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Il Pallone del Tiranno – Storie di Calcio e Dittature

Il Pallone del Tiranno – Storie di Calcio e Dittature

Autore/i: Bungaro Franco; Governato Nello; Musi Giuliano; Santacana Carles

Editore: SEI – Società Editrice Internazionale

prima edizione, introduzione Darwin Pastorin, traduzione della parte IV di Laura Zenobi, collana: Sestante.

pp. 272, Torino

…”Quel fondo di fascismo che si annida dietro la filosofia del risultato è tipico di gente che divide il mondo in dominatori e dominati, in ricchi e poveri, in bianchi e neri, in vincitori e vinti…” (Jorge Valdano)

Il Novecento è il secolo del calcio: campionati nazionali, campionati del mondo, champions league.
Il Novecento è il secolo dei regimi totalitari: fascismo, nazismo, franchismo, stalinismo. Milioni di persone, l’intera società europea è coinvolta e travolta da questi grandi fenomeni, due volti della stessa realtà. Le tracce e le voci ambigue di quel passato prossimo risuonano inquietanti negli stadi di oggi. Questo libro racconta le vicende esemplari di alcuni protagonisti.
Matthias Sindelar, campione assoluto del Wunderteam, la “squadra delle meraviglie” austriaca che dominò in Europa negli anni ’30. Rifiutò la maglia della Nazionale tedesca, morì misteriosamente nella “camera a gas” della sua casa.
Árpád Weisz, geniale allenatore ungherese del Bologna che “tremare il mondo fa”. Ma era ebreo, e il calcio non lo salvò. In quella stessa squadra giocava Mario “Rino” Pagotto, che invece proprio nel calcio trovò un’ancora di salvataggio.
Alfredo Di Stefano, venuto dall’Argentina in Spagna per diventare, suo malgrado, l’uomo-immagine del Real Madrid e del franchismo.
Lo Spartak Mosca e i fratelli Starostin, passati attraverso tutta la parabola del comunismo sovietico, sotto l’ala del regime o esiliati in Siberia, sempre e comunque dalla parte del popolo.
Il volume narra quindi quattro storie, un’unica passione e un complesso quadro storico che viene così ricostruito tramite prospettive e toni diversi, sfociando spesso nel romanzesco che coinvolge e commuove.

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Introduzione di Darwin Pastorin

Parte I: Quattro storie d’ordinario fascismo

Le vite spezzate di Arpinati, Weisz, Fiorini e Pagotto di Giuliano Musi

Capitolo I: Leandro Arpinati: l’architetto dello sport fascista

  • Bologna: il laboratorio dello sport fascista
  • Leandro Arpinati: ideatore e costruttore della Bologna sportiva

Capitolo II: Árpád Weisz, genio e rivoluzione

  • Gli inizi come allenatore a Bologna
  • La vita in città
  • In fuga dalle persecuzioni
  • Si ricomincia a Dordrecht
  • Verso l’ultimo viaggio
  • Il tempo della memoria

Capitolo III: Dino Fiorini, il conte Spazzola

Capitolo IV: Mario “Rino” Pagotto: il campione nel lager

  • Dal pugilato al calcio
  • La vita a Bologna
  • Trionfo a Parigi
  • Dai campi di calcio ai campi di concentramento
  • Prima tappa: Hohenstein in Prussia
  • Da Hobenstein a Białystok
  • I campioni di Cernauti
  • Destinazione Sluzk in Bielorussia
  • Il ritorno a casa

Parte II: Vita e morte di Matthias Sindelar di Nello Governato

Parte III: L’unico modo per dire no

Per una storia del calcio in Unione Sovietica 1917/1991: Nikolai Starostin e lo Spartak di Mosca di Franco Bungaro

Capitolo I: Il calcio prima dello Spartak Mosca (marzo 1917)

  • Vagoni blindati
  • La vacca di Artem’ev
  • Il soccer nell’impero zarista a Pietrogrado e a Mosca (intorno all’anno 1900)
  • Krasnaia Presnia: Nikolai Starostin e la sua patria (1902)
  • Fuorilegge! Il calcio di strada (1910)
  • Il crogiolo dello Spartak (1913)
  • Nikolai Starostin e il piccolo Andrei: un piccolo passo in direzione dello Spartak
  • Le opportunità della NEP (1920)
  • Nemmeno a crepare! (1922)
  • L’antagonista (1923)
  • Il calcio al tempo della pianificazione staliniana (1928)

Capitolo II: Spartak Finalmente (1934)

  • La squadra del popolo
  • Capodanno 1936: tattica, professionismo e pubblici successi
  • Un festino in tempi di peste (1937)
  • Lavrentij Pavlovič Berija (1938)
  • Una semifinale unica al mondo (1939)
  • Punto di svolta (1940)
  • Lubianka (1942)

Capitolo III: Lo Spartak nel Gulag: andata e ritorno (1944-1954)

  • Giocare a calcio in un inferno di ghiaccio
  • Mi chiamo Stalin Vassili Stalin (1948)
  • Niente è eterno

Capitolo IV: Conclusioni (1954-1996)

Parte IV: Il “caso” Di Stefano: sport e politica nella Spagna franchista di Carles Santacana

  • La “freccia bionda” del calcio sudamericano
  • Lo sviluppo del calcio spagnolo e le etichette politiche
  • Di Stefano, oggetto della discordia
  • Tutta la forza della dittatura
  • Oltre le frontiere: Di Stefano e le Coppe Europee del Real Madrid

Una Stagione alla Mecca – Un Pellegrinaggio nel Cuore dell’Islam tra Identità e Disincanto

Una Stagione alla Mecca – Un Pellegrinaggio nel Cuore dell’Islam tra Identità e Disincanto

Titolo originale: Une saison à la Mecque. Récit de pèlerinage

Autore/i: Hammoudi Abdellah

Editore: Bompiani

con la consulenza di Paola Viviani, traduzione di Anna D’Elia.

pp. 332, Milano

“Il viaggio alla Mecca non è un viaggio.
È il compimento di un rito. So, tuttavia,
che il fatto di compiere un rito mi costringerà
a uscire dal mio io, che ho impiegato anni
a costruire, e a caro prezzo anche…”

Uno studioso arabo che da tempo insegna antropologia negli Stati Uniti decide di assolvere a uno dei doveri fondamentali della fede islamica: il pellegrinaggio alla mecca, inizia così un viaggio emozionante e sorprendente nel cuore del mondo islamico che gli fa a poco a poco scoprire sia la forza e le ragioni di una fede che da secoli lancia il suo richiamo e che non cessa di dividere il mondo, che l’immensa rete di interessi consumistici che ruotano attorno a questa esperienza rituale, un viaggio che è anche l’occasione per raccontare riti, costumi, curiosità di una religione che a noi è insieme vicina e lontana, restituendone, con estrema chiarezza, il vero significato anche per il lettore laico, che è invitato a compiere con l’autore, a sua volta, un cammino di comprensione avvincente, e, infine, un viaggio-pellegrinaggio in un’Arabia Saudita suadente, gelosa, per la resa dei conti con le proprie radici, il campo in cui si sfidano le scelte del laico e quelle dell’uomo religioso, lo scetticismo della ragione e l’obbedienza alla religione dei padri.

