Libri dalla categoria Spiritualità
In Nome di Dio – La Morte di Papa Luciani
Titolo originale: In God’s name
Autore/i: Yallop David
Editore: Tullio Pironti Editore
prefazione dell’autore, traduzione italiana di Carmen Micillo e Enzo Micillo.
pp. 342, 66 fotografie b/n, Napoli
Nella notte tra il 28 e il 29 settembre del 1978, Giovanni Paolo I, Albino Luciani, moriva appena trentatré giorni dopo la sua elezione a Papa. La causa della morte: infarto del miocardio, come fu annunziato dal Vaticano alla stampa mondiale. I dubbi, i sospetti su questa morte improvvisa furono subito liquidati come dicerie. David Yallop, cominciò la sua indagine a proposito di questa morte su richiesta di alcuni personaggi residenti nella Città del Vaticano, turbati dal fatto che erano state tenute nascoste alcune delle circostanze in cui era avvenuta la scoperta del corpo del Papa. Tre anni di intense ricerche hanno permesso a Yallop di scoprire – come aveva già fatto Albino Luciani – che esisteva in Vaticano una catena di corruzione che legava tra loro importanti prelati, banchieri, esponenti dell’alta finanza. Papa Luciani, sostiene Yallop, aveva deciso di fare piazza pulita, di eliminare questo torbido intreccio. Di qui l’idea del complotto che ne avrebbe provocato la morte.
David Anthony Yallop (Londra, 27 gennaio 1937 – Londra, 31 agosto 2018) è stato un saggista britannico, agnostico, specializzato soprattutto in saggi attinenti a crimini insoluti e a misteri non ancora svelati.
Ha collaborato, soprattutto negli anni 1970, con la BBC.
Samaṇ Suttaṁ – Il Canone del Jainismo la più Antica Dottrina della Non-Violenza
Titolo originale: Samaṇ Suttaṁ
Autore/i: Anonimo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
a cura di Śrī Jinendra Varṇi e Sagarmal Jain, edizione italiana a cura di Claudia Pastorino e Claudio Lamparelli, premessa di Claudia Pastorino, nota di Radhakrishna Bajaj per l’editore indiano, in sovraccoperta: Pratika, il simbolo della fede jainista.
pp. 192, Milano
«Uccidere un essere vivente è come uccidere se stessi; provare compassione per un essere vivente è come provarla per se stessi. Chi desidera il proprio bene, dovrebbe evitare di causare qualsiasi danno a un essere vivente.»
Per la prima volta viene pubblicata in italiano una raccolta di testi canonici di una religione indiana tra le meno conosciute, ma che conserva tratti dottrinali e pratiche ascetiche di grande originalità: il Jainismo.
Finora non era stato possibile offrire un libro del genere sia alle comunità jainiste sparse nel mondo sia alla curiosità degli occidentali a causa delle divisioni esistenti fra le principali sette del Jainismo, che utilizzavano canoni differenti. Infine, grazie all’iniziativa di uno studioso indiano, Vinobaji, fortemente influenzato dal pensiero e dall’opera di Gandhi, fu preparata una prima raccolta di testi poi sottoposta alla revisione e all’approvazione di un’assemblea di monaci di tutte le sette. Nacque così nel 1975 una prima versione in pracrito che nel 1993 fu tradotta in inglese e oggi, di quest’ultima, viene proposta la traduzione italiana.
L’opera, suddivisa in versetti sul modello del Dhammapada, rappresenta una sintesi dei principi e dei precetti della religione jainista, che fu una delle concorrenti del Buddhismo. La via indicata dai suoi grandi maestri, Vardhamāna Mahāvīra e gli altri Tīrthaṅkara («i costruttori del guado»), è quella di un rigoroso ascetismo volto a separare l’anima immortale dal corpo e dalla materia, dalle passioni e dalle illusioni, che ci tengono incatenati a questa dolorosa esistenza terrena. Ignorando del tutto, come il Buddhismo, l’esistenza di un Dio, il Jainismo ritiene che l’uomo possa raggiungere da solo quella «vetta dell’universo» dove godrà di una libertà e di una beatitudine infinite.
Poiché tutti gli esseri viventi, più o meno evoluti, sono dotati di un’anima, il Jaina deve fare molta attenzione – per non procurarsi altro karma negativo – a non ferire nessuna creatura, nemmeno un insetto o una pianta. E una simile attenzione fa di questa religione la più rispettosa della vita, in linea con il più spinto ecologismo moderno. La non-violenza del Jainismo, basata sul riconoscimento del legame di parentela che unisce tutti gli esseri viventi, si estende fino al campo del pensiero, giungendo a negare che qualsiasi affermazione possa assurgere al ruolo di verità assoluta. Da qui l’idea, anch’essa estremamente moderna, che di ogni cosa sia possibile fare affermazioni contraddittorie a seconda del punto di vista e che la conoscenza umana resterà sempre — finché non si raggiungerà l’onniscienza dei «liberati» — parziale e relativa.
Premessa di Claudia Pastorino
Nota dell’editore indiano
Lettera a Vinobaji da parte dei monaci
Risposta di Vinobaji
Introduzione
Parte prima
LA FONTE DELL’ILLUMINAZIONE
- 1 Precetti su ciò che è benefico
- 2 Precetti sugli insegnamenti del Jina
- 3 Precetti sull’Ordine religioso
- 4 Precetti sull’esposizione delle scritture
- 5 Precetti sul ciclo della trasmigrazione
- 6 Precetti sui karma
- 7 Precetti sulla falsa fede
- 8 Precetti sulla rinuncia agli attaccamenti
- 9 Precetti sulla religione
- 10 Precetti sull’autodominio
- 11 Precetti sulla non-possessività
- 12 Precetti sulla non-violenza
- 13 Precetti sulla vigilanza
- 14 Precetti sull’educazione
- 15 Precetti sull’anima
Parte seconda
LA VIA DELLA LIBERAZIONE
- 16 Precetti sulla via della liberazione
- 17 Precetti sui «tre gioielli»
- 18 Precetti sulla retta fede
- 19 Precetti sulla retta conoscenza
- 20 Precetti sulla retta condotta
- 21 Precetti sulla realizzazione spirituale
- 22 Precetti sulle due vie della religione
- 23 Precetti sulla religione dei laici
- 24 Precetti sulla religione dei monaci
- 25 Precetti sui voti
- 26 Precetti sull’attenzione e sull’autocontrollo
- 27 Precetti sui doveri obbligatori
- 28 Precetti sulla penitenza
- 29 Precetti sulla meditazione
- 30 Precetti sulla riflessione
- 31 Precetti sui colori dell’anima
- 32 Precetti sul progresso spirituale
- 33 Precetti sulla morte serena
Parte terza
LA METAFISICA
- 34 Precetti sulle verità fondamentali
- 35 Precetti sulle sostanze
- 36 Precetti sull’universo
Parte quarta
LA TEORIA JAINISTA DELLA RELATIVITÀ CONOSCITIVA
- 37 Precetti sul non-assolutismo
- 38 Precetti sulla conoscenza valida
- 39 Precetti sui punti di vista
- 40 Il Syādvāda e la Saptabhaṅgī
- 41 Precetti sulla riconciliazione
- 42 Precetti sull’interpretazione
- 43 Conclusione
- 44 Inno a Mahāvīra
Note a cura di Claudio Lamparelli
Glossario
Ramakrishna e i Suoi Discepoli
La biografia della più grande figura spirituale indiana dalla penna di un famoso scrittore divenuto suo discepolo
Autore/i: Isherwood Christopher
Editore: Edizioni Corbaccio
traduzione dall’inglese di Igor Legati, titolo originale: Ramakrishna and his Disciples, in copertina: ritratto fotografico di Ramakrishna.
pp. 368, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, Milano
«Questa è la storia di un fenomeno…
Un fenomeno è spesso straordinario e misterioso e Ramakrishna era straordinario e misterioso soprattutto per coloro che erano teoricamente i più indicati a comprenderlo meglio.
