Gli Animali hanno un’Anima?
Autore/i: Bozzano Ernesto
Editore: Armenia Editore
copertina di Claudio Baini.
pp. 288, Milano
Gli animali hanno un’anima? Quante volte, giocando con i nostri amici animali, abbiamo pensato che manchi loro solo la parola per comunicare “sensazioni e pensieri” che sono presenti in loro! Forse essi vogliono dirci qualcosa che ci sfugge perchè ci manca la chiave per capire il loro linguaggio. Questo libro, unico nel suo genere, affronta per la prima volta il problema dei cosiddetti animali pensanti, raccontando, come numerosi studiosi siano riusciti a comunicare con la psiche animale. I cavalli di Elberfeld e i cani di Mannheim hanno dimostrato di essere capaci di comprendere il senso delle parole scritte, di comporre piccole frasi, di estrarre radici quarta e quinte da numeri di 6 o 7 cifre, di comporre periodi con senso compiuto esprimendo una sorprendente spontaneità di pensiero.
Ernesto Bozzano, il maggior studioso italiano di parapsicologia, spiega le tecniche usate dai più noti esperti del mondo per comunicare con gli animali, giungendo alla conclusione che la pschicità dell’uomo e quella animale dimostrano una sorprendente identità. L’animale infatti agisce nelle manifestazioni telepatiche come agente e percipiente, è spettatore o protagonista di fenomeni di infestazione, l’animale è soggetto a fenomeni premonitori e si materializza nelle sedute spiritiche. Gli animali hanno dunque un’anima? Questo libro vi aiuterà a comprendere meglio i nostri inseparabili amici.
Ernesto Bozzano nacque a Genova il 9 gennaio 1862 e morì in quella città il 24 giugno 1943. Visse sempre solo e si dedicò con grande passione allo studio della parapsicologia di cui
indagò ogni ramo, pubblicando circa cinquanta libri sulle varie tematiche. Ernesto Bozzano è considerato ancora oggi uno dei più grandi eruditi nel campo della parapsicologia ed il maggiore studioso italiano di spiritismo.
Di lui, nella stessa collana, sono stati già pubblicati LA CRISI DELLA MORTE e POPOLI PRIMITIVI E MANIFESTAZIONI PARANORMALI.
Prefazione di Gastone De Boni
Introduzione
- Allucinazioni telepatiche in cui funge da agente un animale
- Allucinazioni telepatiche in cui funge da percipiente un animale
- Allucinazioni telepatiche percepite collettivamente dagli animali e dall’uomo
- Visioni, non più telepatiche, di fantasmi umani percepiti collettivamente dagli animali e dall’uomo
- Casi in cui soltanto gli animali diedero segno di percepire manifestazioni paranormali
- Animali e fenomeni d’infestazione
- Apparizioni di fantasmi animali identificati
- Manifestazioni post-mortem di animali con modalità inconsuete di estrinsecazione
- Animali e premonizioni
- Materializzazioni di animali
Conclusioni
La Magia nell’Islâm
Esistono formule e riti in grado di riportare la negatività alla positività, il Male al Bene?
Autore/i: Mandel Gabriele
Editore: Editore Simonelli
unica edizione.
pp. 228, nn. illustrazioni b/n, Milano
La Magia esiste? Ha un fondamento? Sussistono veramente forze negative in grado di sconvolgere il corso delle nostre realtà, ed esistono formule, clavicole, riti in grado di riportare la negatività alla positività, il Male al Bene? E Dio, Signore di tutte le cose, perché – se la Magia è realtà – permette agli esseri umani di abusarne? L’Islâm ha risposte affermative, precise, poiché il Corano stesso autentica la Magia e fornisce gli elementi per difendersi dalle sue negatività. L’autore di questo libro (uno shaikh sufi che ha ricevuto la prestigiosa Laurea Honoris Causa in Scienze islamiche dall’Università Statale di Konya, Turchia) parte dunque dal Corano; e poi ci parla dei Detti del Profeta Maometto (gli Aẖàdìth). Cita poi, lungo il filo dei secoli, i più grandi maghi e alchimisti dell’Islâm, i più grandi storici e sociologi che hanno parlato di Magia. Da ultimo traccia una panoramica di tutte le correlazioni, le vie, i sistemi della Magia nell’Islâm, e parla di corrispondenze lettere-numeri, dei talismani, del formulario corrente del mago, per completare così un quadro di per sé già tanto suggestivo e pregnante.
Gabriele Mandel ha ricevuto la laurea Honoris Causa in Scienze Islamiche dall’Università Statale di Konya (Turchia). Già docente al Politecnico di Torino, è direttore dell’istituto di Storia dell’Arte all’Università IULM di Milano, direttore della Facoltà di Psicologia dell’Università Europea UET di Bruxelles, rettore dell’Università Islamica âlBarìu e membro fondatore dell’università Islamica Ibn Roshd di Cordoba (Spagna). È inoltre artista versatile: l’European Who’s Who (1988) lo cita come «il più importante ceramista islamico contemporaneo». Espositore alla Biennale di Venezia, ha tenuto mostre personali in numerosi musei (tra cui il Museo de Arte di San Paolo del Brasile, il Museo Dolmabahce di Istànbul, il Museo nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano, il Museo della Ceramica di Lodi e i Musei d’Arte moderna di Konya, Ankara, Nuova Delhi e Tokio). Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo: «Come riconoscere l’arte islamica» (Rizzoli, 1979), «Il Corano senza segreti» (Rusconi, 1991), «Saggezza islamica, le novelle dei Sufi» (Edizioni San Paolo, 1992), «Storia dell’Harem» (Rusconi, 1992), «I 99 nomi di Dio nel Corano» (Edizioni San Paolo, 1995), «Storia del Sufismo» (Rusconi, 1995).
Precisazioni sulla lettura dei termini
Alfabeto Arabo (Tavola dei valori fonetici)
PRIMA PARTE: La grammatica
1. Magia? Avete detto magia?
2. La magia nel Corano, la “magia” del Corano
3. Il Profeta Maometto e la magia
4. Magia bianca e magia nera nei trattati di Ibn Isẖâq e di Ibn alGhazâlî
5. I testi del “Giusto mezzo” e il loro influsso in Europa
6. Ibn Khaldiin e l’approccio sociologico alla magia
7. La sopravvivenza dei testi musulmani sulla magia nel XX secolo
SECONDA PARTE: La pratica
8. La Scienza delle Lettere
9. Il valore dei Numeri
10. Il potere dei Nomi
11. I quadrati magici
12. Esorcismi, formule, riti
13. (E il Tredici porta fortuna) Gli amuleti (o talismani)
Glossarietto di termini arabi
Bibliografia essenziale in italiano
Guerriero Invincibile – La Vita Straordinaria di Morihei Ueshiba, il Fondatore dell’Aikido che Nessuno Riuscì Mai a Sconfiggere
Titolo originale: Invincible Warrior
Autore/i: Stevens John
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro
prefazione dell’autore, traduzione di Vittoria De Santis.
pp. 256, numerose fotografie in bianco e nero, Vicenza
Morihei Ueshiba (1883-1964) fu un uomo ispirato la cui ricerca del vero significato dell’essere un guerriero lo condusse alla creazione dell’arte marziale nota come Aikido, “L’arte della Pace”. Morihei viene considerato come uno dei più grandi maestri di arti marziali della storia. La sua leggendaria abilita di disarmare qualunque aggressore, di atterrare una dozzina di uomini simultaneamente o di immobilizzare gli avversari senza quasi toccarli, gli è valsa una fama internazionale difficilmente superabile. La vera storia dei conseguimenti di questo Guerriero Invincibile, accompagnata da oltre duecento immagini suggestive, molte delle quali inedite, descrive le persone, gli eventi e le idee che influenzarono i Morihei nel corso della sua ricerca spirituale e della sua fulgida carriera di maestro delle arti marziali, rivelando l’uomo straordinario e il suo insegnamento peculiare.
