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Selezione di volumi

Città e Regimi Politici nel Pensiero Greco

Città e Regimi Politici nel Pensiero Greco

Autore/i: Isnardi Parente Margherita

Editore: Loescher Editore

pp. 268, Torino

«La problematica politica greca è essenzialmente intellettualistica. La legge della città è sentita all’origine come ordinamento egualitario che si contrappone all’arbitrio del singolo; la concezione di questo ordinamento si concreta poi da un lato nella tematica dei vari regimi politici o forme strutturali della città, dall’altro nell’idea di un assetto razionale che l’uomo intelligente, detentore della scienza, è capace di dare alla città direttamente o mediatamente, cioè mediante l’opera dell’educazione. […]»

German Antisemitism Revisited

German Antisemitism Revisited

Autore/i: Pulzer Peter

Editore: Archivio Guido Rizzi

con un saggio di Massimo Ferrari Zumbini «Il Problema delle Origini: il Caso Fritsch», foto di copertina: il Catechismo antisemita di T. Fritsch.

pp. 112, Roma

Questa Collana – intitolata «Dialoghi» – raccoglie i testi delle conferenze e dei seminari tenuti nella Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Viterbo da studiosi, di norma stranieri. di particolare qualificazione scientifica. Queste «distinguished lectures» sono accompagnate – in forma di dialogo – da un saggio del professore che ha curato l’incontro tra l’ospite e gli studenti della Facoltà.

L’opera di Peter Pulzer: The Rise of Political Antisemitism in Germany and Austria (prima edizione 1964, nuova edizione: Harvard Iniversity Press 1988) è l’opera centrale di riferimento per lo studio delle origini e dello sviluppo dei movimenti antisemiti in ambito germanico. Nella conferenza che qui si pubblica, l’Autore ripercorre la genesi del libro e rivaluta le tesi principali alla luce delle più recenti tendenze storiografiche negli studi sull’antisemitismo moderno, da Lindemann a Goldhagen.
Al testo di Pulzer si affianca il saggio il problema delle origini: il caso Fritsch, di Massimo Ferrari Zumbini, professore di «Storia della cultura tedesca» nella Facoltà di Lingue e letterature straniere di Viterbo. Il Saggio inquadra la lunga attività di Theodor Fritsch (1852-1933), personaggio trascurato ma centrale dell’antisemitismo tedesco, dai primi libelli del 1881 che riprendono le teorie antisemite di Dühring, sino alla diffusione dei famigerati Protocolli dei Savi di Sion.

Peter Pulzer, nato a Vienna nel 1929, è «Gladstone Professor of Government» presso l’All Souls College di Oxford. È stato visiting professor in molte Università tedesche e americane. Attualmente è professore emerito. Tra le sue altre opere sull’argomento: Jews and the German State. The Political History of a Minority, 1848-1933 (Oxford e Cambridge, 1992).

Misteri e Magia nella Filosofia Antica – Empledocle e la Tradizione Pitagorica

Misteri e Magia nella Filosofia Antica – Empledocle e la Tradizione Pitagorica

Titolo originale: Ancient Philosophy, Mistery and Magic. Empedocles and Pythagorean Tradition

Autore/i: Kingsley Peter

Editore: Il Saggiatore

prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Mauro Bonazzi.

pp. 416, Milano

Il ruolo cruciale di Empedocle nello sviluppo della filosofia e della cultura occidentale è ormai riconosciuto da tutti. Eppure il pensiero di questo filosofo, vissuto in Sicilia nel V secolo a.C., rimane in larga parte sconosciuto e poco indagato. Partendo da fonti di recente scoperta, Peter Kingsley ricompone la figura di Empedocle nella sua interezza e ricolloca i frammenti dei suoi poemi in un contesto in cui la filosofia era percepita come stile di vita, come religione misterica e magica, e come pratica per far emergere il divino presente in ciascuno. Inoltre, riportando alla luce i rapporti che legarono il filosofo ai primi pitagorici, l’autore afferma che le idee di Empedocle non rimasero isolate, e pone le basi per dimostrare l’origine pitagorica dei miti di Platone. Riesaminare la connessione tra la magia antica, la scienza e la religione è altro obiettivo della ricerca di Kingsley. Per la prima volta, traccia una linea di continuità fra Empedocle e i primi pitagorici nell’Alto Egitto, linea che prosegue per giungere al mondo islamico. Questo processo di trasmissione, fino a oggi trascurato, permette una conoscenza più approfondita della filosofia greca e imposta una nuova direzione nella ricerca delle origini dell’alchimia antica, del sufismo e del misticismo medioevale. Dal libro emerge una nuova immagine del Mediterraneo, non più atenocentrica e neppure greco- centrica; l’immagine di un territorio dove furono fondamentali gli scambi fra Oriente e Occidente e in cui risalta l’influenza della filosofia antica sulla cultura islamica.

Peter Kingsley è professore onorario alla Simon Fraser University in Canada e alla University of New Mexico. Studioso delle origini della filosofia e della cultura occidentale, con i suoi libri riporta alla luce la matrice spirituale del mondo antico. In Italia è uscito Nei luoghi oscuri della saggezza (Marco Tropea Editore, 2001).

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Prefazione
Mappa della Sicilia e dell’Italia meridionale
Mappa dell’Egitto

Introduzione

I. FILOSOFIA
1. Ritorno alle radici
2. Aither
3. Aer
4. L’enigma
5. Il sole

II. MISTERI
6. Un’introduzione alla Sicilia
7. Il mito del Fedone: geografia
8. Il mito del Fedone: le fonti
9. Il mito del Fedone: la struttura
10. Platone e Orfeo
11. Il cratere
12. «Uomini e donne Sapienti»
13. Il fuoco centrale
14. Una storia di errori

III. MAGIA
15. Il mago
16. Dalla Sicilia all’Egitto
17. L’eroe
18. Morte sull’Etna
19. Sandali di bronzo e cosce d’oro
20. Pitagorici e neopitagorici
21. «Non per insegnare, ma per guarire»
22. Nesti
23. «Cela le mie parole nel tuo petto»
24. Da Empedocle ai sufi: «I lievito pitagorico»

Appendici

I. Parmenide e Babilonia
II. Nergal ed Eracle
III. Empedocle e gli ismailiti

Abbreviazioni
Bibliografia
Indice analitico

Satī – Una Tragedia Indiana

Satī – Una Tragedia Indiana

Autore/i: Piretti Santangelo Laura

Editore: CLEUP – Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna

prefazione e introduzione dell’autrice.

pp. 200, Bologna

Il sacrificio della vedova è uno dei rituali indo più conosciuti in Occidente.
Dai primi conquistatori greci (campagna di Alessandro Magno 327-25, a.C.) fino all’occupazione inglese dell’India, viaggiatori, Mercant, missionari, storici, politici, videro, descrissero e commentarono tale usanza, Contemporaneamente e, come e Ovvio, del tutto indipendentemente dagli osservatori stranieri, la satī compiva il suo percorso nella società indiana, da quella più antica a quella più moderna, lasciando tracce di sè nelle fonti storiche, letterarie e giuridiche, infine negli scritti dei riformatori sociali del secolo scorso, di «ortodossi» e «progressisti» che dibattono, protestano discutono fino al nostri giorni,
La natura stessa dell’argomento trattato, unita alla militanza politica dell’Autrice nell’UDI e nel movimento delle donne, portano ad una preliminare dichiarazione: questo libro non è e non vuole essere «neutrale»; è la storia di una «tragedia», di una violenza collettiva di cui furono vittime le donne indiane, alla quale non sono estranei elementi anti-femminili prevaricatori e violenti presenti anche in altre culture. Raccontare la storia di una superstizione ammantata di veste religiosa significa infine evidenziare la connivenza, fatale ed involontaria, delle vittime con i loro carnefici, all’interno della quale non può esservi quindi posto per concetti quali «eroismo», «grandezza», «amore», «fedeltà» ecc., usuale, tradizionale corollario, almeno in passato, della satī, insieme con l’altrettanto usuale e tradizionale condanna verso una pratica tanto feroce. Le condanne non bastano, cosi come, nell’India di oggi, nemmeno le sanzioni di legge riescono a fermare il cannibalismo collettivo che ancora si nutre di questi roghi.
Più importante, come attestano nelle loro sempre più: numerose iniziative e manifestazioni i movimenti femminili indiani, è smascherare l’ottusa crudeltà, la misoginia di fondo, la paura superstiziosa e la miseria degli «ideali» religiosi e sociali che sottenderebbero la satī, non solo nelle aberranti e sporadiche manifestazioni attuali, ma in tutta la sua storia.

Laura Piretti Santangelo è professore associato di Indologia presso l’Universita di Bologna, nell’ambito delle discipline orientalistiche della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Ha pubblicato per la CLUEB nel 1982 Il Teatro indiano antico, dove il teatro «colto» e il teatro «popolare» sono analizzati partendo da alcuni fra i problemi più dibattuti di questa straordinaria forma artistica: le origini, la sua ideologia, i rapporti con il pubblico ecc.
Oltre ad alcuni studi sui rapporti fra Oriente e Occidente («Le annotazioni sulla lingua sanscrita nello “Zibaldone” del Leopardi e il problema comparativo», La conoscenza dell’Asia e dell’Africa in Italia nei secoli XVII e X1X, vol. 1, Napoli 1984; «René Daumal», Oriente e Occidente, Marsala 1979; «Cario Formichi: fra orientalismo e nazionalismo», Contributi alla storia dell’Orientalismo, Bologna, CLUEB, 1985); da tempo si occupa di questioni inerenti legge, morale e istituzioni sociali dell’India antica. Dopo «Vātsyāyana: una teoria sull’amore», SOL I, 1983; «Polygamy in Sanskrit Theatre», Proceeding of the Fifth World Sanskrit Conference Delhi, 1985: «Il concetto di colpa nell’istituto della poligamia, Qualche incertezza nella smřti. Atti del terzo Convegno Nazionale di Studi Sanscriti, Torino 1986. presenta ora questo libro in cui ripercorre la storia della satī inquadrandola nella più ampia problematica relativa alla condizione della donna in India.

