Libri dalla categoria Araldica
Strategie Comunicative e Codici di Massa
Autore/i: Ferraro Guido
Editore: Loescher Editore
pp. 272, Torino
Dal manifesto pubblicitario al discorso di propaganda politica, dal giornale quotidiano al racconto poliziesco, dal fotoromanzo d’amore al fumetto di supereroi, un ampio panorama sulle comunicazioni e sulla cultura di massa, dove la scelta di una prospettiva “semiotica” significa essenzialmente un’attenzione privilegiata per quanto accade all’interno dei processi comunicativi: strategie di persuasione e codici per la costruzione delle notizie, tecniche per trasmettere significati impliciti o per controllare il rapporto sociale tra chi produce e chi riceve i messaggi. Un’indagine teoricamente rigorosa ma ricca di esempi e di applicazioni concrete, che fa di questo libro uno strumento prezioso per chi voglia avventurarsi in un affascinante settore di studi e per tutti un’occasione non comune per scoprire i meccanismi segreti di un universo che solo in superficie risulta esserci davvero familiare.
Guido Ferraro, nato nel 1949, svolge la sua attività di ricerca presso l’Istituto di Scienze umane della Facoltà di Lettere dell’Università di Torino. Si è occupato principalmente dell’applicazione di strumenti semiotici nel campo delle scienze sociali. Oltre a vari articoli pubblicati su riviste specializzate, è autore di Per una semiotica del folklore (1978) e Il linguaggio del mito (1979).
Introduzione
- Codici: i linguaggi visivi e audiovisivi
- Codici: le strutture narrative e retoriche
- Il processo testuale
- Le operazioni comunicative
- Semiotica e cultura di massa
Appendice
Bibliografia
Indice analitico
I Linguaggi di ” Pinocchio “
Caorle Centro Civico 9 ottobre 1998 (trascrizione)
Autore/i: Cudini Piero
Editore: Edizioni Biblioteca Civica di Caorle
a cura di Giulio Negretto, introduzione Manuela Padovan, collana: I quaderni grandi della biblioteca imparare a leggere n° 1.
pp. 54, illustrazioni b/n, Caorle
Nel tentativo un pò presuntuoso di trasmettere eco scritta delle parole del professor Cudini – trattandosi qui di dover trascrivere una conversazione -, ci siamo limitati a espungere dall’originale quelle parti tipiche del parlato (ripetizioni, incisi, interiezioni etc.) che risultavano ridondanti, lasciando inalterati, per quanto possibile, scaletta e ritmi discorsivi.
Il corsivo, oltre che per i titoli dei libri citati, è stato usato per evidenziare parole semanticamente rilevanti e snodi strutturali del discorso, quali peraltro emergevano dalle stesse sottolineature vocali del professor Cudini.
Si ringrazia la Cineteca del Friuli per la disponibilità dimostrata per la redazione della Filmografia.
- Introduzione
- I linguaggi di Pinocchio
- Tavole delle illustrazioni
- Riferimenti bibliografici
- Filmografia
Racconti di Galizia
Magie, violenze e passioni nel mondo misterioso e affascinante dei Carpazi orientali, in sei capolavori d’un grande scrittore austriacoo ingiustamente dimenticato. Sacher-Masoch senza masochismo.
Autore/i: von Sacher-Masoch Leopold
Editore: Edizioni dell’Altana
versione, introduzione e note di Giuseppe dall’Ongaro, con un saggio sull’autore «maledetto».
pp. 256, 1 illustrazione b/n, Roma
Sei racconti, sei capolavori della letteratura mitteleuropea recuperati in una nuova versione preceduta da un ampio saggio biografico e critico sull’autore maledetto Leopold von Sacher-Masoch. Un appellativo, questo di maledetto, a cui più equamente dovrebbe aggiungersi l’aggettivo infelice. Tragica sorte, infatti, quella d’uno scrittore per unanime riconoscimento fra i più dotati dell’area di lingua tedesca alla fine dell’Ottocento, che colpito da forme sempre più gravi di perversione sessuale vede le sue opere migliori condannate all’ostracismo e al silenzio, mentre intorno a lui cresce l’interesse morboso e scientifico a causa d’una patologia psichica del tutto estranea al suo vero talento.
Ingiustamente accostato al marchese de Sade, Leopold von Sacher-Masoch non fu soltanto infatti l’autore della famosa Venere in pelliccia e di tanti altri scritti ispirati scritti ispirati dall’ossessione della donna dominatrice e crudele, dispensatrice di perversi godimenti. Tale aspetto, a cui Sacher-Masoch deve ancora oggi la sua celebrità, offrì a Freud l’occasione per fondamentali studi che resero celebre il termine masochismo, Sacher-Masoch scrisse pero anche splendidi racconti ambientati nella magica Atmosfera della Galizia orientale, ove nella selvaggia natura dei Carpazi – mirabilmente descritta – si stagliano figure indimenticabili di briganti, proprietari terrieri, avventurieri, donne appassionate vendicatrici, nella commistione di popoli, lingue, religioni e nazionalità diverse. Ebrei, polacchi, rumeni, tedeschi, cristiani ortodossi e cattolici, altre minoranze etniche dalle misteriose origini come gli Huzli, si incontrano, si contrastano o si ritrovano in un crogiolo affascinante nella stessa atmosfera incantata dei quadri di Chagall e dei libri di Singer.
Una lettura appassionante, una riabilitazione doverosa del grande scrittore austriaco che la follia condannò alla disperazione, alla morte prematura, all’oblio letterario.
Leopold von Sacher-Masoch (Leopold 1836 – Lindheim 1895), trascorse la giovinezza a Leopold, allora incorporata nell’impero austriaco, dove il padre era capo della polizia. Compiuti gli studi a Graz si trasferì a Vienna, affermandosi ben presto come scrittore di tendenze liberali, fieramente avverso a ogni forma di nazionalismo e di pangermanesimo. Fra le sue opere più significative figurano questi racconti Racconti di Galizia (1870-1881) che ottennero riconoscimenti unanimi da parte dei maggiori critici europei del suo tempo. Affetto da forme sempre più gravi di degenerazione sessuale, cadde negli ultimi anni in preda alla follia.
Introduzione
- Haydamak, il brigante
- Don Giovanno di Kolomea
- Giustizia contadina
- Le nozze di Valeri Koscianski
- La zingara
- Abe Nahum Wasserkrug
Antonio Labriola – Herbartismo e Scienze dello Spirito alle Origini del Marxismo Italiano
Autore/i: Poggi Stefano
Editore: Longanesi & C.
unica edizione, premessa dell’autore.
pp. 192, Milano
In questi ultimi anni – riconoscendo la verità di quanto già sostenuto da Benedetto Croce all’inizio del secolo – si è sempre più spesso sentito parlare dello «herbartismo» di Antonio Labriola. Questo saggio imposta per la prima volta un esame organico di tale fondamentale componente della problematica del primo pensatore marxista italiano e ne mette contemporaneamente in evidenza i legami non solo con la filosofia di Herbart e con l’etica e la «psicologia dei popoli» della scuola herbartiana, ma anche con quell’ampio settore della cultura accademica della Germania del secolo scorso che ha svolto un ruolo decisivo nella fondazione delle cosiddette «scienze dello spirito». Le analisi condotte in questa ricerca offrono in tal modo un rilevante contributo alla discussione sull’opera di Labriola; in particolare, presentano elementi decisivi per comprendere le vie lungo le quali giunse a prendere consistenza e forza una visione «aperta» del marxismo non solo destinata, per la sua ricchezza di sfumature e di implicazioni, a collocarsi in una posizione di primaria importanza nell’ambito del dibattito del marxismo della Seconda Internazionale, ma ancora oggi capace di impartire una grande lezione critica. Certamente, pur essendosi formato alla scuola della grande cultura della Germania del secondo Ottocento, Labriola non mancava di cogliere e di stigmatizzare anche gli esiti meno positivi e spesso aberranti di quella che non esitava a chiamare, scrivendo a Engels, l’«enorme scribacchieria tedesca», colpevole, a suo giudizio, di molta «fantasmagoria ideologica». Ma al tempo stesso – e non va assolutamente passato sotto silenzio – Labriola era anche pronto ad affermare con decisione l’esigenza che il marxismo facesse propri i risultati più maturi della indagine scientifica e della riflessione filosofica e traesse quindi il debito frutto dalla maturità dello «stato presente della cultura filosofica in Germania». «Un Marx giovane, nel 1898», scriveva a Karl Kautsky, «studierebbe, con modestia, la logica nelle opere di Wundt».
