a tale problema è in voi stessi, nella vostra disponibilità a ristrutturare interamente le vostre reazioni personali (programmate) alle varie situazioni che la vita vi presenta. Esso vi fornisce delle istruzioni esplicite per dirigere la vostra esistenza verso i livelli di coscienza superiori, per sperimentare il mondo come un luogo di amore e amicizia, costruito per darvi assai più della mera soddisfazione dei vostri bisogni. Ad esempio: il Manuale vi descrive i Dodici sentieri, la quintessenza di una millenaria sapienza, come guida all’interazione tra la vostra coscienza e il mondo che la circonda. Vi fornisce una chiara comprensione dei Sette Centri di Coscienza, di modo che voi possiate in ogni momento esser consapevoli di quale centro state usando. Vi presenta le tecniche pratiche della Focalizzazione della coscienza, uno dei metodi più potenti per eliminare i “conti in sospeso” che vi trascinate dentro, e che sono le principali fonti di delusione e di sofferenza. Vi offre un programma graduale costituito dai Cinque Metodi per Lavorare su Se Stessi e dal Duplicatore di Coscienza Istantaneo. Ciò che soprattutto è importante è che questi passi graduali che conducono a una coscienza superiore sono perfettamente praticabili; non richiedono che si abbandoni il mondo nemmeno per un’ora, e neppure che ci si distacchi dalle attività quotidiane. Possono essere applicati sul posto dovunque siate, qualsiasi cosa stiate facendo. Il manuale vi insegna a crescere attraverso le esperienze quotidiane, a trascendere le tensioni, le angosce, i conflitti, e a trasformare queste esperienze in un piacevole e armonico vissuto del qui-e-ora.
Ken Keyes Jr. è uno dei leader del movimento umanistico per l’integrazione della coscienza. Ha scritto vari libri, tra cui Taming your Mind, Loving your Body. È il fondatore del Living Love Center di Berkeley (California), dove vengono applicati i metodi descritti nel presente volume.
Ringraziamenti
Premessa
– Perché questo libro è stato scritto per noi
– Il segreto della felicità
– La legge della coscienza superiore
– I Dodici Sentieri
– Liberare me stesso
– Essere nel presente
– Interazione con gli altri
– Scoperta della mia sensibilità conscia
– I sette centri della coscienza
– I tre centri dell’infelicità
– I due centri della gioia
– I centri dell’esaudimento
– Cinque metodi per lavorare su stessi
– La messa a fuoco della coscienza
– Tecniche per la messa a fuoco della coscienza
– Il raddoppiatore istantaneo della coscienza
– La vostra mente razionale
– L’illusione dell’io
– Come riconoscere i vostri asservimenti
– L’Amore Vivente e i bambini
– Come accrescere il godimento del sesso
– L’uso ottimale del vostro biocomputer
– La programmazione della felicità e dell’infelicità
– Come far funzionare la vostra vita
– Lo scopo della vostra vita
– App. 1. La teoria della felicità dell’Amore Vivente
– App. 2. Le cinque parti dell’Amore Vivente
– App. 3. Come accelerare la vostra evoluzione sulla via dell’Amore Vivente
– App. 4. Il Living Love Center
Vocazione e Discernimento degli Spiriti
Titolo originale: Vocation et Discernment des Esprits
Autore/i: Gay Robert M.
Editore: Edizioni Paoline
introduzione dell’autore, versione di Gennaro Auletta.
pp. 400, Roma
«Questa tesi di laurea, presentata alla Pont. Università Gregoriana, & di un’indiscutibile opportunità. Anzitutto, la psicologia sperimentale, a motivo del suo considerevole sviluppo, doveva portare il suo contributo ai mezzi destinati a valutare l’elemento umano impegnato nella motivazione e nelle attitudini che costituiscono i segni di una vocazione divina. Era perciò inevitabile che sorgessero dei conflitti di frontiera tra questa scienza e la teologia. Per conseguenza, pur mettendo a profitto l’apporto inestimabile della psicologia, era necessario dimostrare e mantenere la preminenza della teologia, a causa dell’elemento soprannaturale proprio di ogni autentica vocazione. In effetti, malgrado l’aiuto reale che essa può apportare, la psicologia è radicalmente incapace, da sola, di stabilire la discriminazione delle vocazioni.
