Libri dalla categoria Civiltà Celtica
Laozi – Genesi del “Daodejing”
La versione critica più attendibile del Daodejing, il Classico della Via e della Virtù, finora noto come Tao-te Ching.
Autore/i: Anonimo
Editore: Giulio Einaudi Editore
a cura di Attilio Andreini, saggio introduttivo di Maurizio Scarpari, traduzione di Attilio Andreini, collana: Biblioteca Einaudi n° 192 – Filosofia.
pp. XLIV-258, illustrazioni b/n, Torino
Perchè tanto interesse per un libro che supera appena le cinquemila parole? Ebbene, il Laozi (Vecchio Maestro), secondo solo alla Bibbia per numero di traduzioni è una delle opere più importanti prodotte dall’umanità, vantando quasi un migliaio di commentari e una letteratura critica sconfinata. La sua influenza in Cina, in Asia Orientale e in Occidente è stata, ed è ancora oggi, immensa. Nonostante la brevità, il Laozi ha svolto un ruolo di primissimo piano nello sviluppo del pensiero e della cultura cinese ed è considerato da sempre il testo canonico del Daoismo. Noto ai più come Daodejing (Classico della Via e della Virtù o Classico della Via e della sua Potenza), questa gemma assoluta della letteratura di tutti i tempi si libra in una lingua asciutta e parca, che tuttavia esplode con una potenza evocativa senza pari, fino ad accarezzare le profondità abissali dell’origine del cosmo e illuminare d’incanto l’arcano assoluto, il Dao, “la Via” (il principio eterno e ineffabile che regola l’intero cosmo e da cui traggono origine il mondo e le creature tutte), che si manifesta nel mondo nella forma di De, “Virtù” o “Potenza”.
Ma perchè aggiungere un’ulteriore traduzione alle numerose già esistenti? Almeno per due motivi. Appare oggi chiaro come il Laozi appartenga a un genere letterario specifico, definibile poesia sapienzale daoista, e la presente traduzione rispetta finalmente il tono aulico e la struttura poetica che caratterizzarono l’opera. Inoltre grazie a una serie di fortunati ritrovamenti archeologici, il Laozi si trova oggi al centro di una fervida attività di studio e di rilettura della sua genesi testuale e dottrinale. I codici manoscritti di Mawangdui (200 circa a.C.) e di Guodian (300 circa a.C.) riportati recentemente alla luce aprono nuove prospettive nello studio di questa opera, presentandoci il Laozi nella sua fase “embrionale”, in una forma “fluida” e “viva”, ben diversa da quella finora conosciuta. Ciò conferma che il Laozi, così come tramandato per oltre due millenni, rappresenta il risultato di un lungo processo d’elaborazione e sintesi che ebbe inizio nel IV, forse nel V secolo a.C., condotto da generazioni di cultori delle “tecniche del Dao“. La presente traduzione è stata condotta tenendo conto di queste nuove, fondamentali acquisizioni.
Attilio Andreini, docente di Sinologia, lavora presso il Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. È autore di studi sul pensiero cinese antico, sull’epigrafia cinese e sulla natura dei codici manoscritti cinesi del periodo preimperiale.
Saggio introduttivo di Maurizio Scarpari
- Laozi
Commento filologico
Bibliografia
Benedetta Economia – Benedetto di Norcia e Francesco d’Assisi nella Storia Economica Europea
Autore/i: Bruni Luigino; Smerilli Alessandra
Editore: Città Nuova Editrice
terza edizione, prefazione di Stefano Zamagni, in copertina: Spinello Aretino (1332 ca – 1410), Storie di san Benedetto: il santo fa tornare nel manico il roncone caduto nell’acqua, Firenze, San Miniato.
pp. 120, Roma
Nella nostra società di mercato, disincantata e anoressica di ideali e di spiritualità, è molto difficile vedere nella vita economica, nelle imprese e nei mercati, qualcosa di più e di diverso da denaro e profitti. In una tale rappresentazione dell’economia quale posto hanno la gratuità, le “vocazioni”, le motivazioni intrinseche? In questo breve saggio si tenta di dare una risposta a questa domanda, nella convinzione che i carismi hanno ancora un ruolo chiave da giocare nella società contemporanea. Perché se gli esseri umani cercano la felicità, oltre i beni economici e oltre il reddito, allora i carismi sono essenziali, perché non c’è gioia senza gratuità, e non c’è gratuità senza carismi. La storia rivisitata di san Benedetto e san Francesco che gli autori narrano non può non attirare l’attenzione di tanti studiosi e operatori economici che iniziano a percepire come ci sia un modo nuovo di affrontare le problematiche economiche. Ed è questa la grande sfida che l’economia “carismatica” intende raccogliere e proporre.
Luigino Bruni è professore associato di Economia politica dell’Università di Milano-Bicocca. Per Città Nuova ha curato Economia di comunione. Per una cultura economica a più dimensioni (1999); con Vittorio Pelligra, Economia come impegno civile. Relazionalità, ben-essere ed Economia di Comunione (2002); con Luca Crivelli, Per una economia di comunione. Un approccio multidisciplinare (2004); è autore, tra l’altro, di: Economia, la felicità e gli altri. Un’indagine su beni e benessere (2004), Il prezzo della gratuità (2006).
Alessandra Smerigli, Figlia di Maria Ausiliatrice, è professore aggiunto di Economia politica presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma e insegna Economia della cooperazione presso l’Università Cattolica di Roma.
Prefazione (di Stefano Zamagni)
Introduzione
- I. – Il significato dei carismi per la vita civile ed economica
- II. – Benedetto e il ruolo del monachesimo per l’economia e per la civiltà
- III. – Francesco e la scuola francescana
- IV. – I carismi, l’economia e le sfide dell’oggi
Conclusione. Per una società dell’”e basta”
Bibliografia
Indice dei nomi
La Musica e la Magia
Titolo originale: La musique et la magie
Autore/i: Combarieu Jules
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, edizione italiana a cura di Maurizio Papini, in copertina: Giovanni Bellini (?), Orfeo (part.), Washington, National Gallery of Art (Widener).
pp. XIX-426, nn. spartiti musicali b/n, Milano
Ancor oggi vengono accampate le più varie ipotesi per spiegare come la musica sia nata. Sono tutte infondate o parziali: tranne una. Quest’una dice che, in epoche quasi immemorabilmente lontane, quando l’uomo conduceva un’esistenza poco più che ferina, il canto e la magia (nonché la religione, da questa non certo disgiungibile) erano una cosa sola. Tutta la vita era all’insegna d’un rituale magico-religioso minuziosamente regolato; di esso la musica era la componente principale, giacché in tutte le culture, per lontane che siano nel tempo e nello spazio, la musica viene considerata il più potente dei mezzi per agire sul cosmo, sui regni visibili ed invisibili, celesti ed inferi. Nelle lingue indoeuropee, le medesime radicali, i medesimi vocaboli, designavano in una il canto e l’operazione magica: cantus incantus; carmen (non dimentichiamo il moderno charme) significa, nel latino arcaico, l’illecito maleficio, il fascino.
È una visione aspra delle nostre antichissime origini. E una visione che lascia poco spazio all’estetica. È la visione che l’attuale antropologia ha fatto sua, e che viene suggerita imperiosamente dalle scienze affini o convergenti oggi pienamente sviluppate: la mitologia, la simbolica (lo studio dell’inconscio collettivo, come lo vede la scuola psicoanalitica di Carl Gustav Jung); infine l’etnomusicologia di Marius Schneider.
Jules Combarieu (1859-1916) fu tra i primi ad avanzare, e in termini rigorosamente scientifici, quest’immagine cosi poco consolante. In questo libro grande, affascinante e dimenticato egli non solo ricostruisce il quadro d’insieme che abbiamo qui esposto, ma sottopone a esame spettrografico le letterature antiche. la greca e la latina. Sotto la superficie tersa, dietro l’insuperabile sapienza formale dei poeti classici, ribolle un mondo oscuro di culti misterici ed inferi: il mondo delle plebi agricole, a loro volta eredi di stadi in cui i popoli non possedevano nemmeno stabile dimora. Nelle pagine classiche, possiamo scorgere tutto questo: basta saperle leggere, e il Combarieu lo fa per noi. Egli ci mostra come gli effetti della mentalità più antica non solo si insinuino presso i poeti greci e latini, che forse, eccetto Omero, erano già troppo civili per comprendere a fondo il fenomeno, ma persino nel Medioevo europeo, almeno fino al Mille solo superficialmente cristianizzato. Solo così possiamo comprendere passi letterari e atteggiamenti culturali che altrimenti ci apparirebbero enigmatici.
Affidato com’è all’indagine filologica del testo e del documento, questo libro conserva tutto il suo valore ed il suo fascino di classico intramontabile, benché sia cosi antico: gli studi del nostro secolo hanno solo confermato. Un’importante introduzione di Maurizio Papini !o colloca, e con esso il suo autore, nella cultura del suo tempo, e informa sui successivi risultati degli studi sull’argomento.
Fra positivismo e mitologia di Maurizio Papini
Parte prima
IL PROBLEMA FONDAMENTALE DELLA STORIA DELLA MUSICA. LE ORIGINI E LE CAUSE DEL CANTO. GENERALITÀ, DEFINIZIONI E METODO
I – Da dove viene il canto?