Un fenomeno è sempre un fatto, un oggetto dell’esperienza, ed è così che cercherò di avvicinarmi a quest’uomo.»
« …Quanto a me sarei disonesto a dichiararmi imparziale perché anch’io sono un devoto di Ramakrishna. Infatti credo, o perlomeno sono molto propenso a credere, che Ramakrishna fosse ciò che i suoi discepoli sostenevano, Ovvero un’incarnazione di Dio sulla terra. Tuttavia non ho scritto questo libro per i credenti, bensì per i lettori che non temono di scoprire il meraviglioso, dovunque sia e che sono sempre disposti a riconoscere un nuovo fenomeno… Lasciate cadere totalmente le categorie sacro-profano, sano-insano, saggio-folle, puro-impuro, positivo-negativo, utile-inutile. Durante la lettura ditevi semplicemente: “Anche questo è umanamente possibile”. Poi, se vi pare il caso, pensate alle implicazioni di questa eventualità per il resto del genere umano.» Con queste parole Christopher Isherwood introduce Ramakrishna, il soggetto della sua biografia. Celebre santo indiano (1836-1889), passò quasi tutta la sua vita di adulto meditando e insegnando in un tempio sulle rive del Gange, alle porte di Calcutta.
Mentre era in vita fu noto a un numero limitato di persone ma i suoi discepoli diffusero enormemente il suo messaggio all’inizio del secolo.
Isherwood ce ne racconta la vita e l’insegnamento in modo accattivante e accessibile, attraverso documenti e opere lasciate da Ramakrishna stesso, offrendo quindi al lettore un quadro chiaro e ben delineato della figura e del ruolo di uno dei grandi protagonisti del rinnovamento spirituale dell’induismo.
Christopher Isherwood (1904-1986), scrittore inglese naturalizzato statunitense, fu grande amico e collaboratore di W.H. Auden. Arrivato negli Stati Uniti si convertì al misticismo orientale e si dedicò allo studio di Ramakrishna. Collaborò inoltre alla traduzione del Bhagavadgita e di altri testi indù. Tra i suoi romanzi si ricordano Incontro al fiume e Un uomo solo, editi da Guanda.
- L’inizio della storia
- La nascita di Ramakrishna
- La gioventù di Ramakrishna
- Come Ramakrishna finì a Dakshineswar
- I primi tempi a Dakshineswar
- La visione di Kali
- Il matrimonio di Ramakrishna
- L’arrivo della Bhairavi
- Alcuni visitatori a Dakshineswar
- Tota Puri
- Mathur
- Sarada e Chandra
- Keshab Sen
- L’arrivo dei discepoli
- Naren
- L’addestramento di Naren
- I giovani monaci
- Alcuni gran devoti
- Il Vangelo di Sri Ramakrishna
- L’ultimo anno
- La storia continua
Ringraziamenti
Bibliografia
Note alle illustrazioni
Indice dei nomi
Astrologia Giapponese – Estratto da l’Atsume Gusa
Autore/i: Autori vari
Editore: Alkaest
prefazione dell’editore, traduzione di Antelmo Severini.
pp. 186, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, Genova
«Il testo che presentiamo è la raccolta di tre libri giapponesi dei quali il primo, che ha per autore un “Venerando Vecchio” (okina) chiamato Sai-ka, ha per titolo Yei-tai nen-tai-ki, cioè Cronologia Perpetua. Il secondo è un dizionario intitolato Faya-fiki yei-tai setu-you-siu, in cui si tratta anche di astrologia; dal terzo, di contenuto vario fra cui alcuni spunti sull’astrologia, sono stati tradotti solo pochi argomenti, anche perché lo stesso manca sia di precise indicazioni circa anno di stesura quanto dello stesso titolo.
I luoghi tradotti dal primo sono indicati nella versione coi soli numeri del foglio (r. o v. ovvero recto o verso) e della linea ove nel testo iniziano: questi numeri sono chiusi entro parentesi quadre. I luoghi tradotti dal dizionario sono anch’essi indicati da cifre alle quali è stata anteposta l’indicazione “Diz.”.
Quanto ricavato dal terzo testo è indicato esclusivamente in nota oppure trovasi racchiuso in parentesi quadre.
Come il lettore avrà subito occasione di notare questo non è un testo attraverso il quale chi si dedica all’astrologia potrà ricavare indicazioni utili alla stesura di orogrammi o potrà accingersi a formulare predizioni per il futuro, cosa di indubbia attualità ma certamente di discutibile validità operativa. Questo lo affermiamo non in quanto riteniamo l’astrologia “aberrazione della scienza umana” – come cita lo stesso traduttore nella prefazione al proprio lavoro – bensì perché crediamo che ben poco si intenda, oggi, di questa antica scienza, di origini caldee ed egizie e così comune a tutti i popoli (e quanto tradotto dall’Atsume Gusa lo conferma), i cui postulati non si basavano certo su influssi più o meno magnetici di stelle o pianeti.
Gli antichi, infatti, affermavano che l’astrologia era da intendersi come “astron legere”, osservare i corpi celesti e, attraverso di essi, indagare nell’astrale, ovvero la dimensione occulta della psiche umana.
Vale perciò presentare questo testo così come è stato tradotto, fedelmente, sulla base delle espressioni linguistiche e delle accezioni comuni dei kanji (ideogrammi) giapponesi, tralasciando qualsiasi riferimento con le interpretazioni della moderna astrologia e tantomeno corredandolo di un contorno operativo che ne avrebbe travisato i significati e confuso le non poche assonanze con l’astrologia occidentale.
Il tutto seguendo la linea della nostra Casa Editrice che antepone la qualità alla quantità.» (Dalla prefazione dell’editore)
In Incognito – La Vita Segreta della Mente
Titolo originale: Incognito
Autore/i: Eagleman David
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione di Laura Serra.
pp. 306, illustrazioni in bianco e nero, Milano
«Quando, nel 1610, Galileo scoprì con il suo telescopio artigianale i satelliti di Giove, gli ecclesiastici criticarono e condannarono la sua nuova teoria eliocentrica, perché detronizzava l’uomo. Non immaginavano che quella sarebbe stata solo la prima di numerose detronizzazioni.»
Oggi, dopo altri quattro secoli di scoperte scientifiche, abbiamo forse imparato a familiarizzare con l’idea di occupare un posto periferico nel cosmo, nel regno naturale, persino nella storia. Eppure, leggendo In incognito, ci stupiamo nello scoprire che in realtà non occupiamo un ruolo centrale nemmeno all’interno di noi stessi.
