Libri dalla categoria Razzismo
Inside the Rainbow
Russian children’s literature 1920-35: beautiful book, terrible time.
Autore/i: Rothenstein Julian; Budashevskaya Olga
Editore: Redstone Press
prima edizione, foreword Philip Pullman, artwork Otis Marchbank, design Julia Rothenstein.
pp. 314, nn. ill. a colori e in b/n, London
Inside the rainbow reprints for the first time in english a unique compendium of Soviet picture books from 1920 and 1930s – a highpoint in the history of children’s literature.
In the dark and dangerous world of revolutionary Petrograd, a group of Russian poets and artists, among the greatest of the century, came together to create a new kind of book for children about to enter a Brave New World. Everyday life and recognizable figures from the streets became the raw material of imagination. Postman took the place of prince, the ice-cream man replaced the sorcerer, and the striking, vivid avant-garde art of Suprematist and Futurists leapt onto the page. These artists and writers dreamed of endless possibilities in a new world where children and grow-ups alike would be free from the bitterness of ignorance. For a time, when children’s publications still escaped the scourge of state censorship, their books became a last haven for learning poetic irony, burlesque and laughter.
In the book 250 brilliant examples of illustration and design are complemented by some wonderful translations of poems and stories as well as texts from the victims, criminals and witnesses to the Russian revolution.
Inside the Rainbow juxtaposes innocence whit ideology; nostalgic for a past that was lost forever with longing for a future that never arrived; nonsense whit commonsense; the homilies of the new educators with the diktats from the Kremlin. It was a dangerous world for these artists and writers to navigate and many of them didn’t survive. As those cruel and brutal times slowly recede from memory, this compendium pays tribute to the genius and humanity so strikingly evident in these beautiful books in the hope that they will never be forgotten.
Inside the Rainbow è una raccolta di libri illustrati per bambini, realizzati in Unione Sovietica fra gli anni Venti e Trenta.
Nel contesto di una oscura e rivoluzionaria San Pietroburgo, un gruppo di scrittori e poeti russi, fra i più grandi del secolo scorso, si riunisce per dare vita a una nuova tipologia di libro per bambini, foriera di sogni e aspettative per un mondo nuovo di adulti e bambini liberi dall’amaro retrogusto dell’ignoranza. Liberi dal flagello della censura, i loro libri diventano così un angolo di paradiso per l’apprendimento, l’ironia e il divertimento.
Questo volume raccoglie 250 magnifici esempi di illustrazione e book design, accompagnati da alcune bellissime traduzioni in lingua inglese di poesie, storie e testi di testimoni della Rivoluzione russa.
Introduction: imagination land, USSR by Arkady Ippolitov
Inside the rainbow by Olga Budashevskaya
Index
- I. Little comrades
- II. What is good and what is bad
- III. How the world works
- IV. What grown-ups do
- V. On the move
- VI. Meet the rewardable
- VII. Tall tales
- VIII. Let’s play!
- IX. Let’s study, study and study
- X. Hide and seek
Adriano
Titolo originale: Hadrian
Autore/i: Perowne Stewart
Editore: ECIG – Edizioni Culturali Internazionali Genova
prima edizione, traduzione di Flavia Frangini.
pp. 228, III tavole b/n, Genova
È un imperatore anomalo, quasi un beniamino della storia, giacché nell’immaginario collettivo resta tra i personaggi più vivaci della romanità. Adriano era posseduto da una spiccata passione per l’ellenismo e amava la letteratura al punto da mostrarlo quasi in antagonismo politico coll’epoca sua, attraversata dalla vocazione alle «arti marziali».
Al pari di Tiberio, imperatore tuttavia tanto diverso da lui sia nel tratto che nel pensiero, Adriano rifuggiva gli affari dello stato, fin quando la sua responsabilità glielo consentiva, per «nascondersi» nella sontuosa villa di Tivoli, ove si rilassava, abbandonandovisi, ai piaceri dello spirito, alle gioviali e ponderose conversazioni.
L’edonismo suo, volto soprattutto all’amorosa amicizia del bellissimo Antinoo, lo portò a costellare l’Impero di sculture che effigiavano il «prediletto», arrivando fin a fondare una città in suo nome.
Letterato finissimo, Adriano è l’unico imperatore romano di cui siano giunti versi capaci di evocare non soltanto la sua grazia poetica, ma anche la profonda sensibilità di fronte ai problemi dell’uomo in rapporto con se stesso.
- La città eterna
- Il giovane spagnolo
- Verso il sole
- L’erede presunto
- L’ascesa al trono di Adriano
- Il progetto imperiale
- Il vincolo dell’impero
- Il nuovo modello
- La riforma dei codici
- Adriano in Britannia
- Addio all’Occidente
- La terra del mattino
- Atene
- La Roma di Adriano
- Africa
- Il ritorno ad Atene
- La questione orientale
- Libano e Arabia
- Ebrei e Cristiani
- Oh Gerusalemme, Gerusalemme!
- «Nella mia fine è il mio principio»
- Il crepuscolo di Gerusalemme
- Favori dimenticati
- «E poi, il buio»
Epilogo
Tavole
Indice analitico
I Culti dell’Ombra
Titolo originale: Cults of the shadow
Autore/i: Grant Kenneth
Editore: Casa Editrice Astrolabio
introduzione dell’autore, traduzione di Roberto Migliussi.
pp. 220, nn. tavv. b/n f.t., Roma
Gli aspetti più oscuri dell’occultismo sono spesso stati associati, a torto, con i fenomeni negativi della cosiddetta “magia nera”. Se molto si è scritto sul Sentiero della Mano Destra, basato sul principio creativo maschile e sul culto del Sole, rarissimi sono gli studi seriamente documentati sul Sentiero della Mano Sinistra, praticato dai seguaci del principio creativo femminile e della Luna. Ciò è dovuto in gran parte al sospetto con cui si è guardato in passato all’impiego di pratiche non convenzionali e all’uso dell’energia sessuale come strumento di risveglio del Serpente di Fuoco, la Kundalini. È oggi possibile, grazie a un approccio più illuminato, pubblicare alcuni di questi “segreti occulti” rimasti celati per oltre duemila anni, anche grazie all’opera di alcuni esponenti moderni di tali Misteri, come Aleister Crowley, Charles Stansfeld Jones, Austin Osman Spare e Michael Bertiaux.
Kenneth Grant ha studiato la magia con Crowley e pochi anni dopo la morte di questi ha assunto la guida dell’Ordo Templi Orientis (0.T.0.), corpo di iniziati che operano per stabilire la Legge di Thelema e la vera tradizione magica, che Crowley e altri contribuirono a far rivivere. Di Kenneth Grant sono apparsi in questa collana il risveglio della magia e Aleister Crowley e il dio occulto.
Introduzione
- La sostanza psico-sessuale dell’Ombra
- Il Tarocco africo-tantrico dei Kala
- Il culto draconiano dell’Antico Khem
- Il Tantra della Mano Sinistra e il culto del Serpente di Fuoco – I
- Il Tantra della Mano Sinistra e il culto del Serpente di Fuoco – II
- Il culto della Bestia (Aleister Crowley) – I
- Il culto della Bestia (Aleister Crowley) – II
- Frater Achad e il culto di Ma-Ion
- Il culto del Serpente Nero (La Couleuvre Noire) – I
- Il culto del Serpente Nero (La Couleuvre Noire) – II
- I Sortilegi di Zos (Austin O. Spare)
Glossario
Biografia
Indice analitico
Il Linguaggio delle Immagini – Iconografia Cristiana
Titolo originale: Die vergessene Bildersprache christlicher Kunst
Autore/i: Schmidt Heinrich; Schmidt Margarethe
Editore: Città Nuova Editrice
introduzione, prefazione e prefazione alla seconda edizione degli autori, traduzione dal tedesco a cura di Uta Brehme e Maro Devena, in copertina illustrazione dell’«Apocalisse di Giovanni» tratto dal cap. 12, 1047.
pp. 320, nn. fotografie b/n e tavole a colori f.t., Roma
«Oggi, molti visitatori di musei, di mostre e chiese contemplano antiche opere d’arte e si dilettano della loro bellezza. Se ne lasciano coinvolgere, forse anche con l’aiuto di qualche nozione di storia dell’arte, ma non trovano l’accesso al dipinto, al suo significato recondito, il quale sembra a loro precluso.
