Libri dalla categoria Nuovo Testamento
Il Naturale da Competizione
Autore/i: Passadore Roberto
Editore: U. Mursia Editore
prefazione Giorgio Belladonna, premessa Roberto Passadore, collana: I Giochi.
pp. 448, 70 illustrazioni b/n, Milano
Quando due giocatori decidono occasionalmente di fare un torneo insieme, di solito si accordano sul significato da dare ad alcune dichiarazioni che dovranno essere utilizzate durante il corso del torneo o su alcuni segnali di chiamata e distribuzionali per il controgioco: “Usiamo la Stayman?, il 2 fiori CRODO?, Blackwood?, il quarto colore forzante?, le Trial-bids?, il contro Spoutnik fino a livello di 2 quadri? Come ci comportiamo dopo apertura di ISA del compagno 1° di mano e interferenza dell’avversario 2° di mano? Giochiamo pari-dispari o alta-bassa? Applichiamo la regola dell’11?”. L’accordo su questi pochi interrogativi permette ad una coppia anche estemporanea di destreggiarsi egregiamente per un torneo sociale al Circolo.
Le cose cambiano quando la competizione diventa impegnativa o quando due giocatori vogliono diventare una coppia stabile e quindi acquisire un affiatamento ben radicato senza tuttavia ricorrere a sistemi artificiali pur ottimi, ma di difficile memorizzazione e utilizzabili solo in blocco.
Questo volume permette di adottare un “naturale” lungo-corto che ha inglobato e fatto proprie molte convenzioni di noti sistemi artificiali (alcune delle quali, peraltro, già da tempo “naturalizzate”), ma lascia a ciascuna coppia la libertà o di adottare per gradi o di adottarle in minima parte. L’opera è corredata da una interessante appendice “filatelica” nella quale sono riprodotti i francobolli e gli annulli di tuttonil mondo illustranti o esaltanti il gioco del bridge.
L’Uomo Mentale e l’Universo Pluridimesionale
Autore/i: Iaccarino Antonio
Editore: Editrice Atanòr
prefazione dell’editore, in allegato “La nuova visione del cielo in chiave pluridimensionale”, copertina realizzata da un dipinto di T. Donati Doria.
pp. 374, Roma
Questo libro apre ufficialmente l’Era del Mentale. La verità, o conoscenza, schiude le porte ai semplici, ai quali è promesso di vedere Dio. L’Autore presenta un libro che offre delle difficoltà all’uomo rinchiuso nella logica razionale, negli empirismi, nei postulati e nelle costruzioni mentali, il quale è abituato a muoversi secondo punti di riferimento sbagliati, ma in accordanza alle sue possibilità tridimensionali che demolite espongono la mente al difficile recupero delle facoltà pluridimensionali mediante un discorso per immagini. Tale discorso fatto di immediatezza deve restare tale, secondo l’Autore, onde evitare pericolose accelerazioni della mente. Una logica esoterica forte, che passa per una nuova visione del cielo, mette tutte le altre logiche nella condizione di rivedere teorie, credi religiosi e filosofie, mentre una nuova dimensione della matematica, in armonia col sistema finito dell’universo e dei cosmi, ripropone la non validità delle dimostrazioni che devono cedere il posto alle spiegazioni. “Che l’umanità lo voglia o non lo voglia siamo a una svolta evolutiva”. L’uomo nuovo, o l’uomo mentale che definisce spazio e tempo e fa sua la pluridimensionalità, sarà così in grado di capire il pensiero della terna Abramo-Pitagora-Aurobindo, i quali sono i pilastri del ponte evolutivo.
Prefazione alle avvertenze
PARTE PRIMA
Avvertenze
PARTE SECONDA
- L’Uomo Mentale
- Il numero 666
- La Luna
- La realtà dell’Universo
- La ricerca dell’errore
- Yin-Yang
- Safer Yezira o Il libro della Creazione
- Sri-Yantra
- Il male genera il bene
- Pensieri
PARTE TERZA
- Riflessioni
- Il grande corpo
- La storia
- Lo spazio e il tempo
- Sri-Aurobindo, La Mere, Satprem
- L’Io, Il Se, L’Anima, La Mente, Il Pensiero, La Coscienza
- Stabilizzare la mente
- Atomo permanente e anello invalicabile
- I quattro grandi
- Cartesio
- Droga
- Sesso, Serpente e colpa
- La Sibilla Cumana
- Alabama-Coushatta Indian Reservation
- Plesso solare e Cristo Ges˘
- Atlantide
- Arabi ed Ebrei
- Dedicato a Israele
- Abramo
- Il Pitagora dei Mentali
- Il punto della situazione
- Safer Yezira, Sri-Yantra e Quabbalà
Bibliografia
Letteratura Latina Tardoantica e Altomedievale
Autore/i: Polara Giovanni
Editore: Jouvence Società Editoriale
con bibliografia di A. De Prisco.
pp. 290, cartine b/n, Roma
Tre secoli difficili della storia dell’occidente europeo, dalla caduta dell’impero di Roma alla nascita di quello di Carlo Magno; un’epoca troppo spesso sottovalutata, ma che ha posto le basi delle successive differenze tra le nazioni, ed ha effettuato la selezione delle opere antiche da trasmettere alle future generazioni, decidendo che cosa avremmo letto della letteratura latina, e che cosa si sarebbe invece perduto. Gli autori di questa età «barbarica» sono presentati con ricchezza di informazione e grande chiarezza, con un’ampia documentazione che consente di conoscete scrittori importanti, ma di solito poco trattati.
Giovanni Polara è ordinario di Storia della letteratura latina medievale dell’Università di Napoli. Ha curato le edizioni critiche di Optaziano (Torino 1973) e di Virgilio grammatico (Napoli 1979) ed è autore di note e saggi su Simmaco, Ausonio, Cassiodoro, Isidoro, Rarerio. Collabora al Lessico del latino medievale per Unione accademica nazionale.
I. I REGNI BARBARICI NEL VI SECOLO
- L’Europa occidentale tra l’Impero e gli stati regionali
- L’Italia
- Intellettuali e potere: Boezio, Cassiodoro e Benedetto
- La poesia: Ennodio e Massimiano
- La prosa: Gregorio Magno
- L’Africa
- La poesia: Draconzio e Corippo
- La prosa: Fulgenzio
- La penisola iberica
- La letteratura di ispirazione religiosa: Martino di Braga
- La Francia
- La poesia: Avito e Venanzio Fortunato
- La prosa: Cesario di Arles e Gregorio di Tours
- L’Inghilterra e l’Irlanda
- I grandi monaci: Gilda, Columcille e Colombano
II. L’«ETÀ DEL FERRO»: IL VII SECOLO
- Lo scenario del Mediterraneo e l’Europa occidentale
- L’Italia
- Storie, versie parodie
- La penisola iberica Isidoro. doctor egregius
- Gli altri scrittori del secolo d’oro visigotico
- La Francia
- La poesia: Teodofrido di Corbie; la prosa: Virgilio grammatico e lo Pseudo
- Fredegario
- L’Inghilterra e l’Irlanda
- L’Irlanda: gli Hisperica famina
- L’Inghilterra: Aldelmo
III. La CREAZIONE DEL NUOVO IMPERO D’OCCIDENTE
- Alle soglie del feudalesimo
- L’Italia
- La letteratura dell’età longobarda
- La Francia
- Storiografia, cronache e scienze naturali
- L’Inghilterra e l’Irlanda
- Monaci, uomini di chiesa e missionari: Beda e Bonifacio
BIBLIOGRAFIA
Carte geografiche:
1 – I popoli germanici nella Romània
2 – L’Europa occidentale nel VI secolo (prima metà)
3 – I monaci missionari (VI-VIII sec.)