- L’opinione di alcuni studiosi moderni sulle origini del canto
- Opinione degli scrittori religiosi. Quel che si diceva nel Medioevo
- Fino a dove risale la «tradizione». Soluzione del problema
- Tesi sostenuta in questo libro
II – La magia
- Riti manuali e riti orali
- Il canto magico
III – I primitivi
- Cosa si debba intendere per «primitivi»
- Il primitivo e la magia musicale
- Il primitivo e la credenza negli Spiriti
- Importanza del nome degli Spiriti
- La musica: mezzo di comunicazione con gli Spiriti
IV – Il metodo e le fonti
- In qual maniera la storia permette di conoscere la preistoria
- Incantare e cantare
- L’incantesimo,
- L’ode e la formula magica
- Senso antico della parola fare
- Senso della parola mago
Parte seconda
ALCUNI FATTI, CANTO MAGICO USATO COME MEZZO DI AZIONE SOPRA IL MONDO FISICO E L’UNIVERSO MORALE
I – La pioggia e il bel tempo
- Il canto magico presso i Messicani
- Sinfonia magica per ottenere l’acqua dal cielo
- Canto magico per la pioggia tra i Cinesi
- Presso gli Indù
- Presso gli Egizi. L’inno al Nilo
- Credenza dei Greci e dei Latini
- La magia musicale e il bel tempo. Gli Indiani. Gli Orientali
- La Chiesa e il rituale romano
II – Il canto magico e la vita umana
- Il canto magico per la nascita
- Commento al canto citato
- Credenze degli antichi. Leggenda di Alcmena
- Alcune idee dei Greci sullo stesso soggetto
III – Il canto magico e l’amore
- Osservazioni generali. Una nota sopra una ipotesi di Darwin
- Il canto magico usato dagli antichi per l’allevamento degli animali
- Il canto magico e l’amore. Un testo egizio
- Il canto magico e l’amante infedele. Presso i Greci
- Il canto magico e l’amore presso i Romani
- Presso i nordici
- La serenata d’amore presso gli Indiani d’America
- Altre testimonianze dall’antichità
- Perché esistono incantesimi d’amore?
IV – Il canto magico e la medicina
- La piramide del re Unas. Canti magici contro il morso dei serpenti
- Concezione generale delle malattie secondo i primitivi
- Il canto magico e la medicina presso gli Indiani d’America
- I moderni. I Greco-Latini
- Obiezione desunta dalle iscrizioni di Epidauro. Altre testimonianze
- Il canto magico e i profeti
- Il libro di Marcello De medicamentis,
- Ancora una parola sul folklore americano
V – Il canto magico come mezzo per nuocere. Effetti diversi dell’incantesimo
- I canti di perdizione in Cina
- I canti di perdizione in America
- Canti per rendere un terreno sterile
- Il canto magico e l’amnesia
- L’incantazione omicida nella civiltà cristiana
- Effetti del canto magico sugli animali
- Effetti terribili del canto magico per gli Scandinavi
- Il canto magico e la resurrezione dei morti
- Altri effetti meravigliosi della musica
- Effetti del canto magico sugli astri
- Altre testimonianze sull’evocazione delle ombre, degli spettri, ecc.
- La liturgia romana e la magia
- I Kyrie eleison nella liturgia romana
- La musica del diavolo
Parte terza
LA MAGIA MUSICALE: TENTATIVO DI UNA SPIEGAZIONE. I RAPPORTI TRA LA MAGIA E LE IDEE MODERNE
I – La voce umana secondo i primitivi
- Credenza nelle origini divine della musica
- La voce umana secondo Egizi e Orientali
- Conseguenza delle idee primitive sulla voce umana
II – La teoria dell’imitazione nelle arti figurative e nelle arti del ritmo
- L’imitazione nelle arti figurative
- L’imitazione e le danze primitive
- Connessione di danza e canto
- L’imitazione e la musica primitiva
- Diverse forme dell’imitazione, nella magia
- La musica e l’imitazione degli stati affettivi
Parte quarta
LINGUAGGIO MAGICO E LINGUAGGIO MUSICALE
I – Il ritmo nella magia e nella musica
- La ripetizione
- Spiegazioni proposte
- Il ritmo ternario
- Il «verso» magico
- Il verso musicale
- La strofe magica e la strofe musicale
- Il ritmo ternario
- Altri numeri magici
- Trattamento di un tema dato
- Altri modi di trattare un inciso, o elemento della formula
- L’inversione
II – Le scale e la loro origine
- Le scale di sette suoni
- Le scale indiana e cinese
- Scale arabe e altre scale
- Alcune proposte esplicative per la scala eptatonica
- Importanza dei numeri per i primitivi
- Il numero sette e la numerazione popolare dell’Oriente
- La musica e l’astronomia
- Divinizzazione dei pianeti
- Ruolo dei sette pianeti nella magia
- La scala di cinque suoni
III – modi
- Le note divine
- I modi e la magia
- Modi antichi e moderni
- Sguardo d’insieme sulla storia dei modi
- Altra inferiorità dei moderni,
- Alterazione dei modi antichi
- Il nostro modo maggiore
- Il nostro modo minore
- I modi del ’600 e nell’epoca di Bach
- L’ethos dei modi
- Origini della dottrina greca intorno all’ethos dei modi
- Conclusioni sull’ethos dei modi
IV – I ritmi e il loro ethos
- L’ethos dei ritmi secondo i teorici dell’antichità
- I ritmi e il principio della mimesi
- I ritmi e la religione
- Origini della teoria intorno all’ethos dei ritmi
- L’ethos dei ritmi nel Medioevo
- I ritmi e la musica contemporanea
V – Strumenti musicali primitivi
- Rumore e musica
- Probabile ordine cronologico
- L’arpa di Sarzec
- Altri strumenti adornati con figure
- Strumenti magici fatti con crani umani
- Metodo di costruzione
- Un principio magico applicato alla costruzione degli strumenti
- Il canto magico nella natura
VI – Nascita dei generi lirici. La trenodia e il pianto di Adone
- La trenodia e le sue varie forme
- La trenodia sulla vita umana
- Altre forme della trenodia: il duetto
- Origine della trenodia sopra la vita umana
- La trenodia nella musica moderna
VII – Il peana
- Definizione
- Primi significati del termine peana
- Apollo. Tre iscrizioni attiche
- Seguito dell’evoluzione del peana
- La musica a tavola
- VIII – Il ditirambo. Teatro antico e moderno
- Le origini del ditirambo
- L’ebrietà divinizzata
- Costituzione del culto
- Il ditirambo artistico
- Il dramma liturgico in Grecia
- Il dramma liturgico nel Medioevo
- Caratteri ed evoluzione del dramma liturgico
IX – Origine dei generi lirici (seguito)
- Canti religiosi di origine magica e altri
- Canti per addormentare
- Canti di lavoro
X – Il ritornello nel canto popolare e colto
- Opinioni sulle origini del ritornello
- La magia e il ritornello
- II lirismo magico tra gli Indiani d’America
- I ritornelli magici e il lirismo greco
- I canti popolari
Parte quinta
CONSEGUENZE E SOPRAVVIVENZE DELLA MAGIA MUSICALE PRIMITIVA NEI MODERNI
I – Musica e religione
- La musica e le religioni orientali
- La musica e gli Israeliti
- La musica e i culti greci
- La musica e la religione moderna
II – La musica e l’educazione
III – I problemi dell’estetica musicale. Musica descrittiva ed espressiva
- La musica descrittiva e la magia. Il nomo pitico
- La musica espressiva
- Il problema dell’estetica musicale
- Le immagini musicali e la magia
- Esattezza delle immagini magiche e musicali. Conclusioni
Indice analitico
Avvelenatori e Avvelenati – Un Manoscritto Inedito di Epoca Rinascimentale Svela i «Segreti» dei Veleni e degli Antidoti, dell’Alchimia e della Magia…
Autore/i: Pezzella Salvatore
Editore: Grifo
unica edizione, in sovracoperta: “L’Alchimista che sovrintende alla preparazione dell’opera” (da un ms. londinese del sec. XVI).
pp. 272, numerose illustrazioni a colori e b/n, Perugia
“Pensa far l’Alchimista che cangiata
sia una forma ne l’altra e non s’avvede
ch’à Dio sol tal possanza è riservata.
Misero è ben chi à tal sciocchezze crede.
Miser chi pensa à forza di lambicchi a quel
ch’in tutto il poter nostro eccede…“.
(Antonio Fenota. Artium et medicinae doctori, Basilea 1575)
“Avvelenatori e Avvelenati”: il libro si pone come una passeggiata nella storia affascinante del “veleno” nel Italia rinascimentale delle cento repubbliche. Storia che possiede, come è noto, radici antichissime alla pari con la “medicina” e le “arti sanitarie” in genere. Il volume raccoglie le “testimonianze” della pratica di veneficio contenute nella Sacra Bibbia, nella mitologia… fino a giungere ai “veleni” utilizzati dagli imperatori romani e, più tardi, dagli speziali di epoca medievale. Il “viaggio” tra i veleni continua, attingendo i “segreti” più disparati di “ricette” e “formule” (anche di Magia), ad un manoscritto inedito di fine sec. XV, dell’Italia centrale, e che conferma, ancora una volta, come in pieno ’500 i nostri progenitori si “combattessero a suon di veleni”. Gli Aragonesi, i Borgia, GiovanBattista Della Porta, e così via: una storia costellata di sopraffazioni e delitti rimasti impuniti, a causa di un’Alchimia legata per troppi secoli al mistero e alla stregoneria!
Una particolare attenzione, nel libro, viene rivolta allo studio della “chimica tossicologica” e alle “ricerche” che, dall’800 ad oggi, hanno consentito di individuare e combattere presenze, anche minime di veleno, inoculate nell’organismo: è lo scacco matto dato dalla medicina agli “avvelenatori” di tutti i tempi! La lettura di questo antico “trattato” sull’utilizzo del veleno nell’Italia di pieno sec. XV, non mancherà di suscitare curiosità e ilarità per certi argomenti abbastanza obsoleti alla nostra mentalità di persone abituate ai “viaggi” in Internet e frastornate dalla civiltà del post-industriale! I “veleni”, proposti dall’amanuense (vissuto nel silenzio e tra i segreti della Biblioteca di Ferdinando d’Aragona) si presentano a base di animali repellenti (rospi, vipere, salamandre, ecc.), di “vegetali” (cicuta, mandragora, papavero, elleboro, ecc.), di “minerali” (arsenico di piombo, tartaro crudo, mercurio, ecc.). Veleni che furono utilizzati da personaggi, noti e meno noti, dei Regni e Ducati della nostra Penisola, in pieno ’500. Il libro contiene, posti in Appendice, numerosi “Glossari” (dei termini chimici e botanici, dei pesi e misure. ecc.), allo scopo di rendere più comprensibile una “materia” come quella dei veleni giuntaci da un lontano passato, ma che pure evidenzia alcuni interessanti aspetti di quei momenti di civiltà.
