Libri dalla categoria Elementi
Lettere a un non Credente
Titolo originale dell’opera: Lettres à un mécréant
Autore/i: Madre Marie-Yvonne o.s.b.
Editore: Città Nuova Editrice
quinta edizione, premessa dell’autrice, traduzione a cura di Giorgio Piras e di Salvatore Aliquò.
pp. 160, Roma.
«Questo libro non vuol essere che una testimonianza, una testimonianza per Dio. Dio in me. Mi è stato richiesto da alcuni non credenti con cui ho effettivamente avuto un ricco scambio epistolare e vari incontri. Debbo confessare che con i non credenti mi trovo molto a mio agio agio nel parlare di Dio. La ragione di ciò è semplice: chi non crede, se non è settario, si chiede come si possa credere in un Dio, chi sia questo Dio, come intervenga nelle vicende di una vita. Il non credente attende la risposta. Talvolta l’aspetta al varco.»
(Tratto dalla premessa dell’Autrice)
«[…] Così, Marie-Yvonne, già attrice della Comédie-Française, convertitasi a trentacinque anni, ormai celebre, sulle scene di un teatro di Ginevra; quindi entrata nell’ordine benedettino, resasi nota come autrice di libri di testimonianza cristiana e di spiritualità, vicini alla sensibilità contemporanea.»
(Tratto dal retro di copertina)
Qual è Takete? Qual è Maluma? – Le Straordinarie Potenzialità Persuasive di una Nuova Disciplina: la Psicolinguistica Applicata alla Comunicazione
Autore/i: Belli Francesco; Sagrillo Felix
Editore: Franco Angeli Editore
prefazione degli autori.
pp. 144, numerose illustrazioni a colori e bianco e nero, Milano
Ognuno di noi impara a “conoscere” il mondo esterno grazie ai cinque sensi di cui è dotato: vista, udito, tatto, odorato e gusto. Questi, infatti, rappresentano i cinque canali d’accesso comunicazionale al nostro cervello e contribuiscono alla formazione della nostra esperienza.
Mentre leggiamo queste righe, i nostri cinque sensi sono in piena attività ed inviano, tutti insieme e in continuazione, messaggi alla nostra mente: relativi alla luminosità dell’ambiente, alla temperatura, ai suoni o rumori che ci circondano, ecc. Tutte queste informazioni concorrono alla formulazione di ogni nostra valutazione. Valutazione quindi che non sarà influenzata solo da ciò che è logicamente valutabile (il contenuto) ma anche, se non soprattutto, sulla capacità di relazione, di cui i nostri sensi abusano per interpretare, per vivere ogni momento della nostra vita e quindi allocare nel nostro sistema di memoria.
Quando diciamo, ad esempio, che una cosa ha senso, lo diciamo perché coincide con una precedente memoria sensoriale.
Facciamo un altro esempio: quello di copertina. Takete e Maluma non hanno senso logico. Sono semplicemente suoni. Se però vengono abbinati ad una forma, tendono ad assumere quel senso logico di cui fino a qualche istante prima deficitavano, semplicemente perché vengono ricondotti ad una memoria sensoriale. Takete è spigoloso e Maluma è curvilineo. Perché?
Questo libro offre una risposta scientifica fondata su una nuova disciplina: la psicolinguistica. Strumento prezioso soprattutto per chi della comunicazione ne fa una professione come, ad esempio, i pubblicitari.
Francesco Belli , socio fondatore dell’istituto di ricerche Sperry Psychotechnologies; dopo esperienze maturate come vice-president di Publicis.FCB, presidente di società del gruppo McCann-Erickson, proboviro AssAP ed esaminatore TPP
Felice Sagrillo , socio fondatore dell’istituto di ricerche Sperry Psychotechnologies; ricercatore psicolinguista; docente in comunicazione.
- Architettura e potenzialità del cervello
(Apriamo lo scrigno. Il funzionamento del cervello umano e alcuni casi-limite delle sue potenzialità) - Il cervello digitale e il cervello analogico
(Il cervello è uno e “bino”. Dalle prime ricerche alla stupefacente scoperta dei due emisferi del cervello umano: il cervello digitale e il cervello analogico) - Cos’è la psicolinguistica
(Tra le discipline umane fa capolino la psicolinguistica; Una tecnica rivoluzionaria che si occupa delle modalità di percezione dei destinatari di un messaggio e dei meccanismi del comportamento umano. L’importanza dell’emisfero cerebrale analogico) - Case histories
(La psicolinguistica e alcune delle sue più curiose applicazioni nel mondo della comunicazione: la pubblicità, i testimonial, i mass-media, il packaging: in sintesi, come rendere più efficaci gli investimenti pubblicitari fatti dalle aziende. Case histories nazionali e internazionali) - Test psicolinguistici per valutare i propri automatismi analogici
(Concludiamo questo libro con una serie di “messaggi ecologici” per la mente umana, costruiti secondo i dettami della psicolinguistica e due esempi concreti sulla tecnica di approccio alle problematiche di marketing).
L’Anello di Acque Lucenti
Titolo originale: «Ring of Brigth Water»
Autore/i: Maxwell Gavin
Editore: Rizzoli
prima edizione, traduzione di Andreola Pizzetti Vettore.
pp. 192, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
«Nello scrivere il libro sulla mia casa, non ho dato al luogo il suo vero nome. E questo, non per il desiderio di creare misteri non sarebbe davvero difficile per il curioso scoprire dove vivo ma perché consegnarlo alla notorietà della stampa mi sembrerebbe, in certo modo, sacrificare e tradire il suo remoto isolamento, come se, così facendo, lo offrissi in pasto ai suoi nemici, industria e la vita urbana. Camusfeàrna, così ho chiamato, la Baia degli ontani, dagli alberi che crescono lungo il torrente; ma il nome ha poca importanza, perché baie e case simili, vuote e da lunghe stagioni disabitate, sono disseminate lungo i tanti selvaggi bracci di mare delle Western Highlands e delle Ebridi, e nella descrizione di una di queste il lettore può forse ritrovare una somiglianza con altre che egli stesso ha amato, perché questi luoghi sono simboli. Simboli, per me e per molti altri, di libertà dalle catene delle sovrappopolate comunità umane e dai lacci dei rapporti interpersonali, dal certo meno complesso carcere delle mura e delle ore di ufficio: o semplicemente, libertà dalla prigionia della vita adulta ed evasione nel dimenticato mondo dell’infanzia, dell’individuo e della razza. Sono convinto, infatti, che l’uomo ha molto sofferto della separazione dalla natura e dalle altre creature viventi che popolano la terra; l’evoluzione dell’intelletto lo ha liberato dalle sue necessità di animale: ma se tiene al suo equilibrio psichico, deve tuttora conservare il contatto con un qualche aspetto della natura, come accadeva prima che se ne distaccasse. Questo libro, dunque, parla della mia vita in un cottage solitario sulla costa nord-occidentale della Scozia, degli animali che lo hanno diviso con me, e degli altri che sono gli unici miei immediati vicini in un paesaggio di scogli e di mare.»
Nel dare alle stampe il libro, nel 1959, Gavin Maxwell vi premise queste brevi parole di introduzione. E non si sarebbe potuto indicarne, in modo più chiaro e succinto, il contenuto e lo spirito che lo informa. Da allora in molte parti del mondo (è stato tradotto in una quindicina di lingue) milioni di lettori si sono appassionati alla storia di Camusfeàrna. Della vecchia casa del guardiano del faro oggi non rimangono che i ruderi e le ceneri, e sono scomparsi gli animali, e con gli animali l’autore di cui questi hanno condiviso l’esistenza. Ma lo spirito di Camusfeàrna, se così si può chiamare, ha contagiato la maggior parte di coloro che hanno letto queste pagine; né il mito creato da Maxwell sembra avviato a perdere il suo fascino, se oggi, dopo quasi vent’anni, la figura dell’autore, questa costa, i suoi animali, le sue isole costituiscono il tema centrale di sempre nuovi libri.
Gavin Maxwell, nato nel 1914 a Wigtownshire in Scozia, è morto nel 1969, fu pittore, poeta, giornalista e autore di libri di viaggi ed autobiografici. Il suo primo libro: «Harpoon at a Venture» (1952), che descrive il suo tentativo di creare una flottiglia per la caccia ai pescecani e una fabbrica per la lavorazione del prodotto nelle Ebridi, fu tradotto in italiano; come tradotto fu anche il suo ritratto di Salvatore Giuliano: «God Protect Me From My Friends» (1956), pubblicato a puntate da un quotidiano. Alla vita di una comunità siciliana è dedicato «The Ten Pains of Death» (1959); «A Reed Shaken by the Wind» (1958) narra le esperienze di viaggio dell’autore in Iraq; «Lords of the Atlas» (1966) è uno scorcio storico del Marocco moderno. Ma i suoi libri migliori, che gli hanno dato la fama, sono quelli autobiografici: «The House of Elrig» (1965), le memorie della sua infanzia scozzese; e soprattutto la trilogia di Camusfeàrna: dopo «A Ring of Bright Water», «The Rocks Remain» (1963) e «Raven Seek Thy Brother» (1968), cui fanno da (tragico) filo conduttore le vicende delle sue lontre.