4 – L’Europa occidentale nel VII secolo
5 – Inghilterra e Irlanda: centri di cultura (VII-VIII sec.)
6 – L’Europa occidentale e il mondo mediterraneo nell’VIII secolo
Con Dio e Contro Dio – Raccolta Sistematica degli Argomenti Pro e Contro l’Esistenza di Dio
2 Volumi in cofanetto: Volume primo, Dai Presocratici a Kant
Autore/i: Autori vari
Editore: Marzorati Editore
premessa e cura di Michele Federico Sciacca, volume primo coordinato da Michele Schiavone, volume secondo coordinato da Maria A. Raschini e Pier Paolo Ottonello.
vol. 1 pp. XIX-668, vol. 2 pp. XI-748, Milano
Dalla premessa di Michele Federico Sciacca:
«[…] La presente raccolta vuole essere un invito alla riflessione sul tema che, da quando l’uomo è sulla terra, è il solo che al fondo ha alimentato, secondo la risposta affermativa o negativa di ciascuno, la vera speranza
o la disperazione irrimediabile, la serenità consapevole o l’angoscia senza approdi, il senso o il non senso dell’esistenza. Vuole essere anche un invito alla lettura riposata di pagine pensate, in un’epoca di diffusa ripugnanza alla fatica del pensare e di imposta indigestione di facili commerciabili libelli, zuppe di slogans e di luoghi comuni. […]»
La Tirannia Fiscale
Titolo originale: L’arbitraire fiscal
Autore/i: Salin Pascal
Editore: Liberilibri
introduzione di Antonio Martino, traduzione di Serena Sinibaldi.
pp. 296, Macerata
La moderna democrazia nasce dall’esigenza di limitare i poteri di chi governa, non ultimo quello di imporre tasse.
Laddove – come è accaduto in molti paesi trent’anni – la potestà tributaria è usata come strumento per depredare alcuni cittadini a favore di altri, ed ha come unico limite quello della voracità delle corporazioni sul cui consenso si fonda il potere, lì la democrazia si riduce a farsa della democrazia.
Accade allora che il “Principe”, attraverso un accurato lavaggio del cervello, riesca a persuadere la massa dei cittadini che alcune scelte tributarie, come ad esempio progressività delle imposte, tassazione dell’eredità, ipertassazione dei patrimoni, armonizzazione fiscale europea e così via, siano dogmi indiscutibili e immodificabili. Dogmi che vengono spacciati per verità scientifiche, e nobilitati di un’aura di alta eticità.
Ma per fortuna vi sono ancora eresiarchi impenitenti, come Pascal Salin, che con la lama del libero pensiero smascherano queste “pie frodi” elaborate per legittimare le scandalose rapine dello Stato padrone-predone.
Pascal Salin, presidente della Mont Pèlerin Society (associazione internazionale di intellettuali liberali fondata da Hayek nel 1947), insegna economia alla Università Paris Dauphine.
Studioso di economia monetaria e teoria fiscale, ha pubblicato numerosi saggi su riviste specializzate di diversi paesi e in opere collettive.
Tra i suoi lavori più recenti: La vérité suo la monade (Parigi Odile Jacob, 1990); Marco-économie (Parigi, Presses Universitaires de France, 1991); Libre échange et protectonnisme (id., 1991); La concurrence (id., 1995).
Introduzione di Antonio Martino
La tirannia fiscale
Prefazione
- L’imposta, perché?
- Il mito dell’imposta progressiva
- Racket sul capitale
- L’imposta sull’eredita: immorale e nociva
- La valanga d’imposte
- Il capitalismo in pericolo
- La liberazione del risparmio
- L’impresa non paga imposte
- Scegliere la propria vita
- Un mercato unico europeo senza armonia fiscale
- Consenso all’imposta?
Tempo di Morire – Ricordi, Riflessioni, Aneddoti
Titolo originale: Pora umierać Wspomnienia, refleksje, anegdoty
Autore/i: Zanussi Krzysztof
Editore: Spirali Edizioni
prima edizione.
pp. 416, nn. fotografie a colori e b/n f.t., Milano
Per Krzysztof Zanussi, regista geniale, i ricordi sono sequenze cinematografiche, le riflessioni sono spunti per una saga, gli aneddoti sono scene prorompenti. Il titolo di questo libro s’ispira a una battuta dell’attore polacco Jerzy Leszczynski, famoso interprete di re e comandanti, dai modi raffinati e dalla splendida voce; con l’avvento della Repubblica Popolare di Polonia era cambiato l’attore da mettere in scena: ci voleva il tipo “muratore” o “ragazza che guida il trattore“. Un giorno Leszczynski venne avvicinato da un giovanotto corpulento, viso tondo e naso all’insi, il tipico eroe proletario che si presentò: “Sono un suo collega, un attore“. E l’anziano attore: “Lei e un collega, un attore. Allora, è tempo di morire“. Krzysztof Zanussi annota: sarebbe ora che morisse, invece, l’epoca degli eroi proletari nata con la Repubblica Popolare di Polonia; l’epoca in cui certe frasi non si potevano pronunciare da un palcoscenico o dallo schermo, perchè avrebbero messo in pericolo il regime; l’epoca in cui girare un film sul Papa era un’operazione top secret (di fatto, le scene del film con i carri armati sovietici e la piazza del mercato di Cracovia invasa dalla folla – trasmesse dal satellite a Washington – allarmarono l’ambasciata americana a Varsavia tanto che il segretario ne chiese conto); l’epoca in cui “in cielo, a tenerci costantemente d’occhio cera, oltre al buon Dio, un satellite straniero“; l’epoca in cui, per i polacchi, era troppo strano vedere in televisione, durante le partite di calcio, cartelloni pubblicitari con il nome Zanussi.
Krzysztor Zanussi è nato a Varsavia nel 1939. Brillante cineasta, intellettuale europeo, regista, produttore, sceneggiatore, e presidente della Federazione europea dei registi audiovisivi, membro della Pontificia Commissione per la Cultura e del Consiglio della Televisione Pubblica Polacca, nonchè professore all’Università di Slesia a Katowice, e alla European Graduate School di Saas-Fee in Svizzera, dove è solito tenere un corso estivo. E direttore degli studi cinematografici polacchi Tor.
La sua filmografia, ricchissima, è incentrata sin dagli esordi sui temi dell’esistenza: l’etica, la giustizia, la direzione della vita verso il valore e la salute, il rapporto tra scienza e fede, l’incontro e l’esigenza d’integrazione tra paesi, culture e tradizioni differenti. Zanussi ha firmato pellicole celebri, quali Da un paese lontano (1981, dedicato alla figura di Giovanni Paolo II) e L’anno del sole quieto (1984, vincitore del Leone d’oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia).
Dopo Persona non grata (2005), ha diretto gli attori Valeria Golino, Lorenzo Balducci e Remo Girone nel film II sole nero (2007). Ha concorso all’edizione 2008 del Festival Internazionale del Film di Roma per la categoria Anteprima-Première con la pellicola Col cuore in mano, in cui il protagonista, Bohdan Stupka, ha ottenuto il premio della critica come miglior interprete maschile.
Per la sua attività di regista, Zanussi ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il David di Donatello, la croce di Cavaliere dell’Ordine polacco, l’onorificenza di Cavaliere delle scienze e delle lettere, e nel 2002 il Premio Internazionale Medaglia d’Oro al merito della Cultura Cattolica.