Stefano Poggi è nato a Firenze nel 1947. È attualmente contrattista presso l’Istituto di Filosofia dell’Università di Firenze. Si è occupato della cultura tedesca dell’Ottocento e del Novecento dedicandovi alcuni articoli pubblicati nella «Rivista di Filosofia». Ha curato due raccolte di testi: Husserl e la fenomenologia, Firenze, Sansoni, 1973; Immagini dell’uomo e prospettive educative da Lessing a Herbart, Torino, Loescher, 1978: Ha pubblicato il volume I sistemi dell’esperienza. Psicologia, logica e teoria della scienza da Kant a Wundt, Bologna, il Mulino, 1977.
Premessa
- Il giovane Labriola tra Kant e Herbart: imperativo etico e motivazione psicologica
- Labriola e i problemi della filosofia della storia: le leggi dei fatti storici e l’epigenesi della civiltà
- Labriola e il metodo del materialismo storico: terreno artificiale e condizioni telluriche
Elenco delle abbreviazioni
Indice dei nomi
Rivestitevi di Dolcezza – Lettere alle Donne Sposate
Autore/i: San Francesco di Sales
Editore: Edizioni Paoline
seconda edizione, a cura di Angelo di Simone, presentazione dell’editore, versione dal francese di Luigi Rolfo.
pp. 104, Cinisello Balsamo (MI)
Ogni qualvolta si attinge alla spiritualità di san Francesco di Sales, si ha la fortuna di imbattersi nella figura di un uomo dall’intuizione psicologica penetrante, dalla bontà e dolcezza incredibili, dalla semplicità, moderazione, chiarezza sempre serene.
Nelle pagine di questa agevole antologia epistolare, egli offre alle donne sposate consigli per gestire in modo umano la propria vita di preghiera e affrontare i casi concreti e quotidiani dell’esistenza, nella quale occorre sostenere le noie del parto, accettare la morte di un bimbo, impegnarsi tutta la giornata senza agitazione.
Le lettrici scopriranno, in queste pagine, la via facile e congeniale ad ogni categoria di persone per raggiungere la santità: la via che rispetta la pienezza della umanità personale, presupposto ad ogni possibile azione soprannaturale.
Prefazione
- Il desiderio della santità
- Unione con Dio e col prossimo
- La vocazione di moglie e di madre
- Preghiera franca
- Franchezza e semplicità
- Santità del matrimonio
- L’elemosina
- Tra Dio e il marito
- Nel posto assegnato
- Pazienza con noi stessi
- Una vita indaffarata
- Il senso della misura
- Fragili ma fedeli
- Verità amabile e gradita
- Nella tristezza
- La pace interiore
- Potete nutrire
- Un gran dono
- Bando alle inquietudini
- Nelle braccia di Dio
- Con le persone del vostro nido
- Nei disagi quotidiani
- In tempo di malattia
- Graduale distacco di una madre
- Troppo sensibili
- Nei disagi della maternità
- Parole sagge e amabili
- Nella tempesta
- Nelle prove
- Gli impegni della famiglia
- Ci basti Dio
- Le attrattive del mondo
- Fedeltà tra i fastidi
- Per la fede del marito
- Quando le cose vanno male
- Le noie della giornata
- Fedeltà nelle difficolta
- Nelle assenze del marito
- Alla presenza di Dio
- Perdita di una persona cara
- Perché la morte di un bimbo
- Amate vostro marito
- Quando tutto va bene
- Come rispondere alla diffamazione
- Le afflizioni di una vedova
- Serenità nelle calunnie
- Con le persone che ci hanno offesi
- La pace vale più di un tesoro
- Il tormento dei debiti
- Il frutto che è in voi
- Nella propria barca
- Paura della malattia e del parto
- La perdita del marito
- Spandere gioia in casa
- La benedizione della fecondità
- Come una piccola ape
- Per la perdita di un figlio
- Le lingue velenose
- Seccatura dei parenti
- Malattie utili ad ambedue
- I frutti del matrimonio
- Certe benedette madri!
- Amore esagerato per i figli
- L’inverno della sterilità
- I tagli della mano di Dio
- Una madre giudiziosa
Non Ricordare… Non Dimenticare – L’Olocausto Raccontato con la Speranza Chassidica nell’Umanità
Titolo originale: Hassidic Tales of the Holocaust
Autore/i: Eliach Yaffa
Editore: Città Nuova Editrice
presentazione di Alberto Ablondi, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Gabriele Bonetti, copertina e grafica di György Szokoly.
pp. 296, Roma
«Ogni giorno, ogni fanciullo, dopo lo studio quotidiano delle letture prescritte dai nostri saggi, dovrebbe imparare le cose relative all’Olocausto, perché nella nostra santa Torah sta scritto: “Quando saranno stati colpiti da numerosi mali e angosce, allora questo canto sarà davanti a loro come un testimone” (Dr 31, 21). La sofferenza e le testimonianze, quando sono raccontate dai sopravvissuti dell’Olocausto, sono un canto, un inno di lode, una testimonianza dell’eternità del popolo d’Israele e della grandezza del suo spirito» (rabbi Israel Spira).
«Ci sono avvenimenti di tale straordinaria grandezza che non li si dovrebbe ricordare in ogni momento, ma non li si dovrebbe nemmeno dimenticare. L’Olocausto è uno di questi avvenimenti» (rabbi Israel Spira).
«Il più grande di tutti i miracoli è che noi, i sopravvissuti dell’Olocausto, dopo tutto quel che abbiamo visto e vissuto, continuiamo a credere e ad aver fede in Dio l’Onnipotente – sia benedetto il Suo nome -. Miei cari amici, questo é il miracolo dei miracoli, il più grande miracolo che si sia mai verificato» (rabbi Yekutiel Yebuda Halberstam).
Sesso e Religione – Origini e le Conseguenze di una Morale Repressiva. Tradizioni delle Chiese, Analisi Storiche, Testimonianze.
Titolo originale: Der sexuelle Nostand und die Kirchen
Autore/i: Leist Fritz
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, cura e premessa di Fernando Vittorio Joannes, traduzione di Paolo Pioppi.
pp. 240, Milano
All’utopia a senso unico dell’”uomo-angelo” che per secoli ha dominato le coscienze, il pensiero cristiano più avvertito oppone oggi il recupero della sessualità come dato umano fondamentale. In questa ottica si inserisce – quale valido strumento di riflessione e ricerca – l’opera di Fritz Leist.
In due anni di lavoro egli ha raccolto, fra gli strati più diversi della poplazione numerosissime testimonianze sull’edicazione sessuale. Sfoltite e inserite poi in un’acuta analisi storica della morale sessuale all’interno del pensiero religioso, esse, nella loro drammaticità, denunciano l’assenza di un’antropologia del sesso e l’urgenza che ad essa quanto prima si giunga.
Premessa all’edizione italiana di Fernando Vittorino Joannes
Parte prima
STORIA DI UNA LOTTA CONTRO IL PIACERE SESSUALE
Capitolo primo
- La paura degli uomini votati al celibato
- Un’accusa alla chiesa?
- Agostino: il furto delle pere, la separazione dalla donna amata, la conversione
- «Il fine è la procreazione, non l’appagamento dei vizi», Gregorio I
- «Piacere carnale, insaziabile nella donna»: da Tommaso d’Aquino al “Malleus male ficarum” Parti nobili, meno nobili, ignobili
- Lo spirito ha orrore degli organi dell’amore
- Il “peccato grave” del piacere
- Il terrore dell’onanismo
- La ferocia del passato
- La situazione attuale è migliorata?