Salvatore Pezzella, paleografo e ricercatore del C.N.R. (ha portato a termine un importante censimento di manoscritti italiani secc. XIV-XVI) custoditi all’estero, nelle Biblioteche Nazionali di Parigi e di Hannover. Possiede una lunga esperienza nello studio di antichi testi medievali, rinascimentali e di epoca moderna. Alcuni suoi lavori pubblicati sono: Il dominio Visconteo in Assisi (1399-1403) dai documenti inediti della Città umbra e dell’Archivio di Stato di Milano – Roma, Ed.ni A.B.E.T.E., 1974. L’arte delle vetrate colorate e il trattato di Antonio da Pisa (sec. XIV) – Roma, Ed.ni Editalia, 1977, Magia delle Erbe, da un manoscritto inedito del sec. XVI (in tre volumi) Roma, Ed.ni Mediterranee, 1978-80. I Segreti della medicina verde nell’epoca Medicea da due manoscritti inediti (secoli XV-XVI) della città di Firenze – Assisi, Ed.ni Properzio, 1980, Astronomia e Astrologia nel Medioevo, da un manoscritto inedito della città di Firenze – Firenze, Ed.ni La Giuntina, 1982.
Nel 1984 ha ricevuto, a Milano dal Ministro per la “Ricerca Scientifica”, il “Premio” Bonomelli (medaglia d’oro) per una “ricerca” inedita su Codici-Erbari (secc. XIV-XVI).
Nel 1985, in occasione del secondo Congresso Internazionale degli Etruschi, ha pubblicato: (Iª edizione, la “Provincia” di Perugia) “Gli Etruschi testimonianze di Civiltà” (le altre due Edizioni dell’85 e ’87, sono state pubblicate dalla “Orior” di Firenze.
Nel 1987 ha dato alle stampe: “I Segreti della fronte” (Metoposcopia), da un manoscritto inedito (sec. XVI) della Biblioteca Nazionale di Parigi.
Nel 1991, per la Giostra della Quintana di Foligno, ha dato alle stampe: “Il Seicento a tavola” (an tentativo di rielaborazione e codificazione delle antiche “ricette” del territorio folignate). Nel 1993, per i caratteri della Grifo di Perugia, ha pubblicato: “Gli Erbari i primi libri di medicina“, un libro che getta finalmente un “ponte” tra la scienza del passato e quella medico-botanica dei nostri giorni. Ex Bibliotecario della Comunale di Assisi (anni 1969-75), ha collaborato, come giornalista, con la Rai-TV con “rubriche” concernenti “argomenti™ desunti da antichi testi, che ancora oggi, affascinano un po’ tutti, compreso il mondo della Scienza.
- Capitolo I – Introduzione
- Capitolo II – La natura del veleno
- Veleni per uccidere gli animali
Veleni letali - Capitolo III – Inizio del libro
Veleni e sonniferi - Capitolo IV – Astrologia e veleni
- Capitolo V – Veleni vegetali
- Capitolo VI – Veleni in polvere
Veleni inediti - Capitolo VII – Veleni chimici e magia per uccidere
- Capitolo VIII – Rimedi ai veleni di ogni natura (antidoti)
- Capitolo IX – Trascrizione del testo originale
- Capitolo X – Indice dei nomi
Glossario delle Piante e delle Erbe
Indice dei termini botanici
Glossario dei termini chimici
Indice dei termini chimici
Glossario dei termini medici
Glossario dei pesi e misure
Bibliografia
Indice analitico
La Tragedia Greca. Testimonianze Archeologiche e Iconografiche
Atti del Convegno, Roma, 14-16 ottobre 2004
Autore/i: Autori vari
Editore: Herder Editrice e Libreria – Università degli Studi Roma 3, Dipartimento di Studi sul Mondo Antico
a cura di Antonio Martina e Adele-Teresa Cozzoli, presentazione di Mario De Nonno, introduzione al convegno Roberto Pretagostini, in copertina: Cratere di Cleveland, Museum of Art 91.1.
pp. XII-456, 57 carte di tavole a colori e b/n, Roma
Sommario:
Presentazione
- R. PRETAGOSTINI, Introduzione al Convegno
- P. ANGELI BERNARDINI, Dall’Egitto ad Argo: il viaggio delle Danaidi nelle Supplici di Eschilo tra immaginazione e documento
- P. MORENO, I Sette contro Tebe da Argo a Riace
- G. XANTHAKIS-KARAMANOU, The Tegea Inscription SIG³ 1080: Remarks on the Performance of Postclassical Plays
- M. CATUCCI, La Niobe di Sofocle ed il cratere attico 2555 del Museo di Caltanissetta
- L. TODISCO, Mito e tragedia: il problema della ceramografia italiota e siceliota
- M. A. SISTO, Niobe tra tragici greci e ceramografi italioti
- R. TRAVERSA, Il cratere apulo HC 284 della collezione Cahn e la Corifea delle Coefore di Eschilo
- C. CATENACCI, L’infanticidio di Medea. Tragedia e iconografia
- D. SUMMA, Il caso Timocle: per un riesame delle fonti A.-T. COZZOLI, Il Meleagro di Euripide
- C. ROSCINO, L’attore di Würzburg
- G. CORRENTE, Tragedia attica e iconografia filaccia
- S. CARACCIOLO, L’epilogo del secondo Frisso di Euripide in un cratere a calice pestano
- G. GADALETA, Europa e il toro sulla pelike apula A 1868 del Museo Civico Archeologico di Milano
- E. MATELLI, Fonti letterarie e iconografiche: per un’analisi drammaturgica della Medea di Euripide
- R. VICCEI, Trasformazioni dei luoghi scenici nei teatri siciliani. Sulla possibilità di un contributo archeologico alla rappresentazione della tragedia greca in Sicilia
- A. MARTINA, La parodos dell’Agamennone di Eschilo e il frontone del tempio di Zeus a Olimpia: il linguaggio di Eschilo e le arti figurative
- M. BONANNO ARAVANTINOS, M, PISANI, La tomba 10 della necropoli nord-orientale di Tebe
- L. VERÌ, La Lycurgeia di Eschilo: alcune testimonianze iconografiche
Indici
Tavole
La Canoa di Carta – Trattato di Antropologia Teatrale
Autore/i: Barba Eugenio
Editore: Società Editrice Il Mulino
premessa dell’editore.
pp. 270, Bologna
Mettendo a frutto le proprie esperienze di regista e di studioso delle diverse tradizioni teatrali europee ed asiatiche, Eugenio Barba distilla in questo libro i principi transculturali che stanno alla base dell’arte dell’attore e del danzatore. Allo sguardo freddo dello scienziato si alterna quello di un viaggiatore appassionato, che rintraccia nella propria biografia e nelle storie di attori e registi del nostro secolo il valore del teatro come disciplina e rivolta. Scienza del “corpo dilatato”, l’Antropologia Teatrale studia il comportamento dell’essere umano in una situazione di rappresentazione organizzata. Non si occupa dell’espressione artistica, ma di ciò che la precede e la rende possibile. Analizza il livello pre-espressivo che è il fondamento dell’espressione. Si concentra su quegli elementi che danno efficacia alla “presenza” dell’attore o del danzatore e gli permettono di tendere e guidare l’attenzione degli spettatori. Teatro e danza, da questo punto di vista, non sono regioni separabili, come non lo sono state e non lo sono nella maggior parte delle culture sceniche, sia in quelle antiche occidentali sia in quelle asiatiche.
Eugenio Barba, regista e studioso del teatro contemporaneo, ha fondato nel 1964 l’Odin Teatret, uno dei punti di riferimento dell’arte teatrale dei nostri anni, dove ha creato, fra gli altri, spettacoli come “Ferai” (1969), “Min Fars Hus” (1972), “Il libro delle danze” (1974), “Come! And the day will be ours” (1976), “Ceneri di Brecht” (1980), “Il Vangelo di Oxyrhyncus” (1985), “Talabot” (1988), “Kaosmos” (1993). Nel 1979 ha fondato l’ISTA (International School of Theatre Anthropology).
Premessa
1. Genesi dell’Antropologia Teatrale
2. Definizione
3. Princìpi che ritornano
4. Appunti per i perplessi (e per me stesso)
5. L’energia, ovvero il pensiero
6. Il corpo dilatato. Appunti sulla ricerca del senso
7. Quel teatro non fatto di pietre e mattoni
8. Canoe, farfalle e un cavallo
Indice analitico
Vita Carismatica – Spunti di Riflessioni
Autore/i: Dupuy Ancillotti Jacqueline
Editore: Edizioni Paoline
unica edizione, presentazione del cardinale Ugo Poletti, introduzione dell’autore.
pp. 208, Cinisello Balsamo
«In ogni tempo lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa carismi o doni senza numero, diversi secondo le molteplici necessità spirituali del popolo di Dio, continuamente in lotta contro le forze del male mentre cammina faticosamente verso la casa del Padre: la vita eterna nel pieno della sua Beatitudine. Il Rinnovamento Carismatico, ormai operante nelle comunità cristiane come movimento di fedeli che si mettono in atteggiamento di docilità allo Spirito nella preghiera e nella testimonianza della vita quotidiana, è un dono dello Spirito Santo alla Chiesa. Da circa vent’anni opera anche nella Chiesa diocesana di Roma, dapprima come seme nascosto e oggi come virgulto vigoroso che comincia a portare i suoi frutti di vita.
