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Libri dalla categoria Psicologia

Aleister Crowley Thoth Tarot Deck • Ordo Templi Orientis – Tarocchi

Aleister Crowley Thoth Tarot Deck • Ordo Templi Orientis – Tarocchi

Complete 78 Card Crowley Tarot Deck in Stunning New Edition Based Upon the Original Paintings – This edition of Crowley’s Tarot is published with card titles in three languages: English • French • Spanish.

Autore/i: Crowley Aleister; Harris Lady Frieda

Editore: U.S. Games Systems

designed by Aleister Crowley, painted by Lady Frieda Harris, 78 cards, booklet of instructions by James Wasserman, two essays by Lady Frieda Harris & foreword by S. R. Kaplan, card printed in Belgium, booklet and box printed in U.S.A.

instruction Booklet pp. 52, 78 Cards, New York

Aleister Crowley was born October 12, 1875, and he joined the Hermetic Order of the Golden Dawn in 1898, rising rapidly through the grades of the Order.
In 1904, while in Cairo, Egypt, the climax of his career occurred when he claimed to have received, via direct voice transmission, the first communication to mankind from the hierarchical forces ruling the earth during the present Age of Aquarius.
Know as the Book of the Law, it forms the cornerstone of Crowley’s teachings and profoundly influences the imagery of his Thoth tarot deck.
Crowley poured the entire contents of his magical mind into his tarot deck. Although members of the Golden Dawn were sworn to the most solemn oaths of secrecy, Crowley published many of the Order’s secrets.
Neither Crowley nor the artist of the Thoth tarot deck, Lady Frieda Harris, managed to publish the tarot deck during their lifetimes. Crowley died in 1947 and Lady Harris died in 1962.
The Thoth tarot deck remained unpublished until 1969.
Lady Frieda Harris was born in 1877. She married Sir Percy Harris, distinguished member of Births Parliament.
Although Lady Harris had little or no previous knowledge of the tarot, she possessed in her own right an essential perception and understanding of the spirit of the Book.
Crowley and Lady Harris expected the project of the tarot might involve three months of work, but the preparation of the cards required more than five years of labor between 1938 and 1943.
Sometimes many versions of the same card were painted to achieve the desired effect. Crowley was a fanatical slave-driver and his rough sketches and descriptions often went far higher and deeper than anything Lady Harris had previously known.
Two original essays on the Thoth tarot are reprinted with this deck – one edited by Lady Harris from the writings of Crowley, the other written entirely by Lady Harris. Both essays provide unique insight into the artist and her interpretations of the tarot of Crowley.

«The symbolism, traditional postures, attribution of the Cards and the planetary, zodiacal and elemental colours have been given to me by an expert who has studied the Tarot for forty years and to whom my thanks are due for his courteous co-operation.» (Lady Frieda Harris, July 1942)

«Do what thou wilt shall be the whole of the Law

Aleister Crowley designed this Tarot as illustrations for The Book Thoth. They were painted by Lady Frieda Harris, and are now issued as cards. To use them is to learn. To use them with the delicacy of great art is to embark on the path of initiation.
Those interested in the qabalistic and astro-logical attributions of these cards are referred to Aleister Crowley’s 777 and The Book of Thoth. Those interested in the Thelemic attributions are referred to Aleister Crowley’s Liber AL vel Legis (The Book of the Law), especially chapter 1:57, where it is written: “All these old letters of my Book are aright; but Tzaddi is not the Star.”

Love is the law, love under will

Hymenaeus Alpha, Caliph Ordo Templi Orientis»

I Tarocchi di Crowley – Il Manuale per l’Uso delle Carte di Aleister Crowley e Lady Frieda Harris

I Tarocchi di Crowley – Il Manuale per l’Uso delle Carte di Aleister Crowley e Lady Frieda Harris

Titolo originale: Der Crowley Tarot

Autore/i: Akron; Banzhaf Hajo

Editore: Hermes Edizioni

prefazione e introduzione degli autori, traduzione dal tedesco di Beate Jarzombski, revisione di Edy Pepe.

pp. 240, illustrazioni b/n, Roma

I Tarocchi sono un gioco di carte tramandato dall’antichità che, accanto al suo contenuto spirituale, ha sempre trovato largo uso come oracolo. L’aspetto spirituale ha avuto un significato importante per coloro i quali, nelle scuole dei misteri e nei circoli segreti, studiavano le antiche tradizioni e i loro simboli, trovando in queste carte la struttura fondamentale dell’iniziazione. L’origine delle carte non è nota; ma secondo alcuni lo stesso Ermete Trismegisto le ispirò ai saggi che le disegnarono, mentre secondo altri esse racchiudono, nei loro simboli, il libro della conoscenza dei sacerdoti dell’antico Egitto. I Tarocchi così come sono conosciuti nella forma odierna, risalgono al 1600 circa e consistono in 78 carte divise in due gruppi: 22 carte definite Arcani Maggiori e 56 dette Arcani Minori, divise in quattro serie di “semi” o “colori” diversi. Tra i mazzi di Tarocchi oggi più noti e diffusi vi sono quello di Oswald Wirth, famoso ermetista del secolo scorso, e quello di Arthur Waite, occultista della Golden Dawn, ma ne esistono anche numerosi altri.
Un posto di particolare rilievo occupano i Tarocchi di Aleister Crowley, mago e occultista inglese (1875-1947). Le carte da lui ideate, di grande significato esoterico e simbolico, pur ispirandosi ai Tarocchi tradizionali, sono il frutto di sue visioni personali. Disegnate, dietro sue istruzioni, dall’artista Lady Frieda Harris, vennero pubblicate sotto il nome di Libro di Toth.
I Tarocchi di Crowley si basano, tra l’altro, sul mondo della magia, dell’astrologia, dell’alchimia, della cabala, delle leggende e della mitologia dell’Antico Egitto. In questo volume tutti questi aspetti vengono spiegati per ogni carta, ponedola inoltre in relazione con archetipi e simboli, numeri, Cabala, I: Ching, rune, riti, musica, profumi, pietre preziose, pianeti, segni astrologici. Inoltre, vengono fornite le chiavi interpretative di ciascuna carta, le modalità di interpretazione e, ben 8 sistemi di consultazione dei Tarocchi, per i più diversi problemi, da quelli personali a quelli posti da altri.

Hajo Banzhaf, nato in Germania (1949-2009) si è laureato in lingue, in filosofia e in economia all’Università di Muenster. Per dodici anni ha seguito la carriera bancaria, ma allo stesso tempo si è specializzato in astrologia e tarocchi, argomenti per i quali ha scritto diversi libri, e sui quali teneva conferenze e seminari in tutta Europa.

