Libri dalla categoria Medicina Ayurvedica
Paesaggio con Rovine
Autore/i: Buscaroli Piero
Editore: Camunia Editrice
prima edizione, collana: Pensieri & Piaceri.
pp. 356, Milano
Gli scritti che qui si riuniscono, apparsi in tempi e su fogli diversi, fanno parte di un solo ideale libro, ben altrimenti vasto e complesso, sull’agonia e la morte d’Europa.
Le date apposte sono quelle della prima stesura. Quasi tutti sono stati più o meno profondamente arricchiti con l’ausilio di taccuini originali, o fusi con altri scritti coevi dello stesso argomento. In nessun caso sono stati mutati, a posteriori, giudizi e previsioni, anche se manifestamente errati.
A settant’anni dalla Conferenza di Versailles. Una falsa pace tra due guerre terribili. Lamento per l’Europa cancellata dalla storia. Sorrisi e lacrime, disgusti e nostalgie, gioielli e macerie. Imperi uccisi, nazioni inventate, punizioni di vinti, illusioni di vincitori.
Figure umane e inumane, eroi e cialtroni, idealisti e affaristi, vittime e carnefici, principi e spie.
Memorie d’arte e d’amore, di musica e diplomazia. Dieci, cento viaggi nel dopoguerra senza fine. Un solo lungo viaggio nel passato che non vuole passare. Tante storie di una storia ancora da scrivere.
Piero Buscaroli, nato a Imola, lascia gli studi musicali giovanili per la Storia del Diritto italiano, laureandosi con Giovanni de Vergottini. Incontra Leo Longanesi e lo segue al “Borghese”, dove si dedica con speciale interesse alla storia contemporanea e alla politica internazionale. Assiste alle varie crisi europee, culminate nell’invasione di Praga, compie sei viaggi in Vietnam. Dopo essere stato direttore del quotidiano “Roma”, nel 1975 mette fine al suo giornalismo politico tornando ai mai abbandonati interessi storici e artistici. Un libro, La stanza della musica (Fògola, Torino 1976), gli ottiene una cattedra in Conservatorio, prima a Torino, poi a Venezia e Bologna.
Assume nel 1979 la critica musicale del “Giornale” dove già scriveva con lo pseudonimo Piero Santerno. In seguito pubblica una raccolta di saggi di storia e d’arte, I luoghi e il tempo (Fògola, Torino 1979), una di profili politici, Figure & Figuri (Volpe, Roma 1979), una monografia sul pittore Bartolini (Turelli, Pistoia 1981), La nuova immagine di Bach (Rusconi, Milano 1982), la grande monografia Bach (Mondadori, Milano 1985) e la raccolta d’arte, musica e storia La vista, l’udito, la memoria (Fògola, Torina 1987).
- Paesaggio con rovine
- Il cuore dell’Austria
- Vecchio Danubio
- Finis Austriae per turisti
- Il teatro del mondo
- La cortina sul lago
- Camera d’albergo
- L’erede di Adenauer
- Commerci segreti
- Maison Kitty
- Capitale di spie
- Giuochi sul muro
- Verdi colline di Franconia
- Olocausto a Dresda
- Il vero Ludwig
- Schwabing
- Vergognarsi di Wagner
- Vecchi blasoni
- Ritorna il vecchio Fritz
- Il sonno dello spirito
- Blenheim
- L’amara vittoria
- Inglesi e americani
- Vecchie carte
- Britannia nera
- Morire in Irlanda
- Mannerheim
- Il ventre di Parigi
- I sudditi
- Karlsbad
- Casanova
- Vigilia di Praga
- Città manierista
- I veleni di Bratislava
- Naufragi di libri
- Il delta del Danubio
- Dal di dentro
Indice analitico
Miti Riti Magie e Misteri dei Greci
Un viaggio nei luoghi della mitologia greca ancora oggi avvolti dal mistero
Autore/i: Quattrocchi Angelo
Editore: Antonio Vallardi Editore
prima edizione, prefazione di Angelo Quattrocchi.
pp. 192, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
La sede degli dei celesti è stata davvero teatro di scontri epici, allegri e feroci tra il “maschile” e il “femminile”? Cosa nascondono i segretissimi misteri eleusini? Perché la Pizia di Delfi affidava il suo responso a comunicazioni in codice?
E Dioniso, dio dell’ebbrezza, è uscito vincitore o sconfitto dalle processioni orgiastiche?
Una lettura insolita, personale e ricca di suggestione, dei caratteri mitologici, delle pratiche magiche e dei riti degli antichi greci. Metafore e osservazioni ironiche avvicinano il lettore ai temibili signori dell’Olimpo, in un’indagine viva e affascinante su un passato che non ha affatto esaurito i suoi mister.
Angelo Quattrocchi, nato in Italia, è corrispondente per giornali italiani, inglesi e americani da Londra, Parigi, New York. È noto soprattutto per i suoi libri di viaggi, tradotti in molte lingue.
Manuale Sintetico e Pratico del Tarocco
Il Tarocco – Le Carte Maggiori e le Carte Minori – Interpretazione
Autore/i: Picard E.
Editore: Giuseppe Brancato Editore
prefazione dell’autore.
pp. VI-108, numerose illustrazioni in bianco e nero, Catania
Dalla prefazione dell’autore:
«[…] Questo Manuale comprende due grandi divisioni: la spiegazione delle carte e la loro manipolazione. Nella spiegazione delle carte abbiamo distinto nettamente le carie maggiori dalle carte minori, e riassunto, sotto forma di compilazione, le opinioni dei maestri moderni sulle ventidue carte maggiori dei Tarocchi. Ciascuna carta è copiata dal Tarocco di Marsiglia, il migliore secondo noi. I disegni non hanno altro scopo che di riprodurre a grandi tratti l’insieme degli arcani. Sono stati rispettati scrupolosamente i particolari degli attributi di cui il senso preciso e profondo chiarisce così bene il valore dei simboli. Vi è ancora un lungo lavoro che appunto s’impone in seguito, specialmente per la somma dei colori che sono il complemento indispensabile delle corrispondenze planetarie e zodiacali. Nella nostra riproduzione, il lettore potrà, innanzi tutto, distinguere il Tarocco di Marsiglia dai Tarocchi simili o fantastici. Questo è l’essenziale.