L’Esistenza Cristiana – Meditazioni sulle Virtù Teologali
Autore/i: Balducci Ernesto
Editore: Edizioni Testimonianze
premessa di Mario Camagni.
pp. 144, Firenze
«Queste pagine raccolgono la serie delle meditazioni che nel 1962 il padre Ernesto Balducci tenne ad un gruppo di giovani sul tema Le virtù teologali. La prima edizione ciclostilata si è esaurita rapidamente. Il pregio che vi è stato riscontrato dai lettori è una fusione costante e bene misurata della fedeltà alla dottrina teologica e della fedeltà ai problemi posti dalla coscienza morale e religiosa del nostro tempo. Pubblicandole nella nostra collana di dispense di spiritualità abbiamo soprattutto tenuto presente il grande bisogno che hanno i giovani di una cognizione delle leggi della vita cristiana che sia conforme alla loro cultura e non soffocata da formalismi scolastici o da alienazioni monastiche. Come già altre dispense di padre Balducci, anche queste potrebbero diventare un utile sussidio per chi svolge compiti di catechesi nelle scuole, nelle parrocchie è nelle associazioni.»
Premessa
Capitolo I – Le virtù teologali
- 1. Le virtù teologali in generale
- 2. La Grazia, principio elevante
- 3. Virtù teologali e organismo morale
- 4. La corrispondenza dell’uomo
- 5. Dio, principio e fine
Capitolo II – La fede
- 1. Oscurità della fede
- 2. La rivelazione cosmica
- 3. La rivelazione di Cristo
- 4. Il progresso della fede
- 5. La verità della fede
Capitolo III – La vita di fede
- 1. L’azione dello Spirito Santo
- 2. Le degenerazioni
- 3. Il compito della Chiesa
- 4. L’ascetica della fede
- 5. Testimonianza della fede
Capitolo IV – Struttura della speranza
- 1. Origini naturali
- 2. L’oggetto della speranza
- 3. La collaborazione umana
- 4. Fede e speranza
- 5. Carità e speranza
Capitolo V – L’itinerario della speranza
- 1. Amore servile e amore filiale
- 2. L’attaccamento alle opere
- 3. Purificazione della speranza
- 4. La Chiesa e la speranza
- 5. Conclusione
Capitolo VI – Speranza e condizione umana
- 1. La disperazione
- 2. L’accidia
- 3. La dissipazione
- 4. La presunzione
- 5. Speranze terrene
CAPITOLO VII – Struttura naturale dell’amore
- 1. La tendenza radicale dell’uomo
- 2. Le origini dell’amore
- 3. Le leggi dell’amore
- 4. L’amore in Dio
- 5. L’amore nell’uomo
Capitolo VIII – La carità e l’ordine sociale
- 1. Carità e amore
- 2. L’incarnazione e la carità
- 3. La carità e le virtù morali
- 4. La virtù fondamentale
- 5. Carita e ordine morale
Capitolo IX – Le manifestazioni della carità
- 1. La carità verso Dio
- 2. La carità verso il prossimo
Il Cristianesimo – Una Religione Ebraica
Titolo originale: Das Christentum – eine jüdische Religion
Autore/i: Flusser David
Editore: Edizioni Paoline
introduzione dell’autore, traduzione dal tedesco di Maria Luisa Milazzo.
pp. 168, Milano
David Flusser è oggi il più noto fra gli studiosi ebrei di Gesù. Mettendo in luce le radici ebraiche del cristianesimo, che egli individua non solo in Gesù ma anche in Paolo, Flusser invita i cristiani a guardare a Gesù come a un fratello ebreo e gli ebrei a riconoscerlo come unico e divino.
Non si tratta, secondo l’autore, di «guarire il cristianesimo per mezzo dell’ebraismo», ma di riconoscere la «verità ebraica» nel Nuovo Testamento. Tale «verità», che fa parte dell’Antico Testamento ed e contenuta anche nella letteratura giudaica posteriore e nelle fonti rabbiniche, può essere uno stimolo ad approfondire la dottrina della fede cristiana.
Riscoprire le radici comuni dell’ebraismo e del cristianesimo ha per Flusser un’importanza fondamentale: può favorire il dialogo ecumenico e promuovere la fratellanza e l’amore per il prossimo nel mondo contemporaneo che soffre per l’assenza di Dio.
David Flusser è docente di scienze neotestamentarie e di cristianesimo delle origini all’Università ebraica di Gerusalemme. Tra i maggiori conoscitori ebrei di Gesù, nelle sue opere ha dimostrato la continuità tra le dottrine dell’Antico Testamento e gli insegnamenti cristiani.
Il Linguaggio della Visione
Titolo originale: Language of Vision
Autore/i: Kepes Gyorgy
Editore: Edizioni Dedalo
nota all’edizione italiana, prefazione di S. Giedion e S. I. Hayakawa, introduzione dell’autore, traduzione di Franca Rossi Chiaia.
pp. 256, 316 illustrazioni b/n e 3 illustrazioni a colori.
Il linguaggio visivo analizzato sperimentalmente con esempi tratti dal mondo della pittura, della fotografia e della pubblicità: una «grammatica e sintassi della visione» che ha raggiunto in America dodici edizioni.
Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1944, ha raggiunto in America 12 edizioni ed è ormai considerato un classico: S.I. Hayakawa, nella prefazione, definisce quest’opera di Kepes, “una grammatica e sintassi della visione”. La scienza e la tecnica hanno aperto all’uomo moderno nuovi orizzonti di conoscenza, le forme visive del passato non possono più esprimere gli avvenimenti del nostro mondo, il movimento, la dinamicità, la nuova concezione dello spazio. Gyorgy Kepes, al di là degli angusti limiti della ricerca di laboratorio, fa una ampia analisi della struttura e della funzione dell’immagine grafica nella pittura, nella fotografia, e nelle altre forme di comunicazione visuale. Indaga, inoltre, sulle leggi dell’organizzazione visuale e sulle diverse tecniche rappresentative degli artisti di tutti i tempi.
Gyorgy Kepes è nato in Ungheria. Fin dai suoi primi studi a Budapest si dedicò con costanza ad una ricerca sperimentale e pionieristica di nuovi linguaggi dell’arte visuale. La pubblicazione, a Chicago, di questo libro creò intorno a lui un enorme interesse da parte di artisti e docenti di tutto il mondo. Dal 1937 al 1943 fu direttore del Light and Color Department presso la New Bauhaus (ora Institute of Design) di cui era direttore il suo connazionale Moholy-Nagy, col quale aveva già lavorato a Berlino e Londra per scenografie di cinema e teatro. Negli ultimi venti anni è stato professore di Visual Design al Massachusetts Institute of Technology. È fondatore e direttore del Center for Advanced Visual Studies del M.I.T. dove artisti, scienziati e ingegneri indagano sui nuovi compiti dell’arte nelle strutture ambientali ed urbanistiche.
Prefazione all’edizione italiana
Arte significa realtà, di S. Giedion
La revisione della visione, di S. I. Hayakawa
Il linguaggio della visione
Introduzione
- Organizzazione plastica
- Rappresentazione visuale
- Verso un’iconografia dinamica
Dio su una Harley – Una Favola Spirituale
Titolo originale: God on a Harley
Autore/i: Brady Joan
Editore: Sonzogno
prima edizione, traduzione di Alessandra De Vizzi.
pp. 144, Milano
Una straordinaria parabola per tutte le donne di oggi, una storia semplice, una favola incantevole.
Il viaggio di una donna alla ricerca di se stessa e dei valori profondi che portano al vero significato dell’esistenza, e alla felicità.
“Com’era possibile che fossi così infelice e insoddisfatta della mia vita?”
