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Libri dalla categoria Islamismo

L’ABC per Diventare Ipnotisti

L’ABC per Diventare Ipnotisti

Dodici esperimenti pratici (Attenzione: il retro di questo libro vi servirà come strumento per i vostri primi esperimenti)

Autore/i: Binarelli Tony

Editore: Astra

Supplemento al n° 10 di Astra, premessa dell’autore.

pp. 82, Roma

Questo piccolo manuale non ha la pretesa di costituire un corso completo di ipnotismo, ma soltanto di rappresentare un primo contatto con una “disciplina” tanto affascinante che, ormai definitivamente uscita dalle stanze oscure della superstizione, viene usato ormai soltanto per fare spettacolo, ma anche come un valido supporto scientifico, con applicazioni in vari campi e, soprattutto, in medicina. Dunque non ho lo scopo nè presunzione di trasformare tutti i lettori di questo libro in perfetti ipnotizzatori. Illustrando le tecniche fondamentali dell’ipnosi, vorrei soltanto aiutare a scoprire in se stessi facoltà magari fino a ieri ignorate… (Dalla premessa di Tony Binarelli)

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  • L’ipnosi cos’è
  • Siamo tutti ipnotizzatori
  • Diversi stati ipnotici
  • Tutti possono essere ipnotizzati
  • Ipnosi e animali
  • Autoipnosi e training autogeno
  • L’ipnosi in medicina
  • Ipnosi e facoltà extrasensoriali
  • Ipnosi e volontà
  • Gli esercizi di concentrazione
  • L’ambiente più adatto
  • Regolazione del battito cardiaco
  • Regolazione del sistema respiratorio
  • Controllo del plesso solare
  • Presa di coscienza del corpo
  • Presa di coscienza della mente

Dodici tecniche per provocare l’ipnosi

  • Seduto di fronte a voi
  • In piedi di fronte a una parete
  • Seduto e a vostro contatto
  • Il sistema del quadrato nero
  • In piedi e “occhi negli occhi”
  • Il sistema dello specchietto
  • Il soggetto distratto
  • Seduto, schiena alla spalliera
  • Ancora lo specchietto
  • Lui seduto, voi in piedi
  • In piedi di fronte a voi
  • La mano dietro la nuca

Esperimenti ipnotici spettacolari

  • La caduta all’indietro
  • La caduta in avanti
  • Le mani incatenate
  • Rigidità degli arti

Altri esperimenti

  • Le allucinazioni ipnotiche
  • L’anestesia ipnotica
  • Il risveglio dall’ipnosi
  • Suggestioni post-ipnotiche

Esperimenti curiosi con gli animali

  • …Con le galline
  • …Con un cane
  • …Con piccoli uccelli
  • …Con un pappagallo

Il decalogo dell’ipnotizzatore

Giovanni Leone – La Carriera di un Presidente

Giovanni Leone – La Carriera di un Presidente

Autore/i: Cederna Camilla

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

dodicesima edizione.

pp. 256, Milano

Questo libro è nato da un amore profondo per la democrazia, i suoi organi, i suoi istituti, i suoi valori e persino i suoi simboli. E da un rispetto, che a qualcuno parrà persino eccessivo, per quella massima espressione dello spirito democratico che è il presidente della repubblica, alto presidio del nostro sistema politico istituzionale.
Purtroppo nei trent’anni di vita del giovane stato italiano questo amore è andato deluso: parallelamente al corrompersi della vita politica e al decadere delle istituzioni si è avuta una progressiva degradazione dell’immagine del rappresentante ufficiale del paese. Tra i due fenomeni c’è sicuramente correlazione, sicché sarebbe ingiusto considerare la singola persona come responsabile di un guasto che ha cause più diffuse e profonde. Semmai si potrebbe dire ancora, questa volta con amara ironia, che l’immagine simbolica dell’Italia esprime fedelmente l’essenza, la natura, lo stato della nostra repubblica.
Ma se le cause del malanno vanno ricercate nella storia del trentennio i sintomi e gli effetti possono essere colti oggi solo da un severo accertamento diagnostico: di qui la decisione di condurre un’indagine sull’attuale capo dello stato, sulla sua carriera professionale e politica, le sue amicizie, il suo curricolo parlamentare, fino ai momenti più alti dell’ascesa ai vertici, come presidente della camera, presidente del consiglio e infine presidente della repubblica.
Sarcastico e conciso, ma sorretto sempre da una costante passione politica, il libro si snoda veloce in sedici capitoli, scanditi da quattro parti, che descrivono l’uomo dal suo affacciarsi alla vita pubblica fino al suo triste declino.

Camilla Cederna, che da anni sull’”Espresso” segue fatti e personaggi della società civile e politica italiana, ha pubblicato da Feltrinelli volumi di grande successo che hanno inciso profondamente sull’opinione pubblica: Pinelli. Una finestra sulla strage (1971) e Sparare a vista. Come la polizia del regime DC mantiene l’ordine pubblico (1975). Precedentemente erano apparsi presso altri editori Noi siamo le signore (1958), La voce dei padroni (1962), Fellini 8½ (1963), Signore e signori (1966), Le pervestite (1968), Maria Callas (1968): ora è uscito in edizione tascabile Il lato debole, che raccoglie dei testi apparsi nella celebre, omonima rubrica giornalistica.

Chymica Vannus – Dell’Alchimia o La Scienza Sognata

Chymica Vannus – Dell’Alchimia o La Scienza Sognata

Questo testo è stato pubblicato in occasione della mostra «Chymica Vannus: dell’Alchimia o la scienza sognata» presso la Biblioteca Classese di Ravenna, nel 1986.

Autore/i: Autori vari

Editore: Longo Editore

a cura di Donatino Domini, con un saggio introduttivo di Jacques van Lennep, edizione particolare per EniChem.

pp. 132, nn. illustrazione a colori e b/n, Ravenna

L’Alchimia è il «crivello chimico» (Chymica Vannus), desiderio ed empiria, contaminazione di reale ed immaginario, «scienza» che interpreta i fenomeni materiali della natura e animismo che li accompagna.
Un unico mondo fatto di «realtà» e di «favola», la cui compattezza e ricchezza concettuale doveva segnare con la sua impronta una lunga stagione della cultura europea.
Il testo introduttivo e le immagini intendono fornire una vasta panoramica sul fonti storiche ed iconografiche che segnano, dal XV al XVIII secolo, il rapporto tra tecnologia, ossia l’invenzione di alambicchi, forni, e atanor e l’ideologia che, pur avendo una impostazione esoterica, persegue, negli accostamenti combinazioni di «simili», fini di ricerca naturale.