“Il segreto dell’Aikido non consiste in come muovi i piedi, ma in come muovi la mente”. (Morihei Ueshiba)
Prefazione
Ringraziamenti
Parte 1
La vita e le età di Morihei Ueshiba
- Il servizio militare di Morihei a Meiji, in Giappone
- Kumagusu Minakata
- Colonizzazione di Hokkaido
- Sokaku Takeda
- L’Omoto-kyo e Onisaburo Deguchi
- Morihei e l’Omoto-kyo
- La grande avventura mongola
- L’illuminazione di Morihei
- Le meravigliose tecniche di Morihei
- Incontri memorabili
- Il Kobukan
- Il secondo incidente Omoto-kyo
- Stupefacenti prodezze
- La tragedia della Seconda Guerra Mondiale
- Il trasferimento ad Iwama
- La diffusione dell’Aikido
- Gli ultimi giorni di Morihei
Parte 2
Morihei Ueshiba e la creazione dell’Aikido
- Primi Sviluppi, 1883-1945
- Gran maestro dell’Aikido – 1946-1969
Parte 3
Le meravigliose tecniche di Morihei Ueshiba
- Tecniche dell’Aiki Budo di prima della guerra
- Tecniche dell’Aikido del dopoguerra
Bibliografia
Il Viaggio Astrale – La Meravigliosa Esperienza della Proiezione Fuori dal Corpo con Esercizi Patici e Graduali
Autore/i: Tuan Laura
Editore: De Vecchi Editore
introduzione dell’autrice.
pp. 192, nn. illustrazioni b/n, Milano
Il Viaggio Astrale è:
- La capacità della psiche di uscire dal corpo fisico e entrare nell’altra dimensione
- Viaggiare senza spostarsi e senza pericolo; vivere contemporaneamente in luoghi diversi, elevarsi al di sopra di se stessi
Come fa a sdoppiarsi, a uscire dal proprio corpo? Occorre arrivarci a poco a poco, attraverso un crescente dominio del rilassamento, della respirazione, della concentrazione, della visualizzazione, della volontà e della memoria. Tutte tecniche che questo manuale pratico ti insegna a sviluppare con meticolosità e chiarezza, e con l’ausilio della cassetta-guida. L’obbiettivo è di accedere all’enorme riserva di energia cosmica che è capace di nutrire e rivitalizzare ogni uomo.
Le grande avventura può così incominciare con questo libro: partecipa e vivi l’esperienza più entusiasmante della tua vita, un viaggio astrale.
Laura Tuan ha studiato sanscrito e religioni orientali e da più di quindici anni si occupa di interpretazione dei sogni, medicina alternativa, astrologia e parapsicologia in genere. Su queste tematiche ha pubblicato numerosi libri in Italia e all’estero e collabora a riviste di settore.
Introduzione
L’altra dimensione, un mondo fuori dallo spazio
1. Viaggiatori dell’infinito
- La bilocazione
- Definizione
- Come avviene
- Classificazione dei fenomeni bilocativi
- Quando dura
- Chi si può bilocare
- Condizioni indispensabili per la bilocazione
- Ipotesi che invalidano la bilocazione
2. Il corpo astrale
- Classificazione dei corpi
- Corpo fisico (Rupa)
- Corpo eterico (Linga Sarira)
- Corpo astrale (Kamarupa)
- Corpo mentale (Manas inferiore)
- Corpo casuale (Manas Superiore)
- Anatomia occulta
- Le prove dell’esistenza del corpo sottile
- La fantasia
3. Il legame misterioso con l’etere: il cordone d’argento
4. Gli individui più adatti
5. L’etica
6. Tecniche Preparatorie
- Rilassamento
- Respirazione
- Concentrazione
- Meditazione
- Visualizzazione
- Rafforzamento della volontà
- Rafforzamento del sé interiore
- Tecniche per il potenziamento della memoria
- Tecniche preparatorie specifiche per lo sdoppiamento
7. La scelta del Momento propizio
8. Il vestiario
9. L’ambiente
10. Tecniche di sdoppiamento
- Tecniche per l’uscita consapevole
- Tecnica n. 1 (per principianti)
- Tecnica n. 2 (per chi è già avezzo allo sdoppiamento)
- Altri suggerimenti per l’uscita consapevole
- Tecniche per l’uscita parziale
- Tecniche per l’uscita inconsapevole
- Tecnica n. 1
- Tecnica n. 2 (metodo del sogno pilotato di Fox)
- Tecnica n. 3
- Tecnica n. 4
11. L’uscita in ipnosi
- Che cos’è l’ipnosi
- Prove di ipotizzabilità
- Tecniche di induzione
- Tecniche di magnetizzazione
- L’autoipnosi
- Le prove
12. Credenze, suggerimenti e tecniche di ogni luogo e tempo
- Tecniche di sdoppiamento legate allo yoga
- Le Asana
- Il mantra del nome
13. Pericoli e sistemi protettivi
14. Caratteristiche del soggetto in astrale
- I sintomi dell’avvenuta bilocazione
- Dopo l’uscita: che cosa vede, sente, prova
- Come si muove
- Dove va
- Chi incontra
- Le reazioni provate al rientro
15. Utilizzo dello sdoppiamento
16. Esperimenti a due
- Esperimenti con un soggetto ricettivo
- Caratteristiche del ricettore
- Tecniche per la sperimentazione
- Prove in coppia dell’avvenuta esteriorizzazione
- Esperienze con un percipiente comune
17. Viaggi astrali collettivi
18. Tecniche per il rientro
19. Guarire l’astrale per guarire il fisico
20. La morte: viaggio astrale senza ritorno
21. Casi storici
Tabelle riassuntive
Glossario
Bibliografia
Il Conscio Maturo
Autore/i: Gruičić Zoran; Gruičić Milica
Editore: Andrea Pangos Editore
prima edizione, introduzione degli autori, traduzione di Andrea Pangos.
pp. 206, nn. figure b/n, Roma
“Lo scopo della vita dell’uomo è essere Uno con la Realtà, ovvero essere la Realtà stessa. Questo rappresenta la meta senza meta. L’idea che non c’è alcuna meta significa che tutto è già quà, in noi. Per questo, nessuno tranne noi stessi può portarci a questa Meta.”
«È passato molto tempo da quando abbiamo iniziato ad occuparci di radioestesia e pendoli, esercizi di respirazione e concentrazione, di meditazioni e preghiere, di guarigioni… Percorrendo, passo dopo passo, vie in gran parte non solcate, abbiamo vissuto molte tentazioni. Tutto ciò di cui venivamo a conoscenza – lo applicavamo nell’attività di guarigione, lo trasmettevamo agli interessati verbalmente e tramite i libri finora scritti. Questo libro – Il Conscio Maturo, rappresenta la materializzazione e il seguito delle nostre intenzioni, ma anche il completamento di un ciclo. Speriamo che i praticanti ottengano il massimo della teoria necessaria e della benefica pratica.
Desideriamo ringraziare coloro che ci erano al servizio e ci hanno aiutato, Mira Dedić, Vladimir Vasić e Mirka Mišić; nei precedenti ringraziamenti abbiamo detto di loro di essersi impegnati con tutto il cuore, di aver aiutato con la loro comunicazione creativa e con Osservazioni concrete…, e siccome hanno continuato “con il vecchio stile”, noi non possiamo fare altro che, come abbiamo fatto sinora, ringraziarli di tutto.
Così pure ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato in un modo o nell’altro nella nostra attività e nella preparazione del libro.