S. Tommaso ha chiaramente esposto la posizione della teologia in rapporto alle altre scienze, delle quali si devono rigettare quei principi che fossero in contraddizione con la dottrina certa della Chiesa (I, q. I, a. 6, ad 2). Ma il compito più importante che l’A. si è assunto, è quello di elucidare il problema della grazia interna della vocazione e del suo discernimento. In effetti, come mette in risalto Pio XII, nella Costituzione Apostolica Sedes Sapientiae, il fondamento di ogni vocazione divina consta di due elementi essenziali, uno divino, ecclesiastico l’altro: quest’ultimo è la chiamata del vescovo, quello la retta intenzione e l’idoneità canonica. Ora, certi teologi, pur ammettendo il ruolo della grazia interna nella vocazione sacerdotale, sostengono che è impossibile verificarla, oppure identificano la chiamata divina con la chiamata del vescovo. L’A. vuole perciò reagire contro quest’atteggiamento troppo unilaterale, ricordando che si può accertare la presenza della grazia interna, e cercando di stabilire la natura di questo discernimento e il suo compito nella discriminazione delle vocazioni sacerdotali”. Questa tesi, eccellente sotto tutti gli aspetti, fa luce in più d’una questione rimasta finora oscura. Essa dimostra, ancora, come i sacerdoti, che si dedicano alla cura delle vocazioni, e i parenti non impediscono l’azione dello Spirito Santo, ma la favoriscono, nel preparare, con la discrezione richiesta, le anime di coloro che sono chiamati da Dio ad entrare nel sacerdozio a ricevere l’impulso e l’azione invisibile dello Spirito Santo”, secondo le parole di Pio XII». (Lectures, gennaio 1960). L’opera tiene conto della migliore letteratura sull’argomento, in particolare degli ultimi cinquant’anni, e vi aggiunge un notevole apporto, tanto da aver meritato di essere definita un «ottimo contributo allo studio dell’”elemento divino” della vocazione» (Civiltà Cattolica, 2 sett. 1961, n. 8).»
Introduzione
Abbreviazioni
Parte I – Il dato teologico
Cap. I – La grazia interna della vocazione sacerdotale
Cap. II – Il discernimento degli spiriti
Parte II – Discernimento della grazia interna
Cap. preliminare – Orientamento biblico
Cap. I – L’oggetto di questo discernimento
Cap. II – L’atto del discernimento della grazia interna
Cap. III – L’autore di questo discernimento
Cap. IV – Grazia interna e attitudini
Conclusione
Bibliografia
Padre Tardif – Come gli Apostoli Venti Secoli fa Sorprende il Mondo con le Sue Guarigioni
Titolo originale: Émilien Tardif: Lève-toi et marche!
Autore/i: Buisson Marie-Sylvie
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, premessa dell’autrice, traduzione dal francese a cura di Simona Angela Comuzzi Scaccabarozzi.
pp. 246, Casale Monferrato (AL)
Dalla premessa:
«Non potremo mai dimenticare i quattro giorni di felicità, di fervore, di immensa speranza che hanno fatto da sfondo, agli inizi del settembre 1994, alla visita compiuta in Libano da padre Tardif, sacerdote cattolico canadese. Quasi centomila persone si sono mosse per partecipare alle messe per i malati, seguite in tele- visione dall’intero paese, che ha potuto cosi assistere a numerosi miracoli “in diretta”.
L’indagine svolta nell’arco di un anno sulle guarigioni miracolose del Libano ha riguardato circa duecento casi. La medicina libanese – il cui livello é eccellente – non ha fatto concessioni: tuttavia gli esami, i contro-esami, i contraddittori tra medici specialisti hanno condotto a definire alcune guarigioni «inspiegabili allo stato attuale delle conoscenze scientifiche». Diverse, ma nell’insieme positive, sono state le reazioni dei medici, che tuttavia si sono sempre attenute al dovuto rigore scientifico. La maggior parte dei medici che abbiamo incontrato ha mostrato disponibilità; alcuni ci hanno offerto i consulti, gli esami effettuati: li ringraziamo per la loro collaborazione[…]»
Padre Tardif è modesto, generoso, fa accorrere le folle. Pronuncia parole in grado di modificare una vita, di interrompere l’inesorabile corso del destino. Da molti anni ormai questo sacerdote canadese percorre il mondo in lungo e in largo, suscitando a ogni viaggio lo stesso interesse. Ben 30.000 persone si sono radunate per lui a Paray-le-Monial, in Francia, nell’agosto 1995. Eppure, egli non accetta la definizione di “fenomeno eccezionale”; davanti alle numerose guarigioni che si verificano durante le messe da lui celebrate, si rifiuta di parlare di miracoli: soltanto Dio può guarire.