Le scienze fisico-chimiche dai secoli anteriori a quello che ci precede sono tutte legate ad una concezione dell’uomo parte del cosmo e, in certo modo, isolato nella propria ricerca e scoperta delle verità scientifiche.
Il passaggio dall’umanesimo alla scienza è uno dei momenti più difficili della cultura europea.
Va ripercorso, tuttavia, perchè il salto di qualità di quell’epoca è in parte di nuovo da riproporsi nel mondo attuale, dove si ha una sorta di sorpasso fra lo scienziato è l’umanista, Riproporre un tema ampio di confronto aiuta non soltanto a riconoscere la funzione della scienza in questo periodo, ma anche a sciogliere alcune riserve sulla necessita di dare sempre più ampio spazio alla ricerca, purchè sia chiara la funzione che la ricerca svolge nel periodo attuale, dove non vi è più ricerca singola, ma di gruppo.
La svolta dell’uomo, che è passato da alchimista solitario a ricercatore per la società tutta, determina la presenza della statualità in tutti i settori della ricerca scientifica, non soltanto per i grandi mezzi di impiego economici destinati ad essa, ma per il ruolo pubblico che la ricerca svolge.
Con questa mostra ci si propone di illustrare il passaggio dall’ALCHIMIA, segreta ed esoterica, alla CHIMICA moderna. Può essere cioè la storia della trasformazione della materia nei secoli, Il mito alchemico, la sperimentazione fino alla ricerca scientifica del nostro secolo, e la strada obbligata che ha percorso l’uomo dal tentativo eterno di raggiungere la perfezione, sia sul piano spirituale (scienza alchemica), che su quello materiale, del benessere, della comodità del vivere moderno, della lotta alla fame e alle malattie (scienza chimica moderna).
Tutto ciò tenta di esprimere la Mostra di Ravenna. Ed ENICHHEM, il grande gruppo della chimica pubblica, fa parte integrante di questa realtà.
Come industria chimica italiana, affonda le sue radici nella storia dei grandi alchimisti, ma come gruppo internazionale, operante in tutti i paesi del mondo, Enichem Oggi «guarda avanti», per costruire all’uomo un futuro migliore.

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Dall’alchimia alla chimica

Alchimia. Scienza, scienza immaginaria
e immaginario scientifico

di Jacques van Lennep

Le immagini
di Donatino Domini

Opere esposte

Giordano Bruno – Il Filosofo che Morì per la Libertà dello Spirito

Giordano Bruno – Il Filosofo che Morì per la Libertà dello Spirito

Titolo originale: Giordano Bruno Oder der Spiegel des Unendlichen

Autore/i: Drewermann Eugen

Editore: Rizzoli

traduzione di Enrico Ganni.

pp. 306, Milano

Roma, 17 Febbraio 1600: Giordano Bruno viene arso vivo su un rogo per disposizione dell’inquisizione. Drewermann ricostruisce con rigore filologico e storico, ma soprattutto con viva partecipazione, le vicende di un uomo che divenne il simbolo della libertà spirituale. In queste pagine rivivono gli anni della sua formazione, l’ordinazione a frate domenicano, i dubbi e le passioni, le dispute filosofiche, l’esoterismo, l’arte della memoria, i viaggi attraverso l’Europa per sfuggire ai tentacoli della Santa Inquisizione, poi l’interminabile processo, il carcere, la tortura e infine la morte.
Questo libro è l’«autobiografia possibile» di Giordano Bruno.

«Nel suo libro Drewermann si identifica fino in fondo con il pensiero di Bruno, ed è difficile capire quanto sia un artificio letterario, che sottolinea la comune condizione di condannati della Chiesa.» (Gianni Baget Bozzo)

Eugen Drewermann ha studiato filosofia, teologia e psicoanalisi. Sacerdote e docente di teologia a Paderborn, nel 1992 è stato sospeso a divinis e allontanato dall’insegnamento perle posizioni assunte nei confronti della gerarchia ecclesiastica.È autore di numerosi volumi, tra i quali, pubblicati anche in Italia, Parola che salva, parola che guarisce (1990), Psicanalisi e teologia morale (1992) e, presso Rizzoli, lo discendo nella barca del Sole (1993).

500 Precetti per una Vita Felice

500 Precetti per una Vita Felice

Titolo originale: Préceptes de vie

Autore/i: Dugpa Rimpoce

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione di Jean-Paul Bourre , traduzione di Raffaele Donnarumma.

pp. 128, Milano

«Sei tu stesso il tuo avversario, la causa ripetuta dei tuoi fallimenti, C’è in te un mondo oscuro, che non conosci. Affrontalo con armi di luce.»

La felicità e l’amore, l’amicizia e la libertà, la sessualità e la seduzione, il successo e la realizzazione di sé: i «precetti di vita» di Dugpa Rimpoce – ordinati e trascritti da Jean-Paul Bourre – sono parole che sgorgano da una saggezza antica, plurimillenaria, rivolte però agli uomini e alle donne di oggi.
Discepolo del Dalai Lama, Dugpa Rimpoce è unanimemente considerato il «maestro degli aforismi».
Dalla quiete e dalla solitudine del monastero buddhista di Nagarkot, alle pendici dell’Himalaya, in cui si era ritirato dopo aver conosciuto le grandi metropoli e le folle di Londra e di Nuova Delhi, Rimpoce rispondeva con stupefacente precisione ai problemi e alle angosce del nostro tempo, dispensando insegnamenti e stimolando riflessioni sulle domande cruciali che assillano ogni uomo nell’arco della sua esistenza.

Dugpa Rimpoce, monaco tibetano, è stato discepolo del Dalai Lama e l’ha seguito nell’esilio in India, a Dharamsala, nel 1959. Di qui si è poi trasferito nel monastero di Nagarkot, in Nepal. È morto nel 1989 a Dharamsala.

Psicologia della Maternità

Psicologia della Maternità

Autore/i: Ellis Havelock

Editore: Newton Compton Editori

introduzione di Fausto Antonini, traduzione di Franco Lucio Schiavetto.

pp. 208, Roma

Con i lavori presentati in questo volume, il settimo della serie Psicologia del sesso, Havelock Ellis affronta per la prima volta, dopo aver già esaminato le costituenti dell’impulso sessuale umano, le relazioni che lo legano all’ambiente sociale, ai suoi condizionamenti ed alle sue influenze.
Nel breve studio iniziale, lo stato psichico durante la gravidanza, viene esaminato proprio «il momento in cui il complicato processo della sessualità raggiunge il suo scopo finale», cioè in definitiva «l’istinto materno come uno dei grandi fatti costitutivi dell’amore».
Nella seconda sezione del volume l’aspetto sociale del problema acquista la sua dimensione vera nella ricerca del significato del rapporto tra Madre e Figlio.
Un argomento senz’altro rivoluzionario, e particolarmente provocatorio per i tempi, se si pensa che quel rapporto viene esaminato sotto il profilo dell’implicazione sessuale.
La terminale Confessione sessuale d’un russo del sud è inserito nel volume dallo stesso Ellis, in quanto con esperienza singolare, «come dimostrazione del danno che può arrecare la perdita o la diminuzione dell’autocontrollo all’interno della sfera della sessualità».

