Libri dalla categoria Roma
La Lingua dei Sardi Nuragici e degli Etruschi
Autore/i: Pittau Massimo
Editore: Editrice libreria Dessì
unica edizione.
pp. 296, Sassari
Che lingua parlavano i Sardi prima della profonda romanizzazione dell’isola? Che lingua parlavano gli Etruschi? E’ difficile prevedere quando si potrà dare una risposta a questa domanda. Ma intanto questo originale, rivoluzionario libro di Massimo Pittau (Ordinario di Linguistica Sarda nell’università di Sassari) propone una serie di raffronti, coordina e collega una vasta massa di elementi linguistici e culturali sino a raggiungere almeno quattro importanti risultati scientifici: «1, aver trovato una lingua, la nuragica, alla quale si può connettere l’Etrusco togliendolo dal paradossale ed antistorico isolamento in cui esso si trovava fino al presente; 2, aver ampliato notevolmente il numero di vocaboli etruschi di cui conosciamo ormai anche il significato; 3, aver portato conferme alla tesi dell’arrivo degli etruschi dall’Asia Minore; 4, aver dato finalmente un “volto” – linguistico oltre che etnico culturale – al misterioso popolo costruttore dei nuraghi della Sardegna e che essi erano strettamente imparentati col popolo etrusco.»
Prefazione
Parte Prima
NURAGICI ED ETRUSCHI
IL QUADRO STORICO-CULTURALE
- 1. La provenienza egea dei Sardi Nuragici
- 2. Le isolessi greco-nuragiche
- 3. I Sardi nel mondo egeo
- 4. I Sardi a Creta
- 5. La Lidia patria dei Sardi
- 6. Connessioni linguistiche fra Lidi e Sardi Nuragici
- 7. Connessioni religiose fra Lidi e Sardi Nuragici
- 8. La testimonianza di Erodoto
- 9. I Tirreni costruttori delle «torri nuragiche»
- 10. Connessioni toponomastiche tra la Sardegna e la Tirrenia
- 11. La migrazione ad ondate
- 12. Altre testimonianze di Erodoto
- 13. Testimonianze di uno scoliaste platonico e di Strabone
- 14. I Tirreni Sardi e Sibari
- 15. I Tirreni Sardi a Olimpia e a Delfi
- 16. I Tirreni nello Ionio e nell’Adriatico
- 17. L’area linguistica tirrenica
- 18. I Tirreni nell’Egeo
- 19. Influssi reciproci fra Tirreni e Greci
- 20. Le isolessi etrusco-greche
- 21. Sardiani e Tirreni fra i «Popoli del Mare»
- 22. I Sardi Nuragici fra i «Popoli del Mare»
- 23. Influssi egizi sulla civiltà nuragica
- 24. I Dardani soci dei Tirreni Nuragici
- 25. L’Asia Minore e la Sardegna nuragica
- 26. La rotta egea e l’isola di Cipro
- 27. La rotta africana e l’Africa settentrionale
- 28. La talassocrazia dei Tirreni
- 29. I Tirreni Nuragici nelle Baleari
- 30. I Tirreni nelle coste dell’Iberia
- 31. Corrispondenze toponomastiche ibero-egeo-tirreniche
- 32. I Tirreni e Cartagine
- 33. Gli sbarchi dei Tirreni Nuragici in Italia
- 34. I «Sardi venales»
- 35. La talassocrazia sardo-nuragica
- 36. La cronologia della migrazione
- 37. L’Etruria e l’Egitto
- 38. La «formazione della Nazione Etrusca»
- 39. La mancanza di nuraghi in Etruria
- 40. I Sardi Nuragici e la scrittura
- 41. Connessioni religiose fra Nuragici ed Etruschi
- 42. Connessioni culturali fra Nuragici ed Etruschi
- 43. La lingua dei Nuragici e degli Etruschi
- 44. L’elemento tirrenico nelle lingue latina e greca
- 45. Dialetti toscani e dialetti sardi rispetto al latino
- 46. Il tirrenico «lingua protoindoeuropea»
- 47. Il tirrenico come parastrato
- 48. La «sfinge etrusca» e la «sfinge nuragica»
- 49. Il metodo comparativo nell’ermeneutica etrusca
- 50. La presentazione del materiale linguistico
Parte Seconda
LA LINGUA TIRRENICA
IL MATERIALE LESSICALE
APPENDICE – Due «tabellae defixionis» nuragiche
INDICI LESSICALI
ETRUSCO
GRECO
LATINO
LIDIO
SARDO
Tutti Manipolati – Prima Durante e Dopo il Caso Dutroux
Un pervertito isolato o una rete di pedofili? La vicenda del mostro di Marcinelle e il lato oscuro del Belgio
Autore/i: Toussaint Marc; Rossey Xavier
Editore: Stampa Alternativa – Nuovi Equilibri
prima edizione, prefazione, traduzione e cura di Antonella Beccaria, premessa dell’autore, titolo originale: Tous Manipulés? Avant, Pendant, Après l’Affaire Dutroux.
pp. 312, Viterbo
«Il controllo dell’informazione è potere. Conoscere le inconfessabili debolezze di determinate persone e spingerle a compromettersi si rivela il modo migliore per esercitare pressioni a qualsiasi livello. Il controllo dell’informazione sulle reti pedocriminali è un’arma essenziale praticata ancora oggi dagli apparati di sicurezza in tutto il mondo […]».
