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Selezione di volumi

Il Condizionamento

Il Condizionamento

Titolo originale: Le conditionnement

Autore/i: Le Ny Jean-François

Editore: Giunti Barbèra

prima edizione, presentazione di Virgilio Lazzeroni, traduzione di Enrico Cimino.

pp. 176, 14 figure b/n, Firenze

È vero che la vita psichica è una cosa diversa da una “somma di riflessi condizionati”, ma essa trova nel condizionamento e nei meccanismi che vi si collegano una spiegazione ed un modello anche per le sue manifestazioni più altamente elaborate. Il condizionamento non rappresenta soltanto un sistema esplicativo dei fenomeni dell’apprendimento, ma dell’insieme dei comportamenti e delle condotte. È in tale prospettiva che questo volume espone i fatti e le interpretazioni di base riguardanti il condizionamento dal punto di vista psicologico, anche in relazione agli studi di B. F. Skinner e di C. L. Hull.

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Introduzione

  • LA REAZIONE CONDIZIONATA CLASSICA
  • L’ESTENSIONE DELLA NOZIONE DI CONDIZIONAMENTO
  • L’ESTINZIONE
  • LA GENERALIZZAZIONE CONDIZIONATA
  • L’ANALISI
  • MOTIVAZIONE E RINFORZO
  • LE ATTIVITÀ SUPERIORI

Conclusione
Bibliografia
Glossario

Noi Siamo un Colloquio – Gli Orizzonti della Conoscenza e della Cura in Psichiatria

Noi Siamo un Colloquio – Gli Orizzonti della Conoscenza e della Cura in Psichiatria

Autore/i: Borgna Eugenio

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione, collanna: Campi Del Sapere Serie Psiche.

pp. 232, Milano

La psichiatria è disciplina medica che si occupa della diagnosi, della comprensione e delle strategie terapeutiche necessarie per avvicinare ciò che convenzionalmente chiamiamo “disturbo psichico”. Ma essa non può sfuggire a certe scelte etiche che richiamano i grandi temi del senso della vita, della libertà , della responsabilità  verso le esistenze deboli ed emarginate. La psichiatria ha a che fare soprattutto con la cura, ma la cura non può essere soltanto farmacologia: è anche psicologica e sociale e dipende soprattutto dalla capacità  di ascoltare, per cogliere quel colloquio interiore che ognuno di noi intrattiene con le voci e i silenzi della propria anima, anche quando ci si trova persi nelle pieghe più profonde della sofferenza psichica. Questo libro affronta il grande tema della psicopatologia e della sua modernità . Descrive alcune fondamentali condizioni psicopatologiche e le loro strutture portanti mettendo in luce come, tra gli aspetti cruciali della sofferenza mentale, vi siano i modi soggettivi di essere nell’angoscia e nella tristezza, nella disperazione e nella disoccupazione, nell’ossessività  e nell’euforia, vale a dire i vissuti emozionali di ogni esperienza neurotica o psicotica.

Eugenio Borgna, libero docente di Clinica delle malattie nervose e mentali nell’Università  di Milano, è responsabile del Servizio di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara. Con Feltrinelli ha pubblicato: I conflitti del conoscere. Strutture del sapere ed esperienza della follia (1988), Malinconia (1992), Come se finisse il mondo. Il senso dell’esperienza schizofrenica (1995), Le figure dell’ansia (1997).

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Alla ricerca dell’anima

I. La psichiatria, questa sconosciuta

  • La frequenza dei disturbi
  • Le cause
  • Le strategie terapeutiche
  • L’etica
  • Il segreto

II. Il misterioso cammino verso l’interno

1. Negli abissi della soggettività

  • Muovendo dalla vita interiore
  • Cosa ci fa conoscere la psicopatologia
  • Il cuore come immagine dell’intuizione
  • Le aree tematiche della psicopatologia
  • I sintomi come disturbi della comunicazione
  • Il senso ultimo della psicopatologia

2. Come nasce una condizione depressiva

  • La definizione di personalità
  • Gli elementi clinici del discorso
  • Cosa sono le situazioni patogene
  • Quali sono le nostre esperienze
  • I contesti familiari e ambientali
  • Smorzare le altre tensioni emozionali

3. Le immagini della memoria e del passato

  • Il tempo vissuto non è il tempo della clessidra
  • Le dimensioni fenomenologiche della memoria vissuta
  • Il tempo della tristezza e la memoria
  • Il tempo perduto nella schizofrenia
  • La memoria del cuore

4. La tristezza leopardiana e la tristezza che si nasconde nella musica

  • L’evoluzione storica del tema
  • La tristezza leopardiana
  • La musica e l’ineffabile
  • La tristezza motivata
  • La tristezza che nasce da un cambiamento di casa
  • La tristezza vitale
  • Ascoltare, la cosa più difficile

III. La comunicazione sospesa

1. Una maschera ancora, una seconda maschera

  • Le definizioni
  • La psicopatologia del mondo-della-vita isterico
  • Una soria clinica
  • La fenomenologia
  • Il gioco volubile delle apparenze
  • L’immagine che si riflette nello specchio
  • “Tua res agitur”

2. Il fascino insondabile della dissolvenza

  • Il vuoto esistenziale
  • La clinica delle tossicomanie
  • La fenomenologia
  • Il linguaggio del corpo
  • La relazione terapeutica

3. Nelle acque immobili del silenzio

  • Il dialogo come struttura portante della condizione umana
  • Gli elementi dilemmatici del dialogo
  • Il silenzio come metafora
  • Le archeologie esistenziali del silenzio
  • Il silenzio come realtà  clinica
  • Camminare insieme

4. Destini divorati dal delirio

  • La funzione sociolinguistica della paranoia
  • Le problematiche cliniche
  • La ridefinizione fenomenologica
  • I temi della paranoia
  • La Granduchessa della Casa di Sassonia
  • Gli eventi della vita e l’esperienza psicotica

IV. La cura

1. Le fondazioni cliniche

  • L’ideologia
  • Le premesse funzionali
  • Lo spazio
  • Libertà  e illibertà
  • Il rifiuto della violenza

2. Le fondazioni psicoterapeutiche

  • La psicoterapia nelle esperienze psicotiche
  • Psicoanalisi freudiana e fenomenologia
  • Le alleanze possibili
  • Il dialogo continua
  • La profondità  si nasconde alla superficie

3. Le fondazioni comunitarie

  • Categorie terapeutiche e categorie assistenziali
  • Le aree tematiche della cura
  • La comunità  come cura
  • Il disegnare e il dipingere
  • Le ambiguità  della tecnica
  • La cultura dell’umiltà

4. Il consenso alla cura

  • Questioni aperte
  • Le dilemmatiche ragioni del consenso alla cura
  • Il consenso alla psicoterapia
  • La sperimentazione clinica
  • La complessità  del discorso

Il dicibile e l’indicibile
Bibliografia

Il Mondo Infestato dai Demoni – La Scienza e il Nuovo Oscurantismo

Il Mondo Infestato dai Demoni – La Scienza e il Nuovo Oscurantismo

Titolo originale: « The Demon-Haunted World. Science as a Candle in the Dark »

Autore/i: Sagan Carl

Editore: Baldini&Castoldi

introduzione all’edizione italiana e traduzione dall’americano di Libero Sosio, prefazione dell’autore.

pp. 544, Milano

Carl Sagan è stato forse il più grande divulgatore scientifico del suo, o meglio, del nostro tempo. Molto noto negli Stati Uniti per i suoi numerosissimi libri e trasmissioni televisive, per il suo impegno politico e, naturalmente, i successi in campo scientifico (è tra l’altro uno dei «padri» della missione su Marte Pathfinder), in questo libro affida ai lettori un ideale testamento spirituale: compendio del suo pensiero, ma anche avvertimento e messaggio di speranza per il futuro: Sagan si è mostrato instancabile nella sua opera di divulgazione, perché profondamente convinto che nessuno deve temere la scienza e le sue scoperte, il più delle volte meravigliose e stimolanti per chiunque, o ignorare il metodo scientifico di indagine. Egli ha sempre sostenuto che tutti devono poter possedere gli strumenti per apprezzare il progresso tecnologico, ma anche comprendere i pericoli che questo ha portato con sé (aumento delle temperature a livello planetario, inquinamento atmosferico, svuotamento dello strato dell’ozono, erosione del suolo, deforestazione, crescita esponenziale della popolazione mondiale ecc.) e valutare l’onestà di chi governa osservando come questi problemi vengono affrontati a livello politico. Ma in questo libro l’autore ci offre un’altra ragione, ancora, ancora più importante, per convincerci dell’importanza del suo sforzo divulgativo. In una società impregnata di tecnologia come la nostra, ma sempre più assediata da nuovi profeti, impeti di irrazionalità e falsa ricerca del meraviglioso (basti pensare alla New Age e alle sue esagerazioni, ai guaritori e agli astrologi, consulenti di fiducia persino di importanti capi di Stato, agli «psicochirurghi», all’ufologia e alla mitologia degli alieni e dei dischi volanti, alle truffe della parapsicologia, alla disonestà di giornali e programmi televisivi che sfruttano la credulità di persone impreparate ecc.), allontanarsi dalla scienza o permettere che venga demonizzata, significa in realtà consegnarci ai veri demoni: l’irrazionalità, la superstizione, il pregiudizio, ed entrare in un’epoca di nuovo oscurantismo.

«Questo libro è una dichiarazione d’amore personale, che riflette la mia storia, durata tutta la vita, con la scienza.»