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Prefazione
Elenco delle abbreviazioni
Alcune indicazioni per la pronuncia delle parole sanscrite

Parte I
L’autoimmolazione della vedova e l’Occidente

Introduzione
Capitolo I – Le fonti classiche
Capitolo I – Apologisti, viaggiatori, mercanti: il Medio Evo
Capitolo III – L’epoca dei grandi viaggi
Capitolo IV – Gli osservatori europei nel periodo della conquista
Capitolo V – L’abolizionismo inglese e i riformatori indiani
Note alla I parte

Parte II – La sati in India

Capitolo III- L’immolazione della vedova nelle società antiche e in quella indiana: alcune discussione preliminari

  • Mito, psicologia, psicoanalisi
  • L’autolmmolazione della vedova e altre forme di suicidio rituale

Capitolo II – Il jauhar

Capitolo III – La satī

  • Le testimonianze del periodo vedico
  • La satī nelle testimonianze letterarie
  • Le prime fonti epigrafiche e le stele funerarie: il diffondersi della
  • satī nell’India medioevale e moderna
  • La satī nella letteratura del dharma
  • Il favoreggiamento e il ruolo della casta brahmanica

Capitolo IV – La condizione della vedova e la questione femminile

  • Il divieto di risposarsi

Capitolo V – La vedovanza e la Satī

Note alla II parte
Bibliografia
Glossario
Indice generale

L’Astrologo Straniero – Un Tuffo in una Vita Precedente

L’Astrologo Straniero – Un Tuffo in una Vita Precedente

Autore/i: Floris Giovanni

Editore: Edizioni Mediterranee

prefazione del prof. Alessandro Clementi, lettera all’autore, premessa dell’autore.

pp. 288, Roma

Un diario del passato scritto ai giorni nostri: una cronaca minuziosa e vissuta di un evento storico decisivo verificatosi nel 1268 e i cui effetti e le cui conseguenze stiamo ancora vivendo.
Come è potuto accadere tutto questo? A non voler credere alle affermazioni dell’Autore, tornato a più riprese nel passato per «rivivere» fino all’epilogo questo episodio della storia italica, si potrebbe sospettare una ben architettata ricostruzione, studiata fin nei dettagli, dell’evento in questione. Ma non è così. Immobilizzato in ospedale e temporaneamente privato della vista per due interventi operatori agli occhi, Giovanni Floris è realmente tornato nel passato, dove ha impersonato «in carne ed ossa», con tutto il proprio essere sensibile e pensante, l’astrologo straniero. Questo resoconto degli avvenimenti offre dunque una lettura di particolare fascino, a mezza via tra la fantascienza e il romanzo storico, che consente a ciascun lettore di rivivere quasi di persona quei giorni in cui il buon consiglio di un astrologo persuase Carlo I, re di Sicilia, a dare battaglia alle soverchianti schiere di Corradino di Svevia, rovesciando le sorti della guerra nello scontro decisivo ai Piani Palentini, con il determinante aiuto della città dell’Aquila.
Ed ecco dunque l’autore sbalzato («a puntate») nel passato, tra nobili, guerrieri e villani, a compiere una missione straordinaria, che solo con impegno e fatica riesca a portare a termine: balzi non ordinati in logica successione, che solo alla fine della narrazione assumono un significato.
Tra l’altro, la vicenda si colora di giallo, tra intrighi e ammazzamenti, cavalieri misteriosi e altri «ospiti» che dal futuro vanno anch’essi a rimescolare i pezzi di questo gigantesco «puzzle». Senza contare le volte in cui lo stesso Floris-astrologo va a finire in luoghi o situazioni «sbagliate», nelle altre possibili realtà che invece i fatti avevano già «scartato», prendendo quell’univoca consistenza che noi Oggi conosciamo. Avvincente è affascinante e dunque questo libro, in cui mondi e realtà solitamente paralleli vengono in contatto tra loro per mezzo di un uomo che ha avuto la “fortuna” di vivere tangibilmente la contemporaneità dei mondi e degli eventi.

Giovanni Floris, nato in Sardegna, ha compiuto i suoi studi a Roma, dove è poi divenuto funzionario dello Stato. Da molti anni si è stabilito, con la sua famiglia, a l’Aquila.
In campo artistico, Giovanni Floris ha svolto una apprezzata attività come pittore, ha tenuto diverse mostre ed ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Questa è la sua prima opera di narrativa.

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Prefazione, del Prof. Alessandro Clementi
Lettera all Autore, di Pietro Cimatti

PARTE PRIMA – La notte più lunga

Premessa

Capitolo I – Primo balzo

Capitolo II – Avvistamento

Capitolo III – Qualcuno bussa alla Porta Bazzano

Capitolo IV – Un segnale dal futuro

Capitolo V – Allarme

Capitolo VI – Un balzo doppio

Capitolo VII – Nell’altro tempo

Capitolo VIII – Il Frate

PARTE SECONDA – La Grande Missione

Capitolo IX – Il Postero

Capitolo X – Complicazioni nel vaticinio

Capitolo XI – Strano discorso sulla rifondazione d’una Città

Capitolo XII – Primi incontri

Capitolo XIII – Arrivano i Saraceni

L’Astrologo straniero

Capitolo XIV – I cinque Re
Capitolo XV – Aprite! È il Re
Capitolo XVI – Ultimo balzo

Epilogo

APPENDICE
Documenti storici

La Tipologia Omeopatica e le sue Applicazioni – Prototipi e Metatipi – I Temperamenti

La Tipologia Omeopatica e le sue Applicazioni – Prototipi e Metatipi – I Temperamenti

Titolo originale: La Typologie et ses applications thérapeutiques

Autore/i: Vannier Léon

Editore: Red Edizioni

prefazione dell’autore, traduzione dal francese di Daniela Garavini.

pp. 288, nn. illustrazioni b/n, Como

La presente edizione della Typologie rende accessibile al medico e allo studioso italiano un classico dell’omeopatia francese, pubblicato per la prima volta nel 1955, ma concepito da Vannier già nel 1915.
Fine dell’osservazionetipologica è riconoscere la “funzione umana” di ogni individuo, le sue potenzialità: fisiche, chimiche, biologiche, psicologiche, dinamiche.
Vannier riconosce otto tipi fondamentali (o Prototipi): ogni soggetto è una combinazione di prototipi diversi, un Metatipo.
I tipi costitutivi possono però essere disarmonici, e causare disordini: dai più lievi disturbi nervosi alle manifestazioni morbose più gravi.
Compito del medico è allora quello di riportare il malato all’equilibrio a partire dalla conoscenza del suo tipo, dei suoi segni distintivi: tanto esteriori, di struttura fisica, quanto caratteriali, di comportamento, morali addirittura.
Vannier insiste su questa funzione “sociale” del medico arrivando a formulazioni esasperate, che spetta al lettore di giudicare. Piuttosto, è da segnalare la sicurezza di questa guida all’osservazione e, nella dinamica Atavismo r Possibile, la sorprendente anticipazione del modernissimo dibattito sull’influenza di eredità e ambiente.

Léon Vannier, nato a Segré, in Francia, nel 1880, è considerato il padre dell’omeopatia francese.
È a Parigi, dove si trasferisce nel 1905, che inizia la propria attività di medico e si dedica alla diffusione e applicazione delle teorie omeopatiche. Nel 1906 apre due piccole cliniche omeopaticjje e un dispensario per i poveri; nel 1911, convinto della necessità della divulgazione, fonda la rivista “L’homéopathie française”. Quindici anni più tardi, sotto la sua direzione, nascono i Laboratoires Homéopathiques de France, mentre il Centre Homéopathiques e il Dispensaire Hahnemann vengono presto riconosciuti di pubblica utilità.
Tra i suoi scritti, importanti gli studi sulla tipologia e sull’iridoscopia. Muore a Parigi nel 1963.

Splendori e Miserie del Gioco del Calcio

Splendori e Miserie del Gioco del Calcio

Titolo originale: El fútbol a sol y sombra

Autore/i: Galeano Eduardo

Editore: Sperling & Kupfer Editori

nuova edizione aggiornata, traduzione di Pier Paolo Marchetti.

pp. XIII-290, illustrazioni b/n, Milano

Come la maggior parte dei sudamericani, anche Eduardo Galeano sognava, da bambino, di diventare un grande calciatore e la fama conquistata come scrittore non l’ha guarito dal rimpianto di essere stato «il peggior scarpone » mai comparso sui campetti del suo Paese. La passione, però, è rimasta intatta: non potendola esprimere con i piedi, si è rassegnato a farlo con la penna. Questi racconti, ricordi e appunti, aggiornati fino agli ultimi anni, sono la celebrazione del mondo che gira intorno al pallone, dei suoi protagonisti di ieri e di oggi: i tifosi in eterno pellegrinaggio verso lo stadio; Pelé esultante per il suo millesimo gol al Maracaná; il portiere che, con un solo errore, perde il campionato; Maradona che, con due gol inflitti all’Inghilterra, di cui uno di mano, vendica l’orgoglio argentino ferito a morte alle Malvine. Galeano non nasconde gli aspetti meno luminosi di uno sport che è anche un lucroso affare. Tuttavia, come accade agli innamorati, le irrimediabili miserie non diminuiscono, al suo sguardo, lo splendore di questo gioco, che è festa per gli occhi dello spettatore e allegria delle gambe che sfidano la palla. Fenomeno sorprendente, che ha il potere di avvicinare le sensibilità più diverse, soffocare la ragione e riunire sotto la stessa bandiera uomini in lotta fra loro. Come quando gioca la nazionale e, come per magia, «si ferma il respiro del Paese, tacciono i politici, i cantori e i ciarlatani da fiera, gli amanti frenano i loro amori e le mosche interrompono il volo».

