Libri dalla categoria Fotografia
Fuggita dalla Setta – La Mia Lotta Contro una Vita di Violenza e Reclusione
Titolo originale: Escape by Carolyn Jessop with Laura Palmer
Autore/i: Jessop Carolyn; Palmer Laura
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, prefazione e postfazione dell’autrice, traduzione di Rocco Minerva.
pp. 448, nn. illustrazioni b/n f.t., Casale Monferrato (AL)
… Immagina di essere costretta a sposare un estraneo di oltre trent’anni più vecchio di te.
… Immagina di dover dividere tuo marito con altre 5 donne.
… Immagina di aver sposato un uomo che vuol essere trattato come un dio.
… Immagina di essere punita per ogni disattenzione o disobbedienza.
… Immagina di vivere sapendo che ogni tuo movimento è controllato.
… Immagina di non poter abbracciare e baciare i tuoi figli e di non poter proteggere le loro giovani vite da un culto oscuro e distruttivo.
… Immagina di fuggire senza un soldo in tasca da quella che è stata la tua casa per trentacinque anni.
All’età di 18 anni, Carolyn viene costretta a sposare un cinquantenne esponente di spicco della Chiesa Fondamentalista di Gesù Cristo degli ultimi Giorni, una setta fuoriuscita dal gruppo dei Mormoni.
Durante i 17 anni di matrimonio poligamo, coabita in una grande casa con altre 5 mogli e mette al mondo 8 bambini in 15 anni. Vive un’esistenza sottoposta a violenze, abusi psicologici e intimidazioni da parte del marito e della comunità , che le nega qualsiasi diritto di parola e di decisione per sè e la prole. Carolyn sopporta per il bene dei figli. Tenta di proteggerli dalle attenzioni del leader spirituale, Warren Jeffs, un invasato che pretende di sposare ragazze ogni volta più giovani.
Quando un giorno viene a scoprire che la figlioletta di 12 anni è stata costretta, a sua insaputa, a trascorrere tre giorni nella casa del capo della comunità , decide che non le rimane altro da fare che prendere i bambini e fuggire. Con l’aiuto di un fratello, scappa una notte con i figli e venti dollari in tasca. Nel 2006 la sua denuncia alla polizia costituirà una prova schiacciante nelle indagini dell’FBI, che porteranno il Governo dello Utah a far arrestare per vari reati Warren Jeffs. Oggi Carolyn vive nello Utah, serena, insieme al suo nuovo compagno e ai suoi bambini. Un caso giudiziario e mediatico negli Stati Uniti, un bestseller che presto sarà un film.
Carolyn Jessop una donna coraggiosa svela gli oscuri segreti di una delle comunità religiose fondamentaliste più ambigue degli Stati Uniti, con oltre 10.000 adepti dediti alla poligamia.
La storia è così sconvolgente da indurre a pensare che non possa essersi svolta ai giorni nostri nei moderni Stati Uniti d’America. La sua testimonianza, fedele e trascinante, ci dice che la realtà può superare di gran lunga l’immaginazione.
Prefazione: Una scelta fra paura e libertà
- La prima infanzia
- Un gioco da bambini
- Giorni di scuola
- Nuova moglie, nuova mamma
- La fuga di Linda verso la libertà
- Le nusses
- Il matrimonio
- Sposi novelli
- Il dramma
- Cathleen e Tammy sposano Merril
- In luna di miele
- L’incidente
- Il ritorno a casa
- La mia benedizione patriarcale
- Sette giorni e due notti alle Hawaii
- Partorire nella FLDS
- Matrimoni con il profeta
- La ribellione fallita di Tammy
- Risuono di musica
- La salita di Warren al potere
- Progetto scuola
- L’infarto di Merril
- Il naso di Ruth
- Il maltrattamento di Patrick
- Una svolta
- Nuove responsabilità
- Il tumore di Harrison
- Cathleen torna a casa
- L’ultimo bambino
- Il nuovo accesso di Harrison
- Warren diventa profeta
- Dopo la fuga
- Inizia una nuova vita
- L’incontro con il Procuratore Generale
- In cerca di casa
- Il primo Natale
- L’ultima causa per l’affido
- Brian
- Sempre meglio
- Finale di partita
Epilogo
Postfazione
Ringraziamenti
Nuove Tecniche per Modificare il Comportamento
Titolo originale: NEW TOOLS FOR CHANGING BEHAVIOR
Autore/i: Deibert Alvin N.; Harmon Alice J.
Editore: Casa Editrice Astrolabio
prefazione di Nathan H. Azrin, traduzione italiana di Raffaella Guglielmotti.
pp. 164, Roma
Una guida pratica, di lettura semplice e diretta, che insegna a usare le leggi del comportamento per rendere più soddisfacente la vostra vita e quella di chi vi circonda.
Soprattutto negli ultimi anni la psicologia applicata tende sempre più a spiegare il comportamento umano non tanto in chiave prevalentemente intrapsichica ma ridefinendolo piuttosto in termini psico-sociali per cui l’individuo viene visto nella sua totalità in costante interdipendenza con l’ambiente. Naturalmente questa nuova impostazione fa sì che, a livello operativo, gli interventi che si rendono necessari in relazione ai problemi di adattamento tendono a modificare non solo l’individuo ma anche il contesto nel quale è inserito. In questa ottica si inserisce il libro di Deibert e Harmon che permette di portare a conoscenza di un vasto pubblico la scienza del comportamento come approccio oggettivo e sistematico per cambiamenti positivi ed immediati non solo di comportamenti ma anche di situazioni. La teoria viene esposta dagli autori semplicemente e le regole sono riportate in modo chiaro per una corretta applicazione dei principi comportamentali. Questo non è soltanto un libro di spiegazioni teoriche ma soprattutto una guida pratica di semplice lettura diretta ad un vasto pubblico inclusi genitori, persone con familiari anziani, operatori sociali, studenti universitari, insegnanti ed in genere a tutti coloro che vogliono conoscere come si possa rendere la vita più piacevole e soddisfacente attraverso l’uso delle tecniche della modificazione del comportamento. Studio dei casi, tabelle comportamentali e figure sono presentate in modo chiaro ed efficace per suggerire ed illustrare i diversi tipi di approccio tendenti ad una corretta applicazione delle leggi comportamentali.
Alvin N. Deibert è stato psicologo della Community Health Research al Malcolm Bliss Mental Health Center, St. Louis, Missouri e svolge attualmente attività didattica e di counseling privata.
Alice J. Harmon è una Community Psychologist e Consulente per la Modificazione del Comportamento nel North Okanagan Mental Health Centre, Vernon, British Columbia. In passato i due autori hanno lavorato in équipe nello Andrew McFarland Mental Health Zone Center, Springfield, Illinois.
Prefazione
Istruzioni
Introduzione all’approccio comportamentale
PARTE PRIMA: La scienza del comportamento
- 1. La legge fondamentale
- 2. Sottoprincipi del rinforzo
- 3. Osservando e registrando il comportamento
PARTE SECONDA: Applicazioni cliniche delle leggi comportamentali
- 4. Il bambino con un comportamento disturbato
- 5. Il bambino ritardato
- 6. Adolescenti
- 7. Adulti
- 8. Punizione
- 9. Casi studiati
Per ulteriori letture
Śūraṅgama Sūtra – (Leng Yen Ching)
Titolo originale: The Śūraṅgama Sūtra
Autore/i: Anonimo
Editore: Editrice Pisani
premessa di Giancarlo Ferraro, prefazione di Charles Luk, tradotto in cinese nel 705 dal Maestro Paramiti a Canton Cina nel Monastero di Chih Chih, con il commento (ridotto) del Maestro del Ch’an Han Shan (1546-1623).
pp. 384, Isola del Liri (FR)
Questo importante discorso contiene l’essenza dell’insegnamento del Buddha e, come da Lui predetto, sarà il primo Sutra a scomparire nell’era del tramonto dei Dharma. Esso svela la legge di causalità in rapporto sia all’illusione che all’illuminazione, e insegna i metodi di addestramento e realizzazione per distruggere per sempre le radici di nascita e morte. […]
Dopo il suo arrivo in Cina, questo importante Sutra fu letto e studiato da tutti i grandi maestri prima e dopo il loro risveglio maggiore, e fu largamente spiegato e commentato in tutti i famosi monasteri dell’intero Paese.
Secondo il defunto maestro Hsu Yun, esso dovrebbe essere attentamente studiato fino ad essere ben compreso dagli studenti del Mahayana e del Cn’an prima di iniziare il loro addestramento spirituale. […]
(Charles Luk)
Mistagogia e Direzione Spirituale
Autore/i: Autori vari
Editore: Pontificio Istituto di Spiritualità del Teresianum – Edizioni O.R.
unica edizione, cura e premessa di Ermanno Ancilli.
pp. 624, Milano
Dalla premessa:
“Trattando di mistagogia, riteniamo necessario riaffermare che la direzione spirituale, pur muovendosi nella linea dei carismi ecclesiali, riveste sempre anche un carattere psicologico. È vero che affronta problemi di ordine soprannaturale, cioè radicalmente al di sopra delle possibilità umane; sarebbero inesatto affermare che il soprannaturale non interessi affatto la psicologia e resti puramente «ontologico», cioè inconsapevole. Inoltre, se è vero che i esercizio delle virtù infuse e l’attività teologale appartengono ontologicamente e psicologicamente all’ordine soprannaturale e che la coscienza del cristiano, soprattutto del cristiano fervente, non è una coscienza «naturale», è pero altrettanto vero che la vita della grazia non resta totalmente «nascosta» nelle profondità dello spirito.