Abdellah Hammoudi ha insegnato dal 1972 al 1989 in Marocco. È professore di antropologia all’Università di Princeton, negli Stati Uniti, dal 1990 e dirige l’Istituto di studi transregionali nella stessa università. È autore di La victime et ses masques (Seuil, 1988) e di Master and Disciple: The Cultural Foundation of Maroccan Authoritarism (University of Chicago Press, 1997).

Nuove Storielle Ebraiche – Rabbini, Mercanti, Accattoni, Cantastorie, Sensali di Matrimonio

Nuove Storielle Ebraiche – Rabbini, Mercanti, Accattoni, Cantastorie, Sensali di Matrimonio

Autore/i: Autori vari

Editore: Rizzoli

terza edizione, introduzione, scelta e note cura di Ferruccio Fölkel, in copertina: Ilex Beller, Le danze del chassidim.

pp. 192, Milano

Una nuova raccolta di storielle ebraiche, poco meno di quattrocento: non solo un’approfondimento dell’umorismo yiddish nell’Europa orientale e centrale nella seconda metà del Settecento e nell’Ottocento, ma anche storielle nate di recente negli ambienti ebraici degli Stati Uniti, della Francia, della Germania, di Israele. Un’antologia di brevi racconti, parabole, proverbi, battute di spirito – i «Witz» tanto cari a Freud – si aggiunge alla prima, già accolta con grande interesse dal pubblico e dalla critica. È un mondo variopinto, ricco di personaggi surreali, sempre umanissimi, nel quale i cantastorie, gli accattoni, i sensali di matrimoni, i cantori della sinagoga si mescolano ai rabbini scettici e capziosi, ai banchieri sprofondati negli affari e tentati dai cibi proibiti, ai. maestri del Talmud che con una battuta irridono la stupidità dell’universo. Percorre queste nuove storielle, inedite in Italia, la saggezza amara di un nuovo Salomone: nulla cambia sotto il sole, sia che il Messia si faccia aspettare, sia che si decida finalmente a scendere fra noi.

Il Vangelo Secondo una Donna – Ieri e Oggi

Il Vangelo Secondo una Donna – Ieri e Oggi

Autore/i: Bonanate Mariapia

Editore: Edizioni Paoline

terza edizione, in copertina: «ragazza con turbante» Jan Vermeer (1632-1675) Mauritshuis.

pp. 272, Milano

È il Vangelo di Luca per la prima volta tutto al femminile. Protagoniste due donne, l’una di ieri, l’altra di oggi, che lo vivono tenendosi per mano, anche se duemila anni le separano. La prima è Myriam, delusa della propria esistenza di moglie e madre, che accetta l’invito di Gesù a seguirlo sulle strade della Galilea e vive una storia di amore infinito che la porterà ai piedi della croce. La seconda è una donna di oggi che, fortemente attratta da Cristo, cerca di leggere alla sua luce le tante fatiche del nostro tempo. Il filo che lega queste due persone è la tenerezza di Gesù verso le donne, alle quali affiderà il messaggio più importante: quello della Risurrezione.

Mariapia Bonanate è nata a Villeneuve (AO). Laureata in lettere all’Università di Torino, ha insegnato nelle Scuole secondarie per diversi anni. In seguito si è dedicata completamente al giornalismo. Attualmente è vicedirettore del settimanale nazionale Il nostro tempo. Ha svolto importanti inchieste sul mondo della donna e dell’emarginazione giovanile, sulla malattia mentale e sull’alcolismo, dove opera in prima persona. Sposata e madre di tre figli, vive e lavora a Torino.
Fra le sue opere ricordiamo: Luigi Pirandello, Torino 1972; Invito alla lettura di Mario Pomilio, Ed. Mursia, Milano 1977; Perchè il dolore nel mondo?, Edizioni Paoline, 1985; Il libro del bambino, Edizioni Paoline, 1989; Suore, Rizzoli, 1991, da cui il regista Dino Risi ha tratto il film Missione d’amore.

Vita Economica di Roma nel Medioevo

Vita Economica di Roma nel Medioevo

Autore/i: Mossa Giovanni; Baldassarri Maurizio

Editore: Edizioni Liber

prefazione degli autori.

pp. 228, nn tavole b/n fuori testo, Roma

Dalla prefazione:

«Il fattore-economia riveste una primaria importanza nella società moderna, essendo un pò la sua forza motrice. Naturalmente studiarne i vari elementi che compongono la sua particolare struttura, non può non significare un tuffo nel tempo. Poiché tutto ha radici in un «prima», l’indagine deve spingersi indietro, fino alle origini. L’economia è strettamente collegata con la storia degli uomini e dunque un’analisi del fenomeno è un’analisi dell’intero processo storico. È pur vero che, per più o meno lunghi periodi, sia per scarsa documentazione, sia per altre cause, lo studio è stato approssimativo o nullo, tuttavia a queste mancanze hanno posto – e pongono – rimedio le moderne ed accurate discipline di ricerca.
La reviviscenza degli studi economici praticamente ha inizio nel secolo XVI e prosegue, in crescendo, fino ad oggi. Se già nel passato si volgeva l’attenzione indietro, verso un dato periodo dai particolari attributi, oggi, con le tecniche a disposizione, questo avviene con maggior frequenza. Così, lentamente, una tessera dopo l’altra, si ricostruisce il vasto mosaico lasciatoci in retaggio da coloro che furono. Ed una tessera, dalle sfumature inconfondibili, riguarda la Città Eterna. È la fase-passaggio dal libero Comune Romano alla Signoria dei Pontefici, periodo travagliato ma non a causa di influssi esterni: tutta «farina del proprio sacco», come si suol dire.
Negli anni cui si riferisce il presente volume (1400-1607), maturano eventi non solo economicamente di rilievo, bensì di importanza civile, religiosa, politica.[…]»

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Prefazione

  • La città e la campagna
  • Gli ordinamenti del governo civico e l’ordinamento corporativo fra il 1200 e il 1600
  • Bancheroti e banchieri
  • Le monete e le Zecche romane
  • Le finanze del Comune di Roma nel quadro delle finanze statali
  • Il perpetuo dissesto delle finanze pontificie e la creazione dei Monti
  • Il Monte della Pietà di Roma
  • L’economia romana dopo il 1600

Bibliografia
Indice delle tavole

La Società di Massa – Analisi di Moderne Teorie Sociopolitiche

La Società di Massa – Analisi di Moderne Teorie Sociopolitiche

Autore/i: Mannucci Cesare

Editore: Edizioni di Comunità

avvertenza dell’autore.

