Libri dalla categoria Mediterraneo
Cyberpunk – Antologia di Testi Politici
Autore/i: Autori vari
Editore: ShaKe Edizioni
a cura di Raffaele Scelsi, traduzioni di Gomma, Raf Valvola, Alberto Greim, Valentina, Claire Peltier, Paola Mezza, tavole di Matteo Biolcati, Muzz, Tommaso Tozzi.
pp. 224, nn. illustrazioni b/n, Milano
Esploso in tutto il mondo come il caso letterario dell’ultimo decennio, il Cyberpunk è arrivato finalmente anche in Italia sgretolando immediatamente certezze e cliché letterari acquisiti.
Diviso tra fascinazioni tecno-pop, spazio virtuale, ribelli da strada, hackers e scenari alla Blade Runner, il Cyberpunk fonda le sue radici, in realtà , in un vasto retroterra politico-culturale. Questa antologia vuole per l’appunto penetrare nell’officina alchemica cyberpunk, per puntualizzare i multiformi aspetti e anche le sue origini politiche. In un’esauriente carrellata vengono poi riassunte e riportate le diverse origini e prospettive future del fenomeno: dal cyber psichedelico californiano di Timothy Leary al Chaos Computer Club di Amburgo, dalla pratica degli hackers degli anni Settanta alle prospettive che lo stesso movimento dei pirati del computer si è dato nel suo primo Galactic Party del 1989, per arrivare infine a gettare uno sguardo anche su quelle che sono le sue conseguenze in un campo più specificatamente applicativo.
Scritti di/da: B. Sterling, T. Leary, L. Felseinstein, K. Mark, A. Basset, R. Scelsi, Sandrone, Chaos Computer Club Amburgo, Fura Dels Baus, Mutoid Waste Company, Enciclopedia Psichedelica, Youth International Party Line, Phenix, Technological American Party, Terminal, Vague, Decoder, Icata ’89.
Letteratura cyberpunk
- Raffaele Scelsi: Mela al cianuro
- Bruce Sterling: Prefazione a Mirrorshades
- Sandrone: Cyberpunk
- Joel Saucin: W. Gibson o l’avvenire reinventato
Il cyberpunk visto come fenomeno politico controculturale: il cyber antagonista
- Mark Downham: Cyberpunk
- Lee Felseinstein: Discorso di apertura dell’Icata 89
- Jean Yves Sparfel: Sull’unità del pirataggio informatico dichiarazione finale dell’Icata 89
- Thomas Ammann, Stephan Stahl: Computerfreaks
- Youth International Party Line: Il numero 12
- Blacklisted News: Phonephreaking
I tecnoanarchici
- A cura di Gomma: Intervista a Wau Holland
- Matthias Lehnardt e Gerd Meibner: Hackeraggio in Germania: la scena
Il cyber psichedelico
- David Sheff: Le realtà virtuali di Timothy Leary
- A cura di Gomma: Intervista a Klaus Maeck
- Christopher Johnston: Ricordate Timothy Leary?
- Clark Fraser: Il manifesto per la ricreazione del mondo
- Timothy Leary: I giorni degli anni Settanta
Applicazioni cyber
- Anthony Basset: Elettronici psichedelici
- Orson Clarke: TV assassin California
- Mutoid Waste Company: Statement e intervista
- Fura dels Baus: Intervista
Il Corpo Parla di Sesso, Potere, Aggressività
Titolo dell’opera originale: The Body Language of Sex, Power and Aggression
Autore/i: Fast Julius
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Mariagiulia Castagnone, copertina di Ferruccio Bocca.
pp. 180, Milano
Qual è il più antico tra i linguaggi? Certamente il linguaggio del corpo. Prima che le bocche degli uomini imparassero ad articolare il più rudimentale fra gli alfabeti, occhi e mani e corpi già parlavano eloquenti. Più antico degli altri linguaggi, quello del corpo è anche meno conosciuto. Nessuna scuola insegna oggi a decifrarlo, e l’attenzione alle parole ha indebolito e offuscato la comprensione istintiva che ne avevamo. In fondo molti lettori hanno pensato alla sua esistenza soltanto alcuni anni fa, quando apparve, appunto, Il linguaggio del corpo di Julius Fast, e s’impose subito come uno straordinario bestseller. A integrazione di quel testo, che era insieme divulgativo e pionieristico, ora Fast fa seguire Il corpo parla, sorta di dizionario per esempi, a domande e risposte. Che cosa ci dicono gli sguardi che incrociamo e i corpi che sfioriamo? Come possiamo cogliere un’intenzione minacciosa? come si manifesta il desiderio sessuale? Domande che Fast si è sentito porre spesso, attraverso esempi concreti e vivaci, dai lettori del suo libro. Qui egli dà risposta ai quesiti più frequenti e più tipici, con l’affabilità, la concretezza e la capacità d’osservazione che il suo vastissimo pubblico ben gli conosce.
Julius Fast (1919), laureato alla New York University, ematologo e batteriologo, direttore di “OB-Gyn Observer”, collaboratore di “Medical World News” e “Medical News”, è autore di opere d’ogni tipo, dai testi scientifici ai saggi divulgativi, dai gialli alla fantascienza. Fra i suoi libri usciti in italiano, ricordiamo, oltre al già citato Linguaggio del corpo (1971), L’incompatibilità fra uomo e donna e come superarla (1972) e L’accordo sessuale (1974), tutti e tre editi da Mondadori.
Prefazione
- Il sesso
- Il potere
- L’aggressività
Il Pianeta delle Piante – Vita, Amori e Morte dei Nostri Vicini Vegetali
Titolo originale: Plant and Planet
Autore/i: Huxley Anthony
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione di Lino Penati.
pp. 542, 39 illustrazioni b/n, Milano
Alberi che si programmano come cervelli elettronici, tronchi che si gonfiano per funzionare da serbatoi d’acqua, radici lunghe 622 chilometri, foglie quasi invisibili a occhio nudo e foglie tanto grandi e forti da sostenere pesi di un quintale, erbe che crescono fino a dieci metri di altezza, fiori che praticano tecniche erotiche degne del Kamasutra. Non sono esemplari della flora immaginaria di un pianeta da fantascienza: sono piante del mondo in cui viviamo, che esistono fra infinite altre alle quali Anthony Huxley ha dedicato questo suo straordinario libro. In una evoluzione di migliaia di millenni, le piante hanno colonizzato il globo dagli abissi del mare alle cime dei monti. Sono in grado di esistere senza gli uomini, mentre noi dipendiamo completamente da loro. Possiedono una incommensurabile capacita di produrre energia – dalla luce – che poi dispensano a ogni altro essere vivente. Imprevedibili e bizzarre, nutrono sentimenti simili all’amore e all’odio. Hanno un comportamento sessuale cosi complesso che non esclude le perversioni. Si aggregano in comunità politiche, stringono e rompono alleanze, conoscono l’arte della guerra offensiva e difensiva, che mettono in atto impiegando tattiche astute e raffinate strategie. In fatto di aerodinamica, idrografia, ingegneria, controllo della proliferazione e sicurezza nella continuità della specie, sono in grado di provvedere a se stesse con una previdenza e una capacita creativa molto più sviluppate di quelle dell’uomo. Sono un vero e proprio pianeta, che ci circonda e condiziona la nostra vita. Questo pianeta vegetale, Anthony Huxley lo esamina da quello che si potrebbe definire «il punto di vista delle piante», senza dimenticare l’’uomo moderno che, con la sua ignoranza e la sua distruttività, corre il rischio di alterare l’equilibrio della vita universale. Libro meraviglioso e provocatorio, col garbo e l’humour delle grandi opere fondate sull’osservazione della Natura, stimola l’interesse, desta l’ammirazione, spinge al rispetto, rivela enorme importanza di una forma di vita che condivide con la specie umana l’avventura della presenza sulla Terra.
Anthony Huxley (1920) è figlio di Julian Huxley. Ha lavorato per due riviste inglesi famose in tutto il mondo: «Amateur Gardening» e «Country Life». Ha pubblicato una ventina di volumi sui più diversi problemi della botanica e della geografia, tra cui Mountain Flowers e (in collaborazione con Oleg Polunin) Flowers of the Mediterranean giudicati fondamentali dagli studiosi e dagli appassionati.
