Libri dalla categoria Indocina
Dizionario Infernale
Repertorio universale degli esseri, dei personaggi, dei libri, dei fatti e delle cose che riguardano gli spiriti, i demoni, le streghe, il commercio con l’inferno, le divinazioni, i malefici, la cabala e altre scienze occulte
Autore/i: De Plancy Jacques Collin
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
prima edizione, approvato da Monsignore l’Arcivescovo di Parigi, scelta e traduzione a cura di Luigi Balestrazzi sulla quarta edizione (Bruxelles, 1845), titolo originale: Dictionnaire Infernal.
pp. 242, illustrazioni b/n nel testo e fuori testo, Milano
Il Dictionnaire Infernal di Collin de Plancy è uscito nel 1818. L’autore si convertì però nel 1841 alla vera fede, e quindi aggiunse nel corso delle varie voci dei giudizi in linea con l’ortodossia religiosa e con l’insegnamento della Chiesa.
L’edizione a cui ci siamo attenuti è quella posteriore alla conversione, approvata dall’Arcivescovo di Parigi. Potrà così essere usato liberamente da due tipi di lettori: i timorati, per trovarvi notizie sugli spiriti infernali da evitare, i corrotti, per sapere come commerciare col demonio.
Le illustrazioni nel testo sono per lo più tratte dai ritratti di demoni che Louis Breton incise appositamente per il libro di Collin de Plancy, oppure sono disegni di provenienza diversa dello stesso Breton o di Johannot.
Le illustrazioni fuori testo sono invece tratte da «Les diables de litographie» par Le Poitevin, 1832, raccolta di tavole di demonologia scherzosa di Eugène-Modeste-Edmond Poidevin, detto Le Poittevin o Le Poitevin (1806-1870).
Tutto il materiale illustrativo proviene dalla collezione demonologica di Ornella Volta. (Dall’introduzione)
Con spirito illuminista, condito di scetticismo e di cinismo, in epoca di fervori romantici, Collin de Plancy compila in più riprese un bell’elenco di diavoli, streghe e altri personaggi poco raccomandabili e nel 1818 dà alle stampe in Parigi questo lucidissimo Dizionario Infernale. Non pago del suo lavoro, qualche anno più tardi vi rimette mano e ristampa una edizione «purgata» da ogni «errore» dopo aver ottenuto l’approvazione dell’Arcivescovo di Parigi. È alla seconda versione che ci si è rifatti per questa prima traduzione italiana. Il testo risulta pertanto quanto mai singolare e degno di attenzione sia per la meditata consapevolezza del suo autore sia per il valore del documento su credenze tanto concretamente immaginate.
Riconoscere un diavolo a prima vista è cosa molto importante, e non vi è alcuno che non possa trarre giovamento da questa seria lettura. Tanto più che di diavoli e streghe si sente oggi molto parlare ed è quindi bene premunirsi, tenendo questo piccolo breviario a portata di mano. (Dal risvolto di copertina)
Storie Fantastiche di Spade e Magia
Una Prestigiosa raccolta di storie di avventura, magia e incantesimi scelte tra il meglio dell’heroic fantasy contemporanea della famosa autrice dei romanzi di Darkover.
Autore/i: Autori vari
Editore: Casa Editrice Nord
a cura di Marion Zimmer Bradley, traduzioni di vari autori, copertina a cura di Carl Lundgren, Collana Grandi Opere Nord 14.
pp. XVI-538, Milano
Ecco finalmente riuniti in questa insuperabile raccolta i migliori racconti di eroi fantasy contemporanea, scelti e presentati da un nome tra i più prestigiosi, Marion Zimmer Bradley, autrice dell’indimenticabile ciclo di Darkover e dei maggiori successi internazionali nel campo della narrativa fantasy. Autori ed autrici di grande fama si uniscono alle più brillanti promesse nel dare vita ad una serie di creazioni leggendarie; i grandi temi del coraggio, della vendetta, del rapimento, in un succedersi di trame appassionanti, fantastici scenari, nobili gesta ed avventure eroiche, dove maghi e guerrieri, incantesimi e creature soprannaturali, streghe e sacerdotesse, amazzoni e favolose eroine, danno vita ad un repertorio di figure e di vicende indimenticabili nella migliore tradizione di Catherine L. Moore, Robert E. Howard e altri grandi maestri.
Storie Fantastiche di spade e magia (Antologia, Sword and Sorceress – Sword and Sorceress II, 1984)
(Traduzione di varî)
Introduzione (Introduzione) di Marion Zimmer Bradley
QUESTO VOLUME CONTIENE:
Il granato e la gloria (Racconto, The Garnet and the Glory) di Phyllis Ann Karr (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Teste mozzate (Racconto lungo, Severed Heads) di Glen Cook (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Rubacuori (Racconto, Taking Heart) di Stephen L. Burns (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
La creatura delle tenebre (Racconto lungo, The Rending Dark) di Emma Bull (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Le canzoni di Gimmile (Racconto, Gimmile’s Song) di Charles R. Saunders (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
La valle del Troll (Racconto, The Valley of the Troll) di Charles De Lint (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Imperatrix (Racconto, Imperatrix) di Deborah Wheeler (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Sangue di magia (Racconto, Blood of Sorcery) di Jennifer Roberson (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Con quattro levrieri (Racconto, With Four Lean Hounds) di Pat Murphy (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
La casa nella foresta (Racconto breve, House in the Forest) di Anodea Judith (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
La spada di Yraine (Racconto, Sword of Yraine) di Diana L. Paxson (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
La prima volta che lessi le indicazioni della Bradley, ovvero storie che neanch’io vorrei leggere (Poesia) di Elizabeth Thompson (Traduzione di Marina Nunzi)
Daton e le cose morte (Racconto, Daton e the Daed Things) di Michael Ward (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Il cancello dei dannati (Racconto, Gate of the Damned) di Janet Fox (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Il figlio di Orco (Racconto lungo, Child of Orcus) di Robin W. Bailey (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Le cose vanno a tre per volta (Racconto breve, Things Comes in Threes) di Dorothy J. Heydt (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
Una notte in due locande (Racconto, A Night at Two Inns) di Phyllis Ann Karr (Traduzione di Marina Nunzi)
La Gilda rossa (Racconto lungo, The Red Guild) di Rachel Pollack (Traduzione di Marina Nunzi)
Il bosco delle ombre (Racconto, Shadow Wood) di Diana L. Paxson (Traduzione di Marina Nunzi)
Sangue di unicorno (Racconto, Unicorn’s Blood) di Bruce D. Arthurs (Traduzione di Marina Nunzi)
La terra senza ombre (Racconto breve, The Unshadowed Land) di C. J. Cherryh (Traduzione di Marina Nunzi)
La maschera di Shiminege (Racconto, Shiminege’s Mask) di Charles R. Saunders (Traduzione di Marina Nunzi)
La signora e la tigre (Racconto, The Lady and the Tiger) di Jennifer Roberson (Traduzione di Marina Nunzi)
La torre nera (Racconto, The Black Tower) di Stephen L. Burns (Traduzione di Marina Nunzi)
Freddo soffia il vento (Racconto, Cold Blows the Wind) di Charles De Lint (Traduzione di Marina Nunzi)
Tela di fuoco (Racconto, Fireweb) di Deborah Wheeler (Traduzione di Marina Nunzi)
La spada della madre (Racconto, Sword of the Mother) di Dana Kramer-Rolls (Traduzione di Marina Nunzi)
Fame (Racconto breve, Hunger) di Russ Garrison (Traduzione di Marina Nunzi)
La fanciulla prescelta (Racconto, The Chosen Maiden) di Raul Reyes (Traduzione di Marina Nunzi)
Perle rosse (Racconto, Red Pearls) di Richard Corwin (Traduzione di Marina Nunzi)
Ferire la Luna (Racconto, Wound on the Moon) di Vera Nazarian (Traduzione di Marina Nunzi)
La Logica di Aristotele
Autore/i: Viano Carlo Augusto
Editore: Taylor Editore
introduzione dell’autore.
pp. 316, Torino
Nell’odierna rinascita degli studi di logica, che interessano un numero sempre pile grande di scienziati, ricercatori e filosofi, si colloca questo libro di C. A. Viano inteso a dare una ricostruzione della logica di Aristotele, non solo storicamente fiondata, ma anche tale da poter contribuire alla soluzione dei problemi che interessano la scienza e la filosofia contemporanea. La logica aristotelica è considerata sin dal principio nel suo orizzonte linguistico e l’intero libro tende a mostrare come lo scopo di essa è la formulazione delle regole di un linguaggio unico e totale, che è comune a tutte le scienze in quanto non esprime gli oggetti specifici delle scienze stesse, ma l’essere nella sua universalità e necessita. In tal modo l’autore reintegra la logica nel quadro dell’intera enciclopedia aristotelica e la connette alla metafisica non già nel senso di considerarla come fondata sulla metafisica, quasi che questa ne fosse il presupposto, ma nel senso che essa Si sviluppa di pari passo con la metafisica che è, ad un tempo, il presupposto e il fine della logica stessa.
Il libro di Viano elimina la pretesa che la logica aristotelica descriva il procedere naturale dell’intelligenza e che essa sia perciò senz’altro la logica eterna; ma nello stesso tempo rafforza il valore storico di questa logica, pur nelle limitazioni e nelle scelte arbitrarie che l’hanno resa possibile mostrandola come una delle alternative fondamentali che il pensiero umano ha incontrato sul suo cammino e che ancora gli si prospetta o come ipotesi viva o come termine polemico di confronto.