Il nostro studio vuole appunto offrire un aiuto in tal senso. Suo intento è quello di restituire intelligibilità al linguaggio delle antiche figurazioni per evidenziarne i messaggi che antichi maestri o loro committenti intesero dare, spesso cifrati in allegorie, metafore e simboli. Dobbiamo riandare alle fonti: alle iscrizioni, ai testi cultuali e alle preghiere, ai libri biblici, alle opere di scrittori antichi e medievali. In essi rivivono le epoche passate, un modo di pensare, di sentire ridondante di metafore e similitudini, le cui radici risalgono talvolta a miti, a esperienze primordiali dell’umanità. Informazioni e citazioni siffatte permettono di chiarire e di documentare il significato di molte raffigurazioni… Dal campo davvero immenso dell’iconografia cristiana abbiamo scelto tre temi particolarmente interessanti: gli animali, gli angeli e Maria, la Madre di Gesù. Tuttavia, nella persuasione dell’impossibilità di una esposizione completa di queste tematiche, ci siamo rifatti ai fondamenti della vasta materia, ordinandoli sistematicamente e spiegandoli mediante esempi tipici. Geograficamente, le raffigurazioni esemplificate provengono dall’Occidente; tuttavia, si è tenuto conto dell’influsso della civiltà bizantina. Cronologicamente, quando era possibile, abbiamo preso le mosse dall’origine dei differenti motivi iconografici per seguirne le trasformazioni fin dal Tardo Medioevo e, ove necessario, anche oltre. Nell’introdurre i tre temi, abbiamo tracciato i nessi storico-culturali e ripercorso la loro evoluzione nei secoli. Numerose illustrazioni e note nonché un Indice analitico con glossario completano le informazioni del testo…»
Prefazione
Prefazione alla seconda edizione
PARTE PRIMA – RAFFIGURAZIONI DI ANIMALI
Introduzione
1. Fonti letterarie
2. L’assunto della metafora animale
3. La storia delle raffigurazioni di animali
- L’aquila
- Il drago
- L’unicorno
- Il pesce
- Il grifone
- Il cervo
- Il centauro
- L’agnello
- Il leone
- «Bue e asino»
- Il pellicano
- Il pavone
- La fenice
- Il serpente
- La sirena
- La colomba
- Le favole di animali
PARTE SECONDA – RAFFIGURAZIONI DI ANGELI
Introduzione
1. La concezione cristiana degli angeli
2. L’immagine degli angeli nel mutare dei secoli
- Creazione degli angeli
- La caduta degli angeli
- Gerarchia angelica (cori angelici)
- Gli arcangeli
- L’arcangelo Michele
- L’arcangelo Gabriele
- L’arcangelo Raffaele
- L’arcangelo Uriel
- I cherubini
- I serafini
- I simboli degli evangelisti
- I ministeri degli angeli
PARTE TERZA – RAFFIGURAZIONI DI MARIA
Introduzione
1. La Madre di Dio
2. Maria in trono
3. La Madre della misericordia
4. La sposa del Cantico dei Cantici
5. La lode a Maria negli inni
6. La Bella Madonna
7. La Madre Dolorosa
8. Donna del popolo e regina dei cieli
- La figurazione orientale di Maria
- Luca dipinge la Madonna
- La vita di Maria
- La Stirpe Santa
- Madonna con Gesù Bambino e sant’Anna
- Maria che allatta (Maria lactans)
- I sette dolori e le sette gioie di Maria
- La Madonna dello scrigno
- La Madre Dolorosa o Addolorata
- Morte e Assunzione di Maria
- L’incoronazione di Maria
- Maria sulla falce lunare – Madonna nella raggiera – Regina dei cieli
- Aspetti tipologici della figurazione di Maria
- Il trono sorretto da leoni di Salomone
- Il Cantico dei Cantici
- Il giardino chiuso (Hortus conclusus)
- Maria nel roseto
- Il Rosario
- Maria nell’abito a spighe
- La Scala salvifica (intercessione)
- La Madonna del mantello
Note
Bibliografia
Indice analitico e glossario
Indice dei luoghi
Fonti fotografiche
Indice delle tavole fuori testo
La Luce della Conoscenza – Pensieri, Riflessioni, Aforismi di una Avventuriera dello Spirito
Titolo originale: La Lampe de sagesse
Autore/i: David-Neel Alexandra
Editore: ECIG – Edizioni Culturali Internazionali Genova
prima edizione, prefazione di Jean Chalon, introduzione e traduzione di Sergio Crapiz, in copertina «offerta di fiori di loto a Krishna» particolare, dipinto su tela sec. XVII.
pp. 224, nn. illustrazioni b/n, Genova
Della sterminata e illuminante opera di Alexandra David-Néel (1868-1969), del suo pensiero attraversato da bagliori iniziatici, si presenta qui per la prima volta al lettore italiano, curata da Marie-Madeleine Peyronnet, la più insigne studiosa dell’opera della celebre orientalista francese, un’antologia di scritti inediti. Di tutti i personaggi che ad Alexandra accadde via via di interpretare nel corso della sua vita ultracentenaria, borghese, anarchica, massone, buddista, cantante d’opera, esploratrice, giornalista e scrittrice, è stata forse la pensatrice quella ad essere finora maggiormente trascurata. La presente raccolta di riflessioni, ricordi, aforismi, che attraversa quasi un secolo di vita, intende rimediare al torto, restituendoci intatta eppure inafferrabile, l’immagine di una donna segnata da un destino straordinario, seguace degli insegnamenti del Buddha e dello Stoicismo, ma che amava definirsi “asceta epicurea”.
Alexandra David-Néel nasce a Parigi, il 24 ottobre 1868. Fin dall’età di quindici anni intraprende una serie di viaggi in Europa e cerca una vocazione religiosa che, inizialmente, individua nell’Ordine delle Carmelitane e quindi nel buddismo. Studia filosofia e lingue orientali al Museo Guimet e alla Società Teosofica. Appena ventenne, effettua il suo primo viaggio in India.
Al ritorno trova lavoro prima come cantante d’operette e, quindi, come giornalista e saggista, professione che eserciterà (anche dopo il matrimonio con Ph. François Néel) fino al 1911, anno in cui riparte per l’Oriente, dove vivrà per quattordici anni. A Darjeeling incontra il Dalai Lama e il principe del Sikkim, dai quali ottiene la sua prima iniziazione al buddismo e agli insegnamenti dei mistici. A piedi e meditando, attraversa tutto il Tibet e viaggia dall’India alla Birmania, dalla Cina alla Corea e al Giappone, dedicandosi allo studio ed alla traduzione di testi religiosi. Ritorna in Francia nel 1925 e nel 1937 riparte nuovamente per il Tibet, da cui sarebbe tornata, con il proprio figlio adottivo, il lama Yongden, nel 1946. Muore a Digne l’8 settembre 1969 all’età di centuno anni. Rispettando le sue ultime volontà, le sue ceneri, come quelle del lama Yongden, sono state trasportate in India e gettate nel Gange il 28 febbraio 1973. Dello stesso autore ricordiamo: Immortalità e Reincarnazione, dottrine e pratiche religiose in Cina, Tibet e India, Ecig 1997.
Indice – Sommario
Tappe salienti della vita di Alexandra David-Néel
Introduzione
Prefazione
- 1889-1892
- 1900-1904-1908 – dal carteggio con il marito, Philippe Néel
- 1909 – lettera indirizzata da A. David-Néel a M. Devaux
- 1910-11 dai diari intimi
- 1911 – dal carteggio con il marito Philippe Néel
- 1911 – da “il Buddismo del Buddha”
- 1912 – dai diari intimi
- 1912 – carteggio
- 1913 – carteggio
- 1914 – carteggio
- 1915 – carteggio
- 1916 – carteggio
- 1917 – carteggio
- 1918 – carteggio
- 1919 – carteggio
- 1920-1921 – carteggio
- 1922-1924, 1927 – carteggio
- 1929 – da “il Lama delle cinque Saggezze” e “Mistici e maghi del Tibet”
- 1931 – “la vita sovrumana di Guesar de Ling”
- 1932 – da “al paese dei briganti gentiluomini”
- 1934 – dai diari intimi
- 1937 – dai diari intimi
- 1939 – da “sotto nubi tempestose”
- 1946 – dai diari intimi
- 1946-1947 – da “all’occidente barbaro della vasta Cina”
- 1949 – da “nel cuore dell’Himalaya”
- 1950 – da “l’India in cui ho vissuto”
- 1951 – da “gli insegnamenti segreti dei Buddisti del Tibet”
- 1952 – da “sortilegio del mistero”
- 1952 – da “l’antico Tibet di fronte alla nuova Cina”
- 1953 – da “la potenza del nulla”
- 1954-55 o 1956 – dai diari intimi
- 1957 – dai diari intimi
- 1958 – da “la conoscenza trascendente”
- 1960-69 – dai diari intimi
Il Vino del Mistico – Le Rubaiyyàt di Omar Khayyàm – Un’Interpretazione Spirituale
Titolo originale: Wine of the mystic – The rubaiyat of Omar Khayyam a Spiritual Interpretation
Autore/i: Paramahansa Yogananda
Editore: Casa Editrice Astrolabio
introduzione dell’autore, prefazione e traduzione a cura della Self-Realization Fellowship.
pp. 200, nn. tavole a colori f.t., Roma
Le Rubaiyyàt di Omar Khayyàm, nella traduzione di Edward FitzGerald, sono state a lungo considerate uno dei poemi più amati della letteratura inglese. In una illuminante, nuova interpretazione, Paramahansa Yogananda rivela – al di là dell’enigmatico velo della metafora – la mistica essenza di questo classico letterario.