L’Immagine di Cristo nell’Arte
Titolo originale: Gottes Wort im Bild – Christusdarstellungen in der Kunst
Autore/i: Pfeiffer Heinrich
Editore: Città Nuova Editrice
premessa e introduzione dell’autore, traduzione dal tedesco di Giuseppe Vigilante, revisione dell’autore.
pp. 104, interamente e riccamente illustrato a colori, Roma
Il tema più ricco e più profondo per l’arte figurativa di tutti i tempi è probabilmente l’immagine di Cristo. Nessun metodo scientifico può risultargli adeguato. La Storia dell’Arte si imbatte qui in uno dei suoi limiti, a meno che non si apra ad un dialogo con la Teologia. Soltanto la parola della Sacra Scrittura può assicurare l’intelligenza delle più svariate espressioni che l’immagine di Cristo nel corso dei secoli e nella multiforme varietà di culture e Paesi ha fino ad oggi trovato. Mediante 83 figure, le quali, scelte da campi tra loro molto diversi, offrono nella loro strutturazione organica una panoramica globale e al tempo stesso unitaria comprensiva di tutti i tempi e luoghi, l’osservatore e il lettore della presente opera acquisisce un approccio del tutto nuovo, come non si potrebbe supporre per un tema più che conosciuto. Pitture e sculture, mosaici, opere grafiche e disegni sono ricondotti alla loro fonte di ispirazione originaria come questa si riflette nelle parole della Scrittura dell’Antico e del Nuovo Testamento. Le immagini cominciano a parlare, divengono attraverso le linee e i colori parole della Parola che, secondo il Vangelo di Giovanni, si è fatta carne per abitare, in modo visibile e tangibile, in mezzo agli uomini. Un tempo anche la maggioranza delle opere qui raccolte sono state intese quale riflesso della Rivelazione e Incarnazione divina. A colui che, almeno per prova, si affiderà nello sfogliare queste pagine a tale comprensione cristiana, risplenderanno i colori delle immagini e queste gli rimarranno nella memoria come tesori.
L’Autore, nato il 22 febbraio 1939 a Tubinga, ha studiato Storia dell’Arte, Archeologia classica, Romanistica, Filosofia e Teologia a Tubinga, Londra, Firenze, Berlino, Pullach/Monaco di Baviera, Roma e Basilea dove ha terminato gli studi di Storia dell’Arte – dopo il suo ingresso nella Compagnia di Gesù e dopo il completamento degli studi filosofici e teologici – con una tesi sulla Disputa di Raffaello Sanzio, con Hermann Fillitz. È diventato noto per i suoi lavori su Raffaello, sull’immagine della Veronica e per altre ricerche iconografiche. Dal 1974, è professore di Storia dell’Arte cristiana nella Facoltà di Storia ecclesiastica della Pontificia Università Gregoriana a Roma.
Premessa
Introduzione
- La parola di Dio tradotta in immagini
- L’influsso dell’arte religiosa non cristiana
- L’icona di Cristo
- La fede ispira la fantasia degli artisti
- Il mistero più profondo: l’abbandono di Gesù da parte di Dio
- Cristo in mezzo agli uomini
- Cristo dai molti nomi e molti volti
- Epilogo
Note
Documentazione e integrazioni
Indice delle persone
Indice dei luoghi
Indice dei nomi e delle cose notevoli
Indice scritturistico
Bosch – I Geni della Pittura
Autore/i: Autori vari
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
testi di Franco De Poli, ricerca iconografica di Annamaria Biffi e Luciana Conforti.
pp. 128, interamente e riccamente illustrato a colori e b/n, Milano
Dal capitolo “Le streghe mutano gli uomini in forme bestiali…”:
«Hieronymus Bosch non ha lasciato scritti né lettere: ci sembra pero di “leggerlo” in un famoso testo uscito quando il pittore era fra i trenta e i quarant’anni: il Malleus Maleficarum (martello dei malefici), edito a Strasburgo nel 1487. Il volume, curato da Henricus Kramer e Jacobus Sprenger, due teologi ai quali era affidata l’Inquisizione in Germania, era una diretta conseguenza della famosa bolla Summi desiderantes affectibus del 5 dicembre 1484, nella quale papa Innocenzo VIII, da poco salito al soglio, denunciava il dilagare delle pratiche magiche nei paesi tedeschi. Con la bolla pontificia veniva ufficialmente aperta la guerra contro i maghi e le streghe, questi addetti alle “pubbliche relazioni” del Diavolo sulla terra[…]»
Critica alla Psicanalisi
Autore/i: Innocenti Ennio
Editore: Sacra Fraternitas Aurigarum in Urbe
terza edizione integrata, prefazione dell’autore, con un’appendice del neuropsichiatra Giuseppe Vattuone.
pp. 180, Roma
Dalla prefazione dell’autore:
“Questo libro si prefigge modestamente lo scopo di diffondere ed irrobustire un atteggiamento riflessivo, critico, responsabile nei confronti della psicoanalisi freudiana. Notava, molti anni or sono, l’insospettabile David Michel: «Mi chiedo, certe volte, se l’Italia non stia subendo perfino un’infiltrazione più potente di quella che si può osservare in altre nazioni già penetrate più diffusamente dal freudismo». Oggi non ci sono dubbi: il freudismo ha superato, da noi, molte resistenze, si è strategicamente piazzato, è all’offensiva e l’opinione pubblica lo subisce credula e passiva.
Ne risulta per gli psicoanalisti una prospettiva di conquista obbiettivamente poco entusiasmante e tuttavia essi continuano a non gradire critiche, specialmente dal di fuori del loro recinto «confessionale», le squalificano pregiudizialmente come espressione di psiche malate, le rigettano con tanta minore considerazione quanto più esse sono seriamente pensate e conseguentemente radicali.
Avendo scritto per chi sia ancora disposto a vagliare la critica, non mancheremo di rispondere anche a queste prevenzioni. Ad un pregiudizio, tuttavia, conviene replicare subito, in capite libri.
Questo: la critica alla psicoanalisi sarebbe radicalmente viziata quando fosse rivolta al solo freudismo e tralasciasse di considerare adeguatamente l’evoluzione post-freudiana. Il lettore, pertanto, deve subito sapere che die Sache – la Cosa, come la indicava tra gli «iniziati» il fondatore – fu chiamata psicoanalisi proprio da Freud il quale dimostrò che questo titolo competeva esclusivamente al suo lavoro e alla sua tecnica, pretesa che gli venne ufficialmente riconosciuta nel 1929 dalla British Medical Association.[…]”
Il Sonno e i Suoi Disturbi
Titolo originale: Les insomnies et le sommeil
Autore/i: Schuller Edmond
Editore: Rizzoli
unica edizione, traduzione e adattamento del prof. Gaetano Torrigiani; presentazione del prof. Antonio Miotto.
pp. 192, illustrazioni b/n, Milano
Questo libro è stato scritto per spiegare che cosa è il sonno, come e perché dormiamo, da che cosa può essere turbato il sonno e come si può cercare di ristabilirlo o almeno migliorarne la qualità. L’idea centrale del volume riguarda la continuità della vita psichica dell’uomo e quindi il tema di fondo sono i passaggi naturali tra i fenomeni della veglia, del sonno e del sogno. In questa prospettiva vengono inquadrate le grandi tappe della ricerca: la prima essenzialmente clinica con prevalenti riferimenti alla psicopatologia, la seconda con le scoperte rivoluzionarie sull’attività bioelettrica del cervello, la terza di impostazione biochimica che attualmente prospetta soluzioni veramente sorprendenti sulle interferenze dei «mediatori» che regolano, stimolano o bloccano le manifestazioni psichiche durante gli stati di veglia e di sonno.
L’autore espone le ricerche e discute pacatamente i risultati, senza però cedere alla tentazione di sopravvalutare: correnti dottrinarie o di obbedire a certe mode imperanti.
Il libro può diventare l’amico prezioso di tutti coloro che entrano in crisi quando si avvicina la sera con gli incubi per la notte incombente. Ma amico anche di tutti coloro che vogliono un rapido e sicuro aggiornamento scientifico sui problemi del sonno come sono attualmente prospettati dai ricercatori più qualificati.
