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I Santi Militari

I Santi Militari

Autore/i: Cammilleri Rino

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, presentazione di Giovanni Marra (Arcivescovo Ordinario Militare), premessa dell’autore.

pp. 288, Casale Monferrato (AL)

I santi militari 27 santi patroni, 113 santi militari dall’epoca apostolica ai nostri giorni, i più celebri cappellani militari, i casi seri del combattimento per la fede. Un libro che illustra la coincidenza esistente tra molte virtù cristiane e molte di quelle richieste ai militari.

Rino Cammilleri
, nato nel 1950, è laureato in Scienze Politiche, vive e insegna a Pisa. Collabora con varie testate nazionali, in particolare fa parte del team che cura la rubrica “Canone” sul quotidiano Avvenire. Recentemente ha pubblicato Pio IX e Garcia Moreno scritto a due mani con Antonio Socci, e il romanzo l’inquisitore.

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Presentazione di Giovanni Marra, Ordinario militare
Premessa dell’Autore

I – I patroni

  • La Madonna
  • Il messaggero: Gabriele arcangelo
  • Il combattente: Michele arcangelo
  • L’esattore: Matteo
  • Il santo della Laguna: Marco
  • L’amministratore: Lorenzo
  • Il secondino: Basilide
  • Più importante della vita: Adriano di Nicomedia
  • La signora del fulmine: Barbara
  • Un’intera legione: Maurizio e compagni
  • La tortura delle frecce: Sebastiano
  • Il cavaliere perfetto: Giorgio
  • Il dono del cervo: Eustachio
  • Colui che porta Cristo: Cristoforo di Licia
  • La cappa e la spada: Martino di Tours
  • Il re guerriero: Ferdinando III
  • L’apostolo dell’Europa: Giovanni da Capestrano
  • La pulzella d’Orlèans: Giovanna d’Arco
  • Francesco e il pugile: Francesco d’Assisi
  • Fratricidio: Venceslao
  • Il battesimo degli ungari: Stefano
  • Il liberatore degli schiavi: Canuto IV
  • Il padre della patria: Nicola di Fle
  • Una vita breve: Casimiro
  • Il pazzo di Dio: Giovanni di Dio
  • L’infermiere: Camillo de’ Lellis
  • L’arte di santificare la guerra: Sebastiano Valfrè

II – I militari

  • I primi
  • Un colpo di lancia: Longino
  • Il primo pagano: Cornelio
  • Un soldato per tutti: Vittore
  • Ufficiale e cristiano: Polieuto
  • Quaranta soldati: Martiri di Sebastia
  • Diecimila soldati: Acacio d’Armenia e compagni
  • Il duello: Orenzio, Eros, Farnace
  • Le guardie del corpo: Martiri di Nicomedea
  • Soldati neri: Mauri
  • Il geniere: Floriano di Lorch
  • Vestiti per essere uccisi: Sergio e Bacco
  • L’imperatore: Costantino
  • Il console: Gallicano
  • Il medioevo e le crociate
  • Alto medioevo
  • La tavola rotonda: Derfel Gadaran
  • Il bardo: Aneurino
  • Il primo barbaro: Sigismondo
  • Il negus: Elesbaan
  • Il primo inglese: Etelberto
  • Il visigoto: Ermenegilio
  • Una croce di legno: Osvaldo
  • Ii merovingio: Sigeberto III il Giovane
  • I bizantini: Difensori di Gaza
  • L’agguato: Adalbaldo
  • Compostella: Alfonso II, il Casto
  • Espiazione: Salomone
  • Le madonne di gesso: Sergio, il “Magistro”
  • L’impero cristiano: Carlomagno
  • I paladini: Rolando, Oliviero e compagni
  • L’imprendibile: Witikindo
  • La rinascenza carolingia: Everardo
  • Il Leone: Leone IV
  • Contro i danesi: Alfredo il grande
  • Troppo bello: Pelagio di Cordova
  • I due re: Edmondo
  • Il doge: Pietro Orseolo

Dall’anno mille

  • Il vikingo: Olav
  • Il primo russo: Vladimir
  • Il martire: Boris di russia
  • Il santo imperatore: Enrico II
  • Il re guaritore: Edoardo il confessore
  • L’altro Leone: Leone IX
  • L’esempio: Adelmo di burgos
  • La congiura: Valteno
  • Il capitano del popolo: Erlembaldo Cotta
  • Il principe guerriero: Godescalco
  • La guerra cristiana: Carlo il Buono
  • Il grande padre: Bernardo di Chiaravalle
  • Il predicatore: Pietro l’eremita
  • L’incesto: Canuto laward
  • Il pirata: Magno
  • Prima la messa: Erik IX
  • Anche i politici: David I
  • Il serbo: Simeone Stefano Namanja
  • Scomunicato: Guglielmo
  • Marito per forza: Umberto III di Savoia
  • Assassinio nella cattedrale: Thomas Becket
  • La spada nella roccia: Galgano
  • Monaci guerrieri: Pietro Nolasco
  • Il podestà: pietro Parenzo
  • Malavalle: Guglielmo il Grande
  • Il mercenario: Obizio da Niardo
  • Il crociato: Serapio
  • La spada e la croce: Goberto d’Aspremont
  • La milizia di Cristo: Bartolomeo di Breganze
  • Sempre in guerra: Ludovico IV
  • La dama di ferro: Bianca di Castiglia
  • L’assassino: Andrea Gallerani
  • La spada medioevale: Agostino Novello
  • Un soldato per i lebbrosi: Elzeario
  • Luigi il santo: Luigi IX
  • Monaci cavalieri: Martiri di Tavira
  • L’ideale crociato: Gregorio X
  • Il soldataccio: Giovanni cini
  • La caduta di Acri: Giovanni Monfort

L’autunno del medioevo e la cristianità nell’epoca preindustriale

  • Il cacciatore: Corrado Confalonieri
  • Un cavaliere leale: Carlo di Blois
  • L’eroe nazionale portoghese: Nuno Ilvares Pereira
  • Il principe sfortunato: Fernando
  • La caduta di Costantinopoli: Bernardo II
  • Le due rose: Enrico VI
  • Un libro da bruciare: Angelo da Chivasso
  • La regina di ferro: Isabella di Castiglia
  • L’epilettico: Amedeo IX
  • Il padre degli orfani: Girolamo Emiliani
  • L’avamposto dei martiri: Martiri di Otranto
  • Ufficiale e gentiluomo: Francesco Borgia
  • L’insurrezione dei cattolici: Thomas Percy
  • Il piccolo grande uomo: Ignazio di Loyola
  • Il papa di Lepanto: Pio V
  • La liberazione di Vienna: Innocenzo XI
  • Non solo il nome: Gaspare de Bono
  • La mascotte dei soldati: Luigi Gonzaga
  • Ballare coi lupi?: Martiri di Elicura
  • lo spadaccino: Bernardo da Corleone
  • Il vietnamita: Emmanuele Trièu

Gli ultimi due secoli

  • Lo scapestrato: Andrea Uberto Fournet
  • Il disertore: Giovanni Maria Vianney
  • Un santo nel Risorgimento: Francesco faà di Bruno
  • Il borbonico: Carlo Amirante
  • Il piemontese: Felice Prinetti
  • Prigioniero in Serbia: Giuseppe Kalinowski
  • L’esiliato: Sigmund Felinski
  • L’irrequieto: Charles de Foucauld
  • Il deputato: Girolamo Jaegen
  • La guardia reale: Giacomo Buzabaliawo
  • Il dottorino: Erminio Pampuri
  • L’ultimo imperatore: Carlo d’Asburgo
  • L’apostolo dei militari: Edoardo Poppe
  • Lo stigmatizzato: Padre Pio
  • Il giudice: Mario Ferdinandi
  • Il legionario: Ernest Psichari
  • Il presidente: Gabriel García Moreno

III – I cappellani militari

  • Daniele Brottier
  • Giulio Facibeni
  • Secondo Pollo
  • Giovanni Semeria
  • Igino Lega
  • Carlo Gnocchi
  • Pirro Scavizzi
  • Giovanni XXIII

IV – I combattenti dimenticati

  • La rivolta dei samurai
  • La Vandea
  • Le insorgenze italiane
  • I “Cristeros”

Elenco alfabetico dei santi militari

Metodo Radar per lo Sviluppo Rapido della Memoria

Metodo Radar per lo Sviluppo Rapido della Memoria

Autore/i: Prof. L. Jean

Editore: Wilson International

pp. 178, Sondrio

Lo scopo di questo corso è essenzialmente pratico: desideriamo cioè, aiutare tutti coloro che hanno una memoria debole o labile o piena di lacune o comunque difettosa. Perciò nello scrivere questo testo abbiamo evitato, per quanto ci è stato possibile, di riempirlo con esposizioni e affermazioni dottrinarie che sarebbero del tutto prive di interesse per la maggior parte di coloro ai quali noi ci rivolgiamo. Ci siamo limitati ad esporre nozioni la cui conoscenza è utile a tutti, sia per capire il significato degli esercizi di mnemotecnica indicati in questo corso, sia per orientare il lettore sull’utilità di osservazioni e anche di ricerche personali attuabili in un campo che è tanto più appassionante quanto meno conosciuto. Tutto ciò che riguarda, infatti, la memoria, il suo raggio d’azione, le influenze che la determinano, ecc., rappresenta ancora, purtroppo, per taluni, un campo inesplorato e carico di mistero. Si ritiene, inoltre che la capacità mnemonica sia una virtù, un dono, questa è una convinzione, ma nulla impedisce a chi non è fornito di una memoria lucida e perfetta di rimediare a quest’inconveniente. Il nostro corso vuole appunto dimostrare che arrendersi all’evidenza di una scarsa capacità mnemonica significa dare prova di poca fiducia in se stessi.