Quaranta Settimane in Dolce Attesa con l’Aiuto dello Yoga

Quaranta Settimane in Dolce Attesa con l’Aiuto dello Yoga

Autore/i: Maggetti Valentina

Editore: Gribaudo

pp. 160, 24 schede a colori f.t., Colognola ai Colli (VR)

Lo yoga può apportare enormi benefìci in gravidanza, grazie alla pratica degli asana più basilari, ma anche semplicemente ponendo maggiore attenzione al respiro, alla propria postura e al proprio corpo, per imparare ad ascoltarsi e vivere il periodo della gestazione come un’esperienza unica, in grado di aprire nuovi orizzonti.

Questo libro, nato dall’esperienza ventennale dell’autrice, è anche un invito a vedere in modo diverso le 40 “fatidiche” settimane. Dunque, non solo yoga, ma anche pratiche di benessere, informazioni e consigli utili, per esempio sull’alimentazione o sulla relazione di coppia.

Alla fine del libro, 24 schede da staccare e conservare, raffigurano e spiegano gli asana maggiormente benefici per mantenere l’elasticità e vivere al meglio la gravidanza, suddivisi in base all’evoluzione fisica nei tre trimestri.

Valentina Maggetti, nata nel 1980, si è laureata in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Firenze. Da sempre coltiva la passione per tutte le forme di espressione artistica. Durante gli studi si è avvicinata allo Hatha Yoga e ha deciso di frequentare il corso intensivo per insegnanti di Yoga e Meditazione presso Ananda Ashram di Milano (attestato CONI), con particolare attenzione alla consapevolezza del respiro e della colonna vertebrale. Ha completato anche il corso di formazione avanzato per insegnanti di Yoga e Meditazione presso Ananda Ashram di Milano (attestato CONI e Yoga Alliance). Ha frequentato incontri e seminari tenuti da Antonio Nuzzo, Claudio Conte, Daniela Borroni, Patrick Tomatis e Beatrice Calcagno. Ha seguito il corso di specializzazione Yoga in Gravidanza e Post Parto, e continua a dedicare molto spazio agli aggiornamenti seguendo incontri, seminari e workshop incentrati sul benessere della donna durante tutte le fasi della propria vita. Insegna Hatha Yoga, Yoga del Respiro, Yoga Prenatale e Postnatale, Meditazione. È iscritta a CONI/CSEN Italia e a Yoga Alliance International. Dopo un soggiorno a Bangkok nel 2010, ha seguito il corso di formazione base di Traditional Thai Massage con Anna Carla Possanzini, allieva di Asokananda e a sua volta docente e formatrice per i corsi della Sunshine Network e di Red Asia (attestato CONI). Ha partecipato al corso avanzato focalizzato sulle problematiche osteo-articolari e segue regolarmente corsi di aggiornamento (Massaggio Thai del Piede, Massaggio Thai in Gravidanza).

Pensiero e Materia

Pensiero e Materia

Titolo originale: Matière a Pensée

Autore/i: Changeux Jean-Pierre; Connes Alain

Editore: Bollati Boringhieri Editore

traduzione di C. Milanesi.

pp. 198, Torino

«Matematici e biologi vanno generalmente d’accordo. Però, si parlano poco. Conoscenze e motivazioni degli uni sono così lontane da quelle degli altri da rendere il dialogo apparentemente impossibile. Eppure, la posta in gioco non è di poco conto.
Nessuno può negare che si faccia matematica con il cervello, ma nessuna macchina costruita dall’uomo è ancora riusata a riprodurre le facoltà razionali e inventive della nostra macchina cerebrale. Ci riusciremo, prima o poi? È possibile realizzare un’autentica intelligenza artificiale a partire dalla materia? È questo l’interrogativo centrale del presente studio…
Questo libro è scritto in forma di dialogo. Di fronte a tutti questi interrogativi, nessuno di noi conosceva abbastanza la disciplina dell’altro da poter fornire da solo delle risposte. E soprattutto, il dialogo ha permesso a ognuno di noi di affinare il proprio punto di vista. Le nostre posizioni si accordano su certi punti e divergono su altri, spesso essenziali. Ma le questioni restano aperte, lasciando così al terzo partecipante al dialogo, il lettore, la libertà di scegliere, e di proseguire la riflessione, per analogia e per differenza con l’uno o l’altro dei protagonisti».

Jean-Pierre Changeux, neurobiologo, è docente di Comunicazioni cellulari al Collège de France.

Alain Connes insegna Analisi e Geometria nello stesso istituto. Entrambi sono membri dell’Académie des Sciences.

Psicologi – Ricerca Socio-Psicologica su un Processo di Professionalizzazione

Psicologi – Ricerca Socio-Psicologica su un Processo di Professionalizzazione

Autore/i: Autori vari

Editore: Società Editrice Il Mulino

presentazione e cura di Augusto Palmonari, introduzione di Gian Franco Minguzzi e Raffaello Misiti.

pp. 328, Bologna

Il volume presenta i risultati di una ricerca sul mestiere dello psicologo, oggi, in Italia, nei servizi sociali, nell’Università, nella libera professione psicoterapeutica: un’analisi rigorosa che prescinde da quegli elementi ideologici o corporativi che spesso contribuiscono a rendere poco profondo il dibattito sulle cosiddette «nuove professioni». Attraverso una serie di interviste in profondità a psicologi di quattro città italiane (Arezzo, Bologna, Salerno, Trento) sono stati registrati quattro modi diversi di intendere la professione dello psicologo, ognuno dei quali si fonda a sua volta su un’idea diversa della psicologia come scienza. C’è chi vive il proprio lavoro in modo militante e ritiene che i problemi psicologici siano in realtà problemi socio-politici; chi sottolinea l’interdisciplinarietà del proprio lavoro e lo inserisce In un progetto emancipatorio complessivo; chi si definisce esclusivamente come tecnico delle relazioni interpersonali; e chi, infine, opta per la psicoterapia, ritenendo di poter togliere il paziente dallo stato di sofferenza solo tramite un rapporto interpersonale efficace. La ricerca mette poi a fuoco i problemi specifici degli psicologi che lavorano nei servizi socio-sanitari. Largo spazio è dato alia discussione riguardante i modelli di professionalizzazione che si delineano in tale contesto, modelli che non sempre appaiono appropriati alle esigenze del processo di rinnovamento in atto nei servizi territoriali.