Marie-Sylvie Buisson vive e testimonia la propria fede nelle zone più difficili del mondo. È una delle responsabili della Associazione Francese di Solidarietà Internazionale.
Ha accompagnato padre Tardif nel corso della sua visita in Libano, ha poi ritrovato gli uomini, le donne e i bambini guariti in occasione del viaggio di padre Tardif, raccogliendo in questo libro le loro testimonianze e quelle dei medici curanti.
La Marijuana Fa Bene
Autore/i: Blumir Guido
Editore: Tattilo Editrice
pp. 256, Roma
Questo libro riporta i risultati degli studi e delle indagini eseguite sulle caratteristiche farmacologiche e sull’uso non medico della marijuana dalle Commissioni nazionali d’inchiesta nominate ufficialmente dai governi dei vari paesi durante il corso dell’ultimo secolo – dalla Commissione del governo indiano del 1893-94 al Comitato Wootton del governo britannico del 1968, dalla Commissione di ricerca del governo canadese del 1970 alla recentissima Commissione nazionale nominata da Nixon negli Stati Uniti.
Malgrado tutto il parlare che se ne fa oggi anche da noi, in Italia non esistono invece studi seri e attendibili su questo problema, e neanche in occasione della nuova legge sugli stupefacenti si è sentito il bisogno di consultare almeno gli esperti e gli scienziati del ramo. Senza la pretesa di fare il punto definitivo sulla questione, l’autore, confortato anche dal parere di illustri docenti italiani, indica gli elementi necessari per una giusta e ragionevole valutazione del fenomeno, smitizzando la propaganda terroristica contro la «droga» e i «drogati» che spesso si rivela controproducente ed utile soltanto ad una più oppressiva gestione del potere.
Guido Blumir, giovane – studioso di problemi sociologici, collaboratore di diversi giornali e riviste, è un audace e originale ricercatore nel settore specifico dell’uso non medico dei farmaci psicoattivi.
Già autore con Marisa Rusconi di un’inchiesta sull’uso della «droga» in Italia (La droga e il sistema, Feltrinelli, 1972) , è attualmente impegnato in una ricerca su droga e mass-media nell’ambito dell’indagine nazionale interdisciplinare organizzata dal Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale.
Introduzione
La marijuana fa bene
Che cos’è la marijuana
La marijuana fa bene
La marijuana è una droga
La verità sulla marijuana
Le grandi ricerche nazionali
PARTE PRIMA
La medicina marijuana
La marijuana in medicina
PARTE SECONDA
Le bugie sulla marijuana
I. STATI UNITI, 1937
Marijuana: l’assassino della gioventù
II. INGHILTERRA, 1939
III. STATI UNITI, ANNI ’50
I folli figli del sogno
La tragica storia della ragazza drogata
Raptus anormale di violenza
IV. ITALIA, 1973
PARTE TERZA
Le ricerche sulla marijuana
I. COMMISSIONE NAZIONALE DI RICERCA DEL GOVERNO INDIANO
I lavori della Commissione
II. COMMISSIONE NAZIONALE DI RICERCA DEL GOVERNO INGLESE
Le conclusioni del rapporto Wootton
Le raccomandazioni
Reazioni al rapporto Wootton
I lavori del comitato
III. RAPPORTO DELLA COMMISSIONE DI RICERCA DEL GOVERNO CANADESE
Metodi di ricerca
L’uso di marijuana in Canada
Gli effetti della marijuana – Conclusioni della Commissione – Classificazione della marijuana
IV. COMMISSIONE DI RICERCA DEL GOVERNO DEGLI STATI UNITI
Prospettive storiche
Le conseguenze sociali dell’uso di marijuana
Tre tipi di consumatori di marijuana
Marijuana e salute pubblica
Un approccio al problema in termini di salute pubblica
Confusione e fatti
Le credenze popolari
La marijuana è un pericolo per la salute pubblica?