pp. 256, Milano

Gli studi dedicati alla civiltà di massa e ai suol fenomeni (cultura di massa, comunicazioni di massa, psicologia dell’uomo-massa, e via dicendo) non mancano, ma in mezzo a una giungla di aneddoti, idiosincrasie, opinioni preconcette, brillantezze elzeviristiche, molto spesso si cerca invano di orientarsi.
A questo urgente bisogno di chiarezza viene incontro il libro di Cesare Mannucci, il primo che affronta tutti i concetti-chiave della materia – da quello originario di «massa» al più attuale, quello di «società di massa» – unendo al rigore e alla completezza della ricerca il pregio di un linguaggio accessibile anche al lettore non specialista.
Ripercorse le complesse vicende dell’idea di società di massa dal primo Ottocento ai nostri giorni, lo studio si sofferma sulla situazione americana d’oggi, per molti versi la più tipica.
Il discorso viene condotto da Mannucci confrontando tra loro le più aggiornate opere americane dedicate all’argomento. La conclusione di questa parte dell’indagine è che l’idea di società di massa, in tutte le sue contrastanti accezioni di destra e di sinistra, è un pericoloso focolaio di distorsione ideologica delle descrizioni delle società contemporanee. Quel che a taluni pare un concetto così moderno, così aderente alla realtà sociopolitica presente, si dimostra già un «relitto». Proprio per questo anche i tentativi di infondere nuovi contenuti nell’idea di società di massa – quelli compiuti, ad esempio, da un sociologo autorevole come Edward Shils o da un saggista influente come Daniel Bell – non riescono a mettere capo che alla prospettiva di una società meritocratica e tecnocratica, i cui tratti antidemocratici non dovrebbero più essere ignorati da nessuno.
È a questi tratti che l’autore rivolge la sua attenzione nella seconda parte del libro. Portando la sua analisi decisamente al di là dei limiti liberal-conservatori entro cui si dibattono Shils, Bell, Kornhauser e altri autori da lui esaminati, Mannucci discute del rapporto tra èlites e non-èlites nella società industriale avanzata. Richiamate ampiamente le importanti posizioni critiche di quel filone del pensiero sociopolitico democratico americano che conta tra i suoi esponenti studiosi come Herbert Marcuse e Barrington Moore, l’autore tratta il problema del posto del «cittadino comune» nell’era tecnologica, e apre nuove prospettive di indagine e riflessione sulle condizioni concrete per la sopravvivenza della libertà insieme all eguaglianza.
Numerosi studi, saggi e articoli di Cesare Mannucci sulla società contemporanea in America e in Italia sono apparsi in volumi collettivi e nelle riviste «Comunità», «Il Mondo», «Nord e Sud», «Tempo presente». Una particolare attenzione dedica da vari anni ai problemi della radiotelevisione. È autore del volume «Lo spettatore senza libertà» (Bari 1962).

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Avvertenza

1. Gli studi sulle comunicazioni di massa e il concetto di società di massa

2. Le origini storiche delle teorie sulla società  di massa

3. Il problema della validità scientifica delle teorie sulla società di massa

4. Le teorie critiche della società di massa e l’America

5. Massa ed élites

Bibliografia
Indice dei nomi

La Natura dell’Adolescenza

La Natura dell’Adolescenza

Titolo originale: The Nature of Adolescence

Autore/i: Coleman John C.

Editore: Società Editrice Il Mulino

cura e presentazione di Augusto Palmonari, prefazione dell’autore, traduzione di Rosaria Conte.

pp. 276, nn. figure b/n, Bologna

Negli studi sull’adolescenza i punti di riferimento teorico sono dati prevalentemente da due ipotesi esplicative, quella di ispirazione psicoanalitica, centrata sullo sviluppo psicosessuale dell’individuo e fondata sul lavoro clinico, e quella di ispirazione sociologica, che considera il comportamento dell’adolescente in relazione alle dinamiche del sistema sociale. Il libro di Coleman inizia proprio mettendo in luce i limiti di un’applicazione rigida di queste due posizioni teoriche e l’importanza degli studi empirici sui vari aspetti dello sviluppo e del cambiamento adolescenziale. Fra gli argomenti che approfondisce, Coleman dedica particolare attenzione ad alcune tematiche, quali lo sviluppo del concetto di sé e il rapporto con i coetanei e gli adulti, che gli consentono di evidenziare l’influenza reciproca dei fattori psicologici e sociali nei processi di sviluppo in atto nell’adolescenza. In questo senso, il libro di Coleman non è solo un buon testo introduttivo alla psicologia dell’adolescenza, ma anche uno studio critico, moderno e aggiornato, che pone le basi per nuove elaborazioni teoriche di cui si sente da tempo l’esigenza.

John C. Coleman insegna psicologia nel London Hospital Medical College.

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Presentazione di Augusto Palmonari
Prefazione

I. Posizioni teoriche a confronto
II. Sviluppo fisico
III. Pensiero e ragionamento
IV. Sviluppo del concetto di sé
V. Il ruolo dei genitori e di altri adulti
VI. L’amicizia e il gruppo dei pari
VII. La sessualità degli adolescenti
VIII. Le inquietudini dell’adolescenza e le forme di trattamento
IX. Conclusioni: un approccio teorico

Appendice: intervista
Riferimenti bibliografici
Indicazioni bibliografiche per ulteriori approfondimenti

Il Mondo dei Traci

Il Mondo dei Traci

Autore/i: Dragan Giuseppe Costantino

Editore: Atene

traduzione di Teresa Moriglioni Dragàn.

pp. 360, illustrazioni in bianco e nero, Roma

Con questo libro, Giuseppe Constantino Dragan, ha voluto accompagnare i suoi lettori fino alle sorgenti millenarie della nostra esistenza, nelle antichissime origini traciche. Con il desiderio di abbracciare tutta l’eredità lasciata dai millenni, l’autore non si è fermato alla culla carpato-danubiana ed a nord dei Balcani, dove arse la più pura fiamma della forza creativa originale del mondo tracio, ma, attratto dal fascino di Omero, incuriosito dalla tarda leggenda della fondazione di Roma, ha indugiato a volte di più sulla presenza dei Traci a Troia o lungo le rive del Tevere.
Penetrando nella oscurità dei millenni, osserviamo l’unità linguistica, etnica e culturale tracica nel secondo millennio a.C. i cui echi si trovano anche nei poemi omerici. Secondo quanto si può desumere dai risultati delle ricerche interdisciplinari condotte fino a questo momento, si calcola in genere che i popoli traci indo-europei si formarono alle soglie del secondo millennio a.C. e che la loro patria furono i Carpazi e il Danubio.
Una grande qualità del libro è costituita dalla ricchezza delle informazioni e dalle digressioni ben calcolate, che ne aumentano il grado di accessibilità.
Presentando questa bell’opera, siamo sinceramente convinti che Giuseppe Costantino Dragan apporta con essa un vantaggio al nostro lettore e che, leggendola, vi troveremo le forme e le idee da noi desiderate, quelle che corrispondono alle realtà storiche del mondo tracico ed agli orientamenti della storiografia romena attuale.
(Dumitru Berciu, Professore Universitario di Storia Antica)

L’Estetico, il Politico – Da Cobra all’Internazionale Situazionista 1948 / 1957

L’Estetico, il Politico – Da Cobra all’Internazionale Situazionista 1948 / 1957

Autore/i: Bandini Mirella

Editore: Edizioni Costa & Nolan

premessa alla prima edizione e alla seconda edizione dell’autrice.

pp. 416, nn. fotografie b/n e tavole a colori f.t., Roma

Una preziosa analisi dell’Internazionale Situazionista: la radice storica e teorica del Sessantotto europeo