A trentasette anni, Christine Moore era sull’orlo di un esaurimento coi fiocchi: alle sue spalle, una carriera frustrante, qualche storia d’amore di quelle senza futuro, niente marito, niente figli, e un fisico che lasciava molto a desiderare. Non poteva certo immaginare che la sua vita stesse per cambiare in modo davvero sorprendente…
“Esci dall’oscurità, Christine. Hai già trascorso troppo tempo nascosta tra le ombre…”
L’uomo che le stava parlando così era davvero favoloso: lunghi capelli color miele, maglietta sbiadita, giubbotto nero di pelle, stava in sella a una Harley-Davidson 1340cc, parcheggiata per qualche strano motivo su un tratto di spiaggia illuminato dalla luna, proprio vicino alla casa di Christine. L’espressione dei suoi occhi nocciola imponeva rispetto; l’atteggiamento era calmo, dolce e irresistibile.
“Stai finalmente per vivere, Christine. Ti mostrerò la pace che non hai mai conosciuto prima, una pace così meravigliosa e appagante che ti farà dimenticare come è stata la tua vita fino ad oggi.”
Chi era quel tizio?
“I miei amici mi chiamano Joe. Alcuni mi chiamano Dio; altri ne sono spaventati e preferiscono usare «Potere supremo» o «Forza universale». Scegli tu il nome che più ti fa sentire a tuo agio.”
Mentre quell’estraneo dolce e gentile le parlava, Christine si sentì inspiegabilmente attratta da lui; la faceva sentire al sicuro, protetta. Conosceva ogni dettaglio della sua esistenza, ogni difetto del suo carattere, e persino i desideri più segreti che celava il suo cuore.
“Fidati di me. Abbi fiducia. Abbiamo un sacco di lavoro da svolgere insieme, ma ti assicuro che non ti sembrerà affatto un lavoro. Sarà un’esperienza meravigliosa.”
La sua voce la incantava e, mentre una dolce serenità scendeva su di lei, si arrese alle sue parole.
Ha così inizio il viaggio… un viaggio dello spirito in cui Christine impara ad apprezzare ogni momento prezioso, a provare piacere in tutto ciò che fa, e a superare il muro di dolore, rabbia e risentimento che le impedisce di essere felice. Finalmente conosce la gioia di amarsi e rispettarsi per quello che è, e scopre la luce che illumina l’animo e la mente, e dona a tutti noi la bellezza più vera, quella interiore. Ma, soprattutto, impara sei meravigliosi insegnamenti che la conducono a uno stato di pace e di appagamento quale non avrebbe mai creduto di poter provare.
Dio su una Harley guida ogni donna in un viaggio spirituale alla ricerca di se stessa, dell’amore vero, universale, e delle verità profonde che possono mutare il corso dell’esistenza. Chiunque sia convinta in cuor suo che i sogni e le speranze si possono realizzare, che la vera felicità può essere raggiunta, e che ogni creatura può essere amata per se stessa, troverà nelle pagine di questa favola straordinaria i semplici, ma profondi segreti di una nuova vita, più ricca, luminosa e serena.
Il Comportamento in Pubblico – L’Interazione Sociale nei Luoghi di Riunione
Titolo originale: Behavior in Public Places. Notes on the Social Organization of Gatherings
Autore/i: Goffman Erving
Editore: Giulio Einaudi Editore
terza edizione, prefazione di Franco e Franca Basaglia, traduzione di Franca e Enrico Basaglia, Paperbacks 25.
pp. XVI-256, Torino
Il tipo particolare di ordinamenti istituzionali – sosteneva Erving Goffman nell’ormai “classico” Asylums, dedicato ai meccanismi dell’esclusione e della violenza nelle istituzioni totali, e tradotto nel “Nuovo Politecnico” Einaudi – più che servire di sostegno al sé, lo costituisce. Ma questo processo di fabbricazione dell’individuo non si verifica soltanto all’interno delle istituzioni totali e della loro logica, ma anche nel mondo “libero”, nella più ampia società, dove l’adeguamento alle norme di condotta imposte dal “vivere sociale” è una forma meno esplicita, ma altrettanto totalizzante, di fabbricazione dell’uomo a immagine della regola costruita da lui. Galateo, saper vivere, fair play, gioco sociale diventano allora la faccia molle di una norma più o meno repressiva e violenta che fa dell’individuo l’uso più consono alla logica che la stabilisce.
Erving Goffman è nato in Canada nel 1922. Si laureò all’Università di Toronto, quindi passò a Chicago dove si addottorò in filosofia. Fece parte, in qualità di ricercatore, del National Institute of Mental Health. Attualmente è professore di sociologia nell’Università di California, a Berkeley. I suoi lavori sono apparsi in riviste come “Psychiatry” e “American Journal of Sociology”. Oltre ad Asylums (1961), è autore di The presentation of Self in Everyday Life, Stigma, Encounters. L’opera che qui presentiamo è del 1963.
Prefazione di Franco e Franca Basaglia
Ringraziamenti
- Il comportamento in pubblico
- Introduzione
- L’interazione non focalizzata
- L’interazione focalizzata
- Impegni accessibili
- Interpretazioni
Conclusioni
Americana Anni ’80
Titolo originale: 20 Under 30
Autore/i: Autori vari
Editore: Ugo Guanda Editore
a cura di Debra Spark, prefazione di Fernanda Pivano, traduzioni di Carlo Brera, Marisa Caramella, Paola Forti, collana: Biblioteca Della Fenice.
pp. 256, Parma
“La Spark afferma quasi come un programma la mancanza di unità dei racconti scelti. “I racconti mi hanno colpito perchè non si somigliano”; e se questo toglie qualsiasi sospetto di raggruppamento minimalista o di altre tendenze aiuta anche a sottolineare l’orgoglio dell’autrice che afferma: “Nessuno dei racconti inclusi è opera di un autore immaturo… anche se molti sono ispirati ai problemi dei giovani della società americana”. L’ideale della Spark per un narratore sembra il dono dell’immaginazione: “Gli scrittori qui rappresentati non hanno avuto esistenze particolarmente insolite”, dice. “Quello che hanno è un’immaginazione che permette loro di superare l’eccessiva dipendenza dall’autobiografia tipica degli scrittori precoci.” Da queste affermazioni ispiratrici della scelta della Spark è nata un’antologia dove il filo conduttore consiste soprattutto nelle tematiche giovanili dei vari autori; e chi volesse fare un confronto tra queste tematiche e quelle dei “giovani” delle generazioni precedenti si troverebbe a constatare una differenza fondamentale. I giovani delle generazioni precedenti diventavano scrittori quasi da autodidatti. Non pare invece ci siano autodidatti tra gli autori inclusi dalla Spark nella sua antologia e questo spiega l’abilità di scrittura che caratterizza gli autori inclusi in questa raccolta…” (Dalla prefazione di Fernanda Pivano)
Prefazione di Fernanda Pivano
Introduzione di Debra Spark
Americana anni ’80
- Kane Wheeler, Il giorno del giudizio
- Heidi Jon Schmidt, La scarpa
- Marjorie Sandor, La Gittel
- Leigh Allison Wilson, Come allevarli
- Ron Tanner, Una famiglia modello
- Bret Lott, Questo idraulico
- DAvi Leavitt, Aliens
- Rand Burkert, Il graffito di Caleb Pellor
- Robin Hemley, Un giro sulla frusta
- Michelle Carter, L’insegnante
- Jesse Lee Kercheval, Donne sotterranee
- David Updike, Estate
- Lorrie Moore, Amhal e i visitatori notturni: una guida al tenore dell’amore
- Mona Simpson, Approssimazioni
- Ehud Avazelet, Gli occhi stupendi di Natalie Wood
- Dean Albarelli, Luna di miele
- Michelle Herman, Auslander
- Ann Patchett, Tutti i bambini negri dovrebbero suonare l’armonica
- Emily Listfield, Porcospini e altre maschere
- Susan Minot, Il giorno del Ringraziamento
Istituzioni e Società in Russia tra Mutamento e Conservazione
Autore/i: Autori vari
Editore: FrancoAngeli
presentazione e cura di Romano Bettini, in coperina: Porta S. Elijah, foto degli inizi del XX secolo.
pp.432, Milano
Il volume presenta gli atti del Convegno italo-russo su “Società e istituzioni russe: quale transizione, quali paradigmi alle soglie del terzo millennio”, svoltosi all’Università “La Sapienza” di Roma nell’ottobre 1994 a cura della Cattedra di Sociologia del diritto della Facoltà di Sociologia.