David Eagleman, neuroscienziato e abile divulgatore, ci introduce alle sorprendenti scoperte frutto dello studio dei nostri circuiti cerebrali e ci spiega come gran parte di ciò che facciamo, pensiamo o sentiamo non è sottoposto al nostro controllo conscio. Possiamo anzi dire che la coscienza, quell’io che si anima quando ci svegliamo la mattina, non è che una piccola parte di quanto avviene nel cervello. La nostra attività quotidiana si regge su meccanismi e routine ai quali non abbiamo accesso diretto, la cui esistenza si rivela sotto forma di piccoli – quanto bizzarri – enigmi: perché dirigiamo il piede verso il pedale del freno prima ancora di renderci conto del pericolo che abbiamo davanti? Perché vediamo le rocce muoversi verso l’alto dopo che abbiamo osservato una cascata? Perché ci accorgiamo subito se qualcuno fa il nostro nome in una sala affollata dove stanno avvenendo plurime conversazioni? Com’è possibile essere in collera con se stessi? Chi è arrabbiato con chi? Spaziando, nella sua analisi, dal senso della bellezza alle lesioni cerebrali che modificano profondamente la personalità, dal gene della fedeltà alle tendenze criminali, dall’intelligenza artificiale alle illusioni ottiche, dalla sinestesia al nuovo concetto neuroscientifico di responsabilità penale, In incognito si profila come un’affascinante radiografia della mente e di tutte le sue contraddizioni.
David Eagleman è un neuroscienziato del Baylor College of Medicine di Houston, dov’è direttore del Laboratory for Perception and Action e dell’Initiative on Neuroscience and Law. Oltre ad avere pubblicato i risultati delle sue ricerche su prestigiose riviste scientifiche come «Science» e «Nature», ha scritto saggi come Live Wired e Wednesday Is Indigo Blue, e collabora regolarmente con il «New York Times». Per Mondadori ha pubblicato Nella vita di là (2012).
L’Anima del Successo – Come Trovare la Soddisfazione Interiore – Il Segreto per una Vita Felice
Titolo originale: True Success
Autore/i: Morris Tom
Editore: Gruppo Editoriale Futura
prima edizione, traduzione di Fabio Rongione.
pp. XXX-242, Milano
Secondo Tom Morris, la maggior parte delle persone nel loro approccio alla vita, pongono la massima attenzione agli aspetti meno importanti e scarsa attenzione a quelli veramente essenziali. L’anima del successo è un libro saggio e godibile, che ci aiuta a mettere in luce i nostri valori interiori aiutandoci nella scelta dei comportamenti e delle azioni quotidiane.
Leggendo questo libro e comprendendone i principi, potremo sviluppare un nuovo concetto sul significato della vita. Ci renderemo così conto che il successo inteso come soddisfazione interiore in qualsiasi campo è alla portata di ognuno di noi. Potremo esplorare i nostri valori più nascosti e perseguire le nostre aspirazioni più elevate. Le intuizioni, l’umorismo e le storie di vita vissuta che l’autore ci presenta, sono stimolanti, motivanti e fonte di ispirazione. La cosa più importante è che ci offrono la comprensione dei meccanismi della felicità e la possibilità di raggiungerla nel corso della nostra vita.
Come possiamo fare per arrivare là dove dobbiamo ancora andare? Come possiamo trasmettere ad altri, nel migliore dei modi, ciò di cui abbiamo bisogno per arrivare là tutti insieme?
Che cosa vuol dire raggiungere il successo? In una attività? Nella vita? Come possiamo lottare per eccellere e al tempo stesso crescere come esseri umani felici e soddisfatti? Questo libro presenta quello che sono arrivato a delineare come l’unico insieme di condizioni realmente universali per il genuino successo, le condizioni fondamentali cioè per raggiungere un successo soddisfacente e duraturo in qualunque attività ci impegniamo e, in generale, nella vita stessa.
Le persone più felici su questa terra sono quelle che amano quello che stanno facendo, senza preoccuparsi di poter raggiungere, un giorno o l’altro, ricchezza, fama, potere o un elevato status sociale. Le persone più soddisfatte sono quelle che provano gioia in ciò che fanno (non importa cosa) e lottano per farlo al meglio. Sono persone che traggono la loro ricompensa dal piacere intrinseco derivante dal loro contributo alla vita, accada quello che accada. Sono persone che apprezzano la sfida derivante dalla ricerca di tutto ciò che eccelle sia nella loro attività che in loro stesse.
Le persone che raggiungono il vero successo nella vita sono persone che godono delle soddisfazioni e della felicita derivate dall’impegnare se stesse in attività di valore.
Il tipo di successo che maggiormente mi interessa è quello alla portata di ogni essere umano che viva, respiri, pensi e operi su questo pianeta. Non richiede ricchezza, fama, potere o elevato status sociale. Richiede però, che sfruttiamo al massimo ciò che siamo, per il benessere sia degli altri che di noi stessi. Significa impegnarsi in qualcosa che vale e provare la profonda soddisfazione che ciò comporta. Significa usare i tuoi talenti e seguire il tuo cuore. Comporta essere vero con te stesso e buono con gli altri.
Le persone più felici sono quelle che si rendono conto che il vero successo dipende solo da loro. Sono persone che affrontano un viaggio significativo, tenendo gli occhi sulla strada, ma allo stesso tempo si fermano spesso lungo il cammino per godere del paesaggio. Sono persone che non confondono il successo personale con nessuno dei suoi occasionali surrogati. Ironicamente, poi, sono proprio quelle persone che finiscono con l’avere tutta la ricchezza, la fama, il potere e lo status di cui hanno bisogno.
Sono le persone che soddisfano nel modo più pieno le sette condizioni per il successo.
Tom Morris è Professore di Filosofia alla Notre Dame University negli Stati Uniti. Oltre a due Master, Morris ha anche conseguito un Dottorato sia in Filosofia che in Studi Religiosi alla prestigiosissima Yale University. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, fra cui, nel 1990, il premio presidenziale come miglior docente nel suo stato. È autore di vari libri.
Riconoscimenti
Prefazione
Introduzione: la nostra idea di successo
- Il punto di vista di un filosofo
- La prima parte di notizie veramente buone
- La nostra idea di successo
- Eccellenza, soddisfazione e felicità
I. Una concezione chiara di ciò che vogliamo
- Stabilire obiettivi chiari
- Il potere della visione immaginativa
- L’importanza del rinnovamento
2. Una consistente fiducia che ci sostenga fino in fondo
- La strategia della fiducia: fede innanzitutto
- Fede che si rigenera: chi la dura la vince
- Infondere fiducia
3. Una concentrazione focalizzata su ciò che è necessario
- Un maestro nella concentrazione
- Come pianificare il successo
4. Una coerenza ostinata nelle nostre azioni
- La problematica di base
- Il valore della coerenza
- La sfida a cambiare
- Incoerenza persistente
- Diagnosi e cura
- L’ignoranza
- L’indifferenza
- L’inerzia
- Una parola sulla perseveranza positiva
5. Un coinvolgimento emotivo
- Il potere della passione e dell’impegno
- Entusiasmo, energia e successo
- Il coinvolgimento emotivo e gli altri
- Accendere il fuoco
- Vivere una vita equilibrata
6. Un carattere di qualità elevata
- Mezzi, scopi e vero successo
- Eccellenza ed etica
- Il dolce sapore del successo
7. Una capacità sana di gioire
- Filosofi del momento presente
- Gestire lo stress
- L’abc del lavoro
- Il segreto del gioire
- Lo scopo della felicità
Epilogo: l’anima del successo e il significato della vita
- Alcuni pensieri sul significato della vita
- La Saggezza del vero successo
Rituali Magici con le Candele
Autore/i: Killinaboy Paul
Editore: Armenia Editore
presentazione di Franco Ossola, introduzione dell’autore.