In questo volume, pubblicato per la prima volta nel 1977 e oggi riproposto con alcuni aggiornamenti, Mirella Bandini ricostruisce le origini e l’evoluzione dell’l.S. presentando documenti e immagini difficilmente reperibili. Nata in Italia nel 1957 ad opera di alcuni intellettuali, in particolare di Guy Debord, l’I.S. rielaborò e diffuse i contenuti di quelle correnti artistiche che in essa confluirono. L’impegno sociopolitico dell’artista (Cobra), l’opposizione al funzionalismo (Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista), la destrutturazione del linguaggio e l’attenzione per il potenziale politico dei giovani (Internazionale Lettrista) furono alla base delle teorie del “superamento dell’arte” e della rivoluzione sociale. All’interno del movimento si configura così la polarità dell’estetico e del politico condotta dai suoi protagonisti, Debord, Jorn, Constant e Gallizio, nella lotta comune contro l’ideologia capitalista del valore-merce, e nella proposta di comportamenti liberi quali la “costruzione di situazioni”, il gioco, la dérive e la psicogeografia. Una polarità che tuttavia non fu possibile mantenere: Gallizio, Constant e Jorn uscirono dall’I.S., e nel 1961 la Conferenza di Goteborg sancì la preminenza del progetto rivoluzionario di Debord, che sarà il fondamento delle azioni politiche del Sessantotto.

Mirella Bandini storica e critica d’arte, già titolare della cattedra di Storia dell’arte presso l’Accademia Albertina di Torino, ha indirizzato le sue ricerche sul Surrealismo, l’Art Autre, il Lettrismo e Internazionale Situazionista.

I Dialoghi

I Dialoghi

Autore/i: Pasolini Pier Paolo

Editore: Editori Riuniti

prima edizione, a cura di Giovanni Falaschi, prefazione di Gian Carlo Ferretti, collana: I Grandissimi.

pp. 808, Roma

…L’universo orrendo della “nuova Preistoria”. Il nostro presente nel grande Pasolini corsaro degli anni sessanta…

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XI L’apprendistato del corsaro di Gian Carlo Ferretti

LV Nota ai testi di Giovanni Falaschi

LXXI Elenco dei testi usciti nella rubrica “Dialoghi con Pasolini” di “Vie Nuove”

LXXXI Elenco dei testi usciti nella rubrica “Il Caos” sul settimanale “Tempo”

LXXXIX Bibliografia

I dialoghi

Dialoghi con Pasolini

  • 1960
  • 1961
  • 1962
  • 1964
  • 1965

Il Caos

  • 1968
  • 1969
  • 1970

Appendice
Indice dei nomi

Verde Nilo

Verde Nilo

Autore/i: Brandi Cesare

Editore: Editori Riuniti

in copertina: Maschera funeraria di Tutankhamon, XIV secolo a.C. 18ª dinastia. Museo del Cairo.

pp. 168, Roma

Girando nel tempio di Luqsor, fra le enormi culatte delle colonne […] è impossibile individuare il «tema» trattato da questa architettura, in cui esterno ed interno non stanno nel rapporto di dimensioni proprie dell’immagine architettonica, ma promiscuamente l’interno è l’esterno e l’esterno è interno, indifferentemente, come per un albero, una palma o un macigno.
Fu allora che capii perché gli egiziani, forse primi e ultimi fra i popoli antichi, furono sensibili al paesaggio come luogo dove inserire le proprie costruzioni, come contenente che ha forma a sé o almeno definisce un determinato invaso d’aria e di luce. (Cesare Brandi)

Questo è forse il più bello, certo il più sorprendente e nuovo tra i libri di viaggio di Cesare Brandi. Non a caso, Verde Nilo è il suo titolo. «Perché l’Egitto, dice Brandi, non è un paese. L’Egitto è un fiume… e il Nilo è il fiume piú bello del mondo».
A differenza e all’opposto della Grecia, dice Brandi, l’Egitto con la sua civiltà e la sua arte è soprattutto paesaggio, una natura in cui le grandi opere della civiltà piú antica del Mediterraneo si inseriscono quasi scaturigini spontanee di una terra opulenta e aromatica. Astrazione e fisicità, geometria e irripetibilità del creato, pensiero dell’uomo e contingenze del suo ambiente, il dialogo degli opposti è l’essenza dell’Egitto. Forse è per questo, si chiede a un certo punto Brandi, che questa civiltà non ha generato, non ha avuto prosecuzioni oltre se stessa. Non c’è una lingua neo-egizia. E nella nostra civiltà, oltre l’astrologia le pratiche magiche e i flabelli le tiare gli obelischi del cattolicesimo romano, nulla è rimasto di una stupenda civiltà cui pure tante volte si è guardato come alla più antica e conturbante delle madri.
Brandi, ancora una volta in viaggio di lavoro, è in Egitto nei primi anni sessanta, all’inizio del nuovo Egitto di Nasser e della scoperta della modernità. Vede un immenso cantiere nel quale accanto alla sistemazione classica delle vestigia del passato spuntano le fondamenta dei progetti futuri e appena inaugurati: la diga di Assuan, i lavori lungo il Nilo, l’ammodernamento dei grandi musei. Un altro ciclo è iniziato, forse incongruo e un pò folle, come tutte le accelerazioni del moderno. Chissà, si interroga Brandi, se la mutazione degli equilibri naturali, con le grandi dighe e i nuovi progetti di irrigazione, produrrà davvero i risultati voluti, se la dissacrazione di ciò che appare eterno sarà prodiga di effetti. Certo qualcosa si è mosso, nell’altra riva del Mediterraneo. E ci saranno domani altri conflitti tra diversi, altre ondate di civiltà non comunicanti, altre Poitiers…

Intanto l’Egitto è la miseria e la vitalità di oggi, accanto al silenzio e alla ricchezza eterna dei millenni. Ramsete, Akhnaton e Nefertari, Bisanzio e il cristianesimo greco e copto, l’Islam delle moschee e delle convivenze di razze e religioni. Di fronte a una ricchezza così molteplice e proliferante solo l’occhio di un comparatista onnivoro e di un viaggiatore dagli orizzonti indefiniti come Brandi può mettere ordine, uscire dalla meraviglia attonita per leggere con l’occhio e la mente i monumenti famosi, la loro storia e il loro significato. Le piramidi a Luqsor, Karnak e la Nubia, Assuan e Philae, Abu Simbel e il convento di San Simeone, il Cairo, Abu Rudeis e Santa Caterina, ogni visita e ogni capitolo mostrano come anche la descrizione sia scienza, e parte essenziale di quella scienza maggiore che è la storia. Le doti di scrittore di Brandi non sono un di più per lo scienziato delle arti e delle civiltà. E questo libro non è solo un bellissimo libro, un grande esempio di scrittura. È momento di una riflessione, su noi stessi e su altri, lontani e mal noti, che oggi rivela la sua straordinaria preveggenza.

Cesare Brandi (Siena 1906-1988) fondatore e direttore dell’Istituto centrale del restauro, poi professore universitario, ha scritto importanti opere di estetica: Dialoghi della Pittura, della Poesia, della Scultura e dell’Architettura (1945-1957); di teoria della critica e del restauro, di storia dell’arte: Disegno della pittura italiana (1980); monografie d’arte e libri di viaggio. Gli Editori Riuniti hanno pubblicato Aria di Siena (1987), Città del deserto (1990²), Morandi (1990) e Viaggio nella Grecia antica (1990).