Ritenute comunemente una celebrazione del vino e di altri piaceri terreni, queste poetiche quartine persiane riacquistano la vera voce quando si leggono come un inno alle gioie trascendenti dello Spirito. Paramahansa Yogananda, famoso autore dell’Autobiografia di uno Yogi e di altre opere, onorato in tutto il mondo come uno dei grandi santi dell’India moderna, ci offre un commento originale e ispirato del poema, svelando la verità e la bellezza più intime nascoste dalle sue immagini poetiche.
Il Libro Segreto dei Grandi Esorcismi e Benedizioni – Preghiere Antiche, Formule Occulte, Ricette Meravigliose
Raccolta rara e preziosa degna unicamente delle persone virtuose aventi il dono di praticare il Bene e combattere il Male sotto qualsiasi forma
Autore/i: Abate Julio
Editore: Edizioni Rebis
unica edizione integrale tratta dall’originale del 1908 a cura di Pier Luca Pierini R., introduzione dell’autore.
pp. 160, nn. illustrazioni b/n, Viareggio (LU)
A grande richiesta, riproponiamo nella sua dodicesima edizione questo magnifico libro, che costituisce uno dei più antichi e rari volumi dell’Abate Julio. Un testo ricchissimo di pratiche e segreti tradizionali che integrano e ampliano i sublimi insegnamenti riuniti dallo stesso Autore nella classica e magnifica opera “Segreti Meravigliosi” e negli altri suoi apprezzati titoli già pubblicati dalla Casa editrice Rebis. In questo prezioso trattato, oltre ad indispensabili nozioni esplicative sul significato, l’utilizzazione, l’efficacia e le condizioni necessarie per praticare Cerimonie, Riti ed Esorcismi, sono riportate importantissime Orazioni, Preghiere, Invocazioni e Benedizioni Rituali, per la maggior parte inedite o altrimenti introvabili, alle quali è possibile ricorrere in ogni occasione, per ogni necessità della vita o per risolvere problemi, difficoltà e impedimenti di natura materiale o spirituale. Segnaliamo all’attenzione dei Lettori i seguenti capitoli:
Magia e Stregoneria – Malati, maleficiati e posseduti – Gli Esorcismi in Oriente – Le Entità del Male prima e dopo il Cristianesimo – Gli Esorcismi nell’antichità caldea e egiziana – Gli Esorcismi presso gli Ebrei – Gli Esorcismi presso i Greci e i Romani – Gli Esorcismi della Chiesa Cattolica – Esorcismi e benedizioni praticate da Gesù – Importanza degli Esorcismi nelle cerimonie rituali della Chiesa – Condizioni per praticare gli Esorcismi – Utilizzazione degli Esorcismi – Efficacia delle differenti pratiche rituali – Gli Esorcismi – Grande Esorcismo rituale della Chiesa Romana – Preghiera finale – Esorcismo per preservarsi dai malefici di Satana e degli angeli decaduti – Antichi Esorcismi – Esorcismi per qualsiasi caso – Esorcismi per liberare i posseduti e i perseguitati dagli spiriti maligni – L’Invocazione dei Santi Angeli – Esorcismi per liberare da una fattura – Contro le febbri e le altre malattie naturali – Per liberare le persone oppresse da ogni specie di angosce, incubi e idee nere – Contro i filtri amorosi – Contro i malefici di matrimonio – Contro le tempeste – Per benedire i luoghi infestati da presenze maligne – Benedizioni per ogni cosa di qualsiasi natura – Benedizione dell’Acqua – Rituale da osservare per le benedizioni.
Ai Lettori
INTRODUZIONE
- Magia e Stregoneria
- Malati, maleficiati e posseduti
- Gli Esorcismi in Occidente
- Le Entità del Male prima e dopo il Cristianesimo
- Gli Esorcismi nell’antichità caldea e egiziana
- Gli Esorcismi presso gli Ebrei
- Presso i Greci ed i Romani
- Gli Esorcismi nella Chiesa Cattolica
- Origine e sviluppo nella credenza all’entità del male
- Importanza degli Esorcismi nelle cerimonie rituali della Chiesa
- Condizioni per praticare gli Esorcismi
- Utilizzazioni degli Esorcismi
- Efficacia delle differenti pratiche rituali
ESORCISMI
- Grande Esorcismo rituale nella Chiesa Romana
- Esorcismo di Leone XIII (per preservarsi dai malefici di Satana e degli angeli deceduti)
- Antichi esorcismi
- Esorcismo applicantesi in ogni caso
- Es. per liberare i posseduti ed i perseguitati dagli spiriti maligni
- Es. per mezzo dell’Invocazione alla Beata Vergine Maria
- Es. per mezzo della Invocazione dei Santi Angeli
- Es. per liberare da una fattura
- Es. contro le febbri e le altre malattie
- Es. per liberare le persone affette da idee nere, incubi, oppressioni di ogni specie ed angosce
- Es. contro i filtri amorosi
- Es. contro i malefici di matrimonio
- Es. Per benedire i luoghi infestati da influenze maligne
- Azioni di grazia da recitare dopo la riuscita di un esorcismo
- Benedizioni
- Benedizione generale concernente ogni cosa di qualsiasi natura
- Benedizione dell’Acqua
- Rituale da osservare per le Benedizioni
Il Libro dei Salmi
Con il testo completo dei 150 Salmi Divini, il loro Uso Magico e le loro innumerevoli applicazioni in ogni necessità della vita – 1908
Autore/i: Abate Julio
Editore: Edizioni Rebis
cura e introduzione di Pier Luca Pierini R..
pp. 112, nn. illustrazioni b/n, Viareggio (LU)
Il Libro dei Salmi costituisce indubbiamente uno dei testi storicamente più noti e importanti, non soltanto sotto il profilo mistico o religioso, ma anche e soprattutto ai fini di una valida ed estesa rete di possibilità e applicazioni in ambito esoterico, ermetico e magico. Riteniamo pertanto di particolare interesse e utilità questa ristampa della rara versione completa e originale dei Salmi (l’unica che secondo la tradizione può garantirne la continuità del valore magnetico e occulto), assolutamente corretta e integrata degli accenti, altrimenti difficilmente interpretabili, in modo da consentire una pratica più agevole e di conseguenza un’utilizzazione più diretta e immediata del testo. Questo libro antichissimo e misterioso rappresenta in effetti un autentico “manuale operativo”, indispensabile per tradurre efficacemente in pratica le dottrine e gli insegnamenti magico-ermetici presenti nei rituali, nelle operazioni cerimoniali e talismaniche, oltre che nelle invocazioni, nelle formule, nelle benedizioni, negli esorcismi e nelle preghiere speciali suggerite dall’Abate Julio nelle sue celebri opere. Al di fuori quindi di complessi riferimenti esoterici, che richiederebbero necessariamente uno spazio maggiore e comunque già ampiamente affrontati in opere come “Il Potere Segreto della Preghiera” e “Sepher Elohim – L’Antico Manoscritto della Magia degli Angeli” (ai quali rimandiamo i Lettori interessati ad approfondire ulteriormente la materia), siamo certi che la pubblicazione del testo integrale dei Salmi potrà risultare particolarmente apprezzata da ogni serio appassionato di discipline ermetiche e occulte, iniziatiche e magiche, e rappresentare principalmente uno strumento attivo e insostituibile per un uso effettivo e creativo delle innumerevoli possibilità, realizzazioni e interventi in ogni campo dell’esistenza che si offrono ai luminosi poteri benefici dello Spirito. Molto opportunamente in questa edizione è stata inoltre aggiunta una valida appendice relativa alle “Virtù Occulte dei Salmi Divini“, nella quale sono dettagliatamente e chiaramente descritte le preziose proprietà ed i poteri tradizionalmente attribuiti ad ogni salmo, con le corrispondenti applicazioni in tutti i più importanti settori della vita: dall’elevazione spirituale alle necessità di ordine interiore, alla terapeutica del corpo e dell’anima, ai problemi della vita quotidiana, alle richieste di beni temporali, al lavoro, al denaro, alla prosperità, allo studio, alla ricerca, alla carriera, agli affetti, alla casa, ai figli, alla purificazione, agli esorcismi, alla protezione e alla difesa attiva dalle avversità, dai rovesci di fortuna, dai nemici, dai persecutori, dalle ingiustizie, dalle influenze ostili, dalle presenze ed entità malvagie, dalle azioni malefiche e molto altro.
