Libri dalla categoria Palestina
Racconti Crudeli
Titolo originale: Contes Cruels
Autore/i: De l’Isle-Adam de Villiers Auguste
Editore: Editori Riuniti
prima edizione, prefazione di Mario Luzi, traduzione di Maurizio Cucchi, collana: Albatros.
pp. 294, Roma
Raffinatissima cultura, simbolismo e veleni decadenti formano l’ordito di questi Racconti crudeli che già rappresentarono, per i più avvertiti lettori contemporanei, un sensibile spartiacque fra il romanticismo e le nuove tendenze espressive che aprivano la via al gusto novecentesco. Sospesi fra passato e presente, fra esotismo e misticismo, fra humour e dramma, i racconti di Viliers de l’Isle-Adam compongono un mosaico dove la realtà si popola di fantasmi e il fantastico si nutre di elementi reali. Una cifra segreta domina la scrittura, tanto preziosa e illuminata dal rigore dello stile da leggittimare il celebre giudizio di Mallarmé: “la lingua d’un dio”.
Auguste de Villiers de l’Isle-Adam (Saint Brieuc 1838 – Parigi 1889), di nobile ma povera famiglia, si trasferì non ancora ventenne a Parigi dove incontrò i grandi scrittori dell’epoca, fra i quali Baudelaire, che gli fece conoscere Edgar Allan Poe, e Mallarmè con il quale condivise l’esperienza parnassiana. Tentò il successo con il teatro (La Revolte, 1870, Le Nouveau Monde, 1875 e Axel, 1885), e nel romanzo (L’Eve Future, 1886). Disseminò in riviste e periodici numerosi scritti fra i quali i racconti che, nel 1883, furono pubblicati con il titolo Contes Cruels. Morì in estrema povertà nel 1889 dopo aver designato esecutori testamentari Mallarmè e Huysmans.
Mario Luzi (Firenze, 1914), poeta e saggista. Figura di spicco del mondo letterario italiano, ha insegnato letteratura francese nell’Università di Firenze.
Prefazione
Breve nota biografica
Racconti crudeli
- Le signorine Bienfilâtre
- Véra
- Vox populi
- Due àuguri
- La pubblicità celeste
- Antonie
- La macchina della gloria
- Duke of Portland
- Virginie e Paul
- Il convitato dell’ultima festa
- Da non crederci!
- Impazienza della folla
- Il segreto della musica antica
- Sentimentalismo
- La cena più bella del mondo
- Il desiderio di essere un uomo
- Fiori delle tenebre
- La macchina per l’analisi chimica dell’ultimo sospiro
- I briganti
- La regina Ysabeau
- Cupo racconto, più cupo narratore
- L’Intersigne
- La sconosciuta
- Maryelle
- La cura del dottor Tristan
- Racconto d’amore
- Ricordi occulti
- Epilogo: l’annunciatore
Dinamica della Percezione
Autore/i: Ancona Leonardo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
seconda edizione, premessa dell’autore, Biblioteca della EST, in copertina: Victor Vasarely, V. P. 103 (1969) (Galleria Denise Renè, foto J. Six)
pp. 216, Milano
Scrivere della percezione è compito arduo, sia per l’immensa quantità di dati sperimentali, accumulati fin dall’inizio della storia della psicologia, sia per il continuo gioco di interpretazioni alterne sulla natura intima dei processi psichici, sulla loro genesi e sul loro significato ultimo. L’Autore si è perciò proposto di evidenziare criticamente i dati più significativi considerando nelle loro interazioni tutti quegli aspetti – fisiologici, psicologici e sociali – che confluiscono nel processo percettivo in modo da poter enunciare una sintesi delle relazioni esistenti tra le “entrate” e le “uscite” in un sistema altamente dinamico quale quello psichico. Le scelte compiute nella redazione di questa monografia, e la teoria soggiacente, sono rese evidenti dall’ordinamento del materiale: dai processi elementari del percepire, visti come organizzazione prevalentemente periferica, ai processi intermedi e a quelli superiori fino allo studio delle basi neurofisiologiche e dei rapporti tra neurodinamica e psicodinamica, tra percezione e personalità. Siamo quindi di fronte a un processo psichico complesso che presenta frontiere multiple: le stimolazioni esogene e endogene anzitutto, ma anche l’apprendimento, la conoscenza, la memoria, le motivazioni; la percezione assume elementi dinamici da ciascuno di questi processi ma tutti li supera per costituire un sistema autonomo che a sua volta pervade tutti gli altri processi psichici.
Leonardo Ancona, laureato in medicina e specializzato in neuropsichiatria presso l’Università di Milano, è stato discepolo e poi collaboratore di Agostino Gemelli occupandosi soprattutto di problemi legati alla percezione. Nel 1952-54 ha trascorso un periodo di studio negli USA, come borsista della Rockefeller Foundation, interessandosi di psicologia sociale e nel 1956-57 in Canada, come borsista dell’Aquinas Foundation, occupandosi di psicologia clinica. Nel 1958 divenne successore alla Cattedra di Gemelli presso l’Università Cattolica, passando poi nel 1965 a Roma, alla istituzione della facoltà di medicina della stessa Università. In questa sede insegna psicologia generale e clinica, dirige la Scuola di specializzazione in psichiatria ed è responsabile di un Centro di medicina psicosomatica, autore di Dinamica dell’apprendimento pubblicato in questa stessa collana.
PREMESSA
- I. – I PROCESSI ELEMENTARI DEL PERCEPIRE: L’ORGANIZZAZIONE PREVALENTEMENTE PERIFERICA
- II. – I PROCESSI INTERMEDI DEL PERCEPIRE: LA DINAMICA CENTRALE
- III. – I PROCESSI SUPERIORI DEL PERCEPIRE: LA DINAMICA PREVALENTEMENTE SOGGETTIVA
- IV. – PERCEZIONE E PERSONALITÀ
- V. – L’ANALISI LONGITUDINALE DELLA PERCEZIONE
- VI. – LE BASI NEUROFISIOLOGICHE DEL PROCESSO PERCETTIVO: I RAPPORTI FRA NEURODINAMICA E PSICODINAMICA
CONCLUSIONE
BIBLIOGRAFIA
INDICE ANALITICO
INDICE DEI NOMI
Mente Umana Mente Artificiale
Autore/i: Autori vari
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
cura e prefazione di Riccardo Viale, traduzione dall’inglese di Gian Aldo Antonelli.
pp. XII-364, nn. figure b/n, Milano
Importanti contributi della ricerca teorica ed empirica si sono andati accumulando in questi ultimi anni, smentendo lo scetticismo con cui era trattato il progetto multidisciplinare della scienza cognitiva.
Nata sul dogma dell’uomo elaboratore di informazioni, in stretta analogia al calcolatore, tale scienza si è occupata di studiare i meccanismi, le procedure, le regole di elaborazione del messaggio informativo dal momento in cui entra nel corpo umano a quando ne esce, si è occupata cioè di svelare il tabù comportamentista del contenuto della misteriosa “scatola nera”.
Diversi sono stati i livelli e gli angoli visuali con cui si è cercato di raggiungere l’obiettivo: filosofico, linguistico, psicologico, biologico e informatico. A questi differenti livelli è stata collegata anche l’iniziale contrapposizione tra due programmi di ricerca per lo studio della. Mente, a prima vista inconfondibili: da una parte il riduzionismo neurobiologico e cibernetico, dall’altra il programma linguistico-mentalistico e informativo. Oggi la multidisciplinarità e anche la vecchia contrapposizione tra i due programmi si può considerare in parte superata.
