Libri dalla categoria Scienze Naturali
Il Duca D’Aosta
Seguito da: Il conte Verde e il conte Rosso
Autore/i: Vergani Orio
Editore: Tipografia Novissima
prima edizione, foto dell’Istituto Luce, collezione «Eroi e Avventure della nostra guerra» n° 3 Supplemento al settimanale “7 Giorni”, diretto da Giovanni Mosca, in copertina: illustrazione di Walter Molino.
pp. 80, 8 tavole f.t. b/n, Roma
La vita di Amedeo di Savoia Duca delle Puglie offre a Orio Vergani il pretesto per una eccellente sintesi della storia italiana contemporanea.
Orio Vergani (Milano, 6 febbraio 1898 – Milano, 6 aprile 1960) è stato un giornalista, fotografo e scrittore italiano, considerato il primo fotoreporter italiano.
La Famiglia Cinese – Studio Etnologico
Pubblicazioni dell’Università cattolica del S. Cuore. Serie quinta: Scienze storiche – Volume XXI
Autore/i: Vannicelli Luigi
Editore: Vita e Pensiero
unica edizione, avvertenza e introduzione dell’autore.
pp. IX-482, tavole a colori e bianco e nero fuori testo, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
Sommario:
Avvertenza
Introduzione
CAPITOLO PRIMO – L’ORGANIZZAZIONE FAMIGLIARE
I. – La SEPARAZIONE DEI SESSI
- La prima forma di separazione dei sessi
- La seconda forma di separazione dei sessi
- La terza forma di separazione dei sessi
- La quarta forma di separazione dei sessi: l’arem
II. – RELATIONI DI GENERAZIONI E DI ETÀ
- Il nome di generazione
- La condotta dei giuniori verso i seniori
- Il nome postumo
- La condotta dei sudditi verso i superiori
III. – LA TRIBÙ E IL CLAN
- Le genealogie
- Il nome di famiglia
- Il governo del clan, il se-thang
- Il clan centrale della tribù
IV. – LA GRANDE, FAMIGLIA, LA GIA
- L’autorità del padre di famiglia o del capo di famiglia
- La successione e l’adozione
- La madre di famiglia e la posizione della donna
- La divisione di famiglia
- Le relazioni tra famiglie affini
V. – LA FAMIGLIA DI CINQUE GENERAZIONI
VI. – LA FAMIGLIA DI NOVE GENERAZIONI
VII. – LA FAMIGLIA POLIANDRICA
VIII. – L’ANTICA FAMIGLIA MATRIARCALE
IX. – L’ANTICA FAMIGLIA TOTEMISTA
CAPITOLO SECONDO – I RITI D’INIZIAZIONE DELLA GIOVENTÙ
I. – L’IMPOSIZIONE DELLA BERRETTA VIRILE, KUAN LI
II. – L’AFFISSIONE DELLO SPILLONE DA TESTA, GI
III. – IL TAGLIO DEL CIUFFO
IV. – IL TATUAGGIO
CAPITOLO TERZO – IL FIDANZAMENTO
I. – LE RIUNIONI O FESTE DI FIDANZAMENTO
- Presso i Tai
- Presso i Cinesi
- Presso i Giapponesi
- Presso i Miao
- Presso i Yao-Man
- Presso i Lolo
- Presso i Careni e Birmani
- Presso i Caccin
- Presso i Formosani
- Presso i Negritos e i Kagayan di Luzon (Filippine)
- Presso altri popoli vicini
- Interpretazione
II. – IL FIDANZAMENTO PER MEDIATORE E MEDIATRICE
- Il mediatore e la mediatrice
- La divinazione del matrimonio
- I doni matrimoniali
- Il contratto matrimoniale
III. – IL FIDANZAMENTO MISTO
CAPITOLO QUARTO – LO SPOSALIZIO
I. – LO SPOSALIZIO PRESSO GLI ANTICHI CINESI
- Il rito nuziale
- La visita della nuora ai suoceri
II. – LO SPOSALIZIO PRESSO I CINESI MODERNI
- L’attesa dello sposalizio
- Gli sposi sono imperatore e imperatrice
- Il corteo nuziale
- La contesa rituale
- La partenza della sposa
- L’arrivo della sposa. I riti nuziali
- Il pranzo nuziale
- Il nao sin fang della sera dello sposalizio. La prima notte.
- Il ritorno della sposa alla casa paterna, huei men
- Le seconde nozze
- Interpretazione di alcuni aspetti sociali
CAPITOLO QUINTO – IL MATRIMONIO DEI MORTI
I. – IL MATRIMONIO TRA DUE MORTI
II. – IL MATRIMONIO TRA UN MORTO E UN VIVO
III. – IL FONDAMENTO IDEOLOGICO DEL MATRIMONIO DEI MORTI
CAPITOLO SESTO – LA PROLE
I. – LA NECESSITÀ DELLA PROLE
II. – LA NASCITA
III. – LA FESTA DEL PRIMO MESE DOPO IL PARTO, MAN YÃœE
IV. – LA PRIMA INFANZIA
CONCLUSIONE
- APPENDICE: TAVOLA DELLE DINASTIE E DELLA CRONOLOGIA DELLA CINA
- LETTERATURA CITATA
- INDICE ANALITICO
- INDICE DELLE TAVOLE E FIGURE
La Scrittura e il Carattere – Principi e Elementi di Grafologia
Titolo originale: Handschrift und Charakter
Autore/i: Klages Ludwig
Editore: U. Mursia Editore
con allegato «Esempi di Scittura», edizione italiana a cura e presentazione di Rolando Marchesan, introduzione di Bernhard Wittlich, traduzione dal tedesco di Gemma Sartori.