Eduardo Galeano(1940-2015), nato a Montevideo, in Uruguay, tra il 1973, anno del colpo di stato militare, e il 1985 ha vissuto in esilio in Argentina e in Spagna. Giornalista, saggista e scrittore, ha ricevuto premi prestigiosi, fra i quali l’American Book Award dell’università di Washington e il premio Dagerman in Svezia. In Italia gli sono stati conferiti i premi Marenostrum e Pellegrino Artusi per la Solidarietà, e in Spagna il premio Vázquez Montalbán del Fútbol Club Barcelona. È stato il primo scrittore a ottenere il Cultural Freedom Prize della Fondazione Lannan. Nel 2008 è stato nominato Cittadino Illustre del Mercosur. Delle sue opere, tradotte in varie lingue, Sperling & Kupfer ha pubblicato Le vene aperte dell’America Latina, Giorni e notti d’amore e di guerra, A testa in giù, Le labbra del tempo, Il libro degli abbracci, Parole in cammino, Specchi, I figli dei giorni e Splendori e miserie del gioco del calcio.

Il Romanzo di Kheops – Il Testamento degli Dèi

Il Romanzo di Kheops – Il Testamento degli Dèi

Titolo originale: La loi du désert

Autore/i: Jacq Christian

Editore: Club degli Editori

traduzione di Patricia Chendi.

pp. 430, 1 cartina b/n f.t., Milano

“Una piramide è profanata. Il presagio più temuto sta per avverarsi. Un giovane giudice lotta perchè l’insegnamento di Ramses non venga distrutto dall’aviditò e dalla violanaz degli uomini.”

Come un faro il regno di Ramses illuminava il mondo quando la maestosa piramide di Cheope vegliava sull’Egitto e la Sfinge, gigante scolpito nel calcare, custodiva i segreti dell’Universo. Ora, soltanto Ramses, messaggero della luce, può entrare nei suoi labirinti ci pietra per rendere omaggio una volta all’anno al suo glorioso antenato. Ma in una notte senza luna la grande piramide viene violata… Sinistre leggende raccontano che sciagure e calamita sconvolgeranno la vita di tutti. Chi ha osato profanare il sarcofago con il favoloso tesoro? Chi ha rubato il leggendario Libro della Legge, simbolo della legittimità del faraone? Sara compito del giovane giudice Pazair scopririo. Al suo fianco Neferet, la guaritrice dotata di magici poteri destinata a diventare sua moglie, il fiero nubiano Kem e l’amico fedele Suti. Insieme lotteranno perché l’insegnamento di Ramses non venga distrutto dall’avidità e dalla violenza degli uomini.

Christian Jaca, egittologo, saggista e romanziere, ha conosciuto uno straordinario successo di vendita in Francia e in Italia con i suoi romanzi del ciclo di Ramses. Con L’Egitto dei grandi faraoni ha vinto il premio Maisons de la Presse dell’Academie Française.

Della Stupidità – Hominibus Insipientibus

Della Stupidità – Hominibus Insipientibus

Titolo originale: Über die Dummheit – Ursachen und Wirkungen der intellektuellen Minderleistung des Menschen

Autore/i: Geyer Horst

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

prefazione dell’autore, traduzione di Guido Gentili.

pp. 384, Milano

La stupidita è stata in ogni tempo argomento di riso o di osservazione, ma quasi sempre all’osservazione manca la grazia del riso e a questo la precisione scientifica. Le due attitudini si sono felicemente fuse in questo saggio di Horst Geyer che ha avuto la fortuna di essere tradotto e letto in tutte le lingue.
Psichiatra e genetista di fama mondiale, A. esamina il problema della stupidita dal punto di vista credobiologico, psichiatrico e «somatopsichico» illuminando attraverso ampie indagini comparative e argute digressioni filosofiche, le diverse forme di stupidita: quelle che derivano da mancanza d’intelligenza, quelle che si accompagnano a una normale intelligenza e quelle che si verificano per eccesso d’intelligenza. La stupidita si profila cosi come un fenomeno generale dell’umanità e addirittura un fattore favorevole alla conservazione della specie, al contrario di quanto avviene tra gli animali, dove gli esemplari stupidi vengono subito eliminati.
Con garbato umorismo ma senza uscire mai dai binari della scienza, lo scrittore trae da queste conclusioni il corollario che la stupidita è una potenza mondiale e che ai poveri di spirito non appartiene solo il regno dei cieli ma anche quello della terra.
L’ ampiezza della strumentazione scientifica e culturale e la scintillante ironia, fanno di questo saggio una lettura affascinante non solo per il lettore colto, ma anche per lo specialista che vi troverà novità di informazione.

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Prefazione
Introduzione

PARTE PRIMA
IL COMPORTAMENTO STUPIDO DERIVANTE DA INTELLIGENZA INFERIORE

  • Capitolo I – Che cosa è la mancanza d’intelligenza
  • Capitolo II – La stupidita e i suoi possibili rimedi
  • Capitolo III – Prevenzione della stupidità o istupidimento del popolo?

PARTE SECONDA
IL COMPORTAMENTO STUPIDO DELLE PERSONE DI INTELLIGENZA NORMALE

  • Capitolo IV – La persona vitale
  • Capitolo V – L’intelligenza offuscata da moventi affettivi
  • Capitolo VI – L’impazzimento dell’umanità

PARTE TERZA
IL COMPORTAMENTO STUPIDO DERIVANTE DA INTELLIGENZA SUPERIORE

  • Capitolo VII – Elogio della stupidità
  • Capitolo VIII – Stupidità e carattere
  • Capitolo IX – I vantaggi della stupidità

Aforismi, punti essenziali e conclusione
Appendice scientifica
In luogo dell’epilogo
Indice delle opere citate

Psicologia del Successo – Come e perchè Certi Uomini e Donne Sanno Arrivare dove Vogliono

Psicologia del Successo – Come e perchè Certi Uomini e Donne Sanno Arrivare dove Vogliono

Autore/i: Sforzini Paolo

Editore: De Vecchi Editore

prefazione di Franco Fornari.

pp. 354, illustrazioni b/n, Milano

Dalla prefazione di Franco Fornari:
«Questo libro di Sforzini affronta, secondo un modello di accurata informazione scientifica e di divulgazione ad alto livello, un tema riguardante uno degli aspetti più tipici della nostra vita sociale: la psicologia e la patologia del successo.
Poichè viviamo in un tipo di civiltà fondato essenzialmente sulla competizione, il problema del successo sembra secondario alla struttura fondamentalmente competitiva della nostra società, anche se il problema del successo, assunto in modo positivo o negativo, ha sempre costituito uno dei temi di riflessione generale sulla condizione umana. Inserito però nella nostra cultura competitiva il successo ha acquistato in modo sempre più specifico il significato di rituale o, più precisamente, di rituale di valore: si parla infatti di “consacrazione” di un successo o di “decretare” un successo, ecc. Compiuto o decretato in rapporto a una performance non comune, il rituale del successo si collega ad alcune regole del gioco e alla situazione di vittoria in una gara. Il problema del successo sembrerebbe cioè a prima vista un problema aristocratico di minoranza, in quanto in una gara hanno importanza solo i primi arrivati, ma in realtà la stessa gara è nella nostra cultura largamente ritualizzata, coinvolge attori (vincenti e perdenti), spettatori e finisce quindi per implicare tutti.[…]»

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Prefazione

Parte prima
ASPETTI PSICOLOGICI DEL SUCCESSO

  1. Il successo come mito sociale e come scopo dell’uomo
  2. Riuscita, predominio, dipendenza nel mondo animale
  3. Società e personalità nel successo umano
  4. Esaminiamo la “riuscita” e il “successo”
  5. La persona di successo come modello comunicativo
  6. La ricerca del successo nel bambino
  7. Il successo nella vita del fanciullo e dell’adolescente
  8. Il successo nell’eta adulta
  9. I mezzi fisici sono importanti?
  10. L’attitudine al successo
  11. Idea e impegno dell’Io, sviluppo e ruoli della persona
  12. Bisogni, interessi, esigenze in rapporto al successo
  13. Soddisfazione del bisogno
  14. Motivazione al successo
  15. I valori come guida al successo
  16. Senso di realtà, autostima, immagine del Sé
  17. Le direttive generali della persona
  18. Livello di aspirazione e successo
  19. Come l’immaginazione favorisce il successo
  20. Pensiero originale e pensiero creativo
  21. Pensiero negativo e suggestione
  22. Influenza degli errori e degli insuccessi
  23. La situazione di conflitto ed il suo superamento
  24. Esame del problema e soluzione
  25. Sistematicità, coerenza, elasticità, tempestività
  26. Resistenza al timore ed alla frustrazione, perseveranza
  27. Attitudini, temperamenti e personalità di successo
  28. Interessi e significati
  29. Le scelte fondamentali
  30. Il lavoro, il sacrificio di sé e l’entusiasmo
  31. Programma e pianificazione
  32. Il linguaggio e la comunicazione
  33. La competizione sociale
  34. Rapporti tra la persona e il suo gruppo
  35. Lo stress selettivo, il leader
  36. Aspetti e problemi della leadership
  37. Come si attua la selezione dei capi?
  38. Scelta e addestramento dei capi