Cesare Brandi (Siena 1906-1988) fondatore e direttore dell’Istituto centrale del restauro, poi professore universitario, ha scritto importanti opere di estetica: Dialoghi della Pittura, della Poesia, della Scultura e dell’Architettura (1945-1957); di teoria della critica e del restauro, di storia dell’arte: Disegno della pittura italiana (1980); monografie d’arte e libri di viaggio. Gli Editori Riuniti hanno pubblicato Aria di Siena (1987), Città del deserto (1990²), Morandi (1990) e Viaggio nella Grecia antica (1990).

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Verde Nilo

Primo ingresso nell’Egitto

  • Arrivo al Nilo
  • Il cielo sulle piramidi
  • La mastaba di Ti e ancora le piramidi
  • Luqsor
  • Karnak
  • La tomba di Nefertari

Viaggio in Nubia

  • Assuan e l’obelisco incompiuto
  • Philae
  • Kalabscia
  • Dakka e Mehendi
  • Abu Simbel
  • La luce sulle sculture
  • I giubilei di Ramsete
  • I rilievi di Nefertari
  • Matrimonio nubiano
  • Ballana
  • Dallo sceicco Abdullah
  • Tramonto da Meha
  • Assuan
  • Il convento di San Simeone

Il Cairo

  • Ritorno al Cairo
  • Il giro delle moschee
  • Il Museo Nazionale
  • La barca solare di Cheops
  • Gita al Fayum

Escursione al Sinai

  • Abu Rudeis
  • Il convento di Santa Caterina
  • Avventura notturna nel deserto

Conclusione

Pagano e Cristiano – Vita e Mito di Costantino

Pagano e Cristiano – Vita e Mito di Costantino

Autore/i: Marcone Arnaldo

Editore: Editori Laterza

prima edizione, premessa dell’autore, in sovracoperta: Piero della Francesca «Sogno di Francesco» affresco tratto dal ciclo “Storie della Croce”, Arezzo.

pp. VIII-232, Roma

Pontefice massimo – e quindi ancora capo della religione di Stato romana – e allo stesso tempo primo imperatore cristiano che si presenta come delegato sulla terra dell’unico vero Dio. Sincero nella sua devozione alla nuova religione o abile e consumato politico sino a piegare la Chiesa stessa al suo disegno di potere? Il giudizio sull’opera di Costantino è sempre stato condizionato dall’estrema divergenza delle opinioni tra sostenitori e avversari, cristiani e pagani. Questa biografia mette a fuoco luci e ombre di una figura che, come poche altre, ha acceso la fantasia dei contemporanei e delle generazioni che sono seguite.

Arnaldo Marcone (Voghera, 1954) insegna Storia romana nell’Università di Udine. È uno specialista di storia tardo antica e di storia della storiografia moderna sul mondo antico. È autore di vari contributi nella Storia di Roma (Einaudi) e di un capitolo nella nuova edizione della Cambridge Ancient History (XIII, 1, Cambridge 1998) dedicato alla Tarda Antichità. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Storia dell’agricoltura romana (Roma 1997), Il mondo tardoantico. Antologia delle fonti (Carocci 2000); Democrazie antiche (Carocci 2002); e per i nostri, Costantino il Grande (2000).

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Premessa

I. Il tetrarca

1. Lo scenario
2. I testimoni
3. La tetrarchia
4. La giovinezza
5. La Grande Persecuzione
6. La proclamazione di Costantino
7. Massenzio
8. Una nuova dinastia
9. Preludio di guerra
10. Treviri
11. La fine delle persecuzioni

II. L’imperatore

1. Ponte Milvio
2. Una visione per una conversione
3. Roma 312
4. Milano 313
5. La transizione
6. Fede e politica
7. Privilegi per la Chiesa
8. Eretici
9. Imperatore unico
10. Appelli alla concordia religiosa

III. Il vescovo

1. Nicea
2. «Annus horribilis»
3. Atanasio
4. Le polemiche
5. Costantinopoli
6. Le riforme
7. L’ultima missione
8. «Divus»
9. La successione
10. Isapostolo
11. L’ideologia dell’imperatore tardoantico

IV. La fortuna

1. L’iconografia
2. Il Medioevo
3. L’età moderna

Bibliografia
Indice dei nomi
Indice dei luoghi

Nerone

Nerone

Titolo originale: Nero

Autore/i: Champlin Edward

Editore: Editori Laterza

prima edizione, traduzione di Mario Carpitella.

pp. 426, Roma

Champlin racconta Nerone: un imperatore consapevole di sé e del suo ruolo, un esteta spregiudicato dedito alla vita come a un’opera d’arte.

«Champlin rivela un Nerone artista della propria immagine, inventore del proprio mito. E da una vicenda grandiosa e orrenda emerge un lucido progetto per l’eternità.»
(Andrea Giardina)

La dubbia fama di Nerone si fonda su gesti stravaganti e scandalosi. Assassinò sua madre, uccise in un accesso di furia la moglie incinta, castrò e sposò un giovane liberto che gliela ricordava, calcò le scene nei panni di un eroe impazzito e di una partoriente, guidò un carro con dieci cavalli ai giochi olimpici, fu il probabile istigatore dell’incendio di Roma, trasformò i cristiani in torce per illuminare la notte.
Senza tentare di riabilitare il mostro storico, Champlin rintraccia i motivi che si celano dietro le sue gesta teatrali e ne rilegge le atrocità come la lucida performance di un attore dal formidabile senso della storia e del mito.
Un imperatore consapevole di sé e del suo ruolo, un esteta spregiudicato dedito alla vita come a un’opera d’arte.

Una stimolante “psicografia”. Nerone, dice Champlin, aveva forse scoperto l’arcano del potere: tutto è comunicazione, sotto la recita niente. (Maurizio Assalto, “Specchio”)

Nerone è un libro davvero originale, che non suggerisce orientamenti preventivi al lettore ma gli lascia il gusto di trovare da sé la risposta alla domanda: perché un mostro è così affascinante?
(Andrea Balbo, “L’Indice”)

Attraverso un’analisi accurata e sottile, Edward Champlin riesce a cogliere l’energia con cui Nerone ha plasmato la propria storia sui miti greci e romani. (Mary Beard, “London Review of Books”)

Nerone è una lettura eccellente, vivida ed emozionante. Un racconto suggestivo degli orrori e delle meraviglie del suo affascinante protagonista.
(Greg Woolf, “Times Literary Supplement”)

Potrete non amare di più Nerone dopo aver letto il racconto che ne fa Champlin, ma di sicuro lo capirete meglio di prima.
(Peter Jones, “Sunday Telegraph”)

Edward Champlin insegna Storia e letteratura antica ed è Cotsen Professor of Humanitiens alla Princeton University.