La vicenda del mostro di Marcinelle, Marc Dutroux, si conclude con condanne per pedofilia all’uomo e ai suoi complici. Ma sul rapimento di sei bambine e sulla morte di quattro di loro non è stata fatta ancora chiarezza. C’era, tra gli investigatori, chi avrebbe potuto intervenire e non lo fece?
L’intento era di creare dossier compromettenti a scopo di ricatto?
Questo libro, attraverso alcune delle vicende criminali più note del Belgio, arriva a descrivere un lato oscuro di quel Paese che, di fronte al potere, non si ferma neanche davanti all’infanzia violata.
Vertigine – Sull’Orlo di una Felicità (irr)Raggiungibile
Titolo originale: More, Now, Again
Autore/i: Wurtzel Elizabeth
Editore: Edizioni Frassinelli
prefazione dell’autrice, traduzione di Ira Rubini.
pp. 376, Milano
Irriverente, colta, cinica e senza alcun pudore, torna la penna più incisiva e originale di una generazione, tra Sylvia Plath, Bob Dylan e Kurt Cobain. Dopo aver raccontato il suo viaggio negli inferi della depressione in Prozac Nation, Elizabeth Wurtzel è diventata una scrittrice famosa, una vera icona della Generazione X. Dal suo libro è stato tratto un film interpretato da Christina Ricci, e intanto viene invitata ai talk show e agli avvenimenti mondani più trendy di New York, scrive sui giornali e lavora al nuovo libro. Ma la sua vita è ben lontana dall’essere un sogno realizzato. Perché Elizabeth sente ancora il richiamo dell’abisso, quella voce che le dice di fuggire, fuggire, fuggire sempre. E così infila il suo portatile in borsa e scappa in Florida, dove le stagioni sono tutte uguali, dove tutto è sole e luce bianca. Eppure, anche in quel bagliore, Lizzie vede levarsi le ombre più cupe del suo passato. Certo, prende una nuova, miracolosa medicina, il Ritalin. Un sollievo. Finché non scopre che può essere sbriciolata e sniffata come una droga. Ne prende quattro pastiglie al giorno, poi di più e più ancora, ma tanto è solo una medicina, no? Però dopo deve passare ad altro, sempre più potente. E ricomincia la fuga, facendosi sempre più male, nell’oscillante esistenza dei drogati fra dipendenza e disintossicazione. Finché, nelle sedute in un centro di recupero, scopre una risorsa che aveva sempre, narcisisticamente, disprezzato: gli altri. Compagni di viaggio, che si spingono nel suo vuoto avvelenato e le danno la speranza che la strada sarà ripida, a tratti vertiginosa, ma salvarsi si può. Si deve.
Elizabeth Wurtzel è nata nel 1967 a New York, dove vive tuttora. Laureata ad Harvard, diventa critico musicale per il New Yorker e, a soli ventisei anni, pubblica Prozac Nation (in Italia uscito come La felicità difficile), cui seguono altri libri a cavallo tra saggistica e autobiografia. Suoi articoli sono apparsi in varie riviste, tra cui Glamour, Seventeen e The Oxford American.
Karl e il Ventesimo Secolo
Titolo originale: Karl und das 20. Jahrhundert
Autore/i: Brunngraber Rudolf
Editore: Marietti Editore
prima edizione, prefazione di Cesare Cases, traduzione di Enrico Franzil, In copertina: Amedeo Modigliani, Celso Lagar, Parigi, Proprietà privata.
pp. 186, Casale Monferrato (AL)
Forse nessun altro libro rende con altrettanta potenza, come questo romanzo uscito negli anni Trenta, l’annientante forza della storia universale e della rivoluzione tecnologica planetaria, che fagocitano ed assorbono nelle loro spire il singolo individuo, la sua esistenza di ogni giorno. Il romanzo è la storia di Karl Lakner, un piccolo uomo qualsiasi che nasce in un quartiere popolare di Vienna, cresce fra le difficoltà e le ristrettezze della sua classe, partecipa alla prima guerra mondiale, ed è travolto dalla crisi economica post bellica.