- «Un tempo l’anima disprezzava il corpo», Nietzsche
- Lacerazione fra “amore dei sensi” e “amore spirituale”
Capitolo secondo
L’infelicita coniugale
- Il recupero della sessualità
- Il rifiuto del corpo
- La degradazione
- dell’atto sessuale
- Alle origini di una ferocia
- Una “educazione sadomasochista
- Sessualità senza gioia
Parte seconda
TESTIMONIANZE
Capitolo primo
- Le colpe dei padri
- La cicogna, il pozzo, il cielo
Capitolo secondo
- I guasti di una certa educazione religiosa
- Puro e impuro
Capitolo terzo
- I complessi di colpa della pubertà
- La vergogna e l’ignoranza
Capitolo quarto
- Amarezza e delusione delle prime esperienze
- Educare alla gioia del piacere
Capitolo quinto
- Il vicolo cieco delle facili avventure
- A mani vuote, non rimane niente
Capitolo sesto
- Le contraddizioni della vita coniugale
- Un matrimonio felice è possibile?
Capitolo settimo
- La sofferenza segreta dei religiosi
- Una lotta violentissima contro il sesso
Gli Strumenti del Comunicare
L’Opera più importante del grande sociologo canadese
Autore/i: McLuhan Marshall
Editore: Garzanti Editore
introduzione di Giovanni Cesareo «Rileggere McLuhan: accettare o guidare il cambiamento?», introduzione dell’autore, traduzione dallinglese di Ettore Capriolo, titolo originale: Understanding Media.
pp. 392, Milano
Da quando, negli anni Sessanta, si imposero al grande pubblico, le opere di McLuhan hanno dato luogo a equivoci e banalizzazioni. La forma stessa della scrittura – brillante e apodittica, paradossale e provocatoria – consentiva di condensare in alcuni slogan di sicuro effetto le analisi dell’autore. Il quale, più che tra i sociologi o i critici letterari, trova ormai adeguata collocazione tra gli «storici della civiltà», come Toynbee e Riesman, Mumford e Gordon Childe, Snow e Innis, maestro riconosciuto, quest’ultimo, di McLuhan.
Elemento essenziale della nostra civiltà sono, per McLuhan, i media, i mezzi di comunicazione di massa. E non soltanto stampa, radio, cinema, televisione, ma anche l’elettricità, l’abbigliamento, l’automobile, il denaro, l’orologio, le armi ecc.; tutti quei media, cioè, che possono essere intesi come: «prolungamenti» tecnologici dei sensi umani.
McLuhan elaboro originali criteri di comprensione di questi «strumenti del comunicare». In particolare sostenne la necessità di analizzare la forma in cui ciascuno di essi tende a organizzare il proprio eventuale contenuto, a imporre particolari condizioni di fruizione, a diventare metafora di un’epoca e di una società. E soprattutto, come sottolinea Giovanni Cesareo introducendo questa nuova edizione dell’opera maggiore di McLuhan, seppe cogliere «l’importanza strutturale dei rapporti di percezione e di scambio sul terreno del simbolico accanto all’importanza dei rapporti di produzione e di scambio sul terreno dei beni materiali». Ma anche questa è una direzione di ricerca che è stata disattesa o fraintesa. Ecco perché oggi vale la pena di rileggere McLuhan.
Marshall McLuhan (Edmonton 1911 Toronto 1980) e considerato uno dei massimi studiosi delle comunicazioni. Tra le sue opere: La sposa meccanica: il folclore dell’uomo industriale (1951), La galassia Gutenberg: nascita dell’uomo tipografico (1962), Guerra e pace nel villaggio planetario (1968).
Giovanni Cesareo (Palermo 1926) è uno studioso dei processi produttivi e delle tecnologie del sistema dell’informazione. È responsabile delle Attività Permanenti del Teleconfronto di Chianciano e dirige ii mensile «Se – scienza esperienza». Ha pubblicato, tra l’altro, Anatomia del potere televisivo (1970), La televisione sprecata (1974), Fa notizia (1981), Towards an electronic democracy? (in J. Wasko e V. Mosco, 4 cura di, Communication Control, 1985).
Rileggere McLuhan: accettare o guidare il cambiamento?
di Giovanni Cesareo
Introduzione
Parte prima
- 1 – Il «medium» è il messaggio
- 2 – «Media» caldi e freddi
- 3 – Capovolgimento del «medium» surriscaldato
- 4 – L’amore degli aggeggi. Narciso come narcosi
- 5 – Energia ibrida. «Les liaisons dangereuses»
- 6 – I «media» come traduttori
- 7 – Sfida e crollo. La nemesi della creatività
Parte seconda
- 8 – La parola parlata. Fiore del male?
- 9 – La parola scritta. Un occhio per l’orecchio
- 10 – Strade e percorsi di carta
- 11 – Numero. Profilo della folla
- 12 – L’abbigliamento. L’estensione della nostra pelle
- 13 – Gli alloggi. Nuovo aspetto e nuova prospettiva
- 14 – Denaro. La «Credit Card» del povero
- 15 – Orologi. Il profumo del tempo
- 16 – La stampa. Come capirla
- 17 – Fumetti. «MAD», anticamera della TV
- 18 – La parola stampata. Architetto del nazionalismo
- 19 – Ruota, bicicletta e aeroplano
- 20 – La fotografia. Il bordello senza muri
- 21 – Giornali. Governare lasciando trapelar notizie
- 22 – L’automobile. La sposa meccanica
- 23 – La pubblicità. Stare, sconvolti, «al passo con i Jones»
- 24 – Giochi. Le estensioni dell’uomo
- 25 – Telegrafo. L’ormone sociale
- 26 – La macchina per scrivere. L’età del ferreo capriccio
- 27 – Il telefono. Tromba Squillante o «simbolo tintinnante?»
- 28 – Il grammofono. II giocattolo che ha contratto il petto della nazione
- 29 – Cinema. Il mondo in bobina
- 30 – Radio. Il tamburo tribale
- 31 – Televisione. Il gigante timido
- 32 – Armi. Guerra delle icone
- 33 – Automazione. Imparare un modo di vivere
Maledetta Isabella Maledetto Colombo – Gli Ebrei, gli Indiani, l’Evangelizzazione come Sterminio
Autore/i: Borioni Anna; Pieri Massimo
Editore: Marsilio Editori
seconda edizione.
pp. 276, Venezia
La «scoperta» dell’America – come impropriamente si continua a dire – avvenne in un periodo in cui l’Inquisizione diventava il principale strumento di diritto e di governo delle nazioni cattoliche. La colpa ritenuta più grave, in quegli anni, era l’eresia, cioè l’espressione della diversità e del dissenso dalla dottrina cristiana: un’opinione che veniva punita con il rogo. E fu proprio il paese dove il delirio contro gli infedeli avrebbe raggiunto le punte più acute, la Spagna dei Re Cattolici, ad incontrare ed evangelizzare l’America.
Le conseguenze sono note: genocidio delle popolazioni native, annientamento di culture millenarie, distruzione di ambienti e natura, depredazione di risorse e ricchezze, schiavitù di massa.
Meno noto è forse il fatto che il modello ispiratore con cui i cristiani si proposero di conquistare gli indiani era già stato sperimentato e collaudato nella madre patria. Appena sei mesi prima della partenza delle navi di Colombo, il 31 marzo 1492 i Re Cattolici cancellavano violentemente, con un editto di espulsione, i resti della più importante comunità ebraica del mondo, dopo anni di feroci persecuzioni, conversioni forzate, autodafè, processi sommari, roghi e assassinii di centinaia di migliaia di persone: nel nome della Santa Fede Cattolica.
Anna Borioni e Massimo Pieri vivono e lavorano a Roma: la loro attività di ricerca e pubblicistica si è negli ultimi anni concentrata attorno al tema della diversità ecologica, culturale, tecnica e spirituale delle comunità umane. I numerosi rapporti che nanne sviluppato con esponenti del mondo ebraico, indiano (delle Americhe) e africano sono alla base delle loro elaborazioni di cui questo libro rappresenta una Mappa importante.
Maledetta Isabella Maledetto Colombo
- Ebrei e asini
- Ritorno al vomito
- L’antiscoperta
- I succhiatori
- Stupore
Note
Bibliografia generale
Deserto – Poesie Inedite – Volume primo
Titolo originale: Wilderness – The lost writings of Jim Morrison.