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Prefazione
Introduzione

Importanza della memoria
Le tappe della formazione della memoria
Le turbe della memoria

PARTE PRIMA

  • Lezione prima: Che cos’è la memoria
  • Lezione seconda: I misteri della memoria
  • Lezione terza: Il funzionamento della memoria
  • Lezione quarta: Le determinanti della memoria
  • Lezione quinta: La valutazione della memoria
  • Lezione sesta: L’educazione razionale della memoria

PARTE SECONDA

  • Disciplina mentale
  • La conservazione dei ricordi
  • La ripresentazione dei ricordi
  • Domande tests per il lettore
  • Lezione settima: Esercizi pratici per lo sviluppo della memoria
  • Lezione ottava: Nozioni di mnemonica
  • Appendice: Applicazione pratica allo studio delle lingue

Calmo e Limpido

Calmo e Limpido

La Ruota della Meditazione Analitica (Sems-kyi dpyod-pa rnam-par sbyong-ba so-sor brtag-pa’i dpyad sgom ’khor-lo-ma zhes bya-ba bzhugs-so) – Istruzioni sulla visione nella via di mezzo (Dbu-ma’i lta khrid zab-mo bzhugs-so)

Autore/i: Lama Mi-pham

Editore: Ubaldini Editore

premessadi Herbert V. Guenther, tradotto e commentato da Tarthang Tulku, traduzione italiana condotta sulla traduzione inglese da Fabrizio Pregadio, titolo originale: Calm and Clear.

pp. 88, nn. illustrazioni b/n, Roma

“La  Meditazione Buddhista si distacca da tutte le altre perchè il suo scopo è di aiutare l’uomo ad essere; anziché sottometterlo a quacos’altro o annientarlo chiedendogli l’impossibile.”

È un’esposizione unica per brevità, chiarezza e sintesi, del metodo Nyingma di meditazione. Tradotto dall’originale tibetano, esso comprende due testi di meditazione volti principalmente a illustrare la pratica, scritti dal Lama Mipham (1846-1914), uno dei più brillanti maestri di tutto il Buddhismo tibetano.
“La ruota della meditazione analitica” indaga la natura della realtà applicando la tradizionale analisi buddhista del corpo e della mente, allo scopo di dissolvere i concetti condizionati e i presupposti non controllati, i quali inibiscono la comprensione profonda. Contrariamente a ciò che può apparire a prima vista, l’analisi del corpo non ha l’intenzione di denigrarlo, ma di infrangere l’ossessione che il corpo procura quando lo si considera come qualcosa che può e deve essere manipolato a scopi egoistici. E così, l’analisi della mente non vuole unicamente distruggere questa nozione, ma spazzar via tutte le sovrastrutture intellettuali che la cristallizzano in un’entità fissa e immutabile, e lasciar emergere la vera identità dell’uomo. Le “Istruzioni sulla visione nella Via di Mezzo” sono un testo che prosegue e integra il precedente; esso serve a introdurre passo per passo il lettore che davvero lo desidera alla pratica della meditazione, quella pratica che sola può portare alla realizzazione concreta di tali intuizioni.

Mipuam, un famoso Jama Nyingma del secolo scorso, fu uno dei maggiori propulsori. di quel movimento intellettuale che stimola in tutto il Tibet una rinascita dell’interesse sia per Ja pratica che per lo studio teorico del Buddhismo tibetano, Tarthang Tulku Rinpoche è successore in linea diretta di Mipham nella tradizione Nyingma, l’”antica tradizione”; fondatore del Centro Tibetano di Meditazione Nyingma e dell’Istituto Nyingma a Berkeley, California, ha provveduto a stendere un ampio commento, verso per verso, delle due opere qui tradotte.

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Premessa, di H. V. Guenther
Omaggio a Mañjuśri
Prefazione

Parte prima – La Ruota della Meditazione analitica

Introduzione

Versi base

Commento

 

Parte Seconda – Istruzioni sulla visione nella via di mezzo

Introduzione

Versi e commento

Letture scelte

Indice analitico

Quando Lei Smette di Fare la Madre a Lui

Quando Lei Smette di Fare la Madre a Lui

Titolo originale: The Wendy Dilemma

Autore/i: Kiley Dan

Editore: Rizzoli

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Paola Frezza.

pp. 256, Milano

È troppo sensibile, molto bisognosa d’affetto.

Non è capace di dire di no e chiede continuamente scusa.

Non si sente apprezzata, ma riesce soltanto a piangere.

Spesso non riesce ad avere un rapporto sessuale soddisfacente.

Si rode internamente per la mancanza di collaborazione del suo partner, ma continua a finire Lei le cose che Lui lascia in sospeso.

Per porre rimedio a tutto questo può assumere un’aria saccente, diventare un’insopportabile perfezionista e, come Wendy e il suo compagno Peter Pan (i celebri protagonisti della fiaba di J. M. Barrie), rifiutarsi di affrontare il dolore di crescere e cadere in una trappola che le procura soltanto infelicita.

Questo libro si rivolge a tutte le compagne di tutti i Peter Pan, a tutte le Wendy che desiderano diventare persone adulte, autonome, capaci di uscire dalla stanza dei giochi. Un libro ricco di consigli basati su casi reali di donne che sono riuscite a risolvere il dilemma di Wendy e a migliorare il rapporto con il proprio partner e con il resto del mondo; utilissimo anche per tutti quei Peter Pan che, pur desiderosi anch’essi di cambiare, non riescono a trovare la via adatta.

Dan Kiley, psicologo, autore di Gli uomini che hanno paura di crescere (Rizzoli 1985), si occupa principalmente di problemi che riguardano il tessuto dei rapporti familiari e ha scritto sull’argomento volumi di grande successo (Keeping Kids Out of Trouble, Keeping Parents Out of Trouble e Dr. Dan’s Prescriptions: 1001 Nonmedical Hints for Solving Parenting Problems).

Interessi e Passioni – Storia dei Partiti Politici Italiani tra l’Europa e il Mediterraneo

Interessi e Passioni – Storia dei Partiti Politici Italiani tra l’Europa e il Mediterraneo

Autore/i: Ridolfi Maurizio

Editore: Bruno Mondadori Editori

premessa dell’autore.

pp. XVI-488, Milano

Il volume offre una prima ed equilibrata ricostruzione sulla storia della politica l’organizzazione, la rappresentanza, la partecipazione) nell’Italia contemporanea, con un approccio Comparativo originale che aiuta a collocare la vicenda italiana nello spazio politico gravitante tra Europa continentale e Europa meridionale e mediterranea.
Interrogandosi sulle modalità in Italia della sintesi tra liberalismo e democrazia, questa .storia dei partiti contempla temi solitamente poco considerati: come le culture e le forme associative con cui i partiti entrano in contatto, e come il rapporto tra le culture di partito e l’immagine sia del sentimento patriottico sia della coerenza nazionale. Inoltre, individuando negli interessi (individuali e di gruppo) e nelle passioni umane i motivi ricorrenti della partecipazione alla vita dei partiti, di questa storia – le cui origini si vanno a ritrovare nel primo Ottocento – si tende a rimarcare la natura delle culture politiche “diffuse” (apprendistato associativo, militanza, pratiche elettorali, simboli e rituali, rapporti tra i sessi, tra i giovani e i meno giovani), a tal punto da entrare nella quotidianità degli individui e da trasformarsi in tradizioni, attraverso un dialogo tra le generazioni di cui si offrono diversi esempi e che, nel mutare delle forme partitiche, mantiene vivi nel tempo sentimenti di identità, ideali e aspirazioni al benessere.
Evidenziando con rigore le contraddizioni, i limiti e le degenerazioni di alcune pratiche dei partiti, si avvalora comunque l’idea che essi siano le forme più significative attraverso le quali nell’eta contemporanea si è manifestata la partecipazione politica dei cittadini.

Maurizio Ridolfi insegna Storia dell’Europa presso la Facoltà di Lingue e Letterature moderne straniere dell’Università di Viterbo. Tra le sue pubblicazioni: Il partito della repubblica (Franco Angeli, Milano 1989): Il circolo virtuoso (Centro editoriale toscano, Firenze 1990): Il Psi e la nascita del partito di massa (Laterza, Roma-Bari 1992); 1946. La nascita della Repubblica. (con N. Tranfaglia. Laterza. Roma-Bari 1996). Dal 1993 coordina (con .F. Conti) la direzione scientifica di “Memoria e Ricerca”, rivista di storia contemporanea.