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1. Il re di ieri e di domani
2. Le storie e la storia
3. Ritratto dell’artista
4. La forza del mito
5. Fulgido Apollo
6. Saturnali
7. Un’unica casa
8. Trionfo

Epilogo
Nota sulle fonti
Note
Bibliografia
Ringraziamenti
Referenze iconografiche
Indice analitico

Sciamani Mistici e Dottori

Sciamani Mistici e Dottori

Titolo originale: Shamans, Mystics and Doctors

Autore/i: Kakar Sudhir

Editore: Pratiche Editrice

cura di Vincenzo Mingiardi, introduzione dell’autore, traduzione di Gloria Beltrani, in copertina: Kālī rappresentata come la grande saggezza Chinnamastā, che dà nuova vita con il sangue che zampilla dal suo collo reciso. Scuola di Kangra, ca. XVIII sec.

pp. 400, Parma

Questo libro propone una comparazione dei concetti di «salute mentale» e di «guarigione» nelle tradizioni culturali orientale e occidentale. È il risultato di tre anni di intenso lavoro sul campo – in India, fra dottori ayurvedici, hakim musulmani, curatori tantrici, guru dei vari movimenti mistici, sciamani… – a cui Sudhir Kakar, psicoanalista indiano di scuola freudiana, si è dedicato con la pazienza e la passione di chi è mosso insieme da una forte curiosità scientifica e da una «inconfessata simpatia» per le teorie e i metodi di «cura dell’anima» indiani. I molteplici sistemi di cura della malattia mentale e i diversi casi di guarigione osservati a distanza ravvicinata, e raccontati poi in queste pagine con straordinaria partecipazione e vivacità, sono ricondotti puntualmente da Kakar alla diversità delle tradizioni culturali dell’India. Ma se un tale criterio di relatività culturale lo aiuta a comprendere i singoli fenomeni, e a spiegarli, l’ampiezza del quadro di riferimento teorico fornitogli dalla psicoanalisi gli permette di cogliere una specie di universalità psicologica sotto tante differenti manifestazioni della malattia, della terapia e della guarigione.
Di fronte a questa scoperta, emozionante e carica di possibili conseguenze teoriche, Kakar sospende però il giudizio, quasi impedito, si direbbe, dall’ambivalenza insita nel suo essere al tempo stesso indiano e psicoanalista. «Invece di sentirmi a disagio – scrive – per non aver risolto le contraddizioni e non aver “trattato” l’ambivalenza, ho cercato piuttosto di gustare le differenze culturali e di godere nel frattempo nel riconoscere i problemi umani universali. Forse, dopotutto, non sono che un indù, che tradizionalmente non ricerca la sintesi degli opposti, ma si contenta mantenere inalterato ciascuno dei due termini».

Sudhir Kakar ha studiato in India, negli Stati Uniti, nella Germania occidentale e in Austria. È psicoanalista, fellow anziano del Centro per lo studio delle società in via di sviluppo e autore di molti libri. Vive a Nuova Delhi.

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Introduzione

PARTE I. TRADIZIONI LOCALI E POPOLARI

  • Sapienza spirituale e forza spirituale
  • Il Signore del Mondo degli Spiriti
  • Altri sciamani

PARTE II. TRADIZIONI MISTICHE

  • La Via dei Santi
  • Il tantra e la guarigione tantrica
  • Brezze rinfrescanti: il culto di Mātājī

PARTE III. TRADIZIONI MEDICHE

  • Medicina e psichiatria in India: prospettive culturali e teoriche sull’Ayurveda
  • Il bravo dottore di Jhāṛsetli
  • Epilogo: cura e cultura

Note

Interpretare la Scrittura – La Personalità, il Carattere e le Attitudini di Noi Stessi e degli Atri Attraverso la Grafologia

Interpretare la Scrittura – La Personalità, il Carattere e le Attitudini di Noi Stessi e degli Atri Attraverso la Grafologia

Titolo originale: Graphology

Autore/i: Nezos Renna

Editore: Armenia Editore

ringraziamenti, glossario e introduzione dell’autore, traduzione di Enzo Acampora.

pp. 352, nn. illustrazioni b/n, Milano

La grafologia sostiene che dalla grafia di una persona (e, cioè, dal modo in cui le lettere sono tracciate, spaziate e assiemate, dalla velocità, dalla forza, dalla pressione e dal tratto più o meno marcato con cui sono scritte) si possono apprendere molti elementi al riguardo di chi scrive, del suo carattere, della sua personalità, delle sue condizioni emotive. È per questo che la grafologia sta trovando sempre più estesa applicazione nella psicologia medica e nella selezione del personale; ma si rivela altrettanto utile per conoscere meglio se stessi e gli altri.
Questo è un libro che mette questa nuova scienza a disposizione di un pubblico più vasto, comprendendo sia coloro che s’interessano  di questa materia a livello professionale, sia il lettore che semplicemente voglia saperne di più.
I professionisti lo troveranno di ineguagliabile utilità, chi, invece, lo leggerà a semplice scopo d’interesse personale, otterrà da questo volume un notevole aiuto percepire meglio la natura umana e il comportamento di chi gli è vicino.

Renna Nezos è nata in Grecia ed ha studiato presso l’Istituto Nazionale per la Ricerca Grafologica di Londra (dove attualmente insegna) ed è socio fondatore del British Institute of Graphologists.

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Ringraziamenti
Glossario

Parte I – La Grafologia

1. Introduzione

2. Storia della grafologia

3. Le leggi dello scrivere

4. Sistemi di grafologia

5. I segni

  • La disposizione
  • La dimensione
  • La pressione
  • La forma
  • La velocità
  • La continuità
  • La direzione
  • Segni particolari
  • Segni d’insincerità
  • Segni patologici

6. L’interpretazione dei segni

Parte II – La Psicologia

7. Introduzione ai segni

8. Sistemi di psicologia applicati alla grafologia

9. I diversi sistemi

Esempi di scritture
Bibliografia

Mechèle De Cole – Un Povero Cristo di San Biase

Mechèle De Cole – Un Povero Cristo di San Biase

Autore/i: Tanno Michele

Editore: Palladino Editore

presentazione e introduzione dell’autore, in copertina: «Nicola Tarallo» fotografia di Tony Vaccaro, Bonefro 1946.

pp. 216, nn. fotografie b/n, Campobasso

La povertà d’un tempo nei nostri paesi, le condizioni disumane e i conseguenti tormenti di persone, in particolare psichicamente labili, oggetto continuo di cinica e crudele derisione, vengono rilevate con un verismo coinvolgente. Quando si leggono queste pagine viene in mente che l’inferno è sulla Terra.
(Amedeo Santarelli)

Mechèle de Cole è uno dei tanti sconosciuti girovaghi molisani, con la fortuna di aver trovato chi lo ha sottratto all’eterno cono d’ombra.
(Giuliana Bagnoli)

Mai superficiale e mai scontato, questo libro è fra quelli da suggerire agli amici, perché raro, piacevole, formativo, inquietante. Fuori dalla vanità, dalle forme, dal convenzionalismo, dallo sfarzo.
(Vincenzo di Sabato)

Michele Tanno, nato a San Biase (Campobasso) e laureato in Scienze Agrarie, è studioso della civiltà contadina molisana non che fondatore dell’Arca Sannita, associazione occupata al recupero, salvaguardia e valorizzazione dei semi, frutti e piante a rischio d’estinzione nel Molise e nel Sannio.