Significativa, al riguardo, è una famosa metafora di David Marr: come è impossibile capire il volo di un uccello esaminandone le penne delle ali soltanto, ma è necessario conoscere i vincoli e le limitazioni cui è sottoposto e come esso riesca neutralizzarsi nel superare la gravità e volare, così per capire la mente non è sufficiente avere conoscenza di un solo livello, ma si deve essere capaci di descrivere le risposte dei neuroni, di predire i risultati degli esperimenti di psicologia e di scrivere un programma al calcolatore che analizzo e interpreti i risultati ottenuti precedentemente.
Il volume Mente umana, mente artificiale compie un ulteriore passo in avanti in questa direzione.
Testi di M.A. Boden, D.C. Dennett, D. Davidson, K. Wilkes, D. Marconi, G. Lolli, R. Viale, K. H. Pribram, C. Blakemore, V, Braitenberg, G. Palm, V. Somenzi, G. Gava, R. Cordeschi, F. Di Trocchio, A. Fasolo, M. Minsky, T. Poggio, P. N. Johnson-Laird, P. Morasso, V. Tagliasco, B. G. Bara, A. Carassa, G.Geminiani, D. Parisi.
Prefazione di Riccardo Viale
Parte prima
EPISTEMOLOGIA DELLA MENTE E SIMULAZIONE
- La simulazione della mente al calcolatore è socialmente dannosa? di Margaret A. Boden
- Il mito dell’intenzionalità originaria di Daniel C. Dennett
- Rappresentazione e interpretazione di Donald Davidson
- Simulare la mente di Kathy Wilkes
- Rappresentare il significato lessicale di Diego Marconi
- Mente e matematica di Gabriele Lolli
- Linguaggio mentalistico e modelli computazionali della mente di Roberto Cordeschi
- Epistemologia, cognizione e razionalità deduttiva di Riccardo Viale
Parte seconda
CERVELLO, MENTE E CALCOLATORE
- Per una teoria meccanicista della mente e della percezione di Colin Blakemore
- L’intelligenza naturale nella scienza della mente e del cervello di Karl H. Pribram
- Leggere la struttura del cervello di Valentino Braitenberg
- Quali sono le unita della rappresentazione neurale? di Giinther Palm
- L’epistemologia evoluzionistica tra creatività naturale e creatività artificiale di Vittorio Somenzi
- Creatività scientifica tra psicologia e neurofisiologia di Giacomo Gava
- Casualità e programma nell’Intelligenza Artificiale di Federico Di Trocchio
- Neurobiologia e storia naturale dell’intelligenza di Aldo Fasolo
Parte terza
COGNIZIONE, COMPUTAZIONE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
- Significato e definizione di Marvin Minsky
- Pensiero e modelli mentali di Philip N. JohnsonLaird
- Visione: l’altra faccia dell’Intelligenza Artificiale di Tomaso Poggio
- Il ragionamento: dal formale al quotidiano di Bruno G. Bara, Antonella Carassa e Giuliano Geminiani
- Senso dell’io di Domenico Parisi
- Conoscenza visiva e motoria di Pietro Moroso e Vincenzo Tagliasco
- Gli autori
Alberi Sacri
Alberi Secolari in Italia
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni La Pica
a cura di Mario Pianesi, testi di: Mario Pianesi, Sergio Guidi, Andrea Gulminelli, Domenico Plauto Battaglia, Franco Tassi, ha collaborato per la parte fotografica e la selezione delle immagini Gabriele Piazzoli, revisione di Domenico Plauto Battaglia.
pp. 190, interamente e riccamente illustrato a colori, Urbisaglia (MC)
- Memoria: l’albero secolare ci ricorda perennemente il passato, da dove viene tutto il presente; passato da rispettare e proteggere, indispensabile per la sopravvivenza umana.
- Ammirazione: l’albero secolare è da ammirare, ancora di più dell’albero comune, per la sua capacita di mantenersi nel tempo, aiutandosi e aiutando a continuare il percorso della vita.
- Amore: l’albero secolare in ogni momento della sua esistenza ci ha dato ossigeno e altri elementi indispensabili per la vita, per un buon pensare, parlare e agire; donando senza chiedere altro che il proprio rispetto.
- Comprensione: per l’uomo normale è semplice comprendere che la vita di tutto il mondo animale e umano dipende dal mondo vegetale; mantenere in vita l’albero secolare equivale a mantenersi in vita.
- Giustizia: l’albero secolare ha svolto la sua missione di vita e avere cura di lui equivale ad avere cura di noi stessi, mantenerlo è mantenersi, curarlo è curarsi, comprenderlo è comprendersi. giudicarlo è giudicarsi.
Nota: il mondo vegetale si caratterizza tra l’altro per le sue possibilità e capacita di longevità (certi studiosi hanno scoperto una spugna vegetale che dimora in Antartide e hanno stimato un ciclo vitale di circa 10.000 anni), quindi ogni organismo che possa vivere in un ambiente ottimale può vivere al pieno dei suoi spazi e dei suoi tempi, portando, cedendo, donando inevitabilmente quelle stesse energie metafisiche, fisiche etc., a tutti gli altri organismi che lo circondano, come a quelli che lo seguiranno.
Il Mondo Islamico nel XX Secolo – Politica e Società Civile
Titolo originale: Geschichte der islamichen welt im 20. Jahrhundert
Autore/i: Schulze Reinhard
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
introduzione dell’autore, traduzione Andrea Michler con la consulenza per la trascrizione araba di Valentina Colombo.
pp. 464, Milano
Questo è il primo libro che prende in considerazione la storia del mondo islamico del Novecento come fase specifica dell’epoca moderna mondiale. A differenza di altri studi, non si limita all’esame del Vicino Oriente, ma fornisce un’analisi complessa e completa anche delle “zone periferiche” – Indonesia, Pakistan, repubbliche ex sovietiche, Somalia, Sudan -, ricostruendone gli avvenimenti politici, sociali e culturali e approfondendone le modalità di interazione con l’Occidente. Il rapporto con quest’ultimo, in particolare, è uno dei nuclei di novità teorica del libro.
Lungi dal vederli come separati e opposti, l’Autore ritiene che proprio nella continua comunicazione e nello scambio ininterrotto di idee tra i due mondi sia da rintracciare uno dei fili conduttori del processo di modernizzazione laica entro la quale sono spiegabili gli avvenimenti della storia moderna del mondo musulmano.
Reinhard Schulze è nato nel 1953. Islamista e arabista, è docente presso l’Università di Bamberg, in Germania.
La Storia di Tewje il Lattivendolo
Titolo originale: Tevye der Milkhiger
Autore/i: Shalom Aleichem
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
terza edizione ampliata, prefazione di Gad Lerner, traduzione dall’yiddish di Lina Lattes, in copertina: Casimir Malevič, Mucca e violino, 1913.
pp. 160, Milano
Tewje è una delle figure più note e più vive della letteratura ebraica. Vende latte e latticini di casa in casa, in un distretto russo di fine secolo, ed intrattiene con i suoi clienti un rapporto fatto di riflessioni sagge, di storpiate citazioni bibliche e di comprensione per il dolore altrui. “Piccolo eroe positivo” vive la sua odissea quotidiana a contatto con le brutture della vita e della storia, che è quella della diaspora ebraica ma anche quella dell’uomo contemporaneo di fronte al disordine che lo circonda. Eppure Tewje non si scoraggia e affronta con humor arguto tutte le difficoltà, forte di uno stoicismo che trova nel senso comico la sua grande forza.