pp. 264, allegato XXXV tavole con 144 esempi di scrittura in bianco e nero fuori testo, 18 figure e 47 tabelle biano e nero, Milano
Ludwig Klages, autorevole filosofo e psicologo tedesco, è ormai riconosciuto in sede internazionale come il fondatore della moderna grafologia scientifica, da lui fondata sullo studio della scrittura come espressione del carattere, per cogliere nell’espressione grafica l’essenza della personalità individuale. Mentre infatti le altre espressioni caratteriali sono effimere e fuggitive, la scrittura permane come dato oggettivo, fissando le caratteristiche psicologiche dello scrivente, e permettendo di ricostruire la personalità umana come struttura unitaria. L’opera La Scrittura e il carattere – che viene tradotta per la prima volta nel nostro Paese – s’inquadra in una serie di scritti che trasformarono la grafologia in una vera e propria scienza, e dei quali Klages fece il fondamento della caratterologia. Il volume ha riscosso in Germania e nel mondo un grande successo e ha esercitato, con altri lavori dell’Autore, un notevole influsso su una intera generazione di studiosi.
Fondamentale per chi, profano, si accosta, con l’entusiasmo del neofita, alla grafologia e alle sue implicazioni caratterologiche, questo testo rimane anche per l’esperto grafologo un complemento indispensabile per approfondire i più celati risvolti della grafologia.
Ludwig Klages (Hannover, 1872 Kilchberg, presso Zurigo, 1956), dopo aver studiato alle università di Hannover, Lipsia e Monaco, si dedicò allo studio scientifico della grafologia riuscendo a farle riconoscere un valore interpretativo di fondamentale importanza sia per la scoperta del carattere dei singoli sia ai fini dell’elaborazione di una teoria generale dell’Io. Tra le sue opere d’argomento grafologico ricordiamo: I problemi della grafologia, Introduzione alla psicologia della scrittura e, di nostra edizione, Valore e limiti della grafopsicologia.
Corpo Senza Età Mente Senza Tempo – La Nuova Filosofia della Giovinezza Interiore
Titolo originale: Ageless Body, Timeless Mind
Autore/i: Chopra Deepak
Editore: Sperling & Kupfer Editori
seconda edizione.
pp. VII-342, Milano
In questo libro-rivelazione, il dottor Deepak Chopra, acclamato autore di noti best-seller, combina i principi di medicina olistica con le conquiste della moderna ricerca scientifica nella lotta all’invecchiamento. Una delle principali scoperte degli studi attuali è che il corpo non va considerato come un oggetto, ma come un processo, e che non esistono limiti alle sue straordinarie possibilità di rinnovarsi nel tempo. Secondo la rivoluzionaria teoria di Chopra, quindi, gli sgradevoli effetti dell’età sono ampiamente evitabili o correggibili se soltanto lo si vuole. Come sostiene un ottuagenario, suo paziente, la gente non invecchia se non quando smette di crescere. Quindi, dov’è il segreto? Sta nella riscoperta della fondamentale connessione corpo-mente e in un sano, equilibrato programma, da confezionarsi su misura a seconda delle esigenze del singolo, che comprenda esercizi di ginnastica, un regime alimentare adeguato, la riduzione dello stress e tecniche per potenziare l’attività cerebrale. Questi “sistemi”, che si traducono poi in un preciso stile di vita e in un positivo atteggiamento mentale, permettono di guardare con serenità al trascorrere degli anni conservando salute, vitalità , creatività , memoria e stima di sé. Best-seller N. 1 negli Stati Uniti, un’opera esauriente e illuminante.
«Ancora una volta il dottor Chopra fornisce una serie di informazioni che possono aiutare a vivere a lungo e in buona salute. Un libro utilissimo per tutti.» (Bernie Siegel)
«Un trionfo. Antica saggezza e scienza moderna unite in una ricetta che spiega come vivere in modo più gioioso e soddisfacente. Grazie a questo metodo sarà possibile allungare la vita e cambiare atteggiamento nei confronti dell’invecchiamento.» (Joan Borysenko)
«Un’opera che infonde al concetto di connessione corpo-mente una meravigliosa armonia… Le parole di Chopra risplendono di saggezza e intelligenza.» (Elisabeth Kübler-Ross)
« … questo libro è una vera fonte di ispirazione, apre la mente e nutre lo spirito.» (Barbara De Angelis)
Deepak Chopra ha studiato e fatto pratica in India e negli Stati Uniti, dove vive e lavora. Fondatore dell’American Association of Ayurvedic Medicine, che ha centri in diversi paesi, ex Unione Sovietica compresa, ha scritto libri tradotti in numerose lingue e tiene conferenze in tutto il mondo. Di lui Sperling & Kupfer ha pubblicato con successo Guarirsi da dentro, La vita senza condizioni e Benessere totale.
