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Libri dalla categoria Sacro

I Premi Hugo 1984-1990

I Premi Hugo 1984-1990

Tutti i grandi racconti e romanzi che hanno vinto le ultime edizioni del più acclamato e prestigioso premio di fantascienza

Autore/i: Autori vari

Editore: Casa Editrice Nord

cura e presentazione di Piergiorgio Nicolazzini, copertine di Vincent di Fate, Collana Grandi Opere Nord 20.

pp. XII-722, Milano

Il Premio Hugo è il massimo riconoscimento nel mondo della fantascienza ed ogni anno viene assegnato alle migliori opere pubblicate nelle categorie “romanzo”, “romanzo breve”, “romanzo lungo” e “romanzo breve”, “racconto lungo”, e “racconto breve” (più altre che non riguardano la narrativa, di cui comunque troverete l’elenco completo all’interno di questo volume) da tutti gli iscritti al Congresso Mondiale di Fantascienza, fra i quali vi sono non solo lettori e appassionati, ma scrittori, editori e molti altri professionisti.
Dopo la pubblicazione dei primi due volumi, dove sono raccolte le opere vincitrici dalla nascita del premio al 1983, era ormai giunta l’ora di presentare una nuova grande antologia riservata ai titoli che hanno trionfato negli ultimi anni, una vera e propria “antologia ideale” indispensabile per conoscere le opere più recenti dei maestri vecchi e nuovi di questo genere letterario, tra cui Robert Silverberg, Frederik Pohl, Ursula K. Le Guin, Orson Scott Card, David Brin, Roger Zelazny, John Varley, Greg Bear, Harlan Ellison, George Alec Effinger e molti altri.

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I Premi Hugo 1984-1990 (Antologia) Traduzione di varî
Presentazione (Introduzione) di Piergiorgio Nicolazzini
Bibliografia delle opere citate (Bibliografia) di Piergiorgio Nicolazzini
SOMMARIO (Saggistica) 1984
Punto di caduta (Romanzo breve, Cascade Point, 1983) di Timothy Zahn (Traduzione di Giampiero Roversi)
La musica del sangue (Racconto, Blood Music, 1983) di Greg Bear (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)
Il suono delle parole (Racconto, Speech Sounds, 1983) di Octavia E. Butler (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
(Saggistica) 1985
Premi Enter (Romanzo breve, PRESS ENTER, 1984) di John Varley (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)
Legame di sangue (Racconto, Bloodchild, 1984) di Octavia E. Butler (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)
Le sfere di cristallo (Racconto, The Crystal Spheres, 1984) di David Brin (Traduzione di Susanna Nocchi)
(Saggistica) 1986
24 vedute del monte Fuji, di Hokusai (Romanzo breve, 24 Views of Mount Fuji, by Hokusai, 1985) di Roger Zelazny (Traduzione di Anna Dal Dan)
Il paladino dell’ora perduta (Racconto, Paladin of the Lost Hour, 1985) di Harlan Ellison (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)
Il paradosso di Fermi (Racconto, Fermi and Frost, 1985) di Frederik Pohl (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)
(Saggistica) 1987
Gilgamesh all’inferno (Racconto lungo, Gilgamesh in the Outback, 1986) di Robert Silverberg (Traduzione di Nicola Fantini)
Permafrost (Racconto, Permafrost, 1986) di Roger Zelazny (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)
Quarta dimensione (Racconto, Tangents, 1986) di Greg Bear (Traduzione di Rita Botter Pierangeli)
(Saggistica) 1988
Occhio per occhio (Romanzo breve, Eye for Eye, 1987) di Orson Scott Card (Traduzione di Rita Botter Pierangeli)
Le ragazze bufalo (Racconto lungo, Buffalo Gals, Won’t You Come Out Tonight, 1987) di Ursula K. Le Guin (Traduzione di Riccardo Valla)
Perché me ne sono andato dal locale di Harry (Racconto, Why I Left Harry’s All-Night Hamburgers, 1987) di Lawrence Watt-Evans (Traduzione di Maria Cristina Pietri)
(Saggistica) 1989
L’ultimo dei Winnebago (Racconto lungo, The Last of the Winnebagos, 1988) di Connie Willis (Traduzione di Michela Cane e Franca Invernizzi)
Il gattino di Schrödinger (Racconto lungo, Schrödinger’s Kitten, 1988) di George Alec Effinger (Traduzione di Nicoletta Vallorani)
Kirinyaga (Racconto, Kirinyaga, 1988) di Mike Resnick (Traduzione di Gloria Barberi)
(Saggistica) 1990
Le montagne del dolore (Romanzo breve, The Mountains of Mourning, 1989) di Lois McMaster Bujold (Traduzione di Rita Botter Pierangeli)
Crea un soldato, poi creane un altro (Racconto lungo, Enter a Soldier, Later: Enter Another, 1989) di Robert Silverberg (Traduzione di Nicola Fantini)
Plenilunio (Racconto, Boobs, 1989) di Suzy McKee Charnas (Traduzione di Gloria Barberi)
Appendice. I Premi Hugo
I Premi Hugo dal 1953 al 1990
Chi ha vinto più premi Hugo? di Piergiorgio Nicolazzini

Barriere Autistiche nei Pazienti Nevrotici

Barriere Autistiche nei Pazienti Nevrotici

Titolo originale: Autistic Barriers in Neurotic Patients

Autore/i: Tustin Frances

Editore: Borla

introduzione dell’autore, traduzione italiana di Ignazio Ardizzone e Nicola Boccianti.

pp. 320, Roma

I pazienti autistici sono generalmente considerati i più difficili da raggiungere e da trattare in psicoterapia. La caratteristica principale dell’autismo psicogeno, infatti, è proprio quello di tagliare fuori chi ne è affetto, dai rapporti e dalla comunicazione con gli altri. Basandosi sul suo lavoro clinico con bambini autistici, Frances Tustin ha iniziato a rendersi conto che anche nella personalità di alcuni pazienti nevrotici, sia adulti che bambini, c’è una componente autistica che può costituire una barriera al lavoro psicoanalitico. In questo libro, realistico, ma anche pieno di speranza, l’autrice analizza tali pazienti che pur essendo ostinati e manipolativi sono potenzialmente molto dotati. […]

Frances Tustin (nata Frances Daisy Vickers, nel nord dell’Inghilterra nel 1913) è stata una pionieristica psicoterapeuta infantile, famosa per il suo lavoro con bambini autistici negli anni ’50. Divenne insegnante e iniziò a studiare la psicoanalisi nel 1943 all’Università di Londra. Dopo la guerra, nel 1950 iniziò la formazione di psicoterapia infantile guidata dallo psicoanalista Esther Bick nel dipartimento per bambini della Tavistock Clinic di Londra, che era stata presieduta dal pioniere dello sviluppo infantile John Bowlby.
A metà degli anni ’50 si recò negli Stati Uniti per lavorare al James Jackson Putnam Center che trattava i bambini autistici attraverso quella che oggi è vista come terapia comportamentale e iniziò a studiare, scrivere e scrivere sull’autismo in modo approfondito in alcuni dei primi scritti su la condizione. Ritorna a Londra e pubblica il suo primo libro Autism and Childhood Psychosis nel 1972, seguito da altri tre libri e numerosi articoli di riviste, tradotti in tutto il mondo, fino alla sua morte, all’età di 81 anni, nel 1994.
Il suo contributo allo sviluppo della psicoanalisi fu riconosciuto nel 1984 dalla British Psychoanalytical Society, che le assegnò il raro status di membro onorario affiliato.

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Prefazione e ringraziamenti

Parte prima
L’AUTISMO PSICOGENO

Parte seconda
L’AUTISMO PSICOGENO NEI PAZIENTI NEVROTICI

Bibliografia
Indice analitico
Indice nomi

I Miei Viaggi Fuori dal Corpo – L’Eccezionale Esperienza dei “Viaggi Astrali” per Mezzo del Secondo Corpo

I Miei Viaggi Fuori dal Corpo – L’Eccezionale Esperienza dei “Viaggi Astrali” per Mezzo del Secondo Corpo

Titolo originale: Journeys out of the body

Autore/i: Monroe Robert A.

Editore: Casa Editrice Meb

terza edizione, introduzione di Charles T. Tart.

pp. 224, Padova

Un tranquillo uomo d’affari americano, Robert A. Monroe, si accorge un giorno di essere in grado di uscire dal proprio corpo per mezzo di un secondo “corpo”, invisibile ma perfettamente sensibile e cosciente. Con questo si libra non solo attraverso la nostra dimensione, ma anche in altre, verso luoghi del tutto estranei alla realtà fisica e spirituale della sua vita. Questa incredibile facoltà dapprima lo sconvolge, ma poi impara a sfruttarla metodicamente, con il controllo di medici e psichiattri, e al “ritorno” da ogni viaggio detta al magnetofono le sensazioni provate, le cose viste, gli esperimenti riusciti o falliti.
Questo libro riporta i resoconti delle sue più interessanti esperienze extracorporee, cui sono affiancate supposizioni, ipotesi, conclusioni che l’autore e quanti gli sono stati accanto hanno elaborato sul singolare fenomeno.
Un libro avvincente come un romanzo, ma che pone, molti interrogativi anche ai pili scettici e dimostra che nel corpo umano esistono possibilità misteriose, non ancora sfruttate e studiate, ma che comunque non si possono negare a priori.