Parte seconda
PATOLOGIA DEL SUCCESSO

  1. Il comportamento socialmente anormale
  2. Insuccesso e successo della personalità sociopatica
  3. Aspetti psicopatologici del successo
  4. Identificazione, proiezione, compensazione, razionalizzazione
  5. Sentimento di inferiorità e successo
  6. La patologia da conflitto e l’insuccesso
  7. La frustrazione da insuccesso
  8. L’ansia, conseguenza e causa di insuccesso
  9. La repressione nell’insuccesso
  10. Fissazione e regressione, la “ritirata”
  11. La stanchezza cronica e l’insuccesso
  12. L’insuccesso nel ritardo evolutivo
  13. L’insuccesso nel deterioramento della personalità
  14. Aspetti clinici della “malattia da insuccesso”
  15. Il trattamento della “malattia da insuccesso”

Parte terza
IL SUCCESSO COME REALIZZAZIONE EMPIRICA

  1. I problemi dell’autorganizzazione sul piano sociale
  2. Bisogni e condizioni organiche
  3. Rapporti familiari e sociali
  4. Attività e problemi di lavoro
  5. Il bisogno di successo e le altre esigenze della persona
  6. Riposo, rilassamento, gioco, svago, hobbies
  7. Miglioramento e valorizzazione della persona
  8. Impegno concentrato su un’area o diffuso su più aree?
  9. “Conosci te stesso”
  10. Meditare e riflettere
  11. Apprendere a concentrarsi
  12. Liberarsi dalle inibizioni
  13. Non essere troppo impulsivi
  14. Saper rinnovare sé stessi
  15. Fiducia in sé e negli altri
  16. Il veleno dell’autodeprezzamento e dell’autocommiserazione
  17. Il coraggio è un ingrediente necessario
  18. Saper rinunciare, saper resistere alle tentazioni
  19. Non covare rancori e desiderio di vendetta
  20. Cercate di rimanere “in forma”
  21. Vivete il vostro presente
  22. Mettere a profitto le proprie capacità
  23. Fare lavorare meglio la mente
  24. Fare leva sulle emozioni favorevoli e sugli interessi autentici
  25. Suscitare entusiasmo in sé, nel gruppo, nella gente
  26. Creare una comunicazione naturale schietta e amichevole
  27. Non basta l’intelligenza occorre essere forti ed accorti
  28. Siate moderati e concilianti nelle discussioni
  29. Cercate di rendervi graditi e simpatici
  30. Coltivate la vostra popolarità
  31. Sappiate trattare con le donne
  32. Le vie del successo negli affari
  33. Il successo nell’amore e nel matrimonio
  34. Il successo come risultante di fattori diversi
  35. Successo, valori morali, felicità

La Politica dell’Esperienza – Seguito da l’Uccello del Paradiso

La Politica dell’Esperienza – Seguito da l’Uccello del Paradiso

Esiste per caso qualcosa come un uomo normale? imparate a conoscere la vostra pazzia, le vostre nevrosi, e le camicie di forza che la società v’impone! Noi che siamo ancora vivi per metà e abitiamo nel cuore alterato di un capitalismo decrepito, possiamo fare di meglio che riflettere lo sfacelo che è fuori e dentro di noi, e che cantare le nostre tristi canzoni di sconfitta?

Autore/i: Laing Ronald D.

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

terza edizione italiana, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese Aldo Tagliaferri, collana: Feltrinelli UE (Universale Economica) n° 561, titolo originale: The Politics of Experience e The Bird of Paradise, copertina di Silvio Coppola.

pp. 192, Milano

Questo è un libro difficilissimo da presentare, è un libro scritto da uno psichiatra, da un uomo politicamente impegnato, da un poeta, da un individuo angosciato e insieme tutt’altro che disposto a vivere nell’angoscia, è un libro scritto all’insegna di questa convinzione: il terribile è già accaduto.

E si veda l’inizio: “Pochi libri possono salvarsi al giorno d’oggi. Del nero su di una tela, del silenzio su uno schermo, un foglio di carta bianco e vuoto, sono forse praticabili; il nesso tra verità e realtà sociale è debole; siamo circondati da pseudo-eventi con i quali ci conciliamo attraverso una falsa consapevolezza, che si adatta a considerarli veri e reali, e persino belli. Nella società degli uomini la verità ormai non consiste tanto in ciò che le cose sono, quanto in ciò che esse non sono. Al lume dell’esiliata verità le nostre realtà sociali appaiono decisamente brutte e la bellezza è quasi impossibile se non è menzogna.
Che fare? Noi che siamo ancora vivi per metà e abitiamo nel cuore, dal ritmo spesso alterato, di un decrepito capitalismo, possiamo fare qualcosa di meglio che riflettere lo sfacelo che è fuori e dentro di noi, e cantare le nostre tristi e amare canzoni di disinganno e di sconfitta?”

Partendo dalla convinzione che non esiste un uomo normale, nel tentativo di fornire una risposta valida alle proprie numerose ed allarmanti domande, Laing, autore di un libro famoso, L’io diviso, analizza le “camicie di forza” che la società borghese impone all’individuo, la distruzione delle “potenzialità umane”, la costrizione, la privazione, la scissione, in rapporto con tutte queste sempre più stringenti aberrazioni sociali, il luogo della “pazzia”, della droga, dell’impulso alla libertà…”Schizofrenico”, egli dice, potrebbe essere semplicemente colui che non è riuscito a sopprimere i suoi istinti normali per conformarsi a una società anormale…

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Introduzione

  1. L’esperienza e le persone
  2. L’esperienza psicoterapeutica
  3. La mistificazione dell’esperienza
  4. Noi e loro
  5. L’esperienza schizofrenica
  6. L’esperienza trascendentale
  7. Un viaggio di dieci giorni

L’Uccello del Paradiso

Tessere o non Tessere – I Comici e la Censura Fascista

Tessere o non Tessere – I Comici e la Censura Fascista

Autore/i: Fano Nicola

Editore: Liberal Libri

pp. 162, Firenze

A partire dalla documentazione fino a oggi seppellita negli archivi di Stato, questo libro ripercorre la storia della censura fascista alle prese con i testi del Varietà e dell’Avanspettacolo italiani, negli anni che vanno dal 1931 al 1943. Da Angelo Cecchelin ad Aldo Fabrizi, da Enzo Turco ai fratelli De Filippo, da Guglielmo Inglese, autore dei testi di Totò, a Nuto Navarrini, viene ricostruita la storia del nostro teatro comico popolare e, con essa, la vita quotidiana dell’Italia di quel tempo. Il risultato non è privo di sorprese. Scopriamo un Aldo Fabrizi che nei suoi copioni tra il ’35 e il ’37, alcuni mai rappresentati, anticipa il neorealismo. Scopriamo testi inediti dei De Filippo e di Totò. E facciamo anche conoscenza con il personaggio-chiave della censura teatrale fascista, Leopoldo Zurlo, e con il mondo di tabù, di idiosincrasie, di costrizione ma anche di risposta creativa alla costrizione medesima, che in quegli anni coinvolse i mostri sacri della comicità italiana.

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  1. Riassunto delle puntate precedenti (sulla comicità)
  2. Scena e moschetto (sulla nascita della censura)
  3. Un comico a rischio (su Angelo Cecchelin)
  4. Comicità politicamente corretta (su Enzo turco e Guglielmo Inglese)
  5. L’invenzione del neorealismo (su Aldo Fabrizi)
  6. Come si diventa comici (sui De Filippo a San Remo nel 1933)
  7. La censura e il sesso (sul guardare e sul desiderare)
  8. Vivere! (sulla quotidianità celata)
  9. Fascisti, antifascisti (sui casi cronici, clamorosi o clinici)
  10. La guerra (sulla gente che voleva ridere)

Bibliografia
Indice dei nomi

La Scienza Vestita di Fiaba – Biancaneve, Cenerentola e Cappuccetto Rosso nelle Parti di Lune, Metalli e Fiori

La Scienza Vestita di Fiaba – Biancaneve, Cenerentola e Cappuccetto Rosso nelle Parti di Lune, Metalli e Fiori

Nove commedie per voci bianche e due indovinelli

Autore/i: Sermonti Giuseppe

Editore: Di Renzo Editore

introduzione dell’autore, copertina e illustrazioni di Marianna Mengarelli.

pp. 96, nn. illustrazioni a colori, Roma

Le fiabe di magia raccontano (senza sembrare) le leggi della scienza e della tecnica. In queste nove commediole per ragazzi, da leggersi in tre ad un tavolo, sono i personaggi stessi delle antiche fiabe a rivelare i loro segreti. Biancaneve si scopre argento, Cenerentola zolfo, Cappuccetto Rosso mercurio. Tutte e tre sono fasi di luna e ognuna ha il suo fiore. In due appendici si recitano, come indovinelli, le misteriose storie di un nanetto che viene dal bosco e di una piccola pasticcera che nel bosco finisce. I testi si propongono come letture scolastiche o casalinghe, con o senza pubblico. Non richiedono conoscenza scientifica e, alla fine, ne lasciano un po’.