I temi del volume riguardano la transizione in corso in Russia, le esigenze della modernizzazione del paese, la disputa tra neo-occidentalisti e neo-slavofili, i mutamenti sociali, il vuoto di modelli affidabili lasciato dall’eredità bolscevica, i problemi del ritorno al mercato, della criminalità organizzata che preme anche sulla vita economica e sulle istituzioni politiche, della funzionalità delle nuove istituzioni pubbliche (dagli apparati civili e militari alle istituzioni giudiziarie e parlamentari), delle attese dell’europeismo, delle relazioni internazionali in senso più lato minacciate dal neo-eurasiatismo.
Società e istituzioni russe vi appaiono correlate nel tentativo storico di conciliare stabilizzazione ed innovazione, tradizione e modernizzazione, identità etniche e ruoli internazionali, “missionismo” e “messianismo”, democrazia, Stato (non minimo) di diritto.
Si tratta di un quadro che il curatore propone nella prospettiva di innovazione o conservazione, democrazia od autoritarismo, legalità o dispotismo, quale possibile esito delle elezioni presidenziali del 1996, al termine della prima esperienza della federazione nata dalla perestrojka sovietica. Un quadro su cui incombe non tanto la crisi epocale di un sistema totalitario, quanto l’eventualmente sopravvissuta virulenza dei germi che lo avevano generato.
Romano Bettini insegna Sociologia del Diritto alla Facoltà di Sociologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, e Scienza dell’amministrazione alla Scuola superiore della Pubblica Amministrazione. Tra le sue principali pubblicazioni: Il circolo vizioso legislativo (Angeli, Milano, 1983); Informale e sommerso (Angeli, Milano, 1987); Legislazione e politiche in Italia (Angeli, Milano, 1990); L’Urss nell’era di Gorbaciov, con prefazione di V. Strada (ed. Europa, Roma, 1991); Processi legislativi e teoria generale della funzione del diritto, in collaborazione con S. Bobotov (ed. Bentham, Roma, 1994).
1. Russia: quale transizione, quale modernizzazione alle soglie del terzo millennio
- Transizione, crisi, modernizzazione nelle società contemporanee di Alberto Izzo
- Traditions and Modernizations in the Course of Todays Development of Russia di Nikolaj I. Driakhlov
- La questione russa o della gestione popolare di Rita di Leo
- Le contraddizioni della modernizzazione sovietica di Viktor Zaslavsky
2. Cultura occidentale o cultura orientale?
- Cultura e modernizzazione in Russia: un approccio storico di Bianca Valota
- Il dibattito sulla modernizzazione nell’età della perestrojka di Giulia Lami
- L’occidente nella cultura russa di ieri e di oggi di Olga Sedakova
- La coscienza della propria identità nella pubblicistica russa contemporanea (Literaturnajagazeta, 1990, 1992-1994) di Claudia Lasorsa Siedina
- Vicissitudini nella storia della Russia contemporanea di Vladimir Sharov
3. La nuova società
- Nuovi ceti sociali, condizioni e simboli della vita collettiva della Russia di oggi di Boris Dubin
- La Chiesa ortodossa russa nell’epoca delle modernizzazioni di Vladimir Keidan
- Natura dei conflitti etnici nell’ex Unione Sovietica di Boris Belenkin
- La criminalità organizzata nella Russia post-comunista di Luis Sergio Germani
- Movimenti migratori sovietici e russi dal 1948 ad oggi di Stefano Petilli
- L’emigrazione dalle repubbliche della ex-Unione Sovietica in Italia: una ricerca antropologica di Stefania Cannarsa
4. Il ritorno del mercato
- Società russa e mercato di Juri Levada
- Considerazioni sulle ragioni del collasso dell’Urss di Carlo Frateschi e Gianni Salvini
- Vicende della “radicale riforma economica”. Annotazioni di Aleksandr Astachov
- La transizione russa al mercato come modello di stabilizzazione di Stefania Jaconis
- La conversione del complesso militare-industriale in Unione Sovietica ed in Russia di Silvia Mandruzzato
5. Giustizia, Forze armate, Pubblica Amministrazione
- La justice ordinaire et constitutionnelle di Sergej Bobotov
- La riforma delle Forze Armate russe: premesse e primi bilanci di Nikita Caldymov
- Quali apparati del nuovo Stato di Romano Bettini
- La desovietizzazione. Il governo locale nella Russia post-comunista di Enrico Melchionda
6. Costituzione e Parlamento
- Società civile e Stato di diritto in Russia di Aleksandr M. Jakovlev
- Russia between 1993 and 1996: a Political Interlude di Viktor Shejnis
- Le vicende della nuova Costituzione tra presidenzialismo e federalismo di Leonardo Paleari
- I mutamenti nella composizione socio-professionale dei due parlamenti russi (1990-1993) di Alla Nazimova
7. Prospettive internazionali
- Eurasia: prospettive di politica internazionale di Giorgio Petracchi
- Le attese dell’europeismo di Giampiero Orsello
- Considerazioni conclusive di Umberto Cerroni
La Vicenda dello Stato Moderno – Profilo Sociologico
Autore/i: Poggi Gianfranco
Editore: Società Editrice Il Mulino
prefazione dell’autore.
pp. 224, Bologna
La sociologia ha iniziato a interessarsi al tema dello stato relativamente tardi, indagandone le caratteristiche strutturali, il ruolo da esso svolto nelle vicende sociali, i rapporti con altri stati. Nel presente volume Gianfranco Poggi fornisce una rapida sintesi in chiave sociologica del processo istituzionale che, a partire dal nono secolo dell’era volgare, accompagna la formazione e lo sviluppo dello stato moderno, dal sistema feudale, attraverso lo «Ständestaat» e il sistema assolutista, allo stato costituzionale ottocentesco. Nella parte conclusiva sono affrontati il nodo centrale dei rapporti tra stato e società civile, e il progressivo venire meno, dall’Ottocento in poi, della linea di demarcazione fra processi socioculturali ed economici, da un lato, e processi politici dall’altro, che coinvolge entrambi i soggetti – stato e società – in relazioni più strette di quelle previste dal modello costituzionale classico.
Gianfranco Poggi insegna all’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Con il Mulino ha già pubblicato «Immagini della società» (1973), un’antologia di scritti sociologici di Marx (1977), «Calvinismo e spirito del capitalismo» (1984) e «Lo stato» (1992).