“Viene proprio da chiedersi come sia possibile ridere tanto leggendo un libro così triste. Eppure è la verità: si ride a crepapelle… Con Tewje il lattivendolo ci abbeveriamo così direttamente alle fonti dell’umorismo ebraico. Incontriamo quell’autoironia. malinconica ormai proverbiale, legata indissolubilmente alla precarietà esistenziale della Diaspora. Da Shalom Alechem in poi il filone comico diverrà centrale nella cultura ebraica contemporanea, mentre ne resterà completamente fuori – non può essere un caso – la pur vastissima produzione letteraria israeliana: a conferma del nesso fra umorismo e tragedia, stralunamento e sradicamento, che contraddistinguono la condizione diasporica. Tutta l’opera di Shalom Alechem può essere letta come atto d’amore nei confronti della Diaspora.” (Gad Lerner)
Shalom Alechem, pseudonimo di Shalom Rabinovic (1859-1916), fu per qualche tempo rabbino, poi commerciante senza fortuna, prima di dedicarsi alla letteratura. Cominciò a scrivere in ebraico ma passò ben presto allo yiddish, lingua allora disprezzata, sotto lo pseudonimo di Shalom Alechem (che in ebraico significa “la pace sia con voi”). Scrisse racconti, articoli, recensioni, opere teatrali e poesie in yiddish, ebraico e russo. In seguito a un pogrom nel 1905, Alechem si trasferì negli Stati Uniti. Iniziò poi a girovagare per America e Europa e a riscuotere popolarità nel mondo. La storia di Tewje il lattivendolo (Feltrinelli, 2000) ha avuto una versione teatrale ed è diventato prima un musical, poi un film col titolo Il violinista sul tetto (1971). Tra le sue altre opere ricordiamo: le poesie Il fascio di fiori, il dramma È difficile essere ebrei, i romanzi Jossele Solovei e Marienbad, i racconti Menachem Mendel. L’autobiografia Tornando dalla fiera è stata pubblicata da Feltrinelli nel 1987.
Il Don Chisciotte sconsolato che generò l’umorismo ebraico di Gad Lerner
- Il premio
- Una brutta sorpresa
- I figli d’oggigiorno
- Hodel
- Chave
- Sprinze
- Tewje va in Terra Santa
Ipnosi e Suggestione
Titolo originale: Ghipnoz i vnušenie
Autore/i: Bul’ Pavel I.
Editore: Giunti Martello
prefazione all’edizione italiana e presentazione di Riccardo Venturini, traduzione di Liliana Piersanti.
pp. 116, Firenze
L’ipnotismo ha suscitato e suscita nei profani una perplessità incredula e, insieme, una vastissima serie di interrogativi che generalmente restano senza risposta.
Pavel I. Bul’, un medico di Leningrado considerato la maggiore autorità sovietica in fatto di ipnosi, vuole rispondere se non a tutti a molti degli interrogativi più interessanti, dando avvio alla sua opera con un rapido panorama storico-critico sull’ipnosi preceduto da pochi ma essenziali cenni sulla sua preistoria, relativi, cioé, all’antica Grecia, all’Egitto dei Faraoni, all’India dei fachiri e degli yoghi. Poi si avvicina al nostri tempi incominciando da Mesmer, Puységur e Charcot, i primi a proporsi, sia pure con varia acutezza, un approccio scientifico, per finire con i russi Danilevskij, Tokarskij, Bechterv e soprattutto Pavlov, che si svincolarono dalle concezioni idealistiche europee e precorsero o accettarono le idee materialiste smascherando, en passant, ciarlatani, avventurieri, maghi da circo, mistici.
Ma questo libro non è un compendio storico, bensì un contributo alla più approfondita conoscenza dell’ipnotismo e della suggestione come terapia nelle alterazioni funzionali del sistema nervoso, delle fobie e dell’ipocondria, e come applicazione nella clinica delle malattie interne, e chirurgica, dermatologica, pediatrica, e nella pratica ostetrico-ginecologica. Un quadro, insomma, delle applicazioni dell’ipnotismo e della suggestione quali vengono praticate negli ospedali sovietici, illustrato da esempi tratti dalle esperienze dirette dell’A.: un quadro, in definitiva, che fa di questo libro una preziosa opera di divulgazione scientifica a tutti i livelli.
Prefazione all’edizione italiana
Al posto di una prefazione
- I fondamenti scientifici dell’ipnosi e della suggestione
- Tipi e specie di ipnosi
- Ipnosi e suggestione nella pratica medica
- Ipnosi e suggestione in clinica chirurgica
- L’ipnosi nella pratica ostetrico-ginecologica
- Ipnosi e suggestione in clinica dermatologica
- La terapia ipnosuggestiva in clinica pediatrica
La Vera Storia di Padre Pio – L’Unica Biografia Completa con i Documenti Segreti Esclusi nel Processo di Beatificazione
Chi c’era dietro le umilianti persecuzioni subite da Padre Pio? – Perchè un gruppo di vescovi non voleva Padre Pio sugli Altari? – Come può essere accaduto che gli stessi confratelli di Padre Pio abbiano occultato il suo miracolo più grande? – Chi sono i frati coinvolti nello “scandalo Giuffré”, che tentarono di impadronirsi delle elemosine di Padre Pio? – Come possono essere spariti tanti documenti da un processo canonico così importante?
Autore/i: Malatesta Enrico
Editore: Edizioni Piemme
presentazione di Vincenza Trentinella, in sovraccoperta: La straordinaria foto eseguita dal fotoreporter de «Il Tempo», Mario De Renziis nel 1959, oggetto del ben noto prodigio di bilocazione testimoniato dallo stesso fotografo.
pp. 624, Casale Monferrato (AL)
L’unica biografia di Padre Pio fondata sul ritrovamento di tutti quei documenti stralciati dal processo di beatificazione. Lettere, sentenze, atti, relazioni, testimonianze, documenti tutti inediti e di grande valore storico, che chiariscono in modo definitivo alcune vicende scottanti della vita di Padre Pio. Chi c’era dietro le umilianti persecuzioni subite da Padre Pio? Come mai un gruppo di vescovi non lo voleva sugli Altari? Perchè alcuni frati volevano impadronirsi delle sue elemosine? Perché, dopo la sua morte, alcuni confratelli hanno deciso di tenere nascosto il miracolo della sparizione delle Stigmate?
Domande queste inquietanti, a cui Enrico Malatesta, il maggior studioso e biografo di Padre Pio, da finalmente delle risposte, raccontando, con i documenti alla mano, quella storia di Padre Pio che fino ad oggi non si è voluta o potuta raccontare.
Trent’anni dopo la sua morte Padre Pio viene proclamato beato dalla Chiesa, mentre i suoi calunniatori sono definitivamente nella polvere. Nelle pagine di questo straordinario libro c’é la prova di questa “polvere”.
Enrico Malatesta vive e lavora a Roma, dove da 30 anni svolge la professione di giornalista. Autore della voce “Padre Pio” nell’Enciclopedia Italiana Treccani, collaboratore de «L’Espresso», direttore del settimanale «La Tribuna Express», Stimato vaticanologo ed attento cronista religioso, Enrico Malatesta é oqgi considerato il maggior studioso e biografo di Padre Pio. Ha firmato ben cinque grandi reportages televisivi per la RAI su Padre Pio nel programma Mixer, dove lavora dal 1991, superando ogni volta i cinque milioni di spettatori. Tra le sue maggiori opere ricordiamo: Padre Pio da Pietrelcina (Edison, 1992); Padre Pio. La vita e i miracoli (Peruzzo Grandi Opere, 1994); Gli inediti di Padre Pio (Hobby & Work Grandi – Opere , 1995).
Presso Piemme ha pubblicato: L’ultimo segreto di Padre Pio, 1997, giunto alla settima edizione: Ha pianto tra le mie mani, 1997: I miracoli che hanno fatto santo Padre Pio, 1998, giunto alla quarta edizione; Padre Pio, Il santo delle Stigmate, 1998; Un anno con Padre Pio, con il calendario 1998, 1999.