La marijuana e la sicurezza pubblica
Il problema di causa e effetto
La marijuana e il crimine
Il problema costituzionale
L’applicazione della legge penale nel campo del consumo di marijuana è costituzionalmente sospetta
Il problema internazionale
Raccomandazioni per la legge federale
PARTE QUARTA
La marijuana in Italia
I. LA MARIJUANA E LA LEGGE
La Costituzione
La nuova iniziativa del governo
La nuova proposta
La nuova legge antidroga del governo italiano. Testo e lettura ragionata
Un movimento contro le leggi antimarijuana in Italia
Reazioni alla nuova legge Marijuana e nuova legge
I movimenti di opposizione alle leggi antidemocratiche sulla marijuana
II. LA MARIJUANA E LA SCIENZA
L’opinione degli scienziati italiani
Appendice – Tabelle comparate di pericolosità – Bibliografia
Morale Religione tra Seicento e Settecento
Autore/i: Scribano Maria Emanuela
Editore: Loescher Editore
introduzione dell’autore.
pp. 252, Torino
Attraverso gli scritti di Hobbes, Spinoza, Locke, Leibniz, Bayle, Pascal, Nicole, Voltaire e di altri protagonisti della vita intellettuale europea, si vogliono disegnare, nelle grandi linee, le alternative maturatesi tra Seicento e Settecento sui rapporti tra la morale e la religione e i riflessi che esse ebbero sulla prassi e la teoria educativa.
Nell’ampio arco di posizioni che andarono emergendo su questa problematica, si individuano alcuni nuclei di particolare significato: il dibattito sulle leggi di natura; la meditazione lockiana sulla possibilità di rinvenire un livello della morale fondato sulle esigenze della società invece che sulla metafisica o sulla teologia; la riaffermazione pressante della necessita della fede e della Grazia nel pensiero giansenista; la rivendicazione dell’autonomia della morale dalla religione nel dibattito sull’ateismo.
Maria Emanuela Scribano è nata a Firenze nel 1948. È contrattista presso l’Istituto di Filosofia dell’Università di Firenze. Ha curato la traduzione italiana della Ricerca sulla natura della società e del Saggio sulla carità e sulle Scuole di Carità di Bernard de Mandeville (Bari, 1974). Sul pensiero di questo autore ha pubblicato un saggio, I “Pensieri liberi” di Mandeville. Una polemica antideista (1978).
Pedagogia: Collana diretta da Lydia Tornatore e Paolo Rossi
Pratiche educative e idee correnti sull’educazione, teorie, ideologie, istituzioni, in una prospettiva organica, legata alla storia delle idee, della filosofia, della scienza. Una risposta rigorosa è costruttiva alla “crisi d’identità” che gli studi pedagogici attraversano oggi.