Augusto Palmonari è docente dì Psicologia sociale nella Facoltà di Magistero dell’Università di Bologna. Con il Mulino ha già pubblicato «Identità imperfette» (con altri, 1979) e «Psicologia sociale di comunità» (con B. Zani, 1980).

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Introduzione, di Gian Franco Minguzzi e Raffaello Misiti

Parte prima: Lavoro dello psicologo e modelli di psicologo.

  • I. Perché una ricerca sul lavoro degli psicologi.
  • II. Modelli emergenti di psicologo.

Parte seconda: Modelli operativi a confronto: gli psicologi nei servizi socio-sanitari.

  • III. Il dibattito sulle professioni: alcuni spunti metodologici.
  • V. Gli psicologi nei centri medico-psico-pedagogici: la costruzione dell’Infanzia anormale.
  • V. Gli elementi del cambiamento.
  • VI. Gli psicologi nella provincia di Arezzo.
  • VII. Gli psicologi nella provincia di Bologna.
  • VIII. Gli psicologi nella provincia di Trento.
  • IX. Gli psicologi nella provincia di Salerno.
  • X. Confronto e differenziazione: il processo di professionalizzazione dello psicologo dei servizi territoriali.

Considerazioni conclusive
Riferimenti bibliografici
Appendici

Zen in the City – L’Arte di Fermarsi in un Mondo che Corre

Zen in the City – L’Arte di Fermarsi in un Mondo che Corre

Autore/i: Subioli Paolo

Editore: Edizioni Mediterranee

pp. 192, illustrazioni b/n, Roma

Una storia zen racconta di un uomo su un cavallo: l’animale galoppa veloce e pare che l’uomo debba andare in qualche posto importante. Un tale, lungo la strada, gli grida: “Dove stai andando?”. E il cavaliere risponde: “Non lo so! Chiedilo al cavallo!”.

La condizione dell’uomo contemporaneo è la stessa: la forza dell’abitudine e le tecnologie digitali ci stanno trascinando a velocità folle, ma non sappiamo minimamente verso dove. Abbiamo perso prima il contatto col nostro corpo e le nostre emozioni, poi con le persone vicine a cui vogliamo più bene. Fermarci ogni tanto è forse l’unico antidoto possibile.

Prendendo spunto dall’insegnamento dei più importanti maestri zen, a partire da Thich Nhat Hanh, il libro affronta il tema della consapevolezza ai tempi di internet, raccontando della meditazione praticata dai dipendenti di Google, introducendo temi come il “karma digitale” e proponendo un’ampia scelta di esercizi ad hoc per chi vive in città – dalla meditazione al semaforo a quella in metropolitana, in ufficio (gabinetto compreso) o al parco pubblico – ma anche per chi passa molto tempo con computer, tablet o smartphone: dalla meditazione con l’iPhone agli esercizi di consapevolezza con Facebook.

Paolo Subioli, Communication Manager di un’azienda che si occupa di innovazione tecnologica, fondatore di una società che offre supporto all’attività lavorativa dei professionisti, insegnante presso l’Istituto Europeo di Design, si dedica da anni alla meditazione.

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Pratiche per stare meglio

  • Per iniziare: meditare camminando sui binari
  • Non pensare
  • Camminare e basta
  • Rilassarsi profondamente
  • Fermarsi per un attimo
  • Osservare il prurito
  • Parlare da soli

Pratiche per la città

  • Meditazioni al semaforo
  • Meditazioni a piedi
  • Meditazioni in ufficio
  • Meditazioni in bagno
  • Meditazioni nel parco pubblico
  • Meditazioni in metropolitana
  • Meditazione in piscina
  • Meditazioni al cimitero
  • Meditazioni in carcere

Pratiche per il mondo digitale

  • Internet è il karma
  • La diffìcile arte di non fare niente
  • Respira, sei online
  • Imparare ad aspettare
  • Riprendere il contatto (con noi stessi)
  • Riprendere il controllo (delle tecnologie)
  • Meditare con l’iPhone
  • Vivere da precari
  • Google e la meditazione in azienda

Appendice

  • Come trovare il tempo di meditare
  • Indice degli esercizi proposti
  • Glossario/indice analitico

Rivoluzionario per Caso – Come Ho Creato Linux (Solo per Divertirmi)

Rivoluzionario per Caso – Come Ho Creato Linux (Solo per Divertirmi)

Titolo originale: Just for Fun

Autore/i: Torvalds Linus; Diamond David

Editore: Garzanti Editore

seconda edizione, traduzione dall’inglese di Fabio Paracchini.

pp. 288, Milano

«Sono convinto che l’informatica abbia molto in comune con la fisica. Entrambe si occupano di come funziona il mondo a un livello abbastanza fondamentale. La differenza, naturalmente, è che mentre in fisica devi capire come è fatto il mondo, in informatica sei tu a crearlo. Dentro i confini del é computer, sei tu il creatore. Controlli – almeno potenzialmente – tutto ciò che vi succede. Se sei abbastanza bravo, puoi essere un dio. Su piccola scala.»

Finlandia, primi anni Novanta. Un giovane studente dell’Università di Helsinki alle prese con il suo nuovo computer si lancia – un po’ per sfida un po’ per gioco un po’ per caso -nella creazione di un nuovo sistema operativo. Non è un’impresa facile: il sistema operativo è il programma che fa funzionare tutti gli altri programmi e mette in comunicazione il «cuore» della macchina (il microprocessore) con le varie periferiche. Dieci anni dopo LINUX, il sistema operativo creato da Linus Torvalds e migliorato grazie a un gigantesco sforzo collettivo, viene utilizzato in tutti i continenti (Antartide compresa) e nelle basi spaziali della nasa, gestisce la maggior parte dei server che diffondono Internet e costituisce la più seria minaccia allo strapotere della Microsoft. Per capire tutta la portata di questo autentico miracolo, bisogna ricordare che LINUX è un programma open source: cioè gratuito e liberamente accessibile, ed è il frutto dei miglioramenti escogitati (gratuitamente) in questi anni da migliaia di programmatori in tutto il mondo. Linus Torvalds – un ragazzo come mille altri, ma con un pizzico di genio in più – è dunque il protagonista e l’artefice di un’autentica rivoluzione: non solo per il successo di LINUX, ormai adottato da molti colossi dell’industria a cominciare da ibm, ma anche per il modo in cui è stato raggiunto, senza rinunciare agli ideali altruistici originari. In Rivoluzionario per caso è lo stesso Linus Torvalds, il «benevolo dittatore» che gode della fiducia dell’intera comunità LINUX, a raccontare la nascita e lo sviluppo del suo sistema operativo: le intuizioni e il duro lavoro degli inizi, le polemiche e gli slanci collettivi, il boom e la fama, sempre narrati con una contagiosa autoironia – quella che gli permette di dirci anche cose importanti (compresa la sua teoria sul senso della vita) con il sorriso sulle labbra.