Prefazione
I. – Introduzione: natura del dominio politico
- La politica come attività distributiva
- La politica e il rapporto Noi/Altri
- Le due concezioni al confronto
- La teoria della differenziazione istituzionale
II. – Il sistema feudale di dominio
- Il sorgere del feudalesimo
- Natura del rapporto feudale
- Tendenze evolutive del sistema
- Il sistema feudale e il sorgere dello stato moderno
III. – Lo Ständestaat
- Stand – Stande – Ständestaat
- Il dualismo come principio strutturale dello Ständestaat
- Le componenti di gruppo del processo politico nello Ständestaat
- Altri aspetti del processo politico nello Ständestaat
IV. – Il sistema assolutista di dominio
- Il declino dello Ständestaat: ruolo dell’elemento cittadino
- Il declino dello Ständestaat: ruolo dell’elemento feudale
- Il principe e la sua corte: il modello francese
- Nuovi aspetti del dominio nel sistema assolutista
- Il principe e la sua burocrazia: il modello prussiano
- L’emergenza della società civile
- La sfida politica della società civile
V. – Lo stato costituzionale dell’ottocento
- La sovranità e il sistema degli stati
- Uniterietà
- «Modernità» dello stato: caratteristiche istituzionali
- Razionalità legale-razionale
- Il diritto e lo stato moderno
- Garanzie costituzionali
- Caratteristiche del processo politico
- Categorie di temi del processo politico
VI. – Stato e società nella fase liberale e dopo
- Pressioni dal lato della società il ruolo degli interessi collettivi
- Pressioni dal lato della società: indicenza delle strutture occupazionali
- Pressioni dal lato della società: mutamenti del sistema produttivo
- Pressioni dal lato dello stato: alla ricerca della legittimità
- Pressioni dal lato dello stato: tendenze interne
- Alcune conseguenze di queste pressioni
Kotik Letaev
Titolo originale: Kotik Letaev
Autore/i: Belyi Andrej
Editore: Franco Maria Ricci Editore
questa edizione di Kotik Letaev è a cura di Serena Vitale, cui si devono anche la traduzione, l’introduzione e le note bio-bibliografiche, collana: La Biblioteca Blu.
pp. 288, Milano
È questo, a detta del Mirskij, il capolavoro di Andrej Belyj, il Joyce russo. Una giovane slavista, Serena Vitale, ha tentato vittoriosamente la scoraggiante impresa di tradurlo nella nostra lingua. ispirato ai principi dell’antroposofia, Kotik Letaev è il romanzo della vita prenatale e dell’infanzia più remota; ma l’esperienza del bambino riflette e prefigura quella dell’umanità: compendio antropologico e atlante della storia umana, il piccolo Letaev è di volta in volta Titano, Teseo alle prese col Minotauro, Adamo al bando, cavernicolo, neofita dei misteri egizi, filosofi greco o Cristo crocefisso. Tra i due poli del liquefatto e del rappreso, dello sciame e dello schema, del magma e della struttura, l’opera articola un ricchissimo sistema mistico-cosmogonico, e scopre, nel linguaggio preistorico dell’infanzia, la profezia-ricordo del linguaggio poetico.
Venticinque Agosto 1983 e Altri Racconti Inediti
Volume in onore di J. L. Borges nel suo 80° compleanno
Autore/i: Borges Jorge Luis
Editore: Franco Maria Ricci Editore
La Biblioteca di Babele n° 19.
pp. 152, Parma
Da qualche giorno passato con Borges a Buenos Aires, città labirintica e speculare, nacque in Ricci l’idea di questa Biblioteca di Babele, antologia in più volumi del fantastico da salvare, diretta, selezionata e introdotta dal grande scrittore argentino.
Molte sorprese attendono il lettore: alle generose fonti orientali e ad autori mai tradotti in italiano si affiancano nomi già famosi riscoperti e reinventati “attraverso” i mille riflessi degli specchi di Borges.
“Je prie Birmah et Bramah de conserver tes jours jusqu’à l’âge de cent trente ans après quoi la vie n’est plus qu’un fardeau” (Prego Birmah e Bramah di conservarti sino a 130 anni, età oltre la quale la vita diventa un peso”). Leggendo questa graziosa frase nelle Lettres d’Amabed di Voltaire, ho pensato a Borges, innamorato di Voltaire, e ho voluto inviargli l’augurio del bramino Amabed attraverso questo piccolo volume che festeggia i suoi ottant’anni.
Sarà una sorpresa per Borges, giacché ho usurpato i suoi diritti di direttore della Biblioteca di Babele e l’ho inserito d’imperio nella sua collana. Spero che sia una sorpresa lieta, come certamente lo sarà per tutti i lettori.
Tre dei quattro racconti qui raccolti sono inediti per l’Italia; il quarto, Utopía di un uomo che è stanco, l’ho incluso perché Borges mi confidò di considerarlo la sua “méjor página”. Completano il volume un’intervista di María Esther Vázquez e una cronologia dettagliata della vita e dell’opera dello scrittore.
L’editore al lettore
- Venticinque Agosto 1983
- La rosa di Paracelso
- Tigri azzurre
- Utopía di un uomo che è stanco
- Borges uguale a se stesso. Intervista di M. E. Vázquez
Cronologia
Bibliografia borgesiana
Kabbalah Psicologica – Il Potere Psicologico e Spirituale delle Lettere Ebraiche
Autore/i: Amici Mauro
Editore: MB Editori
prefazione di Daniela Abravanel.
pp. 192, nn. illustrazioni a colori e b/n, Roma
Dalla prefazione di Daniela Abravanel:
«Di commenti sul “Libro della Formazione” ne ho letti tanti, ma quello di Mauro Amici mi ha colpito profondamente per la potente spinta all’introspezione e alla trasformazione del primo grande testo di Kabbalah.
Mauro Amici è riuscito a rivelare l’essenza di un insegnamento di Torah: essere un insegnamento di vita. Un insegnamento capace di guidare, attraverso i potenti simboli e archetipi dell’alfabeto ebraico, il processo trasformativo capace di portare l’essere umano da un’esistenza narcisistica ed egocentrica ad un impegno responsabile, alla crescita costante e al raggiungimento della “Terra Promessa” di ciascuno di noi: la realizzazione spirituale.[…]»
Mauro Amici, psicologo del lavoro e di organizzazioni sociali. responsabile per molti anni dell’area formazione di una importante azienda di formazione tecnica e comportamentale . nel 2008 intraprende la carriera di libero professionista e, da allora, si occupa di formazione, coaching, counseling e assessment center. Negli stessi periodi si avvicina allo studio della kabbalah ed al suo mondo. Inizia il suo cammino di conoscenza frequentando assiduamente il Centro Enei Baruch di Laitman, poi incontra la kabbalah mistica sullo sfondo delle rivelazioni di Abraham Abulafia; approfondisce il cammino durante gli incontri formativi con Luca Gavazzi, Daniela Abravanel e con gli studi di Nadav Crivelli. dirige il centro formazione professionale ed olistica della società romana MB Formazione. docente di corsi di approfondimento delle interrelazioni tra kabbalah e psicologia.