Ringraziamenti
Parte prima – La terra dove nessuno è vecchio
- In pratica: come reinterpretare il vostro corpo
Parte seconda – Invecchiamento e consapevolezza
- In pratica: usare il potere della consapevolezza
Parte terza – Sconfiggere l’entropia
- In pratica: la saggezza dell’incertezza
Parte quarta – La scienza della longevitÃ
- In pratica: respiro di vita
Sam, Maria… il Giardino delle Verità – Il Forteto : una Leggenda dei Nostri Tempi
Autore/i: Autori vari
Editore: Cooperativa Agricola « Il Forteto »
introduzione e cura di Luigi Goffredi.
pp. 232, Rocca San Casciano (Forlì)
… Un sindacalista di passaggio commenta: «Ci si aspetta, venendo qui, di trovare dei marginali e si riparte pensando: il marginale, forse, sono io!». (Robert Solé – Le Monde)
La Danza dell’Amicizia – Tra Solitudine e Amore
Titolo originale: Tanz der Freundschaft
Autore/i: Schellenbaum Peter
Editore: Red Edizioni
traduzione dal tedesco di Gabriella Galzio.
pp. 160, Como
«L’amicizia nasce al limite fra solitudine e rapporto d’amore, fra isolamento e fusione.»
L’amicizia è il nucleo fondamentale dell’amore e del rapporto di coppia. È un sentimento contrastante, una fertilissima «terra di confine» sulla quale fioriscono complicità , ammirazione, sensualità , persino erotismo. L’amicizia è anche una fonte di luce che illumina gli angoli più nascosti della nostra personalità : «Ogni amico corrisponde a una persona dentro di me pronta a nascere. Ho tanti amici quante persone ospito al mio interno». L’amicizia, dunque, è una danza vorticosa in cui l’incontro con l’altro è, insieme, un nuovo incontro con se stessi. Simili a cerchi di una spirale («Noi ci troviamo a vivere negli innumerevoli giri di una spirale»), i capitoli di questo nuovo libro di Schellenbaum narrano gli incontri vibranti con uomini e donne che hanno segnato la vita dell’autore e i dialoghi, con sé e con l’altro, che hanno originato. Sono incontri con l’inatteso, l’indecifrabile, l’ignoto che via via si chiarisce nella reciproca comprensione. Avventure alle quali è bene darsi senza risparmiarsi, perché il magnetismo suscitato da un volto amico è il segnale di una nuova avventura dell’anima.
Peter Schellenbaum, teologo e psicanalista svizzero, insegna all’Istituto C.G. Jung di Zurigo. Presso le edizioni red ha pubblicato: La ferita dei non amati (1991), Il no in amore (1992) e Tra uomini (1993).
Ingresso
- Primo giro. Danza sotto la pioggia
- Secondo giro. Lungo il fiume
- Terzo giro. A un soffio
- Quarto giro. Caino e Abele
- Quinto giro. Nozze pericolose
- Sesto giro. Separazione dei gemelli
- Settimo giro. Competizione fra amici
- Ottavo giro. Danza dei palloncini
- Nono giro. La terra fluttua sospesa
- Decimo giro. Il tuffo
- Undicesimo giro. Amicizia e amore
- Dodicesimo giro. Club Vacanze Redentori
- Tredicesimo giro. Circolo di amici per scop! disperati
Espulsione
Accanto al Fuoco – Storie e Fiabe Irlandesi Raccolte e Presentate da Douglas Hyde
Titolo originale: Beside the Fire
Autore/i: Autori vari
Editore: Ugo Guanda Editore
edizione italiana e introduzione a cura di Melita Cataldi, in copertina: capolettera dal Book of Kells, manoscritto irlandese dell’VIII o IX secolo.
pp. 208, Parma
Giganti devastatori ma sciocchi, giganti generosi e leali, omini colorati o dalle strane fattezze dotati di poteri impensabili, morti che ritornano, vecchie streghe, erbe ed acque miracolose… Questo è il mondo di Accanto al fuoco, le storie e fiabe del folclore irlandese che Douglas Hyde raccolse e presentò in un libro, pubblicato nel 1890, e rimasto da allora una pietra miliare nella letteratura del suo paese e nello studio delle tradizioni orali. Il mondo contadino del Connacht, con i suoi paesaggi, le sue usanze i suoi modi di dire, è lo sfondo di questi racconti avvincenti, frutto della singolare fantasia di un popolo, permeati da un’inquietante atmosfera onirica; del sogno, le storie irlandesi hanno quel ritornare enigmatico di certe visioni, quel susseguirsi misterioso di avvenimenti: dopo un anno e un giorno dal bacio del principe Cart, «la regina del Pozzo di D’yerree-in-Dowan e le sue damigelle si svegliarono e la regina si trovo accanto un bimbo, così come ognuna delle undici giovani». Le figure del sogno, del resto, si arricchiscono di fortissime risonanze simboliche, non solo in quelle storie che ci mostrano la difficile, peregrinante iniziazione di un giovane alla vita, ma anche in un racconto come quello dell’Alp-luachra, la salamandra che, introdottasi nelle viscere di un uomo, lo tormenta con la sua oscura presenza. Non mancano, nella voce del narratore, gli accenti di una robusta saggezza (come nella chiusa di certe fiabe, o nel gustoso apologo de Il corvo vecchio e il corvo giovane); ma quella voce sembra suggerirci di continuo quanto labile sia il confine tra il fantastico e la realtà , quanto illusoria la certezza di conoscere e dominare le cose: «Il potere della magia non è ancora morto, non è stato bandito da questo paese!» ammettono i preti, esterrefatti, di fronte ai prodigi del gigante Crinnawn.