Esprimiamo particolare gratitudine a Branislav Gudelj per la pluriennale collaborazione nella ricerca dei fenomeni e dei processi energetici.» (Zoran Gruičić e Milica Gruičić)
INTRODUZIONE
1. Note introduttive
2. Metodo espositivo
I – LA META NON META
II – L’INDIVIDUALIZZAZIONE DEL CONSCIO
1. Concetto d’individualizzazione del Conscio
2. Processo di individualizzazione del Conscio
- Maturazione istantanea del Conscio
- Maturazione graduale del Conscio
3. Trasformazione della mente
- Concetto e funzione della mente
- Struttura della mente
- Mente conscia e subconscia
4. Sviluppo spirale
III – MEDITAZIONI E RICHIESTE
1. Tecnica di abbassamento delle onde cerebrali (meditazione profonda)
- Maturazione dell’aura
- Maturazione del Corpo Illuminato
- La maturazione dell’Anima
- Ottimizzazione del rapporto Conscio – mente
- Ottimizzazione del rapporto Conscio – subConscio
- Ottimizzazione del rapporto Conscio – Anima
- Risveglio dell’Energia Cristica
- Risveglio dell’Energia Divina
2. Tecnica dell’attenzione indirizzata
3. Abbassamento sistematico delle onde cerebrali
- Meditazioni per il primo mese
- Meditazioni per il secondo mese
- Meditazioni per il terzo mese
- Meditazioni per il quarto mese
- Meditazioni per il quinto mese
- Meditazioni per il sesto mese
IV – L’AUTOINIZIAZIONE
1. Abbassamento sistematico delle onde cerebrali sino a 10-25000
2. Scissione dell’Anima
3. Costituzione delle Vibrazioni del Conscio
4. Armonizzazione delle Vibrazioni del Conscio
5. Concepimento – Nascita – Morte
- Concepimento
- Nascita
- Morte
6. Consapevolizzazione della mente
7. Coordinazione del Conscio Individuale con il Conscio Infinito
8. Consapevolizzazione dell’Essere Uno
9. Consapevolizzazione del Creatore in se stessi
10. Consapevolizzazione “Io sono il Creatore”
11. “Io Sono”
12. “Meditazione senza meditazione”
V – LA PROGRAMMAZIONE
1. Autoprogrammazione nelle Vibrazioni del Conscio
2. Strutture Energetiche Particolari
3. Programmi nelle Strutture Energetiche Superiori
4. “Programmi” nelle Forme di Consci Superiori
5. Principi dell’ulteriore meditare
5.1. Autoprogrammazione
5.2. Mantenimento giornaliero dei programmi
5.3. Meditazioni collegate
VI – IL CONSCIO MATURO
1. Processi che ha consapevolizzato la persona dal Conscio Maturo
2. Aspetti Vibratorio-Energetici della persona dal Conscio Maturo
3. Aspetti spirituali della persona dal Conscio Maturo
4. Manifestazione del Conscio Maturo
- Aspetti del Santo
- Aspetti del Maestro Perfetto
- Aspetti del Saggio
- Aspetti dell’Avatar
5. Meditazioni
VII – I LUOGHI DI POTERE
1. Concetto di Luogo di Potere
2. Ruolo e importanza della visita ai Luoghi di Potere
- Conseguimento (consapevolizzazione) del Sapere
- Armonizzazione dei processi energetici e spirituali
3. Appartenenza ai Luoghi di Potere
4. Condizioni per visitare i Luoghi di Potere
5. Meditazioni da fare nei Luoghi di Potere
6. Comunicazione a distanza con i Luoghi di Potere
7. Luogo di Potere personale
CONCLUSIONE
Indice dei concetti
Le Venezie – Italia Romanica
Autore/i: Autori vari
Editore: Editoriale Jaca Book
prima edizione, testo di Gianna Suitner, fotografie di Zodiaque.
pp. 444, interamente e riccamente illustrato a colori e in bianco e nero, Milano
Questo volume prende in esame i monumenti romanici di una regione caratterizzata da un singolare intreccio fra diverse componenti. L’architettura dell’area lagunare e del vicino entroterra, assume l’eredità dell’arte esarcale e si manifesta come emanazione tarda dell’arte ravennate. Nell’area veronese, che articola preziose gemme nel perimetro urbano e anche nel forese, si riassume l’espressione del romanico propriamente inteso, con notevoli tangenze con gli ambienti finitimi lombardi ed emiliani e con una apertura peculiare a quello nordico francese.
Le zone padovane e vicentine, tanto ricche di manufatti, vedono l’intreccio dialettico fra la componente esarcale – non scevra da echi marciani – e quella romanica vera e propria, pur con la preponderanza della prima. Infine nel Trentino si esaurisce la fortuna del tardo-romanico, attraverso le maestranze campionesi che inclinano già ad espressioni gotiche.
Dopo gli illuminanti e specifici contributi di E. Arslan, A. M. Romanini, S. Bettini, F. D’Arcais, G. Lorenzoni e F.Zuliani, il capillare testo di Gianna Suitner si propone come il primo lavoro di censimento e di sintesi di questa vasta area.
The Prehistory of Africa
Colloquium XXIX. The Most Ancient Manifestations of Rock-Art in Africa and their “Religousness”.
Colloquium XXX. The Concept of the “Neolithic” in Africa with Particular Reference to the Saharan Region.
Autore/i: Autori vari
Editore: A.B.A.C.O. Edizioni
a cura di Fabrizio Mori e Ginette Aumassip.
pp. 264, nn. figure b/n, Forlì
«The topography of eastern Africa is characterized by diversified features ranging from the coastal plain with dry, desert landscape, to the sloping steppe occupied by savanna and bush vegetation, to the forests of the highlands. The majority of rock art sites in this region are concentrated, primarily, in these highlands, from Eritrea south to Mozambique. Human beings and, befor then, anthropoids, have inhabited the area for over four million years, providing us with some of the earliest known human relics. The rock art of Central Tanzania, the paintings and engravings left behind by man, illustrates the last fourty millennia, just one percent of the age of hominids, yet they tell us the story of man since he acquired the capacity of producing art.
When the Bantu speaking people entered this area in two main waves, some two thousand years ago, they were likely lo have poken two main and very similar dialects of one language. One hundred years ago their offsprings spoke 900 languages derived from the same basic stock. As it becomes evident in the differentiation of the rock art patterns in the latest phases, in the last few centuries, subject matter, specific beliefs and religious practices had illustrate tribal patterns. In contrast, the earliest expressions of Bantu rock art reflect homogenous patterns over very large area.[…]»
SECTION 15 – THE PREHISTORY OF AFRICA
Secretary: Fabrizio Mori
COLLOQUIUM XXIX
THE MOST ANCIENT MANIFESTATIONS OF ROCK-ART IN AFRICA AND THEIR “RELIGIOUSNESS”
Coorganizers: Fabrizio Mori, Ginette Aumassip
- Cultural Patterns in the Rock Art of Central Tanzania (Emmanuel Anati)
- Datation de l’art rupestre préhistorique: problemes et premières expériences sur les peintures du Sahara Libienne (Rosanna Ponti)
- Radiocarbon Dates for Prehistoric Rock Paintings at Tadrart Acacus, Libya (M. Sinibaldi, S. Marchese and C. Desiderio)
- Problems of Chronology of the Rock Art of the Sahara (Marina Lupacciolu)
- De l’espace de l’image à l’image de l’espace: un essai de compréhension de l’univers des Têtes Rondes (Michel Tauveron)
- L’arte parietale del Sahara centrale nel Mesolitico ceramico: il mondo delle Teste Rotonde. Nuove acquisizioni e sintesi culturale (Umberto Sansoni)
- Traces of Colour on Grinding Stones from the Archaeological Deposit at Uan Tabu (Tadrart Acacus, Libya) (Elena A. A. Gercea)
- Eléments de datation de l’art rupestre saharien (Karl Heinz Striedter)
- The Bubalus Rock of Wadi In Elobu. A Chronological Indicator of Early Rock Art in the Messak Sattafet and Messak Mellet, Fezzan/Libya (Rudiger and Gabriele Lutz)
- Allegories picturales d’un groupe du Sahara Central (Axel et Anne-Michelle Van Albada)
- L’art rupestre du Tadrart Acacus (Sahara Libyen): un projet pour l’élaboration d’un catalogue computerisé (Rita Damiotti)
- The following scholars also have adhered to Colloquium XXIX (M. Akotey)
COLLOQUIUM XXX
THE CONCEPT OF THE “NEOLITHIC” IN AFRICA WITH PARTICULAR REFERENCE TO THE SAHARAN REGION
Coorgantzers: Fabrizio Mori, John Desmond Clark
- La cerarmque des débuts de l’Holocene au Niger nord-oriental. Nouvelles datations. bilan des récherches (Jean-Pierre Roset)
- The Long Sequence at Uan Tabu (Libyan Sahara): Aterian and Holocene Deposit (Elena A. A. Garcea)
- Changing Adaptative Strategies: a Long-Term Process in the Central Saharan Vizeuls from Late Pleistocene to Early Holocene. The Tadrart Acacus Perspective Libyan Sahara (Savino di Lernia)
- Propos sur le Bovidien (Ginette Aumassip avec la collaboration de Gérard Quechon)
- The “Neolithic”: a Barbaric Concept for the Sahara (Andrew B. Smith)
- iduosyneratic Characters of the Neolithization in the Saharan Central Massifs (Varina Lupacciolu)
- The Influence of Saharan Prehistonc Cultures on the Nile Valley (Isabella Caneva)
- Le Néolithique en Afnque sub-saharienne (forestiére et péri-forestiére). État des récentes et adaptation des concepts aux contextes locaux (Michèle Delneuf)
- Reflexions sur la notion de passage du Néolithique à l’Histoire dans le sud du Sahara et le Sahel, de l’Atlantique au lac Tchad (Robert Vernet)
- Le concept de Néolithique en Afrique noire vu au travers d’observations ethnoarchéologiques (Eric Huysecom)
- The following scholars also have adhered to Colloquium XXX:
- Ibnou Diagne (Faculté des Lettres, Département d’Histoire, UCAD Dakar, Senegal)
- Mounira Harbi Riahi (Ministère de la Culture, Institut National du Patrimoine, Tunis, Tunisie)
I Feroci Ezzelini – Ezzelino III da Romano e i Suoi Tempi
Autore/i: Perria Antonio
Editore: Sugar Editore
in copertina: Ezzelino da Romano in una incisione di L. Bridi.