«Quando leggo, ho l’abitudine di sottolineare i passaggi più belli. Ma con questo libro ho desistito: avrei consumato troppo inchiostro.» (Richard Dawkins, The Times)

«Carl Sagan è il miglior divulgatore scientifico del mondo.» (Scientific American)

«Carl Sagan non è stato solo uno dei più brillanti scienziati della nostra epoca, ma anche uno dei più importanti educatori… Egli traduce il gergo scientifico in un linguaggio semplice e allo stesso tempo trasmette il suo amore per la logica e le meraviglie della scienza.» (The Sunday Mail)

Carl Sagan (1934-1996) si è laureato in astronomia all’università di Chicago nel 1960, e ha poi insegnato a Harvard. Nel 1968 si è trasferito alla Cornell University, con la prestigiosa carica di David Duncan Professor e direttore del Laboratory for Planetary Studies. Si è occupato di planetologia ed esplorazione spaziale, anche in collaborazione con la NASA, e ha partecipato a programmi di ricerca di civiltà extraterrestri. Ha inoltre prospettato con grande energia il concetto di «inverno nucleare» come possibile conseguenza catastrofica della corsa agli armamenti. Eccellente divulgatore, ha ricevuto il premio Pulitzer e la Oersted Medal dell’American Association of Physics Teachers, oltre a ventidue lauree ad honorem.
La varietà dei suoi interessi è attestata dai suoi libri, circa trenta. Fra quelli tradotti in italiano si ricordano La vita intelligente nell’universo, Contatto, I draghi dell’Eden, Il romanzo della scienza, Cosmo.
Baldini&Castoldi pubblicherà l’anno prossimo Billions and Billions, una raccolta postuma di interventi sui più disparati argomenti.

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Introduzione all’edizione italiana di Libero Sosto

Prefazione
I miei maestri

Ringraziamenti

  1. La cosa più preziosa
  2. Scienza e speranza
  3. L’Uomo nella Luna e la Faccia su Marte
  4. Gli alieni
  5. Inganno e segretezza
  6. Allucinazioni
  7. Il mondo infestato dai demoni
  8. Sulla distinzione fra visioni vere e false
  9. La terapia
  10. Un drago nel mio garage
  11. La Città del Dolore
  12. La bella arte di smascherare gli inganni
  13. Ossessionato dalla realtà
  14. L’antiscienza
  15. Il sonno di Newton
  16. Quando gli scienziati conoscono il peccato
  17. Il connubio di scetticismo e meraviglia
  18. Il vento solleva polvere
  19. Non esistono domande stupide
  20. Una casa in fiamme
  21. La via verso la libertà
  22. Bisogno di significati
  23. Maxwell e i secchioni
  24. Scienza e stregoneria
  25. I veri patrioti fanno domande

Note
Riferimenti bibliografici
Indice analitico

La Quiete – Come Trovare la Serenità Senza Vivere da Eremiti

La Quiete – Come Trovare la Serenità Senza Vivere da Eremiti

Titolo originale: The Quiet. Four simple steps to peace and contentment without spending the rest of your life on a seserved

Autore/i: Wilson Paul

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Raffaella Brignardello.

pp. 256, nn. illustrazioni b/n, Milano

Immaginate un luogo nel quale i rumori e le tensioni del mondo moderno non possono turbarvi in alcun modo. Dove qualunque cosa succeda attorno a voi, avretesempre il tempo per respirare. Quel posto esiste, ed è la Quiete. Uno spazio interiore che si raggiunge attraverso la meditazione e nel quale otterrete mente serena, lucidità di pensiero, sollievo ed equilibrio emotivo.
Un privilegio riservato a pochi santoni che vivono da eremiti in cima a una montagna inaccessibili? Tutt’altro! Come ci insegna in questo libro il celebre “guru” australiano della calma, l’obbiettivo è raggiungibile da chiunque. In queste pagine Wilson parte dal confronto di pratiche tradizionali del buddhismo , dello yoga e della meditazione trascendentale, per arrivare a una sua personale teoria secondo cui in soli 13 minuti – il tempo necessario per preparare e bere una tazza di tè – possiamo raggiungere uno stato mentale alla posta di tutti, efficace, rapido, capace di illuminare il lettore attraverso i sesti della vita quotidiana.

Paul Wilson sopravvive felicemente in diversi ambienti altamente stressanti: è presidente di un’agenzia di pubblicità di Sydney, consulente strategico di diverse grandi aziende e direttore di un ospedale e di una fondazione per la ricerca medica. Ha imparato dall’esperienza diretta come padroneggiare i segreti della calma, trasferendo poi la sua «scienza» nei libri. Per Mondadori ha pubblicato: Il piccolo libro della calma (1999), Il piccolo libro dei piaceri (1999), Il piccolo libro del sonno (1999), Il libro della calma sul lavoro (2000), Il libro della calma per la mamma e il suo bambino (2003).

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Libro A

  • Qualcosa di diverso
  • Un sottofondo di quiete
  • Più vicini alla Quiete
  • Le pratiche della Quiete
  • Pratica della Quiete n. 1 Profonda
  • Pratica della Quiete n. 2 Giudata
  • Pratica della Quiete n. 3 Consapevole
  • Pratica della Quiete n. 4 Continuativa

Libro B

  • Avvertenza
  • Illuminazione dell’ora di punta
  • Le pratiche fondamentali della Quiete
  • Siamo già illuminati?

La Via Spirituale della Salute e della Felicità

La Via Spirituale della Salute e della Felicità

Quando la medicina tradizionale e quella alternativa lavorano insieme per il benessere della mente, del corpo e dello spirito

Autore/i: Krishan Chopra

Editore: Eco

prefazione di Depak Chopra, premessa dell’autore, traduzione di Eleonora Baron, titolo originale: Your Life Is in Your Hands.

pp. 344, Milano

Noi stessi – e non altri – siamo i padroni della nostra esistenza, ma spesso passiamo l’intero arco della nostra vita senza renderci conto di questa verità elementare. Trascinati nel turbine della routine quotidiana, impariamo a fronteggiare lo stress e le tensioni con degli antidoti che spesso si rivelano più dannosi del male che vorrebbero curare. Diventiamo allora vittime del fumo, dell’alcool e del nostro stesso spirito di competizione; in altre parole impariamo a programmarci per l’autodistruzione.
Il dottor Krishnan Chopra, nel comporre questa guida al benessere fisico, forse la più esauriente che sia mai stata scritta, unisce la sua vasta esperienza di cardiologo con la sapienza degli antichi per offrire al lettore una serie di consigli su come risvegliare la mente, il corpo e lo spirito alla recondita armonia che pervade l’universo.
In particolare vengono esaminati i seguenti argomenti:

  • l’origine dello stress e come contrastarlo;
  • i benefici dell’esercizio fisico, della meditazione e della preghiera;
  • le diete per vivere a lungo;
  • i poteri straordinari del pensiero positivo;
  • come ritrovare una dimensione spirituale nella vita quotidiana.
Il dottor Krishan Chopra padre del più famoso Deepak, è un cardiologo di fama internazionale.
È anche autore di diversi saggi di cardiologia ed altri argomenti. Da anni promuove nel suo paese, l’India, programmi per la prevenzione delle malattie cardiache e conferenze internazionali sulla cardiologia.
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Prefazione di Deepak Chopra
Premessa
Ringraziamenti

PRIMA PARTE – LA VITA È NELLE VOSTRE MANI

  • 1. L’epidemia mondiale di stress
  • 2. La vita è nelle vostre mani

SECONDA PARTE – I FONDAMENTI DI UNA VITA FELICE E SANA

  • 3. Il Dharma: l’antico sentiero del retto vivere
  • 4. La famiglia e i figli
  • 5. Il karma e l’arte dell’azione
  • 6. Il distacco: l’azione senza il dolore
  • 7. La realizzazione del Sé: la chiave fondamentale della salute e della felicità

TERZA PARTE – LE VIE DELLA SALUTE

  • 8. L’autodisciplina: la via al successo
  • 9. La giusta dieta: più mangiamo, più rapidamente lasciamo questo mondo
  • 10. Dormire bene
  • 11. L’esercizio fisico: elemento importante di una vita salutare
  • 12. Alcol e tabacco: le minacce più grandi e prevenibili per la nostra salute
  • 13. La meditazione: l’esperienza del mondo interiore
  • 14. La vera comprensione nasce dallo yoga
  • 15. Risvegliarsi alla realtà: il potere della preghiera
  • 16. La gioia di servire
  • 17. Le emozioni negative: un lento veleno
  • 18. L’amore e la compassione sono il nettare della vita
  • 19. Vivere nel presente
  • 20. La contentezza porta pace all’anima
  • 21. Dividete le vostre ricchezze, materiali e spirituali
  • 22. La felicità è salute
  • 23. Il potere curativo della musica e delle arti

QUARTA PARTE – I SEGRETI DELLA LONGEVITÀ E DI UNA SANA VECCHIAIA

  • 24. I segreti della longevità e di una sana vecchiaia

Epilogo
Bibliografia

Dizionario Universale di Astrologia

Dizionario Universale di Astrologia

Uno strumento di facile consultazione, indispensabile per chiunque abbia desiderio di conoscere il linguaggio degli astri

Autore/i: Galloni Caterina

Editore: Newton Compton Editori

introduzione dell’autrice.

pp. 432, nn. illustrazioni b/n Roma

Una guida chiara, che dalla A alla Z introduce il lettore nel complesso e affascinante linguaggio delle stelle.
Un viaggio che ha lo scopo di informare in modo approfondito e rigoroso la storia, i personaggi, i miti, le tecniche dell’astrologia: una disciplina che dagli assiro-babilonesi ad oggi continua a mantenere inalterato il suo fascino.
Volume assolutamente inedito che offre al lettore un’attenta panoramica sulle diverse civiltà e il loro approccio all’astrologia: da quella azteca alla giapponese, dalla cinese all’araba, dall’indiana alla celtica, un percorso culturale che affonda le sue radici nel mistero degli astri.
Il dizionario contiene un’appendice che fornisce tutti gli elementi indispensabili per cimentarsi nella stesura di una mappa astrale e dell’oroscopo di coppia.

Caterina Galloni, vive e lavora a Roma. Studiosa di astrologia e discipline esoteriche, ha pubblicato numerosi libri e da tempo collabora con riviste del settore.