La sua vicenda – le sue passioni, i suoi sentimenti, narrati con delicatissima e sobria poesia – s’intesse con la trasformazione tecnologica del mondo, con il processo della razionalizzazione economica del lavoro e con le sue spaventose contraddizioni. Brunngraber riesce a intrecciare mirabilmente, con laconica oggettività e intensa pietas, la vita individuale (con i suoi sogni, le sue speranze, i suoi desideri che rendono ogni esistenza unica e irripetibile) e i processi collettivi che la esautorano e l’alienano, trasformandola in un mero e anonimo dato statistico. La forza poetica di Brunngraber ci narra come le leggi generali e impersonali del mondo si calino nella vita dell’individuo, nelle sue azioni, nel suo modo di essere; egli traccia così un’immagine possente e angosciosa del nostro «grandioso ventesimo secolo» ossia del carattere sempre più totalitario della politica mondiale, che ingloba sempre di più la vita personale e sempre più ci minaccia col meccanismo oggettivo delle sue catastrofi. Sullo sfondo di questo meccanismo quasi automatico della produzione, delle crisi e delle guerre mondiali, che sempre più sembra diventare il nostro terribile Destino, Brunngraber raccoglie, con struggente e sofferta poesia, anche la piccola ma indistruttibile voce della resistenza a questo destino: la voce della dolorosa esistenza individuale, stritolata ma non cancellata dalle leggi dei grandi numeri che governano il mondo.
L’attività letteraria di Rudolf Brunngraber (1901-1960) si apre con un romanzo, Gli sradicati (1928), scritto al ritorno da un periodo di emigrazione in Svezia, per sfuggire alla crisi di disoccupazione scoppiata in Germania dopo la prima guerra mondiale.
La severa critica del sociologo Otto Neurath a quest’opera che aveva per tema il rapporto tra artista e società, giudicato marginale in confronto alla forza che la politica, l’economia e le fluttuazioni del mercato esercitano sul destino degli uomini, connessa alle esperienze subite nel periodo post-bellico contribuiscono alla maturazione di Karl e il ventesimo secolo (1932), in cui viene rappresentata l’impossibilità del singolo a dominare il proprio destino.
Dopo un grande successo iniziale la fortuna del libro si capovolge durante il periodo nazista in cui viene proibito anche Un angelo in Atlantide (1938). La guerra dell’oppio (1939) e Zucchero da Cuba. Romanzo di una febbre di denaro (1942) subiscono varie vicissitudini, mentre La via verso il labirinto, sulla repressione della rivolta operia viennese del 1934 ad opera di Dollfuss, rimane inedito fino al 1947. Del 1936 è Radio, romanzo di un elemento, frutto di una forzata dedizione ad argomenti estranei alla situazione politica del paese. Anche dopo la guerra i romanzi di Brunngraber subiscono alterne vicende, dovute ai continui riferimenti ad un passato troppo vicino per sembrare innocuo. In questo periodo lo scrittore, si rivolge al cinema collaborando alla sceneggiatura del film Il processo.
Lettere a Vernon Watkins
Titolo originale: Letters to Vernon Watkins
Autore/i: Thomas Dylan
Editore: Il Saggiatore
unica edizione, introduzione e cura di Vernon Watkins, traduzione e note di Ariodante Marianni.
pp. 192, Milano
Scritte alla fine degli anni Trenta, le lettere di Thomas all’amico e poeta Vernon Watkins, gallese come lui, riguardano principalmente reciproci scambi di poesie, lette e simpateticamente «criticate» a turno. La poesia, considerata sempre opera in fieri, veniva snodata nelle sue articolazioni ritmiche e fonetiche. Veniva discussa e sostituita una parola, registrato un verso. Ma si parlava anche dell’equilibrio generale, della struttura della composizione. Oltre che per questi segreti di laboratorio (utilissimi per ricostruire la poetica di Thomas) le lettere hanno importanza perché fissano un capitolo di storia della poesia moderna.
Thomas parla con rispetto di Auden e di Spender, ma in epoca di poesia impregnata di istanze civili e d’impegno politico i due gallesi non esitano a dichiarare che le loro finalità non corrispondono a quelle della cultura ufficiale. Erano dei celti che cantavano la natura e la perenne condizione umana, il loro bardo era Yeats. Elaboravano con fanatismo una tecnica della composizione nella quale rientrava per intero la moralità. Il libro è anche il ricordo di un’amicizia, quindi un preziosissimo documento biografico. Di scorcio appare la società letteraria del tempo (Eliot e Thomas che parlano dei rispettivi reumatismi); Londra sotto i primi bombardamenti, con la contraerea appostata da Selfridge’s. Una vita vissuta sempre sul filo del rasoio. La felicità affermata nel lavoro poetico, nelle corse in bicicletta con Caitlin, la moglie (sono i primi, tranquilli anni dell’efferata unione dei Thomas), nella nascita di Llewelin, bella nella assoluta indigenza. Endemica, ossessiva, incurabile la miseria, l’angosciosa richiesta a Watkins (nel bel mezzo di un discorso poetico) di una sterlina, di mezza corona, di pochi pence.