Dall’introduzione:
«Il punto di vista da cui intendiamo prendere le mosse e che ci pare adatto a permettere un proficuo studio della logica aristotelica può essere sufficientemente precisato se messo in rapporto con la tradizione storiografica concernente questo argomento. Le non molte pagine che compongono l’Organon hanno suscitato interessi per secoli interi dal tempo dei commenti greci fino ai rinnovati studi aristotelici del ’500, attraverso gli studi medioevali, e fino alla logica classica dell’800. Ma una vera e propria indagine storiografica volta non a sviluppare una tecnica logica i cui principi si considerassero posti da Aristotele, bensì a comprendere il significato delle dottrine dello Stagirita e nei rapporti con gli atteggiamenti di pensiero dei suoi contemporanei e nei rapporti con gli interessi dello Stagirita stesso, sorse solo all’inizio del secolo scorso e tramonto abbastanza rapidamente: tanto che da cinquant’anni a questa parte poche e non molto significative sono le opere dedicate alla logica aristotelica. Le ragioni di cid si possono forse trovare nella impostazione che nella filosofia contemporanea viene data al problema logico. Infatti, nell’800 da un lato la critica kantiana presenta un’interpretazione della scienza classica servendosi proprio delle categorie della logica tradizionale come categorie proprie dell’intelletto umano, categorie di cui si serve ancora la logica hegeliana che pretende addirittura di assurgere a logica di tutta la realtà; d’altra parte il positivismo, soprattutto in Inghilterra, tenta di elaborare una logica empirica servendosi degli schemi che la logica tradizionale aveva mutuato da Aristotele; e la stessa logica formale ottocentesca finisce con il favorire lo studio di quello che i suoi cultori consideravano come il fondatore della loro disciplina. Invece nel ’900 l’idealismo neo-hegeliano abbandona l’esigenza panlogistica, almeno quale si configura nello Hegel, preferendo parlare di una Coscienza assoluta più che di un’idea che si svolga secondo una necessita logica, scoprendo perciò negli schemi cui ancora la Wissenschaft der Logik si era attenuta contraddizioni insanabili, come il Bradley, o vedendo nella logica che si attiene agli schemi aristotelici una indebita infiltrazione di schemi verbali irrigiditi nel campo del pensiero puro, come il Croce, o l’irrigidirsi del pensiero pensante nell’astratto pensiero pensato, come il Gentile.[…]»
INTRODUZIONE
I. – L’ORIZZONTE LINGUISTICO DELLA LOGICA ARISTOTELICA
- La semanticità del linguaggio
- L’apofanticita del linguaggio.
- Le alternative dell’apofanticità
- La qualità e la quantità dei giudizi
- Necessita e previsione
- Carattere verbalistico della necessita
- Le categorie della possibilità e della necessita
- L’attuale e il necessario
II. LA STRUTTURA NECESSARIA DEL LINGUAGGIO
- Il sillogismo
- Sillogismo aristotelico e dicotomia platonica
- Le tre figure sillogistiche
- I sillogismi non concludenti
- I presupposti del sillogismo
- Le modalità del sillogismo
- I sillogismi di necessita
- L’essere e il necessario
- I sillogismi della possibilità
- Il significato delle categorie modali
- La struttura sostanziale del reale
- La sostanzialità come connessione con il reale
- La verità e la falsità delle premesse
- Le altre forme necessarie del discorso
L’APODITTICA E L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCIENZA
- L’apodittica e la dialettica
- Il sillogismo apodittico come
- discorso scientifico
- Le premesse del sillogismo apodittico
- La necessita delle premesse
- La critica aristotelica alla logica della scienza platonica
- L’universalità delle premesse
- L’unita della scienza
- La conoscenza del διότι e dello ὅτι
- I principi proprii e i principi comuni
- Le proprietà della scienza
- L’ideale scientifico della logica e i problemi della ricerca scientifica
- I principi e le definizioni
- La definizione delle proprietà
- La definizione delle sostanze
- L’induzione e la conoscenza dei principi
IV. – LA DIALETTICA
- L’accidentale e il necessario
- La dialettica come disciplina dell’accidentale
- Il problema e la dialettica
- La logica del discorso dialettico
- Il carattere dei luoghi e i rapporti tra i Topica e gli Analytica
- I luoghi sul linguaggio e sulle relazioni
- La struttura logica del reale
- La considerazione dei predicati
- Sofistica e dialettica
- I vari tipi di discussione dialettica
- Il discorse retorico
V. – L’ERRORE
- L’errore come falso
- L’errore e il sillogismo
- L’errore nella scienza
- La categoria dell’apparenza
INDICE DEGLI ARGOMENTI
Possibilità e Libertà
Autore/i: Abbagnano Nicola
Editore: Taylor Editore
prefazione dell’autore.
pp. 252, Torino
Questo libro non è una discussione del vecchio problema se l’uomo sia libero o meno. E un insieme di analisi sulla funzione che la categoria della possibilità ha nella scienza, nella filosofia e nell’arte contemporanee e sui gradi di libertà che essa consente di scorgere nelle varie attività umane. L’indeterminismo e il determinismo sono messi entrambi fuori questione: la libertà fondata sul possibile non è infinita nè nulla: è condizionata e limitata ma efficace e responsabile, e si manifesta in atto nei compiti quotidiani dell’uomo.
Dalla prefazione:
« Le analisi raccolte nel presente volume sono dirette a mostrare: 1) l’uso che la scienza, la filosofia e l’arte contemporanee fanno della categoria del possibile
2) la stretta connessione di questa categoria con la nozione di libertà
3) le prospettive che si aprono al lavoro scientifico, filosofico ed artistico sulla base di questa connessione, esplicitamente riconosciuta e fatta valere come direttiva fondamentale di metodo.
Sul primo punto, le analisi contenute in questo volume riprendono e continuano quelle che sono venuto istituendo da anni, cioè a partire da La struttura dell’esistenza (1939). I primi due saggi del libro, dando un bilancio dell’esistenzialismo, fanno vedere che cosa l’esistenzialismo ha dato e che cosa non ha dato alla elaborazione della categoria del possibile e all’esercizio del suo uso efficace. Altri saggi mirano a liberare questa categoria dalle connessioni o confusioni con altre categorie e a chiarirla nella sua portata specifica, cioè nelle regole che dovrebbero sorreggerne l’uso. I risultati più importanti in quest’ordine di ricerche, sono contenuti nel saggio intitolato Appello alla ragione e le tecniche della ragione, nel quale si fa vedere come la categoria del possibile agisce effettivamente nella ricerca razionale. Ne scaturisce un concetto della ragione condizionata, limitata, ma garantita, appunto da tali limiti e condizioni, nella sua validità e liberata dal contrasto, implicito o esplicito, con la realtà fattuale e con l’identità normativa. […]»
I. ESISTENZIALISMO COME FILOSOFIA DEL POSSIBILE
- Il gran libro
- La libertà
- Il possibile
- Il possibile e la sua faccia negativa
- L’esistenzialismo negativo
- L’esistenzialismo teologico o ontologico
- Esiste un criterio. delle scelte?
II. MORTE O TRASFIGURAZIONE DELL’ESISTENZIALISMO
- La funzione distruttiva dell’esistenzialismo
- Critica dell’esistenzialismo negativo
- L’alternativa positiva dell’esistenzialismo
III. SCIENZA E LIBERTÁ
- La «religione della libertà»
- Il problema della libertà
- La scelta nelle matematiche
- Possibilità e probabilità nella fisica
- Il possibile nella filosofia
- La possibilità del possibile
IV. IL POSSIBILE E IL VIRTUALE
- La nozione di possibile
- Il virtuale
- La realizzazione del possibile
- Possibilità e temporalità
V. PROBLEMI DI UNA FILOSOFIA DEL POSSIBILE
- Un’esigenza metodologica
- L’orizzonte della ricerca filosofica
- Il virtuale, il contingente e il possibile
- Il possibile e il finito
- La «realizzazione» del possibile
- Possibilità e normatività
- L’illusione della sicurezza
VI. L’APPELLO ALLA RAGIONE E LE TECNICHE DELLA RAGIONE
- Due significati di «ragione»
- Ragione e libertà
- Ragione e necessità
- La spiegazione causale
- Scelta e necessità
- L’orizzonte categoriale
- Ragione e faiti
- Ragione e tempo
- Ragione e normatività
VII. ESPERIENZA E METAFISICA
- Genesi storica dei concetti di «metafisica» e di «esperienza»
- La metafisica come campo di ricerche
- L’esperienza come campo di ricerche
VIII. FILOSOFIA E COMPORTAMENTISMO
- Esigenza di un «protrettico»
- Il comportamento e la sua interpretazione causale
- Scienza e comportamento
- L’interpretazione possibilistica del comportamentismo
- Filosofia e possibilità
IX. PER UNA METODOLOGIA DELLA SCIENZA
- Due significati di «metodologia»
- Le prospettive della scienza dell’800
- L’orizzonte categoriale della scienza dell’800
- La metodologia scientifica contemporanea
- L’orizzonte categoriale della scienza contemporanea
- Possibilità attuali della ricerca filosofica
- Il mito della sicurezza
X. SUL METODO DELLA FILOSOFIA
- L’impegno del filosofo
- Il principio metodologico generale
- Diversità e connessioni dei metodi
- La rettificabilità dei metodi come criterio
- Empirismo metodologico
- L’empirismo e il mondo umano
- L’empirismo nella filosofia contemporanea
XI. IL LAVORO STORIOGRAFICO IN FILOSOFIA
- Il «campo» dell’indagine storiografica
- La storia archeologica
- L’atteggiamento critico
- Il canone delle scelte storiografiche
- Il canone dei rapporti storici
XII. ARTE, LINGUAGGIO, SOCIETÁ
- É l’arte una realtà sociale?
