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Il Manoscritto di Samarcanda

Il Manoscritto di Samarcanda

Titolo originale: Samarcande

Autore/i: Maalouf Amin

Editore: Longanesi & C.

traduzione dall’originale francese di Emanuela Fubini, note: I versi alle pagg. 11, 16, 55, 151, 229 sono dati nella traduzione di Alessandro Bausani (Omar Khayyam, Quartine, Einaudi, Torino, 1973), collana: Gaja Scienza 266.

pp. 306, 1 cartina fuori testo in b/n, Milano

“Mani si affanneranno per sfiorarlo e aprirlo; occhi avvinti seguiranno riga per riga la cronaca della sua avventura, scopriranno il poeta, i suoi primi versi, le prime ebbrezze, le prime paure. E la setta degli assassini. Poi si fermeranno, increduli, davanti a un’immagine color sabbia e smeraldo. Essa non porta nè data nè firma, soltanto queste parole, fervide o disincantate: Samarcanda, il più bel volto che la Terra abbia mai mostrato al sole.”

Una sera d’estate del 1072, un giovane giunge a Samarcanda. È Omar Khayyam, astronomo, matematico di genio, filosofo e poeta sopraffino. Le sue quartine “i celebri robaiyyat” ignote ai pi˘ mentre lui era in vita, conosceranno un’enorme popolarità soltanto sette secoli dopo la sua morte. L’epoca inquieta in cui visse lo costrinse a interrompere spesso gli amati studi per attraversare in lungo e in largo, errando di corte in corte, la Persia che allora si estendeva fino all’Asia centrale. Khayyam abitò a Nishapur, Samarcanda e Isfahan, e fu amico di personaggi eccezionali fra i quali spicca Hassan Sabbah, fondatore della setta degli Assassini. Durante i suoi vagabondaggi, Khayyam continuò a bere vino, ad amare le donne, a respirare i profumi del deserto e a scrivere quei versi che ancora ci incantano, per la loro freschezza e di cui mai fu trovato l’originale. Ma, quando mancano le fonti, lo storico cede di buon grado il passo al romanziere. E Amin Maalouf, fin dal suo precedente romanzo Leone l’Africano, ha dimostrato d’essere maestro nell’arte di colmare i vuoti. Così, la seconda parte di questo libro è la storia (una delle tante possibili, certo la pi˘ entusiasmante) del manoscritto autografo delle quartine di khayyam e dell’uomo che lo inseguì caparbiamente, a rischio costante della vita, nella Persia di fine Ottocento dilaniata dalle lotte intestine e poi invasa dalla vicina e potente Russia. Quella Persia che, alla fine,  risulta la vera protagonista del racconto col suo duplice volto antico e moderno, accanto a due personaggi principali che per tutta la vita, ciascuno a modo suo, rincorsero l’irraggiungibile Poesia.

Amin Maalouf, nato in Libano nel 1949, vive a Parigi dal 1976. Dopo studi in economia e sociologia, ha svolto per dodici anni attività di giornalista e di inviato speciale, è stato direttore del settimanale Annahar International e poi caporedattore di Jeune Afrique. Nel 1983 ha pubblicato Le Crociate viste dagli Arabi, subito diventato un classico tradotto in molte lingue. In questa collana è gia apparso Leone l’Africano. Grande bestseller in Francia, nel 1988 Il Manoscritto di Samarcanda ha ottenuto il Prix des Maisons de la Presse.

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  • Libro primo: Poeti e amanti
  • Libro secondo: Il paradiso degli assassini
  • Libro terzo: La fine del millennio
  • Libro quarto: Un poeta in mare

La Kabbalà – Legge e Mistica nella Tradizione Ebraica

La Kabbalà – Legge e Mistica nella Tradizione Ebraica

Titolo dell’opera originale: La Cabale

Autore/i: Safran Alexandre

Editore: Carucci Editore

con la collaborazione di Esther Starobinski-Safran, presentazione di Elio Toaff, traduzione di Annetta Levi.

pp. XVI-432, Roma

Pochissime sono le opere tradotte in italiano e pochi i saggi sui testi del misticismo ebraico, avversati nel secolo scorso anche da Rabbini in Italia, che in essi vedevano una letteratura estranea alla scienza del giudaismo. In questa seconda metà del ventesimo secolo invece vi è stata una inversione di tendenza, sono state tradotte in italiano e pubblicate varie opere di G. Scholem sulla mistica ebraica ed oggi finalmente vede la luce, in italiano, l’opera fondamentale di Alexandre Safran sulla Kabbalà. È questa un’opera fondamentale ed indispensabile per capire l’unità e la continuità della tradizione ebraica, della quale è parte integrante  la Kabbalà, che per la sua aspirazione all’assoluto e la sua ricerca del contatto divino, merita, senza dubbio, di essere chiamata una mistica. Ma è prima di tutto, una manifestazione creatrice dello spirito ebraico, per dirla con le parole stesse dell’Autore.
Alexandre Safran, il celebre Rabbino di Ginevra, è anche autore di moltissimi saggi in ebraico ed in altre lingue, che trattano tutte le manifestazioni della spiritualità ebraica. In questa sua opera principale egli ci appare originalissimo pensatore di sconfinata erudizione e profondità. Apprezzato in tutto il mondo per la serietà ed il rigore dei suoi scritti, egli ha colmato con questo libro il vuoto e la disinformazione esistenti oggi sulla Kabbalà. (dalla presentazione di Elio Toaff)

Teoria delle Bande Delinquenti in America

Teoria delle Bande Delinquenti in America

Titolo originale: Delinquency and Opportunity: A Theory of Delinquent Gangs

Autore/i: Cloward Richard A.; Ohlin Lloyd E.

Editore: Editori Laterza

unica edizione, con un saggio introduttivo di Luciano Saffirio, prefazione degli autori, traduzione di Luciano Saffirio e Vittoria Saffirio Vignola.

pp. XXXVIII-248, Bari

Come nascono le bande delinquenti, come vengono reclutati i loro membri, come si formano e si consolidano le diverse forme di violazione della legge?

Gli autori distinguono tre tipi di bande delinquenti:

  • la banda criminale, dedita al furto, all’estorsione e ad ogni altra forma di appropriazione illecita;
  • la banda conflittuale, che pratica la violenza come mezzo per procacciarsi una maggiore influenza sociale;
  • la banda astensionista, il gruppo pili enigmatico, dedito all’alcool e alla droga.

Se le pressioni che all’interno della società producono il comportamento delinquenziale rimarranno le stesse, non si può sperare di arrestare la tendenza alla violenza e all’astensionismo tra gli adolescenti dei centri urbani.

Richard A. Cloward è Associate Professor alla New York School of Social Work.

Lloyd E. Ohlin è professore di sociologia alla New York School of Social Work, dopo essere stato direttore del Centro di ricerca per la rieducazione dei giovani all’università di Chicago.