Lo studio consacrato alle cinquantasei carte minori è originale. Il piano sul quale esso è basato sarà sviluppato più a lungo.
I disegni sono eseguiti secondo le tradizioni magiche e cabalistiche. Tuttavia, si resterà sorpresi della scelta di certi simboli. La spiegazione di ciò sarà data. L’autore ha sopratutto cercato di rappresentare degli arcani molto chiari che sveglino immediatamente un senso assoluto e completo. Il Manuale termina con il metodo d’interpretazione. Questo sarà il suo lato pratico. I procedimenti più in uso sono ricordati. Si è aggiunta qualche nota che la nostra esperienza ci permette di raccomandare.»
Storia della Letteratura Coreana
Autore/i: Riotto Maurizio
Editore: Edizioni Novecento
pp. 348, 1 tavola f.t., Palermo
Molti ammiratori della cultura giapponese non sanno che essa è stata edificata col sostanziale contributo di pensatori, artisti e scrittori coreani; e che la Corea stessa continua ad essere un autentico ponte culturale tra il continente e le isole giapponesi.
Per troppo tempo considerata semplice appendice della Cina o del Giappone, la Corea ha avuto il solo torto di essere stata un “vaso di coccio tra vasi di ferro”, rimanendo fatalmente schiacciata, politicamente e militarmente, dai suoi potenti vicini.
L’opera, la prima di un autore occidentale, rende giustizia a un Paese che vanta un patrimonio storico e culturale fra i più ricchi dell’Asia orientale. Maurizio Riotto mette in luce una preziosa raccolta di versi e prose che finora era rimasta privilegio di pochissime culture nel mondo intero.
Maurizio Riotto (Palermo, 1959) insegna lingua e letteratura coreana nell’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Laureatosi in Lettere (indirizzo classico) a Palermo, si è poi specializzato in Archeologia Orientale presso l’Università “La Sapienza” di Roma. È stato Visiting Scholar nel 1991 presso l’Università “Doshisha” di Kyoto (Giappone) e nel 1994 presso l’Università “Hanyang” di Seoul. Ha vissuto a lungo in Estremo Oriente e per quattro anni è stato Research Fellow presso l’Università Nazionale di Seoul. Ha scritto, fra l’altro, The Bronze Age in Korea (Kyoto, 1989), Introduzione allo studio della lingua coreana (Napoli, 1990) e Fiabe e storie coreane (Milano, 1994), oltre a numerosi articoli su riviste specializzate. Ha anche tradotto e pubblicato, per la prima volta in Italia, numerose opere di scrittori coreani contemporanei e nel 1995 ha ricevuto il premio Korean Culture & Arts Foundation per la traduzione in italiano del romanzo Il poeta di Yi Munyŏl.
Sex, Drugs & Magic – Per una Psichedelia del Piacere
Titolo originale: Sex, Drugs & Magic. A Journey Beyond Limits
Autore/i: Wilson Robert Anton
Editore: Castelvecchi Editore
prefazioni dell’autore, traduzione di Elisa Manisco.
pp. 288, Roma
Sesso, droga e magia può essere considerato una dotta disamina degli usi (e abusi) – tradizionali e moderni – delle droghe abbinate a sesso e pratiche «occulte». Ma non lasciatevi fuorviare dalla parola «dotta». Come è tipico dello stile inimitabile di Wilson, questo è un libro pieno di humor, cinismo, stupore e informazioni essenziali per coloro che intendono intraprendere quello chi può rivelarsi un percorso immensamente gratificante, ma costellato da una serie di pericoli fisici e sociali. Il libro è documentatissimo, ma mai pedante, perché alterna momenti di pura filosofia tantrica a cronache divertite dell’underground controculturale americano. Tutta una generazione, che ha puntato sulla liberazione sessuale come Via verso una più generale liberazione dell’Uomo e della Donna, si rispecchia in questo libro con vera purezza di cuore. E senza rimpianti.
Robert Anton Wilson (New York, 1932), romanziere, insegnante ed ex-redattore di «Playboy», è uno dei più autorevoli esponenti della controcultura americana. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: The Illuminatus! Trilogy (insieme a Robert Shea, 1975), la trilogia Cosmic Trigger (1977-1991-1995), Prometheus Rising (1983), The New Inquisition (1986), Wilhelm Reich in Hell (1987), Neuropolitique (con Timothy Leary e George A. Koopman, 1988), Quantum Psychology (1990), Reality Is What You Can Get Away With (1993) e The Walls Came Tumbling Down (1997).
Vita e Opere di Freud – 3 Volumi
Volume 1: Gli anni della formazione e le grandi scoperte 1856∙1900 – Volume 2: Gli anni della maturità 1901∙1919 – Volume 3: L’ultima fase 1919∙1939
Autore/i: Jones Ernest
Editore: Il Saggiatore
introduzione di Emilio Servadio, prefazione dell’autore, traduzione di Arnaldo Novelletto e Margherita Cerletti Novelletto, titolo originale: The Life and Work of Sigmund Freud.
vol. 1 pp. 512, vol. 2 pp. 592, vol. 3 pp. 608, Milano
La vita di Freud e i drammatici sviluppi della sua dottrina raccontati dal più fedele tra i discepoli. La fecondità creativa, la saldezza nei legami familiari e nelle amicizie, il coraggio dell’autocritica, la ripugnanza per ogni dittatura morale o materiale, lo stoicismo nella sofferenza e il disprezzo della morte. Questa monumentale biografia non è soltanto il ritratto di un uomo, ma anche la storia di una scienza che tocca le proprie tappe fondamentali.