- L’arte come linguaggio. Due concetti di linguaggio
- Il linguaggio come funzione simbolizzatrice
- Libertà dell’arte
- Le dimensioni della libertà artistica
- L’arte contemporanea
- Il problema dell’unita dell’arte
XIII. ARTE E NATURA
- Diversità delle ricerche estetiche
- Arte, natura, oggettività
- La «creazione» nell’arte
XIV. ESPERIENZA E POSSIBILITÁ IN DEWEY
- La filosofia contemporanea e la problematicità della filosofia
- Filosofia e critica dei valori
- L’instabilità dell’esistenza
- Il naturalismo
- L’empirismo e l’orizzonte del possibile
- L’orizzonte del possibile
XV. L’ULTIMO WITTGENSTEIN
- Capisaldi delle Untersuchungen
- La nozione di uso
- La nozione di possibile
XVI. L’ULTIMO CROCE E IL SOGGETTO DELLA STORIA
- La categoria della Vitalità
- Soggetto morale e soggetto storiografico
- Hegelismo di Croce
- L’individuo come espediente verbale
- Croce e la libertà
INDICE
Ritmi del Tempo – Astronomia e Calendari
Titolo originale: Rythmes du temps. Astronomie et calendriers
Autore/i: Biémont Émile
Editore: Zanichelli Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Barbara Fujani, in copertina «Calendario Babilonese dei giorni fasti e nefasti» tessuto dipinto, XX secolo, Amsterdam, Koninklijk Instituut voor de Tropen.
pp. 344, nn. fotografie a colori, Bologna
Siamo abituati a scandire le nostre giornate regolandoci sul ritmo delle lancette dell’orologio, e a pianificare il futuro sfogliando le 365 (o 366) pagine della nostra agenda. Gli appuntamenti, le ricorrenze, il tempo libero e gli impegni lavorativi: la nostra vita sarebbe un caos indicibile se gli uomini non si fossero accordati per dare una misura uniforme al fluire del tempo. Ma come suddividevano i giorni e gli anni le civiltà del passato? Come siamo arrivati a dare al nostro calendario l’aspetto che oggi ci sembra naturale? Quali sono, invece, le abitudini dei popoli che abitano in paesi lontani?
Con questo saggio Emile Biémont mostra come le diverse misurazioni del tempo siano state ogni volta un tentativo di conciliare credenze religiose, conoscenze astronomiche, culture e tradizioni diverse con i movimenti ciclici della Terra, della Luna e con il ritmo regolare delle stagioni. Dalle più arcaiche soluzioni formulate da Assiri e Babilonesi, passando per l’Egitto dei faraoni, l’antica Grecia e la Roma repubblicana e imperiale, fino alla “rivoluzionaria” riforma gregoriana, l’Autore sottolinea le difficoltà che ha incontrato ogni tentativo di quantificare il fluire del tempo. Arrivando fino ai giorni nostri, ci rivela le sottigliezze dei calendari cinese, giapponese, indiano, balinese e i segreti del calendario ebraico e di quello musulmano.
I capitoli dedicati al movimento periodico degli astri e gli strumenti più sofisticati per misurare il tempo (dalle rudimentali meridiane ai precisissimi orologi atomici) completano il quadro e aiutano a percepire appieno il fascino di una materia che l’uomo non è ancora riuscito del tutto a dominare.
Emile Biémont, fisico atomico e astrofisico, è direttore delle ricerche del Fondo Nazionale della Ricerca Scientifica (FNRS) del Belgio. Insegna spettroscopia e astrofisica presso le università di Mons-Hainaut e di Liegi. È anche socio corrispondente dell’Accadémie Royale de Belgique.
Introduzione
PRIMA PARTE: LE ORE E I GIORNI
Capitolo 1
Eppur si muove…
Capitolo 2
Il susseguirsi del tempo
Capitolo 3
I ritmi della natura e dell’uomo
Capitolo 4
Le ere, i cicli e i miti
Capitolo 5
Gli almanacchi e i primi calendari
Capitolo 6
Ma allora, quando comincia l’anno?
Capitolo 7
Giorni di festa e calendari attuali
Capitolo 8
Gli strumenti di misurazione del tempo
Capitolo 9
Lo zodiaco e l’astrologia
CONDA PARTE: LA GENESI DEL CALENDARIO
Capitolo 10
Sotto il sole di Babilonia
Capitolo 11
Religione e calendari nella valle del Nilo
Capitolo 12
Lera del mondo e i popoli semiti
Capitolo 13
Il tempo delle città greche
Capitolo 14
Calende e idi. Quando il calendario diventò giuliano
Capitolo 15
Gregorio XIII o la rivoluzione attesa
Capitolo 16
Liturgia e calendari
TERZA PARTE: I CALENDARI DEI PAESI LONTANI
Capitolo 17
Lo Shu-ching e l’impero di mezzo
Capitolo 18
Il Corano e la misurazione del tempo
Capitolo 19
La «Piedra del Sol» e la «rotazione del calendario»
Capitolo 20
Le epopee e i calendari dell’India
Capitolo 21
Nel paese del Sol Levante
Capitolo 22
I ritmi del tempo a Bali
QUARTA PARTE: VERSO UNA RIFORMA…
Capitolo 23
Quando la Prima Repubblica si interesso al tempo
Capitolo 24
Altri tentativi di riforma
Conclusioni
Lista delle abbreviazioni e degli acronimi
Bibliografia
Indice Analitico
L’Agopuntura Cinese in Anestesia
Autore/i: Negro Francesco Eugenio
Editore: Fratelli Palombi Editori
introduzione dell’autore, le foto riportate nel testo e sulla copertina sono dell’autore.
pp. 140, 22 tavole b/n f.t., illustrazioni b/n, Roma
L’Autore, al ritorno da un recente viaggio nella Cina Popolare esamina l’«anestesia-agopuntura» alla luce delle moderne acquisizioni scientifiche non dimenticando l’ambiente e le sue componenti ideologiche nelle quali tale metodica ha mosso le prime esperienze.
Per la prima volta una tecnica, fino a poco fa ritenuta soltanto empirica, viene interpretata secondo i canoni della medicina occidentale riportando al solo ruolo storico «meridiani» e regole ancestrali. Una maniera nuova e finalmente scientifica di esaminare l’agopuntura ed i suoi indiscussi risultati, dinanzi ai quali, in attesa di un più approfondito studio, non si può non restare stupiti.
Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Endocrinologia e Malattie Metaboliche nell’Università di Roma, Francesco Eugenio Negro si è dedicato allo studio della Medicina Omeopatica e dell’Agopuntura Cinese.
Si è diplomato presso il Centro Omeopatico di Francia e l’Istituto di Stimuloterapia di Parigi. Ha conseguito il Diploma Internazionale di Agopuntura. Membro di società mediche italiane ed estere, è Segretario di Propaganda della Lega Internazionale di Medicina Omeopatica. Nel 1973 ha effettuato un viaggio di studio nella Cina Popolare.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, ha tradotto in italiano: «L’omeopatia nelle malattie acute» di L. Vannier (Ed. Fratelli Palombi 1972), «Agopuntura Cinese» di H. Voisin (Ed. DEMI 1973).
Attualmente insegna agopuntura nei corsi biennali svolti presso l’Istituto di Medicina Omeopatica di Roma.
Architettura Orientale
Autore/i: Bussagli Mario; Mortari Vergara Paola; Santoro Arcangela; Silvi Antonini Chiara; Tamburello Adolfo
Editore: Electa Editrice
edizione numerata di 3000 esemplari, nostra copia esemplare n° 1064, nota di Pier Luigi Nervi, presentazione e introduzione di Mario Bussagli, direzione di Pier Luigi Nervi.
pp. 436, interamente e riccamente illustrato b/n, Milano
La personalità di Pier Luigi Nervi si propone come una delle più significative nel contesto della nuova architettura, particolarmente per quanto riguarda lo studio delle strutture metalliche e in cemento e la loro concreta applicazione costruttiva. Nato a Sondrio il 21 giugno 1891, Nervi si laureò in ingegneria civile all’Università di Bologna nel 1913.
Creazione artistica e invenzione strutturale coesistono nel «metodo» di Nervi fin dai primi anni del suo lungo operare, in una visione equilibratrice che compone la pretesa antinomia scienza-arte.
L’opera che lo rivelò fu lo Stadio comunale di Firenze (1930-32) impostosi all’attenzione generale per le soluzioni di avanguardia adottate nel quadro di quel «funzionalismo» che via via lo avvicinò e lo contrappose ai maggiori esponenti della nuova architettura europea.
Esemplari del suo lungo «iter» artistico-scientifico sono gli ormai famosi hangar di Orbetello (19361943), il salone del Palazzo delle Esposizioni di Torino (1948-49) che Kideer Smith ebbe a definire «l’edificio più importante costruito in Europa dopo la guerra, insieme con l’Unità di Le Corbusier a Marsiglia»; l’imponente «Palazzo di Torino ’61».
Ma Nervi ha operato spesso «in collaborazione», a cominciare dal parigino Palazzo dell’Unesco (1953-57, assieme a Breuer e Zehrfuss) allo slanciatissimo grattacielo Pirelli di Milano (1955-59 assieme a Gio Ponti e Rosselli) realizzando in particolare a Roma tre opere giustamente famose: il Palazzetto dello Sport (1956-57, in collaborazione con Vitelloni); l’imponente Palazzo dello Sport (1958-59, in collaborazione con Piacentini); l’elegantissimo stadio Flaminio (1957-59, in collaborazione con A. Nervi).
Per quattordici anni (1947-61) titolare della cattedra di tecnologia e tecnica delle costruzioni della facoltà di architettura di Roma, Nervi fu onorato da una decina di Università di ogni parte del mondo con la laurea «honoris causa», nominato membro di una dozzina di Accademie e Istituti di massimo prestigio internazionale, e premiato con i maggiori riconoscimenti da istituzioni e da fondazioni europee ed americane.