Con Accanto al fuoco, Douglas Hyde mostrava ai suoi compatrioti le origini prime della loro identità nazionale, l’essenza di una civiltà minacciata. Citando le fonti delle narrazioni (vale a dire nominando i contadini o i guardiacaccia che, in gaelico, gli avevano raccontato quelle storie) restituiva dignità alla tradizione orale. Traducendo infine il gaelico d’Irlanda in un inglese che ne riproducesse, con misurato equilibrio, i modi e le cadenze, forniva un modello alla prosa di Yeats. Oggi queste storie si offrono al lettore soprattutto nella loro straordinaria ricchezza narrativa.
Figlio di un pastore protestante del Roscommon, e di madrelingua inglese, Douglas Hyde (1860-1949) si dedicò giovanissimo allo studio del gaelico e delle tradizioni popolari irlandesi. Studioso, poeta e traduttore, fu tra i principali interpreti del Rinascimento celtico. Fondatore, nel 1893, della Lega gaelica, sarebbe stato scelto nel 1938 come presidente della prima repubblica d’Irlanda. Fra le sue opere ricordiamo, oltre ad Accanto al fuoco, la raccolta di storie del folclore in irlandese Leabhar Sgeuluigheachta (Libro di storie, 1889) e i Canti d’amore del Connacht, una silloge di poesia popolare.
Introduzione di Melita Cataldi
Accanto al Fuoco
- Il sarto e i tre animali
- Bran
- Il figlio del re d’Irlanda
- L’alp-luachra
- Paidìn O’Ceallaigh e la donnola
- Il funerale di Liam O Ruanaigh
- Guleesh na Guss Dhu
- Il Pozzo di D’yerre-in-Dowan
- La corte di Crinnawn
- Neil O’Carree
- Tronco-senza-testa
- Le vecchiacce dai lunghi denti
- Liam dell’albero
- Il corvo vecchio e il corvo giovane
- Indovinelli
- Note ai testi
Il cercatore di storie, di Douglas Hyde
Da dove provengono queste storie
Note
L’Uomo è un Extraterrestre – Una Straordinaria Teoria Dimostra che l’Origine delle Specie ha Avuto Luogo a Causa di un Intervento Extraterrestre
Titolo originale: The Genesis Race
Autore/i: Hart Will
Editore: Armenia Editore
traduzione di Roberto Sorgo.
pp. 288, illustrazioni in bianco e nero, Milano
Partendo dalla tesi che le origini dell’uomo e della civiltà umana sono riconducibili a interventi extraterrestri, l’autore ha svolto studi e ricerche sulle popolazioni del mondo antico verificando che la scienza non è ancora riuscita a spiegare come esse siano entrate in possesso di conoscenze tecniche di tale portata da realizzare vere e proprie meraviglie architettoniche quali, ad esempio, le grandi piramidi. Alcune di queste popolazioni sono poi sparite nel nulla, ma, secondo l’autore, le loro vestigia testimoniano l’intervento di “dei” arrivati sulla Terra per impartire agli uomini una serie di insegnamenti e la cui rappresentazione iconografica coincide nei reperti rinvenuti in tutto il mondo: dalla Cina al lago Titicaca, dal Messico al Medio Oriente.
Will Hart, giornalista, fotografo e documentarista, ha svolto ricerche circostanziate sugli antichi misteri e sulle prove del passaggio degli extraterrestri.
Morti Misteriose
Morte naturale o omicidio? Incidente o attentato? Dietro la morte di tanti importanti personaggi si cela un mistero nascosto negli archivi dei servizi segreti. In questo libro si fa una seria indagine su tante misteriose morti da quella di Napoleone a Zola, Petrosino, Diesel, Rasputin, Muti, Balbo, Trotzky, Mattei, Lucky Luciano, Kennedy, a molti altri
Autore/i: Minardi Walter
Editore: Casa Editrice Meb
introduzione dell’autore.
pp. 212, Torino
Sovente la versione ufficiale delle cause della morte di tanti importanti personaggi è stata «addomesticata» per i motivi più vari, da quelli politici a quelli di ordine pubblico.
Col tempo la verità finisce quasi sempre col venire a galla o perché qualcuno «canta», o perché è cambiato il regime politico che aveva interesse a deformare la realtà , o perché qualcuno, passato il momento caldo, indaga andando a ficcare il naso negli archivi, interrogando testimoni, raccogliendo prove ritenute scomparse o insignificanti.
Lo scopo di questo libro, più affascinante ed interessante di un giallo perché tutto vero, è appunto quello di dire una parola nuova su tante morti misteriose non basandosi su fantasie o illazioni, ma su prove reali. Forse nessuno dubita che Napoleone I, il grande Imperatore, sia morto nel suo letto, nell’esilio di S. Elena, di morte naturale. Invece, e ci sono molte prove che lo dimostrano, fu avvelenato dal governatore inglese dell’isola.
E come è morto Diesel, l’inventore del motore che può funzionare con ogni sorta di oli «poveri» e che perciò a quel tempo poteva dare un duro colpo a certi gruppi finanziari internazionali?
E così per tanti altri sino ai giorni nostri, con Enrico Mattei e John Kennedy, un mistero non più tale dietro a tanti cadaveri.
Toro Seduto – La Sua Vita, i Suoi Tempi
Titolo originale: The Lance and the Shield
Autore/i: Utley Robert M.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione,
prefazione e prologo dell’autore, traduzione Roberta Rambelli, collana: Le Scie.
pp. 452, ill. in b/n f.t., Milano
…”Il sorprendente ritratto di un autentico capo di stato che merita di essere finalmente collocato nella galleria dei grandi uomini dell’Ottocento“…
Da sempre Toro Seduto rappresenta l’archetipo del capo indiano. Nei decenni, la sua immagine ha subito molte trasformazioni: da personaggio strano ed esotico, a selvaggio assetato di sangue, a sfortunato condottiero del popolo indiano. E da quando l’universo del West americano ha smesso di rappresentare uno speciale serbatoio di fantasie cinematografiche ed è diventato oggetto di studio a tutti gli effetti, anche la figura del grande capo indiano ha cominciato a essere studiata come quella di un qualsiasi illustre “uomo bianco” dell’Ottocento.