Autore/i: Morrison Jim
Editore: Arcana Editrice
prima edizione, prologo del’autore, cura e traduzione dall’americano di Tito Schipa Jr.
pp. 224, nn. fotografie b/n, Milano
“Se la mia poesia ha uno scopo, è quello di liberare chi legge dai limiti del suo vedere e sentire.” Per tutto il tempo della sua breve vita, da giovane poeta/istrione e da rock star con i Doors, Jim Morrison è rimasto fedele a questo folgorante motto. Ne sono estrema conferma queste pagine inedite, rimaste celate per quasi ven’anni in una cassa e infine recuperate e ordinate dallo storico morrisoniano Frank Lisciandro. È il definitivo quadro che mancava del King Lizard, il suo testamento spirituale; parole che a tanti anni di distanza risuonano ancora e danno le vertigini, ideale seguito di The End, di When The Music’s Over nell’incerto mondo “oltre le porte della percezione”.
Prologo: auto intervista
POESIE 1966-1971
- The OPENING OF THE TRUNK / L’APERTURA DELLA CASSA
- Moment of Freedom / Attimo di Libertà
- L’America / L.A.merica
- he enters stage / entra in scena lui
- What are you doing here? / Che ci fai tu qui?
- I am a guide to the Labyrinth / Io sono una guida al Labirinto
- POWER / POTERE
- People need Connectors / Alla gente servono Connettori
- The grand highway / La grande autostrada
- Now is blessed / Ora è benedetto
- A man rakes leaves into / Un uomo raccoglie foglie le
- Sirens / Sirene
- Where’d you learn about / Da dove hai imparato su
- night of sin (The Fall) / notte di peccato (La Caduta)
- Between childhood, boyhood / Tra infanzia, adolescenza
- Men who go out on ships / Gli uomini che escono in barca
- LAMERICA / L.A.MERICA
- THE ANATOMY OF ROCK / L’ANATOMIA DI UN ROCK
- Worship w-words / Adorare c/parole
- “Have you ever seen God?” / “Hai mai visto Dio?”
- An angel runs / Un angelo passa correndo
- No one thought up being / Nessuno ha mai progettato di essere
- Shrill demented sparrows bark / Striduli passeri dementi latrano
- In that year there was / In quell’anno ci fu
- An appearance of the devil / Un’apparizione del diavolo
- The day I left the beach / Il giorno che lasciai la spiaggia
- THE FEAR / LA PAURA
- The Wolf / Il Lupo
- a ha / a ha
- L’AMERICA / L.A.MERICA
- The Crossroads / Un Crocevia
- Forest strong sandals / Sandali forti di bosco
- There was preerved / C’era preservato
- OPEN / APERTA
- SIRENS / SIRENE
- Poet of the call-girl storm / Poeta d’una burrasca di ragazze-squillo
- I dropped by to see you / Ho fatto un salto da te
- ODE – NEW YORK MAIDENS / ODE – GIOVINETTE DI NEW YORK
- THE AMERICAN NIGHT / LA NOTTE AMERICANA
- I am troubled / Sono turbato
- She looked so sad in sleep / Pareva cosi triste lei nel sonno
- Everything human / Tutto ciò che è umano
- I get my best ideas when / Mi vengono le migliori idee quando
- In the gloom / Nella penombra
- MIAMI / MIAMI
- Some wild fires / Due o tre fiammate rabbiose
- Like our ancestors / Come i nostri predecessori
- EXPLOSION / ESPLOSIONE
- event in a room / evento in una stanza
- The Voice of the Serpent / La Voce del Serpente
- I recewed an Aztec wall / Mi è apparso un muro azteco
- Drugs are a bet / Le droge sono una scommessa
- The cigarette burn’d / La sigaretta mi brucio
- Mouth fills w-taste of copper / La bocca è piena d-sapore di rame
- 1st wild thrush of fear / selvaggia vampata di paura
- JAIL / GALERA
- Tam a guide to the labyrinth / Io sono una guida al labirinto
- Leaving the phone-booth, I was / Uscendo dalla cabina telefonica, fui
- LAMERICA / L.A.MERICA
- The form is a plane above / La forma è un aereo al di sopra
- Airport / Aeroporto
- disciple / discepolo
- Street. Steel thrust sucking space / Strada. Stoccata d’acciaio che divora
- HORSE LATITUDES / LATITUDINI EQUINE
- France is 1st, Nogales round-up / Per 1ª la Francia, raduno Nogales
- Oh God, she cried / Oddio, gridò lei
- She’s selling news in the market / Lei vende cronache nello spaccio
- A young woman, bound silently, on / una giovane donna, legata in silenzio, su
- Drugs sex drunkenness battle / Droghe sesso ubriachezza battaglia
- Does the house bum? So be it / Brucia la casa? E sia
- each day sa drive / ciascun giorno è farsi un giro
- BRIGHT FLAGS / GARRULE BANDIERE
- And I came to you / E venni a te
- There is a belief by the / C’è una credenza presso i
- UNDERWATERFALL / SOTTACQUACASCATE
- An explosion of birds / Un’esplosione di uccelli
- Bitter winter / Inverno amaro
- December Isles / Isole di Dicembre
- Mexican parachute / Paracadute messicano
- I fear that he’s been / Ho paura che sia rimasto
- funny / buffo
- A quality of ignorance / Un attributo dell’ignoranza
- Actors must make us think / Chi recita deve farci credere
- Bourbon is a wicked brew, recalling / Il bourbon è un infuso maligno, richiama
- Why do I drink? / Perché bevo?
- THE CONNECTORS / I CONNETTORI
- THE CONNECTORS / I CONNETTORI
- Accomplishments / Adempimenti
- Cold electric music / Fredda musica elettrica
- Whether to be a / Se essere una
- ODE A L.A. COL PENSIERO A BRIAN JONES, DECEDUTO
- I’m a resident of a city / Sono residente in una città
FAR ARDEN
- In that year / In quell’anno
- Bird of prey, Bird of prey / Uccel di preda, Uccel di preda
- TAPE NOON / MEZZOGIORNO CON NASTRO
- ORANGE CONTY SUITE / SUITE DELLA CONTEA ARANCIO
- Well I’ll tell you a story of whiskey / Bene una storia di wisky & di mistici
- All hail the American Night / Tutti salutino la Notte Americana
JAMAICA
- The hour of the wolf / L’ora del lupo
ACQUA SECCA
- The velvet fur of religion / La pelliccia di velluto della religione
- Clustered in watchful terror / Ammassato in vigilante terrore
- Silver shaken in the gloom / Argento tremante nella penombra
- As to the drowning man / Come a chi sta annegando
- I will not come again / Non verro più
I NASTRI DEL VILLAGE
POESIE REGISTRATE – 7 DICEMBRE 1970
- Come / Vieni
- Of the Great Insane / Della Gran Folle
- Blessings / Benedizioni
- SCIENCE OF NIGHT / SCIENZA DELLA NOTTE
- The Politics of ecstasy are real / La Politica dell’estasi è una realtà
- Ledger domain / Ambito principale
- Cobra sun – Fever smile / Sole cobra – Sorriso febbroso
- CASSANDRA AT THE WELL / CASSANDRA AL POZZO
- Where are my dreamers / Dove sono i miei sognatori
- It was the greatest night of my life / Fu la più gran notte della mia vita
- In this full-throated / Così a piena gola
- All these monstrous / Tutte queste mostruose
- Argue w/breath / Discutere c/fiato
- I fell on the earth / Sono caduto sulla terra
- If the winter can write, & / Se lo scrittore é in grado di scrivere, &
- To have just come wondering / Essersi appena posti la domanda
- Round-up, Rondolay, Rhonda / Raduno, Rondolay, Rhonda
- Those who Race toward Death / Quelli in Corsa verso la Morte
- The Endless quest a vigil / La Ricerca infinita una veglia
- Fence my sacred fire / Recingere il mio sacro fuoco
- Why the desire for death / Perché il desiderio di morte
SE GUARDO INDIETRO
- As I look back / Se guardo indietro
- I am a Scot, or so / Sono Scozzese, o così
- Walks in D.C. in / Passeggiata nel Distr. Columbia in
- History of Rock / Storia del Rock
- Making Records / Fare Dischi
- ROAD DAYS / GIORNI SU STRADA
- A natural leader, a poet / Un trascinatore naturale, un poeta
- The horror of business / Gli orrori del mercato
- End w/fond good-bye / Finale c/saluto appassionato
Postfazione
Il lavoro del traduttore
La Pipa e i suoi Cocktail
Autore/i: Savinelli Giorgio
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, prefazione di Giorgio Savinelli, collana: Guide.