Assisi Clandestina – Assisi e l’Occupazione Nazista Secondo il Racconto di P. Rufino Niccacci
Titolo originale: Assisi Underground – The Priets who rescued Jews
Autore/i: Ramati Alexander
Editore: Edizioni Porziuncola
premessa dell’autore, traduzione di Alviero Niccacci.
pp. 218, Assisi
«I Religiosi si sono comportati come eroi che hanno rischiato la propria vita per salvare quella altrui. Il libro suscita grande commozione ed era finalmente tempo che uscisse». (Irwin Shaw)
«Uno dei più commoventi libri che io abbia letto in questi ultimi tempi». (Morningstar)
Alexander Ramati è nato a Brest Litovsk nel 1921 e si è arruolato nell’esercito polacco in Asia Centrale nel 1941. Con l’esercito polacco fu in Medio Oriente e partecipò alla campagna d’Italia, dove ebbe il ruolo di corrispondente di guerra.
Ha pubblicato due novelle in inglese, Beyond the Mountains e Rebel Against the Light e uno studio su Israele oggi. Ramati ha fatto anche dei films per la Paramounts e la CBS-TV e come autore, produttore e regista indipendente. Negli ultimi cinque anni ha insegnato regia cinematografica all’Università di Tel Aviv. Vive attualmente in Israele con sua moglie, Didi, e sua figlia Maya.
Lo Stereotipo del Criminale – Componenti Ideologiche e di Classe nella Definizione del Crimine
Titolo originale: Sociology and the Stereotype of the Criminal
Autore/i: Chapman Dennis
Editore: Giulio Einaudi Editore
seconda edizione, nota introduttiva di Vittorio Capecchi e Giovanni Jervis, traduzione di Raffaele Palminteri.
pp. XVIII-286, Torino
In questo libro sono poste in discussione alcune delle premesse fondamentali del sistema sociale. Lo stereotipo del criminale, analizzato nei suoi aspetti mistificati, cioè come un artefatto sociale e legale, si rivela funzionale alla conservazione dell’ordine costituito. Mediante una serie di esempi e di analisi tratti dalla cronaca quotidiana, dalle statistiche criminologiche, dai procedimenti giudiziari, l’autore dimostra che il delinquente è in realtà soprattutto una persona selezionata per ricoprire un ruolo di capro espiatorio.
L’immagine che non solo la legge, ma noi stessi nella nostra vita quotidiana ci siamo fatti del criminale, corrisponde non solo a una visione di comodo del problema, ma al fatto reale che gli individui da punire vengono scelti, e condizionati al loro ruolo, essenzialmente fra i proletari privi di educazione e di risorse. Gli stessi comportamenti antisociali, o comportamenti analoghi, se hanno come protagonisti degli appartenenti alla classe media o superiore, sono viceversa immuni da penalità.
Come osservano Vittorio Capecchi e Giovanni Jervis, nella loro presentazione all’edizione italiana dell’opera di Chapman, questo libro può essere considerato lo sviluppo di quella critica istituzionale che ha avuto in Asylums di Goffman il suo testo più rappresentativo.
Dennis Chapman, sociologo, dirige la Liverpool University School of Business Studies. Ha compiuto ricerche sulla povertà, la comunicazione, il sottoimpiego, la casa e i problemi sociali dell’industria, nel quadro del lavoro delle équipes per le nuove città.
Nota introduttiva di Vittorio Capecchi e Giovanni Jervis
Prefazione dell’autore
Ringraziamenti
Lo stereotipo del criminale
- I. – Introduzione
- II. – Lo stereotipo del criminale e la metodica della ricerca sociale
- III. – Classe sociale e distribuzione differenziale dell’immunità
- IV. – L’azione della polizia e delle corti e la loro influenza sulla criminalità
- V. – Il ruolo della vittima nel crimine
- VI. – Comportamento e approvazione
- VII. – La prigione e il criminale come capro espiatorio
- VIII. – Lo stereotipo del criminale e la ricerca sociologica
Bibliografia
Misteri di Venezia – Sette Notti tra Storia e Mito Leggende, Fantasmi, Enigmi e Curiosità
Autore/i: Toso Fei Alberto
Editore: La Toletta Edizioni
quarta ristampa, prefazione di Carlo Lucarelli, all’interno della copertina le mappe degli itinerari.
pp. 356, Venezia
Un viaggio in sette notti – ma pienamente godibile anche di giorno – alla scoperta di una Venezia diversa, segreta e misteriosa, fatta di segni levigati dal tempo, ma ancora riconoscibili e tutti da scoprire. Sette percorsi tra storia e mito, in cui leggende e curiosità, fatti insoliti e aneddoti divertenti, si materializzano nei luoghi in cui ebbero vita: ed ecco che fantasmi e demoni, dogi e cortigiane, personaggi storici e creature leggendarie, ricompaiono là dove il reale e l’immaginario si intrecciano nella storia dei luoghi.
Meglio se di notte perché, passeggiando nel silenzio, diventa più bello riprendere possesso della città e scoprire, magari dietro a una finestra o nel buio di un sotoportego, i protagonisti di quelle storie che sono ancora là, pronti a raccontarci di loro: oppure ritrovare, scolpiti nelle pietre, forme e messaggi testimoni di antiche vicende.
“Misteri di Venezia” è un modo diverso, avvincente e suggestivo, di visitare la città, di conoscerne la storia più intima e segreta – attinta alla storia ufficiale (quella meno nota) e alla tradizione orale – con cui il lettore-viaggiatore vive un’esperienza unica e indimenticabile.
Infine “Misteri di Venezia” è il primo libro del suo genere arricchito dalla novità del codice QR (che rimanda ai contenuti multimediali grazie alla lettura ottica), che permette attraverso dei video di vivere alcune delle storie narrate nei luoghi dell’autore: una maniera di sposare la tecnologia più moderna all’antica dimensione del racconto.
“Misteri di Venezia” inaugura una nuova collana dedicata alla storia segreta delle città più preziose d’Italia.
Alberto Toso Fei, veneziano dal 1351, discende da un’antica famiglia di vetrai d Murano.
Appassionato di storia ed esperto di misteri, la sua ricerca nasce da lontano, da quando decise che avrebbe raccolto le storie che sentiva raccontare dai propri nonni, per non disperderle e fermarle nel tempo. Gran parte del suo lavoro nasce dunque dal recupero della tradizione orale per poi trasformarsi ricercando il piacere della narrazione e del racconto. Da questa esperienza sono nati diversi libri, incentrati su Venezia e su altre città d’Italia, che hanno avuto grande successo: “Misteri di Venezia” (assieme al gemello “Misteri di Roma”), è dunque il punto di arrivo di una ricerca durata molti anni, che punta a riportare le storie nei luoghi dove ebbero origine, per restituirgli nuova vita.
Prima di questi volumi, per i tipi de La Toletta edizioni era già andato in stampa “I segreti del Canal Grande”. I libri di Alberto Toso Fei puntano a rendere la lettura un’esperienza nuova ed avvincente, grazie anche all’ausilio delle nuove tecnologie, così come con la fortunata esperienza dei due libri-gioco su Roma e Venezia, editi da Log607/Marsilio, che hanno dato vita a una saga che va sotto il titolo “The Ruyi”: grazie a un sofisticato sistema tecnologico, è possibile visitare le città allineando le pagine con l’uso del telefono cellulare, e diventando protagonisti di una straordinaria caccia al tesoro culturale.
Toso Fei è anche fondatore e direttore artistico di “Veneto: spettacoli di mistero”, festival interamente dedicato agli enigmi del passato.
PREFAZIONE di Carlo Lucarelli
- PRIMA NOTTE – DOGI, FANTASMI E SCHELETRI DI AVARI, VAMPIRI, TINTORETTO… E ANTICHI GRAFFITARI
- SECONDA NOTTE – TURCHI, MERCANTI, REGINE E SULTANE, NAPOLEONE, FOSCOLO… E RAFFINATE PUTTANE
- TERZA NOTTE – DIAVOLI, STATUE, SIRENE ED ELEFANTI, VIVALDI, MARCO POLO… E SUORE ESUBERANTI
- QUARTA NOTTE – CAFFÈ, TABACCO, LA CASA DI OTELLO, PANTALONE, IL GATTO … E IL DONO PIÙ BELLO
- QUINTA NOTTE – SCOMUNICHE, MIRACOLI E CADAVERI VIVENTI, BROGLI, BISCHE… E MASCHERATI GODIMENTI
- SESTA NOTTE – GOLDONI, GOETHE E I GONDOLIERI POETI, CIPRIA, SCARPETTE… E GONDOLIERI PRETI!