Così la Neve al Sol si Disigilla – Esperienze di Cristo sulla Via Zen
Titolo originale: Schneeflocken fallen in die Sonne
Autore/i: Kopp Johannes
Editore: Edizioni Appunti di Viaggio
presentazione e introduzione dell’autore, traduzione dal tedesco di Teseo Tavernese.
pp. 340-XI, nn. fotografie b/n, Roma
La contemplazione zen, così come da anni viene vissuta da Johannes Kopp, e che egli ha reso a molti familiare, è una via che conduce a una percezione onnicomprensiva e ad un’esperienza di profondità insondabile. Quando dico che la contemplazione zen viene vissuta, voglio intendere non soltanto che ci si dedica ad essa durante il tempo dell’esercizio vero e proprio, bensì che, dalla profondità in essa sperimentata, vengono compenetrati in modo salvifico tutti gli aspetti della vita di colui che vi si affida. Percorrere questa via conduce a ciò su cui in ultima analisi poggia il proprio Essere, la qualità di ogni rapporto ed anche di ogni religione. Essa consente di raggiungere quel fondo unitario su cui tutto si fonda. Per noi cristiani è colui che balbettando chiamiamo unico Dio, il cui Figlio «si fece carne» (1 Gv 4,2) e da cui emana lo Spirito donatore di vita.
Così la neve al sol si disigilla è la testimonianza appassionata e accuratissima di come la pratica della contemplazione zen possa condurre l’uomo e il cristiano alla comprensione profonda e alle realizzazione del Cristo. In questo senso il libro è anche una oculata ed amorosa risposta punto per punto ai dubbi e alle perplessità dei credenti cristiani.
Questo libro inoltre è un manuale minuzioso per la pratica della contemplazione zen, in cui la descrizione di ogni possibile reazione fisica e psichica nel corso del cammino contemplativo è frutto di anni di studio dell’autore su se stesso e sui suoi allievi.
Padre Johannes Kopp legittimato da Yamada Roshi all’insegnamento dello zen con il nome di Ho-un-Ken (Nuvola del Dharma) viene considerato oggi in Germania un’autorità nel campo della Mistica e dell’Esperienza di Dio. Egli è stato discepolo diretto di H. E. M. Lassalle, oltre che di Roshi Koun Yamada nonchè di Karlfried Durkheim, ed è uno dei rari testimoni ancora viventi della prima fase del’incontro e dell’integrazione tra Buddhismo zen e Cristianesimo.
Presentazione
Introduzione
A. IL CONTESTO
I. Un incontro con padre Hugo Enomiya Makibi Lassalle missionario in Giappone, e le sue conseguenze
1. Nella caverna dell’oscurità divina
2. … «allora diverrà un prete migliore»
3. Realizzare Gesù Cristo
II. Si dice che siano due
1. Perché i cristiani vengono allo zen?
2. Dalla fascinazione
3. Nella fascinazione
4. Con Buddha in Cristo
III. Il koan
1. «Ma è proprio indispensabile?»
2. Il viso di Padre Lassalle
3. Non basta
IV. Il mio koan è Gesù Cristo
1. Sentire lo spazio
2. Questo è il mio corpo
3. Sempre lo stesso – Antimortina
V. Questo koan è un koan
1. Croce e koan
2. Assoluto senza assolutizzare
3. Al suono dei sutra
4. Un nome senza nome
5. Il nome resta anonimo
VI. Questo koan non è un koan
1. Il dito
2. Intensità
3. Totalità
4. Sempiternità
5. Personale – non personale
6. Un confronto azzardato
7. Due modi di credere
VII. Il puro zen
1. Premesse nella tradizione buddhista
2. Premesse nella tradizione cristiana
3. La realizzazione del Nulla e la qualità numinosa
VIII. L’attuale richiamo alla comprensione originaria del Cristo-Tutto-Nulla
1. Il dato neotestamentario
2. L’esperienza mistica
3. L’esigenza della nuova consapevolezza
B. LA PRATICA – CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA POSTURA FONDAMENTALE
I. La postura esteriore
1. Innalzarsi nel proprio corpo
a) Fondo
b) Forma
c) Vita
2. Stare seduti significa avere compassione
3. Sentirsi
4. Dolore che guarisce – dolore che mette in guardia
II. La postura interiore
1. Requisiti essenziali
2. La pratica della postura interiore
3. Abbandonare i propri pensieri
4. Chiedere a se stessi smisuratamente
5. Lasciarsi aiutare smisuratamente
a) Nel respiro
b) Nel contatto e nella percezione fisica
c) Nella situazione concreta
6. Quale stato di salute è necessario per la via della contemplazione-zen?
III. La disposizione all’esperienza religiosa
1. Più che mai
2. Il proprio contributo
3. Fonte di incalcolabile energia
4. Progressiva involuzione
5. Impiego e limiti del proprio fare
6. Vocazione dei cristiani sulla via zen
7. Cultura del niente-di-speciale
C. LA PRATICA – POSTURA FONDAMENTALE IN CONCRETO
I. I differenti modi di stare seduti nella postura oggettivamente e soggettivamente migliore
1. Sulla sedia
2. Sul panchetto
3. Sul cuscino
a) Loto completo
b) Posizione burmese
c) Un quarto di loto
d) Semiloto
II. Per ogni modo di sedere
1. La miglior postura in concreto
2. Il dettaglio nella totalità
3. Triplice concretezza
a) Fondamento
Peso del corpo zero
Elevarsi nel fondamento
Un’offerta terapeutica
I piedi quali organi del fondamento
b) Darsi la forma
Postura delle mani
Con gli occhi aperti
Le orecchie ingrandiscono
La bocca
c) Vivificarsi
Una parola chiave della Tradizione zen: shikantaza
Tre volte lo stesso
Nulla-tutto-infinito
III. Quiete nel movimento – kinhin
D. CONSIDERAZIONI AGGIUNTIVE ALLA POSTURA FONDAMENTALE
I. La triplice grazia sulla via della pratica
II. Preghiera e preghiere nella contemplazione zen
1. Parola e silenzio
2. Preghiera e silenzio – Tu e non Tu
3. La preghiera fondamentale
4. Inchini
5. Divenire preghiera
III. Senso dell’umorismo e pratica del gettar via
1. Mai soltanto questo
2. Umorismo
3. La pratica del gettar via
4. Cosa getto via – cosa non getto via?
5. Due pesi e due misure
IV. Sesshin senza fine
1. Restare nella commozione
2. Il luogo giusto
3. Duplice esercizio
4. Qualsiasi situazione è accettabile
5. Numeratore e denominatore
6. Un nome dall’infinita forza d’integrazione
7. L’atteggiamento fondamentale della riverenza
8. Sempre avanti – I tre aspetti nella sesshin senza fine
a) In
b) Per
Simmetricità
L’aspetto sociale nella sesshin senza fine
Corrispondenza con l’energia atomica
c) Oggi
V. Una risposta inattesa
Note
Il Cristo dell’Amiata – La Storia di David Lazzaretti
La storia di un profeta del popolo che fino alla morte perseguì il sogno di un cristianesimo utopico e rivoluzionario.