Teresa d’Avila – Nata per Tutti • «La stella del Carmelo»
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni OCD
a cura di Bruno Moriconi, illustrazioni di Michele Pala.
pp. 224, illustrazioni a colori e b/n, Roma
Teresa, la sua avventura spirituale, la sua lotta per la Chiesa e per il nuovo mondo delle Americhe appena scoperto, l’amore che la travolse e la fece maestra dell’intimità con Dio, il racconto sincero della sua vita e delle sue resistenze fino a raggiungere la più remota stanza dell’anima. La preghiera contro la solitudine e come uno scacco matto di umiltà ancora perseguito nei numerosissimi monasteri carmelitani sparsi per il mondo, dove vivono persone che chiamano madre colei che ha insegnato loro a vivere senza più vivere di se stesse, ma di Cristo. E non a loro soltanto, perché i suoi discepoli sono di ogni condizione sociale. A ricordare tutto questo sono alcuni figli e figlie di Teresa, a cinque secoli dalla sua nascita.
Dialogo
Autore/i: Levi Primo; Regge Tullio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
pp. 80, Milano
«Ravvisare o creare una simmetria, “mettere qualcosa al posto giusto”, è un’avventura mentale comune al poeta e allo scienziato.» (Primo Levi)
«L’universo è infinito perché deve consentire assolutamente tutto quello che è permesso, perché tutto quello che è permesso è obbligatorio.» (Tullio Regge)
Un grande scrittore di formazione scientifica, il chimico Primo Levi, e un insigne fisico, Tullio Regge, intrecciano la loro riflessione su temi cari a entrambi, dall’ebraismo alla passione per la scienza, dalle più recenti ipotesi della fisica contemporanea alla fantascienza. Attraverso i ricordi degli anni della scuola, il consolidarsi delle rispettive professioni, la rievocazione di figure di spicco quali Einstein, Oppenheimer, Heisenberg e Freeman Dyson, prende forma non solo un involontario auto-ritratto dei due autori ma anche il Suggestivo “romanzo scientifico” che ha per protagonista l’Universo, la sua nascita e il suo futuro.
Primo Levi (1919-1987) ha esercitato per molti anni la professione di chimico prima di affermarsi come scrittore. Tra i suoi libri più noti, Se questo è un uomo, La tregua, Il sistema periodico, La chiave a stella, Se non ora, quando?
Tullio Regge (1931), premio Einstein, ha insegnato per molti anni a Princeton e dal 1962 è docente di teoria della relatività alla facoltà di fisica dell’Università di Torino. Ha sempre coniugato il suo ruolo di scienziato con un’intensa attività di divulgazione attraverso stampa e televisione.
Indovinelli, Profezie e Massime
Autore/i: Leonardo Da Vinci
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
a cura di Anna Maria Brizio, introduzione di Giovanni Maria Piazza, in copertina: particolare di un disegno di Leonardo.
pp. 112, Milano
«Vedrassi il sangue uscire dalle stracciate carni, rigare le superficiali parte delli omini.
Verrà alli omini tal crudele malattia, che colle proprie unghie si stracceranno le loro carni.
Sarà la rogna.» (Leonardo)
Storia Meravigliosa di Peter Schlemihl
Titolo originale: Peter Schlemihls wundersame Geschichte
Autore/i: Von Chamisso Adalbert
Editore: Stampa Alternativa
a cura di Gaetano Cappelli, illustrazioni di Emil Preetorius.
pp. 128, illustrazioni b/n, Viterbo
Uno tra i racconti più belli del romanticismo tedesco, un classico di quella letteratura. Schlemihl è la figura del candido, del maldestro, di chi non conosce il mondo ed è per questo da esso escluso. C’è forse un modo più garbato e leggero per rappresentare una tale condizione che non sia quello della perdita dell’ombra? Egli infatti venderà la propria in una giornata di sole a un misterioso uomo dall’abito grigio.
Il Libero Schiavo di Maastricht
Autore/i: Paccino Dario; Josi Luigi; Martignoni Gian Marco
Editore: Edizioni Arterigere – il lavoratore oltre
collana: BIM – Biblioteca per invendibili e malvenduti.
pp. 122, Varese
«Grande è il disordine sotto il cielo, eccellente (può essere) la situazione.»
Venuto al mondo, il salariato, come mera forza-lavoro, s’è poi elevato, con una serie di lotte senza fine, a soggetto politico, col quale il capitale era giocoforza venisse a patti volendo fruire di pace sociale.
È finita però, per tutta una serie di cause illustrate in questo Libero schiavo di Maastricht, che i garantiti sono ormai soltanto un quinto della forza-lavoro, col resto che non sa a che santo votarsi visto il vigente sistema corporativo e clientelare, per cui si può anche pensare che un fascista o un leghista o un grande banchiere possa darti di più, nell’ambito individuale, dell’antagonista istituzionale.
Con il Cuore di un Altro – La Mia Incredibile Storia
Dove termina il corpo e inizia lo spirito? È possibile vivere oltre la morte? L’anima può essere trapiantata? Una storia vera, drammatica e commovente, che racconta una nuova vita con il cuore di un altro.