Orchidee
Autore/i: Sbrana Gastone
Editore: Edagricole
seconda edizione, parte delle fotografie sono state riprodotte da Home Orchid Growings di R. Northen, per gentile concessione dell’editore, parte sono originali dell’autore e parte infine sono dovute alla cortesia di Rod McLellan Co. «Acres of Orchids».
pp. 212, nn. fotografie a colori f.t., nn. fotografie e illustrazioni b/n, Bologna
Dal capitolo Cosa sono le Orchidee:
«Le orchidee sono piante da fiore ed appartengono alla grande famiglia delle Orchidacee che conta oltre 24.000 specie differenti, con radici affondate nella terra oppure appoggiate su rocce o abbarbicate agli alberi.
Generalmente si crede che le orchidee crescano soltanto nella giungla misteriosa dei tropici. Invece non è proprio così. Si trovano infatti quasi ovunque in tutte le parti del mondo, dalle gelate paludi della Patagonia e dell’Alaska, dalle cime nevose dell’Himalaya indiano ai deserti sabbiosi dell’Australia e dell’Africa, sino ai nostri climi.
La Nuova Guinea ha più orchidee native di tutte le altre regioni del mondo, seguita da zone più o meno estese della Colombia, del Brasile, della Costarica del Borneo, di Java e dell’Himalaya indiano. Le Isole Hawaiane, che sembra debbano ospitare molti tipi di orchidee per il loro clima delizioso, hanno invece soltanto tre specie native e per di più di scarso interesse.
Le orchidee crescono ad altezze variabili dal livello del mare sino ai 4.000 metri, ma la maggior parte di esse trovano il loro ambiente più favorevole tra 1500 e i 2.000 metri di altezza.
Nelle regioni artiche e temperate sono prevalentemente terrestri, mentre nelle zone dei tropici sono epifite e quindi crescono sopra i tronchi degli alberi o sulle rocce.
Nessuna orchidea è parassita anche se alcune di esse, sprovviste di clorofilla, crescono in una specie di simbiosi con certi funghi.
Nei tropici dell’America del Sud numerosissime orchidee vivono nelle fitte foreste dove la notte è fresca e l’umidità elevata. Non è raro il caso di vedere in questi luoghi alberi talmente carichi di orchidee e bromeliacee che i rami sono costretti a cedere sovente sotto il loro peso.[…]»
Cosa sono le orchidee
Dove crescono le orchidee
Il colore, la grandezza e la forma dei fiori
- Classificazione delle orchidee
Gli organi vegetativi
L’impollinazione
Le orchidee in coltura
- La luce
La coltivazione nei giardini e negli appartamenti
La coltivazione in serra
Le Cattleya
Per regolare a piacere la fioritura delle Cattleya
- Le specie
- Gli ibridi
I Cymbidium
- Le specie
- Gli ibridi
- I Cymbidium miniatura
Le cure di ogni mese per i Cymbidium
I Cypripedium
- Il Cypripedium insigne
- Le specie
- Gli ibridi
I Dendrobium
- Le specie
Gli Epidendrum
- Le Specie
Le Miltonia
- Le specie
- Gli ibridi
Gli Odontoglossum
- Le specie
- Gli ibridi
- Odontonia
Gli Oncidium
- Le specie
I Phalaenopsis
- Le specie
- Gli ibridi
Le Vanda
- Le specie
- Gli ibridi
Orchidee minori di maggior diffusione
- Aerides
- Aracnis
- Ascocenda
- Ascocentrum
- Bletilla
- Brassavola
- Brassia
- Bulbophillum
- Calanthe
- Catasetum
- Coclogyne
- Cycnoches
- Laelia
- Masdevallia
- Rhynchostylis
- Stanhopea
- Trichoglottis
- Vanilla
Orchidee minori di limitata diffusione
La riproduzione delle orchidee
- La riproduzione dal seme
- La riproduzione meristematica
- Dal trapianto all’invasatura
Contenitori
- Suggerimenti di carattere generale
Controllo della caduta delle gemme e prolungamento della durata dei fiori
Utilizzazione dei fiori
Malattie
- Malattie da funghi
- Parassiti animali
- Affezioni bacteriche
- Affezioni da virus
- Screziatura del colore delle Cattleya
Alterazioni provocate da insetti o malattie
- Alterazioni delle foglie
- Alterazioni degli pseudobulbi
- Alterazioni delle radici
- Alterazioni della guaina
- Alterazioni della gemma
- Alterazioni del fiore
Quadro colturale riassuntivo dei principali generi di orchidee
Terminologia ricorrente nel testo
Bibliografia e pubblicazioni consultate
Vivere in Nicchia, Pensare Globale
Autore/i: Sertorio Luigi
Editore: Bollati Boringhieri Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, realizzazionedi figure e grafici a cura di Erika Renda.
pp. 264, nn. figure b/n, Milano
La struttura in nicchie è quella che caratterizza la relazione fra l’insieme e le parti dei sistemi complessi come sono in natura. È fatto in questo modo l’Universo, la cui struttura complessa contiene parti a loro volta strutturate in parti, e le proprietà locali si capiscono solo congiuntamente alla dinamica dell’evoluzione globale. Anche la biosfera è formata dall’interazione di molte nicchie viventi al suo interno, e le diversità degli organismi individuali si armonizzano nel funzionamento globale. La società umana sta attraversando un periodo storico in cui si sta imponendo una dinamica globale che ha la struttura del consumo, ma questa non è la strada del pensiero che invece è sempre stato legato a nicchie di valori diversi, che interagiscono formando la rete della conoscenza che avanza. Le comunità nelle quali fiorisce il pensiero si formano, vengono disfatte, si formano ancora come una rete che si autoripara.
Luigi Sertorio, fisico, socio dell’Accademia Gioenia di Scienze Naturali, ha lavorato al CERN di Ginevra e, negli Stati Uniti, all’Institute for Advanced Study di Princeton e al Los Alamos Laboratory. Per tre anni è stato direttore di programma alla Divisione per gli Affari Scientifici della nato. È autore di oltre novanta pubblicazioni scientifiche. Tra i suoi libri ricordiamo Thermodynamics of Complex Systems (1991), Storia dell’abbondanza (2002) e Vivere in nicchia, pensare globale (2005).
La stufa elettrica
L’energia nucleare
- Le sorgenti energetiche
- Come viaggia l’energia
- Cosa ta l’utente con l’energia?