pp. 288, Milano
Ezzelino da Romano, signore di Padova e delle zone circostanti, che muore strappandosi le bende secondo la leggenda nel castello di Trezzo d’Adda, nelle cui segrete è stato trascinato ferito dopo la battaglia di Soncino, è un personaggio d’obbligo nelle rievocazioni della storia italiana nel secolo tredicesimo: per la sua ferocia che era eccezionale anche in quei tempi certo non umanitari. Il nome di Ezzelino è diventato così sinonimo di crudelta, oltre che di oppressione: e a tale cliché sembrava per sempre ancorata quella fosca figura – nonostante i numerosi storici che si sono interessati di lui e della sua importante funzione politica. Antonio Perria, proseguendo nelle sue investigazioni che ci hanno già dato gli ottimi libri dedicati agli Sforza, alle Angioine di Napoli e ai Malatesta di Rimini e Visconti di Milano, fa rivivere, con il suo stile diretto e documentato allo stesso tempo, la figura di Ezzelino, che era poi il terzo di una casata ambiziosa, che «dal castello bassanese arroccato sulle Prealpi era scesa a dettare legge in pianura, spingendosi a oriente fino al patriarcato di Aquileia e a Venezia, a occidente fino a Verona, e a sud fino oltre Ferrara».
Ezzelino, Perria ce lo attesta ancora una volta, era un signore violento e crudele oltre il normale. La storia delle sue atrocità, che colpivano gli oppositori, le loro famiglie e anche i suoi stessi seguaci ritenuti deboli o incapaci, è stata ricostruita da Perria su documenti e testimonianze dell’epoca; e tuttavia, Ezzelino era anche il luogotenente dell’imperatore nel Veneto, e come tale rappresentò fino alla sua morte quel braccio armato, che si scontrava con le leghe guelfe, negli ultimi combattimenti per il controllo dell’Europa, mentre già nascevano gli stati nazionali. Da questo libro, il personaggio di Ezzelino III da Romano esce in tutta la complessità, la violenza e il fascino di quei tempi feroci.
- I – La zia violata
- II – Replica beffarda
- III – Al servizio dell’imperatore
- IV – Fine di un violento
- V – Massacro a Fratta
- VI – Accordo con Federico
- VII – Padova conquistata
- VIII – Lo schiaffo del Carrarese
- IX – Congiura fallita
- X – Le nozze della discordia
- XI – Settimana di sangue
- XII – Tecnica della distruzione
- XIII – Assassinio nella podesteria
- XIV – Una sposa per il tiranno
- XV – Celle di sterminio
- XVI – Strage di frati
- XVII – La grande vittoria
- XVIII – Strage di un popolo
- XIX – Due scacchi di Ezzelino
- XX – Alberico cambia bandiera
- XXI – L’ultimo eccidio
- XXII – Fine di una stirpe
Bibliografia
Carnefici, Vittime, Spettatori – La Persecuzione degli Ebrei 1933 – 1945
Titolo originale: Perpetrators, Victims, Bystanders
Autore/i: Hilberg Raul
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Davide Panzieri, in copertina: Foto dall’«Album di Auschwitz» trovato da Lili Jacob nell’aprile 1945 e pubblicato da The Beate Klarsfeld Foundation, New York.
pp. 318, Milano
I “carnefici”, i piccoli e grandi carrieristi dell’amministrazione, dell’esercito, del partito nazionalsocialista: uomini comuni impiegati in un progetto mostruoso. Le “vittime”, una folla composita di uomini, donne, bambini, provenienti da mondi tra loro molto lontani e avviati a un comune, tragico destino. Gli “spettatori”, i profittatori dello sterminio, i distaccati governanti dei paesi in guerra, la Chiesa di Roma, tutti coloro i quali – e furono milioni – fecero finta di non sapere. Raul Hilberg, forse il più autorevole studioso dell’Olocausto oggi vivente, evoca le vite di quanti parteciparono a quella tragedia collettiva, narrando in tono pacato gli eventi più terribili e fornendo con pochi, illuminanti esempi, le coordinate necessarie per comprendere la genesi e la drammatica evoluzione di una delle pagine più nere della storia dell’umanità.
Raul Hilberg è nato a Vienna nel 1926. A tredici anni emigrò con i genitori negli Stati Uniti per sfuggire alle leggi razziali: docente di Scienze politiche alla University of Vermont fino al 1991, fu uno dei primi studiosi a occuparsi dei documenti sul nazismo portati negli Usa dopo la fine della seconda guerra mondiale. Die Vernichtung der europäischen Juden (La distruzione degli Ebrei d’Europa, Einaudi 1996) è l’opera che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Stress Emozioni Malattia – Introduzione alla Medicina Psicosmatica
Autore/i: Pancheri Paolo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, Biblioteca della EST, in copertina: Portrait archéologique de Michel di Igor Mitoraj.
pp. 384, 104 figure a colori, XVIII tabelle, Milano
Il concetto di stress ha modificato convinzioni profondamente radicate consentendo di rilevare la presenza di intimi rapporti fra taluni avvenimenti e la comparsa di una malattia somatica provocata, talvolta, dal verificarsi di singoli, gravi avvenimenti stressanti, tal altra da fatti apparentemente meno importanti, ma ripetuti nel tempo; a volte , infine, la malattia sembra fare la sua comparsa all’inizio o alla fine di situazioni di tensione e conflitto capaci di provocare una condizione di sofferenza cronica nell’individuo. Stress ed emozioni producono infatti una complessa serie di modificazioni del terreno biologico attraverso la mediazione dei sistemi endocrino, neurovegetativo e immunitario: tali modificazioni possono portare, in talune circostanze, alla malattia.
D’altra parte, sia lo stress che la reazione emozionale sono meccanismi fondamentali dell’adattamento e quindi necessari alla sopravvivenza dell’individuo e della specie.
Scopo del volume è pertanto di proporre al medico, allo studente e a quanti sono interessati ai problemi della salute e della malattia un nuovo modo di valutare le complesse modificazioni che accompagnano la reazione emozionale indotta da situazioni stressanti e di affrontare alcuni problemi fondamentali della medicina psicosomatica.
Paolo Pancheri è nato a Milano nel 1938 ed ha compiuto i suoi studi di medicina a Roma, dove vive. Ha effettuato ricerche nel campo dell’informatica, della psicometria e della psicobiologia dello stress umano. È autore di vari volumi, tra cui Manuale di psichiatria clinica (1974), Cross cultural MMPI handbook (1974, con J. Butcher) e Biofeedback (1979). Attualmente insegna clinica psichiatrica presso la facoltà di Medicina dell’Università di Roma.
Presentazione
- I – Lo stress, le emozioni, la malattia
- II – Stress, emozioni e sistema nervoso vegetativo
- III – Stress, emozioni e sistema endocrino
- IV – Stress, emozioni e sistema immunitario
- V – Stress, emozioni e bioritmi
- VI – Eventi stressanti e malattia
- VII – Gestione dello stress e controllo volontario delle reazioni autonome
- VIII Finalità delle emozioni e significato della malattia
Bibliografia
Glossario
Indice analitico
Scritto negli Astri – L’Astrologia nella Cultura dell’Occidente
Autore/i: Pompeo Faracovi Ornella
Editore: Marsilio Editori
premessa dell’autore.
pp. 302, ill. a colori e in b/n, Venezia
Che cos’è l’astrologia? Una pratica superstiziosa, contigua al vasto campo dell’occultismo e della magia, o una tecnica raffinata di indagine della personalità? Ciò che l’astrologo legge nelle stelle è un corso prefissato di eventi, oppure il complesso di disposizioni di potenzialità, di inclinazioni, proprio di ogni singolo individuo? Che rapporto intercorre fra le caratteristiche del temperamento individuale, ricostruite attraverso la griglia del tema natale, e l’effettivo snodarsi delle vicende dell’esistenza?