pp. 138, nn. illustrazioni a colori e b/n, Milano
… La mia lunga attività in questo campo, svoltasi a livello di ogni fase di lavorazione, dall’estrazione del ciocco alla fabbricazione e vendita del prodotto finito, mi ha indotto a far uso dell’esperienza acquisita a favore di quanti si accostano per la prima volta alla pipa e, pieni di interrogativi insoluti, rigirano perplessi questo piccolo arnese, incapaci di valutarne gli enormi vantaggi. Ho voluto dedicare l’ultima parte alle miscele, raccogliendo le ricette più importanti – e mi si perdoni la debolezza di aver preso a prestito dal mondo dei liquori il termine cocktail – perchè sono proprio queste che rendono gradevole l’uso della pipa…
Prefazione
- Le origini della pipa
- Le pipe oggi
- L’arte di fumare la pipa
- Pipe di schiuma
- I collezionisti
- Pipe da collezione
- La lavorazione della radica
- Come nasce la pipa
- La lavorazione della pipa
- I consigli
- Come si sceglie una pipa
- Come fabbricarsi una pipa
- Gli accessori
- Pulizia della pipa
- Il tabacco
- Le miscele
- “I cocktail per pipa”
C’Era una Volta una Gatta – I Cantautori degli Anni ’60
Autore/i: Borgna Gianni; Dessì Simone
Editore: Savelli
testi di Bindi, De Andrè, Endrigo, Lauzi, Paoli, Tenco, scritti di A. Gatto, S. Quasimodo, saggi di Tullio De Mauro, Nadia Fusini, Nanni Ricordi, copertina di Giuliano Vittori, illustrazione di Pablo Echaurren.
pp. 160, Roma
Erano – non dimentichiamolo – tempi oscuri. Il singhiozzo dissennato di Tony Dallara, versione casareccia dei Platters, non era certo un segno del nuovo e del futuro, ma il sigillo della permanenza della canzone nazionale in una condizione di sottosviluppo coloniale. Poi, inopinatamente, la voce sgradevole di Gino Paoli venne a evocare, insieme a nuove parole e a nuovi suoni, anche altre immagini, concetti e concezioni. Ed erano altri amori, altre vite, altre idee. Chi non li prese sul serio, dovette forse ricredersi davanti al cadavere di Luigi Tenco, uccisosi per disperazione e perchè la sua canzone non era giunta in finale; perchè non riteneva che quella vita andasse vissuta e perchè detestava Io, tu e le rose; in odio al conformismo e al provincialismo e in odio al Festival di Sanremo. Ma in quei sette anni, da C’era una volta una gatta al suicidio di Luigi Tenco, era andata maturando, nei sotterranei della vita nazionale, nelle metropoli come nelle province, una generazione nuova di giovani: sarebbero stati essi i protagonisti – maturi e sovversivi, coraggiosi e indignati – delle rivolte e delle lotte degli anni successivi. Hanno contato qualcosa, per quella leva di giovani, Luigi Tenco, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Fabrizio De Andrè, Umberto Bindi, Bruno Lauzi?
60 testi di canzoni con accordi.
“Ora scrivo quello che mi viene da questa gola, sempre più anarchico…”. un colloquio con Gino Paoli.
La discografia completa di Luigi Tenco – dalle prime incisioni con gli pseudonimi di Gigi Mai, Dick Ventuno, Gordon Cliff a Ciao amore, ciao – a cura di Enrico De Angelis.
Forse che discorrere di Gino Paoli è quasi un delitto? di G. Borgna e S. Dessì
UMBERTO BINDI
- Arrivederci
- Il nostro concerto
- Un giorno, un mese, un anno
- Se ci sei
- Non mi dire chi sei
- Vento di mare
- Il mio mondo
- Per un piccolo eroe
- Io e la musica
- Io e il mare
- Accordi
FABRIZIO DE ANDRÈ
- La ballata dell’eroe
- La canzone di Marinella
- La guerra di Piero
- La ballata del Michè
- Preghiera in gennaio
- Cantico dei drogati
- Canzone del maggio
- Al ballo mascherato
- Nancy
- La cattiva strada
- Accordi
SERGIO ENDRIGO
- La brava gente
- Vecchia balera
- Basta così
- Via Broletto, 34
- Viva Maddalena
- Camminando e cantando
- Anch’io ti ricorderò
- Il treno che viene dal Sud
- La prima compagnia
- Una casa al sole
- Accordi
BRUNO LAUZI
- Vecchio paese
- Il poeta
- Ritornerai
- Ti ruberò
- Anna la rossa
- La casa nel parco
- E dicono
- La nostra spiaggia
- Il coniglio rosa
- La tartaruga
- Accordi
GINO PAOLI
- La gatta
- Il cielo in una stanza
- Gli innamorati sono sempre soli
- Una di quelle
- La storia di un ricordo
- Sapore di sale
- A Milano non crescono fiori
- Bozzoliana
- Il manichino
- Madama malinconia
- Accordi
LUIGI TENCO
- Cara maestra
- Il tempo passò
- Mi sono innamorato di te
- Io sì
- Ragazzo mio
- Vedrai, vedrai
- Lontano, lontano
- Uno di questi giorni
- Io vorrei essere là
- Ciao amore, ciao
- Accordi
APPENDICE
- Io sono uno…
- Luigi Tenco ha voluto colpire a sangue il sonno mentale dell’italiano medio di S. Quasimodo
- Il suo amore alla vita nel momento stesso in cui aveva deciso di togiiersela di A. Gatto
- “Ora scrivo quello che mi viene da questa gola, sempre più anarchico…”: colloquio con Gino Paoli
- Nota linguistica aggiuntiva di T. De Mauro
- L’amore della canzone e la canzone dell’amore di N. Fusini
- 1958-60: appunti per uno sottostoria della canzone di N. Ricordi
- PER UNA DISCUSSIONE SUL PREZZO DEI LIBRI
Il Plasmotronico – Un Libro Mezzo Scritto e Mezzo da Scrivere
Autore/i: Parenti Giuliano
Editore: G. B. Paravia & C.
unica edizione.
pp. 144, nn. illustrazioni b/n, Torino
«Il Plasmotronico», già nel titolo, si presenta come un libro diverso, una storia scritta e da scrivere, al servizio della fantasia dei ragazzi, una fantasia bizzarra, un «luogo di tutte le ipotesi» – si potrebbe dire – rifacendoci alla definizione che Gianni Rodari ha dato della fiaba.
In un laboratorio chimico del futuro, un curioso e casuale fenomeno di reazione produce il Plasmotronico (un essere? Una sostanza? Una potenzialità?) che risponde ai desideri dei ragazzi, alla loro esigenza ingenua e profonda di correggere il mondo. E il mondo, docile ai voleri diana ricerca scientifica ironica, si modifica in una serie di soluzione divertenti, grottesche, libere ed insufficienti. Nasce così l’era della sfera a cui segue quella dello spigolo vivo (due modificazioni funzionalistiche, si potrebbero chiamare), ma il piano di razionalizzazione fallisce (sono un preciso riferimento ironico nei confronti della ricerca scientifica i disegni che illustrano le varie proposte di soluzione dei problemi che via via affiorano: pensiero alle macchine inutili di Munari su un piano di alto divertimento e alle invenzioni del prof. Franz su un piano più spicciolo ed immediato).
Il messaggio dei ragazzini è trasferito senza filtro dal Plasmotronico in realtà immediata; e non è che si accontentino di rendere il mondo più funzionale perché altri stimoli, per altre soluzioni, trasmettono al Plasmotronico: così nascono le ere della grande puzza, del grande profumo, dell’uguaglianza zoppa e del deserto di pancia.
La virtù dei ragazzi non può accettare il privilegio del denaro, la disuguaglianza sociale, la discriminazione fra chi è stato favorito dalla natura e chi dalla natura ha ricevuto un corpo naturale.