- SETTIMA NOTTE – TESCHI, MUMMIE E SPIRITI DEL MALE, FATE, ASSASSINI… E CASANOVA L’IMMORTALE
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
RINGRAZIAMENTI DELL’AUTORE
Bambole – Un Romanzo Cybersex
Titolo originale: The Dolls – a Cybersex Novel
Autore/i: Mishima Akira
Editore: Fanucci Editore
prima edizione, traduzione Lorenzo Bartoli, collana: Economica Tascabile n° 80.
pp. 256, Roma
In Bambole c’è un po’ di tutto da Chandler a Bukovskij da Gibson a Dick (Blade Runner prima di tutto), dai manga ai polizieschi, ma l’elemento più significativo, oltre alla tecnologizzazione meccanica e telematica del corpo umano, tipica del genere cyberpunk, è proprio la cinica avidità del progresso che manipola e s’appropria di tutto in nome del denaro e del potere cui Kamin-sky contrappone romanticamente l’amore, un amore forse un po’ patetico perché rivolto ad una bambola. Ma è proprio questo sentimento altamente umano e lirico della donna androide che convince e conquista.
Osaka, futuro non troppo lontano. Una multinazionale costruisce le proprie ingenti fortune noleggiando bambole, in sostanza vere e poroprie donne sintetiche, per uso sessuale. Leo Kamisky, ex pugile, ex talento informatico, ex detective, ha trovato l’oblio e l’amore tra le braccia di Candy, Sinto-Donna della Prima Generazione. Tre addetti al recupero crediti fanno presente a Leo che è indietro con i pagamenti ed effettuano il ritiro, ponendo fine alla vita-non-vita di Candy. Inizia da qui la vendetta di Kamin-sky, determinato a colpire al cuore la Multinazionale o a morire nel tentativo. Nel corso della sua particolarissima discesa agli inferi, Kaminsky diventa un bruto, un assassino senza scrupoli, un surfista dell’interfaccia, ma gradualmente riesce anche a recuperare i suoi talenti, sepolti ormai da anni sotto le macerie dell’autocommiserazione. Un viaggio attraverso gli strati della disperazione e della solitudine; un giallo hard-boiled, pieno di colpi di scena e scritto con uno stile asciutto ed essenziale; una storia che paga un tributo doveroso alla fantascienza e al cinema degli ultimi vent’anni, ma che mostra una via originale e innovativa verso le frontiere del Cybersex.
Smalti e Impasti Ceramici – Più di 1800 Formule per il Ceramista
Titolo originale: «The potter’s complete book of clay and glazes»
Autore/i: Chappell James
Editore: Faenza Editrice
introduzione dell’autore, traduzione italiana di Vittorio Emiliani.
pp. VII-368, Faenza
«C’è qualcosa di magico nell’argilla e nel fuoco, o almeno così talvolta sembra.
Anche adesso che mi considero un ceramista professionista, resto ancora stupito e affascinato nello scoprire che è possibile prendere una sostanza appiccicaticcia, sporca e simile al fango, generalmente considerata inutile o al massimo di poca utilità, e trasformarla in un oggetto d’arte. Sembra davvero una magia e non c’è da meravigliarsi che gli antichi Cinesi attribuissero tanta importanza alle loro creazioni ceramiche.
[…] Lo scopo che mi sono prefissato nello scrivere questo libro consiste nel presentare nella forma più chiara e comprensibile possibile il risultato finale di quello che cercano di fornire certi complicati, confusi testi altamente tecnici a proposito delle argille e degli smalti: in parole povere, una raccolta di ricette destinate alla preparazione di impasti argillosi e smalti di pronto impiego.[…]»
Stati Caotici della Mente – Psicosi, Disturbi Borderline, Disturbi Psicosomatici, Dipendenze
Lo stato attuale della ricerca psicoanalitica nell’ambito dei disturbi psichici più gravi
Autore/i: Autori vari
Editore: Raffaello Cortina Editore
prima edizione, cura, ringraziamenti e introduzione di Luigi Rinaldi.
pp. XXXVI-356, Milano
Stati Caotici della Mente, ideale continuazione di Quale psicoanalisi per le psicosi? pubblicato nel 1997 in questa stessa collana, presenta lo status della ricerca psicoanalitica per quanto riguarda la comprensione e il trattamento di un ampio ventaglio di patologie (psicosi, disturbi borderline, disturbi psicosomatici, dipendenze) sia nella stanza d’analisi sia nei contesti istituzionali. Si tratta di una ricerca cui sono stati invitati a partecipare psicoanalisti riconducibili a diversi modelli teorici, ma accomunati da una grande passione: la ricerca sulle cosiddette aree simboliche delle mente.
Suddiviso in tre ampie sezioni – Modelli di comprensione, Clinica e Teoria, Psicoanalisi e istituzioni di cura – il volume è rivolto, oltre che a psicoterapeuti e psicologi in formazione, agli operatori dei servizi psichiatrici e dei consultori e a quanti si occupano di tossicodipendenze.
Luigi Rinaldi, psicoanalista e primario psichiatra, insegna nelle scuole di specializzazione in Psicologia clinica e Psichiatria dell’Università di Napoli. Con A. Correale ha già curato, in questa collana Quale psicoanalisi per le psicosi? (1997).
Scritti di: M. Arrigoni Scortecci, F. Barale, G. Berti Ceroni, L. Boccanegra, F. Borgogno, F. Conrotto, A. Correale, F. De masi, R. De Sanctis, A. Ferruta, G. Hautmann, J. McDougall, M. Magrini, M. Milella, F. Petrì, A. Racalbuto, S. Resnik, L. Rinaldi, S. Thanoplulos
Autori
Ringraziamenti
Introduzione (Luigi Rinaldi)
Parte prima – Modelli di comprensione
Capitolo I
Dal caos alla significazione (Luigi Rinaldi)
- Una premessa e un paradosso: la psicoanalisi “scienza dell’inconscio”
- Caos, caso e causalità psichica: il perché di un confronto
- Dal caos primario alla significazione: i destini del pulsionale
- Un modello della cura: l’innesto di potenzialità simboliche e rappresentative
- Setting e simbolizzazione
- Dalla centralità del setting alla centralità della relazione?
- Per una semiotica dell’incontro analitico: un esempio
- Per concludere
- Bibliografia
Capitolo II
Aspetti metapsicologici e clinici della regressione psicotica (Francesco Conrotto)
- Qualche considerazione preliminare
- La regressione psicotica
- Implicazioni nella pratica psicoanalitica
- Bibliografia
Capitolo III
Attorno al binomio regressione-progressione (Mina Arrigoni Scortecci)
- Significato del lavoro del negativo nella regressione psicotica
- Uno sguardo alla clinica
- Bibliografia
Capitolo IV
La regressione alla dipendenza tra clinica e teoria (Fiorella Petri, Luigi Rinaldi)
- Il nascondiglio segreto
- Sotto la maschera niente
- Andrea “la tutta nera”
- Alcune riflessioni
- Regressione e dintorni
- Bibliografia
Capitolo V
L’inconscio e la psicosi. Alcune considerazioni sulla teoria psicoanalitica delle psicosi (Franco De Masz)
- Inconscio o inconsci?
- L’inconscio dinamico di Freud
- L’inconscio di M. Klein
- L’inconscio di Bion
- L’inconscio delle neuroscienze
- Inconscio dinamico e inconscio emotivo
- Teoria della tecnica (qualche riferimento)
- Quale inconscio per la psicosi?
- Conclusioni
- Bibliografia
Capitolo VI
L’intimo deprivante: esseri di frontiera (Agostino Racalbuto)
- Il limite dell’”attuale” e il controtransfert
- Il problema dell’essere
- Dall’analisi del controtransfert al fantasma del narcisismo primario
- Focalizzando il “funzionamento al limite”
- L’intimo deprivante
- Lo “sconclusionato”. Per concludere
- Bibliografia
Parte seconda – Clinica e teoria
Capitolo VII
L’economia psichica della dipendenza: una soluzione psicosomatica al dolore psichico (Joyce McDougall)
- Cosa realizzano i neo-bisogni?