pp. 128, Milano
Secondo gli insegnamenti della tradizione occulta una candela rappresenta, simbolicamente e magicamente un uomo. Ecco perchè nelle pratiche di Magia questo “strumento” è di primaria importanza per riuscire ad ottenere il meglio dalle operazioni intraprese. Composizione, colore, orientamento, consacrazione, utilizzo nelle dovute forme rituali fanno della candela un tramite indispensabile di collegamento con le forze invisibili del mondo, un “ponte” sottile, la cui struttura è però impareggiabile. Dalle candele per altare, a quelle astrali, a quelle di ringraziamento; dai rituali per amore a quelli per ottenere il successo, l’Autore ci guida ad un uso pratico dai risultati pressochè immediati, nel rispetto più autentico degli antichi insegnamenti.
Il Mangialibri – Il Romanzo di chi Ama Leggere
Titolo originale: Der Buchtrinker
Autore/i: Huizinga Klaas
Editore: Neri Pozza Editore
traduzione di Giovanni Gurisatti.
pp. 140, Vicenza
Nome: Johann Georg
Cognome: Tinius
Dati anagrafici: nato il 22.10.1764, morto il 24.9.1846
Professione: Parroco di Poserna in Sassonia
Segni particolari: memoria prodigiosa
Quest’uomo singolare vissuto all’epoca di Herder divenne un assassino per passione. Oggetto delle sue brame furono i libri (poteva individuarne con assoluta precisione la tipografia di provenienza in base all’odore della carta). Nel 1813 fu arrestato con l’accusa di omicidio, destituito dalla sua carica e condannato in un processo indiziario a una lunga pena detentiva, senza che mai confessasse i delitti che gli venivano attribuiti. Durante la detenzione scrisse cinque libri, oggi dimenticati.
Sulle tracce di questo bibliomane si pone un appassionato bibliofilo di oggi – Falk Reinhold – che si trova così coinvolto in una serie di strani eventi. In preda a un delirio di identificazione, Reinhold si immedesima nel mondo patologico di Tinius, scopre parallelismi forzati tra la sua biografia e quella di Gesù, decifra fra le righe dei suoi testi un rapporto irrisolto con le donne, giungendo alle ragioni di fondo della bibliomania. La vita di Reinhold si dissolve nel fantastico, mentre il mondo reale svanisce ai suoi occhi. Alla fine egli individua nei libri di Tinius la chiave del loro segreto: la profezia del parroco è indirizzata a lui personalmente e riguarda il presente. Gli basta uno sguardo a un quotidiano per confermare i suoi sospetti: ne va del tramonto del mondo civilizzato.
«Con il suo romanzo Klaas Huizing fa venire una voglia micidiale di libri». (H. Kiesel, «BuchJournal»)
«Un “libro di libri”, un romanzo che si abbevera alle fonti nobili della letteratura mondiale». (H. Hintermeier, «AZ»)
«Un’operetta satura di metafore e allusioni, simboli cifrati e allegorie, e ricca di humour. Una sorta di puzzle letterario, gustosa leccornia per bibliofili. Umberto Eco avrebbe di che rallegrarsi». (H. Kossodo, «Neue Ziiricher Zeitung»)
Klaas Huizing (1958) vive a Berg, presso Monaco di Baviera, ed è professore di teologia. Oltre a numerose trattazioni scientifiche ha già pubblicato due romanzi: Oberreit oder: Der Gesichtsleser. Ein phystognomischer Roman (Radius, 1992) e Paradise. Die Roman-Illustrierte (Knaus, 1996).
Cos’è la Massoneria – In Appendice Il Poema Regius
Autore/i: Muratore Domenico
Editore: Bastogi Editrice Italiana
premessa dell’autore.
pp. 198, numerose illustrazioni in bianco e nero, Foggia
Questo studio sulla Massoneria si rivolge a tutte quelle persone che non hanno una chiara visione degli scopi di questa Istituzione e agli affiliati che hanno sete di conoscenza e voglia di ricerca.
Ai primi si vuole dare delle risposte su ciò che essa è effettivamente, cosa ha rappresentato in tempi passati, quali problemi affronta nei propri lavori e quali sono i fini che ancora oggi si propone, affinchè si arrivi ad una equilibrata valutazione dell’Istituzione e all’eliminazione del preconcetto che ristagna nello spirito di colui che non sa.
Per i secondi, Cos’è la Massoneria vuole essere una guida e uno sprone per la ricerca storica, filosofica ed esoterica.
Domenico Muratore è nato a Limpidi (Acquaro, VV) il 30 maggio 1948. Ha conseguito la laurea in Lingue e letterature straniere. Ha insegnato lingua e letteratura francese presso il Liceo scientifico di Vibo Valentia e, traferitosi a Milano, ha insegnato presso un Istituto Tecnico Commerciale della città. Ha fatto parte della Commissione Sperimentazione presso il Provveditorato agli Studi e della Commissione “Studi e ricerche didattiche” presso l’I.R.R.S.A.E. È stato consigliere scolastico provinciale dal 1992 al 1996. La passione per l’umano sapere l’ha portato a fare studi filosofici ed esoterici.
La Guerra delle Immagini – Da Cristoforo Colombo a Blade Runner
Titolo originale: La guerre des images
Autore/i: Gruzinski Serge
Editore: SugarCo Edizioni
introduzioine dell’autore, traduzione dal francese Donatello Bellomo.
pp. 304, ill. in b/n f.t., Milano
La guerra delle immagini: il conflitto che ha messo in campo il più imponente schieramento di forze che la storia ricordi, una guerra ancor oggi inconclusa, a cinquecento anni di distanza dal primo approdo delle navi di Colombo sulle sponde di una terra bella quanto il paradiso. Cinque secoli in cui l’immagine ha dovuto, potuto e saputo alternare i ruoli dei contendenti, disassare i registri temporali, stravolgere il suo stesso concetto, sui fronti incessantemente rovesciati di una lotta di spietate sopraffazioni, di raffinate strategie, di continue, sorprendenti contromisure. È possibile comprendere la guerra delle immagini che scuote il nostro tempo senza cercare di esplorarne le manifestazioni passate? È possibile commisurare l’importanza dell’immagine di oggi trascurando il ruolo decisivo da essa giocato nell’espansione planetaria della cultura occidentale? Una pista, che porta da Cristoforo Colombo a Blade Runner, dal 1492 al 2019, si apre. Attraversa l’America ispanica dalle coste cubane sino a Los Angeles, dopo aver solcato il Messico coloniale e moderno. Lungo il corso dei secoli, l’immagine venuta originariamente dall’Europa servì a diffondere la cultura occidentale, a colonizzare le genti, a uniformare i territori vinti. A ondate successive e ininterrotte, le immagini hanno dilagato sul Nuovo Mondo: dall’immagine medievale all’immagine rinascimentale, dall’immagine didattica all’immagine miracolosa, sino alle immagini elettroniche. Lungi dall’affrontare passivamente l’invasione, le popolazioni indiane, nere, meticce e spagnole non smisero d’impadronirsi di quelle immagini che si pretendeva di imporre loro. Non poche giunsero a essere espressione di identità, talvolta strumento di resistenza e di rivolta. Nulla è più fragile del dominio delle immagini.