Adamo, Eva e Pinocchio

Adamo, Eva e Pinocchio

Come e perché possiamo dirci umani

Autore/i: Gaylin Willard

Editore: Leonardo Editore

prima edizione, prologo dell’autore, traduzione di Roberto C. Sonaglia.

pp. 288, Milano

Adamo ed Eva, come Pinocchio, hanno lasciato il mondo sicuro e amorevole dell’infanzia per entrare nell’imprevedibile ma più esteso universo degli adulti. Non importa ciò che hanno perso, il futuro sarà loro. Nel momento in cui hanno lasciato il paradiso per addentrarsi nel mondo ignoto a est di Eden, si sono imbarcati in un viaggio eccezionale, che solo la nostra specie era in grado di intraprendere.

L’Homo sapiens, oggi tanto preoccupato di rispettare le altre specie animali e l’ambiente che, viceversa, vengono di giorno in giorno messi a repentaglio dal suo sviluppo incontrollato, sa davvero chi è? Si apprezza ancora come meraviglia assoluta del creato?
I disastri ecologici e la minaccia della distruzione atomica hanno scosso l’arrogante fede positivistica nella scienza e nella tecnologia. Ai nostri occhi l’uomo rappresenta un fallimento, e una specie depressa è inevitabilmente candidata all’estinzione.
Controcorrente, con l’audacia di una provocazione e la serenità di un discorso analitico, un esperto dei problemi bioetici ci richiama all’urgente necessità di garantire la sopravvivenza di una specie unica e straordinaria, la sola al mondo in grado di fare il bene e il male, di autodistruggersi oppure di ricrearsi. In questo l’Homo sapiens è veramente “a immagine di Dio”: dunque, per comprendere il dramma esistenziale dell’uomo moderno non c’è metafora migliore e più efficace della vecchia vicenda di Adamo ed Eva come la racconta il libro della Genesi. Le particolarità biologiche che distinguono l’uomo da tutti gli altri animali si accompagnano a quella possibilità di scelta morale che permise ai nostri progenitori di staccare dall’albero il frutto proibitissimo e di avvertire, subito dopo, una vergogna e un senso di colpa che nessun animale ha mai provato.
Capacità di affetto, tenerezza, immaginazione, empatia, compassione sono attributi tipici della nostra specie esattamente come l’abitudine, inaugurata nel paradiso terrestre, di accusarci l’un l’altro e di mentire. A darci un’altra chiave per esaminare lo sviluppo morale di un umano è proprio il “bugiardo” delle storie per bambini: Pinocchio è una potenzialità d’uomo, un informe pezzo di legno con il dono della parola. Egli riesce a trasformarsi in un “bambino vero” quando impara che la libertà si costruisce solo in un contesto di lavoro e responsabilità.

Willard Gaylin, psichiatra e psicanalista, ha fondato e presiede l’Hastings Center for Bioethics di New York, che indaga sui problemi etici legati alla genetica e allo sviluppo delle scienze naturali. Fra i suoi libri, che negli Stati Uniti sono veri e propri bestseller, Feelings: Our Vital Signs, Rediscovering Love, The Killing of Bonnie Garland e The Rage Within.

La Cina Scuote il Mondo

La Cina Scuote il Mondo

Titolo originale: China Shakes the World

Autore/i: Belden Jack

Editore: Editori Laterza

introduzione Owen Lattimore, traduzione di Giovanni Ferrara.

pp. XVI-800, Bari

Dall’introduzione:
«Alla fine degli anni trenta e durante la guerra Jack Belden era per me – ma penso anche per numerosissimi altri che pure erano stati in Cina più a lungo di lui – una figura leggendaria. Egli era l’uomo che conosceva il lato oscuro della Cina, dove vi attendevano in agguato i pidocchi. La maggioranza di noi era – eccettuati Edgar Snow e Agnes Smedley – gente ordinaria: o eravamo cresciuti in Cina, o vi eravamo venuti per assumere incarichi di lavoro concordati in precedenza, oppure, provvisti di borse di studio accademiche, per studiare la lingua. Jack Belden era invece venuto in Asia come marinaio scelto; e, saltato giù dalla sua nave a Hong Kong, aveva poi vagabondato per le città portuali e effettuato incursioni nell’entroterra. Sin dall’inizio egli sembra aver diffidato dell’intellighenzia, ed avere piuttosto simpatizzato con i diseredati e gli umili. Era l’uomo che conosceva la vita dei contadini sottoccupati, degli operai sottopagati e della cupa soldataglia sin nei suoi aspetti più scabrosi: il sesso, alcool, la droga.
Quando, nel 1937, cominciò l’invasione giapponese in grande stile, Jack Belden era già stato in Cina per cinque anni. Aveva visto una buona parte del paese – particolarmente le zone in cui l’urto dell’invasione giapponese sarebbe stato più brutale – e aveva un’infarinatura della lingua. A giudicare dagli indizi sparsi qua e la nei suoi scritti, si trattava della lingua della gente priva di istruzione o semialfabeta piuttosto che della lingua degli intellettuali e ideali scribacchini politici.[…]»

I Segreti del Codice – La Verità Dietro il Codice da Vinci

I Segreti del Codice – La Verità Dietro il Codice da Vinci

Titolo originale: Secrets of the Code

Autore/i: Autori vari

Editore: Sperling & Kupfer Editori

a cura di Dan Burstein, nota e introduzione del curatore, traduzione di Corrado Ferri e Valeria Galassi.

pp. XXVII-380, cartine geografiche e ill. b/n, Milano

«Voglio essere chiaro: Il Codice da Vinci è un romanzo, un’opera di intrattenimento, qualcosa di cui godere. Eppure parte del piacere, se non altro per me, nasce dal seguirne i fili dell’intreccio, le idee, i collegamenti. Ecco di che cosa tratta questo volume.»
(Dan Burstein)

«Ciò che trovo interessante del libro di Dan Brown è il fatto che solleva una domanda molto importante: se i capi della Chiesa hanno cancellato una parte così cospicua della storia del cristianesimo primitivo, c’è qualcos’altro che non conosciamo? Che altro c’è da sapere?»
(Elaine Pagels)