Autore/i: Petacco Arrigo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 198, nn. illustrazioni b/n f.t., Milano
«Lassù sul monte Amiata/è morto Gesù Cristo/da vero socialista/ucciso dai carabinieri»: così versi di un’antica canzone popolare rievocano la leggendaria figura di David Lazzaretti, umile barrocciaio nativo di Arcidosso, paesino in provincia di Grosseto, che, scopertosi mistico visionario, divenne nell’Italia postrisorgimentale predicatore di un radicale rinnovamento religioso e fondatore di una comunità di fedeli basata su un ideale di socialismo evangelico. Dopo l’unificazione si verificò nel nostro Paese un peggioramento delle condizioni di vita nelle campagne, soprattutto nelle regioni centro-meridionali. I contadini si trovarono da un lato vessati dalla politica «coloniale» del nuovo Stato, che li gravava di tasse particolarmente odiose, e dall’altro sottoposti alla subdola influenza di una Chiesa arroccata su posizioni antiliberali e antimoderniste. Fu questo l’humus primario in cui maturarono non soltanto il brigantaggio e le insurrezioni anarchiche di quegli anni, ma anche la singolare esperienza spirituale di Lazzaretti. Autodidatta dalla fantasia fervida e impetuosa, con una naturale propensione al comando, il «santo David» ricevette l’«illuminazione» nel 1868, a trentaquattro anni. La sua predicazione, iniziata nel territorio del monte Amiata e poi diffusasi oltre i confini italiani, s’ispirava a un cristianesimo delle origini. Attraverso grandiose e spesso stravaganti visioni egli vaticinava l’avvento di un’era di fratellanza e uguaglianza che sarebbe culminata nella manifestazione, per suo tramite, del «grande liberatore del mondo, il secondo Cristo». Lo slancio profetico di Lazzaretti si concretizzò poi in un ampio progetto comunitario, la Società delle famiglie cristiane, che introdusse riforme rivoluzionarie invise sia allo Stato liberale sia alle gerarchie ecclesiastiche, come l’abolizione della proprietà privata, la comunanza dei beni, la suddivisione degli utili e la parità di diritti fra uomini e donne. Nel Cristo dell’Amiata, edito per la prima volta nel 1978 e ora riproposto all’attenzione dei lettori, Arrigo Petacco ricostruisce le vicissitudini di David Lazzaretti al di là della tradizione popolare ancor ogni viva nell’Amiata e della facile confusione con le rivolte e i movimenti sociali così diffusi nell’Italia postunitaria. Ne emerge l’immagine di un popolano semianalfabeta, di un visionario ingenuo che, nell’ansia di realizzare il regno di Dio su questa terra, divenne suo malgrado un ribelle, e come tale morì, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco durante uno scontro con le forze dell’ordine.
Arrigo Petacco è nato a Castelnuovo Magra, La Spezia, e vive a Portovenere. Giornalista, inviato speciale, è stato direttore de «La Nazione» e di «Storia illustrata», ha sceneggiato alcuni film e realizzato programmi televisivi di successo. Nei suoi libri affronta i grandi misteri della storia, ribaltando spesso verità giudicate incontestabili. Fra gli altri ricordiamo: L’anarchico che venne dall’America, Joe Petrosino, Il Prefetto di ferro, Riservato per il Duce (nuova edizione L’archivio segreto di Mussolini), Dal Gran Consiglio al Gran Sasso (con Sergio Zavoli), Pavolini. L’ultima raffica di Salò (nuova edizione Il superfascista), I ragazzi del ’44, Dear Benito, caro Winston, La regina del Sud, La principessa del Nord, La signora della Vandea, La nostra guerra. 1940-1945, Il comunista in camicia nera, Regina. La vita e i segreti di Maria Josè, L’armata scomparsa, L’esodo, L’amante dell’imperatore, L’armata nel deserto e Ammazzate quel fascista!
- Il secondo figlio di Dio
- Il sinedrio di Roma
- La visione
- La chiamata
- Il bollo divino
- L’uomo del mistero
- L’ultima cena
- I codici
- L’arresto
- L’infiltrato
- In Francia
- La perizia psichiatrica
- L’aiuto della Provvidenza
- Per l’Europa
- I dodici apostoli
- «La Repubblica è il Regno di Dio»
- La manifestazione
- In nome della logge
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi
Il Segreto del Re – Padre Pio l’Uomo che ha Incarnato il più Grande Mistero di questo Secolo
Padre Pio da Pietralcina l’uomo che ha incarnato il più grande mistero di questo secolo visto alla luce dei suoi portentosi carismi
Autore/i: Amodio Dario
Editore: Editrice Alfeo
seconda edizione, presentazione di Padre Mario Marafioti S. J.
pp. 320, nn. tavole a colori, Brindisi
… ed ecco, scritto e offerto a tutti, il “Signore del Re”: in libro che leggiamo d’un fiato, ove trabocca e scorre gorgogliando, l’acqua viva. Imparando da P. Pio, gigante forte e buono, ferito da stimmate d’amore, possiamo procedere insieme, cercando di condividere con chiunque lo vorrà, il Segreto del re. E tu, amico lettore, se vuoi puoi scoprire il Segreto! Se hai il cuore vuoto e ti chiama l’Infinito con fame grande d’amore, percorri queste pagine, avanzando da Babele ad Adamo, a P. Pio, a Dario, a te stesso, al Re…
Nel pieno del XX secolo, che è stato un secolo percorso più d’ogni altro da gridi di guerra, un uomo è comparso nel mondo, portatore di pace.
Quest’uomo, che non fu principe di sangue reale, nè stratega, nè statista, che non entrò mai a far parte delle corti dei potenti di questa terra, si contentò d’indossare i panni umili del servo di Jahvè. Vestì l’abito del frate e si fece chiamare Pio.
Ma di lui cerchereste invano notizie nei libri di storia: per gli uomini di pace non c’è spazio nelle cronache di Babele.
La sua vita fu piena di fatti misteriosi; essa stessa si apr’ e si chiuse tra due segni che in qualche modo rendono più esplicito il significato della sua missione.
Nacque a Pietrelcina e morì a S. Giovanni Rotondo.
Gli stemmi di questi due paesi, che aprono e chiudono il libro della sua vita, sembrano anch’essi svolgere una funzione didascalica, quasi a ricordarci che non è il caso l’autore di tutto ciò che accade tra la vita e la morte di P. Pio.
Pietrelcina, dove questa missione ha avuto inizio, è rappresentata da un albero grande e frondoso. Al tronco è attorcigliato il serpente. La malia della sua lingua biforcuta penetra nel cuore degl’incauti che troppo si avvicinano a lui. Questa scena segna il tempo della caduta dell’uomo e l’avvento della morte.
Lo stemma di S. Giovanni Rotondo parla di resurrezione. Un agnello sacrificale è offerto in sacrificio sotto lo sguardo delle “torri” che simboleggiano l’illusione della potenza umana.
L’umanità è riscattata dal sacrificio dell’agnello. La via del cielo è aperta: chi vuole può tornare alla casa del Padre, al Paradiso perduto. Per questo mistero di salvezza, a imitazione di Cristo, Padre Pio offre la sua vita e il sangue che dalle stimmate verserà per cinquant’anni. In testa ai due stemmi c’è una corona, segno dl regalità; come a dire che sull’intera vicenda umana sovrintende un sovrano, il Re dei re, il Signore di tutte le cose, visibili e invisibili.
Presentazione
Avvertenza
- Babele-Abramo
- L’olmo di Pietralcina
- Satana, l’avversario
- Un’arma misteriosa e potente
- Imitazione di Cristo
- Nel pozzo dei serpenti
- Un tremendo mistero
- Miracoli, conversioni, guarigioni
- Bilocazione, profumo ed altri misteri
- La mia testimonianza
- Il nido bell’alcione
- Bibliografia specifica
- Bibliografia generale
Fascisti Senza Mussolini
Le origini del neofascismo in Italia, 1943-1948
Autore/i: Parlato Giuseppe
Editore: Società Editrice Il Mulino
Biblioteca storica.
pp. 450, Bologna
A soli venti mesi dalla fine del fascismo e della guerra civile, il 26 dicembre 1946 nasceva a Roma il Movimento sociale italiano. Esso costituì il risultato di un intenso lavoro di contatti e di relazioni che ebbe inizio addirittura prima della fine della guerra e che coinvolse anche ambienti legati ai servizi segreti americani. Avvalendosi di un’ampia messe di fonti edite e inedite, italiane e straniere, Parlato rovescia la visione tradizionale di un neofascismo puramente nostalgico: il neofascismo e il Msi si inserirono bene nella politica della Guerra fredda, dove, nella contrapposizione al comunismo, potevano individuare nuovi spazi di agibilità politica. Il volume prende le mosse dalla descrizione del fascismo clandestino al Sud, nell’Italia liberata, fra il 1943 e il 1945, per poi affrontare l’attività riservata svolta dai neofascisti in funzione anticomunista. Scorrono in queste pagine momenti inediti e sorprendenti: la prima apertura ai neofascisti, realizzata da Togliatti nel novembre 1945; il ruolo della Chiesa nella loro organizzazione unitaria; i rapporti fra i neofascisti ricercati dalla polizia con autorità di governo e uomini politici antifascisti al fine di concordare l’amnistia Togliatti; gli uomini della Decima Mas invitati come addestratori dei reparti d’assalto in Israele; aspetti nascosti dell’attentato all’ambasciata inglese a Roma (1946); le profonde differenze fra la strategia di Romualdi e quella di Almirante al momento della nascita del Msi.