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Premessa

I. Tra Europa e il Mediterraneo

Società, politica e partiti
1. La democrazia e i partiti politici
2. Italia: vocazioni mediterranee e attrazione europea
3. L’”eta dei partiti”
4. Storia e scienze sociali nello studio della politica
5. Vademecum: dalla “compagnia” al partito

Ripensando Alexis de Tocqueville: la democrazia americana (e la nostra)
1. Agenda tocquevilliana
2. Associazioni civili e politiche, partiti “piccoli” e “grandi”
3. Uguaglianza e conflitto nella democrazia

Organizzazioni e forme partitiche nei sistemi politici europei
1. Il modello inglese
2. In Francia e in Germania
3. In Spagna
4. I modelli europei e il liberalismo italiano
5. Francia e Italia: elementi comparativi
6. Liberalismo e democrazia: la crisi del costituzionalismo europeo
nel Novecento

Associazioni e partiti tra comunità e Stato
1. Associazioni e forme di sociabilità
2. La legislazione in Europa sul diritto di associazione
3. Gli spazi locali della politica
4. Partito unico e “partito-stato”: i fascismi europei

Partito, patria e nazione
1. Patria, nazione e nazionalismi in Europa
2. L’Italia tra nazione culturale e nazione politica

Interessi, elezioni e rappresentanza politica
1. Sistemi elettorali e partiti: in Francia e in Spagna
2. Clientele, comitati e “partiti”: il caso italiano nel contesto europeo
3. Le campagne elettorali: in Francia e in Italia
4. Organizzazione degli interessi e crisi della rappresentanza nel Novecento europeo

Passioni politiche: miti, simboli e riti
1. Frammenti di antropologia politica
2. La sacralizzazione della politica nell’Europa contemporanea
3. Le religioni politiche nella storia d’Italia
4. La discesa in piazza della politica: in Francia e in Italia

Una storia di “famiglie” politiche
1. Cos’é una famiglia politica
2. Giovani e donne in politica

Percorsi bibliografici

II. La formazione dell’Italia contemporanea

Ottocento italiano. Uno spazio politico in costruzione
1. Legalità e legittimità nello Stato liberale
2. Le culture politiche territoriali

Lo “spirito di associazione” nel XIX secolo
1. Circoli e associazioni d’élite
2. Le associazioni economiche
3. Il mutualismo
4. Il mondo del lavoro: la cooperazione e il sindacato
5. Le professioni
6. L’associazionismo patriottico
7. All’ombra della massoneria

La genesi e le identità delle “parti” politiche
1. La democrazia repubblicana e radicale

  • Una moderna concezione del partito: Giuseppe Mazzini e le organizzazioni mazziniane
  • La Repubblica romana del 1849: da evento a simbolo di una tradizione politica
  • Garibaldi e il garibaldinismo: alle origini dello stile politico radicale
  • La religione politica mazziniana
  • La mancata formazione di un partito radicale popolare
  • Il Partito repubblicano italiano
  • Il Partito radicale

2. I liberali

  • Leader, associazioni e “partiti”
  • La rappresentazione dello Stato senza la nazione
  • La “monarchia popolare”
  • Liberalismo e democrazia tra i due secoli

I socialisti

  • Anatchici e leader, regionalismo e federalismo organizzativo
  • Identità di classe e organizzazione politica: il processo di costituzione del Partito socialista italiano
  • L’universo associativo socialista tra i due secoli
  • Il socialismo e la patria dei lavoratori

4. Il movimento cattolico

  • La Chiesa di fronte allo Stato liberale
  • L’universo cattolico delle associazioni
  • La patria dei cattolici
  • Senza il partito: l’accesso dei cattolici alla rappresentanza politica

Il movimento nazionalista
Preludi culturali
Associazione nazionalista italiana

Percorsi bibliografici

III. L’Italia del XX secolo

Novecento italiano. La partecipazione politica nella società di massa

Guerra e dopoguerra
1. Nascita e crisi del sistema partitico
2. L’Associazione nazionale dei combattenti e i reduci
3. Nel nome della rivoluzione proletaria: il massimalismo socialista
e la nascita del Partito comunista d’Italia
4. Il Partito popolare italiano
5. Nella crisi del mondo democratico-radicale e liberale
6. Il movimento fascista

L’Italia fascista
1. Il Partito nazionale fascista
2. Una religione politica di Stato ;
3. La contraddittoria modernizzazione corporativa e tecnocratica
4. L’Opera nazionale del dopolavoro
5. L’educazione degli italiani e la competizione con l’Azione cattolica

Il secondo dopoguerra: la fondazione dell’Italia democratica
1. «L’inizio di una nuova storia»: la democrazia nel nome dei partiti politici
2. Associazioni e partiti nella Costituzione
3. L’identità della Repubblica: la patria e il patriottismo di partiti

Culture politiche e partiti nel secondo dopoguerra
1. La Democrazia cristiana, la Chiesa e il mondo cattolico
2. I comunisti
3. I partiti socialisti
4. Movimenti e partiti tra liberalismo e democrazia
5. Le destre

La Repubblica dei partiti
1. Lo Stato, l’amministrazione e i partiti
2. Gruppi di interesse, politica e ideologie
3. Le associazioni e i movimenti sociali

Scenari di fine secolo: culture associative, politica e partiti nella crisi del sistema repubblicano
1. Le radici della crisi negli anni settanta
2. I partiti storici e la trasformazione delle famiglie politiche

Percorsi bibliografici
Indice dei movimenti, delle associazioni e dei partiti
Indice dei nomi

S. Antonio di Padova e i Suoi Tempi

S. Antonio di Padova e i Suoi Tempi

(1195-1231)

Autore/i: Salvagnini Enrico

Editore: Cappelli Editore

nuova edizione a cura e con prefazione di Francesco Alberto Salvagnini.

pp. XLIV-350, Bologna

Dalla prefazione di Francesco Alberto Salvagnini:
«[…] E pur senza troppo ingolfarmi nei dibattiti della critica, che in questo lungo periodo di tempo ebbe campo di esercitare tutte le sue capacità e possibilità di analisi, mi fu abbastanza facile giungere a questa conclusione: che, a malgrado del tempo trascorso, il libro di Enrico Salvagnini nulla aveva perduto della sua importanza, specie come opera storica di larghe vedute, di ampia comprensione, di efficace pittura, e finalmente di facile e gradevole accessibilità alla maggioranza dei lettori colti.
Nulla di simile erasi prodotto su l’argomento anteriormente ad essa durante il secolo scorso; e dopo di essa troviamo una produzione abbondante si ma di tutt’altro genere, vale a dire prevalentemente critica, o polemica, o semplicemente apologetica. […]»

L’Energia Dentro di Noi

L’Energia Dentro di Noi

Come leggere i messaggi del corpo per liberarsi dai blocchi fisici e mentali

Autore/i: Padrini Francesco

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, introduzione dell’autore, disegni di Maurizio Corti.

pp. 216, nn. illustrazioni b/n, Milano

Quante persone non sono capaci di piangere o di arrabbiarsi, non hanno il coraggio di protestare, non possono fare un gesto per chiedere aiuto. La loro energia non riesce a manifestarsi: è imprigionata da tensioni croniche – da vecchi meccanismi di difesa che impediscono di sentire i propri istinti e bisogni autentici, e che in realtà non fanno che accrescere la nostra vulnerabilità allo stress naturale, sociale, culturale. La terapia bioenergetica, fondata sulle scoperte del rivoluzionario psicanalista Wilhelm Reich e di Alexander Lowen, permette di «sciogliere» rapidamente quelle tensioni e di conquistare una nuova libertà e un nuovo equilibrio espressivo nella vita di tutti i giorni, negli affetti, nella sessualità, nel lavoro. Francesco Padrini ne offre qui un quadro teorico e pratico, illustrando le tecniche della lettura bioenergetica del corpo – cioé della decifrazione dei sensi segreti dei gesti, degli atteggiamenti – e i semplici esercizi e massaggi necessari a lasciar fluire in tutto il corpo e nella mente quella carica misteriosa che congiunge l’uomo ai ritmi del cosmo, e che lo fa sentire vivo e vitale.

Francesco Padrini, psicoterapeuta o meglio terapeuta psico-corporeo, in quanto nella sua pratica professionale utilizza anche la terapia del corpo, è nato a Novi Ligure (AL) e vive a Milano. A Genova ha fondato il Centro Studi Terapie Naturali (con sede anche a Milano, il Centro di Medicina Naturale di via Crivelli). Tiene corsi anche a Lugano, a Bologna, a Catania, a Roma, a Bari. Ha publicato, da Savelli, Dal corpo alla mente (1978), e da De Vecchi Il linguaggio segreto del corpo (1994), Il grande libro degli oli essenziali (1995), Il grande libro del massaggio (1996), oltre a una serie di monografie per «Riza Scienze», saggi e ricerche su temi psico-sessuologici.