Come innumerevoli altre persone, una sera Dan Burstein apre Il Codice da Vinci… e rimane catturato dalla narrazione fino al Mattino successivo. Chiuso il romanzo, Scopre che gli sono rimaste aperte parecchie questioni: che cos’era in realtà il Santo Graal? Cristo era veramente un femminista ante litteram? Perché alcuni vangeli sono stati esclusi dal Nuovo Testamento? Quanto c’é di dimostrabile e quanto di ipotetico nel best-seller di Dan Brown, ma anche in film provocatori come L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese? Burstein tenta di soddisfare la sua curiosità comprando tutti i libri reperibili sull’argomento, e poi riviste e videocassette, ma non gli bastano. Intanto la febbre per il Codice dilaga a livello mondiale, si moltiplicano i siti internet e altri lettori reclamano a gran voce approfondimenti. A questo punto Burstein si chiede: e se continuassi la mia ricerca mettendo a disposizione di tutti il materiale che ho raccolto? La sua proposta viene subito accettata da una casa editrice, e la caccia diventa ancora più avvincente. Se Brown cita un autore, Burstein non solo raccoglie e seleziona dalle sue opere i brani più significativi, ma spesso va dallo studioso stesso e lo intervista per porgli ulteriori, intriganti domande. Il risultato finale é un testo ricchissimo e affascinante, una vera messe di nomi illustri e di voci fuori del coro, in un campo di studi che scalza certezze millenarie, collegando antiche dee, sette segrete, gnosticismo e occultismo, leggende medievali e sensibilità moderna. Imperdibile.
Esperto di Internet e nanotecnologia, Dan Burstein ha fondato la newyorkese Millennium Technology Ventures Advisors, società d’investimento specializzata in tecnologie innovative, ha fatto parte del consiglio di una delle principali banche private di Wall Street ed é stato consulente di strategia aziendale di multinazionali come la Sony e la Microsoft. Giornalista pluripremiato, cofondatore della casa editrice Squibnocket Press e autore di sei best-seller sul futuro, con I segreti del Codice Burstein ha deciso per la prima volta di focalizzare la sua attenzione sul passato.

Storia e Sociologia nell’Opera di H. Taine

Storia e Sociologia nell’Opera di H. Taine

Autore/i: Mongardini Carlo

Editore: Dott. A. Giuffrè Editore

pp. 78, Milano

La presente bibliografa si basa sul saggio pubblicato dal Giraud nel 1902 (V. Giraup, Bibliographie critique de Taine, Paris, Hachette), Poche aggiunte e aggiornamenti ci è stato possibile fare alla parte che concerne le opere di Taine, perchè, per la verità, finora molto poco si è fatto per riunire in modo organico il molto materiale inedito ancora esistente. Le voci bibliografiche sono state disposte in ordine cronologico. Dei libri è stata indicata la data della prima edizione e quella dell’eventuale edizione definitiva, mentre per gli articoli si è presa nota di eventuali ristampe e rifusioni.
La bibliografia su Taine è stata disposta in ordine alfabetico. Oltre al naturale aggiornamento, molte voci sono state aggiunte a quelle citate dal Giraud e riguardanti scritti pubblicati prima del 1902.

Memorie sulla Elettricità Animale

Memorie sulla Elettricità Animale

Al celebre abate Lazzaro Spallanzani aggiunte alcune elettriche esperienze di Giovanni Aldini

Autore/i: Galvani Luigi

Editore: Edizioni Theoria

prima edizione, con un saggio di Maurizio Mamiani, introduzione a cura di Mauro Recenti, collana: I Segni N° 15.

pp. 192, illustrazioni b/n, Roma

A un secolo e mezzo dalla nascita di Galileo Galilei, e quindi della scienza moderna intesa come ricerca non più casuale bensì sperimentale, Galvani percepì l’importanza di un fenomeno osservato “per caso” mentre indagava sulle forze elettriche sui nervi degli animali: il fenomeno era la concomitanza delle contrazioni muscolari di una rana, con le scintille di una macchina elettrostatica. Come ebbe a dire Pasteur, “il caso, nel campo delle osservazioni, favorisce solo le menti preparate”: e certamente tale era la mente di Galvani e profondamente coinvolta nell’interesse generale per l’osservazione scientifica manifestatosi dopo l’invenzione nel 1746 della bottiglia di Leida e gli esperimenti con essa eseguiti da Franklin, e dopo, l’invenzione dell’elettroscopio. Delle sue esperienze sull’elettricità animale Galvani riferì in diversi scritti fra i quali le Memorie che qui si pubblicano integralmente con l’aggiunta delle esperienze del nipote Giovanni Aldini, e cioè nella forma stessa in cui apparve la prima edizione dell’opera nel 1797, un anno prima della morte dello scienziato. Le Memorie sulla elettricità animale al celebre abate Lazzaro Spallanzani costituiscono una testimonianza fondamentale nell’ambito di una fra le più celebri controversie sorte nella storia della scienza, quella dell’esistenza o meno di una “elettricità animale”. La disputa che vide impegnati fra gli altri Alessandro Volta, Giovanni Aldini, Eusebio Valli, doveva terminare con l’invenzione della pila nel 1800, risultato cui il Volta pervenne proprio grazie a quelle esperienze con le quali intendeva confutare la concezione galvanica della elettricità animale.

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Introduzione (M. Recenti)

Il galvanismo di Galvani (M. Mamiani)

Nota biografica
Nota bibliografica

Prospetto sinottico dei principali interventi nella disputa sulla elettricità animale

Note al testo

Memorie sulla elettricità animale

  • Memoria prima
  • Memoria seconda
  • Memoria terza
  • Memoria quarta
  • Alcune elettriche esperienze del cittadino Aldini
  • Tavole

Indice dei nomi

Marx e Freud

Marx e Freud

Titolo originale dell’opera: «Beyond the Chains of Illusion. My Encounter with Marx and Freud»

Autore/i: Fromm Erich

Editore: Garzanti Editore

terza edizione, traduzione di Luigi Pecchio , copertina di Fulvio Bianconi , nella collezione «I Garzanti».

pp. 224, Milano

Il marxismo e la psicanalisi sono le due dottrine che, con un’incidenza assai superiore a qualsiasi altra, hanno trasformato il mondo contemporaneo. Si può anzi rilevare che il loro influsso, anziché diminuire, si è oggi intensificato traducendosi in un processo culturale profondo e vasto che investe tutti gli strati della società. Era ovvio che vari studiosi, con impegno e modi diversi, tentassero di conciliare le due teorie rivoluzionarie, quella di Marx e quella di Freud, in un’unica visione che ne rilevasse le coincidenze e ne risolvesse le contraddizioni. Tra questi studi, che annoverano opere famose come La rivoluzione sessuale di Reich e Eros e civiltà di Marcuse, il libro di Fromm è uno dei più importanti non soltanto per l’autorità dello studioso, ma perché, a differenza di altri, dedica ampio spazio al confronto diretto, acutamente analitico, fra le due concezioni (ambedue materialistiche, dialettiche, umanistiche, basate sul «dubbio», sulla «forza della verità», sulla «presa di coscienza») per poi giungere a una visione globale basata sugli apporti comuni ai due grandi teorici: in sintesi prospettando un avvenire in cui l’uomo, sbarazzatosi delle illusioni, arriverà a conquistare la «verità che rende liberi».