Dal 2004 insegna Storia dell’Agricoltura molisana all’Università della Terza Età di Campobasso.
È autore, coautore e curatore dei seguenti libri:

Vite e Vino nel Molise, Campobasso, Editrice Lampo, 1997.
La Tavola dei Sapori, Campobasso, Tipolitografia Foto Lampo, 2000.
La Tavola molisana dei Sapori, Campobasso, Editrice Emme, 2001.
San Biase. Il barone e i contadini, Ferrazzano, Edizioni Enne, 2005.
Grano e civiltà rurale del Molise, Campobasso, Editrice Emme, 2006.
Tintilia del Molise, Campobasso, Tipolitografia Foto Lampo, 2007.
Di terra in terra, parte propedeutica al volume Correnti migratorie di San Biase di Giuliana Bagnoli, Sant’ Agapito, Editrice Grafica Isernina, 2011.
Cammino della Perdonanza, diario inedito, classificato al 1° posto del concorso “Premio Letterario il viaggio come momento di scoperta e di riflessione”, Matrice,
19 settembre 2013.
Il germoplasma frutticolo e viticolo del Molise e del Friuli, a cura dell’SPRA, La Pieve Poligrafica Editore, Villa Vermucchio (Rimini), 2014.
Frutti antichi del Molise, Palladino Editore, 2014.

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Presentazione

Introduzione

  • Michele e la famiglia Massemille
  • Paesi più frequentati da Michele
  • Limosano: nuova patria di Michele
  • Appendice epistolare

La Dimensione Onto-Psicosomatica – Nuovi Orizzonti nella Psicoterapia

La Dimensione Onto-Psicosomatica – Nuovi Orizzonti nella Psicoterapia

Autore/i: Facchini Francesco

Editore: Armando Editore

premessa dell’autore.

pp. 144, Roma

Le persone che soffrono di nevrosi, presentano spesso sintomi psicosomatici correlati ad un quadro clinico più complessivo e non isolati. Mentre le tecniche psicoterapeutiche sono tante quante le scuole di pensiero che le esprimono, l’inquadramento metodologico integrato proposto dall’autore si presenta come un’innovazione operativa, poiché viene postulata la presenza di una struttura profonda chiamata Sé-ontologico (OntoSé), distinto dal Sé mentale della psicologia tradizionale, il quale influisce notevolmente sul mantenimento della salute e sullo svolgimento del programma di vita. In base alle ultime scoperte confermative della fisica quantistica e delle neuroscienze, il paziente psicosomatico non può più essere compreso nella sola dimensione mente-corpo, la quale non esprime del tutto la dimensione originaria dell’Essere che è ontologica. Pertanto sia la definizione del paziente stesso, sia le modalità di cura, devono conseguentemente cambiare. Il testo fonde originalmente psicologia, scienza e filosofia, fornendo una nuova ed illuminante interpretazione delle cause originanti i disturbi, all’interno della dinamica esistenziale e del triplice rapporto fra OntoSé, mente e corpo, le componenti che costituiscono l’Essere e che debbono integrarsi con equilibrio in ogni persona.

Francesco Facchini, psicologo-psicoterapeuta accreditato in psicologia clinica, è specializzato in medicina psicosomatica, ipnosi clinica, tecniche cognitivo-comportamentali ed umanistico-esistenziali. In qualità di ricercatore umanistico, studia le le relazioni esistenti fra nevrosi fobico-ossessive-isteroidi su base esistenziale ed i contenuti di natura psicofilosofica presenti nelle tematiche dei pazienti. Pirobata, è autore di varie pubblicazioni di psicologia applicata, fra le quali due studi sulla dimensione metafisica: L’ombra venuta dall’ignoto (Napoli 2003) e La filosofia dei maestri spirituali (Brescia 2003). Nella stessa collana, di Armando ricordiamo: Psicologia Quantica. Le dimensioni dell’essere (2005).

Gesù – Una Biografia Rivoluzionaria

Gesù – Una Biografia Rivoluzionaria

Titolo originale: Jesus. A. Revolutionary Biography

Autore/i: Crossan Dominic John

Editore: Ponte alle Grazie

nota del traduttore, prologo dell’autore, traduzione di Brunella Casalini, in copertina: «Flagellazione» basso rilievo marmoreo.

pp. 248, 1 fotografia b/n, Firenze

Il Gesù storico era un contadino ebreo cinico. Il suo villaggio contadino era abbastanza vicino ad una città greco-romana come Sefori per cui è possibile e probabile che egli abbia visto e conosciuto il cinismo. La sua opera, comunque, si svolgeva nei villaggi della bassa Galilea. In forma implicita per lui ed esplicita per i suoi seguaci, la sua strategia combinava l’attività di libera guarigione ed il mangiare comune, un egualitarismo economico e religioso che negava contemporaneamente sia la normalità gerarchica e patriarcale della religione ebraica sia quella del potere romano.
In questo libro John Dominic Crossan offre una lettura della vita e del messaggio di Gesù in aperto contrasto con quella tradizionale, tramandataci dal Nuovo Testamento. Nelle Scritture di Luca, Marco, Giovanni e Matteo, Crossan vede infatti la costruzione di un mito da parte di alcuni seguaci che «avevano già deciso l’importanza trascendentale del Cristo adulto», mito che deve pertanto essere sottoposto a verifica storica. Tutto il racconto della nascita di Gesù, a partire dalla sua discendenza da David fino ad arrivare a quello che i cristiani venerano come il dogma della verginità della Madonna, sarebbe, secondo l’Autore, steso a posteriori. La sostanziale revisione-innovazione della biografia di Gesù proposta in questo testo viene condotta su tre piani di analisi distinti ma tenuti in stretta relazione fra loro: l’indagine antropologica come mezzo di raffronto fra usi, costumi e tradizioni di popoli diversi; l’attenta ricostruzione della storia del Mediterraneo greco-romano nel primo quarto del I secolo; la lettura testuale estesa al di là dei quattro Vangeli canonici agli apocrifi, come il Vangelo e quello di Tommaso.
La figura del Gesù storico delineata da Crossan richiama quella di un filosofo socratico ebreo, animato da ideali di radicale egualitarismo politico e religioso. Gesù è rivoluzionario per la sua aperta sfida alle gerarchie di potere e di classe, alle discriminazioni al genere e di status della società giudaica del suo tempo. L’importanza e l’originalità di Gesù. Una biografia rivoluzionaria, non sta solo nell’offrire una versione inedita e radicalmente innovativa della vita e dell’operato di Cristo. Il libro, che si muove con agilità fra curiose e in parte sconosciute citazioni documentali tratte da testi antichi e rinvii a «libri-culto» del nostro tempo, costituisce anche una sorta di esercitazione seminariale che insegna a leggere e ad interpretare un patrimonio di tradizioni culturali e di testimonianze su cui esse si fondano.

John Dominic Crossan è Professore di Studi biblici all’Università DePaul di Chicago, e direttore del «Jesus Seminar», gruppo di studio sull’autenticità dei detti di Gesù. È autore di numerosi libri di argomento religioso, come The Historical Jesuse The Cross that Spoke che hanno suscitato un ampio dibattito fra gli studiosi.

