Libri dalla categoria Universo
Il Giardino
Autore/i: Vessichelli Pane Rita
Editore: Edizioni Olivares
collana: Il Lusso della Pausa 9, grafica: Andrea Lancellotti , fotografia di copertina: Giuseppe Fattorusso.
pp. 228, illustrazioni b/n, Milano
Pochi sanno che Frederick Taylor, il severo padre dell’organizzazione scientifica del lavoro, a quarantacinque anni smise di fare il manager e si appartò sulle colline esclusive di Filadelfia, nella sua villa di stile georgiano, per dedicarsi prevalentemente al giardinaggio, coadiuvato da una quarantina di esperti giardinieri. Il giardino, dunque, come conquistata pausa di ozio creativo, contrapposto al lavoro industriale, come attivismo esaltato.
Il giardino, prima ancora che luogo fisico, è uno spazio della mente e una metafora del desiderio, che persiste lungo la nostra giornata terrena come sperata e consapevole occasione di lusso, calma e voluttà.
Esercizio di addomesticamento della natura attraverso la cultura, specchio delle civiltà che variamente lo hanno coltivato, sinonimo di paradiso per gli arabi e, per noi, di profumata carezza dei sensi, il giardino è organizzazione del bello, così come la fabbrica è organizzazione dell’utile.
Con questo prezioso piccolo libro, distillato di sapiente esperienza domestica in uno dei giardini più belli del Mediterraneo, una giardiniera d’eccezione come Rita Pane ci conduce lungo i viali della propria passione botanica alla scoperta, insieme, del giardino come costruzione razionale fuori di noi e del giardino come orto concluso dentro di noi.
I. – Il giardino immaginario
II. – Il paradiso perduto
III. – Astuzie della natura
IV. – Alchimie mediterranee
V. – Il giardino romano
VI. – Il non giardino
VII. – Il giardino sacro
VIII. – Il giardino medioevale
IX. – Il giardino officinale
X. – Il giardino rinascimentale-architettonico
XI. – Il giardino grottesco
XII. – Il giardino barocco
XIII. – Il giardino in Cina e in Giappone
XIV. – Il giardino dei Lumi
XV. – Il giardino naturale
XVI. – Il giardino romantico
XVII. – Il giardino vittoriano
XVIII. – La scoperta dello spazio
XIX. – Il giardino delle Sirene
Indice analitico delle essenze citate
Bibliografia
Il Riso nell’Antichità Greca
Autore/i: Marinone Nino
Editore: Pàtron editore
premessa dell’autore.
pp. 158, Bologna
Dalla premessa dell’autore Nino Marinone:
« La presente ricerca è condotta sugli autori greci e bizantini fino al sec. XIV. Sono raccolti tutti i passi in cui per qualsiasi ragione si parla del riso. A prescindere dalle brevi citazioni in grammatici e lessicografi, il riso è menzionato in 28 passi con riferimento alla pianta, la sua coltivazione e l’uso alimentare; inoltre, novità inaspettata, in ben 122 passi per l’impiego in farmacologia e medicina. La maggior parte di essi sono stati ora individuati e tradotti per la prima volta.
Il reperimento è stato possibile grazie al Thesaurus Linguae Graecae diretto dal prof. Theodore F. Brunner dell’Università di California, sede di Irvine, che contiene tutti i testi greci registrati elettronicamente su un compact disk con un complesso di oltre 70 milioni di parole: uno strumento indispensabile per lavori di questo tipo. Un particolare ringraziamento va al dott. Andrea Bozzi dell’Istituto di Linguistica Computazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Pisa, che ne ha concesso la piena disponibilità.
Le parti descrittive del lavoro sono accompagnate da una traduzione in inglese, che è dovuta al prof. Peter Chandler dell’Università di Torino. L’ampia presenza di termini tecnici, la cui interpretazione non è sempre evidente e talora presenta difficoltà notevoli, ha suggerito l’opportunità di far seguire alla trattazione due appendici specifiche: alla loro compilazione hanno offerto preziosa consulenza peri problemi agrari e botanici il dott. Antonio Finassi dell’Istituto per la meccanizzazione agricola del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Torino e la prof. Eliana Centrella del Liceo Scientifico di Vercelli; per la medicina il prof. Paolo Menzio dell’Università di Torino, il prof. Giorgio Leigheb dell’Ospedale Maggiore di Novara e il dott. Grancarlo Arena dell’Ospedale S. Andrea di Vercelli. A tutti la mia profonda gratitudine.»
Premessa
1. il nome
2. la pianta e l’alimento
3. L’impiego terapeutico
4. testimonianze
A) per il nome
- Frinico
- Polluce
- Erodiano
- Esichio
- Commento a Dioniso Trace
B) per la pianta e l’alimento
- Erodoto
- Teofrasto
- Diodoro Siculo
- Strabone
- Filone
- periplo del mar Rosso
- Tolemeo
- Atenéo
- Eliano
- Porfirio
- Damascio
- testi anonimi, pseudoepigrafi, commenti
C) per l’impiego terapeutico
- Dioscuride
- Sorano
- Galeno
- Aretèo
- Oribasio
- Ciranidi
- Severo
- Aeto di Amida
- Alessandro di Tralli
- Paolo di Egina
- Leone di Costantinopoli
- testi anonimi, pseudoepigrafi
5. Appendici
A) nomenclatura botanica
- Terminologia
- Tipi di frumento e loro derivati
- Tisane e pappe d’orzo
- I baccelli
B) nomenclatura medica
- terminologia
- argomenti
Repertorio cronologico degli autori
Bibliografia
Wittgenstein su Regole e Linguaggio Privato
Titolo originale: Wittgenstein on Rules and Private Language
Autore/i: Kripke Saul
Editore: Bollati Boringhieri Editore
prefazione e note dell’autore, traduzione di Marco Santambrogio.
pp. 156, 1 fotografia b/n f.t., Milano
Nel paragrafo 201 delle Ricerche filosofiche Wittgenstein dice: “Il nostro paradosso era questo: una regola non può determinare alcun modo d’agire, poichè qualsiasi modo d’agire può essere messo d’accordo con la regola. Da tale paradosso, che costituisce forse il punto centrale delle Ricerche, ha origine una nuova forma di scetticismo, paragonabile solo allo scetticismo classico di Hume e ricco di insospettate conseguenze per la filosofia della matematica, della logica e della psicologia.
In questo saggio, straordinario per la concisa lucidità e la forza delle argomentazioni, Saul Kripke percorre in una prospettiva assolutamente originale il testo wittgensteiniano e propone una “soluzione scettica” del paradosso. È un esempio singolare di un confronto teoretico-filologico tra due grandi pensatori del nostro tempo.