Erich Fromm nasce a Francoforte nel 1900.
Figlio di un ricco commerciante, fu allevato in una atmosfera israelita ma più tardi egli respinse le sue convinzioni religiose.
Dopo aver completato la sua educazione secondaria studiò a Heidelberg e si laureò in filosofia. Studiò poi psicoanalisi a Monaco e si formò nell’Istituto di psicoanalisi di Berlino.
Non si laureò in medicina. Cominciò a praticare la psicoanalisi nel 1925 e divenne presto famoso.
Dal 1929 al 1932 fu assistente nell’Università di Francoforte, e nel 1930 la sua prima tesi sulla funzione delle religioni, fu pubblicata in Imago, una rivista edita da Freud .
Nel 1933 fu invitato all’Istituto di psicoanalisi di Chicago.
Nel 1934, per opposizione al nazismo, lasciò la Germania per stabilirsi permanentemente negli Stati Uniti. Tenne lezioni all’Università di Columbia dal 1934 al 1939 e in altre università americane.
Nel 1951 divenne professore del dipartimento di psicanalisi dell’Università nazionale del Messico.
Nel 1955 fu nominato Direttore del dipartimento di psicologia della stessa Università del Messico col compito di dirigere l’addestramento di psicoanalisi e di psichiatria.
Dal 1962 titolare di una cattedra di psichiatria a New Jork.
Erich Fromm muore a Locarno nel 1980.

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  • Qualche precedente personale
  • Il campo comune
  • La concezione dell’uomo e della sua natura
  • Evoluzione dell’uomo
  • Moventi dell’azione umana
  • L’individuo malato e la società malata
  • Concetto di salute mentale
  • Carattere individuale e carattere sociale
  • L’inconscio sociale
  • Il destino delle due teorie
  • Correlazione tra alcune idee
  • Credo

Il Monte Arci

Il Monte Arci

Autore/i: Camboni Gino

Editore: EdiSar – Editrice Sardegna

testi e didascalie di Gino Camboni, fotografie di Gianfranco Fois, hanno collaborato: Bruno De Martis, Barbara Fois, Luigi Maccioni, Bonaria Mulas, Giuseppe Nieddu, Raimondo Zucca.

pp. 160, interamente e riccamente illustrato da fotografie a colori e b/n, Cagliari

Sommario:

  • Il Monte Arci
  • Il territorio
  • La geologia
  • Inquadramento geomorfologico di Luigi Maccioni
  • L’ossidiana
  • La flora
  • Monte Arci: la flora di Bruno De Martis e Bonaria Mulas
  • La fauna
  • L’archeologia
  • La preistoria di Raimondo Zucca
  • Il periodo punico e romano di Giuseppe Nieddu
  • Il medioevo e i castelli di Barbara Fois
  • L’economia
  • Tradizioni e leggende

I paesi
Ales, Pau, Villaverde, Usellus, Villaurbana, Palmas Arborea, Santa Giusta, Marrubiu, Uras, Mogoro, Masullas, Siris, Pompu, Morgongioro

Gino Camboni, insegnante e giornalista, è nato a Cantalice, nella Sabina, 45 anni fa, da padre ploaghese e madre reatina.
Rientrato in Sardegna con la famiglia all’età di dieci anni, ha seguito gli studi prima a Sorso, poi a Sassari, al liceo classico «D.A. Azumi», e infine a Cagliari, all’Università, nella Facoltà di Lettere moderne. Abbracciata la carriera dell’insegnamento, ha operato lungamente ad Ales, dove ha unito agli interessi della scuola un’attiva collaborazione con giornali e riviste.
Iscritto all’Albo dei Giornalisti pubblicisti dal 1979, è collaboratore fisso, da dodici anni, del quotidiano «L’Unione Sarda», dove ha visto pubblicata una lunga serie di servizi dedicati, in gran parte, ai temi della natura, della storia, dell’archeologia, delle tradizioni popolari in Sardegna.
Ha collaborato per tre anni, dal ’77 al ’79, con il mensile «Altair», nel ’78 con «Nazione Sarda», nell’85 con «Tutti a cavallo», nell’86, ’87 e ’88 con la guida annuale «Tutto Sardegna» e, sempre nell’88, con il settimanale «TC». Un impegno che gli ha permesso di raccogliere una ricca documentazione sul patrimonio naturale, storico ed etnico dell’isola. È autore del volume «La Giara», già edito in questa collana.

Gianfranco Fois è nato ad Ales, nel 1949, dove è impiegato presso le Scuole Elementari.
Si avvicina alla fotografia nei primi anni settanta e si indirizza subito verso l’affascinante mondo della foto naturalistica.
Opera nel campo divulgativo propagandando il rispetto e la protezione della natura, attraverso proiezioni, mostre e dibattiti, in diversi centri della Sardegna.
Nel ’77 conosce la Giara con la sua , bellezza Selvaggia e, da allora, trascorre il tempo libero sull’altopiano a studiare e fotografare il comportamento dei cavallini nel loro ambiente naturale.
Nell’83 espone alla biennale fotografica di Massalubrense.
Nell’84 una sua documentazione sul comportamento dei cavalli viene segnalata dal WWF di Grosseto, come «migliore opera naturalistica», in occasione del concorso fotografico indetto dall’ENCI «Obiettivo cavallo».
Successivamente sue opere vengono esposte a Badia Tebalda, in occasione della «XVI Maremmata», a Verona, per la Fiera Internazionale Cavalli e a Milano, all’Ippodromo di San Siro.
Socio della Società Italiana di Caccia Fotografica dal 1978, collabora con esperti e riviste del settore nella stesura di articoli e monografie sulla natura della Sardegna.
È autore delle foto del volume «La Giara», già edito in questa collana.

Il Significato Spirituale della Storia della Letteratura Italiana – Volume Primo

Il Significato Spirituale della Storia della Letteratura Italiana – Volume Primo

Autore/i: Rama Deva

Editore: Pellerano Editori

prefazione dell’editore, premessa dell’autore.