Seguendo il rimbalzare della guerra delle immagini, si scopre un Messico coloniale e barocco, stranamente vicino al mondo in cui noi stiamo precipitando: il fascino e l’onnipresenza di un’immagine riprodotta ovunque, il meticciato razziale, religioso e culturale, il banalizzato ricorso alla droga, lo sradicamento degli esseri e delle memorie. Il Messico, terra d’elezione di ogni sincretismo, svolge il suo scenario storico in una sbalorditiva successione di eventi, dalle monumentali “messe in scena” del teatro religioso – migliaia di comparse, scenografie degne di un kolossal alla De Mille – al confronto, senza esclusione di colpi, tra questa e quella immagine della Madonna, tra questo e quel convento, mentre si sviluppa, parallela, una serie di “deviazioni” degne del miglior nightmare letterario e cinematografico. Da Cristoforo Colombo a Blade Runner la guerra si autoalimenta, si clona, si espande, trova altri aggressori e altre vittime, comunque, alla resa dei fatti, indistinguibili in quanto elementi di un unico, immane evento: la guerra delle immagini. Il 2019 di Los Angeles e già domani.
Serge Gruzinski, ex allievo dell’École nationale des chartes, in seguito membro dell’École française de Rome (1973-1975) e della Casa de Velázquez di Madrid. Direttore di studi presso l’École des hautes études en sciences sociales dal 1993, s’interessa alla colonizzazione dell’America e dell’Asia, in particolare alle esperienze coloniali come luogo di meticciato e di nascita di spazi ibridi e come prime manifestazioni della mondializzazione. È membro del comitato di redazione della rivista Gradhiva. Recentemente è stato commissario della mostra Planète Métisse presso il Musée du quai Branly di Parigi.
Introduzione
I – Avvistamenti
- Lo sguardo dell’ammiraglio
- La scoperta dei cemì
- Gli spettri di Pietro martire
- Dagli spettri al demonio
- Gli idoli di Cortés
II – La guerra
- L’amore delle immagini e l’odio degli idoli
- Le ambiguità della distruzione
- Le ambiguità della sostituzione
- L’ineguale scambio
- L’idolo: diavolo o materia
- L’idolo: falsa immagine
- La scelta dell’immagine
- La risposta indigena
- La dissimulazione degli dèi
- Le condizioni della clandestinità
- Le conseguenze dell’idoloclastia
III – I muri d’immagini
- La guerra contro il demonio
- L’immagine-memoria francescana
- Immagine-somiglianza
- L’immagine che viene dalla Fiandra
- La bolla e l’indiano
- I muri d’immagine
- Spazi visibili e invisibili
- L’immagine-spettacolo
- La tradizione preispanica
- Mondi celesti, altri mondi
- Il trucco edificante
- L’attore e il pubblico indigeni
IV – I Mirabili effetti dell’immagine barocca
- Montufar il Granadino
- L’affare della Vergine di Guadalupe
- L’invenzione satanica
- Verso una nuova politica dell’immagine
- Il culto dei santi
- Il ricorso al miracolo
- La messa in disparte del libro
- L’arrivo dei pittori europei
- Parole sulle immagini
- La “novella della sua prodigiosa origine”
- Il lancio dell’immagine
- La più prodigiosa delle immagini
- Un’immagine perfetta
- La presenza dell’immagine
- Immagini barocche
- Florencia, il grande orchestratore
- Messe in scena ed effetti speciali
- Territorializzazione e sacralizzazione
- Il potere federativo
- I tesori dell’immagine
- Immagini pubbliche, immagini sociali e politiche
- L’ombra del Santo Uffizio
- Immagine e immaginario barocco
V – I consumatori d’immagini
- La colonizzazione del quotidiano
- Sadismo e sfogo
- Immagini e visioni
- Deliri e fantasmi
- Immagine, follia e individualità
- Lo sguardo dei vinti
- Parassitismo e interferenze
- La riproduzione indigena
- L’adozione del santo
- Dal focolare domestico alla confraternita
- L’immaginario del “santo”
- Le caldi notti di Coatlán
- La sovversione dell’immagine barocca
- Immaginari barocchi
Conclusione: Dai lumi a televisa
- Il freno dei Lumi
- La religiosità barocca sotto stretto controllo
- Le immagini e l’indipendenza
- La divinità nazionale
- I nuovi muri d’immagini
- Televisa: “Il quinto potere”
- Dall’immagine barocca all’immagine elettronica
- Consumi barocchi, sincretismi e postmodernità
Note
Bibliografia
Indice delle illustrazioni
Trattato di Psicoanalisi delle Nevrosi e delle Psicosi
Titolo originale dell’Opera: THE PSYCHOANALYTIC THEORY OF NEUROSIS
Autore/i: Fenichel Otto
Editore: Casa Editrice Astrolabio
prefazione dell’autore, traduzione italiana di Carlo Gastaldi.
pp. 796, Roma
Otto Fenichel fu una personalità eccezionale, un uomo di grandissima intelligenza, di vasta cultura e una presenza di prim’ordine sulla scena della psicoanalisi, in cui vedeva una potente forza capace di creare un mondo nuovo. Nato nel 1897, rappresenta in modo eminente la cultura della borghesia ebrea viennese al volgere del secolo, un mondo che era destinato a soccombere rapidamente sotto i colpi della guerra e della crisi economica. Chi lo conobbe ricorda la sua prodigiosa capacità di lavoro, la memoria fotografica, l’intelletto tagliente, la piccola mania di annotare con cura tutti i libri che leggeva o gli eventi culturali ai quali assisteva, il sottile senso dell’umorismo, la disponibilità ad ascoltare chiunque e a dissentire da chiunque, Freud compreso. Da oltre cinquant’anni il suo capolavoro, il Trattato di psicoanalisi, pubblicato nel dicembre del 1945, un mese prima della sua morte, avvenuta a soli 48 anni, costituisce una summa ineguagliata delle conoscenze psicoanalitiche strettamente freudiane. Con la sua biografia di 1646 voci, un indice analitico che occupa quaranta pagine, una struttura solida e compatta che consente una trattazione sistematica, esauriente e profonda di tutti i temi, Fenichel ha creato un’opera che nessun autore, da solo, potrebbe mai pensare di riscrivere, e che per questo si è rivelata uno strumento didattico letteralmente insostituibile.