Dalla prefazione:
« Il nucleo centrale di questo lavoro è già stato presentato in varie sedi sotto forma di conferenze, di cicli di lezioni o di seminari. Si tratta, come io dico, di un’”esposizione elementare” di quello che considero il filo conduttore nell’opera dell’ultimo Wittgenstein sulla filosofia del linguaggio e sulla filosofia della matematica; include anche la mia interpretazione dell’”argomento del linguaggio privato” che secondo me deve essere visto principalmente alla luce del problema del “seguire una regola”. Nel Poscritto discuto un altro punto che Wittgenstein ha individuato nella concezione del linguaggio privato e che offre l’occasione di approfondire alcuni aspetti delle sue posizioni a proposito del problema della mente altrui. Dopo aver sottolineato la stretta connessione che intercorre nella filosofia dell’ultimo Wittgenstein tra filosofia della psicologia e filosofia della matematica, speravo di riuscire ad aggiungere un secondo poscritto proprio sulla filosofia della matematica; ma me ne è mancato il tempo e quindi per il momento su questo punto bastino le osservazioni essenziali esposte nel testo.
Il presente lavoro non può veramente costituire un commento alla filosofia dell’ultimo Wittgenstein, e neppure alle Ricerche filosofiche. Molti temi ben noti e significativi – ad esempio, l’idea di “somiglianze di famiglia” e il concetto di “certezza” – sono appena menzionati; e, cosa più grave, per quanto riguarda la stessa filosofia della mente si è gettato solo un rapido sguardo a un materiale ricchissimo, come la trattazione che Wittgenstein ha dato dell’intenzione, della memoria, del sogno e così via. Ho la speranza comunque che buona parte di tutti questi argomenti diventi abbastanza chiara una volta che si siano comprese bene le idee che Wittgenstein ha espresso a proposito del tema principale.
Molte tesi di Wittgenstein sulla natura delle sensazioni e sul linguaggio che le riguarda sono appena accennate o addirittura ignorate; come preciso nel testo, ho deliberatamente adottato la strategia di non discutere quei paragrafi successivi al 243 delle Ricerche, normalmente noti come l’”argomento del linguaggio privato”[…]»
Saul A. Kripke, americano, nato nel 1935, è professore di filosofia all’Università di Princeton.
Prefazione
Preliminari
Il Pardosso wittgensteiniano
La soluzione e l’argomento del “linguaggio privato”
Poscritto: Wittgenstein e la mente degli altri
Note
Indice analitico
Esperimenti di Suggestione Mentale
Titolo originale: Eksperimentalnye Issledovanja Myslennogo Vnusenja
Autore/i: Vasiljev Leonid L.
Editore: Casa Editrice Meb
presentazione del Dr. Massimo Inardi, prefazione di Hans Bender, introduzione dell’autore, traduzione del Dottor Giorgio Alberti, collana: Mondi Sconosciuti.
pp. 304,15 illustrazioni b/n, Torino
Esiste una specie di «radio» nel cervello capace di trasmettere e captare segnali? • Quale forma di energia porta nello spazio questi segnali? • sorprendenti esperimenti degli scienziati russi dell’Istituto del cervello • Comandi telepatici a distanza • Trasmissione di immagini e di messaggi anche a migliaia di chilometri!
Per l’evoluzione della parapsicologia internazionale questo libro ha il significato di una pietra miliare. È testimonianza del fatto che la telepatia, fenomeno psichico e naturale ancora discusso, viene riconosciuta come degna di esame e di ricerca da veri scienziati in istituti perfettamente attrezzati.
Malgrado i probanti risultati degli esperimenti condotti, c’è ancora qualcuno che giudica la suggestione mentale e gli altri fenomeni ad essa connessi come «inconciliabili con l’attuale teoria scientifica». Ma la meccanica quantica, la teoria della relatività, la negazione del valore assoluto dei principi della conservazione della massa e dell’energia non sono state forse a loro volta «inconciliabili con le teorie scientifiche contemporanee»?
Grazie alle ricerche condotte dall’Autore di questo libro quello che prima era giudicato «soprannaturale» oggi viene riconosciuto come «naturale».
Nato nel 1891, Leonid L. Vasiljev studiò scienze naturali ed iniziò la sua attività scientifica sotto la direzione del fisiologo Vvdenskij; nel 1921 entrò all’Istituto per lo studio del cervello e dell’attività nervosa superiore fondato da V. M. Bekhterev.
Nel 1932 il nuovo direttore dell’Istituto del cervello, V. P. Osipov, gli affidò l’elaborazione e la realizzazione di un programma di ricerca sulla cosiddetta «suggestione mentale», che egli portò a termine nel 1938.
Successivamente la sua attività si svolse nei campi dell’elettrofisiologia, della biofisica, della biochimica e della psicofisiologia.
Nel 1943 fu chiamato alla cattedra di fisiologia dell’Università di Leningrado, che occupò fino alla sua morte, avvenuta nel 1966.
Nel 1959-60 egli creò, nel dipartimento di fisiologia della stessa Università, un laboratorio per lo studio della suggestione mentale. Nel 1959 pubblicò un libro divulgativo su questo argomento; nel 1961 pubblicò un secondo libro e, poco dopo, la presente opera.
Si seppe così che il lavoro sperimentale alla cui progettazione ed esecuzione partecipò (contrariamente a quanto avviene nella parapsicologia occidentale] tutta una serie di specialisti, psicologi, biologi e tecnici, aveva lo scopo di dimostrare l’ipotesi di una trasmissione elettromagnetica delle informazioni telepatiche. Nonostante il suo impegno filosofico, Vasiljev, mostra tolleranza e apertura verso le concezioni dei parapsicologi occidentali, dimostrando che, la vera scienza deve essere al disopra di ogni confine e divisione ideologica.
Presentazione
Prefazione
Introduzione
- L’origine e l’evoluzione della teoria della suggestione mentale
- La teoria elettromagnetica della suggestione mentale e le sue basi sperimentali
- L’apparecchiatura fisica, gli esperimenti di controllo e di orientamento. Il piano della ricerca
- La suggestione mentale di atti motori
- La suggestione mentale di immagini visive, e di sensazioni
- La suggestione mentale di sonno e risveglio
- La valutazione critica del metodo ipnogeno e dei risultati della sua applicazione. La variante perfezionata del metodo ipnogeno
- Esperimenti di suggestione mentale a grandi distanze
- Alcune particolarità psicologiche della suggestione mentale
- Lo stato attuale del problema della suggestione mentale
Appendici
Psicoterapie Orientali e Occidentali
Titolo originale: Psychotherapy East & West
Autore/i: Watts Alan W.
Editore: Ubaldini Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Fabrizio Pregadio.
pp. 151, Roma
Un fertile incontro tra due universi di pensiero. Un incontro-scontro che porterà alla luce aspetti nascosti molto importanti dalle due parti, non per inasprire antitesi, ma per dare al discorso Oriente-Occidente una nuova svolta.
Il titolo di questo libro non tragga in inganno: non si tratta intatti di un sommario di teorie psicologiche e filosofiche condito accortamente da conclusioni equilibrate, si tratta piuttosto di un saggio volutamente provocatorio, scritto col preciso intento di dare uno scossone più o meno brusco a entrambe le parti – Oriente e Occidente – al fine di provocare una discussione.