Giuseppe Parlato Insegna Storia contemporanea nella Libera Università “San Pio V” di Roma. Con il Mulino ha pubblicato anche “La sinistra fascista. Storia di un progetto mancato” (2000).
Introduzione. Dal fascismo al postfascismo: continuità e discontinuità
- I. – Fascisti al Sud
- II. – Pensando al dopo…
- III. – Dal 25 aprile al 2 giugno
- IV. – Primavera di bellezza
- V. – Il partito di Romualdi
- VI. – Il partito di Almirante
Note
Appendici
Tavola sinottica. Genealogia del neofascismo
Ringraziamenti
Indice dei nomi
Il Conflitto tra Paganesimo e Cristianesimo nel Secolo IV
Titolo originale: The Conflict between Paganism and Christianity in the Fourth Century
Autore/i: Autori vari
Editore: Giulio Einaudi Editore
prima edizione, prefazioni e saggi a cura di Arnaldo Momigliano, traduzione di Anna Davies Morpurgo.
pp. XIII-242, nn. tavole b/n f.t., Torino
Arnaldo Momigliano ha raccolto in questo volume le «lezioni» di un corso tenuto all’Istituto Warburg di Londra sui rapporti tra paganesimo e cristianesimo nel IV secolo. Alle otto conferenze, tenute da altrettanti illustri specialisti, Momigliano ha premesso una sua introduzione sul problema del cristianesimo e della decadenza dell’Impero romano.
Per l’alto livello dei saggi ospitati, e l’autorevolezza del curatore, il volume ha fornito un rilevante contributo alla ricerca storica e offre ora la ricchezza dei suoi risultati anche al lettore italiano.
«Nella storia dell’umanità – scrive uno degli autori, H. Bloch – non c’è stato nessun momento di rottura più importante di quello che segna la fine del mondo antico e il conflitto finale tra paganesimo e cristianesimo». La fase culminante di tale conflitto si ebbe nel secolo IV, in un mondo tumultuoso per le invasioni barbariche, le lotte di accesso e successione al trono, le fluttuazioni delle classi sociali, quando da un lato la nuova religione si espande ora impetuosa e trionfante, ora più timida e incerta, e dall’altra la vecchia credenza, che era stata un valido aiuto nella costituzione e nel rafforzamento dell’impero, resiste esemplarmente, sostenuta da un esiguo ma potente gruppo di uomini di cultura aristocratici. Se l’avvento del cristianesimo, come afferma nel suo saggio Arnaldo Momigliano riprendendo con importanti correzioni la tesi del Gibbon, è da considerarsi tra le principali, o la principale causa del grande evento storico della decadenza di Roma, in esso si può anche riconoscere lo «scisma dell’anima», il dramma degli intellettuali, come fa magistralmente H.-J. Marrou nel saggio su Sinesio da Girene, Entriamo così in un’altra problematica, storicamente non meno rilevante, e attualissima, entro cui si muovono Agostino e Ambrogio, Simmaco e Ammiano Marcellino.
Arnaldo Momigliano è nato nel 1908, e ha studiato nelle Università di Roma e Torino. Nelle stesse Università ha insegnato dal 1932 al 1939. Dal 1951 è professore di storia antica allo University College di Londra. Nel 1960 ha vinto il Premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei. Tra le sue opere: La composizione della storia di Tucidide (1929), L’opera dell’imperatore Claudio (1932), Filippo il Macedone (1934), Contributo alla storia degli studi classici (1955), Secondo contributo alla storia degli studi classici (1960).
Prefazione all’edizione italiana
Prefazione all’edizione originale
Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo nel secolo IV
- Introduzione Il cristianesimo e la decadenza dell’Impero romano
di Arnaldo Momigliano, dell’Università di Londra
- I. – Lo sfondo sociale della lotta tra paganesimo e cristianesimo
di A. H. M. Jones, dell’Università di Cambridge
- II. – Pagani e cristiani nella famiglia di Costantino il Grande
di Joseph Vogt, dell’Università di Tubinga
- III. – Il cristianesimo e i barbari del Nord
di E. A. Thompson, dell’Università di Nottingham
- IV. – Storiografia pagana e cristiana nel secolo IV d.C.
di Arnaldo Momigliano
- V. – La sopravvivenza delle arti magiche
di A. A. Barb, dell’Istituto Warburg di Londra
- VI. – Sinesio di Cirene e il neoplatonismo alessandrino
di Henri Irénée Marrou, della Sorbona di Parigi
- VII. – Polemiche anticristiane e platonismo cristiano: da Arnobio a sant’Ambrogio
di Pierre Courcelle, del Collège de France di Parigi
- VIII. – La rinascita pagana in Occidente alla fine del secolo IV
di Herbert Bloch, dell’American Academy di Roma, e dell’Università di Harvard
Indice dei nomi
Il Labirinto del Mondo e il Paradiso del Cuore
Titolo originale: Labyrint světa a ráj srdce
Autore/i: Komenský Jan Amos
Editore: Silvio Berlusconi Editore
traduzione di Tomás Kubíček, l’annotazione storico-critica, l’introduzione e la cura generale sono di Marta Fattori, Sylvie Richterová ha collaborato alla revisione della traduzione del testo ceco, il ritratto di Jan Amos Komenský è di Marco Carnà.
pp. LXXIV-480, 1 disegno b/n f.t., Milano
«Ritorna, da dove sei partito,
alla casa del tuo cuore,
e chiudi la porta dietro di te.»
«Ho visto, notato e capito che niente io sono,
so fare, possiedo, e nemmeno gli altri;
noi unicamente sogniamo,
ci sforziamo di afferrare l’ombra,
ovunque la verità ci sfugge.»
(Jan Amos Komenský – Il labirinto del mondo e il paradiso del cuore)
Pubblicata in lingua ceca nel 1631, l’opera di Jan Amos Komenský o Comenius, come era noto nell’Europa dotta dell’epoca -, qui in prima traduzione italiana integrale, ha sin dalla sua apparizione occupato un posto di rilievo nel panorama letterario di tutti i tempi. Paragonata alla Divina Commedia per l’impianto narrativo e alle Confessioni di Sant’Agostino per l’ispirazione religiosa, essa narra in chiave allegorica e autobiografica le singolari vicissitudini occorse al protagonista nella sua peregrinazione attraverso il mondo. Accompagnato da due guide, passo dopo passo egli arriva a comprendere che il mondo offre solo disordine, vanità, inganno e corruzione, a cominciare dalle guide stesse, e che l’unica possibilità di salvezza è data da Dio, ritrovato alfine all’interno del proprio cuore. Viene così riproposto il tema del disprezzo del mondo, già trattato con Erasmo nella nostra collana, coniugato con la ricerca di un profondo rinnovamento interiore.
La vicenda esistenziale di Comenius, ultimo vescovo dell’Unione dei Fratelli Boemi, teologo, pedagogista e filosofo, si incrocia con la guerra dei Trent’anni: in seguito alla disfatta delle forze protestanti nella battaglia della Montagna Bianca, a Praga, l’8 novembre 1620, per Comenius si inaugura una vita di esilio e persecuzioni che lo costringe a cercare rifugio nelle principali città europee. Forse per questo avvertì il bisogno di fermare sulla carta esperienze, ideali e speranze nella forma letteraria del suo capolavoro, Il labirinto del mondo e il paradiso del cuore.
L’opera è stata tradotta da Tomáš Kubíček con la consulenza storico-critica di Sylvie Richterová e Marta Fattori, alla quale si devono anche una puntuale introduzione al pensiero e alla vita del grande autore boemo e un cospicuo apparato di note. Il testo ceco è quello dell’edizione del 1663 così come è stato stabilito dall’Accademia delle Scienze di Praga.
Il ritratto dell’autore è stato eseguito appositamente per questa edizione da Marco Carnà. Il testo è stato composto in monotype con il carattere Imprint e stampato con torchio pianocilindrico dalla Officina tipografica Olivieri su carta velata avorio delle Cartiere di Sicilia filigranata con il logo dell’editore.