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Saggio introduttivo di Luciano Saffirio

Prefazione

I. Le subculture delinquenziali

  1. Devianza e delinquenza
  2. Atti delinquenziali e subculture delinquenziali
  3. Le norme delinquenziali
  4. Le varietà della subcultura delinquenziale
  5. La distribuzione delle subculture delinquenziali

II. I quesiti a cui una teoria deve rispondere

  1. Origine delle pressioni verso la devianza
  2. Sviluppo delle subculture delinquenziali
  3. Mutamento e persistenza delle subculture delinquenziali

III. Alcune teorie correnti delle subculture delinquenziali

  1. Identificazione maschile e subculture delinquenziali
  2. Adolescenza e subculture delinquenziale
  3. La cultura della classe inferiore e le subculture delinquenziali

IV. Scopi, norme ed anomia

  1. La regolazione degli scopi: Durkheim
  2. La regolazione degli scopi e delle norme: Merton
  3. I valori del successo nella vita americana
  4. Gli ostacoli alle possibilità legittime
  5. Le vie alternative agli scopi del successo

V. Lo sviluppo delle subculture delinquenziali

  1. Il processoo di alienazione
  2. Soluzioni collettive contro soluzioni individuali
  3. Le tecniche di difesa contro la colpa
  4. Il processo collettivo di soluzione del problema

VI. I mezzi illegittimi e le subculture delinquenziali

  1. La disponibilità dei mezzi illegittimi
  2. Le strutture di apprendimento e di esecuzione
  3. Una ipotesi: la diseguaglianza delle possibilità sociali
  4. Le possibilità illegittime e la struttura sociale dello slum

VII. La differenziazione delle subculture

  1. La subcultura criminale
  2. La subcultura conflittuale
  3. La subcultura astensionista

VIII. La persistenza ed il mutamento delle subculture delinquenziali

  1. Forme di persistenza
  2. Forme di mutamento

Selezione bibliografica
Indice analitico

Elogio della Inquisizione

Elogio della Inquisizione

Autore/i: Guiraud Jean-Baptiste

Editore: Leonardo Editore

prima edizione, a cura di Rino Cammilleri, invito alla lettura di Vittorio Messori, premessa dell’autore.

pp. 192, Milano

“L’amore della verità e la pietà, che sempre devono risiedere nel cuore di un giudice, brillino nel suo sguardo, affinchè le sue decisioni non possano mai sembrare dettate da cupidigia e crudeltà”. (Bernardo Gui)

In risposta al proliferare delle eresie, la chiesa medievale si difese con l’Inquisizione. Non fu un evento improvviso ne un’istituzione centralizzata, i suoi metodi erano ben radicati nella tradizione medievale della giustizia civile e assunsero infinite forme a seconda dei paesi in cui si produsse.
Jean-Baptiste Guiraud, vissuto nel clima di persecuzione dei cattolici della Terza Repubblica, decise di sfatare la «leggenda nera» creata prima dalla polemica protestante e poi rilanciata dall’illuminismo settecentesco opponendo alla condanna una ricostruzione dei fatti che aiutasse a capire «come andò davvero», fatti che risultano da documenti e hanno ancora oggi una oggettività inconfutabile.
Dei suoi studi sull’argomento viene qui presentata per la prima volta in italiano una voce del Dictionnaire Apologetique de la Foi Catholique, il cui carattere divulgativo nulla toglie alla ricerca rigorosa, e il cui intento apologetico consiste unicamente nel testimoniare la verità. Il risultato e un ritratto inedito dell’Inquisizione, lungo l’itinerario del suo pensiero, della sua azione, e dei suoi protagonisti.
Così Bernardo Gui a proposito del ruolo dell’inquisitore: «Dev’essere diligente e fervente nello zelo per la verità religiosa, la salvezza delle anime e l’estirpazione dell’eresia… Nelle questioni dubbie deve essere circospetto, non dar facilmente credito a ciò che sembra probabile e spesso non è vero; non deve nemmeno rigettare ostentatamente le opinioni contrarie, perchè quel che sembra improbabile finisce non di rado per essere la verità».

Jean-Baptiste Guiraud (1866 – 1953) fu un protagonista scomodo della storiografia francese della prima meta di questo secolo, impegnato in battaglie culturali importanti non solo attraverso la sua attività di docente e di scrittore ma anche con una assidua militanza sociale e politica. Appassionato di storia della chiesa e in particolare del medioevo, a questi temi dedico le opere più note che gli procurarono insieme grande notorietà e molti problemi. Tra le più note: L’Eglise et les origines de la Renaissance (1902), L’albigéisme languedocien au XII et XIII siecle. L’Inquisition médiévale (1928), Histoire de l’Inquisition au Moyen Age (1935- 1938) rimasta incompiuta.

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Invito alla lettura di Vittorio Messori

  • L’Inquisizione: una risposta cattolica
  • Istituzione dell’Inquisizione
  • Dottrine degli eretici
  • La Chiesa e gli eretici medioevali
  • Organizzazione dell’Inquisizione
  • L’Inguisizione monastica
  • Procedura dell’Inquisizione
  • Tortura:
  • La leggenda nera
  • Gli argomenti dei detrattori
  • Epilogo

Bibliografia

Nome e Necessità

Nome e Necessità

Titolo originale: Naming and Necessity

Autore/i: Kripke Saul

Editore: Bollati Boringhieri Editore

edizione riveduta da Basil Blackwell, apparso per la prima volta in Semantics of Natural Language a cura di G. Harman e D. Davidson, traduzione di Marco Santambrogio.

pp. 164, 1 fotografia b/n f.t., Torino

Le tappe principali nella storia della filosofia e della scienza sono state sempre segnate da un nuovo modo di intendere le nozioni fondamentali di “necessità”, “possibilità”, “essenza”, “verità analitica”. Questo breve libro, dovuto a uno dei maggiori logici e filosofi contemporanei, rappresenta una svolta del genere. Kripke vi espone senza alcun tecnicismo le idee che hanno guidato le sue ricerche logiche o che queste gli hanno suggerito. Ne emerge una metafisica molto diversa da quella corrente, di stampo empirista. Kripke riprende la distinzione aristotelica, a lungo rifiutata, tra proprietà essenziali e proprietà accidentali; critica gran parte delle teorie di Frege e di Russell sul linguaggio e sul modo in cui i nomi si riferiscono alle cose; riesamina le concezioni di Kant, e sottopone a una critica serrata il materialismo come teoria della mente. Per la forza delle sue argomentazioni, il libro costituisce una di quelle opere con cui ogni cultore di studi filosofici è chiamato a misurarsi.

Saul Kripke, americano, nato nel 1935, e professore di filosofia all’Università di Princeton.

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Introduzione

  • Prima lezione
  • Seconda lezione
  • Terza lezione
  • Considerazioni aggiunte

Nota sugli scritti di Saul Kripke
Indice analitico

I Velivoli del Mistero – I Segreti Tecnici dei Dischi Volanti

I Velivoli del Mistero – I Segreti Tecnici dei Dischi Volanti

Autore/i: Vesco Renato

Editore: U. Mursia Editore

terza edizione, prefazione dell’autore

pp. 424, 44 illustrazioni f.t., Milano

In una sua precedente opera, INTERCETTATELI SENZA SPARARE La vera storia dei dischi volanti, pubblicata in questa collana, l’Autore, delineata la cronistoria dei fatti noti, poco noti o ancora segreti relativi all’apparizione dei dischi volanti nei cieli della Terra dal 1947 in poi, era giunto alla sensazionale, ma documentata conclusione che questi rivoluzionari mezzi aerei sono un prodotto della tecnica umana e, più precisamente, della collaborazione tecnologica anglo-canadese nel campo delle costruzioni aeronautiche. A sostegno e conferma di tale affermazione, il presente volume ha lo scopo di rivelare quei segreti tecnici che spiegano le stupefacenti prestazioni di volo di quelli che sono stati definiti «i velivoli del mistero». Confutate le fantasie pseudo-scientifiche degli ufologi sull’antigravità o su altre immaginarie forze fisiche che renderebbero possibili tali prestazioni, il Vesco analizza ed interpreta, alla luce delle sue approfondite cognizioni aerotecniche, i rari, autentici fotogrammi riproducenti dischi volanti in volo e le numerose testimonianze sul loro avvistamento da parte di persone qualificate (piloti civili e militari, addetti alle stazioni radar ecc.) e quindi non tacciabili di allucinazioni.