Prefazione
PARTE PRIMA – CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
- A – INTRODUZIONE
- B – LO SVILUPPO PSICHICO
PARTE SECONDA – TEORIA PSICOANALITICA DELLE NEVROSI
- A – NEVROSI TRAUMATICHE
- B – PSICONEVROSI, IL CONFLITTO NEVROTICO
- C – PSICONEVROSI, MECCANISMI DI FORMAZIONE DEI SINTOMI E NEVROSI SPECIALI
- D – PSICONEVROSI, LE ELABORAZIONI SECONDARIE DEI SINTOMI
- E – COMBINAZIONI DI NEVROSI TRAUMATICHE E PSICONEVROSI
- F – DECORSO E TERAPIA DELLE NEVROSI
Bibliografia
Supplemento bibliografico
Elenco delle traduzioni italiane
Indice analitico
Il Pimandro – Ossia L’Intelligenza Suprema che si Rivela e Parla ed altri Scritti Ermetici
Scritti tradotti per la prima volta dal greco in italiano dal Dr Giov. Bonanni
Autore/i: Ermete Trismegisto
Editore: Editrice Atanòr
introduzione e nota di G. Bonanni.
pp. XXIX-96, nn. illustrazioni b/n, Roma
Dall’introduzione:
« Nell’Antica religione dell’Egitto, come Osiride offre il modello del principe, così Ermete tre volte grandissimo (Trimegisto) fu innanzi a tutte le cose: egli solo comprese la natura del Demiurgo e depose tal cognizione in libri che non rivelò se non quando le anime furono create. Aiutante del primo Fattore, foggiò i corpi da congiugere alle anime e vi aggiunse la dolcezza, la prudenza, la moderazione, l’ubbidienza, l’amore del vero. Scrisse la storia degli Dei, del cielo e della creazione; comunicò la scienza a Camefi avo di Iside e Osiride ed a questi concesse di penetrare negli arcani suoi scritti, parte dei quali serbarono per sè, parte scolpirono su colonne, come regola alla vita degli uomini. Quelle prime scritture furono poi tradotte in lingua comune dal secondo Ermete, inventore della scrittura, della grammatica, dell’astronomia, della geometria, della medicina, della musica, dell’aritmetica, della religione e di tutte le arti.
I libri ermetici, che Giamblico fa ascendere a ventimila, sono perduti, e della filosofia in essi compresa differente informazione ci danno gli antichi. Tuttavia a noi rimangono degli scritti raccolti col titolo di «Poimandres», attributi ad Ermete Trimegisto. […]»
Introduzione
I. – Pimandro
II. – Discorso universale di Ermete Trimegisto ad Asclepio
III. – Discorso sacro di Ermete Trimegisto
IV. – Ermete Trimegisto a suo figlio Tat: Discorso del Cratere e della Monade
V. – Ermete Trimegisto a suo figlio Tat: il Dio invisibile e visibilissimo
VI. – Il bene è solo in Dio e non altrove
VII. – Il più gran male per gli uomini è la ignoranza di Dio
VIII. – Nulla muore: ma i cangiamenti sono, erroneamente, chiamati morte e dissoluzione
IX. – Pensiero e sensazione. Il bello e il bene sono in Dio e non altrove
X. – Ermete Trimegisto a suo figlio Tat: La Chiave
XI. – L’Intelligenza a Ermete
XII. – Ermete Trimegisto a Tat: Dell’intelligenza comune
XIII. – Ermete Trimegisto a suo figlio Tat: Discorso segreto sulla montagna della rinascita e dell’ordine del silenzio
XIV. – Ermete Trimegisto ad Asclepio: Della Saggezza
La Psicologia di C. G. Jung
Titolo originale: Die Psychologie von C. G. Jung
Autore/i: Jacobi Jolande
Editore: Bollati Boringhieri Editore
prefazione I di C. G. Jung, prefazione II e introduzione dell’autrice, traduzione di Arrigo Vita e Ada Cinato.
pp. 242, nn. tavole a colori e b/n, Milano
Secondo il parere espresso da Jung nella sua breve prefazione, l’autrice è riuscita “a darci un’esposizione libera dal ciarpame delle nozioni particolari. Ne è nata una sinossi che abbraccia o almeno tocca tutti i punti essenziali, rendendo possibile al lettore di orientarsi brevemente su tutto cid che desidera sapere”.
Questa eccellente qualificazione di Jung è stata confermata dalla larghissima diffusione che il libro ha avuto, nel corso degli anni, rappresentando la prima e ormai classica descrizione complessiva della “psicologia analitica” junghiana. Dalla sua comparsa nel 1940 (in italiano nel 1949), il libro è stato estesamente ampliato e riveduto dall’autrice, la quale vi ha apportato quelle rettifiche e quei chiarimenti concettuali che si sono resi necessari sia per le successive scoperte ed elaborazioni di Jung, sia per le nuove esperienze acquisite nella pratica psicoterapeutica e in una pluriennale attività didattica.
Con la presentazione e l’approfondimento delle fondamentali concezioni teoriche junghiane sulla struttura e le leggi di funzionamento della psiche, da una parte, e con un’ampia esemplificazione del metodo terapeutico vero e proprio, dall’altra, ripercorriamo passo per passo quella “via dell’individuazione” che tendenzialmente porta al centro della personalità, al Sè. La meta è la totalità psichica, “arrotondamento” della personalità individuale, in quello che – secondo Jung – dovrebbe essere lo sforzo maggiore e forse il compito principale dell’uomo moderno: colmare il divario fra l’individuale e il collettivo in una personalità piena che li compendi entrambi.
Jacobi Jolande nasce nel 1890 a Budapest Jolande Székacs.
Sposa nel 1909 l’avvocato Andreas Jacobi. Si trasferisce nel 1919 a Vienna dove compie gli studi universitari, incominciando a interessarsi alle varie tecniche psicoterapeutiche. Si sottopone a un’analisi freudiana e poi a una adieriana. Completa nel 1927 la sua preparazione professionale iniziando la collaborazione con
C.G. Jung. Nel 1938 per motivi politici si trasferisce stabilmente a Zurigo. Tra il 1948-67 svoige un’intensa attività di psicoterapeuta, pedagogista, scrittrice. Tiene corsi su problemi psicologici, sociologici e religiosi all’Istituto di Psicologia applicata e fino al 1960 anche all’Università popolare del Cantone di Zurigo, oltre a lezioni e conferenze in varie città europee e presso diverse università americane. Fece parte della direzione dell’Istituto C.G. Jung dall’anno della sua fondazione (1948). Nel 1973 muore a Zurigo. L’elenco dei suoi scritti assomma a circa novanta titoli. Oltre al presente volume è apparso, nelle nostre edizioni, Complesso Archetipo Simbolo.