Giuseppe Sermonti, biologo romano, ha operato a Roma come genetista di microorganismi, raggiungendo notorietà internazionale. Ha poi tenuto cattedra a Palermo e a Perugia. Convinto che la scienza si possa narrare come fiaba, ha svolto alcune leggi scientifiche in forma di fiaba, ed ha scoperto la scienza nelle fiabe di magia. È autore di testi ed articoli scientifici e di saggi sulla scienza degli antichi. Tra le sue opere più recenti, Il Mito della Grande Madre (Mimesis, Milano 2002), Scienziati nella Tempesta (Di Renzo, Roma 2003), Le Forme della Vita (Sodalitium, Torino 2003), La Danza delle Silfidi (La Finestra, Trento 2004).

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Introduzione

  • Biancaneve e la luna
  • Bianca come l’argento
  • Fiore di giglio
  • La luna cenerentola
  • Odore di zolfo
  • Zucca zuccona
  • Il cappuccio della luna
  • Sublimato di mercurio
  • Attenti al papavero

Appendici
Il nanetto del bosco
Atto I
Atto II
Atto III
Piccola nota mitologica

La strega pasticcera
Atto I
Atto II
Piccola nota

Il Brainworking – La direzione intellettuale • La formazione dell’imprenditore • La ristrutturazione delle aziende

Il Brainworking – La direzione intellettuale • La formazione dell’imprenditore • La ristrutturazione delle aziende

Autore/i: Verdiglione Armando

Editore: Spirali Edizioni

nota dell’autore, in copertina: opera di Alekseij Vasil’evic.

pp. 544, Milano

Le proprie convinzioni, magari ritenute naturali, si frappongono alla riuscita dell’impresa. Quali idee nuove intervengono operando per la soddisfazione del progetto e del programma? Quali dispositivi di forza e di direzione si rivolgono al capitale intellettuale, dissipando paure, pregiudizi e superstizioni, che, altrimenti, conducono a scelte obbligate e rovinose?
Il colloquio con l’imprenditore risponde a un dispositivo, che esige la direzione intellettuale: e nessun elemento dell’esperienza è escluso; anzi, s’integra in un processo imprenditoriale e finanziario dai risultati efficaci e qualificanti.

Estratto del libro:
«Qualcosa si scrive nelle conferenze. Qualcosa resta dall’ascolto. Qualcosa addirittura si comunica? Che siano lezioni è un’ipotesi, affidata anche alla traduzione, alla trasmissione e alla trasposizione. In quel che si dice, si fa e si scrive dimora il non detto, il non fatto, il non scritto. E l’adiacenza risulta essenziale all’intellettualità della rete sintattica, della tela frastica e del tessuto pragmatico: la materia della parola è la dimensione imprescindibile tanto dell’intertesto quanto dell’ipertesto.»

Armando Verdiglione, inventore della cifrematica, psicanalista, imprenditore e scienziato, ha pubblicato moltissimi articoli ed è autore di numerosi libri, tra cui La mia industria, Rizzoli 1983 e Manifesto del secondo rinascimento, Rizzoli 1983 entrambi ristampati per Spirali. Con Spirali ha pubblicato tra gli altri: La peste, 1980; Dio, 1983; Il giardino dell’automa, 1984; Processo alla parola, 1986; Lettera all’eccellentissima corte di appello, 1987; Quale accusa?, 1987; L’albero di san Vittore, 1989; La congiura degli idioti, 1992; Leonardo da Vinci, 1993; Niccolò Machiavelli, 1994; La famiglia, l’impresa, la finanza, il capitalismo intellettuale, 2002; Artisti, 2003; Il Brainworking. La direzione intellettuale. La formazione dell’imprenditore. La ristrutturazione delle aziende, 2003. Le seconde edizioni della Dissidenza freudiana e della Psicanalisi questa mia avventura sono uscite da Spirali nel 1997. Nel 2004 ha pubblicato, sempre per Spirali, La rivoluzione cifrematica e il Manifesto di cifrematica.

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Nota

  • Il brainworking della nostra vita
  • L’allegria
  • L’oralità. L’altro modo della scrittura
  • Il transfert e la finanza
  • La firma
  • Come governare l’Italia
  • Lo stato
  • Dio
  • L’idea, il progetto, il programma
  • La giustizia, il diritto, la scrittura civile
  • L’esercito e la guerra
  • Dall’influenza alla comunicazione
  • La ragione
  • La frontiera e il limite del tempo
  • L’intelligenza
  • L’amministrazione, la scrittura finanziaria, la riuscita
  • Technology brain
  • Il brainworker e il capitale intellettuale dell’impresa
  • Finance brainworker
  • La materia dell’infinito e della finanza
  • La telecomunicazione
  • Intellectual banking
  • La diplomazia
  • Worthy web
  • Phronis
  • Direction brainworker
  • Italbrain
  • Nausbrain
  • La borsa, il cervello, internet
  • Il cervello, l’Italia e le elezioni americane
  • Come vivere in sicurezza e in salute?
  • Mediacifratica
  • L’accesso, l’intertesto, l’ipertesto
  • Le donne, le imprese e il capitalismo intellettuale
  • Paradise brainworker
  • Interdigitalia
  • Digital communication
  • Brainworking e clinica dell’impresa
  • Brainworking e capitalismo intellettuale
  • Come la vita diviene intellettuale
  • Come riuscire vivendo
  • La comunicazione finanziaria
  • Il bello della vita
  • Eurobrainworkers
  • Il patto come dispositivo della riuscita
  • I dispositivi di direzione
  • L’antiglobal, l’antiamericano, l’antisemita
  • Quali dispositivi dopo l’11 settembre?
  • Lo stato, la politica, la finanza
  • Il globale è intellettuale
  • La cifra della civiltà
  • La finanza e la salute secondo l’occorrenza
  • Il viaggio del pianeta dopo l’11 settembre
  • I dispositivi, il progetto, il programma
  • Oltre il principio della pace nelle case, nelle imprese, nella politica internazionale
  • La legge, l’etica, la clinica
  • Il profitto di vita
  • In materia di finanza

Manuale dell’Anticristo

Manuale dell’Anticristo

Autore/i: Cimatti Pietro

Editore: ECIG – Edizioni Culturali Internazionali Genova

prima edizione, prefazione dell’autore, collana: Nuova Atlantide, in copertina: Michael Pacher, «S. Wolfango e il Diavolo».

pp. 216, Genova

Settembre 1888: Nietzsche scrive L’Anticristo e decreta quell’anno, l’ultimo della sua lucidità, l’anno zero di un epoca nuova, come conseguenza alla cosiddetta «morte di dio». Questo Manuale rilancia cento anni dopo quel discorso ancora inattuale, ancora eluso eluso come l’imperdonabile sconvenienza di un pazzo geniale, ma fa questo da una prospettiva ribaltata, provocatoriamente «cristologica».
L’apporto di inedite «rivelazioni» sapienzali, sul vero inizio e sulla vera storia di questo bimillennio cristiano, conduce l’autore a definire un «romanzo collettivo» quello che l’umanità occidentale ha finora vissuto: un romanzo ideato e scritto da una teologia del fantastico e dell’assurdo che ha i giorni contati: «Mille e non più mille».
Con i modi inusitati e impertinenti di un «giallo esoterico», Manuale dell’anticristo indaga gli oscuri rapporti tra la religione e il crimine, tra l’io e dio, tra dio e satana, tra i miti del cielo e gli orrori della terra, tra gli dei popolari e le caste sacerdotali che li governano, tra le sacre scritture e i poteri profani, tra Cristo e l’anticristo.
Questo diario inattuale di un «profeta del presente» propone l’annuncio (e la data) del ritorno umano del Cristo, alle soglie dell’Acquario, e della fine di un mondo, sciogliendo così l’antico rebus dell’Apocalisse di Giovanni.

Pietro Cimatti, poeta e saggista, vive a Roma. Ha pubblicato, oltre ad opere di critica a letteraria (Oscure trame, 1980) e di costume, dieci libri di poesia (tra cui Stanze sulla Polveriera, Milano 1978, Premio Fregene e premio Internazionale Netzsche). Conduce da anni per la R.A.I. programmi in diretta su temi letterari, di attualità e di indagine nel paranormale.