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Introduzione

  • I – Cosi parla il nostro corpo
  • II – Le terapie centrate sul corpo
  • III – Ridurre lo stress con la bioenergetica
  • IV – Ritrovare l’energia nella vita di tutti i giorni
  • V – Eros e bioenergetica

Bibliografia

Cavalli in Fuga

Cavalli in Fuga

Titolo originale: Runaway Horses

Autore/i: Mishima Yukio

Editore: Bompiani

traduzione dall’inglese di Riccardo Mainardi.

pp. 420, Milano

“Isao inspiro profondamente e chiuse gli occhi, passandosi la sinistra sul ventre con gesto carezzevole… Nell’attimo in cui il coltello gli squarciava le carni, il cerchio di fuoco del sol levante esplodeva dietro le sue palpebre.”

È la morte di un sogno – un sogno glorioso che si conclude con un suicidio rituale, il sacrificio di Isao. Il diciannovenne campione di kendo, il giovane “cavallo in fuga” verso il cammino della purezza e della fede, non fa che anticipare con drammatica determinazione il gesto dello stesso Mishima, animato dalla medesima mistica e dai medesimi ideali. Isao è l’erede spirituale, la reincarnazione del Kiyoaki di Neve di primavera, il primo romanzo della tetralogia Il mare della fertilità di cui questo Cavalli in fuga costituisce il secondo, altissimo momento. Siamo nel 1932, alle soglie della seconda guerra mondiale, in un Giappone dilaniato tra il culto delle sacre memorie e il portato di una civiltà industriale e corruttrice. Isao e altri giovani amici, ispirandosi agli ideai della “Lega del Vento Divino”, progettano gesti clamorosi, dimostrativi, cruenti: sarà uno sforzo vano, in cui il culto della patria, la fedeltà all’imperatore, l’idea stessa del seppuku – inteso come umana sublimazione – si pongono a simbolo di rinascita in un mondo deteriorato dove più niente ha senso, più niente conta: neanche l’amore disperato di una donna, il dolore della propria madre, la stima e l’amicizia degli amici. Vivere significa morire e morire per un’idea e una realtà che oggi ci è difficile comprendere, ma quella proposta da Mishima è una realtà profonda, che nasce in una precisa cultura densa di valori indiscutibili, dominata da una spiritualità prodigiosa, insopprimibile.

Nato a Tokyo nel 1925, Yukio Mishima è considerato in tutto il mondo uno dei più grandi scrittori contemporanei. La sua opera, vasta e policroma, gli ha meritato i massimi riconoscimenti letterari giapponesi e per ben tre volte la candidatura al Nobel. Il 25 novembre 1970, terminato l’ultimo romanzo del ciclo Il mare della fertilità, si e suicidato secondo l’antico rituale del seppuku. Dei suoi romanzi sono stati tradotti in italiano Confessioni di una maschera, La voce delle onde, Il padiglione d’oro, Dopo il banchetto, Trastulli d’animali, Sole e acciaio. Su questo autore, Bompiani ha pubblicato un lucido saggio di Marguerite Yourcenar che intreccia vita e opera letteraria, Mishima o La visione del vuoto – e dello stesso Mishima – La Via del samurai, un’importante “meditazione sulla morte” che si rifa ai principi dello Zen.

Il Giorno della Fine del Mondo – Avvenimenti Escatologici

Il Giorno della Fine del Mondo – Avvenimenti Escatologici

Autore/i: Bianconi Eusebio

Editore: Nettuno – Parrocchia del «Sacro Cuore di Gesù»

presentazione di P. Adalberto Sisti O. F. M., al lettore dell’autore.

pp. 152, Nettuno (RM)

«Il dilagare della dottrina pseudocristiana dei Testimoni di Geova (TdG) sta creando un serio pericolo, che, purtroppo, da cristiani non è State ancora avvertito. Alcuni, invece, pur avendolo avvertito lo hanno sottovalutato.
Non bisogna farsi illusioni: il movimento geovista esiste e si espande con rapidità a detrimento della Chiesa. L’espansione è dovuta, almeno in parte, all’inerzia e all ignoranza dei cristiani, che, in questo momento Storico di sbandamento religioso, ignorano, per lo più, i principi basilari del Cristianesimo e quindi, non essendo pronti a controbattere le tesi geoviste, restano quanto meno perplessi e disorientati.
Per fortuna non pochi, pur dichiarandosi non completamente praticanti, rifiutano l’invito dei TdG ad aggregarsi a loro, rispondendo: “Sono nato cristiano e voglio morire cristiano, perchè così hanno fatto i miei padri”. Si aggrappano tenacemente ad una fede atavica, trasmessa da padre in figlio. Ma tale argomento certamente non ci riempie di gioia.
Bisogna aprire bene gli occhi, prima che sia troppo tardi. Se il pericolo esiste, non c’è tempo da perdere per denunciarlo.
Quando i cani non danno il segnale all’approssimarsi dei lupi, sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare” (Is 56,10). Al contrario, quando si ha sentore di un pericolo imminente, il profeta Isaia ci esorta: “Grida a squarciagola, non aver riguardo: come una tromba alza la voce” (Is. 58,1).
I TdG nell’attaccare la Chiesa, che per loro è un’acerrima nemica, non usano certamente parole edulcorate; sono aggresstv. Dicono che la Chiesa è una “prostituta”, alleata di satana, e i preti sono “i pervertitori della parola di Geova-Dio” […]»

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Presentazione
Al Lettore
Documenti utili. Testimonianza di un ex TdG
Dottrina escatologica della Chiesa

Capitolo Primo

  • Profilo della setta religiosa del TdG
  • Stile di propaganda. Trilla il campanello
  • E se si accettasse il colloquio?
  • Precisazioni
  • Perché tanti errori?
  • Chi sono i TdG?
  • Come sono organizzati
  • Una domanda pertinente

Capitolo Secondo

  • False profezie
  • 1Ëš Presidente Carlo Taze Russell
  • La falsa profezia
  • La profezia di Russell fallì
  • 2Ëš Presidente G. F, Rutherford
  • 3Ëš Presidente N. H. Knorr
  • 4Ëš Presidente F. W. Franz
  • Presidenti geovisti si contraddicono

Capitolo Terzo

  • Come i geovisti stabiliscono una data
  • Computo, cronologico dei TdG
  • Ecco la parola di Dio

Capitolo Quarto

  • Previsioni geoviste realizzate nel 1914?
  • Satana slida Dio
  • Il 1914 segnò l’inizio della fine del mondo?
  • La profezia di Daniele
  • I “sette tempi 6 anni”
  • Il “tempo dei gentili” è terminato nel 1914?
  • Sono in atto i segni premonitori della fine del mondo?
  • Allarme! gridano i geovisti
  • Premessa: gli ultimi giorni
  • Sono generiche le argomentazioni allarmistiche dei TdG
  • Il passo di S. Matteo 24,14

Capitolo Quinto

  • Preparativi per la battaglia finale di Armaghedon
  • Sintesi della dottrina geovista
  • Dio riprende il suo regno nel 1914?
  • Cristo riprende il suo regno nel 1914?
  • Opinione geovista
  • scontro verbale
  • È iniziato il “tempo della fine” o la “grande tribolazione”?

Capitolo Sesto

  • I “cieli nuovi” si popolarono di risorti di serie A nel 1918?
  • Chi sono i 144,000 privilegiati?

Capitolo Settime

  • La finale battaglia di Armaghedon
  • Cosi la pensano i TdG
  • La voce della verità
  • Il mondo sarà distrutto? Il dogma geo vista

Capitolo Ottavo

  • I TdG popoleranno di nuovo la terra?

Capitolo Nono

  • Il “Millennio di felicita”
  • Attesa frenetica dei geovisti
  • Il “Millennio”
  • Satana sarà slegato?
  • Giudizio finale
  • Il libro del’Apocalisse

Capitolo Decimo

  • La fine del mondo avverrà in questa generazione?
  • Posizione geovista
  • Voce della Sacra Bibbia
  • Fine di un mondo
  • Colloquio emblematico

Capitolo Undicesimo

  • I TAGs sono cristiani?
  • I TdG non sono cristiani
  • I TdG non recano il messaggio cristiano

Bibliografia

La Vostra Mente può Farvi Sani o Malati – Come Raggiungere l’Armonia della Mente, del Corpo e dell’Anima Operati Congiuntamente

La Vostra Mente può Farvi Sani o Malati – Come Raggiungere l’Armonia della Mente, del Corpo e dell’Anima Operati Congiuntamente

Titolo originale: Your mind can make you sick or well

Autore/i: Wachtel Curt S.

Editore: Casa Editrice Astrolabio

traduzione italiana di Maria Luisa Pietrini Pallotta riveduta dal dottor L. A. Sensini.

pp. 256, Roma

“Conoscete il potere della vostra mente nell’aiutarvi o nel danneggirvi? Sapevate che quasi tutti i vostri malihanno origine nella vostra mente?
Anche ora mentre leggete queste parole, la vostra mente agisce su voi per farvi stare bene o male. Potete guidare la vostra mente per ottenere nuovo vigore e nuova forza.
Questo libro vi offre stumenti specifici, sviluppati in 40 anni di esperienza medica, per controllare i pensieri, dominare le emozioni, mobilitare tutte le energie.”