Prefazione di C. G. Jung
Prefazione dell’autrice
Avvertenza bibliogratica
Introduzione
- Essenza e struttura della psiche
- Coscienza e inconscio
- Le funzioni della coscienza
- I tipi di atteggiamento
- Il problema dei tipi nell’uomo creativo
- La Persona
- I contenuti dell’inconscio
- I complesso
- Gli archetipi
- Le leggi del corso e dell’azione della psiche
- Il concetto di libido
- La struttura dei contrasti
- Le forme di movimento della libido
- Progressione e regressione
- Intensità di valore e costellazione
- L’applicazione pratica della teoria di Jung
- Il duplice aspetto della psicologia junghiana
- Il rapporto con le scienze esatte
- Concezioni causale e finalistica
- Il metodo dialettico
- Vie dell’inconscio
- Il sogno
- L’interpretazione del sogno
- Le radici del sogno
- I diversi tipi di sogno
- L’ordinamento dei sogni
- La molteplicità di significati dei contenuti
- L’aspetto compensatorio del sogno
- I sogno come “paese dei fanciulli”
- Le tappe dell’interpretazione
- La struttura del sogno
- I condizionalismo
- I metodo dell’amplificazione
- L’interpretazione riduttiva
- L’aspetto dinamico del sogno
- Senso individuale e senso collettivo
- Forme d’interpretazione
- La proiezione
- Il simbolo
- Simbolo e segno
- Forme di immagini
- Principi fondamentali dell’analisi
- Il senso della nevrosi
- L’aspetto prospettico
- Lo sviluppo della personalità
- Il processo d’individuazione
- L’Ombra
- Animus e Anima
- Gli archetipi del principio spirituale e del principio materiale
- Il Sé
- Il divenire del Sé
- Il simbolo unificatore
- Simboli mandala
- Paralleli del processo di individuazione
- Psicologia analitica e religione
- Trasformazione e maturazione
- La responsabilità spetta al singolo
Tavole
Cenni biografici su C. G. Jung
Indice analitico
Cronologia degli scritti di C. G. Jung
Opere di C.G. Jung
Corpus junghiano minore
Dal Collo in Su (Cervello Escluso)
Titolo originale: The Kingdom of Infinite Space. A Fantastical Journey Around Your Head
Autore/i: Tallis Raymond
Editore: Editori Laterza
premessa e ringraziamenti dell’autore, traduzione di Anita De Rosa ed Erica Cosentino.
pp. 318, Bari
Che cosa rimane di una testa se le togli il cervello? Molto, moltissimo, spiega Raymond Tallis nel suo libro Dal collo in su, ed è notevole che a dircelo sia lui, medico, romanziere, poeta e filosofo che il quotidiano “The Independent” ha inserito tra i cinquanta «cervelli della Gran Bretagna».
Piero Bianucci, “Tuttolibri”
«Noi siamo la nostra testa. La possediamo e la subiamo. Ne facciamo uso, manipolandola, come se fosse una sorta di strumento. La mostriamo. La giudichiamo. La conosciamo. La rinneghiamo. La testa è un luogo di continuo traffico. Immette ed emette 24 ore al giorno, sette giorni su sette: raccoglie sguardi e suoni, odori e gusti. Se i miei lettori giungeranno al termine di questo libro come turisti stupefatti del pezzetto di mondo che è più vicino a essere ciò che essi sono, mi riterrò soddisfatto. Tutto quello che dovete portare alla festa è la vostra zucca, in uno stato abbastanza funzionante».
Raymond Tallis è stato docente di Medicina geriatrica all’Università di Manchester. Poeta, romanziere e filosofo, nel 2007 l’”Independent” lo ha annoverato tra i cinquanta «cervelli della Gran Bretagna». È membro onorario della Academy of Medical Sciences, per la sua ricerca nel campo della neuroscienza clinica, e ha ricevuto la laurea ad honorem dalle università di Manchester e di Hull per il lavoro svolto in campo filosofico. Questo è il suo primo libro tradotto in Italia.
Premessa
Ringraziamenti
1. A tu per tu con la testa
2. La testa e le sue secrezioni
- Prima digressione filosofica esplicita
- Sono la mia testa
3. La testa prende coscienza
4. Venti nella testa: il respiro e le sue variazioni
5. Comunicare con l’aria
- Seconda digressione filosofica esplicita
- Godersi e sopportare la propria testa
6. Comunicare senza l’aria
7. Appunti sull’animale che arrossisce: geologia di un rossore
8. La torre d’osservazione
9. La stanza dei sensi
- Terza digressione filosofica esplicita
- Possedere la testa e usarla
10. Il traffico della testa: mangiare, vomitare e fumare
11. Testa a testa: appunti sul bacio
12. Acconciature
- Quarta digressione filosofica esplicita
- La cura della propria testa
13. La testa nei conflitti
14. Il deperimento
- Ultima digressione filosofica esplicita
- Conoscere (e non conoscere) la propria testa
15. La testa e il mondo
16. La testa pensante
Epilogo. Invertire la rotta
Note
Indice analitico
Guglielmo il Maresciallo – L’Avventura del Cavaliere
Titolo originale: Guillaume le Maréchal ou le meilleur chevalier du monde
Autore/i: Duby Georges
Editore: Editori Laterza
prefazione dell’autore, traduzione di Maria Garin.
pp. 200, Bari
I tornei, le battaglie, gli “omaggi” alle casate più illustri, le strategie matrimoniali. Sono le tappe attraverso le quali il cadetto Guglielmo riesce a salire la scala sociale, praticando le quattro virtù fondamentali per il successo: coraggio, lealtà, cortesia, prodigalità.
Georges Duby (1919-1996), uno dei più grandi storici del Medioevo, ha insegnato per oltre vent’anni al Collège de France. Fra le sue numerose opere per i nostri tipi, ricordiamo: Le origini dell’economia europea; L’arte e la società medievale; Lo specchio del feudalesimo; Il cavaliere, la donna, il prete; Medioevo maschio; Donne nello specchio del Medioevo; Il potere delle donne nel Medioevo; Storia artistica del Medioevo; I peccati delle donne nel Medioevo; L’avventura di un cavaliere medievale raccontata da Georges Duby. Con Philippe Ariès ha curato i volumi della Vita privata. Con Michelle Perrot ha diretto i cinque volumi sulla Storia delle donne in Occidente e ha curato Immagini delle donna.
La Porta Chiusa – Storia di Barbara Micarelli
Autore/i: Porto Giuseppe
Editore: U. Mursia Editore
pp. 256, nn. tavv. b/n, Milano
Una biografia che assume il tono di un avvincente romanzo, nel susseguirsi degli avvenimenti inconsueti e talora drammatici che hanno intrecciato la vita di questa protagonista d’eccezione. Barbara è veramente una «donna forte»: sorretta dalla profonda convinzione di una necessità educativa nei riguardi dei giovani, si pone totalmente al servizio di questa idea e la trasmette in un fervore di iniziative che supereranno le stesse, tristissime, vicende della sua vita.
La sapiente ricostruzione storica dei tempi e dei luoghi (in particolare l’Abruzzo e l’Umbria, così carichi di vitalità umana e spirituale) permette al lettore, e soprattutto ai giovani, una lettura appassionante ed educativa.
Giuseppe Porto, già docente nei Licei e assistente di Lingua e Letteratura italiana nella Facoltà di Magistero dell’Università dell’Aquila, è autore di numerosi volumi: raccolte di liriche, studi sulle tradizioni abruzzesi, opere destinate alla scuola.