pp. 306, Napoli

Dalla prefazione dell’editore:
«Presentiamo ai lettori un documento molto singolare: una storia della nostra letteratura, scritta, abbastanza chiaramente, nella nostra lingua, da un Indiano.
Rama Deva è nato nel 1889 nei dintorni di Calcutta, da famiglia indigena già da tempo convertitasi al Cristianesimo. Recatosi pei suoi studi dapprima in Inghilterra, passo poi a Parigi, ove segui, fra gli altri, un corso di Henri Hauvette su Dante. Per opera di quel Maestro, Rama Deva sinnamorò quindi della nostra Letteratura e della nostra Patria. Venne perchè in Italia e coltivò tanto intensamente la nostra lingua e i nostri testi, specie nella R. Università per Stranieri di Perugia, da poter scrivere, sulla scorta del pregevolissimo Manuale dell’Hauvette stesso, il presente libro, capitato fra le nostre mani per un cumulo di curiose e favorevoli circostanze, prima che l’Autore tornasse in India, ove continuerà i suoi studi sulle varie Letterature Occidentali.
Rama Deva applica alla storia della nostra Letteratura una sua particolare concezione della vita: individuale, storica, terrestre, cosmica: concezione stranamente illuminante. Si potrà, secondo la nostra mentalità scientifico-europea, dissentire dall’Autore, tuttavia bisogna riconoscere che, col suo libro, ci invita a riflettere e a discutere molto seriamente. Poichè è vivo desiderio generale che si stringono sempre più i legami spirituali già esistenti fra l’Italia e l’Oriente, noi abbiamo creduto opportuno stampare e diffondere questa testimonianza sincera di amore, questa mirabile prova di volontà di penetrazione fornitaci da Rama Deva, al quale, in nome degli studiosi, esprimiamo la gratitudine della nostra Patria, con l’augurio che il presente libro possa essere seguito al più presto da altri approfondimenti delle grandi opere umane di Pensiero e di Poesia.»

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Prefazione dell’Editore
Sintesi
Premessa

Il «Testamento» del periodo cristiano di Rivelazione

  • La Commedia considerata in sè
  • Posto della Commedia nel sistema montuoso dei grandi Capolavori
  • Quando la Commedia potrà essere realmente assimilata e vissuta dagli uomini

Prima transizione e prima angoscia: Petrarca

Primo Rinascimento (Homo conscius sui): dal Boccaccio al Guicciardini

  • Il Boccaccio
  • Il Quattrocento
  • Machiavelli, Ariosto, Guicciardini

Seconda transizione e seconda angoscia: Tasso

Favole e Leggende • Animali Fantastici

Favole e Leggende • Animali Fantastici

2 Volumi in cofanetto

Autore/i: Leonardo Da Vinci

Editore: Nardini Editore – Centro Internazionale del Libro

«Favole, Leggende e Facezie» interpretate e trascritte da Bruno Nardini, illustrazioni di Adriana Saviozzi Mazza.

vol. 1 pp. 124, vol. 2 pp. 124, interamente illustrati a colori, Firenze

Questo libro, insieme ad «Animali Fantastici» rivela un aspetto insolito del sommo Leonardo, il suo volto più umano; quando l’artista si improvvisa narratore e le sue parole corrono tra l’Italia e la Francia a rallegrare le corti e le piazze.
Quasi cinque secoli dopo, il poeta Bruno Nardini ha trascritto e raccolto queste favole, ricavando il testo non solo dai codici leonardeschi, ma ritrovando, nella narrativa popolare toscana, i Suoi accenti più naturali e veritieri.

Dentro la Grande Muraglia – Storia della Cina

Dentro la Grande Muraglia – Storia della Cina

Titolo originale: The Story of China

Autore/i: Lo Hui-Min

Editore: Longanesi & C.

traduzione dall’inglese di Bruno Oddera, illustrazioni di Elettra Metallinò.

pp. 96, nn. illustrazioni b/n, Milano

Come si possono contenere gli avvenimenti di migliaia e migliaia di anni in poche e chiare pagine? Lo Hui-min, professore di storia prima in Inghilterra e ora a Canberra, riesce a compiere questa sorta di miracolo in modo brillante con un libro di affascinante e agevole lettura che egli aveva cominciato a scrivere per il suo figlioletto di dieci anni. Il professor Lo ha cercato di fornire un panorama semplice, umanamente attraente e allo stesso tempo accurato della lunga e intricata storia del suo paese d’origine. E così attraversa le varie dinastie con tale abilità, che noi vediamo il passato della Cina svolgersi davanti ai nostri occhi in immagini rapide e indimenticabili, alle quali non mancano splendidi particolari. La storia è completa, giunge, cioè, fino ai nostri giorni, e i disegni di Elettra Metallinò aiutano a riportare in vita personaggi e eventi.

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  • L’uomo di Pechino e i primordi della storia
  • Confucio e Chu Yüan
  • Il primo impero e la Grande Muraglia
  • I tempi di Han e l’occidente L’Alto medioevo e il buddismo
  • Il sistema degli esami e il Grande Canale
  • Glorie e dolori dell’impero T’ang
  • La cultura Sung e la stampa
  • Marco Polo e i mongoli
  • L’imperatore accattone e le spedizioni marittime
  • La Cina, l’illuminismo e il rococò
  • Tè, oppio, la rivoluzione di T’ai P’ing e la rivolta dei Boxer
  • Il secolo rivoluzionario

Indice Analitico

Il Manuale del Layout

Il Manuale del Layout

Tecniche • Colori • Materiali • Carte • Caratteri • Annunci • Storyboards • Prospetti • Presentazione

Autore/i: Krisztian Gregor

Editore: Longanesi & C.

traduzione dal tedesco di Margherita Belardetti, titolo originale: DuMont’s Handbuch der Layout-Schule.

pp. 128, interamente illustrato a colori e b/n, Milano

Schizzi, studi intermedi e finish layout in una forma perfezionata di presentazione al cliente costituiscono le tre fasi del layout, lo strumento grafico progettuale cui questo libro è dedicato e che ha il compito di trasporre e trasmettere un’idea in modo tale che tanto lo specialista quanto il profano si possano rendere conto della possibile attuazione di un intento promozionale, pubblicitario o produttivo.
Ogni grafico, ogni art director, ogni pubblicitario deve essere in grado di sviluppare un’idea con mezzi universalmente intelligibili, cosi che essa possa essere compresa, possa essere discussa e possa essere «venduta»: è questa la funzione del layout in moltissimi campi della comunicazione, che vanno dalla pubblicità alla grafica dei manifesti, dai servizi fotografici agli spot televisivi, dal design di manufatti alla progettazione industriale. E tutto ciò tenendo conto che il layout, nella pratica professionale, significa immediata chiarezza di idee, corretta scelta di colori e di schemi compositivi e soprattutto estrema rapidità di esecuzione.
Il manuale del layout, la prima opera che affronta l’argomento con finalità didattiche, ha l’indubbio merito di rendere questa tecnica facilmente e sistematicamente assimilabile sia a livello individuale sia a livello di gruppo.
Ha inoltre il pregio di introdurre al complesso processo operativo secondo criteri di economicità, argomento allettante non solo per chi si avvia alla professione ma anche per gli addetti ai lavori. Parallelamente, la ricca esemplificazione, quasi tutta a colori, costituisce al tempo stesso una guida al work in progress e una scelta significativa di esempi di layout internazionale.

Gregor Krisztian, nato nel 1952, vive a Darmstadt ed è docente di Design delle comunicazioni presso la Scuola superiore di W’ieshaden.
Art director di agenzie internazionali, si è occupato di vari media: pubblicità, stampa, editoria, cinema.