Nota dell’autore
- I. I compagni di strada sul pianeta terra
- II. Come avvengono i mutamenti
- III. Dalla cellula all’albero
- IV. La fioritura finale
- V. La grande invenzione
- VI. Ingegneria naturale
- VII. La centrale energetica
- VIII. Eccentriche e bizzarre
- IX. Il fiore
- X. Crescita e ritmo: il cervello elettronico della pianta
- XI. Comandi e comunicazioni
- XII. Le piante sentono?
- XIII. Sesso e vita
- XIV. Un Kamasutra dei fiori
- XV. Lo scopo finale
- XVI. La nascita
- XVII. Gli opportunisi
- XVIII. Il tempo assegnato
- XIX. La comunità delle piante
- XX. Sfruttamento dell’ambiente
- XXI. Girovaghi alla ventura
- XXII. Convivenza
- XXIII. Strangolatori, parassiti e scrocconi
- XXIV. Le piante assassine
- XXV. Corazza e veleno
- XXVI. Gli sfruttati
- XXVII. L’uomo manipolatore
- XXVIII. Guerra dei mondi
- XXIX. Un rapporto incestuoso
- XXX. Uno sguardo al futuro
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi
Indice delle illustrazioni
Le Città Senza Tempo – Storie di Cimiteri
Titolo originale: Kladbiščenskie istorii
Autore/i: Akunin B.; Tchkhartichvili G.
Editore: Edizioni Frassinelli
traduzione di Mirco Gallenzi.
pp. 218, Milano
«Se volete comprendere e sentire Mosca, fate quattro passi per il vecchio cimitero Donskoe. A Parigi trascorrete mezza giornata al Père-Lachaise. A Londra andate al cimitero di Highgate. Persino a New York c’è un territorio in cui il tempo si è fermato, il Green-Wood a Brooklyn. Se il giorno, il clima e la vostra condizione interiore risulteranno in armonia con l’ambiente, vi sentirete una particella di quello che è stato prima e di quello che sarà poi.
E forse udirete una voce che vi sussurrerà: “Nascita e morte non sono pareti, ma porte”.»
L’amore per i cimiteri non sempre è indizio di indole morbosa. Più spesso è l’effetto di una prolungata riflessione sul senso del tempo e della vita. Dove va il passato, dove sono i suoi abitanti? Se a porsi questa domanda è uno speculativo Giano della letteratura contemporanea, il risultato è un’esperienza singolare travasata in libro squisito. Il saggista Tchkhartichvili e il romanziere Akunin le due anime di uno stesso scrittore hanno girato il mondo alla ricerca di risposte ai loro interrogativi, o meglio, di conferme alle loro intuizioni. Le grandi capitali, immense e ricche di tradizioni storiche e artistiche, sono un buon serbatoio di spettri. Racchiusi nella propria dimensioni come noi nella nostra, simili ai templi antichi che convivono con i grattacieli, offrono fugaci ma inequivocabili contatti. Ancor meglio, però, il vero incontro con i nostri predecessori avviene in quei cimiteri in cui da un pezzo non viene seppellito più nessuno, monumentali o desueti e abbandonati che siano (e sovente tutt’e due le cose). Qui, in queste isole di tempo stagnante si coglie l’aroma del passato; di più: il profumo dell’eternità. E se questa scoperta si deve al raisonneur Grigorij, autore di toccanti e argute descrizioni, è il fantasioso Boris che ci incanta con incredibili storie ispirate alle suggestioni del luogo. Nomi celebri e personaggi fittizi – tutti ormai, loro malgrado, fantasmi impenitenti – si aggirano per le pagine in una danza macabra condotta con gusto eclettico, dal gotico al fantastico. Il Donskoe, il Père-Lachaise, Highgate… ma anche il cimitero straniero di Yokohama e quello sul Monte degli Ulivi, perfino il Green-Wood nella frenetica New York: tutti sono una porta per un’altra dimensione, di cui possiamo recuperare il vero significato.
B. Akunin è lo pseudonimo adottato da Grigorij Tchkhartichvili , saggista, traduttore, narratore di origini georgiane. Nato nell’ex Unione Sovietica nel 1956, dal 1958 vive a Mosca. Laureato in filologia e storia orientale, si è specializzato in lingua e letteratura giapponese, è presidente del Comitato accademico della Biblioteca Giapponese in 20 volumi e della Fondazione Puškiniana. Ha pubblicato un importante saggio sul rapporto tra letteratura e suicidio e tradotto scrittori quali Yukio Mishima; inoltre è autore della serie del detective Fandorin, pubblicata in Italia da Frassinelli, che è diventata un vero e proprio caso letterario internazionale. Tradotta in tutta Europa, in Russia ha venduto cinque milioni di copie; nel 2001, per il secondo anno consecutivo, ha valso all’autore il Premio Bestseller Nazionale Russo oltre ad altri importanti riconoscimenti. Sempre per Frassinelli, di Akunin è uscita la trilogia della suora investigatrice Pelagija.
Chiarimento
Il vecchio cimitero Donskoe (Mosca)
- Una pietra sopra, ovvero
La morte dimenticata di G. Tchkhartichvili - Uno, le labbra, due, i denti di B. Akunin
Il cimitero di Highgate (Londra)
- «It has all been “very” interesting», ovvero
La morte decorosa di G. Tchkhartichvili - La materia è primordiale di B. Akunin
Il cimitero di Père-Lachaise (Parigi)
- «Voilà une belle mort», ovvero
La morte bella di G. Tchkhartichvili - Fammi baciare le tue labbra di B. Akunin
Il cimitero straniero (Yokohama)
- Roushou Fujou, ovvero
La morte improvvisa di G. Tchkhartichvili - Shigumo di B. Akunin
Il cimitero di Green-Wood (New York)
- «Are you ok», ovvero
La morte ottimista di G. Tchkhartichvili - «Unless» di B. Akunin
Il cimitero ebraico sul monte degli Ulivi (Gerusalemme)
- Morto in porto, ovvero
La morte che non fa paura di G. Tchkhartichvili - «Happy end» di B. Akunin
Il Segreto di Federico II di Svevia : l’Ultimo Faraone
Autore/i: Dell’Aere Vincenzo; Farina Giuseppe; Osborne Peter J.
Editore: Levante Editori
introduzione degli autori.
pp. 254, nn. illustrazioni a colori e b/n, Bari
Affascinato ed avvinto, il lettore viaggia nel passato, immerso nell’atmosfera enigmatica e arcana dei riti iniziatici legati agli ordini monastico-cavallereschi.
Cos’è custodito all’interno di Castel del Monte? Federico II di Svevia aveva ricevuto dal sultano d’Egitto Al-Kamil qualcosa di molto prezioso che, invano, suo nonno e suo padre avevano cercato in Terrasanta.
Qual è l’oscuro significato celato nel criptogramma incisi nell’altare d’argento e scolpito vicino alla “porta dei leoni” della Basilica di San Nicola di Bari?
Perché in Puglia è molto diffuso il culto delle Madonne Nere? Perché i Templari ed i Cavalieri Teutonici presidiavano i santuari ad esse dedicati? Cosa dovevano “custodire”?
Muovendo da alcuni indizi, gli autori hanno ricostruito, attraversa un’accurata e dettagliata indagine storico-esoterica, il “giallo” riguardante gli ultimi giorni di vita di Federico II di Svevia, l’unico mortale ad aver sollevato “il velo di Iside”.
Dov’è morto il Puer Apulie? Dov’è sepolto il suo corpo? Nel 1240, il giorno del solstizio d’estate, gli Ordini più potenti dell’epoca, all’interno di Castel del Monte, elessero il monarca svevo loro “Gran Maestro” giurandogli eterna fedeltà. L’Imperatore aveva raggiunto la “Conoscenza Segreta”.
Le “chiavi di lettura” per scoprire il “secretum” dello Stupor Mundi sono nel…
Introduzione
- I. All’origine del sapere ancestrale: fonte della conoscenza di Federico II di Svevia II. Nel nome di Cristo Esseno e della Virgo
- III. Sulle tracce delle Madonne nere
- IV. Cattedrale di Chartres: le pietre raccontano
- V. Indagine archeologica su Castel del Monte e la Basilica di San Nicola di Bari: il mistero velato
- VI. Castel del Monte: il Secretum Lilii
- VII. Federico II, la Basilica di San Nicola ed il mistero dei Crociati
- VIII. Abbazia di Casamari: cronaca di un delitto
Glossario
Bibliografia
Ringraziamenti
L’Io e gli Altri – Psicopatologia dei Processi Interattivi
Titolo originale: The Self and Others
Autore/i: Laing Ronald D.