Linus Torvalds si è laureato all’Università di Helsinki e attualmente segue una serie di progetti di ricerca della Transmeta. È sposato con Tove, che è stata per sei volte campionessa finlandese di karate. Vivono negli Stati Uniti con le loro bambine. David Diamond ha collaborato con diversi giornali e riviste tra cui «New York Times», «Business Week» e «Wired». Attualmente lavora al periodico «Red Herring Magazine» e vive a Kentifield, in California, con la moglie e la figlia.

Oltre le Porte della Città Proibita – La Vita Straordinaria di Sir Francis Younghusband Esploratore e Mistico

Oltre le Porte della Città Proibita – La Vita Straordinaria di Sir Francis Younghusband Esploratore e Mistico

Titolo originle: Younghusband

Autore/i: French Patrick

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prefazione di Livio Sposito, introduzione dell’autore, cartine di Leslie Robinson.

pp. XXV-322, numerose tavole b/n f.t., cartine b/n, Milano

«Da ufficiale dell’esercito e spia-esploratore lungo i confini dell’India a giornalista per il Times ad amico del filosofo e matematico Bertrand Russell, a fondatore di nuove sette religiose che tentavano una sintesi tra l’evangelismo cristiano e le filosofie indiane. Avventuriero, mistico, filosofo, giornalista, etnologo e profeta del libero amore. Younghusband, l’eroe del Tibet, è stato tutto questo. […] i fronte a una figura così complessa e difficilmente classificabile, Patrick French si è messo letteralmente sulle sue tracce, ripercorrendo in un invidiabile viaggio in aereo, in treno e a piedi, gli spostamenti del colonnello, andando a scovare ricordi e documenti in India e in Tibet, oltre che negli archivi di Londra. Le ultime pagine del libro ci riservano però una sorpresa, non dissimile da uno scoop giornalistico.» (dalla Prefazione di Livio Sposito)

Entrò nella Città proibita con un tight nel bagaglio da indossare al cospetto del Dalai Lama. E non venne ricevuto: il racconto incredibile del mancato incontro tra Sir Francis Younghusband, emissario dell’impero britannico, e la massima autorità del Tibet è noto a pochi. Eppure la figura dell’ultimo grande avventuriero-esploratore dell’età vittoriana, colonnello, giornalista, spia, solleva da sempre curiosità e interrogativi. La sua storia, come scrive Livia Manera sulla Stampa, «ha alimentato la leggenda di un eroe fallito, un malinconico funzionario imperiale assetato di conquiste, che con trent’anni di anticipo sull’Orizzonte perduto di James Hilton trovò il suo Shangri La tra quelle montagne innevate e finì la sua vita da mistico visionario». Younghusband invase il Tibet con un piccolo esercito nel 1903, trasformando una secondaria missione diplomatica in un’operazione militare su vasta scala. Quest’oscuro funzionario inglese, nato in India nella seconda metà dell’Ottocento, detentore di un record mondiale sulle 300 iarde, fu un esploratore temerario che – unico europeo dopo Marco Polo – aprì una nuova via dalla Cina ali’ India attraversando a piedi i ghiacciai del Karakorum all’altezza del Passo Mustagh. Fu anche i I primo occidentale a entrare a Lhasa. e organizzò le prime quattro spedizioni sull’Everest. Personaggio bizzarro ed enigmatico, per alcuni forse r ultimo dei grandi imperialisti. un fallito per altri. assetato di conquiste e amico di Bertrand Russell, visse gli ultimi anni della sua vita da libero pensatore, profeta ante litteram de li’ amore libero e convinto assertore di una nuova religione, secondo una metamorfosi spirituale, dovuta per sua stessa ammissione al contatto illuminante con l’ Himalaya. In quest’appassionante biografia – arricchita da un suggestivo inserto fotografico – che dedica ampio spazio al diplomatico, ma anche alla dimensione interiore dell’esperienza di viaggio e al bisogno di misticismo, si ripercorrono tutte le tappe di imprese dimenticate, ma anche il confronto fra due culture diverse, quella britannica e quella tibetana, imperialista la prima, pacifista per antonomasia la seconda. Alla fine di questo libro il lettore, come Younghusband. avrà lasciato un pezzetto di cuore sul Tetto del mondo.

Patrick French ha esordito con questo libro per il quale ha vinto il premio Somerset Maugham. Sostiene da anni la causa dell’indipendenza del Tibet.

La Pillola, gli Scimpanzé Pigmei e i Cavalli di Degas – La Scoperta degli Anticoncezionali

La Pillola, gli Scimpanzé Pigmei e i Cavalli di Degas – La Scoperta degli Anticoncezionali

Titolo originale: The Pill, Pygmy Chimps and Degas’ Horse

Autore/i: Djerassi Carl

Editore: Garzanti Editore

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Marco Ferrari.

pp. 392, numerose fotografie b/n f.t., Milano

«Dal punto di vista della società, la creazione della Pillola ha avuto un impatto che si farà avvertire ben oltre i primi anni del prossimo secolo, per ragioni che il pubblico e i governi – a loro rischio – ignorano.» (Carl Djerassi)

Con i suoi mille interessi e curiosità, Carl Djerassi è un personaggio molto difficile da catalogare. In primo luogo è certamente uno scienziato di fama mondiale, avendo messo a punto la prima pillola anticoncezionale, nel 1951 a Città di Messico; ma questo non è il suo contributo scientifico più importante: infatti il ricercatore americano ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo del cortisone e degli antistaminici e ha lavorato, negli ultimi anni, alla messa a punto di pesticidi «ecologici» con una delle sue aziende. Perché Djerassi è anche un abile e fortunato imprenditore, come professore universitario é stato il maestro di generazioni di chimici, e se non bastasse ha scritto poesie e romanzi di successo. E tuttavia non c’è dubbio che sia stata proprio la sintesi della Pillola a dare una svolta alla vita di Djerassi: in primo luogo trasformando il ventottenne scienziato di laboratorio in un uomo d’affari dai fatturati miliardari, e ponendogli di conseguenza difficili dilemmi etici. Ma soprattutto la diffusione della Pillola – cambiando la vita di milioni di donne, e tra- sformando radicalmente il rapporto tra scienza, tecnica e società – ha portato al suo scopritore una serie di pesanti responsabilità politiche e sociali.
La Pillola, gli scimpanzé pigmei e i cavalli di Degas (al lettore il compito di decifrare il rebus del titolo) è la straordinaria autobiografia di questo scienziato fuori dai canoni, che riflette su una scoperta rivoluzionaria, in grado di cambiare il destino della nostra specie, e che fin dall’inizio è stata al centro di feroci controversie: con i gruppi femministi, con le autorità religiose, con il potere politico, ma anche con i pregiudizi sessuali dei colleghi scienziati. Partendo da questo dibattito e dalla propria esperienza, Djerassi affronta alcune questioni di enorme rilevanza per il futuro del pianeta, offrendo con estrema franchezza le proprie ipotesi di soluzione.