Mario Bussagli nato a Siena il 23 settembre 1917 è professore ordinario di Storia dell’Arte dell’India e dell’Asia centrale nell’Università di Roma. Attualmente direttore dell’Istituto di Studi dell’India e dell’Asia Orientale e della Scuola Orientale di perfezionamento nella Facoltà di Lettere dell’Ateneo romano, ha al suo attivo oltre 100 pubblicazioni scientifiche di carattere artistico, storico e filologico.
Basterà ricordare: «Profili dell’India antica e moderna», E.R.l., 1959; «La Peinture de l’Asie centrale», Genève, 1963; «La pittura cinese», Milano, 1966; «Bronzi cinesi», Milano, 1966; «La miniatura indiana», Milano, 1966; «Oriente e Occidente», (con M. Deneuve), Firenze, 1970; «Culture e Civiltà dell’Asia Centrale», E.R.l., 1970; «Five thousand years of indian Art» (in collaborazione con Calembur Sivaramamurti), New York, 1971.
I saggi che completano questo volume sono stati scritti da stretti collaboratori del prof. Bussagli.
Presentazione
INTRODUZIONE di M. Bussagli
INDIA di M. Bussagli
INDONESIA E INDOCINA di A. Santoro
REGIONE HIMALAYANA di C. Silvi Antonini Colucci
ASIA CENTRALE di C. Silvi Antonini Colucci
CINA di P. Mortari Vergara Caffarelli
COREA di P. Mortari Vergara Caffarelli
GIAPPONE di A. Tamburello
NOTE
TAVOLE SINOTTICHE
BIBLIOGRAFIA
INDICE DEI NOMI E DEI LUOGHI
INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI
REFERENZE FOTOGRAFICHE
Partorire in Casa
Un’Alternativa Possibile e Sicura. La Guida Completa per Affrontare Gravidanza, Parto e Puerperio nelle Condizioni Ideali
Autore/i: Cavaglieri Rossana
Editore: Red Edizioni
prima edizione.
pp. 144, nn. illustrazioni b/n, Como
Sono passati i tempi in cui un’igiene e un’alimentazione carenti e la mancanza di medicinali rendevano pericoloso partorire a domicilio.
Oggi il parto in casa può essere condotto, come dimostra questo manuale, con ottime garanzie igieniche e sanitarie, purchè la futura mamma stia bene, Sia assistita da una brava ostetrica e non abiti molto lontano da un ospedale.
I vantaggi? Un’assistenza individualizzata e ritmi naturali nel travaglio, nel parto e nel puerperio…
Il parto e i primi giorni accanto al piccolo nuovo nato costituiscono un’esperienza di grande intensità emotiva e spirituale, che solo nella cornice della casa, fra volti e cose familiari, può essere vissuta pienamente.
Chi desidera partorire in casa troverà in questo libro numerose indicazioni utili non solo a mantenersi in salute durante la gravidanza, ma anche a reperire un’ostetrica, a preparare l’ambiente per il parto e il puerperio, a condurre l’allattamento nel modo migliore.
«Il progetto di questo libro ha avuto corso della quale numerose persone hanno portato, direttamente o indirettamente, il loro contributo. Il libro attuale è dunque frutto di un’esperienza comune e rispecchia il lavoro anche pratico che viene portato avanti oggi in Italia e altrove per il parto naturale. Alcune persone e associazioni hanno dato un apporto concreto in idee e materiali alla realizzazione di questo libro. Esse sono Valeria Barchiesi e l’associazione Il Melograno di Roma, l’associazione HOME del Maryland, Marta Campiotti. L’autrice desidera inoltre ringraziare Grazia Honegger Fresco, Lorenzo Braibanti, Linda Paolicchi del gruppo SCELTE di Firenze, Daniela Meghnagi, Titti Valpiana e l’associazione Il Melograno di Verona e tutte le altre persone che hanno fornito un aiuto prezioso portando idee, suggerimenti, stimoli e critiche.
La convinzione che il modo di nascere e di partorire sia essenziale per il benessere psicofisico della donna e del bambino ha portato Rossana Cavaglieri a occuparsi di prevenzione e di medicine naturali, oltre che di medicina della donna, gravidanza e prima infanzia. Alcune esperienze personali e di lavoro condotte per anni in ambiti diversi (alimentazione naturista, epidemiologia, consultori familiari) hanno stimolato un ulteriore approfondimento di questi temi che ora costituiscono l’oggetto della sua collaborazione editoriale per la casa editrice red./studio redazionale. Rossana Cavaglieri dirige attualmente con Grazia Honegger Fresco la collana “I quaderni del nuovo nato” per la Emme Edizioni.
Vive vicino a Milano; ha consegnato in tipografia questo libro il giorno prima di partorire felicemente in casa il suo secondo figlio.
Dobbiamo educarci a prendere decisioni. Dobbiamo valutare i fatti, le alternative possibili, le conseguenze probabili a breve e a lungo termine e gli effetti delle nostre azioni. Dobbiamo essere capaci di porci in diversi punti di vista, e di avvalerci di tutte le informazioni che gli esperti possono darci. Ma sta a noi prendere decisioni sulla nostra salute, sul modo in cui partoriamo e per quanto possibile sul modo in cui diventiamo vecchi e muoriamo. Delegare queste scelte solo perchè gli esperti “ne sanno di più” è delegare la responsabilità della nostra vita. » (Sheila Kitzinger)
I. Ieri e oggi
- Una trasformazione globale
- Una questione di sicurezza
- Una conquista?
- Partorire in casa, Oggi
- La figura dell’ostetrica
II. Un pò di storia
- L’eta d’oro delle ostetriche
- La caccia alle streghe
- Nelle mani dell’uomo
- La febbre puerperale
- L’introduzione dell’anestesia
III. Qualche motivo in più
- Un ambiente familiare
- Non esistono regole fisse!
- Scelta del luogo e delle posizioni
- L’accoglienza al neonato
- Nessuna separazione
- I batteri di casa propria
- Anche il papa ha un ruolo
- I fratellini
IV. Creare le condizioni ideali per il parto
- Assistenza medica competente
- Mantenersi in salute
- La preparazione al parto
- Prepararsi ad allattare
- Programmare il dopo parto
V. Quel che occorre
- I “servizi”
- Materiali e strumenti
- Che cosa porta l’ostetrica
- Materiale medico da procurare dall’ostetrica
- Come predisporre l’ambiente
VI. Gli aspetti psicologici del parte in casa
- Amici e parenti
- Le persone che assistono al parto
- I bambini
- Il ricovero urgente in ospedale: un motivo di frustrazione
- Le emozioni
- Il ruolo delle endorfine
- Parto prolungato e laborioso
VII. Il parto normale
VIII. Dal punto di vista medico
- Controindicazioni al parto domiciliare
- Complicazioni che possono richiedere il ricovero in ospedale
- Condizioni che richiedono la presenza di una levatrice esperta
IX. L’allattamento al seno
- Doppi messaggi
- Allattamento precoce
- I danni della separazione
- Allattare “a richiesta”
- Qualche consiglio per allattare senza problemi
- Prevenire i disturbi
- Farmaci e inquinamento del latte
- Quale altro latte?
X. Il dopo parto
- Il ritorno alla normalità
- Prime cure al neonato
XI. Genitori si diventa!
- Lo scontro con il quotidiano
- Prevenire la depressione
- Condividere l’esperienza
- Pappa e amore
- Il tempo per sè
- Il nuovo papà
Appendice bibliografica e documentaria
Il Museo dei Cuchi – Fischietti in Terracotta di tutto il Mondo
Raccolti nel Museo di Cesuna sull’altopiano di Asiago
Autore/i: Boccazzi-Varotto Attilio
Editore: Priuli & Verlucca Editori
prefazione di Mario Rigoni Stern, fotografie di Attilio Boccazzi-Varotto.
pp. 100, interamente e riccamente illustrato a colori e b/n, Ivrea
«I fischietti in argilla hanno origini antichissime. Pure, ancora non hanno trovato la giusta considerazione nella letteratura sugli strumenti popolari a fiato, e nemmeno negli studi sull’artigianato fittile. La lacuna si motiva, almeno in parte, dalla constatazione che essi, quali strumenti musicali, hanno svolto il ruolo marginale di imitatori del verso degli uccelli, usignoli e cuculi soprattutto, e dal punto di vista dell’artigianato non hanno mai avuto ruoli precisi e peso economico conseguente.
Senza avventurarsi sul terreno minato delle ipotesi a rischio, dobbiamo considerare i fischietti in terracotta qualcosa più di giocattoli. Hanno certo avuto finalità diverse in altre epoche e altri paesi, si intravvedono possibili intrecci tra questi strumenti in terracotta e riti magici o di culto, ma quegli intrecci, che pure vi sono stati, non esistono più, e oggi si è pure persa la funzione di giocattolo. […]»
Attilio Boccazzi-Varotto, scrittore e fotografo, è nato a Torino nel 1936. Esercitando questa doppia attività ha firmato numerose opere, distinguendosi per il rigore delle ricerche formali e la squisita eleganza delle riprese fotografiche.
La sua vasta bibliografia spazia da argomenti di etnografia visiva alla suggestione delle riprese orbicolari. In effetti, colpito dalle possibilità espressive d’un apparecchio rotativo capace di riprese fino a 360°, ha approfondito l’argomento, studiandolo sotto l’aspetto teorico e pratico e raggiungendo risultati estetici che gli hanno valso una fama internazionale.