Robert Allan Monroe
, si laureò nel 1937 presso l’università dell’Ohio e subito entro nella radiotelevisione come autore e regista. Nel dopoguerra fondo una sua società di programmi radio, quindi di televisione via cavo. Vive con la famiglia in una fattoria presso Blue Ridge in Virginia.

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  • I. Non con la bacchetta magica, né facilmente
  • II. Cerca e ricerca
  • III. Le prove
  • IV. Il “locale-attuale”
  • V. Infinita, eternità
  • VI. L’immagine rovesciata
  • VII. Post mortem
  • VIII. “Perché la Bibbia mi dice cosi”
  • IX. Angeli e archetipi
  • X. Animali intelligenti
  • XI. Dono o disgrazia?
  • XII. Un chiodo quadrato in un foro rotondo
  • XIII. Il Secondo Corpo
  • XIV. Mente e supermente
  • XV. Sessualità nel Secondo Stato
  • XVI. Esercizi preliminari
  • XVII. Il processo di separazione
  • XVIII. Analisi degli eventi
  • XIX. Classificazione statistica
  • XX. Inconcludente
  • XXII. Premesse: è razionale?

Glossario
Bibliografia

Francesco I e la Civiltà del Rinascimento

Francesco I e la Civiltà del Rinascimento

Titolo originale: François 1ᵉʳ

Autore/i: Jacquart Jean

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

unica edizione italiana, prefazione dell’autore, traduzione di Francesco Franconeri, in copertina: François Clouet, Francesco I a cavallo, Firenze, Galleria degli Uffizi.

pp. 482, Milano

Più che una biografia di Francesco I, nata da nuovi studi e basata su nuove fonti, Jean Jacquart ci propone, insieme a un’indagine sulla civiltà del Rinascimento, un vero e proprio spaccato della Francia della prima metà del Cinquecento con tutti i suoi fermenti e le sue contraddizioni.
Un paese ricco, popoloso, possente, capace di tener testa a Carlo V imperatore, e largamente penetrato e vivificato da tutte le novità del tempo: economiche, intellettuali, estetiche, religiose. Ne scaturisce progressivamente un affresco imponente in cui domina, contrassegnato da un singolare protagonismo, Francesco di Valois, re-cavaliere, re-mecenate, iniziatore dello «stato moderno» e promotore dello stile rinascimentale in Francia, una delle figure determinanti non solo per la storia d’Oltralpe ma anche dell’Europa intera e dell’Italia in particolare. L’opera s’innesta nel filone della scuola delle Annales e si articola su due piani: quello dell’indagine sulle condizioni di vita materiali e sulla mentalità dei francesi delle varie classi sociali, e quello della ricostruzione dei retroscena degli avvenimenti salienti del regno e dell’analisi delle scelte politiche del sovrano e dei suoi consiglieri alla luce di diari, carteggi, memorie.
Attraverso questo complesso quadro d’insieme della Francia dell’epoca, l’autore non perde mai di vista l’azione politica e i drammi personali del re: la costante opera di rafforzamento della sua autorità sul grosso del corpo sociale; l’estrema spregiudicatezza in politica estera e nell’affrontare, all’interno, i conflitti, ideologici e non, scatenati dalla Riforma; infine la dignità con cui, già condottiero vincitore, affronta l’umiliazione della sconfitta e della prigionia.
Ne risulta una lettura avvincente e ricca di contrasti: intrighi di corte, mosse di ambasciatori, schermaglie di cortigiane, regicidi, pestilenze e lanzichenecchi.

Laureato in lettere, ex allievo della Scuola normale superiore di Saint-Cloud, già insegnante nei licei di Melun e di Saint-Maur, Jean Jacquart è attualmente docente di storia nell’Universita di Parigi I, dopo esserlo stato in quelle di Besançon, Clermont-Ferrand e Amiens.

Leonardo – L’Uomo Vitruviano fra Arte e Scienza

Leonardo – L’Uomo Vitruviano fra Arte e Scienza

Catalogo della mostra (Venezia, 10 ottobre 2009 – 10 gennaio 2010)

Autore/i: Autori vari

Editore: Marsilio Editori

prima edizione, a cura di Annalisa Perissa Torrini, presentazioni di Sandro Bondi, Roberto Cecchi, Caterina Bon Valsassina, premessa di Carlo Pedretti.

pp. 176, contiene DVD, 60 illustrazioni a colori e 27 illustrazioni b/n, Venezia

Dopo sette anni dalla sua ultima apparizione in pubblico viene esposto alle Gallerie dell’Accademia, alle quali appartiene dal 1822, il famosissimo disegno di Leonardo da Vinci raffigurante le proporzioni umane secondo i canoni dell’architetto romano Vitruvio Pollio del II secolo d.C. È stupefacente pensare che un’opera tanto famosa, per la profondità dei suoi contenuti e l’intensità artistica, sia stata in realtà così poco studiata dalla critica d’arte, a partire dalla sua prima pubblicazione, dopo secoli di oblio, avvenuta nel 1810. Per molti anni gli storici dell’arte lo hanno considerato come un esempio descrittivo delle ricerche scientifiche di Leonardo, e viceversa gli scienziati come una estrosa interpretazione artistica. Oggi, invece, arte e scienza si incrociano e si compenetrano nei contributi di studiosi di diversa formazione, sia storico-artistica che fisico-matematica e musicale. Perchè è proprio nell’idea geniale di raffigurare contemporaneamente le due potenzialità geometriche, che Leonardo realizza una rappresentazione armonica in una sintesi che resta insuperata, un simbolo di perfezione classica del corpo e della mente, di un microcosmo a misura umana che è il riflesso del cosmo intero.

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Presentazione, Sandro Bondi
Presentazione, Roberto Cecchi
Presentazione, Caterina Bon Valsassina

LEONARDO.
L’UOMO VITRUVIANO FRA ARTE E SCIENZA

Premessa, Carlo Pedretti

  • Luomo armonico e la geometria della Natura, Annalisa Perissa Torrini
  • Tecniche, stato conservativo e intervento di restauro, Loretta Salvador
  • «La linea che distingue la figura delli corpi e lor particule»: note sul disegno dell’Uomo vitruviano di Leonardo, Malvina Borgherini
  • Leonardo da Vinci: rappresentare graficamente l’«omo», Stefano Maso
  • «Lo spazio di un solo piede», Rocco Sinisgalli
  • L’Uomo vitruviano come canone per una scultura perfetta?, Pietro C. Marani
  • L’Uomo vitruviano di Leonardo e una possibile ricostruzione anatomica, Domenico Laurenza
  • Questioni di millimetri, Ruggero Pierantoni
  • L’Uomo vitruviano tra microcosmo e macrocosmo, Alba Zanini
  • Leonardo o dell’armonia perduta (?). Discorso mentale e iperbolico sull’Homo armonico di Leonardo, Nicola Cisternino

Guarire la Prostata in 90 Giorni – Senza Farmaci o Operazioni Chirurguche

Guarire la Prostata in 90 Giorni – Senza Farmaci o Operazioni Chirurguche

Risolvere i problemi alla prostata con Palimentazione, il massaggio, le erbe, l’omeopatia e tanti altri metodi alternativi.

Autore/i: Clapp Larry

Editore: Macro Edizioni

traduzione di Graziella Reggio.

pp. 224, Cesena (FC)

La prostata è un organo importantissimo da cui gli uomini traggono vitalità, energia creativa e impulsi sessuali e senza la quale la salute generale e la qualità della vita sono gravemente compromesse. Ogni anno, purtroppo, decine di migliaia di uomini subiscono l’asportazione chirurgica della prostata o si sottopongono a pericolose radiazioni: due modalità drastiche di intervento che se, di solito, riescono ad eliminare il problema più evidente, non risolvono mai la causa e, soprattutto, determinano un notevole peggioramento della qualità della vita, con un elevato rischio di impotenza e incontinenza.

Guarire la prostata in 90 giorni oltre a fornire un quadro completo delle più recenti tecnologie mediche convenzionali, presenta con grande chiarezza nuove e sicure possibilità di cura senza effetti collaterali.

Guarire la prostata in 90 giorni insegna inoltre a:

  • Capire cosa origina il cancro comprese le tossine provenienti dal cibo, dai farmaci, dai pesticidi e dai parassiti, di cui ci si può liberare facilmente.
  • Opporsi agli effetti cancerogeni delle tossine dentali derivate dalle infezioni nascoste, da cure canalari e dal 50% di mercurio presente nell’amalgama per otturazioni.
  • Depurare e rafforzare gli organi vitali compresi il colon e la prostata.
  • Migliorare la vita sessuale e diventare più forti sul piano fisico e mentale.
  • Annullare la possibilità di ammalarsi riequilibrando il PH cellulare.

Un capitolo speciale è dedicato alla personalizzazione del programma di cura, per adattarlo alle esigenze e caratteristiche di ogni lettore.

Larry Clapp, avvocato e imprenditore, dopo che gli era stato diagnosticato un cancro alla prostata, ha iniziato ricerche approfondite, che si sono protratte per oltre 7 anni, con l’aiuto di medici, biologi, dentisti e terapisti alternativi, sviluppando enormi conoscenze nel campo della disintossicazione, dell’alimentazione, dell’equilibrio del PH, dell’erboristica, dell’omeopatia e della guarigione energetica e spirituale. Combinando gli aspetti migliori di queste arti, ha messo a punto un programma di cura grazie al quale lui stesso è guarito.