Editore: Sansoni Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Roberto Tettucci.
pp. 224, Firenze
Che tipo di rapporti intercorre fra le persone e le posizioni e i ruoli che esse assumono o che sono spinte ad assumere dagli altri? L’io e gli altri è uno studio delle relazioni fra le persone in situazioni spinte all’estremo. E situazioni « estreme » fon sono soltanto quelle di una stanza di tortura o di un campo di concentramento. Possono anche essere quelle della vita quotidiana e normale, entro la quale si attuano e si svolgono i rapporti fra i mariti e le mogli, i figli e i genitori. Il materiale sul quale si svolgono le sottili analisi di Laing è ricavato da una diretta esperienza clinica, ai dati della quale il lettore può accedere in prima persona, attraverso pagine umanissime. Ma nel libro di questo psichiatra e psicanalista, che si richiama alla fenomenologia e alla tematica di Sartre, non mancano discussioni di carattere filosofico, sociologico e letterario: un riesame, per esempio, dei rapporti del protagonista di Delitto e castigo con la madre e la sorella.
Ronald Laing è nato a Glasgow nel 1927. Psichiatra e psicanalista ha lavorato al dipartimento di Psychological Medicine dell’Università di Glasgow e alla Tavistock Clinic di Londra. Si è occupato di psicopatologia della schizofrenia, di problemi di dinamica familiare e sociale, ha scritto, in collaboraztone con D. Cooper, un libro sulla filosofia di Sartre (Reason and violence). Fra le opere principali, oltre a questo The Self and Others, sono The Divided Self [trad. it. L’io diviso, Torino 1969]; The politics of experience and The Bird of Paradise [trad. it. La politica dell’esperienza, Milano 1967]; Sanity, Madness and the Famil (in collaborazione con A. Esterson); Interpersonal perception (in collaboraztone con H. Phillipson e A. R. Lee).
Prefazione
Ringraziamenti
Parte prima – Modi di esperienza interpersonale
- I fenomeni di fantasia
- La fantasia e il nesso sociale
- Simulazione ed elusione dell’esperienza
- La masturbazione
- Il contrappunto dell’esperienza
- Il gelo della morte. Fenomenologia di una psicosi puerperale
Parte seconda – Forme di azione interpersonale
- Identità e complementarità
- Complementarità
- Il caso di Brian
- Il caso di John
- Conferma e disconferma
- Altri casi di conferma e disconferma
Amore tra Donne
Titolo originale: Love between women
Autore/i: Wolff Charlotte
Editore: Casa Editrice Astrolabio
prefazione dell’autrice, traduzione italiana di Liana C. Ferri.
pp. 208, Roma
Un fenomeno sociale per il fatto di essere scabroso non cessa di esistere. L’ignoranza non lo annulla; la condanna non lo risolve. Per affrontarlo rimane solo la comprensione non affetta da pregiudizio. In questo studio l’autrice fa anche di più: ne rivela l’aspetto umano in un quadro scientifico oggettivo.
Questo libro meditato e compassionevole esamina il problema dell’omosessualità femminile (“omoemozionalità”). Charlotte Wolff enuncia una teoria del lesbismo che ne mette in risalto le origini multifattoriali, ma cid che forse maggiormente incoraggia qualsiasi studioso dell’umanità è il riconoscimento di un interesse biologico, psicologico e sociale invece che definitamente psichiatrico (e quindi morboso e patologico) nel modello lesbico di sentimento e comportamento.
Amore tra donne, scritto da una psichiatra, è il primo libro autorevole interamente dedicato al problema dell’omosessualità femminile. È basato sulla dettagliata ricerca statistica dell’autrice ma è presentato in modo da farsi leggere da chiunque e non solo da chi ha cognizioni mediche. Dopo aver esaminato le teorie psicologiche che cercano di spiegare il lesbismo (¢ offrendo una sua interessante teoria), l’autrice descrive le principali caratteristiche delle lesbiche, i loro problemi sociali e d’altro genere, e le organizzazioni che esistono per aiutarle. Il libro si chiude con tre brevi autobiografie inedite di lesbiche, seguite dai commenti dell’autrice.
La dottoressa Wolff, membro della British Psychological Society, è nata in Germania orientale (oggi Polonia), ha fatto le scuole a Danzig (Gdansk) e ha studiato medicina in varie università tedesche laureandosi nell’università di Berlino. Nel 1933 ha lasciato la Germania per Parigi dove si è dedicata alla ricerca sui tratti della mano e sul gestire in relazione al temperamento e alla mentalità. Ha lavorato a questa ricerca con il professor Henri Wallon e altri psichiatri francesi fino al 1936 quando Aldous Huxley e la sua prima moglie Maria si adoperarono per farla trasferire a Londra. Si èinteressata attivamente al problema dell’omosessualità femminile durante tutta la sua vita professionale e si è dedicata per un buon numero di anni a vaste ricerche sull’argomento.
Prefazione
PARTE PRIMA – VERSO UNA NUOVA TEORIA
1. L’ambiente
2. Alcune teorie psicologiche della omosessualità
3. Una teoria del lesbismo
- “Gender identity” e lesbismo
- Identità sessuale e lesbismo
- Un punto di vista psicologico
- Il punto di vista esistenzialista
- Reazioni alle pressioni sociali
- La storia primitiva e la lesbica
- Le tendenze emozionali della lesbica
PARTE SECONDA – LA RICERCA
4. Il metodo di indagine
5. L’intervista
- Commento (I)
- Commento (II)
6. L’impatto della famiglia
7. La lesbica tipica
- Ageoressività
- Maltrattamenti, irascibilità e violenza
- Inibizione
- Timidezza
- Suppestionabilità
- Adattabilità
- Sintomi di stress
- Sessualità
- Sommario
8 Le lesbiche – Una minoranza
9. Tre autobiografie di lesbiche
- Autobiografia sentimentale 1
- Commento (I)
- Autobiografia sentimentale 2
- Commento (II)
- Autobiografia sentimentale 3
- Commento (III)
- Appendice
Bibliografia
I Nomi del Mondo – Santi, Demoni, Folletti e le Parole Perdute
Attraverso i nomi del mondo affiorano miti, favole e leggende; si muovono mondi perduti e creature fantastiche.
Autore/i: Beccaria Gian Luigi
Editore: Giulio Einaudi Editore
pp. XXXII-316, Torino
Gian Luigi Beccaria ha ridato vita a quel repertorio di parole perdute, che nel tempo sono state nomi di fiori, piante, animali, fenomeni atmosferici, oggetti quotidiani. Sono i nomi del mondo che lasciano affiorare miti, favole e leggende;dove si muovono mondi perduti e creature fantastiche.
Di parole ne sono morte a centinaia, in Europa, nel nostro secolo. Con la fine della civiltà contadina si sono estinti interi settori di quel vocabolario popolare che ha dato i nomi, nel corso del tempo, a piante, fiori, animali, fenomeni atmosferici, oggetti quotidiani. Gian Luigi Beccaria ha ricostruito i tratti di questo mosaico perduto riannodando trame dimenticate ma a lungo radicate nel sottofondo della nostra cultura, parole ancora vive o malvive qualche generazione fa e poi di colpo sommerse. È il sacro il tema portante che unisce e raccorda i segmenti compositi del variegato intreccio linguistico: dietro alle parole si intravvedono le corrispondenze tra il nome e un soprannaturale incombente, una magia sottostante, il “mondo di sopra” e il “mondo di sotto”, positivo e negativo, ordine e disordine, paradiso e inferno. Attraverso i nomi del mondo affiorano miti, favole, riti e leggende, si muovono demoni, folletti, e creature fantastiche. Superstizioni e credenze secolari hanno fatto sedimentare un repertorio ricchissimo di parole-spie, “fossili” che testimoniano le esperienze dei nostri antenati e che risuonano tuttavia vivaci nella contemporaneità, continuando a dare un senso a quel che ci circonda.
Gian Luigi Beccaria, linguista e critico letterario, ha pubblicato per Einaudi L’autonomia del significante (1975 e 1989), I nomi del mondo (1995 e 2000), Tra le pieghe delle parole (2009), Il mare in un imbuto (2010), Mia lingua italiana (2011), Alti su di me. Maestri e metodi, testi e ricordi (2013), L’italiano che resta (2016) e curato il Dizionario di linguistica e filologia, metrica, retorica (1994, 1996 e 2004).