La presenza delle realtà soprannaturali si manifesta in qualche misura nel piano della coscienza, senza che sia d’altra parte possibile distinguere riflessivamente il soprannaturale dal naturale. Questa esperienza del soprannaturale è pero reale e avvertita, e può essere anche sperimentata, come nel caso della mistica propriamente detta.
Essendo un’esperienza dell’influsso divino sull’uomo, essa può essere studiata sotto diversi aspetti. In quanto esperienza umana, rientra nel campo della psicologia; in quanto effetto dell’influsso divino e riferentesi a Dio, come suo oggetto, viene studiata dalla teologia e più propriamente dalla teologia spirituale,
Bisogna insistere sul carattere complementare di tali studi in ordine alla direzione spirituale. La teologia non potrebbe, senza gravi inconvenienti, fare a meno delle descrizioni psicologiche, e la psicologia rischierebbe di cadere gravissimi errori evitare se non tenesse conto della dottrina teologica.[…]”
Premessa
I – Costanti storiche
1. DALLA MISTAGOGIA ALLA PSICOTERAPIA. LA DIREZIONE SPIRITUALE IERI E OGGI (ERMANNO ANCILLI)
- Il Mistagogo o «Pater pneumatophoros» nel monachesimo orientale
- L’abate o «pater spiritualis» nel monachesimo occidentale
- La «cura animarum» nella conduzione degli ordini Mendicanti
- Il periodo aureo della direzione spirituale
- La direzione spirituale oggi tra incontro
- terapeutico e discernimento comunitario
- Conclusione
2. IL «PADRE SPIRITUALE» SECONDO I MONACI DEL DESERTO (EMANUELA GHINI)
- Origine del padre spirituale
- Il discepolo, un richiedente
- La manifestazione dei pensieri
- Il carisma della paternità spirituale
- Il discernimento
- La pazienza
- La misericordiaIl carisma della parola
- Parola-opera
- Parola di Dio e parola del padre
- La carità
3. LA DIREZIONE SPIRITUALE NEL MONACHESIMO ORIENTALE (TOMMASO SPIDLIK)
- L’egumeno, padre spirituale dei monasteri studiti
- Discussione sul sacerdozio dei padri spirituali
- La direzione spirituale delle monache
- La mancanza di Padri spirituali
- Gli startsi russi
4. IGNAZIO DI LOYOLA O DEL DISCERNIMENTO SPIRITUALE (PIETRO SCHIAVONE)
- Lo «specifico» del contributo d’Ignazio
- Il servizio del «Direttore»
- Tre «circostanze»
- La consolazione
- «…di bene in meglio»
- La consolazione nella direzione spirituale
- Conclusione
5. TERESA DI GESÚ O LA DIREZIONE SPIRITUALE DELLE RELIGIOSE (GIUSEPPE POZZOBON)
- L’esperienza di Teresa d’Avila
- Per un discernimento spirituale
- I contenuti della direzione spirituale
6. LA DIREZIONE SPIRITUALE DEI CONTEMPLATIVI SECONDO S. GIOVANNI DELLA CROCE (GIOVANNA DELLA CROCE)
- L’utilità della direzione spirituale
- La persona del direttore spirituale
- Direzione spirituale sangiovannista
7. LA DIREZIONE SPIRITUALE NELL’INSEGNAMENTO DI S. FRANCESCO DI SALES (ARNALDO PEDRINI)
- Originalità e metodo del problema
- Francesco di Sales e le anime
- La direzione spirituale in atto
II – Componenti teologiche
8. LA MISTAGOGIA DELLA CHIESA (TOMMASO FEDERICI)
- Realtà testuali e storiche
- Mistagogia santa e divina per la Parola Vivificante da vivere contemplare, adorare, celebrare
- Mistagogia pienezza cristiana
9. NATURA DELLA DIREZIONE SPIRITUALE (JÓZEF STRUS)
- Precisazioni preliminari
- Lo scopo della direzione spirituale
- Conclusione
DIREZIONE SPIRITUALE E PROMOZIONE ALLA SANTITÁ (ROBERTO MORETTI)
- La personalità spirituale del cristiano
- Sviluppo della personalità spirituale
- Il compito della direzione spirituale
- Conclusione
IL DIRETTORE SPIRITUALE: PERSONALITÁ E FUNZIONE (ANDREA MERCATALI)
- La personalità del direttore spirituale
- Funzione del direttore spirituale
- Operatori e destinatari della direzione spirituale
IL DISCERNIMENTO SPIRITUALE COMUNITARIO (ANTONIO GENTILI)
- Dio opera nel singolo e nella comunità
- Che cos’è il discernimente spirituale
- Come introduci nel discernimento spirituale
- Verifica comunitaria
- La stretta finale
- Appendice. Preghiera e discernimento
III – Aspetti psico-pedagogici
13. DIREZIONE SPIRITUALE DEI SEMINARISTI E DEI SACERDOTI (MARIO CAPRIOLI)
- Direzione spirituale dei seminaristi
- Direzione spirituale dei sacerdoti
14. LA FORMAZIONE COMUNITARIA NEI SEMINARI SECONDO I RECENTI DOCUMENTI DELLA SANTA SEDE (JESUS CASTELLANO CERVERA)
- La prospettiva conciliare della Chiesa comunione
- Spunti sulla formazione comunitaria nel Decreto «Optatam totius»
- Alcuni principi e norme della «Ratio Fundamentalis»
- Orientamenti per una sintesi
15. LA DIREZIONE SPIRITUALE NELLA VITA RELIGIOSA (ARNALDO PIGNA)
- Contenuti e modi della direzione spirituale
- Le direttrici del cammino
16. QUANDO IL SUPERIORE DIVENTA PADRE SPIRITUALE (ERMANNO ANCILLI)
- Uno sguardo alla storia
- Servo e discepolo alla ricerca della volontà di Dio
17. LA DIREZIONE SPIRITUALE NEGLI ISTITUTI SECOLARI (EFREM MAZZOLI)
- Esigenze della consacrazione
- Esigenze della secolarità
- Una direzione spirituale impegnativa
18. PRINCIPI DI DIREZIONE SPIRITUALE DEI LAICI (GRAZIANO G. PESENTI)
- Criteri generici
- Criteri specifici
- Varianti nella direzione spirituale dei laici
- Il laico direttore spirituale
19. DIREZIONE SPIRITUALE E PSICOTERAPIA (ROBERTO ZAVALLONI)
- Funzioni del consiglio terapeutico
- Soluzione dei conflitti psichici
- La psicoterapia alla luce del Magistero
- Rapporto tra psicoterapia e direzione spirituale
20. ASPETTI PSICOLOGICI E METODOLOGICI DELLA DIREZIONE SPIRITUALE (BRUNO GIORDANI)
- Come il credente vive l’incontro
- Impegno di chi promuove l’incontro
- Indicazioni metodologiche
21. IL DIALOGO NELLA DIREZIONE SPIRITUALE (CARMELO PEREZ MILLA)
- Natura del dialogo
- Diverse forme di dialogo
- Trasposizione del dialogo rogersiano alla direzione spirituale
- Condizioni del dialogo spirituale
- Ruolo del direttore nel dialogo spirituale
22. IL PROBLEMA DEL TRANSFERT (GIOVANNI PIANAZZI)
- Il transfert in psicologia
- Il transfert nella
- Persona spirituale assistita
- Il transfert nel direttore spirituale
- Atteggiamenti del direttore spirituale di fronte al transfert
23. LA DIREZIONE SPIRITUALE DELLA DONNA (ERMANNO ANCILLI)
- L’amore come dono di sé
- Condizionamenti fisiologici
- La sensibilità femminile
- Espansione e amicizia
IV – Documentazione
24. LA DIREZIONE SPIRITUALE NELLA TRADIZIONE DELLE CHIESE (PAUL EVPOKIMOV, THOMAS MERTON, Max THURIAN)
- La chiesa orientale. L’arte dei Padri spiritual
- La Chiesa cattolica. Significato e scopo della direzione spirituale
- La Chiesa protestante. La «Cura d’anime»
25. UN DIRETTORE SPIRITUALE LAICO: RENATO CARTESIO (SALVATORE NICOLOSI)
26. IL GURU E IL DISCEPOLO SECONDO L’INDUISMO (DANIEL ACHARUPARAMBIL)
- Il Guru ideale
- Il discepolo idoneo
- L’iniziazione
- Il Guru e il discepolo
BIBLIOGRAFIA (ERMANNO ANCILLI)
- Opere collettive
- Momenti storici
- Trattazioni generali e/o sistematiche
- Temi particolari
- Il discernimento spirituale
- Il dialogo
- Destinatari della direzione Spirituale
- Aspetti psico-pedagogici
CONCLUSIONE: IL DIRETTORE SPIRITUALE MAESTRO DI CONTEMPLAZIONE
Il Corano più Antico
Autore/i: Anonimo
Editore: Marsilio Editori
prima edizione, cura e introduzione di Sergio Noja, traduzione dall’arabo di Luigi Bonelli, in copertina: Corano in scrittura cufica, Biblioteca Ambrosiana, cod. XVIII.
pp. 208, Venezia
Quanti deserti senza più traccia di strada, dalle temute insidie, ho io traversati con una cammella insonne, resistente alla veglia. Una nobile bestia, solida quale polito ciottolo di stagno, fatta smagrire, di grassa che era, dal mio viaggiare ed andare.
(al-Ahtal)
La collana «Le sabbie» intende far conoscere a un pubblico più ampio rispetto a quello degli specialisti e degli amatori, le opere di una letteratura vastissima e multiforme e ancora poco familiare all’Occidente. Vi troveranno posto i testi che maggiormente rappresentano l’aspetto originale dello spirito arabo: la poesia quindi e la prosa non scientifica e non dottrinale, e quelle figure – come lo stesso Profeta – le cui parole, al di la del fatto letterario, ebbero un peso decisivo per le sorti di questo popolo.