- Bibliografia
Capitolo VIII
Cicatrici mentali e psicosomatica (Giovanni Hautmann)
- Bibliografia
Capitolo IX
L’uomo congelato (Salomon Resnik)
- Riflessione sui tempi glaciali
- Il corpo congelato
- Il corpo scongelato
- Mitopoiesi del dolore
- Tempo e destino
- Il feticismo del sacro
- L’approccio psicoanalitico e le sue vicissitudini
- Reminiscenze di un morto vivente: l’uomo senza volto
- Bibliografia
Capitolo X
Sopravvivere alla morte psichica: storia analitica con una paziente schizoide deprivata (Franco Borgogno)
- Scopi del lavoro
- I primi anni di analisi: sopravvivere
- Lottare per la vita: una risposta emozionale insolita e le sue vicissitudini
- Vivere: lavoro nell’integrazione
- I pazienti schizoidi deprivati e la cura della loro depressione
- Post scriptum sulla “morte psichica”
- Bibliografia
Capitolo XI
La preclusione della significazione soggettiva nella relazione primaria e la costruzione delirante (Sarantis Thanopulos)
- La preclusione dell’elemento “femminile” della personalità
- Impossibile ricerca della “verità” nella costruzione delirante preclusione dell’amore primario e l’odio necessario
- Bibliografia
Capitolo XII
Autocredibilità insatura: l’apporto del gruppo di colle all’elaborazione controtransferale dell’analista impegnato con pazienti psicotici (Luigi Boccanegra, Marto Magrini, Marino Milella)
- Bibliografia
Capitolo XIII
Il contatto con il corpo nella relazione terapeutica (Giuseppe Berti Ceroni)
- Il corpo e il contatto tra corpi nella relazione analitica: cosa ne dicono i principali trattati di psicoanalisi
- Quali sono state le più rilevanti proposte della psicoanalisi
- Recenti contributi
- Considerazioni conclusive
- Bibliografia
Parte terza – Psicoanalisi e istituzioni di cura
Capitolo XIV
La psicoanalisi fuori dalla nicchia ecologica. A contatto con le patologie gravi nelle istituzioni (Anna Ferruta)
- Setting
- Transfert
- Relazione terapeutica
- Formazione analitica degli operatori
- Ricerca teorico-clinica su aree non simboliche
- Bibliografia
Capitolo XV
Dall’intrattenimento al trattamento: psicoanalisi e riabilitazione psichiatrica (Luigi Rinaldi)
- Introduzione
- Quale risposta al desiderio di “normalità”?
- Attività, pensiero ed emozioni: uno sguardo al CDR “La Roccia”
- Per concludere: un salutare rovesciamento di prospettiva?
- Bibliopratia
Capitolo XVI
Emergenze psichiatriche e psicoanalisi (Antonello Correale)
- Introduzione
- Emozioni fondamentali e senso di sé
- L’emergenza psichiatrica
- Due casi clinici
- Conclusioni
- Bibliografia
Capitolo XVII
Aspetti psicoanalitici nel lavoro in un reparto ospedaliero per pazienti psicotici acuti (Rinaldo De Sanctis)
- Bibliografia
Capitolo XVIII
L’inconscio ai tempi dell’aziendalizzazione. L’istituzione e la memoria (Francesco Barale)
- Il tappo
- Bibliografia
Oppenheimer – Dalla Bomba Atomica alla Guerra Fredda: la Tragedia di uno Scienziato
La più autorevole biografia del padre della bomba atomica
Autore/i: Pais Abraham
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, a cura di Robert P. Crease, traduzione di Tullio Cannillo, titolo originale: «J. Robert Oppenheimer. A Life».
pp. 434, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, Milano
J. Robert Oppenheimer è una delle figure più enigmatiche e influenti della fisica del Novecento. In un’epoca che è stata generosa di menti geniali e di elaborazioni teoriche rivoluzionarie, Oppenheimer non è stato solo un grande scienziato, capace di affermarsi come il primo americano di valore assoluto in un campo dominato da europei del prestigio di Albert Einstein o Niels Bohr, ma, con il suo incarico di direttore del Progetto Manhattan e quindi di responsabile dello sviluppo della bomba atomica, divenne il simbolo di una scienza che, dalle paradossali astrattezze della meccanica quantistica, fu in grado di ricavare l’«arma definitiva», siglando la fine del secondo conflitto mondiale e consegnando all’umanità la responsabilità e l’incubo di una possibile distruzione totale. Carismatico e dalle straordinarie doti intellettuali, ma spesso scontroso e arrogante, Oppenheimer, dopo essersi laureato ad Harvard in tre anni ed essersi messo in luce con alcune pubblicazioni fondamentali nel corso degli anni ’30, mise tutta la sua competenza teorica e il suo talento organizzativo alla guida di scienziati di primissimo ordine incaricati di raggiungere per primi il segreto della fissione nucleare. Il 16 luglio del 1945, dopo più di due anni di febbrile lavoro, fu fatto esplodere il prototipo di un’arma che non aveva nessun precedente nella storia per potenza distruttiva. Meno di un mese dopo, su Hiroshima e Nagasaki venivano sganciate le prime e ultime bombe atomiche usate in guerra. Il suo ruolo nella definitiva vittoria della seconda guerra mondiale procurò a Oppenheimer un’enorme popolarità negli Stati Uniti, dove divenne immediatamente lo scienziato più famoso della sua generazione e assunse la direzione dell’Institute of Advanced Study di Princeton. Ma presto la stessa inflessibile forza del suo carattere e delle sue convinzioni, che lo aveva guidato e sorretto in decenni di trionfi, gli procurò molti nemici e lo rese una delle vittime più illustri del clima di caccia alle streghe che si instaurò in America nei primi anni ’50. Abraham Pais, fisico autorevole e collega di Oppenheimer a Princeton, aveva già dimostrato di poter unire competenza scientifica, accuratezza storica e felicità narrativa con le sue biografie di Einstein e Bohr. Con questo libro, a cui ha lavorato nei suoi ultimi anni di vita, Pais ha realizzato il più completo e affidabile racconto di una eccezionale vicenda umana, intellettuale e scientifica.
Abraham Pais (1918-2000) è stato un importante fisico teorico, ma anche un acclamato autore di libri di scienza e biografie, come Sottile è il Signore. La scienza e la vita di Albert Einstein (Bollati Boringhieri 1986) e Il danese tranquillo. Niels Bohr, un fisico e il suo tempo (Bollati Boringhieri 1993).
Robert P. Crease, storico della scienza, insegna alla State University di New York. Il suo libro più recente è Il prisma e il pendolo (Longanesi 2007).
Ricerche sulle Riforme Monastiche di Guglielmo da Volpiano (962 – 1031)
Titolo originale: Untersichungen zu den Klosterreformen Wilhelms von Dijon (962 – 1031)
Autore/i: Bulst Neithard
Editore: Byte&Type Editore
ringraziamenti di Alfredo Novelli, presentazione di Dorino Tuniz, presentazione di Alfredo Lucioni, prefazione del 1972 e del 2014 di Neithard Bulst, a traduzione del testo tedesco è stata ampliata con una bibliografia aggiornata.
pp. XIX-348, 1 tavola ripiegata b/n f.t., Foglizzo (TO)
Guglielmo da Volpiano fu uno dei personaggi importanti del suo tempo. Questo libro mostra come egli, in precedenza monaco a Cluny, abbia diretto tra Fécamp in Normandia e Fruttuaria in Italia un gruppo di monasteri rimanendo nello stesso tempo completamente indipendente da Cluny. Le sue riforme monastiche cadono in un periodo di transizione al volgere del nuovo millennio. Allorchè Cluny si orientava in maniera più decisa verso il centralismo, le riforme di Guglielmo lasciavano un ampio spettro alla politica monastica, i cui impulsi si sarebbero affermati anche in seguito. Questo libro è la prima analisi critica dell’opera riformatrice di Guglielmo da Volpiano e dei suoi scritti.