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Introduzione

Dizionario universale di astrologia

APPENDICE

Come calcolare il tema di nascita

Sinastria o oroscopo comparato

Bibliografia

L’Autunno del Diavolo – 2 Volumi

L’Autunno del Diavolo – 2 Volumi

“Diabolos, Dialogos, Daimon”: Convegno di Torino, 17-21 ottobre 1988

Autore/i: Autori vari

Editore: Bompiani

unica edizione, volume primo a cura di Eugenio Corsini e Eugenio Costa, volume secondo a cura di Filippo Barbano e Dario Rei.

vol. 1 pp. 686, vol. 2 pp. 574, Milano

Scettici? Superstiziosi? Sottile gusto del male? Fredda vivisezione delle angosce umane? Parlarne come di una metafora o cautelarsi da Lui come di fronte a un AIDS dell’anima? Se i media non hanno saputo resistere alla tentazione di esorcizzare il Diavolo con il soffio dell’ironia o con una complice simpatia verso esperti che di occulto non avevano neppure la dimora, uomini di scienza e di studio hanno tentato di guardarLo in volto. Un volto mitico, religioso, letterario, figurativo, sociale e psicologico, come dimostrano i saggi qui pubblicati.
Chi lo pensava assopito ha potuto constatare la Sua vigile presenza simbolica, chi si aspettava di incontrarlo nei luoghi consueti ha dovuto accettare la Sua evanescenza.
Il convegno torinese “Diabolos Dialogos Daimon” (autunno 1988) può essere riletto come una provocazione o come una ricerca curiosa. Il lettore troverà all’interno dei volumi le diverse sezioni in cui si è articolato il convegno: la prima parte del primo volume dedicata alla storia, alla filosofia e alla letteratura; la seconda dedicata alla tradizione cristiana; la terza all’epoca moderna. Nel secondo volume è compresa una sezione dedicata alle scienze sociali e psicologiche e una alla demonologia, psichiatria e transcultura.

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Volume primo

Premessa
Ringraziamenti

PARTE PRIMA – MONDO ANTICO E GIUDAICO-CRISTIANO

  • Daimonion e diabolé nel ritratto platonico di Socrate di Giuseppe Cambiano
  • I veri demoni greci “nella nebbia ammantellati”? Esiodo e Plutarco di Frederick E. Brenk
  • Nozioni di daimon e di intermediario nella filosofia tra il I e il II secolo d.C. di Pierluigi Donini
  • Sulla demonologia del medio- e neoplatonismo di Ugo Bianchi
  • Energie positive e negative: spiriti e demoni nella Cina tardo-imperiale di Paolo Santangelo
  • Riflessi del “demonico” nello specchio dell’India (e dell’Iran) di Mario Piantelli
  • Il diavolo nelle tradizioni giudaiche del Secondo Tempio (500 a.C. – 100 d.C.) di Paolo Sacchi
  • Demòni ed esorcismi nel giudaismo antico di Liliana Rosso Ubigli
  • Satana e il demoniaco nei vangeli di Xavier Léon-Dufour
  • Satana e la morte nel Vangelo di Marco di Clementina Mazzucco
  • Diabolos-daimon nel corpus paolino di Piero Rossano
  • Angelologia e demonologia nell’Apocalisse di Giovanni di Eugenio Corsini
  • Aspetti della demonologia gnostica di Giovanni Filoramo

PARTE SECONDA – TRADIZIONE CRISTIANA ANTICA E MEDIEVALE

  • Dei, astri e demoni negli scrittori cristiani dei primi secoli di Franco Bolgiani
  • La demonologia origeniana fra speculazione filosofica e preoccupazioni pastorali di Adele Monaci Castagno
  • Il demonio in Gregorio di Nazianzo di Francesco Trisoglio
  • La lotta contro il demonio nella letteratura monastica del IV secolo di Maria Grazia Mara
  • Dai mediatori al mediatore: la demonologia di Apuleio e la critica di Agostino di Paolo Siniscalco
  • “Non dico: «Diabolus fecit».” (Agostino, Serm. 20, 2) Dio, il diavolo e l’uomo nelle prediche di sant’Agostino di Ezio Gallicet
  • L’esorcismo nella liturgia latina: alcuni sondaggi nell’eucologia di Bonifacio Baroffio
  • Il diavolo a Bisanzio: demonologia dotta e tradizioni popolari di Enrico V. Maltese
  • Demonologia di età precarolingia e carolingia di Giovanni Tabacco
  • “Membra Diaboli”: demoni ed eretici medievali di Grado G. Merlo
  • Tentazione diabolica e libertà umana secondo san Tommaso d’Aquino di Horst Seidl
  • Scorribande diaboliche fra gli scrittori religiosi del Trecento di Stefano Jacomuzzi
  • Satan, prince de l’Enfer: le developpement de sa puissance dans l’iconographie italienne (XIIIè-XVè siècle) di Jérome Baschet
  • Il diavolo nella teologia e nell’esperienza di Lutero di Paolo Ricca
  • Stati e chiese contro Satana: inquisizioni civili e religiose contro i delitti demoniaci tra Rinascimento e Illuminismo di Ermis Segatti

PARTE TERZA – EPOCA MODERNA

  • Raffigurazione demoniaca da Dante al Marino di Giorgio Barberi Squarotti
  • Esperienza mistica e presenza del demonio di Gianni Baget Bozzo
  • Il diavolo nella lingua e nei dialetti italiani di Gian Luigi Beccaria
  • Il diavolo alla piemontese: immagini verbali di Giuliano Gasca Queirazza
  • Il patto diabolico in Spagna dal Medioevo a Calderón (e oltre) di Aldo Ruffinatto
  • L’illusione diabolica di Lionello Sozzi
  • Da Plutone a Satana: percorsi diabolici dell’epica francese seicentesca di Gabriella Bosco
  • Gustave Flaubert et le Diable di Jean Bruneau
  • Dal demonio all’Anticristo fra i Vecchi Credenti di Pia Pera
  • Il diavolo di Dostoevskij tra metafisica e metapolitica di Vittorio Strada
  • The Scriptures of the Devil and the American Identity: The Scarlet Letter and Moby Dick; or, the Whale di Viola Sachs
  • La raffigurazione del demoniaco nella pittura europea tra Settecento e Ottocento: Fussli, Blake e Goya di Gianni Carlo Sciolla
  • Eclissi del diavolo? di Claudio Magris
  • Le forze demoniache e la lotta fra il bene e il male nel Bolero di Ravel di Ubaldo Serbo

Gli autori
Note bio-bibliografiche

Volume secondo

PARTE PRIMA – RAPPRESENTAZIONI SOCIALI FRA TRADIZIONE E ATTUALITÀ

  • Breve nota sul Diavolo di Franco Ferrarotti
  • Sensi sociologici del Diavolo di Filippo Barbano
  • Diavolo e potere: il caso di Leon Trotzki di Friedrich H. Tenbruck
  • Il Diavolo nello stivale: un sondaggo su alcune credenze degli italiani alla fine degli anni Ottanta di Ezio Marra
  • Giovani, religiosità, demoniaco di Franco Garelli
  • Il Diavolo a Torino: un sondaggio presso la popolazione di Chito Guala
  • Il diavolo di Torino: figure di una simulazione di Dario Rei
  • Rappresentazioni del Diabolos e Daimon telefonico di Andrea Sormano
  • Magia ed esoterismo: primo rapporto di ricerca su alcune realtà italiane di Maria Immacolata Macioti
  • L’alibi del diavolo di Luigi M. Lombardi Satriani
  • Indemoniati, diavoli ed ex voto di Laura Borello
  • Da “Signore degli animali” a “uomo selvatico”: in merito ai supposti elementi tricksterici del diavolo folclorico di Edoardo Zanone Poma
  • L’aspetto fisico del diavolo fra integrazione ed immaginazione di Pierluigi Baima Bollone

PARTE SECONDA – SEGNI E SENSI DEL MALE: ESPERIENZE DEL NEGATIVO FRA ERMENEUTICA E PSICOPATOLOGIA

  • Il demoniaco come processo di trasformazione di Domenico Devoti
  • Dalla Signora degli Inferi al diavolo dell’inferno di Tilde Giani Gallino
  • Diavolo e simbolo: dubbio distruttivo e dubbio creativo di Antonio Marigliano
  • Il diavolo nella esperienza analitica di Augusto Romano
  • Il simbolo del diavolo in Freud di Fulvio Salza
  • Spostamenti e trasformazioni di Costantino Gilardi
  • Metapsichica e micropsicoanalisi di Nicola Peluffo
  • Fantasmi familiari e immigrazione di Manuela Tartari
  • Il diabolico come metafora del vissuto schizofrenico: un’analisi clinica di F. Pollastro, E. Volontà e E. Sacchetti
  • Il demonio come struttura della mente di Flavio Manieri

PARTE TERZA – DEMONOLOGIA, PSICHIATRIA E TRANSCULTURALISMO

  • Folli, diavoli e psichiatri di Gian Giacomo Povera e Antonio Gatti
  • L’impossibilità della morte e l’esperienza del demoniaco nella psicosi di Eugenio Borgna
  • Gli indemoniati di Milingo: aspetti e quesiti di ordine antropologico, psicologico e psichiatrico di Luigi Brighi, Vittorio Lantemari, Margherita Mancini e Sandrina Fersurella
  • La raffigurazione, l’operare e la terapia del Maligno nella concezione del mondo degli aborigeni del deserto centrale australiano di Goffredo Bartocci
  • Il diavolo nei sogni: aspetti clinici e psicopatologici di Eugenio Torre e Mario Ancona
  • Il diavolo quale contenuto nei disturbi psicopatologici oggi di E. Ramelli, S. Stella e E. Destro
  • Quadri psichiatrici e possessione diabolica: valutazione diagnostica e trattamento di Secondo Fassino, Antonio Gatti, Donato Munno e Gian Giacomo Rovera
  • Postfazione. La politica del diavolo di Filippo Barbano
  • Rassegna stampa a cura di Maria Teresa Gatti – studio La Giostra

Gli autori
Note bio-bibliografiche
Indice dei nomi

Colori Proibiti

Colori Proibiti

Titolo originale: Kinjiki

Autore/i: Mishima Yukio

Editore: Istituto Geografico De Agostini

prefazione di Gian Carlo Calza, traduzione dal giapponese di Lydia Origlia, in copertina: Tanaka Ikkō, manifesto per Histoire du soldat di Stravinskji.

pp. IX-438, Novara

La bellezza diventa rivolta nel romanzo più violento e provocatorio dello scrittore giapponese, disincantato antieroe d’una civiltà al crepuscolo. Yuichi, il protagonista, è un giovane Dioniso capace di scatenare passioni. Quando avremo trasformato gli istinti e gli impulsi carnali in una completa esperienza simbolico-fisica – sembra dirci Mishima – solo allora potremo finalmente raggiungere I’intera verità su noi stessi.