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Prefazione

  1. Perché e come le religioni
  2. Le formepensiero dell’io
  3. Dio e diavolo
  4. Il romanzo Gesù-Cristo
  5. La congiura sacerdotale
  6. Il ritorno del Cristo
  7. I segreti della sindone
  8. Il simbolo negli evangeli
  9. La maledizione delle chiese
  10. La favola Maria
  11. Teoria e pratica dell’anticristo
  12. Utilità e fine delle religioni

Arte e Sinistra in Europa dalla Rivoluzione Francese al 1968

Arte e Sinistra in Europa dalla Rivoluzione Francese al 1968

Titolo originale: Social Radicalism and the Arts – Western Europe – A Cultural History from the French Revolutin to 1968

Autore/i: Egbert Donald Drew

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione, premessa di Clinton Rossiter, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dall’americano di Mautizio Vitta.

pp. 840, 122 illustrazioni nel testo b/n, Milano

“L’uomo forma… secondo le leggi della bellezza.” Quest’affermazione di Marx suggerisce l’argomento di questo libro: un’indagine sui rapporti intercorrenti tra l’arte e il comunismo e le altre forme di radicalismo sociale. In tutto il corso del testo, le marxiane “leggi della bellezza” e i loro effetti sull’arte e la sua storia vengono messi a confronto con le teorie artistiche delle correnti radicali rivali, come l’anarchica, e con quelle degli “utopisti” socialisti e comunisti predecessori di Marx.
L’opera si prefigge l’intento di costituire una fonte documentaria per la storia culturale del radicalismo moderno visto attraverso la storia dell’arte. In pari tempo, essa rintraccia i motivi di quel distacco degli artisti d’avanguardia dai sistemi sociali dominanti nell’epoca moderna, che li ha portati in cosi gran numero ad accostarsi al radicalismo, spesso di tipo apertamente politico.
Ci troviamo dunque di fronte a una storia dell’arte vista da un’angolazione sostanzialmente nuova: quella dell’influenza ricevuta – o esercitata – dalle concezioni sociali rispetto alle teorie, alle azioni, alle creazioni di quell’irriducibile individualista che è l’artista, visto come individuo eccezionale in seno alla società.
Il libro è anche un’affascinante rassegna di personaggi maggiori e minori del mondo dell’arte in senso lato, con la loro alienazione dalla società e i loro suggerimenti per trasformarla.

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Premessa
Prefazione
Introduzione

I vari tipi di radicalismo moderno, loro origini e implicazioni per l’arte

  • Il problemaDemocrazia, mecenatismo e organismo sociale
  • Rivoluzione, progresso e dimensione storica
  • Socialismo e comunismo
  • Anarchismo
  • Radicalismo
  • “Sinistra” radicale e “destra” radicale
  • Liberalismo e conservatorismo
  • La politica e gli artisti

Parte prima
Marx, Engels, e la teoria marxiana dell’arte

Capitolo primo
Marx ed Engels di fronte all’arte

  • Arte e marxismo
  • La vita di Marx e Engels e l’arte
  • Marx, Engels e le arti visive
  • Marx ed Engels sulla letteratura

Capitolo secondo
Le teorie di Marx ed Engels in rapporto all’arte

  • Il sistema filosofico di Marx
  • Gli apporti di Marx: arte e materialismo
  • Gli apporti di Marx: arte e organicismo
  • Gli apporti di Marx: la dialettica, l’organismo sociale e l’arte
  • Gli apporti di Marx: la lotta di classe e l’arte
  • Marxismo, verità, propaganda e arte
  • La diffusione del marxismo rispetto ad altre forme di radicalismo

Parte seconda
La Francia e la Svizzera

Capitolo terzo
Il socialismo utopistico francese e i suoi rapporti con gli artisti e le arti

  • Il retroterra dell’utopismo francese
  • Saint-Simon e l’idea dell’avanguardia
  • I discepoli di Saint-Simon e l’arte
  • Fourier, i suoi discepoli e l’arte
  • Cabet, gli icariani e l’arte
  • Utopismo e romanticismo; bohème e “l’arte per l’arte,” il sansimonismo, il socialismo cristiano e l’arte
  • Il sansimonismo, Comte, Marx e l’arte
  • Utopismo: conclusioni

Capitolo quarto
Altri artisti e critici radicali in Francia dalla Restaurazione alla Comune di Parigi

  • Liberalismo e repubblicanesimo rivoluzionario: Goya in Spagna; Géricault, Scheffer, 180. Il repubblicanesimo rivoluzionario e la “Libertà” di Delacroix
  • Repubblicanesimo rivoluzionario: il critico Planche; Daumier e la scuola di Barbizon, 192
  • La repubblica nel periodo 1848-51 e l’arte: Chenavard
  • Napoleone III e il radicalismo sociale e artistico
  • Courbet e altri esponenti del realismo sociale
  • L’anarchismo di Proudhon e di Courbet
  • S. Thoré e la critica d’arte radicale
  • La Comune: Courbet e gli altri artisti

Capitolo quinto
Dalla Comune di Parigi alla prima guerra mondiale: 1871- 1918

  • Il significato della Comune per il radicalismo francese
  • Viollet-le-Duc, repubblicano di sinistra
  • Il movimento sociale cattolico e i suoi influssi sull’arte
  • L’anarchismo: Bakunin e l’arte
  • L’anarchismo: Kropotkin e l’arte
  • Il marxismo: Guesde e l’arte
  • Radicalismo e “realtà”: l’impressionismo, il naturalismo in letteratura, la fotografia,
  • I neoimpressionisti, i simbolisti e l’anarchismo
  • La crisi della concezione artistica della realtà
  • Anarchismo e critica d’arte
  • Il socialismo: Jaurès e le arti
  • Gli artisti e il caso Dreyfus
  • Il radicalismo sociale di Van Gogh, i sintetisti, i Nabis e i Fauves
  • L’individualismo artistico e il radicalismo (soprattutto anarchico)
  • La rinascita del socialismo utopistico: l’architettura di Tony Garnier
  • L’anarco-sindacalismo: Pelloutier, Sorci e l’arte
  • Futurismo e anarco-sindacolismo
  • L’Abbaye de Créteil e gli inizi del cubismo

Capitolo sesto
Dalla prima guerra mondiale al 1968

  • La rivoluzione bolscevica e gli artisti d’avanguardia
  • Gli artisti dall’anarchismo al comunismo
  • Dada: apolitici e comunisti
  • Il surrealismo e la politica della sinistra fino al 1934
  • L’arte e il ’Fronte popolare fino alla guerra civile spagnola
  • L’arte e il Fronte popolare dall’inizio della guerra civile spagnola al patto nazisovietico
  • L’arte dal patto nazi-sovietico alla Resistenza
  • Picasso, da anarchico a comunista
  • Picasso e altri artisti comunisti del dopoguerra: Pignon, Fougeron, Léger, Taslickij,
  • Picasso e la “pace”
  • Picasso, Léger ecc. e le polemiche su astrattismo e realismo socialista
  • La Nouvelle Gauche e l’arte
  • Tinguely, Shóffer, Vasarely, la Nouvelle tendence e la nuova avanguardia

Parte terza
L’Inghilterra

Capitolo settimo
Il socialismo utopistico inglese, il radicalismo filosofico e le loro ripercussioni sugli artisti e le arti

  • Owen e Benthan
  • Goldwin e la sua influenza su Owen, Coleridge, Shelley, il Leight Hunf’s Circle ecc.,
  • Le comunità di Owen e il suo Movimento del lavoro

Capitolo ottavo
Altri artisti e aitici radicali in Inghilterra dai “Signs of the Times” di Carlyle alla morte di William Morris: 1829-1896

  • Carlyle e Mill
  • Carlyle, il cartismo e il sansimonismo
  • Carlyle, Coleridge e l’organicismo
  • Carlyle, l’arte e l’artigianato
  • L’urbanistica e il peso della tradizione fourierista e owenita
  • Ruskin e il socialismo cristiano
  • Ruskin, la “fedeltà alla natura” e il revival gotico
  • Ruskin e la Comune di Parigi
  • Morris: dal liberalismo radicale al socialismo marxiano
  • Amici e conoscenze radicali di Morris: gli Aveling, Bax, Kropotkin, la signora Besant ecc.
  • Amicizie e conoscenze radicali di Morris e Kropotkin: Wilde, Grane, Cokerell,Carpenter ecc.
  • Morris e i fabiani
  • Le teorie di Morris sull’arte e la società
  • Morris, il movimento delle Arts and Crafts e l’architettura
  • Morris e i preraffaelliti
  • Il preraffaellitismo e il radicalismo di Ford Madox Brown
  • Il preraffaellitismo e “l’arte per l’arte”: Whistler e l’anarchismo di Wilde e Mallarmé,
  • “L’arte per l’arte” e la riduzione delle forme all’essenziale, all’astratto o al realistico-funzionale: Mackmurdo

Capitolo nono
L’influenza del pensiero di William Morris

  • Gli ultimi discepoli di Morris: Lucien Pissarro, Gill, Ashbee ecc.Il fabianesimo e l’arte
  • Il movimento delle città-giardino: Howard, Penty, Parker e Unwin
  • Le New Towns e l’eredità delle città-giardino
  • Da Morris al comunismo sovietico: Sylvia Pankhurst, Clough Williams-Ellis

Capitolo decimo
L’influenza del comunismo sovietico: 1917-1968

  • Arte e comunismo negli anni Venti
  • Arte e comunismo negli anni Trenta
  • L’Artists International Association prima della guerra civile spagnola
  • L’Artists International Association dallo scoppio della guerra civile spagnola al 1939, L’Artists International Association e i contatti con l’esteroL’Artists International Association e l’EustonRoadSchool
  • Artisti e critici della “Left Review”: Boswell, Holland, Fitton; Blunt
  •  Comunismo, anarchismo e surrealismo
  • Mass-Observation
  • Il LeftBook Club e la sua influenza sull’arte
  • Pubblicazioni e attività teatrali di sinistra
  • L’Artists Refugee Committee e John Heartfield
  • Monaco, la seconda guerra mondiale e JamesBoswell nel dopoguerra
  • L’Artists International Association durante il secondo conflitto mondiale e nel dopoguerra
  • I comunisti e le arti nel dopoguerra
  • Il declino dell’influenza del comunismo nell’arte del dopoguerra: Paul Hogarth, Betty Rea, la Kifchen Sink School ecc.