Watts non crede, pur soggiacendo al loro fascino, che le discipline orientali rappresentino l’ultima parola, l’estrema espressione della saggezza sacrosanta è immemorabile; neppure crede, d’altra parte, nella verità evangelica delle concezioni freudiane, junghiane, ecc. Crede nell’utilità del confronto tra questi due mondi, queste due mentalità, su un terreno oggi molto attuale ma anche molto scottante: quello della salute mentale.
Che cosa hanno dunque in comune la psichiatria occidentale e la filosofia orientale? E cosa ciascuna può e deve apprendere dall’altra? Watts ha scoperto un principio soggiacente a entrambe che, intenzionalmente o no, sembra entrare in gioco ogni volta che la terapia cerca di superare il falso senso di sé dell’uomo come un Io isolato, un Io che lo intrappola in una continua fuga di fronte alla morte e alla solitudine. Tanto la filosofia orientale quanto la psicoterapia occidentale, in modi e gradi diversi, impegnando l’individuo in esperimenti che rivelano con tutta chiarezza la fallacia di questa concezione, gli conferiscono con questo processo un nuovo senso di identità.
Aran W. Warts è nato nel 1915 ed è morto nel 1973. Autore di numerosi libri, specialista soprattutto di zen e taoismo, è stato non solo uno dei più geniali e intuitivi interpreti del pensiero orientale per l’Occidente, ma anche uno dei saggisti più stimolanti del nostro tempo. Tra i tanti suoi libri ricordiamo quelli apparsi presso questa Casa Editrice: Il tao, Il significato della felicità, Il libro sui tabù, La gaia cosmologia, La saggezza del dubbio, La via della liberazione e Parlando di zen.
Prefazione
1. Psicoterapia e liberazione
2. Società e salute mentale
3. Le vie di liberazione
4. Come in uno specchio oscuro
5. Il contro-gioco
6. Invito alla danza
Riferimenti bibliografici
Pañcatantra – Il Libro dei Racconti – Storie e Favole dell’India Antica
Titolo originale: Tantrākhyāyikā
Autore/i: Anonimo
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
edizione italiana a cura di Giovanni Bechis, prefazione di Giorgio Cusatelli, in copertina: acquerello moghul su carta (1585 ca.).
pp. 190, Milano
Lo sciacallo e il tamburo, L’asino in pelle di pantera, II ladro di cipolle punito, La volpe e la caverna parlante…
Monumento centrale della letteratura indiana antica, il Pañcatantra, formatosi sulla tradizione orale tra il IV e il V secolo, rappresenta una delle rare opere di quella straordinaria fioritura ad avere avuto una precoce fortuna in Occidente. Animali, re, bramini e divinità popolano le pagine di questi racconti, riconosciuti ancor oggi come uno degli esiti più alti raggiunti dalla letteratura favolistica di tutti i tempi.
Il Vangelo Segreto di Tommaso – Indagine sul Libro più Scandaloso del Cristianesimo delle Origini
Titolo originale: Beyond Belief – The Segret Gospel of Thomas
Autore/i: Pagels Elaine
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, ringraziamenti dell’autrice, traduzione di Carla Lazzari.
pp. 198, Milano
Il Vangelo di Tommaso, rinvenuto con altri manoscritti gnostici nel 1945 a Nag Hammadi, in Alto Egitto, ha un valore storico e teologico inestimabile perchè presenta straordinarie affinità con il coevo racconto di Giovanni, l’evangelista dal linguaggio più esoterico e profondo. Come mai, allora, il Vangelo di Giovanni fu incluso nel Nuovo Testamento, insieme a quelli di Matteo, Marco e Luca e alle lettere di Paolo, mentre i “detti segreti” di Tommaso furono condannati alla distruzione? Cosa spinse la Chiesa dei seguaci di Cristo, oggetto di feroci persecuzioni, ad approvare il Credo niceno e a stabilire che alcune testimonianze sulla vita e sull’insegnamento di Gesù erano “ortodosse” e altre “eretiche”? Elaine Pagels, una delle maggiori storiche della cristianità, istituisce un appassionato confronto storico e filologico fra il Vangelo di Tommaso (di cui fornisce una nuova traduzione) e quello di Giovanni, scorgendovi due diverse interpretazioni della presenza di Dio sulla terra. A differenza di Giovanni, infatti, Tommaso esorta non tanto a “credere in Gesù” quanto a “cercare di conoscere Dio”, utilizzando le capacità che ci ha donato nel crearci a sua immagine e somiglianza. Come è noto, a prevalere nella diatriba sulla natura di Cristo e sul significato della “buona novella”, che divampò verso la fine del primo secolo fra i vari gruppi cristiani, fu la concezione giovannea, forse più funzionale a quel processo di istituzionalizzazione del cristianesimo che avrebbe trasformato un insieme di comunità disperse in un’unica Chiesa. Eppure, la lettura dei testi “apocrifi”, così cronologicamente e semanticamente vicini alla predicazione di Gesù, continua a riservare sorprese, a suggerire “verità” alternative a quelle fornite dalla versione ufficiale, ad aprire a ciascuno nuovi percorsi di ricerca, sia essa di carattere religioso o solo ispirata da curiosità storica e scientifica. In questo libro ricco di spiritualità, e che porta i segni di una drammatica vicenda personale, la Pagels ci rivela la grande lezione di umanità e di antidogmatismo presente nell’insegnamento “negato” di Tommaso e ci propone una nuova chiave di lettura di pagine di storia cristiana rimaste troppo a lungo celate.
Elaine Pagels, nata in California nel 1943, si è laureata a Stanford nel 1965 e ha ottenuto il dottorato ad Harvard nel 1970. In questo periodo ha iniziato a studiare e tradurre i papiri ritrovati a Nag Hammadi nel 1945, studio che è confluito nel suo best-seller I vangeli gnostici (1979, ora negli Oscar Mondadori), acclamatissimo dalla critica e premiato con numerosi riconoscimenti, tra cui il National Book Award, il National Book Critics Circle Award e la nomina a «uno dei 100 migliori libri del Novecento». Autrice di numerosi saggi di riferimento per la storia delle religioni, ha pubblicato tra l’altro: Adamo, Eva ed il Serpente e Satana e i suoi angeli. Dal 1982 insegna Storia del cristianesimo delle origini all’Università di Princeton.
I. Dalla festa di agape al Credo niceno
II. Vangeli in conflitto: Giovanni e Tommaso
III. Parola di Dio o parola di uomo?
IV. La «norma di verita» e il trionfo di Giovanni
V. Costantino e la Chiesa cattolica
Il Vangelo di Tommaso
Note
Ringraziamenti
Lo Zodiaco della Vita – La Polemica sull’Astrologia dal Trecento al Cinquecento
Autore/i: Garin Eugenio
Editore: Editori Laterza
introduzione dell’autore, in copertina: « Il Sole » miniatura del XV secolo dal De Sphaera.
pp. 160, Bari
Dall’introduzione:
«Posta alla convergenza di tematiche diverse, e sotto certi aspetti perfino contrastanti, l’astrologia antica è come il luogo esemplare d’incontro, e di scontro, fra l’esigenza di sistemazione razionale propria della scienza greca e i miti e le superstizioni ereditati dall’Oriente: fra logica e magia, fra matematica e mitologia; fra Atene e Alessandria.»