Carl Djerassi è attualmente professore di chimica alla Stanford University, dopo essere stato presidente della Syntex Research. E stato insignito tra l’altro della National Medal of Science nel 1973, della National Medal of Technology nel 1991, della Priestley Medal, il più prestigioso riconoscimento americano per la chimica, nel 1992. E anche poeta e romanziere: in italiano è stato tradotto Il dilemma di Cantor.

Gli Illuminati – Romanzo

Gli Illuminati – Romanzo

Titolo originale: Les Éclaireurs

Autore/i: Bello Antoine

Editore: Fazi Editore

prima edizione, traduzione dal francese di Lisa Crea.

pp. 480, Roma

Diventato ormai maestro nell’arte di manipolare la realtà, Sliv si ritrova in parte testimone, in parte attore del nuovo scenario geopolitico nato dopo l’attentato dell’11 settembre. Manipolando con destrezza i fatti, con il pretesto di allertare un Occidente poco attento al pericolo terrorista, i “falsificatori” mettono così in piedi un’apocrifa fatwa antioccidentale: mentre crollano le Torri Gemelle, scoppia la guerra contro l’Afghanistan, vengono manomesse le prove riguardo all’esistenza di armi di distruzione di massa in mano agli islamici. Verità storica e finzione romanzesca sembrano cedersi continuamente il passo: chi mente di più? E di fronte alla menzogna di Stato, come “de-falsificare” la realtà?
Al pari degli illuministi, gli uomini del CFR tentano intanto di mostrare la Via da seguire – avendo come unico riferimento i Lumi degli Enciclopedisti, artigiani di quella vasta impresa che Jules Michelet qualificò come una «cospirazione vittoriosa dello spirito umano». I temi posti in campo sono i più vari, dallo sfruttamento minerario in Indonesia alla vendita di uranio all’Iraq: scenari resi credibili da una documentazione pressoché perfetta, che l’estensione e la precisione delle fonti rendono, paradossalmente, inattaccabile. Riflessione vertiginosa sulle infinite reinterpretazioni della storia, Gli illuminati penetrano nel cuore di una contemporaneità nella quale la manipolazione dell’informazione ha assunto proporzioni un tempo impensabili. E la verità, ormai, non è che uno scenario tra gli altri.

Antoine Bello è nato nel 1970 a Boston. Cresciuto in Francia, a 17 anni ha iniziato a frequentare il Politecnico per laurearsi poi a Harvard. Cofondatore della multinazionale Ubiqus (40 milioni di euro come giro d’affari nel 2006), nel 2007 ha creato il sito internet Rankopedia, che stila classifiche su tutti i soggetti immaginabili. Vive dal 2002 a New York con la moglie e quattro figli. Tra le opere precedenti, la raccolta di racconti Les funamboles (Gallimard, 1996), vincitore del Prix littéraire de la Vocation Marcel Bleustein-Blanchet, e Elogio del pezzo mancante (Bompiani, 2000).

Scienze e Tecnologie in Europa nell’Età Moderna

Scienze e Tecnologie in Europa nell’Età Moderna

Autore/i: Calcagno Gian Carlo; Pedrocco Giorgio; Pallotti Vincenzo

Editore: CLUEB – Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna

unica edizione, premessa di Gian Carlo Calcagno

pp. 240, numerose illustrazioni b/n, Milano

Sommario:

Premessa

SCIENZIATI E INGEGNERI TRA SETTE E OTTOCENTO

GIORGIO PEDROCCO

  • Scienziati piemontesi nell’evoluzione della chimica settecentesca

VINCENZO PALLOTTI

  • Auguste Comte, le scienze e la loro storia

GIAN CARLO CALCAGNO

  • Dal mestiere alla professione: la modifica dello status dell’ingegnere nel corso della rivoluzione industriale in Gran Bretagna

TECNOLOGIE E SPAZI ECONOMICI

GIAN CARLO CALCAGNO

  • Modi e tempi di navigazione nel Mediterraneo durante l’età moderna

GIAN CARLO CALCAGNO

  • Organizzazione dello spazio economico mediterraneo e mutamenti tecnici nel settore navale

Guerra Senza Limiti – L’Arte della Guerra Asimmetrica fra Terrorismo e Globalizzazione

Guerra Senza Limiti – L’Arte della Guerra Asimmetrica fra Terrorismo e Globalizzazione

Autore/i: Qiao Liang; Wang Xiangsui

Editore: LEG – Libreria Editrice Goriziana

a cura del generale Fabio Mini, prefazione degli autori, traduzione di Rossella Bagnardi e Roberta Gefter.

pp. 208, Gorizia

Sono stati due militari cinesi, i colonnelli Qiao Liang e Wang Xiangsui, a definire Osama Bin Laden l’interprete più efficace di un nuovo tipo di guerra, prima degli attacchi agli Usa. I due commissari politici dell’esercito cinese hanno pubblicato quest’opera rinverdendo una tradizione del loro paese nella trattazione delle tecniche militari che vanta tra i capostipiti il celeberrimo L’arte della guerra di Sun Tzu. L’opera analizza i nuovi scenari bellici mondiali, spiegando il terrorismo e le sue tecniche, la guerra condotta attraverso le manipolazioni dei media, le azioni di piraterie sul web, le turbative dei mercati azionari, la diffusione di virus informatici e altre armi non tradizionali.

Scritto tra il 1996 e il 1999, il libro muove dall’analisi della guerra del Golfo del 1991 e poi si amplia a scrutare “il volto di Dio della guerra di oggi” per approdare alla dimensione della interpretazione complessiva dell’epoca che stiamo vivendo e vivremo domani sotto il profilo della conflittualità.