- L’energia costa
- Il benessere petrolifero
- Il benessere nucleare
- La biostera
- Conclusione
Il braccialetto. Ovvero la democrazia di Trimalcione
Osservazioni sull’uso intelligente dell’energia
DETERMINISMO
FINALISMO
OPPORTUNISMO
- Protesi e controllo
- Motorie macchine
- La dinamica della tecnosfera
- Il disagio
- Il motore termico e il motore solare. Carnot e la genetica
COMMENTI FINALI
Vivere in nicchia e pensare globale
- Introduzione
- La sfera inorganica è caratterizzata da un equilibrio dinamico globale stabile che si estrinseca con una struttura formata da molti cicli
- La biosfera. Se si esclude la specie umana, la biosfera è formata da un insieme di nicchie interagenti le une con le altre in un modo complesso che tende all’equilibrio globale stazionario
- La specie umana ha un comportamento speciale, forse perchè è ancora nella fase evolutiva e non ha raggiunto una struttura stabile
- Il linguaggio
- L’autoreferenza
- La Terra è sferica e il raggio è il piccolo
- Osservazioni sul comportamento collettivo. Lo sviluppo tecnologico favorisce la formazione di strutture in cui il potere è concentrato
- Il fenomeno del potere tecnologico crea una selezione sempre più lontana dalla selezione naturale
- «N’importe où, pourvu que ce soit hors de ce monde». La separazione dell’intelligenza dal potere. Fermie Truman
- Nicchie, comparti, propositi
- Conclusione
Dear Paul
- Quale impero
- Gli anni intorno al 1970
- L’impero romano
- La continuazione
- Il fenomeno dei bersagli sbagliati
- Sarebbe più facile capire la continuità fra il Medioevo e Galileo se
- Bellarmino non avesse inventato un conflitto ideologico sbagliato
- L’impossibile paragone fra l’impero romano e l’impero americano Dall’impero alla casta
- Non ha senso fare previsioni sul futuro dell’uomo: si possono studiare gli errori collettivi e capirne le conseguenze, ma come nasca il talento nuovo non lo si saprà mai
Il vassallo
- Linguaggio e privilegio; la prima faccia, la capacita di imparare
- La seconda faccia del privilegio, la prevaricazione
- Dai vassalli di Carlo V ai vassalli dell’impero nucleare
Viaggio in Spagna
Appendici
- Bilancio di energia e di entropia della barca a vela
- I rischi nucleari
- Il trasporto dell’energia
- Uso dell’energia solare prima dell’elettrotecnica
- Dinamica solare dopo l’elettrotecnica
- Dinamica dei motori termici
- L’era logistica del motore di Carnot
- La dinamica alimentata da energia di miniera
- L’energia solare nell’era neofisiocratica
- Entropia e controlli per la biosfera stazionaria
- La zona abitabile nell’Universo
- L’architettura testimone della società
Nomi strani
Bibliografia
Indice analitico
Ultima Fermata Gaza – Dove ci Porta la Guerra di Israele Contro i Palestinesi
Titolo originale Gaza in Crisis: Reflections on Israel’s War Against the Palestinians
Autore/i: Chomsky Noam; Pappé Ilan
Editore: Ponte alle Grazie
prefazione di Frank Barat, traduzione Massimiliano Manganelli.
pp. 272, Milano
Il grande linguista Noam Chomsky e lo storico Ilan Pappé, due fra i più acuti osservatori della questione palestinese, esaminano in questo libro le drammatiche conseguenze del conflitto, le gravi responsabilità morali di Israele ma anche degli stati Uniti e dell’Europa, le colpevoli distorsioni dei media, dei politici e di molti storici. Un grido d’allarme che è anche un potente appello alla pace: una pace che può fondarsi solo sul rispetto dei diritti e della verità .
Due fra i più attrezzati e acuti critici della politica israeliana in Palestina, lo storico israeliano Ilan Pappé e il grande linguista statunitense Noam Chomsky, uniscono gli sforzi con l’obiettivo di destare un numero sempre più ampio di coscienze ma anche di offrire spunti di riflessione e nuove conoscenze al lettore più esperto. Non solo è ricostruita criticamente la storia del conflitto, il cui episodio chiave – la Nakba del 1948 – viene reinterpretato da Pappé come un vero e proprio caso di pulizia etnica, ma si leggono con strumenti e argomenti irreperibili sui nostri media la natura e le conseguenze degli attacchi a Gaza del 2008 e 2009 e dell’assalto alla “Flottiglia della Libertà ” del 2010; si discute il ruolo che hanno sempre svolto gli Stati Uniti, anche oggi sotto l’amministrazione di Obama, nell’avallare l’illegale politica israeliana di colonizzazione dei territori occupati; si prospettano i vari scenari di pace, a partire dalla proposta di un unico Stato binazionale avanzata fra gli altri da Pappé e, più prudentemente dallo stesso Chomsky.
Il conflitto arabo-israeliano è una miccia accesa nel cuore del Mediterraneo e coinvolge i destini del mondo. Per questo, Ultima fermata Gaza è un libro imperdibile per chiunque voglia esserne informato e desideri una sua pacifica ed efficace soluzione.
Noam Chomsky (1928), professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology, è il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale e i suoi studi costituiscono uno dei vertici della linguistica contemporanea. È inoltre da sempre impegnato in una severa critica all’imperialismo statunitense e alle distorsioni del sistema dei media.
Ilan Pappé, nato ad Haifa nel 1954 da genitori ebrei sfuggiti alla persecuzione nazista, si è laureato alla Hebrew University e ha conseguito il dottorato a Oxford. Nel 2005 ha sostenuto il boicottaggio (incluso quello accademico) di Israele e per questo, dopo aver insegnato per anni a Haifa, si è dovuto trasferire in Gran Bretagna, all’Università di Exeter. Fra le sue opere tradotte in italiano, Storia della Palestina moderna. Una terra, due popoli (Einaudi, 2005) e La pulizia etnica della Palestina (Fazi, 2008).
Prefazione
- Il destino della Palestina: Intervista a Noam Chomsky
- Serie storiche: Il coinvolgimento degli Stati Uniti nella questione palestinese di Ilan Pappé
- Stato di negazione: La Nakba nella storia israeliana e oggi di Ilan Pappé
- “Sterminate tutti i brutti”: Gaza 2009 di Noam Chomsky
- Programma per il movimento dello Stato unico: Una storia difficile di Ilan Pappé
- La ghettizzazione della Palestina: Un dialogo con Ilan Pappé e Noam Chomsky
- I campi di sterminio di Gaza (2004-2009) di Ilan Pappé
- Una pace possibile in Medio Oriente (eppure no) di Noam Chomsky
Note
Nota al testo
Ringraziamenti
Contributi alla Dottrina dei Segni
Titolo originale: Contributions to the Doctrine of Signe
Autore/i: Sebeok Thomas Albert
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
prima edizione, traduzione dall’americano di Massimo Pesaresi.
pp. 232, Milano
“Thomas A. Sebeok, uno dei massimi allievi e continuatori sia di Charles Morris, cui questo volume è dedicato, sia di Roman Jakobson, ha da tempo raggiunto grande rinomanza internazionale in varie scienze semiotiche. Nella sua “Premessa” egli si presenta da sé, per esempio quando ci parla di come si distingua fra comportamento segnico animale e umano; o di come uno degli sforzi centrali dell’impresa semiotica consista nell’elucidare processi cruciali che si svolgono nella zona in cui natura e cultura s’incontrano; oppure quando definisce l’etologia come una semiotica diacronica con interessi preponderantemente filogenetici. L’intiero universo in quanto significante sembra rientrare negli interessi di Sebeok; con la traduzione di questo suo testo, una silloge di nuove preziose informazioni entra nella cultura italiana. La sua inclusione nella Collana “Semiotica e pratica sociale”, peraltro, vuol indicare sia la latitudine della Collana stessa, sia l’importanza metodica e ideologica di una delimitazione semiotica della pratica sociale – se così vogliamo azzardarci a dire – anche “dal basso”: sul terreno cioè che è comune al comportamento degli uomini riuniti in società storiche e a quello di altri animali comunque riuniti in comunità significanti e comunicanti.” (Ferruccio Rossi-Landi)
Thomas A. Sebeok è nato a Budapest nel 1920 ed è emigrato negli Stati Uniti nel 1937. Ha studiato alle Università di Chicago e di Princeton, dove si è laureato in lettere nel 1943 e filosofia nel 1945. Attualmente è professore di linguistica e semiotica all’Indiana University. Delle sue numerosissime opere citiamo: Myth: a Symposium (1958), Style in Language (1960), Approaches to Semiotics (1964; tr. it. Paralinguistica e cinesica, 1970) in collaborazione con A.S. Hayes e M. C. Bateson; Animal Communication: Techniques of Study and Results of Research (1968; tr. it. Zoosemiotica. Studi sulla comunicazione animale, 1973); Sight, Sound and Sense (1978) e The Signs and its Masters (1979).