Eugenio Garin (1909-2004) è stato uno dei maggiori storici del pensiero e una figura di primo piano della cultura italiana del Novecento. Tra le sue numerose opere figurano veri capisaldi della storiografia filosofica internazionale. Tra le più significative, tutte per i nostri tipi: La filosofia come sapere storico; Rinascite e rivoluzioni. Movimenti culturali dal XIV al XVIII secolo; Cronache di filosofia italiana; Vita e opere di Cartesio; L’uomo del Rinascimento, L’umanesimo italiano; Medioevo e Rinascimento.
Introduzione
I. Astrologia e storia: Albumasar e le «grandi congiunzioni»
II. Astrologia e Magia: Picatrix
III. Neoplatonismo e ermetismo
IV. La critica dell’astrologia e la storia naturale degli oracoli
Note
Indice dei nomi
L’Esistenza non è Logica – dal Quadrato Rotondo ai Mondi Impossibili
Autore/i: Berto Francesco
Editore: Editori Laterza
prima edizione, prologo e ringraziamenti dell’autore.
pp. XXV-294, Bari
La filosofia ha coltivato l’idea che l’esistenza sia riducibile al pensiero logico, mentre il “non-essere” resta inconoscibile e impensabile.
Non così per Francesco Berto.
Mentre certe cose – personaggi letterari come Sherlock Holmes, mondi fantastici come il Paese delle Meraviglie di Alice – non esistono proprio, possiamo pensarle e descriverle. Altre cose non solo non esistono, ma neppure potrebbero esistere – un cerchio quadrato, o la violazione di una legge logica fondamentale – eppure, perfino in questo caso l’impossibile è tutto da esplorare. Con la sua visione alternativa di cosa vuol dire “esistere” (e “non esistere”), questo libro ci guida in un viaggio metafisico intorno al senso dell’essere, dal più antico pensiero dei Greci alla logica contemporanea di Bertrand Russell e Quine.
Quando l’immaginazione supera la logica, anche l’impossibile è permeabile al pensiero.
Fin dalle sue origini, la filosofia ha coltivato l’idea che l’esistenza sia riducibile al pensiero logico, mentre il “non-essere” resta inconoscibile e impensabile. Non così per Francesco Berto: certe cose non esistono proprio, eppure possiamo riferirci ad esse, conoscerle e descriverle. Le storie di Sir Arthur Conan Doyle parlano del detective Sherlock Holmes, e Il signore degli anelli di Tolkien parla di Gandalf. Naturalmente, nelle storie che li descrivono, il detective e lo stregone hanno l’aria di essere molto, molto esistenti, mentre nel nostro mondo reale essi, semplicemente, non hanno l’essere, non sono. E a non esistere non sono solo le cose che popolano il mondo letterario. Molte altre cose, pur essendo esistite in passato, ora non esistono più: Giulio Cesare, Leonardo da Vinci, Napoleone, George Washington, Michael Jackson, tutti i nostri cari estinti. Altre cose non solo non esistono, ma neppure potrebbero esistere – un cerchio quadrato, o la violazione di una legge logica fondamentale – eppure, perfino in questo caso l’impossibile è tutto da esplorare. Questo libro ci guida in un viaggio metafisico intorno al senso dell’essere, dal più antico pensiero dei Greci alla logica contemporanea di Bertrand Russell e di Quine, passando per lo scetticismo di David Hume e il razionalismo di Immanuel Kant.
Francesco Berto insegna alle Università di Venezia e Aberdeen, dove è membro del Northern Institute of Philosophy di Crispin Wright. Fellow all Institute for Advanced Study della University of Notre Dame (USA), Chaire d’Excellence Fellow alla Sorbona, ha insegnato Ontologia all’Ecole Normale Supèrieure di Parigi.
Cura le entries “Dialetheism” e “Impossible Worlds” della Stanford Encyclopedia of Philosophy. Tra le sue pubblicazioni, Che cose la dialettica hegeliana? (Padova 2005), Teorie dell’assurdo (Roma 2006, Premio Castiglioncello giovani), How to Sell a Contradiction (Londra 2007). Per i nostri tipi, Tutti pazzi per Gödel! (2010) e Logica da zero a Gödel (2011).
Prologo. Un problema da nulla
Ringraziamenti
Parte prima: Breve storia di un antico errore
1. Il paradosso del non essere
2. Esistere e contare
3. I guai della «received view»
Parte seconda: Ciò che non è
4. L’esistenza è un predicato reale
5. Meinong
6. Meinonghianismi del primo, secondo e terzo tipo
Parte terza: Incontri ravvicinati (con inesistenti) del terzo tipo
7. Concepire l’impossibile
8. Inesistenti del terzo tipo al lavoro
9. Problemi irrisolti
Bibliografia
Indice dei nomi
La Luna di Einstein – Perchè la Meccanica Quantistica è Strana, ma non così Strana come Credete
Titolo originale: Where Does the Weirdness Go?
Autore/i: Lindley David
Editore: Longanesi & C.
prima edizione, ringraziamenti e introduzione dell’autore, traduzione dall’originale americano di Libero Sosio, collana: La Lente di Galileo n° 8.
pp. 288, illustrazioni b/n, Milano
Le discipline scientifiche sono guardate da molti con timore. Un timore che i libri di questa nuova collana di divulgazione scientifica intendono fugare, proponendo testi di illustri studiosi che coniugano un linguaggio chiaro e accessibile a tutti con il rigore della trattazione. Gli argomenti affrontati sono molteplici e consentono ai lettori di comprendere non solo le nozioni fondamentali delle varie discipline, ma anche le loro nuove frontiere e le sfide a esse legate.
“La nozione che delle quantità fisiche assumano una realtà concreta solo se qualcuno le misura offendeva gravemente l’idea di Einstein del modo in cui dovrebbe funzionare la fisica e, una volta, lo stesso Einstein chiese un pò mestamente al fisico Abraham Pais: “Veramente lei è convinto che la luna esista solo se la si guarda?”
È proprio da questa scettica affermazione del più grande esponente della fisica classica che prende spunto David Lindley per tracciare, in questo libro, una breve storia dello sviluppo della meccanica quantistica e per far capire, senza ricorrere a complesse formule matematiche, perchè essa è importante, anzi decisiva per la comprensione del mondo che ci circonda. Giunta a sconvolgere le certezze basate sui Principia di Newton e sugli sviluppi teorici successivi, la meccanica quantistica, all’inizio del Novecento, ha investito con violenza rivoluzionaria anche la logica del senso comune: niente, nella nostra esperienza quotidiana, ci permette di cogliere gli strani fenomeni del mondo subatomico, dove le particelle appaiono come onde e viceversa: dove gli elettroni “perdono” la loro identità e si modificano a seconda di chi li osserva: dove un singolo fotone talvolta sembra essere in due luoghi diversi contemporaneamente… In realtà, una particella – un elettrone o un fotone – non esiste in un punto preciso dello spazio, ma conduce una sorta di esistenza solo potenziale, dispersa nello spazio stesso in una distribuzione di probabilità, e acquista una posizione precisa solo in virtù di una misurazione. Ma allora, se è vero che il mondo dei quanti è il livello sottostante il nostro mondo macroscopico, come può la classica certezza della fisica classica – che conserva per intero la sua validità alla scala della nostra esperienza – derivare dall’indeterminazione che domina il mondo dei quanti? Dov’è il punto di connessione? Su che cosa si fondano le nostre conoscenze? Partendo dal presupposto che possiamo farci un’idea più precisa del mondo in cui viviamo solo accettando l’idea che la natura possa obbedire a una logica molto diversa dalla nostra, David Lindley, primo tra i divulgatori scientifici, ha avuto il coraggio di porsi queste domande e di dare risposte chiare ed esaustive. E il risultato è La luna di Einstein, un libro che il Washington Post ha definito indispensabile.