Colori proibiti ruota attorno al tema della Bellezza, che diventa perfetta forma di conoscenza.
Shunsuke è uno scrittore ultrasessantenne giunto ai vertici della fama, ossessionato dalla propria bruttezza, che ha finito per trasformarsi anche in pavidità morale. L’ultima delle sue giovani amanti lo abbandona per seguire Yuichi, un ragazzo che Shunsuke avvicina durante una gita al mare. È bellissimo, e l’incontro con colui che egli avrebbe voluto essere sconvolge lo scrittore. Di qui si sviluppa l’intreccio, coinvolgendo a un tempo vicende personali e destini collettivi. La Bellezza infrange il cerchio perverso della decadenza, divide, afferma, si fa rivolta. È forse questo il “colore proibito” (proibito dalla società, dal potere, dal mondo desacralizzato) al quale il titolo allude? “Proibiti” sono anche gli amori che Yuichi vive e accende.
Il romanzo, in parte autobiografico, è tra i più maturi dello scrittore; in esso Si ritrovano i temi centrali della sua opera: una critica aspra al Giappone moderno che ha rifiutato le tradizioni, la contestazione del produttivismo come corruzione, una virile forma di disinganno.
Yuichi è un giovane Dioniso, «la sua bellezza – si legge – risplende sulle rovine della personalità»; nel delirio e nello scatenamento, non in una psicologia intellettuale, ci si avvicina al volto del Vero, nel suo splendore terribile. Quando avremo trasformato gli istinti e gli impulsi carnali in una completa esperienza simbolico-fisica  – sembra dirci Mishima – solo allora potremo finalmente raggiungere l’intera verità su noi stessi.

Yukio Mishima è nato a Tokyo nel 1925. Per la profondità dello scavo psicologico, per la scabrosa lacerazione che egli mette in luce nei suoi personaggi, è considerato uno dei massimi scrittori contemporanei e tra i maggiori drammaturghi del suo Paese. La sua opera, che abbraccia poesia e narrativa, teatro e critica, gli ha meritato per ben tre volte la candidatura al Nobel. Fondatore della “Società dello scudo”, che si rifaceva all’etica tradizionale dei samurai, Mishima – terminato l’ultimo romanzo del ciclo Il mare della fertilità – si è tolto la vita il 25 novembre 1970, secondo il rituale del seppuku, alla ricerca di quella “nobiltà nella caduta” che fa di lui l’ultimo disincantato antieroe d’una civiltà al crepuscolo, il Giappone che, abbandonati i propri modelli, ha scelto la via americana all’occidentalizzazione. Dei suoi numerosissimi romanzi sono stati finora pubblicati in Italia: Confessioni di una maschera, La voce delle onde, Il padiglione d’oro, Il sapore della gloria, Dopo il banchetto, Sole e acciaio, Neve di primavera, Lo specchio degli inganni.

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Prefazione

  • I. L’inizio
  • II. Il contratto dello specchio
  • III. Il matrimonio di un figlio affettuoso
  • IV. Effetto d’incendio lontano, scorto una sera
  • V. Il principio della salvezza
  • VI. Impotenza di donne
  • VII. l’entrata in scena
  • VIII. La giungla dei sensi
  • IX. La gelosia
  • X. Casualità falsa e casualità vera
  • XI. Riso e tè quotidiani
  • XII. Gay party
  • XIII. Amicizia intima
  • XIV. L’emancipazione
  • XV. Una domenica in cui non si sa che fare
  • XVI. Sequenze di viaggio
  • XVII. A proprio piacimento
  • XVIII. La disgrazia di uno spettatore
  • XIX. Il proprio complice
  • XX. Le disgrazie della moglie sono le disgrazie del marito
  • XXI. Il vecchio Chuta
  • XXII: Il seduttore
  • XXIII. I giorni maturano
  • XXIV. La conversazione
  • XXV. Il cambiamento
  • XXVI. L’arrivo dell’estate e il risveglio alla sobrietà
  • XXVII. Intermezzo musicale
  • XXVIII. Un fulmine a ciel sereno
  • XXIX. Deus ex machina
  • XXX. Un amore coraggioso
  • XXXI. Problemi spirituali ed economici
  • XXXII. “La teoria di Shunsuke Hinoki” scritta dallo stesso
  • XXXIII. Epilogo

L’Assassinio di Gesù di Nazareth

L’Assassinio di Gesù di Nazareth

Autore/i: Manfredi Piero

Editore: Il Segno dei Gabrielli Editore

prefazione di Luigi Cacciapuoti e presentazione di Giovanni Franzoni.

pp. 160, nn. illustrazioni b/n, Negarine

Dalla presentazione:
«L’assassinio di Gesù di Nazareth non è un contributo alla ricerca esegetica specialistica, né un poema letterario e nemmeno una fiaba per bambini buoni; è piuttosto una testimonianza innamorata sul Gesù, uomo di Dio e profeta inascoltato, e una denuncia radicale della violenza che lo ha ucciso. Da queste pagine non esce l’immagine di un “Gesù Supreman” che con poteri sovrumani sconvolge l’ordine naturale, assumendo la guarigione dei sofferenti e degli emarginati come prova della sua divinità.
Gesù appare come un resuscitatole di energie sopite, di fedi fragili, di amori spenti. Gli episodi evangelici, come le nozze di Cana, la guarigione della suocera di Pietro, la moltiplicazione  dei pani, sono presenti dall’Autore come infinite modulazioni della nonviolenta. Perfino l’esplosione della. Gloria diDio, manifestata nella Resurrezione, sembra rimandata ad un altro tempi, tempo cui si dovrà discernere fra un uso  della forza nonoviolenta di Gesù e l’uso strumentale della sua immagine di Re, giocando la partita dei poteri terreni, con una carta in più.
Ma per L’assassinio di Gesù di Nazareth la storia di Gesù finisce in una fossa comune come per tutti gli altri assassinati.
Ma questo seppellimento non è che a caduta del seme nel solco, per morire e risorgere nella speranza degli umili.»

La Comunità Cristiana di Base Mater Dei, nata nell’entroterra napoletano all’indomani delle speranze suscitate dal pontificato di Giovanni XXIII e del Concilio Vaticano II, la Comunità Cristiana di Mater Dei a Palma Campania, ha vissuto le esperienze legate prima al Movimento “7 Novembre”, costituendosi poi in Associazione come Comitato per la Pace, nel periodo dei blocchi contrapposti.
Ha fatto parte, fin dal loro sorgere, delle Comunità Cristiane di Base e per diversi anni ha espresso, anche attraverso il foglio “Nuove Prospettive”, l’esigenza, senza voler essere un’altra chiesa, di vivere in modo nuovo l’essere chiesa, a fianco degli ultimi.
Non ha per questo ritenuto incoerente ritrovarsi intorno alla parrocchia di Mater Dei e riconoscere il proprio presbiterio nel parroco Piero Manfredi che, insieme alla comunità, ha cercato di maturare la fede nel Gesù che appare in questo volume.

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Prefazione
Presentazione

PARTE PRIMA

  • Infanzia leggendaria
  • Nasce un bambino
  • Il Paese di Gesù
  • Profezie messianiche

PARTE SECONDA

  • Tra la gente
  • La situazione della donna al tempo e nel paese di Gesù

PARTE TERZA

  • L’assassinio

APPENDICE
Ai lettore

Psicologia del Delitto

Psicologia del Delitto

Al di là dell’infrastruttura biologica, sociale e psichiatrica del delitto, conoscenza concreta dell’uomo delinquente in situazione – Concezioni comprensive del delitto: clinica amplificata, psicoanalitica, fenomenologica – Verso un’antropologia criminale.

Autore/i: Hesnard Angelo

Editore: Dott. A. Giuffrè Editore

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Giuseppe Crescenzi, titolo originale: Psychologie du Crime.

pp. VII-374, Milano

Dall’introduzione dell’autore Angelo Hesnard:
«Questo libro non è affatto un’opera di criminologia, disciplina, questa, assai spesso considerata come la « scienza del delitto », mentre è piuttosto una ricerca o una sintesi di ricerche ancora male coordinate fra loro. Della Criminologia esso non espone altro che le condizioni obiettive dette scientifiche per la conoscenza del delinquente e dell’atto criminoso. Il nostro scopo invero è diverso: orientare lo studioso nella ricerca del significato del delitto e della condotta criminosa attraverso la conoscenza concreta del delinquente in profondità.
Una tale conoscenza è più completa e più profonda di quella offertaci dalla psicologia generale. Essa fa appello non solo alla comune clinica psicologica e ad una psicopatologia amplificata e specializzata, ma a tutti i contributi che possono apportare attualmente alla psicologia umana normale le scienze, o arti scientifiche, che pre tendono all’esplorazione dell’uomo, ossia a quella conoscenza concreta che è detta talvolta antropologica.
Scienza dunque dei rapporti dell’essere umano con sè e con il mondo, a cui collaborano discipline diverse, presentemente in via di sviluppo e che muovono prevalentemente da due grandi movimenti culturali, la Fenomenologia e la Psicoanalisi, questi due approcci tra gli altri, come la Sociologia, per esempio, della Soggettività umana.
Il problema del delitto è un problema umano permanente: uno dei più tragici e dei più attraenti, ma anche, ahimè, uno dei più scoraggianti per quanti, giuristi e scienziati, biologi e psichiatri, sociologi ed altri studiosi, l’hanno affrontato per necessità sociale o per il bisogno scientifico di conoscere l’uomo.[…]»

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Prefazione

Introduzione

PARTE PRIMA
INSUFFICIENZA E RELATIVITÀ DEI METODI OBIETTIVI DI CONOSCENZA DELL’UOMO DELINQUENTE

Capitolo I. Bio-criminogenesi e psicologia

  • I. Teoria biocriminogenetica del PENDE
  • II. Concezione biocriminogenetica di B. Di Tullio
  • III. Critica della bio-criminogenesi

Capitolo II. Sociocriminogenesi e psicologia

  • I. Il delitto come fenomeno sociale
  • II. Gli approcci psicologici della sociologia criminale
  • III. Il delitto come fenomeno di massa
  • IV. Il posto della psicologia nella sociologia criminale mondiale
  • V. La disorganizzazione sociale del mondo contemporaneo, fattore criminogeno
  • VI. Le nuove concezioni sociologiche

Capitolo III. Comprensione dei delitti patologici

  • I. Gli inadattati sociali
  • II. L’elemento psicopatologicO nei reati comuni
  • III. La criminalità sessuale dei non alienati
  • IV. I delitti psicopatologici propriamente detti (schizofrenici, paranoici, psicosi diverse)