Nota del traduttore
Prefazione
- 1. – Semiotica: un quadro generale dello stato dell’arte
- 2. – “Semiotics” e affini
- 3. – È possibile una semiotica comparata?
- 4. – Problemi di classificazione dei segni
- 5. – La zoosemiotica: punto di incontro di natura e cultura
- 6. – La dinamica dei segni
- 7. – Il “dialetto” in una prospettiva zoosemiotica
- 8. – Sei specie di segni: alcune proposte e critiche
- 9. – Note sulla menzogna e sulla prevaricazione
- 10. – La tela semiotica: una cronaca di giudizi preliminari
- 11. – Sistemi tamburati e fischiati, scritto in collaborazione con Donna Jean Umiker-Sebeok
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi
Magia e Filosofia
Autore/i: Donà Massimo
Editore: Bompiani
prefazione di Armando Torno, intoduzione dell’autore.
pp. 220, Milano
“Non troverete qui storie di veggenti, né di filtri incantati, né fatture o altro che riguardi gli aspetti spiccioli di questa dimensione. Più semplicemente diremo al lettore che affronterà queste pagine di crearvi una piccola e diversa storia delle idee. Sostanzialmente il libro risponde a un’antica domanda, più o meno simile a quella che si fece il faraone Merikare alla fine della VIII dinastia e la cui risposta egli fece incidere nelle sue “Istruzioni”: “Un dio ha donato la magia agli uomini per aiutarli a difendersi”. (Armando Torno)
Massimo Donà insegna all’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla Facoltà di Filosofia dell’Università “Vita-Salute” San Raffaele di Milano. È tra i fondatori della rivista “PARADOSSO” e ha curato, insieme a Romano Gasparotti, la pubblicazione dell’opera postuma di Andrea Emo. Collabora con varie riviste e ha pubblicato i seguenti volumi: Il “bello”… o di un accadimento. Il destino dell’opera d’arte, Helvetia, Venezia 1983; Le forme del fare (con Massimo Cocciari e Romano Gasparotti), Liguri Napoli 1987; Sull’assoluto, Torino 1992; Aporia del fondamento, La Città del Sole, Napoli 2000; Arte, tragediatecnica (con Massimo Cacciari), Raffaello Cortina Editore, Milano 2000; L’uno, i molti. Rossini-Hegel. Un dialogo filosofico, Città Nuova, Roma 2001; Aporie platoniche, Saggio su “Parmenide”, Città Nuova, Roma 2003; Filosofia del vino, Bompiani, Milano 2003 e sempre per Bompiani ha curato Santa Filosofia, Milano 2003.
Prefazione di Armando Torno
Introduzione
LE ORIGINI DELLA MAGIA
- Sulle rive del Nilo
- Nella “Terra dei Caldei”
- La magia ha un volto di donna
MAGHI E FILOSOFI: GLI INIZI
- Da Orfeo a Pitagora
- Empedocle
- La svolta “illuministica”
- Ritorno alla “magia”
MAGIA TRA FILOSOFIA E RELIGIONE
- Ebraismo e Cristianesimo
- Verso il Medioevo
- Il Medioevo europeo: leggende e misteri
MAGIA E FILOSOFIA AGLI ALBORI DELLA MODERNITÀ
- Fulgori rinascimentali
- Testi magici, filosofi, maghi e che altro?
- Giordano Bruno, il mago-eroe
- Il senso delle cose: Tommaso Campanella
TRA NUOVA SCIENZA E ILLUMINISMO MAGHI, FILOSOFI, SCIENZIATI
- Scienza (non sempre) contro magia
- La magia nel Secolo dei Lumi
RINASCITA DELLA MAGIA IN CHIAVE ESTETICA: L’OTTOCENTO
- Poeti-filosofi
- L’idealismo
- Filosofi-maghi
- Conoscenze salvifiche
NOVECENTO MAGICO
- Magia della psicoanalisi
- Idealismo magico, neoplatonismo: la magia oggi
- Conclusione
Azioni ed Eventi
Titolo originale: Essay on Actions and Events
Autore/i: Davidson Donald
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione all’edizione italiana di Eva Picardi, introduzione dell’autore.
pp. 404, Bologna
I saggi di Donald Davidson presentati in questo volume ormai classico costituiscono un punto di riferimento nella moderna filosofia del linguaggio. Il nucleo centrale della sua riflessione critica è rappresentato dal ruolo dei concetti causali nella descrizione e nella spiegazione dell’azione umana. Grazie all’apporto metodologico e concettuale di varie discipline – quali la logica, la linguistica e la semantica – l’autore affronta i molteplici aspetti della relazione causa-effetto, analizza il problema della libertà d’azione e della debolezza della volontà, sviluppa alcune teorie sulla struttura logica degli enunciati causali ed esplora l’efficacia delle leggi psicofisiche nella spiegazione delle azioni e di altri fenomeni psicologici. Davidson giunge a definire qui, anche attraverso una discussione puntuale e attenta delle differenti teorie, una posizione filosofica originale dove linguistica e ontologia si fondono, concorrendo a individuare nel concetto di causa quel principio che unifica la nostra immagine dell’universo, che altrimenti sarebbe necessariamente polarizzata tra una visione fisica e una visione mentale della realtà.
Donald Davidson, uno dei più importanti filosofi analitici contemporanei, è professore emerito di Filosofia alla University of California a Berkeley. Tra i suoi volumi ricordiamo «Decision Making. An Experimental Approach» (con P. Suppes e S. Siegel, 1955; rist. 1978); «Words and Objections» (curato insieme a J. Hintikka, 1969); «The Semantics of Natural Language» (curato insieme a G. Harman, 1973) e «The Logic of Grammar» (1975). Al Mulino è in preparazione la traduzione italiana di «Inquiries into Truth and Interpretation».
Introduzione all’edizione italiana di Eva Picardi
Introduzione
Parte prima: Intenzione e azione
- 1. Azioni, ragioni, cause
- 2. Com’é possibile la debolezza della volontà?
- 3. Essere agenti
- 4. Libertà d’agire
- 5. Intendere
Parte seconda: Evento e causa
- 6. La forma logica degli enunciati d’azione
- 7. Relazioni causali
- 8. L’individuazione degli eventi
- 9. Gli eventi come particolari
- 10. Eventi eterni versus eventi effimeri
Parte terza: Filosofia della psicologia
- 11. Eventi mentali
- 12. La psicologia come filosofia
- 13. La mente materiale
- 14. Hempel e la spiegazione dell’azione
- 15. La teoria cognitiva dell’orgoglio in Hume
Bibliografia
Intelligenza Matematica – Vincere la Paura dei Numeri Scoprendo le Doti Innate della Mente
Titolo originale: The Mathematical Brian
Autore/i: Butterworth Brian
Editore: Rizzoli
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzioni di Carlo Capararo, Sergio Mancini, Isabella Blum.