Ernest Jones (Glover 1879 Londra 1958) studiò a Londra, Parigi, Monaco e Vienna, dove incontrò Sigmund Freud, negli anni in cui le linee maestre della psicoanalisi erano ormai tracciate. Divenne uno dei seguaci più intelligenti e fermi di questa nuova scienza, tanto da salvarne la compagine di grande movimento internazionale, anche in circostanze e tra polemiche che avrebbero potuto comprometterla. Fu lui a svolgere in America una efficace propaganda della psicoanalisi, durante il periodo in cui insegnò neuropsichiatria all’Università di Toronto. Al suo ritorno in Inghilterra fondò l’«International Journal» e un’associazione per la diffusione delle dottrine e della teoria freudiana. Nel 1927 venne nominato presidente della International Psycho-analytical Association. Alle iniziative teoriche affiancò l’esercizio e il perfezionamento della pratica medica: ne sono prova la fondazione, a Londra, di un istituto di psicoanalisi e di una clinica psicoanalitica. Oltre che a più specifiche ricerche sulla sessualità infantile, Jones si dedicò all’applicazione dei nuovi criteri di indagine, al folklore, alla storia delle religioni, alla letteratura. Efficacissimo divulgatore, ha consegnato i risultati di questa attività a un’opera giustamente famosa, Che cos’è la psicoanalisi? (Editrice Universitaria, 1951). Accanto a Vita e opere di Freud (il Saggiatore, 1962), opera in tre volumi pubblicata a Londra e a New York tra il 1953 e il 1957, vanno ricordati: Saggi di psicoanalisi applicata (Guaraldi. 1971); Il trattamento delle nevrosi (Astrolabio, 1973); Memorie di uno psicoanalista (Astrolabio, 1974).
L’Islam Globale
Autore/i: Khaled Fouad Allam
Editore: Rizzoli
prima edizione, ringraziamenti, prologo e introduzione dell’autore.
pp. 210, Milano
Un’analisi inedita dell’Islam contemporaneo, sospeso fra modernità e tradizione, alla ricerca di una sua identità nel mondo globale.
Zohra è analfabeta e vive nella banlieue parigina da oltre venticinque anni, ma ha trascorso infanzia e giovinezza in Algeria; Naima, sua figlia, è nata e ha studiato in Francia e sta facendo un dottorato in filosofia alla Sorbona. La madre chiede alla figlia che porti il velo, e la ragazza le risponde che così è scritto: il hijab è il simbolo dell’amore tra uomo e Dio. Zohra, però, non capisce: “Ma figlia mia, se tu ami Dio, non hai bisogno di dimostrarlo, amalo nel tuo cuore”. L’identità di Zohra non è in pericolo, per lei la tradizione è iscritta nella storia. Naima invece è entrata in contatto con Pascal, con Cartesio, con Kant, e la Sua esistenza ha bisogno di una nuova e diversa legittimazione. Così si apre L’Islam globale, per chiarire subito che I’lslam non è un sistema omogeneo nè tanto meno statico. Come tutte le Culture, Si evolve, cresce, si modifica. E, come dimostra la tragica esperienza dell’11 settembre, sta attraversando una profonda crisi di passaggio, soprattutto nei confronti dell’Occidente. Per meglio comprenderla Khaled Fouad Allam – rara figura di intellettuale perfettamente in equilibrio tra le due civiltà e in grado dunque di farle dialogare – pone alcune domande fondamentali. In che rapporto stanno, nell’Islam, tradizione e modernità? Quali sono le radici sociali, economiche, politiche del disagio contemporaneo? Uscito da una realtà storica che vedeva coincidere i confini dello stato con quelli dell’identità religiosa, Islam della diaspora ha incontrato nuovi modi e tempi della quotidianità che ne hanno segnato radicalmente l’essenza. Malato di occidentalite – termine coniato dal pensiero musulmano per definire la patologica attrazione esercitata sull’Islam dalla cultura occidentale – si è trovato a un bivio significativo: entrare a far parte del “villaggio globale”, modificando la propria identità, o rifiutarlo richiamandosi ai valori della tradizione. E questa scelta traumatica a portare in sè i semi delle nuove tensioni.
La reazione estremista, che associa la violenza al Sacro, Nasce dalla frustrazione di una comunità che Si sente usurpata della propria autonomia, sempre più emarginata nelle sue diversità. Non a caso, è proprio tra gli emarginati, nelle periferie delle grandi città, che matura il nuovo fondamentalismo. Come ultimo baluardo di difesa contro la prepotenza occidentale, le varie tradizioni islamiche vengono convogliate in un pensiero unico, astorico e decontestualizzato, che rifiuta l’integrazione e vede nell’altro un nemico. Ma, dimostra Fouad Allam, questo non è che un effetto collaterale di una profonda trasformazione ormai in corso. La strada della partecipazione convinta e rispettosa alle regole del pianeta globalizzato è stata imboccata in modo irreversibile. Perché non c’é più I’Islam da una parte e l’Occidente dall’altra, ma Islam e Occidente abitano, intrecciati, lo stesso universo. E devono imparare il nuovo linguaggio di una convivenza pacifica e fruttuosa.
Khaled Fouad Allam, nato in Algeria, insegna alle università di Trieste e di Urbino. Specialista di Sociologia del mondo musulmano ed esperto di Islam contemporaneo, collabora con “La Stampa”. Ha lavorato presso varie fondazioni internazionali e presso il Consiglio d’Europa sulle questioni relative all’immigrazione. Fra le sue opere più recenti, ricordiamo L’islam contemporaneo, in L’islam, a cura di G. Filoramo, Laterza, Roma-Bari 1999.