Grazie ad anni di paziente ricerca, Robert M. Utley è ora in grado di spingersi oltre la consueta mitologia fatta di segnali di fumo e di guerrieri urlanti per restituirci il ritratto fedele, complesso e affascinante di Toro Seduto. Ma non si limita a ripercorrerne l’infanzia e la carriera di guida spirituale dei Sioux e di capo militare. È l’intera vita dei Lakota, il suo popolo, e degli Hunkpapa, la sua tribù, che viene alla luce in questo libro affascinante, salutato negli Stati Uniti come un capolavoro. Lo studio delle condizioni materiali, dell’organizzazione sociale, delle credenze religiose si affianca alla narrazione storica degli eventi che portarono alla tragica fine del capo indiano. L’esistenza dei Lakota era incentrata sul bufalo: le migrazioni dei branchi determinavano i movimenti e scandivano i cicli vitali della tribù. Ed è appunto nello scenario delle pianure comprese tra il Missouri, le Bighorn Mountains, il fiume Platte e le praterie canadesi che si consuma l’epopea di un popolo in lotta con i suoi vicini, progressivamente schiacciato dall’avanzata dei bianchi appoggiati da un apparato militare strapotente e spietato. La battaglia di Little Bighorn e la morte del generale Custer segnarono al contempo il massimo successo e l’inizio della fine: il Congresso americano si decise a profondere tutte le energie necessarie per piegare la resistenza indiana. Dopo un breve periodo di esilio trascorso in Canada, nel 1881 arriva per Toro Seduto il momento della resa definitiva. La vita e la morte di Toro Seduto restituiscono uno spaccato vivido e drammatico della lotta per la sopravvivenza di un’intera civiltà , dei suoi ultimi anni felici, del suo progressivo e inarrestabile declino.
Robert M. Utley vive nel Wyoming ed è uno dei più importanti studiosi di storia indiana. Ha scritto parecchi libri sull’argomento, tra i quali ricordiamo The Last Days of the Sioux Nation, Cavalier in Buckskin: George Armstrong Custer and the Western Military Frontier e The Indian Frontier of the American West, 1846-1890.
La lancia e lo scudo
Prefazione
Prologo
- La giovinezza
- Guerriero
- Wichasha Wakan
- I Wasichu
- I Lunghi Coltelli
- Lancia
- Capo supremo
- Scudo
- I Wasichu sul Fiume degli Alci
- Guerra
- Soldati capovolti
- Lunghi Capelli
- Giubba d’Orso
- Un inverno di disperazione
- Lunga Lancia
- Pte
- Fort Buford
- Jean Louis
- Prigioniero di guerra
- Standing Rock
- Il mondo oltre i confini
- Terra
- Il Messia
- La morte
- Epilogo
Ringraziamenti
Fonti
Note
Indice dei nomi e dei luoghi
Porci con le Ali
Diario sessuo-politico di due adolescenti
Autore/i: Rocco e Antonia
Editore: Savelli
settima edizione, con un dialogo a posteriori di Giaime Pintor e Annalisa Usai, presentazione di Lidia Ravera, Marco Lombardo-Radice, Giaime Pintor, collana: Il pane e le rose n° 1, disegno di Pablo Echaurren.
pp. 224, Roma
Porci con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti è un romanzo scritto nel 1976 da Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera, sotto gli pseudonimi di Rocco e Antonia (i nomi dei due protagonisti) e pubblicato per la prima volta da Savelli nello stesso anno.
L’opera, che è stata tradotta in molte lingue, fece scandalo all’epoca della pubblicazione per il linguaggio triviale e il contenuto esplicito di situazioni intime nonché per la copertina disegnata da Pablo Echaurren; infine per l’atmosfera di fondo in cui al disagio della condizione giovanile si accompagnano la vitalità e, come suggerisce il titolo, i grandi slanci ideali e sentimentali, l’ancoraggio forte a una realtà fatta di carne, che talvolta diviene gioia, oppure coscienza dei propri limiti.
Dal romanzo è stato liberamente tratto un film omonimo nel 1977.
Il romanzo è narrato in prima persona e a due voci dai due protagonisti, i liceali Rocco e Antonia, e racconta il loro anno scolastico presso il liceo romano Terenzio Mamiani, tra impegno politico e momento personale, grandi speranze e grandi frustrazioni, primo tra tutti il loro grande amore destinato a esaurirsi presto.
Rocco è gioviale e alterna vitalità a frustrazioni e sensi di colpa per il suo ruolo maschile, allora ideologicamente additato come prevaricatore e violento. Antonia è cerebrale fino al solipsismo, anela a una maturità precoce ed è pervasa non meno dell’altro da fantasie sessuali che tenta di “legittimare” con la propria integrità e ortodossia ideologica. I due pensano molto ma si parlano poco.