Sergio Noja è stato per dieci anni professore di Diritto musulmano all’Università di Torino: dal 1976 insegna Lingua e letteratura araba all’Università Cattolica di Milano, ove ha sostituito Francesco Gabrieli, e all’Università di Pavia.
Dal 1990 è conservatore della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Tra le sue opere giovanili figurano il Catalogo dei manoscritti arabi, persiani e turchi della Biblioteca nazionale di Torino, i Canoni giuridico-morali per arabi cristiani e il Kitab al-Kafi dei samaritani. Tra le sue ultime opere pubblicate: Detti e fatti del Profeta dell’Islam secondo al-Bubari; Maometto, Profeta dell’Islam, L’Islam e il suo Corano e ultimamente L’Islam moderno.
Il Corano, considerato dai musulmani copia terrestre del «Libro» celeste, non creato, attribuito a Dio, con lui coesistente, non è soltanto, per i credenti che da esso traggono il conforto della loro fede, la sola Legge, la sola guida per il retto comportamento religioso, morale e civile, ma è anche esempio «perfetto» di lingua e di stile: l’«inimitabilità» del Corano, vero dogma di fede dell’Islam, non investe quindi soltanto il contenuto, ma anche il valore letterario del libro sacro. Le conseguenze di questo atteggiamento furono importantissime sia sul piano psicologico, sia nella realtà. Fu grazie al Corano intatti che la lingua araba divenne la lingua comune nella quale scrissero musulmani della più varia origine, come fu per la migliore comprensione del Corano che venne salvata dall’oblio la poesia araba preislamica, ne furono codificate le regole e il lessico.
Non è esagerato quindi dire che il Corano è la base non solo della religione e dello Stato islamico, ma anche di tutta la cultura arabo- islamica.
Questa edizione parziale presenta le sure più antiche, unanimemente riconosciute come le più poetiche, poste nell’ordine in cui – secondo la tradizione musulmana – furono rivelate al Profeta dell’Islam – a differenza dell’ordine nel quale sono state poi organizzate all interno del Corano, prima la più lunga e poi man mano quelle più corte. Alle note del curatore vengono affiancate quelle di due antichi commentatori musulmani, tradotte per la prima volta in una lingua europea.
Il Libro degli Esercizi Interni
Autore/i: Chang Stephen T.; Miller Richard C.
Editore: SIP
introduzione dell’autore, fotografie di Peter M. Cornwell.
pp. 184, nn. fotografie e illustrazioni b/n, Ventimiglia
UNA SALUTE PERFETTA E UN’ENERGIA ILLIMITATA.
Basta che lo vogliate.
Gli antichi Saggi che misero a punto questi esercizi più di 6.000 anni fa erano persone di buon senso: se qualcosa funzionava bene, essi l’utilizzavano, altrimenti l’eliminavano.
QUESTI ESERCIZI SONO VERAMENTE EFFICACI!
Gli Esercizi Interni forniscono consigli pratici e di uso immediato per guarirsi da soli. Il loro scopo è quello di stimolare tutto il corpo, di mantenere l’equilibrio dell’energia e di favorire un funzionamento più efficace degli organi interni. Ci sono perfino esercizi per circa 30 malattie fra le più comuni, ivi compreso il mal di testa, il raffreddore, le malattie cardiache, l’artrite e il cancro.
REGOLATE LA VOSTRA SALUTE SECONDO LE LEGGI DELLA NATURA.
La nonna di Stephen Thomas Chang era dottoressa e il suo bisnonno fu allo stesso tempo medico personale dell’imperatrice Chih Shee e primo ambasciatore di Cina nel Regno Unito di Gran Bretagna. II dottor Chang ha studiato sia la medicina cinese che quella occidentale e, oltre ai suoi diplomi in medicina, è laureato in diritto, filosofia e teologia. Taoista, tiene conferenze in tutto il mondo sui diversi aspetti del taoismo ed è l’autore del «Libro completo di agopuntura» (Arti celesti, 1976).
Richard Cushing Miller, laureato in dinamica di gruppo e in relazioni sociali presso l’Università di Stato di San Francisco, è direttore della Scuola Marina di Yoga. E una autorità per quanto riguarda lo Hatha Yoga ed insegna la psicologia dello yoga all’Istituto di Studi asiatico della California; si interessa anche in modo particolare al rapporti esistenti tra il Taoismo e i principi dello yoga.
INTRODUZIONE
- Il I Ching
- La sessuologia taoista
- Il regime
- Gli esercizi interni
LA TEORIA DELL’ENERGIA
- La natura dell’energia
- I meridiani
- I punti di entrata e di uscita
- Gli esercizi interni
IL CERVO, LA GRU E LA TARTARUGA
- Il Cervo
- L’esercizio del Cervo per l’uomo
- L’esercizio del Cervo per la donna
- L’esercizio del Cervo in posizione supina
- La Gru
- L’esercizio della Gru
- La Tartaruga
- L’esercizio della Tartaruga
- L’unione dei tre esercizi di base
VIVERE CON TUTTO IL PROPRIO CORPO
- La posizione seduta
- La posizione in piedi
- La Gru in piedi
- Il camminare
- La respirazione delle ossa per un rilassamento totale
- Il sonno
- Muovere le dita dei piedi e distendere il corpo
- Il massaggio della testa
- La distensione degli organi interni
- Guarire gli occhi e rafforzare la vista
- L’esercizio del naso, dei polmoni e dei seni nasali
- Battere il tamburo celeste
- Esercizi della Boca: lingua, saliva e battere i denti
- Il massaggio del viso
- La stimolazione dell’apparato renale
- L’esercizio per il fegato
- Accendere il fuoco nel forno
- Il massaggio delle braccia e delle gambe:
- Il massaggio meridiano
- Il massaggio verso l’alto
- Il massaggio verso il basso
- La diminuzione di peso
- La parte inferiore del corpo
- Guarire lo stomaco
- L’esercizio per il cuore
- La stimolazione del cuore
- L’addome
- I polmoni
- Le ghiandole sessuali e la parte inferiore del corpo
- Le mani, le braccia e la parte superiore del corpo
LE MEDITAZIONI E LA RESPIRAZIONE TAOISTA
- La meditazione meridiana
- Gli esercizi contemplativi finalizzati ad uno scopo pratico
- La contemplazione della Stella Polare
- La contemplazione della Candela, del Sole e della Luna
- La respirazione per purificare il cervello
- La purificazione del cervello I
- La purificazione del cervello II
LA RESPIRAZIONE IMMORTALE
IL PICCOLO CERCHIO CELESTE
- Il Piccolo Cerchio Celeste
- Il Grande Cerchio Celeste
LE PRESCRIZIONI TAOISTE PER GUARIRE
RIEPILOGANDO
Lo Specchio Vuoto – Esperienze in un Convento Zen Giapponese
Titolo originale: De Lege Spiegel
Autore/i: Van de Wetering Janwillem
Editore: Edizioni Mediterranee
traduzione di Denise Lamp.
pp. 160, Roma
Un giovane olandese di 26 anni si ritira per oltre un anno in un convento giapponese, vivendo la semplice e durissima vita dei monaci sotto la guida di un maestro zen.
La vivace narrazione autobiografica conduce il lettore alla conoscenza, graduale e profonda dell’essenza di Buddhismo zen, vista con gli occhi profani e disincantati di un occidentale del tutto estraneo a questo mondo da secoli uguale a se stesso.
La vita del discepolo zen è una esperienza totale, che coinvolge completamente fisico e mente. Quattro ore di riposo per notte, undici ore di meditazione in una posizione scomoda e innaturale per chi non ha mai praticato yoga, duro lavoro della terra e umili corvée… solo una grande motivazione interiore trattiene Jan tra le mura del convento.
Dai brevissimi colloqui con il maestro, ben poco incoraggiamento: solo una benevola condiscendenza di fronte all’agitarsi goffo e pieno di buona volontà di un giovanottone biondo piombato nel silenzioso e tranquillo monastero.
Ma il desiderio di capire e di trovare una risposta agli interrogativi dello spirito da a Jan la forza di provare e riprovare a risolvere l’enigmatico «koan», l’indovinello apparentemente senza senso che è, nella tradizione zen, la chiave iniziale per percorrere il Sentiero delle Otto Vie, indicato da Buddha.
«Una spada ben forgiata non perde mai il suo colore dorato», dice a Jan il maestro nel congedarlo dal convento.
L’esperienza vissuta dall’autore, anche se non ha dato frutti vistosi e immediati, continuerà a maturare in lui.
«Il mondo è una scuola in cui vengono svegliati i dormienti. Ora sei un po’ più sveglio, quel tanto più sveglio per non addormentarti più!».
Janwillem Van De Wetering nato in Olanda, dopo aver studiato filosofia a Oxford, all’età di 26 anni ha deciso di abbandonare il sistema di vita occidentale e di trascorrere un lungo periodo in un monastero zen giapponese, per trovare una risposta agli interrogativi del suo spirito. Dopo questa esperienza, l’autore ha condotto una vita piuttosto movimentata: è stato direttore di una società tessile, ufficiale di polizia ad Amsterdam, scrittore di romanzi polizieschi. Oggi vive presso una comunità zen nel nord del New England (U.S.A.), dividendo il suo tempo tra lo scrivere e il meditare.
- La porta del convento, la gallina e il venditore di bami
- Meditare fa male
- Vivere è soffrire
- Fra le tigri
- Un gran bicchiere di salsa di soia e un serpente pericoloso
- Un pesce ha sete
- Sempre con difficolta! Un uovo di piccione
- Il primo sesshin e il pene di balena
- Un po’ di magia nera
- Rohatsu, la settimana delle settimane
- Il sentiero delle otto vie. Un salto nella melma
- Un giorno senza freni e satori nel quartiere dei salici
- I diavoli non valgono niente, lo sappiamo!