Introduzione
Avvertenza
Nota bioliografica
I. IL PROBLEMA DELLE LEGGI DI NATURA
1. Grozio: fondamenti del diritto naturale
2. Hobbes: non «leggi» ma «teoremi»
3. Spinoza: come Dio ha prodotto le cose: i due errori Opposti
4. Spinoza: il diritto di natura
5. Pufendorf: il fondamento del diritto di natura
6. Pufendorf: solo l’esistenza di un sommo legislatore può rendere obbligante la legge di natura
7. Pufendorf: le sanzioni della legge naturale
8. Leibniz: i veri principi della giurisprudenza universale
II. FONDAMENTI DELLA MORALE E STRUMENTI EDUCATIVI IN LOCKE
1. Locke: perché la legge di natura obbliga gli uomini: i Saggi sulla legge naturale
2. Locke: le relazioni morali: la dottrina del Saggio sull’intelletto umano
3. Leibniz: il formalismo dell’etica lockiana
4. Locke: strumenti disciplinari e formazione del carattere
5. Locke: necessita della rivelazione per raggiungere la certezza nella morale
III. L’AUTONOMIA DELLA MORALE: L’ATEISMO VIRTUOSO
1. Bayle: società di pagani e società di atei
2. Bayle: la virtù degli atei
3. Shaftesbury: le opinioni in materia di religione e il senso morale
4. Shaftesbury: il miglior metodo per convertireun ateo
5. Toland: virtù civile dell’ateo
6. Tindal: fanatismo e intolleranza dei bigotti
IV. IL DIVORZIO TRA MORALE SOCIALE ED ETICA CRISTIANA: LA CORRUZIONE DELL’UOMO
1. Pascal: l’immaginazione e non la ragione regola la vita umana
2. Nicole: amor proprio e carità,
3. Nicole: origine e fondamento della società e della morale mondane
4. Nicole: Grazia divina e operare umano
5. Nicole: morale cristiana, morale mondana e educazione dei nobili, p.
6. Nicole: l’uso cristiano della scienza
7. Varet e Fontaine: l’educazione e opera della Grazia
8. Bayle: in che senso il cristianesimo è o non è adatto a conservare le società
9. Mandeville: dietro la facciata delle istituzioni caritatevoli
V. LA MORALE CRISTIANA COME MORALE SOCIALE
1. Collins: il libero pensiero, unica guida nell’interpretazione delle Scritture
2. Tindal: la morale e i doveri evangelici
3. Tindal: il dannoso pregiudizio della morale del sacrificio
4. Tindal: l’artificio dei preti corrompe la naturale bontà degli umili
5. Voltaire: la virù e il vizio
Storia di Dibs – Lo Straordinario Caso di un Bambino Anormale Guarito con la “Ludoterapia”
Titolo originale: Dibs in Search of Self
Autore/i: Axline Virginia M.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, introduzione di Leonard Carmichael, prologo ed epilogo dell’autore, traduzione di Maria Luisa Bocchino.
pp. 254, Milano
L’antenna della chiocciola «dalla vista tastante», di cui si parla in un luogo del Faust, &, secondo Horkheimer e Adorno, simbolo dell’intelligenza: di fronte a un ostacolo, a una reazione ostile, essa Si ritira nella custodia protettiva del corpo, torna a far parte del tutto, e soltanto con grandi cautele si avventura a esplorare di nuovo, come organo indipendente, il mondo. Dibs, bambino di sei anni, ha dolorosamente imparato a mimetizzare le proprie antenne; c’è in lui come un punto cieco, in cui lo stesso desiderio di vivere sembra essersi arrestato; ha genitori rigidi, lontani, un pò aridi, alle prese con propri problemi. A casa, a scuola, egli lascia, con indifferenza e passività, che la vita scivoli intorno a lui; aspetta che siano la madre o le insegnanti a infilargli o sfilargli cappotto e guanti; quando parla di se stesso dice «tu», come se soltanto dentro di sè potesse trovare un interlocutore; a volte, esplode in brevi collere. Finchè un giorno viene condotto in una stanza vasta e luminosa. Confusamente la popolano uomini, donne, soldati, alberi, fiumi, case in miniatura: un piccolo caos che egli può ordinare, trasformare in cosmo. Sulla porta sta scritta una parola misteriosa: ludoterapia. Una signora gentile, dolce, laconica, lascia che egli giochi, fantastichi, parli, stringa amicizia con le cose che lo circondano e con lei stessa, saluti il camion che passa per la strada, il cielo dietro le finestre. Storia di Dibs è stato scritto da quella signora: la psicologa americana Virginia Axline. E la registrazione delle parole dette, dei gesti compiuti nella stanza in cui, per alcuni mesi, Dibs trascorse un’ora ogni giovedì; la vicenda di una coscienza che lentamente, a partire dal microcosmo dei giochi, si apre sul mondo, e impara a non averne paura. Virginia Axline non accampa spiegazioni teoriche: si limita a narrare, e a renderci trasparenti i comportamenti e le reazioni di Dibs.