Gli astri sono cause, oppure segni, o cause e segni insieme? E semmai, in quale senso cause, e in quale segni? Nel corso della lunghissima storia dell’astrologia, a domande di questo tipo sono state date, di volta in volta, risposte diverse. L’astrologia è stata messa in rapporto con l’idea stoica della irrevocabile fatalità che tutto governa e con i tentativi volti a emancipare l’anima dalle costrizioni della materia attraverso particolari esperienze religiose o magiche: ma è stata intesa anche come indagine congetturale che traccia, in termini di inclinazioni e potenzialità, il profilo del temperamento individuale. Non sono mancate, in tutte le epoche, le versioni ciarlatanesche dell’arte, e tanto meno le drastiche polemiche contro l’astrologia, sostenute da argomentazioni di vario segno e di diverso spessore. Le linee essenziali di una discussione plurisecolare sono ricostruite in questo libro lungo un percorso che dalle lontane radici Mesopotamiche giunge fino alla rinascita novecentesca – per molti versi inattesa – dell’astrologia. L’indagine assume come punto di riferimento una precisa distinzione fra l’astrologia, come complesso di tecniche, e le immagini che di essa, di volta in volta, si sono generate in rapporto a diversi contesti filosofici e religiosi. La stratificazione, e il frequente conflitto delle diverse interpretazioni, possono dunque essere letti in modo nuovo, così come la sorprendente vitalità dell’astrologia e la sua capacità di sopravvivere, ogni volta, alla crisi di ciascuna delle sue antiche immagini.
Ornella Pompeo Faracovi ha studiato filosofia presso l’Università di Firenze e collabora attualmente con il Dipartimento di filosofia dell’Università di Pisa. Si è occupata di diversi aspetti della storia del pensiero filosofico moderno e contemporaneo, pubblicando fra l’altro i volumi Il marxismo francese contemporaneo fra dialettica e struttura, Feltrinelli 1972; Il pensiero libertino, Loescher 1977; Utopia e civiltà, Loescher 1981; Il caso Enriques. Tradizione nazionale e cultura scientifica, Belforte 1984 e il manuale per licei (scritto in collaborazione con Nicola Badaloni) Il pensiero filosofico, Signorelli 1992. Nel 1976 ha fondato la rivista “Dimensioni”, che ha diretto fino al 1990.
Premessa
- L’enigma astrologico
- Astrologia e astromantica
- Soldati del fato
- Astrologia neoegizia e tradizione ermetica
- La rivoluzione tolemaica
- Cause o segni?
- Necessità e inclinazione
- L’anima e le stelle
- Congetture e profezie
- Conclusione
Note bibliografiche
Indice dei nomi
Tolstoj
Autore/i: Bachtin Michail
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione e cura di Vittorio Strada, nota editoriale, traduzione di Nicoletta Marcialis e Olga Strada, in copertina: Ivan N. Kramskoi, ritratto di Leone Tolstoj.
pp. 148, Bologna
Il nome di Michail Bachtin è legato, in primo luogo, a quello di Fëdor Dostoevskij, sul quale nel 1929 egli scrisse una ormai celebre monografia che, riedita in una nuova versione nel 1963, segno il rientro di questo grande studioso nella vita intellettuale del suo Paese, dove per più di trent’anni era stato costretto al silenzio, e l’inizio della sua fama nel mondo. In questi ultimi anni si è scoperto che Bachtin, oltre al suo memorabile libro su Dostoevskij, aveva scritto anche un fondamentale lavoro su Rabelais e una serie di opere che, pubblicate per lo più postume, gli hanno garantito uno dei primi posti nel panorama teorico-letterario del nostro secolo, rivelando un’originalissima figura di pensatore. Mentre in vari Paesi, dalla Francia agli Stati Uniti d’America, fervono interessi e ricerche sull’opera bachtiniana, al «corpus» di opere già note si aggiunge ora questo «Tolstoj». Non si tratta di una monografia, ma di una raccolta di tre saggi giovanili sull’autore di «Guerra e pace» che, qui riuniti per la prima volta, costituiscono una sorpresa, permettendo di vedere anche i suoi scritti su Dostoevskij e sul romanzo in una più ampia prospettiva. In appendice al volume, l’unica intervista concessa da Bachtin, (poco prima della sua morte) sul «romanzo polifonico» di Dostoevskij invita a leggere questo inatteso libro anche nella scia del tradizionale confronto tra opera dei due massimi romanzieri russi, Tolstoj e Dostoevskij appunto. In questa visuale, in un ampio saggio dal titolo «Tra romanzo e realtà: storia di una riflessione critica», che fa da prefazione al volume, Vittorio Strada, che ha curato la presente edizione, illumina i problemi centrali del pensiero bachtiniano e della sua epoca cosi drammaticamente intensa.
Michail M. Bachtin (1895-1975) nel 1918 compì gli studi filologici all’Università di Pietrogrado. Dopo alcuni anni trascorsi a Nevel e a Vitebsk, dove animò l’ambiente culturale e svolse attività d’insegnamento, nel 1924 fece ritorno a Leningrado, costituendo uno dei centri dell’allora intensa vita intellettuale di quella città, finché nel 1929 fu arrestato per la partecipazione al circolo filosofico-religioso «Voskresenie» (Resurrezione). Condannato a una lunga detenzione nel Lager delle Isole Solovki, a causa dell’osteomielite di cui soffriva ebbe commutata la pena nel confino a Kustanaj, ne! Kazachstan. Nel 1936 insegna letteratura russa nell’Istituto pedagogico di Saransk, in Mordovia, dove si trasferisce stabilmente nel 1945, dopo un periodo trascorso a Savel’evo, un villaggio sul Volga. Nel 1972 gli fu permesso di stabilirsi a Mosca. L’opera di Bachtin, a lungo inedita (tranne il suo libro su Dostoevskij, che apparve nel 1929), è uscita gradatamente alla luce negli ultimi due decenni. In Italia è edita da Einaudi.
Introduzione all’edizione italiana, di Vittorio Strada
- Lezioni su Tolstoj
- La drammaturgia di Tolstoj
- Resurrezione
Appendice: Sulla polifonicità dei romanzi di Dostoevskij
Miti Scandinavi
Titolo originale: Norse Myths
Autore/i: Page R.I.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Claudio Lamparelli, in sopracoperta: Pietra rupestre di Smiss, proveniente dalla chiesa di När, (V-VI sec. d.C.), Visby, Gotlands Forusal.
pp. 160, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
«Tutti i grandi campioni del circolo di Odino combattono insieme ogni giorno. Scelgono chi morirà, tornano dalla battaglia e siedono insieme di nuovo in pace.»
Leggende appassionanti e talvolta terrificanti di dei e dee, eroi ed eroine, mostri e giganti giungono sino a noi dalla Scandinavia pagana per il tramite di compilatori cristiani, dal momento che i vichinghi non facevano quasi uso della scrittura. Odino e Thor, Freyia e Loki, Sigurd e Brunilde sono i più famosi tra i personaggi mitici delle saghe scandinave, ma in questo volumetto il professor Page, dell’Università di Cambridge, ricostruisce con perizia e acume anche le storie meno conosciute di quella cultura: teorie sulle origini e la fine dell’universo, proverbi e formule magiche, incantesimi e regole di vita pratica di un mondo in cui l’inganno e la furbizia facevano parte anche del codice morale degli dei.
Introduzione
- Le fonti dei miti scandinavi
- Gli Asi, i Vani e alcuni re
- Odino e Thor
- Baldr e Loki
- All’inizio, a metà e alla fine
- Dei ed eroi
Suggerimenti per ulteriori letture
Dall’Alchimia alla Chimica
Titolo originale: Alchemy to Chemistry
Autore/i: Read John
Editore: Longanesi & C.
prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Ernestina Paglia.
pp. 288, 17 tavole b/n f.t., 34 illustrazioni b/n, Milano
Questo volume narra come si sia sviluppata la scienza della chimica, dalle elementari nozioni delle civiltà antichissime, attraverso gli esperimenti e le utopie dell’alchimia, sino alla scoperta degli elettroni, della struttura atomica e alla conquista delle recentissime esperienze spaziali.