Gli Illuminati e il Priorato di Sion

Gli Illuminati e il Priorato di Sion

La verità sulle due società segrete del Codice da Vinci e di Angeli e demoni

Autore/i: Introvigne Massimo

Editore: Edizioni Piemme

introduzione dell’autore.

pp. 216, Casale Monferrato (AL)

La vera storia degli «Illuminati» e del «Priorato di Sion».
Le domande e i misteri che avvolgono le due società segrete protagoniste dei bestseller di Dan Brown.

Il codice da Vinci di Dan Brown ha venduto nel mondo oltre venticinque milioni di copie. “Angeli e demoni”, dello stesso autore, ne ha confermato il successo. Molti pensano che si tratti solo di romanzi, ma lo scrittore americano insiste che la sostanza di quanto descrive è autentica. Nei due romanzi, Dan Brown mette in scena rispettivamente il Priorato di Sion e gli Illuminati, società iniziatiche detentrici di tremendi segreti e impegnate in un Grande Complotto. Il Priorato di Sion, in particolare, sarebbe in grado di dimostrare che Gesù avrebbe sposato la Maddalena e da lei avrebbe avuto dei figli. I discendenti carnali di Gesù, inoltre, sarebbero ancora fra noi e si appresterebbero a rivelarsi. Massimo Introvigne, profondo conoscitore del mondo delle società iniziatiche, narra per la prima volta la storia del Priorato di Sion e degli Illuminati chiedendosi anche – da sociologo – di quale «volontà di credere» siano in preda gli uomini del nostro tempo, pronti a semplificare la complessità della storia in miti suggestivi, ma falsi. Dietro il Grande Complotto – in cui altri vorrebbero coinvolgere i massoni, i Templari e perfino gli extraterrestri – si rivela così la verità di un complotto più specifico, che mira non a conquistare il mondo, ma a diffamare la Chiesa cattolica.

Massimo Introvigne è direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) e membro della sezione di Sociologia della Religione dell’Associazione Italiana di Sociologia. È autore di quaranta volumi e di oltre cento articoli pubblicati su riviste scientifiche di dodici diversi paesi in materia di religioni contemporanee, esoterismo, rapporti fra religione e violenza. Ha diretto la monumentale Enciclopedia delle religioni in Italia (2001). Per i tipi di Piemme ha pubblicato nel 2000 New Age & Next Age, un classico studio sul New Age, più volte citato anche dal documento vaticano del 2003 in materia; Dio è tornato. Indagine sulla rivincita delle religioni in Occidente (2003), scritto a quattro mani con Rodney Stark, il padre della teoria sociologica detta dell’economia religiosa; e Fondamentalismi. I diversi volti dell’intransigenza religiosa (2004).

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Introduzione. Dan Brown, la «voglia di credere» e le teorie del complotto
Perché Dan Brown
Teorie del complotto

1. Gli Illuminati

  • Le origini degli Illuminati di Baviera, 1776-1780
  • La fase massonica, 1781-1784
  • La repressione poliziesca e giudiziaria, 1784-1790
  • Le origini del mito: Robison e Barruel
  • Gli Illuminati e la Rivoluzione francese
  • Il mito degli Illuminati diventa americano
  • Alle origini del secondo Ordine degli Illuminati: Leopold Engel e l’eredita del visionario Jakob Lorber
  • Engel, Theodor Reuss e il «risveglio» degli Illuminati (1896-1902)
  • Il secondo Ordine degli Illuminati dal 1903 alla repressione nazista
  • La ripresa dopo la guerra: Hermann Joseph Metzger
  • Il declino degli Illuminati

2. Il Priorato di Sion

  • La radice politica
  • La radice esoterica
    • La curiosa struttura di Alpha Galates
    • L’AMORC (Antico e Mistico Ordine Rosae Crucis)
    • L’influenza dell’AMORC su Alpha Galates
  • La fondazione del Priorato di Sion (1956)
  • Plantard a Gisors (1960)
  • La strana storia di Rennes-le-Château
  • Rennes-le-Château confiscato da Plantard
  • Plantard espropriato dalla BBC
  • Il «secondo» Priorato di Sion (1989-1993)

Conclusione. «La verità è la fuori», dove pero ci sono anche gli alieni

  • La Walt Disney, Dan Brown e i Templari
  • Le molte verità di X-Files
  • L’invasione dei Rettiliani
  • Come il topolino partorì la montagna

Riferimenti bibliografici

Vita Segreta del Signore di Bushu

Vita Segreta del Signore di Bushu

Titolo originale: Bushūkō Hiwa

Autore/i: Tanizaki Junichiro

Editore: Bompiani

introduzione e notizia biobibliografica di Adriana Boscaro, traduzione di Atsuko Ricca Suga.

pp. XXI-158, Milano

Ambientata nel Giappone del XVI secolo, dilaniato dalle lotte intestine, questa vicenda in apparenza racconta di eserciti, samurai e Castelli sotto assedio. Ma dietro tutto questo si nasconde qualche cosa di più e, a poco a poco, viene svelato il segreto accennato nel titolo del romanzo. Il protagonista, fin da ragazzo, aveva scoperto un aspetto occulto di sé, una componente masochista della propria sessualità così spiccata da rivelargli l’esistenza, all interno del suo cuore, di un pozzo profondo dal cui bordo, “con le mani aggrappate all’orlo, aveva guardato nel fondo buio, rimanendo impaurito dalla vertiginosa profondità” che gli si spalancava davanti.
L’episodio scatenante è quello in cui il giovane Terukatsu rimane sconvolto ed eccitato nel vedere una bellissima fanciulla che acconcia il cranio mozzato di un guerriero, secondo una consuetudine tipica del Giappone dei samurai: il sorprendente contrasto fra la chioma corvina del decapitato e il braccio candido della ragazza lo affascinerà al punto da desiderare di essere lui stesso al posto di quel cadavere. Da questo episodio che ha segnato la sua adolescenza si dipana la “tortuosa vita sessuale del nobiluomo”. Tanizaki cita nella prefazione un antico saggio cinese, secondo il quale “e più facile sconfiggere un bandito nascosto in montagna che non il male che è nascosto nel proprio cuore”. Attrazione e repulsione dunque per una fantasia erotica che permea di sé la vita del protagonista fino a diventare un ossessione e un progetto esistenziale.

Junichiro Tanizaki
nacque a Tokyo nel 1886 e morì nel 1965. Divenne ben presto popolare con la pubblicazione di numerosi drammi, racconti e romanzi, alcuni dei quali fecero scandalo per l’accentuata componente sadica e sensuale. Bompiani ha pubblicato, oltre alle Opere nei Classici Bompiani, L’amore di uno sciocco, La chiave, Diario di un vecchio pazzo, La gatta, Libro d’ombra, Il ponte dei sogni e altri racconti.

Anoressia e Bulimia – Come Capire ed Aiutare il Proprio Figlio Adolescente

Anoressia e Bulimia – Come Capire ed Aiutare il Proprio Figlio Adolescente

Autore/i: Malucelli Maria

Editore: FrancoAngeli

pp. 192, Milano

Lui accerchiato da libri, calzini, penne, gomme americane e liquirizie, sta seduto sul letto, perso nella cuffia tappaorecchie, sgranocchiando biscotti al cioccolato.

Lei, finalmente sola in casa, ignora la tavola imbandita, si accascia sul divano, accende la TV e con uno yogurt in mano gusta la libertà del non mangiare.

Ma chi sono questi adolescenti? – Cosa si nasconde dietro i loro silenzi e le loro ribellioni? – E, soprattutto, perchè alcuni non smettono mai di mangiucchiare e altri stanno sempre a misurarsi pancia e gambe, terrorizzati di essere “troppo grassi?”

Non è facile entrare nella loro mente, nelle loro emozioni. Anche perchè spesso nemmeno ce lo consentono.

In questo volume una nota psicologa vi aiuta a capire chi è l’adolescente, cosa gli sta succedendo, quali sono le sue incertezze, le sue ambivalenze. E, soprattutto che messaggi vi vuole comunicare attraverso quel suo rapporto così strano col cibo.

Riuscirete così, a trovare delle risposte alle domande che più vi tormentano:

  • perchè mio figlio non vuole più mangiare?
  • perchè il mio mangia troppo?
  • come aiutarlo a crescere?
  • come aiutarlo a essere autonomo?
  • come aiutarlo ad essere più socievole?
  • come facilitare il dialogo?

Maria Malucelli, specialista in psicoterapia cognitiva individuale, di coppia e dell’età evolutiva, insegna psicologia clinica alla Fondazione Fatebenefratelli. Autore di Espeienze di integrazione scolastica (Armando) e di numerosi articoli, collabora a diverse rubriche televisive.

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Chi è l’adolescente?

  • Che cosa gli sta succedendo?
  • Nel fisico
  • Nelle convinzioni ed emozioni
  • Nella vita sessuale
  • Nelle emozioni tra lui e i genitori
  • Come si è strutturata la sua personalità
  • I requisiti di base
  • La struttura di personalità è come un edificio
  • Le basi genetiche
  • Le influenze ambientali
  • Lo sviluppo intellettivo e le sue fasi
  • L’autonomia e l’apprendimento
  • Il ruolo dell’attaccamento nello sviluppo della personalità
  • Il rapporto genitori-figli
  • In adolescenti con personalità “in difetto”
  • In adolescenti con personalità “sana”
  • Il rapporto con l’ambiente esterno

Che significato può assumere il cibo?