Abbreviazioni
Criteri di trascrizione fonetica
- I. Homo nominans
- II. La nominazione popolare
- III. Miti pagani e miti cristiani
- IV. Diavoli, demoni, folletti
- V. Il diavolo nella zoonimia popolare
- VI. Il diavolo nella fitonimia popolare
Indice analitico
Indice dei nomi
L’Anticristo
Autore/i: Baget Bozzo Gianni
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
pp. 144, Milano
Per la Chiesa cattolica Satana è un protagonista di tutto riguardo, e non valgono le negazioni della teologia postconciliare a nascondere la verità essenziale: Satana è il deuteroagonista del Cristianesimo, è colui senza il quale il Cristianesimo non sarebbe esprimibile.
In questo libro Gianni Baget Bozzo richiama gli odierni uomini di Chiesa alle loro gravi responsabilità. Hanno fatto morire la figura Spirituale del sacerdote e gli hanno assegnato un ruolo esclusivamente sociale: «deve diventare Orso Balu con gli Scout, operatore turistico, esperto in generalità», senza più essere in grado di esercitare il suo compito specifico, quello di introdurre al Mistero. Hanno svuotato le parrocchie della vita spirituale e le hanno orientate sempre più verso la beneficenza e il turismo religioso. Hanno costruito la Chiesa delle commissioni e delle sottocommissioni, dei segretariati e delle circolari, la cui finalità è «aiutare i poveri, gli emarginati ed emarginare quelli che non lo sono». Hanno trasformato la Chiesa da corpo di Cristo in una immensa organizzazione non governativa. Dal pulpito non parlano più del Dio provvidente e giudice, della grazia e della vita eterna, ma solo di etica e di solidarietà umana. Hanno abbandonato la gloriosa tradizione metafisica delle cattedrali del pensiero cristiano e l’hanno sostituita con l’utopia della non violenza.
Ma chi è il responsabile ultimo di tutto ciò? chi sta dietro a questa svendita ecclesiastica a buon mercato del patrimonio accumulato lungo secoli di santità? Senza mettere in gioco la figura di Satana, del grande avversario di Cristo, questi interrogativi sono destinati a rimanere senza risposta.
Gianni Baget Bozzo è nato a Savona nel 1925. Dopo una lunga militanza culturale nella DC, negli anni ’61-62 ha svolto attività politica combattendo contro il vincolo dell’unità dei cattolici e incontrando l’opposizione della gerarchia ecclesiastica, Dopo questa esperienza abbandona la politica, si laurea in teologia e nel 1967 prende i voti, Convinto della necessita della comunicazione sociale, collabora a varie testate. Nell’64 si candida alle europee nella lista socialista. Viene eletto e resta al Parlamento europeo sino al ’94. Nell’85 viene sospeso a divinis fino al “94, e cioè alla scadenza del mandato e quando l’unità dei cattolici è venuta meno. Attualmente collabora a «il Giornale» e «Panorama». Fra le sue recenti opere di saggistica religiosa: Dal sacro al mistico (1981); Dio creo l’uomo (1985); Prima del Bene e del Male (1947); L’uomo, l’angelo e il demone (1984); La metamorfosi della cristianità (1991); La nuova terra (1993); Buona domenica. Commenti al Vangelo di Matteo (1995); Dio e l’Occidente. Lo sguardo nel divino (1995); Il futuro del cattolicesimo. La Chiesa dopo papa Wojtyla (1997); Il Dio perduto (1999).
Parte prima
IL «SOLE DI SATANA»
- La recezione del Vaticano II
- La fine della passività cristiana
- La salvezza delle anime
- Il silenzio su Dio
- Il nichilismo neocristiano
- Il ruolo della teologia
- La mistica
- La liturgia
- Gesù
- Il prete
- La donna prete
- Il papato
Parte seconda
LA POTENZA DEL MALE
- Dalla Trinità al monoteismo
- Il «principe di questo mondo»
- Satana est, ergo Deus est?
- Il mistero di SatanaSatana e la modernità
- Satana e il peccato umano
- La Redenzione
- L’Anticristo
Il “Genio d’Israele” – L’Azione Distruttrice dell’Ebraismo
Autore/i: Evola Julius
Editore: il Cinabro Editore
introduzione di Pietro Corvo.
pp. 304, Catania
Dall’introduzione:
«Quando è stato completato il lavoro di reperimento di questi articoli dedicati da Evola all’ebraismo e pubblicati sulla rivista di Giovanni Preziosi La Vita Italiana, in un primo momento, seri dubbi ci erano sorti sull’opportunità della loro ristampa. Si voleva evitare di fornire un involontario contributo all’opera di demonizzazione cui è stata sottoposta la figura di Julius Evola: al quale si è applicato il marchio del razzista e dell’antisemita, cancellando cost in un sol colpo la sua magistrale esposizione, in opere fondamentali, della dottrina tradizionale, nei suoi principi e nelle sue forme storiche realizzate.
Quale senso può avere, oggi, rimettere in circolazione articoli che Evola scrisse oltre cinquant’anni fa, spinto da contingenze storiche particolari e, per giunta, firmati quasi tutti con lo pseudonimo Arthos? Non sarebbe meglio lasciare questi scritti alla polvere delle biblioteche, evitando di alimentare le già tanto forti prevenzioni nei confronti del loro autore?
È da simili considerazioni che nascevano i nostri dubbi. Ma dato che la nostra ingenuità non arriva al punto da farci pensare che coloro che avversano Evola lo fanno solo per mancanza di informazioni sull’insieme della sua opera; ed essendo noi lontani dall’attribuire la buona Sede ai vari killer intellettuali annidati nelle redazioni della penisola?, ci è sembrata superflua ogni esitazione nel far conoscere direttamente il pensiero di Evola su un tema cosi scottante e delicato come quello dell’”antisemitismo”.[…]»
Introduzione
Nota bibliografica
L’AZIONE DISTRUTTRICE
- Inquadramento del problema ebraico
- L’azione distruttrice dell’Ebraismo nel campo della cultura
- Ebraismo distruttivo: scienza, letteratura, musica
- Moralità ebraiche
- Aspetti della “doppia verità” giudaica
- La scienza ebraica, la teoria della relatività e la “catarsi demonica”
GUERRA OCCULTA E “PROTOCOLLI”
- Il processo ebraico di Berna e l’autenticità dei “Protocolli”
- Trasformazioni del “Regnum”
- La volontà di potenza ebraica e l’autenticità dei “Protocolli”
- “Confusione delle lingue” – Un attacco ebraico contro la cristianità
- Guerra occulta nell’antichità – Roma, i “Libri Sibillini” e ebraismo
- I Cristiani e il Talmud
- “La guerra occulta” (Ebrei e massoni alla conquista del mondo)
- Israele prepara la guerra?
- Bilancio della guerra mondiale
- Una vittima d’Israele
- L’ebreo Trotsky e la “Rivoluzione permanente”
- L’ebreo Ludwig getta la maschera
- Israele contro le nazioni
- L’ebreo Disraeli e la costruzione dell’impero dei mercanti
- Volto e genesi della “British-Israel World Federation”
L’ANTISEMITISMO
- Gli Ebrei in Italia e il vero problema ebraico
- Israele: il suo passato, il suo avvenire
- Panorama della Mostra Antiebraica di Monaco
- L’ebraismo nel mondo antico
- Specchio dello spirito ebraico
- Il confusionismo antisemita quale strumento della guerra occulta
- Il nuovo Convegno internazionale antiebraico di Erfurt
- Schieramenti dell’antisemitismo francese
- La tragedia dell’antisemitismo francese
- La tragedia della “Guardia di Ferro” romena: Codreanu
Indice
Paralinguistica e Cinesica
Linguisti, antropologi, psicologi, educatori e psichiatri alla ricerca delle leggi che regolano la comunicazione attraverso i gesti, la mimica, la posizione del corpo, i toni, le inflessioni, gli accenti, i ritmi vocali.
Autore/i: Autori vari
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
prima edizione, introduzione all’edizione italiana di Umberto Eco e Ugo Volli, a cura di Sebeok Thomas A., Hayes Alfred S., Bateson Mary Catherine, traduzione dall’inglese di Carlo e Alessandro Baraghini, titolo originale: Approaches to Semiotics.
pp. 420, Milano
«I saggi e le discussioni raccolti in questo libro (insieme alla vastissima bibliografia che si può considerare esaustiva a tutto il 1964 – per le ricerche successive tenteremo di dare qualche
indicazione in questa introduzione) forniscono il materiale per impostare la risposta a due importanti problemi semiotici.