Capitolo IV. Psicologia della delinquenza minorile

  • I. La casa, la strada e l’ambiente familiare
  • II. I fattori puberali di scatenamento nelle reazioni delittuose
  • III. Le bande di adolescenti

PARTE SECONDA
DESCRIZIONE ED ANALISI CLINICA DELLE GRANDI CONDOTTE CRIMINOSE


Capitolo I. Le grandi condotte criminose (dal furto all’omicidio)

  • I. Furti senza condotta omicida
  • II. Furti con condotta omicida
  • III. La condotta dell’omicida in generale

Capitolo II. L’omicidio e le sue molteplici forme

  • I. I delitti pseudopassionali
  • II. Delitti di motivazione parzialmente nevrotica
  • III. Psicologia del delitto ordinario sue numerose modalità
  • IV. Psicologia dei delitti speciali: parricidio, infanticidio
  • V. Psicologia di delitti speciali (seguito): Infanucidi – Mentalità di seviziatori di ragazzi

Capitolo III. Delitti considerati legittimi dai loro autori o commessi per un inconscio senso di colpa

  • I. Il delitto passionale
  • II. I delitti ideologici (religiosi, politici, ecc.)
  • III. I delitti imperfetti (incompleti, non preparati, non volontari)
  • IV. Psicologia della piromania

Capitolo IV. Pericolosità del delinquente e suoi indici psicologici

  • I.  Insufficienza della concezione obiettiva di pericolosità
  • II. La prognosi dello stato di pericolosità attraverso lo studio individualizzato della personalità sotto l’aspetto della soggettvità
  • II. Il ritorno della pericolosità

PARTE TERZA
CONCEZIONE COMPRENSIVA DELLA CRIMINALITÀ

Capitolo I. Concezione clinica amplificata dal De Greeff (antropologia clinica)

  • I. Principi della concezione clinica amplificata di Etinne De Greeff
  • II. L’Io e i suoi legami morali e affettivi
  • III. Il sentimento dell’ingiustizia subita
  • IV. L’atteggiamento e i processi criminogeni
  • V. Variazioni nei rapporti con l’ambiente
  • VI. Un caso interessante di criminogenesi visto dal De Greeff
  • VII. Lo svolgimento della criminogenesi e il passaggio all’atto

Capitolo II. Comprensione psicoanalitica del delinquente

  • I. Le prime ricerche psicanalitiche sul delinquente
  • II. Il senso di colpa e l’autopunizione nel delinquente
  • III. Carenza affettiva nell’infanzia dei futuri delinquenti
  • IV. Carattere simbolico delle condotte criminose
  • V. Analisi del Lagache della personalità del delinquente
  • VI. L’aggressività e l’aggressione nel delinquente
  • VII. L’atteggiamento dell’uomo di fronte alla propria morte e a quella dell’altro

Caritolo III. Contributi della fenomenologia alla psicologia criminale

  • I. Lo svincolamento del delinquente
  • II. Delitto e valori morali irreali
  • III. La dialettica della coppia delinquente-vittima
  • IV. Legame interumano e valore. Il delitto, catastrofe intersoggettiva

Capitolo IV. Sintesi riassuntiva delle concezioni comprensive dell’uomo delinquente. Verso un’antropologia criminale

  • I. Insegnamenti e lacune della concezione clinica amplificata
  • II. Insegnamenti della psicoanalisi contemporanea
  • III. Contributi fenomenologia alla clinica criminale
  • IV. Verso un’antropologia criminale

Conclusione

La Fabbrica della Memoria – Dalle Molecole alla Mente

La Fabbrica della Memoria – Dalle Molecole alla Mente

Titolo originale: The Making of Memory

Autore/i: Rose Steven

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Libero Sosio, saggi rossi, in copertina: foto di Frederick R. Stocker e Stanley Fitch 1980.

pp. 432, Milano

Come funziona la memoria? Mente e cervello, olismo e riduzionismo, neurobiologia e psicologia, computer e teatri della memoria, i meccanismi mnemonici degli animali e l’evoluzione dei neuroni: le conoscenze attuali, i loro presupposti teorici, le ricerche in corso, i problemi filosofici che sollevano, le prospettive per il futuro.

Per la scienza, gli anni Novanta saranno “il decennio del cervello”: i neuroscienziati dispongono ormai di una grande varietà di strumenti per comprendere i processi cerebrali, e possono così affrontare nuovi e promettenti filoni d’indagine. Tuttavia conoscere il cervello e capire i suoi meccanismi non significa avere una spiegazione scientifica della mente. La chiave per capire la mente, suggerisce Steven Rose, potrebbe essere la memoria. Infatti, se della memoria sono individuabili diversi livelli (morfologico, biochimico, fisiologico) e sono state localizzate alcune funzioni, essa deve essere considerata in ogni caso una proprietà dell’intero cervello – o addirittura dell’intero organismo. In questo saggio, Rose ripercorre la via lunga e tortuosa che ha condotto dalle prime ipotesi sull’apprendimento e sulla memoria nell’antichità alle moderne neuroscienze, tracciando una affascinante panoramica della situazione attuale nelle ricerche sul cervello. Ma soprattutto, partendo dalla propria esperienza concreta, lo scienziato inglese riesce a introdurre anche il profano nella vita quotidiana del laboratorio, illustrando le implicazioni economiche, sociali, filosofiche, ideologiche e politiche dell’attività di ricerca. Il lettore può così capire che cosa significhi oggi essere un neuroscienziato, progettare esperimenti, costruire e confutare teorie, vivendo la singolare frattura tra il presunto osservatore scientifico obiettivo e l’essere umano che vive fuori dal laboratorio. Rose indica il superamento di questa frattura in una nuova sintesi, in cui i contributi del neuroscienziato e dello psicobiologo devono essere integrati alle intuizioni del poeta e del romanziere, maestri nell’esplorazione di quella dimensione tutta soggettiva che è il passato conservato nella memoria.

Steven Rose, professore di biologia e direttore del Brain and Behaviour Research Group alla Open University, ha negli ultimi vent’anni investigato in laboratorio i meccanismi cellulari dell’apprendimento e della memoria. Fra le sue opere precedenti, sono state tradotte in italiano Il cervello e la coscienza (1973), La chimica della vita (1982), Il gene e la sua mente (1983). La fabbrica della memoria è stato insignito del Premio RhÙne-Poulenc 1993, riservato a opere di divulgazione scientifica destinate al grande pubblico.

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Prefazione e ringraziamenti

  1. La ricerca della pietra di Rosetta
  2. La lettura della registrazione
  3. La formazione dei ricordi
  4. Metafore della memoria
  5. Buchi nella testa, buchi nella mente
  6. Anche gli animali ricordano
  7. L’evoluzione della memoria
  8. Molecole della memoria
  9. Gli organismo preferiti da Dio? Lumache di mare e cavallucci marini
  10. Nessun altro qui oltre a noi pulcini
  11. Ordine, caos, ordine: il quinto criterio
  12. Interludio: i laboratori non bastano
  13. Di cosa sono fatti i ricordi

Note
Indice analitico

Anni Rubati

Anni Rubati

Titolo originale: Stolen Years

Autore/i: Hill Paul; Bennett Ronan

Editore: Baldini&Castoldi

prefazione di Walter Veltroni, traduzione dall’inglese di Roberto Buffagni, traduzione dell’epilogo di Dario Fonti, collana: I Saggi n° 46.

pp. 320, Milano

Come si sente un ragazzo di vent’anni condannato all’ergastolo per un crimine che non ha commesso, separato dalla famiglia e dagli amici, senza la speranza di tornare mai più in libertà? Paul Hill l’ha provato sulla sua pelle. Il 28 novembre 1974, a Southampton, viene arrestato dalla polizia inglese insieme ad alcuni amici, tutti irlandesi. È accusato di una serie di attentati: tra i più sanguinosi quelli ai pub “Horse and Groom” e “Seven Stars” di Guildford, che hanno provocato cinque morti e decine di feriti. È la mattina di giovedì. La sera di venerdì Paul ha già ammesso otto omicidi e altre azioni terroristiche. La confessione – che gli è stata estorta dopo ore e ore di torture psicologiche e d’altro genere – è falsa. Ma la polizia di Sua Maestà ha bisogno di un capro espiatorio: e la macchina della giustizia, una volta avviata, è inarrestabile. I giudici non tengono conto né delle prove che scagionerebbero Paul, né – assurdamente – della confessione degli autori degli attentati. Tornare indietro, ormai, sembra impossibile.
La principale colpa di Paul è quella di essere nato nei Docks di Belfast, nel 1954: di appartenere cioè a quella minoranza cattolica dell’Ulster che non si è mai riconosciuta nello Stato britannico. Per quanto mai impegnato politicamente, Hill assiste, da ragazzo, alla ripresa della guerra civile che oppone cattolici e protestanti: un conflitto crudele e cruento che solo in questi ultimi tempi sembra aprirsi a un tentativo di pacificazione, grazie alla trattativa diretta tra il governo di Londra e i leader dell’IRA. È proprio per sfuggire alla violenza che Hill, come molti suoi connazionali, lascia l’Irlanda alla ricerca di lavoro: senza immaginare che dell’Inghilterra conoscerà quasi solo le carceri.
Saranno necessari più di quindici anni – trascorsi nelle prigioni di massima sicurezza, in condizioni di vita disumane – e infiniti ricorsi in appello perchè la sentenza della Corte britannica venga annullata.
Solo nell’autunno del 1989 per Hill si aprono le porte della prigione, e la possibilità di ricominciare una vita tragicamente spezzata.
Emerge in questo libro la voce caparbia, commossa, talvolta ironica, di un uomo che riesce, nonostante le sbarre e la condanna all’ergastolo, a far crescere dentro di sè, giorno dopo giorno, pensieri di libertà e di passione civile. Le tribolazioni di quegli “anni rubati”, l’arroganza degli investigatori e dei giudici, la solidarietà dei pochi generosi che si battono per dimostrare la sua innocenza e quella dei suoi amici, sono al centro di una narrazione tesa, profonda, pervasa da un rigorosa senso della giustizia. Tanto più preziosa quanto più lungamente negata e tacitata.
La storia dei “Quattro di Guildford” – vista dalla prospettiva di Gerry Condon, amico e compagno di sventura di Paul – è stata raccontata di recente nel film Nel nome del padre (In the Name of the Father) di Jim Sheridan, con Daniel Day-Lewis.