Prologo: Una colazione alle sette del mattino
Introduzione: L’ingegnere e il capotribù
1. L’Islam contemporaneo tra aggiornamento e neoconservatorismo
- Delocalizzazione e riformulazione dell’Islam
- Islam e politica: i rischi di un approccio culturalista
- L’ideologizzazione dell’Islam
2. L’Islam e l’Occidente. Attualità di una questione storica
- L’Occidente, malattia dell’Islam
- Le tappe della malattia
- L’Iran, punto di congiunzione fra Islam e Occidente
- L’occidentalite
- Dalla concettualizzazione alla teorizzazione politica. Il rifiuto dell’Occidente
3. Antioccidentalismo
- Il pensiero neotradizionalista
- Parallelismi tra slavofili e neo-panislamismo
- Leurasismo fra Islam ed Europa
4. Revanscismo. La globalizzazione invertita
- L’ideologizzazione della tradizione
- Che cos’é un linguaggio religioso
- Teoria e pratica del revanscismo
- L’«occidentalismo» di Hanafi
- L’iperconservatorismo
5. L’ingegnere terrorista
- Il nuovo intellettuale militante dell’Islam contemporaneo
- L’«uomo perfetto»
- L’«iperterrorismo»
6. Violenza e sacro nell’Islam
- L’ermeneutica della violenza
- Jihad, martirio, suicidio. Lo stato della questione
- Alcuni contesti
7. La società in rete
- Alle origini: tribù e ‘asabiyya
- La rete come sostituzione dello stato neopatrimoniale
- La tecnologia come identità della rete
8. L’islam della diaspora: nascita di una religione minoritaria
- L’Islam in Europa. Dall’umma tradizionale all’umma atomizzata
- L’Islam e le nuove frontiere della democrazia
- L’Islam in Italia: religione di una minoranza
Note
Glossario
Bibliografia
Tutte le Apparizioni della Madonna in 2000 Anni di Storia – I Suoi Messaggi, i Documenti e le Testimonianze
Titolo originale: Erscheinungen und Botschaften der Gottesmutter Maria. Vollständige Dokumentation durch zwei Jahrtausende
Autore/i: Hierzenberger Gottfried; Nedomansky Otto
Editore: Edizioni Piemme
quarta edizione, premessa degli autori, traduzione dal tedesco di Vincenzo Noja, revisione di Gianna Re, in copertina: Giovan Domenico Tiepolo, Immacolata Concezione, Museo del Prado, Madrid.
pp. 520, numerose tavole a colori e bianco e nero fuori testo, Casale Monferrato (AL)
«Le apparizioni di Maria sono come l’aurora del sole al sorgere, che illumina una parte della terra: sono i raggi e l’avvicinarsi misterioso del segno, preannunciano il trionfo di colui che sta per giungere». (Louis Lochet)
Nella storia della Chiesa le apparizioni della Madonna sono sempre state oggetto di giudizi controversi. Il Magistero, per il suo ruolo di custode della sana dottrina, raramente si è espresso in modo favorevole nei confronti di tali fenomeni. I fedeli invece, attratti da segni e prodigi straordinari, hanno trovato nelle apparizioni un alimento della loro fede e delle loro devozioni.
Ma, quante sono state queste apparizioni e dove sono avvenute? In ordine cronologico, dal primo secolo fino ad oggi, questo libro fornisce il resoconto di oltre novecento apparizioni, con una documentazione dettagliata sui luoghi, le circostanze, i veggenti, i messaggi della Madonna. Un importante saggio introduttivo aiuta alla comprensione del significato di queste apparizioni per la fede della Chiesa. L’indice alfabetico di tutti i luoghi in cui sono avvenute le apparizioni, l’elenco dei veggenti e delle autodefinizioni mariane facilitano la consultazione del volume.
Gottfried Hierzenberger, nato a Vienna nel 1937, ha studiato filosofia e teologia all’Università di Tubinga, dove successivamente ha anche insegnato. Collabora con numerose Case Editrici ed è autore di numerose pubblicazioni in campo teologico, filosofico e storico.
Otto Nedomansky, nato a Vienna nel 1924, per molti anni ha raccolto informazioni e documentazioni sulle apparizioni della Madonna. Il suo materiale è servito come base per questo libro.
La Scimmia Nuda – Studio Zoologico sull’Animale Uomo
Titolo originale: The Naked Ape – A Zoologist’s study of the human Animal
Autore/i: Morris Desmond
Editore: Bompiani
ringraziamenti e introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Marisa Bergami.
pp. 272, Milano
Desmond Morris, zoologo famoso per aver studiato a lungo le scimmie, in questo libro, divertente, provocatorio, sconvolgente e al tempo stesso rigorosamente scientifico, si è messo a studiare l’uomo. Ma lo ha studiato in quanto scimmia, e cioè come l’unico, tra le centonovantatrè specie di primati, ad essere sprovvisto di peli. Nudo, appunto. Se la differenza si fermasse qui forse il libro non avrebbe avuto ragione di nascere. Il fatto è che l’uomo è quello che è proprio perché è una scimmia in crisi. Ha abbandonato le foreste, la vita nomade e la dieta vegetariana per adattarsi alle pianure, alla dieta carnivora e alla scelta di territori stabili. Ma per quanto cerchi di ignorare l’eredità genetica del suo passato evolutivo, l’uomo rimane essenzialmente un primate, nonostante la sua erudizione e le sue aspirazioni. Nella vita sessuale e sociale, nell’aggressività e negli affetti, nelle abitudini alimentari e nelle credenze religiose, egli segue ancora le fondamentali manifestazioni di comportamento fissate dai suoi antenati scimmioni cacciatori. Per questo la lettura del libro di Morris, che ha conosciuto un successo immenso (otto milioni di copie in 23 lingue, dieci edizioni italiane) provoca sensazioni nuove riguardo a noi stessi e a coloro che ci circondano e mostra in una luce diversa, spesso imbarazzante, l’intera gamma delle attività, dei gesti e delle emozioni umane.
Desmond Morris è nato nel Wiltshire, Inghilterra, nel 1928. Laureato in filosofia a Oxford, studioso di zoologia e del comportamento animale e umano, per diversi anni direttore della Sezione Mammiferi allo zoo di Londra, ha scritto oltre 550 articoli e saggi scientifici e una dozzina di libri, tra i quali: Lo zoo umano, Il comportamento intimo, L’uomo e i suoi gesti. Attualmente lavora al Centro Ricerca al Wolson College di Oxford.