Il presente volume ne illustra, sulla base dell’esperienza romana, il contenuto, lo spirito, le caratteristiche e costituisce nutrimento e stimolo non solo per i partecipanti al Movimento, ma anche per coloro che, con animo sereno, vi si volessero accostare. Maria santissima, la piena di grazia e madre della Chiesa, ottenga umiltà e docilità di spirito a coloro che si sentissero chiamati a partecipare all’apostolato del Rinnovamento Carismatico Cattolico» (Dalla Presentazione del cardinale Ugo Poletti).
Jacqueline Dupuy Ancillotti è nata a Parigi nel 1927. Fin dal 1971 fu tra gli iniziatori del Rinnovamento Carismatico in Italia. Nel 1973 diede vita, assieme a suo marito, al «Gruppo Maria» di cui una parte divenne, nel 1976, «Comunità Maria». È anche fondatrice, con altri cinque fratelli, della «Comunità Gesù Risorto», ultimo frutto della sua esperienza carismatica vissuta in questi anni.
Presentazione, del card. Ugo Poletti
Introduzione
1. LO GUARDO E LO AMO
- La vita carismatica
- Lo sguardo di Gesù
- La conversione del cuore
- Una creazione nuova
2. LA PREGHIERA DI MARIA NELLA COMUNITÀ
- «Ascolta Israele…»
- «Venne poi il giorno di Pentecoste»
- «Vidi un nuovo cielo e una nuova terra»
3. ACCLAMATE DIO CON VOCI DI GIOIA
- Lodate il Signore nel suo Santuario
- Acclamate al Signore voi tutti della terra
- Il Signore regna, si ammanta di splendore
- Dal profondo, a te grido
- Comunità di lode
4. CON LUI SIETE RISUSCITATI
- Io sono con voi fino alla fine del mondo
- L’esperienza della risurrezione
- L’incontro personale con Gesù
- Ma portiamo questo tesoro in vasi di creta
- Lazzaro vieni fuori
- La risurrezione continua
- La risurrezione comunitaria
5. E STATO PRECIPITATO L’ACCUSATORE
- Dio è luce e in lui non c’è tenebra
- Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche
- L’Accusatore dei fratelli
- L’Accusatore di noi stessi
- L’Accusatore di Dio
- Il principe di questo mondo
- È stato precipitato l’Accusatore
- La giusta relazione con Dio
- Esultate dunque o cieli!
6. IL CARISMA DELLA COMUNITÀ
- Il cammino verso l’unita
- Vi darò un cuore nuovo
- La verità tutta intera
- Metterò le mie leggi nella loro mente
- Lo Spirito ha desideri contrari a quelli dell’egoismo
- Uno solo è il corpo
- La gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro
- Perché siano come noi una sola cosa
- Io in loro e tu in me
- a) Il carisma del si
- b) Cristo si fa spazio liberandoci e guarendoci
- L’amen di Gesù in croce
- Perché siano perfetti nell’unità
- Perché il mondo creda…
7. CI PARLA DAVVERO IL SIGNORE?
- Dio disse
- Ascolta Israele
- Il Verbo si fece carne
- Egli vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto
- L’ispirazione dello Spirito
- Il Signore parla al cuore
- I falsi profeti
- Una cornice di superstizione
- A voi Dio rivela i misteri del suo regno
8. ANNUNCIATE IL MIO VANGELO
- Lo Spirito del Signore è sopra di me
- Ai poveri è annunziata la buona novella
- L’Annuncio
- La testimonianza
- Convertitevi e credete al vangelo
- Il seminatore uscì a seminare
- Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio
- Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo
- Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina
- Il messaggio del regno di Dio sarà annunciato in tutto il mondo; tutti i popoli dovranno sentirlo
9. GUARITE I MALATI
- Il regno di Dio è in mezzo a voi
- Tutta la creazione geme e soffre
- Ecco, io faccio nuove tutte le cose
- Vide una grande folla e senti compassione per loro
- Da lui usciva una forza che sanava tutti
- Gesù andava per tutte le città… curando ogni malattia e infermità
- Il Padre mio opera e anch’io opero
10. CACCIATE I DEMONI
- Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra
- Chi non è con me è contro di me
- Il combattimento spirituale
- La comunità regno di Dio
- Vigilate e pregate
11. TU SARAI UNA BENEDIZIONE
- Lodate il Signore, popoli tutti
- «Posa la tua mano sopra di lui…»
- Nella Scrittura
- «Se due di voi s’accorderanno per chiedere qualunque cosa…»
- Perciò chi crede è messo nella giusta relazione con Dio
- La luce trasforma cid che illumina
- Unanimi e concordi
- Nella Chiesa
- L’albero si riconosce dai frutti
- Nella comunità
12. ECCOMI!
- L’ubbidienza umana
- L’ubbidienza di Gesù
- L’ubbidienza Carismatica
- L’ubbidienza che salva il mondo
- L’ubbidienza all’amore
- Lo Spirito ha desideri contrari a quelli della carne
- Fate tutto cid che egli vi dira
- Siate sottomessi gli uni agli altri
- Guidati dallo Spirito che rinnova la faccia della terra
13. NELLA CITTÀ AMATA MI HA FATTO ABITARE
- Dall’eternità sono stata costituita
- In principio era il Verbo
- Ciò che abbiamo udito, ciò che abbiamo visto con i nostri occhi
- Il banchetto della Sapienza
- Siamo passati dalla morte alla vita perché abbiamo amato i fratelli
- Ci ha dato la piena Sapienza
14. IL CARISMA DI MARIA
- L’anima mia magnifica il Signore
- Il mio Spirito esulta in Dio mio salvatore
- Perché ha guardato all’umiltà della sua serva
- D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata
- Grandi cose ha fatto in me
- l’Onnipotente
- E Santo è il suo nome
- Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono
- Ha spiegato la potenza del suo braccio
- Il mistero di Maria
- Il regno di Dio è in mezzo a voi
- Chi è mia madre?
15. FALLIMENTO E RISURREZIONE
- Nelle tue mani consegno il mio spirito
- Risuscito
- La vita nuova
- Voi siete il Corpo di Cristo
16. ACCOGLIERE LA VITA ETERNA
- Il fiume della vita
- Il fiume della vita ci apre al nostro mistero
- Il cibo divino
- Ecco sto alla porta e busso
- Se uno mi sente…
- La nostra mente tende a fare di Dio una riduzione umana
- La giusta relazione
- L’accoglienza carismatica
- La tua fede ti ha salvato
- Camminare sulle acque
- Cristo dai tanti volti
- Le nozze
17. LA VIA DELLA GUARIGIONE
- Se tu conoscessi il dono di Dio
- Gesù lo toccò con la mano e gli disse: «Si, lo voglio, guarisci…»
- Va’, e non peccare più
- a) Guarigione della memoria
- b) Guarigione del carattere
- Ci ha predestinati a essere suoi figli
18. ADORATORI DI DIO IN SPIRITO E VERITÁ
- Una scala poggiava sulla terra mentre la sua cima raggiungeva il cielo
- Lo Spirito di verità vi condurrà alla verità tutta intera
- Vidi ancora una grande folla
- La voce che avevo udito prima forte come uno squillo di tromba mi disse: Sali quassù
- Santo, Santo, Santo
La Bibbia del Diavolo – Manuale per Leggere il Futuro con le Carte
Autore/i: Caminito Claudia
Editore: Napoleone Editore
prefazione di Lucia Alberti.
pp. 160, nn. illustrazioni b/n, Roma
Il libro spiega tutto sulla cartomanzia: le sue origini, la storia dei cartomanti famosi, cosa bisogna fare per avere successo. Chi inizia a leggere il volume avvertirà una curiosità sempre più acuta e alla fine gli verrà una gran voglia di provare. Può darsi che si scopra delle doti mai intuite prima e il mazzo di carte può diventare l’amico al quale chiedere consiglio all’inizio di una giornata faticosa, o alla vigilia di una decisione che potrebbe trasformare la propria esistenza.
Con il tempo si acquisterà una sempre maggiore fiducia e famigliarità con questo mezzo che finirà con l’aiutare a vivere.
Quando il vostro rapporto co le carte sarà così intimo e amichevole, potrete anche aspirare a diventare un cartomante famoso; ma sarà soprattutto a voi, più che agli altri, che le carte daranno quella consolazione e quella sicurezza così necessaria per combattere un mondo sempre più caotico.
PREFAZIONE
Prima parte
IL DESIDERIO DEL FUTURO
- La notte dei tempi (ovvero: Piccola storia delle origini)
- Leggenda Pazza
- Le carte Cambiano volto
Seconda parte
LA DIVINA MAGIA
- L’anticamera dell’oracolo
- Il mazzo del destino
- Impariamo a conoscerle una per una
- Le magiche regole
- 1) la consacrazione
- 2) gli antichi precetti
- Identikit del Cartomante
- Il Cartomante oggi
- 1) un decalogo
- 2) un altro decalogo
- La formula Magica
- Mettiamci a tavolino
- I giochi per il cuore
- I giochi per gli affari
- I piochi per la Salute
- I giochi per tutti
MADAME DE THEBE LE CARTE FA…
CONCLUSIONE
BIBLIOGRAFIA
Il Mistero della Carità di Giovanna d’Arco
Titolo originale: La Mystère de la charité de Jeanne d’Arc
Autore/i: Péguy Charles
Editore: Editoriale Jaca Book
terza edizione, prefazione di Giovanni Bogliolo, traduzione di Mimmi Cassola.
pp. 160, Milano
Mistero della fede, e non nel senso che la fede di Giovanna attinga al mistero, giacché, come spiega Peguy al suo ottuso censore Laudet, «la questione della fede, di credere o non credere, non solo non si poneva per una santa come Giovanna d’Arco, ma neppure per gli altri, per tutta la cristianità» di quel «rude e tenero» quindicesimo secolo. Mistero della fede, nel senso che solo la fede può spiegare le accensioni e le conquiste delle altre due virtù teologali: la carità che sboccia genuina e incrollabile dalle ceneri dell’orgoglio di Giovanna, la speranza che, contemplata e «per così dire sperata» nel Portico del mistero della seconda virtù, si incarna nella serena infanzia del Mistero dei santi innocenti; nel senso che la presenza dell’eterno in ogni frammento del tempo, la connessione profonda tra il terrestre e il divino sono qui illustrazioni del dogma dell’incarnazione; nel senso infine che la storia, anziché parlare il linguaggio umano dell’evoluzione e del progresso, si fa specchio nella comunione dei santi e disegna, nell’imitazione di Cristo e nella preghiera, il duplice, opposto e complementare itinerario della salvezza.