Capitolo undicesimo
Il radicalismo della moderna critica d’arte inglese e la nascita della New Left

  • Le origini della critica d’arte radicale del Novecento
  • Roger Fry
  • Wyndham Lewis
  • Herbert Read
  • Christopher Caudwell
  • Francis Klingender
  • Frederick Antal
  • Arnold Hauser
  • John Kerger
  • La New Left

Parte quarta
La Germania e altri paesi europei (Olanda, Belgio, Scandinavia, Austria, Italia)

Capitolo dodicesimo
Artisti e critici radicali in Germania ecc. dall’inizio dell’Ottocento alla fine della prima guerra mondiale: 1825-1918

  • Germania: il retroterra dell’Ottocento
  • La socialdemocrazia tedesca e la teoria dell’arte
  • Il socialismo tedesco e le teorie di “William Morris
  • Il radicalismo tedesco e austriaco, il realismo e il funzionalismo dal 1848 in poi: Menzely Strauss, Wagner,  Semper, W.
  • Olanda: Berlage, W.
  • Belgio: il retroterra radicale
  • Belgio: “Les XX” (Khnopff; Ensor e la sua influenza su Toorop)
  • Belgio: il partito laburista e la teoria dell’arte
  • Belgio: l’Art Nouveau (Horta, Van de Velde) e la sua diffusione in Spagna e in Austria,
  • Belgio: altri artisti con inclinazioni sociali (Meunier e Masereel)
  • Norvegia: Munck e le origini dell’espressionismo tedesco

Capitolo tredicesimo
Dalla prima guerra mondiale al 1968

  • Germania: il retroterra del radicalismo sociale e artistico nel primo dopoguerra
  • Il socialismo cristiano tedesco e la teoria dell’arte: Tillich
  • Grafici tedeschi di sinistra: Koliwitz, Ziile, Grosz
  • Dada e comunismo a Berlino e a Colonia: Huelsen-bech, Heartfield, Grosz, ecc.; Baargeld, 627
  • Dada, il comunismo e il teatro a Merlino: Piscator
  • Die ne uè Sachiichkeit e il radicalismo sociale: Otto Dix
  • Musica e radicalismo sociale: Weill, Eisler e i drammi in musica di Bertolt Brecht
  • La collaborazione fra radicali: la Novembergruppe
  • Il Bauhaus: Gropius, Mies, Feininger, Klee, Kandinskij, Schlemmer
  • Il Bauhaus: il suo retroterra e il suo spirito, artistico e sociale
  • Il Bauhaus: il radicalismo sociale di Hannes Meyer rispetto a Gropius e Mies
  • Il Bauhaus e l’International Style
  • Il Bauhaus: i suoi principi in relazione allo sviluppo dell’edilizia
  • Il Bauhaus: Moholy-Nagy, il costruttivismo e De Stijl
  • Hitler e gli artisti tedeschi esuli in Occidente e in Oriente
  • Le due Germanie dopo la seconda guerra mondiale: il realismo socialista e la Nuova Sinistra
  • Italia: il comunismo e i gruppi artistici radicali
  • Italia: Renato Guttuso
  • La Nuova Sinistra e la rinascita della tradizione del Bauhaus in Europa
  • Il nuovo estraniamento dell’avanguardia sul continente europeo

Conclusione
L’artista estraniato, il nonconformismo e l’avanguardia

  • La tradizione rivoluzionaria e le caratteristiche nazionali
  • Dal radicalismo rivoluzionario ali’acccttazione ufficiale dell’avanguardia
  • I rapporti fra gli artisti radicali e i critici e gli storici radicali
  • Il temperamento dell’artista e la sua scelta radicale
  • Radicalismo e mezzi artistici
  • L’artista radicale e l’ideologia
  • L’artista radicale e il suo soggetto
  • Il distacco degli artisti occidentali dal realismo socialista
  • I legami politici degli artisti e la qualità delle opere
  • Perché studiare i legami politici e sociali degli artisti?
  • La fine del tradizionale estraniamento sociale nell’arte e del concetto di avanguardia

Note
Indice analitico
Indice delle illustrazioni

Storia del Pensiero Sociologico

Storia del Pensiero Sociologico

II. – I Classici

Autore/i: Autori vari

Editore: Società Editrice Il Mulino

cura e introduzione di Alberto Izzo.

pp. 480, Bologna

Questo è il secondo volume di una storia del pensiero sociologico attraverso i testi essenziali dei maggiori protagonisti, concepita in tre volumi (Le ongini, I classici, I contemporanei) che, oltre ad essere uno studio intrinseco delle diverse scuole e teorie sociologiche sviluppatesi dal 700 ad oggi. costituisce un tentativo di collegare dialetticamente tali Scuole e teorie con il loro contesto storico, sociale ed economico. In questo volume, sulla sociologia del periodo classico, il problema dell’ambito e dei metodi della nuova scienza diventa centrale. Ad esso si accompagna un interesse preminente per i problemi della società industriale, della divisione del lavoro con le sue conseguenze umane, e del genere di razionalità che può imporsi in tale società. Costante rimane l’intento metodologico-politico di contrapporsi al marxismo e di rifiutarne i fondamenti, pur accettandone alcune categorie interpretative, dopo averle inquadrate in schemi di riferimento teorico del tutto diversi.

Alberto Izzo è docente di sociologia presso la Facoltà di Magistero dell’Università di Roma. Si è occupato prevalentemente di sociologia della conoscenza e di storia della sociologia. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo, oltre agli altri due volumi di questa antologia: «Sociologia della conoscenza» (1966) e «Ricerca di una sociologia critica» (1975).

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Introduzione, di Alberto Izzo

PARTE PRIMA: MARXISMO, FILOSOFIA DELLA VITA E SOCIOLOGIA FORMALISTICA: TÖNNIES, SIMMEL

Introduzione
I. Ferdinand Tönnies

  • La distinzione fra comunità e società
  • Concetto e caratteristiche della comunità
  • L’economia nella comunità
  • Concetto e caratteristiche della società
  • La società borghese
  • Proprietari dei mezzi di produzione e «forza lavoro»
  • I due tipi di volontà: volontà essenziale e volontà arbitraria
  • Il passaggio dalla comunità alla società

II. Georg Simmel

  • La metropoli e la vita mentale
  • Il problema della sociologia

PARTE SECONDA: LA SOCIOLOGIA DI MAX WEBER

Introduzione
I. Max Weber

  • La scienza e i giudizi di valore
  • La critica al materialismo storico e al positivismo classico
  • Il concetto di cultura e la relazione della conoscenza delle realtà empirica con i «valori»
  • I caratteri del capitalismo occidentale
  • Gli sviluppi del capitalismo occidentale e i suoi rapporti con il puritanesimo
  • La secolarizzazione del principio e la pluralità dei fattori alle origini del capitalismo
  • La «avalutativita»
  • I fondamenti della sociologia «comprendente»
  • Potenza e potere
  • I tipi del potere
  • Il potere carismatico
  • La razionalità formale del capitalismo
  • I partiti politici
  • Ceti e classi
  • La scienza come professione

PARTE TERZA: GLI SVILUPPI DEL POSITIVISMO IN FRANCIA: EMILE DURKHEIM

Introduzione
I. Emile Durkheim

  • Solidarietà meccanica e solidarietà organica
  • La divisione anomica del lavoro
  • La divisione coercitiva del lavoro
  • La corporazione come rimedio all’anomia
  • Le caratteristiche del fatto sociale
  • Distinzione fra normale e patologico
  • L’elemento sociale del suicidio
  • Il suicidio egoistico
  • Il suicidio altruistico
  • I suicidio anomico
  • Suicidio e divorzio
  • Le origini religiose della società
  • Il carattere sociale delle Categorie conoscitive

PARTE QUARTA: LE TEORIE DEGLI « ELITISTI »: MOSCA, PARETO, MICHELS

Introduzione
I. Gaetano Mosca

  • La teoria della classe politica

II. Vilfredo Pareto

  • Il metodo logico-sperimentale della sociologia
  • Azioni logiche e azioni non logiche
  • Le teorie pseudoscientifiche
  • I residui
  • Le derivazioni
  • La circolazione delle «élites»
  • La società come sistema di elementi di equilibrio
  • L’uso della forza nella società

III. Roberto Michels

  • La necessita dell’organizzazione
  • Organizzazione e specializzazione
  • Lotta e organizzazione

PARTE QUINTA: L’EREDITA DI MARX E DI WEBER NEL PENSIERO DI LUKÁCS E DI MANNHEIM

Introduzione
I. Gyérgy Lukdcs

  • Il problema della coscienza di classe
  • Il problema della reificazione
  • Scienza e reificazione
  • Il punto di vista del proletariato

II. Karl Mannheim

  • Il problema della sociologia della conoscenza
  • La sociologia della conoscenza e la teoria dell’ideologia
  • Concezione particolare e concezione totale dell’ideologia
  • Ideologia e utopia
  • Classi e altre unita sociali
  • Il problema sociologico degli intellettuali
  • Relativismo e relazionismo
  • Razionalità «sostanziale» e razionalità «funzionale»
  • Libertà e pianificazione

PARTE SESTA: LE ORIGINI DELLA «SOCIOLOGIA CRITICA» NORD-AMERICANA: THORSTEIN VEBLEN

Introduzione
I. Thorstein Veblen

  • Proprietà privata ed emulazione
  • Il consumo vistoso
  • Onorabilità finanziaria e senso del bello
  • Attività finanziaria e attività industriale
  • Critica della cultura accademica e umanistica