  • Per i genitori
  • Per i figli
  • Che messaggi trasmette?

Perchè mio figlio mangia sempre?

  • Introduzione
  • La fame
  • Il gusto nelle specie animali e nei piccoli dell’uomo
  • La percezione
  • Ho paura quindi ho fame
  • La struttura della personalità
  • L’idea di sè, l’idea del reale, degli altri e le emozioni
  • Le informazioni emozionali
  • Io sono la mia fame
  • Sviluppo intellettivo, apprendimento, autonomia

La storia di Cristina, cioccolata e merendine

  • Chi è Cristina
  • Cristina mangiucchia e sogna
  • Gli amori perduti: Cristina e Stefano
  • Il rapporto madre-figlia
  • Il rapporto padre-figlia
  • Il rapporto con la sorella
  • La sua infanzia
  • Il rapporto con l’ambiente esterno e con il cibo nell’infanzia
  • Il rapporto con il cibo nell’infanzia
  • La sua adolescenza
  • Il rapporto con l’ambiente esterno e con il cibo nell’adolescenza
  • Il rapporto con il cibo nell’adolescenza

Perchè Cristina mangia sempre? Analisi del caso

  • Cristina e la sua struttura di personalità
  • L’idea di sè, del reale, degli altri
  • L’autonomia
  • Il rapporto madre-figlia
  • Il rapporto padre-figlia
  • Il rapporto fratello-sorella
  • La sua infanzia
  • La sua adolescenza

Cosa possiamo fare noi genitori per aiutare i ragazzi che mangiano troppo?

  • Come aiutarli a crescere?
  • Come aiutarli ad essere autonomi?
  • Come aiutarli ad essere più socievoli?
  • Come facilitare il dialogo?

Perchè mio figlio non vuole mangiare?

  • Introduzione
  • La fame
  • Gli animali non mangiano per amore e dimagriscono per altruismo
  • La percezione
  • “Su di me comando io”
  • La struttura della personalità
  • L’idea di sé, l’idea del reale, degli altri e le emozioni
  • Le informazioni emozionali
  • Ho paura di ingrassare cioè di vivere
  • Sviluppo intellettivo, apprendimento, autonomia

La storia di Sara che si misura la pancia

  • Chi è Sara
  • Sara che non vuole più andare a scuola
  • Sara non esce di casa
  • I genitori del “non voglio vedere, non voglio sentire, non voglio capire”
  • Sara e i compagni di classe
  • Sara e la pancia sempre gonfia
  • Sara e l’insegnante di lettere
  • I rappresentanti scolastici, Sara e la sua famiglia
  • Per amore di Andrea
  • Sara, di nuovo tra le sue compagne
  • In vacanza riprende a non mangiare
  • Sara, ora
  • Il rapporto madre-figlia
  • Il rapporto padre-figlia
  • Il rapporto fratello-sorella
  • La sua infanzia
  • Il rapporto con l’ambiente esterno e con il cibo nell’infanzia
  • Il rapporto con il cibo nell’infanzia
  • La sua adolescenza
  • Il rapporto con l’ambiente esterno e con il cibo nell’adolescenza
  • Il rapporto con il cibo nell’adolescenza

Perchè Sara non vuol mangiare? Analisi del caso

  • Sara e la sua struttura di personalità
  • L’idea di sé, del reale e degli altri
  • L’autonomia
  • Il rapporto madre-figlia
  • Il rapporto padre-figlia
  • Il rapporto con il fratello
  • L’infanzia
  • L’adolescenza

Cosa possiamo fare noi genitori per aiutare i ragazzi che non vogliono mangiare?
Come aiutarli a crescere?
Come aiutarli ad essere autonomi?
Come aiutarli ad essere più socievoli?
Come facilitare il dialogo?

Le medicine e le diete possono aiutare questi ragazzi?

Quando i problemi diventano gravi

  • Amenorrea
  • Anoressia
  • Apatia
  • Bulimia
  • Iperattività

Quando dobbiamo portarlo dallo specialista?

Per finire

Bibliografia e letture consigliate

Storia della Letteratura Erotica

Storia della Letteratura Erotica

Titolo originale: Histoire de la littérature érotique

Autore/i: Alexandrian

Editore: Rusconi Libri

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione dal francese di Basilio Luoni.

pp. 480, ill. b/n, Milano

L’erotismo in letteratura è un argomento spesso ritenuto curioso, frivolo o immorale. Questo saggio lo affronta non allo scopo di farne spudoratamente l’elogio, ma per comprenderne i motivi profondi e definire con maggior profondità e chiarezza i rapporti fra arte e comportamenti sociali. Grazie alla sua prodigiosa erudizione, Alexandrian analizza ben 963 opere di letteratura erotica, dall’antichità classica fino al surrealismo, da Lisistrata di Aristofane a La monade vivante di Pierre Klossowsky, tratteggiando le personalità di 344 autori in una visione panoramica che vuole esporre – sia ai difensori della tolleranza senza condizioni, sia a chi auspica un ritorno al puritanesimo – tutto ciò che ha rappresentato, nel bene e nel male, la lotta degli scrittori a favore dell’espressione totale della sessualità, e ha così dato vita a una letteratura dell’eccezione, contrapposta con il suo vocabolario e i suoi contenuti al genere sentimentale e all’ideale di buona creanza che tutte le civiltà intendono coltivare.
L’autore non si limita però a un’esposizione manualistica: solidi criteri di giudizio lo portano a distinguere se un libro erotico appartiene di diritto alla letteratura, o se rimane solo un documento psicopatologico, fermo restando che non esiste in realtà distinzione tra erotismo e pomrnografia, quanto tra erotismo e oscenità, ovvero ciò che degrada il corpo e la persona. In questa letteratura che sostiene i « diritti della carne », ci accorgiamo così di libri raramente letti, che meritano per la loro qualità di essere finalmente letti e rimossi daUe gabbie deDa censura, perché riprendano il posto che spetta loro in una moderna biblioteca di classici.

Sarane Alexandrian è nato a Bagdad nel 1927, da madre francese e padre armeno. Si è trasferito nel 1934 a Parigi, dove è stato attivo nell’ambito della seconda generazione surrealista e dove ha lavorato per l’enciclopedia della Pléiade.
Nel campo della narrativa, il suo maggior successo è stato Danger de vie (tr. it. Pericolo di vita, Milano 1969). Ha inoltre pubblicato una Storia della filosofia occulta (Milano 1984).

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I. L’arte di amare nell’antichita

  • Dalla commedia attica alle novelle milesie
  • L’erotismo latino classico
  • L’erotismo cristiano

II. La lussuria medievale

  • L’universo dei fahliaux e delle farse
  • L’erotologia cortese di Andrea Cappellano
  • Le soties amorose
  • Boccaccio e la sua influenza

III. L’Eros del Rinascimento

  • L’Aretino e la letteratura aretinesca
  • L’ Accademia degli Intronati
  • Antoine de La Sale e le Cent Nouvelles Nouvelles
  • Il pantagruelismo di Rabelais
  • Les gaietés della Pléiade
  • Le Dames galantes di Brantome
  • I narratori de haulte graisse
  • Béroalde de Verville e L’arte di far fortuna

IV. Difesa e illustrazione della natura nel Seicento

  • I primi libertini
  • Le «opere proibite» di Ferrante Pallavicino
  • I classici «proibiti» del Re Sole

V. Il periodo d’oro del libertinaggio

  • I racconti erotici di fate
  • Le satire anticlericali
  • Quadri di vita sessuale popolare e mondana
  • La censura durante l’Ancien Régime
  • Le commedie del teatro clandestino
  • La poesia della carne: da Giorgio Baffo a Alexis Piron
  • John Cleland, iniziatore dell’erotismo inglese
  • Andrea de Nerciat, Gran Maestro degli Aphrodites
  • Sade e il Terrore sessuale
  • Mirabeau, il libertino di classe
  • I pamphlets rivoluzionari
  • I memorialisti del sesso

VI. I libri clandestini dell’Ottocento

  • Le frenesie segrete del Romanticismo
  • Baudelaire il culto della Venere nera
  • I libri proibiti sotto Napoleone III
  • Il Parnaso satirico dell’Ottocente
  • La scoperta dell’erotologia orientale dell’erotismo inglese
  • Sacher-Masoch e la letteratura masochista
  • Nascita della pornografia americana
  • Realismo ed esotismo nel romanzo erotico
  • Neturalismo, anarchia e sessualità

VII. La letteratura erotica femminile

  • Il tempo delle semiconfessioni e degli inganni
  • Le pioniere della sessualità femminile
  • Parigi-Lesbo 1900
  • Un tris di regine
  • La stella Anais Nin
  • Sotto la maschera di O e di Emmanuelle
  • La rivolta delle donne surrealiste
  • L’enfer del femminismo

VIII. I romanzieri dell’inconfessabile

  • I fantasmi di Pierre Louys
  • L’opera segreta di Pierre Mac Orlan
  • Il Vangelo del Sesso secondo D.H. Lawrence
  • I piccoli maestri dell’erotismo tra le due guerre

IX. I Confratelli di Sodoma

  • Oscar Wilde, il dandy di Sodoma
  • Gli uranisti
  • Marcel Jouandehau, il don Giovanni dell’omosessualità
  • La dannazione di Jean Genet
  • William Burroughs e la generazione selvaggia
  • Il fenomeno gay