Dal testo:
«Da quando esiste una scienza medica i medici sospettano che ci sia qualche rapporto fondamentale tra le attività dell’intelletto umano e le malattie del corpo umano. Ma qual’é la natura di questo rapporto, e qual’é il suo significato medico? Quali vie segue la mente nell’intricato sistema nervoso dell’uomo per far sentire la sua influenza sulla salute del corpo?
Guardandoci indietro, il processo che abbiamo seguito per trovare le risposte a codesti quesiti appare di una lentezza esasperante. Ma sono passati appena cent’anni da quando le speculazioni circa l’esistenza di un importante rapporto mente-salute sono state elevate alla dignità di una vera e propria teoria dai grandi psichiatri del diciannovesimo secolo e dagli altri. Ed è solo nei nostri giorni che la teoria ha fatto a sua volta un altro passo avanti ed e diventata certezza. Per quanto sia ancora molto inadeguata la conoscenza che abbiamo dei problemi che concernono la salute umana, sappiamo che in ogni loro aspetto la mente ha un’influenza importante.[…]»

Espressione e Identità

Espressione e Identità

Titolo originale Encounters. Two Studies in the Sociology of Interaction

Autore/i: Goffman Erving

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione, introduzione e cura di Paolo Maranini, collana: Oscar Saggi Mondadori n° 47.

pp. 156, Milano

Proseguendo un discorso che aveva cominciato lo storico Huizinga sulla natura e sul significato del gioco. Goffman esamina la struttura e la dinamica degli incontri, il loro ancoraggio nelle regioni profonde dell’uomo. È questo ancoraggio che spiega, per Goffman, la capacità che hanno il gioco e tutti gli altri momenti ludici della vita quotidiana di “costruire universi”; realtà significative che ci difendono dalle intrusioni e dall’oppressione di una società deforme e pietrificata. Il gioco è, per Goffman, la metafora di tutti i piccoli incontri che avvengono fra gli uomini, nello spazio che viene loro lasciato dai grandi flussi del processo di produzione e di organizzazione della vita nella società razionalizzata. In questa conquista degli interstizi, nel prendere le distanze dai ruoli, l’uomo difende disperatamente l’identità, il ricco e il vivido dell’esistenza, contro la rigidità morta dei formalismi e dell’ufficialità. Attraverso uno straordinario virtuosismo descrittivo e un apparente taglio naturalistico del discorso, Goffman ci rivela qui il meglio della sua capacità di sottile osservatore e soprattutto, di moralista.

Erving Goffman, nato in Canada nel 1922, ha svolto inizialmente ricerche antropologiche per conto dell’Università di Edimburgo. Più tardi ha insegnato ha Chicago e Berkeley. Attualmente vive e insegna Filadelfia. È noto per alcune opere famose anche in Italia sul rapporto tra identità e società (Asylums, Einaudi; Stigma, Laterza; La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino). È considerato da alcuni il maggior sociologo vivente.

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Introduzione
Prefazione

  • Divertimento e gioco
  • Distanza dal ruolo

E una son le Stelle

E una son le Stelle

Una processione lunga settant’anni

Autore/i: Iuliano Gerardo

Editore: Alfredo Guida Editore

immagine di copertina: foto dell’autore.

pp. 320, Napoli

Fascismo, guerra, ricostruzione, Concilio, Sessantotto, terremoto, tangentopoli: nelle piccole e grandi vicende di paese, settant’anni di storia degli italiani… Come bambini che giocano sotto gli occhi della mamma.

Gerardo Iuliano, classe 1955, medico. Irpino di nascita, vive e lavora a Salerno.

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Introduzione

I. – 15 agosto 1929, ore 6
Ti saluta il mio pensier

II. – 15 agosto 1936, ore 11
Mira il tuo popolo

III. – 22 agosto 1939, ore 9,30
Quando il sole è già lucente

IV. – 23 agosto 1944, ore 11
Parce, Domine, populo tuo

V. – 23 agosto 1949, ore 20,30
Noi vogliam Dio

VI. – 15 agosto 1956, ore 19,30
Fra i cori angelici

VII. – 23 agosto 1964, ore 7,00
Ogni volta che torno

VIII. – 24 agosto 1971, ore 20,30
We shall overcome

IX. – 23 agosto 1977, ore 12
Ho lottato tanto in questo giorno

X. – 15 agosto 1982, ore 18
E una son le stelle

XI. – 22 agosto 1989, ore 7,30
Quando vedrò il suo volto

XII. – 23 agosto 1993, ore 9,30
The answer is blowing in the wind

L’Imperatore Tiberio e la Psico-Patologia

L’Imperatore Tiberio e la Psico-Patologia

Autore/i: Pezzella Federico

Editore: Ernesto Schiano Editore

unica edizione, prefazione e introduzione dell’autore.

pp. 212, Santa Maria Capua Vetere

«Noi non intendiamo fare o rifare la storia di Tiberio
imperatore, uomo di stato, politico, guerriero, amministratore, ecc., e neppure una biografia di lui. Nostro intendimento è quello di studiare l’uomo Tiberio, alla luce delle scienze naturali, sperimentali, positive ed essenzialmente dal punto di vista psicologico. Insomma altro intento non abbiamo che quello di scrivere una patografia di quel principe, restando cosi ben lontani dai problemi storici, che hanno affaticato uomini di valore, specializzati non solo nelle questioni che insorgono nello studio della storia antica, ma anche, e più particolarmente, in quelli che riguardano il successore di Augusto, come uomo della storia, in rapporto ai tempi che furono suoi, ed anche negli sviluppi successivi dell’opera sua.[…]» (Dalla prefazione dell’autore)

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Prefazione

CAPITOLO PRIMO – Introduzione

  1. Le scienze e le loro interferenze
  2. Le scienze dello spirito e della natura umana
  3. Storia e patologia
  4. La patologia nella storia

CAPITOLO SECONDO – Accertamenti diagnostici

  1. La patologia della storia e le sue possibilità
  2. Il lavoro preliminare
  3. Il metodo diagnostico
  4. Anamnesi
  5. I Claudi e la patologia
  6. La fanciullezza di Tiberio
  7. La madre di Tiberio
  8. Giovinezza e maturità di Tiberio

CAPITOLO TERZO – Sintomatologia siberiana

  1. Incontri con la patologia
  2. Appunti idiomatici
  3. Tiberio e la patologia
  4. L’intelligenza dei paranoici
  5. Ipocondria, ansie e angoscie
  6. Dissimulazione
  7. Dissimulazione o doppia personalità tiberiana
  8. False interpretazioni
  9. Sospetti – certezza
  10. Crudeltà, odio, insensibilità affettiva
  11. Preoccupazioni
  12. Allucinazioni, sogni morbosi
  13. Persecuzioni
  14. Incubi- Reazioni
  15. Rodi e Capri
  16. Degenerazioni senili

CAPITOLO QUARTO – Quadro clinico

  1. Evoluzione della paranoia
  2. Verismo nosologico
  3. Diagnosi differenziale
  4. Considerazioni finali

APPENDICE

Tiberio e Rousseau

EPILOGO

Noi e i critici
Gli storici antichi e la psicologia
Indice degli autori

La Mente nella Psicologia Buddhista

La Mente nella Psicologia Buddhista

Il Netto Contrasto con la Maggior Parte delle Teorie Occidentali Contemporanee, la Psicologia Buddhista Presenta una guida pratica al funzionamento della Mente nelle Situazioni della Vita Quotidiana

Autore/i: Guenther Herbert V.; Kawamura Leslie S.

Editore: Ubaldini Editore

premessa di Tarthang Tulku Rinpoche, prefazione e introduzione degli autori, titolo originale: Mind in Buddhist Psychology.

pp. 140, nn. illustrazioni b/n, Roma

Cos’è la mente? Come funziona? Da cosa è costituita la personalità, e che cosa da alla personalità la sua direzione e il suo carattere? Questo libro, impegnato interamente nella ricerca dell’autoconoscenza, è un’opera basilare nella vasta letteratura buddhista Abhidarma, il cui nucleo è ancora difficilmente reperibile nelle lingue occidentali. Esso contiene la traduzione dal tibetano di “La collana della chiara comprensione. Una delucidazione del funzionamento della mente e degli eventi mentali”, un testo scritto dal rinomato maestro tibetano del XVIII secolo Ye-she Gyal-tshan.
Stimatissimo per la sua chiarezza e la sua completezza, questo trattato analizza cinquantuno “forze” mentali ed emotive che interagiscono fra loro formando determinati modelli ricorrenti, i quali costituiscono la nostra esperienza. Questa gran quantità di eventi mentali sono accuratamente distinti a seconda che essi siano di sostegno o di ostacolo alla crescita di una personalità sana ed equilibrata, cioè a seconda che conducano a uno sbilanciamento emotivo o alla pace e alla calma. Difatti è attraverso una profonda comprensione del funzionamento di questi eventi che possiamo migliorare la qualità e accrescere la portata della nostra esperienza conscia.
Il Buddhismo ha sempre indicato nella conoscenza empirica, più che nei dogmi, il punto di partenza per la crescita dell’uomo, e ha prestato scarsa attenzione ai sistemi concettuali e ai gruppi di postulati, che restano delle ipotesi da provare, Per questo i metodi psicologici di osservazione buddhisti si occupano dello studio delle potenzialità umane quali esistono al presente, e nel contempo del modo di svilupparle nel futuro.