Autore/i: Sylvia Claire; Novak William
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prefazione di Bernie Siegel, traduzione di Roberta Pini, titolo originale: A Change of Heart.
pp. 242, Milano
Per salvarsi da una rara malattia cardiopolmonare Claire Sylvia deve subire un trapianto di cuore e polmoni. I medici le aprono completamente il torace, asportano gli organi malati e li sostituiscono con quelli di un ragazzo di diciotto anni morto in un incidente motociclistico. Dopo l’intervento, quando si rende conto di essere sopravvissuta, Claire pensa che la sua grande avventura sia finalmente terminata. Invece è appena agli inizi.
Ancora nel reparto di rianimazione la donna comincia ad avvertire una presenza estranea dentro di sé. Dapprima spaurita, poi affascinata, si accorge in seguito che le sue abitudini, i suoi desideri, i suoi gusti sono totalmente cambiati. È diventata ghiotta di cibi che prima detestava, preferisce le tinte pastello e non indossa più l’arancione e il rosso squillante che un tempo prediligeva. Comincia anche a comportarsi con un’aggressività e una sicurezza che un tempo le erano sconosciute.
Cinque mesi dopo l’operazione fa un sogno sorprendente in cui incontra un ragazzo di nome Tim: al risveglio è assolutamente certa che si tratti del suo donatore.
E qui comincia la seconda parte del miracoloso viaggio di Claire per scoprire se la nuova personalità dentro di lei è quella del donatore. Per la scienza tutto ciò è impossibile: l’anima non è un muscolo, non ha sangue, tessuti, vene. L’anima non si trapianta. Ma in realtà, dove termina il corpo e inizia lo spirito? È possibile vivere oltre la morte? E come si deve accettare questo dono straordinario? In un incontro drammatico e profondamente toccante Claire finalmente conosce «la famiglia del suo cuore», trova alcune delle risposte che cercava e giunge a comprendere la straordinaria eredità d’amore che i morti lasciano ai vivi.
Con il cuore di un altro ci indica nuove confortanti vie per accettare la nostra mortalità e stimola la nostra intelligenza proponendo possibili soluzioni ad alcuni dei più profondi misteri della vita.
Claire Sylvia è ballerina e coreografa. Ha fondato vari gruppi di sostegno per trapiantati, ha tenuto conferenze in tutto il mondo, ha insegnato coreografia onirica e attualmente si esibisce come danzatrice di sala.
William Novak è il coautore delle autobiografie di Lee Jacocca, Nancy Reagan, Tip O’Reilly e Oliver North. Vive, come Claire Sylvia, nei dintorni di Boston.
La Rivoluzione Silenziosa
Titolo originale: The Silent Revolution
Autore/i: Inglehart Ronald
Editore: Rizzoli
unica edizione, a cura di Mario Rodriguez, con una nota metodologica di Renato Mannheimer, introduzione dell’autore, traduzione di Laura Muzzolon.
pp. 592, illustrazioni b/n, Milano
Temendo, aspettando o sperando la rivoluzione, molti non si sono accorti che era in atto silenziosamente, ma nel profondo. Infatti secondo Ronald Inglehart, Associate Professor di scienze politiche e Faculty Associate all’Istituto per le ricerche sociali dell’Università del Michigan e dal 1969 professore aggregato all’Università di Ginevra, alla base dell’attivismo frenetico degli anni Sessanta e dell’apparente inattività degli anni Settanta c’è una «rivoluzione silenziosa» che ha cambiato – e sta cambiando – la vita politica in tutto il mondo occidentale in modo lento ma sostanziale. Inglehart mette a fuoco due aspetti di questa rivoluzione: uno spostamento da un’enfasi preponderante sui valori materiali e la sicurezza fisica verso una maggiore preoccupazione per la qualità della vita e un aumento delle capacità politiche che permette alle popolazioni dell’Occidente di svolgere un ruolo di sempre maggior rilievo nella formazione di importanti decisioni. Inglehart ha dato un fondamento empirico a queste considerazioni: le tesi del libro si basano, infatti, sui risultati di indagini statistiche condotte nei paesi dell’Occidente industrializzato negli anni Sessanta e Settanta. Completato da una nota metodologica di Renato Mannheimer, La rivoluzione silenziosa è un libro che si rivolge non solo agli specialisti ma soprattutto a coloro che vogliono capire i grandi cambiamenti del nostro tempo.
Sorelle e Complici : Vanessa Bell e Virginia Woolf
Un sodalizio intellettuale, un groviglio sentimentale tra Virginia Woolf e sua sorella Vanessa
Autore/i: Dunn Jane
Editore: Bompiani
prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione di Luciana Verga, titolo originale: A Very Close Conspiracy – Vanessa Bell and Virginia Woolf.
