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Le Strofe del Sāṃkhya (Sāṃhkyakārikā)

Le Strofe del Sāṃkhya (Sāṃhkyakārikā)

Autore/i: Īśvarakṛṣṇa

Editore: Bollati Boringhieri Editore

introduzione di Raniero Gnoli, con il Commento di Gauḍapāda, traduzione di Corrado Pensa, collana: Enciclopedia di Autori Classici diretta da Giorgio Colli Prima serie.

pp. 132, Torino

Opera facente parte della celebre collana curata da Giorgio Colli, breve testo classico della tradizione induista, compendio di un trattato precedente e più esteso. Il commento è quello del celebre filosofo indiano Gauḍapāda (V-VI secolo d.C.).

Stati Autistici in Pazienti non Psicotici – Uno Sguardo Psicoanalitico

Stati Autistici in Pazienti non Psicotici – Uno Sguardo Psicoanalitico

Autore/i: Di Benedetto Paolo; Citterio Lella; Paganoni Mariella; Scarnecchia Maria Grazia

Editore: Masson Italia Editori

prefazione di Franco Borgogno.

pp. 150, Milano

La ricerca si pone l’obiettivo di descrivere e comprendere gli stati autistici per favorire l’instaurarsi di una relazione terapeutica efficace. Il volume è destinato a psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi e psicoterapeuti di formazione psicoanalitica che si occupino di bambini e adulti, studenti di psicologia, specializzandi in psichiatria, neuropsichiatria infantile, psicologia clinica, psicoterapia.

Questo volume è frutto di un lavoro pluriennale di ricerca per un’adeguata collocazione clinica e metapsicologica degli stati e delle aree autistiche, distinguendoli sia dalle depressioni primarie, dagli stati propriamente narcisistici, dai ritiri schizoidi (sul versante patologico), sia dal normale, ritmico isolamento che può favorire un’esplorazione creativa della propria sensorialità e un temporaneo rifugio dalle angosce persecutorie e depressive. A partire da un’approfondita rassegna della letteratura e con l’ausilio di diversi casi e di flash clinici, gli autori descrivono le caratteristiche degli stati autistici, le peculiarità dei vissuti di transfert-controtransfert, i problemi della condotta terapeutica e dell’uscita da un mondo pietrificato, per ritrovare potenzialità vitali e relazionali paralizzate dall’attrazione intensa e oscura del mondo autistico.

Una Crisi Fine Secolo – La Cultura Italiana e la Francia fra Otto e Novecento

Una Crisi Fine Secolo – La Cultura Italiana e la Francia fra Otto e Novecento

Autore/i: Mangoni Luisa

Editore: Giulio Einaudi Editore

unica edizione, introduzione dell’autrice, Einaudi Paperbacks 161.

pp. XI-244, Torino

All’indomani del centenario della Rivoluzione francese, di fronte al dilagare degli scandali politici, agli attentati anarchici, alle nuove forme di organizzazione del proletariato, la cultura francese sembrò interrogarsi con sempre maggiore inquietudine su fenomeni complessivi che essa riassumeva nelle formule «crisi dell’individualismo», «bancarotta della scienza», crisi del liberalismo”. La percezione dell’avvento di una società di massa, interpretata come «èra delle folle, poneva problemi nuovi alle scienze sociali, e dava origine a discipline in parte inedite, quali la psicologia, collettiva, la psicologia delle folle, la psicologia dei popoli. Non fu questione che riguardasse solo la Francia. Gran parte della cultura dell’Europa occidentale si pose domande non dissimili, che nascevano da analoghe situazioni sociali e politiche. Di qui, in particolare, la circolarità e la corrispondenza fra cultura francese e cultura italiana, il vivace scambio di idee e di idee e di temi che giunse fino all’evidenza del plagio. Quasi un rispecchiarsi soprattutto fra due centri: quello francese, che si identificava nella «Revue des deux mondes», negli anni della direzione Brunetière; e quello italiano, individuabile in particolare nella scuola di Cesare Lombroso, in una cerchia di scrittori, presto dimenticati, che tuttavia seppero trovare accenti di singolare modernità proprio in quanto il caso francese consentiva loro di leggere le vicende italiane come in proiezione.Nel breve arco dell’ultimo decennio dell’Ottocento si costituì un tessuto di idee, ipotesi, paradigmi che, innestandosi sulle specifiche culture nazionali, venne a formare una sorta di riferimento medio d’alta cultura, la cui permanenza, fino al luogo comune, si protrasse ben oltre gli anni di fine secolo. L’età dei nazionalismi a venire affondò in realtà le proprie radici, almeno in parte, in un clima della cultura internazionale largamente segnato da simili scambi e circolazioni di idee, da esigenze affini e diffuse.

Luisa Mangoni ha insegnato Storia del giornalismo presso l’Università degli studi di Trieste, ed è ora docente di Storia d’Italia nel secolo XX presso Università degli Studi di Venezia. Ha pubblicato fra l’altro L’interventismo della culture. Intellettuali e riviste del fascismo (Roma-Bari 1974), «Primato» 1940-1943 (Bari 1977). Ha collaborato al primo volume della Letteratura italiana Einaudi.

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Introduzione

Una crisi fine secolo

Capitolo primo

  1. Bancarotta della scienza?
  2. Uno specchio della crisi: la «Revue des deux mondes» (1892-95)
  3. Una risposta alla crisi: la «Revue des deux mondes» (1895-98)
  4. Dalla Francia all’Italia

Capitolo secondo

  1. Due divulgatori di positivismo: Pasquale Villari e Cesare Lombroso
  2. Un maestro difficile: Hippolyte Taine
  3. Alla svolta degli anni Novanta: la scuola di Lombroso fra scienza e politica
  4. Dall’antropologia criminale alla psicologia delle folle
  5. Due facce dell’antiparlamentarismo
  6. Il «fenomeno» Crispi

Capitolo terzo

  1. Oltre il positivismo
  2. La rinascita dell’idealismo

Indice dei nomi

Gesù – Una Crisi nella Vita di Dio

Gesù – Una Crisi nella Vita di Dio

Titolo originale: Christ. A Crisis in the Life of God

Autore/i: Miles Jack

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, prologo dell’autore, traduzione di Piero Capelli e Livia Cassai.

pp. 416, Milano

«Non vi è un unico modo necessario o corretto di leggere il Nuovo Testamento, come non vi è un unico modo necessario 0 corretto di leggere qualsiasi grande classico della letteratura; ma quando si accoglie la divinità di Cristo Signore come un’opportunità letteraria, anziché opporle resistenza come a un’imposizione teologica, è possibile. vedere il protagonista di quest’opera illuminato dall’interno.» (Jack Miles)

Cristo è un personaggio di straordinario fascino, che offre prospettive di lettura sempre nuove e rivelatrici. Compare in uno snodo cruciale nella storia del rapporto tra Dio e il suo interlocutore, il popolo eletto: malgrado la promessa divina, dopo cinquecento anni i figli d‘Israele non hanno ritrovato la grandezza; anzi, di fronte all’oppressione dei romani, rischiano l’olocausto. È una crisi drammatica. Nella lettura di Jack Miles, Dio risolve il dilemma in maniera sorprendente: diventa egli stesso un ebreo, Gesù di Nazaret, e si sottopone in anticipo alle sofferenze che subirà il suo popolo. La morte e resurrezione di Cristo non riscattano la sconfitta storica del popolo ebraico, ma promettono una vittoria che cancellerà per sempre le lacrime dell’intera umanità.
Con queste premesse e con una straordinaria attenzione alle qualità letterarie del testo, Jack Miles offre una lettura inedita di molti episodi chiave del Vangelo, dal battesimo alla crocifissione, dalle guarigioni alle violazioni della legge.