David Lindley, nato nel 1956, è stato astrofisico teorico all’Università di Cambridge, in Inghilterra, e ha lavorato nel Fermi National Accelerator Laboratory di Chicago. È stato inoltre collaboratore delle riviste Nature e Science, ed è oggi vicedirettore della rivista Science News. Tra i suoi libri ricordiamo The End of Physics: the Myth of a Unified Theory.
Ringraziamenti
Introduzione
Personaggi
Atto I – Il fallimento del meccanismo
- Il mistero dell’altro guanto
- Dove le cose sono esattamente come sembrano
- Rifiutiamo quella metafora!
- Apprendimento attraverso la ripetizione
- Lancio di monete e previsione del tempo
- Non solo elettroni
- Entra in scena il fotone
- I fotoni, allora, sono reali?
- Onda o particella
- Un fotone per volta
- Imparare a convivere con l’incertezza
- È così o no?
- Da che parte è andato il fotone
- In realtà, però, che cosa è accaduto?
- Come far soldi con la meccanica quantistica
- L’importanza di essere rigorosi
- La cattiva salute cronica del gatto di Schrödinger
- Che cos’è la psicofisica?
Entr’acte – Interludio in gran parte filosofico
- La luna esiste davvero?
- Il colpo fatale?
- Una variazione sul rompicapo
- Dove Einstein è colto in contraddizione con se stesso
- La realtà vera è realtà di che cosa?
- Dove Niels Bohr è oscuro, anche secondo i suoi criteri
- “Di quanti universi ha detto di aver bisogno?”
- L’indeterminazione come illusione
- Dove si vede che apparenti pregi sono in realtà difetti
- Ma che cosa significa il determinismo?
- Si può tentare di ridimensionarla, ma non si può metterla da parte
Atto II – La realtà messa alla prova
- Un nuovo punto di vista su EPR
- Algebra divertente
- E la soluzione è…
- Dove si dimostra che la realtà, una volta cambiata, non può mai essere riportata allo stato precedente
- È possibile la simultaneità?
- Non era questo che Einstein voleva
Atto III – La misurazione
- Un ingegnere, un fisico e un filosofo…
- L’unico vero paradosso
- Le parole sono inadeguate
- È possibile vedere una sovrapposizione quantistica?
- Come piselli in una scatola
- Più di quanto avresti realmente voluto sapere sui piselli secchi
- Breve digressione sul tempo
- La differenza essenziale
- Finalmente il gatto quantistico
- Il fantasma del gatto di Schrödinger
- Dove si ripristina la Luna di Einstein
- Che cosa abbiamo imparato?
- Che cosa non abbiamo imparato?
- L’ultimo (o il primo) mistero
- Capiremo mai la meccanica quantistica?
Bibliografia e note
Indice analitico
Pellegrinaggio nell’Anima del Mondo
30 anni di grandi reportage
Autore/i: Nomachi Kazuyoshi
Editore: White Star
prima edizione, testi e fotografie dell’Autore, traduzione di Paolo Pellizzari, realizzazione editoriale di Valeria Manferto De Fabianis, progetto grafico di Clara Zanotti.
pp. 504, fotografie a colori, Milano
Kazuyoshi Nomachi da trent’anni insegue, negli angoli più nascosti e più poveri del pianeta, i modi e i cammini che l’uomo segue alla ricerca di sé, degli altri e di Dio: i pellegrinaggi, o, come li definisce l’autore stesso, i “percorsi di preghiera”. Preghiera, pellegrinaggio, religione sono fenomeni che coinvolgono l’umanità senza distinzioni di alcun genere, nella stessa misura in cui riguardano l’individuo. Su di essi si fondano gli equilibri più intimi di tutti e di ciascuno, i nostri ruoli e le nostre responsabilità. E diventa indispensabile, in tempi caratterizzati dal disinganno e dalla sfiducia, rivalutarne il peso e la funzione: oggi sembra nascere un’esigenza assoluta di “fermare il mondo”, ripensandone i valori partendo da zero. O quasi da zero.
Un’occasione del tutto nuova per speculare sulla fede in senso assoluto e sulle sue nuove potenzialità ci viene offerta da un pluripremiato fotogiornalista giapponese, Kazuyoshi Nomachi. L’autore, convertito all’Islam e quindi in grado di aprire una prospettiva decisamente nuova e singolare su questioni tanto sottili, da trent’anni insegue, negli angoli più nascosti e spesso più poveri del pianeta, i modi e i cammini che l’uomo segue alla ricerca di sé, degli altri e di Dio: i pellegrinaggi, o, come li definisce l’Autore stesso, i “percorsi di preghiera”, le correnti emotive che portano i musulmani alla Qaaba, i buddhisti a Lhasa, i cristiani etiopi a Lalibela…
Kazuyoshi Nomachi è nato nel 1946 nella Prefettura di Kochi, in Giappone. Nel 1971 ha iniziato la carriera freelance come fotografo pubblicitario, passando al giornalismo fotografico all’età di venticinque anni, nel corso del suo primo incontro con il Sahara. Dopo due anni trascorsi a fotografare il deserto, ha seguito il corso del Nilo e ha attraversato l’Etiopia catturando l’aspro ambiente dell’Africa settentrionale e gli uomini e le donne che vivono in quelle terre.
A partire dal 1988 la sua attenzione si è rivolta all’Asia. Ripetuti viaggi in Tibet hanno prodotto immagini che descrivono la fede religiosa e la vita quotidiana ad altitudini estreme.
Convertitosi all’Islam per poter accedere alle sue città più sante, si è recato in Arabia Saudita su invito di un editore saudita e per cinque anni ha avuto la possibilità di fotografare l’hajj, il grande pellegrinaggio annuale alla Mecca e Medina. Le fotografie scattate in queste occasioni sono apparse in pubblicazioni di primaria importanza in tutto il mondo, quali National Geographic, Stern e GEO. Ha pubblicato 12 volumi in diversi Paesi e il suo lavoro ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’Annual Award of the Photographic Society of Japan nel 1990 e nel 1997.