Commercio Equo per Tutti – Come gli Scambi Possono Promuovere lo Sviluppo

Commercio Equo per Tutti – Come gli Scambi Possono Promuovere lo Sviluppo

Il commercio internazionale del futuro secondo il Premio Nobel per l’economia 2001

Autore/i: Stiglitz Joseph E.; Charlton Andrew

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, presentazione di Joseph Stiglitz, prefazione degli autori, traduzione dall’inglese di Giuseppe Barile, titolo originale: Fair Trade for All.

pp. 432, Milano

In un mondo sempre più globalizzato ma ancora segnato da disuguaglianze inaccettabili, è possibile aiutare la nazioni più deboli e povere del pianeta attraverso un commercio internazionale più libero e più equo?
È questa la sfida intellettuale e politica che ha ispirato il Premio Nobel per l’economia Joseph E. Stiglitz. La sua è una proposta rivolta ai grandi leader che hanno in mano le sorti del pianeta. Partendo dalla storia del WTO, da Seattle e Cancún a Doha e Hong Kong, con le loro ambizioni e i loro fallimenti, Stiglitz delinea una riforma e una linea di sviluppo del commercio internazionale per i prossimi anni.
Quello di Commercio equo per tutti (scritto in collaborazione con Andrew Charlton) è un modello insieme radicale e realistico per regolare i rapporti economici tra i paesi più ricchi e quelli più poveri. Secondo Stiglitz e Charlton è necessario aprire i mercati, ma a vantaggio di tutti – e dunque non solo delle economie più potenti. Solo così sarà possibile promuovere lo sviluppo e minimizzare i costi della globalizzazione, evitando di creare ulteriori squilibri. Lasciando da parte le nobili ma inefficaci petizioni di principio, senza mai arrendersi alla dittatura di presunte leggi deH’economia, Stiglitz e Charlton dimostrano che possiamo e dobbiamo fare qualcosa per vivere in un mondo più giusto, e che questo obiettivo è alla nostra portata, oggi più che mai.

Joseph E. Stiglitz (Gary, Indiana, 1943) è stato insignito del Premio Nobel per l’economia nel 2001. Docente di Economia e finanza alla Columbia University, è stato consigliere della Casa Bianca per gli Affari economici durante la presidenza di Bill Clinton tra il 1995 e il 1997 e vicepresidente della Banca Mondiale dal 1997 al 2000. Ha fondato il giornale economico «The Journal of Economie Perspectives» e attualmente è consigliere economico dei governi di molti paesi in via di sviluppo. Tra i suoi numerosi saggi, La globalizzazione e i suoi oppositori (2002), tradotto in 35 lingue e venduto in oltre un milione di copie, I ruggenti anni Novanta. Lo scandalo della finanza e il futuro dell’economia (2004) e Principi di microeconomia (2004).

Andrew Charlton è ricercatore alla London School of Economics e collabora all’lnitiative for Policy Dialogue fondato da Joseph E. Stiglitz nel 2000.

Commercio Iniquo – Il Romanzo Nero delle Materie Prime

Commercio Iniquo – Il Romanzo Nero delle Materie Prime

Titolo originale: Commerce Inéquitable

Autore/i: Boris Jean-Pierre

Editore: Apogeo

introduzione dell’autore, traduzione di Claudia Assirelli.

pp. 186, Milano

Dalla Costa d’Avorio al Vietnam, passando per Guatemala e Birmania: un viaggio nella storia di alcuni fra i principali produttori di materie prime (cacao, caffè, riso, pepe, cotone), per capire le tendenze e le modalità della globalizzazione. Ci sono regioni che dipendono completamente da una particolare coltura (come la Costa d’Avorio dal cacao, per esempio): controllare quella coltura significa controllare un’intera nazione. E non è tutto bianco e nero come vorrebbe la mitologia che attribuisce ogni responsabilità ai paesi sviluppati, alle loro grandi imprese e agli enti finanziari internazionali. Certo, la deregolamentazione dei mercati pone problemi enormi alle economie più deboli e alle amministrazioni meno preparate, ma incompetenza, prevaricazione, corruzione dei dirigenti, assenza di coesione nazionale o regionale provocano altrettanto spesso danni irreparabili.
Tutto questo emerge dalle pagine di Jean-Pierre Boris, come morale di un racconto che ha l’impatto di un romanzo “nero” – un romanzo per la vivacità della scrittura, ma “noir” per la durezza delle vicende che racconta (a riprova che la realtà supera spesso la fantasia) – fondato su una documentazione ricca e aggiornata.

Jean-Pierre Boris è giornalista e caporedattore di Radio France Internationale, per conto della quale conduce, da parecchi anni, una rubrica quotidiana intitolata Cronaca delle materie prime (Chronique des matières premières), sulle problematiche geopolitiche della globalizzazione.

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Ringraziamenti
Introduzione

Capitolo 1 – Cacao

  • I ribelli vogliono il cacao
  • Vita e morte della “Caistab”
  • Gli ardori della Banca Mondiale
  • Gli americani prendono il potere
  • Una riorganizzazione militaresca
  • I soldi del cacao, nerbo della guerra
  • Che fine ha fatto il gruzzolo?
  • Epilogo

Capitolo 2 – Caffè

  • America centrale: la catastrofe
  • L’hold-up vietnamita
  • L’agonia degli accordi internazionali
  • Gli interessi americani prevalgono
  • Un mondo crudele
  • La resistenza dei produttori
  • La battaglia per la qualità
  • La vittoria delle multinazionali
  • Nestlé batte sullo stesso chiodo
  • Epilogo

Capitolo 3 – Cotone

  • Malloum, il pellegrino del cotone
  • Il cotone africano è francese
  • Il cotone americano è… universale
  • Gli africani fanno sentire la propria voce
  • I brasiliani ai posti di manovra
  • Cancún, amara vittoria …
  • Epilogo

Capitolo 4 – Riso

  • Anche il Madagascar fa riciclaggio…
  • Niente riso senza navi
  • Chabert inventa il “riso errante”
  • Il riso, una telenovela!
  • Il mercato dei nasi finti
  • Lo shock delle bustarelle
  • La defezione delle multinazionali
  • Gli Stati si muovono ancora!
  • Epilogo

Capitolo 5 – Pepe

Capitolo 6 – Il miraggio dell’equo e solidale

  • Domande eque
  • Anche le multinazionali
  • Il dito che nasconde la foresta

Bibliografia

I Sogni – Cosa ci Vogliono Comunicare?

I Sogni – Cosa ci Vogliono Comunicare?