(Dalla presentazione di Giovanni Bogliolo)
Charles Pierre Péguy nasce ad Orlèans nel 1873; qualche mese dopo suo padre muore in seguito alle ferite riportate nella guerra 1870-71 e la madre per mantenere la famiglia eserciterà il mestiere di impagliatrice di sedie. Nel 1885, grazie ad una borsa di studio, entra al liceo di Orlèans, poi, nel 1891al Lakanal di Sceaux. Presumibilmente in questo periodo abbandona la pratica della religione. Trasferitosi a Parigi è ammesso nel 1894 all’École Normale dove si crea un circolo di amici, fra cui Marcel Baudouin, Joseph Ltte, i due Tharaud. Tornato in Orlèans fonda un gruppo socialista e inizia a scrivere. Nel 1897 sposa Charlotte Baudouin, sorella di Marcel, e pubblica il primo libro, Giovanna d’Arco. Negli anni seguenti lascia definitivamente l’università, scrive manifesti di ispirazione socialista, pubblica i «Cahiers de la Quizaine» e continua a scrivere. Del 1908 è la confidenza all’amico Lotte sulla ritrovata fede religiosa.
Il 4 agosto 1914, con il grado di tenente, parte per il fronte. Vi morirà il 5 settembre, primo giorno della battaglia della Marna, presso Villeroy, dove è sepolto nella Grande Tomba insieme a moltissimi commilitoni.
L’Egitto Interiore o le Dieci Piaghe dell’Anima
Titolo originale: L’Égypte intérieur ou les dix plaies de l’âme
Autore/i: de Souzenelle Annick
Editore: Servitium Editrice
introduzione dell’autrice, traduzione dal francese a cura di M. Patrizia Persico.
pp. 168, Gorle (BG)
Alla luce della psicologia del profondo, della tradizione cristiana e della meravigliosa ricchezza della lingua ebraica, il libro dell’Esodo, che per molti poteva costituire niente più del racconto leggendario dell’uscita dall’Egitto del popolo ebraico, si rivela in queste pagine invece un autentico libro per la vita.
Le cifre divengono simboli, le parole e nomi rivelano tesori di senso: così le dieci piaghe che si abbattono in successione sul paese d’Egitto per obbligare il faraone e lasciar partire il popolo ebreo sono per l’uomo altrettante prove o passaggi sul cammino della pasqua interiore.
La Sapienza è “sapida”, salata. Il sale preserva dalla corruzione; sostiene la fatica; fa sciogliere la neve, l’’acqua cristallizzata che non può più scorrere; allontana parassiti come le sanguisughe. Basta un pizzico di sale per “dare sapore” a grosse quantità d’acqua o di materia… E, quando viene a contatto con l’acqua, subito si discioglie e per così dire “scompare”, ma così tutta l’acqua è salata.
Sale-Sapienza, dunque, come simbolo della “qualità”, di quel senso nascosto e indicibile che può apparire in molti modi, in luoghi e tempi infinitamente diversi, e che pure è sempre riconoscibile, permane inesauribile. La Sapienza si trova soprattutto nelle piccole cose, a differenza della conoscenza – che ama la grandezza, l’espansione si trova lontano dai rumori, si trova ovunque; ma non è un oggetto esterno, addizionabile, accumulabile. E sempre semplice, e la sua trasparenza dipende dalla trasparenza di chi la cerca. Se non la si trova, e perché la si cerca non tanto nel luogo sbagliato, ma nel modo sbagliato.
Il Sale della Terra: una collana di testi – saggi, diari, racconti, lettere, poesie – dell’oriente e dell’occidente, uniti da un “filo” nascosto, da un ‘sapore’ sottile ma preciso, per tutti coloro che amano la Sapienza.
In essa c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amate del bene, acuto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, senz’affanni, onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi…».
Annick de Souzenelle nata all’indomani della prima guerra mondiale, ha conosciuto un’infanzia segnata dai finali sussulti di quel “terremoto”.
La vita delle persone adulte che vede le sembra assurda: assurda quel- la degli uomini che non fanno riferimento se non alle ore gloriose delle trincee; assurda la vita delle donne confinate nei domestici rifugi. «Queste persone sono come foglie morte» scoprirà un giorno: «Bisogna che venga un forte vento perché abbiano l’illusione di vivere».
Decide allora di “vivere davvero”: e la lunga ricerca di senso la conduce a scuotere l’albero della “tradizione” che le è stata proposta per verificarne i frutti che non le sembrano affatto giusti. Ricerca di senso, ricerca della tradizione, delle origini e del compimento…
Annick de Souzenelle entra nel cammino che la conduce verso il cristianesimo ortodosso d’occidente. Impara l’ebraico e a vivere nel giudeo-cristianesimo. Aveva prima studiato matematica e scienze umane; è diplomata infermiera e ha svolto la professione di anestesita per sdiocanentere, poi ha esercitato la psicoterapia per risvegliare…
Dedica la sua “terzaetà” a insegnare ciò che ora va rielaborando come proposta di un’antologia che rimetta l’uomo nella dinamica del suo compimento divino.
Introduzione
- Le due pasque
- La discesa in Egitto
- II rivolgimento
- «La prima piaga: le acque mutate in sangue
- «la seconda piaga: le rane»
- «La terza piaga: il parassita»
- «La quarta piaga: l’insetto»
- «La quinta piaga: la peste»
- «La sesta piaga: la lebbra»
- «La settima piaga: la grandine»
- «L’ottava piaga: la cavalletta»
- «La nona piaga: le tenebre»
- «La decima piaga: la morte dei figli primgeniti e dei primogeniti degli animali»
- «Il passaggio del mar Rosso»
- «Il riso»
Il Libro Sacro del Prodigioso Spaghetto Volante
Titolo originale: The Gospel of the Flying Spaghetti Monster
Autore/i: Henderson Bobby
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, avvertenza dell’autore, traduzione Marco Lunari, collana: Strade Blu.
pp. 192, nn. illustrazioni b/n, Milano
Nel giugno del 2005, Bobby Henderson (laureatosi in fisica presso l’Oregon State University) scrisse una lettera aperta al Consiglio per l’istruzione del Kansas per dare un’adeguata risposta alla surreale decisione di insegnare, nei corsi di scienze, il creazionismo come alternativa all’evoluzionismo. La sua richiesta era molto sensata, quasi ovvia: chiedeva che al Pastafarianesimo venisse dedicato lo stesso tempo assegnato alla spiegazione della creazione di religioni più tradizionali.
Cos’è il Pastafarianesimo? Mmmmm… Curiosa domanda. Esso – come meglio e più diffusamente spiega la voce “Pastafarianesimo” su Wikipedia, l’enciclopedia libera – riunisce i seguaci del Prodigioso Spaghetto Volante. Alla base di questa religione ci sono pochi, semplici e ragionevolissimi principi:
- L’Universo è stato creato da un invisibile e non rilevabile Prodigioso Spaghetto Volante. Tutte le prove che sostengono l’evoluzione sono state intenzionalmente impiantate da questo essere.
- Il riscaldamento globale, i terremoti e gli uragani e gli altri disastri naturali sono conseguenza diretta della continua diminuzione del numero dei pirati che, più o meno ubriachi, si aggirano sui loro vascelli per i sette mari, in genere con un occhio coperto da una benda. Nel libro potete voi stessi verificare questo fatto grazie a un grafico che dimostra la proporzionalità inversa tra il numero dei pirati e la temperatura globale sulla base di dati rigorosi e incontrovertibili. I pirati sono esseri divini assoluti, i Pastafariani originali. La loro moneta di criminali malvagi è stata diffusa da religioni concorrenti solo per gettare discredito.
- Bobby Henderson è il profeta di questa religione, i cui adepti sono tenuti a indossare abiti pirateschi. Come c’era da aspettarsi, questa religione ha avuto larga diffusione su internet riunendo molti seguaci del Prodigioso Spaghetti Volante (che si fanno chiamare “Pastafariani” che rivendicano di essere stati toccati dalla “SuaPappardellosa Appendice”.
Dopo la lettura di queste pagine anche voi potrete conoscere meglio (e perchè no? aderire a) quella che si sta rivelando una delle religioni di maggior successo degli ultimi anni (forse anche grazie al fatto di essere dotata di un paradiso popolato da spogliarelliste e dove la birra scorre a fiumi).
Un’ultima informazione: come si può facilmente dedurre da ciò che ha supportato e supporta l’insegnamento delle teorie non evoluzionistiche, anche George W. Bush è un sostenitore del Pastafarianesimo.
…Dopo tante insalate russe teologiche, la nuova religione degli spaghetti volanti… (Piergiorgio Odifreddi)
Che dire di Bobby Henderson? Si è laureato in fisica all’Oregon State University (ehi ma ’sta roba l’ho già letta da qualche parte!!!) ed è il profeta del Pastafarianesimo (anche questo non è qualcosa di proprio inedito, direi…).
Avvertenza
Cari amici…
Gli errori della scienza
- Abbiamo bisogno di teorie alternative
- Un punto di vista alternativo
- Verso una nuova superscienza
- Perchè la teoria dell’evoluzione è sbagliata?
- Un punto di vista alternativo
- Il PSV e il Disegno Intelligente. Un’alleanza improbabile
- Un esperimento sulla comunione
- Teoria unificata degli spaghetti
- Altre prove
- Perchè i Kiwi non volano?
Cos’è il Pastafarianesimo
- Breve storia del mondo
- Momenti salienti nella storia del pastafarianesimo
- Bobby Henderson messo alle strette
- CFVP?