Jack Miles vive con la moglie e la figlia in California. Dopo aver frequentato la Pontificia Università Gregoriana a Roma (arrivando alle soglie dell’ordinazione sacerdotale), ha approfondito lo studio delle lingue del Vicino Oriente alla Harvard University. Ha insegnato alla University of California e all’Università Ebraica di Gerusalemme, ora dirige lo Humanities Center della Claremont Graduate School, in California; è editorialista e collaboratore di numerosi giornali e riviste. Il suo Dio – Una biografia (Garzanti, 1998) ha vinto il premio Pulitzer ed e stato tradotto in tutto il mondo.

Identità Religiosa e Culturale Europea – La Questione del Crocifisso

Identità Religiosa e Culturale Europea – La Questione del Crocifisso

Autore/i: Cardia Carlo

Editore: Umberto Allemandi & C.

unica edizione, prefazioni di Franco Frattini e Gianni Letta.

pp. 157, Torino

La croce è il fulcro centrale della fede dei cristiani in ogni parte del mondo. L’esposizione del crocifisso, come di altri simboli religiosi, nelle aule scolastiche o in altri spazi pubblici risponde alla tradizione cattolica e ortodossa. Ma anche i Paesi dell’Europa del Nord a tradizione protestante da secoli pongono la croce nelle bandiere nazionali. La controversia che si è aperta, con la sentenza della Corte di Strasburgo del 3 novembre 2009, sulla questione del crocifisso potrebbe portare alla sua rimozione, impoverendo la cultura e la tradizione europea. Un pò come se si rimuovessero le diverse raffigurazioni del Buddha compassionevole dai Paesi asiatici ove il buddismo è maggioritario o ha una forte presenza, o si cancellassero i simboli di altre religioni in altre parti del mondo. Il testo esamina il problema dal punto di vista giuridico e culturale prospettando l’attaccamento di popoli e nazioni ai propri simboli religiosi, storici, culturali e ricordando che la croce è simbolo prezioso del cristianesimo, ma come affermava Ganhdi ha un significato universale perchè è conosciuto in ogni parte del mondo e parla a tutti gli uomini di buona volontà.

Visioni Apparizioni Visitatori Alieni – Cosa Sono o Chi Sono Veramente i Fantasmi, i Doppi Astrali, gli Alieni e le Altre Entità Venute a Contatto con l’Umanità?

Visioni Apparizioni Visitatori Alieni – Cosa Sono o Chi Sono Veramente i Fantasmi, i Doppi Astrali, gli Alieni e le Altre Entità Venute a Contatto con l’Umanità?

Titolo originale: Vision, apparitions, alien visitors

Autore/i: Evans Hilary

Editore: Armenia Editore

ringraziamenti, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Mario Monti.

pp. 400, 16 illustrazioni b/n f.t., Milano

Molte persone hanno avuto diversi tipi di esperienze durante le quali hanno “visto” figure più o meno umane e ci sono buone ragioni per credere che esse non fossero reali come sembravano essere. Ma se non erano reali nel senso che comunemente diamo a tale termine, erano reali in un altro senso o totalmente irreali?
Questo volume, il primo studio comparato su fantasmi, apparizioni, doppi astrali, visitatori alieni e altre entità non umane con le quali tante persone comuni hanno dichiarato di essere venute a contatto nel corso degli ultimi cent’anni, da delle risposte concrete a tali domande.
Vi troverete descritti i vari tipi di entità: da quelle che si manifestano in sogno a quelle che provocano allucinazioni, infestazioni, visioni a sfondo religioso e, ancora, entità demoniache, UFO, visitatori che giungono da altri mondi. Mediante un’analisi e un accertamento accurato delle prove a disposizione, l’Autore presenta un’originale convincente spiegazione dell’enigma di queste entità.

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Ringraziamenti
Prefazione
Introduzione. L’enigma delle entità

Prima parte
L’esperienza delle entità

  • Le entità nei sogni
  • Entità viste tra il sogno e la veglia
  • Entità che si manifestano come allucinazioni
  • Doppelganger e doppi astrali
  • Compagni e consiglieri
  • Entità come apparizioni
  • Entità infestanti
  • Visioni religiose
  • Entità demoniache
  • Entità correlate agli UFO
  • Le entità come folclore
  • Casi spontanei. Analisi preliminare

Seconda parte
Entità sperimentali

  • Introduzione
  • Contatti immaginari
  • Fabbricazione delle entità nella regressione ipnotica
  • Allucinazioni sotto controllo
  • Esperimenti di proiezione
  • Evocazione delle entità per magia
  • Le forme-pensiero
  • Spiriti dei morti?
  • Entità psicadeliche
  • Casi spontanei e sperimentali: seconda analisi

Terza parte
Spieghiamo l’esperienza di entità

  • L’inconscio collettivo
  • L’ipotesi della banca delle immagini
  • L’ipotesi della sostanza PSI
  • L’ipotesi del sogno indotto
  • La personalità dissociata
  • Allucinazioni, patologiche e non patologiche
  • I paradossi della fantascienza
  • Il processo di innesto
  • L’io Motivato
  • L’esperienza assimilata: il terrore che viene di
  • L’esperienza d’identità

Bibliografia

Civiltà in Bagno – Storia del Bagno e di Numerosi Accessori, Abitudini e Mode Riguardanti l’Igene Personale

Civiltà in Bagno – Storia del Bagno e di Numerosi Accessori, Abitudini e Mode Riguardanti l’Igene Personale

Titolo originale: Clean and Decent

Autore/i: Wright Lawrence

Editore: Antonio Vallardi Editore

prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Hilja Brinis e Ida Omboni, in sovracoperta: Il bagno: particolare degli affreschi nella Torre del Palazzo Comunale di San Gimignano.

pp. 366, nn. illustrazioni monocrome rosse, Milano

Lo scopo principale di questo libro, rigorosamente erudito, ma tutto venato di humour, è di divertirci. Ed è indubbiamente una lettura divertentissima, affascinante, che ci fa imparare molte cose, quasi tutte sorprendenti. È la storia della civiltà «in bagno», ordinata cronologicamente dalla preistoria ai nostri giorni e arricchita da aneddoti interessantissimi, da notizie straordinariamente curiose. Lo stile affabile e arguto costituisce uno dei pregi del libro, che è stato definito un piccolo capolavoro di saggistica storica.
Ha ragione l’autore quando asserisce che la storia dei popoli si impara meglio dalle loro stanze da bagno che dai loro campi di battaglia? Siegfried Giedion ha scritto: «Per uno storico non esistono cose troppo banali». Lo storico moderno infatti riesce a vedere i caratteri di una società riflessi nell’acqua del bagno, trova documenti importanti su usi e costumi di un’epoca nelle apparecchiature e nelle decorazioni dei servizi.
Centinaia di illustrazioni, del tutto inedite sino ad oggi, perchè tratte da incunaboli, miniature, quadri, disegni, costituiscono la documentazione più completa e originale che si potesse raccogliere. La prima edizione del libro si esaurì a Londra in una settimana, e dopo più di vent’anni questa storia atipica della nostra civiltà resta un piccolo capolavoro ancora insuperato.