Ringraziamenti
Presentazione prof. Dorino Tuniz
Prefazione prof. Alfredo Lucioni
Prefazione dell’autore ( 1972)
Prefazione dell’autore
INTRODUZIONE
CAPITOLO I: L’ORIGINE DI GUGLIELMO DA VOLPIANO E LA SUA FORMAZIONE MONASTICA
CAPITOLO II: LE RIFORME DI GUGLIELMO IN BORGOGNA E FRANCIA
1. St.-Bénigne di Digione (989/90) – Diocesi di Langres
Celle di St.-Bénigne
a) St.-Aubert-sur-Orne (prima del 996)
b) St.-Etienne a Beaune (1003 circa)
c) St.-Marcel-lez-Jussey (1003/04-16)
d) Vosnon in Troiesin (1003/4-27)
e) Veuvey-sur-Ouche (1004)
f) St.-Blin (1005)
h) Salins (prima del 1026)
i) Silmont (1012-1027)
j) Salmaise (1013)
k) St.-Amâtre presso Langres (1020/24)
l) Sexfontaine (1030)
- St.-Vivant de Vergy (dopo il 990) – Diocesi di Autun
- St.-Pierre in Béze (dopo il 990) – Diocesi di Langre
- Moutier-St.-Jean (Réome) (dopo il 990-1003) – Diocesi di Langres
- St.-Michel de Tonnerre (dopo il 992) – Diocesi di Langres
- St-Pierre de Molosme (dopo il 990) – Diocesi di Langres
- St.-Faron di Meaux (1019/23) – Diocesi di Meaux
- St.-Germain-des-Prés (1026) – Diocesi di Parigi
La situazione politica della Borgogna e attività di Guglielmo in quest’area
CAPITOLO III: LE RIFORME DI GUGLIELMO NELLE DIOCESI LOTARINGIE DI METZE DI TOUL
1. St. Arnulf di Metz (996/7 circa) – Diocesi di Metz Gorze (1012-17) – Diocesi di Metz
3. St.-Evre di Toul (996-1003/4) – Diocesi di Toul
4. St.-Mansui di Toul (1026) – Diocesi di Toul
5. Moyenmoutier (1026) – Diocesi di Toul
Le riforme di Guglielmo in Lotaringia – Differenze tra le riforme di Gorze e di Digione
CAPITOLO IV: GUGLIELMO FONDATORE DI MONASTERI
- Fruttuaria (1000/1001) – Diocesi di Ivrea
- La condizione giuridica di Fruttuaria
CAPITOLO V: LE RIFORME DI GUGLIELMO IN NORMANDIA
- La Trinité a Fécamp (1001) – Diocesi di Rouen
- St.-Ouen di Rouen (1006?) – Diocesi di Rouen
- Jumiéges (1015) – Diocesi di Rouen
- Mont St.-Michel (1023) – Diocesi di Avranches bedi neahe Ye Pete natereek,
- Bernay (1025) – Diocesi di Lisieux
L’opera riformatrice di Guglielmo da Volpiano sotto i duchi Normanni
CAPITOLO VI: GUGLIELMO DA VOLPIANO E CLUNY
- Il rapporto di Guglielmo con gli abati di Cluny
a) Farfa (999 circa) – Diocesi della Sabina
b) Vézelay (1026/27) – Diocesi di Sens
- La problematica della riforma monastica cluniacense di Guglielmo da Volpiano
a) Le Consuetudines cluniacensi di Guglielmo da Volpiano
b) L’avvocazia a St.-Bémigne
c) La posizione di Guglielmo di fronte ai problemi riguardanti “Cluny e la lotta per le investiture”
RIEPILOGO
- Formazione del raggruppamento di Cluny
- Guglielmo non aveva previsto la formazione di raggruppamenti
- I priorati di Cluny e le celle di St.-Bénigne
- Considerazioni sulla fondazione delle celle da parte di Guglielmo
- Caratteristiche dell’opera di riforma di Guglielmo
- Coesione tra i monasteri riformati da Guglielmo
APPENDICE
- L’atto di fondazione di Fruttuaria
- Gli scritti di Guglielmo da Volpiano
- Analisi degli obituari. L’obituario di St.-Bénigne
- I termini prior e praepositus nella riforma di Guglielmo
- La ricerca dell’esenzione di Guglielmo da Volpiano
- TAVOLA CRONOLOGICA
Cartina A: Dimensione della riforma monastica di Guglielmo da Volpiano
Cartina B: Celle di St.-Bénigne fino alla morte di Guglielmo da Volpiano (1031)
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Lista delle abbreviazioni e strumenti (raccolte e riviste)
Fonti
a) Manoscritti (esclusi c. necrologi)
b) Fonti a stampa (esclusi c. necrologi)
c) Necrologi
Bibliografia
INDICE ANALITICO
SUPPLEMENTO: FONTIE BIBLIOGRAPIA (1973-2014)
Facsimile dell’atto di fondazione di Fruttuaria
L’Arpa di David – Storia di Simone e del Processo di Trento contro gli Ebrei Accusati di Omicidio Rituale 1475 – 1476
Autore/i: Tessadri Elena
Editore: Campironi Editore
Seconda edizione, presentazione del rabbino dott. prof. David Schaumann (comunità isrealitica di Genova).
pp. 296, nn. illustrazioni b/n fuori testo, Milano
È la storia demistificata del celebre Processo contro gli ebrei di Trento, accusati – nel 1475 – di omicidio rituale, di avere cioè ucciso e martirizzato un bambino, Simonino, per usarne il sangue nelle loro celebrazioni liturgiche pasquali.
Una pagina tra le più nere nella storia religiosa e giudiziaria del tardo Medioevo dove il fanatismo, la caccia alle streghe, il braccio secolare, il sadismo delle procedure e la superstizione trovarono un bersaglio ideale, destinato fino ai nostri giorni alla persecuzione e allo sterminio.
Elena Tessadri ha studiato con rigore gli atti originali di questo processo, Ii ha rivisti in chiave psicanalitica, confrontandoli con le prove e i documenti addotti, e inquadrandoli nel clima del tempo e nella corruzione dei costumi tra i notabili dell’epoca, che ne escono Investiti di luce equivoca.
Ma nell’animo del lettore resteranno indelebili le figure di questi ebrei Trento, vittime di un tragico «errore giudiziario» e che sotto spietate torture finirono per dichiararsi rei confessi.
Figure e accenti che ricordano non lontane esperienze, che si inquadrano nel concetto della giustizia al servizio del potere, che traducono spesso in misura di eroismo il sacrificio degli ebrei da quando su di loro è caduta la biblica maledizione, abilmente orchestrata da quanti usavano scaricare sui discendenti del popolo «deicida» la furia delle folle, l’odio razziale, l’antisemitismo.
Un libro che mette brutalmente il lettore davanti a responsabilità non mitigate dal tempo. Un’opera di ricerca storica, non per il freddo amore dei fatti ma per amore degli uomini e per pietà del loro dolore, e soprattutto per rendere giustizia alle vittime innocenti della Pasqua di sangue di cinque secoli fa.
Confessioni di un Eretico High-Tech • Perché i Computer nelle Scuole non Servono e Altre Considerazioni sulle Nuove Tecnologie
Titolo originale: High-Tech Heretic
Autore/i: Stoll Clifford
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, con una postfazione di Raffaele Simone, traduzione dall’inglese di Andrea Antonini.
pp. 192, Milano
«Mi pare che Stoll difenda due o tre cose che anche a mio avviso vanno mantenute. Una è che la scuola deve preservare la collettività dispersione umane che operano insieme, imparano insieme, giocano insieme, parlano tra loro (e magari sono contente di quel che fanno). L’altra è che non si conosce ancora un deposito di conoscenze che sia migliore di un libro. Infine l’idea che vada preservato e arricchito il contatto con la realtà, non quella simulata ma quella vera, quella “fisica”, che richiede spirito di esplorazione e di scoperta, movimento, manipolazione».
(Dalla postfazione di Raffaele Simone)
Riviste, giornali, libri, convegni annunciano al mondo intero che le nuove tecnologie risolveranno i drammatici problemi della scuola. La parola d’ordine di questa rivoluzione pedagogica è: «Un computer su ogni banco». Il miracolo è garantito, gli studenti devono imparare a vivere in un mondo fatto più di bit che di cose.
Clifford Stoll nutre qualche dubbio e si diverte a demolire diversi luoghi comuni. Secondo il Nuovo Vangelo digitale «l’informazione è potere»: ma non per questo i bibliotecari – che detengono le più formidabili banche dati – sono diventati ricchi e famosi. E qual è la categoria più potente nella nostra società? I politici, notoriamente disinformati. Imparare a usare i PC – si ripete fino alla nausea – è indispensabile: finché non si scopre che i PC vengono usati quasi esclusivamente come «word processor» (cioè come macchine per scrivere) e per i videogiochi. Poi basta visitare qualche sito moderno, culturale e alla moda per rendersi conto che i meglio riusciti ricordano le riduzioni dei classici a fumetti – se va bene.
Informatissimo, ironico, provocatorio, Stoll sa che l’educazione è una cosa assai diversa e molto più seria dell’alfabetizzazione informatica. Cliccare qua e là su un CD-rom non significa capire e apprezzare i capolavori del passato. A un buon insegnante non servono mouse ed e-mail: sono più importanti il contatto umano con lo studente, il rapporto costante con la classe, condividere un’esperienza e un percorso comuni, immersi nella stessa realtà. Senza dimenticare che i computer sono oggetti piuttosto brutti, che richiedono una manutenzione costante e costosa – a differenza del libro, che è il deposito di conoscenze più efficace a nostra disposizione.
Queste Confessioni di un eretico high-tech lanciano un appello urgente: la scuola e quindi il futuro della società sono troppo importanti per essere affidate ai fanatici delle neo-tecnologie, ai fabbricanti di computer e di software, ai loro esperti di marketing.
Clifford Stoll (1951) è professore di astronomia all’Università di Berkeley. È stato anche uno dei pionieri di Internet ed è ora uno dei commentatori più autorevoli sullo sviluppo della rete. Bill Gates l’ha definito «l’avvocato del diavolo» di Internet.