- Il Sacro Spaghetto
- Una storia dell’eresia
Propaganda
- Come diffondere il pastafarianesimo
- Materiale per la propaganda
- Bottino
- La raccolta fondi
- Le nostre feste
- L’Istituto per l’Illuminazione
- Una nota finale da Bobby Henderson e i suoi amici
Ringraziamenti
Le Comunicazioni di Massa – Problemi e Prospettive
Autore/i: Autori vari
Editore: Franco Angeli Editore
a cura di Marino Livolsi, testi di: Binsky, Cesareo, Chaney, Crothers, Pollock, Guidetts, Livolsi, Markl, McCron, McQuail, Rositi, Vreg, in copertina: disegno di Douglas Florian per Introduction to Management Science, Prentice-Hall, Inc.
pp. 184, Milano
Come muteranno il ruolo e le funzioni dei mass media nel prossimo futuro? Quali cambiamenti l’introduzione e la diffusione delle tecnologie elettroniche provocherà nel campo dell’informazione scritta e parlata? Quali riflessi si produrranno nei livelli di maturazione e di partecipazione sociale e politica delle più vaste cerchie di fruitori? Questi ed altri sono gli interrogativi alimentati dall’osservazione dell’aspra lotta che ormai da anni contrappone, nella stampa come nella radiotelevisione, i principali gruppi rivali in Italia e all’estero. L’acceso interesse verso l’industria dell’informazione e dello spettacolo si giustifica infatti coll’importanza del ruolo che i mutamenti tecnologici in atto lasciano prevedere per il settore nel prossimo futuro. Al di là dei caratteri più contingenti di tali vicende, impellente è quindi la necessità non solo di delineare i probabili esiti di tale evoluzione, ma di prevederne e se caso controllarne le conseguenze sui modi di vita e le relazioni sociali. Come i saggi contenuti in questa raccolta testimoniano, il crescente deterioramento dei contenuti, dei generi e dei linguaggi dei mezzi di comunicazione di massa (sempre più alla ricerca del sensazionalistico e dello spettacolare fine a se stesso) è un momento della più vasta crisi che coinvolge la nostra società, in cui la progressiva distruzione dei valori tradizionali ha creato un vuoto tradottosi sinora in un’estrema frammentazione dei comportamenti individuali. Tali tendenze all’effimero e al provvisorio – vissute in una dimensione strettamente privatistica ed espressione di una drammatica incapacità d’attribuire un qualche senso al caotico fluire delle esperienze individuali – trovano però ampio sostegno nei mezzi di comunicazione di massa, la cui influenza nella fase attuale della nostra vita collettiva va quindi responsabilmente valutata. A questo sono dedicati i contributi qui raccolti, che si offrono alla riflessione non solo degli “addetti ai lavori”, ma anche di quanti (operatori sindacali, responsabili di organizzazioni politiche, di enti pubblici ecc.) possono contribuire a modificare le tendenze in atto, orientandole in senso più consono agli effettivi bisogni di partecipazione e di maturazione collettiva presenti nella nostra società.
M. Livolsi (n. 1937) è ordinario di istituzioni di sociologia alla Facoltà di sociologia di Trento. Ha pubblicato numerosi lavori nel campo della sociologia delle comunicazioni di massa. Segretario del “Research Committee on Communications, Knowledge and Culture” dell’International Sociological Association.
Introduzione
Per una teoria delle comunicazioni di massa, di Marino Livolsi
Parte I – Per un nuovo approccio teorico alle comunicazioni di massa
- Premessa
- Prospettive alla ricerca sui mass-media, di Denis McQuail
- La “forma d’apparato” nel sistema delle comunicazioni di massa, di Giovanni Cesareo
Parte II – Per una diversa metodologia nello studio delle comunicazioni di massa
- Premessa
- Novità, trasformazioni e sistema nel campo delle comunicazioni di massa, di Franco Rositi
- Sociologia, comunicazione e studi culturali. Una sommessa arringa a favore di una reintegrazione, di Kark-Peter Markl
- Mass-media, crisi e mutamento politico: un approccio comparato, di John Crothers Pollock e Christopher L. Guidetts
- “Voce del popolo”: documentazione e comunicazione di massa, di David Chaney
Parte III – Alcune proposte di una politica culturale nello studio delle comunicazioni di massa
- Premessa
- Comunicazioni di massa e azione sociale delle masse, di Lothar Bisky
- Partecipazione politica e sistemi di comunicazione, di France Vreg
- La ricerca nelle comunicazioni di massa: l’esempio dell’International Association for Mass Communication Research, di Robin McCron
Il Divenire dell’Uomo – Progetto Cristiano e Progetto Marxista
Titolo originale: Le devenir de l’homme
Autore/i: Coste René
Editore: Città Nuova Editrice
prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione dal francese a cura della Redazione di Città Nuova Editrice.
pp. 324, Roma
Cosa è l’Uomo? Ecco l’interrogativo di sempre divenuto cruciale ai nostri giorni sotto la duplice spinta di due «correnti» antropologiche egualmente totalizzanti – due Weltanschauung, come si è soliti dire il cristianesimo e il marxismo, entrambi impegnati a definire I’uomo secondo un proprio progetto.
Da tutte e due le parti, all’interno di complessi movimenti storici, si formula un certo «divenire dell’uomo» e se ne enunciano le modalità di realizzazione. Qui la visione è quella di un cristiano – Renè Coste, affermatissimo conoscitore della problematica marxista a livello mondiale – che però fa sue le preoccupazioni e le attese del progetto marxista, in un confronto sereno è senza veli, tale da non alimentare illusioni di facili connubi tra le due visioni del mondo e dell’uomo e soprattutto evidenziando la «assoluta novità di umanità» introdotta da Gesù Cristo nella storia, purché si abbia il coraggio di testimoniarla davanti ai nostri contemporanei.
Quali le possibilità di incontro e d’intesa tra i due umanesimi? Quali i rischi sul fronte della verità che non può essere compromessa da illusori connubi?
Il vero problema forse non è qui; quel che urge è una convergenza indiscussa sull’uomo, in cui tutti si può e si deve essere d’accordo.
Prefazione
Introduzione – Che cosa è l’uomo?
- La domanda fondamentale
- Questo dibattito da sé a sé
- Non è un paragone quello che facciamo
L’autocostruzione dell’uomo
- Un’antropologia materialista ed atea
- Un’antropologia del lavoro
- Un’antropologia della prassi
- Un’antropologia del desiderio e del sogno
L’uomo immagine di Dio
- «Facciamo l’uomo a nostra immagine»
- Un’antropologia integrale
L’individuo sociale
- Un nodo di rapporti sociali
- Controversie sulla soggettività
- Una teoria marxista della personalità
L’uomo fraterno
- La carità come prassi
- Una teologia del lavoro
Alienazione e finitudine
- Le vicende del concetto di alienazione
- La finitudine umana
Il peccato e la grazia
- La creazione e la caduta
- Il peccato e la redenzione
- Miseria e grandezza dell’uomo
L’autoliberazione dell’uomo
- Messianismo del Proletariato o Proletariato-Prometeo?
- Scienza e speranza marxiste
Liberazione e salvezza
- L’uomo liberato in Gesù Cristo
- L’uomo che ha superato le tentazioni
- L’uomo delle Beatitudini
Dal regno della necessita al regno della libertà
- L’individuo integrale
- L’uomo pluridimensionale
Gesù Cristo: l’Uomo perfetto
- Uomo perfetto
- Centro di tutto
- La vera umanità
Conclusione – La speranza o il canto del mondo
La Grande Minaccia – L’uomo di Hiroshima – Il grande carnaio
- La fine di tutto
- L’Uomo in gloria nella pace
- L’Acqua e il Fuoco
- Champagne
- Conquista dello spazio
- La Poesia
- «Ornamentos sagrados»
Bibliografia e indici
Bibliografia
Indice dei nomi
Saper Perdere
Autore/i: Lubich Chiara
Editore: Città Nuova Editrice
nuova edizione riveduta, premessa dell’editore.
pp. 128, Roma
Breve raccolta di pensieri, meditazioni, impressioni su spunti della vita cristiana, il cui forte titolo, di sapore evangelico, attinge ad una verità più volte richiamata: «Chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà» (Mt 16, 25). Una prospettiva di grande impegno spirituale, che sintetizza lo stato d’animo di Colei che, sotto la croce del Figlio, ha dovuto e saputo «perdere» più di qualsiasi altra creatura al mondo, Maria Desolata.
Chiara Lubich, Fondatrice e Presidente del Movimento dei Focolari, ha scritto numerosi libri, tradotti in più di venti lingue, dove i molti temi della vita spirituale, secondo la più genuina tradizione cattolica, sono rivisitati con originalità di prospettiva e ruotano attorno al valore altissimo dell’unità. Una importante raccolta di tali opere è quella degli Scritti spirituali (4 voll.): L’attrattiva del tempo moderno, L’essenziale di oggi; Tutti uno; Dio è vicino. Tra i volumi più recenti: In cammino col Risorto; Parola che si fa vita; Cristo dispiegato nei secoli: Scrivere il Vangelo con la vita (con testimonianze da tutto il mondo). Numerosi sono i riconoscimenti anche in campo internazionale per l’opera che Chiara Lubich ha svolto sia nella vita ecclesiale che nel cammino ecumenico e nel dialogo interreligioso. Ricordiamo il Premio Templeton per il progresso della religione (Londra 1977); la «Targa Cateriniana» (Siena 1987) per il suo impegno nella Chiesa; il Premio «Festa della pace» di Augsburg, assegnatole nell’88; il «Sigillo della Città di Trento» (1995), luogo in cui «si è manifestato il carisma dell’unità».
Premessa
- Per me
- Laica come not laici
- Ciò che rimane
- Che vuoi che ti chiediamo?