Uno slancio di passione del ragazzo incrina il rapporto tra i due. Un party tra studenti in casa di un professore si trasforma in una piccola orgia. Rocco assiste alla “vendetta” di lei tra le braccia del docente (di certo non il primo adulto che incontra), senza neppure potersi indignare in quanto la gelosia è considerata un arcaismo borghese. Rocco ripiega su un suo amico. Antonia, a sua volta sentendosi colpevole, ha un incontro saffico con la sua amica Lisa, assai poco appagante. Rocco si incontra a sua volta con Lisa ma pensando ancora alla sua ex ragazza, non riesce a iniziare il rapporto. I due si scrivono promettendosi di rivedersi.
Cantus Circæus – Il Canto di Circe
Composto in relazione a quel procedimento che egli stesso chiama «della giustizia»
Autore/i: Giordano Bruno
Editore: Editrice Atanòr
unica edizione, introduzione e cura di Gabriele La Porta, disegni a cura di Ennio Gregori.
pp. XXXVII-82, Roma
Dall’introduzione di Gabriele La Porta:
“Cantus Circaeus (canto di Circe) è la seconda opera pubblicata a Parigi da Giordano Bruno, posteriore di anno al «De umbris idearum». È datata 1582 e consiste in un unico grande incantesimo operato dalla maga Circe per trasformare l’intero zodiaco, quindi il mondo stesso che è da esso predeterminato. All’incantesimo segue un trattato sull’arte della memoria.
Brevemente questo è lo schema dell’opera, i cui contenuti saranno analizzati più compiutamente nell’ultimo capitolo di questa introduzione, lasciando ora spazio alla formulazione di un’ipotesi che vuole essere un contributo per ulteriori e probabilmente più approfondite ricerche.
L’idea verte sull’unico interrogativo d’individuazione della vera tradizione a cui Bruno riconnetteva i suoi scritti.
Il quesito può sembrare un’eresia dato che F.A. Yates ha già risposto nel suo famosissimo saggio riconducendo Bruno alla tradizione ermetica. Non ho intenzione di oppormi al documentatissimo studio, ma voglio solo estendere alcuni interrogativi e relative ipotesi che continuamente mi pongo da quando ho iniziato a studiare Bruno.[…]”
La Visione Magica del Mondo – Saggio di Filosofia della ReligiositÃ
Autore/i: Di Nola Alfonso M.
Editore: Ugo Guanda Editore
unica edizione, introduzione dell’autore.
pp. 200, Modena
Sommario:
Introduzione
- Magia e Religione
- I componenti della direttiva magica dello spirito ed il sentimento della unità cosmica
- Il sentimento dell’armonia del mondo
- Il simbolo e l’allegoria
- Del rito e dei suoi fondamenti
- Delle forme cogenti del rito
- Della religiosità nelle sue forme collettive
- Del segreto tradizionale
- Delle forze negative del cosmo
- Conclusione
Indice degli Autori e dei Testi citati
Medicina Bioradiante
Autore/i: Racanelli Francesco
Editore: Vallecchi Editore
unica edizione.
pp. 240, Firenze
Sommario:
- Cenni storici sulla medicina legale abusiva
- Medici e guaritori
- Sulla medicina della persona e della comunitÃ
- Nozioni ed esperienze sulle radiazioni
- Medicina bioradiante
Il Medico Miracoloso – John Silence
Titolo originale: John Silence, physician extraordinary
Autore/i: Blackwood Algernon
Editore: Fratelli Bocca Editori
unica edizione.
pp. 392, Milano
Il Medico Miracoloso – John Silence – Antologia:
- Una invasione psichica
(Titolo originale: A Psychical Invasion) - Vecchie stregonerie
(Titolo originale: Ancient Sorceries) - La vendetta del fuoco
(Titolo originale: The Nemesis of Fire) - Culto segreto
(Titolo originale: Secret Worship)
Zaratustra, Ermete, Buddha
(da uno stenogramma non riveduto dall’autore)
Autore/i: Steiner Rudolf
Editore: Manilo Basaia Editore
traduzione di Lina Schwarz.
pp. 112, Roma
Quando consideriamo l’evoluzione dell’umanità come un significativo progredire dello spirito ci appaiono in tutta la loro importanza quei personaggi che rappresentano le Guide spirituali delle varie epoche.
Se vogliamo comprendere le figure di Zarathustra, Ermete, Buddha, dobbiamo riconoscere che in una certa area geografica, e per un determinato popolo, essi dovevano trasmettere una concezione del mondo attinta da sfere metafisiche che trascendevano, già allora, di gran lunga quanto poteva essere percepito dagli uomini comuni.
L’Essenza dell’Amore
Autore/i: Marsilio Ficino
Editore: Editrice Atanòr
introduzione e cura di Gabriele La Porta., collana: L’Ermetismo nel Pensiero Occidentale.
pp. 162, Roma
Marsilio Ficino è indubbiamente uno dei più originali ed interessanti pensatori italiani: la sua importanza va senz’altro al di là di quello che è il posto ordinariamente concessogli nei manuali di storia e di filosofia.
Non solo l’Accademia Platonica, infatti, si può dire una sua creazione, ma anche l’intero Umanesimo e persino la stessa Firenze rinascimentale non avrebbero significato senza la sua figura.
Ma questo non è tutto: il pensiero di Ficino e dei suoi discepoli diretti o indiretti ha valicato gli angusti confini della sua città e dell’Italia per diffondersi straordinariamente nell’intera Europa. Come recenti studi tendono sempre più a mettere in luce, la filosofia ermetica del Rinascimento, di cui Ficino è forse il massimo esponente, fu l’essenziale punto di partenza per i successivi, affascinanti sviluppi del pensiero europeo.