È autore di The Cuckoo’s Egg e Miracoli virtuali (1995, tr. it. Garzanti 1997). Vive con la sua famiglia non lontano da San Francisco.
Solo lo Stupore Conosce – L’Avventura della Ricerca Scientifica
Autore/i: Bersanelli Marco; Gargantini Mario
Editore: Rizzoli
prefazione di Duccio Macchetto, introduzione degli autori.
pp. XV-404, Milano
Lo stupore e la contemplazione della realtà sono all’origine della scienza intesa come avventura umana; ma non accompagnano solo l’avvio della ricerca: ogni passo dell’indagine è «inizio» e suscita stupore. Il libro sorprende la dinamica della scienza «in azione», dando la parola ai diretti protagonisti per rispondere a domande del tipo: «Come lo scienziato guarda la realtà?», «Cosa lo muove?», «Cosa cerca?». Dal percorso proposto emerge la centralità della persona, soggetto della conoscenza e vertice della grande compagine della creazione. Al lettore sono offerte pagine pregnanti e provocatorie tratte da autobiografie, resoconti di vita vissuta ed epistolari di numerosi scienziati di ieri e di oggi (tra gli altri: Galileo, Faraday, Mendel, Curie, Einstein, Fermi, Severi, Lorenz, Feynman, Eccles), che all’esperienza sul campo hanno unito la riflessione razionale sulla propria vicenda umana.
Marco Bersanelli, astrofisico, docente all’Università degli Studi di Milano, collaboratore al Cnr, è tra i responsabili della missione spaziale Planck dell’Agenzia Spaziale Europea per lo studio delle origini dell’universo. Ha lavorato presso il Lawrence Berkeley Laboratory, University of California, e ha condotto esperimenti di cosmologia dalla base scientifica al Polo Sud.
Mario Gargantini, ingegnere, già docente di fisica, svolge l’attività di giornalista scientifico ed è direttore della rivista «Emmeciquadro». Nel 1987 è stato tra i vincitori dell’VIII Premio Glaxo per la divulgazione scientifica e nel 1990 ha vinto il Premio Federchimica. Ha pubblicato I papi e la scienza (Jaka Book, 1985) e Uomo di scienza, uomo di fede (ElleDiCi, 1991).
Duccio Macchetto, fisico, ha lavorato nei principali centri astronomici europei e americani. È condirettore del Programma scientifico del telescopio spaziale Hubble presso lo Space Telescope Science Institute della Nasa e membro dello Space Science Institute dell’Agenzia Spaziale Europea.
Gli Ebrei del Maghreb
Autore/i: Tolédano Joseph
Editore: Libreria Editrice Vaticana
prefazione di Emanuela Trevisan Semi, introduzione dell’autore, traduzione di Gemma Reponi in Lismonde-Jaune.
pp. 396, nn. tavole a colori e b/n f.t., Città del Vaticano
Il volume che è tra le mani del lettore «ha il merito di far conoscere al pubblico italiano un universo, quello degli Ebrei maghrebini, non adeguatamente esplorato fino ad oggi. Se infatti l’età d’oro degli Ebrei spagnoli e il periodo drammatico della loro cacciata dalla Spagna fanno parte del patrimonio di conoscenze del pubblico italiano, molta meno informazione è circolata relativamente all’accoglienza loro riservata nel Maghreb, ai complessi e non sempre facili rapporti intercorsi tra i Toshavim (gli Ebrei residenti nel Maghreb da prima della cacciata) e i Megorashim (gli Ebrei espulsi dalla Spagna), fino alla storia più recente, intessuta di colonizzazione francese, antisemitismo, sbarco degli alleati, occupazione nazista della Tunisia. Completano il panorama storico-sociologico le immigrazioni verso Israele, Francia, Spagna, Stati Uniti, Canada e Venezuela… Un’ampia antologia acclusa al volume consente poi di rileggere sotto forma di narrativa la storia, le credenze e gli usi di questa comunità» (dalla Prefazione di Emanuela Trevisan Semi, dell’Università Cà Foscari di Venezia).
Joseph Tolédano, l’autore, originario di una famiglia ebraica espulsa dalla Spagna nel 1492, è nato nel quartiere ebraico di Meknès (Marocco) e vive attualmente a Gerusalemme. Con calore ed acume, egli traccia in questo suo libro il ritratto di un gruppo di modeste dimensioni – un milione di individui – ma ricco di storia e spiritualità.
Prefazione
Introduzione
1. Storia
- Sulla scia di Cartagine
- L’impero romano e la cristianizzazione dell’Africa settentrionale
- Intermezzo vandalo e bizantino
- Sotto bandiera islamica
- Il periodo aureo della fine del primo millennio
- La calamità almohade
- Accoglienza agli Ebrei espulsi dalla Spagna
- La crisi messianica del 1666
- Isolamento ed apertura
- L’arrivo dei Francesi
- La rottura dovuta alla seconda guerra mondiale
- Distensione e dispersione del dopoguerra
2. Dottrina
- La supremazia del concreto
- Inesistenza di dibattiti teologici e di eresie
- La Halakhah vivente
- Il pragmatismo
- Lo spirito di moderazione
- Il fervore mistico
- La speranza messianica
3. Antologia
- Ore ebraiche nel Maghreb
- L’identita sefardita
- Esilio e redenzione
- Il grande libro della saggezza popolare
- Tolleranza e umiliazione
- Colonizzati soddisfatti?
4. Arte Sacra
- Gli imperativi religiosi
- La sinagoga tradizionale
- L’epoca delle grandi sinagoghe
- Gli oggetti di culto
- Musica e poesia
5. Vita spirituale
- Il calendario ebraico
- Rosh ha-shanah
- Kippur
- Sukkot
- Shemirl aẓeret e Strmḥat Toran
- Ḥanukkah
- Seudat Yitro
- Purtm
- I Purim locali
- Rosh Ḥodesh nisan
- Pasqua
- La Mimuna
- Il computo dell’omer e Shavuot
- Tishah be-av
- Il sabato
- La venerazione dei santi
- Le stagioni della vita
6. Profilo sociologico
- Il dinamismo demografico
- Un peso demografico in aumento nell’ambito dell’ebraismo mondiale
- Nel Maghreb: una minoranza marginale
- Il proselitismo e la questione dell’ebraizzazione dei berberi
- Le conversioni all’Islam
- Il proselitismo cristiano e i matrimoni misti
- Habitat separato o habitat misto?
- Brama di modernismo e amore per lo studio
- La difficile sistemazione in Israele
- La Francia. Ovvero: il dovere di ospitalità
- La Spagna. Ovvero: il ritorno degli espulsi
- L’esempio svizzero
- I marocchini d’Inghilterra e di Gibilterra
- Il Canada. Ovvero: il fascino della lingua francese
- Scoperta dell’America
- I Giudeo-spagnoli del Venezuela
- Il Brasile. Ovvero: i dimenticati dell’Amazzonia
7. Organizzazione
- Organizzazione, oppure organizzazioni?
- Le organizzazioni soprannazionali
- Marocco
- Tunisia
- Algeria
- Israele
- Francia
- Spagna
- Svizzera
- Regno Unito e Gibilterra
- Canada
- Stati Uniti
- Venezuela
8. Bibliografia
- Periodici
- Maghreb
- Tunisia
- Algeria
- Marocco
9. Appendici
- Personalità ebraiche di origine maghrebina
Glossario
Indice generale
Lista delle cartine e delle tabelle
Lista delle illustrazioni
Ombre Corte
Scritti 1928-1929
Autore/i: Benjamin Walter
Editore: Giulio Einaudi Editore
prima edizione, a cura di Giorgio Agamben, traduzioni di Giorgio Backhaus, Marisa Bertolini Peruzzi, Gianni Carchia, Giovanni Gurisatti, Anna Marietti Solmi, collana: NUE – Nuova Universale Einaudi n° 213.
pp. 648, Torino
Le ombre corte che danno il titolo a questo quinto volume delle Opere di Walter Benjamin sono anche quelle che si addensano sulla Germania e sull’Europa nella crisi che prelude all’avvento del nazismo. La fine degli anni Venti segna, infatti, un momento decisivo nella vita e nella produzione di Benjamin. Trentenne nel pieno delle sue possibilità, egli mobilita con insuperata maestria le risorse di tutte le forme letterarie, mostrandoci, in piena attività, quello che ci appare ormai come il più imponente laboratorio critico del XX secolo.