Il trattamento ludoterapico si conclude felicemente; l’intelligenza e la personalità del ragazzo escono rigogliose dalla crisalide in cui si attardavano. Ma Storia di Dibs contiene implicito anche il movimento contrario; mentre ci offre lo spettacolo emozionante di una liberazione, ce ne rammenta anche il rovescio: ci ricorda cioè l’infinito numero di casi in cui impedimenti, divieti, gesti e parole repressivi finiscono con lo spegnere la fragile buona volontà del bambino, respingono indietro le timide antenne che egli allungava sul mondo, e lasciano infine nel carattere blocchi e cicatrici destinati a restare.
La Chanson De Roland
Autore/i: Anonimo
Editore: Ugo Guanda Editore
cura, introduzione e traduzione di Graziano Ruffini con testo critico a fronte di Cesare Segre, in copertina «Battaglia di San Romano» di Paolo Uccello (particolare del Disarcionamento di Bernardino della Ciarda – 1456).
pp. 296, Milano
All’origine della Chanson de Roland, la più celebre tra le numerose «canzoni di gesta» lasciateci dalla letteratura della Francia medievale, sta un fatto storicamente certo: la disfatta subita il 15 agosto del 778 al passo di Roncisvalle dalla retroguardia dell’esercito di Carlomagno. Tutto il resto è incerto e sfuma nella leggenda: dubbi e congetture più o meno consistenti avvolgono l’identità dell’autore, forse quel Turoldo di cui si parla nell’ultimo verso; il titolo dell’opera è convenzionale; la stessa storicità del protagonista è controversa. Non si sa nemmeno se, prima della Chanson, l’episodio fosse già stato trasfigurato poeticamente da una tradizione orale o scritta. Certo è che per vastità di concezione, solennità espressiva e potenza d’ispirazione, il poema – scritto in anglo-normanno nella seconda meta dell’XI secolo – venne subito sentito come la più alta espressione letteraria della società feudale europea, che in esso vide rappresentata l’epopea dei propri ideali cavallereschi. Attraverso la sottile geometria del gioco scenico e dello scontro di caratteri, la Chanson esalta il valore sacrale della lealtà e del «cuor gentile» intesi come espressioni d’autentica aristocrazia dello spirito.
Il sentimento religioso diffuso in questo capolavoro della letteratura occidentale, sull’esempio che poteva derivare dalla Bibbia, dall’epica latina e da una certa memoria omerica, si configura più come un’attesa e un riconoscimento del soprannaturale che come un’emanazione fideistica del credo cattolico. Anche per questo, la suggestione esercitata dal poema fu rilevante sul piano etico e ideologico: Carlomagno assurse a simbolo dell’unita dell’Europa cristiana contro gli infedeli; i suoi paladini, primo fra tutti Orlando, divennero eroi, mitologie care alla fantasia popolare, mentre sotto il profilo letterario, aura e la materia del poema, con l’alone di leggenda che le accompagnava, ebbero non poche ripercussioni sulla nostra poesia quattro-cinquecentesca, offrendo motivi di indiretta ispirazione ad autori quali il Pulci, il Botardo e l’Ariosto.
Introduzione di Graziano Ruffini
Nota al testo
Nota bibliografica
La Chanson de Roland
Note
Indice dei nomi
Alla Scoperta del Paradiso : Un Atlante del Cielo sulla Terra
Autore/i: Scafi Alessandro
Editore: Sellerio Editore
nota di Sergio Valzania, prologo dell’autore, in copertina: Il peccato originale, mosaico del Duomo di Monreale (particolare).
pp. 276, Palermo
«Dov’è il giardino di Adamo ed Eva? In Asia? In Africa? Sotto il mare, sulla luna?». Un viaggio intellettuale attraverso le mappe del paradiso compilate dalle origini del Cristianesimo fino ai giorni nostri.
Tutte le civiltà hanno immaginato uno stato paradisiaco, un luogo paradisiaco, un tempo paradisiaco. Lo chiamino Giardino delle Esperidi, Nirvana o Monte Meru. Il paradiso sembra essere sempre altrove, inaccessibile, fuori dal tempo. È esistito ieri, tornerà ancora domani, oppure è oltre l’oceano o nel profondo di noi stessi. Alessandro Scafi ci invita alla scoperta del paradiso, disegnando un originale itinerario di «globalizzazione edenica». Protagonisti di questo itinerario sono infatti i più diversi luoghi della terra: non solo i luoghi dove nel corso della storia i cristiani hanno localizzato il biblico Giardino dell’Eden e dove, alla ricerca dell’Eden, i loro eroi leggendari hanno tentato di penetrare, ma anche i luoghi esplorati dai pionieri della scienza geografica, e i luoghi che hanno visto fiorire altre civiltà e altre visioni paradisiache. Sembra proprio inestirpabile e universale la nostalgia di una gioia vissuta nel remoto passato, l’immaginazione di una gioia nascosta nel distante presente, l’anelito a una gioia da vivere in un più radioso futuro.