1. Se la semiotica è una disciplina che deve spiegare con metodi omogenei tutti i possibili sistemi comunicativi (tra i quali la lingua verbale, studiata dalla linguistica, costituisce solo uno dei modi di comunicazione – anche se il più importante e quello più atto ad accollarsi funzioni di esplicazione metasemiotica) allora diventa urgente trovare modalità comunicative – e quindi codici e sistemi – anche là dove si riteneva che esistessero comportamenti naturali, o comunicazione istintiva, non controllata da regole, non dipendente da convenzioni sociali, al puro livello fisiologico del rapporto stimolo-risposta. […]
2. Se accettiamo una partizione fondamentale proposta da Hjelmslev, ogni atto semiotico si stabilisce attraverso un rapporto tra il piano dell’espressione e quello del contenuto. […]» (Dall’introduzione all’edizione italiana)
Introduzione all’edizione italiana di Umberto Eco e Ugo Volli
Prefazione
- Sul modo in cui il paziente comunica con il medico sulla propria malattia di Peter F. Ostwald
- Dibattito sulla psichiatria – Ricerca psicologica nell’area extralinguistica di George F. Mahl e Gene Schulze
- Dibattito sulla psicologia – Paralinguistica e cinesica: prospettive pedagogiche di Alfred S. Hayes
- Dibattito sull’insegnamento delle lingue -Paralinguistica, cinesica e antropologia culturale di Weston La Barre
- Dibattito sull’antropologia culturale – Problemi di linguaggio emotivo di Edward Stankiewicz
- Dibattito sulla linguistica – Vicissitudini dello studio del processo totale di comunicazione di Margaret Mead
Lista dei partecipanti
Il Rifiuto di Vivere – Anatomia del Suicidio
Autore/i: Crepet Paolo; Florenzano Francesco
Editore: Editori Riuniti
presentazione alla nuova edizione di Paolo Crepet, introduzione degli autori, collana: Primo Piano.
pp. 198, 5 tabelle in b/n, Roma
Negli ultimi anni il numero dei suicidi è aumentato sia nei paesi europei che in Italia, con tassi di crescita inquietanti soprattutto tra i giovani. Il fenomeno, che un tempo sembrava riguardare prevalentemente i paesi scandinavi o mitteleuropei, si sta diffondendo anche tra culture e genti considerate finora relativamente immuni. Uccidersi, o tentare di farlo, è espressione di una malattia della mente, di uno stato depressivo individuale, oppure è una scelta razionale di fronte a condizioni di vita disperate? Come è possibile prevenire il suicidio?
Questo volume, profondamente aggiornato e rivisto a nove anni dalla sua prima edizione, prende in esame un fenomeno tragico nei suoi vari aspetti, in Italia e all’estero: il suicidio (e il tentato suicidio) tra i giovani e gli anziani; l’importanza e l’influenza dell’informazione; le questioni connesse con il lavoro e la sua mancanza; il suicidio nella realtà di vita “confinata” (ospedali, prigioni, caserme); l’influenza dei fattori genetici, biologici, psicodinamici; le possibili strategie preventive.
Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, è docente di psicopatologia dell’adolescenza presso l’Università di Napoli e di culture e linguaggi giovanili presso l’Università di Siena. Tra i suoi libri ricordiamo Le malattie della disoccupazione (1990), Le dimensioni del vuoto. I giovani e il suicidio (1993), Cuori violenti. Viaggio nella criminalità giovanile (1995), Solitudini. Memoria di assenze (1997) e, con Giancarlo De Cataldo, I giorni dell’ira. Storie di matricidi (1998)
Francesco Florenzano, psicologo e gerontologo, è stato consulente del ministero di Grazia e Giustizia per un programma di prevenzione del suicidio nelle carceri italiane. Dirige l’Università popolare di Roma. Tra le sue opere: Disagio sociale ed emarginazione (1986), Scenari per una nuova educazione permanente (1996).
Introduzione
I. Il suicidio in Italia dall’Ottocento a oggi
- Dall’unità d’Italia alla seconda guerra mondiale
- Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri
- Aspetti particolari dell’andamento del suicidio in Italia
II. Geografia ed etnologia della disperazione. Il suicidio nel contesto internazionale
- Le difficoltà metodologiche
- La dimensione internazionale del fenomeno
- Le differenze nella diffusione del suicidio nei diversi paesi: ipotesi interpretative
III. La paura di vivere. Il suicidio nell’adolescenza
- Isabella
- Le dimensioni internazionali del fenomeno
- Rapporto fra suicidio e tentato suicidio
- Fattori che influenzano il suicidio ed il tentato suicidio tra i giovani
- Il suicidio fra gli studenti
- Fattori predisponenti e fattori precipitanti
- Perchè il suicidio è in aumento fra i giovani?
IV. Suicidio e comunicazione di massa. Il fenomeno dell’imitazione
- L’imitazione
- Si può parlare di un rapporto causa-effetto?
- Si può fare informazione sul suicidio senza indurlo?
V. Suicidio, occupazione e disoccupazione
- Edoardo
- Condizioni sociali, lavoro e miseria
- Le condizioni non lavorative
- Suicidio, tentato suicidio e disoccupazione
- Disoccupazione e suicidio in Italia
VI. L’angoscia di sopravvivere. Anziani e suicidio
- Marco
- La vecchiaia negata
- Fattori predisponenti e fattori precipitanti
VII. La seduzione della libertà. Suicidio e controllo sociale
- Il suicidio in carcere
- Il suicidio nelle caserme
VIII. Suicidio e malattie mentali
- L’ambiguità del concetto clinico di suicidio
- Genetica del suicidio: ipotesi, suggestioni e limiti
- Verso una psicobiologia del suicidio?
- Carla
- Suicidio e malattie mentali
- Il suicidio tra gli alcolisti
- Ricerca psicobiologica e suicidio: alcune considerazioni etiche
IX. Prevenzione del rischio suicidario
- Problemi metodologici che ostacolano l’efficacia della prevenzione del rischio suicidario
- Caratteristiche generali della popolazione a rischio suicidario
- Suicidio e malattie organiche
- Alcune caratteristiche distintive dei sottogruppi ad “alto rischio suicidario”
- Il ruolo della scuola, delle associazioni assistenziali e dei medici di base
- Quale prevenzione?
- Il contributo dell’Organizzazione mondiale della sanità
- Le conseguenze del suicidio
Appendice
Bibliografia
Oki Do Invito al Vero Yoga – La Filosofia Pratica Globale Ideale per lo Sviluppo di una Vita Naturale Veramente Umana
Autore/i: Oki Masahiro
Editore: Edizioni Cometa
seconda edizione, testo italiano a cura di Alfredo D’Angelo, note bibliografiche, introduzione e traduzione di Yuji Yahiro, prologo dell’autore.
pp. 120, Roma
“Il proposito principale della filosofia pratica Oki do non è quello di condurre alla salvazione o alla perfezione individuale.
Gli esseri umani sono nati per offrire servizio e donare il loro contributo alla società.
Dedicare la nostra vita a restituire ciò che abbiamo ricevuto ci guida sulla via dell’equilibrio: questo è il modo naturale di vivere secondo Oki do”.
“Per l’essere umano la via pin naturale di vivere 2 quella che si manifesta attraverso l’amore e l’aiuto reciproco, insegnando gli uni agli altri, imparando gli uni dagli altri, vivendo ed evolvendo in comune prosperità.
L’Oki do esiste per spiegare tutto questo, poichè la prosperità comune è il vero significato dell’armonia, e cioè del vero Yoga. Solo a questa condizione può realizzarsi un mondo di Pace”.
Nell’invito del maestro Masahiro Oki a intraprendere un percorso di studio che conduca a comprendere e interpretare lo Yoga nel suo significato più profondo e più vero, egli afferma: “Quelli che pensano di poter prati- care Yoga senza manifestare amore e dedicarsi a una pratica di servizio, non possono com- prenderne il vero significato. Ignorando lo sviluppo di un cuore dedito al servizio per la società si può forse raggiungere alti livelli di miglioramento personale del corpo e della mente, ma questo non è sufficiente. L’Oki do insegna che studiare e praticare il vero Yoga dipende da quanto ci si dedica alla società, da quanto si è capaci di rendere, a fronte del debito che si è contratto con essa”.