Prefazione
Introduzione alla Kabbalah
Essenza e storia della Kabbalah
Differenza tra Desiderio e Bisogno
La Creazione secondo la Kabbalah
MEDITARE CON LE LETTERE DELL’ALFABETO EBRAICO
LE 3 MADRI SUPERIORI
- ALEPH
- MEM
- SHIN
LE 7 LETTERE DOPPIE
- BETH
- GIMEL
- DALETH
- KAPH
- PEH
- RESH
- TAY
LE 12 LETTERE SEMPLICI
- HEH
- VAY
- ZAYIN
- CHET
- TETH
- YOD
- LAMED
- NUN
- SAMECH
- AYIN
- TZADIK
- KOF
Bibliografia
Sitografia
Natura Morta con Custodia di Sax – Storie di Jazz
Titolo originale: But Beautiful. A Book about Jazz
Autore/i: Dyer Geoff
Editore: Instar Libri
seconda edizione, traduzione di Riccardo Brazzale e Chiara Carraro, appendice discografica a cura di Luciano Viotto.
pp. 266-XIII, Torino
«La musica è la tua stessa esperienza, il tuo sapere, i tuoi pensieri, Se non la vivi, non ti verrà fuori dallo strumento.» Cosi Charlie Parker, mentre Thelonious Monk, l’altro grande inventore del bebop, a chi gli chiedeva spiegazioni sul suo modo di usare la tastiera, rispondeva con stupefatta semplicità: «Come viene viene.» Partendo da questo inestricabile nodo esistenziale – la vita come musica e la musica come vita, anzi come unica possibile e istintiva forma di sopravvivenza – un giovane romanziere inglese ha voluto rendere omaggio all’umanità fallibile di alcuni giganti del jazz, con una serie di storie che della musica dal vivo mantengono tutte le improvvisazioni stilistiche e le variazioni tematiche, nonché l’essenza temporale che solo le migliori fotografie sanno catturare.
Un intermittente racconto cornice collega in modo impalpabile i diversi episodi; durante un lungo tragitto on the road in compagnia del suo autista baritono, Duke Ellington pensa, ricorda, progetta e compone. Dalle sue riflessioni e fantasie nascono sette narrazioni indipendenti, che potrebbero essere altrettante divagazioni cinematografiche sul rapporto – sempre esagerato e spesso esasperato – fra l’artista e la sua creazione: Lester Young, poeta del sassofono, consuma gli ultimi giorni della sua vita in una stanza d’albergo; Thelonious Monk, genio goffo e stralunato, insegue le meravigliose discordanze della sua musica per le strade di New York; Bud Powell, l’indimenticabile pianista massacrato di botte dai poliziotti ad Harlem, si perde in una silenziosa follia; Ben Webster vagabonda, solo e assente, sul treni e nelle città d’Europa, felice di suonare per spettatori casuali, siano essi compagni di viaggio o scaricatori di porto a Copenaghen: Charles Mingus, incontenibile uragano d’ira, trascina la sua band al limite estremo della resistenza; Chet Baker, un narciso senz’anima, perennemente corteggiato dalle donne e dalle canzoni cui non riesce, suo malgrado, a rimaner fedele; Art Pepper, le allucinazioni e i sogni di un tossicomane di talento fra una Los Angeles di sole sesso e sabbia e le grigie mura di San Quintino.
Completano il libro, facendone una vera e propria guida all’ascolto del jazz, un capitolo teorico (teso a spiegare le origini multietniche di questo fenomeno artistico centrale nella cultura mondiale del ’900), e un’aggiornata appendice discografica, interamente rivista per le esigenze del lettore italiano.
Geoff Dyer, generazione del ’58, laurea d’obbligo a Oxford, una lunga militanza giornalistica per svariate testate culturali (dal Guardian al più scanzonato City Limits), un impegnativo studio sulle arti visive e finalmente, nel 1989, il romanzo d’esordio The Colour of Memory che, ambientato nella turbolenta periferia londinese degli anni ’80, gli ha valso un seguito di culto presso i giovani post-tatcheriani. Da sempre appassionato di letteratura, fotografia e musica (non necessariamente in quest’ordine e preferibilmente non separate), in Natura morta con custodia di sax si è prodotto in un ardito e finora intentato saggio di fusione dei tre generi, meritando nel 1992 il Premio Somerset Maugham come migliore scrittore inglese al di sotto dei trentacinque anni. A un analogo desiderio di forzatura degli ambiti disciplinari precostituiti rispondono anche i suoi due nuovi progetti in corso: The Search, un thriller metafisico di prossima traduzione per i nostri tipi; e un’indagine iconologico-letteraria sulla memoria della Prima Guerra Mondiale nella coscienza storica contemporanea.
Prefazione
Nota sulle fotografie
Un autista baritono e il suo Duca
The President. Natura morta con custodia di sax
Un autista baritono e il suo Duca
Melodious Thunk. Un mondo all’incontrario
Un autista baritono e il suo Duca
Budo. Hallucinations
Un autista baritono e il suo Duca
Big Ben. La fotografia
Un autista baritono e il suo Duca
Mingus Mingus. Nell’occhio del ciclone
Un autista baritono e il suo Duca
White Narcissus. Allo specchio
Un autista baritono e il suo Duca
Pepper on the Rock. Storia di un chihuahua galeotto
Un autista baritono e il suo Duca
Postfazione: Tradizione, influenza e innovazione
- La repubblica di utopia
- Musica dei neri, musica di tutti
- Nel mezzo di una lunga o alla fine di una breve vita…
- John Coltrane: una “coltre di suoni” per avvolgere il mondo del suo stesso caos
- Il jazz contemporaneo: “dall’antico al futuro”
- La tradizione del presente
Fonti
Ringraziamenti
Appendice discografica
Indice dei nomi
Indice dei protagonisti:
Lester YOUNG
1909, Woodville (Miss.) – New York City (NY), 1959
tenorsassofonista
Thelonious MONK
1917, Rocky Mount (NC) – Weehawken (NJ), 1982
planista e compositore
Bud POWELL
1924, New York City (NY) – New York City (NY), 1966
pianista e compositore
Ben WEBSTER
1909, Kansas City (Mo.) – Amsterdam (Olanda), 1973
tenorsassofonista
Charles MINGUS
1922, Nogales (Ariz.) – Cuernavaca (Messico), 1979
contrabbassista e compositore
Chet BAKER
1929, Yale (Okla.) – Amsterdam (Olanda), 1988
trombettista e cantante
Art PEPPER
1925, Gardena (Calif.) – Panorama (Calif.), 1982
altosassofonista
Duke ELLINGTON
1s99, Washington (DC) – New York City (NY), 1974
direttore d’orchestra e compositore
Harry GARNEY
1910, Boston (Mass.) – New York City (NY), 1974
baritonsassofonista
La Città Antica
Autore/i: De Coulanges Fustel
Editore: Vallecchi Editore
introduzione e note di Giorgio Pasquali, tradotto da Gennaro Perrotta.