L’Inconscio
Autore/i: Ardigò Roberto
Editore: Claudio Gallone Editore
prima edizione in ottocento numerate, questa copia è la numero 198, a cura di Ines Testoni, saggio introduttivo, nota biografica e bibliografica di Ines Testoni, collana: L’Uomo e la Ragione n° 2, collana diretta da Emanuele Severino.
pp. 160, Milano
…Da un pezzo le persone ragionevoli riconoscono la corrispondenza tra pensiero e organismo…
…Nell’avveduto di animo forte, le condizioni chiare, salde, definitive hanno l’effetto di far svanire il sentimento relativo alle idee delle credenze sconfessate…
In copertina «L’estrazione della pietra della follia», particolare di Hieronymus Bosc.
L’inconscio positivo e l’equivoco metafisico: saggio introduttivo di Ines Testoni
Nota biografica e bibliografica su Roberto Ardigò di Ines Testoni
Bibliografia
Parte Prima: Il metodo positivo in psicologia
- La psicologia non teme i fatti
- Il metodo dell’osservazione e dell’esperimento
- “Eppure è così”
- Le meraviglie di una goccia d’acqua
L’equivoco dell’Inconscio di alcuni moderni
- La coscienza inconscia
- “Materia viva”
Parte seconda: L’inconscio
- Il pensiero sulla metafisica
- Il pensiero nella scienza positiva
- L’inconscio nella scienza positiva
- L’inconscio nel dinamismo psico-fisiologico
La Trappola
Edizione originale: Emmanuel Bove, Le piège
Autore/i: Bove Emmanuel
Editore: Le Mani – Microart’s Edizioni
prima edizione italiana, traduzione italiana di Carlo Alberto Bonadies.
pp. 164, Genova
Penultimo romanzo di Emmanuel Bove, uscito a tre mesi dalla morte dello scrittore e passato totalmente inosservato nel clima d’euforia di cui era pervasa la Francia all’indomani della liberazione, La trappola (1945) è una scrupolosa ricostruzione d’ambiente della sordida realtà francese sotto l’occupazione e il governo Vichy. In un thriller metafisico a metà strada tra Hitchcock e Dostoevskij, si consuma la tragedia politica ed esistenziale di un velleitario protagonista, la cui irrisolta situazione sentimentale diviene motore di un implacabile ingranaggio poliziesco e giudiziario che finirà per consegnarlo al suo beffardo, gradito destino.
Di Emmanuel Bove, una delle voci più limpide e originali della letteratura francese tra le due guerre, sono usciti in Italia Armand (Genova 1989), Diario in inverno (Genova 1990), I miei amici (Milano 1991), L’amore di Pierre Neuhart (Recco 1993).
Segreto Tibet
Autore/i: Maraini Fosco
Editore: dall’Oglio Editore
nuova edizione, in copertina: la divinità protettrice Mahakala (in tibetano Ngon-po) nel suo aspetto terrificante, foto F. Maraini da tangka (stendardo religioso tibetano). Raccolta F.M.
pp. 432, interamente e riccamente ill. a colori e b/n, Milano
Il Tibet, chiusosi ermeticamente al mondo nel secolo XIX, fu aperto a forza dagli inglesi nel 1904, per tornare subito a sigillarsi ancora più rigorosamente di prima. Solo negli anni Trenta del nostro secolo cominciarono a presentarsi delle rare occasioni d’accesso per alcuni privilegiati. Il nostro grande orientalista Giuseppe Tucci seppe approfittarne più volte. Nelle sue spedizioni del 1937 e del 1948 ebbe a compagno un Fosco Maraini giovanissimo, il quale poi trasse dalle sue note di viaggio l’opera «Segreto Tibet», che riscosse notevole successo negli anni Cinquanta e fu tradotta in ben dodici lingue.
Nel Tibet, che Maraini ebbe occasione di osservare, si viveva ancora in un medioevo intatto. Un medioevo però a suo modo altamente civile, privo soltanto di quei mezzi, datici dalla scienza e dalla tecnologia, che noi riteniamo essenziali alla nostra felicità: quindi niente strade e veicoli, niente luce elettrica, e plastica, niente fibre sintetiche e gas metano, niente televisioni, giornali, radio o musica riprodotta. Il popolo tibetano trovava nell’orizzonte dei propri villaggi, in quelli della propria antica e multiforme civiltà religiosa, artistica, letteraria, teatrale, musicale, i mezzi per trascorrere un’esistenza tutt’altro che priva di soddisfazioni, e raramente miserevole sul piano delle esigenze materiali.
Dal 1951 ad oggi mutamenti drammatici, spesso accompagnati da violenze umilianti e da distruzioni insensate, sono stati imposti al Tibet – da fuori. L’intera struttura della società è stata capovolta, e spesso stravolta. Questa nuova edizione di «Segreto Tibet», che ormai vale come testimonianza d’un mondo scomparso, unico per le sue caratteristiche peregrine e per la sua bellezza, ripropone all’attenzione dei lettori il racconto d’un tempo, inquadrato e messo a fuoco nel panorama delle realtà di oggi. La nuova edizione è inoltre arricchita da porzioni inedite del diario d’allora, da nuovo materiale fotografico, da un breve capitolo su Lhasa, da un ampio glossario utile per chiunque s’interessi della cultura tibetana, nonché da un’aggiornata bibliografia.
Adesso che molti, in un’atmosfera di maggiore libertà e fraternità, possono finalmente visitare il Tibet di persona, quest’opera si presenta come un’introduzione vissuta, sentita, pensata, all’affascinante paese nel cuore dell’Asia.
Il Libro del Nulla – Discorsi su «la Mente Fiduciosa» Hsin Hsin Ming di Sosan, il Terzo Patriarca dello Zen
Titolo originale: Hsin Hsin Ming: the Book of Nothing
Autore/i: Osho Rajneesh
Editore: Edizioni Mediterranee
introduzione di Swami Anand Videha, traduzione di Lars Erik Kruse, Ma Prem Nirada, Ma Prem Tamanna, Swami Anand Videha, tradotto dall’originale cinese in inglese da Richard B. Clarke.
pp. 288, 1 fotografia in b/n, Roma
Lo Zen nacque dall’incontro del pensiero dell’India con il pensiero della Cina, si potrebbe dire che sia nato dall’incrocio tra il pensiero del Buddha e il pensiero di Lao Tzu: esso è una rara fioritura tra le vette più elevate, l’unione tra quelle cime.