Introduzione
- Sahara – Viaggio in un’Altra Dimensione
- Tibet – Santuario del Buddhismo
- India – Il Nettare dell’Immortalità
- Etiopia – Le Tradizioni dell’Antico Testamento
- La Mecca e Medina – I Centri dell’Universo Islamico
- Nilo – Fiume di Civiltà, Fiume Primitivo
- Great Rift Valley – La Culla dell’Umanità
- Ande – La Festa delle Stelle e della Neve
- Biografia e Ringraziamenti
L’Ordine dei Libri
Titolo originale: L’ordre des livres. Lecteures, auteurs, bibliothèques en Europe entre XVI et XVIII siècle.
Autore/i: Chartier Roger
Editore: Il Saggiatore
traduzione di Margherita Botto, collana: Biblioteca delle Silerchie.
pp. 120, nn. tavole b/n f.t., Milano
Lettori, autori e biblioteche in Europa dal Medioevo al XVIII secolo.
La produzione del libro e i suoi usi nella società di Antico Regime.
Roger Chartier, storico del libro, della lettura e delle pratiche culturali.
- L’ordine dei libri
- Comunità di lettori
- Figure dell’autore
- Biblioteche senza pareti
Epilogo
Note
Inflazione e Moneta – Il Caso Italiano
Autore/i: Spinelli Francesco
Editore: Franco Angeli Editore
prefazione e introduzione dell’autore.
pp. 200, nn grafici b/n, Milano
Il tema dominante dei primi capitoli è costituito dalle analisi delle equazioni dei salari e dei prezzi e dalla discussione del ruolo della spinta salariale nell’innescare in modo autonomo un processo inflazionistico, del peso che in tali processi le tensioni sul lato domanda e le aspettative di inflazione giocano, dei collegamenti tra inflazione interna ed internazionale. La polemica finisce anche con l’investire le fondamenta analitiche ed empiriche dei lavori di Modigliani e Tarancli.
Nella seconda parte si parla invece più esplicitamente di moneta. Vi è un primo saggio a carattere storico che affronta il discorso dell’esistenza o meno e della natura della domanda di liquidità nell’economia italiana nel primo secolo dal raggiungimento dell’unificazione; nel secondo l’analisi si sofferma sul periodo di cambi fissi (1950-1970) e cerca di verificare sino a che punto regge l’ipotesi monetarista sulla integrazione tra settore monetario da un lato e settore reale e settore dei rapporti con l’estero dall’altro.
F. Spinelli (n. 1949) dopo la laurea ha proseguito gli studi presso le Università di Manchester (1973-75) e di Western Ontario (1976-78). Attualmente insegna politica economica e finanziaria presso l’Università Cattolica di Milano e ricopre la carica di consigliere economico presso il Ministero del bilancio e della programmazione economica.
Suoi articoli sono apparsi nella “Rivista internazionale di scienze sociali”, “Economic Notes”, “Bnl Quarterly Review” e “Journal of Monetary Economics”, È autore di “Inflazione, aspetti teorici ed empirici” (Vita e Pensiero, 1980) e, con Giorgio La Malfa, del VI Rapporto Ceep sull’economia italiana (Angeli, 1980).
Prefazione
1. Le determinanti dell’inflazione dei prezzi e dei salari: dell’Italia
- Introduzione
- I fatti
- Misure del conflitto industriale e spinta sindacale
- Misure dell’attività di sciopero ed equazioni salariali
- Il ruolo dell’eccesso di domanda e delle aspettative nella
- determinazione dei prezzi in Italia
- Il trade-off di lungo periodo e l’equazione dei salari in Italia: 1953-1973
- Implicazioni di politica economica e considerazioni finali
- Bibliografia
2. Primi tentativi di una analisi dei rapporti tra disoccupazione inflazione e conflitto industriale con particolare riguardo al biennio 1974-1975
- Il problema
- Disoccupazione e livelli di conflitto industriale in Italia
- Inflazione non anticipata e conflitto industriale nel biennio 1974-1975
- Una ulteriore variabile esplicativa
- Conclusioni
- Bibliografia
3. L’ipotesi della spinta salariale: il caso italiano
- Introduzione
- Due ipotesi alternative sulla spinta salariale
- I risultati empirici
- Ward e Zis (1974)
- Laidler (1976)
- Hibbs (1977)
- Un semplice modello alternativo
- Conclusion
- Bibliografia
- Introduzione
- Il dibattito sul trade-off di lungo periodo
- Una critica a Modigliani e Tarantelli (1973)
- L’ipotesi della spinta da costi
- Modigliani e Tarantelli (1975): un primo passo verso il cost-push
- Modigliani e Tarantelli (1977)
- Conclusioni
- Bibliografia
5. La domanda di moneta nella economia italiana: 1867-1965
- Introduzione
- Il modello
- I dati
- Risultati preliminari
- L’identificazione dei valori di α e di β
- L’ipotesi dell’omogeneità
- La struttura dell’errore dei modelli 2 e 4
- L’esclusione dei periodi di guerra ed il ruolo del tasso di interesse
- Il ruolo del tasso d’inflazione
- Conclusione
- Appendice: dati, definizioni e procedure di stima
- Bibliografia
6. Tassi di cambio fissi e monetarismo: il caso italiano
- L’analisi convenzionale e il riemergere della scuola monetarista
- Introduzione
- Piccole economie aperte e cambi fissi: una analisi monetarista alla David Laidler (1973, 1975, 1978)
- I risultati empirici
- Conclusioni
- Appendice: i dati
- Bibliografia
Appendice A – Una nota sul contributo di Schultze
Bibliografia
Appendice B – Ancora su inflazione e capacita produttiva: una risposta ad Onofri
Bibliografia
Miti dell’India e del Buddhismo
in copertina «Krishna e Arjuna si preparano alla battaglia» guazzo su carta di scuola indiana, XVIII-XIX secolo.
Autore/i: Coomaraswamy Ananda K.; Suora Nivedita
Editore: Editori Laterza
introduzione di Giuliano Boccali, nota sulle traslitterazioni di Anna Bonisoli Alquati, prefazione di Ananda K. Coomaraswamy, traduzione dall’inglese di Anna Odierno.
pp. XVI-278, Bari
Dall’Introduzione
«Il disegno della lepre che un dio impresse nella luna attingendo al succo delle montagne, i dispetti del Buddha bambino, gli amor di Shiva, i viaggi iniziatici nel regno dei morti, le metamorfosi cosmiche, le epopee di eroi, sovrani e demoni narrate nel Ramayana e nel Mahabharata, i due più grandi racconti epici dell’India. Ci sono tutta la sapienza e il grande fascino della millenaria cultura indiana nei miti raccolti e interpretati in queste pagine.
“Sulla traccia di queste antiche storie, forse, possiamo anche noi gustare nuovamente il sapore del sacro che impregna la natura, il mondo, ma anche in origine le istituzioni degli uomini e, sempre, i loro sentimenti e perfino i loro conflitti. Perchè in India tutto è sacro.”»