Herpert V. Guentuer è capo del Dipartimento per gli Studi dell’Estremo Oriente all’Università di Saskatchewan. Eminentemente versato nelle lingue, nelle filosofie e nelle tradizioni più importanti del Buddhismo ha dato un grande contributo alla comprensione del Buddhismo Tibetano in Occidente. Ha pubblicato svariati articoli, libri e traduzioni; tra cui sono com. parsi tradotti nella presente collana Lg vita e l’insegnamento di Naropa, La filosofia buddhista nella teoria e nella pratica, La concezione tantrica della vita.

Leslie S. Kawamura è un monaco buddhista della Scuola della Pura Terra; insegna al Dipartimento per li Studi Religiosi dell’Università di Calgary.

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Premessa
Prefazione
Introduzione

LA COLLANA DELLA CHIARA COMPRENSIONE

  1. Versi di venerazione e proponimento
  2. Introduzione alla mente e agli eventi mentali
  3. La mente e gli eventi mentali distinti in ragione della loro differenziazione individuale
  4. Mente
  5. Eventi mentali
  6. I cinque eventi mentali onnipresenti
  7. I cinque eventi mentali che determinano l’oggetto
  8. Gli undici eventi mentali positivi
  9. Sei emozioni basilatt
  10. Le quattro variabili
  11. Riassunto per rendere una esperienza vivente ciò che si è ottenuto attraverso l’analisi

Appendice
Bibliogratia
Descrizione delle illustrazioni
Indici analitici

Senso della Pedagogia ed Altri Scritti di Filosofia dell’Educazione e di Morale

Senso della Pedagogia ed Altri Scritti di Filosofia dell’Educazione e di Morale

Autore/i: Lombardi Franco

Editore: Sansoni Editore

terza edizione nuovamente riveduta ed accresciuta, introduzione dell’autore.

pp. 320, Firenze

Nato da un corso di pedagogia tenuto negli anni immediatamente Seguiti alla guerra, il primo e più ampio scritto di questo libro, che attinge a una diretta esperienza di vita, presenta un’introduzione alla Scienza dell’educazione ed una fondazione di essa, cui seguono tre saggi su «La pedagogia del rimbrotto», «Il capriccio», e «Il castigo», in cui la vivacità del pensiero sempre immaginoso e un tempo costantemente controllato e preciso si accompagna con un senso delle connessioni dell’educazione con la società e della filosofia con la vita, di cui esistono pochi altri esempi nella storia del nostro pensiero pedagogico anche più recente. Con gli scritti aggiunti nella II e in questa III edizione, completamente riveduta e per cos) dire ripulita, in primo luogo l’articolo in memoria del padre, «Due generazioni», l’altro, «La festa degli altri», il cui primo titolo era «Come diventai socialista», infine quelli in cui VA. ritorna attraverso il passare degli anni sui temi già una volta toccati, come «L’ideale della vita» e «Il tempo e l’eternità», o la pensosa rimeditazione sulla “rivoluzione giovanile”, di fronte e non sempre di contro all’impegno libertario e agli entusiasmi pin antichi, questo libro rappresenta il pensiero dell’uomo – nella sostanza più viva del suo rapporto con gli altri uomini e con il mondo – attraverso l’intero arco di una vita. «Altri miei volumi – ha scritto l’A. – potranno forse dire di più. Ma, questo libro, sono io». Insieme esso rappresenterà per il lettore pi anziano e per i giovanissimi il documento di una generazione, che ha creduto nella libertà.

Franco Lombardi è nato nel 1906 a Napoli. Laureato in legge nel ’28, libero docente in filosofia morale nel ’33, lavorava in filosofia da più che dieci anni quando pubblicò nel ’35, con Il mondo degli uomini, il suo primo volume maggiore a stampa. Professore di Storia della filosofia nell’Università di Roma, Facoltà di Magistero, dal 43, è professore di Filosofia morale nella stessa Università, Facoltà di Lettere e filosofia, dal ’56. Dal ’58 e direttore dell’Istituto di filosofia, e dal 68 e preside di quella Facoltà. Già presidente della Società filosofica italiana, è presidente della Società filosofica romana e direttore del Centro di ricerca per le scienze morali e sociali presso l’Istituto di filosofia dell’Università di Roma. Dal ’62 dirige la rivista «De homine», cui si è affiancato a partire dal ’68 il «Bollettino bibliogr. per le scienze morali e sociali». Dal ’66 è entrato a far parte dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dal ’70 dell’«Institut International de Philosophie». Antifascista da sempre, ha partecipato alla lotta clandestina e preso parte attivamente alla vita politica fino alla scissione del Partito socialista nel 46. Ha viaggiato per studi e conferenze in quasi tutto il mondo e insegnato in Università di culture e lingue diverse. Nel 1963 gli è stato conferito il Premio Nazionale «Benedetto Croce» per la filosofia e nel 1970 il Premio Nazionale del Presidente della Repubblica per le Scienze morali, storiche e filologiche, dall’Accademia dei Lincei. Notizie maggiori sulla vita ed elenco completo degli scritti (fino al 1960) nel volume, di AA.VV., Franco Lombardi, Torino, Ed. di «Filosofia», 1961. Cfr., di AA.VV., European Philosophy Toda (Zubiri, Heidegger, Lombardi, Sartre, Kolakowski). A Quadrangle Paperback Orig., Chicago, 1965.

Nahjul Balagha – Sermoni Lettere Detti e Sentenze

Nahjul Balagha – Sermoni Lettere Detti e Sentenze

Autore/i: ’Ali Ibn Ali Taleb

Editore: Centro Culturale Islamico Europeo

pp. IX-300, Roma

Nell’eternità, nella vita immortale non esiste il tempo.
La sovratemporalità costituisce una dimensione superiore all’oggi, all’ieri e al domani. Ed è all’eternità che appartiene un uomo eccezionale come l’Imam Alì.

Il trascorrere dei secoli non lascia tracce nella sua vita spirituale e perde il significato consueto. Il discorso dell’Imam Alì non si esaurisce in un periodo storico determinato, ma è sempre attuale. Si tratta di parole sempre nuove, nelle quali splende, immutabile, la verità.

Il Nahjul Balagha rappresenta una eredità culturale eterna di incommensurabile valore. Nel consesso umano l’eredità culturale è il ricordo più prezioso che un individuo possa lasciare di sé. Il più delle volte però si tratta di retaggi culturali peculiari a un popolo, a una nazione o a una razza. Per questo spesso svaniscono nel nulla con il venir meno delle cause e dei fattori di ordine ideologico e sociale che hanno determinato l’apparizione di tali popoli, nazioni e razze.

Raramente l’umanità è venuta in possesso di eredità culturali ricche di una tale originalità, profondità di contenuto, universalità di pensiero da rimanere sempre attuali e da costituire un patrimonio spirituale per tutti. Il più delle volte esse non contengono il segreto dell’immortalità, per cui, trascorso un certo periodo di tempo, perdono di efficacia e vengono dimenticate.

Il Nahjul Balagha costituisce, invece, un retaggio culturale eterno. Si tratta infatti di un’opera la cui validità non è limitata a un luogo determinato e sulla quale neanche il tempo esercita il suo effetto. Il Nahjul Balagha, grazie all’universalità del contenuto, non si rivolge ad un solo gruppo, o a un popolo, o a una razza, o ai seguaci di una determinata religione, bensì a tutti gli esseri umani, in qualsiasi luogo o tempo essi vivano.

Meditazione, Yoga e Scienza Medica

Meditazione, Yoga e Scienza Medica

Autore/i: Hammarberg Ferri Ivano

Editore: Vishwa Nirmala Dharma

pp. 144, nn. illustrazioni a colori e b/n, Roma

È un libro scritto per il grande pubblico, per gli appassionati di yoga, per coloro che operano nel campo della salute e del benessere, come per il professionista medico, frutto del desiderio di dialogare con semplicità e condividere antiche conoscenze tradizionali e moderne nozioni di scienza. Parte dalle origini mitologiche dello yoga, passando attraverso l’archeologia, per introdurre il lettore alla conoscenza della reale natura energetica del corpo umano secondo la cultura yogica sahaj e rivelando i segreti della meditazione e dello yoga alla luce delle più recenti scoperte delle neuroscienze e della medicina moderna epigenetica e quantistica. Una innovativa chiave interpretativa e di lettura dell’essere umano, un viaggio alla conoscenza di energia, luce e amore.