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Prefazione

UN CAMPIONARIO DI ASSURDITA FANDONIE

  • Il «campo di forza» Plantier
  • La radiazione Lewetzov pe ge Se
  • I razzi polistadio soppiantano i « raggi L»
  • Il progetto « Magnete»
  • Come volerebbero gli UFO
  • I segreti delle api di Marte
  • Opinioni e tentativi della scienza dea
  • Le pretese esperienze del professor T.T. Brown
  • L’Antigravita «industrializzata»

ALTRI SEGRETI AERONAUTICI DELLA «FORTEZZA ALPINA»

  • Veicoli astrali o meteore?
  • I fulmini globulari
  • L’UFO di Springfield
  • I «soli verdi dell’Arizona»
  • L’artiglieria elettromagnetica
  • Le «nubecole» antiaeree americane
  • Tre UFO triangolari su Carson Sink
  • Gli aeroplani a geometria alare variabile
  • La portanza reattiva
  • Un aereo a propulsione «ventrale»…
  • …e molti UFO porta-UFO
  • Le «portaerei volanti» degli anni quaranta
  • Primo incontro con la superaerodinamica
  • Altri «fusi» alati ca gig eg: RAG Ae
  • «Mother-Ships» sul Canada e sul golfo del Messico
  • L’attracco aereo
«COME UN AEROPLANO CORICATO SU DI UN’ALA»

  • Mistificazione o fotogrammi adulterati?
  • UFO su San Giovanni Valdarno
  • L’avvistamento di El Provencio de Cuenca
  • L’aerodinamica dei dischi volanti
  • Un «Feuerball» gigante
  • L’inversione del «campo aetodinamico» alare
  • La variabilità dell’«incidenza negativa»
  • Timoni ad «aspirazione»

IL «CASO DI TOPCLIFFE» o «DELLE PLANATE A FOGLIA MORTA»

  • Altre testimonianze sulle oscillazioni dei dischi
  • I «moti precessionali» degli UFO
  • Primo acconto di un colloquio aerotecnico sugli UFO
  • Un’altra pietra miliare: Grand Villard
  • Il seguito del colloquio aerotecnico
  • Altri UFO «a piatto rovesciato
  • Un biplano che é invece un monoplano
  • Le ali «fiammeggianti»
  • Il segreto delle stupefacenti velocità ascensionali
  • Forme, fantasie e realtà
  • Il «caso di Bocaranga» o «dell’autocarro sorvegliato»

«CHEVEUX D’ANGES»

  • L’UFO di Marignan
  • In Toscana la storia si ripete
  • Anche su Firenze UFO e «capelli d’angelo»
  • Visti anche dagli astronomi
  • «Fiocchi» su Atcetti
  • Ipotesi e «spiegazioni»
  • «Pollice verso» anche per la paglia anti-radar
  • L’analisi chimica della « bambagia vetrosa»
  • Un sommario censimento di fatti precedenti
  • Ricompaiono i vapori filiformi e il «campo di forza»
UNA STRANA AVIAZIONE MULTICOLORE

  • Il responso dello spettrografo
  • La vera composizione della «bambagia» «Una estesa gamma di colori»
  • Spettroscopia utologica
  • I moderni combustibili aeronautici
  • I carburanti supertermogeni sintetici («High Energy Fuels»)
  • Le virtu eromnatiche della «bambagia»
  • La storia del «concentrato di carbone»
  • Un ridimensionamento necessario
  • La «Schaumkohle»
  • Il supporto organico della «bambagia»
  • I pigmenti alluminati anglo-canadesi
UN NUOVO SISTEMA DI PROPULSIONE «LIKE A CATHERINE-WHEEL»

  • Altri avvistamenti di «Flying Squids»
  • Genesi e natura degli aloni luminosi
  • I tipi fondamentali di propulsori per aerei
  • Voli super- e iper-sonici: solo razzi o anche turbine?
  • La «fascia rotante» dei dischi volanti
  • Una «grande ventata calda»
  • Storia brevissima delle turbine monoruota
  • I «monoruota» britannici

ORIGINI E SVILUPPI DELLE BOMBE VOLANTI ITALO-GERMANICHE AD AUTOREATTORI ROTANTI

  • I fantastici metalli «surgelati»
  • … gli autentici «Proietti slittanti»
  • La bomba volante italiana «T.P.»
  • I perfezionamenti al progetto «T.P.»
  • I turboproietti italo-germanici
  • La bomba antiaerea «Flugschnittel»
  • Conferme sugli ordigni tranciavelivoli
  • Gli aerei da speronamento
  • Il presunto caccia a «turbogetti rotanti»
  • Le ragioni tecniche di un «pollice verso»
  • Alla ricerca del vero progetto…
  • Ricompare la «turbina a reazione totale»

«UNA VIOLAZIONE INACCETTABILE DELLA FISICA»

  • L’ipotesi dell’asteroide
  • Come gli ufologi interpretano l’acustica
  • Dischi volanti rumorosi
  • Il problema del rumore in aeronautica
  • Il fenomeno del riflettore acustico

UFO-ELECTRONICS: IL RADAR NON MENTE MA PUO SBAGLIARE

  • Le «Electronic Countermeasures» (E.C.M.)
  • La Canadian Radar-Camouflage Lacquer .
  • Un «blip» rivela l’«incidenza negativa» dei dischi volanti
  • Visti e spiegati…
  • Collisione o collimazione?
  • Il «caso di Hampstead»
  • Un breve commento al « Report N. 14»
  • Marziani no, «E.M. Oddities»
  • La controffensiva dell’US.A.F.
  • Aviatori «disturbati»
  • «Radar-beam Hazards»
  • Le «febbri elettriche»
  • Antigravità o radio-altimetri?
  • Il «Microwave Automatic Formation Flight System»
  • L’«X-Ray Formation Flight Concept»
  • UFO e raggi X
  • «X-Ray and E.H.F. Oddities» cgi UFO
  • Altre «Oddities»
  • «Simposio» a Dallas
  • Gli UFO non sono extraterrestri

Del Metodo Matematico

Del Metodo Matematico

Titolo originale: Von der mathematischen Lehrart

Autore/i: Bolzano Bernard

Editore: Bollati Boringhieri Editore

prima edizione, introduzione di Carlo Cellucci, traduzione di Lorenzo Giotti.

pp. 104, 1 tavola b/n f.t.,Torino

In questo breve scritto Bolzano enuncia in forma brillantemente concentrata e chiara alcune delle sue principali idee sulla logica e la metodologia della matematica, offrendo un esempio e un modello di ragionamento autenticamente rigoroso. Viene discussa in particolare una distinzione tra le proposizioni in quanto concepite dalla mente di un essere pensante oppure espresse a parole e le proposizioni in quanto entità astratte, indipendenti da una mente che le concepisca e dalla loro espressione linguistica. Tra le proposizioni vere intese in questo senso astratto che costituiscono il dominio delle matematiche esiste un certo ordinamento deduttivo, una gerarchia basata sul rapporto di fondamento e conseguenza.
Bolzano si rivela pensatore di piena attualità proprio per le sue ricerche di logica e di matematica che, passate all’epoca quasi sotto silenzio, lo portarono a importanti anticipazioni di idee fondamentali della logica contemporanea. Ma la teoria logica di Bolzano va vista in una prospettiva più ampia, configurandosi in primo luogo come una teoria della scienza, che intende stabilire come l’intero campo della conoscenza debba essere diviso nelle scienze pela particolari e che specifica quali regole occorra seguire per sviluppare e descrivere queste scienze.
L’introduzione di Carlo Cellucci, puntualizzando passo per passo gli enunciati di Bolzano, fornisce al lettore il necessario inquadramento teorico.