Lawrence Wright, nato a Bristol nel 1906, è uno scrittore sconosciuto ma e tutt’altro che uno sconosciuto: è un famoso pittore e architetto. Per molti anni ha esposto alla Royal Academy prospettive urbane e altri dipinti e disegni. Il suo grande «Panorama di Londra», eseguito per commissione del London Museum e attualmente esposto a Kensington Palace, è uno splendido documento artistico della capitale inglese ferita dai bombardamenti. Altre sue opere sono esposte alla Guildhall Art Gallery. Wright progetto numerose esposizioni, e fu una di queste a ispirargli idea del suo libro. In passato egli scriveva per alcune riviste di architettura, ma questa è la prima volta che il suo nome appare su un libro.

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Prefazione

  1. LUOMO METTE SU CASA
  2. «OMNIA COMMODA»
  3. ODORE DI SANTITÀ
  4. «OGNI SABATO SERA»
  5. L’ORDINE DEL BAGNO E I BORDELLI, CONDOTTI E PENNE D’OCA
  6. LA SPORCIZIA IMPERA
  7. ACQUE FECONDATRICI
  8. LIEUX À L’ANGLAISE
  9. CATINI, BIDET E VASI DA NOTTE
  10. BAGNI E «CIMMICI»
  11. GLI ANNI DEL COLERA
  12. LA CURA DELL’ACQUA
  13. E TUTTO QUESTO PER LA SALUTE?
  14. ACQUA CALDA, SII BENEDETTA
  15. «L’ARGOMENTO È INSOLITO»
  16. L’IDRAULICO FA PROGRESSI
  17. PRODOTTI DA TOLETTA
  18. MILIONI DI BAGNI

Bibliografia

La Seconda Vista – Il Dono della Veggenza

La Seconda Vista – Il Dono della Veggenza

Titolo originale: Second Sight

Autore/i: Orloff Judith

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione di Thomas Moore, prologo, postfazione e ringraziamenti dell’autrice, traduzione di Cristina Comi.

pp. 350, Milano

Tutti possiedono doti parapsicologiche, ma pochissimi imparano a riconoscerle e a usarle: a vincere quella «paura» dell’ignoto e del meraviglioso che avvolge i nostri poteri mentali – ancora esclusi da tanta parte della scienza ufficiale e censurati dalla religione. In questa affascinante storia Judith Orloff racconta, da scienziata, la sua personale scoperta della chiaroveggenza: dai “sogni strani” dell’adolescenza alle prime limpide, istantanee premonizioni – con tutta l’angoscia di non essere «normale», di sentirsi condannata alla magia – e poi, via via, l’avventurarsi sempre più nella dimensione della “seconda vista”, in cui cessano di esistere i confini dello spazio e del tempo. E non è soltanto un’appassionata avventura interiore: dopo aver cooperato fin da giovanissima con laboratori di ricerca sperimentale, Judith Orloff ha applicato la chiaroveggenza alla psichiatria, elaborando rivoluzionari metodi di cura delle nevrosi e delle isterie e divenendo una delle più famose «guaritrici» statunitensi. La seconda vista è una guida preziosa: insegna – con rigore scientifico – «come si fa» a interpretare e sviluppare le proprie percezioni extrasensoriali, per metterle a frutto nella vita di ogni giorno, liberandole dagli antichi tabù, dagli equivoci e dalle superstizioni.

Judith Orloff insegna psichiatria alla UCLA (University of California, Los Angeles), tiene conferenze e seminari ed esercita la professione psichiatrica nel suo studio di Los Angeles. In qualità di veggente, è spesso consultata dalle autorità giudiziarie e ha preso parte a spedizioni archeologiche.

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Prefazione
Prologo

Parte prima – Iniziazione

1. Gli inizi della saggezza

2. La voce convalidata

3. La perdita dell’innocenza

4. La frattura sanata

5. Terapie integrate

6. Una linea femminile

Parte seconda – Insegnamenti

7. Prepararsi a vedere

8. L’alchimia del sogno

9. Esperienze psichiche del quotidiano

10. Il sensitivo equilibrato

11. Il cammino spirituale del sensitivo

12. Rispettare il dono

Postfazione
Ringraziamenti
Letture suggerite

Nemesi Medica – L’Espropriazione della Salute

Nemesi Medica – L’Espropriazione della Salute

Titolo originale: Limits to medicine – Medical Nemesis: the expropriation of health

Autore/i: Illich Ivan

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

terza edizione, introduzione dell’autore.

pp. 312, Milano

Quando i grandi servizi istituzionalizzati si sviluppano al di la dei loro limiti critici, diventano i principali ostacoli alla realizzazione degli obiettivi per cui sono concepiti e finanziati.
Questo tragico controsenso della società industriale, questa «controproduttivita paradossale», versione moderna del mito greco della Nemesi, è analizzata da Illich nel funzionamento e nei risultati della medicina contemporanea. L’attuale organizzazione sanitaria – egli afferma col sostegno di un’imponente documentazione – è diventata una grande minaccia per la salute. Il suo patologico sviluppo di tipo industriale, e il carattere conferitole dalla corporazione medica, generano un danno crescente e irreparabile. Questo danno prodotto dalla medicina – che Illich indica col termine di iatrogenesi – si manifesta a livello clinico, con cure inefficaci, costose e patogene; a livello sociale, distruggendo la capacita di adattamento e, più ancora, la capacita personale di rifiutare gli ambienti intollerabili; a livello culturale, riducendo l’autonomia vitale degli individui e compromettendo le loro possibilità di far fronte adeguatamente al male, all’invalidità, all’angoscia, alla morte.
Mentre gli effetti della «nemesi medica» sui singoli e sul corpo sociale si fanno sempre più evidenti e preoccupanti, le riforme che sociologi, economisti e partiti politici propongono per porvi rimedio mirano per lo più a una diversa distribuzione del «prodotto sanitario» e implicano un ulteriore aumento di controlli medici. Tendono cosi ad aggravare la iatrogenesi. Viceversa, questa può essere contrastata e rovesciata solo da un largo movimento di base che converga su un duplice obiettivo: limitare i monopoli professionali e i loro effetti inabilitanti, e recuperare la responsabilità personale nella cura della salute.