Il libro procede, attraverso allusioni, stimoli, ambiguità che richiedono la partecipazione totale del lettore e, in molti casi, la sua collaborazione: per esempio tutte le volte che il ragazzo è invitato a far procedere la vicenda secondo le sue scelte e la sua sensibilità. Soprattutto in questo (a parte la felicità delle trovate e la fresca vena del linguaggio) consiste la novità del Plasmotronico che viene così svolgendo un suo compito di liberazione culturale; all’idea data del mondo della narrativa chiusa, si sostituisce un’idea del mondo da inventare della narrativa aperta.
Si tratta pertanto di un libro da usare, di uno strumento operativo ben diverso dal consueto repertorio di buoni sentimenti della letteratura per ragazzi e il gioco, quando è condotto entro la misura morale del Plasmotronico è nato in un’aula scolastica, si è venuto costruendo in un anno di lezioni, ha tenuto conto delle reazioni degli alunni, dei loro suggerimenti e dei loro desideri, infine è presentato gioiosamente dagli stessi che ne sottolineano l’aspetto divertente e ne riconoscono l’adeguatezza pedagogica.
Nel processo in atto di rinnovamento dei contenuti e delle metodologie didattiche Il Plasmotronico costituisce un esempio singolare di libertà e di rigore verso una cultura che si fa, non si impartisce e tantomeno subisce.
- Una leggenda chimica ed altro
- L’era della sfera
- L’era dello spigolo vivo
- L’era del deserto di pancia
- L’era delle nuove dimensioni
- L’era della grande puzza
- L’era del grande profumo
- L’era dell’uguaglianza zoppa
- L’era degli scappasuoni
- Appendice dell’amore senza memoria
Come Controllare e Usare la Luce in Fotografia
Titolo originale: Photographic lighting
Autore/i: Brooks David
Editore: Cesco Ciapanna Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Piero Servo.
pp. 212, nn. illustrazioni a colori e b/n, Roma
Usare la luce con creatività – Vedere la luce fotograficamente – Fonti di luce e attrezzature – Illuminare persone e oggetti – Flash, lampade al tungesteno e luce naturale – Misura e controllo dell’esposizione – Ombrelli, luci diffuse e riflettori – Luci multiple – Tabelle, illustrazioni, foto.
David Brooks, basandosi su anni di esperienza, ha creato una guida pratica e facilmente comprensibile sull’illuminazione fotografica.
Spiega gli aspetti principali della luce: come vederla fotograficamente, come usarla in modo efficace e la sua influenza sulle pellicole. Illustra inoltre l’uso delle fonti di luce al tungsteno, di alcuni flash, degli esposimetri, di alcune tecniche di esposizione e di altri accessori utili per migliorare le tecniche di illuminazione. Il volume è completato da una serie di informazioni dettagliate sull’illuminazione dei ritratti, di nature morte e degli oggetti lucidi e opachi.
Oltre 200 foto, disegni e tabelle, rendono questo libro un valido aiuto alla fotografia creativa e pratica.
Introduzione
I. Due tipi di luce: luce incidente e luce riflessa
- Le caratteristiche della luce incidente
- Le caratteristiche della luce riflessa
II. Vedere la luce fotograficamente
- Tipi di luce e resa degli oggetti
- I vari effetti dell’illuminazione
- La direzione della luce
- La luce riflessa
- Le condizioni ambientali
- L’illuminazione con più sorgenti di luce
- Il controllo della luce attraverso i filtri
- La luce e il contrastarlo
III. Gli strumenti per l’illuminazione
- Le sorgenti di luce artificiale
- Le lampade photoflood
- Lampade alogene a filamento di tungsteno
- Lampeggiatori elettronici
- Accessori per l’illuminazione
- Accessori di normale corredo
- Altri accessori
- Altri strumenti utili
- Gli esposimetri
IV. L’illuminazione delle persone
- L’uso della luce naturale
- Gli studi a luce naturale
- L’uso delle lampade a incandescenza
- L’illuminazione con lampade photoflood
- L’illuminazione con lampade alogene al quarzo
- L’illuminazione con lampeggiatore elettronico
- L’allestimento tipico con più sorgenti di luce
- L’illuminazione con gli ombrelli
- La luce riflessa
- Effetto a toni alti
- L’illuminazione con bank a luce morbida
- L’illuminazione con flash anulare
- Proiettori e fondografi
- L’uso contemporaneo di sorgenti di luce di tipo diverso
- Luce lampo e finestre
- Effetto finestra con luce al tungsteno di schiarita
- Flash stroboscopico e sorgenti di luce continua
- Flash elettronico accoppiato a lampo stroboscopico
- Luce lampo mista a luce al tungsteno
V. L’illuminazione degli oggetti
- Illuminazione con una sola sorgente di luce
- L’uso del bank a luce morbida
- Alternative al bank
- Schermo diffusore su telaio orientabile
- Il lampeggiatore anulare
- L’illuminazione con sorgenti multiple di luce
- L’illuminazione in interno
- L’illuminazione nella fotografia pubblicitaria
- L’illuminazione nella macro fotografia
- L’illuminazione di oggetti particolari
- L’illuminazione di soggetti trasparenti
- L’illuminazione di oggetti con superfici lucenti
- L’illuminazione nella fotografia di riproduzione
Tradizioni Celtiche – La Storia dei Druidi e della Loro Eredità Culturale
Titolo originale: Celtic Lore. The History of the Druids and their timeless Traditions
Autore/i: Rutherford Ward
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
traduzione, introduzione e note di Francesca Diano.
pp. 304, Milano
Una suggestiva carrellata storica sulle tradizioni e sul folklore delle antiche popolazioni celtiche d’Irlanda. In questo studio di ampio respiro, che copre un arco di tempo che dal Ill secolo a.C. giunge ai giorni nostri, Ward Rutherford analizza le vestigia di un patrimonio culturale immenso e antichissimo, che si è conservato fino a oggi grazie alla paziente opera di trascrizione dei monaci irlandesi medievali che raccolsero e tramandarono nei secoli quanto trasmesso oralmente dai druidi e da generazioni di bardi. Ampiamente documentato e preciso nello scandagliare la materia, il saggio di Rutherford unisce il rigore storico all’agilità è alla piacevolezza della lettura, rendendo, cosi, accessibile a tutti un tema tanto affascinante quanto complesso e multiforme.
Ward Rutherford è nato nel 1927 e vive attualmente a Brighton in Inghilterra. È stato giornalista e reporter fino al 1969, dedicandosi successivamente alla saggistica. Ha pubblicato numerosi studi di storia contemporanea, molte opere dedicate alta mitologia celtica e allo sciamanesimo e alcune biografie di celebri personaggi della storia novecentesca.
Introduztone di Francesca Diano
Prologo: Risate a Delfi
Parte prima. UNA RAGNATELA DI CREDENZE
- La civiltà dei Celti
- I druidi
- La natura del druidismo
- Dei: munifici e assetati di sangue
- Il Signore del Bosco Sacro
- Il sangue del sacrificio
- Druida e re
- La saggezza dei druidi
Parte seconda. I DRUIDI NELL’OMBRA
- Roma trionfa
- Arrivano i missionari
- La conversione si compie
- Nascita del mito arturiano
- Lotta per l’indipendenza
- I Celti e la religione
- Dei detronizzati
Bibliografia
Indice analitico
Popol Vuh – Il Libro Sacro dei Quiché – La «Bibbia» dei Maya
Autore/i: Tentori Tullio
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
cura e introduzione di Tullio Tentori.
pp. XVIII-160, Milano
Il Popol Vuh (letteralmente «fogli scritti») è il più noto «compendio» della cultura del popolo dei Quichè del Guatemala (i discendenti degli antichi Maya). Redatto nella seconda meta del XVI secolo, poco dopo la conquista spagnola, il Popol Vuh contiene il racconto della creazione del mondo, le credenze religiose, le tradizioni, le leggende, il pantheon delle divinità e la narrazione della storia, in gran parte mitica, dei Quichè, nonché la cronologia dei loro capi o re fino al 1550. Considerato dagli Studiosi la «Bibbia dei Maya», il Popol Vuh consente di gettare uno sguardo più approfondito su quel grande enigma antropologico che era è resta la cultura maya e di cogliere l’anima di una civiltà altrimenti perduta per sempre.