Presentazione
Abbreviazioni
Nota bibliografica
Introduzione di Marta Fattori
- Il labirinto del mondo e il paradiso del
- cuore
Note di Marta Fattori
- Labyrint světa a ráj srdce
Indice dei capitoli
Monumenta – I Sepolcri Romani e la loro Architettura
Titolo originale: Römische Grabbauten
Autore/i: von Hesberg Henner
Editore: Longanesi & C.
unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione dal tedesco di Lelia Di Loreto, in copertina: Pompei, necropoli di Porta Nocera.
pp. 336, nn. illustrazioni, fotografie, disegni in b/n, Milano
I monumenti funerari romani, dal II secolo a.C. al IV secolo d.C., hanno conferito un’impronta determinante all’aspetto delle città del loro tempo. Bordavano in lunghe file le strade di accesso alle porte urbane, accompagnando il cammino dei viaggiatori. Un simile rapporto tra monumento e vita pubblica, ancor oggi riscontrabile in molte località appartenute all’Impero, riflette in modo intenso la situazione di quella società, fornisce un vivace quadro di quelle popolazioni, esprime le loro esigenze e le loro norme. I singoli monumenti, infatti, variano in base alla condizione sociale del committente e alle intenzioni del costruttore, offrendo una molteplicità di forme e rivelando una forte competitività. Pur nel rispetto di un’unica concezione, la forma dei monumenti, la loro posizione nelle necropoli e la loro decorazione mutano nel corso dei secoli e delle relative trasformazioni sociali, facendosi inoltre influenzare da varianti regionali: l’estroversa autorappresentazione dei committenti dell’età repubblicana lascia, ad esempio, il passo a un atteggiamento più «spiritualizzato» in epoca imperiale. E poi, come non tener conto delle differenze esistenti fra le tombe destinate a un imperatore o a un liberto, a un esponente della classe dirigente delle città, a uno schiavo o, addirittura, a un animale? Chiunque abbia ammirato almeno una volta la possente tomba circolare di Cecilia Metella sulla via Appia, o gli alti pilastri di pietra eretti per la famiglia dei Secondini presso Treviri, troverà in questo documentato studio la giustificazione architettonica di quei monumenti, la descrizione delle varie tendenze e delle varie fasi, l’analisi del rapporto tra il proprietario del sepolcro e la società. Rinverrà infine l’occasione per effettuare, magari di persona, un singolare «viaggio culturale» nella romanità, giacché frequenti e cospicui, in tutta la vastissima area interessata, sono i resti di mausolei, spesso ancora ben conservati.
Henner von Hesberg è nato a Lüneburg nel 1947 e si è laureato a Marburgo. Collaboratore dell’Istituto Archeologico Germanico a Berlino e a Roma, ha insegnato a Monaco di Baviera e dal 1987 insegna a Colonia. È uno specialista di architettura dell’antichità classica e della cultura di corte ellenistica.
- Introduzione
- La costruzione dei monumenti funerari
- La scelta e l’acquisto del terreno
- Il progetto di costruzione
- I costi di realizzazione
- Le norme etiche e le leggi suntuarie
- La funzione e il significato
- Il cambiamento nell’aspetto delle necropoli
- Il fasto all’interno delle tombe: le necropoli a Roma e in Italia prima del II secolo a.C.
- L’autorappresentazione esteriorizzata: le necropoli del II secolo a.C. a Roma e in Italia
- La concorrenza e l’adeguamento: le necropoli e le strade nel periodo tardorepubblicano e nella prima età augustea
- Le norme di uguaglianza: le «vie delle tombe» del I secolo d.C.
- La rappresentazione interiorizzata: le necropoli del II e del III secolo d.C. a Roma e dintorni
- Il nuovo benessere nelle province: le necropoli dal I al III secolo d.C. nelle città dell’Impero romano
- Le costruzioni funerarie come privilegio: i monumenti dal III al VI secolo d.C.
- Il Messaggio delle forme architettoniche
- Le forme elementari originarie
- Il recinto
- Le case e le torri
- Gli ipogei e le tombe rupestri
- La rispettabilità del passato
- Il tumulo
- Le piramidi e le strutture coniche lapidee
- L’esempio dei monumenti onorari pubblici
- I monumenti a edicola a più piani
- Le statue su colonne e gli archi
- Le esedre e le scholae
- L’aspirazione all’aura sacrale
- Gli altari
- I templi
- Le forme elementari originarie
- La decorazione figurata e l’arredo dei monumenti funerari
- La rappresentazione dei defunti
- I ritratti
- Il rango e le attività sociali
- Le rappresentazioni della vita privata
- La trasfigurazione nel mito
- Il lusso nelle tombe
- La tomba come locus amoenus
- La rappresentazione dei defunti
- I monumenti funerari e il ceto sociale dei committenti
- L’imperatore
- La classe dirigente delle città
- Le classi subalterne urbane
- I liberti
- Gli schiavi
- Gli animali
- Conclusioni
Bibliografia
Indice degli autori antichi e delle iscrizioni
Indice topografico Indice delle figure
La Condizione Umana
Titolo originale: The Human Situation
Autore/i: Huxley Aldous
Editore: Casa Editrice LIBER Internazionale
a cura di Roberto Carretta, traduzione di Roberto Gritella e Roberto Carretta, nelle immagini in copertina: due illustrazioni tratte da Grandville «Un autre monde».
pp. 264, Pavia
Il testamento filosofico e sociale di Aldous Huxley. Nel 1959 il saggista e romanziere inglese tenne un ciclo di conferenze all’Università della California che costituiscono una sorta di ultima, inquieta e acuta riflessione sulla società contemporanea. La sua amara e spietata critica alla nostra epoca, trova qui una collocazione definitiva che crea un ponte verso gli anni a venire, che egli non avrebbe mai visto ma che fu in grado, con rara lucidità e lungimiranza, di intuire.
L’esigenza di un bilanciamento tra scienza e morale, il rapporto dell’uomo con la natura e con il pianeta che lo ospita, la guerra e i nazionalismi, il nostro rapporto con gli altri e con la diversità sono i temi centrali delle lezioni. Aldous Huxley suggerisce, per ovviare agli inconvenienti della nostra epoca, una via che porta alla capacità di ascoltare l’altra parte di sé, equilibrando razionalità e inconscio, proponendo, quale linguaggio intermedio tra le due dimensioni, quello dell’arte.
Aldous Huxley (1894-1963), uno dei grandi scrittori del Novecento, è autore di saggi e romanzi attraverso i quali indaga i problemi della società occidentale. Tra le numerose pubblicazioni, i romanzi Il mondo nuovo (1932) e Ritorno al mondo nuovo (1958) costituiscono l’esempio più celebre di un’immagine futuribile della nostra società; una delle molteplici forme che un ingegno può assumere, quando lungimiranza e senso critico sfociano in qualcosa che appare prossimo alla capacità profetica.
Prefazione di Roberto Carretta
- L’istruzione integrata
- L’uomo e il suo pianeta
- Più natura nell’arte
- L’esplosione demografica
- Quanto è originale il peccato originale?
- Guerra e nazionalismo
- Il futuro dell’uomo
- La vita individuale dell’uomo
- Il problema della natura umana
- L’Ego
- L’inconscio
- Linguaggio
- L’arte
- L’uomo e la religione
- Storia naturale delle visioni
- Potenzialità umane latenti
Indice dei nomi
Mistici del Duecento e del Trecento
Autore/i: Autori vari
Editore: Rizzoli
introduzione e cura di Arrigo Levasti.
pp. 1028, 12 illustrazioni b/n f.t., Milano
Scritti in prosa di:
- Lotario Diacono (Innocenzo III)
- San Francesco d’Assisi
- Frate Egidio
- San Bonaventura
- Jacopone da Todi
- Giacomo da Milano
- Beata Angela da Foligno
- Beato Giovanni della Verna
- Ugo Panziera
- Angelo Clareno
- Giordano da Pisa
- Domenico Cavalca
- Simone Fidati da Cascia
- Jacopo Passavanti
- Giovanni Colombini
- Don Giovanni dalle Celle
- Santa Caterina da Siena
- Agnolo Torini
- Simone da Cascina
Ascoltare l’Universo – Dal Big Bang a Mozart: alla Scoperta dell’Universo Dove Tutto è Suono
Titolo originale: Écouter l’Univers
Autore/i: Tomatis Alfred
Editore: Ibis Edizioni
prefazione di Concetto Campo, introduzione dell’autore, traduzione di Laura Merletti.
pp. 302, illustrazioni b/n, Como
All’inizio fu il suono: così sembra cominciare la storia dell’universo secondo Tomatis. E in effetti il Big Bang è anche un enorme suono, tanto che gli astrofisici ritengono che il fragore di questa originaria esplosione sia ancora udibile nella radiazione di fondo che pervade l’intero universo.