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Prefazione
Introduzione

Parte prima
LA IATROGENESI CLINICA

  • L’epidemia della medicina moderna
  • L’efficacia dei medici: un’illusione
  • Interventi inutili
  • Danni inflitti dai medici
  • Pazienti inermi

Parte seconda
LA IATROGENESI SOCIALE

  • La medicalizzazione della vita
  • La trasmissione politica della malattia tatrogena
  • Latrogenesi sociale
  • Monopolio medico
  • Cure indipendenti da valori?
  • La medicalizzazione del bilancio
  • L’invasione farmaceutica
  • L’imperialismo diagnostico
  • Lo stigma preventivo
  • Le cerimonie terminali
  • Magia nera
  • Maggioranze pazienti

Il Libro dei Segni – La Parola, la Scrittura, il Linguaggio della Musica, della Fotografia, del Cinema, del Teatro, della Tv, del Giornale, della Pubblicità…

Il Libro dei Segni – La Parola, la Scrittura, il Linguaggio della Musica, della Fotografia, del Cinema, del Teatro, della Tv, del Giornale, della Pubblicità…

Autore/i: Casula Tonino

Editore: Giulio Einaudi Editore

premessa dell’autore.

pp. 220, nn. illustrazioni b/n, Torino

Tutti parlano di semiologia, tutti sembrano sapere che cos’è questa scienza misteriosa, diventata in questi ultimi anni molto di moda. Ma, se per curiosità andaste in giro a chiedere che cosa mai sia questa «semiologia», è abbastanza improbabile che vi imbattiate in persone che abbiano la risposta pronta. Eppure chi non da un significato alle cose, chi non comunica con gli altri, chi poco a poco non impara a parlare, ad ascoltare, a gesticolare, a fischiare, a vestirsi, a Succhiarsi le dita, insomma a produrre e a interpretare dei «segni»? Con ciò, tutti noi inconsciamente «facciamo semiologia». Questo libro, appunto, in modo semplice e divertente, introduce in questo mondo misterioso, tra parole che sembrano terribili e che nascondono invece quelle elementari operazioni che compiamo ogni giorno vivendo.

Di Tonino Casula, Einaudi ha già pubblicato, in questa collana, «Impara l’arte» (1977).

Spielberg su Spielberg

Spielberg su Spielberg

Autore/i: Cavina Maria Teresa; La Polla Franco

Editore: Lindau

unica edizione, introduzione degli autori, collana: Universale/Cinema n° 11.

pp. 160, nn. illustrazioni b/n, Torino

…”Del resto, è cosa nota: delle affermazioni degli autori non ci si deve fidare mai. Per questo la serie di interviste che segue va a nostro avviso letta non come una testimonianza letterale sulla vita autoriale di questo eccezionale cineasta, ma come una sorta di crittografia, un sistema di comunicazione che va interpretato. Queste interviste infatti non servono a sapere tante cose sui tanti film di Spielberg, ma alcune importanti cose su Spielberg attraverso gran parte dei suoi film. E servono soprattutto a capire senza possibilità di fraintendimento che cosa è il cinema (e non i film) di Spielberg e per Spielberg. Le idee che questo “regista della fantasia” ha sul cinema sono straordinariamente concrete e precise. Ancora nel 1983 sosteneva: “Se ogni studio prendesse un milione di dollari dai profitti di ogni film e lo investisse in scuole di cinema e di sceneggiatura, allora avremmo l’industria che David O. Selznick e Irving Thalberg avevano creato. È proprio sciocco da parte dell’industria non riempire il pozzo. Se essi non guardano al futuro, chi lo farà?”.

Franco La Polla è ordinario di letteratura angloamericana all’Università di Bologna. Ha scritto numerosi volumi sulla narrativa statunitense del ’900 e sul cinema hollywoodiano. Collabora, sia in ambito letterario che cinematografico, con vari quotidiani e riviste. È di quest’anno l’edizione aggiornata di una sua monografia su Spielberg (Castoro Cinema), nonché uno studio critico su Star Trek (Ed.PuntoZero).

Maria Teresa Cavina, da molto tempo collaboratrice della Biennale di Venezia, a partire dal 1989 è nello staff organizzativo della Mostra d’Arte Cinematografica. Dal 1993 è incaricata della ricerca film per Venezia e per il Festival del Cinema Noir (Noir in Festival di Courmayeur).

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Introduzione: Ma quando arrivano i titani?

  • I. Come ha cominciato a fare film?
  • II. Il set si allarga
  • III. Il signor Uomo Comune
  • IV. Ascoltare il pubblico
  • V. Indiana Jones alle Hawaii
  • VI. Elogio dell’infanzia
  • VII. Un’avventura-popcorn con un sacco di burro
  • VIII. Mi chiamo Steven Spielberg: faccio melodrammi
  • IX. Da regista a celebrità
  • X. Padri e figli
  • XI. Io sono anche Peter Pan
  • XII. Il parere del produttore
  • XIII. Bellezza, verità e olocausto

Filmografia

Teoria e Terapia delle Nevrosi

Teoria e Terapia delle Nevrosi

Titolo originale: Theorie und Therapie der Neurosen – Einführung in Logotherapie und Existenzanalyse

Autore/i: Frankl Viktor

Editore: Morcelliana

seconda edizione riveduta e ampliata a cura di Eugenio Fizzotti, edizione italiana a cura di P. Pfanner, traduzione di A. Bertin.

pp. 232, Brescia

[…] Il libro è documentato riccamente di significativi referti clinici, che dimostrano l’efficacia pratica delle tecniche logoterapiche, come la “intenzione paradossa” e la “dereflessione”, per la guarigione di nevrosi di varia natura e per un valido aiuto anche nei casi di talune psicosi. Originali e profonde sono le vedute sulla “cura medica dell’anima”. […]

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  • CHE COSA È LA LOGOTERAPIA?
  • TEORIA DELLE NEVROSI E PSICOTERAPIA
  • LOGOTERAPIA ED ANALISI ESISTENZIALE
  • CONCLUSIONE

L’Inferno degli Esami – Studenti Mandarini e Fantasmi nella Cina Imperiale

L’Inferno degli Esami – Studenti Mandarini e Fantasmi nella Cina Imperiale

Titolo originale: Kakyo: Chūgoku no Shiken Jigoku

Autore/i: Miyazaki Ichisada

Editore: Bollati Boringhieri Editore

unica edizione, traduzione dall’inglese, introduzione e cura di Alessandro Russo, in copertina: personaggi dipinti su un mattone funerario (II o III secolo).

pp. XX-188, Torino

Secondo il confucianesimo – più pedagogia che filo-sofia – la condizione ottimale dell’uomo su questa Terra e la preservazione dell’ordine costituito passano attraverso le gerarchie e i rituali dell’Impero Celeste presupponendo anche, a fianco dell’obbligo di osservare i regolamenti, una sorta di «uguaglianza delle opportunità». Sicché nell’impero più centralizzato e burocratico che sia mai esistito, lo studio umanistico può fare avanzare nella scala sociale anche a dispetto della nobiltà del sangue. Da cui la grande importanza degli esami, aperti a tutti, per il reclutamento dei mandarini, gli uomini votati al servizio dello Stato. Ma la selezione, nel paese di Confucio e del taoismo, si tramuta in un grottesco disciplinamento dell’attività intellettuale. I poveri aspiranti mandarini debbono sottostare a un rito disciplinare, a una cerimonia dell’obbedienza alla gerarchia che finisce con il mummificare il sapere e inaridire il pensiero. A vincere, insomma, non è la meritocrazia ma l’esigenza – direbbe Foucault – di «sorvegliare e punire».
In questo libro, denso e brillante distillato di una lunga esperienza di studi, Miyazaki offre una rigorosa documentazione, privilegiando soprattutto la tradizione narrativa – questi riti burocratici, infatti, hanno solleticato da sempre l’inventiva satirica. L’inferno degli esami ripercorre, seguendo un ideale filo biografico, la carriera di un mandarino: dagli esami in età infantile a quelli, terribili, al cospetto del Figlio del Cielo. Tutt’intorno, «sotto la pomposità di una cerimonia sempre più insensata – scrive Alessandro Russo nell’Introduzione – si addensano studenti, esaminatori imperiali, copisti, segretari, soldataglia, popolani, grandi e piccoli funzionari, monaci, mogli, concubine, indovini e, naturalmente, ogni sorta di spiriti e demoni, le cui vicende, ricche di colpi di scena, contrastano accortamente con l’ossessivo, lento ripetersi del cerimoniale». E al di là della curiosità per la «cineseria», la grande vivacità di scrittura fa sorgere il sospetto che si tratti di cose che ci riguardano.