Introduzione di Tullio Tentori
1. Il Popol Vuh, libro sacro dei Maya Quiché
2. I primi contatti tra Maya e Spagnoli
3. Cenni di storia maya
4. Caratteri della civiltà maya
5. Cenni sull’influenza della religione sulla vita dell’individuo maya
6. Cenni sulla religione maya
7. Il Popol Vuh
Bibliografia
Della Confessione Auriculare – Trattato Dogmatico-Storico-Pratico
Autore/i: Melia Raffaele
Editore: Tipografia di D. Sensi
pp. 240, Assisi
Sommario:
PARTE PRIMA
CAPO I. – Dell’antichità e universalità della confessione
- I. La confessione adombrata nei primi credenti soggetti alla legge di natura
- II. La confessione adombrata e imposta nella legge scritta agli Ebrei
- III. La confessione in qualche maniera usata da quasi tutte le nazioni pagane
CAPO II. – Della necessità della confessione nella legge di grazia
- I. Gesù Cristo ha istituito il sagramento della confessione
- II. I ss. Padri ne attestano il fatto
- III. I Concili generali e particolari lo confermano
- IV. Gli antichi Canoni Penitenziali ne rendono eguale testimonianza
- V. Il medesimo è provato dalla storiaVI. La stessa verità viene attestata dalle sette scismatiche e protestanti
- VII. I corifei del protestantesimo ammettono la stessa verità
- VIII. La pratica della confessione commendata da’ pretesi filosofi increduli
- IX. La confessione praticata in punto di morte da non pochi de’ sedicenti filosofi increduli
- X. Di altri pseudo-filosofi che in morte bramarono confessarsi, ma non conseguirono tal benefico
- XI. Uomini celebri in politica, o nelle armi, che in punto di morte, tornarono a Dio mercè la sagramental confessione
- XII. La voce stessa della natura reclama la necessità della confessione de’ peccati
- XIII. I vantaggi che dalla confessione derivano ne mostrano l’importanza e la necessità
CAPO III. – Delle obiezioni contro la confessione
- I. Il confessore parla
- II. Il confessore sgridaIII. Confessando alcuni peccati perderò la buona stima presso il confessore
- IV. Mi vergogno di palesare altrui certe mie Colpe
- V. Il confessore è troppo esigente
- VI. È duro ed umiliante inginocchiarsi avanti un uomo
- VII. Basta confessarsi a Dio: non fa bisogno di confessarsi all’uomo
- VIII. Non è la confessione di diritto divino perchè introdotta nel secolo XIII
- IX. Ancorchè avesse avuto luogo nella Chiesa antica l’uso della confessione, questo fu tolto nel 590 da Nettario arcivescovo di Costantinopoli
PARTE SECONDA
CAPO I. Dell’esame della coscienza
CAPO II. Del dolore dei peccati
CAPO III. Del proposito di non più peccare
CAPO IV. Dell’accusa de’ peccati
CAPO V. Della soddisfazione, o penitenza dei peccali rimessi
ADDIZIONE. Mezzo efficace ad ottenere la grazia di ben confessarsi
Le Notti Alchemiche – Trattato Pratico di Alchimia e Magia Trasmutatoria
Autore/i: Villanova MRA Riccardo
Editore: Psiche 2 Editrice
revisione di Nara-Bne-Azar, collana: Scienze Alchemiche.
pp. 240, nn. illustrazioni b/n, Torino
Questo libro si occuperà di Alchimia Grande e Magia Trasmutatoria!
Il libro descriverà e PARLERÀ MOLTO chiaramente delle procedure, degli scopi e dei metodi per diventare IMMORTALE. L’immortalità è conquistabile tramite il CORPO LUNARE, estratto dal corpo fisico e COAGULATO con accortezza. Di modo che, alla morte, la coscienza non venga dispersa, ma possa, volendo, appoggiarsi a questo veicolo formato per l’occasione.
Come a loro tempo Kremmerz a Crowley, a Regardie ecc… svelarono i riti e le pratiche dell’Ordine Egizio. la Myriam, La Golden Dawn. L’OTO; MRA, alias Riccardo Villanova, dona le tecniche e le spiegazioni GENUINE dell’Ordine Ammonio: OA.
L’Ordine Ammonio è la fonte comune a tutte le manifestazioni moderne della Magia, a partire dalla Rosa Croce, per giungere all’Ordine Egizio da cui deriva l’Ordine Osirideo Egizio.
Qui per la prima volta, leggerete la verità e parteciperete alla STORIA. Perché questo volume e gli altri che verranno s’inseriscono nel programma di DISCESA riconosciuto dall’Autore mediante il contatto diretto con il proprio NUME, che sempre in linea alla TRADIZIONE, gli ha svelato “LA SUA VERA NATURA E IL MOTIVO DELLA SUA DISCESA”.
Ossia il vero motivo della discesa incarnativa, compito che attende ognuno di noi che nasciamo su questo pianeta.
Riccardo Villanova, conosciuto anche come MRA, Maestro R., ed altri nomi che diventerebbe ridondante riportare, è conosciuto nel panorama occulto da almeno 12 anni.
È stato Massone egli stesso (33:90:08 della Misraim), rigettando poi i gradi ed entrando in sonno per scelta personale, non avendo riscontrato OPERATIVITÀ. Vescovo Gnostico e Patriarca per l’Italia della chiesa Gnostica Cristiana Primitiva, alto grado di ordini quale G.D., R.G., Ordine Osirideo Egizio, Ordine Egizio, Myriam ed altri.
Unico referente e trasmettitore autorizzalo, vivente, dell’Ordine Ammonio. Portatore della Alchimia Grande o COMPLETA.
È Maestro ed Iniziatore, in privato, di famosi Maestri di diversi paesi, che segue o ha seguito personalmente: dagli USA alla Germania, all’Inghilterra, al Brasile, alla Trancia ecc.
Ha deciso di rompere il silenzio sulla Alchimia come da lui ricevuta e…ricordata! Iniziato liti da giovanissimo a vari ordini magici ed alchemici, e dopo aver incontrato il proprio Maestro personale Antonio, egli comincia il percorso segreto della Alchimia Grande.
Nel contempo raggiunge i massimi gradi in diversi ordini che definiscono il panorama occulto mondiale. Tenutosi al riparo fino ad oggi e nel silenzio, e limitandosi a dirigere i discepoli in privato.
Ha deciso di cominciare a parlare molto chiaro a coloro che sono veri ricercatori della Alchimia e Magia Trasmutatoria.
Maria Salus Infirmorum nel Mistero e Nella Storia della Salvezza
Autore/i: Angelini Fiorenzo
Editore: Edizioni Orizzonte Medico
presentazione dell’autore.
pp. XI-412, nn. tavv. b/n f.t., Città del Vaticano
Una fondamentale indagine teologica e la ricerca storica delle fonti e delle testimonianze, convergono nella composizione della figura della Vergine Madre di Dio, di Cristo e degli uomini e, quindi, «Salus Infirmorum».
La tematica nuova e il suo processo dimostrativo, le dimensioni teologiche e storiche configurate e fortemente impegnate nell’area pastorale, soprattutto della sofferenza umana, sono le principali caratteristiche di questa opera originale.
Lo studio intrapreso è inoltre base per ulteriori ricerche mariologiche e di documentazione critica sulla storia, la liturgia e la pietà relative alla Vergine «Salus Infirmorum», quale autenticamente risalta nel mistero e nella storia della salvezza.