…”Liquidata Carole, il giudice passò a Gerry, al quale comminò l’ergastolo, con la raccomandazione che scontasse un minimo di trent’anni. Poi diede l’ergastolo a Paddy, con la raccomandazione di un minimo di trentacinque anni. Ascoltando le sentenze di Gerry e Paddy diedi per scontato che il giudice andasse in progressione, e che sarei stato condannato all’ergastolo, con la raccomandazione che scontassi almeno quarant’anni. Ma la progressione del giudice impazzò. Disse che nel mio caso ergastolo doveva significare ergastolo. Dovevo restare in prigione per tutta la vita, a meno che non mi si volesse concedere la grazia in considerazione dell’estrema vecchiaia o di una grave malattia. Allora non me ne resi conto, ma avevo appena ricevuto la più pesante condanna al carcere di tutta la storia giudiziaria inglese”…

Paul Hill è nato nei Docks, uno dei quartieri più popolari di Belfast, il 13 agosto 1954. È stato arrestato in Inghilterra nel 1974, accusato di gravissimi attentati rivendicati dall’IRA. Condannato all’ergastolo, è stato liberato nel 1989, dopo che la sua innocenza è stata ampiamente provata.

Ronan Bennett, nato a Belfast, ha conseguito il dottorato di ricerca in storia legale presso l’Università di Londra. È autore di due romanzi: The Second Prison (La seconda prigione, Gamberetti Editrice, 1994) e Overthrown by Strangers. Collabora a “The Guardian”, “The Observer”, “The London Review of Books”, “Die Woche” e “Il Manifesto”. La sua sceneggiatura per la BBC Fire and Rain è stata tradotta su “Linea d’Ombra”.

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Prefazione
I protagonisti

  1. “Questa disgraziata vicenda”
  2. Uno dei nostri
  3. Le fotografie che ho in testa
  4. Un ricordo della repressione
  5. Inghilterra agosto-novembre 1974
  6. “Accompagnato in cella”
  7. “Uno in arrivo”
  8. “Mai stato cosi facile”
  9. Il processo
  10. “Che marciscano all’inferno”
  11. L’ultima tappa
  12. Appello
  13. Un cittadino del carcere
  14. Sedizione
  15. Cambiamenti
  16. Di nuovo fra la mia gente
  17. Anni rubati

Epilogo di Ronan Bennett

Cronologia

A. A. A. Vendesi Esperto di Guerre Elettroniche – Storia di Davide Cervia, Vittima del Traffico d’Armi “Tutto Compreso”

A. A. A. Vendesi Esperto di Guerre Elettroniche – Storia di Davide Cervia, Vittima del Traffico d’Armi “Tutto Compreso”

Autore/i: Maimone Valentino

Editore: Selene Edizioni

prefazione di Sandro Provvisionato, introduzione e prologo dell’autore.

pp. 168, 2 fotografie b/n, Milano

È possibile essere venduti a un Paese straniero “a corredo” di tecnologie militari? Si può cambiare per sempre la vita di un uomo – e della sua famiglia – solo perché le sue altissime conoscenze tecniche ne fanno una preziosa merce di scambio sul mercato internazionale degli armamenti? In Italia, forse, si. È quello che, con ogni probabilità, è capitato a Davide Cervia, superesperto di guerre elettroniche, scomparso nel nulla alla vigilia della prima Guerra del Golfo. Sequestrato. Strappato alla moglie e ai due figli piccoli, senza che nessuno nelle istituzioni si impegnasse davvero per farlo tornare a casa.
Questa è la ricostruzione ragionata di un mistero che, attraverso 18 anni di bugie e intimidazioni, depistaggi e ritardi, minacce e omissioni, ha macchiato la storia recente del nostro Paese.

Una ricerca sulla sorte di un uomo che sembra una spy story ma è, purtroppo, la Realtà.

Valentino Maimone, romano, 41 anni, giornalista professionista. Scrive di attualità e di salute per alcuni tra i più diffusi periodici italiani e per il web. È co-autore di Cento volte ingiustizia, una raccolta di errori giudiziari dal Dopoguerra ai giorni nostri (1996). Ha lavorato in cronaca nera e giudiziaria.

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Prefazione
Introduzione

  • Il 1990. Prologo
  • Il 1991. «Troviamolo»
  • Il 1992. La mobilitazione
  • Il 1993. Buio dalle istituzioni
  • Il 1994. La cortina di silenzi e omissioni
  • Il 1995. Non mollare proprio ora
  • Il 1996. Da Parigi al Cairo
  • Il 1997. La grande illusione
  • Il 1998. Sette anni buttati
  • Il 1999. Come Ustica
  • Il 2000. Il caso è chiuso
  • 2001-2008. La seconda decade

«Ma quella voce al telefono era la sua»
(colloquio con Marisa Cervia)

«Non sono riusciti a schiacciarci, ma che amarezza»
(colloquio con Gianluca Cicinelli)

Musica e Trance – I Rapporti fra la Musica e i Fenomeni di Possessione

Musica e Trance – I Rapporti fra la Musica e i Fenomeni di Possessione

Titolo originale: La Musique et la Trance

Autore/i: Rouget Gilbert

Editore: Giulio Einaudi Editore

edizione italiana riveduta e aumentata a cura di Giuseppe Mongelli, prefazione di Michel Leiris, introduzione dell’autore.

pp. XVI-496, Torino

Tema del volume di Rouget sono i rapporti psicologici e fisiologici fra la musica e i fenomeni di possessione, per esempio la trance, l’estasi, lo sciamanismo. L’orizzonte geografico è dei più vasti: dall’Africa del Benin e del Senegal al Sud America del Brasile e del Cile, all’ Asia siberiana e indonesiana, al mondo arabo, all’Italia meridionale.
L’orizzonte temporale va dai testi biblici, alla mania e al coribantismo greci, all’orfismo rinascimentale, a Rousseau e a spunti di attualità. Ad accomunare queste esperienze etnografiche e culturali è il ruolo della musica, stimolo ma anche manipolazione della trance: se spesso la scatena (o sembra scatenarla) accade anche che la plachi. Intento di Rouget è di demistificare un luogo comune, senza minimizzare l’importanze della musica, vista come il mezzo principale non tanto per scatenare, quanto per organizzare la trance in pratica sociale.
Il potere della musica è dunque quello di integrare un insieme di rappresentazioni: nella possessione essa agisce come processo di identificazione, nello sciamanismo ha funzione incantatoria, nella trance ha valore emozionale. Diversi tipi di trance, fondati su una serie altrettanto vasta di immaginari, si delineano nel corso dell’opera. Per parte sua, la musica viene studiata sotto l’aspetto degli strumenti, delle pratiche, del simbolismo, degli esecutori.
Opera di vigoroso impianto scientifico e di continue incursioni interdisciplinari, che permettono di tessere una fitta trama di culture e di epoche, il libro di Rouget – che si presenta al lettore italiano in una versione accresciuta e aggiornata, con un’ampia bibliografia e un’indispensabile discografia e filmografia – è un saggio di grande lettura per quanti cerchino di addentrarsi in un universo che, al di là di ogni razionalità, ci riguarda da vicino.

Gilbert Rouget, responsabile del dipartimento di etnomusicologia del Musée de l’Homme a Parigi, è direttore di ricerca al Centre national de la recherche scientifique e docente presso l’Università di Paris X. Le sue ricerche etnomusicologiche – i cui risultati sono ampiamente documentati in pubblicazioni e dischi – lo hanno condotto dall’Africa equatoriale all’Africa occidentale, in particolare nel Dahomey (l’attuale Benin) dove si è interessato allo studio della musica di corte e alle tradizioni musicali connesse al culto dei Vodun e degli Orisha.

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Prefazione di Michel Leiris

Musica e trance

Introduzione

Parte prima

Trance e possessione

LA TRANCE
Trance o estasi?
Le manifestazioni della trance. Isteria e follia
Le rappresentazioni della trance. Sciamanismo e possessione
Possessione, ispirazione, comunione. Trance identificatoria
Trance divinatoria e medianità

DINAMICA DELLA POSSESSIONE
Culto della possessione e possessione riprovata
Musica e possessione: approccio al problema
Possessione e vocazione
Trance, crisi, possessione selvaggia
Possessione e ossessione

TRANCE E MUSICA INIZIATICHE
Iniziazione, possessione e depossessione in Brasile nel candomblé e in Africa nel culto degli orisha
Stato stuporoso, depossessione iniziatica e musica nel culto dei vodun nel Benin
Il repertorio iniziatico

Musica e possessione
LA PAROLA «MUSICA»
QUANDO AGISCE LA MUSICA?
QUALE MUSICA?
Vocale o strumentale?
Ritmica, dinamica, melodica?
Il linguaggio di tutti i giorni

CHE COSA SIGNIFICA QUESTA MUSICA?
CHI LA ESEGUE E IN QUALE STATO?
MUSICISTI E POSSEDUTI
MUSICA E DANZA
LA MUSICA, GLI DÈI, LA MALATTIA

Musica, sciamanismo, medianità, esorcismo

MUSICA E SCIAMANISMO

MUSICA E MEDIANITÀ

IL CASO DEI BOSCIMANI

ESORCISMO?