Solo dalla capacità di amare, e cioè di sviluppare e manifestare nelle proprie azioni la più grande forza coesiva degli esseri umani e della loro società, si può quindi misurare il livello della propria evoluzione.
Nell’insegnamento e nell’esempio di vita del maestro Oki il vero Yoga è la via della ricerca della Verità, dello sviluppo e della riunificazione del corpo e del cuore per la salvazione di se stessi; ma è anche la via dell’Amore, la via del servizio verso gli altri e, grazie a questo, della riunificazione con la Natura, con l’Universo, con Dio.
L’Oki do non va confuso con un metodo di pratica, con un tipo di Yoga: è piuttosto una filosofia pratica globale, che attraverso un percorso di ricerca graduale e consapevole, adatto a tutti e svolto in prima persona, invita a valorizzare al massimo il dono della vita umana, trovando nella sua dimensione sacra la gioia più pura e la chiave per una prosperità che sia comune a tutti gli esseri viventi.
“Oki do, invito al vero Yoga, viene pubblicato per la prima volta nel 1980 in occasione del VI Incontro internazionale dell’associazione degli Insegnanti di Yoga e, insieme, del I convegno mondiale di Zen Yoga, tenuti in Giappone in quello stesso anno.
Sono più di ottanta i titoli pubblicati dal maestro Masahiro Oki nella sua vita e di fatto questo è il suo ultimo libro (un successivo e definitivo manoscritto andrà completamente bruciato nel 1984 ad opera di un giovane squilibrato). Quando il suo discepolo, il maestro Yuji Yahiro, che si è poi prodigato in una spinta eccezionale per la comprensione dell’insegnamento dell’Oki do, gli chiede dei libri, “Oki do, invito al vero Yoga” è unico che porta la sua firma autografa.
Quanti, negli anni che hanno seguito la morte del maestro Oki, hanno voluto cogliere i principi del suo insegnamento, hanno trovato in questo testo l’essenza del suo messaggio, le risposte alle proprie domande e l’ispirazione a seguirne le impronte. La speranza di chi ha lavorato alla sua pubblicazione quella che possa essere valorizzato da tutti coloro che vogliono dedicare la propria vita alla creazione di un mondo di pace, consapevoli che il primo passo in questa direzione deve essere compiuto all’interno di se stessi.
NOTE BIOGRAFICHE
INTRODUZIONE di Yuji Yahiro
CAPITOLO I
- Per raggiungere il satori è necessario avviare un percorso
- di studio graduale; l’Oki do invita a farlo sviluppando
- al massimo le proprie capacita, passo dopo passo
CAPITOLO II
- Studiamo l’Oki do passo dopo passo, perchè la nostra vita
- e quella di tutti gli esseri viventi evolva in comune
- prosperità, perché, libero da ogni tensione, il nostro cuore
- possa manifestare armonia assoluta
CAPITOLO III
- Qual’è il significato dell’allenamento secondo l’Oki do?
- Come svolgerlo? Per rendere naturali il corpo e il cuore occorre
- sviluppare sensibilità, attraverso l’esperienza della vita quotidiana
CAPITOLO IV
- Attraverso lo studio della filosofia Oki do possiamo
- sviluppare la nostra capacita di pensare. Solo grazie allo studio
- svolto in modo mikkyo possiamo comprendere la verità
CAPITOLO V
- Dobbiamo incorporare i principi dell’Oki do nella pratica
- quotidiana se vogliamo realizzare una vita veramente degna dell’essere umano
- Possiamo liberarci dalla malattia grazie alla pratica
- dell’Oki do, armonizzando la condizione fisica e dello
- stato d’animo. Solo collaborando con Vattivita della forza
- vitale potremo manifestare un vero spirito religioso
CAPITOLO VII
- Il mio karma attraverso lo Yoga
CAPITOLO VIII
- Una vita dedicata alla ricerca della Verita
APPENDICE
- I principi di studio dell Oki do
NOTE
GLOSSARIO
Dio Esiste Io l’ho Incontrato
Titolo originale: Dieu existe, je L’ai rencontré
Autore/i: Frossard Andrè
Editore: SEI – Società Editrice Internazionale
traduzione di Giovanni Visentin.
pp. 152, Torino
«Una testimonianza impressionante». «Una misteriosa esperienza del divino». Con simili espressioni la stampa internazionale ha accolto questo libro che, daila sua pubblicazione, nel febbraio del 1969, si è installato saldamente alla testa della classifica dei best seller francesi.
Al volume è stato attribuito, tra gli altri, il Grand Prix Catholique 1969 de Littèrature.
Per darci il racconto del “fatto” che ha cambiato radicalmente la sua vita, Andrè Frossard ha atteso trent’anni. «Prima di scrivere» ha detto in una intervista al Figaro Littèraire «ho atteso di avere un passato, perchè non ci fosse alcun dubbio sulla “solidità” del mio spirito».
«Ce n’è abbastanza» ha commentato Le Monde «perchè nessuno possa mettere in dubbio la sincerità) di questa deposizione».
Se Frossard, oggi, si è deciso a parlare è anche perchè, dice, «ho finito per persuadermi che un testimone che venga a conoscere la verità su un processo è in obbligo di dirla… Ora, si da il fatto che io conosca, per un caso straordinario, la verità sulla più dibattuta delle cause e sul più antico dei processi: Dio esiste. Io l’ho incontrato».
Allevato nell’ateismo più integrale e tranquillo in una famiglia con ascendenze ebree e protestanti, per Andrè fu sperimentata quella pedagogia che avrebbe dovuto creare l’uomo nuovo, quello per cui «il problema di Dio non si pone neanche più».
Eppure, aveva vent’anni, entrato per caso alle diciassette e dieci in Una Cappella del Quartiere Latino, quasi ad ingannare l’attesa di un appuntamento galante in programma per quella sera, Frossard usciva cinque minuti dopo trasformato in un «bambino pronto per il battesimo».
Fu un attimo di indicibile stupore un bagliore accecante, una «folgorazione silenziosa», i cui effetti durano ancora.
Non mi sono mai abituato ha scritto all’esistenza di Dio Ora giornalista tra i più noti di Francia – una sua rubrica. Le billet de Frossard, appare ogni giorno sul più diffuso quotidiano di Parigi – è autore di numerosi volumi di successo Nessun altro suo libro, però, ha conosciuto la fortuna di questo. Le duecentomila copie vendute in sei mesi nella sola Francia hanno sorpreso molti tra gli stessi cattolici che consideravano il genere conversioni decisamente scaduto, ormai quasi anacronistico.
Anche se da certi ambienti, con l’abituale, grossolano semplicismo, si è tentata una strumentalizzazione del volume, decisamente respinta dall’Autore, non vi è nulla di moraleggiante o apologetico in queste pagine «scritte con una penna pudica e tenera, nelle quali i lettori troveranno più di una volta mescolato ad un humour alla Chesterton la traccia del soprannaturale» (Le Monde).
Frossard stesso confessa di essersi messo riluttante al lavoro, ben sapendo, come già Bernanos avvertiva, che i convertiti sono ingombranti. Ma per quanto «fosse desideroso di mettersi in regola con lo spirito del tempo, che apprezza sempre meno gli interventi del divino nella vita quotidiana», decisosi a scrivere Frossard non ha potuto fare altro che esporre umilmente e serenamente i fatti. Così come avvennero.
Egli non ha scritto per convincere qualcuno o per dimostrare qualcosa. Passato. ormai, il tempo dei libri che pretendevano di dimostrare con A + B l’esistenza o l’inesistenza di Dio, Frossard scrive unicamente per rendere testimonianza.
Forse anche in questo porsi come umile, oggettivo tèmoignage sta, crediamo, la forza sconcertante di un documento «a dir poco insolito», secondo l’espressione di un grande giornale inglese.