X. L’erotismo surrealista

  • Apollinaire, il grande incantatore
  • L’amore Dada,
  • «La bellezza convulsa sarà erotico-velata»
  • Il dramma sessuale di Aragon
  • George Bataille e la parte maledetta dell’erotismo
  • Le curiosita surrealiste
  • La «perversione polimorfa» di Dalf
  • Il caso Henry Miller
  • La «vertigine di Eros» nel dopoguerra
  • Editori e divieti
  • Due iconografi barocchi del Piacere
  • L’intermezzo del «lettrismo»
  • Verso un’etica dei desideri folli
  • Alle frontiere del surrealismo

Conclusione
Note
Indice dei nomi

Ossa Senza Pace

Ossa Senza Pace

Storia delle reliquie, sacre e profane, dall’antichità ai giorni nostri: come furono trovate, custodite, disputate, comprate e vendute, frammentate e moltiplicate…

Autore/i: Bentley James

Editore: SugarCo Edizioni

introduzione dell’autore, traduzione Marcello Jatosti, collana: I Giorni, titolo originale: «Restless Bones: The Story of Relics», in copertina: spilla da pellegrino con l’effige di san Tommaso Becket.

pp. 256, illustrazioni a colori e b/n, Milano

Anche al tempo di Cristo venire a contatto con un cadavere rendeva un uomo impuro, già un centinaio di anni più tardi, quando sant’Ignazio fu straziato dalle fiere in un’arena romana, il culto delle reliquie era cominciato. Le spoglie dei martiri e dei santi, custodite con riverente attenzione, acquistarono ben presto poteri straordinari – che avevano del magico e del miracoloso – che le portò ad essere disputate, rubate, comprate e vendute, e, soprattutto, frammentate in pezzi via via sempre più piccoli, sia per l’immenso profitto che se ne poteva ricavare, sia per la convinzione religiosa – che affondava profonde radici nella Chiesa orientale – che fosse un bene disperdere i resti di un santo in quante più comunità cristiane fosse possibile. Nel Medioevo, l’epoca d’oro per le reliquie, si riteneva che queste potessero guarire gli infermi, respingere i nemici e difendere le città assediate, mantenere in buona salute il bestiame, procurare un buon raccolto, assicurare la giustizia e costringere a mantenere i giuramenti, far piegare le ginocchia ai malvagi, per non parlare del prestigio che gettavano su chi le possedeva. Non c’è quindi da meravigliarsi se si moltiplicavano di numero e viaggiavano in tutto il mondo allora conosciuto (ossa e “teste” di san Giovanni Battista furono disseminate in tutta la cristianità). Quando i corpi dei santi cominciarono a scarseggiare, saltarono fuori le reliquie secondarie, come le lacrime di Cristo o il suo ombelico (sarebbe più giusto parlarne al plurale, perchè, oltre a quello venerato a Roma nella chiesa di Santa Maria del Popolo, ce n’erano in giro altri due) o ancora il suo prepuzio (custodito a Calcata); e la coda dell’asino su cui Gesù avrebbe fatto il suo ingresso a Gerusalemme (coda venerata a Genova, ma tutto lo scheletro dello stesso asino era a Vicenza), indumenti più o meno intimi dei vari santi e sante, il loro sangue prontamente raccolto, i più svariati strumenti con cui erano stati torturati e via di questo passo. Una reliquia era soprattutto un buon affare dal punto di vista finanziario, perchè attirava pellegrini a frotte, che facevano donazioni di ogni tipo, anche in natura (nacquero così le prime fiere), e questo spiega in parte i casi paradossali di santi inventati o di sparizioni di spoglie confutate.
Ma il culto delle reliquie non era coltivato soltanto da persone intrise di religiosità: da Byron, che conservava ciocche di capelli delle donne da lui amate, al cappellano di Napoleone che non si fece scrupolo di portare via peli e parti di viscere subito dopo la morte dell’ex imperatore dei francesi, a Jeremy Bentham il quale pensava che avere sempre accanto a sè il cadavere ridotto a “icona” di un parente o di un amico fosse una cosa psicologicamente gratificante, la venerazione delle reliquie ha fatto accoliti ovunque.
Un libro, questo, rigorosamente documentato, che appassionerà sia i credenti che gli scettici, gettando una nuova e inedita luce sulla storia sociale dell’Occidente dagli albori della cristianità a oggi.

James Bentley è uno studioso di storia moderna, soprattutto europea, e teologia. Ha lavorato all’Università del Sussex e a Eton. Per cinque anni ha collaborato con la BBC. Autore di numerosi libri, svolge attualmente attività giornalistica.

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Introduzione

  1. Reliquie tuttora potenti
  2. L’epoca d’oro delle reliquie
  3. Reliquie in azione
  4. Reliquie come fonti di ricchezza
  5. Reliquie della Sacra Famiglia
  6. Reliquie contrastate, perdute e ritrovate
  7. Reliquie sacre e profane
  8. In “odore di santità”
  9. Il problema dell’autenticità

Ringraziamenti
Bibliografia
Indice delle principali reliquie e località citate

Lavoro Salariato e Capitale

Lavoro Salariato e Capitale

Autore/i: Marx Karl

Editore: Editori Riuniti

prima edizione Piccola biblioteca marxista, a cura di Vincenzo Vitello, prefazione di Friedrich Engels, traduzione di Palmiro Togliatti.

pp. 80, Roma

Con la scoperta della forza-lavoro, la singolare merce che produce il valore e il profitto capitalistico, Marx spiega in questo famoso scritto i principi su cui è fondata la sua critica della società contemporanea.

Karl Marx (Treviri, 5 maggio 1818 ñ Londra, 14 marzo 1883) è stato un filosofo, economista, storico, sociologo, politologo, giornalista e politico tedesco.
Il suo pensiero, incentrato sulla critica in chiave materialista dell’economia, della società, della politica e della cultura capitalistiche, esercitò un peso decisivo sulla nascita delle ideologie socialiste e comuniste dalla seconda metà del XIX secolo in poi, dando vita alla corrente socioeconomico politica del marxismo.
Teorico della concezione materialistica della storia e assieme al sodale Friedrich Engels del socialismo scientifico, Marx è considerato tra i pensatori maggiormente influenti sul piano politico, filosofico ed economico nella storia dell’Ottocento.

Vita e Morte della Medicina – L’Ordine Cannibale

Vita e Morte della Medicina – L’Ordine Cannibale

Titolo originale: L’ordre cannibale. Vie et mort de la médicine

Autore/i: Attali Jacques

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione italiana, traduzione dal francese di Alessandro Serra.

pp. 288, Milano

La malattia e la salute stanno per perdere di significato? La vita e la morte diventeranno indistinguibili? E l’uomo venderà il proprio corpo per consumarne pezzo a pezzo la copia? Sono questi i primi interrogativi ai quali l’autore risponde nel suo libro, una sorta di “economia politica del male” scritta al termine di parecchi anni di riflessioni e di indagini negli Stati Uniti, in Giappone e un po’ ovunque in Europa. A mano a mano che la vita diventa sempre più un bene economico, gli ospedali si vuotano e l’esercizio della medicina cede il passo all’utilizzazione delle protesi. Ma come si è arrivati a questo punto? Attali, ricorrendo ad una vasta sintesi storica, traccia le principali svolte della storia della medicina, dell’istituto ospedaliero, delle epidemie, della carità, dell’assicurazione, dell’elettronica e della genetica, tappe segnate dall’egemonia successiva del prete, del poliziotto e poi del medico, il cui dominio incontrastato oggi sta per finire. Al termine di questa inchiesta che è anche una riflessione proiettata verso un avvenire che trova la propria giustificazione nel passato, l’autore mostra che a cominciare dalla reale consumazione dei corpi nelle società cannibaliche, fino alla consumazione delle copie dei corpi che ci prepara l’epoca delle protesi informatiche e genetiche, l’umanità non è mai uscita da un Ordine cannibale e che la nostra società industriale non è stata mai null’altro che una macchina per tradurre il cannibalismo vissuto in un cannibalismo di merci.

Jacques Attali, nato nel 1943 ad Algeri, ha compiuto brillantemente gli studi a Parigi. Maitre des requètes al Consiglio di Stato, professore di scienze economiche all’Ecole Polytechnique dal 1968, nel 1974 direttore del seminario dell’ENA, è membro del comitato direttivo del Partito socialista francese, consigliere di Francois Mitterrand. Tra le sue opere vanno ricordate L’Antieconomia. Un contromanuale (Marsilio 1977), Rumori (Mazzotta 1978); anche La Parole et l’outil sarà pubblicato prossimamente in Italia.