Ichisada Miyazaki (nato nel 1901), professore di Storia orientale all’Università di Kyoto, ha insegnato anche a Parigi e ad Harvard. Ha dedicato la sua carriera di studioso alla Cina, con particolare riferimento agli aspetti sociali, economici e istituzionali. È tra i più noti esponenti della «Scuola di Kyoto», corrente storiografica la cui influenza innovativa è stata paragonata a quella francese delle «Annales».

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Introduzione di Alessandro Russo

  1. La preparazione agli esami
  2. Gli esami di distretto e di prefettura
  3. L’esame di qualificazione
  4. L’esame «annuale» e l’esame preliminare speciale
  5. L’esame provinciale e il riesame
    • Data dell’esame
    • Invio dei funzionari d’esame
    • Il quartiere degli esami
    • Una sessione notturna
    • Perseguitati dai fantasmi
    • Le ricompense per le buone azioni
    • La fine dell’esame
    • Il complesso sistema di classificazione
    • RicompenseLe sette trasformazioni di un candidato
    • La sottile distinzione fra successo e insuccesso
    • L’eminenza di un diplomato
    • Un caso di illecito durante l’esame
    • Altre credenze intorno all’esame
    • Il riesame dei diplomati
  6. L’esame metropolitano e il riesame
  7. L’esame di palazzo e la revisione di corte
    • L’origine dell’esame di palazzo
    • La formulazione delle domande
    • L’ingresso nella sala degli esami
    • La forma delle risposte
    • La correzione delle risposte
    • Un presidente analfabeta
    • L’annuncio dei risultati
    • Il banchetto ufficiale e la cerimonia di ringraziamento
    • I chin-shih durante la dinastia T’ang
    • Gli onori e le responsabilità del primo classificato
    • Un uomo di bell’aspetto cinquant’anni prima
    • Dopo il trionfo, la sconfitta
    • Irregolarità perfino all’esame di palazzo
    • L’esame di palazzo come luogo di ricompense
    • La revisione di corte
  8. Il sistema degli esami militari
  9. Gli esami speciali
  10. Una valutazione del sistema d’esami
    • Quale fu l’utilità del sistema d’esami?
    • Ideali e realtà del sistema d’esami
    • Sofferenze e rivolte dei bocciati
    • La fine del sistema d’esami
    • Il principale risultato del sistema d’esami

Cronologia essenziale del sistema d’esami

Lo Scopo della Tua Vita – Le Tappe Fondamentali per Comprendere il Nostro Cammino

Lo Scopo della Tua Vita – Le Tappe Fondamentali per Comprendere il Nostro Cammino

Titolo originale: The Purpose of Your Life

Autore/i: Adrienne Carol

Editore: Edizioni Corbaccio

prefazione di James Redfield, introduzione di Joseph Jaworski, traduzione dall’originale americano di Cristina Venzo.

pp. 566, Milano

«Lo scopo della tua vita esprime la brillante capacità di Carol Adrienne di delineare i percorsi spirituali necessari per risvegliare in ciascuno di noi una vita ricca di grandi obiettivi, realizzazioni e significati. È un libro che merita ampio riconoscimento.»
(Dan Millman)

«Carol Adrianne ha compiuto un importante lavoro con il quale guida i lettori lungo un processo di profonda scoperta di se stessi. I racconti di storie personali rendono molto umana la sfida che dobbiamo affrontare per ricercare e seguire il nostro vero cammino.»

Ognuno di noi ha uno scopo nella vita, il problema e come imparare a seguire il proprio sentiero e a lasciare che sia la nostra vera natura a guidarci.
Nello Scopo della tua vita Carol Adrienne ci spiega, un capitolo dopo l’altro, come individuare la sorgente della nostra energia, come allinearci alle forze naturali che ci circondano e come sviluppare le intuizioni che portano alla sincronicità. Il libro è colmo di episodi illuminanti e del profilo di persone di grande fascino – artisti, maestri Zen, architetti ecc. – che ci raccontano come hanno scoperto il vero scopo della loro Vita.
Ci sono esercizi pratici, carte numerologiche e questionari che permettono al lettore di analizzare le proprie aspirazioni profonde. Imparando a riconoscere e a fidarsi della voce dell’intuizione ci accorgeremo che si aprono nuove porte e nuove possibilità in ogni ambito e scopriremo un nuovo potere interiore, una nuova energia che aumenterà con il raggiungimento di ogni obiettivo. Scopriremo, infine, la profonda serenità e soddisfazione che derivano da una vita vissuta pienamente, L’Energia è in ognuno di noi e l’unica cosa che dobbiamo fare è cominciare a usarla.

Carol Adrienne è coautrice insieme a James Redfield della Guida alla Profezia di Celestino e della Guida alla Decima Illuminazione. Vive a Richmond in California dove insegna alle persone come trovare il senso della loro vita. Esperta di numerologia ha pubblicato, inoltre, il Manuale completo di numerologia.

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Prefazione di James Redfield
Introduzione

Prima parte
Principi per trovare il proprio posto nel mondo

  1. La chiamata e il viaggio – la mia storia
  2. Sei un sistema auto-organizzato
  3. Fermarsi significa andare nel posto giusto
  4. Tutto è possibile
  5. Il campo magnetico del tuo scopo di vita
  6. Le sincronicità rivelano il tuo scopo

Seconda parte
Tecniche

  1. Intenzione e non-attaccamento
  2. Usare l’intuizione per seguire il movimento del tuo scopo di vita
  3. Accrescere la creatività e sviluppare le proprie abilita

Terza parte
Acqua profonda

  1. Nel vuoto
  2. Il lato oscuro dello scopo di vita
  3. Trasformare gli ostacoli

Quarta parte
Esserci

  1. Fare ciò che si ama – e si era destinati a fare

Bibliografia
Ringraziamenti

Filosofia della Rivelazione

Filosofia della Rivelazione

Secondo l’Edizione Postuma del 1858 curata da Karl Friedrich August Schelling

Autore/i: Schelling Friedrich Wilhelm Joseph

Editore: Rusconi

prima edizione, testo tedesco a fronte, saggio introduttivo, traduzione, note, apparati e cura di Adriano Bausola, in sovracoperta: Ritratto litografico di F.W.J. Schelling.