Sentimenti Economici – Adam Smith, Condorcet e l’Illuminismo
Economic Sentiments: Adam Smith, Condorcet and the Enlightenment
Autore/i: Rothschild Emma
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione dell’autrice, traduzione di Giovanni Grussu.
pp. 408, Bologna
Dal punto di vista dei «sentimenti economici» il mezzo secolo che va dal 1770 al 1820 fu un periodo caratterizzato da passioni e paure: entusiasmo per il piano di eguaglianza, libertà e giustizia sostenuto da Adam Smith, ansia per quello che Napoleone descrisse come il nuovo sistema di «libertà di commercio per tutti». Nel brillante affresco d’epoca che si compone in questo libro le idee dei grandi economisti rivoluzionari vengono riprese nell’intento di ricostruire il paesaggio reale del pensiero politico ed economico del tempo. Una rilettura originale delle opere di Smith, di Condorcet e delle idee illuministiche: nel collocare il dibattito economico liberista all’interno delle teorie politiche, filosofiche e religiose coeve l’autrice mette in risalto come quelle teorie economiche fossero anche teorie morali, che esprimevano un progetto complessivo dell’uomo e della società. Ed è qui che la riflessione tocca anche l’oggi: il mondo del capitalismo vittorioso e globale – sostiene Emma Rothschild – trarrebbe vantaggio da una rimeditazione di quelle prospettive economiche ma anche filosofiche e morali, come pure da un richiamo alla forza immaginativa e alla concretezza non arida che furono tipiche dell’economia politica del Settecento.
Emma Rothschild dirige il Centre for History and Economics di Cambridge ed è Fellow del King’s College. Le sue ricerche si sono concentrate sulle origini e sulla storia dell’economia politica.
Introduzione
I. Inclinazioni economiche
- Storia dei sentimenti
- Una società civilizzata e commerciale
- Un animo intrepido
- Le due forme di illuminismo
- Il diavolo in persona
- Eroiche disposizioni mentali
- Una specie di brivido interiore
- La fredda luce della ragione e il calore della vita economica
- Guardando lo stato come in un dipinto
- Indulgenza e indifferenza
- La luce della storia
- L’illuminismo e il presente
II. Adam Smith e l’economia conservatrice
- «Questo famoso filosofo»
- La Scozia negli anni ’90
- Libertà politica e libertà economica
- Il generoso compenso del lavoro
- «Un liberalismo razionalistico a senso unico»
- I veri sentimenti di Smith
III. Il commercio e lo stato
- Una dipendenza reciproca
- Scarsità, penurie e carestie
- Povertà ed equilibrio generale
- Le politiche di Turgot contro la carestia
- Interpretazioni di Smith e Turgot
- Il lasso di tempo
IV. Apprendistato e insicurezza
- Una strana avventura
- «Non è che equità, inoltre»
- Corporazioni e competizione
- Istruzione e apprendistato
- Uno stato di minorità
- Apprendistato: una digressione sul commercio degli schiavi
- Una giurisprudenza incerta
- Storia e istituzioni
V. La «mano invisibile e sanguinaria»
- L’invisibile mano di Giove
- «Trema, o triste re!»
- Intenzioni e interessi
- Influenza politica
- I sistemi clericali
- Lo «stoicismo» di Smith
- Ordine e disegno
- Un espediente persuasivo
- Spiegazione e comprensione
- Il massimo valore possibile
- Ordini evoluti
- Due difetti del pensiero liberale
VI. Scelta politica e scelta economica
- Raton era piuttosto sorpreso…
- La generale interdipendenza economica
- Dare l’impressione di non fare niente
- L’animo scoraggiato
- Povertà, tasse e fabbriche malsane
- Metodi formali
- Scelta sociale e processi economici
- Discussioni e costituzioni
- Pelio e Ossa
VII. Condorcet il conflitto di valori
- Una ragione fredda, descrittiva, cartesiana
- Diversità e uniformità
- La catena indissolubile
- Un conflitto civile
- Universalismo incoerente
- Le virtù domestiche
- L’illuminismo immaginario
- La libertà di pensiero e parola
VIII. Un mondo orfano
- Un illuminismo diverso
- Smith e Condorcet
- Incertezza e indecisione
- Un sistema di sentimenti
- Una discussione politica civilizzata
- Sentimenti economici
- Un mondo non restaurabile
- Un’eguaglianza accettabile
Indice dei nomi
Dialettica della Fede
Autore/i: Vannini Marco
Editore: Editrice Le Lettere
prefazione dell’autore, in copertina: Piero del Pollaio,
« Fede », 1470 (Firenze degli Uffizi).
pp. 162, Firenze
«Solamente quando si ha fede si pensa; chi non ha fede non pensa; pensa solamente colui che ha fede», si legge nella Chandogya Upanishad (VII, 19).
Anche nel mondo cristiano – da Meister Eckhart a Hegel, passando per san Giovanni della Croce – è presente la consapevolezza che non vi sia pensiero senza fede, ma anche, per contro, che neppure vi sia fede senza pensiero.
Contrariamente all’opinione comune, infatti, la fede non e affatto credenza, produttrice di rappresentazioni religiose, sostitutive del sapere scientifico e destinate al conflitto con esso, ma distacco, ovvero movimento della ragione
verso l’Assoluto, che nega ogni rappresentazione e toglie via ogni elemento accidentale dell’anima, conducendo così alla scoperta dello spirito.
Marco Vannini ha edito numerosi testi di grand mistici, medievali e moderni, e prodotto importanti studi, tra cui ricordiamo la Storia della mistica occidentale. Dall’Iliade a Simone Weil (Milano, 20102).
Per Le Lettere ha pubblicato: La morte dell’anima. Dalla mistica alla psicologia (2004); Tesi per una riforma religiosa (2006); Mistica e filosofia (2007); Sulla grazia (2009); La mistica delle grandi religioni (2010).
Prefazione
I. Fede come distacco in Eckhart
II. La fede come “notte oscura”
III. Il concetto hegeliano della fede
IV. Il contenuto cristologico della fede
Conclusione
Idice dei nomi
Da Dove Viene la Vita – Il Mistero dell’Origine sulla Terra e in Altri Mondi
Titolo originale: The Fifth Miracle
Autore/i: Davies Paul
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Giovanni Sabato.
pp. 330, illustrazioni b/n, Milano
« Paul Davies è uno dei pochi grandi scienziati che ha il dono di saper scrivere per tutti. Da dove la vita è una delle sue opere migliori… » (The New York Times)
Come è iniziata la vita? È solo un bizzarro accidente chimico o è qualcosa di iscritto nelle leggi fondamentali dell’universo, destinato a emergere ovunque le condizioni lo consentano?
È un interrogativo al quale gli scienziati non sono ancora riusciti a dare una risposta definitiva, la domanda ultima, il mistero che, se svelato, potrebbe indurci a rivedere le cause e i fini della nostra esistenza.
In questo libro Paul Davies ripercorre le tappe storiche di una ricerca iniziata con Aristotele e tuttora aperta. Il recente ritrovamento di «fossili viventi» negli strati caldi della crosta terrestre e la scoperta di possibili tracce di batteri in una meteorite marziana hanno costretto gli studiosi a riesaminare le loro idee sulla biogenesi. Dati sempre più numerosi indicano, infatti, che il primo organismo è vissuto a grandi profondità, in ambienti un tempo ritenuti del tutto inospitali, e che i microbi intrappolati nella roccia hanno viaggiato tra la Terra e Marte, e chissà in quali altri luoghi dello spazio.
Tra le ipotesi sull’origine della vita, Davies privilegia – con stile vivace, ricco di esempi chiari ed efficaci – la teoria della genesi dallo spazio, contemplando la possibilità di un universo autorganizzato e governato da leggi che favoriscono l’evolversi della materia in direzione della vita e dell’intelligenza. Un universo in cui l’emergere di esseri pensanti e parte integrante e fondamentale dello schema generale delle cose, un universo «in cui non siamo soli».
Prefazione
Il significato della vita
La misteriosa origine della vita
- Che cos’è la vita?
- La forza vitale e altre nozioni screditate
- La storia dell’antica molecola
- I microbi e la ricerca dell’Eden
Contro la marea
- Il principio della degenerazione
- Da dove proviene l’informazione biologica?
- Il dislivello di entropia: la gravita come sorgente dell’ordine
Fuori dal fango
- L’albero della vita
- I tre domini della vita
- I più antichi fossili nella roccia
- La generazione spontanea
- Ricreare il brodo primordiale
- Il caso e l’origine della vita
Il messaggio nella macchina
- Replicare, replicare!
- Vivere la vita
- Il codice genetico
- Ricevere il messaggio
- Un codice nel dice?
Prima l’uovo o la gallina?
- L’RNA prima
- L’RNA dopo
- L’autorganizzazione: qualcosa in cambio di niente?
La pista cosmica
- Polvere di stelle negli occhi
- La chimica cosmica
- La genesi dallo spazi
- L’impatto
- L’effetto Sisifo
I supermicrobi
- A qualcuno piace caldo
- La vita nel mondo sotterraneo
- L’ascesa dagli inferi
- Mangiare la roccia
- Il resto è storia
Marte: rosso e morto?