- Se non sporgi la mano, un maestro Zen viene ucciso
- Una dama di corte viene trattata male
- Un tentativo d’omicidio. Fare la spesa
- Una nuvola fa parte del cielo?
- Quello che termina, inizia
Socialismo – Analisi Economica e Sociologica
Titolo originale: Socialism An Economic and Sociological Analysis
Autore/i: Von Mises Ludwig
Editore: Rusconi
cura, premessa e traduzione di Dario Antiseri, presentazione di Frederich A. von Hayek, prefazione alla nuova edizione e all’edizione tedesca e introduzione dell’autore.
pp. 672, Milano
Il socialismo è la patologia della società; il capitalismo ne è, invece, la fisiologia. Mercato, proprietà privata, concorrenza e profitto sono processi razionali in vista di quel fine etico che è il benessere di tutti. E l’imprenditore, in quel cimento fra uguali che è economia di mercato, è un costruttore di pubblico benessere. In breve: è preferibile dividere in parti diseguali la ricchezza in un mondo di libertà e di pace oppure dividere sempre e comunque in parti diseguali la miseria in un mondo di oppressione e di odio? Socialismo – ha scritto FA. von Hayek – è l’opera più importante di Mises: «tale libro ha sfidato le idee di una generazione e ha cambiato, anche se lentamente, il pensiero di molti». Ormai classica è l’analisi in cui Mises dimostra l’impossibilità del calcolo economico in una società socialista, in una società cioè che ha abolito la proprietà privata dei mezzi di produzione. Ma l’abolizione del mercato implica, di necessita, l’impossibilita di risolvere razionalmente i problemi economici. E questo comporta arbitrio (e corruzioni) del potere politico, distruzione della ricchezza nazionale, riduzione degli individui a servi dei possessori della “verità” e dei guardiani del senso della storia. L’abolizione del mercato è la via verso la schiavitù. E la società socialista è la società dove «chi non ubbidisce non mangia».
Erede diretto di Carl Menger e di Eugen Bohm-Bawerk, Ludwig von Mises (1881-1973) è una delle figure più eminenti della Grande Vienna. Alla sua scuola, prima in Europa e poi negli Stati Uniti d’America, si sono formati pensatori quali FA. von Hayek, G. von Haberler, F Kaufmann, E Machlup, O. Morgernstern, A. Schiitz, R. von Strigl, E. Voegelin, H. Sennholz, M. Rothbard ed I. Kirzner. E se il contributo di Mises all’epistemologia del nostro secolo è decisamente uno dei più significativi, il suo contributo alla teoria economica e all’analisi sociologica è forse senza precedenti.
Caterina la Santa di Bologna
Autore/i: Bartoli Marco
Editore: EDB – Edizioni Dehoniane Bologna
premessa dell’autore.
pp. 200, 3 tavv. a colori f.t., Bologna
Bologna tutti sanno cos’è il monastero della Santa, Perchè Caterina è, per tutti bolognesi, la Santa per eccellenza, Non solo una santa dei tempi andati, ma una santa ancora oggi fisicamente presente. Basta entrare nella chiesa, chiedere di vedere la cappella della Santa e ci si troverà di fronte a lei, Caterina, che ancora oggi ci guarda, seduta, vestita con i suoi abiti da clarissa, incurante del tempo che passa. Cosa significa questo corpo asciugato dal tempo, eppure ancora intatto? Cosa dice a tanti pellegrini il volto di quella piccola donna vissuta oltre cinquecento anni fa? Queste domande vengono poste anche allo storico. Che vi risponde riandando anzitutto a La Caterina della memoria: la prima parte del volume ricostruisce come le fonti hanno tramandato la memoria della Santa. Poi delineando il profilo di Caterina della storia: che cosa si può affermare di Caterina con sufficiente attendibilità e che cosa rappresento la sua vicenda personale nella società del suo tempo? Nel quadro storico delineato assume particolare rilievo l’attenzione data al movimento di osservanza, che si sta affermando in quel periodo all’interno del movimento francescano e che tanto influsso avrà anche nel monastero della Santa.
È professore associato di storia medioevale presso la LUMSA di Roma. Si è formato alla ricerca storica sotto la guida di Raoul Manselli, in seguito è stato allievo della Scuola storica nazionale presso l’Istituto storico italiano per il medioevo. Ha insegnato presso il Pontificio ateneo Antonianum, Da diversi anni è membro del consiglio direttivo della Società internazionale di studi francescani di Assisi ed è responsabile delle edizioni delle opere di Giovanni da Capestrano.
Ha pubblicato numerosi volumi sulla storia del movimento francescano: Chiara d’Assisi, Roma 1989; La caduta di Gerusalemme. Il commento al libro Lamentazioni di Pietro di Giovanni Olivi. Roma 1991; Bernardino da Siena. Prediche della Settimana Santa 1425. Milano 1995; Chiara. Una donna tra silenzio e memoria, Cinisello Balsamo 2001: ha curato l’editio maior della biografia di R. Manselli, San Francesco d’Assisi. Cinisello Balsamo 2002.
Il Gesto di Ettore – Preistoria, Storia, Attualità e Scomparsa del Padre
Autore/i: Zoja Luigi
Editore: Bollati Boringhieri Editore
nuova edizione rivista, aggiornata e ampliata, premessa alla nuova edizione e introduzione dell’autore.
pp. 344, nn. tavv. a colori e b/n f.t., Torino
«Uno dei libri più belli sulla fugura paterna».
(Loredana Lipperini de la Repubblica)
«Zoja fa veramenteun lavoroeccezionale».
(Venanzio Postiglione del il Corriere della Sera)
«La paternità è vista da Zoja come un fatto essenzialmente non biologico… Ci sono due tipi di padri che non seguono Ettore. Quelli che non si tolgono l’elmo e quelli che non l’hanno mai indossato».
(Gustav Falke de il Frankfurter Allgemeine Zeitung)
Dimissionario, inerte, omissivo e socialmente fuori corso. Cosi appare oggi il padre Impossibile attribuirgli una connotazione che Non sia privativa. Nella sua versione più recente affianca ormai la madre nell’accudire i figli piccoli, ma il cosiddetto «mammo» non riscatta un ordine paterno caduto nel vuoto per storici abusi di potere. La semplificazione attuale è l’ultimo atto di una vicenda millenaria di «ingombrante complessità», che Luigi Zoja per primo ha ripercorso in questo saggio, divenuto testo internazionale di riferimento Sulla paternità e disponibile ormai in una dozzina di lingue. La nuova edizione, aggiornata alle ultime statistiche globali, approfondisce gli esiti del «genocidio simbolico dei padri». Dai miti classici di Ettore, Ulisse ed Enea, il patriarcato aveva accompagnato Europa nella sua invasione del mondo.
La sua ritirata ha anticipato il «tramonto dell’Occidente». Spesso il disarmo paterno non fa posto a valori più femminili, ma al loro contrario: riarmando l’orda dei fratelli, spinge identità maschile a regredire verso una mascolinità selvaggia e sempre più competitiva, a sua volta favorita dall’aggressività della nuova economia, Con la scomparsa del gesto dell’Ettore omerico, che alza il figlioletto al cielo e in quell’elevazione da una identità Sia al figlio sia a sé stesso, un’intera Civiltà stenta a ritrovare i propri passi attraverso UN Paesaggio cosparso di assenze
Luigi Zoja, già presidente della IAAP, l’associazione che raggruppa gli analisti junghiani nel mondo, ha lavorato a Zurigo, New York e Milano. I suoi saggi sono tradotti in quindici lingue. Tra i più recenti: Storia dell’arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo (2003), La morte del prossimo (2009), Centauri. Mito e violenza maschile (2010), Utopie minimaliste (2013) e Tra eresia e verità (con Leonardo Boff, 2014). Presso Bollati Boringhieri sono usciti: Giustizia e Bellezza (2007), Contro Ismene. Considerazioni sulla violenza (2009), Al di la delle intenzioni. Etica e analisi (2011), Paranoia. La follia che fa la storia (2011), Psiche (2015) e Centauri. Alle radici della violenza maschile (2016).
Ha vinto per due volte (2002 e 2008) il Gradiva Award della National Association for the Advancement of Psychoanalysis, assegnato ogni anno negli Stati Uniti alla saggistica psicologica.
Premessa alla nuova edizione (2016)
- Un’origine senza padre
- Coincidenze di post-patriarcale e pre-patriarcale
- Perché questo libro
- Il gesto di Ettore
- Introduzione
- Preistoria
- I mammiferi: verso un’animalità senza padre
- La sessualità delle grandi scimmie
- L’orizzonte preistorico
- Il salto verso il padre
- Lucy cresce
Antichità e mito
- Società patriarcale e società matriarcale
- L’orizzonte storico
- Il mito delle origini paterne
- Ettore
- Ulisse
- Il mito di un genitore solo
- Enea
Modernità e decadenza
- Dal padre romano, al figlio, alla rivoluzione francese
- Dalla rivoluzione francese a quella industriale
- Il disincanto della guerra
- Il rovesciamento del padre pubblico
- Il viaggio dei Joad
- Il padre oggi
- La rarefazione del padre
- Le dimissioni del padre: fuga all’indietro
- Le dimissioni del padre: fuga in avanti
- La scomparsa dell’elevazione
- Breadwinner
- La ricerca del padre
Riflessione finale
Opere citate
Indice degli autori
Gesù Uomo nella Storia Dio nel Pensiero
Autore/i: Bontempelli Massimo; Preve Costanzo
Editore: Editrice C. R. T.
in copertina: H. Matisse, Icaro, 1943 tavola a pochoir per Jazz pubblicato nel 1947.
pp. 320, Pistoia
Il lettore di questa biografia storica di Gesù scritta da Massimo Bontempelli scopre ben presto, con sorpresa e piacere, che un normale metodo di indagine storica, chiaramente illustrato nel primo capitolo, può oggi restituirci un’immagine di Gesù che non sia nÈ un santino edificante nÈ una banalizzazione sminuente. Nel secondo capitolo tale metodo viene messo alla prova con la questione più spinosa e più decisiva per la precomprensione del testo evangelico, quella della risurrezione. Ne viene fuori la realtà di un incontro con Gesù dopo la sua morte, anche se il suo corpo non è mai tornato in vita. Nei capitoli successivi sono messi a fuoco i momenti più importanti della vita di Gesù, dal suo iniziale rapporto con Giovanni Battista fino al tragico esito finale della sua missione a Gerusalemme. Alla fine Gesù emerge come personaggio storico, collocato in luoghi e tempi ben precisi, in mezzo a reali conflitti politici e religiosi, ma nello stesso tempo come figura espressiva di valori eternamente umani.