pp. XCIV-1570

La Filosofia della Rivelazione è una delle opere fondamentali dell’ultima fase della filosofia schellinghiana. Essa costituisce la redazione scritta delle lezioni sulla filosofia della Rivelazione tenute all Università di Berlino a partire dal 1841; l’opera non fu però pubblicata vivente Schelling. In essa sono contenuti, in sintesi, tutti i motivi fondamentali della filosofia positiva (di cui la filosofia della Rivelazione, ovviamente illustrata con maggiore ampiezza, è parte): dalla distinzione tra filosofia negativa e filosofia positiva (con la critica a Hegel) all’effettivo sviluppo delle linee generali di entrambe tali filosofie, all’esposizione della filosofia della Mitologia e di quella della Rivelazione. In nessun altro scritto di Schelling e dato trovare, forse, una sistemazione altrettanto ordinata, chiara e completa di tutti i momenti essenziali dell’ultima speculazione del filosofo.
I temi della filosofia positiva sono in essa presenti in quella forma matura che è loro propria, appunto, a partire dal periodo berlinese. L’incapacita dell’idealismo, inteso come sistema della ragione chiusa in se stessa, a fare presa sulla realtà effettuale, sull’esistenza; la necessità di affiancare all’idealismo, definito come filosofia negativa, una filosofia positiva, che esca dal piano del puro pensiero in cui l’idealismo aveva confinato la filosofia, per porre in indipendenza dalla ragione l’esistenza, e, al sommo (o meglio, anzitutto) il puro Ente necessario; l’affermazione di una libera creazione del mondo dell’esperienza da parte di tale puro Ente; la dottrina della libertà dell’uomo originario (dell’Urmensch), del peccato, della storia intesa, si, come processo necessario, ma di una necessità solo ex hypothesi, solo, cioè, in vista e in conseguenza del libero peccato dell’uomo; la dottrina, ancora, della redenzione come libera opera di Dio attraverso il Figlio, costituiscono i cardini della filosofia positiva schellinghiana, che l’opera qui presentata racchiude in sintesi equilibrata.
La filosofia positiva esprime il tentativo più deciso di accostamento al Cristianesimo da parte di Schelling: questo spiega l’interesse immediato che essa suscitò nei teologi, e nei filosofi impegnati in direzione cristiana; ma la critica all’onnicomprensività della filosofia puramente razionale ebbe risonanza anche in altri settori, offrendo il destro all’interessamento esistenzialistico per l’ultimo Schelling, e per altre interpretazioni di tipo irrazionalistico. Il testo tedesco riportato nel presente volume riproduce l’edizione della Philosophie der Offenbarung pubblicata nel 1858 in due volumi dal figlio del filosofo, Karl Friedrich August, nel quadro dell’Opera omnia di Schelling (F.W.J. Schellings Sämtliche Werke, hrsg. von K.F.A. Schelling, 14. Bde., Cotta, Stuttgart und Augsburg 1856-1861).

Metafisica Tedesca

Metafisica Tedesca

Pensieri razionali intorno a Dio, al mondo, all’anima dell’uomo e anche a tutti gli enti in generale

Autore/i: Wolff Christian

Editore: Rusconi

prima edizione, testo tedesco a fronte, introduzione, traduzione, note e apparati a cura di Raffaele Ciafardone, in sovracoperta: Ritratto di Christian Wolff (particolare), autore ignoto, Olio su tela, Herzog Bibliothek, Wolfenbüttel.

pp. XLIV-914, Milano

L’incontro di Wolff con la metafisica avvenne abbastanza tardi, nell’ultimo periodo del suo soggiorno a Halle. Infatti, i Pensieri razionali intorno a Dio, al mondo, all’anima dell’uomo e anche a tutti gli enti in generale (per brevità denominati Metafisica tedesca) furono pubblicati nel 1720: a quell’epoca Wolff aveva composto numerosi saggi, quasi tutti di argomento matematico, concernenti soprattutto il calcolo infinitesimale, e un trattato di logica, i Pensieri razionali intorno alle forze dell’intelletto umano e al loro uso corretto nella conoscenza della verità (anch’esso brevemente ridefinito Logica tedesca).
Il tardivo approccio di Wolff con la problematica metafisica si spiega anche con il dominio incontrastato che nella città di Halle esercitava in quel periodo la filosofia di Christian Thomasius, orientata in direzione psicologistica e antropologica. Lo stesso Wolff dichiara che «nella filosofia dominava il signor Thomasius, il cui spirito e la cui esposizione non erano però di mio gradimento. Perciò nei primi anni non mi occupai di filosofia».
Da un punto di vista storico, la Metafisica tedesca rappresenta una reazione all’impostazione antimetafisica della filosofia thomasiana e una ripresa della tradizione ontologica ed enciclopedica della Scolastica del Seicento: una ripresa che non è però una mera riesumazione di tale tradizione. bensì un’emendazione e un’integrazione di essa con le istanze più vive della filosofia cartesiana, quali l’ars inveniendi e l’adozione del metodo matematico nella trattazione degli argomenti ontologici, La metafisica scolastica, in particolare quella di F. Suárez, era ancora studiata a Breslavia, città natale di Wolff, mentre nelle università cattoliche tedesche l’interesse per questa metafisica era andato rapidamente scemando dal 1670. L’adolescente Wolff lesse gli scritti di logica e di metafisica di Scharff, conobbe l’opera di Scheibler, apprese dalla lettura diretta della Summa theologiae di Tommaso la teologia cattolica, la cui conoscenza era indispensabile per discutere con i cattolici.
Wolff considerò come suo merito principale l’aver purificato e innalzato l’ontologia. Con la Metafisica tedesca egli impose all’epoca la sua tematica; e ciò giustifica la sua peculiare posizione storica e teoretica nell’Illuminismo tedesco. Dopo di lui, non soltanto Mendelssohn e Kant, ma anche Hegel, Bolzano, Brentano, Husserl, Meinong, Hartmann, sia pure in contesti diversi e con differenti impostazioni e soluzioni, avrebbero continuato a porre al centro della loro attenzione l’ontologia, sia pure liberata dalla forma sillogistica e matematica conferitale da Wolff.
La pubblicazione della Metafisica tedesca, insieme con quella della Oratio de Sinarum Philosophia practica (1721), suscitò un’aspra e lunga (1723-1735) controversia tra Wolff e i teologici di Halle, in particolare J. Lange. Il tema principale della controversia può essere riassunto nell’espressione: libertà contro fatalismo. Lange accuso Wolff di avere sostenuto il «nexus rerum fatalis» e di averlo fondato sulla validità universale del principio di ragione sufficiente. Wolff si difese da tale accusa ricorrendo alla distinzione tra «necessità geometrica» della filosofia spinoziana e «necessità della natura» della sua filosofia.
Il testo tedesco riportato nel presente volume riproduce l’undicesima edizione del 1751 (fu ripubblicato. in edizione fototipica, nel vol. II, sezione I dei Gesammelte Werke di Wolff).

Raffaele Ciafardone è professore ordinario di Storia della filosofia moderna all’Università di Chieti e uno dei più lucidi studiosi dell’Illuminismo tedesco. Si è interessato in particolare di Christian Wolff, Johann Heinrich Lambert. Johann Nikolaus Tetens e Moses Mendelssohn. Tra le sue numerose pubblicazioni segnaliamo: Johann Heinrich Lambert e la fondazione scientifica della filosofia (1975): J. H. Lambert. Nuovo Organo (1977); L’Illuminismo tedesco. Metodo filosofico e premesse etico-teologiche (1690-1765) (1978): Christian Wolff, Logica tedesca (1978): L’Illuminismo tedesco (1983) (ed. tedesca: Die Philosophie der deutschen Aufklärung. Texte und Darstellung. 1990): La “Critica della ragion pura” nell’aetas kantiana (2 voll., 1987-1990): Critica della ragion pura. Introduzione alla lettura (1996).