pp. 416, nn. fotografie e illustrazioni b/n, Milano
«Un’opera ricca, importante e piena di fascino, che esplora tutto cid che riguarda la natura innata e lo sviluppo delle nostre facoltà matematiche. Sran Butterworth presenta con vividezza i suoi temi, in maniera stimolante e provocatoria ma sempre con garbdo ed equilibrio, e sembra sollecitare su ogni punto giudizio personale del lettore. Intelligenza matematica Stata per me una lettura colma di delizie.» (Oliver Sacks)
Numeri per contare cose visibili e invisibili, numeri per indicare frazioni di un intero, numeri per ordinare le cose in sequenza (come quelli delle date), numeri che sono semplici segni (come i numeri del telefono)… Ne usiamo migliaia ogni giorno, e la nostra vita sarebbe inconcepibile senza di essi. Come diceva Adam Smith, i numeri sono «fra le idee più astratte che la mente umana e in grado di formulare». Eppure, la capacita di contare è universale: la possiedono anche i popoli il cui vocabolario matematico si riduce a «uno», «due» e «molti». Da dove viene allora questa capacità? E qualcosa che si apprende o è innata come il linguaggio e la facoltà di vedere i colori? E come esistono individui daltonici, ci sono persone Inca paci di «vedere i numeri», cioè di percepire le differenze di quantità? Il saggio brillante e innovativo del neuroscienziato inglese Brian Butterworth illustra le caratteristiche e le potenzialità dell’intelligenza matematica, il bagaglio genetico innato che fa si che anche bambini di poche settimane sappiano «contare», e i metodi per insegnare con efficacia la matematica, liberando le facoltà naturali della nostra mente. Butterworth conduce il lettore in un viaggio appassionante attraverso la storia, l’antropologia, le neuroscienze, l’aritmetica e la teoria dei numeri, dalle caverne preistoriche alle foreste della Nuova Guinea, tra geni naturali, Idiots savants, laureati in materie scientifiche costretti a contare sulle dita per fare un’addizione e persone che dopo un ictus non possono più concepire nessun numero superiore a quattro. Intelligenza matematica non è solo una rassegna delle più recenti scoperte delle neuroscienze relative al funzionamento del cervello umano, un prontuario di storia della matematica, un manuale pratico per scoprire e applicare i fondamenti del calcolo: è prima di tutto, una ricchissima e sorprendente raccolta di storie e figure memorabili, un tributo entusiasta all’affascinante mondo dei numeri.
Brian Butterworth è professore di nouropsicologia cognitive all University College di Londra. Ha lavorato a Cambridge, Melbourne, Padova, Trieste, al Massachusetts Institute of Technology e al Max-Planck-Institut di Nijmegen. Ha fondato e dirige la rivista accademica « Mathematical Cognition ». È autore di numerosi saggi scientifici.
Prefazione
- Pensare per numeri
- Tutti contano
- Nati per contare
- Numeri nel cervello
- Mano, spazio e cerve
- Maggiore e minore
- Competenti e incompetenti con i numeri
- Matematica da casa, da strada e da scuola
- Numeri facili e numeri difficili
Appendice
Letture raccomandate e note ai capitoli
Bibliografia
Indice analitico
Misteriose Presenze – Viaggio tra Case Infestate e Luoghi Maledetti
Le cose intorno a noi nascondono una realtà più profonda dove il tempo e lo spazio abituali perdono di senso…
Autore/i: Biondi Massimo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
pp. 208, nn. fotografie b/n f.t., illustrazioni b/n, Milano
Dalle ombrose atmosfere inglesi dell’Ottocento al Giappone tecnologico e moderno, dalla Grecia classica ai sommergibili della Prima guerra mondiale: fantasmi visibili ed entità invisibili hanno sempre infestato il nostro mondo, lasciando tracce evidenti della loro presenza, mostrandosi a capriccio, suscitando inquietudine o paura. Ma che cosa si nasconde dietro quelle inafferrabili apparenze? A rispondere è Massimo Biondi che, sulla base di testimonianze e di indagini scientifiche, oltre che di studi personali, accompagna il lettore alla conoscenza delle località infestate, squarciando il velo di mistero che per millenni ha avvolto il fenomeno. Muovendosi da una parte all’altra del mondo, e soffermandosi in particolare sulle infestazioni italiane, il testo delinea un itinerario nell’ignoto che non tralascia nessuna delle manifestazioni assunte dalle misteriose presenze, ivi comprese le straordinarie metamorfosi verificatesi nell’arte, nella letteratura, nel cinema.
Massimo Biondi, nato a Roma nel 1952, si è laureato in Medicina e ha svolto indagini di laboratorio prima di dedicarsi, dal 1980, all’informazione medico-scientifica. Ha condotto numerosi studi e ricerche in parapsicologia ed è oggi uno dei maggiori esperti di questa materia. Dirige un periodico medico e ha pubblicato diversi volumi, il più recente dei quali sulla parapsicologia è La ricerca psichica (2004).
Il mistero non esiste
- I. Una storia chiamata infestazione
- II. All’albergo per la luna di miele
- III. Trovarli ovunque
- IV. Tentativi di imitazione
- V. Da leggere e vedere
- VI. Una casa in Alto Lazio
- VII. Determinati a studiare
- VIII. La parola agli esperti
- IX. Tra gli enigmi di Hampton Court
Due parole in conclusione
Bibliografia
Gesù come Manager – Gli Insegnamenti di Gesù per il Business di Oggi
Titolo originale: The Management Methods of Jesus, Ancient Wisdom for Modern Business
Autore/i: Briner Bob
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Cristina Magagnoli.
pp. 144, Milano
Oltre ogni contesto mistico e spirituale, la vita e gli insegnamenti di Gesù vengono riletti da Bob Briner, uomo d’affari statunitense, alla luce dei moderni criteri che informano il management. La costruzione di un progetto, la scelta dei collaboratori e del momento opportuno, l’importanza dei rapporti interpersonali, l’umiltà, la gratitudine, il successo condiviso, il rifiuto della corruzione, la buona gestione delle pubbliche relazioni del primo e più grande leader della storia si affermano dunque come canoni irrinunciabili per chi persegue il successo nel mondo degli affari.
Bob Briner, un economista americano convinto che per diventare un uomo d’affari basti leggere il Vangelo e seguire gli insegnamenti di Gesù.
Introduzione
GESÙ COME MANAGER
- Costruite un progetto
- Siate preparati
- Scegliete i vostri collaboratori
- Per coprire una posizione-chiave, passate sopra a tutti gli ostacoli
- Insegnate, insegnate, insegnate!
- Praticate la confidenza diretta
- Fate valere l’autorità
- Insistete sugli assoluti
- Scegliete il momento opportuno
- Nessun indugio in caso di corruzione
- Non indorate la pillola
- Concedetevi degli stacchi
- Mettete alla prova i vostri collaboratori sul campo
- Gestite al meglio le pubbliche relazioni
- Procuratevi un buon sostegno logistico
- Imparate un poco di umiltà
- Condividete il successo
- Dimostrate la vostra gratitudine
- Mantenete il contatto con le persone normali
- Reagite con prontezza
- Non trascurate il parlare in pubblico
- Tagliate su ciò che è in perdita
- Servitevi di un sano rimprovero
- Attenti agli adulatori
- Mettete gli altri al primo posto
- Scoraggiate i maneggi per procurarsi un buon posto
- Controllate i “frutti”
- Smettete di preoccuparvi
- Evitate la spettacolarità
- Siate corretti con tutti, generosi con chi lo merita
- Correte dei rischi
- Prendetevi cura dei bambini
- Pagate le tasse
- Lasciate che siano i vostri risultati a parlare per voi
- Non gettate le vostre perle ai porci
- Siate un capo stimolante
- Sfoltite per accrescere la produttività
- Non cercate di servire due padroni
- Mantenete la calma nella tempesta
- Risolvete rapidamente le controversie
- Mangiate con la truppa
- Valutate i vostri dipendenti
- Condividete la tradizione orale della vostra azienda
- Scegliete la via stretta
- Servite le famiglie
- Preparatevi per i tempi duri
- Sostenete i vostri collaboratori
- Stabilite delle priorità
- Preparate il vostro successore
Mangiare e Guarire – Come Rendere il Corpo Invulnerabile
Autore/i: Dracea Andrei
Editore: Edi Inter Editrice
con la collaborazione di Jackie Sèguin, introduzione dell’autore.
pp. 416, Nyon
“L’alimentazione e il principale rss apporto di energia del corpo e il suo i suo ruolo è determinante e innegabile quanto quello dell’aria che si respira”.