Alessandro Scafi insegna Medieval and Renaissance Cultural History prasso il Warburg Institute di Londra. È l’autore di Mapping Paradise: A History of Heaven on Earth (2006; ed. italiana, Il paradiso in tarra. Mappe del giardino dell’Eden, 2007). Ha pubblicato una traduzione, con introduzione e commento, del Dialogo su un sogno di Enea Silvio Piccolomini (2004) e un libro sull’iconograia dell’Euro, Eurodesign (2009).
Alla Ricerca di Mosè
Titolo originale: Á la recherche de Moïse
Autore/i: Cazelles Henri
Editore: Editrice Queriniana
premessa dell’autore.
pp. 168, 6 cartine geografiche b/n f.t., Brescia
Mosè è un personaggio leggendario?
La Bibbia ci dà notizie storiche attendibili su Mosè?
Come ricostruire un’immagine storicamente plausibile dell’eroe dell’Esodo?
Il libro di Cazelles risponde a queste domande con rigore scientifico, proponendo un’ipotesi di ricostruzione storica fondata sull’analisi letteraria delle tradizioni bibliche. Per preparare questo studio, l’autore ha partecipato anche a una spedizione scientifica nella penisola del Sinai e nel suo libro ci offre i risultati di una suggestiva ricerca topografica. Egli ha verificato sul posto la sua ipotesi. Un libro di un grande maestro, uno studio rigorosamente documentato, un’opera originale e brillante, straordinariamente ricca di informazioni storiche e archeologiche.
Dalla premessa dell’autore Henri Cazelles:
«La figura di Mosè non fa parte della grande politica del suo tempo. Così è della maggior parte dei fondatori di religioni. Essi sono uomini del loro tempo, ma prendono sempre le distanze, in certo modo, dalla loro epoca. A confronto dei personaggi politici del tempo, essi appaiono come figure marginali, ma la loro fisionomia religiosa risalta agli occhi dei loro discepoli fedeli e affascinati da ciò che il loro maestro ha fatto loro Vedere in questa o quella circostanza. Questa figura, nel corso dei secoli, si precisa sempre più e può assumere dimensioni colossali. Nel caso di Mosè, basta pensare alla tomba di Giulio II, opera di Michelangelo.
Il nostro secolo non cerca di accrescere ancor di più la statura sovrumana di questi uomini. Anzi, si sforza piuttosto di circoscrivere la loro umanità. Noi scopriamo la loro grandezza non tanto nella loro leggenda, quanto piuttosto nella loro vita. Come hanno potuto vivere, raccogliere e trasmettere una scintilla di vita in mezzo a forze fisiche fisiologiche e sociologiche che possono sostenere ma anche schiacciare quegli esseri fatti di carne come noi? Ritrovare il Mosè di carne, ma con una carne animata da uno spirito che ne fa il Mosè della Bibbia, del Corano e di artisti come Michelangelo, questa è l’ambizione, anzi più ancora, il compito del nostro secolo.
Molti hanno tentato quest’impresa, anche persone geniali. Ma non è facile ritrovare la figura umana autentica di Mosè attraverso i differenti prismi, talora deformanti, che ci hanno trasmesso la sua figura in testi storicamente condizionati. Già il Mosè profeta del Corano non è più il Mosè mediatore della Legge di Paolo e del Nuovo Testamento. Il Mosè del Nuovo Testamento non ha soltanto i tratti di quello dell’Antico Testamento.[…]»
Henri Cazelles prete della Compagnia di S. Sulpizio, è laureato in diritto.
diplomato in Scienze politiche e dottore in teologia. Insegna all’Institut Catholique di Parigi dal 1954. è Direttore della École Pratique des Hautes Etudes di Parigi dal 1973.