L’Uomo e l’Universo – Opuscoli Filosofici

L’Uomo e l’Universo – Opuscoli Filosofici

Autore/i: San Tommaso D’Aquino

Editore: Rusconi

prima edizione, introduzione e cura di Antonio Tognolo.

pp. 420, Milano

Tommaso d’Aquino (1225-1274), uno dei massimi filosofi e teologi del Medioevo e di ogni tempo, ha scritto per la scuola, per l’università in cui ha insegnato, opere imponenti come la Summa Theologiae e le Quaestiones; ed ha scritto, per la cultura ufficiale della Chiesa e per i predicatori nella società cristiana del tempo, la grande Somma contro i gentili, il libro sulla verità della fede cattolica contro gli errori degli infedeli. Gli Opuscoli rappresentano, invece, una produzione minore ma, in un certo senso, più interessante, perché quasi sempre personale e privata: composti a richiesta di personaggi che interrogavano il filosofo su questioni che stavano loro a cuore, o rivolti a soddisfare domande di amici, dell’entourage pontificio o del convento, quasi per un bisogno di più intimo ed intenso colloquio.
La significativa scelta di Opuscoli che qui presentiamo tradotti, nonostante la varietà degli argomenti, può leggersi sotto una comune ispirazione, quella che vede il filosofo teso a definire il posto dell’uomo nell’universo delle creature: le creature che popolano i cieli e, al di là dei cieli, gli angeli o sostanze separate; quelle che gli stanno accanto e intorno, o sono al di sotto di lui, e costituiscono la natura terrena. Una visione medievale dell’universo avvertito come familiare e vicino, ben definito nei suoi limiti, accessibile ai principi della spiegazione filosofica e teologica, sia nella sua presenza fisica, sia nella sua animazione spirituale e angelica.
Ciò che rende affascinante la lettura di san Tommaso è la sua capacità di ricondurre tutti i problemi e le difficoltà a pochi e chiari principi primi risolutori, la sua fiducia nelle capacità esplicative e sistematiche della ragione, pur entro i limiti della finitezza umana. Come quando stabilisce i principi della natura, ossia alcuni concetti fondamentali – materia, forma e privazione – per una teoria generale della natura e le sue applicazioni a problemi particolari.

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INTRODUZIONE, di Antonio Tognolo

Notizia
Bibliografia
Nota editoriale

  • I PRINCIPI DELLA NATURA
  • IL MOVIMENTO DEL CUORE
  • L’ETERNITÀ DEL MONDO
  • LA COMPOSIZIONE DEGLI ELEMENTI
  • LE OPERAZIONI OCCULTE DELLA NATURA
  • LA CONSULTAZIONE DEGLI ASTRI
  • LUNITA DELL’INTELLETTO
  • LE SOSTANZE SEPARATE

Indice analitico della materia trattata nell’Introduzione
Indice analitico del contenuto degli opuscoli
Indice dei nomi

Il Potere del Pensiero Femminile – Intuito, Libertà, Autostima: Ritrova Te Stessa e Vivi la Vita che Desideri

Il Potere del Pensiero Femminile – Intuito, Libertà, Autostima: Ritrova Te Stessa e Vivi la Vita che Desideri

Autore/i: Giovannini Lucia

Editore: Sperling & Kupfer Editori

introduzione dell’autrice.

pp. 214, Milano

Stai cercando l’anima gemella? C’è qualcosa che non funziona nel tuo rapporto di coppia? Vorresti cambiare qualche particolare nel tuo aspetto fisico? Fai fatica a conciliare lavoro e famiglia? Senti di avere più potenzialità di quelle che stai utilizzando? Questo libro è per te! Coach e studiosa di spiritualità, Lucia Giovannini esplora in maniera inedita i molteplici aspetti del femminile e costruisce un percorso concreto che parte dagli archetipi per arrivare alle recenti scoperte delle neuroscienze. Bellezza, maternità, relazioni, carriera, menopausa: un viaggio affascinante tra intuizioni, storie e rivelazioni che regala una nuova consapevolezza dei propri talenti e che libera dai condizionamenti e dai tipici problemi di autostima. Questo libro dal potere «terapeutico» permette a ogni donna di ritrovare le proprie radici, riconquistare la forza dell’interiorità e raggiungere la sicurezza che nasce dall’equilibrio emotivo. Un vero talismano per tutte le donne e una chiave di comprensione indispensabile per il mondo maschile.”

Lucia Giovannini ha un Bachelor in Psycho-Anthropology e un Doctorate in Psychology e Counselling ed è membro dell’American Psychological Association. È Master Trainer di Firewalking, Trainer di Programmazione Neurolinguistica e Neurosemantica (ISNS USA), coach certificata (ACMC USA), Master Trainer di Breathwork e insegnante degli insegnanti del metodo Louise Hay. È co-fondatrice di BlessYou!
e co-direttrice della Libera Università di Crescita Evolutiva (LUCE) e dell’Istituto Italiano di Neurosemantica. Da oltre vent’anni tiene corsi per privati e aziende in tutta Europa.
È autrice, tra gli altri, dei bestseller Tutta un’altra vita, Mi merito il meglio, Il potere del pensiero femminile, tutti pubblicati da Sperling & Kupfer.

La Tradizione del Nuovo

La Tradizione del Nuovo

Titolo originale: The Tradition of the New

Autore/i: Rosenberg Harold

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione, prefazione e traduzione dall’americano di Gian Piero Brega.

pp. XXIV-240, Milano

Questo libro bizzarro, traboccante di osservazioni geniali, irto di giudizi eversivi è quanto di più lontano si possa immaginare dalla tranquilla, spesso scialba saggistica americana odierna: per il suo modo di “concepire” e di scrivere l’autore rientra invece nell’aurea tradizione dei Thoreau, degli Emerson, dei Matthiessen, che egli piega al servizio di un’originale rielaborazione della recente e recentissima cultura europea. Infatti, anche quando scrive di Baudelaire e di Valèry, di Mann e di Rilke, di Sartre e di Maritain, di Marx e di Lenin, anche quando si rifa a Dostoevskij o addirittura a Shakespeare, il suo vero intento è di scandagliare i multiformi fenomeni spirituali del presente e la condizione dell’intellettuale oggi, in rapporto ai grossi cambiamenti qualitativi occorsi nella cultura e nella società.
Questo scopo tenacemente perseguito in tutta l’opera da attualità e compattezza alla rapsodia di temi che essa racchiude, (dalla pop art alla pittura d’azione, dalla cultura di massa alla guerra fredda), e li ordina secondo una storia ideale di cui scopriamo con viva emozione la perfetta aderenza alla storia reale del secondo dopoguerra, non solo americano. È la storia delle nostre inquietudini, delle rivolte politiche, ideologiche e artistiche esplose per dare autonomia e rilievo a quei valori che spesso il calcolo economico, la ragion di stato, e la torpida legge del “minor sforzo” tendono a comprimere e a far coincidere con la tradizione.
Ma anche il nuovo ha una tradizione da difendere, non tanto di contenuti e di forme, quanto di ricerche e tendenze generali verso una sempre più larga libertà in ogni campo dell’espressione. L’opera del Rosenberg affianca perciò alla requisitoria contro le forze oppressive della cultura la difesa dell’attività intellettuale feconda di idee, indipendente, con una sua propria moralità svincolata dalla servile sottomissione alla morale dominante.