Il Diario di Ma Yan – In un Remoto Villaggio Cinese una Bambina Reclama il Diritto a una Vita Migliore
Titolo originale: Le journal de Ma Yan
Autore/i: Haski Pierre
Editore: Sperling & Kupfer Editori
ringraziamento, introduzione presentazione del diario a cura dell’autore, traduzione di Emma Gasperoni.
pp. 228, nn. fotografie a colori fuori testo, Milano
In una sperduta regione della Cina Nordoccidentale fuori dal tempo e dalla Storia, vive una ragazzina di quattordici anni, figlia di contadini poverissimi, Ma Yan ha lo sguardo vivace, un carattere forte e soprattutto tanta voglia di studiare per crearsi un futuro diverso da quello di sua madre, di sua nonna, dei suoi avi, che sembrano condannati a un’esistenza di stenti senza possibilità di riscatto e di speranza. Ma un giorno viene a sapere che la famiglia non ha più i mezzi per farle proseguire gli studi. Ma Yan non ha scelta. L’unica forma di ribellione è una lettera accorata che scrive alla madre. La donna, addolorata e impotente, decide di consegnarla, insieme a tre taccuini che contengono il diario della figlia, ad alcuni francesi di passaggio. Fra di loro c’è il giornalista Pierre Haski, che non rimane indifferente al destino di quella ragazzina ostinata e lo fa conoscere al mondo intero attraverso le pagine di un giornale: e così “il messaggio in bottiglia” è arrivato in porto…
Nel diario Ma Yan descrive la sua vita quotidiana nell’arco di due anni, con tutte le paure, le gioie e le frustrazioni. Con parole semplici e sincere traccia così la storia di un infanzia all’insegna delle privazioni dove la scuola è a quattro ore di cammino, il sacrificio della madre che si sfinisce di fatica, l’assenza del padre che si è spinto fino alla Mongolia interna per cercare un lavoro. Una testimonianza commovente, corredata da un toccante inserto a colori, capace di svelarci cosa sia realmente la Cina delle campagne più povere. La storia di Ma Yan ha subito provocato reazioni di solidarietà: la creazione di un’associazione ha permesso a lei e a una trentina di altri bambini dei villaggi vicini di riprendere la strada della scuola. E di sperare nella possibilità di costruire il proprio futuro…
Pierre Haski, corrispondente da Pechino per Libèration, ha fatto conoscere in tutto il mondo la storia di Ma Yan, in un reportage pubblicato in Italia su Internazionale. Attualmente sta cercando di organizzare un sistema di aiuti per bambini poveri a cui viene negato il diritto di andare a scuola.
Ringraziamenti
Introduzione di Pierre Haski
Presentazione del diario
- Il diario di Ma Yan
- «Voglio studiare!»
PARTE PRIMA
PRIMA SECONDA
IL SEGUITO DELLA STORIA
- La solidarietà dei lettori
- La lettera di Man Yan
- Le borse di studio
- La speranza di ricevere un’istruzione
- La posta della disperazione
- Il quarto viaggio
ALLEGATI
- Il nostro fotografo, Wang Zheng
- Il paese della sete
- L’Islam degli hui
- Il pubblico abbandono
Corsari del Tempo – Quando il Cinema Inventa la Storia (Guida Pratica per Registi Distrutti)
Autore/i: Bertelli Sergio
Editore: Ponte alle Grazie
prefazione e introduzione dell’autore, con la collaborazione di Ileana Florescu.
pp. 360, nn. tavole in bianco e nero f.t., Firenze
Un esame degli errori e degli anacronismi di cui abbonda la produzione filmica a soggetto storico. Basati su una manualistica approssimativa, infarciti di banalità, i film a soggetto storico inviano un messaggio distorto, che perpetua quei luoghi comuni che traggono la loro origine dell’immagine del passato tramandata dalla cultura ottocentesca.
Le clessidre romane erano più precise degli orologi greci (v. Cleopatra di Mankiewicz)? Come salutavano i romani? Come combattevano i cavalieri nel Medioevo? Poteva essere barocca la chiesa eretta da Cristoforo Colombo a Hispaniola? Si celebravano processi alla Perry Mason al tempo di Giovanna d’Arco? Il nodo scorsoio era conosciuto prima del mitico giudice Lynch? Quando si sono cominciate a usare le camicie da notte? E i reggipetti? E le bretelle? Mozart poteva dirigere l’orchestra dal podio?
Accanto agli errori e agli anacronismi, di cui viene fornita un’ampia casistica, con documentazione fotografica, il libro racconta quale fosse la realtà del passato, affiancando alle foto di scena alcune riproduzioni di oggetti di varie epoche con un’iconografia spesso inconsueta.
Sergio Bertelli, bolognese, vive a Firenze, nel cui ateneo insegna dal 1979, storia moderna. Studioso di Machiavelli, ha pubblicato saggi sull’opera di Muratori e Giannone, oltre a numerose indagini a carattere storiografico, fra cui: Ribelli, libertini e ortodossi nella storiografia barocca (Firenze 1937) e Il potere oligarchico nello Stato-città medievale (Firenze 1978); Il gruppo. La formazione del gruppo dirigente del PCI 1936-1948 (Milano 1985); con Franco Cardini e altri, Le corti italiane del Rinascimento (Milano 1986) e Il corpo del re. Sacralità e potere nell’Europa medievale e moderna (Firenze 1990). Per le edizioni del Ponte alle Grazie coordina la serie «Laboratorio di Storia».
Prefazione
Fiction, diretta e differita
- Un famoso istorico
- Bulimia della vista
- Riorganizzare il presente
- Il messaggio nascosto
- Grandi e piccoli fratelli
Pepli
- Ave Caesar!
- Lo schiavo, il tribuno e l’orologio
- Più bianco non si può
- Reggipetti e triclini
- Galli balinensi
- Lance insanguinate e cavalli di razza
Sale parrocchiali
- Basic Biblical
- Gesù era un rinnegato?
- Da yuppies a hippies
- L’officina della presunzione
- Never never land
Mille anni di buio
- Brutti ceffi e chiome dorate
- Cavalieri e cavalcature
- Bocca baciata
- Gestualità ed etichette di tempi andati
- Buio pesto (di Marco Pistoia)
Tarocchi
- Il re dei burattini
- Eliza triumphans. Abiti di scena e ritratti di Stato
- «Quant’è bello mio nonno!»
- Biancheria intima (di Ileana Florescu)
- Genio e sregolatezza
Soldatini di piombo, toghe e tirapiedi
- Strateghi di oggi
- Non parlar di corda…
- Vostro onore
- Traditi dalla tradizione
All’ombra del trono
- Olio santo
- A letto con la regina
- Re bambini
Amare, danzare, viaggiare
- Partire è un pò morire
- Bellezze al bagno (di Ileana Florescu)
- Mare terapeutico
- Massacro di un testo (di Ileana Florescu)
Andiamo a teatro
- Quattro salti
- Posti di platea
Il pranzo è servito
- Simposio
- La tavola del disordine?
- Code di gallo
- Banchetti regali
- Il sottile fascino del pranzo borghese
Facsimili storici (di Saverio Giovacchini)
Indice dei film
Dialoghi – L’Uomo Deve Scegliere
Titolo originale: Choose Life
Autore/i: Toynbee Arnold Joseph; Ikeda Daisaku
Editore: Bompiani
prima edizione, premessa di Marco Magrini, prefazione degli autori, traduzione di Daniela Sagramoso.
pp. 368, Milano
Arnold Toynbee è un “saggio internazionale come Einstein, Schweitzer o Bertrand Russell”, ha scritto una volta il Times. Daisaku Ikeda, il coautore di questo libro, è il presidente della Soka Gakkai Internazionale, un’organizzazione laica buddhista che si dedica a promuovere la pace, l’educazione e la cultura in tutto i mondo. Fra il ’71 e il ’74, Toynbee e Ikeda hanno affrontato a più riprese un’approfondita discussione sui grandi temi dell’umanità, incontrandosi di persona e intrattenendo un intenso scambio epistolare. Il loro lavoro fu registrato e poi edito da Richard L. Gage e il professor Toynbee rivide completamente il testo prima di cadere nella malattia che lo condusse alla morte nell’ottobre del 1975, all’età di 86 anni.