Bernard Bolzano (1781-1848), matematico e filosofo austriaco di origine italiana, fu professore di Scienza della religione presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Praga. I suoi studi sui fondamenti della matematica e della logica culminarono nell’opera Wissenschaftslehre, pubblicata nel 1837. In traduzione italiana è apparso un suo famoso scritto, I paradossi dell’infinito (Feltrinelli, 1965).

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Introduzione di Carlo Cellucci

DEL METODO MATEMATICO

  1. Avvertenza
  2. Proposizioni e mere rappresentazioni in sé
  3. Rappresentazioni semplici e composte
  4. Rappresentazioni con oggetto e rappresentazioni prive di oggetto
  5. Rapporti tra rappresentazioni rispetto alla loro estensione
  6. Intuizioni e concetti
  7. Proposizioni concettuali e altre proposizioni
  8. Rapporti tra proposizioni fondati sull’assunzione di elementi variabili
  9. Informazioni
  10. Quali concetti e proposizioni rendere intelligibili al massimo?
  11. Come giungere allo scopo?
  12. Dimostrazioni
  13. Nesso oggettivo tra verità in sé
  14. Bisogna sforzarsi di dimostrare questo nesso
  15. Svolgimento concettuale
  16. Dimostrazioni apagogiche
  17. Ordine del discorso
  18. Titoli

Elenco delle opere citate
Profilo biografico
Datazione dello scritto
Indice analitico

I Valori Morali dell’Islam

I Valori Morali dell’Islam

Autore/i: Salhab Nasri

Editore: PUBLISUD/IRDAMA/ARAMCO

prefazione e prologo dell’autore, traduzione di Barbara Marziali.

pp. 100, Milano

Libanese, di religione cattolica (maronita), l’autore della presente opera fu successivamente giudice istruttore, Consigliere alla Corte dei Conti, Prefetto e in seguito Presidente del Consiglio Superiore della Dogana. Termimò la sua carriera come Ambasciatore del suo paese dal 1978 al 1985, prima in Algeria 6 in seguito presso il Vaticano.
Aurore di diversi libri sul Cristo, Maometto, Ali, il Cristianesimo e l’Islam, la Palestina ed Israele, Nasri Salhab tenne numerose conferenze e pubblicò vari articoli su giornali. Tutte le sue opere tendono verso uno stesso scope: la coesistenza del Cristianesimo e dell’Islam nel Libano e nel mondo, attraverso la reciproca comprensione di queste due religioni.
La presente opera, dedicata ai “Valori Morali dell’Islam” contribuisce a far conoscere ai Cristiani la realtà di questa religione. L’autore “non intende fare opera di apologia, ma piuttosto di coscienza e di verità”. Cercando di spiegare i versetti del Corano Che hanno come scopo quello di combattere il male e promuovere il bene, avrà egli stesso combattuto il male e reso un grande servigio al suo paese.

Ritratti di Orchidee

Ritratti di Orchidee

Autore/i: Botticelli Anna Maria; Malli Marzia; Belloni Paolo

Editore: Idea Libri

prima edizione, introduzione di Franco Bruno Direttore dell’Orto Botanico di Roma, Marzia Malli e Paolo Belloni sono gli autori delle fotografie.

pp, 120, interamente e riccamente illustrato a colori, Milano

Il fiore più aristocratico è anche il più sorprendente per ricchezza e varietà. La famiglia cui appartiene è una delle più vaste del regno vegetale e comprende più di 25.000 specie distribuite in ogni continente. In Italia, che è il paese d’Europa più ricco di orchidee spontanee, sono presenti oltre 100 specie originarie, ma nessuna può competere per spettacolarità con quelle delle zone sub-tropicali e tropicali del resto del mondo. Creature esotiche, dunque? I floricoltori non sono certo persone che si arrendono facilmente: attraverso cure, adattamento, prove e ibridazioni, sono riusciti a far si che le orchidee più superbe e vistose, figlie di climi torridi e di terre lontane, fioriscano anche da noi. Non solo, molti amatori e collezionisti si dedicano alla ricerca di nuovi ibridi: anni di sforzi e di sperimentazioni consentono il prodigio della “creazione” di nuovi fiori. In questo libro sono raccolti i ritratti di 48 orchidee, tutte appartenenti a collezioni italiane; alcune sono abbastanza comuni, altre decisamente rare ma, nell’insieme, questa “galleria” offre un’esemplificazione pregnante, di sicura validità anche botanica, della ricerca appassionata e puntigliosa che muove i floricoltori, amatori o professionisti che siano, e dei risultati raggiunti. Chiunque ami la bellezza della Natura trova qui modo di esaltarsi: accanto a esemplari classici di Cattleya, lussuosi e un po’ peccaminosi, ecco i fiorellini riuniti a grappolo dell’Oncidium, accanto a orchidee di struttura importante e vistosa, ecco esemplari teneri, quasi diafani, come farfalline in miniatura. Esplosive e colorate come fuochi di artificio, enigmatiche e provocanti con le gole palpitanti e aperte, composte ed eleganti nel fiero e flessuoso portamento, queste meravigliose protagoniste del mondo vegetale si dispiegano sulle pagine del volume commentate da brevissimi versi tratti dalla Poesia d’ogni tempo e di vari paesi, e poi descritte puntualmente attraverso schede botaniche che danno anche qualche consiglio per la coltivazione. Le fotografie non hanno solo valore estetico ma catturano la realtà con la precisione dei colori e del disegno e aiutano nel riconoscimento anche i meno esperti. Per la prima volta nell’editoria non solo italiana lo sfondo sul quale i fiori sono ritratti è pittorico-naturalistico, un dipinto del primo 900, opera del Tollini, che rappresenta un sottobosco e veniva usato in un famoso studio fotografico milanese, dagli anni Venti fino a tutti i Quaranta, per “mettere in posa” dame, fanciulle e personaggi della Milano-bene dell’epoca. Agli autori è sembrato che nulla potesse meglio servire a dar risalto allo splendore dei soggetti: anche da qui é nato il titolo dell’opera.

Anna Maria Botticelli ha curato la scelta degli esemplari da fotografare e la stesura delle schede botaniche. Nata a Genova nel 1948, laureata in scienze biologiche, è appassionata collezionista e studiosa delle orchidee, che riproduce mediante tecniche di propagazione in vitro ed espone in mostre nazionali e internazionali. Quale esperto del settore, tiene conferenze e collabora a numerose riviste specializzate.