Ma il settore che, probabilmente, più lo coinvolge, e nel quale ha raggiunto un deciso livello di perfezione formale, resta quello delle ricerche fotografiche sugli oggetti antichi, che egli perviene a far «uscire» dalla pagina grazie ad un gioco di luci di rara maestria. È in questo settore che si colloca il presente volume, inserito nella serie che Priuli & Verlucca hanno dedicato alle collezioni più fascinose e spesso misconosciute del mondo: Il Museo della pipa e oggetti del tabacco di Losanna, Un giorno nelle Alpi (attraverso gli oggetti conservati nel Musée Dauphinois di Grenoble), I legni antichi delle Genti del Trentino ospitati nel museo omonimo di San Michele all’Adige in provincia di Trento; due volumi sulla Collezione Amoudruz (I. I legni; II. Il ferro e la pietra) e Pianeta musicale (strumenti musicali dei cinque continenti), tratti, come la presente opera, dalle prestigiose collezioni ospitate nel Museo di etnografia di Ginevra; Mobili tradizionali delle Alpi Occidentali; Il Museo delle Arti popolari del Tirolo, di Innsbruck.
Kaddish
Titolo originale: Kaddish
Autore/i: Wieseltier Leon
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Elena Loewenthal.
pp. 440, Milano
«Leggete questo libro straordinario: vi arricchirà intellettualmente e vi colpirà nel profondo.» (Elie Wiesel)
«Leon Wieseltier fonde in modo stupefacente conoscenza e intensità emotiva: la sua forza e lucidità rappresentano un grande dono per tutti i lettori.» (Harold Bloom)
«Dalle lacrime, pensieri»: e in questo aforisma la migliore descrizione di Kaddish, ossia dal dolore alla riflessione su di esso, alla possibilità di controllarlo e superarlo.
Colpito dalla scomparsa del padre nel 1996, Leon Wieseltier, fine intellettuale ebreo, cerca – e trova – nella religione, nei suoi riti, quella continuità tra sé e il padre, tra l’uomo e il suo popolo, che minacciava di spezzarsi.
A riavvicinarlo alle sue radici è il Kaddish, la preghiera per i defunti che si recita in sinagoga tre volte al giorno per un anno dopo la morte del genitore. Un’esperienza destinata a sconvolgere la sua vita e la sua intima coscienza, che lo porterà a scoprire un ordine altro, superiore, cui affidarsi.
È un processo lungo, intervallato da momenti di sconforto e di rabbia, raccontato con ironia ed erudizione, il viaggio di un laico che scava nella tradizione religiosa per trovare un senso a quello che è successo. Al bisogno di dire Kaddish si accompagna quindi la necessità di comprenderlo. Wieseltier ne ripercorre la storia, analizzando le Scritture e i più autorevoli testi sulla preghiera, risalendo alle antiche leggende e ai fantasmi dei pogrom ucraini del Seicento, e giorno dopo giorno annota le impressioni, i pensieri, le considerazioni che nascono da queste letture, il parallelo progredire del dolore suo e della sua famiglia, la tessitura dei giorni del suo anno di lutto. Il libro che scrive non è altro che il diario di tale ricerca. Esegesi, filosofia, psicologia, teologia si fondono, dando luogo a qualcosa di unico e irripetibile, elevando il fatto personale a riflessione su temi fondamentali come la vita e la morte, il rapporto tra ragione e fede.
E se è vero che Wieseltier si muove all’interno della sua cultura, quella ebraica, tuttavia ciò di cui parla riguarda ciascuno di noi: la perdita, la pena, la necessità di trovare la propria via d’uscita, che egli individua nella filosofia, intesa come riscoperta di valori e concezioni fondamentali per un mondo che ha perso la fede e sembra ormai aver delegato tutto alla razionalità e alla scienza.
Leon Wieseltier è nato a Brooklyn nel 1952 ed è l’editor letterario di «The New Republic».
Alba del Domani
La Fantascienza prima degli ’anni d’Oro
Autore/i: Autori vari
Editore: Casa Editrice Nord
cura e introduzione di Isaac Asimov, Collana Grandi Opere Nord 1, copertina a cura di Karel Thole.
pp. XVI-852, Milano
Isaac Asimov ha raccolto nel presente volume le più importanti storie di fantascienza degli anni trenta: opere che lo colpirono profondamente quando le incontro nella sua giovinezza, e che da allora sono diventate i capostipiti di molti filoni della fantascienza moderna,
Le opere raccolte da Asimov in questa eccezionale antologia storica, sono venticinque, e in prevalenza hanno la lunghezza del «romanzo breve». Ciascuna è accompagnata da una presentazione autobiografica di Asimov, che anno per anno riferisce il graduale sviluppo della fantascienza americana.
Gli autori che compaiono nella raccolta sono i più celebri della loro epoca: nomi oggi notissimi, che allora iniziavano la carriera, come Hamilton, Simak e Williamson; nomi che negli anni seguenti scomparvero, come Jones, Meek e Tanner; nomi di autori che sono spesso ricordati, come Hasse, Gallun, Schachner, ma che non erano mai stati ripubblicati. Emerge da questa raccolta una facciata inedita della fantascienza: la fantascienza ingenua degli inizi, con le sue avventure strabilianti, i suoi personaggi a forti tinte, le sue meraviglie scientifiche, il suo «rozzo vigore», ma anche con la straordinaria modernità di alcuni autori di quell’epoca, come si può vedere dalle storie qui presentate di C.R. Tanner, di Nat Schachner, di Henry Hasse, e soprattutto di Donald Wandrei; il cui «Colosso» anticipa singolarmente «2001: Odissea nello spazio».
Nel presente volume, Isaac Asimov, lo scrittore di fantascienza più amato dai lettori, compare nella veste di antologista e di storico della fantascienza — nonchè in quella a lui congeniale di biografo di se stesso — per presentarci un tipo inedito di fantascienza: la fantascienza, delle origini, apparsa sulle riviste specializzate di «science fiction) nel periodo tra le due guerre, e da allora mai raccolta in volume.
Isaac Asimov ha letto in gioventù quelle riviste, e ha conservato per più di trent’anni il ricordo dei loro racconti più interessanti: la scelta da lui effettuata si basa quindi su un rigoroso principio di «nostalgia», sono cioè le storie che più gli erano piaciute. Il criterio è assai personale, ma il risultato è estremamente interessante, e taluni dei racconti presentati da Asimov sono delle vere e proprie riscoperte. Si veda ad esempio come fossero già notevolmente sofisticati i primi racconti di Hamilton o di Simak, o la modernità dello stile di Leinster, in confronto ad altri scrittori degli stessi anni. Gli influssi predominanti, nelle opere presentate da Asimov, sono soprattutto due: Wells e Burroughs. Da Wells discendono direttamente le storie di evoluzione di Hamilton, le avventure sotterranee di Tanner, il Marte di Gallun. Da Burroughs derivano invece le avventure nei mondi microscopici di Meek. Parallelamente a questi due influssi, inizia pero un nuovo modo di raccontare, totalmente americano, che vediamo in Leinster e in Weinbaum e Campbell, ma che iniziava già con Simak. Oltre a essere un importantissimo documento sulla prima fantascienza, questa antologia è anche, tra le righe, la cronaca di come la fantascienza si sia gradualmente liberata dagli influssi ottocenteschi.
Alba del domani. La fantascienza prima degli “Anni d’oro” (Antologia, Before the Golden Age, 1974)
Traduzione di varî
Introduzione di Isaac Asimov
Parte Prima: Dal 1920 al 1930 (Articolo) di Isaac Asimov
Parte Seconda: 1931 (Articolo) di Isaac Asimov
L’uomo che si evolse (Racconto, The Man Who Evolved, 1931) di Edmond Hamilton (Traduzione di Roberta Rambelli)
Il satellite di Jameson (Racconto, The Jameson Satellite, 1931) di Neil R. Jones (Traduzione di Roberta Rambelli)
Submicroscopico (Racconto lungo, Submicroscopic, 1931) di Capitano S. P. Meek (Traduzione di Roberta Rambelli)
Awlo di Ulm (Romanzo breve, Awlo of Ulm, 1931) di Capitano S. P. Meek (Traduzione di Roberta Rambelli)
I tetraedri dello spazio (Racconto lungo, Tetrahedra of Space, 1931) di P. Schuyler Miller (Traduzione di Roberta Rambelli)
Il mondo del sole rosso (Racconto, The World of the Red Sun, 1931) di Clifford D. Simak (Traduzione di Roberta Rambelli)
Parte Terza: 1932 (Articolo) di Isaac Asimov
Tumithak dei corridoi (Racconto lungo, Tumithak of the Corridors, 1932) di Charles R. Tanner (Traduzione di Roberta Rambelli)
L’era lunare (Romanzo breve, The Moon Era, 1932) di Jack Williamson (Traduzione di Roberta Rambelli)
Parte Quarta: 1933 (Articolo) di Isaac Asimov
L’uomo che si destò (Racconto lungo, The Man Who Awoke, 1933) di Laurence E. Manning (Traduzione di Roberta Rambelli)
Tumithak a Shawm (Romanzo breve, Tumithak in Shawm, 1933) di Charles R. Tanner (Traduzione di Roberta Rambelli)
Parte Quinta: 1934 (Articolo) di Isaac Asimov
Colossus (Racconto lungo, Colossus, 1934) di Donald Wandrei (Traduzione di Roberta Rambelli)
Nati dal Sole (Racconto lungo, Born of the Sun, 1934) di Jack Williamson (Traduzione di Roberta Rambelli)
Bivi nel tempo (Romanzo breve, Sidewise in Time, 1934) di Murray Leinster (Traduzione di Riccardo Valla)
Vecchio Fedele (Racconto lungo, Old Faithful, 1934) di Raymond Z. Gallun (Traduzione di Roberta Rambelli)
Parte Sesta: 1935 (Articolo) di Isaac Asimov
Il pianeta dei parassiti (Racconto lungo, The Parasite Planet, 1935) di Stanley G. Weinbaum (Traduzione di Roberta Rambelli)
Proxima Centauri (Romanzo breve, Proxima Centauri, 1935) di Murray Leinster (Traduzione di Riccardo Valla)
La galassia maledetta (Racconto, The Accursed Galaxy, 1936) di Edmond Hamilton (Traduzione di Roberta Rambelli)
Parte Settima: 1936 (Articolo) di Isaac Asimov
Colui che rimpicciolì (Romanzo breve, He Who Shrank, 1936) di Henry L. Hasse (Traduzione di Roberta Rambelli)
Gli uomini di Marte (Racconto lungo, The Human Pets of Mars, 1936) di Leslie Frances Stone (Traduzione di Giancarlo Tarozzi e Riccardo Valla)
I ladri di cervelli di Marte (Racconto, The Brain Stealers of Mars, 1936) di John W. jr. Campbell (Traduzione di Gian Carlo Tarozzi e Riccardo Valla)
Devoluzione (Racconto, Devolution, 1936) di Edmond Hamilton (Traduzione di Gian Carlo Tarozzi e Riccardo Valla)
Caccia grossa (Racconto breve, Big Game, 1974) di Isaac Asimov (Traduzione di Gian Carlo Tarozzi e Riccardo Valla)
Parte Ottava: 1937 (Articolo) di Isaac Asimov
Altri occhi ci guardano (Articolo) di John W. jr. Campbell (Traduzione di Roberta Rambelli)
Pianeta meno (Racconto, Minus Planet, 1937) di John D. Clark (Traduzione di Giancarlo Tarozzi e Riccardo Valla)
Passato, presente e futuro (Racconto lungo, Past, Present and Future, 1937) di Nat Schachner (Traduzione di Riccardo Valla e Giancarlo Tarozzi)
Parte Nona: 1938 (Articolo) di Isaac Asimov
Gli uomini e lo specchio (Racconto lungo, The Men and the Mirror, 1938) di Ross Rocklynne (Traduzione di Riccardo Valla e Giancarlo Tarozzi)
INDICE
Storia del Camminare
Titolo originale: Wanderlust. A History of Walking
Autore/i: Solnit Rebecca
Editore: Bruno Mondadori Editori
prefazione di Franco La Cecla, traduzione di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini.