L’essenza dell’amore di Marsilio Ficino costituisce una rivoluzione culturale, filosofica, morale.
La sua influenza determina l’affermarsi definitivo dello spirito dell’Umanesimo.
L’amore di Ficino è umano e nel contempo divino, è l’esaltazione della corporeità , il trionfo della emozione, della passione, del «furor» erotico come mezzo per conoscere ed accedere alla saggezza. Le proibizioni, le castrazioni, le vessazioni del Medio Evo sono cancellate di slancio, superate in nome del padre di tutti gli dei, EROS.
L’essenza dell’amore rappresenta una lettura indispensabile per comprendere la profondità dell’Umanesimo e del Rinascimento, la riscoperta appunto della fisicità , del gioco, della gioia, della vita.
E nel contempo l’opera di Ficino testimonia un nuovo modo di concepire il rapporto con la divinità , non più punitivo, ma basato su «incontri diretti», sull’estasi e sull’abbandono. La natura e le sue dolci leggi entrano nella storia dell’uomo, la materia corporea, non più torturata, si erge a reclamare i suoi diritti di salute e vitalità .
L’uomo può riconoscersi e gioire di sé e dell’universo.
Il Processo Politico – Come Formare Nuovi Cittadini per una Nuova Politica
Autore/i: Bianchi Giovanni; De Rita Giuseppe; Marongiu Giovanni; Pedrazzi Luigi
Editore: SEI – Società Editrice Internazionale
in copertina: Veronese, La Giustizia, 1550, Castelfranco Veneto, duomo.
pp. 194, Torino
Se nel Mille nacquero le università , nel Cinquecento le accademie, nell’Ottocento la scuola popolare e l’istruzione di massa, la fine del XX secolo segnerà forse l’ora delle esperienze di autoformazione politica, dal momento che la politica è centrale nella società , ma, nelle sue forme tradizionali, si va ormai dimostrando sempre meno adeguata. Nel tentativo di rispondere alle istanze di quanti giustamente esigono un profondo rinnovamento del concetto di Stato e del modo di gestire la cosa pubblica, gli Autori offrono quattro approcci, differenti ma complementari, agli orientamenti emergenti e alla realtà dei «corsi di formazione» che, al di fuori di strutture partitiche logore e superate, si propongono di educare il cittadino a un nuovo, più democratico e consapevole esercizio della politica.
Giovanni Bianchi è dal 1987 presidente nazionale delle ACLI. È autore di numerosi studi su tematiche sociali e politiche.
Giuseppe De Rita è segretario generale della fondazione CENSIS e presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL).
Giovanni Marongiu presiede la fondazione «Giulio Pastore» e il Centro Studi «V. Bachelet» presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali di Roma.
Luigi Pedrazzi è uno dei fondatori del Mulino, rivista e casa editrice, e si interessa attivamente del movimento politico dei cattolici.
La Gente che Perdé Ierusalemme
Cronache dal Medio Oriente
Autore/i: Piovene Guido
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
unica edizione, prefazione dell’autore.
pp. 152, Milano
La guerra ci rende invisibili i luoghi. Riusciamo a immaginare un fiordo norvegese o un atollo del Pacifico; non riusciamo a immaginare una risaia vietnamita.
Al lacerto di paesaggio che per un istante avevamo evocato si sovrappongono gesti convulsi che lo contaminano o finiscono per cancellarlo; l’intero spazio viene occupato, come negli antichi quadri di battaglie, dallo spettacolo gremito, monotono e furioso della violenza umana. Il viaggio nel Medio Oriente, di cui Guido Piovene riferisce in questo volume, si svolse, non per progetto dell’autore ma per l’arbitrio delle circostanze, in quel margine ambiguo che separa la visibilità dall’invisibilità ; o, in altre parole, la guerra dalla pace. Doveva essere un itinerario turistico in una terra che conserva vestigia di un passato antichissimo, per luoghi i cui nomi bastano ad accendere pensieri o fantasticherie: Gerusalemme e Damasco, Petra e Aleppo… Tuttavia mentre si aggirava per gli screziati mercati d’Oriente e tra le pietre delle città morte, Piovene incominciò ad avvertire la pressione importuna, sgarbata e sempre più netta, di una realtà diversa. Erano i giorni che precedettero lo scoppio del conflitto arabo-israeliano, e le parole si facevano via via sempre più gonfie di un odio che le classi dirigenti arabe sembravano freddamente alimentare: ricattato dall’attualità , l’interesse slittava dalla flânerie, dal vagabondaggio umanistico verso zone più problematiche, finendo col rendere la stessa condizione del turista irrimediabilmente frivola.
La gente che perdé Ierusalemme nacque, a viaggio finito, dall’esigenza di cedere a quel ricatto, e insieme dalla volontà di contestarlo. In altre parole: Piovene, pur scrivendo sotto il fiato caldo degli avvenimenti, si rifiutò di concentrare il suo interesse sui dati immediati; non volle rendere invisibile il paesaggio e il tessuto concreto della vita degli uomini occupando tutto lo spazio con un «quadro di battaglia». Volle anzi rispettare quella che era l’indole iniziale del viaggio, e cioè la scoperta di un paese composito e affascinante, della sua gente, delle sue città , dei suoi colori, delle sue pietre. Ne è venuta fuori un’opera che oscilla, curiosamente ma vitalmente, tra la «guida» per il viaggiatore colto e di gusti sottili, e il pamphlet politico; un’nterpretazione apparentemente divagante, in realtà compattissima, del mondo mediorientale, nella linea degli altri grandi reportages pioveniani, ma con qualcosa di diverso per quella luce talvolta diretta, per lo più trasversale, radente, che getta su fatti e problemi attualissimi.