PARTE SETTIMA: LE ORIGINI DELL’«INTERAZIONISMO SIMBOLICO»: GEORGE HERBERT MEAD

Introduzione
I. George Herbert Mead

  • Il simbolo significativo
  • Il «Sé» e le sue origini sociali
  • Le istituzioni

Notizie sugli autori
Indicazioni bibliografiche per ulteriori approfondimenti

I 7 Segreti per una Lunga Giovinezza – Il Miracolo della Rigenerazione Cellulare

I 7 Segreti per una Lunga Giovinezza – Il Miracolo della Rigenerazione Cellulare

Titolo originale: Dr. Perricone’s Secrets To Beauty, Health, and Longevity

Autore/i: Perricone Nicholas

Editore: Sperling & Kupfer Editori

introduzione dell’autore, traduzione di Daniela Piccini e Paola Reverso.

pp. XI-308, Milano

Ci ha aiutato a sconfiggere le rughe con un approccio rivoluzionario che tutte le ricerche più recenti hanno confermato e che migliaia di persone continuano a seguire perché… funziona! Il dottor Nicholas Perricone, il dermatologo esperto di antinvecchiamento più famoso degli Stati Uniti, con questo libro ha messo a punto un programma antinfiammatorio completo basato su una visione olistica dell’individuo. Sette passi per restare giovani a lungo, ridurre la massa grassa e migliorare il proprio aspetto e la propria pelle grazie alla rigenerazione cellulare, prendendosi davvero cura di sé. Con queste nuove cognizioni si può costruire una strategia alimentare e uno stile di vita veramente efficaci per rivitalizzare un organismo debilitato, far ringiovanire addirittura le cellule cerebrali, incrementando la memoria, l’attenzione e l’umore, migliorare la vita sessuale e ridurre il rischio di malattie. Un programma focalizzato sui risultati ma fondato su conferme scientifiche innovative, corredato con esercizi da compiere anche se si hanno a disposizione poco spazio e poco tempo, con suggerimenti di integratori, liste della spesa ragionate, ricette veloci e gustose e consigli pratici per massimizzare il nostro potenziale fisico e mentale sin da adesso. Insomma, che cosa aspettiamo per stare meglio?

Vuoi ricaricare il tuo corpo di energia, benessere e bellezza?
I sette segreti del dottor Perricone ti permetteranno di:

  • stimolare il metabolismo
  • rivitalizzare a livello cellulare il cervello, le ossa, i muscoli, la pelle
  • ridurre la massa grassa
  • rallentare e contrastare l’invecchiamento
  • potenziare il sistema immunitario e prevenire molte malattie
  • controllare lo stress per ottenere benefici fisici e mentali e ridare salute all’organismo
  • ripristinare l’equilibrio, l’unita e l’armonia fra la mente e il corpo.

Nicholas Perricone, laureato in Dermatologia all’Universita del Michigan, dove attualmente insegna, ha ottenuto la prestigiosa certificazione dell’Associazione americana dei dermatologi. È membro di numerose istituzioni nazionali e accademiche, come l’Associazione americana per la ricerca dermatologica e l’Accademia delle Scienze di New York, ed è considerato il padre della teoria infiammatoria dell’invecchiamento, argomento su cui ha scritto numerosi saggi scientifici. Per Sperling & Kupfer ha pubblicato Una pelle senza età, La conquista della bellezza e La ricetta della giovinezza.

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Ringraziamenti
Introduzione

  1. Il ringiovanimento cellulare
  2. Magri per la vita
  3. Dare un sostegno alla nostra struttura di sostegno
  4. La nostra pelle
  5. Una vita sessuale sana e duratura
  6. Invertire il processo di invecchiamento attraverso l’esercizio fisico
  7. Ridurre lo stress per allungare la vita

Appendice – La cucina antietà

  • Menu e ricette

Risorse
Bibliografia
Indice delle ricette

Sorpreso a Pensare per Immagini – Sciascia e le Arti Visive

Sorpreso a Pensare per Immagini – Sciascia e le Arti Visive

Autore/i: Rizzarelli Maria

Editore: Edizioni ETS

premessa dell’autore.

pp. 272, nn. tavv. a colori e b/n f.t., Pisa

I corpus delle opere di Leonardo Sciascia può presentarsi li lettore come una camera delle meraviglie in cui trovano posto frammenti ecfrastici, citazioni di quadri, di foto, di film, quasi che l’inchiostro cerchi la complicità dei linguaggi visivi per rappresentare il recto e il verso del mondo, Oltre al fitto catalogo di immagini evocate dentro i testi, la propensione di Sciascia alla visualizza si declina anche attraverso la scelta accurata delle copertine, la collaborazione con fotografi e artisti, la collezione di stampe e opere d’arte, attivi- ta queste vissute con appassionato “dilettantismo” ma capaci di produrre esiti di straordinaria modernità (si pensi ai tanti volumi fotografici di Scianna, Leone, Sellerio, glossati dalla sua penna; alle mostre e ai cataloghi di pittori amici del calibro di Guttuso, Guccione, Caruso; ai commenti per i documentari sulla Sicilia girati da Ferrara, Mingozzi, Quilici). La pittura, la fotografia e il cinema sono per lo scrittore una soglia possibile, un varco per l’immaginazione e una testimonianza per la storia e la memoria. Questo libro indaga i diversi livelli di ibridazione fra parole e immagini presenti nella produzione di Sciascia e restituisce cosi un ritratto a tutto tondo di un autore profondamente legato alle sue radici geografiche e culturali, ma pronto a confrontarsi con i segni luminosi e ambigui della contemporaneità.

Maria rizzarelli insegna Letteratura contemporanea e arte visive e Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Catania. Si è occupata di vari autori del Novecento (Ginzburg, Pasolini, Vittorini, Sciascia, Consolo, Bufalino, Buzzati e Morante) con particolare attenzione alle forme di ibridazione fra generi e linguaggi diversi. Ha curato la ristampa anastatica dell’edizione illustrata di Conversazione in Sicilia con le fotografie di Luigi Crocenzi (Rizzoli, 2007). Dirige, insieme a Stafania Rimini, «Arabeschi. Tra le sue pubblicazioni: Gli arabeschi della memoria. Grandi virtù e piccole querelles nei saggi di Natalia Ginzburg (CUECM, 2004); Sguardi dall’opaco. Saggi su Calvino e la visibilità (Bonanno, 2008).

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PREMESSA

PRIMA PARTE
A IMMAGINE E SOIMIGLIANZA

I. FRA INGANNI E TENTAZIONI DELLO SGUARDO

  • Falsi d’autore
  • Gli occhiali del diavolo
  • Delitto con spettatore
  • Quadri viventi
  • Corteggiando la morte

2. TO THE HAPPY FEW

  • Gallerie
  • La funzione Stendhal
  • Equivalenze
  • Amateur d’estampes

3. UNA MATERIA CHE E MEMORIA

  • La forma dello spirito
  • Le città e la memoria
  • Palermo infelicissima

PARTE SECONDA
UN’ARTE SENZA MUSA

1. NOTE A MARGINE

  • Fotografie che dicono tutto
  • Images a la sauvette
  • Libri con figure

2. UBI CONSISTAM

  • Fotografare l’invisibile
  • Faccende pirandelliane
  • Lampeggianti antologie
  • Quella specie di morte che è un ritratto
  • Come un oracolo

3. RACCONTI E FOTOGRAFIE

  • Nel lampo di una fotografia
  • A ciascuno la sua luce
  • Come in uno specchio

PARTE TERZA
E VENNE IL CINEMATOGRAFO

1. OCCHI LUCIDI E CUORE FERMO

  • Voice over
  • Sopravvivenze

2. IL CINEMA A MEMORIA

  • Amarcord
  • L’alfabeto delle stelle
  • Nella caverna di Platone

Bibliografia
Indice dei nomi

Sufismo e Islam – L’Importanza della Donna nella Mistica

Sufismo e Islam – L’Importanza della Donna nella Mistica

Autore/i: Mancini Tamara

Editore: La Caravella Editrice

prima edizione, introduzione dell’autrice.

pp. 182, Viterbo

Il Sufismo è una dottrina unica nel suo genere, non rappresenta solo il rispetto per la predicazione, ma è un mezzo raffinato per arrivare a Dio; è un supporto spirituale fornito alle masse, un fenomeno complesso, un’esperienza mistica caratterizzata dalla meditazione, dalle rinunce, dal digiuno. Impegno e perseveranza contraddistinguono i Sufi, il cui scopo ultimo è imbattersi nella Conoscenza, nell’amore e nella bellezza divina. L’autrice ripercorre la storia della mistica islamica, dall’origine fino agli sviluppi più recenti, prendendo in particolare considerazione la figura femminile, citando mistiche come Fatima An-Nisaburya e Rabi’a Al Adawija detta anche Rabi’a di Basra; donne umili e profonde che fanno di questo testo un libro per le donne, una voce che grida contro la misoginia islamica, si pone a sostegno dell’integrazione e a condanna dell’etnocentrismo e della generalizzazione a tutti i costi. Di questi aspetti il libro vuole essere un’introduzione, un punto di riferimento per chi voglia conoscere dal punto di vista storico e religioso questo fenomeno di cui oggi si parla con sempre maggiore interesse.

Tamara Mancini, laureata in Scienze Storiche all’Università La Sapienza di Roma, si è dedicata con attenzione allo studio delle religioni, su tutte quella islamica, della quale ha analizzato gli aspetti storici, politici e religiosi volgendosi alla scoperta del Sufismo, dei testi mistici e della spiritualità interreligiosa.
Sufismo e Islam è la sua prima pubblicazione.