Marzia Malli è nata a Milano nel 1950.
Inizia la sua attività professionale nel 1973 come fotogiornalista per dedicarsi poi allo still-life e al ritratto. Collabora con le maggiori testate italiane ed estere (Casa Vouge, Epoca, Amica, FMR, Vogue Decoration). Ha contribuito alla realizzazione di numerosi volumi per Mondadori Grandi Opere Illustrate e per Franco Maria Ricci e ad alcuni fascicoli dell’Enciclopedia Pratica per fotografare del Gruppo Editoriale Fabbri. Sue opere si conservano presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.
Ha partecipato a numerose mostre collettive tra cui: “L’occhio di Milano”, Rotonda della Besana, Milano; “Una, nessuna, centomila”, Palazzo Fortuny, Venezia.
Contitolare con Paolo Belloni dello Studio Inside di Milano, si occupa dell’impostazione, composizione e realizzazione delle immagini e decide la linea fotografica dello studio.

Paolo Bellini é nato a Milano nel 1948.
Laureato in lingue e letterature straniere, lavora professionalmente come fotografo dal 1977.
Ha realizzato reportages di viaggio e architettura per le maggiori testate nazionali e ha contribuito alle realizzazione di numerosi volumi per Franco Maria Ricci e per Arnoldo Mondadori Editore. Nello Studio Inside, con Marzia Malli, si occupa di gestire i rapporti con i clienti e dell’organizzazione operativa del lavoro.

Tecnica dell’Incisione – Xilografia – Acquaforte – Litografia

Tecnica dell’Incisione – Xilografia – Acquaforte – Litografia

Autore/i: Betti Dario

Editore: Edizioni Arnaud

quarta edizione, premessa dell’autore.

pp. 78, nn. illustrazioni b/n f.t., Firenze

Dal testo:

«PREMESSA ALL’INCISIONE:
Vi sono tre sistemi di incisione:

  1. L’incisione su legno (incisione in rilievo)
  2. L’incisione su metallo (incisione ad incavo)
  3. La litografia (incisione in superfice)

Tratteremo dei tre metodi cominciando dal più antico (l’incisione in legno) e finendo col più recente (la litografia)

Dei tre tipi di incisione indicheremo tutti i metodi, cercando di nulla tralasciare affinché colui che voglia cimentarsi in questa forma di Arte trovi facilitato il suo compito. Daremo anche alcuni suggerimenti che non sono indicati in altri manuali italiani e stranieri, suggerimenti dettati dall’esperienza e dall’osservazione diretta all’abilita tecnica dei maestri, occorono pratica ed esperienza, cose che sono frutto di lungo e indefesso lavoro, perciò consigliamo, a chi per la prima volta affronta i diversi metodi di incisione, di attenersi a forme semplici, tentando più tardi, quando avrà preso una certa dimestichezza nel maneggio dei ferri e delle punte, di eseguire i lavori più complessi. E passiamo senz’altro all’argomento.[…]»

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Premessa all’incisione

INCISIONE SU LEGNO DI FILO

  • I legni
  • Il disegno
  • Gli utensili
  • L’incisione
  • La stampa
  • Incisione a «camaieu» e a chiaroscuro

INCISIONE IN LINOLEUM

  • Preparazione
  • Incisione
  • Stampa

INCISIONE SU LEGNO DI TESTA

  • Il legno
  • Gli utensili
  • L’incisione
  • Incisione a colori

INCISIONE SU METALLO – L’ACQUAFORTE

  • Le lastre
  • L’installazione
  • Gli utensili
  • Materiali diversi
  • Le vernici
  • Preparazione delle lastre
  • Pulitura e sgrassatura
  • La verniciatura
  • Il calco del disegno
  • L’inetsione
  • Preliminari sulla morsura
  • Gli acidi
  • La morsura
  • Ritocchi e correzioni

LA PUNTA SECCA – L’ACQUA-TINTA

  • Granitura della lastra
  • Granitura col sale
  • Granitura all’alcool e resina
  • Ritocchi dell’acqua-tinta

IL BULINO – LA STAMPA DELLE INCISIONI

  • Il materiale
  • La carta
  • La stampa

ALTRI METODI DI INCISIONE

  • Vernice molle
  • Maniera nera o «mezzatinta»
  • Mecnotipo

ACQUAFORTE IN RILIEVO O TIPOGRAFICA

LA LITOGRAFIA

  • Le pietre litografiche
  • La «pomiciatura»
  • La «granitura»
  • Il disegno
  • Disegno a penna
  • Disegno a matita
  • La preparazione della pietra
  • La stampa

LITOGRAFIA SU ZINCO

BIBLIOGRAFIA

AIDS – Storia di un Epidemia Attuale

AIDS – Storia di un Epidemia Attuale

Titolo originale: Histoire du sida

Autore/i: Grmek Mirko D.

Editore: Editori Laterza

edizione italiana aggiornata, introduzione dell’autore, traduzione di Claudio Milanesi rivista e approvata dall’autore, collana: Sagittari Laterza n° 25.

pp. 246, Bari

L’AIDS è veramente una malattia nuova? E se non lo è, perchè l’esplosione attuale? In una accurata ricostruzione, Mirko D. Grmek racconta per la prima volta la storia di un evento epidemico senza precedenti e insieme quella delle nostre conoscenze su di esso. Ripercorre gli esordi, analizza i progressi compiuti nella comprensione della malattia e dei suoi agenti eziologici, scopre che il virus esiste già da molto, e giunge alla conclusione che l’odierna pandemia è il prezzo amaro e paradossale del progresso tecnologico.

Mirko D. Grmek insegna Storia delle medicina e scienze biologiche all’Ecole pratique des Hautes Etudes. È autore del volume Le malattie all’alba della civiltà occidentale (Bologna 1985).

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Introduzione

Parte prima: Un flagello del nostro tempo


I. Una strana malattia viene denunziata

  • Los Angeles (1980 – giugno 1981): il primo avvertimento
  • L’allarme sulla costa orientale
  • New York e San Francisco (1979 – agosto 1981): il “gay cancer”
  • L’espansione continua (settembre – dicembre 1981)

II. L’inchiesta epidemologica sugli omosessuali americani

  • I detective medici all’opera
  • Prime ipotesi sull’eziologia
  • La prima coorte statistica significativa
  • Alla ricerca del “paziente zero”

III. Le prime inquietudini degli europei

  • Le “liaisons dangereuses” tra l’America e l’Europa occidentale
  • Intanto, in Francia
  • Le caratteristiche dei primi malati in Francia
  • La fonte africana

IV. AIDS/SIDA: la malattia delle quattro H

  • Il nome della malattia
  • Un gruppo nel quale il rischio sarebbe “razziale”: gli haitiani
  • La sfortuna degli emofilici
  • Il sangue altrui puÚ essere pericoloso
  • I “normali” non sono al riparo
  • Il risveglio di paure ancestrali
  • Alcuni dati statistici (1982 – 1984)

Parte seconda: Gli oracoli della scienza

V. Sulle tracce del virus

  • I primi sospetti
  • Che cos’è un virus
  • Infezioni virali lente e latenti
  • I virus oncogeni
  • La transcriptasi inversa
  • La scoperta dei retrovirus umani
  • Alla ricerca di un falso colpevole