Nato in Svezia nel 1966, da padre scienziato e madre umanista, il Dr. Ivano Hammarberg Ferri cresce in un ambiente internazionale, viaggiando e frequentando molteplici scuole straniere. Incuriosito dalla natura delle malattie e del perché l’uomo si ammali, dopo aver conseguito il diploma liceale scientifico, si iscrive agli studi di medicina.
Laureato in medicina e chirurgia all’Università Federico II di Napoli, con lode e bacio accademico, torna in Svezia ove consegue seconda laurea e lavora presso strutture pubbliche e private.
Specializzato in oncologia medica presso l’Università G. d’Annunzio di Pescara e Chieti, lavora presso ANT di Bologna e Ferrara in qualità di oncologo palliativista e terapista del dolore, poi per l’ADO a Ferrara dove introduce l’omotossicologia e lo yoga sahaj nelle attività dell’Hospice della associazione, creando un nuovo approccio terapeutico al malato.
Diplomato AIOT in omeopatia e omotossicologia. Formato in omeomesoterapia e tecnica EAV. Docente AIOT in omeopatia e omotossicologia. Docente CEL., “Center for Evolutionary Learning”. Docente e ricercatore associazione Sahaja Yoga Roma.
Professore scuola di counseling Università La Sapienza di Roma.
Svolge attività medica libero professionale integrata, avvalendosi della medicina classica e complementare a Ferrara, Bologna, Torino, Pescara, Roma.

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Introduzione

Prologo

Capitolo 1
Yoga e Mitologia

  • 1.1 Le origini
  • 1.2 Yoga: davvero un fenomeno orientale?

Bibliografia

Capitolo 2
Lo strumento sottile e la consapevolezza vibratoria

  • 2.1 Premessa
  • 2.2 Il corpo sottile
  • 2.3 La natura energetica del corpo umano: il Biomagnetismo
  • 2.4 Il tessuto connettivo e i suoi segreti
  • 2.5 Biomagnetismo, vibrazioni e consapevolezza vibratoria
  • 2.6 Cinque organi di senso?
  • 2.7. Animali, biofisica e organi di senso
  • 2.8 Il sistema sottile: canali e chakra
  • 2.9 I chakra
  • 2.10 Le vibrazioni

Bibliografia

Capitolo 3
I chakra principali

  • 3.1 Mooladhara chakra
  • 3.2 I blocchi del Mooladhara chakra
  • 3.3 Swadisthan chakra
  • 3.4 Nabhi chakra
  • 3.5 L’area del Void
  • 3.6 Anahat chakra
  • 3.7 Vishuddi chakra
  • 3.8 Hamsa chakra
  • 3.9 Agnya chakra
  • 3.10 L’area delle Ekadesha Rudra
  • 3.11 Sahasrara chakra

Bibliografia

Capitolo 4
Epigenetica dello yoga

  • 4.1 Sahaja Yoga, la meditazione e i geni
  • 4.2 Le nuove scoperte

Bibliografia

Capitolo 5
Le Deita

Capitolo 6
Sahaja Yoga e la Medicina Quantistica

  • 6.1 L’uomo quantico
  • 6.2 Medicina Quantica e malattia
  • 6.3 L’equilibrio energetico e la salute
  • 6.4 Sahaja Yoga e la metascienza

Bibliografia

Capitolo 7
L’AUM, suono e scienza

  • 7.1 Meditazione, suoni e musica
  • 7.2  Meditazione, suono e cervello

Bibliografia

Capitolo 8
Sahaja Yoga, le pubblicazioni scientifiche

  • 8.1 Gli effetti sul corpo umano
  • 8.2 Effetti sul cervello
  • 8.3 La chimica del cervello
  • 8.4 Resilienza
  • 8.5 La personalità
  • 8.6 Ansia
  • 8.7 Depressione
  • 8.8 ADHD
  • 8.9 Abuso di droghe
  • 8.10 Epilessia
  • 8.11 Asma
  • 8.12 Menopausa

Bibliografia

La Ragione dei Matti – Storie di Sopravvissuti al Manicomio e alla Psichiatria

La Ragione dei Matti – Storie di Sopravvissuti al Manicomio e alla Psichiatria

Autore/i: De Plato Giovanni; Facchinato Daniela

Editore: Cappelli Editore

introduzione di Giovanni De Plato, fotografie e note di Daniela Facchinato.

pp. 144, nn. fotografie b/n, Bologna

Dal testo:

«[…] Esiste una psichiatria della riabilitazione?
È possibile un recupero dei danni fisici e psichici prodotti dal lungo isolamento istituzionale?
La clinica manicomiale ha creato domande a cui non sa rispondere La nuova psichiatria ha ereditato solo fallimenti teorici e terapeutici e ha dovuto dare risposte immediate di riabilitazione ai disabili i prodotti dalla lungodegenza manicomiale. I maltrattamenti subiti dai malati di mente in decenni di ricovero negli OP e negli ORP rendono problematico il programma di aiuto nabilitativo. La distruzione estesa alle stesse funzioni fisiologiche del corpo rende inadeguato qualsiasi programma di rivitalizzazione psico-fisica. La pretesa di riabilitare con le attuali conoscenze scientifiche contiene il rischio di produrre ulteriori effetti negativi, anche quando il recupero dell’autonomia personale viene opportunamente mirato e modulato. L’annientamento della persona, oltre che del malato di mente, operato dalla psichiatria manicomiale suscita una reazione di impotenza umana che non viene superata dalle competenze della nuova psichiatria. Le storie degli ultimi dimessi dall’ORP di San Giovanni in Persiceto, raccolte dal clic del fotografo, rendono visibile la devastazione dei loro corpi e delle loro menti. Finalmente quell’istituto è stato chiuso nel 1989, dopo 159 anni dalla sua fondazione. Ma la sofferenza di queste persone non è finita. È ancora tutta presente. Attende risposte di cure vere. Le immagini rendono visibili i danni di cid che sono stati l’OP e l’ORP, e fanno capire cosa non dovrà più fare la psichiatria. Sono una memoria fotografica, che sollecita la scienza a riconoscere le sue falsità, ad ammettere i suoi errori e a riprogettare una ricerca alternativa. Questi documenti entrano nell’inventario degli errori e degli artefatti della clinica manicomiale. Non portano a rivendicare solo un risarcimento. Pongono con forza l’attualità di un diritto, quello di poter vivere senza dover subire altre violenze. La speranza di questi «neocomunitari» è di poter riacquistare il loro volto naturale, di potersi liberare della maschera e delle deformazioni incorporate durante il lungo ricovero. Sara possibile?
La nuova psichiatria saprà non riprodurre nuovi artefatti? […]»

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Introduzione

Gli artefatti vecchi e nuovi di una psichiatria senza scienza Giovanni De Plato
Nota sulle riprese fotografiche Daniela Facchinato

Storie di sopravoissuti

  • Giorgio
  • Mario
  • Franco
  • Pierina
  • Onorio
  • Astorre
  • Egle
  • Enrica
  • Sinibaldo
  • Alberto

Altri volti, altre storie
Interno notte

L’Età da Inventare – La Seconda Metà della Vita

L’Età da Inventare – La Seconda Metà della Vita

Titolo originale: The Fountain of Age

Autore/i: Friedan Betty

Editore: Edizioni Frassinelli

nota e prefazione dell’autrice.

pp. XXXI-464, Milano

«E infine, che cosa davvero sperimentiamo nel corso del processo di invecchiamento? Quanto di cid che vediamo è imposto dalla società e quanto è un autoimposizione? Che cosa vediamo quando osserviamo donne e uomini vitali che non negano la loro eta nè vi guazzano come vittime, ma continuano a svilupparsi e a crescere? Se nuove visioni, nuovi valori, nuove possibilità di realizzazione personale emergessero davvero in questa fase dell’esistenza, quali sarebbero le implicazioni per un approccio nostro e della società al «problema» della vecchiaia? Quali ulteriori confini alla crescita umana possiamo prevedere? E quali politiche nel campo della salute, degli alloggi, dell’istruzione, nell’ agricoltura e nell’industria, potrebbero alimentare l’emergere di que- ste nuove dimensioni della vitalità umana e il loro impiego utile per la società? Quali sentieri dobbiamo tutti imboccare per sfidare la facile profezia del declino?»