Chi è realmente stato, nella sua effettiva esistenza e non nell’immaginazione dei posteri, quello straordinario personaggio che ha portato il nome di Gesù?
A questa domanda non potrà mai essere data una risposta definitiva. La biografia storica scritta da Massimo Bontempelli la affronta tuttavia in una prospettiva nuova ed illuminante, facendo emergere una ricostruzione della sua vicenda tanto sorprendente quanto realistica e persuasiva. Tale ricostruzione non proietta su Gesù nÈ la figura teologica del Cristo elaborata dal successivo cristianesimo, nÈ una qualsiasi altra aspettativa ideologica. Non ne appiattisce però il profilo a quello di un profeta come tanti altri, e neppure segue la scorciatoia ipercritica di considerarlo storicamente inconoscibile. Le fonti evangeliche sono trattate come documenti umani di natura religiosa, da vagliare con una severità critica non minore, ma neanche maggiore, di quella che sarebbe usata con documenti simili non altrettanto coinvolgenti.
La divinizzazione della figura umana di Gesù non è solo un fatto religioso; ma è anche un enigma della storia della filosofia occidentale. L’analisi di questo enigma può aprire interessanti prospettive su questioni storiche di scottante attualità. In questo saggio si propone un breve “attraversamento” degli ultimi trecento anni di storia della filosofia, nel presupposto che la secolarizzazione non abolisce integralmente, ma trasforma un precedente contenuto religioso. Fra le varie proposte interpretative segnaliamo: la posizione di Spinoza, per cui Gesù è la via privilegiata per l’amore intellettuale di Dio, cioè della verità come unione di sincerità e di carità; la concezione di ateismo in Hegel come progressiva perdita di interesse e di tensione nella ricerca comune della verità; il rifiuto di una interpretazione filosofica di Marx nei termini abituali di ateismo materialistico o di agnosticismo laico; la complementarietà, e non la contrapposizione, delle figure del Superuomo e dell’Oltreuomo nella teoria della morte di Dio di Nietzsche; ed infine, il rifiuto di Heidegger di concepire la riflessione filosofica come padronanza tecnica del futuro. Queste proposte interpretative (ed altre qui non richiamate, ma presenti nel testo) configurano un profilo filosofico unitario. Si tratta del superamento della dicotomia fittizia fra “credenti” e “non credenti” come dichiarazioni aprioristiche di appartenenza alla luce di una ridefinizione di questi termini sulla base preventiva di una comunicazione dialogica aperta e disponibile a “ricevere” novità impreviste. La riflessione filosofica condotta da Costanzo Preve è indipendente dalle proposte specifiche della vita di Gesù di Massimo Bontempelli, ma si situa nella stessa prospettiva storica e morale, e pertanto ne presuppone la lettura e l’assimilazione critica.
Nota editoriale
Indice (Uomo nella Storia)
- AL GESÙ DELLA TRADIZIONE CRISTIANA AL GESÙ DELLA STORIA
- L’INCONTRO CON GESÙ DOPO LA SUA MORTE
- GLI INIZI DI GESÙ CON GIOVANNI BATTISTA
- GLI ANNI OSCURI DI GESÙ
- L’ANNO LUMINOSO CON GESÙ
- GESÙ NELL’ORIZZONTE DI GERUSALEMME
- LA TRAGICA SCONFITTA DI GESÙ A GERUSALEMME
- GESÙ NELLA STORIA E OLTRE LA STORIA
Indice (Dio nel Pensiero)
- PROLOGO
- IN COSA CREDONO I CREDENTI ED IN COSA NON CREDONO I NON CREDENTI?
- IL PROBLEMA STORICO E FILOSOFICO DELLA SECOLARIZZAZIONE
- IL DIO DI HOBBES
- IL DIO DI PASCAL
- IL CRISTO DI PASCAL
- IL DIO DI SPINOZA
- IL CRISTO DI SPINOZA
- IL DIO RAGIONEVOLE DI LOCKE
- LA RELIGIONE SCETTICA DI HUME
- L’ATEISMO ED IL MATERIALISMO FRANCESE DEL SETTECENTO
- IL DIO ED IL CRISTO DI KANT
- IL CRISTO DI HEGEL
- IL DIO DI HEGEL
- LA VITA DI GESÙ DI STRAUSS
- IL DIO DI FEUERBACH
- TRE SIGNIFICATI DELLA CRITICA DELLA RELIGIONE IN MARX
- IL MARXISMO COME ATEISMO. DA LENIN AL MATERIALISMO DIALETTICO SOVIETICO
- IL MARXISMO COME AGNOSTICISMO. L’ESEMPIO DI ALTHUSSER
- IL MARXISMO COME METAFISICA. UN CHIARIMENTO INDISPENSABILE
- ANCORA SUL MARXISMO. UNA CONCLUSIONE IN COMPENDIO
- IL DIO ED IL CRISTO DI NIETZSCHE
- L’INTERPRETAZIONE VERITATIVA DELLA STORIA DELLA METAFISICA DI HEIDEGGER
La Vera Storia del Piccolo Principe
Titolo originale: La vèritable histoire de Petit Prince
Autore/i: Vircondelet Alain
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione Marco Zonetti.
pp. 208, Casale Monferrato (AL)
…Chi è il Piccolo Principe?…E chi è la rosa?…La meravigliosa favola che ha stregato milioni di lettori di ogni età svela tutti i suoi deliziosi misteri.
“L’essenziale è invisibile agli occhi” disse la volpe. È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.”
Tutti conoscono il dialogo tra la volpe e il Piccolo Principe, e per tutti si intendono almeno gli 80 milioni di lettori nel mondo che hanno acquistato il libro dalla data della sua pubblicazione. Ma pochi immaginano che all’origine della fiaba più amata di tutti i tempi si celi una crisi profonda di Antoine de Saint-Exupéry, che nel 1942 si trova a New York in esilio volontario. Vive a Manhattan, passando da una storia all’altra, ma in fondo languendo d’amore per l’unica donna che abbia amato, la moglie Consuel. “Sei tu la rosa” le scrive “forse non ho sempre saputo prendermi cura di te.” Ma la disillusione è totale. Riguarda l’odio dei connazionali emigrati come lui, la preoccupazione per il suo rapporto con la moglie e con gli amici, il richiamo imperioso dell’azione.
Come è potuto nascere da un groviglio tanto intricato un capolavoro amato per la speranza che trasmette, per l’elogio della fedeltà e dell’amicizia, per l’incanto dell’infanzia? Eppure un giorno, in un bar, Antoine accetta la sfida di scrivere un racconto per bambini. Nei febbrili giorni che seguono nasce il suo capolavoro. Poco dopo, proprio come il Piccolo Principe, anche lui prenderà la via delle stelle.
Alain Vircondelet scrittore e docente universitario, è considerato il biografo per eccellenza di Antoine de Saint-Exupéry. Per scrivere La vera storia del Piccolo Principe ha potuto attingere a materiale inedito messo a disposizione dalla moglie dello scrittore scomparso nel nulla nel 1944.
Prefazione
- Che idea peregrina?
- Disincanto
- La ricerca ideale
- Consuelo arriva a New York
- Scrivere e vivere alla luce dell’infanzia
- Saint-Exupéry preso dal gioco
- Il ruolo dell’entourage
- La fonte dell’infanzia
- L’origine segreta del Piccolo Principe?
- Bevin House
- Inquietudini e indugi
- L’impegno
- Contraddizioni
- Un’ardente passione
- Decisione irrevocabile
- Finalmente partire!
- Gli addii
- I primi voli
- Nel forno di Algeri
- Disperazione e sconforto
- Ultime missioni
- Vivere senza Saint-Exupéry
- Una posterità eccezionale
Ringraziamenti
Note bibliografiche
Luigi XIV e Venti Milioni di Francesi
Titolo originale: Louis XIV et vingt millions de Français
Autore/i: Goubert Pierre
Editore: Editori Laterza
unica edizione, avvertenza dell’autore, traduzione dal francese di Alfredo Salsano.
pp. 312, Bari
Il 9 marzo 1661 saliva sul trono di Francia Luigi XIV, il re che da giovane aveva giurato a se stesso che il XVII secolo e tutta la posterità avrebbero parlato delle sue imprese. Durante i quarantacinque anni che lo videro esercitare il suo métier de roi, Luigi XIV, il Re Sole libertino e cristianessimo, tenne per parte sua fede alla solenne promessa; tre secoli di storici hanno fatto il resto, col risultato che fra la storiografia erudita e la sterminata letteratura «per il gran pubblico», condita col pepe degli amori e degli intrighi, i tratti reali del sovrano e del secolo che da lui prese il nome sono divenuti irriconoscibili.