VI. La scoperta dell’agente virale dell’AIDS

  • La tradizione pasteuriana
  • La scoperta del virus LAV
  • I nomi non sono mai innocenti
  • Un germe relegato nel limbo della virologia
  • L’isolamento del virus HTLV
  • La controversia franco-americana

VII. La soluzione di una controversia

  • Gli interessi in gioco
  • I due virus sono lo stesso virus
  • Un compromesso politico
  • La struttura e il ciclo biologico dell’HIV
  • I covi del virus
  • Altri virus associati all’AIDS

VIII. Gli stadi dell’AIDS

  • La sieropositività: una nuova dimensione epidemologica
  • L’affidabilità dei test
  • Le vie di trasmissione
  • Le tappe silenziose
  • Le forme cliniche avanzate
  • Il rischio della sieropositività e l’AIDS cerebrale

Parte terza: Sguardo all’indietro

IX. La lezione storica delle malattie nuove

  • L’origine dei primi grandi flagelli
  • L’irruzione delle pestilenze in Grecia
  • L’unificazione microbica dell’impero romano
  • La vera peste e la febbre miliare
  • Lo scambio di microbi tra i due mondi: la sifilide, il vaiolo e la sindrome influenzale
  • La malattia dei legionari e le febbri emorragiche africane
  • L’AIDS, malattia “nuova” in senso ristretto

X. L’AIDS, malattia antica?

  • Ipotesi fantasiose
  • La prima descrizione del sarcoma di Kaposi
  • Altre vecchie descrizioni del sarcoma di Kaposi
  • Antichità del sarcoma di Kaposi in Africa
  • Riflessioni sulle vestigia da esplorare
  • Abbozzo di una storia delle infezioni opportunistiche

XI. I prodotti dell’epidemia in America

  • Uno sguardo nuovo sui vecchi dossier medici
  • Diversi casi probabili a partire dal 1952
  • Caratteristiche dei casi americani
  • Le testimonianze che vengono dal freddo
  • Un virus endemico in Amazzonia

XII. Il vecchio mondo prima dell’epidemia di AIDS

  • Europa: un caso anatomo-clinico certo nel 1959
  • Il virus europeo è un articolo di importazione?
  • La rovina di una famiglia in Norvegia (1966 – 1976)
  • Altre testimonianze sierologiche: l’età dell’HIV-2
  • Africa: l’enigma del sarcoma di Kaposi aggressivo
  • Il sangue saprebbe mentire?

Parte quarta: Le cause e le dimensioni del disastro

XIII. L’origine e la diffusione dei germi dell’AIDS

  • L’infezione delle scimmie
  • La genealogia dei retrovirus dell’AIDS
  • Opinioni sull’origine dei germi della pandemia attuale
  • Un male nero o una peste bianca?
  • Una subdola disinformazione: l’AIDS, arma batteriologica
  • Qualche scenario sulla disseminazione mondiale dell’AIDS
  • Un approccio storico diverso si impone

XIV. Condizioni biologiche e sociali della pandemia

  • Una nuova spiegazione biologica
  • Il concetto di patocenosi: le relazioni tra l’AIDS e le altre malattie
  • La breccia trasfusionale
  • Le ambivalenze della medicina: la situazione tragica degli emofilici
  • La puntura sostituisce la somministrazione orale e l’inalazione
  • La liberalizzazione dei costumi

XV. Il focolaio africano

  • Tre schemi emidemiologici
  • L’espansione dell’AIDS in Africa equatoriale
  • L’epidemia dovuta all’HIV-2
  • Gli sconvolgimenti sociali
  • Lo “slim” in Uganda
  • Le incompatibilità culturali

XVI. Grandezza e miserie della medicina moderna

  • La mobilitazione mondiale
  • Alla ricerca della cura
  • Vaccini chimerici
  • La dimensione sociale dell’AIDS
  • L’epidemiologia dell’HTL,V-I
  • Il “paziente zero” in Unione Sovietica
  • L’incontenibile dilagare degli HIV (1985 – 1988)
  • La minaccia e la speranza

Note
Bibliografia

Un Cammino Verso Dio – Sàdhana

Un Cammino Verso Dio – Sàdhana

Titolo originale dell’opera: Sàdhana: a Way to God

Autore/i: De Mello Antonio

Editore: Editrice la Parola

traduzione a cura di Arturo Dalla Vedova S.J.

pp. 176, Roma

Antonio de Mello in questo libro, frutto della sua esperienza di guida spirituale e di direttore del centro pastorale “Sàdhana” in India, cerca di concretizzare, attraverso una serie di esercizi, due tesi caratteristiche della sua metodologia per un’ascesa verso Dio. La prima tesi è che la preghiera è un esercizio che genera pienezza e soddisfazione ed è assolutamente legittimo cercare queste cose dalla preghiera. La seconda tesi è che la preghiera deve essere fatta meno con la testa e più con il cuore. Il cammino che propone De Mello è accessibile a tutti. Unica prerogativa: essere sensibili e aperti spiritualmente, consapevoli che Dio trascende ogni nostra possibilità di espressione e concretizzazione.

Padre de Mello nacque a Santa Cruz, un sobborgo di Mumbai in India. Entrò a far parte della Compagnia di Gesù nel 1947, all’età di sedici anni non ancora compiuti. Venne in seguito trasferito, e da allora viaggiò in parecchi paesi per studiare e più tardi per insegnare, principalmente in Spagna e negli Stati Uniti, dove diventò uno psicoterapeuta. Ben presto divenne famoso per i suoi libri sulla spiritualità, che coniugavano la religiosità cristiana e orientale con i suoi studi di psicologia.
Tornato in India, cominciÚ a organizzare numerosi ritiri spirituali, ed era in genere considerato un oratore pubblico di qualità. De Mello ha fondato anche un centro di preghiera in India, chiamato “Sàdhana”.
Morì improvvisamente nel 1987 per un attacco cardiaco. I suoi lavori sono ancora ristampati, e scritti inediti sono stati pubblicati dopo la sua morte.

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Introduzione

  • Consapevolezza
  • Consapevolezza e contemplazione
  • Benefici personali della consapevolezza
  • La contemplazione più facile in un gruppo
  • Lo speciale valore della consapevolezza corporea
  • Immaginazione
  • Devozione

Il Gatto nell’Arte – Il Gatto nella Pittura Occidentale dal XV al XX Secolo

Il Gatto nell’Arte – Il Gatto nella Pittura Occidentale dal XV al XX Secolo

Titolo originale: Le Chat et la Palette

Autore/i: Foucart-Walter Elisabeth; Rosenberg Pierre

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione dell’edizione italiana di Serena Marchi.

pp. 224, interamente e riccamente illustrato a colori e b/n, Milano

Le opere in onore dei gatti sono numerose: attestano la perennità della grazia felina nell’arte e riuniscono immagini di ogni epoca e genere. Tuttavia nessuno studio serio e approfondito è mai stato consacrato dagli storici dell’arte alla rappresentazione del gatto nella pittura, in cui la presenza dell’animale, spesso assai misteriosa, suscita molte domande. Perché il gatto compare in alcune scene bibliche? Il gatto nero che balza al centro dell’Annunciazione di Lorenzo Lotto è malefico? Qual è il pittore che per primo penso di ritrarre un gatto?
Qual è il significato della presenza del gatto ne L’àtelier di Courbet, o ai piedi dell’Olympia di Manet? Queste domande assieme a molte altre hanno trascinato Elisabeth Foucart-Walter e Pierre Rosenberg, entrambi conservatori al Musée du Louvre, in una ricerca iconografica senza precedenti. Accanto ad alcune opere famose, molti quadri poco conosciuti, appartenenti a collezioni private, sono stati preferiti ai dipinti che tradizionalmente illustrano i libri sui gatti.
Evitando ogni interpretazione e lettura rischiosa, un’analisi brillante illumina l’origine e il significato di molte rappresentazioni e svela i rapporti ambigui che il gatto intrattiene, nella pittura religiosa, col Diavolo e Dio o, nella pittura profana, col Male e il Bene…
Gatti stupefacenti, gatti stupiti, gatti addormentati, inquietanti o che fanno le fusa e ci invitano ad una meravigliosa passeggiata attraverso la pittura occidentale, dal XV secolo ai nostri giorni.