Possessione e patteggiamento: esempi africani
Saul e Davide

IL CASO DEL TARANTISMO

Lo strano meccanismo

Rousseau e il potere fisico dei suoni
Percussione e tamburo
Una teoria neurofisiologica degli effetti del tamburo
Dall’ipnosi al riflesso condizionato e dall’emozione alla droga

Parte seconda

Musica e trance presso i Greci

La mania e la sua terminologia
La mania telestica (Fedro 244 d-e)
Musica e trance: la teoria di Platone
Danzare identificarsi con gli dèi
Platone e la musica di possessione. L’aulos
Aristotele, l’ethos dei modi, il frigio

Rinascimento e opera

DA MARSIA A CLAUDE LE JEUNE O GLI EFFETTI DELLA MUSICA

LETTERA SULL’OPERA
Musica e trance presso gli Arabi

Trance religiosa
Il termine samâ’
Il termine waid
Il termine dhikr
La musica del samâ’ secondo Ghazzâli
La pratica del dhikr
Pratiche fachiriche e possessione
I djinn e il «furore poetico»

TRANCE PROFANA
Il termine ṭarab

LA GENERAZIONE DELLA TRANCE
Trance indotta / trance condotta
La trance di comunione tra possessione e sciamanismo
Una parentesi di cristianesimo

LA MUSICA COME EMOZIONE O COME ECCITAZIONE
I musicologi arabi e gli effetti della musica
Samâ’ e trance emozionale
Dhikr e trance eccitativa
La trance voluta è vera trance?
Fachirismo e musica identificatoria

Conclusione
LA MUSICA NEI SUOI RAPPORTI CON LA TRANCE EMOZIONALE, DI COMUNIONE E SCIAMANICA
La MUSICA NEI SUOI RAPPORTI CON LA TRANCE DI POSSESSIONE

Bibliografia
Discografia
Filmografia

Indice analitico
Indice delle religioni, delle sette, delle divinità e dei personaggi religiosi
Indice delle etnie e dei luoghi
Indice degli autori, delle persone e dei personaggi

Un Artista del Mondo Effimero

Un Artista del Mondo Effimero

Titolo originale: An Artist of the Floating World

Autore/i: Ishiguro Kazuo

Editore: Giulio Einaudi Editore

traduzione di Laura Lovisetti Fuà.

pp. 210, Torino

Gli alibi e le ambiguità di un artista di regime costretto a fare i conti con il proprio passato. Il romanzo «giapponese» dell’autore di Quel che resta del giorno.

I quadri dell’anziano pittore Masuji Ono «per il momento sono riposti altrove». Il Giappone ha appena perso la guerra e chi ne ha appoggiato e esaltato, come Ono, la politica imperialista e fascista, è stato messo in disparte. L’eufemismo della rimozione è soltanto un esempio delle ambiguità generate dai toni cerimoniosi e pacati di Ono, narratore delle vicende di questo romanzo. Si rende conto il già famoso e rispettato pittore del marchio d’infamia che grava sul suo passato, o l’ha rimosso, come il mondo dell’arte ha rimosso le sue tele gonfie di retorica? Non è dato al lettore di saperlo con certezza, nemmeno quando Ono dichiara pubblicamente il suo pentimento e l’estrema bravura di Kazuo Ishiguro, che pubblicò questo libro nel 1986, prima dell’ormai celebre Quel che resta del giorno, sta proprio nell’invenzione di una voce che blandisce e ipnotizza. Nei pressi della casa di Ono sorge un ponte di legno chiamato “il Ponte dell’esitazione”, perché prima della guerra ” lì si vedevano gli uomini con la coscienza turbata muoversi incerti”, in dubbio se cercare svago nel quartiere dei bar e delle geishe o se tornare a casa dalle loro mogli. Adesso il quartiere del piacere non esiste più, al suo posto sono stati costruiti palazzi moderni con le facciate di vetro. Ma un’esitazione analoga è quella che porta ogni tanto l’anziano pittore su una panchina, più o meno nel luogo in cui sorgeva il bar dove Ono riuniva il suo cenacolo, per osservare i giovani impiegati, protagonisti di un Giappone nuovo, e godere del loro entusiasmo e ottimismo, come di una notte di oblio nei piaceri del «mondo effimero».

Kazuo Ishiguro è nato a Nagasaki nel 1954 e si è trasferito con la famiglia in Inghilterra nel 1960. Tutti i suoi romanzi sono tradotti in Italia da Einaudi: Un pallido orizzonte di colline (1982), Un artista del mondo fluttuante (1986), Quel che resta del giorno (ultima edizione Super ET 2016), Gli inconsolabili (1995 e 2012), Quando eravamo orfani (2000), Non lasciarmi (ultima edizione Super ET 2016), Il gigante sepolto (2015 e 2016) e Crooner (2018). Per Einaudi ha pubblicato anche la raccolta di racconti Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (2009, 2010 e 2019) e La mia sera del ventesimo secolo e altre piccole svolte (2018). Da Quel che resta del giorno (Man Booker Prize 1989) è stato tratto un famoso film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson. Nel 2008 il «Times» l’ha incluso fra i 50 più grandi autori britannici dal 1945. Nel 2017 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura.

Il Codice Segreto della Croce – Nel Cuore dei Pirenei, alla Scoperta del Mistero di Rennes-le-Château

Il Codice Segreto della Croce – Nel Cuore dei Pirenei, alla Scoperta del Mistero di Rennes-le-Château

Titolo originale: Key to the Sacred Pattern

Autore/i: Lincoln Henry

Editore: Sperling & Kupfer Editori

introduzione dell’autore, traduzione di Bruno Amato, in copertina: «I pastori d’Arcadia» di Nicolas Poussin.

pp. 208, nn. ill. b/n e 25 tavv. B7n f.t., Milano

«A tutti piace un bel giallo. E quando il giallo non è opera di fantasia, ma è ambientato in luoghi e tempi reali e i suoi protagonisti sono persone reali, allora al fascino della narrazione si aggiunge il desiderio di conoscere “la verità”… Il mistero di Rennes-le-Château cominciò così. Nel diciannovesimo secolo, un prete squattrinato di un paesino francese trova qualcosa, a quanto pare, nell’interno della sua chiesa. Improvvisamente, è ricco. Quel che è certo è che comincia a spendere forti somme di denaro. Di conseguenza, dice la gente, deve aver trovato un tesoro…»

Rennes-le-Château è uno sperduto villaggio annidato nei Pirenei, ma lo studio dei testi antichi, la decifrazione di un presunto codice nascosto in alcuni reperti artistici e le accurate misurazioni cartografiche ne farebbero un luogo «sacro», custode di arcane verità che si dipanano  attraversoi secoli. In questo volume Henry Lincoln, tra i più autorevoli esperti mondiali degli enigmi legati all’antico borgo, propone un appassionante itinerario che si dipana dalle imprese dei templari all’affermarsi di una società segreta detta «il Priorato di Sion», al ruolo della dinastia merovingia, ponendo ai lettori inquietanti quesiti: è possibile che queste montagne nascondano le spoglie di Cristo? O magari un’immensa ricchezza perduta? Con una penna brillante e il ritmo di una detective story, l’autore si addentra via via nei meandri di una storia affascinante, dando corpo a un’opera che stimola e convince nell’esplorare un mistero senza tempo.
Sceneggiatore e regista di diversi documenti di argomento storico, Henry Lincoln ha realizzato ben quattro filmati sul mistero di Rennes-le-Château, su cui ha svolto fondamentali ricerche.

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Introduzione

1. Agosto 1969: estate nelle Cévennes
2. 1970: «Chronicle»
3. Rennes-le-Château prime impressioni
4. L’inizio delle riprese: un cambiamento di programma
5. I pastori d’Arcadia
6. Il prete, il pittore e il diavolo
7. Compare la geometria di Poussin
8. Ipotesi
9. Plantard e il suo Priorato
10. Un disastro indipendente
11. Interpretazioni

Parte seconda
La scoperta

12. L’itinerario della scoperta
13. Dati di base
14. Nuove scoperte

Bibliografia
Indice dei nomi

Contagioso – Perchè un’Idea e un Prodotto hanno Successo e si Diffondono

Contagioso – Perchè un’Idea e un Prodotto hanno Successo e si Diffondono

Tutti i segreti del «passaparola» finalmente svelati. Un libro contagioso.

Autore/i: Berger Jonah

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prima edizione, traduzione di Paolo Lucca, titolo originale: Contagious.

pp. 246, illustrazioni b/n, Milano

Perché una cosa ha successo? Se hai risposto «grazie alla pubblicità», ripensaci. Le persone non danno retta agli spot; preferiscono ascoltare il parere degli amici. Ma perché la gente parla di certi prodotti più che di altri, o perché solo alcuni contenuti online diventano virali? Jonah Berger, docente di marketing alla Wharton School, ha dedicato anni a cercare la risposta a queste domande. In questo libro, che combina studi innovativi e storie coinvolgenti, svela i meccanismi segreti del passaparola e della trasmissione sociale e mostra i sei punti di forza che deve avere una campagna per rendere contagiosi prodotti e idee. Racconta perché le pubblicità contro l’uso della droga in realtà possono averne aumentato il consumo, come certi videogiochi creano dipendenza (e altri no) e perché più di duecento milioni di consumatori hanno condiviso il video di uno dei prodotti apparentemente più comuni e noiosi: un frullatore. “”Contagioso”” fornisce un set di tecniche pratiche e facilmente applicabili per creare lanci pubblicitari, diffondere informazioni, ideare cose o messaggi che la gente amerà e condividerà. Utile al manager di una grande azienda, al proprietario di una piccola impresa, al politico candidato alle elezioni e a chiunque voglia diffondere un’idea o un nuovo prodotto, è un testo che rivoluziona teorie e falsi miti sul comportamento dei clienti e sul viral marketing e che, a lettura conclusa, considererai uno strumento indispensabile. Passa parola.

Jonah Berger è professore associato di marketing alla Wharton School presso l’Università della Pennsylvania. Ha dedicato gli ultimi dieci anni ad analizzare i meccanismi che contribuiscono al successo di un’idea e ha pubblicato decine di articoli in prestigiose riviste accademiche; versioni più divulgative dei suoi studi sono state pubblicate su New York Times, Wall Street Journal, Washington Post, Science, Harvard Business Review, Wired, BusinessWeek e Fast Company. Le sue ricerche sono state inoltre pubblicate su «Year In Ideas», il supplemento annuale del New York Times dedicato alle idee dell’anno. Berger è stato insignito di diversi riconoscimenti sia alla ricerca sia alla didattica.

Sulla Guerra – Scritti 1933 – 1943

Sulla Guerra – Scritti 1933 – 1943

Autore/i: Weil Simone

Editore: Net – Nuove Edizioni Tascabili

introduzione e traduzione di Donatella Zazzi,in copertina: Pablo Picasso, Studio per Guernica 1937.

pp. 160, Milano

“Per chi sa vedere, non c’è oggi sintomo più angosciante del carattere irreale della maggior parte dei conflitti. Sono ancora meno reali della guerra tra greci e troiani.”