Il suicidio e l’eutanasia, l’esplosione demografica e l’inquinamento, l’esaurimento delle risorse naturali e – in generale – il destino della razza umana sono solo alcuni dei temi affrontati e sviscerati in quest’opera dai due eminenti personaggi. Il risultato della discussione è ben lontano dal fornire luoghi comuni e semplici risposte astratte: porta semmai a delle concrete indicazioni per il futuro cammino dell’umanità e di ogni singolo essere umano. “Per risolvere i problemi di oggi dovremmo semplicemente rivolgerci a un cambiamento dei regimi e dei poteri, o invece generare una più radicale rivoluzione nel pensiero e nel comportamento umano?” I due autori non hanno dubbi: la strada da seguire e la seconda, l’unica che può portare a un vero cambiamento nel destino dell’umanità.
Non è solo un problema dell’uomo con l’uomo: c’è anche da affrontare la difficile relazione dell’uomo col suo ambiente.
Per Toynbee e Ikeda, la nostra sopravvivenza è effettivamente minacciata dallo squilibrio che intercorre fra la genialità che porta al progresso e la stupidità che genera le guerre. Ma la conclusione a cui arrivano non ha un sapore catastrofico, anzi, “L’Uomo deve scegliere.” affermano i due autori, “e può guarire dai mali che lui stesso ha generato.”
Arnold Toynbee (1889-1975) è stato professore di lingua, letteratura e storia greca, bizantina e moderna presso l’Università di Londra dal 1919 al 1924, Director of Studies del Royal Institute of International Affairs a partire dai 1925 e infine Research Professor di storia internazionale presso l’Università di Londra. La sua opera più importante è A Study of History, pubblicata in più volumi dal 1934 al 1961.
Daisaku Ikeda è nato a Tokyo nel 1928 ed è entrato a far parte della Soka Gakkai nel 1947. Ha studiato sotto la guida di Josei Toda, al quale è succeduto nel 1960 come terzo presidente della Soka Gakkai. Fondatore di scuole e università, ha dato vita in anni recenti al Fuji Art Museum e all’associazione concertistica Min On. Ikeda è autore particolarmente prolifico. Fra i suoi lavori tradotti in italiano ricordiamo La vita del Buddha (Bompiani, 1986), Buddhismo. Il primo millennio (Bompiani, 1986), Buddhismo in Cina (Bompiani, 1987) e, con Aurelio Peccei, Campanello d’allarme per il XXI secolo (Bompiani, 1985).
Storia della Terza Crociata
Titolo originale: Warriors of God
Autore/i: Reston James
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione a cura di Franca Genta Bonelli.
pp. 432, illustrazioni in bianco e nero, Casale Monferrato (AL)
«Un libro splendido, avvincente, la vivida narrazione di un conflitto che non è mai finito» (Washington Post Book World)
«Una saga elettrizzante, un grande dramma. Chi vuole davvero capire le radici dei conflitti dei nostri giorni, parta da questo libro.» (Publishers Weekly)
Alla fine del dodicesimo secolo, un conflitto lungo cinque anni fu combattuto da decine di migliaia di uomini nel nome di Dio. La Terza Crociata che insanguinò le terre d’Oltremare dal 1187 al 1192 sancì la più violenta collisione tra la guerra santa dei cristiani e la jihad dei musulmani e disseminò di cadaveri i campi riarsi del regno di Gerusalemme. Tra grandiose battaglie e autentici massacri, rivalità intestine e clamorosi errori strategici, andò in scena, soprattutto, lo scontro tra due figure leggendarie, Riccardo I d’Inghilterra e il sultano curdo Saladino, due nobili guerrieri che combatterono fino all’ultimo respiro una guerra scatenata per cause non sempre nobili.
Ancora oggi quel conflitto non cessa di influenzare la storia dell’occidente e quella del mondo islamico.
James Reston saggista e giornalista, è autore di saggi storici di successo. Collaboratore del «Times», del «New Yorker» e di «Vanity Fair», ha pubblicato per Piemme Anno Mille (1999) e Galileo (2001). Vive a Chevy Chase, nel Maryland.
Da Zero a Infinito – La Grande Storia del Nulla
Titolo originale: The Book of Nothing
Autore/i: Barrow John D.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
seconda edizione, prefazione dell’editore, traduzione di Tullio Cannillo.
pp. 370, nn. figure b/n, Milano
Dagli Zeri dei Matematici al vuoto dei filosofi, dai «niente» di Shakespeare all’insieme vuoto, dall’etere al vuoto quantistico, il nulla ci conduce sull’orlo dell’universo conosciuto verso altri mondi possibili.
Che cos’è il nulla? La risposta è tutt’altro che univoca. La storia del nulla è un seguito di metamorfosi che lo vedono stretto in una rete da cui ha cercato di liberarsi per diventare entità autonoma e incidere sul sistema logico di volta in volta dominante. Ogni tentativo di espellerlo è valso soltanto a creare ostacoli allo sviluppo del pensiero. Ci sono voluti millenni, ma una volta aperta, la strada si e rivelata ricca di scoperte.
I primi a dichiarare l’esistenza dello zero sono stati gli indiani, nel II secolo a.C., che hanno potuto farlo in quanto il concetto di «non essere» rientrava nella loro filosofia mistica. Escluso dalla filosofia greca e dalla tradizione giudaico-cristiana, perché considerato una mina vagante capace di scompaginare la logica e l’intera visione del mondo, il nulla come zero fu introdotto in Europa soltanto nel X secolo a opera di Gerberto d’Aurillac, eletto papa nel 999 col nome di Silvestro II. Poi ci vollero ancora seicento anni perché il sistema posizionale indo-arabo completo di zero si imponesse in tutto l’Occidente. Ma l’ostilità continuò, senza peraltro impedire che l’insieme vuoto e il vuoto quantistico facessero la loro comparsa, sia pure mille anni dopo la svolta di Gerberto.
Dalla nascita delle geometrie non euclidee a oggi il valore zero si è rivelato sempre più fertile, con le straordinarie implicazioni che in queste pagine John D. Barrow descrive magistralmente e che le recenti osservazioni astronomiche di oggetti come le supernova e i buchi neri ci confermano.
Da zero a infinito, la grande storia del nulla è un libro affascinante, in cui, protagonista il nulla, si ripercorre la vicenda molteplice delle scienze e delle filosofie. Una vicenda alla quale, come vedremo, hanno contribuito filosofi, commercianti, mistici, agnostici, poeti e popoli dell’est e dell’ovest, e che produce sempre nuovi scenari per la comprensione del mondo.
John D. Barrow insegna scienze matematiche all’Università di Cambridge. Studioso di fama internazionale, è autore di numerosi libri di successo, tra i quali: Il mondo dentro il mondo (1991), Teorie del tutto (1992), Perchè il mondo è matematico? (1992), Impossibilità (1993), La luna nel pozzo cosmico (1994), Le origini dell’Universo (1995), L’universo come opera d’arte (1997), Dall’io al cosmo: scienza, arte, filosofia (2000) e, con Joseph Silk, La mano sinistra della creazione (1985).
Prefazione
0. Nullologia: volare da nessuna parte
- Misteri della non esistenza
- Chi non risica… non rosica
1. Zero: tutta la storia
- L’origine dello zero
- Egitto: non c’è bisogno di nulla
- Babilonia: la scrittura è sulla parete
- Il problema del posto vuoto e lo zero babilonese
- Lo zero dei maya
- Lo zero indiano
- Le concezioni indiane del nulla
- Gli zeri viaggianti
- L’evoluzione dei nomi dello zero
- Un bilancio finale
2. Molto rumore per nulla
- Benvenuti all’Albergo Infinito
- I greci che recano doni
- L’arte islamica
- Sant’ Agostino
- I labirinto medievale
- Scrittori e lettori
- I niente di Shakespeare
- Paradosso perduto
3. Costruire il nulla
- La ricerca del vuoto
- Un racconto di due nulla
- Quanto spazio è lo spazio?
4. La deriva verso l’etere
- Newton e l’etere: essere o non essere?
- Buio nell’etere
- Teologia naturale dell’etere
- Un esperimento decisivo
- L’incredibile uomo che si contrae
- Einstein e la fine del vecchio etere
5. Che fine ha fatto lo zero?
- La verità assoluta dov’è?