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Segni di vite

Capitolo primo
Segni degli Dei

L’Ordine cannibale

  • L’uomo come Dio
  • Mangiare i morti per vivere
  • Sognare il cannibalismo

L’Ordine sacrificale

  • Mangiare senza uccidere: cannibalismo e sessualità
  • Gli Dei e il Male
  • Sorveglianti, denunciatori, mediatori e separatori

La traduzione cristiana

  • Il cannibalismo cristiano
  • I preti guaritori: lo scambio guarigione/conversione
  • Offerta e perdono

Crisi degli Dei

  • La fine della Chiesa terapeuta
  • Dei e Corpi
  • Dal sacrificio agli Dei alla separazione dei Corpi

Capitolo secondo
Segni dei corpi

  • Il corpo del delitto
  • Le malattie dei corpi
  • I corpi del delitto
  • Il poliziotto terapeuta
  • La carità poliziesca: sorveglianza e denuncia
  • La separazione dei corpi del delitto: quarantena, igiene e ospedale
  • I corpi del potere
  • L’economia del corpo
  • Dottori, chirurghi e barbieri
  • Guaritori di corte, di guerra
  • e di polizia
  • Il danaro dei corpi

Crisi dei corpi

  • Ordine dei corpi, vita dei bambini
  • Dal poliziotto al medico
  • L’Ordine dei corpi in briciole

Capitolo terzo
Segni delle macchine

  • Nascita delle macchine
  • I mali del secolo
  • Il corpo come macchina
  • La speranza di vivere
  • Macchine, corpi e Dei
  • La comparsa della protesi
  • Lo scambio medico: il sogno del liberalismo senza male
  • La produzione di riparatori di macchine
  • Sorveglianza e denuncia
  • L’ossessione della pulizia delle
  • macchine: separare i germi
  • L’utopia della medicina liberale: vuotare la scena
  • Carità, Assistenza, Assicurazione
  • Lo Stato delle Macchine: assicurare la vita

Lo spettacolo dell’Ordine delle macchine

  • L’esorcizzazione delle macchine: assicurazioni pubbliche o private,
  • Gli attori dello spettacolo
  • Il complesso medico-indistriale
  • Capitalismo e cannibalismo
  • L’Ordine assoluto delle macchine

Crisi delle macchine

  • Il profitto attraverso l’insuccesso
  • Le potenzialità dello spettacolo delle macchine
  • La morte attraverso l’Ordine
  • La morte per messinscena
  • La morte del medico

Capitolo quarto
Segni dei codici

  • Nascita della copia
  • Ipersorveglianza dei guaritori
  • Ipersorveglianza degli spettatori
  • Il profilo di vita normale: la vita da copiare
  • La copia a livello mondiale
  • Verso l’autodenuncia

Autosorveglianza e autodenuncia: gli specchi del corpo

  • Gli specchi del normale
  • La nascita di un nuovo Male, rumore del Codice
  • Al di la della crisi delle macchine
  • Inventori di matrici, impiantatori, separatori

La merce cannibale

  • Codice e lingua
  • Guarire la vita come un oggetto
  • Vite e morti del Codice
  • La mercanzia cannibale

Ringraziamenti
Bibliografia

La Donna nell’Esperienza della Prima Chiesa

La Donna nell’Esperienza della Prima Chiesa

Autore/i: Fabris Rinaldo; Gozzini Vilma

Editore: Edizioni Paoline

note introduttive dell’editore, in copertina «Due ballerine» Massimo Campigli 1938, Scala di Firenze.

pp. 160, Milano

Rinaldo Fabris traccia il profilo de «La donna nell’esperienza della prima chiesa» attraverso gli scritti di Paolo, gli Atti e gli scritti Apostolici.
La rilettura dei testi, condotta in chiave esegetica ed ermeneutica, ricompone il modello primordiale della vita cristiana, attiva, in cui la presenza delle donne è stata determinante anche nella guida delle comunità locali.
Della prima comunità cristiana, nata nell’ambiente giudaico-ellenistico, l’autore rilegge: i modelli organizzativi dell’attività missionaria delle comunità fondate da Paolo; il nucleo dottrinale della teologia paolina; le questioni disciplinari, riconosciute come tradizione paolina e le loro implicazioni nello sviluppo storico della Chiesa; il modello della struttura familiare.
L’intervento di Vilma Gozzini puntualizza il senso della coppia nel cammino biblico. L’autrice conduce annotazioni sul reciproco essere «l’altro di lui», della donna e dell’uomo, e sul loro camminare insieme nella storia per «portare a compimento» ciò che Dio disse loro all’alba della storia umana. Ne risulta una rilettura biblica della sessualità, che, pur menzionando la sessualità come «strumento di fecondità», è proposta come modello «di ogni incontro con l’altro, qualsiasi altro».

Rinaldo Fabris, nato a Pavia di Udine nel 1936, è laureato in teologia e scienze bibliche.
Insegna esegesi del NT presso il Seminario Arcivescovile di Udine e di Gorizia.
Pubblicazioni: Commento al vangelo di Marco e Luca in I Vangeli, Assisi 1975; La legge della libertà in Giacomo, Brescia 1977; Atti degli Apostoli, Roma 1977; Le lettere di Paolo, Roma 1980, III. Lettere della tradizione paolina; Lettera di Giacomo e prima lettera di Pietro, commento pastorale e attualizzazione, Bologna 1980. Articoli: «Messianismo escatologico e apparizione di Cristo» in Dizionario Teologico Interdisciplinare, Torino 1977; «Modelli interpretativi della salvezza» in RBiblt 25 (1977) 268-296.

Vilma Gozzini, nata a Perugia nel 1931, e laureata in teologia. E articolista in materia teologica e redattrice della rivista «Testimonianze».

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Note introduttive
Rinaldo Fabris

L’IDENTITÀ FEMMINILE NELL’INTERPRETAZIONE DEL NT

  • Rigidità disciplinare
  • Attività missionaria femminile
  • Tensione tra dottrina e disciplina
  • Metodo di ricerca

PRESENZA FEMMINILE NELL’ATTIVITÀ E NELL ORGANIZZAZIONE DELLA PRIMA CHIESA

  • Le fonti: gli Atti degli Apostoli
  • Le lettere di Paolo
  • Gli scritti «apostolici»

QUADRO SOCIO-CULTURALE DELL’AMBIENTE GIUDAICO E ELLENISTICO

  • Condizione sociale
  • Vita religiosa privata e pubblica
  • Pregiudizi e corrette opinioni

PRESENZE FEMMINILI NELLA CHIESA SECONDO GLI ATTI DEGLI APOSTOLI

  • Nella chiesa di Gerusalemme
  • Fuori di Gerusalemme
  • Nella chiesa della Palestina
  • Fuori della Palestina

GLI INTERVENTI DI PAOLO PER UNA CHIESA OLTRE IL «SESSISMO»

  • Elogio e saluto alle collaboratrici missionarie
  • L’attenzione di Paolo per le donne della chiesa di Filippi e di Colosse
  • Confronto con le lettere pastorali
  • Rilievi critici

TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE IN PAOLO

  • Nucleo centrale della teologia paolina
  • Progetto di liberazione cristiana secondo Paolo
  • Ambiente e liberazione
  • La nuova dignità dei credenti in Cristo
  • I modelli femminili nell’ecclesiologia di Paolo

IMPLICAZIONI STORICHE DELLA TRADIZIONE PAOLINA

  • («Dossier» sulle controversie disciplinari)
  • Il «velo» della donna a Corinto
  • Le donne devono «tacere» nell’assemblea
  • Le donne non devono «insegnare»

PRESENZA FEMMINILE NELLA STRUTTURA FAMILIARE

  • (Paolo e la tradizione paolina)
  • La condizione della donna nell’ambiente giudaico e ellenistico
  • Nuovo criterio di scelta: matrimonio o verginita
  • Rilettura cristiana dei «codici familiari»
  • (Efesini-Colossesi)
  • «Riflusso» nelle lettere pastorali

MODELLI FEMMINILI NEGLI SCRITTI APOSTOLICI

  • «Sposa ideale» nella prima lettera di Pietro
  • L’«immagine» femminile nell’Apocalisse

DAL REALISMO STORICO ALL’INDISCUSSA DIGNITÀ DELLA DONNA (Conclusioni)
L’«ALTRO» DELL’UOMO NEL CAMMINO BIBLICO
di Vilma Gozzini

  • Qualche domanda
  • L’«altro», donna e uomo, nel contesto biblico
  • Fecondità e «alterità»
  • La fecondità di Maria
  • Il rapporto madre-figlio nella logica della fede
  • Le donne della prima chiesa
  • Situazione ambientale e presenza femminile nell’evangelizzazione

Da Magonza a Subiaco – L’Introduzione della Stampa in Italia

Da Magonza a Subiaco – L’Introduzione della Stampa in Italia

Autore/i: Carosi Gabriele Paolo

Editore: Bramante Editrice

prefazione dell’autore.

pp. 72, 29 fotografie b/n f.t., Milano

L’introduzione della stampa dalla Germania (ove l’invenzione aveva trovato compimento nel 1456 a opera di Giovanni Gutenberg da Magonza, che ebbe il merito di creare i caratteri mobili) in Italia, avvenne nel monastero benedettino di Santa Scolastica in Subiaco dalla cui tipografia usci il primo libro stampato in Italia con sicure indicazioni di luogo e di data: il De Divinis Institutionibus, De lra Dei, De Opificio Hominis, di Lattanzio Firmiano, terminato di stampare, in soli 275 esemplari, il 29 ottobre 1465, quindi appena nove anni dopo la Bibbia di Gutenberg.
Il saggio storico di Gabriele P. Carosi analizza le tappe di questo avvenimento, dapprima confutando la priorità vantata, con vari argomenti, da Feltre, Bologna, Milano, Roma, Venezia (che pure fu la città che in seguito avrebbe dato maggior impulso allo sviluppo della stampa in Italia), poi introducendoci nella realtà del monastero benedettino nel XV secolo, all’arrivo di Corrado Sweynheym e Armoldo Pannartz, due ecclesiastici tedeschi che, appresa l’arte della stampa a Magonza dallo stesso Gutenberg, erano giunti nel nostro paese forse invitati dal cardinale Giovanni Torquemada, o forse solo perchè giudicavano l’Italia, culla dell’Umanesimo, terreno fertile per la nuova arte: è comunque certo che sotto la loro direzione i monaci sublacensi stamparono i primi incunabuli.
Lo studio esamina attentamente anche il tipo di caratteri adoperati per queste prime edizioni, quelli Gotici e Latini, che avrebbero subito poi nei secoli varie trasformazioni, fino ai moderni caratteri, passando attraverso la grande tradizione bodoniana del XVIII secolo.
Il volume è corredato di illustrazioni riguardanti il monastero di Santa Scolastica, l’esemplare sublacense del Lattanzio e altri incunabuli impressi nel monastero, nonchè alcune lettere autografe concernenti l’attività di Sweynheym e Pannartz a Subiaco e a Roma.