Ananda K. Coomaraswamy (1877-1947) è stato, con Renè Guènon, il più acuto e profondo indagatore del sostrato comune, simbolico e dottrinario, delle grandi tradizioni spirituali, nonchè impareggiabile conoscitore dell’arte orientale tradizionale. Nato a Colombo da madre inglese e padre tamil, trascorse l’infanzia e l’adolescenza in Inghilterra e visse in seguito in India e negli Stati Uniti. Uomo di vastissima cultura, autore di un gran numero di libri divenuti presto di culto, ha illuminato con i suoi studi i fondamenti della concezione indiana dell’arte, ma anche di quella dell’Occidente medievale.
Suora Nivedita è stata discepola di Vivekananda. Morta prematuramente nel 1911, è autrice di due libri fondamentali sulla cultura indi: The Web of Indian Life e Kali the Mother.
Introduzione di Giuliano Boccali
Nota sulle traslitterazioni di Anna Bonisoli Alquati
Prefazione
- Mitologia delle razze indo-ariane
- Il Râmâyana
- Il Mahâbhârata
- Krishna
- Buddha
- Siva
- Altre storie dei Purânas dai poemi e dai Vedas
- Conclusione
Il Settimo Millennio
La rivoluzionaria interpretazione delle profezie di Nostradamus
Autore/i: Sampietro Luciano
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, prefazione e premessa dell’autore.
pp. 334, illustrazioni b/n, Casale Monferrato (AL)
Negli ultimi quattro secoli sono stati fatti innumerevoli tentativi di decifrare le centurie di Nostradamus. I detrattori del famoso “Veggente di Salon” hanno sempre sostenuto che le sue profezie siano un’inutile accozzaglia di frasi senza senso, che contengono tutto e il contrario di tutto. Ma l’intuizione di Luciano Sampietro è senza precedenti: egli ha spostato, lungo la “banda” cronologica della storia umana, l’inizio e la fine dei sette millenni di cui scriveva il veggente. E d’un tratto, come una radio finalmente sintonizzata sulla giusta frequenza, quegli strani suoni diventano parole, frasi che ci raccontano eventi già accaduti e ci rivelano i terribili, apocalittici scenari che ci riserva il prossimo futuro.
Non tutto è perduto. L’eclissi di sole dell’agosto 1999 ha dato il via a un periodo di guerre e devastazioni, ma nel 2025 l’Anticristo sarà definitivamente sconfitto e una nuova alba di pace e di amore si leverà sull’umanità.
Luciano Sampietro, avvocato, vive a Trieste. Autore di numerosi scritti giuridici, è noto alle cronache per alcuni clamorosi casi di omicidio di cui si è occupato. In questo libro ha raccolto il frutto dei suoi lunghi studi sull’opera di Nostradamus, coronando il suo impegno proprio nel cruciale anno 1999.
I Misteri del Paranormale
Precognizione, percezione extrasensoriale, ipnosi, sofrologia, chiaroveggenza, chiarudienza, telepatia, cartomanzia, oniromanzia, caffeomanzia, scrittura automatica, radioestesia, rabdomanzia ecc. ecc.
Autore/i: Tuan Laura
Editore: Giovanni De Vecchi Editore
introduzione dell’autrice.
pp. 240, nn. illustrazioni b/n, Milano
• Le teorie del paranormale: cosa c’è di vero, cosa di probabile, cosa di esagerato. Quali sono le facoltà paranormali veramente documentate
• Primi suggerimenti e pratiche per aumentare le proprie facoltà paranormali. Come vincere ogni paura (assolutamente illogica e priva di fondamento)
• Le tecniche di base da impiegare: la respirazione o ginnastica dei polmoni, la concentrazione, il rilassamento, la visualizzazione, la proiezione della volontà, la meditazione, il rafforzamento del Sè
• E ancora: ipnosi, training autogeno, tecniche di induzione, biofeedback… Parole difficili ma concetti semplici e, soprattutto, di facile messa in pratica
• Gli aiuti che ci vengono dalle scuole orientali: lo yoga occulto, la respirazione “con la lingua”, che aumenta la chiaroveggenza, la “respirazione rinfrescante”, lo yantra yoga, il mantra yoga, lo zen…
• Fai il test della tua percezione extrasensoriale – Affronta gli esercizi della chiaroveggenza…
• La precognizione, la comunicazione col pensiero e come si attua. Esercizi di gruppo
• Previsione del futuro con sistemi di appoggio: i tarocchi, i sogni, la caffeomanzia, le mantiche minori, il pendolo, la rabdomanzia…
Laura Tuan ha studiato sanscrito e religioni orientali e da molti anni si occupa di medicina alternativa. astrologia, chiromanzia e parapsicologia in genere. Su queste tematiche ha pubblicato numerosissimi libri in Italia e all’estero, collabora con riviste del settore, tra le quali “Astra”, e tiene conferenze.
(Questo volume è già stato pubblicato con il titolo: Guida ai misteri dell’occulto).
Dizionario Umoristico
Massime, sentenze, definizioni, battute: ironiche, argute, bizzarre, paradossali, di quattrocento scrittori d’ogni paese
Autore/i: Provenzal Dino
Editore: Istituto Editoriale Cisalpino – La Goliardica
quarta edizione, ristampa anastatica autorizzata dall’editore Ulrico Hoepli.
pp. 556, Milano
« Da molto tempo m’ero proposto di riunire in un Libro massime, osservazioni, battute che di solito non si trovano net dizionari di sentenze scritti con fine educativo o didattico: infatti quelle che cercavo io dovevano essere comiche, facete, canzonatorie, maligne, scherzose, beffarde, amarognole, funambolesche, stravaganti, satiriche, lepide, eccentriche, buffe, ciniche, ridanciane, Spassose, inaspettate, sarcastiche, estrose, paradossali, strampalate, capricciose, mattesche, ironiche, bizzarre, amene, frizzanti, caustiche, birichine, burlone, bislacche, cervellotiche, fantastiche, assurde: epigrammi, espressioni d’idee non comuni, ricami di parole, arcobaleni d’immagini (e per far nostre una parola spagnola ed una francese), grecherie, fumisterie, ghiribizzi.
Quando n’ebbi raccolte parecchie e vidi che scorrerle era per me un godimento, volli procurare questa gioia ad altri e misi un pò d’ordine tra centinaia e centinaia di cartelle; poi le buttai all’aria di nuovo e pensar che un materiale umoristico non poteva esser meglio riunito che seguendo la ragione alfabetica, perchè non c’è nulla di più umoristico del vocabolario, in cui l’àcaro della rogna è quasi addosso all’austero accademico e l’avvoltoio e l’avvocato si toccano e la fama precede la fame e poche righe separano il galantuomo dal galeotto e subito dopo il dolce sorriso della mamma c’è il lampo sinistro della mannaia.[…] »
Più Vivi che Mai – Voci dall’Aldilà
Autore/i: Piazza Anna; Curcuruto Letterio
Editore: Mariotti
prefazione e premessa degli autori.
pp. 280, Milano
Questo è un libro per l’appassionato di parapsicologia, che crede alla possibilità di stabilire un contatto con l’aldilà. A tale possibilità gli Autori hanno creduto profondamente, tanto da dedicarsi all’occultismo come ad una vera e propria missione. In queste pagine affascinanti viene riportato il resoconto fedele di riunioni spiritiche di grande rilievo alle quali gli Autori hanno partecipato in qualità di Medium (A.P.) e di spettatore dialogante (L.C.), riunioni che hanno visto l’affacciarsi di Spiriti, per lo più molto evoluti (Entità di Luce), di grandi del passato: filosofi, i poeti, scienziati, benefattori dell’umanità.