Premessa
I. In Egitto
II. Madian e la vocazione
III. L’Esodo
IV. La montagna santa e i Dieci Comandamenti
V. Mosè, Aronne ed Edom
VI. Cades e Sinai
VII. Insediamento nelle steppe di Moab
VIII. Mosè attraverso i secoli
Epilogo
Il Libro dei Libri Perduti
Storia dei capolavori della letteratura che non leggerete mai
Autore/i: Kelly Stuart
Editore: Rizzoli
prima edizione, ringraziamenti e introduzione dell’autore, traduzione di Roberta Zuppet, titolo originale: The Book of Lost Books.
pp. 400, Milano
L’unica raccolta completa delle tragedie di Eschilo andò bruciata con il resto della biblioteca di Alessandria nel 640, a causa di un califfo che riteneva blasfeme le opere in contrasto con la Parola di Allah e superflue le altre. In preda a un delirio religioso, Gogol’ bruciò di propria mano il seguito delle Anime morte. Le memorie di Lord Byron furono invece distrutte dal suo editore, spaventato dallo scandalo che avrebbero suscitato. La storia della letteratura è fatta anche di libri perduti per sempre. In questo affascinante volume, Stuart Kelly racconta le decine di modi, tragici o bizzarri, in cui un capolavoro può scomparire. Sotto un certo aspetto – afferma – un libro perduto diventa molto più intrigante, perchè vive nell’unica dimensione in cui un’opera può essere perfetta: quella dell’immaginazione.
E anche se oggi siamo quasi incapaci di credere all’eventualità di una perdita di quanto viene scritto e conservato con i mezzi offerti dalla tecnologia moderna, dobbiamo avere l’umiltà di ammettere che la letteratura non è necessariamente destinata a sopravvivere. Ma, nonostante questo, un’opera non perde il suo senso e il suo significato: “Ogni vita umana produce un’eco, provoca un cambiamento e influenza il nostro modo di pensare e sentire anche dopo la morte della persona specifica, e lo stesso vale anche per la nostra cultura”.
Il libro dei libri perduti è una storia alternativa della letteratura, un epitaffio, un’elegia a ciò che sarebbe potuto essere. Un libro che rende giustizia alle tante opere distrutte, scomparse, dimenticate.
Stuart Kelly nato nel 1972, ha studiato lingua e letteratura inglese a Oxford. Vive con sua moglie a Edimburgo e scrive come critico letterario per “Scotland on Sunday” e “Poetry Review”. Questo è il suo primo libro.
Ringraziamenti
Introduzione
- Anonimo
- Omero
- Esiodo
- Saffo
- K’ung Fu-tzu
- Eschilo
- Sofocle
- Euripide
- Agatone
- Aristofane
- Menandro
- Callimaco
- I Cesari
- Ovidio
- Longino
- Origene
- Kalidasa
- Fulgenzio
- Widisith the Wide-travelled
- Beda il Venerabile
- Muhammad Ibn Ishaq
- Dante Alighieri
- Geoffrey Chaucer
- Francois Villon
- Torquato Tasso
- Miguel de Cervantes Saavedra
- Edmund Spenser
- William Shakespeare
- John Donne
- Ben Jonson
- John Milton
- Sir Thomas Urquhart
- Molière (Jean-Baptiste Poquelin)
- Ihara Saikaku
- Alexander Pope
- Il dottor Samuel Johnson
- Il reverendo Laurence Sterne
- Edward Gibbon
- Johann Wolfang von Goethe
- Robert Fergusson
- Sir Walter Scott
- Samuel Taylor Coleridge
- Jane Austen
- George Gordon, Lord Byron
- Joseph Smith junior
- Nikolaj Gogol’
- Charles Dickens
- Herman melville
- Gustave Flaubert
- Fëdor Dostoevskij
- Algermon Charles Swinburne
- Emile Zola
- Arthur Rimbaud
- Frank Norris
- Frank Kafka
- Ezra Loomis Pound
- Thomas Stearns Eliot
- Bruno Schulz
- Dylan Marlais Thomas
- William S. Burroughs
- Sylvia Plath
- Georges Perec
Conclusione