Harold Rosenberg
, nato nel 1906, è simpaticamente noto negli ambienti culturali americani per la sua tenace opera controcorrente e per l’acutezza con cui negli ultimi vent’anni ha affrontato i temi più vivi della letteratura, delle arti figurative e della problematica ideologica americana ed europea. Egli ha combattuto la sua battaglia per un rinnovamento radicale della critica letteraria e artistica dalle pagine di autorevoli periodici Statunitensi, la “Kenyon Review,” la “Partisan Review,” “Dissent,” “Art News,” “The New Leader,” “Encounter.” Ha pubblicato tra Valtro un volume di versi Trance above the streets e una monografia su Arshile Gorki, recentemente apparsa in edizione italiana.

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Prefazione
La tradizione del nuovo

Parte prima
La pittura americana oggi

Capitolo primo
Parabola della pittura americana

Capitolo secondo
I pittori d’azione americani

Capitolo terzo
Arte estremista: critica comunitaria

Capitolo quarto
La rivoluzione virtuale

Capitolo quinto
Siamo tutti professionisti

Parte seconda
La professione di poeta

Capitolo sesto
La rivoluzione e il concetto di bellezza

Capitolo settimo
Silenzio francese e poesia americana

Capitolo ottavo
La professione di poeta e Maritain

Capitolo nono
“Oh, questa è la creatura che non estate”

Capitolo decimo
La commedia del divino

Parte terza
Guerra di fantasmi

Capitolo undicesimo
Cambiamento di caratteri e il dramma

Capitolo dodicesimo
I romani risorti

Capitolo tredicesimo
Gli eroi della scienza marxista

Capitolo quattordicesimo
La politica come danza

Parte quarta
Il gregge delle menti indipendenti

Capitolo quindicesimo
La caduta di Parigi

Capitolo sedicesimo
Liberalismo da salotto e il passato colpevole

Capitolo diciassettesimo
Morte nel deserto

Capitolo diciottesimo
Pop culture: critica “kitsch”

Capitolo diciannovesimo
La fantasia orgamericana

Nota all’edizione italiana

Io Difendo l’Uomo – «Credo nella Possibilità Reale di un Mondo in cui l’Uomo Possa Essere Molto Anche se ha Poco»

Io Difendo l’Uomo – «Credo nella Possibilità Reale di un Mondo in cui l’Uomo Possa Essere Molto Anche se ha Poco»

Titolo originale: Humanismus als reale Utopie – Der Glaube an den Menschen

Autore/i: Fromm Erich

Editore: Rusconi

prima edizione, cura e prefazione di Rainer Funk, traduzione dagli originale tedeschi e inglesi di Aldo Audisio.

pp. 192, Milano

Nella sua maturità Erich Fromm visse i primi decenni del secondo dopoguerra percependone le potenzialità creative ma anche le forti contraddizioni. Egli sentì e patì, con preveggenza profetica, la lacerazione interna imposta all’individuo dalle strutture economiche e sociali scaturite da una serie di successi scientifici e tecnologici. Dopo aver creato una siffatta società – dice Fromm – l’uomo, come in una specie di ubriacatura, invece di dominarla ne ha fatto oggetto di culto e in tale maniera ha «alienato» se stesso: ha anteposto l’avere, ossia il principio del possesso e del consumo, all’essere, ovvero a una modalità dell’esistenza che privilegia lo sviluppo dei valori fondamentali della persona e la comunicazione con gli altri. E questo il «filo rosso» che percorre i libri di Fromm.
In Io difendo l’uomo sono raccolti scritti inediti (conferenze, proposte, perfino interventi politici) che mostrano Fromm impegnato nella diffusione di una cultura «umanistica», nello sforzo appassionato di lottare contro gli effetti tremendamente distruttivi dell’autoalienazione dell’uomo d’oggi, di rimettere fiduciosamente in primo piano l’uomo con la sua possibilità di una vita felice. Questo libro permette anche di fare un’importante scoperta. Da una lettera di Fromm del 24 dicembre 1974 apprendiamo che il suo famoso Avere o essere? era stato concepito come primo volume di un’opera in due volumi dedicata allo studio comparato del mistico tedesco Meister Eckhart e di Karl Marx. Ed ecco allora che in lo difendo l’uomo si può leggere gran parte del materiale per quel secondo volume rimasto inedito.

Erich Fromm (1900-1980), ebreo tedesco, psicoanalista ma anche critico di Freud, è notissimo in Italia soprattutto grazie alla traduzione dei suoi scritti più famosi: Fuga dalla libertà (1941), L’arte d’amare (1956), Anatomia della distruttività umana (1973), Avere o essere? (1976). Da Rusconi Libri è stata pubblicata La legge degli Ebrei (1993).

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Prefazione

L’ALTERNATIVA UMANISTICA

1. L’uomo moderno e il suo futuro [1961]
a) Le tappe della evoluzione dell’uomo occidentale
b) L’alienazione, malattia dell’uomo moderno
c) L’indifferenza, nuova forma del male
d) L’alternativa: la rinascita dell’umanesimo

2. Il problema psicologico dell’uomo nella società moderna [1964]

3. Quel che non mi piace nella società contemporanea [1972]

4. La disintegrazione delle società [1969]
a) La natura dei sistemi
b) Sulla disintegrazione dei sistemi sociali
c) La società tecnologica contemporanea al bivio: disintegrazione o reintegrazione?

5. Alla ricerca di un’alternativa umanistica [1968]
a) L’umanità al bivio
b) Le condizioni di un’alternativa umanistico-attiva
c) La necessita di un movimento alternativo

6. Un nuovo umanesimo per costruire un mondo unito [1962]
a) Il cammino dell’idea umanistica
b) L’importanza dell’umanesimo oggi

II. INIZIATIVE E DICHIARAZIONI UMANISTICHE
1. L’idea di una conferenza mondiale [1966]
2. Discorso elettorale per Eugene McCarthy [1968]
3. Appello alla lotta comune contro Vlidolatrig [1975]
4. Credo di un umanista [1965]
5. Osservazioni a proposito dei rapporti fra Tedeschi ed Ebrei [1978]

III. AVERE ED ESSERE NEL PENSIERO DI MEISTER ECKHART E DI Kari Marx [1974]

1. Meister Eckhart
a) L’interpretazione del pensiero eckhartiano
b) Avere ed essere in Meister Eckhart
c) La predica sulla povertà

2. Karl Marx
a) L’istanza «religiosa» in Marx
b) Excursus. Religione e idea di Dio
c) L’umanesimo come messianismo laico
d) Avere ed essere in Marx

3. L’istanza «religiosa» comune
a) La tradizione mistica
b) La religiosità atea

Bibliografia
Notizia