pp. XIII-370, Milano
Che cosa significa uscire da uno spazio chiuso e iniziare a camminare nel mondo, nelle città nelle campagne o tra le montagne, in mezzo a una marcia di protesta o a un pellegrinaggio? Rebecca Solnit racconta numerosi episodi legati alla storia del camminare per dar vita a un affresco delle diverse forme in cui si esplica questo semplice atto. L’autrice sostiene che storicamente il camminare era legato a motivi politici, estetici, sociali, ludici e, in questo senso, si sofferma sugli esempi di persone per cui l’atto del camminare ha avuto grande importanza, dai filosofi dell’antica Grecia ai poeti romantici, dalle passeggiate dei surrealisti alle ascese degli alpinisti. C’è una profonda relazione tra la storia del camminare e la storia del pensiero, e occorre preservare spazi e tempi da dedicare a questa semplice attività in un mondo sempre più orientato alla velocità e dipendente dalle automobili.
Arricchiscono il volume profili di alcuni dei più significativi camminatori nella letteratura e nella storia, da Wordsworth a Gary Snyder, da Rousseau alle madri argentine della Plaza de Mayo, dalla Elizabeth Bennet di Jane Austen alla Nadja di André Breton.
Rebecca Solnit, critico d’arte e animatrice dell’avanguardia della West Coast americana, è autrice, tra l’altro, di Secret Exhibitions (City Lights Books, San Francisco 1990); Savage Dreams (Sierra Club Books, San Francisco 1994); A Book of Migrations (Verso, London-New York 1997) e Hollow City (Verso, London-New York 2001).
Ringraziamenti
Prefazione di Franco La Cecla
I. – Il passo dei pensieri
1. – Introduzione. Ripercorrere un promontorio
2. – La mente a tre miglia all’ora
2.1 – Architettura pedonale
2.2 – La consacrazione del camminare
2.3 – Camminare e pensare e camminare
2.4 – Il soggetto mancante
3. – Alzarsi e cadere: i teorici del bipedismo
4. – L’ascesa verso la grazia: qualche pellegrinaggio
5. – Labirinti e Cadillac: camminare nel regno del simbolico
II. – Dal giardino all’incolto
6. – Il sentiero oltre il giardino
6.1 – Due viandanti e tre cascate
6.2 – Il cammino del giardino
6.3 – L’invenzione del turismo pittoresco
6.4 – Fango sulla sottoveste
6.5 – Fuori del cancello
7. – Le gambe di William Wordsworth
8. – Mille miglia di sentimento convenzionale: la letteratura del camminare
8.1 – Il puro
8.2 – Il semplice
8.3 – Il lontano
9. – Monte oscurità e Monte arrivo
10. – Di club escursionistici e di guerre territoriali
10.1 – La Sierra Nevada
10.2 – Le Alpi
10.3 – Il Peak District e oltre
III. – La vita delle strade
11. – Il passeggiatore solitario e la città
12. – Parigi, o erborare sull’asfalto
13. – Cittadini delle strade: feste, processioni e rivoluzioni
14. – Camminare dopo la mezzanotte: donne, sesso e spazio pubblico
IV. – Oltre la fine della strada
15. – Sisifo aerobico e psiche suburbana
15.1 – I sobborghi residenziali
15.2 – La mancanza di corporeità nella vita quotidiana
15.3 – Il treadmill
16. – Il camminare come arte
17. – Las Vegas, o la distanza più lunga tra due punti
Note
Fonti
Indice analitico
Divagazioni sull’Otium e Altri Scritti
Autore/i: Tanizaki Junichiro
Editore: Libreria Editrice Cafoscarina
cura e introduzione di Adriana Boscaro, in copertina «Ritratto di Tanizaki Jun’ichirō di Yasuda Yukihniko (1884-1978)».
pp. 324, Venezia
Dall’introduzione:
«Se Tanizaki-narratore e abbastanza noto in Italia dove ha un seguito di fedelissimi grazie a un numero notevole di traduzioni (per l’esattezza a tutt’oggi sono trentaquattro, che non è poco, per non parlare delle numerose ristampe), non altrettanto si può dire di Tanizaki-saggista, il cui unico testo tradotto è Libro d’ombra (o meglio, Elogio della penombra). Nella sua opera omnia, che consta di ben trenta volumi, i saggi trovano invece ampio spazio: sono delle vere e proprie chiacchierate in libertà, dei pensieri sparsi, il riaffiorare della memoria, osservazioni buttate li “lasciando scorrere il pennello”, divagazioni, appunto, e questa loro caratteristica di immediatezza li rende determinanti per approfondire la conoscenza dell’autore. Impresa che si prospetta invece disperata quando si leggono i suoi romanzi per la molteplicità delle finzioni, per i trabocchetti di cui costella il cammino del lettore in quella sua radicata convinzione che “ciò che non è menzogna (uso) non ha attrattiva”.
Testi peraltro non di tranquilla lettura questi saggi, per i continui riferimenti non solo a una cultura in generale a noi poco nota, ma a personaggi sulla cresta dell’onda negli anni venti e trenta, citati magari solo per nome, e con riferimenti a fatti caduti ormai nell’oblio. Tuttavia affascinanti: per lo humour che li pervade, perchè rivelatori delle piccole idiosincrasie, della testardaggine e della lungimiranza di colui che sarà poi il “grande vecchio” della scena letteraria giapponese. E anche perchè ci fanno conoscere usanze ormai perdute, perchè fanno rivivere una Tokyo che non c’è più, e perchè ci danno la misura di quanta attenzione Tanizaki avesse per l’Occidente (non importa se per accettarlo o per criticarlo) e di quanto ampie fossero le sue conoscenze in campo culturale.[…]»
Un omaggio al “grande vecchio” (1886-1965) di Adriana Boscaro
- SHinzei
- Turbine
- Li Bo, il pesce
- Il censore
- Amateur Club
- Un “caso Crippen” giapponese
- Divagazioni sull’otium
- Amore e paassione
- Chiacchierata sull’arte
Glossario
Traduzioni italiane di opere citate nel testo
Le Meraviglie della Natura – Introduzione all’Alchimia
Autore/i: Zolla Elémire
Editore: Edizione Mondolibri
introduzione di Grazia Marchianò, prefazione dell’autore.
pp. 600, nn. illustrazioni b/n, Milano
Qual è il segreto che muove la vita intera? Coltivare in semplicità una visione di pace. Quali sono i fili che intessono il reale? Il bianco e il nero, il diurno e il notturno, il fervido sole e la fresca luna, il cielo e la terra (figlia o madre della luna), la vita e la morte, lo zolfo e il mercurio: tutte queste diadi eccole nel rapporto tra la lunghezza della corda vibrante e l’altezza del suono emesso, che stanno in ragione inversa l’una dell’altra. Che cosa è la somma Sapienza? Non qualcosa che si possa accostare impunemente: essa fa misurare l’altezza imperscrutabile dei cieli e la profondità misteriosa degli abissi, schiude una vista cui non regge il cuore di carne. E una conoscenza che può volgersi al serafico o al luciferico.
Quando in occasione della ristampa di Le meraviglie della natura (1991) Elémire Zolla aggiunse il capitolo Pensieri alchemici fra 1975 e 1990, la materia trattata – scrive nell’introduzione Grazia Marchiano – s’incurvo come un arcobaleno a lambire le soglie del Terzo millennio. Negli esperimenti sulla fusione fredda di Fleischmann e Pons che nei primi anni Novanta la comunità scientifica internazionale aveva accolto per lo più con dileggio e alterigia, Zolla scorgeva “stranezze” caratteristiche di certi processi alchemici, ad esempio che la fusione avviene a volte si a volte no e quasi sempre in primavera. Una ragione di più per tuffarsi nei segreti della natura con la disposizione a «guardarsi d’attorno con esultanza». Infatti solo «a questo patto – si legge nel primo capitolo – sollevando una gleba odorosa, spiccando un frutto, contemplando le iridescenze di gioielli o di cascate, lo splendore d’un incarnato umano o d’una liscia pelliccia o d’una folgorante colata di metalli, forse si saprà sentire la presenza animatrice che ha plasmato e va plasmando queste materie».