Contro l’immagine di sé che Luigi volle consegnare e contro entrambi gli indirizzi storiografici, Pierre Goubert ha scritto questa biografia – esemplare prodotto della giovane scuola delle «Annales» – con l’intento dichiarato di mettere a confronto il Re Sole col suo regno e col suo tempo e di portare in primo piano i venti milioni di francesi che facevano della Francia il paese più popolato d’Europa. Questa enorme massa di sudditi – i «meccanici», gli artigiani, la moltitudine dei contadini – furono la grande risorsa del giovane re alla ricerca della gloria, coloro che alimentarono le casse del fisco e gli eserciti di Le Tellier e di Turenne, che gli permisero per diciotto anni, dal 1661 al 1679, ogni audacia, fino alla decisiva scelta della politica estera contro le riforme interne. Ancora dieci anni e l’abisso fra un sovrano che vuole tutto osare e un regno che cambia lentamente ma inesorabilmente, si allargherà a dismisura, La Corte, Versailles, l’assemblea dei principi, l’unità nazionale e il trionfo della fede costituirono in pratica tutto il suo mondo. Non solo ebbe disprezzo per l’economia e la finanza, ma ignorò perfino che al di là dell’Europa il mondo continuava ad esistere e ad evolversi, come ignorò e volle ignorare che il suo secolo diventava il secolo della ragione, della scienza e della libertà.
Re Sole lasciò la Francia territorialmente più grande e in parte pacificata, ma dissanguata, assolutistica e con strutture talmente deboli da non poter offrire alcuna resistenza al soffio rivoluzionario che già si preannunciava.
Pierre Goubert, nato a Saumur nel 1915, è professore alla Facoltà di Lettere e scienze umane di Nanterre, direttore della VI sezione dell’École Pratique des Hautes Études e presidente della Società di Demografia storica.
Il suo Beauvais et le Beauvaisis de 1600 à 1730, è uno dei grandi libri della storiografia francese contemporanea, che ha rinnovato gli studi sul XVII secolo.
Avvertenza
PARTE PRIMA – L’eredità: la Francia di Mazzarino
- I. – Connotati demografici
- II. – Connotati economici
- III. – Connotati sociali
- IV. – I quadri istituzionali
PARTE SECONDA – 1661-1679: il tempo dell’audacia
I. – anno 1661: il giovane re alla ricerca della gloria
- Il re
- Politica interna
- Politica estera
- Dio
II. – Dodici anni di grandezza monarchica: 1661-1672
- Splendore
- Ordine e obbedienza (1661-1672)
- Vittorie (1661-1672)
- Ricchezza (1661-1672)
III. – La prima svolta (1672-1679)
- L’attacco all’Olanda (1672)
- La prima coalizione (1672-1679)
- La prima opzione: politica estera contro politica interna (1672-1679)
PARTE TERZA – Il tempo del disprezzo: grandi opzioni e grandi mutamenti (1679-1689)
I. – Il dispotismo religioso
- Il giansenismo risparmiato
- I gallicanesimo affermato
- Il protestantesimo estirpato
II. – Dalla pace armata alla coalizione generale (1679-1688)
- Le riunioni
- Il Kahlenberg
- La tregua
- Nuove aggressioni
III. – Il re ed il regno prima della grande prova (1688)
- Versailles
- Le profondità del regno
- «Rentiers» e commercianti: la ricchezza francese verso il 1688
- Le voci nuove: l’alba del Gran Secolo
PARTE QUARTA – Il tempo delle prove (1689-1714)
I. – La seconda coalizione (1689-1697)
- La guerra
- Il prezzo della pace
- Il peso della guerra
- 1693-1694: la grande carestia
II. – La tregua (1697-1701)
- I segni di rinnovamento
- I tentativi di risanamento
- L’affare spagnolo
III. – L’ultima coalizione (1702-1714)
- L’organizzazione della difesa
- La sfortuna delle armi (1702-1708)
- Il regno sull’orlo dell’abisso (1709-1710),
- La parziale ripresa (1711-1714)
PARTE QUINTA – 1715: il tempo dei bilanci
I. – L’ultimo anno
- Il re
- Il governo
- Il regno
II. – Luigi XIV: un uomo nell’universo
- L’azione del re: il dominio riservato
- La responsabilità del re: il dominio dei commessi
- Le forze antagoniste
- Le forze dimenticate
Cronologia
Nota bibliografica
Indice dei nomi
Sulle Società Precapitalistiche
Titolo originale: Sur les Sociétés Précapitalistes
Autore/i: Marx Karl; Engels Friedrich; Lenin Vladimir I.
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
seconda edizione, scelta e prefazione di Maurice Godelier, traduzione di Mario de Stefanis e Raffaele Rinaldi.
pp. 352, Milano
Verso il 1960, dopo che i lavori del XX Congresso del PC dell’URSS resero pubblici e criticarono gli errori del periodo staliniano, a tutti | livelli della teoria e della pratica si sviluppò un enorme movimento di presa di coscienza delle forme e delle radici del dogmatismo. Questo movimento assunse diversi aspetti, il principale dei quali consistette in ciò che si può chiamare un “ritorno a Marx.” Rileggere Marx, Engels Lenin, ridefinire i concetti fondamentali del marxismo a partire dai loro stessi testi e porre nuovamente i problemi in funzione di tali definizioni, furono i tre aspetti di questo ritorno a Marx.
Uno dei suoi inediti, intitolato Forme precedenti la produzione capitalistica, apparve subito come uno dei testi fondamentali della teoria marxiama, innanzitutto perché in esso si trova il tentativo più sistematico di Marx di reperire momenti e definire problemi critici dell’evoluzione storica, in secondo luogo perché lungo una di queste linee evolutive Marx approfondisce cid che chiamerà, nel 1859, il “modo di produzione asiatico,” la sola nozione di Marx che venne dichiarata “antimarxista” ed espunta ufficialmente dall’eredita marxiana da coloro che si proclamavano suoi eredi intorno al 1930-31. L’eccezionale importanza delle Forme consiste nel fatto che attraverso la nozione di modo di produzione asiatico esse costringono a porre nuovamente in modo non dogmatico il problema delle condizioni e delle forme di passaggio dalle società senza classi alle società divise in classi e quello dello sviluppo diverso e ineguale che sfocia nella formazione delle società contemporanee. A quest’opera fondamentale, Godelier ne ha fatte seguire altre – di Engels, di Lenin, di Marx stesso – sul medesimo argomento e ha premesso una lucida prefazione di raccordo, che ricostruisce nelle sue linee generali l’ambito della ricerca marxista e la problematica che essa ha suscitato.
Prefazione di Maurice Godelier
L’evoluzione del pensiero di Marx e di Engels sulle società senza classi e sulle forme di passaggio alle società divise in classi
Sulle società precapitalistiche
- L’ideologia tedesca (parte prima) di Marx – Engels
- Articoli e lettere del 1853 di Marx – Engels
- Forme precedenti la produzione capitalistica di Karl Marx
- Lineamenti della critica dell’economia politica di Karl Marx
- Per la critica dell’economia politica (1859) di Karl Marx
- Il capitale di Karl Marx
- Teorie sul plusvalore di Karl Marx
- Anti-Dühring di Friedrich Engels
- Due lettere a Engels (1868) di Karl Marx
- Lettera a Vera Zasulič (1881) di Karl Marx
- Cinque lettere a Marx (1882) di Friedrich Engels
- Lettera alla redazione degli “Otečestvennye Zapiski” di Karl Marx
- Riflessioni sulla comune agricola russa di Friedrich Engels
- Epilogo a “Condizioni sociali in Russia” (1894) di Friedrich Engels
- La marca di Friedrich Engels
- Sulla storia degli antichi Germani di Friedrich Engels
- L’epoca franca di Friedrich Engels
- Il sistema fondiario in Algeria al tempo della conquista francese di Karl Marx
- Amministrazione e leggi agrarie di Karl Marx
- Due testi di Lenin
- Avvertenza del Centre d’Études et de Recherches Marxistes
Neuroanatomia – Manuale, Schemi e Tavole Sinottiche
Autore/i: Frati Alessandro; Pichierri Angelo; Salvati Maurizio; Lenzi Jacopo; Piccirilli Manolo; Raco Antonino; Santoro Antonio; Delfini Roberto
Editore: Mario Roberti Editore
prefazione degli autori, in copertina: Vesalio Andrea, De Humani Corporis Fabrica,Basileae, 1543.
pp. 224, nn. illustrazioni a colori, Ponticelli (Rieti)
Dalla prefazione degli autori:
«Nel realizzare questo compendio abbiamo cercato di fornire allo studente di medicina tutte quelle conoscenze di neuroanatomia che costituiscono quotidianamente la base della nostra attività clinica e chirurgica.
Volevamo offrire allo studente sia un testo semplice e conciso che riassumesse le nozioni essenziali, sia una base per l’attività clinica e chirurgica futura.
Abbiamo perciò impostato il lavoro in maniera molto schematica, non solo con le tavole sinottiche presenti alla fine del libro che chiarificano vie e circuiti nervosi, ma in tutta la stesura dei capitoli, con l’intento di facilitare l’apprendimento di questa materia molto complessa ed estesa.
Da queste considerazioni é nato il titolo del libro (Neuroanatomia: manuale, schemi e tavole sinottiche). L’intento é quello di fornire al futuro medico un testo facile da consultare e da ricordare, con nozioni essenziali ed immediate.
Abbiamo trattato maggiormente in dettaglio quegli argomenti, come la vascolarizzazione cerebrale, il sistema ventricolare, le cisterne aracnoidee, i nervi cranici, l’anatomia macroscopica del sistema nervoso centrale etc., che costituiscono le fondamenta della nostra attività clinica.