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MONASTERI E MONAGI DI SUBIACO AL SECOLO XV

  • I due monasteri
  • Nazionalità dei monaci di Subiaco
  • La commenda a Subiaco

CARATTERI SUBLACENSI

  • Caratteri mobili o incisioni?
  • Caratteri latini
  • Caratteri greci

INCUNABULI SUBLACENSI

  • Quali e quanti sono
  • Priorità in Italia

SWEYNHEYM E PANNARTZ A SUBIACO

  • Corrado Sweynheym e Arnoldo Pannartz
  • Sweynheym e Pannartz a Subiaco
  • Dubbi e negazioni

PARTECIPAZIONE DEL BENEDETTINI DI SUBIACO ALLE PRIME STAMPE

  • Accoglienza e collaborazione
  • Da Subiaco a Roma
  • Dopo la partenza di Sweynheym e Pannartz

BIBLIOGRATIA

Derive della Violenza

Derive della Violenza

La Violenza e la Città 3

Autore/i: Balandier Georges; Durand Gilbert; Maffesoli Michel

Editore: Nuova casa editrice Cappelli

a cura di Michel Maffesoli, traduzione di Pina Lalli.

pp. 96, Bologna

«Di fronte a un conformismo intellettuale che continua a rivendicare il monopolio della parola, a farne uno spazio chiuso e autonomo, o quando il nostro riferimento essenziale é divenuto il riferimento all’indipendente, all’individuo, le forme parossistiche mostrate dalla storia, le forme calme e trasparenti rilevate dall’etnologo, o i tentativi puntuali di cui ci parla la cronaca di ogni giorno, esprimono l’eterna domanda dell’individuo di inserirsi nella comunità; domanda che é in realtà espressione della paura essenziale che egli prova nei confronti della solitudine e di un ambiente sempre inquietante. L’aggregazione sociale provoca un’angoscia che può essere vissuta solo collettivamente. Socializzare l’angoscia significa mettere in comune tutto ciò che turba un individuo, e cioè essenzialmente il rapporto con la vita, la morte e il sesso.»

La città è la salvezza della società o una fuga? Essa è forse l’una e l’altra: rifugio, strumento per una conquista ulteriore, ma anche luogo di violenza…

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Michel Maffesoli, La violenza, ovvero il desiderio del collettivo
Titolo originale: La violence ou le désir du collectif

Gilbert Durand, Struttura religiosa della trasgressione
Titolo originale: Structure religieuse de la transgression

Georges Balandier, Violenza e antropologia
Titolo originale: Violence et Anthropologie

La Pedagogia Sperimentale

La Pedagogia Sperimentale

Titolo originale: La pédagogie expérimentale

Autore/i: Mialaret Gaston

Editore: Armando Editore

introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Rossella Mazzolini.

pp. 112, nn. fig. b/n, Roma

Quale è il posto della pedagogia sperimentale nel quadro delle discipline pedagogiche? Quale è il suo oggetto, quali i metodi? Mialaret ne ritrova l’identità, teorica e pratica, nella evoluzione della disciplina stessa. E proprio l’indicazione delle fasi storiche, attraversate dalla pedagogia sperimentale, consente di mettere a fuoco anche  i limiti che la contraddistinguono e le difficoltà che incontra.
Dentro questo orizzonte critico Mialaret può notare che i lavori veramente meritevoli definiti sperimentali sono pochi. È dunque una esigenza di rigore e di serietà quella che l’autore vuole soddisfare. E il lettore, adeguatamente informato, può allora imparare ad orientarsi di fronte alla quantità, non sempre accurata, della letteratura pedagogica.
La misura e l’osservazione sono i nodi problematici della pedagogia sperimentale e della ricerca scientifica nell’educazione. Il libro fornisce una puntuale presentazione delle situazioni effettive, dei disturbi e delle distorsioni, degli strumenti, dei metodi e delle tecniche. Della necessità di correttezza scientifica, nel campo dell’educazione, non si può non vedere l’importanza. Mialaret scrive che la sperimentazione pedagogica «non è cosa facile da realizzare». E aggiunge subito dopo che chi invece mostra troppa disinvoltura, in questo campo, va classificato tra coloro che non sanno che cosa sia la ricerca sperimentale.
Libro questo, dunque, di doppia utilità. Per evitare la faciloneria, da una parte, e per entrare davvero dentro i problemi, allo scopo di realizzare sperimentazioni valide, dall’altra.

Gaston Mialaret è uno dei più noti studiosi dei problemi dell’educazione, sul piano internazionale. Ha accumulato una vasta esperienza didattica ed organizzativa, che qualifica dal punto di vista della concretezza la sua produzione culturale, amplissima. Delle sue opere abbiamo tradotto: Psicopedagogia dei mezzi audiovisivi; L’apprendimento della lettura. Studio di psicopedagogia; L’apprendimento della matematica. Saggio di psicopedagogia; Nuove lezioni di didattica in collaborazione con Rast, Ray, Dottrens; Introduzione alla pedagogia, La formazione degli insegnanti. Con M. Debesse ha diretto il Trattato delle scienze pedagogiche, in 10 volumi.

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Introduzione
Le difficolta della sperimentazione nella ricerca pedagogica
Schema generale della ricerca in educazione
Commenti

Capitolo I – I problemi posti dall’osservazione
I. Necessita di parlare dell’osservazione
II. Tentativo di chiarificavione
I. Alcuni richiami di ordine psicologico
IV. I fattori di «disturbo» dell’osservazione
V. Strumenti e tecniche dell’osservazione
VI. Studio scientifico dell’osservazione

Capitolo II – I problemi posti dalla misura
I. Schema generale della misura
II. Analisi dell’insieme «realtà»
II. Analisi dell’insieme «misura»

Capitolo III – Metodi e tecniche di misurazione
I. Realtà, strumento, misura
II. I metodi d’approccio. I tipi di strumenti
II. Qualità generali di uno strumento scientifico
IV. I questionari
V. Il metodo dei testi

Capitolo IV – La sperimentazione nella ricerca pedagogica
I. Esperienza, pedagogia esperienziata, pedagogia sperimentale
II. Le differenti situazioni della sperimentazione
III. Altri piani sperimentali

Bibliografia

Scritto in Spagna

Scritto in Spagna

Titolo originale: Escrito en España

Autore/i: Ridruejo Dionisio

Editore: Edizioni di Comunità

introduzione e traduzione di Andrea Chiti-Batelli.

pp. 490, Milano

Dionisio Ridruejo – il cui nome è divenuto noto anche in Italia, dopo gli scioperi politici spagnoli della primavera del 1962 e dopo l’esilio forzato a cui il regime lo ha recentemente costretto – è un poeta e un politico, approdato a una concezione «culturalmente liberale, politicamente democratica, economicamente socialista», com’egli stesso la definisce – e in nome della quale ha saputo affrontare la prigione e il confino – dopo un’esperienza giovanile di intensa fede «falangista».
A tale graduale conversione lo hanno indotto le sue lunghe meditazioni conseguenti alle delusioni che ai «falangisti autentici» come lui causò fin dall’inizio il regime franchista che, sotto il manto illusorio di una sintesi di tradizionalismo e di rivoluzione, aveva in realtà il solo scopo di favorire il privilegio e la conservazione, di «sequestrare» il popolo spagnolo al suo processo storico, di spoliticizzarlo e di privatizzare la sua vita, riducendo la Spagna a un «deserto civile».
Ciò fu ed è tuttora realizzato attraverso un sistema di corruzione e di soprusi che è solo un sostituto e un surrogato di cid che si definisce uno Stato, incapace di ogni autoriforma e in grado di reggersi solo per l’appoggio interno delle forze che lo hanno espresso e che ne traggono maggiori vantaggi – l’esercito, l’alta borghesia, la Chiesa -, per la colpevole indifferenza del mondo democratico circostante e soprattutto per il sostegno, anche solo passivo, che la grande massa media, inerte e apolitica, ha dato e ancora da ad esso, spaventata dallo spettro della rivoluzione della guerra civile, che il regime cerca fraudolentemente e con ogni mezzo di fare apparire come la sola alternativa alla propria sparizione.
Oggi, che le contraddizioni insanabili, l’immobilismo anacronistico, l’evolvere della situazione internazionale, i contatti accresciuti della Spagna con l’Europa corrodono a poco a poco quel sistema, è possibile elaborare un preciso programma comune, insieme audace e prudente, aperto a profonde riforme ma alieno da ogni estremismo minoritario, per le forze democratiche clandestine come per quelle dell’esilio, capace di «ripoliticizzare» positivamente il Paese, ponendo cosi le premesse per un ritorno della Spagna alla libertà? Si può definire un concreto paradigma d’azione concordemente voluto, senza il quale anche le situazioni più putride riescono a sopravvivere per forza d’inerzia?
A questa domanda intende dar risposta affermativa il libro di Ridruejo, che, attraverso un’analisi attenta e informatissima dei diversi gruppi sociali, delle forze politiche in attesa, dei sostegni del regime e delle progressive modifiche della situazione interna e internazionale, formula per la Spagna un piano di rinnovamento democratico la cui realizzazione, e sopra tutto la cui piena e Stabile affermazione, non è per l’autore concepibile se non nell’ambito e col sostegno di una Unione Europea che vada a sua volta progressivamente consolidandosi e acquistando in forma sempre più definita precise competenze politiche e natura schiettamente federalistica.