pp. 450, numerose tavole b/n f.t., Milano
Virginia Woolf e Vanessa Bell furono donne, artiste e sorelle eccezionali. Unite da un legame intimo e simbiotico che Virginia non esitò a definire una “cospirazione”, per alludere alla segreta alleanza in esso racchiusa contro il mondo esteriore, le loro vite sembrano, nella loro complementarità, rispondere al tacito tentativo di abbracciare l’intera gamma degli inconciliabili opposti dell’esistenza, che eludono l’esperienza di una sola vita. Giovanissime, si erano già spartite i mondi dell’arte e della vita e ciascuna regnava, a volte gelosamente, sul suo dominio: Vanessa sulla pittura, Virginia sullo scrivere; Vanessa sulla sessualità e la maternità, Virginia sull’intelletto e l’immaginazione. Attraverso una ricca messe di materiali documentari di prima mano – lettere, diari, memorie dei numerosi protagonisti della vicenda – Jane Dunn illumina il rapporto che per quasi sessant’anni segnò il cammino delle due sorelle. Nello specchio delle loro vite, distinguiamo il profilo di quell’avventura intellettuale, aristocratica e spregiudicata, che dal circolo di Bloomsbury scosse l’Inghilterra vittoriana.
Jane Dunn è autrice di varie biografie; fra di esse, quella di Antonia White e il libro (già acquisito da Bompiani) Elizabeth and Mary: Cousins, Rivals, Oueens.
Viaggi e Viaggiatori Arabi
Autore/i: Gabrieli Francesco
Editore: Sansoni Editore
introduzione dell’autore.
pp. 110, Firenze
Gli Arabi, o meglio i Musulmani tutti di espressione araba, furono grandi viaggiatori, e delle loro esperienze scientifiche e pratiche ci han lasciato una ricca letteratura, importante come documentazione di scienza e cultura, e spesso di fresca, curiosa e attraente umanità.
Questo rapido schizzo vuol dare, inquadrati nella linea generale di sviluppo del genere, saggi di alcune almeno tra le personalità e le opere di tale letteratura di viaggio, dai geografi e viaggiatori dell’alto Medioevo a quelli del Rinascimento, alle soglie già della penetrazione coloniale europea. Da segnalare che all’opera del maggiore o comunque del più noto fra tali viaggiatori, il marocchino del trecento Ibn Battuta, è stato dedicato un volume a sé (I viaggi di Ibn Battuta), presso la stessa casa editrice.
Francesco Gabrieli è nato a Roma nel 1904. È ordinario di Lingua e Letteratura Araba presso l’università di Roma dal 1938, e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Si è occupato della storia e della letteratura dell’Islām con numerose opere, tra di cui La letteratura araba, Storici arabi delle crociate, I viaggi Ibn Battuta, Risorgimento arabo, Arabeschi e studi islamici. Oltre all’opera scientifica è autore di saggi raccolti in vari volumi, per esempio Fra Mimnermo e Solone: pagine stravaganti di un arabista e L’arabista petulante.
Gli Animali Sono Immortali?
Le stupefacenti storie di animali il cui spirito è tornato a comunicare con il padrone di un tempo o a infestare i luoghi in cui abitò
Autore/i: Schul Bill
Editore: Geo Libri
traduzione di Loredana Longhini, titolo originale: Animal Immortality.
pp. 192, Milano
Che gli animali sono in grado di ragionare e di pensare possono sicuramente confermarlo tutti coloro che dividono con essi il proprio spazio domestico. C’è anche però chi sostiene che gli animali sono dotati pure di coscienza, che soffrono e amano, e, come noi, hanno persino un’anima. Chissà quante persone vorrebbero manifestare a tale riguardo il proprio scetticismo; prima di farlo dovrebbero però leggere questo libro e conoscere le storie di animali certamente un po’ speciali, ma non unici, come Tom il cane che, venuto a sapere per vie misteriose della morte del padrone, rifiutò il cibo, si intristì e infine si suicidò abbandonandosi sulle rotaie del treno; o Missie, la cagnolina chiaroveggente, in grado di rispondere a domande rivoltele in cinque lingue diverse e di prevedere l’epoca della propria morte; o il gattino che salvò un’intera famiglia dall’incendio scoppiato in casa nel cuore della notte, e il cui fantasma tornò a «fare visita» ai padroni, diversi anni dopo la morte dell’animale. Bill Schul tratta queste storie con tocco lieve e suscita nel lettore amore e rispetto per queste creature troppo spesso bistrattate e dimenticate dagli esseri umani.
Bill Schul è l’Autore di due libri di successo pubblicati in Italia: I poteri segreti delle piramidi e Le profezie delle piramidi.
Verità e Menzogna delle Emozioni – Comprendere la Nostra Sfera Emotiva
Titolo originale: Vérités et Mensonges de nos Émotions
Autore/i: Tisseron Serge
Editore: Ponte alle Grazie
introduzione dell’autore, traduzione di Chiara Golasseni.
pp. 192, Milano
«Parte delle emozioni cui pretendiamo di affidare il timone delle nostre vite, in realtà, non sono nemmeno nostre. Ma dato che niente ci consente di distinguerle da quelle che davvero scaturiscono da noi stessi, siamo tentati di accordare loro la stessa fiducia!
Il rischio è dunque quello di obbedire, a nostra insaputa, a un estraneo che abita abusivamente sotto il nostro stesso tetto… proprio quando siamo convinti di seguire un’inclinazione personale. […] Imparare a individuare tali emozioni e a liberarcene è lo scopo di questo libro.»