A coloro che volessero approfondire lo studio del sistema nervoso autonomo e periferico, trattati in maniera molto semplice e schematica, rimandiamo allo studio di trattati di neuroanatomia.»
Sangs-Rgyas Stong – An Introduction to Mahayana Iconography
Autore/i: Nirmal C. Sinha
Editore: Sikkim Research Institute of Tibetology
foreword by T.V. Rajeswar, preface and expository text with Sanskrit/Tibetan extracts by Nirmal C. Sinha, sketches (line drawings) by Lama Karjam Atsen, colour plates reproduced from Tibetan Thankas.
pp. 78, nn. illustrations in coulor and b/n, Gangtok (India)
From the foreword by T.V. Rajeswar:
«It has been my proud privilege to be the President of the Sikkim Research Institute of Tibetology, which is one of the few premier centres of Buddhist learning in our country. Jawaharlal Nehru and Indira Gandhi as well as His Holiness the Dalai Lama and the erstwhile Chogyal of Sikkim, Palden Thondup Namgyal had all evinced considerable interest in the progress of this institution.
2. During her last visit to Sikkim in July 1983, Indira Gandhi had given the suggestion that the Institute might prepare popular and yet academically accurate books on Mahayana Icons and Thankas. The Institute has now brought out the book, SANGS-RGYAS STONG, which means Thousand Buddhas, which is a well known Mahayana concept. The book has reproduced some rare Thankas in colour and also given a large number of sketches and explanatory notes which would enable an average reader to understand and appreciate the basics of Mahayana Buddhism.
3. Buddhism has been the most pervasive influence over Asia for many long centuries dating back to the Maha-Parinirvana of Gautama Buddha in the 5th century B.C. Guru Padmasambhava is known as Guru Rimpoche throughout the trans-Himalayan regions. The book throws light on his mission as well as others who carried the message of the Buddha to these areas.
4, Prof. Nirmal C. Sinha, the Director, has rendered invaluable service to the Institute and he has been associated with it from its very inception. His knowledge of Buddhism and Buddhist Doctrine is encyclopaedic. I thank Prof. Sinha and his associates of the Institute for this excellent piece of art.»
Foreword
Preface
Background data
- Pratīka
- Buddha Rūpa
- Sahasra Buddha
- Tārā
- Tantra
Bibliography
La Religione Greca di Epoca Arcaica e Classica
Titolo originale: Griechische Religion der archaischen und klassischen Epoche
Autore/i: Burkert Walter
Editore: Editoriale Jaca Book
seconda edizione italiana con aggiunte dell’Autore, cura e prefazione di Giampiera Arrigoni, in copertina «Athena» particolare di coppa attica a figure rosse di Atene.
pp. 640, 1 illustrazione b/n, Milano
Walter Burkert è uno dei più autorevoli studiosi viventi delle religioni, sicuramente quello con il più vasto orizzonte di esplorazioni e di indagini. La religione greca di epoca arcaica e classica, da lui scritta negli anni Settanta, costituisce una originale e personalissima sintesi della corrente storica tradizionale e delle correnti avanguardistiche di quegli anni di fermento. Oggi è entrata nella storiografia del Novecento, ma anche per gli anni Duemila rappresenta un necessario e solido punto di partenza.
L’Italia, dopo Raffaele Pettazzoni, non ha avuto che trattazioni sintetiche sulla religione greca. La religione greca di Burkert – già pubblicata in prima edizione italiana dalla Jaca Book nel 1984 in due volumi con il titolo I Greci, aggiornata nel 2003 – viene di fatto a colmare questa lacuna (pur fermandosi alla fine del IV secolo), costituendo il manuale di riferimento (ora ulteriormente aggiornato) per specialisti del mondo classico, ma anche in genere per coloro che amano la religione greca coi suoi miti e soprattutto i suoi numerosissimi riti, di cui Burkert è appassionato informatore e interprete.
Walter Burkert è uno studioso di Mitologia Greca. Già professore di Filologia Classica presso l’università di Zurigo, ha insegnato anche in atenei inglesi e americani. Tra le sue numerose pubblicazioni accademiche (quasi 20 pubblicazioni e più di 200 contributi specialistici), ricordiamo Homo Necans (1972) e Ancient Mistery Cults (1987). Il suo approccio alla disciplina, che cerca di unire i risultati delle scoperte archeologiche e dell’epigrafia, con le opere di poeti, storici e filosofi, ha influenzato generazioni di studiosi.
Giampiera Arrigoni insegna Religioni del Mondo Classico all’Università degli Studi di Milano. Si occupa di miti (greci e romani), di riti greci, di iconografia, di storiografia.
Prefazione di Giampiera Arrigoni: Walter Burkerte la religione greca in Italia
I. Walter Burkert: un profilo
II. La religione greca di epoca arcaica e classica
a) Il panorama italiano
b) Accenti e vettori di analisi della Religione greca di Burkert
- Avvertenza
- Premessa alla I edizione
- Introduzione
1. Per la storia della ricerca
2. Le fonti
3. Delimitazione del tema
Capitolo primo
PREISTORIA E EPOCA MINOICO-MICENEA
1. Neolitico e prima età del bronzo
2. Elementi indeuropei
3. La religione minoico-micenea
3.1 Panorama storico
3.2 Stato delle fonti
3.3 Gli edifici cultuali
3.4 Riti e simboli
3.5 Le divinità minoiche
3.6 I nomi degli dei micenei e la lineare B
4. I «secoli bui» e il problema della continuità
Capitolo secondo
RITO E SANTUARIO
Premessa
1. «Sacro agire»: il sacrificio animale
1.1 Svolgimento e interpretazione
1.2 Riti cruenti
1.3 Riti del fuoco
1.4 Animale e dio
2. Sacrificio di doni e libagione
2.1 Sacrificio di primizie
2.2 Sacrifici votivi
2.3 Libagione
3. Preghiera
4. Purificazione
4.1 Funzione e metodi
4.2 Sacro e Puro
4.3 Morte, malattia, follia
4.4 Purificazione con il sangue
4.5 Pharmakós
5. Il santuario
5.1Témenos
5.2 Altare
5.3 Tempio e immagine cultuale
5.4 Anathémata
6. Sacerdoti
7. Manifestazioni festive
7.1Pompé
7.2 Agermós
7.3 Danza e canto
7.4 Maschere, falli, aischrología
7.5Agone
7.6 Banchetto degli dei
7.7 Nozze sacre
8. Estasi e mantica
8.1 Enthousiasmós
8.2 L’arte degli indovini
8.3 Oracoli
Capitolo terzo
GLI DEI
1. Poesia e arte figurativa sulla scia di Omero
2. Singole personalità divine
2.1 Zeus
2.2 Era
2.3 Posidone
2.4 Atena
2.5 Apollo
2.6 Artemide
2.7 Afrodite
2.8 Ermes
2.9 Demetra
2.10 Dioniso
2.11 Efesto
2.12 Ares
3. Il resto del pantheon
3.1 Divinità minori
3.2 Associazioni di dei
3.3 Divinità della natura
3.4 Divinità straniere
3.5 Daímon
4. Sulla peculiarità dell’antropomorfismo greco
Capitolo quarto
MORTI, EROI E DIVINITÀ CTONIE
1. Sepoltura e culto dei morti
2. La mitologia dell’oltretomba
3. Olimpico e ctonio
4. Gli eroi
5. Essere doppi ctonio-olimpici
5.1 Eracle
5.2 I Dioscuri
5.3 Asclepio
Capitolo quinto
POLIS E POLITEISMO
1. Concezione del politeismo greco
2. Il ritmo delle feste
2.1 Calendari delle feste
2.2 Fine dell’anno e anno nuovo
2.3 Kárneia
2.4 Anthestéria
2.5 Thesmophória
3. Funzioni sociali del culto
3.1 Gli dèi fra amoralità e giustizia
3.2 Il giuramento
3.3 La creazione della solidarietà nella divisione e ripartizione dei ruoli
3.4 Iniziazione
3.5 Superamento della crisi
4. Devozione nello specchio della lingua greca
4.1 «Sacro»
4.2 Theós
4.3 Eusébeia
Capitolo sesto
MISTERI E ASCESI
1. Santuari dei misteri
1.1 Principi generali
1.2 Misteri gentilizi e tribali
1.3 Cabiri e Samotracia
1.4 Eleusi
2. Bakchiká e Orphiká
2.1 Misteri bacchici
2.2 Credenze bacchiche nell’aldilà
2.3 Orfeo e Pitagora
3. Bíos
Capitolo settimo
RELIGIONE FILOSOFICA
1. Il nuovo presupposto: l’essere e il divino
2. La crisi: i Sofisti e gli atei
3. La salvezza: religione cosmica e metafisica
3.1 Le radici presocratiche
3.2 Platone: il Bene e l’anima
3.3 Platone: cosmo e dèi visibili
3.4 Aristotele e Senocrate: spirito divino e demoni
4. Religione filosofica e religione della pólis: le Leggi di Platone
- Indice delle abbreviazioni
- Sulla trascrizione
- Bibliografia
- Aggiornamento bibliografico a cura di Walter Burkert
- Tavola cronologica
- Indice analitico generale
- Indice semantico
- Indice degli Autori moderni
Il Portico della Morte
Autore/i: Pasolini Pier Paolo
Editore: Associazione « Fondo Pier Paolo Pasolini »
prima edizione, cura di Cesare Segre, premessa di Giovanni Raboni e Laura Betti, prefazione dell’autore, redazione e note di Michele Gulinucci.
pp. XXIX-320, 1 fotografia b/n, Roma
… Il portico della morte è il più bel ricordo di Bologna. Mi ricorda l’Idiota di Dostoevskij, mi ricorda il Macbeth di Shakespeare, mi ricorda i primi libri.