Nato a Berlino il 15 luglio 1892, Walter Benjamin si laureò a Berna nel 1919. Dopo aver cercato invano di ottenere la libera docenza presso l’Università di Francoforte, si dedicò principalmente alla critica e alla saggistica, collocandosi al centro di una fitta rete di «incroci» con personalità della cultura a lui contemporanea (da Scholem a Brecht, da Rosenzweig a Bloch, ad Adorno); nel 1933, all’avvento del nazismo emigrò a Parigi. L’interesse di Benjamin, il cui pensiero propone un singolare accostamento fra mistica ebraica e marxismo, è rivolto soprattutto alla ricognizione del Moderno, ai mutamenti intervenuti nella fruizione estetica, al ruolo dei mass media, alla moderna metropoli (prima fra tutte la Parigi di Baudelaire), ma anche all’opera di grandi scrittori come Goethe, Baudelaire, Kafka e Proust (di cui tradusse in tedesco parti della Recherche). Morí nel 1940 a Port Bou, sul confine franco-spagnolo, mentre cercava di sfuggire alla Gestapo. Nel catalogo Einaudi: Angelus Novus («Einaudi Tascabili»); Sull’hascisch («Einaudi Tascabili», «Nuovi Coralli» e «ET»); Infanzia berlinese («Letture Einaudi»); Ombre corte («Nuova Universale Einaudi»); Il dramma barocco tedesco («Biblioteca Einaudi»); Sul concetto di storia («Biblioteca Einaudi»); L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica («Piccola Biblioteca Einaudi» ed «ET Saggi»); Lettere 1913 – 1940, Teologia e utopia («Einaudi Paperbacks», il secondo con Gershom Scholem); Il concetto di critica nel Romanticismo tedesco: Scritti 1919 – 1922 («Einaudi Letteratura»); Immagini di città («Letture Einaudi»); è attualmente in corso una nuova edizione degli scritti nella collana «Opere complete» di cui sono già disponibili i volumi I (Scritti 1906-1922), II (Scritti 1923 – 1927), III (Scritti 19238 – 1929), IV (Scritti 1930-1931), V (Scritti 1932-1933), VI (Scritti 1934-1937), VII (Scritti 1938-1940), VIII (Frammenti e Paralipomena) e IX (I «Passages» di Parigi). Nel 2006 Einaudi ha pubblicato una nuova edizione accresciuta di Strada a senso unico («Piccola Biblioteca Einaudi») e nel 2010 pubblica Sonetti e poesie sparse («Collezione di Poesia»). Nel 2011 esce Il narratore («Super ET»), nel 2012 Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media («PBE»), nel 2015 Uomini tedeschi e nel 2019 Racconti («Letture Einaudi»).
Criteri dell’edizione
Abbreviazioni
Cronologia della vita di Walter Benjamin
Ombre corte scritti 1928-1929
- Due sogni
- Curriculum 1
- Curriculum 2
- Verbali di esperimenti con l’hascisch
- André Gide e la Germania
- Conversazione con André Gide
- Paesaggio e viaggi
- Tre piccole critiche di libri di viaggio
- Antichi giocattoli
- Hugo von Hofmannsthal
- Notti di luna nella rue la Boétie
- Una nuova letteratura amorosa gnostica
- Due poesie di Gertrud Kolmar
- Karl Kraus legge Offenbach
- Michail Zoščenko, So lacht Russland! Humoresken
- Granovskij racconta
- Aus unbekannten Schriften. Festgabe fur Martin Buber zum 50. Geburstag. (Mit Beiträgen von) Leo Baeck, Richard Beer-Hofmann, Arthur Bonus
- Storia culturale del giocattolo
- Giocattolo e gioco
- Bragaglia a Berlino
- Un gioco di società internazionale
- Verbale di esperimento con l’hascisch
- tre libri
- Giacomo Leopardi, Gedanken
- George Moore, Albert und Hubert. Erzählung, Deutsch von Max Meyerfeld
- Alexander Moritz Frey, Außenseiter. zwölf selstame Geschichten
- Weimar
- Due commenti
- La via al successo in tredici tesi
- Colloquio con Anne May Wong
- Libri di malati di mente
- A proposito di Stefan George
- Jakob Job, Neapel Reisebilder and Skizzen
- Uno scambio di lettere dove si affrontano alcune questioni di principio sulla critica delle opere tradotte
- Anja e Georg Mendelssohn, Der Mensch in der Handschrift
- Fiera del cibo
- Parigi come dea
- Verbale di esperimento con l’hascisch
- Goethe
- Karl Kraus
- Alexys A. Sidorow, Moskau (Hrsg. unter Mitwirkung von M.P. Block)
- Isaac Benrubi, Philosophische Strömungen der Gegenwart in Frankreich
- Saga dell’avarizia
- Johann Wolfang von Goethe, Farbenlehre. Herausgegeben und eingeleitet von Hans Wohlbold
- Novità sui fiori
- Abbecedari di cento anni fa
- Adrienne Mesurat
- Programma di un teatro proletario di bambini
- Cuore di padre, servito freddo
- Neoclassicismo in Francia
- Marsiglia
- Parigi, la città allo specchio
- Il surrealismo
- Carte per “Il surrealismo”
- La battaglia dei ginnasiali
- Chaplin: sguardo retrospettivo
- Romanzi russi
- Romanzi per le serve del secolo passato
- Antoine Wiertz, Pensieri e visioni di un decapitato
- Crisi del Darwinismo?
- Due libri sulla lirica
- Arthur Holitscher, Es geschah in Moskau. Roman
- Qui, se c’è da ridere, rido io
- Ancora una volta: i molti soldati
- Robert Faesi, Die Ernte schweizerischer Lyrik. Deutsche französische, italienische, rätoromanische und latinische Gedichte und Volks-Lieder
- Nicolas von Arseniew, Die russische Literatur der Neuzeit und Gegenwart in ihren geistigen zusammenhänge in Einzzeldarstellungen
- Libri che sono rimasti attuali
- Piscator e la Russia
- Dall’antiquariato internazionale
- La terza libertà
- Ombre corte I
- Per un ritratto di Proust
- Carte su Proust
- Libri che dovrebbero essere tradotti
- Francois Bernouard
- Lirica d’uso? ma non così!
- Palais D…y
- Rompicapo dei nostri nonni
- Willa Cather, Frau im Zwielicht (übertr. von Magda Kahn)
- Letteratura per l’infanzia
- San Gimignano
- Colloquio con Ernest Schoem
- Curt Elwespoek, Rinaldo Rinaldini, der romantische Räuberfürst. Das wahre Gesicht des geheimnisvollen Räuber – “Don Juan“, durch erstmalige Quellenforschungen enthüllt
- Il pennivendolo araldico
- Per i sessant’anni di Karl Wolfskehl
- Robert Walser
- Hebel difeso contro un nuovo ammiratore
- Johann Peter Hebel
- Carte per Johann Peter Hebel
- Novelle originali autentiche di Ingolstadt
- Hans Heckel, Geschichte der deutschen Literatur in Schlesien, I: Von de Anfangen bis zum Ausgang des Barock
- Il ritorno del flâneur
- Alfred Polgar, Hinterland
- Joseph Gregor, Die Schwestern von Prag und andere Novellen
- Magnus Hirschfeld e Berndt Götz, Das erotische Weltbild
- Familienbriefe Jeremias Gotthelfs. Hrsg. von Hedwig Waber
- Il postiglione verde
- La vocazione di Gide
- Wedekind e Kraus alla Volksbühne
- Julien Green
- Morale cavalleresca
- Gli ebrei nella cultura tedesca
- Dialetto berlinese
- Teatro berlinese delle marionette
- Hans Henny Jahnn: Perrudja
- Cosa regalare a uno snob?
- Libri di Thornton Wilder e Ernest Hemingway
- Tracciato sulla nobile polvere
- G.F. Hartlaub, Der Genius im Kinde. Ein Versuch uber die zeichnerische Anlage des Kindes (2. Stark Umgearbeitete und Erweiterte Auflage)
- Hermann Ungar, Die Gartenlaube
- Una pedagogia comunista
- Un singolare manuale tedesco
- Programma della critica letteraria
- Sul carattere della nuova generazione
Appendice
- Per una teoria del ribrezzo
- Chaplin
- Jouhandeau: Les Pincengrain
- Appunti del viaggio a Francoforte (30 maggio 1928)
- Tutto è pensato…
- Sulla liberazione dell’energia traumatica…
- Telepatia
- Appunti per una teoria del gioco
- A parte, accanto al diario…
- Su Dostoevskij
- Su Knut Hamsun 1.
- Su Knut Hamsun 2.
- Suggerimento ai mecenati
- Sul modo di discutere degli italiani
- Annotazioni 2.
- La grande arte…
- Teorici del milieu
- Non è forse possibile che all’intensità…
- Il rito insegna…
- Penthelisea…
- Leggere
- Annotazioni 3.
- Il grande autore…
- Annotazioni sparse (giugno-ottobre 1928)
- Resoconto di un colloquio con Balasz (fine del 1929)
Indice dei nomi