Elisabeth Foucart-Walter, conservatrice del Dipartimento di pittura del Musée du Louvre e segretaria della Società di Storia dell’Arte francese, é una specialista di pittura tedesca, soprattutto di Holbein. Ha inoltre pubblicato alcuni studi sulla pittura francese, tra cui il catalogo dei dipinti del XVII secolo del Musée de Tassé a Le Mans e vari articoli sulla scuola di Pont-Aven. Ha inoltre preso parte ad esposizioni di pittura straniera a Parigi, ad esempio “La Peinture romantique allemande (“La pittura romantica tedesca”) e “L’Age dor danois” (“L’Eta d’oro danese”), Sta ora preparando per l’Ecole nationale des beaux arts di Parigi un’opera sui concorsi di pittura nell’Ancien Régime.”

Pierre Rosenberg, capo conservatore del Musée du Louvre e presidente del Comitato francese di Storia dell’Arte, è uno specialista della pittura e del disegno francesi del XVII e XVIII secolo. Ha inoltre pubblicato numerosi articoli nelle principali riviste di storia dell’arte francesi e straniere e ha consacrato delle opere a Georges de La Tour, Chardin, e al diario di viaggio dell’abate di Saint-Non in Italia. Ha organizzato numerose esposizioni, tra cui “Chardin”, “Watteau”, “La Peinture francaise du XVIIᵉ siécle dans les collections américaines” (“La pittura francese del XVII secolo nelle collezioni americane”), “Subleyras”, “Fragonard”, di cui ha anche curato i cataloghi.

Arte e Morte dell’Arte

Arte e Morte dell’Arte

Autore/i: Hegel Georg Wilhelm Friedrich

Editore: Il Saggiatore

prima edizione, introduzione e cura di Paolo Gambazzi e Gabriele Scaramuzza.

pp. 304, Milano

Come ha scritto Merleau-Ponty, «Hegel è all’origine di tutto quello che si è fatto di grande in filosofia da un secolo a questa parte. Per es. del marxismo, di Nietzsche, della fenomenologia e dell’esistenzialismo tedesco, della psicanalisi…
Si potrebbe dire senza paradossi Che dare un’interpretazione di Hegel significa prendere posizione su tutti i problemi filosofici, politici e religiosi del nostro secolo».
È partendo da tale presupposto che questa antologia affronta i temi dell’Estetica con un duplice obiettivo: mostrarne il carattere sistematico e stabilirne il determinante rapporto con l’analisi hegeliana della struttura e delle contraddizioni del mondo borghese.
L’Estetica si dimostra così molto più che un discorso sul bello: in essa giocano un ruolo centrale la storia delle civiltà e le grandi figure della coscienza, temi come la cavalleria e l’amore romantico, le religioni orientali e la mitologia greca, il senso della morte nel Cristianesimo e il quotidiano dell’esistenza borghese. Dalla totalità di questi intrecci – in cui operano logica e fenomenologia, filosofia della natura e filosofia della storia, filosofia del diritto e filosofia della religione – emergono i grandi temi propriamente estetici: dall’analisi dell’epos alla definizione del romanzo, dalle categorie del tragico, del comico e dell’umorismo alla costruzione di un sistema delle belle arti, sino a quella problematica della morte dell’arte o dell’«arte come passato» che ha qui, nell’Estetica, il suo luogo originario di formulazione e di strutturazione secondo categorie e problematiche la cui pregnanza e radicalità ha trovato una verifica decisiva nello sviluppo dell’arte contemporanea.

L’Architettura Moderna

L’Architettura Moderna

Autore/i: Dorfles Gillo

Editore: Garzanti Editore

prima edizione.

pp. 112, 16 disegni b/n, 32 tavole b/n f.t., Milano

Dal testo:
“È bene porsi, innanzitutto, questa domanda: cos’è l’architettura moderna? Ossia: quali valori attribuiamo, quali limiti poniamo a quell’architettura che intendiamo definire «moderna»? Esiste un limite – cronologico o topografico – che ci permetta di stabilire una netta distinzione tra l’architettura moderna e quella passata? E tale limite equivale a quello che separa le altre arti moderne dalle antiche?
In realtà, nel caso dell’architettura, la linea di demarcazione è davvero molto più netta e precisa. In altre parole, la frattura tra l’architettura del passato e quella del presente è molto più profonda di quanto non lo sia per la musica, la pittura, la poesia. Non solo, ma dicendo «architettura moderna» noi non intendiamo solo quella d’oggi, ma, grosso modo, quella che ebbe i suoi primi inizi sul finire del secolo scorso.
I rapporti tra le arti visive: architettura, pittura, scultura, sui quali avremo ancora occasione di tornare, furono sempre intimi, addirittura fraterni per il passato; anzi, in talune epoche fu quasi impossibile distinguere dove principiasse una e finisse l’altra. Per contro, a partire dalla metà dell’800, ci è parso d’assistere ad una momentanea scissione, a un parziale divorzio tra le arti, quasi ognuna avesse voluto riprendere un’autonomia perduta. Vedremo come tale autonomia non fosse che apparente e come anzi i reciproci influssi fossero più vivi e fecondi proprio nell’epoca in cui più aspra era la crisi. Oggi finalmente il naturale rapporto tra codeste arti è di nuovo sentito, anzi auspicato e, quella «sintesi delle arti maggiori – di cui uno dei massimi artefici dell’architettura moderna: Le Corbusier, si e fatto propugnare – sta proprio a significare che le tre arti sono di bel nuovo affiancate, e d’ora innanzi con ogni probabilità procederanno insieme partendo da premesse ideologiche, estetiche, sociali, identiche.
Una delle più frequenti obiezioni che vengono mosse all’architettura moderna è che l’architettura d’oggi «non sarebbe più arte». Architettura arte, per costoro è quella greca, romana, gotica, rinascimentale, ecc., ma non quella d’oggi, priva com’è d’ogni riferimento stilistico coi capolavori del passato.[…]”