Nella sua sintetica chiarezza, l’opera di Sosan contiene ed espone, soprattutto per immagini e metafore, l’essenza dello Zen. Osho Rajneesh la commenta come solo lui avrebbe potuto, non soltanto rendendola accessibile a tutti, ma introducendo in maniera spontanea il lettore alla meditazione. Il testo di Sosan, commentato da Osho, diventa quindi ancor più valido e importante: esso prepara a sperimentare in prima persona quel processo di illuminazione che è il vero destino dell’uomo.
Pagina dopo pagina, il lettore si trova suo malgrado a perdere quella nebulosità che giustificava una certa idea del mondo, e una vita separata dalla realtà: senza requie, si è richiamati a se stessi, al proprio essere, ad usare il proprio sentire per sperimentare il Reale nella sua immediata concretezza, nella sua realtà. La lettura diventa “il sentiero”, un viaggio che, partendo dalla sfera logica abituale, porta inevitabilmente a ritrovare se stessi.
Osho è un Maestro illuminato dei nostri tempi, la cui visione ispira oggi centinaia di migliaia di persone con estrazioni sociali e realtà esistenziali le più diverse. Non si tratta di una semplice fascinazione superficiale: il suo aver accompagnato il dire con il fare, creando tanti metodi e tante tecniche con cui risvegliare e alimentare la fiamma della propria consapevolezza, rende il lavoro di Osho “un’utopia concreta e a portata di mano” (Wimbledon Magazine). Le sue opere sono tradotte in sessanta lingue e sono ormai acclamati bestseller in molti Paesi, tra cui l’Italia, dove numerosi titoli hanno scalato le vette delle classifiche. Le Edizioni Mediterranee hanno pubblicato: Meditazione dinamica, Io sono la soglia, Dimensioni oltre il conosciuto, Il libro arancione, Il libro del nulla, La rivoluzione interiore, Dieci storie zen, La mia Via, Tao voll. 1-2, Tao vol. 3, Il regno dell’accadere (Tao vol. 4), Il tempo del sole e della luna (Tao vol. 5), Meditazione: la prima e ultima libertà, Iniziazione alla meditazione, I libri che ho amato, Bagliori di un’infanzia dorata.
Grammatica della Nuova Chiromanzia
Manuale pratico per individuare dai segni delle mani carattere, virtù, difetti, destino
Autore/i: Bertoncini Franco
Editore: Rizzoli
a cura di Rosalba Pagano, premessa e introduzione dell’autore, disegno di Antonio Tarantino, in copertina: Raffaello, Ritratto di Agnolo Doni (part. delle mani), Firenze, Galleria Palatina.
pp. 148, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
Questo sintetico manuale di chirologia vuole essere una «grammatica» della lettura della mano, aggiornata con l’aggiunta di segni non descritti nei testi classici e con la rilettura dei segni noti sulla base di ricerche protrattesi per venticinque anni. In particolare vengono presentati per la prima volta la «Linea di Giove» e il «Segno dei Parenti»; e vengono rivisitate nel loro significato la «Linea di Marte» e la lettura delle dita. Per la sua struttura e per il suo linguaggio semplice e chiaro, il libro consente anche all’inesperto una rapida consultazione e una facile lettura favorite da un glossario essenziale («ABC della lettura della mano»), le cui voci rispondono ai più comuni quesiti della vita. Non trascura inoltre l’accorgimento essenziale di sfatare, sull’aspetto delle linee e dei segni, alcuni luoghi comuni capaci di ingenerare paura, suggestione e superstizione.
Franco Bertoncini è esperto di occultismo e di paranormale, e si dedica da venticinque anni alla ricerca e alla pratica di questa «psicologia di frontiera». Ama e conosce i Tarocchi dai quali trae le voci del passato e le sue sorprendenti divinazioni; ma la sua passione è sempre stata la chiromanzia, il cui codice egli ha arricchito e ampliato con la scoperta del «Segno del Comando», ovvero dell’autentica «Linea di Giove» la quale prima di lui non era stata descritta e studiata forse perché ritenuta incerta e di oscuro significato. Collabora con i più importanti media giornalistici e televisivi e da anni e consulente di «Astra».
Il Sindacalismo Rivoluzionario negli Stati Uniti
Titolo originale: The Wobblies. The Story of Syndicalism in the United States
Autore/i: Renshaw Patrick
Editore: Editori Laterza
prima edizione, premessa all’edizione italiana, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Roberto Massari.
pp. XXIII-282, Bari
Questo volume del giovane storico e giornalista inglese ricostruisce storia cronaca di un episodio fondamentale – ma da noi assai poco conosciuto – della storia sociale degli Stati Uniti all’inizio del secolo: la nascita, il drammatico sviluppo organizzativo e ideologica e la crisi finale della prima grande organizzazione sindacale rivoluzionaria dei lavoratori nordamericani, la Industrial Workers of the World (i cui membri furono indicati, sin dall’inizio, con il termine slang di Wobblies).
Fra il 1905 e il 1924, dalla nascita delle gigantesche corporations alle soglie della Grande Crisi, passando attraverso la presidenza di Woodrow Wilson, la prima guerra mondiale, l’isolazionismo, si snodano le tappe di un prolungato e durissimo conflitto sociale, il cui esito segnerà per un’intera fase storica il destino politico del movimento operaio e di tutta la società negli Stati Uniti. Da una parte è il capitalismo americano, impegnato a ottenere con ogni mezzo e a ogni livello – sindacale e statuale, economico e politico – il controllo della forza-lavoro, per poter realizzare la fase della sua strutturazione monopolistica, all’interno, e della sua prima grande espansione internazionale; di fronte, una massa enorme e caotica di lavoratori, lacerata dalle differenziazioni etniche, atomizzata dalle diversità di situazioni produttive, e quindi impegnata non solo contro il potente avversario di classe, ma anche in una difficile lotta interna per costruire, contro ogni differenziazione, la sua unità sindacale e politica.