- Se vivessimo le beatitudini
- Adorare
- E il «come» che conta
- Con trasparenza maggiore
- Cristiani e no
- Trovi il tutto
- Mutamento
- Coi piedi per terra
- Un protettore
- Un’intera famiglia divina
- Il cristiano vero
- Spostare le montagne
- Lo stile del Vangelo
- La «Populorum progressio»
- Un’opera come le altre
- Te l’ha affidata Gesù
- Testimonianza sempre attuale
- Nutrirci della Parola
- La virù che non inganna
- L’«eureka!»
- Se fosse l’ora dell’osanna
- Amare la croce
- La pienezza dell’amore
- È illusione
- Essere vivi e crederci semimorti
- Ritrovare nelle esatte proporzioni
- Pianse
- La passione per la Chiesa
- Il solo grande unico amore
- Preghiera e penitenza?
- Perfetti nell’amore
- Vuol darci il Paradiso
- Non voglio rassegnarmi
- Due grandi amori
- Quale sorte!
- Moriremo con te
- «Stabat» impotente
- La vita è dura
- Un santo eccezionale
- C’è un altro mondo
- Senza accettazione di persone
- Lo splendore d’una scoperta
- Tu santifichi
- Chi ha visto di più
- Due cuori
- Nostalgia di Paradiso
- Una base comune
- Se ce l’hanno con te
- Molti uno
- Il mondo non Capirà mai
- Non si puo prescindere
- La confidenza
- Vede più lontano
- Un cuore di carne
- Cuore per cuore
- Dimenticarsi
- Quel bambino!
- Si vede
- Siete dèi
- Innamorati di Dio
- Scomparso?
- Lui è la Via
- Lastrada maestra
- Come dar gloria a Dio?
- Saper dare
- In Cristo Vita
- In Cristo Verità
- Esame
- Compiere
- I misteri
- Tener il cuore
- Quale maestà
- Leader-Pastore
- Pregate cosi
- I silenzio
- La nostra ora
- In opposizione
- La felicità
- Opere che durano
- Grazie
- Non fermarci a considerarli
Note
Il Libro della Virtù e della Via – Il Te-Tao-Ching Secondo il Manoscitto di Ma-Wang-Tui
«Sapere di non sapere è cosa superiore. Non sapere di non sapere è un male»
Autore/i: Lao Tzu
Editore: Editoriale Nuova
cura e prefazione di Lionello Lanciotti.
pp. 118, Milano
Il libro della virtù e della via è il più noto testo taoista. La versione che presentiamo è la prima, in Occidente, a valersi del manoscritto più antico del Tao-te-ching, per molti aspetti diverso da quello tradizionale. Siamo quindi di fronte più che a una rilettura, a una scoperta, che fa della traduzione di Lionello Lanciotti un avvenimento culturale. L’opera, che proietta intense suggestioni anche sul nostro mondo, ci viene mostrata in una nuova luce, dove il significato s’intuisce nei percorsi del paradoso. Perchè il Tao, primo principio creatore dei diecimila esseri, fra i quali l’uomo ne rappresenta uno soltanto, non può essere definito. Tao è l’insieme di essere e non-essere, di maschile e femminile, di luce e d’ombra; è l’armonia di tutti i contrasti. Non lo si può raggiungere con lo studio, con il ragionamento, nè – soprattutto – con l’azione. L’individuo dovrà agire, distaccarsi dal contingente, rinunziare alle ambizioni. Solo cosi si raggiunge l’autentica immortalità.
Lao-tzu, il pensatore al quale era attribuita l’opera, è un personaggio del tutto leggendario. Scarse le notizie biografiche su di lui, frutto dell’incontro tra tarda agiografia e allusioni simboliche. Sarebbe nato vecchio, come starebbe a indicare il suo stesso nome, che significa «Vecchio maestro». Altri ci narrano di un suo incontro con un più giovane pensatore, Confucio, il quale avrebbe reso omaggio a chi era tanto più grande di lui. Se un Lao-tzu realmente visse, dobbiamo collocarlo intorno al III secolo a. C. Nel 1973, durante scavi archeologici condotti in Cina nella provincia dello Hunan, furono scoperti alcuni manoscritti taoisti. Tra di essi, quello dal quale è stata tratta questa versione. Risale intorno al 206 a.C., ed è quindi il più vicino alle Origini del testo.
Prefazione
Il libro della virtù e della via
Il manoscritto di Ma-wang-tui
Nota bibliografica
Geroglifici le Parole degli Dei – Il Senso dell’Eternità nella Civiltà Egizia
Titolo originale: Hieroglyphs and the afterlife in ancient Egypt
Autore/i: Forman Werner; Quirke Stephen
Editore: Istituto Geografico De Agostini
edizione italiana a cura e traduzione di Enrichetta Leospo.
pp. 192, nn. illustrazioni a colori e b/n, Novara
Dall’esame dei geroglifici, una nuova chiave di lettura per comprendere il fascino e il mistero della civiltà egizia.
Il Figlio dell’Uomo
Autore/i: Cascioli Lino
Editore: Edizione Il Parnaso
unica edizione.
pp. 216, 100 tavole a colori, Roma
Cento episodi della vita di Cristo, raccontati dai Vangeli, vengono illuminati dalla fantasia degli artisti più grandi della pittura mondiale in una sequenza che ha il rigore e la grazia degli antichi testi sacri illustrati.
Un libro di grande e profonda spiritualità che fonde la “lectio divina” con l’umana visione del Salvatore.
I testi riferiti alle tavole, sono tratti dai Vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni, dai testi apocrifi di Tomaso e di Pietro sulla natività di Maria, dalle schegge dei Vangeli perduti e dalle memorie di Nicodemo.
Il volume è introdotto da un Saggio sulla necessità di rileggere il messaggio di Cristo alla luce dei problemi che travagliano la società contemporanea.
Completa l’opera una ricerca sui grandi temi pittorici, che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’arte sacra.
I Fioretti di San Francesco – Da un Codice Quattrocentesco
Autore/i: Anonimo
Editore: Edizioni San Paolo
cura e introduzione di Mariano d’Alatri.
pp. 216, Cisinello Balsamo
Traduzione di un anonimo in bel volgare toscano della fine del XIV secolo, degli “Actus beati Francisci et sociorum eius”, i “Fioretti” sono il più amabile e caro libro del nostro Medioevo francescano. “Fioretti” vuol dire antologia dei fatti e dei miracoli della vita di san Francesco e dei suoi compagni, piccoli fiori di una vasta letteratura fiorita nel primo secolo di vita francescana. Sono pagine edificanti, lettura spirituale, messaggio religioso; anche se il libretto, dal punto di vista formale, raggiunge quasi costantemente le altezze dell’opera d’arte, per il suo valore squisitamente poetico. Per questo i “Fioretti” sono sempre stati popolarissimi come lettura edificante e – dall’800 in poi – sono apprezzati, commentati ed esaltati come grande opera letteraria dai critici e dai puristi, anzi come vero “poema in prosa”, che con le sue fresche pagine ispirate alla fede, in secoli di violenze e miserie senza nome, influì efficacemente a rinnovare lo spirito evangelico rivissuto da Francesco per dar così l’esempio e l’incentivo per la formazione di una società nuova.
Introduzione
La nostra edizione dei Fioretti
Nota bibliografica
I FIORETTI DI SAN FRANCESCO
- Come san Francesco in più cose somigliò Iesu Cristo
- Di frate Bernardo da Quintavalle, primo compagno di santo Francesco
- Come san Francesco molto si humiliò a frate Bernardo
- Come san Francesco andò a santo Iacopo di Galizia
- Come san Francesco mandò frate Bernardo a Bologna a pigliar luogo
- Come san Francesco passò di questa vita et lasciò frate Bernardo
- Come san Francesco fece la quaresima a l’isola del lago di Perugia
- Esemplo di pazitenzia et altre cose: san Francesco con frate Lione
- Come san Francesco disse mattutino con frate Lione
- Come frate Masseo provò l’umiltà di san Francesco
- Come san Francesco fece la pace ad Siena
- Come san Francesco volle humiliare frate Masseo
- Humiltà, povertà et molte altre opere virtuose di san Francesco
- Come san Francesco i frati fe’ favellare per Spirito Santo
- Come santa Chiara andò a mangiare con san Francesco
- Come san Francesco pigliò consiglio se doveva predicare
- Visione d’un frate novizio di san Francesco
- Capitolo fatto da san Francesco ove si trovo san Domenico
- Come santo Francesco infermoò de li occhi
- Visione d’uno iovane frate che voleva uscire dell’ordine
- Come fece la pace delli huomini d’Agobbio con uno cattivo et malvagio lupo
- Come san Francesco si fece dare certe tortore da uno iovane
- Come san Francesco libero uno dei suoi frati dal dimonio
- Come san Francesco andò a convertire il soldano di Babillonia
- Come san Francesco sano uno lebbroso l’anima e ’l corpo
- Come san Francesco converti tre ladroni
- Come a Bologna vesti frate Pellegrino et frate Ricceri
- Di frate Bernardo da Quintavalle et sue virtù
- Di frate Rufino et di sua fortissima tentazione dal dimonio
- Come san Francesco et frate Rufino predicarono nudi
- Come san Francesco commenda frate Rufino
- Come frate Masseo si fe’ humile
- Come il papa andò a visitare santa Chiara
- Come santo Lodovico re di Francia andò a visitare frate Egidio
- Come santa Chiara per miracolo fu portata a l’uffizio di notte
- Visione di frate Lione revelata a san Francesco
- Come san Francesco vesti frate uno gentile huomo
- Come san Francesco disse a frate Elia che era dannato
- Come santo Antonio di Padova, predicando, fu inteso da più lingue
- Come santo Antonio predicò a’ pesci et converti li heretici
- Di frate Simone d’Ascesi, huomo di molte virtudi
- D’alquanti venerabili frati della provincia della Marca
- Come frate Currado trasse una anima di purgatoro
- Visione di frate Pietro da Monticello della Marca
- Di frate Iovanni di Penna della Marca
- Di due fratelli cioé frate Humile et frate Pacifico
- D’un frate infermo visitato et confortato dalla virgine Maria
- Del venerabile frate Iacopo di Massa della Marca
- Del venerabile Iovanni da Fermo, detto della Vernia
- Come liberava l’anime di purgatoro con sue orazioni
- Della visione che ebbe de l’anima di frate lacopo da Fallerone
- Di frate Iovanni da Fermo et sue virtù
- Del gran misterio che li venne nel dire della messa
Letture Bibliche sulla Carità
Autore/i: Federici Tommaso
Editore: Editrice A.V.E.
introduzione dell’autore.
pp. 384, Roma
Theología per i Padri è molto più che arida scienza teologica: è ricerca, contemplazione e vita vissuta relazione al più profondo mistero del Dio uno e trino nascosto, rivelatosi e comunicatosi però nell’Oikonomía, attraverso la storia umana che diventa così Storia della Salvezza. In tutto questo lavoro di studio e di accostamento vitale, i Padri ponevano una rigorosa e rara unità di visuali.