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I. Valori e limiti dell’architettura moderna
II. Importanza dei nuovi materiali costruttivi
III. Rivalutazione del liberty
IV. Il primo razionalismo da Loos a Gropius
V. La posizione dell’ltalia dal liberty al funzionalismo
VI. Rapporti tra l’architettura e le arti visive dal cubismo all’espressionismo
VII. Erich Mendelsohn e l’espressionismo
VIII. Il «Bauhaus» e Walter Gropius
IX. Le Corbusier e il purismo funzionalista
X. L’architettura organica e Frank Lloyd Wright
XI. «De Stijl» e Mies van der Rohe
XII. Alvar Aalto e l’organicismo razionalizzato
XIII. L’«idternational style» e i nuovi regionalismi
XIV. La nuova architettura brasiliana e il neobarocco
XV. L’architettura italiana nell’ultimo decennio
XVI. Arredamento e urbanistica nell’architettura moderna
XVII. Conclusione

Bibliografia essenziale
Indice dei nomi
Indice delle tavole fuori testo
Referenze fotografiche
Indice dei disegni nel testo

Il Bambino Prodigio di Lubecca

Il Bambino Prodigio di Lubecca

La vita straordinaria di Cristiano Enrico Heinecken

Autore/i: Guerzoni Guido

Editore: Umberto Allemandi & C.

avvertenza dell’autore.

pp. 256, Torino

Nel 1721, a Lubecca, viene alla luce un bambino già in grado di parlare: Cristiano Enrico Heinecken. A un anno conosce le sacre scritture, a due il latino, a tre il francese, la storia e la geografia, a quattro arringa le corti danesi. Idolatrato della pedagogia barocca e salutato come un nuovo messia, il piccolo Heinecken si esibisce in pubbliche concioni che gli valgono le lodi dei «savants» europei e l’ingresso nel pantheon dei bambini prodigio d’ogni epoca e luogo.

«Un elegante volume, con una vasta bibliografia che spazia da dotti trattati in latino alle cronache settecentesche tedesche e danesi». (Il Giornale)

«Il lattante che sapeva troppo: la straordinaria storia del bambino prodigio di Lubecca che in quattro anni di vita riuscì a diventare famoso in tutta Europa per le sue incredibili qualità mnemoniche». (Il Sole 24 Ore)
«Il mito antico del ragazzino sapiente». (La Repubblica – Il Venerdì)

Guido Guerzoni insegna Storia economica ed Economia dei Beni Culturali all’Università Bocconi di Milano, dove si è laureato nel 1992. È autore di saggi e monografie su temi storici, economici e sociali. Il bambino prodigio di Lubecca è il primo episodio di una trilogia di vite esemplari.

Cultura Araba del Novecento

Cultura Araba del Novecento

Autore/i: Gabrieli Francesco

Editore: Editori Laterza

prima edizione, premessa dell’autore.

pp. 184, Bari

Il Novecento è stato per il mondo arabo il secolo del risveglio intellettuale e del risorgimento politico.
Attraverso gli autori e le opere più significative della letteratura araba contemporanea, Gabrieli aiuta a capire i fermenti di un mondo” che dall’altopiano iranico all’Atlantico costituisce – a dispetto di tutte le divisioni – una grande e affascinante unità culturale.

Francesco Gabrieli (Roma, 1904) ha insegnato Lingua e letteratura araba nell’università di Roma. Si è occupato
di storia politica e religiosa dell’Islam, nonché di letteratura araba e persiana.
Fra le sue opere: «Storia e civiltà musulmana» (1947); «Storia della letteratura araba» (1951); «Gli arabi» (1975).

Toro Seduto – Il Genocidio dei Pellerossa

Toro Seduto – Il Genocidio dei Pellerossa

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni Cremonese

a cura di Maria De La Fuente.

pp. 128, Roma

Sommario:

1. E APPARVE L’AMERICA
La supremazia britannica
La seconda scoperta dell’America

2. I BARBARI INDIANI
La civiltà pellerossa
L’organizzazione degli Irocbesi
Le arti figurative
La musica
Religione e medicina
I cattivi pellerossa

3. UN SECOLO DI DISONORE
Le prime migrazioni europee
«Coltello affilato» presidente USA
Da Fort Laramie alla strage di Sand Creek
La guerra contro i Navajo
L’odissea dei Navajo

4. TORO SEDUTO: L’ULTIMO EROE
Il coraggio di Toro Seduto
La battaglia di Little Big Horn
L’esilio di Toro Seduto
La fine di Toro Seduto

5. MASSACRO A WOUNDED KNEE

6. DOPO IL DILUVIO
Le direttive della politica americana
Come vivono oggi gli indiani in America
Wounded Knee 1973

7. LA COSCIENZA DEL GENOCIDIO
L’opinione di Tocqueville
La spoliazione legale
Il disprezzo del lavoro
La «generosità» americana
« L’uomo rosso deve perire!»

8. BARBARIE E CIVILTÀ
L’Occidente è superiore?
La crisi dell’Occidente

LE PRINCIPALI TRIBÙ INDIANE DEGLI STATI UNITI

9. DOCUMENTAZIONE

10. CRONOLOGIA

11. BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO

I Mutamenti del Sesso

I Mutamenti del Sesso

Autore/i: Wolff Étienne

Editore: Jandi Sapi

prima edizione, prefazione dell’editore, unica traduzione autorizzata di Eugenio Cassinis.

pp. 268, XXIV tavv b/n f.t. e ill. b/n, Roma

Da testo:
“Non vi è nozione più comune di quella di sesso. Molto chiara in apparenza, cassa riesce molto complessa per chi cerchi di comprendere l’essenza dei fenomeni.
Che cos’è il sesso d’un individuo? Ne daremo per ora una definizione molto banale e che sembrerà press’a poco una verità di monsignor Lapalisse. Il sesso d’un individuo è l’insieme dei caratteri per i quali un soggetto maschio differisce da un soggetto femmina della stessa specie (o reciprocamente). Ed è pertanto da questa definizione provvisoria che trarremo tutto il contenuto della nozione di sesso. Certi caratteri sono caratteri positivi, caratteri di presenza; gli altri sono caratteri negativi, caratteri di assenza. I caratteri sessuali sono di importanza ineguale secondo l’aspetto sotto il quale si considerano. Qualche attributo che sembra essenziale è un carattere esteriore e secondario. Qualche altro, non sospettato dal profano, è fondamentale, ma non appare che con uno studio scientifico approfondito.[…]”

Segni – Sette Parole per Sperare

Segni – Sette Parole per Sperare

Autore/i: Vanier Jean

Editore: Edizioni San Paolo

traduzione e illustrazioni di Cristina Santambrogio.

pp. 160, Cinisello Balsamo (MI)

Jean Vanier è uno dei grandi personaggi contemporanei, una voce che si innalza al di sopra del coro con la forza della fede e della tenerezza. In questo libro ci ricorda, attraverso 7 parole, 7 segni, che «l’assurdo attraversa l’esistenza – è impossibile negarlo – ma, a sua volta, l’amore può attraversare ciò che pare assurdo e ha il potere di trasformarlo in mistero. E il mistero è abitabile». Parole per sperimentare l’incontro con la tenerezza di Dio, per riflettere in silenzio al ritmo del proprio respiro.

L’Autore Nato nel 1928, figlio del governatore del Canada e, da giovane, ufficiale di Marina, Jean Vanier è uno dei grandi profeti dei nostri tempi. Ha dedicato la propria vita all’accoglienza delle persone con disturbi psichici, attraverso la fondazione delle Arches e dei gruppi di Foi et Lumière (in Italia presenti con il nome Fede e Luce).