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  • Introduzione al layout
  • I marker
  • Alcuni consigli sull’uso dei marker
  • L’attrezzatura per il layout
  • La stesura del colore
  • Il corretto tratto da layout
  • Struttura e composizione materica
  • Luci e ombre
  • Le scritte nel layout
  • Raccolta del materiale
  • L’oggetto tecnico nel layout
  • Lo sfondo nel layout
  • Il tempo nel layout
  • L’automobile nel layout
  • Paesaggio e vegetazione
  • Le condizioni atmosferiche
  • La notte nel layout
  • L’architettura nel layout
  • Le bevande nel layout
  • Il cibo nel layout
  • La figura umana nel layout
  • Esempi tratti dalla pratica

Ringraziamenti

Caos e Cibercultura

Caos e Cibercultura

Autore/i: Leary Timothy

Editore: Urra

a cura di Michael Horowitz, con la collaborazione di Vicki Marshall, con la partecipazione di William Gibson, Winona Ryder, William S. Burroughs, David Byrne, traduzione italiana di Anthony Stanley.

pp. XV-572, nn. illustrazioni b/n, Milano

«Questo libro parla di come progettare il Caos e foggiare i propri disordini personali: su schermo con strumenti cibernetici, da prospettive controculturali, con sostanze-chimiche informatiche (dragha del Caos), «deliziandovi con la Ciberotica, come artisti guerriglieri che esplorano alternative di de-animazione, facendo surfing sulle onde della follia del Millennio, per intravedere le gloriose e impensabili impossibilità e improbabilità del secolo avvenire.» Divertitevi!
(Timothy Leary)

Caos e Cibercultura una visione, attraverso gli occhi di Timothy, dell’emergere di un nuovo umanesimo ehe pone l’accento sul mettere in discussione l’autorità, sul pensiero indipendente, sulla creatività individuale e sul potere tramite i computer e altre tecnologie. L’opera più importante di Leary dopo gli anni Sessanta: Il libro contiene oltre 100.000 parole suddivise in 40 capitoli e con 80 illustrazioni, per non parlare di conversazioni con William Gibson, Winona Ryder, William S. – Burroughs, David Byrn. Timothy Leary, lo psicologo visionario di Harvard che negli anni Sessanta divenne un guru della controcultura, è riemerso come icona dei cyberpunk della generazione emergente.

Si, è tornato! A 72 anni, l’ex professore di Harvard che incitò una generazione intera con slogan “turn on, tute in, and drop out” ora si presenta come cyberpunk. Dice: “il PC è l’LSD degli anni Novanta”» (Time Magazine)

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I. VIDEATE

  1. Come sono diventato anfibio
  2. Video realtà su misura
  3. Immagigneria

II. CIBERNETICA: INGEGNERIA DEL CAOS

  1. Conversazione con William Gibsen
  2. Intelligenza artificiale: il gioco profetico delle perline di vetro
  3. I nostro cervello
  4. Dare il boot al vostro mio-computer
  5. Personal Computer, libertà personale
  6. Salti quantistici, il tuo Macintosh, e tu

III. CONTROCULTURE

  1. La generazione di Woodstock
  2. Da Yippie a Yuppie
  3. Cyberpunk: l’individuo come pilota della realtà
  4. L’uomo nuovo
  5. Culture elettroniche
  6. I prossimi venti anni
  7. Il padrino: conversazione con Winona Ryder

IV. INFO-CHIMICA E GUERRE DELLA DROGA

  1. Conversazione con William S. Burroughs
  2. Sociologia dell’LSD
  3. Basta dire Know: eterno Antidoto al fascismo
  4. Zar Bennett & la Guerra Santa contro la droga
  5. MDMA: droga degli anni Ottanta
  6. Argomenti a favore dell’uso intelligente delle droghe

V. CIBERCULTURA

  1. Olocausto ormonale
  2. Alla ricerca dell’afrodisiaco vero
  3. Operazione cambiamento sessuale
  4. Attivazione digitale del cervello erotico

VI. ARTE GUERRIGLIERA

  1. Birichinate: un’intervista
  2. Keith Haring: futuro primordiale
  3. Robert Williams: potere alla pupilla
  4. L’Interzone di William S. Burroughs
  5. William Gibson: quark del decennio
  6. Come pubblicare le eresie
  7. Riproduzioni autentiche: magia di David Byrne
  8. Conversazione con David Byrne

VII. DE-ANIMATION/RE-ANIMATION

  1. Intelligenti alternative alla morte involontaria (scritto in collaborazione con Eric Gullichsen)
  2. Ibernare Andy

VIII. FOLLIA MILLENARIA

  1. Indietro, prodi guerrieri cristiani: breve storia della casta militare in America
  2. Dio si candida presidente nelle file repubblicane
  3. Chi detiene i diritti d’autore SU Gesù?
  4. Paganesimo ad alta tecnologia (in collaborazione con Eric Gullichsen)

IX. EPILOGO

Brillig nel paese delle cibare meraviglie di Wim Coleman e Pat Perrin

X. RISORSE

  1. Indice delle opere principali di Timothy Leary
  2. Dati Bibliografici
  3. Indice delle illusioni
  4. Cybertising

Cartomanzia Moderna

Cartomanzia Moderna

Autore/i: Gaslini Mario E.

Editore: Cavallotti Editori

pp. 210, nn. illustrazioni b/n, Milano

Dal testo:
«Si può conoscere il proprio destino o quanto meno prevederne a breve distanza le vicende chiedendo al caso un significato o un gruppo di significati tratti da un misterioso e innocuo mazzo di carte? O non piuttosto esiste un fluido che attrae la mano verso una tale carta e non altra e la sceglie per cercarvi un segreto di fortuna o una rivelazione infausta? E non è singolare che successive riprove con altri sistemi e con diverso dispositivo confermino in una stessa seduta la consultazione iniziale? E non è prodigioso che molti responsi si avverino e che molte azioni, regolate su quel responso, avvalorino la saggezza di avergli prestato fede?
Chi ha provato, ancorchè dilettosamente, a trarre oroscopi per la propria fede e per la speranza altrui, sa quanto sia difficile leggere l’alfabeto divinatorio, formarne frasi, collegarne i significati misteriosi e vaghi per trarne adattamento alla vita reale ed interpretazione dei casi personali. Se è necessaria nel consultante una certa fiducia sono peraltro indispensabili nell’interprete acume psicologico, piena conoscenza della tecnica e completo assorbimento delle proprie facoltà sino a confondere le proprie vibrazioni con la suggestione del silenzio e della parola. L’operatore viene allora dominato da una sorta a d’incantamento e di autosuggestione poiché egli crede, egli vede, egli rivela con frasi trasognate e quasi assenti, come parlando a se stesso, quello che egli legge, connette e divina. Se un giorno non si sente disposte a tali astrazioni, il responso non gli riesce, diventa balbettamento.
Si può dunque credere alla cartomanzia? Gli occultisti le negano il carattere di scienza ma la realtà non si distrugge e certi responsi hanno spesso individuato una malattia, indicato un delitto, orientato ricerche, suggerito un orientamento od una soluzione rivelatisi utili ed opportuni: nella gran parte dei casi, peraltro, si trattava di fatti e di persone del tutto ignoti e quindi esenti dal sospetto di prescienza: il responso si trasforma cosi in suggerimento ed in premonizione.
Un’ultima considerazione: l’ottanta per cento delle persone che affollano i gabinetti di consultazione non credono affatto alla cartomanzia, la ritengono magari una ciurmeria ma non desistono del ricorrervi: desiderano soltanto segretezza e in fondo credono oscuratamente e offrono docilimente alla consultazione la loro trepida ansietà.[…]»