- Molti zeri
- Creazione dall’insieme vuoto
- Numeri surreali
- Dio e l’insieme vuoto
- Lunga divisione
6. Universi vuoti
- Universi interi sulla carta
- Universi vuoti, 184 Ernst Mach, un uomo di principi
- Lambda, una nuova forza cosmica
- Connessioni profonde
7. La scatola che non può mai essere vuota
- È un piccolo mondo, dopotutto
- Il nuovo vuoto
- Tutti al mare nel vuoto
- Lo spostamento di Lamb
- Forze di tutto il mondo, unitevi
- La polarizzazione del vuoto
- Buchi neri
8. Quanti vuoti ci sono?
- Studio del paesaggio del vuoto
- La via dell’unificazione
- Le fluttuazioni del vuoto hanno creato la vita
- Inflazione in ogni dove
- Vuoti multipli
- Inflazione eterna
- L’inflazione e la nuova lambda
- Cadere al piano di sotto
- Frammenti di vuoto
9. Il principio e la fine del vuoto
- L’essere dal nulla
- Creazione dal nulla
- Problemi filosofici relativi al nulla: come ne siamo venuti fuori
- La creazione dal nulla nella cosmologia moderna
- Creazione da qualcosa?
- Il futuro del vuoto
Note
Storia Laica delle Donne Religiose
Autore/i: Magli Ida
Editore: Longanesi & C.
nota per i lettori dell’autore, collana: Il Cammeo n° 294.
pp. 330, Milano
…”La violenza che si esercita sulle donne, scegliendo per loro o il marito o il convento durante quasi tutta la storia dell’Europa, dal riconoscimento del cristianesimo come religione dello Stato fino allo sviluppo completo del pensiero laico e all’attenuarsi del potere della Famiglia (o meglio delle autorità maschili della famiglia) sulla vita delle figlie femmine, è molto difficile da narrare perchè rientra nella struttura normale di una società, in cui il ceto religioso è parte non soltanto integrante, ma direttiva.”…globale
Il libro propone una visione storico-antropologica della vita delle donne che, durante i duemila anni dell’Europa cristiana, hanno partecipato in prima persona alla diffusione e alla forza del cristianesimo al punto che si può affermare che il cristianesimo è “una religione delle donne”. Lo scopo del libro è quello di ricostruire la storia del cristianesimo, dalla morte di Gesù fino ai nostri giorni, attraverso i temi più importanti, in un modello globale in cui la presenza delle donne, i significati che sono stati loro assegnati dalla teologia e dalla fantasia maschile, insieme al ruolo che le donne hanno effettivamente svolto, emerga in tutta la sua realtà. I lettori potranno così constatare quanti siano gli interrogativi che questo tipo di ricerca pone, interrogativi ai quali è difficile dare una risposta in base a quello che la storia ufficiale ci ha narrato. Chi ha deciso di battezzare le donne in un mondo in cui le donne erano escluse dalla vita sociale? Come mai sono state condannate a morte alla pari col “martirio” dei maschi, quando la parola delle donne, la loro “testimonianza”, non era ammessa nei tribunali? Come mai sono quasi tutte donne quelle che hanno visioni, rivelazioni, stimmate? Come mai sono quasi tutte donne quelle che sono state condannate al rogo per stregoneria? Perchè mai nessuno ci ha mai raccontato che sono state le donne a inventarsi lo “Stato Sociale”, curando, dal primo Medioevo ai nostri giorni, l’istruzione per i poveri, l’assistenza negli ospedali non soltanto per i malati, ma anche per tutti quegli emarginati che arrivavano, ieri come oggi, nei nosocomi: barboni, bambini abbandonati, folli, appestati, ragazze madri, vecchi? E perchè la Chiesa non ha mai detto che sono state sempre le donne, e lo sono ancora oggi, quelle che hanno reso visibile e apprezzabile la sua esistenza attraverso le missionarie e le loro “opere” concrete in tutto il mondo; e che le donne consacrate alla vita religiosa sono state sempre oltre due terzi più degli uomini? A tutte queste domande Storia laica delle donne religiose offre una prima risposta, nella speranza che interessi non soltanto le donne, credenti e non credenti, ma tutti coloro, uomini e donne, cui piace la Storia.
Ida Magli tra le sue opere: La femmina dell’uomo (1980), Gesù di Nazareth (1982, 1986), S. Teresa di Lisieux (1984, 1995), Viaggio intorno all’uomo bianco (1986), La Madonna (1987), La sessualità maschile (1988), Sulla dignità della donna (Guanda, 1993), La bandiera strappata (Guanda, 1994).
I. Il cristianesimo religione delle donne
1. Il trauma inferto da Gesù: le donne esistono
- a) Un poeta guarda al lavoro delle donne: lo sguardo etnologico di Gesù
- b) Chi ha deciso di battezzare le donne?
- c) Contro corrente: anziane, vedove, zitelle, è bello!
- d) Ennesimo scambio fra morte e sessualità
- e) Finalmente libere: evviva la verginità!
- f) L’istituzione delle “canonichesse” e la fine della libertà
2. Le donne “maschi” di Cristo
- a) Lo scandalo: la parola delle donne vale
- b) Un cristianesimo “porta a porta”
- c) La verginità, eterna ossessione dei maschi
- d) Donnette e casalinghe si fanno tagliare la testa
- e) Cecilia: martire perchè?
- f) La Bella e la Bestia
3. Una grande invenzione: mettiamoci fuori dal mondo
- a) Una stanza tutta per sé
- b) L’angelo del focolare spegne il fuoco
- c) Il regno della Madre, regno dell’odio
- d) Perchè non sei un maschio?
- e) Come Firenze si difendeva dai nemici
4. Il sistema religioso della Moda
- a) L’insopprimibile differenza del corpo femminile
- b) Potenza e impotenza dei piedi
- c) La disperazione ultima: cosa fare dei capelli
- d) Velo e mistero
II. Il gioco tragico del misticismo
1. Misticismo e cultura
- a) Una sola possibilità: il matrimonio con Dio
- b) Sessualità ed esperienza del divino
- c) Possedere ed essere posseduti
- d) “Mi ami? Ma quanto mi ami?”
- e) Storia di una capinera
2. Un amante fatto su misura: Dio
- a) Perchè le donne?
- b) Le escluse dal mercato matrimoniale
- c) Chi ha “inventato” le stimmate?
- d) Il corteo delle imitatrici
- e) Dammi il tuo cuore!
- f) Le “non-rivelazioni” di Brigida
- g) Io e l’Angelo
- h) Più feroce di Dante
- i) Un’umile tecnica per innalzarsi
- j) Le “finzioni” di Teresa
- k) Spreco di intelligenza o mancanza di intelligenza?
3. Innamorate fino alla morte
- a) La vita come morte
- b) Un Dio romantico
- c) La femminilità dei maschi
- d) L’imprinting della sposa di Dio
- e) L’avventura delle allucinazioni
- f) Una povera donnetta: Giovanna d’Arco
- g) Sigilli simbolici e concreti
- h) La logica del gruppo: il delirio
4. Se questa è una donna
- a) La censura della sessualità
- b) Padri e figlie: i lager femminili
- c) Un abbraccio disperato
- d) Omosessualità: carcere a vita
- e) Il mancato sdegno di Diderot
5. Annientarsi per essere
- a) Direttori spirituali e carnefici
- b) La vittima non deve morire
- c) Feroci abissi
- d) Inchiodate
- e) Conclusione: un delitto privo di storia
- f) Postilla: Il trionfo e le vittime del S. Cuore
III. Le donne religiose alla conquista del mondo
1. Agire per essere
- a) L’addio alla clausura e la battaglia per scendere in piazza
- b) La logica maschile non può essere contraddetta: solo la donna-morta è sposa di Dio
2. Le religiose inventano lo “Stato Sociale”
- a) Leggere e scrivere diritto di tutti: le “scuolette” per i poveri
- b) La rete dei primi telefoni rosa e azzurri: collegi, rifugi, conservatori per bambini abbandonati e ragazze in pericolo
- c) Come lavorano le donne: lasciate che poveri, appestati, vecchi, muti, neonati e criminali vengano a noi
- d) Quanto sono vecchi i contratti di formazione-lavoro!
- e) Chi ha mai narrato la storia dell’assistenza infermieristica?
- f) La Statistica è il mio vangelo
3. Le nuove martiri
- a) Un’eccezione: Giovanna d’Arco salva l’uomo per la vita di qua
- b) Il grande pericolo dell’infiltrazione cristiana: le mani delle missionarie
- c) Finalmente le claustrali vengono ammazzate davvero
- d) Le illusioni di una teologia femminista: chi prenderà il posto della vittima?