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Introduzione del traduttore
PROLOGO: «QUESTIONI PERSONALI»
Chiarimenti

PARTE Prima: LA COSTITUZIONE DI UN DESERTO

  • Un’immagine superficiale
  • Dal presente al passato
  • Condizioni di struttura
  • Affinché il «macizo de la raza» si metta in movimento
  • La storia della repubblica
  • La politica in tempo di guerra
  • Condizione del regime
  • Tenore e classi nuove
  • Corruzione e ancora più classi
  • Paternalismo sociale
  • La situazione prima della guerra mondiale
  • Il fine della guerra
  • Calma e riflessione
  • Tre o quattro tentativi di riforma
  • Dissoluzione del movimento nazionale
  • Deserto stabilito e clima di disgusto

PARTE SECONDA: «EL REVES DEL TAPIZ»

  • Portata di una metafora
  • I problemi
  • Primo sguardo ai problemi dei gruppi politici
  • Il problema militare
  • Il problema religioso
  • Il problema degli intellettuali
  • Il problema regionale
  • Il problema economico e sociale
  • Il problema sindacale
  • La realtà e il desiderio
  • La cesura della guerra civile nel mosaico dell’opposizione
  • Inchiesta sulla gioventù
  • Testimonianza artistica
  • Il clero giovane
  • I giovani e i loro maggiori
  • Forze in attesa
  • Difficolta e differenze
  • Calcolo delle resistenze

PARTE TERZA: LE ALTERNATIVE

  • Dal dilemma all’alternativa
  • Una parentesi teorica
  • La crisi sociale della democrazia
  • La crisi internazionale
  • L’alternativa come fatto
  • Il fascismo
  • La guerra e le sue conseguenze
  • La democrazia rinnovata
  • L’interazione nell’alternativa
  • L’Europa probabile
  • La presenza dell’«altro» mondo

Manovre Monetarie – Episodi di Storia del Denaro

Manovre Monetarie – Episodi di Storia del Denaro

Titolo originale: Money Mischief

Autore/i: Friedman Milton

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Franco Miglioli.

pp. 272, nn. fig. b/n, Milano

Dalle pesanti pietre utilizzate come monete dagli indigeni Yap della Micronesia alle attuali banconote, il cui valore e basato unicamente sulla fiducia di tutti gli operatori, Milton Friedman esamina diversi episodi chiave della storia del denaro.
Sono casi Curiosi e spesso controversi: la teoria monetaria, Come osserva maliziosamente l’autore, nasconde sotto l’apparente semplicità una realtà molto sofisticata.
Per aiutarci a comprenderla, Friedman discute per esempio le ripercussioni delle scoperte di enormi giacimenti Coro e di più efficaci metodi d’estrazione sul valore del denaro. L’effetto che ebbero sulle elezioni presidenziali americane le feroci discussioni sul bimetallismo (ossia la possibilità di coniare monete sia d’oro sia d’argento) alla fine dell’Ottocento. O ancora la responsabilità di Roosevelt che, decidendo di acquistare nel 1933 massicce quantità d’argento, favorì involontariamente il trionfo dei comunisti guidati da Mao in Cina.
In questo modo, l’economista americano ci illustra nella maniera più chiara e accessibile il ruolo e l’importanza della teoria monetaria, ci aiuta a capire come sia possibile agire per aumentare o diminuire l’inflazione ed evidenzia gli effetti delle scelte dei singoli individui sull’economia dell’intera nazione. tap

Milton Friedman, premio Nobel, e uno dei più noti, apprezzati e seguiti economisti. Insegna attualmente a Stanford e all’Università di Chicago. Tra le sue opere tradotte in Italia, Nessun paste è gratis (1978), Per il libero mercato (1981), Capitalismo e libertà (1987)e, in collaborazione con la moglie Rose, Liberi di scegliere (1931), e La tirannia dello status quo (1984).

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Prefazione

Capitolo primo – L’isola delle monete di pietra

Capitolo secondo – Il mistero della moneta

Capitolo terzo – Il «crimine» del 1873

Capitolo quarto – Analisi di carattere ipotetico:
valutazione delle conseguenze della eventuale continuazione del bimetallismo dopo il 1873

Capitolo quinto – William Jennings Bryan e un processo di cianurazione

Capitolo sesto – Ancora sul bimetallismo

Capitolo settimo – Franklin Delano Roosevelt, l’argento e la Cina

Appendice al capitolo settimo – Altre interpretazioni dell’abbandono del sistema monetario argenteo da parte della Cina

Capitolo ottavo – L’inflazione: cause e rimedi

Capitolo nono – Cile e Israele: politiche identiche, risultati opposti

Capitolo decimo – La politica monetaria in un sistema a corso forzoso

Capitolo undicesimo – Epilogo

Bibliografia

La Madre di Tutti gli Affari – Banca Bianca, Saddam Hussein, BNL, Servizi Segreti, Grandi e Piccole Industrie… Tutta la Verità Documentata sul più Grande Intrigo Internazionale del Secolo

La Madre di Tutti gli Affari – Banca Bianca, Saddam Hussein, BNL, Servizi Segreti, Grandi e Piccole Industrie… Tutta la Verità Documentata sul più Grande Intrigo Internazionale del Secolo

Una prova espemplare di giornalismo investigativo dello stesso autore di “Tutto in Famiglia”

Autore/i: Friedman Alan

Editore: Longanesi & C.

nota e prologo dell’autore, traduzione dall’originale americano di Roberta Rambelli.

pp. 560, nn. fotografie b/n f.t., Milano

La madre di tutti gli affari è lo sconvolgente resoconto di un insospettabile decennio, un decennio di indagini, menzogne e ipocrisie. Per dieci anni la Casa Bianca, con l’appoggio di alleati a Roma e a Londra, infrange o elude sistematicamente la legge nello strenuo tentativo di sostenere Saddam Hussein, l’«amico» iracheno che si trasformerà un giorno nel simbolo del male e per fermare il quale sarà necessario scatenare una delle più assurde guerre dell’epoca moderna, l’Operazione Desert Storm… E nel grande gioco internazionale – che vede la partecipazione di agenti dei servizi segreti e di rappresentanti diplomatici, di produttori di materiale bellico e di trafficanti d’armi, di massimi governanti e di piccoli funzionari ministeriali, di misteriosi faccendieri, di insospettabili industriali e di politici già in odore di corruzione – un ruolo di straordinaria rilevanza, vero fulcro nell’intera vicenda, viene incredibilmente svolto dalla allora oscura filiale di Atlanta di una delle maggiori banche di Stato italiane, la Banca Nazionale del Lavoro… Un’immane ragnatela, lentamente ordita, sempre più rafforzatasi ma infine rapidamente logoratasi, si stende sino a raggiungere i quattro angoli del mondo, dall’Inghilterra della signora Thatcher all’Italia di Giulio Andreotti e Guido Carli, dalla Giordania di re Hussein al Cile di Pinochet, dall’Egitto di Mubarak agli Stati Uniti delle amministrazioni di Ronald Reagan e di George Bush, mentre Iraq non resta certo a guardare. La storia di un mondo dominato dal petrolio e dal denaro, dall’ambizione e dall’intrigo, dall’abuso e dalla frode, si trasforma in un mirabile esempio di giornalismo investigativo Ove ogni pagina e ogni affermazione sono verificate attraverso centinaia di interviste e migliaia di documenti inediti e riservati, alcuni dei quali, i più clamorosi, riprodotti in fac-simile in appendice al volume. La madre di tutti gli affari – un libro coraggioso la cui materia è stata considerata troppo scottante, a Washington e altrove, per poterla affrontare – si legge come un thriller, nel quale pero tutto è rigorosamente vero.

Alan Friedman, nato a New York nel 1956, è stato dal 1983 al 1989 corrispondente da Milano del Financial Times, il più importante quotidiano economico d’Europa. Nel 1990 è diventato, per lo stesso giornale inglese, corrispondente da New York. Cittadino americano, ha studiato relazioni internazionali alla London School of Economics, alla New York University e al- la School of Advanced International Studies della Johns Hopkins University di Washington. Ha lavorato a Washington per il Pentagono e alla Camera dei Rappresentanti. Quattro volte vincitore dei British Press Awards, il pili alto riconoscimento della stampa britannica, nel 1987 ha vinto il Premio Trento come miglior corrispondente estero dell’anno. È il giornalista investigativo che per primo ha rivelato lo scandalo dell’Iraqgate. Nel 1988, in questa stessa collana, ha pubblicato: Tutto in famiglia (Vita e potere di Gianni Agnelli), il bestseller che in pochi mesi ha raggiunto la sesta edizione ed è stato tradotto in undici lingue. Nel 1989, sempre in questa collana, è apparso Ce la farà il capitalismo italiano? un documentato e provocatorio saggio quanto mai rivelatore.