E così anche o il lettore potrà ascoltare i messaggi che, spinte dall’Amore, le Entità di Luce hanno voluto inviare agli Uomini della Cerchia Medianica, messaggi portatori di insegnamento di altissimo valore sul senso della vita dell’Uomo, sui rapporti tra il mondo occulto e quello materiale in cui concretamente viviamo, sulla vita che lo Spirito ha nell’oltre limite e sulla sua ara partecipazione alla Armonia Universale.
Edipo Senza Complesso
I problematici rapporti tra mitologia e psicoanalisi
Autore/i: Vernant Jean-Pierre
Editore: Mimesis Edizioni
saggio introduttivo di Marinette Dambuyant.
pp. 80, Milano
Il personaggio di Edipo deve la sua fama, in questo secolo, all’interpretazione freudiana, che ne ha fatto il documento atemporale di un complesso comune all’umanità intera fin dalle sue piu remote origini. La psicologia storica, che al contrario si sforza di restituire i miti al loro contesto storico-sociale, restituisce l’Edipo re di Sofocle al senso più profondo della tragedia. In particolare, il mito è posto a confronto con le tensioni e le contraddizioni che sorgono nella polis del V secolo a. C., quando l’avvento del diritto e le situazioni della vita politica mettono in causa, sul piano religioso e morale, gli antichi valori tradizionali.
Jean-Pierre Vernant e uno dei più noti studiosi contemporanei di mitologia classica. Tra i suoi lavori, si segnalano Mito e tragedia nell’antica Grecia (con Pierre Vidal-Naquet); Mito e tragedia presso i greci; Mito e pensiero presso i greci, Mito e società nell’antica Grecia; La morte negli occhi; ecc.
Introduzione. Jean Pierre Vernant (di Marinette Dambuyant)
Edipo senza complesso di Jean Pierre Vernant
- La tragedia: una psicoanalisi
- Psicoanalisi e psicologia storica
- Sogno e Società
- La tragedia momento storico
- Il senso della tragedia e l’effetto tragico
- L’interpretazione psicoanalitica dei miti
- Una mitologia rettificata
- La castrazione di Urano
- Cercate l’Edipo
- I miracoli della sostituzione
- Il tema di Antigone
- L’Edipo dell’Edipo re
- Psicologia del profondo
- Psicologia tragica
- Re divino e capro espiatorio
- L’errore di Edipo
- Edipo senza Edipo
- Il sogno, fatto culturale
Note
Non è Successo Niente
Autore/i: Sclavi Tiziano
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, collana: Letteratura Contemporanea.
pp. 422, Milano
Beffardo e strambo fin dal titolo, il nuovo romanzo di Tiziano Sclavi è stracolmo di spunti, di idee, di situazioni narrative; è una safarà, che in dialetto pavese significa appunto una gran quantità di roba, alla rinfusa. Cianfrusaglie tra cui forse qualcosa di buono c’è, c’è ancora. E safarà è uno dei tanti tentativi di Cohan, ex scrittore di grande successo popolare, di riprendere a scrivere: un miscuglione di battute, aforismi, inizi di romanzi, titoli, pezzi di diario, aneddoti, anche solo parole isolate, evocatrici o insensate.
Ma safarà non è l’unico “libro nel libro” di questo romanzo; ritorna, per esempio, Francesco Dellamorte, il personaggio letterario più famoso di Sclavi, in un ipotetico seguito splatter-grottesco a Dellamorte Dellamore: Dellamorte-Dellavita.
In fondo, l’intero romanzo è fatto di tanti romanzi, di tante storie intrecciate dove magari sembra che non succeda niente e invece sta succedendo di tutto. La storia di Cohan, appunto, e della donna con cui vive, Luci, entrambi candidati al Nobel per la nevrosi. E poi quella di Tom, sceneggiatore di fumetti horror, anche lui in crisi creativa e sprofondato negli abissi dell’alcolismo. E quella di Mauro e Vita, lui redattore della casa editrice che pubblica gli albi di Tom, lei impiegata di banca, lui “crapone” e introverso, ma anche battutista implacabile, lei incasinata da ben tre “fidanzati”, più un cane e una gattina di nome Ugo…
Senza contare la folla dei personaggi più o meno “minori”, dalla signora Addolorata che dice cose tipo “pappamondo” e “partoriva così in fretta che non faceva in tempo ad arrivare la lavatrice”, alla Lilli per la quale tutto è “issimissimo”, a Renato che sparge il terrore con i suoi interminabili discorsi (“Spegnete Renato!”).
Storie di tutti i giorni, normali. O almeno, normali nel mondo folle di artisti e “creativi” in genere, nel “dietro le quinte” di chi è famoso per ciò che scrive, ma sconosciuto per ciò che è, per la sua vita difficile come quella di tutti.
Non è successo niente è una commedia esilarante, con dialoghi straordinariamente veri, e proprio per questo surreali, battute a raffica, ironia a tonnellate, ma anche momenti di dramma e commozione, per quanto, come dice Cohan, “le cose tragiche le accenno soltanto, non è il caso di farne delle tragedie”. E c’è spazio anche per un giallo, i cui indizi sono nascosti e camuffati un pò dovunque, fino al colpo di scena finale, o meglio, a uno dei colpi di scena finali.
Anarchico e imprevedibile, Non è successo niente alterna comicità irresistibile e invettive violente, amarezza e tenerezza, amore e nonamore, in un grande, balordo affresco del caos in cui viviamo, dove: “se alcuni di noi sembrano meno poveri cristi di altri non vuol dire che non siano, non siamo, tutti riflessi di un’umanità dolente. Eppure, nonostante, a volte ridente. Forse ogni tanto, magari mai, un sorriso sempre”.
Tiziano Sclavi è nato a Broni (Pavia) nel 1953. Vive e lavora a Milano. È il creatore di Dylan Dog. Tra i suoi romanzi, oltre a Dellamorte Dellamore e Nero (dai quali sono stati tratti i film omonimi), Tre, Mostri, La circolazione del sangue e Le etichette delle camicie.
- Venerdi
- Nello stesso momento
- Ore 18.40
- Cohan
- La delega
- Luci nella notte
- Il sistema
- Del lunedi e della creazione del mondo
- Un passo indietro e due avanti
- Dimenticare
- Tabula rasa
- Piani sequenza
- Un giro come un altro
- Quattro chiacchiere
- Si
- Nel vasto mondo
- Continua
- Carta
- Al postin che vien, rassegnarsi convien
- Dellamorte Dellavita
- Diario
- Il pozzo nero
- Un mese
- Safarà
- Per caso
- Silvestro e Ttì
- Giugno, settembre, ottobre
- Mauro
- Non si sa come andrà a finire
- Marzo