- Una brutta meta per una vacanza
- Il diluvio
- La serra marziana
- C’è mai stata vita su Marte?
- C’e ancora vita su Marte?
- Le meteoriti marziane
- Tracce di vita?
- Morbo assassino dal pianeta rosso!
La panspermia
- La sopravvivenza nello spazio
- La vita è arrivata in una meteorite?
- La vita sulla Terra è giunta da Marte?
- La vita terrestre è arrivata su Marte?
Un universo predisposto alla vita?
- La vita ha mai avuto un inizio?
- Le leggi della natura sono organizzate a favore della vita?
- Darwinismo a oltranza?
- Una scala del progresso?
- L’intelligenza è predestinata?
Note
Indice analitico
Infinito – Raccontare la Matematica
Autore/i: Bottazzini Umberto
Editore: Società Editrice Il Mulino
pp. 280, nn. fig. b/n, Bologna
“La matematica è la scienza dell’infinito” (Hermann Weyl)
L’infinito è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri. Per Nietzsche non c’è niente di più terribile. Più prosaicamente, per gli Accademici di Berlino e una teoria che vale i cinquanta ducati del premio che hanno bandito a un secolo dalla nascita del calcolo Infinitesimale. Dalla storia di quel premio ha inizio un viaggio nell’infinito che si nasconde nelle pieghe del ragionamenti di Zenone e del paradossi di Galileo. Nella filosofia di Aristotele e Democrito. Nel metodo di Archimede, nella guerra dei gesuiti contro gli indivisibili e nella metafisica del calcolo di Leibniz e Newton. Nell’infinita dei mondi di Bruno e di Pascal, nella teodicea di Spinoza, di Cartesio, di Leibniz. Nella dialettica di Hegel, nelle antinomie di Kant e della teoria degli insiemi. Nel paradiso del transfinito di Cantor, e nei numeri che si biforcano all’infinito come i sentieri del glardino di Borges.
È stato professore ordinario di Storia della matematica nell’Università di Milano. Tra i suoi numerosi libri segnaliamo: «La patria ci vuole eroi» (con P. Nastasi, Zanichelli, 2013) e per il Mulino «Numeri», 2015.
Nel 2006 ha vinto il premio Pitagora per la divulgazione matematica. È fellow dell’American Mathematical Society, che nel 2015 gli ha attribuito il Whiteman Memorial Prize per i suoi lavori di storia della matematica. Collabora con il «Sole 24 Ore».
Nell’orizzonte dell’infinito
I. Un premio da 50 ducati
- Una teoria dell’infinito
- Un matematico torinese a Berlino
- La «geometria dell’infinito»
- Contro l’infinito assoluto
- Una «dimostrazione matematica»
II. Gnomon e logos
- Una rivoluzione nella scienza (e non solo)
- La geometria dello gnomone
- Alogos, l’indicibile
- La natura del continuo
- L’infinito e il continuo
- Logos e proporzioni
III. La tartaruga, la freccia e i granelli di sabbia
- Contro la pluralità
- Contro il movimento
- Ne craignez point, Monsieur, la tortue
- Infinitesimi e atomi
- Il metodo di esaustione
- I granelli di sabbia e i buoi del Sole
IV. Infiniti mondi
- «Labirinti inesplicabili»
- «Interminati spazi…»
- «…e sovrumani silenzi»
V. Indivisibili e infinitesimi
- «L’oceano dell’infinità degli indivisibili»
- «Oscuri, e dubbi sentieri, o più tosto laberinti»
- Gli antichi e i moderni al paragone
- La «guerra» dei gesuiti
- Angoli infinitesimi
VI. Un nuovo mondo
- «Un nuovo metodo»
- Fluenti e flussioni
- Le «prime e ultime ragioni»
VII. Finzioni, fantasmi e modi di dire
- Infiniti, infinitesimi e catastrofi
- Grandezze incomparabili…
- … o finzioni ben fondate
- Il filosofo e il vescovo
- L’infinito, attributo di Dio
- L’«analisi degli infiniti»
- «Una nuova specie di calcolo»
VIII. Il generale, il filosofo e il matematico
- Il vincitore (dimenticato)
- Le Réflexions del generale
- L’infinito e la legge di continuità
- Limiti e continuità
- Dai paradossi di Bolzano alle antinomie di Kant
IX. Insiemi infiniti, numeri transfiniti e numeri di carta
- Cos’è la continuità?
- Insiemi infiniti di punti
- «Lo vedo ma non lo credo!»
- Numeri transfiniti
- La natura del continuo
- Infinito assoluto vs transfinito
- Numeri di carta
X. «La scienza dell’infinito»
- Ritorno alla matematica
- Insiemi transfiniti
- Totalità inconsistenti
- Problemi matematici e antinomie
- Prospettive differenti
- Prove di indipendenza
- infiniti e biforcazioni
Bibliografia
Indice dei nomi
Guida allo Studio del Carattere
Conoscersi e conoscere gli altri attraverso i tratti somatici, i gesti, il comportamento
Autore/i: Kurth Hanns
Editore: Armenia Editore
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Marika Boni Grand.
pp. 240, nn. illustrazioni b/n, Milano
Uno dei presupposti per avere successo nella società moderna, forse il più importante in assoluto oltre alla conoscenza del proprio carattere, delle proprie capacità e dei propri limiti, è la conoscenza non superficiale delle persone con cui entriamo in contatto: le loro caratteristiche psicosomatiche, le loro abitudini, i loro difetti, le loro aspirazioni, in una parola il loro carattere.
Da quando esiste un tessuto di relazioni sociali l’uomo ha sempre cercato di capire sé stesso, nella speranza di migliorarsi, di capire gli altri, di arrivare ad una convivenza più armonica. Questa esigenza si è via via acuita, tanto che dalle primitive ed empiriche metodologie di indagine caratteriologica è nata una vera e propria disciplina scientifica: la psicologia.
L’indagine psicologica, tuttavia, richiede fatica e tempi molto lunghi. Incontrando una persona sconosciuta tutti possiamo, di primo acchito, farci un’idea sommaria della sua personalità, ma non potremo certo studiare i recessi più nascosti della sua psiche.
Esiste invece una specie di grimaldello (una chiave d’oro, per meglio dire) capace di aprire in pochissimo tempo la cassaforte dove sono rinchiusi virtù e difetti, abitudini e vizi di ogni essere umano. Basta saper interpretare l’individuo nei suoi aspetti somatici più evidenti, nel suo particolare modo di comportarsi: come gestisce, cammina, si siede, fuma, guida la macchina…
Questa Guida allo studio del Carattere, scritta da un celebre psicologo di vasta esperienza, capo redattore di riviste scientifiche, potrebbe senz’altro entrare a far parte di un buon trattato di psicologia; ma è anche una divertentissima lettura perché offre la possibilità di verificare su se stessi, su parenti ed amici, come in un gioco, la profondità e la veridicità delle osservazioni dell’autore.
L’Arte di Guadagnare Tempo e Denaro
Autore/i: Brun-Ros J.
Editore: Edizioni Mediterranee
unica edizione.
pp. 190, Roma
Questo libro sensazionale rivelerà ad ognuno il modo, migliore di mettere a frutto le proprie capacità, la propria intelligenza, la propria personalità. Esso costituirà una guida e un aiuto, un amico fidato che vi consiglia in maniera positiva, disinteressata e sincera come costruire con le vostre mani il vostro avvenire.
Dalle sue pagine apprenderete segreti semplici e fondamentali, che vi istruiranno sul funzionamento del conscio e del subconscio e vi spiegheranno come indirizzare queste facoltà la lavorare per voi.
Ecco alcuni dei numerosi capitoli la cui lettura potrà determinare una svolta importante nella vostra vita:
- Il conscio e il subconscio
- L’interesse umano
- La concentrazione dell’energia
- L’arte di lavorare con profitto
- I rapporti fra pensiero e azione
- Gli elementi che favoriscono il successo
- La volontà e la sua importanza
- Le condizioni di un’attività fruttuosa
- I princìpi dell’azione efficace
- La determinazione dello scopo
- La scelta dei mezzi adatti allo scopo
- La forza del pensiero e dell’azione
- Le qualità dell’intelligenza
- La concentrazione mentale
- Le regole dell’arte di pensare
- Le regole dell’arte di agire