Introduzione
PARTE PRIMA
I Capitolo – Infermità umana e Previdenza di Dio
- Significato generico e classico del termine «infirmitas»
- L’infermita umana nel racconto biblico
- Il peccato originale e l’ageravamento della primigenia infermità
- Perfezione di Dio e limitazioni dell’uomo
- Il concetto d’infermita nelle locuzioni patristiche greche e latine
- Limitazioni e infermità umana previste da Dio
- La Previdenza divina secondo le scuole profetiche e rabbiniche e secondo la dottrina dei primi Padri della Chiesa
- Apologetica e ricerca teologica sulla Previdenza di Dio
- La Donna promessa per la salute dell’umanità
II Capitolo – La Redenzione, salvezza dell’uomo da ogni infermità
- L’atto creativo di Dio e la missione salutare di Maria
- Significati di «redenzione» secondo la semitica occidentale e orientale
- Il significato di Redenzione nella concezione neotestamentaria
- La Redenzione nella terminologia greca e latina presso i Padri della Chiesa
- Il concetto di redenzione nelle religioni di origine indiana
- Nei testi di Zarathustra
- Nella mitologia e nelle religioni misteriche greco-romane e afro-asiatiche
- Presso i popoli primitivi e le attuali religioni non cristiane
III Capitolo – Maria interprete e conciliatrice delle nostre infermità
- Cooperazione della Vergine Madre al piano salvifico di Dio
- Maria interprete della infermità umana
- Maria conciliatrice dell’umano col divino
- Ragione teologica della potenza salutare di Maria
- La Vergine Madre riflette in sé le virtù di Cristo salvatore e risanatore
- La potenza taumaturgica della Madonna secondo la tradizione e la dottrina cattolica
- Connaturalità della potenza e misericordia di Maria
- Trascendenza dei prodigi operati dalla Madre dell’unica Salute
IV Capitolo – Maria «Salus infirmorum»
- L’onnipotenza supplice della Vergine Madre
- L’eminenza della «gratia curationis» di Maria
- Simbolismo e prefigurazioni bibliche dell’opera taumaturgica della Vergine
- La virtù sanante di Maria nel Proto-evangelo di Giacomo
- Nel racconto evangelico Maria si manifesta fonte di salute e conforto nell’attesa della Redenzione
- Nell’incarnazione dello stesso « Verbum salutis » e nella gioia e nell’angustia dei Primi eventi
- Nella serenità della sua casa a Nazaret
- Nella vita pubblica del Figlio
- Nei giorni della persecuzione e della passione
- Nella gloria della Risurrezione del Cristo, fino al momento della sua stessa glorificazione in cielo
- Maria, pertanto, si afferma Salute degli infermi, perché Madre della stesso Salute
PARTE SECONDA
V Capitolo – La «Salus infirmorum» nel magistero ecclestastico
- La « sanitas e Deipara » affermata da Stefano I, Giulio I, Siricio, Leone Magno, Gelasio, Gregorio Magno, Felice IV e Vitaliano
- La fede nella Madonna della Salute ai tempi di Sergio I, Pasquale I, Leone IV, Niccold I, Celestino III, Giovanni XXI, Martino V, Innocenzo VIII, Alessandro VI e Sisto IV
- Il concetto mariano della «Salus infirmorum» supposto nei Decreti di Sisto V, Clemente VIII, Gregorio XV e Innocenzo X
- La potenza taumaturgica di Maria implicita nei documenti di Alessandro VII, Benedetto XIV e Pio VIII
- Mediazione o azione mariana per la salute degli uomini secondo Pio IX e Leone XIIT
- La Vergine Madre nell’economia della Salute secondo s. Pio X, Benedetto XV e Pio XI
- La « Salus infirmorum » nel pensiero teologico e pastorale di Pio XII
- La Madre della Salute e salvezza umana secondo Giovanni XXIII e Paolo VI, e nella dottrina del Vaticano II
VI Capitolo – Innologia della « Salus infirmorum »
- La Madonna della Salute nell’esaltazione corale e dialogica
- Preludi litanici nei Ss. Padri
- Origine delle Litanie Lauretane
- Le varianti litaniche
- Ragione e Teologia nelle invocazioni mariane
- La virti taumaturgica di Maria
- Considerazioni teologiche e deduzioni scritturali
- La grazia della salute nelle preghiere liturgiche ed extraliturgiche
- L’innologia orientale
- Giaculatorie e invocazioni occidentali
- Invocazioni liturgiche nelle varie ricorrenze mariane
- Preghiere dei Padri, dei Santi e dei Pontefici
- La virtù sanante di Maria nelle preghiere e suppliche più conosciute nel mondo cattolico
- Innologia metrica latina
- La poetica popolare
- Letteratura neoromanza e anglosassone
- Messa votiva alla Vergine «Salus infirmorum»
VII Capitolo – La «Salus infirmorum» nell’iconologia e arte cristiana
- Primo tipo iconografico della Madre della Salute
- La «Salus infirmorum» nell’epigrafia paleocristiana
- Reperti archeologici del III secolo
- Epigrafia e iconografia del tv secolo
- Iconologia ed epigrafia del v secolo
- La «Mater Salutis» nelle aree cemeteriali del VI secolo
- Iconografia e una «capsa medica» del VI secolo
- Edilizia cultuale a Costantinopoli e a Roma nel’VIII secolo
- Complessi ospedalieri e monasteriali del IX secolo
- Chiese di Venezia, Utrecht e Ravenna del X secolo
- La «diva Mater Salutis» nei reperti bizantini e siciliani dell’XI secolo
- Realizzazioni artistiche e devozionali alla Madonna della Salute nelle diocesi del Lazio e in quelle di Spoleto, Cagliari e Ravenna nel XII e XIII secolo
- Figurazioni della Vergine Madre, salute degli infermi, nei templi veneti, pugliesi e napoletani del XIV secolo
- Splendore dell’arte a Loreto e umiltà nei templi rurali d’Italia
- I santuari di « Nostra Signora della salute » nella Sicilia, nel Veneto e nella Toscana del XV secolo
- Figurazioni plastiche e piane nelle chiese di Roma, Spoleto e Taranto, come nel tempio messicano della Madonna di Guadalupe
- Iconologia e arte cristiana italiana e indiana del secolo XVIII
- La Madonna della Salute nell’architettonica e iconografia dell’Italia settentrionale del settecento
- Santuari di Lourdes, Pompei e Fatima, e chiese ottocentesche dedicate alla virtù taumaturgica della Vergine Madre
- Valore dei reperti archeologici e delle espressioni artistiche riguardanti la Madonna della Salute e
- della Sanità
BIBLIOGRAFIA
Testi e Studi
INDICI
Indice delle illustrazioni
Indice generale
Nati in Casa – Le Custodi della Nascita Raccontano
Autore/i: Autori vari
Editore: Altica Edizioni
prima edizione a cura di Francesco D’Ingiullo.
pp. 320, nn. fotografie e illustrazioni b/n, Roma
“Crescere un bambino: un compito davvero importante.
Ma spesso non ci sono punti di riferimento, spazi di incontro, scambio di opinioni e esperienze con esperti e altri genitori. Latte & Coccole si occupa di promuovere un rapporto consapevole, sano e naturale tra genitori e figli, aiutarli a capirsi e rispettarsi a vicenda e crescere insieme in armonia, partendo dalla gravidanza e il parto vissuti con serenità e consapevolezza, dall’allattamento materno, un sano svezzamento e il sostegno ai neogenitori.”
Del parto a domicilio, in Italia, si parla ancora poco. E ancora poche sono le donne che, conoscendo questa opportunità, decidono di rimanere a casa, dove più facilmente vengono garantite l’intimità e la tranquillità necessarie. Per questo . una raccolta di racconti, scritti direttamente dalle mamme, dai quali in primis emergono le diverse sensazioni di quei momenti irripetibili, emozioni forti, che sovente sono ostacolate in una struttura ospedaliera, quando le esigenze fondamentali della madre e del bambino vengono calpestate in nome di una routine non sempre scientificamente attendibile. Un libro ricco di preziose informazioni sulla preparazione al parto a domicilio, sulla nascita senza il taglio del cordone ombelicale, sul f parto vaginale dopo cesareo ecc. In appendice un elenco quanto più esaustivo possibile di: associazioni, ostetriche, doula e altre figure di riferimento che offrono consulenza e sostegno al parto a domicilio ed ancora un articolo, ricco di utili consigli, per affrontare al meglio l’ospedalizzazione.
Francesco D’Ingiullo. Ricercatore naturale. Fin da piccolo attento ai più piccoli, a 21 anni, in Germania, diventa “papa” di sei bambini affrontando la vita in una casa-famiglia. Quei mesi di esperienza integrale gli hanno aperto gli occhi su quanto fa nostra società “lavora male” nel prendersi cura del suo futuro, Da alcuni anni lavora per informare sul Continuum e sulla Scuola Familiare e in generale su un modo nuovo di crescere i piccoli, centrato sull’affermazione della Vita e della Natura, ottimi insegnanti in questo i suoi due cuccioli. Vive in campagna, dove sperimenta uno stile di vita più in armonia con l’ambiente che lo circonda. Ama gli alberi e i bambini, senza i guai, come lui stesso dice, non si può vivere.