Quaderni di Flensburg

Autore/i: Autori vari

Editore: Editrice Novalis

pp. 208, Milano

I sogni ci trasmettono immagini e simboli che da mondi superiori si inseriscono nella nostra coscienza. A volte consistono semplicemente nella elaborazione caotica di eventi verificatisi durante il giorno e che possono preludere ad un’inaspettata malattia, un’inadeguatezza dell’anima oppure anche alludere ad una situazione conflittuale.
Più raramente si tratta di defunti o esseri spirituali che compaiono nel sonno per comunicare con noi in occasione di un sogno lucido che ci annuncia un evento futuro. La qualità del sogno è del tutto particolare quando ci capita di essere coscienti di sognare.
Questo libro costituisce un filo conduttore nella variopinta, multiforme e spesso confusa vita onirica. Verranno trattati i significati, i simboli e le cause che stanno alla base dei sogni anche nelle varie culture quali l’Islam. Una lettura appassionante e ricca di esempi.

I Quaderni di Flensburg è una collana di libri che vengono pubblicati ad intervalli regolari dall’Editrice Novalis. Ogni quaderno è rivolto all’approfondimento, nell’ottica della scienza dello spirito di Rudolf Steiner, di un tema specifico mediante articoli ed interviste con studiosi altamente qualificati.

La Prova del Fuoco – Vita e Scandalo di un Prete Medievale

La Prova del Fuoco – Vita e Scandalo di un Prete Medievale

Titolo originale: Robert d’Arbrissel fondateur de Fontevraud

Autore/i: Dalarun Jacques

Editore: Editori Laterza

prefazione di Georges Duby, traduzione di Luisa Collodi.

pp. 184, Bari

La storia di una ’santità scandalosa’ attraverso le insidie di un’epoca dalle forti tinte, di alte ispirazioni religiose e di forti passioni terrene, di grande pietà e di grande ferocia.

«Jacques Dalarun è uno studioso, esperto nelle tecniche della più fine erudizione. È anche uno scrittore. Si è accanito per anni a reperire tutte le tracce, disperse, cancellate, tenui, lasciate da Roberto d’Arbrissel, un personaggio strano ai nostri occhi, strano agli occhi dei suoi contemporanei. Il frutto saporoso delle sue ricerche è scritto in questa storia, per il nostro piacere». (Georges Duby)

Jacques Dalarun, per lungo tempo direttore della sezione di studi medievali presso l’École française di Roma, è attualmente direttore dell’Institut de recherche et d’histoire des textes (CNRS). Le sue ricerche si rivolgono prevalentemente alla storia della santità, delle donne e del movimento francescano. Alcune delle sue pubblicazioni, come Francesco d’Assisi (Roma 1994), sono state accolte dalla stampa internazionale con una lode unanime per la straordinaria scrittura narrativa. Per i nostri tipi è autore di un saggio apparso nel secondo volume della Storia delle donne (a cura di Georges Duby e Michelle Perrot, 19995) e di Santa e ribelle. Vita di Chiara da Rimini (2000).

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Prefazione di Georges Duby

  • I. Alle fonti
  • II. La carne e il verbo
  • III. Ordalia
  • IV. Volti
  • V. Il settimo grado di umiltà
  • VI. Il discepolo che amava

Bibliografia

Le Ragioni della Scienza

Le Ragioni della Scienza

Autore/i: Geymonat Ludovico; Giorello Giulio

Editore: Editori Laterza

prima edizione, premessa degli autori, con la partecipazione e un’appendice di Fabio Minazzi.

pp. 256, Bari

«Ma cosa è mai questa filosofia della scienza? Se anche fosse semplicemente una forma insolita di ’pazzia scientifica’, invocheremo comunque lita nostro diritto di essere pazzi». Questo volume è però dedicato non alle follie ma alle ragioni dell’impresa scientifica: Cosa ha grande scienza? Perché sfida incessantemente religione, etica, politica? E quale destino riserva all’umanità una tecnologia che sconvolge abitudini e pregiudizi? Gli Autori non offrono risposte unanimi e rassicuranti, ma proposte rivali (dal razionalismo «dialettico» di Geymonat, all’empirismo «libertario» Giorello) nella convinzione che solo «conflitto sia l’arbitro tutte cose».

Ludovico Geymonat (Torino, 1908) è stato il primo titolare (Milano 1956) di una cattedra di Filosofia della scienza in Italia.

Giulio Giorello (Milano, 1945) è titolare della cattedra di Filosofia della scienza dell’università degli Studi di Milano che è stata del suo maestro Ludovico Geymonat.

Fabio Minazzi (Varese, 1955) fa parte della redazione della «Rivista di storia della filosofia».

Il Conflitto Sociale nella Modernità – Saggio sulla Politica della Libertà

Il Conflitto Sociale nella Modernità – Saggio sulla Politica della Libertà

Titolo originale: The Modern Social Conflict. An Essay on the Politics of Liberty

Autore/i: Dahrendorf Ralf

Editore: Editori Laterza

prima edizione, traduzione di Michele Sampaolo.

pp. XV-256, Bari

Parola d’ordine per il mondo sviluppato e crescita della ricchezza, mentre il mondo meno sviluppato sprofonda nella fame, nella malattia, nella tirannide. E anche all’interno delle singole società, all’accrescimento dei beni disponibili non sempre corrisponde un allargamento dei diritti sociali e politici di cittadinanza. Le richieste di maggiore benessere sembrano essere in concorrenza con le esigenze della giustizia. Il conflitto sociale nell’età moderna, su scala nazionale e su scala planetaria, è dunque fra coloro che vogliono incrementare la ricchezza e coloro che si dedicano invece all’affermazione dei diritti civili. La politica del futuro non sta nella scelta di una delle due vie, ma in una loro mediazione, che non estingue il conflitto, ma gli fa fare un passo avanti. È una mediazione difficile ma indispensabile, per la indispensabile creazione di una società civile mondiale.

Ralf Dahrendorf (Amburgo, 1929) è attualmente Master al St. Antony’s College di Oxford. Delle sue numerose opere, sono apparse nelle nostre collane: Classi e conflitto di classe nella società industriale (1963, 1977); La libertà che cambia (1981); Al di là della crisi (1984); Pensare e fare politica (1985); Per un nuovo liberalismo (1988).