Guido Piovene è nato a Vicenza nel 1907. Dopo essersi laureato in filosofia all’Università di Milano alternò l’attività letteraria all’attività giornalistica. Come narratore si impose all’attenzione del pubblico e della critica con Lettere di una novizia (1941), il cui successo oggi perdura. Seguirono La gazzetta nera (1943), Pietà contro pietà (1946), e I falsi redentori (1949).
La sua opera saggistica è diffusa in un gran numero di giornali e riviste italiani e stranieri e attende di essere selezionata e raccolta. Nel dopoguerra Piovene si dedicò soprattutto ai viaggi, indagando fatti e avvenimenti in modo da raggiungere il ritratto psicologico, politico, artistico dei popoli visitati.
Questo lavoro in parte rimane ancora sparso, come gli scritti sulla Polonia, sulla Bulgaria, sull’Unione Sovietica, sull’America Latina, in parte è sfociato in grossi libri, come De America (1953) e soprattutto Viaggio in Italia (1957), che ebbe una grande risonanza e che è stato recentemente ripubblicato in edizione economica. Dopo la lunga parentesi quasi esclusivamente giornalistica, cui si collega comunque la raccolta di saggi e interventi La coda di paglia (1962), Piovene è tornato con Le Furie (1963) a quella che è sempre stata la sua vera vocazione, la narrativa, e su questa via proseguirà nei suoi prossimi lavori, dopo la parentesi di Madame la France (1966) e di La gente che perdé Ierusalemme (1967).
L’Iperico e la Depressione – Un Rimedio Naturale per la Cura delle Forme Depressive Lievi e Moderate
Titolo originale: Ipericum & Depression
Autore/i: Bloomfield Harold H.; Nordfors Mikael; McWilliams Peter
Editore: Longanesi & C.
prima edizione, introduzione degli autori, traduzione Silvio Ferraresi, collana: Il Cammeo n° 327 Uomo, Cervello, Ambiente serie diretta da Giovanni B. Cassano.
pp. 160, ill. in b/n, Milano
Si chiama iperico (noto anche come “erba di San Giovanni” o “erba scacciadiavoli”) e ha una lunga tradizione nell’uso popolare, essendo stato utilizzato fin dall’epoca di Ippocrate come analgesico, ma soprattutto per curare i disturbi del sonno, l’ansia e l’inquietudine nervosa molto tempo prima che tali sintomi fossero identificati clinicamente come tipici dello stato depressivo. E di recente, grazie a numerose ricerche cliniche su vasta scala che ne hanno valutato le proprietà farmacologiche, l’iperico è tornato prepotentemente alla ribalta, confermando la propria efficacia nel trattamento delle depressioni in forma lieve e moderata. Questo libro, scritto da due eminenti psichiatri e da un famoso divulgatore, si propone dunque di descrivere le caratteristiche dell’iperico, le sue modalità di assunzione e soprattutto la sua azione, caratterizzata da notevoli vantaggi rispetto a quella degli antidepressivi comunemente usati (scarsi e lievi effetti collaterali, costo limitato e possibilità di acquisto senza ricetta medica); il tutto supportato da numerosi studi medici analiticamente esposti. Il risultato è un volume indispensabile (e unico in Italia) a tutti coloro che volessero conoscere in dettaglio questa cura “rivoluzionaria”, già diffusa all’estero (in Germania, per esempio, i prodotti a base di iperico costituiscono il 50 per cento del mercato degli antidepressivi) ma ancora pressoché ignorata nel nostro Paese.
Harold H. Bloomfield, psichiatra, si è laureato a Yale e da oltre venticinque anni si occupa del trattamento della depressione. È autore di vari saggi (tra cui TM-Trascendental Meditation, How to Survive the Loss of a Love? e How to Heal Depression) che hanno venduto sei milioni di copie in tutto il mondo.
Mikael Nordfors, psichiatra ricercatore presso la clinica universitaria Sahlgrehnska a Göteborg, in Svezia, è uno degli studiosi più attivi nelle sperimentazioni con l’iperico.
Peter McWilliams, scrittore e autore televisivo, ha scritto numerosi libri in collaborazione con Harold H. Bloomfield.
Introduzione
Nota su due parole largamente impiegate in questo libro
I. La depressione
- Che cos’è la depressione?
- Anne Hedonia
- La depressione trascurata
- Il trattamento della depressione
- Le difficoltà nel trattamento della depressione
II. L’iperico
- L’Hypericum perforatum
- L’iperico come medicina
III. L’iperico e la depressione
- Le novità positive
- Gli effetti collaterali dell’iperico
- Dosaggio dell’iperico
- I giovani, gli anziani e i malati
- Per chi è già in cura con gli antidepressivi tradizionali
- Come si ricava l’iperico da ricerca
- Iperico, piante e politica sanitaria
IV. Ricerche cliniche sui rapporti tra l’iperico e la depressione
- Descrizione scientifica dell’Hypericum perforatum
- Bibliografia
- Studi comparativi tra iperico e farmaci di sintesi
- Studi comparativi tra iperico e placebo
- Studi di monitoraggio del farmaco
- Studi farmacologici
- Altri studi
- Rassegne basate su criteri clinici
Indice