Oggi i cristiani riscoprono queste realtà. Certo, talvolta è necessaria l’apologetica, ma perlopiù ormai il teologo cristiano si affranca dalla polemica sterile ed adempie il suo dovere come colui che vive e convive nel pacifico possesso della fede. Attitudine, questa, particolare di Papa Giovanni e del Vaticano II.
Negli ultimi cento anni la teologia cristiana subisce impulsi nuovi, e tra essi quello decisivo de: «ritorno alle fonti», Bibbia, Liturgia, Padri, nella fedeltà o nella riscoperta della Tradizione autentica. Ma al centro d’ogni prospettiva, e quale «unica norma normante non normata», in forma sostanziale, comprensiva e coestensiva, si pone la Bibbia, «poichè la Parola di Dio è viva ed operante, ed è affilata più d’ogni spada a due tagli, e penetra fino alla divisione tra anima e spirito, tra giunture e midolla, e scruta i pensieri e le interazioni del cuore. E davanti ad essa non esiste creatura nascosta, ma tutto è nudo e svelato agli occhi di Colui al quale noi dobbiamo rendere conto» (Hebr 4, 12-13).
La teologia – dunque non soltanto la dogmatica – utilizza, salvi sempre i rispettivi doveri e diritti, le acquisizioni del pensiero filosofico e scientifico moderno, delle ricerche psicologiche ed antropologiche, dei fermenti della «cultura» moderna, degli elementi della ristrutturazione sociale (e così si parla legittimamente di teologia del lavoro, della pace, della coesistenza, della giustizia, del progresso dei popoli).
Oggi più che mai ha una sua pratica verità l’aforisma «sono uomo e niente di ciò ch’è umano mi è estraneo».
Assistiamo così ad un generale rinnovamento teologico, che non è lecito più ignorare e che di fatto anche la cultura laicista non ignora. Più che dei singoli «trattati» teologici, il rinnovamento assume per ora la veste di innumerevoli monografie, di cui alcune sono capolavori stupendi, e sempre nell’attesa delle future grandi sintesi. La mente che pervade questo rinnovarsi è il concetto unitario di teologia e la tensione a completezza di visuali. Il teologo oggi sa che «fare della teologia» valida significa strutturarla insieme come cristologica, pneumatologica, antropologica, ecclesiologica, liturgico-sacramentale, ecumenica, catechetica, spirituale, missionaria, storico-religiosa (per la decisiva questione dei «non cristiani»), Come ciò sia possibile, è questione di metodologia: che sia necessario, nessuno più dubita.
La collana «Teologia oggi» offre al pubblico – e quindi ai teologi, specialmente giovani, al cristiani desiderosi di profondità e di serietà, a quanti sono ansiosi di comprendere almeno in parte il mistero dell’uomo, se non l’ultimo mistero di Dio – una scelta di opere che trattano i temi teologici più rilevanti, secondo gli interessi vitali sopra appena accennati.
Introduzione
Parte I: « Dio è carità»
I Capitolo. L’Agapêtós, l’«Eletto-Diletto»
1. L’Antico Testamento
2. Il Nuovo Testamento
A. «Il Padre ama il Figlio»
B. L’amore del Padre nella vita di Gesù Cristo
- L’Annunciazione
- La concezione verginale
- La nascita
- La crescita
- L’incontro nel Tempio
- L’Epifania al Giordano
- La tentazione nel deserto
- Il ministero di Gesù
- La Trasfigurazione
- Gesti alla Festa dei Tabernacoli
- L’Ultima Cena
- L’agonia al Getsemani
- La croce
- La Resurrezione
- L’Ascensione del Signore
- Lo Spirito della Resurrezione e della Pentecoste
- La Parusia
Cap. II. «Affinché il mondo conosca che io amo il Padre»
1. «Il Figlio della sua Agápê»
- Amore divino indivisibile inesauribile
- La kénôsis per l’obbedienza
- La preghiera per la glorificazione
- La glorificazione del Padre
- Glorificare Dio è salvare gli uomini
2. «Io sono nel Padre mio»
- Incarnazione e nascita
- Gesti al Tempio
- Il Battesimo al Giordano
- La tentazione nel deserto
- Le tentazioni nella vita di Gesù
- La predicazione pubblica
- La Trasfigurazione
- La purificazione del Tempio
- L’Ultima Cena
- Il Getsemani
- Il processo
- La croce
3. «Il Primogenito dei morti»
- La Resurrezione di tra i morti
- L’Ascensione
- Il dono dello Spirito
- La Parusia
Cap. III. «E lo Spirito e la Sposa dicono: “Vieni!”»
- Lo Spirito parla
- Lo Spirito viene per amore
- «Lo Spirito Santissimo e Buono e Vivificante»
- La preghiera nello Spirito e dello Spirito
Cap. IV. «Tanto Dio ha amato il mondo»
- «Dio è carità»
- L’iniziativa della carita divina
- La croce
Cap. V. «Ti fidanzerò a Me nella fedeltà»
- Il Signore ed Israele: lo Sposo e la Sposa
- I temi biblici delle Nozze
- L’amore nel Nuovo Testamento: fatto nuziale e pasquale
- Il convito delle Nozze
- Lo Sposo e le dieci vergini
- Le nozze stolte
- La notte e le nozze
- La gioia pasquale gioia nuziale
- Lo Sposo e la Sposa
- L’esemplarismo nuziale
Cap. VI. Il dono divino della libertà: la Liturgia
- Liturgia è libertà donata
- Ambiguità umane e disegno divino
- Dono per la vera liberazione
- Il dono del battesimo
- Eucarestia, dono e libertà
- Il dono della Liturgia dei Tabernacoli eterni
- Liturgia inizio e fine
Parte II: «Da questo tutti conosceranno»
Cap. I. L’amore dopo la conversione
- L’Antico Testamento
- Conversione come fatto Pasquale e trinitario
- La conversione Spirito
- Conversione e carità
Cap. II. L’Antico Testamento
1. « Al Levita, allo strani
2. «Al Levita, allo straniero, all’orfano ed alla vedova»
- La traduzione
- Conclusione
3. Nei poveri sta Dio
Cap. III. «La pienezza della Legge è la carità»
1. Le parole di Gesù
- La preparazione
- «La pienezza della Legge è amore
- Solo i fratelli?
- «E chi è il mio prossimo?»
- «Non quanti mi dicono: “Signore, Signore!”»
2. Il Giudizio di Gesù
- «Hanno Mose ed i Profeti»
- «Io avevo fame»
3. Altri dati del Nuovo Testamento
Cap. IV. «Adesso restano fede, speranza, carità»
Cap. V. La seconda generazione cristiana
Cap. VI. La carità e la Liturgia romana antica
- Una messa per la carità
- Un’altra messa per la carità
- La Liturgia siro-orientale
Indice dei riferimenti biblici
L’Universo Come Opera d’Arte – La Fonte Cosmica della Creatività Umana
Titolo originale: The artful universe
Autore/i: Barrow John D.
Editore: Rizzoli
prefazione dell’autore, traduzione di Isabella Blum e Carlo Capararo, in copertina: «La Notte Stellata» 1889 di Vincent Van Gogh, Museum of Modern Art, New York.
pp. 352, nn. illustrazioni b/n, Milano
Nostra mente può di per sé determinare quali questioni Filosofiche – troveremo stimolanti? Per rispondere a queste domande, un grande – scienziato come John D. Barrow si avventura in un territorio di confine, affascinante e in gran parte inesplorato: la terra di nessuno dove si incontrano la Fisica, la cosmologia, la cibernetica, la biclogia evolutiva, l’arte, la storia, la filosofia. L’indagine di Barrow, sorprendente e sorprendentemente innovativa, illustra le molteplici vie attraverso le quali la struttura dell’Universo ha modellato i nostri pensieri e i nostri gusti estetici, e il percorso inverso e simmetrico in virtù del quale la storia evolutiva umana ci ha fornito specifici strumenti di percezione del mondo. Una particolare evidenza acquista nel libro la musica: Barrow si serve di una prospettiva matematica per cercare di comprendere lo straordinario impatto «emotivo» della musica, cioè la sua capacità di influenzare le emozioni umane più di qualsiasi altra forma di complessità organizzata. Dopo aver letto L’universo come opera d’arte, il nostro modo di considerare l’arte, scienza e il mondo che ci circonda sarà più lo stesso.
John D. Barrow astronomia presso l’università del Sussex. I suoi libri, dedicati alla natura e al significato dei più recenti sviluppi nel campo della Fisica e dell’astronomia, hanno riscosso un grande successo in tutto il mondo. Tra quelli tradotti in italiano ricordiamo Le origini dell’universo (Sansoni), La mano sinistra della creazione (Mondadori), Teorie del tutto, Il mondo dentro il mondo, La luna nel pozzo cosmico (Adelphi).
Prefazione
1. Storie dell’inaspettato
2. L’impatto dell’evoluzione
3. Dimensioni, vita e paesaggio
4. I cieli e la terra
5. Tutto e bene quel che finisce bene
Bibliografia
Fonti del materiale illustrativo
Indice analitico