Introduzione di Grazia Marchianò
Prefazione
Parte prima
La natura e le qualità, ovvero specialità
- Le meraviglie della natura
- La qualità delle cose
Il quattro e l’imponderabile
- La ruota dei quattro elementi
- I ritmi dell’aria
- La conoscenza dell’aria e il Petrarca
- Gli elementi, i colori e i sapori
- Le quintessenze nel Lullo e nel Rupescissa
- Il repertorio delle composizioni elementari
- Cucina, farmacopea e alchimia verde
- L’alchimia come scienza tradizionale degli imponderabili
La triade e uno
- Le trasposizioni dei termini
- Dal quattro al tre
- Il repertorio triadico
- I tre e l’Uno. La pietra
- La pietra filosofale in Dante e in Petrarca
- La pietra potabile e mangiabile
- Il tre e l’Uno. I Magi e I’Infante. Il Graal
Il settenario
- Il settenario e il suo repertorio
- Il settenario e la spirale
- La spirale metallica di cielo in terra: i principi dell’alchimia
- Lo zolfo: luce e motore del caduceo
- La spirale e la pietra filosofale
- La tradizione metallurgica e la pietra
- Le tecniche segrete
- Pietra filosofale e Satanismo
Dal sette al dodici
- La dodecade
- Lo zodiaco
Il nove
- Il passaggio al nove
- Il nove, i mestieri, i cori cosmici e Dante
Gli archetipi come colori e come ritmi
- L’alchimia e la pittura
- Gli archetipi come ritmi in Cina e in Occidente
Parte seconda
I vangeli e l’alchimia
- La moneta
- Alchimia e pesca
- Messianismo e alchimia
- Alchimia ed escatologia
- Il calore innato
- Il testimone segreto
- Il corpo di gloria
- L’anima del mondo
- L’aldilà
- Il grano solitario
- Il seme e la matrice
- Il Pater noster e il settenario alchemico
- Il sale
- Il sale scipito
- La luce
- L’occhio
- L’occhio semplice
- La lampada
- La fiammella
- La saliva
- Il fermento
- La gemma
- La sapienza
Note
Parte terza. Pensieri alchemici fra 1975 e 1990
- L’alchimia emerge imperfettibile
- Le alchimie orientali
- L’alchimia dall’Egitto antico al Medioevo
- Goethe, Hawthorne, Strindberg
- Hawthorne teme l’alchimia
- Follia e alchimia in Strindberg
- Incontri con amici dell’alchimia
- Albert Riedel
- Giuseppe Sermonti
Indice dei nomi
Sposerò Buddha – Romanzo
Titolo originale: Marrying Buddha
Autore/i: Weihui Zhou
Editore: Rizzoli
prima edizione, traduzione di Yuan Huaqing.
pp. 294, Milano
Coco, affascinante e irrequieta scrittrice cinese, lascia Shanghai dopo il successo del suo primo romanzo e arriva a New York alla vigilia dell’attentato alle Torri Gemelle. Incontra Muju, fìlmmaker giapponese cui un quarto di sangue italiano ha regalato occhi bellissimi. Tra i due scatta all’istante un’intensa reazione chimica, finché, complici un piumino caldissimo e un umidificatore, non scoprono di essersi innamorati. Insieme sperimentano le gioie del sesso tantrico e della fusione spirituale, cullati dalla avvolgente, controllata energia di lui…
Eppure questo non basta a placare l’ansia di vita di Coco, la notte che si porta dentro e che neppure la città più sfavillante del mondo può rischiarare. Una sera, in un locale alla moda, conosce Nick, bello, brillante e spregiudicato, deciso a sedurla e a trascinarla in esperienze sempre più folli ed estreme. Ma neanche le notti pazze, il lusso, il parossismo delle emozioni arrivano a saziare Coco, a salvarla, mentre l’amore diviso tra Nick e Muju spacca a metà il suo giovane cuore selvaggio. Solo in Cina, sull’isola del Monte Putuo dove è nata, Coco potrà affrontare i suoi fantasmi e tentare di ritrovare se stessa, alla ricerca della perfetta fusione tra yin e yang. Con Sposerò Buddha, seguito del bestseller Shanghai Baby, Weihui si conferma protagonista indiscussa della nuova narrativa cinese. Dando voce alla tensione e alle pulsioni di una generazione sospesa tra l’attrazione di un Occidente sognato e vicino e il richiamo di tradizioni millenarie. Un romanzo sensuale, apocalittico e liberatorio con un finale nascosto nella zona più profonda dell’anima.
Weihui, trentuno anni, si è laureata in letteratura presso la prestigiosa università di Fudan a Shanghai e ha lavorato come giornalista, redattrice, speaker, barista, percussionista, grafica pubblicitaria, regista, attrice e drammaturga. Nonostante la censura governativa, è oggi la più popolare scrittrice cinese. Il suo primo romanzo, Shanghai baby (Rizzoli 2001), è stato un bestseller internazionale, tradotto in 34 lingue.
Di Shanghai Baby hanno scritto:
“Weihui ha fatto divampare un incendio.” (La Stampa)
“Ha la forza di un grido disperato.” (Corriere della Sera)
“Un libro alchilico romantico e vissuto.” (Panorama)
“Un sensuale romanzo cinese in salsa occidentale sulla vita nella Cina contemporanea… censurato per aver affrontato temi tabù.”
Gli Indiani delle Pianure
Titolo originale: Indians of the Plains
Autore/i: Lowie Robert H.
Editore: Il Saggiatore
introduzione dell’autore, traduzione di Roberto Bosi.
pp. 264, 33 fotografie b/n, 56 disegni b/n, 2carte geografiche b/n, Milano
L’archeologia, l’etnologia, la preistoria, la mitologia sono tutte discipline che hanno negli ultimi anni colpito l’immaginazione del mondo intero: il passatempo e gli studi del dilettante sono diventati scienza, la scienza dello specialista si è fatta hobby interessante e piacevole. Ormai non dobbiamo cercare le tracce delle antiche eta e delle civiltà scomparse nei testi, spesso difficili, degli storici di un tempo: i reperti degli scavi parlano oggi per moltissimi appassionati un linguaggio chiaro e già rivelatore. Al confronto con alcuni gruppi di primitivi attuali, come ad esempio i nomadi dell’Eurasia settentrionale, i Pigmei, i Boscimani, molte tribù. dell’America meridionale ed altri, che conservano le sopravvivenze di remoti costumi, le scoperte sul terreno e le tradizioni orali di miti e leggende si illuminano di nuove prospettive, che ampliano sempre più il panorama della storia delle civiltà.
Questa collana – che s’intitola «Uomo e mito» e che vuol compiere la saldatura fra le conquiste del pensiero e le tecniche dell’homo faber – si impegna a costruire un mosaico in cui siano presenti quei popoli e quelle regioni che hanno dato un contributo importante alla successione delle culture umane o in cui si conservano oggi le vestigia di civiltà poco note. Ogni volume è scritto da uno specialista della materia in forma chiara e accessibile a tutti; esso sarà quasi sempre corredato di numerosissime fotografie fuori testo, disegni, carte geografiche, tavole cronologiche, repertori di consultazione e indici analitici.
Introduzione
La Cultura Materiale
L’organizzazione Sociale
Giochi e Passatempi
L Arte
La Vita Religiosa
Appendice
Bibliografia
Tavole
Note alle Tavole
Indice Analitico
Maometto il Profeta
Autore/i: Crespi Gabriele
Editore: Edizioni Paoline
prefazione di Elio Guerriero, introduzione dell’autore.
pp. 244, Cisinello Balsamo (MI)
Una biografia di Maometto che guarda al fondatore dell’Islam con simpatia e partecipazione. Il profeta non è più un «seminator di scandalo e di scisma», secondo la nota definizione di Dante (Inferno XXVIII, 33), ma una personalità religiosa, un annunciatore sincero e fedele della parola. Profondamente inserito nella vita nomade e tribale del suo popolo, Maometto se ne distacca per la particolare sensibilità religiosa. Egli è l’eletto di Dio, il destinatario di una rivelazione che prende forma definitiva nelle sure del Corano che egli si impegna a diffondere nel mondo circostante. A questo scopo non rifugge dalla guerra, dall’abilita e dall’astuzia diplomatica fino alla soglia dell’inganno. È la storia di un profeta sostenuto dalla passione dell’annuncio, di un uomo che per la forza della sua missione ha influito come pochi sulla storia dell’umanità. Ricorrendo ampiamente alle fonti poetiche preislamiche e islamiche, Gabriele Crespi ha saputo rappresentare con freschezza e autenticità la figura del profeta.
Gabriele Crespi è nato nel 1946. Dopo la laurea in filosofia medievale all’Università Cattolica di Milano, si è perfezionato in lingue e letterature orientali. Ha lavorato con i professori F. Gabrieli, F. Noya e Valeria Piacentini-Fiorani. Docente di lingua e civiltà italiana a Beirut e all’Università di Algeri, è stato per anni lettore di lingua araba alla Cattolica di Milano.
Ha pubblicato: Gli arabi in Europa, Milano 1982: Nel nome di Dio, Edizioni Paoline 1985.