Negli ultimi anni della sua vita Simone Weil, una delle voci più originali nella riflessione etico-religiosa del Novecento, dovette confrontarsi con il dramma della Seconda guerra mondiale e le difficili scelte che questa comportava. Da una posizione di pacifismo intransigente, favorevole a esaudire ogni richiesta della Germania nazista pur di evitare uno scontro, la Weil con il progredire del conflitto si convinse della necessita di lottare con ogni mezzo contro il regime di Hitler. Tale convinzione la porta ad abbracciare la causa della Resistenza capeggiata da De Gaulle e a Londra, a collaborare con France Libre. Sulla guerra raccoglie lettere, brevi saggi e articoli che testimoniano la dolorosa presa di posizione di Simone Weil e la forza intellettuale con cui seppe affrontare alcuni dei nodi fondamentali del nostro tempo: l’involuzione dell’esperienza sovietica, la crisi del marxismoa, i limiti del pacifismo, il bisogno di una spiritualità che trascenda i confini delle ideologie.

Simone Weil (1909-1943), scrittrice francese di origine ebraica, fu allieva del filosofo Alain e insegnò filosofia in vari licei. Per due anni abbandona insegnamento e lavora in fabbrica per sperimentare in prima persona la condizione operaia; partecipa poi nel 1936 alla guerra civile spagnola.
Nel 1940 abbandona Parigi in seguito all occupazione tedesca: si rifugia dapprima a Marsiglia e poi negli Stati Uniti. Da qui passa in Inghilterra dove lavora per France Libre. Mori di tubercolosi a Soli trentaquattro anni nel sanatorio di Ashford. E autrice di numerose opere di argomento etico, politico e religioso, tutte pubblicate postume.

“Scelte fatte in piena autonomia e con grande coraggio: è qui il segreto del fascino di questa pensatrire”. (L’espresso)

“Unariflessione impietosa dedicata allungatura umana e al carattere irreale dei conflitti.” (Diario)

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  • Introduzione di Donatella Zazzi
  • Riflessioni sulla guerra
  • Risposta a una domanda di Alain
  • Non-intervento generalizzato
  • Lettera a Georges Bernanos
  • Non ricominciamo la guerra di Troia
  • L’Europa in guerra per la Cecoslovacchia
  • Riflessioni sulla conferenza di Bouchè
  • Lettera a G. Bergery
  • Riflessioni in vista di un bilancio
  • Frammento (1939)
  • Frammento (1940)
  • A Maurice Schumann
  • Questa guerra è una guerra di religioni
  • Riflessioni sulla rivolta
  • Note

Mondi Invisibili – Frontiere della Psicologia Transpersonale

Mondi Invisibili – Frontiere della Psicologia Transpersonale

Autore/i: Salles Virginia

Editore: Alpes Italia

prefazione di Maria Fiorentino, note introduttive di Giorgio Antonelli, introduzione dell’autrice.

pp. 220, Roma

Un viaggio attraverso luoghi della psiche poco conosciuti, un itinerario che oscilla tra coscienza quotidiana e stati di coscienza non ordinaria che la cultura scientifica fatica ad integrare. Il libro è una sintesi del lavoro svolto dall’autrice e rappresenta il punto di incontro di una lettura a più livelli, integrata nell’orizzonte della psicologia del profondo. Qui troveremo ampie parti cliniche, con resoconti di sogni e di esperienze di respirazione olotropica. Le narrazioni, a volte incredibili a volte straordinarie, ci mostrano come la tendenza fondamentale di questa procedura sia l’integrazione di ciò che è scisso, la ricomposizione della sofferenza in una trama armonica. Colpiscono profondamente i casi che non avrebbero mai potuto avere un vero accesso ad una psicoterapia classica: prostitute, portatori di dipendenze, outsider. La parola spiritualità viene spesso menzionata nel corso del testo, ed è questo uno dei contributi più significativi di questo libro: tutti gli esseri umani, a prescindere dalla presenza o meno di un contesto religioso nella loro vita, possono riconoscere l’esigenza psicologica di un rapporto con la dimensione del sacro, senza per questo dover appartenere ad uno schieramento filosofico o religioso di qualsiasi tipo.

Virginia Salles, nata a Bahia (Brasile) ha studiato alla Sapienza, a Roma, dove vive e lavora. Di formazione junghiana e transpersonale, esercita la professione di psicoterapeuta individuale e di gruppo.
Ha fondato, insieme ad Aldo Carotenuto ed altri colleghi, il “Centro Studi di Psicologia e Letteratura fondato da Aldo Carotenuto” e ha svolto, presso la Cattedra di Psicologia della Personalità e delle Differenze Individuali, Università La Sapienza (Roma), seminari sulle “Radici magiche della psicologia del profondo” (sui riti di possessione nelle religioni afrobrasiliane) e sulle “Potenzialità terapeutiche degli stati non ordinari di coscienza” (l’inconscio visto da C.G.Jung e da Stanislav Grof) dal 1990 al 2002.
Conduce a Roma gruppi di respirazione olotropica. Certificazione G.T.T.( Grof Transpersonal Training), training internazionale tenuto da Stanislav Grof.
È autrice dei libri “Agua scura”, edito da Di Renzo Editore, 2005, “Mondi invisibili. Frontiere della psicologia transpersonale” ( Alpes Italia, 2013) e “Spazi oltre il confine. Temi e percorsi della psicologia del profondo tra C. G. Jung, Stanislav Grof e la Cabalà” (Alpes Italia, 2015) e di numerosi articoli sulla psicologia analitica e transpersonale.

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Prefazione di Maria Fiorentino
Note introduttive di Giorgio Antonelli
Introduzione dell’autore

  1. Il libro rosso di C. G. Jung
  2. Peccati e virtù nell’era della globalizzazione
  3. Le potenzialità terapeutiche degli stati non ordinari di coscienza – L’inconscio visto da Stanislav Grof
  4. Le potenzialità terapeutiche degli stati non ordinari di coscienza – La pratica
  5. L’io e l’infinito
  6. L’eclisse – Frammenti di un percorso terapeutico
  7. La tigre e il vento – La magia del corpo in terapia
  8. Mercanti di corpi, dissipatori d’anima
  9. Fame d’aria – La psicologia di Josè Angelo Gaiarsa tra il corpo e lo spirito
  10. L’arte della psicoterapia – Lo spazio terapeutico come luogo sacro dove si svolgono i Misteri dell’anima
  11. La guerra dentro l’uomo
  12. Il Mistero del Golgota – Tra i demoni e gli dei della modernità
  13. La morte che uccide la morte – Ai confini dell’ego, tra Oriente e Occidente

Bibliografia

Un Parricidio Mancato – Hegel e il Giovane Marx

Un Parricidio Mancato – Hegel e il Giovane Marx

Autore/i: Finelli Roberto

Editore: Bollati Boringhieri Editore

prima edizione, premessa dell’autore.

pp. 328, Torino

L’autodafé dell’Unione Sovietica, il suo crollo e la sua autodissoluzione hanno una causa antropologica e filosofica, prima che economica e sociopolitica. Trovano la loro ragione più profonda in una concezione dell’essere umano che è stata solo apparentemente rivoluzionaria, ma che in effetti era arretrata, se non arcaica, simbiotica e fusionale, perché fondata sull’estremismo di un’eguaglianza che ha voluto rimuovere da sé ogni valorizzazione della differenza e dell’autonomia individuale. L’origine teoretica di questo deficit antropologico, come di molte difficoltà delle culture politiche che si sono richiamate al marxismo, va rintracciata secondo Finelli in un atto mancato: nel parricidio troppo affrettato che il giovane Marx ha preteso di consumare nei confronti di Hegel. La ricostruzione di Finelli rompe l’ordine canonico della vecchia marxologia, che esaltava il passaggio dall’idealismo al materialismo, e mostra come rispetto alla originalissima concezione hegeliana del soggetto, che diventa se stesso solo in rapporto con l’alterità, la filosofia della soggettività del giovane Marx opera, attraverso la mediazione di Feuerbach, una vera e propria regressione, che marcherà profondamente la successiva concezione materialistica della storia elaborata insieme con Engels.

Roberto Finelli insegna Storia della filosofia moderna all’Università di Bari. Traduttore e commentatore di Marx, ha ricostruito l’evoluzione complessiva del suo pensiero in Astrazione e dialettica dal romanticismo al capitalismo. Saggio su Marx (1987). Al percorso formativo hegeliano ha dedicato Mito e critica delle forme. La giovinezza di Hegel (1996). È autore di numerosi saggi di antropologia politica e di filosofia della psicoanalisi.

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Premessa

Un parricidio mancato

1. Tra antico e moderno

  • Scienza e utopia
  • Hegel e l’epistemologia del «circolo»
  • L’«Idea» come principio organizzatore di realtà. L’antimaterialismo di Marx
  • Democrito ed Epicuro: empirismo delle scienze e idealismo della filosofia
  • L’umanità come negazione della natura
  • Contraddizioni e meteore
  • L’atomismo antico tra Hegel e Marx
  • Il confronto degli idealismi. L’idealismo antico
  • L’idealismo moderno
  • Filosofia, mondo, Junghegelianer
  • Dalla poesia alla filosofia. Da un padre all’altro
  • La Formbestimmung, chiave di volta del pensiero marxiano

2. Uno schizzo hegeliano

  • Negazione e contraddizione
  • La soggettività intellettualistica e la sua cattiva infinità
  • La falsa infinità: il segreto dell’ideologia
  • La chiusura speculativa. Dalla negazione-scissione negazione assoluta
  • Tra antropologia e logica
  • Hegel e i Giovani hegeliani

3. Un giornalismo dall’anima filosofica

  • «A sinistra e a destra»
  • La libertà come Assoluto
  • Un’ontologia «generica»

4. Il materialismo ingannevole di Ludwig Feuerbach

  • La divinizzazione della ragione
  • Contro l’autofondazione del Sé. I Pensieri sulla morte e sull’immortalità
  • Il rovesciamento di soggetto e predicato
  • La critica a Hegel
  • L’ultimo Feuerbach
  • Marx e Feuerbach

5. Un comunismo troppo umano

  • Un rovesciamento generalizzato
  • Il mondo moderno come mondo bino
  • Hegel e la società civile moderna
  • Astrazione mentale e astrazione reale
  • Un comunismo fusionale e simbiotico

Bibliografia

Indice dei nomi