A quindici anni ho cominciato a comprare lì i miei libri, ed è stato bellissimo, perché non si legge mai più, in tutta la vita, con la gioia con cui si leggeva allora.
Dalla premessa:
« Pubblicare nei Quaderni Pier Paolo Pasolini un libro di Pier Paolo Pasolini è prima di tutto una sorta di adempimento, un gesto che era gusto e necessario compere perchè il lavoro cominciato da tempo in questa collana che porta il suo nome (e che, nei prossimi anni, ci proponiamo di allargare ad altre aree di ricerca, di studio e di testimonianza) potesse contare su un vero inizio e da questo prendere pienezza di senso. Ma occorre subito aggiungere che questo libro che era indispensabile fare è inoltre in sè, e per più d’un aspetto, un libro indispensabile. Il Portico della Morte ci consente di cogliere l’immagine di Pasolini critico – sinora ricostruibile solo per singoli brani o sequenze a partire dai due blocchi organici e fortemente illuminati di Passione e ideologia e Descrizioni di descrizioni – in tutta la sua formidabile estensione e profondità di campo. Molti, e chissà da quando, sanno o credono
di sapere che grande critico letterario Pasolini sarebbe potuto essere se si fosse dedicato a tempo pieno a questa attività anzichè dissanguarsi nei mille rivolti della sua attività creativa… Ebbene, la lettura di questo libro consentira a loro (e a tutti noi) di accertare che grande critico letterario egli sta stato, al di la di ogni consentibile dubbio, «nonostante» La meglio gioventù e Ragazzi di vita, Le ceneri di Gramsci e Accattone, La ricotta e Trasumanar e organizzar.
Su questo il lettore troverà tutti i ragguagli e la più perspicua delle analisi nel saggio introduttivo di Cesare Segre, che costituisce un contributo decisivo e d’ora in avanti imprenscindibile alla comprensione del discorso critico di Pasolini, delle sue origini, dei suoi sviluppo, della sua collocazione nella cultura e, in generale, nella storia del nostro paese.
Sul titolo Il Portico della Morte pensiamo non vi sia nulla da aggiungere all’oggettiva «giustificazione» fornita dalle parole di Pasolini citate nel risvolto di copertina e dall’inizio del saggio sui Casi clinici di Freud. L’abbiamo scelto dopo averne immaginati, discussi e scartati parecchi altri […] »
Premessa
Prefazione di: Cesare Segre
IL PORTICO DELLA MORTE
- Microcosmo
- Pascoli e Montale
- Quattro appunti
- Poesia della Bemporad
- Dittatura in fiaba
- Enrico Fracassi (1902-24): un Werther moderno
- Gli appunti di Sandro Penna
- Letture di malato
- Insistenza della voce “Dio” nella nuova poesia italiana
- La capanna indiana
- Referto per «Botteghe Oscure»
- Voci nella città di Dio
- Tema per Sbarbaro
- Su un passo del «Giuseppe in Italia»
- La nuova allegria di Ungaretti
- E dove andremo, Euridice?
- Le estasi di Betocchi a
- Un bestiario celeste nella gabbia d’oro della Manzini
- La poesia del galantuomo Bartolini
- Bassani
- Una vicenda neocrepuscolare
- Toti Scialoja pie
- «Memorie dell’incoscienza» di O. Ottieri
- Barolini, Soavi e altri
- Una linea orfica
- Enrico Falqui, Novecento letterario
- Poesia dell’eterno e del mistero
- Letteratura italiana 1945-55
- Strenna di poesie
- Anna Banti e le passioni del mondo
- La poesia e il Sud
- Un giovane poeta
- L’isola di Arturo
- Nota a «Un poeta e Dio»
- La reazione stilistica
- Informale e realismo nella poesia di Rondi
- La noia
- L’unghia dell’asino
- Memoriale
- [Presentazione di «Il Menabo» 6]
- Un passo di Gadda
- Freud conosce le astuzie del grande narratore
- Presentazione di A. Banti, Le mosche d’oro
- Presentazione di G. Debenedetti, Saggi critici
- Presentazione di A. Frassineti, Un capitano a riposo
- Un piccolo “Vangelo” anarchico
- Lettura in forma di giornale del «Gazzarra»
- Il discorso critico svolto come fiaba
- Satura
- Il pensiero perverso
- La beltà (appunti)
- Viaggio d’inverno
- Miscellanea
- Pasolini recensisce Pasolini
Note
Indice dei nomi e dei periodici
Biblioteche e Cataloghi
Autore/i: Serrai Alfredo
Editore: Sansoni Editore
premessa dell’autore.
pp. 128, Firenze
Dopo la Guida alla biblioteconomia, apparsa in questa stessa collana, Alfredo Serrai, professore ordinario di Biblioteconomia all’Università di Roma, mostra quali possano essere i risultati di indagini che, impostate in chiave specificamente biblioteconomica, siano rivolte a chiarire i complessi significati della biblioteca in quanto istituzione pubblica, e a discutere i metodi per accedere ai documenti che vi si trovano. Una biblioteconomia – quale autentica metascienza, incaricata di inventariare e collocare gli oggetti concettuali di tutte le altre scienze – rivela la sua maturità affrontando insieme i problemi librari e catalografici di oggi e facendo rivivere i problemi del ricchissimo passato bibliotecario e documentario.
Alfredo Serrai, già direttore della biblioteca Casanatense e della biblioteca universitaria Alessandrina di Roma, è titolare della cattedra di Biblioteconomia alla Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari dell’Università di Roma.
Premessa
- La biblioteca pubblica
- «Angelica vindicata»
- La catalogazione semantica e le teorie di Martin Schrettinger
- Leibniz «contra» Locke: i cataloghi librari e la divisione delle scienze
- Un riesame dei principi di catalogazione
- Sui cataloghi collettivi
- I livelli logici della catalogazione
- Trasmissione, comunicazione, informazione
Le Religioni dell’Azerbaigian
Autore/i: Bensi Giovanni
Editore: Sandro Teti Editore
prefazione di Aldo Ferrari, introduzione dell’autore.
pp. 160, Roma
Questo libro costituisce un contributo notevole alla conoscenza di uno degli aspetti più interessanti dell’azerbaigian, vale a dire la sua ricchezza religiosa, davvero poco comune.
Opera ci introduce allo zoroastrismo – nato proprio in quella religione – e al cristianesimo della Chiesa Albania; ci fa conoscere gli “ebrei delle montagne” e quelli ashkenaziti, l’islam e le due “nuove religioni” nate nell’Ottocento – baba’i e Baha’i – per finire con le piccole comunità cristiane ortodosse, cattoliche e protestanti.
Completa il quadro una descrizione della situazione attuale, nella quale le diverse confessioni presenti in Azerbagian stanno manifestando una nuova vitalità. Si tratta di un contesto politico di cui uno degli aspetti più positivi è senz’altro la tolleranza religiosa, che riguarda anche atei e non credenti. La Costituzione azerbagiana separa nettamente lo Stato dalla religione e pone tutte le confessioni su un piano di parità.
Giovanni Bensi (1938-2016) è stato un giornalista italiano esperto di questioni storico-religiose dello spazio postsovietico. Ha scritto per il quotidiano russo Nezavisimaya Gazeta e per Avvenire. Laureato in Lingua e letteratura russa sia all’Università Ca’ Foscari di Venezia che all’Università Lomonosov di Mosca. È stato responsabile del servizio in lingua russa delle sedi di Radio Free Europe/Radio Liberty di Monaco e Praga.
Aldo Ferrari insegna Lingua e letteratura armena e Storia del Caucaso presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È inoltre responsabile dei programmi di ricerca “Russia-Vicini Orientali” e “Caucaso-Asia centrale” dell’Ispi di Milano, nonché vicepresidente dell’Associazione per lo Studio in Italia dell’Asia centrale e del Caucaso (Asiac). Tra le sue pubblicazioni principali: La foresta e la steppa. Il mito dell’Eurasia nella cultura russa (2003); Il Caucaso. Popoli e conflitti di una frontiera europea (2005); Breve storia del Caucaso (2007); In cerca di un regno. Profezia, nobiltà e monarchia in Armenia tra Settecento e Ottocento (2011).
Prefazione di Aldo Ferrari
Introduzione
I. L’ISLAM
- La nascita della comunità sciita
- L’occultamento
- Il culto del martirio di Husayn
- Note
II. LA DIFFUSIONE DELLISLAM
- L’arrivo degli arabi
- Le fasi dell’islamizzazione
- Prima fase (VII-VIII secolo)
- Seconda fase (VIII-X secolo)
- Terza fase (X-XI secolo)
- Quarta fase (XI-XIII secolo)
- Quinta fase (XIII-XV secolo)
- Sesta fase (XVI-XVIII secolo)
- I safavidi
- Note
III. IL DOMINIO RUSSO
Note
IV. L’INDIPENDENZA
Note
V. IL PERIODO SOVIETICO
VI. LE ALT RE REILIGIONI
- Le due “nuove religioni” del XIX secolo
- Note
VII. LO ZOROASTRISMO
- Avesta
- Note
VIII. IL CRISTIANESIMO
- La chiesa albanica
- l’ortodossia russa
- Il cattolicesimo
- Il protestantesimo
- Note
IX. IL GIUDAISMO
Note
X. I GIORNI NOSTRI
- La legge sulla libertà religiosa
- I cattolici in Azerbaigian oggi
- Le strutture ecclesiastiche del
- cattolicesimo in Azerbaigian
- I luterani oggi
- Gli ebrei
Note
Indice dei nomi
Bibliografia