I Problemi del Millennio – I Sette Enigmi Matematici Irrisolti del Nostro Tempo

I Problemi del Millennio – I Sette Enigmi Matematici Irrisolti del Nostro Tempo

Titolo originale: The Millennium Problems

Autore/i: Devlin Keith

Editore: Longanesi & C.

prefazione dell’autore, traduzione di Isabella C. Blum.

pp. 304, numerose illustrazioni b/n, Milano

I sette problemi del Millennio sono gli attuali Everest della matematica. È difficile prevedere esattamente che cosa si riuscirà a scorgere da ciascuna di queste sette vette. Non c’è dubbio, però, che se uno di essi sarà risolto, riusciremo a spingere il nostro sguardo lontanissimo: così lontano che forse il mondo non potrà più rimanere lo stesso.

All’origine de I problemi del millennio c’è una bella storia dal sapore ottocentesco. Un uomo d’affari di Boston, Landon T. Clay, che curiosamente non è un matematico, essendo laureato in inglese a Boston, ha fondato il Clay Mathematics Institute e, più recentemente, i Millennium Awards. L’istituto e i premi hanno come finalità il promuovere e sostenere la ricerca matematica e possono contare su un comitato scientifico di alto livello. Il 24 maggio del 2000, in una sala del Collège de France a Parigi, venne annunciato al mondo che l’istituto bandiva un premio di sette milioni di dollari destinati a coloro che fossero riusciti a risolvere i sette più difficili problemi matematici rimasti aperti. Per la precisione, il premio era suddiviso in sette premi, e ognuno di essi sarebbe andato a chi fosse riuscito a risolvere per primo ognuno di tali problemi. L’annuncio fu fatto a Parigi per una ragione storica, in quanto proprio lì, nel 1900, in un congresso internazionale di matematica, David Hilbert aveva elencato i ventitré problemi più importanti che ancora rimanevano irrisolti. Nel corso del secolo successivo molti matematici accettarono la sfida e nel 2000 i problemi di Hilbert erano stati risolti tutti tranne uno, dando a ognuno di coloro che vi si era cimentato con successo una fama paragonabile a quella del premio Nobel. Il Clay Institute si ispirò alla sfida di Hilbert aggiungendo un ingrediente in più, che forse, come sostiene Devlin, può non essere sufficiente a motivare un matematico ad affrontare un’impresa molto lunga e difficile, ma è più che sufficiente ad accendere la fantasia e attirare l’attenzione dei profani: il premio di un milione di dollari. I problemi elencati dal comitato non formano un tutto organico e, secondo l’autore, potrebbero non dare l’idea di dove sta andando la matematica, ma forniscono un’istantanea eccellente di dove si trova oggi la frontiera. Pagina dopo pagina, Devlin cerca di guidarci a una visione d’insieme e, nel frattempo, coglie l’occasione per scrivere di matematica con amore e competenza, raccontandoci le storie, gli aneddoti, i personaggi. Ci mostra la matematica nel suo farsi, come una bellissima avventura intellettuale, una magnifica, irresistibile sfida. Questo libro non si propone di descrivere in modo dettagliato i problemi, ma piuttosto di collocare ciascun problema in uno scenario, descrivere come è emerso, spiegare che cosa lo renda particolarmente difficile, e dare un’idea del perché i matematici lo considerino così importante. Devlin lo fa rivolgendosi ai lettori – matematici e non – curiosi di scoprire dove siano attualmente le frontiere del più antico corpus di conoscenze scientifiche dell’umanità, a tutti coloro che si interrogano sui limiti delle nostre conoscenze matematiche, dopo tremila anni di sviluppo intellettuale.

Keith Devlin è Executive Director al Center for the Study of Language and Information della Stanford University. Autore di oltre venti volumi, ha scritto innumerevoli articoli di argomento matematico. Partecipa a numerosi programmi radiofonici e televisivi di divulgazione scientifica. Presso Longanesi, in questa stessa collana, è apparso Il gene della matematica.

Scelte Difficili – Come Rafforzare la Capacità di Prendere Decisioni e Vivere Meglio

Scelte Difficili – Come Rafforzare la Capacità di Prendere Decisioni e Vivere Meglio

Titolo originale: How Could You Do That?

Autore/i: Schlessinger Laura

Editore: Sperling & Kupfer Editori

introduzione dell’autrice, traduzione di Silvia Bianchi.

pp. XVI-272, Milano

«Sono convinta che la qualità della vita e la felicità siano determinate da scelte coraggiose ed etiche.»
«Riconoscere che siamo noi stessi causa della confusione nella nostra esistenza è ovviamente sconvolgente. Ma è proprio questa consapevolezza che dà la forza di cambiare le cose.» (Laura Schlessinger)

La strada che conduce a rapporti sereni, a una solida autostima e a un’esistenza felice inizia quasi sempre con una scelta. Spesso non facile, a volte complicata, faticosa, scomoda. Ma in un angolo del nostro cuore sappiamo con incrollabile certezza che è la scelta giusta. Questo libro provocatorio vi aiuterà a snidarla, a inseguirla fino a farla uscire allo scoperto, senza compromessi o alibi. L’autrice, infatti, vi convincerà che davanti a ogni bivio, di fronte a ogni dilemma, anche il più lacerante, esiste sempre una possibilità di prendere la decisione giusta, migliorando la nostra vita e aumentando il rispetto di noi stessi. La verità è che troppo spesso ci neghiamo questa opportunità. Quante volte attribuiamo a una certa situazione, agli altri, al passato la colpa di un disagio o di un dolore? Spendiamo tempo ed energie chiedendoci vanamente a quale lontano condizionamento o carenza affettiva della nostra storia personale dobbiamo le esperienze negative, le insicurezze, le paure, le delusioni… Basandosi su centinaia di testimonianze e sulla sua esperienza professionale, Laura Schlessinger ci illustra come carattere, coraggio e senso di responsabilità ci possono dare la forza di prendere per mano la nostra vita e operare finalmente scelte di cui riusciremo a sentirci pienamente consapevoli. Una sfida stimolante ci attende in queste pagine.

Laura Schlessinger, laureata alla Columbia University, è una psicoterapeuta specializzata nei problemi della famiglia e della coppia. Conduttrice di un programma radiofonico seguitissimo negli Stati Uniti, ha insegnato in diverse università e cura una rubrica sul New York Times. È autrice di saggi divulgativi che in America hanno riscosso enorme successo, rimanendo per intere settimane in vetta alle.classifiche dei best-seller più venduti. Vive in California, con il marito e il figlio. Sperling & Kupfer ha già pubblicato Le 10 stupide cose che le donne fanno per rovinarsi la vita (anche in edizione tascabile) e Le 10 stupide cose che gli uomini fanno per rovinarsi la vita.