Introduzione
Cronologia essenziale
La famiglia del Profeta
I. L’ARABIA E GLI ARABI
- L’ambiente e la vita
- La religione
II. LE VICENDE STORICHE
- L’Arabia centrale
- Ebrei e cristiani nell’Arabia preislamica
III. LA VENUTA DI MAOMETTO
- I primi anni
- Il matrimonio
IV. LA CHIAMATA E LA PREDICAZIONE
- Dio sceglie il suo Profeta
- La missione
V. GLI ANNI ALLA MECCA
- Le difficolta
- La Rivelazione e i fedeli
VI. L’ORIZZONTE SI ALLARGA
- L’égira
- Le prime spedizioni
- I pozzi di Badr
VII. IL SIGNORE DI MEDINA
- Relazioni con gli ebrei
- La comunità
VIII. SUL CAMMINO DI DIO
- La battaglia di Uhud
- L’Islam si rafforza
- L’assedio
IX. LA VIA DEL RITORNO
- L’uomo di Stato
- L’armistizio e le campagne
- Gli inviti ai sovrani
X. LA PRESA DELLA MECCA
- Il ritorno
- La scelta delle tribù
XI. L’ANNO DELLE DEPUTAZIONI
- Cristiani e pagani
- La fede e la vita
XII. IL PELLEGRINAGGIO DELL’ADDIO E LA MORTE
- Il pellegrino
- L’addio
Bibliografia
Gli autori
Glossario
La Cabbala Rivelata – Guida Personale per una Vita più Serena
Titolo originale: Kabbalah Revealed – The Ordinary Person’s Guide to a More Peaceful Life
Autore/i: Laitman Michael
Editore: Urra
introduzione di Ervin Laszlo, traduzione di Myriam Drori.
pp. XIII-114, nn. figure b/n, Milano
“Ho deciso di scrivere questo libro per presentare la Cabbala come una fonte di saggezza, che ha dimostrato la propria validità nel corso di migliaia di anni. In effetti, come guida spirituale e pratica alla vita, la Cabbala e, oggi, più attuale che mai.
Questo libro racconta la vera storia della Cabbala: come è nata, come si è evoluta e come può rappresentare, oggi, una guida per tutti noi, aiutandoci a vivere in modo sereno e prospero, pur nelle incertezze del mondo di oggi. Racconta anche il viaggio personale che state per intraprendere alla scoperta del significato della vita e della nostra collocazione nell’universo. Ho raccontato la storia della Cabbala in modo chiaro e semplice, perchè desidero che la lettura di questo libro sia gradevole quanto è stata la sua scrittura. Se poi La Cabbala rivelata dovesse riuscire a donare sicurezza e serenità alla vostra vita e un’occhiata all’eternità, questa sarà la mia ricompensa.”
Michael Laitman studia la Cabbala da più di trent’anni. Ha pubblicato più di 25 libri di Cabbala e numerosi articoli relativi alle connessioni tra scienza e Cabbala.
Nato nel 1946, consegue la laurea in Filosofia presso l’Accademia delle Scienze di Mosca e, in seguito, una Specializzazione in Biocibernetica all’Università di San Pietroburgo. Professore di Ontologia e di Teoria della Conoscenza, è il Fondatore dell’Istituto di Ricerca Ashlag (ARI). È scienziato e ricercatore.
È stato allievo ed assistente personale del Rav Baruch Ashlag, figlio di Baal ha-Sulàm (autore del commento al Libro dello Zohar), e segue le orme del suo maestro insegnando e diffondendo la saggezza della Cabbala.
Nel 2005, diventa membro del World Wisdom Council, un organizzazione che riunisce scienziati e personalità pubbliche nello sforzo di risolvere i problemi globali della civilizzazione moderna.
Introduzione – La coscienza planetaria
Capitolo 1 – La Cabbala: passato e presente
- Il Piano Generale
- La culla della scienza
- Altre vie
- Le grandi domande
- La nascita della Cabbala
- Il motore del cambiamento
- Prendere il comando
- Nascondersi, cercare e non trovare
- Il lieto fine della crisi mondiale
- L’egoismo è una trappola
- La necessita dell’altruismo
- Una migliore percezione
- Il momento è arrivato
- Riassumendo
Capitolo 2 – II desiderio più grande del mondo
- Un trampolino per la crescita
- Dietro porte chiuse
- L’evoluzione dei desideri
- Controllare i desideri
- Sorge un nuovo desiderio
- Un nuovo metodo per un nuovo desiderio
- Tikùn: correggere il desiderio di ricevere
- Riassumendo
Capitolo 3 – l’origine della Creazione
- I Mondi Spirituali
- Le quattro fasi fondamentali
- La ricerca del Pensiero della Creazione
- La via
- Adam ha Rishòn: l’anima complessiva
- La grande caduta
- Riassumendo
Capitolo 4 – Il nostro universo
- La piramide
- Lo scenario della vita
- Come è in alto, cosi è in basso
- Ascendere la scala
- Costruire il Kli (vaso)
- Il desiderio di Spiritualità
- Riassumendo
Capitolo 5 – Quale realtà è reale?
- I tre limiti nello studio della Cabbala
- Il primo limite: cid che percepiamo
- Il secondo limite: dove percepiamo
- Il terzo limite: chi percepisce
- La percezione della realtà
- Una realtà inesistente
- Il meccanismo di misura
- Il sesto senso
- Un cammino esiste, giacchè un desiderio l’ha creato
- Il Pensiero della Creazione
- Reshimòt: ritorno al futuro
- Riassumendo
Capitolo 6 – Il sentiero (stretto) verso la libertà
- L’oscurità prima dell’alba
- Il perfezionamento del mondo in quattro passi
- Conoscere i nostri limiti
- Le redini della vita
- Cambiare la società per cambiare me stesso
- I quattro fattori
- Scegliere ambiente adatto per la correzione
- Non si tratta di anarchici
- L’inevitabile morte dell’ego
- Il rimedio
- Una libertà fasulla
- Le condizioni per il libero arbitrio
- Realizzare il libero arbitrio
- La fede
- La ragione
- Riassumendo
Appendice – Che cos’é Bnei Baruch
Metodo Alexander – Una Tecnica Contro la Stanchezza Fisica e Mentale, alla Riconquista dell’Energia
Autore/i: Barker Sarah
Editore: Red Edizioni
traduzione di Marco e Dida Paggi.
pp. 144, nn. illustrazioni b/n, Como
Non l’ennesimo sistema basato su esercizi di ginnastica o sull’attività fisica forzata: il metodo elaborato da F.M. Alexander consiste in una semplice tecnica per comprendere e correggere molti movimenti e posizioni del corpo che ci rubano energia, e giungere al loro controllo dinamico e consapevole.
È una chiave applicabile a tutte le attività, nel lavoro e nel tempo libero, per migliorare il rendimento con minore fatica.
G. Bernard Shaw e Aldous Huxley facevano uso di questo metodo, il filosofo J. Dewey attribuiva ad esso il proprio vigore anche in tarda età; il premio Nobel N. Tinbergen ne raccomanda l’adozione generalizzata, affermando che il cattivo uso del nostro corpo, cosi comune nelle attuali condizioni di vita, grazie al metodo Alexander può essere visto sotto una luce completamente nuova.
La Rivolta dei Samaritani
Oltre la giustizia, alla ricerca della fraternità nuova dimensione sociale
Autore/i: Giaquinta Guglielmo
Editore: La Guglia Editrice
prefazione di René Coste, introduzione dell’autore.
pp. 344, Roma
Ci fu una volta un «samaritano»: ce lo assicura il Vangelo.
Incontrò, lungo il cammino, un uomo vittima dei banditi ed ebbe il coraggio di fermarsi e di soccorrerlo. Oggi i banditi ci sono ancora, e per di più si sono moltiplicati, ma di samaritani ben pochi se ne incontrano. Anzi è tutta la nostra società che è ormai divenuta violenta e oppressiva e ha eliminato, con la scusa del progresso, i valori propri dei samaritani e cioè l’amore e la fraternità.
Ma può una civiltà continuare ad esistere senza tali valori?
Da qui l’esigenza di una «rivolta dei samaritani» che, contestando l’attuale situazione, tornino ad affermare e a vivere tra gli uomini il principio essenziale della fraternità come condizione della vita sociale.
Se tale rivolta dovesse fallire non ci rimarrebbe che tornare alla giungla.
Perché ciò non avvenga, i samaritani rivolgono il loro messaggio anche a te e ti chiedono di conoscerli e di aiutarli.
Prefazione
Introduzione
Parte I:
Cap. I – Il piano di Dio
Cap. II – Un mondo senza pace
Cap. III – Le molte speranze
Cap. IV – Le due vie
Cap. V – Annotazioni critiche
Cap. VI – Una terza, una quarta, una quinta… via
Cap. VII – La giustizia
Cap. VIII – Realtà sociale e religione
Cap. IX – La sociologia cristiana
Cap. X – Contestazione
Cap. XI – Valori e limiti della Sociologia cristiana
Cap. XII – Octogesima adveniens
Cap. XIII – Teorie del supplemento
Cap. XIV – Il problema sociale nel pensiero del Vaticano II
Cap. XV – La sacralizzazione
Cap. XVI – Una nuova soluzione
Cap. XVII – Pietas
Cap. XVIII – Intuizioni
Cap. XIX – Fraternità cristiana e vita
Cap. XX – Un nuovo messaggio
Cap. XXI – Dalla fraternità cristiana a quella spirituale
Cap. XXII – Dalla fraternità spirituale alla spiritualità sociale
Cap. XXIII – La sociologia spirituale
Cap. XXIV – La sociologia spirituale e sociologia cristiana
Cap. XXV – Le grandi utopie
Parte II:
Cap. I – Progetto storico
Cap. II – Metodologia di azione
Cap. III – Metodologia di diffusione
Cap. IV – Uomini nuovi
Cap. V – Carta delle «esigenze» delle fraternità umana e cristiana
Cap. VI – Esperienze
Conclusione: Spiritualità sociale oggi
- Appendice
- Indice analitico
- Indice delle opere citate
- Indice delle citazioni scritturistiche
- Indice delle citazioni dei documenti conciliari
- Indice delle citazioni dei documenti pontifici