Le Origini della Banca Mondiale – Una Deriva Conservatrice

Le Origini della Banca Mondiale – Una Deriva Conservatrice

Autore/i: Alacevich Michele

Editore: Bruno Mondadori Editori

ringraziamenti e introduzione dell’autore.

pp. 266, Milano

«Maledizione, Lauch! Non possiamo perdere tempo con l’istruzione e la salute. Siamo una banca!»
(Robert L. Garner, vicepresidente della Banca Mondiale, 1951)

Luglio 1949: la Banca Mondiale invia la sua prima General Mission in un paese in via di sviluppo, la Colombia. A guidarla e Lauchlin Currie, ex.consigliere economico di Franklin D. Roosevelt. Le speranze riposte nella missione, la più ambiziosa mai intrapresa, sono tante, l’obiettivo di vasto respiro: «un programma di sviluppo finalizzato a far crescere il livello di vita della popolazione colombiana». Settembre 1952: allontanato dalla Banca Mondiale, Lauchlin Currie prosegue la sua missione come consulente del governo colombiano; l’Economic Department, luogo di elaborazione e di discussione della politica economica della Banca, viene improvvisamente chiuso e i suoi membri dispersi in altri uffici; il vicepresidente dell’istituzione, uomo di Wall Street, dichiara che «la Banca non è il posto per lo sviluppo di ampi studi o politiche economiche». Nel breve lasso di tempo intercorso tra questi due episodi chiave dei primi anni di vita della Banca Mondiale si delineano i principi di fondo della sua politica economica: non un’agenzia per lo sviluppo, ma una banca, un istituto di credito finanziariamente solido. Gli obiettivi sociali vengono accantonati. Divisa da sempre fra tendenze conservatrici e spinte progressiste, la storia della Banca Mondiale sembra snodarsi sul filo di questa dialettica incessante. Basandosi su materiali d’archivio finora mai utilizzati, il libro di Michele Alacevich getta una nuova luce su questa storia, fornendo al lettore le chiavi per comprenderne le vicende attuali.

Michele Alacevich, storico economico, svolge attività di ricerca presso l’Università di Palermo. Si occupa di storia dello sviluppo economico, di storia delle relazioni economiche internazionali e di economia dello sviluppo. È consulente degli Archivi della Banca Mondiale.

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Ringraziamenti
Introduzione

1. I primi passi di un’istituzione: alla ricerca di una letteratura utile

  • Introduzione
  • Il quadro storico
  • L’individuazione di una cornice analitica
  • La Banca Mondiale come soggetto storico e come oggetto d’indagine storica

2. La Banca Internazionale e la questione dello sviluppo: la missione Currie del 1949

  • Dalla ricostruzione allo sviluppo
  • La collaborazione tra Lauchlin Currie e la Banca
  • L’evoluzione dei rapporti tra Currie e la Banca Mondiale

3. Le “convergenze parallele”: l’economia dello sviluppo in teoria e in pratica

  • Differenti approcci allo sviluppo economico: sviluppo equilibrato vs. sviluppo non equilibrato
  • Differenti approcci allo sviluppo economico: prestiti legati al programma vs. prestiti legati al progetto
  • Il riverbero dei dibattiti sullo sviluppo all’interno della IBRD
  • Sul contrasto tra Currie e Hirschman (I): le politiche monetarie e di bilancio
  • Sul contrasto tra Currie e Hirschman (II): la questione dell’acciaio in Colombia all’indomani della seconda guerra mondiale
  • Le mutevoli alleanze tra i protagonisti dell’economic advising in Colombia
  • Una lettura sociologica del dibattito interno all’economia dello sviluppo

4. La formazione della politica economica della Banca

  • Il piano di recupero urbano per la città di Barranquilla
  • I prestiti per la costruzione di abitazioni
  • Discussioni interne alla Banca: impact loans e social loans
  • L’inossidabile predilezione della Banca per i “prestiti direttamente produttivi”
  • Fine della stagione dei dibattiti: attraverso la linea d’ombra

Conclusioni
Bibliografia
Indice dei nomi

Cheyenne in Guerra

Cheyenne in Guerra

Titolo originale: The Fighting Cheyennes

Autore/i: Grinnell Bird George

Editore: U. Mursia Editore

prima edizione, prefazione dell’autore, introduzione di Stanley Vestal, Norman – Oklahoma, traduzione dall’americano di Fulvio Bernardinis e Gioia Re, collana Storia e Documenti n° 133.

pp. 466, 15 foto e 11 cartine b/n f.t., Milano

Il volume ripercorre la storia delle guerre della più bellicosa tra le tribù degli indiani delle pianure: quegli eventi compresi tra il 1838 (la battaglia sul Wolf Creek) e il 1879 (la rivolta di Fort Robinson) che costituiscono uno dei grandi capitoli della storia americana. Quasi costantemente in guerra con i vicini, gente fiera, caparbia e ostinata, gli Cheyenne cessarono i propri vagabondaggi tribali prima del 1880; da allora sono stati confinati in due riserve: una in Oklahoma, l’altra in Montana. E quando iniziarono i primi contrasti con i bianchi, alcuni dei loro uomini più vecchi e saggi si prodigarono sinceramente per preservare la pace; ma invano.
George Bird Grinnell, che conosceva molto bene gli Cheyenne, qui si sforza di presentare acriticamente e senza formulare giudizi di valore i racconti degli avvenimenti sia da parte degli indiani sia da parte dei bianchi; e tra i primi trovò che i capi erano uomini d’onore, sinceri, onesti e prudenti nelle loro affermazioni. Da queste pagine emerge con estrema chiarezza come gli Cheyenne si trovassero a combattere il più insidioso dei loro nemici: l’incapacità dell’uomo bianco di capire il loro stile di vita e la loro disponibilità alla convivenza pacifica.

George Bird Grinnell (1849-1938) è autore di ventotto volumi in gran parte dedicati alla storia e alla vita delle tribù indiane; come naturalista accompagnò la spedizione del generale George Amstrong Custer nelle Black Hills (1874). Per quasi sessant’anni si occupò degli indiani delle pianure, arrivando a godere della loro fiducia e del rispetto dei capi.

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Introduzione di Stanley Vestal
Prefazione

  • Gli Cheyenne
  • Vite di guerrieri
  • Una battaglia contro i Crow
  • Guerre con i Kiowa e i Comanche
  • La battaglia sul Wolf Creek (1838)
  • La pace con i Kiowa (1840)
  • Le guerre con i Pawnee
  • Quando i Potawatomi aiutarono i Kit’ka hah ki (1853)
  • Prima delle guerre
  • La campagna Summer (1857)
  • Oro in Colorado (1858-1863)
  • Provocazioni contro gli indiani (1864)
  • Prima di Sand Creek (1864)
  • Razzie lungo il Platte
  • La spedizione al Powder River (1865)
  • La battaglia di Platte Bridge (1865)
  • Fort Phil Kearny (1866)
  • La campagna Hancock (1867)
  • Il trattato di Medicine Lodge (1867)
  • La battaglia di Beecher Island (1868)
  • La battaglia di Washita (1868)
  • La battaglia di Summit Springs (1869)
  • La battaglia di Adobe Walls (1874)
  • La battaglia di Crook al Rosebud (1876)
  • La battaglia di Custer (1876)
  • La cattura del villaggio di Dull Knife (1876)
  • La resa della banda di Two Moon (1877)
  • Little Wolf e Dull Knife (1876-1879)
  • La rivolta di Fort Robinson (1879)
  • Scout per i soldati (1878-1890)