Nel 1963, Betty Friedan, nota femminista militante, con il suo rivoluzionarlo libro La mistica della femminilità scardino l’immagine della donna come oggetto sessuale. Oggi, settantaduenne, torna alla carica con questo convincente, ottimistico saggio, best-seller negli Stati Uniti, che si impegna a demolire un altro falso stereoupo della cultura contemporanea: l’associazione di vecchiaia con declino e malattia. Perchè infatti parlare di anziani solo in termini di arteriosclerosi, case di riposo, disagio, assistenza specialistica, tristezza, ghettizzazione? Perchè non affrontare quest’eta in un’ottica positiva e costruttiva? Con piglio brillante e rigore scientifico, l’autrice lancia una crociata per restituire alla terza eta la dignità di uno stadio dell’esistenza non meno ricco e fecondo di altri. Basandosi su ricerche, statistiche, interviste, esperienze personali, opinioni di medici ed esperti, la Friedan dimostra che la gran parte degli individui dai sessanta in su e perfettamente in grado di assumere nuovi compiti nella società, una volta smesse le funzioni produttive e, in larga maggioranza, riproduttive proprie del periodo precedente. La sfera affettiva e il lavoro sono punti chiave da cui partire per ridisegnare la figura dell’anziano, smentendo una definizione corrente che lo vuole necessariamente malato, «inutile», inaffidabile, malinconico. Queste pagine sono invece dense di esempi di chi ha trovato una realizzazione al di la della carriera, scoprendo in sè insospettate risorse, e che anche della sessualità – ritenuta soprattutto da parte femminile, la più penalizzata – ha reinventato le modalità, indirizzandole verso la complicità e la tenerezza. Primo passo per un’accettazione serena ed equilibrata della propria condizione è eliminare l’utopia dell’eterna giovinezza e, distinguendo le conseguenze dell’invecchiamento biologico dalle autentiche patologie, intraprendere un nuovo cammino, consapevoli delle proprie energie, del proprio valore e della capacita di un ruolo attivo nella comunità.

Betty Friedan
è fondatrice della National Organization for Women, del National Women’s Political Caucus, della National Abortion Rights Action League. E Visiting Professor della New York University e della University of Southern California. Ha conseguito il dottorato allo Smith College summa cum laude e ha ricevuto numerose lauree honoris causa in Lettere e Legge. I suoi articoli sono apparsi su numerose riviste. Oltre al volume già menzionato, è autrice di altre due opere. Vive tra New York e Santa Monica.

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Nota dell’autrice
Prefazione

Parte prima – L’eta mistica
1. Il rifiuto e il «problema» della terza eta
2. Le due facce dell’eta
3. Il corto circuito della giovinezza

Parte seconda – Energie senza nome
4. Perché le donne invecchiano meglio e vivono più a lungo degli uomini?
5. Al di la della mascolinità della giovinezza

Parte terza – Le nuove dimensioni del lavoro e dell’amore
6. Il paradosso del pensionamento
7. Lavoro umano «scelto»
8. L’intimità oltre i sogni della giovinezza
9. Andando oltre

Parte Quarta – Nuove scelte
10. Un posto nuovo
11. Muoversi o restare?
12. A casa in un posto nuovo

Parte quinta – Sollecitudine per la vitalità dei nostri anni regalati
13. Un cambiamento paradigmatico dell’«assistenza»
14. Oltre i sintomi, oltre la malattia
15. Menopausa: tanto rumore per nulla
16. Lo spettro della casa di cura
17. Morire con la vita

Parte sesta – Trascendenza: il rischio della libertà
18. La terza eta come avventura
19. Generatività

Note

la Grande Festa – Vita Rituale e Sistemi di Produzione nelle Società Tradizionali

la Grande Festa – Vita Rituale e Sistemi di Produzione nelle Società Tradizionali

Autore/i: Lanternari Vittorio

Editore: Dedalo libri

introduzione alla seconda edizione e prefazione dell’autore, nota introduttiva di Ernesto De Martino.

pp. 592, Bari

Partendo dall’analisi comparativa della festa di Capodanno e dei suoi temi costitutivi nelle più varie società tradizionali di cacciatori, pesca. tori, allevatori, coltivatori, pastori nomadi in diversi continenti, l’autore presenta un amplissimo panorama delle forme di vita religiosa – credenze, mitologie, attività rituali – nelle civiltà di livello etnologico. Ma questa morfologia religiosa non è che il punto di partenza per un indagine storico-comparativa che si propone d’interpretare e di Capire i fatti religiosi, sia nelle loro analogie che nelle loro peculiarità specifiche, alla luce delle componenti socio-economiche e ambientali ad esse corrispondenti nelle società via via esaminate: in definitiva. in rapporto con i rispettivi sistemi di produzione. Nasce dunque un’etnologia religiosa di orientamento marxista, con ripetuti richiami all’antropologia economica e all’ecologia culturale. L’indagine finisce con il toccare – da un punto di vista storico-comparativo – il problema della genesi di alcuni importanti temi culturali e religiosi propri delle grandi civiltà antiche del Mediterraneo e del vicino Oriente, da cui sorse la nostra civiltà occidentale.

Vittorio Lanternari è nato nel 1918. E’ ordinario di Etnologia alla Facoltà di Magistero dell’Università di Roma, dopo avere insegnato per 13 anni Etnologia e Storia delle Religioni all’Università di Bari. Ha tenuto corsi alla Columbia University di New York e all’instituto Nacional de Antropologia e Historia, di Città del Messico. Ha compiuto missioni etnologiche nel Ghana nel 1971 e nel 1974. Attualmente dirige una ricerca di etnologia italiana in Calabria. La Grande Festa, pubblicato in I edizione nei 1959 (Il Saggiatore, Milano), e il suo primo volume. Con esso Lanternari fondava in Italia una etnologia religiosa d’impegno laico. Altre sue opere sono: Movimenti religiosi di libertà e di salvezza dei popoli oppressi, Milano (Feltrinelli) 1960, 1974, tradotto nelle principali lingue europee ed in U.S.A.; Occidente e Terzo Mondo, Bari (Dedalo) 1967, 1972, tradotto in spagnolo; Antropologia e Imperialismo, Torino (Einaudi) 1974. Incontro con una cultura africana, Napoli (Liguori) 1976, dispense univ.; Folklore e dinamica culturale, Napoli (Liguori) 1976.

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Introduzione alla seconda edizione
Nota introduttiva
Prefazione

PARTE PRIMA
L’irrazionalismo nell’etnologia

PARTE SECONDA
La festa di Capodanno nelle civiltà di coltivatori e della caccia-raccolta

I. La festa di Capodanno dei Trobriandesi

II. I lavori di coltivazione fra i Melanesiani
a) I lavori
b) Irrazionalità e Logos

III. La festa di Capodanno in Melanesia

  • Isole Salomone
  • Nuove Ebridi
  • Figi
  • Nuova Britannia
  • Nuova Irlanda
  • Nuova Guinea
  • Nuova Caledonia
  • Conclusione

IV. La festa di Capodanno tra le eivilta della caccia-raccolta
a) Il Capodanno dei cacciatori-raccoglitori
b) Analisi storico-comparativa

V. Coltivatori e aristocrazia in Polinesia
a) Arioi e Ariki
b) Agricoltura polinesiana
c) Genest dell’aristocrazia

VI. Capodanno e associazioni cultuali in Oceania

VII. Feste di Capodanno in Polinesia
a) Ciclo agricolo e feste
b) I storti che tornano
c) Morfologia delle feste e mitologia
d) Sintesi: tema del tabu e dei morti «revenants »; tema del rinnovamento e dell’unificazione sociale
e) Li complesso solare-agrario e il problema delle componenti culturali polinesiane

VIII. La festa dei maiali

IX. La religione di Capodanno nell’antico Giappone e presso civiltà primitive, al livello della cerealicoltura

PARTE TERZA
L’offerta primiziale in etnologia. Il Capodanno nelle civiltà di pastori nomadi

I. L’offerta primiziale: generalità

II. Le civiltà della caccia-raccolta e pesca: l’offerta primiziale al «Signore degli animali»

III. Le civiltà coltivatrici: l’offerta agli spiriti dei morti

IV. Le società agricole gerarchizzate: V’offerta al re, agli antenati regali, agli dei

V. Il «Signore della pioggia» nella religione degli aborigeni australiani: l’assenza di offerta primiziale

VI. Le civiltà dell’allevamento
a) Ritualizzazione dell’uccisione (Eurasia, Oceania, America, Africa)
b) Festa di Capodanno e offerta primiziale degli allevatori
eurastatici e nord-africani
c) Sacrificio animale e ideologia dell’allevamento

VII. Ideologia delVofferta primiziale nelle sue forme storiche
a) La «crisi di fallimento» nelle civiltà della caccia e det
coltivatori. melanesiani; l’esperienza di « sacrilegio »
b) «Socializzazione» dell’offerta primiziale nelle società gerarchizzale
c) Ideologia del sacrificio nelle civiltà pastorali; suo rapporto
con il valore economico del bestiame e con la rischiosità professionale
d) Sacrificio animale e guerra di razzia, come prodotti storico-
culturali delle civiltà pastorali
e) Sintesi

PARTE QUARTA
Il ritorno dei morti e l’orgia in etnologia

I. Il ritorno collettivo dei morti nei suoi contesti etnologici
a) Civiltà coltivatrici
b) Civiltà della pastorizia nomade e della caccia-raccolta
c) Civiltà della pesca: il «Battello dei morti»

II. L’orgia nei suoi contesti etnologici
a) Orgia come danza
b) Orgia alimentare
c) Orgia sessuale

Conclusione
Bibliografia
Indice analitico