«Devi fare quello che ti senti»; «Segui il tuo cuore»… Le emozioni sono quanto mai di moda: ascoltarle è sinonimo di sincerità, di autenticità, di star bene con se stessi. Ma, come i pensieri, anche le emozioni possono essere indotte, represse, mascherate: in una parola, false.
Sin dal primo vagito, insieme al latte materno ciascuno di noi assimila un bagaglio emotivo che contiene l’impronta fedele della propria storia familiare. Custodito nei recessi sotterranei dell’inconscio, tale bagaglio riemerge continuamente mescolando e sfalsando i piani: capita così che dietro un’emozione che crediamo autentica se ne celi un’altra che non sappiamo riconoscere o accettare; o può accaderci addirittura di fare da cassa di risonanza a emozioni non nostre, sgorgate da una storia che non abbiamo vissuto. E in questo gioco di specchi in cui verità e menzogna si confondono, vengono spesso a galla segreti di famiglia che, invisibili all’occhio della ragione, attraversano le generazioni sul filo sottile delle emozioni. Sull’onda di un argomentare serrato e impeccabile un famoso psichiatra e psicanalista ci fornisce la chiave per la comprensione dei meccanismi sottesi al funzionamento della sfera emotiva, spiegandoci come scoprire e riconoscere le emozioni che crediamo nostre e che invece si sono impadronite di noi, e come liberarcene per dare spazio alla nostra emotività autentica e personale.
Serge Tisseron, psichiatra e psicoanalista, insegna psicologia all’Università Paris vii e ha pubblicato diverse opere sulle immagini, su fumetti, fotografia, cinema e televisione, ed è ormai considerato un esperto in materia.
La Mia Settimana con Marilyn
Titolo originale: My Week with Marilyn
Autore/i: Clark Colin
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Maria Grazia Bosetti e Raffaella Brignardello.
pp. 168, numerose fotografie b/n f.t., Milano
Nel 1956 il ventitreenne Colin Clark, fresco di laurea oxfordiana, accettò di buon grado l’incarico di “trovarobe” sul set di Il principe e la ballerina, con Laurence Olivier e Marilyn Monroe. Si trovò così a essere testimone della confusione della bellissima diva, fresca di nozze con Arthur Miller, spesso sotto effetto di psicofarmaci, perennemente in ritardo, di contro all’ossessiva puntualità dell’iperprofessionale e molto britannico Olivier. Ma soprattutto si trovò a trascorrere un’inaspettata settimana “in fuga” con Marilyn, attraverso la campagna inglese: proprio lui, il più giovane e inesperto delle tante persone che la attorniavano sul set, si era infatti guadagnato la fiducia e l’affetto dell’attrice, diventando il suo confidente, il suo sostegno, il suo alleato. E, immancabilmente, innamorandosene un po’… Nelle pagine di questo diario, dal quale è stato tratto anche il film Marilyn interpretato da Michelle Williams, Clark ci offre un ritratto intimo ed emozionante di una delle donne più desiderate e affascinanti di sempre.
Colin Clark (1932-2002), scrittore e regista britannico, ha studiato a Eton e Oxford prima di diventare assistente di Laurence Olivier e di lavorare quindi per la Granada Television. Ha prodotto e diretto oltre cento documentari d’arte negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Nel 1995 ha pubblicato The Prince, the Showgirl and Me, resoconto della vita sul set del film Il principe e la ballerina, e nel 1997 è uscita la sua autobiografia Younger Brother, Younger Son.
I Misteri della Bibbia Perduta – Le Rivelazioni e i Segreti degli Antichi Testi Sacri Esclusi dal Canone
Titolo originale: Secrets from the Lost Bible
Autore/i: Hanson Kenneth
Editore: Armenia Editore
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Flavia Vimercati.
pp. 320, Milano
Al di là dei sacri testi definiti «canonici», esiste anche un’enorme varietà di libri che la chiesa non riconosce: vangeli apocrifi, testi gnostici oppure pseudoepigrafi (cioè attribuiti a qualcuno che non ne è il vero autore), per non parlare degli scritti mistici legati alla tradizione cabalistica e dei Rotoli del Mar Morto. Si tratta di antichi manoscritti, denominati nel loro insieme la Bibbia perduta, ricchi di insegnamenti preziosi di cui i lettori sono stati privati per secoli e che da qualche anno a questa parte sono stati finalmente riscoperti e studiati con attenzione. In quest’opera l’autore, specialista in lingua e letteratura ebraica, ne rivela il contenuto e ne spiega l’importanza, ipotizzando il motivo per cui ciascuno di essi è stato occultato. Dai fogli consunti di questi antichi documenti emerge un’originaria saggezza che parla ancora agli uomini di oggi.
Kenneth Hanson ha studiato ebraico a Gerusalemme e ha vissuto per lungo tempo in Israele prima di tornare negli Stati Uniti per portare a termine il suo dottorato in ebraico e in studi mediorientali presso l’Università del Texas. Attualmente è professore di studi ebraici alla University of Central Florida di Orlando.