pp. XIX-508, Firenze
Sommario:
LIBRO PRIMO: ANTICHE CREDENZE
- I. – Credenze sull’anima e sulla morte
- II. – Il culto dei morti
- III. – Il fuoco sacro
- IV. – La religione domestica
LIBRO SECONDO: LA FAMIGLIA
- I. – La religione fu il principio costitutivo della famiglia antica
- II. – Il matrimonio
- III. – La continuità della famiglia: il celibato proibito; il divorzio in caso di sterilita; disuguaglianza tra il figlio e la figlia
- IV. – L’adozione e l’emancipazione
- V. – La parentela: ciò che i Romani chiamavano agnazione
- VI. – Il diritto di proprietà
- VII. – Il diritto di successione
- Natura e principio del diritto di successione presso gli antichi-Il figlio eredita, non la figlia
- La successione collaterale-Effetti dell’emancipazione e dell’adozione
- Il testamento, in origine, era sconosciuto
- Antica indivisione del patrimonio
- VIII. – L’autorità nella famiglia
- Principio e caratteri della potestà paterna presso gli antichi
- Enumerazione dei diritti che costituivano la potestà paterna
- IX. – L’antica morale della famiglia
- X. – La gens a Roma e in Grecia
- Quello che gli scrittori antichi ci fan conoscere della gens
- Esame delle opinioni emesse per spiegare la gens romana
- La gens e la famiglia che conserva ancora la sua organizzazione primitiva e la sua unità
- Estensione della famiglia: la schiavitù e la clientela
LIBRO TERZO: LA CITTÀ
- I. – La fratria e la curia; la tribù
- II. – Nuove credenze religiose
- Gli dèi di natura fisica
- Rapporto di questa religione con lo sviluppo della società umana
- III. – La città si forma
- IV. – La città
- V. – Il culto del fondatore; la leggenda di Enea
- VI. – Gli dei della città
- VII. – La religione della città
- I banchetti pubblici-Le feste e il calendario
- Il censo e la purificazione
- La religione nell’assemblea, nel Senato, nel tribunale, nell’esercito; il trionfo
- VIII. – I rituali e gli annali
- IX. Il governo della citta. Il re
- Autorità religiosa del re
- Autorità politica del re
- X. – Il magistrato
- XI. – La legge
- XII. – Il cittadino e lo straniero
- XIII. – Il patriottismo. L’esilio
- XIV. – Lo spirito municipale
- XV. – Relazioni tra le città; la guerra; la pace; l’alleanza degli dei
- XVI. – Le federazioni; le colonie
- XVII. – Il Romano; l’Ateniese
- XVIII. – L’onnipotenza dello Stato: gli antichi non conobbero la libertà individuale
LIBRO QUARTO: LE RIVOLUZIONI
- I. – Patrizi e clienti
- II. – I plebei
- III. – Prima rivoluzione
- L’autorità politica tolta ai re
- Storia di questa rivoluzione a Sparta
- La stessa rivoluzione in Atene
- La stessa rivoluzione a Roma
- IV. – L’aristocrazia governa le città
- V. – Seconda rivoluzione; cambiamenti nella costituzione della famiglia: sparisce il diritto di primogenitura; la gens si smembra
- VI. – I clienti si affrancano
- Che cos’era in origine la clientela e come si trasformò
- La clientela sparisce ad Atene: l’opera di Solone
- Trasformazione della clientela a Roma
- VII. – La terza rivoluzione: la plebe entra a far parte della città-Storia generale di questa rivoluzione
- Storia di questa rivoluzione in Atene
- Storia di questa rivoluzione in Roma
- VIII. – Mutamento nel diritto privato; il codice delle Dodici Tavole; il codice di Solone
- IX. – Nuovo principio di governo: l’interesse pubblico e il suffragio
- X. – Cerca di costituirsi un’aristocrazia del danaro; lo stabilirsi della democrazia; la quarta rivoluzione
- XI. – Regole del governo democratico : esempio della democrazia ateniese
- XII. – Ricchi e poveri; la democrazia muore; i tiranni popolari
- XIII. – Le rivoluzioni di Sparta
LIBRO QUINTO: IL REGIME MUNICIPALE SCOMPARE
- I. – Nuove credenze: la filosofia cambia le regole della politica
- II. – La conquista romana Poche parole sulle origini e sulla popolazione di Roma-Primi ingrandimenti di Roma (753-350 av. Cr.)
- Come Roma acquistò il suo dominio (350-140 av. Cr.)
- Roma distrugge dappertutto il regime municipale
- I popoli sottomessi entrano successivamente nella cittadinanza romana
- III. Il Cristianesimo cambia le condizioni del governo
Il Gusto di Essere Felici – Saggezza e Benessere in Ogni Momento della Vita
Titolo originale: Plaidoyer pour le bonheur
Autore/i: Ricard Matthieu
Editore: Sperling & Kupfer Editori
traduzione di Sergio Orrao.
pp. 338, Milano
“Dall’uomo più felice del mondo i segreti per vincere l’ansia, la tristezza e la frustrazione, e raggiunge il benssere interiore.”
Nell’Università del Wisconsin il team diretto da uno dei massimi esperti nel campo della neuroplasticita Sta studiando la felicita dal punto di vista dell’attività cerebrale, e fa una scoperta sorprendente. Un monaco buddista parigino ottiene dei risultati che sbriciolano quella che si pensava fosse la soglia della beatitudine: e dunque l’uomo più felice della Terra? Ora, Matthieu Ricard è la «voce» francese del Dalai Lama e da più di trent’anni vive in un monastero fra le montagne del Nepal, ma è lontanissimo dall’essere un asceta fuori del mondo. Si occupa fattivamente di progetti umanitari che hanno portato a costruire decine di scuole, ospedali e ponti nelle zone più povere dell’Himalaya, viaggia in tutto il pianeta e partecipa a progetti scientifici in cui offre la sua peculiare competenza di filosofo e scienziato. Dato che spesso gli viene posta la cruciale domanda di cosa sia per lui la felicita, ha deciso di condividere con tutti, attraverso questo volume, i risultati di un lunghissimo cammino spirituale e umano. Le nostre sofferenze, spiega, spesso sono frutto delle costruzioni mentali che sovrapponiamo alla realtà e delle tossine da cui ci lasciamo avvelenare. Se pero apprendiamo come funzionano i meccanismi mentali che alimentano questo maligno sortilegio capiremo anche come stroncarli sul nascere. Saremo cosi finalmente liberi di goderci la vita, investendo le nostre energie ad alimentare un buonumore solido e costante, un modo d’essere pieno e inattaccabile. Con il suo stile discorsivo, Ricard cita pensatori illustri e racconta aneddoti propri e storielle buddiste per tracciare un ritratto magistrale e profondo della felicita. Quella vera, che è dentro di noi.
Matthieu Ricard nasce in Francia nel 1946 dal filosofo e scrittore Jean-Francois Revel e dalla pittrice Yahne Le Toumelin. Cresce nell’ambiente intellettuale parigino, frequentando personalita del calibro di Igor Stravinski) e Henri Cartier-Bresson. Laureatosi in genetica cellulare all’Istituto Pasteur con il premio Nobel Francois Jacob, e diventato poi ricercatore, nel 1972 decide di abbandonare la carriera scientifica per dedicarsi completamente al buddismo, trasferendosi nel monastero nepalese di Shechen, dove vive tuttora. Fotografo, traduttore di testi tibetano e autore di numerosi saggi sul buddismo, di cui è uno dei massimi esperti mondiali, è l’interprete francese del Dalai Lama. Premiato con l’Ordine Nazionale Francese di Merito dal presidente Francois Mitterrand per le sue iniziative umanitarie che hanno portato alla costruzione di cliniche, scuole, orfanotrofi e ponti nell’area himalayana, dal 2000 è membro attivo del Mind and Life Institute e partecipa alla ricerca scientifica sulla plasticità del cervello. Nel 2007, dopo una serie di studi neurologici compiuti dag scienziati dell’Università del Wisconsin, è stato definito «l’uomo più felice del mondo».
- Vogliamo parlare della felicita?
- La felicita è lo scopo dell’esistenza?
- Uno specchio a due facce
- I falsi amici: felicita, piacere, gioia ed euforia
- L’alchimia della sofferenza
- È possibile essere felici?
- Uno spiacevole equivoco
- Il fiume delle emozioni
- Emozioni perturbatrici: i rimedi
- Il desiderio
- Il grande balzo verso la liberta
- L’odio
- Bontà e altruismo
- L’invidia e la gelosia
- I colori dell’esistenza
- Nella tempesta
- Il tempo: oro, piombo o paccottiglia?
- Immersi nel fluire del tempo
- Per una sociologia della felicita
- Il valore dell’umiltà
- La felicità in laboratorio
- L’etica, la scienza della felicita?
- Come un torrente in corsa verso il mare…
- La felicita al cospetto della morte
- Il sentiero
Nore bibliografiche
Ringraziamenti