Questa affermazione sembra essere stata lentamente ma inesorabilmente dimenticata.
Oggi i cibi devono essere pratici e veloci da preparare, piacevoli da presentare, belli da vedere e gradevoli al gusto ma il fatto che siano buoni per la salute sembra non preoccupare nessuno.
Questa aberrazione dimostra molto bene fino a che punto l’evoluzione delle nostre conoscenze sugli effetti dell’alimentazione sia una rivoluzione molto discreta che lascia di un indifferenza disarmante tutti coloro che dimenticano che l’unico vero capitale indispensabile è il proprio corpo… un capitale indispensabile e curiosamente trascurato.
Quest’opera intende aprire gli occhi sull’incredibile potenziale che ci offre la natura mettendoci a disposizione una quantità straordinaria di prodotti nei quali la scienza scopre ogni giorno nuove proprietà toniche o curative. Questo libro ci suggerisce soluzioni semplici per reintrodurre un buon numero di questi cibi nell’alimentazione di ogni giorno e per creare dei menu in funzione dei bisogni personali di ognuno.
- Sapete quale verdura ha la proprietà di tappezzare le pareti intestinali e di impedire che il colesterolo penetri nelle arterie?
- Conoscete i 6 alimenti che proteggono gli occhi dalla cataratta?
- Sapevate che la zucca protegge dal tumore?
- Qual’è la cosa più utile da fare in caso di angina?
- Non bisogna mai buttare l’acqua di cottura dei carciofi: sapete perché?
- Chi ha sempre mani e piedi freddi deve evitare di mangiare alcuni tipi di frutta. Quali?
Come vedrete, Mangiare e Guarire contiene mille segreti e consigli utili per dare al corpo le materie prime di cui ha bisogno per difendersi e rimanere in forma. E anche diventare quasi invulnerabili alla maggior parte delle malattie.
Il Metodo Feldenkrais – Conoscere Se Stessi Attraverso il Movimento
Titolo originale: The Potent Self
Autore/i: Feldenkrais Moshe
Editore: Red Edizioni
prima edizione, traduzione di Carla Sgorgi.
pp. 272, Como
In questo libro Moshe Feldenkrais, padre fondatore di quello straordinario metodo di ginnastica dolce che da lui prende il nome, espone i principi che stanno alla base della sua tecnica.
La sua analisi si concentra sui meccanismi emotivi che conducono a comportamenti “ereditati” dalla società. Dell’educazione, dalle proprie esperienze passate; sono comportamenti, automatismi che, in quanto privi di spontaneità, inibiscono il dispiegarsi del nostro piùcompleto potenziale, fisico e spirituale.
«In genere la gente si comporta come se il suo futuro fosse completamente e irrevocabilmente condizionato da quello che si è fatto, in precedenza. È un’idea talmente radicato, che si continua a vivere nel passato invece che nel presente, consolidando in tal modo la propria convinzione di essere determinati da ciò che è stato, e con il risultato di non poter far altro che ripetersi continuamente.»
Lo scopo da raggiungere sarà allora quello di liberarsi degli automatismi acquisiti; la via indicata è la presa di coscienza di se stessi e del proprio corpo attraverso una particolare attenzione rivolta ai movimenti che compiamo. Nello spingerci in questa direzione, sforzi, fatiche che compromettono il buon esito delle nostre azioni; indiana. Gli esercizi per correggere questa situazione; suggerisce, infine, di considerare la maturità come un processo in continua evoluzione, «il processo mediante il quale l’esperienza personale del passato si scinde nei suoi elementi costitutivi da cui scaturirono nuovi schemi, adeguati ad affrontare le circostanze ambientali presenti e lo stato del proprio corpo».
Moshe Feldenkrais (1904-1984), dottore in scienze naturali, ha ideato la scuola Awareness – Through – Movement (Consapevolezza attraverso il movimento)e ha fondato, a Tel Aviv, l’Istituto Feldenkrais per la divulgazione del suo metodo di ginnastica dolce, oggi diffuso in tutto il mondo. È autore di una serie di libri, tra i quali: Conoscersi attraverso il movimento (Celuc libri) e Body and Mature Behavior, di prossima pubblicazione presso red edizione.
Evoluzione e maturità
Ama te stesso come il prossimo tuo
L’energia
Avvertenze
Il potenziale umano
Spontaneità e coazione
Motivazione e azione
Resistenza e motivazioni conflittuali
Comportamento e ambiente
Come si formano le abitudini
Dipendenza e maturità
Punizione e ricompensa
L’assoluto e il relativo
Origine delle posture scorrette
Postura scorretta e azione
Corpo e mente
Cerchiamo di avere idee più chiare
Azione, inibizione e fatica
Verso una nuova Comprensione di sé
Come migliorare l’azione
La postura corretta
I mezzi a nostra disposizione
Volontà e tensione muscolare
Un primo sguardo complessivo
La tecnica
Fisiologia e ordine sociale
Sull’apprendimento sessuale
Alcuni chiarimenti
Il circolo vizioso
Addome, bacino e testa
Il controllo addominale
Un pò di filosofia
Le motivazioni conflittuali
Eiaculazione precoce
Esiste una via d’uscita?
Arte Popolare Valdostana – Catalogo Generale della Mostra di Arte Popolare
Autore/i: Brocherel Giulio
Editore: Edizione dell’O. N. D. Comitato Nazionale Italiano per le Arti Popolari
edizione integrale in anastatica del volume edito nel 1937, a cura di Giulio Brocherel, introduzione di Guido Chabod.
pp. 252, nn. fotografie b/n, Roma
Dall’introduzione:
« È difficile esprimere i propri sentimenti di fronte a un’opera che ha saputo scegliere gli aspetti più intimi dell’arte popolare valdostana.
Le mie origini e le mie convinzioni mi portano ad essere un lettore molto attento, ma poco obiettivo del lavoro di Brocherel di cui oggi plaudo la ristampa.
Poco obiettivo perchè sono radicate in me sensazioni che affondano la loro radice in un passato remoto che è poi la tradizione artigiana della Valle d’Aosta.
La fatica di Brocherel è molto di più di un semplice catalogo (non si creda, comunque che vi descrivere nei dettagli oggetti il cui ritrovamento è costato anni e anni di minuzioso lavoro sia cosa semplice).
L’Autore riesce a presentare nel suo complesso l’origine dell’arte rustica della sua gente.
C’è una ragione secondo Brocherel che ha fatto nascere nel valdostano l’idea di scolpire o più semplicemente di abbellire già oggetti che usa ogni giorno.
Una ragione particolare che l’autore individua nell’«humus» originario: «favorevoli circostanze locali che diedero impulso a particolari generi di produzione.
Ecco l’arte o meglio la cultura di un popolo: circostanze che invogliano scelte.
Incominciano cosi i primi intagli rozzi e approssimati sul legno fino a diventare ornamenti e sculture vere e proprie.
Tutto nasce da un modo di vita e da particolari esigenze comuni a tutto il mondo contadino montano eppure cosi diverso nelle lavorazioni tende a variare da valle a valle e divenire motivo dominante e caratteristico.
Al di la di uno stile un pò retorico e forse troppo complesso, Brocherel mira alla sostanza e presenta ai lettori uno studio efficace, che sa offrire, anche a distanza di 45 anni dalla sua prima stampa, pagine di grande interesse storico: tappe e dettagli dell’arte rurale valdostana che per molti rappresenteranno una sorpresa. »