Isole della Mente – Gli “Idiots Savants”, Persone Straordinarie Dotate di Geniali Facoltà
Titolo originale: Extraordinary People
Autore/i: Treffert Darold A.
Editore: Pan Libri – Armenia Editore
introduzione e prologo dell’autore, traduzione di Elena Colombetta.
pp. 304, Milano
Un ragazzino che non è capace di comunicare i pensieri più semplici, ma è in grado di estrarre la radice quadrata di cifre a otto zeri nello spazio di pochi secondi.
Un giovane che ha un quoziente d’intelligenza inferiore a cinquanta, ma è capace di creare con le mani animali d’argilla che sono opere d’arte perfette in ogni minimo dettaglio.
Un ritardato mentale che è quasi cieco, ma quando prende in mano il pennello crea paesaggi che sprigionano tutto il suo talento.
Una giovane afflitta da gravi lesioni cerebrali, ma dotata di uno straordinario orecchio musicale che le permette di cantare, accompagnandosi con il piano o la chitarra, brani di musica classica e leggera.
Un uomo di trentotto anni che ragiona come un bambino di dieci e ha un vocabolario ridotto a cinquanta parole, ma porta a termine l’impresa di memorizzare i dati relativi al censimento di tutte le città statunitensi con più di duemila abitanti.
Sono questi alcuni dei personaggi che si incontrano nelle pagine di Isole della mente.
Nella mente di queste persone, afflitte dalla Sindrome del Savant, è come se si aprissero immense voragini che le privano di una parte essenziale del sé e impediscono loro di comunicare con gli altri in maniera normale, di svolgere anche le più banali mansioni del vivere quotidiano.
Ma a tali voragini si contrappongono delle isole di sapienza, sicché alla menomazione fa da contrasto una geniale abilità che può esplicarsi tanto in campo matematico, quanto nella musica, nella pittura o nel canto.
Con Isole della mente, Darold Treffert ci avvicina a storie tragiche, ma uniche nella loro straordinarietà, storie che il più delle volte vengono catalogate come «casi clinici» e come tali rimangono imprigionate in manuali di medicina illeggibili, infecondi, inumani.
Leggibile, carico di umanità, è invece questo saggio in cui Treffert non soltanto offre un illuminato contributo agli studi finora svolti sulla Sindrome del Savant, ma ci apre gli occhi sulle mille difficoltà che i malati e le loro famiglie devono quotidianamente affrontare e che soltanto con amore, determinazione e speranza possono riuscire a superare.
Darold Treffert, psichiatra, attualmente è direttore di un centro speciale per malati di mente a Fond du Lac, nel Wisconsin. Numerosi suoi articoli, nei quali ha esposto i percorsi e i traguardi delle ricerche nell’ambito delle malattie mentali, sono apparsi sulle più autorevoli riviste scientifiche americane.
La Ceramica Egizia – Dalle Origini al Termine dell’Età Tinita
Autore/i: Jesi Furio
Editore: S.A.I.E.
con un capitolo di Pierre Gilbert, prefazione di Boris de Rachewiltz, premessa e introduzione dell’autore, con 32 fotografie, 29 delle quali riproducono oggetti inediti e 14 disegni.
pp. 260, numerose illustrazioni b/n, numerose tavole b/n f.t., Torino
Il carattere di quest’opera è tutto particolare ; non arida classificazione tipografica in sterili schemi, non limitazioni d’ordine estetico, bensì psico-analisi che si affianca allo studio critico del reperto archeologico, inserendolo in un casellario di ordine superiore, quello delle «cause» più che degli «effetti». Risalire all’origine dei processi larvali operanti nel subconscio primitivo non è facile impresa, ma una volta afferrata la «meccanica» del sistema, si precisano automaticamente i dettagli. Ed acquista così valore la teoria prospettata dalli Autore che, riportando la simbologia decorativa e la morfologia delle ceramiche agli elementi archetipici, individua le origini topografiche del loro sviluppo e del loro carattere prettamente africano.
Prefazione di Boris de Rachewiltz
Premessa
Introduzione
ETÀ NEOLITICA
- Tavola cronologica delle civiltà neolitiche in Egitto
- Il Fayum
- Merimde-Beni-Salame
- El-Omari
- Deir-Tasa
ETÀ ENEOLITICA
- El-Badari
- Il vasellame
- La statuaria
- La ceramica decorata di el-Amrah (Classe C di Petrie)
- Le classi R, P B, N, F, W, L
- La ceramica decorata di Gerzeh (Classe D di Petrie)
- Stanziamenti gerzeani nel Basso Egitto
- Gerzeh
- Harageh
- Abusir el-Melek
- Maadi
ETÀ TINITA
- Le ceramiche tinite
- l vasellame
- La statuaria
- Il quartiere arcaico di El-Kab di Pierre Gilbert
Indice delle illustrazioni