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I. LE SCIENZE OCCULTE NEL PENSIERO UMANO

  • Astrologia
  • Fisiognomica
  • Chiromanzia e Chirologia
  • Grafologia
  • Magnetismo
  • Sonnambulisme – Ipnotismo
  • aa Magia
  • L’Alchimia
  • La Cabala

II. INFANZIA DELLA CARTOMANZIA

  • Nasce da una storia d’amore
  • Piccola guida di cartomanzia
  • Carte lombarde da quaranta
  • Carte spagnole
  • Le carte francesi
  • Mazzo ridotto di trentadue carte
  • Le carte figurate speciali

III. LE CARTE NEL GIOCO DA QUARANTA

  • Seme di fiori
  • Seme di picche
  • Seme d: quadri
  • Seme di cuori

DISPORRE LE CARTE

  • Gioco per tredici
  • Gioco per undici
  • Gioco per sette
  • Gran Croce o Tre Croci

MAZZO RIDOTTO DA TRENTADUE

  • Accoppiamenti ed incontri
  • Carte per tre
  • Carte tirate per ventuno
  • Carte tirate per trenta

IV. IL MAZZO DA CINQUANTADUE CARTE

V. GIOCHI E SISTEMI PRINCIPALI

  • Il gioco del Castello
  • Il gioco della Torre
  • Il gioco del Mulino
  • Il gioco dell’Orologio Be
  • Il gioco della Sbarra (con ventiquattro carte)

VI. I TAROCCHI

  • ARCANI MAGGIORI
  • ARCANI MINORI
  • Seme di bastoni = fiori
  • Seme di coppe = cuori
  • Seme di spade = picche
  • Seme di denari = quadri

CONSULTAZIONI SPECIALI E GIOCHI DI RIUSCITA
CARTE SIMBOLICHE
COMMIATO

Il Restauro dei Dipinti Contemporanei

Il Restauro dei Dipinti Contemporanei

Dalle tecniche di intervento tradizionali alle metodologie innovative

Autore/i: Scicolone Giovanna C.

Editore: Nardini Editore

pp. 224, nn. illustrazioni a colori e b/n, Firenze

Il restauro dei dipinti contemporanei pone numerosi tipi di problemi, derivanti soprattutto dalla funzione estetica che nelle opere d’arte viene ad assumere la materia stessa in cui sono realizzate. Gli interventi di restauro e di conservazione non possono così prescindere da una rigorosa analisi scientifica dei materiali impiegati, assommando alle più tradizionali problematiche del restauro una nuova dimensione che richiede un’attenta preparazione analitica del lavoro. In questo campo di studi e d’intervento relativamente nuovo, nel mondo e per l’Italia, la ricerca di Scicolone qui presentata si pone all’avanguardia per la qualità delle esperienze che supportano i suoi studi e per il rigore e la linearità scientifica del suo scritto.
Inoltre dal volume nasce la proposta costruttiva di reimpiegare nel restauro delle opere tradizionali quelle stesse accortezze metodologiche necessarie per l’arte contemporanea. Lo studio, il rispetto e il trattamento adeguato dei materiali si rivelano non solo condizioni indispensabili per intervenire sulle opere della nostra epoca, ma si rivelano anche un criterio capace di risolvere non pochi dei problemi che si presentano nell’intervento tradizionale del restauratore.

L’autrice – Giovanna C. Scicolone laureata in Scienza e Tecnica del Restauro presso l’Università di Bologna, ha conseguito il perfezionamento in Museologia e Museografia presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. E docente di Restauro dipinti antichi e contemporanei. Numerose sono le sue pubblicazioni; si dedica in particolare alla ricerca è sperimentazione di nuove metodologie per il restauro delle opere antiche e contemporanee ed alla verifica delle metodologie tradizionali.

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Premesse

PARTE PRIMA
CAPITOLO PRIMO: CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

CAPITOLO SECONDO: CAUSE E MODI DI DEGRADO DEI DIPINTI SU SUPPORTI TESSILI
Panoramica delle cause
Il degrado delle diverse parti costitutive
Il degrado degli strati preparatori, pittorici e protettivi

CAPITOLO TERZO: GLI ACCERTAMENTI PRELIMINARI PER LA SCELTA DEL PIU’ IDONEO INTERVENTO CONSERVATIVO SUL SUPPORTO
Tipi di analisi e relative apparecchiature
Il riconoscimento delle fibre al microscopio ottico ed elettronico
Interpretazione delle analisi

CAPITOLO QUARTO: GLI INTERVENTI CONSERVATIVI
I trattamenti sostitutivi della foderatura
Il consolidamento degli strati preparatori e pittorici
La foderatura
L’intervento di pulitura
L’intervento di reintegrazione di livello
La reintegrazione pittorica
L’intervento di verniciatura

PARTE SECONDA

CAPITOLO QUINTO: NOTE SUI MATERIALI
I polimeri
Il problema della reversibilità: la reversibilità dell’intervento e l’asportabilità del materiale
Gli additivi
Gli impieghi nel restauro

CAPITOLO SESTO: I SUPPORTI TESSILI
Caratteristiche fisiche
I supporti cellulosici tessili
supporti sintetici e artificiali

CAPITOLO SETTIMO: LE COLLE
Gelatina
Colla di albumina
Amido
Destrina
Caseina
Colla di farina
Colla di pesce

CAPITOLO OTTAVO: LE RESINE NATURALI
Caratteristiche generali
Composizione chimica
Tipi di resine
I balsami
Le gommoresine
Le cereoresine
Le oleoresine

CAPITOLO NONO: LE CERE
Le cere naturali
cere sintetiche

CAPITOLO DECIMO: LE SOSTANZE ORGANICHE SINTETICHE
Le resine poliviniliche
Le resine acriliche
Le resine alchidiche
Le resine poliuretaniche
Le resine cellulosiche
Le resine chetoniche
Le resine epossidiche
Le resine poliammidiche

Tavole
Bibliografia