Così per Tomatis come la vita dell’universo sarebbe cominciata con questo potente suono e, seguendo l’infinita trasformazione dei suoni, si sarebbe sviluppata ed espansa infinitamente, ugualmente la vita umana avrebbe origine con il suono, il suono intrauterino percepito durante la gestazione e originario carattere distintivo dell’umanità dell’uomo.
La convinzione di Tomatis che tutto sia suono, trova qui la sua conferma complessiva: macrocosmo e microcosmo si uniscono nel segno del suono, la cui storia culmina nella musica di Mozart.
Alfred A. Tomatis (1920-2001), medico, specialista in otorino-laringoiatria, ha creato una nuova è rivoluzionaria teoria sull’udito e la comunicazione. Il suo metodo viene utilizzato in centinaia di centri di ricerca e di cura presenti in tutto il mondo. Tra i suoi pazienti: Maria Callas, Romy Schneider, il pittore Hans: Hartung, Gerard Depardieu.
Di Tomatis, Ibis ha già pubblicato: Dalla comunicazione intrauterina al linguaggio umano, che affronta il tema della formazione del linguaggio a partire dal periodo prenatale; L’orecchio e il linguaggio, che inquadra i temi generali della concezione di Tomatis; Perché Mozart?, che illustra il valore terapeutico della musica mozartiana; Siamo tutti nati poliglotti, che approfondisce il tema dell’apprendimento delle lingue straniere a partire da una migliore capacita di ascolto; Nove mesi in paradiso, che analizza il rapporto. madre-figlio durante la gestazione, con particolare riguardo al tema dell’ascolto della voce materna; Vertigini, che affronta il tema della perdita d’equilibrio in una prospettiva completamente nuova e Le difficoltà scolastiche, che spiega come gli insuccessi scolastici siano spesso dipendenti dal mancato riconoscimento di una carenza uditiva.
Prefazione di Concetto Campo
Ascoltare l’universo
Dal Big Bang a Mozart: alla scoperta dell’universo dove tutto è suono
INTRODUZIONE
PRIMA PARTE, IL BIG BANG, O LA SINFONIA FANTASTICA
- Il Big Bang
- Suono e luce
- Il suono e la forza di gravità
- Grumi di suono
SECONDA PARTE. IL SUONO COME ENERGIA
- Effetti energetici del suono
- Suoni sacri
- Il canto
TERZA PARTE. ARMONIE
- Suono e acustica
- Suono e armonia
- Il suono e l’architettura
- I suoni e i colori
QUARTA PARTE. TERAPIE
- Suono e struttura del corpo
- I suoni uterini
- Suono e stress
- Suono e terapia
QUINTA PARTE. ANTROPOLOGIA DELL’ASCOLTO
- All’ascolto dell’universo
- Antropologia dell’ascolto
- L’ascolto presso i greci
- L’ascolto presso gli ebrei
- L’ascolto in Asia
SESTA PARTE. IL LINGUAGGIO
- Suono e linguaggio
- Il suono e la lettera
- Le lettere ebraiche, eco del suono supremo
SETTIMA PARTE. ALL’ASCOLTO DELLA VITA
- Che cos’è l’uomo?
- Che cos’è Dio?
CONCLUSIONE All’ascolto della parola
Indirizzi di centri e studi professionali che applicano il metodo Tomatis
Che ne è della Psicologia del Bambino?
Titolo originale: Où en est la psychologie de l’enfant?
Autore/i: Zazzo René
Editore: Giunti Barbèra
pre-testi a cura dell’autrice, traduzione di Gabriele Noferi.
pp. 256, nn. figure b/n, Firenze
Al tempo stesso analisi retrospettiva delle personali ricerche dell’Autore e vero e proprio discorso sul metodo in psicologia, questo libro di René Zazzo si impone decisamente all’attenzione sia di coloro che sono direttamente interessati al bambino, sia di quanti, ricercatori e studiosi, seguono con interesse l’evoluzione della ricerca in psicologia dello sviluppo.
A questi ultimi, tra l’altro, Zazzo offre l’occasione di ripensare a tre grandi della psicologia moderna: Gesell, Wallon, Piaget, i cui percorsi intellettuali vengono qui rivisitati con mano maestra nei punti più salienti e in quelli più controversi. A tutti, parlando del bambino, Zazzo ricorda come nella ricerca scientifica e in campo educativo, niente possa dedursi dogmaticamente, mentre tutto possa al contrario arricchirsi di significato attraverso l’esperienza. E, questo, uno dei temi più importanti del libro, un libro che l’autore ha scritto con entusiasmo, semplicità e – cosa rarissima nella letteratura scientifica – con grande umorismo.
Pre-testi
1978: Intervista di Jean-Louis Ferrier e Sophie Lannes a René Zazzo
Parte prima – NON LASCIAMO CHE LE PAROLE PENSINO PER NOI
1. «Che cos’é la coglioneria, signora?»
2. A proposito di quei bambini che chiamate eccezionali
3. Lo psicologo incontro al bambino
4. Etologia o psicologia del bambino? Un’alternativa inquietante e confusa
- Post scriptum 1
- Post scriptum 2
5. I testi pro o contro?
Parte seconda – UN CAMPIONE DI LAVORI RECENTI
1. «Francois, quanti anni hai?»
2. Del nuovo sul nuovo nato
3. Tessitura e rottura dei primi legami: sotto il segno diciotto e di Atropo
4. Il bambino e l’umorismo
5. Un lavoro sul campo: maschi e femmine dai 10 e ai 13 anni
6. I ruolo del movimento nella costruzione dell’immagine di sé
7. Specchi, immagini, spazi
Parte terza – TRE GIGANTI, TRE DIVERSE PROSPETTIVE
1. Henri Wallon (1879-1962)
2. Lettera agli psicologi americani
3. Henri Wallon, alias Hubert
4. Arnold Gesell (1880-1961)
5. Gesell, uomo della cinepresa
6. Il mio primo principale
7. Jean Piaget (1896-1980)
8. Il giovane Jean (Piaget): un bambino ritardato?
9. Jean Piaget: lepistemologia e il metodo genetico
10. Piaget e Wallon: un dialogo difficile
11. Un Piaget misconosciuto
A mo’ di conclusione: 1983 – intervista di Anita Kechickian a René Zazzo
La Scimmia Rossa – Gli Orang-Utan e le Origini Umane
Un’ipotesi provocatoria e affascinante sulle origini della specie umana. Uno scienziato di fama internazionale va controcorrente.
Autore/i: Schwartz Jeffrey H.
Editore: Giunti
presentazione di Francesco Antinucci, traduzione a cura di Gabriele Noferi.
pp. XII-360, Firenze
Una panoramica completa delle moderne teorie evoluzionistiche e una analisi critica dei metodi di indagine correnti, sia quelli di origine morfologica e paleontologica, sia quelli di matrice geneticomolecsolare.
La preparazione, la passione, ta chiarezza di Schwartz rendono la lettura di questo libro affascinante e di grande interesse anche per i non specialisti, a cui essa fornisce una vivida immagine di prima mano di numerosi punti ancora discussi dell’evoluzione della specie umana e delle polemiche scientifiche al riguardo. Si tratta di una provocatoria e innovativa presentazione a originali che non potranno che stimolare ulteriori e approfondite analisi.
(Marco D. Poli, Università di Milano)
Una «storia» interessante e anche avvincente, che tiene ben desta l’attenzione del lettore, pur non trascurando alcun particolare. Una chiara lezione di metodo, che permette anche al profano di capire come si riesca ad estrarre un numero incredibile di informazioni da frammenti sparsi di ossa e di denti, quando essi siano opportunamente trattati in chiave comparativa ed inseriti
nel mosaico delle informazioni provenienti da campi vicini che l’antropologo deve competentemente maneggiare.
(Francesce Antinucci, C.N.R. Roma)
Jeffrey H. Schwartz è un antropologo fisico specializzato nelle studio dei primati, e in questo campo le sue credenziali sono di prima grandezza. Nella più recente e completa serie di volumi di base dedicata alla Biologia Comparata dei Primati (Swindler & Erwin, 1986), Schwartz è l’autore del primo capitolo, «Sistematica dei primati e una classificazione dell’ordine», Schwartz insegna antropologia all’Università di Pittsburgh ed è ricercatore presso l’American Museum of Natural History e membro dei comitato scientifico dell’«international Journal of Primatology». Ha condotto numerose ricerche sul campo, tra l’altro in Israele, Inghilterra e Cipro.