Per la prima volta nella storia del movimento operaio americano la IWW accoglie nelle stesse organizzazioni lavoratori del vecchio ceppo anglosassone e immigrati tedeschi, slavi, latini, greci; i metallurgici delle grandi fabbriche della costa atlantica e il sottoproletariato nomade delle immense praterie del West; operai qualificati bianchi e manovali negri. Per la prima volta la IWW organizza e dirige grandi scioperi di massa, che coinvolgono intere città, e ottiene regolari sistemazioni contrattuali. Per la prima volta conduce grandi masse di lavoratori – immigrati, disoccupati, braccianti, stagionali – alle lotte per le libertà politiche e civili.
Nel «crogiuolo» dell’America degli inizi di secolo, il conflitto di lavoro, lo scontro di classe – già aspro per le stesse gigantesche dimensioni delle forze in campo si complica e si esaspera di tutti gli elementi di primitivismo e di violenza di una società da poco uscita dalla fase frontieristica; investe, attraversa e rimescola tradizioni nazionali e chiusure razziali. Nel descrivere questo tumultuoso processo, i suoi momenti di crescita lenta corale e le sue esplosioni più violente, il volume di Renshaw ha pagine di grande tesa narrativa dalle quali emerge in tutti i suoi colori un’epica abbastanza insolita per un lettore europeo. Con non minore precisione vi si trovano però ricostruiti il vivissimo dibattito ideologico – fra marxismo e anarchismo, anarcosindacalismo e tradunionismo – che accompagnò sempre la vita dell’organizzazione, e il suo problema politico fondamentale: il tentativo di convergenza con la sinistra politica e il socialismo americano, al cui fallimento risale non solo il crollo definitivo della IWW, ma anche l’incapacità generale del movimento operaio di affermare una sua autonoma presenza nella scena politica degli Stati Uniti.
Nato a Londra nel 1936, Patrick Renshaw ha studiato a Oxford. Si è laureato nel 1959 e si è specializzato, ancora a Oxford, in storia d’America e pensiero politico americano. Ha completato gli studi alla Northwestern University, Illinois, dove ha compiuto la maggior parte delle ricerche sugli Wobblies; successivamente, durante i suoi lunghi viaggi negli Stati Uniti, ha scritto numerosi articoli per giornali e riviste. Nel 1961 è tornato in Inghilterra dove ha esordito nel giornalismo lavorando per la Westminster Press.
Nel ’68 è tornato alla vita accademica ed è attualmente lettore di storia degli Stati Uniti alla Università di Sheffield.
Premessa all’edizione italiana
Prefazione
Abbreviazioni
Introduzione
- I. Il movimento sindacale e la sinistra
- II. La nascita di un sindacato combattivo
- III. Turbe infantili
- IV. Goldfield, McKees Rocks e la libertà di parola
- V. Lawrence e Paterson
- VI. Dualismo sindacale e decentramento
- VII. Tre martiri
- VIII. Il grande processo
- IX. La fine della IWW
Appendice Lavoratori di tutto il mondo
Bibliografia
Indice dei nomi e degli argomenti
L’Eros in Cina
La tradizione cinese dell’erotismo
Autore/i: Shêng Wu-shan
Editore: Longanesi & C.
traduzione dall’originale tedesco di Olimpio Cescatti, in copertina: particolare tratto da una illustrazione di Il Loto d’oro di «Chin-p’ing-mei», romanzo del XVI secolo.
pp. 204, Milano
Certe pratiche erotiche, suggerite dal Taoismo, decaddero con l’invasione della Cina da parte dei mongoli nella seconda metà del tredicesimo secolo. Con l’introduzione del Tantrismo, filosofia della vita, derivata dal Buddismo, che considerava la condotta sessuale dell’uomo come metodo di elevazione spirituale, i costumi si corruppero tragicamente, il mirabile equilibrio della società cinese si spezzò, l’amore fisico divenne fine a se stesso con tutte le sue illazioni e variazioni finché non intervenne il pensiero e l’azione di Mao.
Occultismo Pratico per Tutti
Autore/i: Albertario Adele
Editore: Giovanni De Vecchi Editore
prefazione dell’autrice.
pp. 132, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
Come si spostano gli oggetti senza toccarli?
Come si evocano gli spiriti e come li si interrogano
Come si scoprono i tesori sotterrati?
Come si fa vibrare e innalzare un tavolino?
Come si taglia l’acqua con il coltello?
Come si vede il futuro in una boccia di cristallo?
Queste e molte altre pratiche magiche antiche e moderne vi vengono insegnate in questo libro che contiene anche test per misurare le vostre capacità medianiche ed eventualmente svilupparle.
Garibaldi
Autore/i: Montanelli Indro; Nozza Marco
Editore: Rizzoli
avvertenza degli autori, in sovraccoperta: Ritratto su seta (Collezione Guidotti).
pp. 624, interamente e riccamente illustrato in bianco e nero, Milano
Quando questo libro uscì la prima volta in edizione non illustrata, i due autori provarono una certa trepidazione. Sapevano di aver toccato un tasto pericoloso. Qualunque cosa si scriva su Garibaldi, che non sia perfettamente in tono con una certa leggenda, equivale a lesione di Garibaldi, e la lesione di Garibaldi equivale a lesione di patria. C’erano dunque da paventare reazioni, proteste, indignazioni, da parte di tutti coloro che sono ostili a considerare i protagonisti come uomini fra uomini. Ancora una volta, contrariamente a questi pronostici pessimisti, la sincerità ha «pagato». Il pubblico ha scoperto che il Garibaldi autentico, coi suoi limiti e le sue debolezze, è migliore di quello della leggenda, e anche i critici più affezionati all’Eroe di Caprera hanno dovuto riconoscete che la verisimiglianza di questo ritratto, lungi dal nuocere al modello, gli ha giovato. Per ricostruirlo, gli autori si sono serviti soltanto di documenti e delle testimonianze dei contemporanei.
Questa non è una biografia romanzata. È una biografia, e basta. Se quà e là somiglia a un romanzo, il merito è solo di Garibaldi, non dei suoi ritrattisti.
Indro Montanelli è nato a Fucecchio (Firenze) nel 1909. Laureato in legge e scienze politiche, è stato per molti anni inviato speciale del Corriere della Sera. Nel 1973 ha fondato il Giornale nuovo, assumendone la direzione. Vive tra Roma, Milano e Cortina. È il giornalista italiano più popolare e più venduto: ha al suo attivo migliaia di articoli, una trentina di libri e una mezza dozzina di commedie. Le sue «storie» italiane gli sono state suggerite da un’ambizione molto modesta e insieme molto orgogliosa: quella di porre un certo patrimonio culturale, per molto tempo rimasto in Italia monopolio dei soli iniziati, alla portata del gran pubblico.
Marco Nozza è nato a Caprino (Bergamo) nel 1926. Studioso di storia risorgimentale, è attualmente inviato speciale de Il Giorno.
Metropolis
Autore/i: von Harbou Thea
Editore: Edizioni Studio Tesi
introduzione di Giorgio De Vincenti, traduzione e apparati biobibliografici di Riccarda Novello.
pp. XXI-258, Pordenone
Mediatore tra la «mente che crea e le mani costruiscono», Freder, unico e amato figlio del Signore di Metropolis, è il «cuore» che sente e patisce per le sofferenze inflitte dal padre agli abitanti della tecnologica Babele del futuro, asserviti alle macchine che hanno rubato loro i corpi, i pensieri e le emozioni. Rifiutando la violenza di una rivoluzione sociale, Freder, con l’aiuito di Maria, la «Vergine» e la «Madre», offre a un’umanità annichilita dal lavoro e dalla fatica la possibilità di un riscatto che, nel recupero della tradizione cristiana, ritrova l’originaria armonia perduta tra l’uomo e la Natura, tra l’individuo e la società.
Pubblicato nel 1926, Metropalis, il romanzo di Thea von Harbou, sceneggiatrice di alcuni tra i film più importanti del cinema tedesco degli anni Venti e Trenta, nasce come rielaborazione del copione che la stessa autrice aveva preparato per l’omonimo film di Fritz Lang. Pur nella sua naturale prossimità al soggetto originale e al capolavoro del regista viennese, il romanzo della von Harbou si presenta, tuttavia, come un’opera a sé stante, caratterizzata da una scrittura vibrante e visionaria, fortemente simbolica e a tratti favolistica, capace però di cogliere gli aspetti più dirompenti della moderna società industriale.
Thea von Harbou nasce il 27 dicembre 1888 in Baviera, da una famiglia dell’antica nobiltà tedesco-danese ormai decaduta. Dopo aver intrapreso a diciott’anni la carriera di attrice, si dedica alla letteratura, diventando, alla fine del primo conflitto mondiale, un’autrice molto popolare grazie a romanzi di intrattenimento che riscuotono un notevole successo di pubblico. Negli anni Venti inizia la sua intensa attività cinematografica collaborando con i più importanti registri tedeschi dell’epoca, da Murnau a Dreyer a von Gerlach. Nel 1922 sposa Fritz Lang con il quale firma, tra le altre, le sceneggiature di Metropolis (1926), di M-Il mostro di Düsseldorf (1931), del Testamento del dottor Mabuse (1933). Nel 1932 si iscrive al partito nazionalsocialista diventando una delle figure più rappresentative dell’industria cinematografica del Terzo Reich. Muore a Berlino nel 1954.
La Comunicazione come Processo Sociale
Autore/i: Ricci Bitti Pio E.; Zani Bruna
Editore: Società Editrice Il Mulino
premessa degli autori.
pp. 300, Bologna
Questo volume si propone di delineare lo stato delle ricerche nel campo della comunicazione interpersonale, nello sforzo di dare unità ad un settore di studi che si è particolarmente sviluppato negli ultimi decenni. A tal fine gli autori adottano la prospettiva della psicologia sociale, disciplina volta alla comprensione del comportamento sociale, individuando nelle interazioni tra le persone le situazioni privilegiate di analisi, situazioni in cui il comportamento comunicativo riveste un ruolo sicuramente centrale. Un elemento di relativa novità presente nel libro consiste nel considerare unitariamente i processi di comunicazione verbale e non verbale, non solo nella convinzione che la comunicazione umana si fonda sulla interdipendenza delle due modalità comunicative, ma anche nel tentativo di superare una certa dicotomia evidenziatasi recentemente nella letteratura dedicata ai due sistemi di comunicazione. Tali sistemi vengono invece qui studiati in modo integrato nel contesto di particolari fenomeni, quali la conversazione quotidiana, lo sviluppo della competenza comunicativa, l’influenza sociale.
Pio E. Ricci Bitti è professore di psicologia nell’Università di Parma. Con Il Mulino ha già pubblicato in collaborazione «Gli orfani dell’assistenza», «Identità imperfette» e
«Comportamento non verbale e comunicazione».
Bruna Zani insegna psicologia sociale nell’Università di Bologna. Con Il Mulino ha pubblicato «Psicologia sociale di comunità» (con A. Palmonari) e con la CLEUB «Elementi per una psicologia sociale del linguaggio».
Premessa
PARTE PRIMA: COS’È LA COMUNICAZIONE
- I. – Struttura della comunicazione
- II. – Le funzioni della comunicazione
- III. – Comunicazione umana e comunicazione animale
PARTE SECONDA: LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE NON VERBALE
- IV. – Gli studi sul linguaggio
- V. – La comunicazione non verbale
- VI. – La comunicazione delle emozioni
PARTE TERZA: COMUNICAZIONI E PROCESSI SOCIALI
- VII. – La conversazione
- VIII. Lo sviluppo della competenza comunicativa
- IX. – La comunicazione come processo di influenza
Riferimenti bibliografici