- L’incontro
- Le tre patrie: Poggio S. Maria, Sulmona, L’Aquila (1845-1857)
- Prima tappa del periodo aquilano. I primi passi (1857-1867)
- Seconda tappa del periodo aquilano. La chiamata (1867-1870)
- La «Piccola Porziuncola» aquilana (1870-1879)
- Una comunità che cresce (1879-1880)
- L’ombra della croce (1880-1886)
- Da Santa Maria degli Angeli a Santa Maria degli Angeli (1886-1888)
- All’ombra della Porziuncola. La madre (1888-1894)
- All’ombra della Porziuncola. L’ultima suddita (1894-1897)
- L’esilio in Sardegna (19 novembre 1897 – 12 luglio 1898)
- L’esilio romano. I: (15 luglio 1898 – 2 ottobre 1902)
- L’esilio romano. II: (2 ottobre 1902 – 25 marzo 1909)
- La «perfetta latizia» di Barbara Micarelli
- La porta chiusa
- E dopo…
- I «fioretti» di Barbara Micarelli
L’Amore è Potere, o Almeno gli Somiglia Molto
Titolo originale: Love is Power, or Something Like That
Autore/i: Barrett A. Igoni
Editore: 66thand2nd Editore
traduzione dall’inglese di Michele Martino.
pp. 256, Roma
“L’amore è potere, o almeno gli somiglia molto…
La curiosità, col tempo, si tramutò in sospetto, e il ponte tra sospetto e gelosia, nelle questioni d’amore, è l’immaginazione, così Godspeed si ritrovò nella disdicevole posizione del marito geloso”.
È sempre l’amore al centro di questi racconti ambientati tra la vivace umanità di Poteko, una comunità immaginaria dove si mescolano il fascino e le contraddizioni di Lagos, Port Harcourt, Ibadan, luoghi di cui Barrett è il cantore come Joyce lo è stato di Dublino e Cechov di San Pietroburgo. Nove racconti abitati da ladruncoli di strada, pirati informatici, studentesse ninfomani, ragazzine pazze per Shakira, adulteri impuniti, esorcisti ciarlatani. Nove storie intrecciate con maestria in cui Barrett dimostra una volta di più – dosando «parole di zucchero filato», scene esilaranti e scoppi di indicibile violenza – che l’arte del racconto può essere più esatta di quella del romanzo.
E che oggi nessun paese al mondo ha una letteratura più feconda e vitale della Nigeria, nazione inquieta, sempre in bilico tra tecnologia e tradizione, dove l’amore è potere. O almeno gli somiglia molto.
A. Igoni Barett è nato a Port Harcourt, in Nigeria, nel 1979. Fellow del Chinua Achebe Center e del Norman Mailer Center, ha esordito nel 2005 con la raccolta di From Caves of Rotten Teeth. Con L’amore è potere, o almeno gli somiglia molto e Culo nero, il suo primo romanzo (pubblicato da 66thand2nd nel 2017), si è imposto sulla scena della letteratura nigeriana di oggi insieme a Helon Habila, Chimamanda Ngozi Adichie e Taju Cole.
1. La cosa peggiore di tutte
2. Venditore di sogni
3. La forma di un cerchio perfetto
4. L’amore è potere, o almeno gli somiglia molto
5. Il mio problema dell’alito cattivo
6. Trophy
7. La ragazzina con i seni in boccio e la risata di gomma da masticare
8. Godspeed e Perpetua
9. Una storia di tira e molla a Nairobi
Le Difficoltà Scolastiche
Titolo originale: Les Troubles Scolaires
Autore/i: Tomatis Alfred
Editore: Ibis Edizioni
prefazione di Concetto Campo, introduzione dell’autore, con la collaborazione di Loïc Sellin, traduzione di Valeria Scanavino, in copertina: particolare de «La governante» Jean-Baptiste-Siméon Chardin.
pp. 208, Como
“Paradossalmente, un allievo in difficoltà è spesso un bambino brillante. Le sue conoscenze stupiscono chi gli sta intorno. Di fronte a un mondo chiuso e opaco, egli sciorina tesori di immaginazione, di abilità e di intelligenza per innalzarsi al livello dei suoi compagni. Ma i suoi sforzi girano a vuoto. Il successo non arriva mai all’appuntamento (…)
Imparare – come camminare o parlare – è un’attività naturale dell’uomo, una sorta di piacere, rinnovato senza sosta. Non esistono degli zucconi innati, dei bambini privi delle capacità di integrare correttamente le conoscenze. Questa affermazione, come una professione di fede, permette di capire le angosce cui devono far fronte i bambini che si trovano in una posizione di insuccesso scolastico. Come i loro compagni, hanno in sé una sorprendente spinta vitale. Ma ad un certo punto della loro vita, sfortunatamente, sono caduti in fondo ad un pozzo. Buttate loro una corda, ci si arrampicheranno. Da soli.” (Alfred A. Tomatis)
Alfred A. Tomatis (1920-2001), medico, specialista in otorinolaringoiatra, ha creato una nuova e rivoluzionaria teoria sull’udito e la comunicazione. Il suo metodo viene utilizzato in centinaia di centri di ricerca e di cura presenti in tutto il mondo. Tra i suoi pazienti: Maria Callas, Romy Schneider, il pittore Hartung, Gerard Depardieu.
Di Tomatis, Ibis ha già pubblicato: Dalla comunicazione intrauterina al linguaggio umano, che affronta il tema della formazione del linguaggio a partire dal periodo prenatale; L’orecchio e il linguaggio, che inquadra i temi generali della concezione di Tomatis; Perché Mozart?, che illustra il valore terapeutico della musica mozartiana, Siamo tutti nati poliglotti, in cui Tomatis approfondisce il tema dell’apprendimento delle lingue straniere a partire da una migliore capacità di ascolto; Nove mesi in paradiso, in cui analizza il rapporto madre-figlio durante la gestazione, con particolare riguardo al tema dell’ascolto della voce materna e Vertigini, in cui affronta il tema della perdita d’equilibrio in una prospettiva completamente nuova.
Prefazione, di Concetto Campo
Le difficoltà scolastiche
INTRODUZIONE
Scacco matto all’insuccesso scolastico
1. TESTIMONIANZA
2. LE PERLE DELL INSUCCESSO SCOLASTICO
- Vi presento… lo zuccone
- La caccia agli zucconi diventa imprenditoriale
- Platone o Dorotea?
- La vocazione? Una lotteria…
- Qualche palloncino d’ossigeno… che si è sgonfiato in fretta
- L’insuccesso scolastico e il colore della moquette
3. BEBE BABIL E IL BIMBO BABEL
- Il bebè cinguetta
- Ritratto di un farfuglione
- Sordo come un francese
- Il dono delle lingue
- Bebè Babel
4. COLUI CHE CANTA
- Il canto dell’angelo
5. LE VOCI DELL’INFANZIA
- La voce della sua maestra
- La voce del suo maestro
- L’ululato del lupo mannaro, l’inferno dei gravi…
6. ZERO IN ORTOGRAFIA
- Un piccolo “zanzarino” ci mette la pulce nell’orecchio
- Dove si impara che la grammatica è neurologica
- La delicata situazione del tiratore malfermo
7. ALCUNE PAROLE CHE INCASTRANO
- Obbedienza, autorità, sacerdozio, vocazione
- Il bambino in pentola
8. LO SMEMBRAMENTO DELLA FAMIGLIA
- Gli effetti dello smembramento della famiglia
9. GANCIO DESTRO, SORVEGLIA LA TUA SINISTRA
- Le scorciatoie
- Da 7 a 85 anni
- Gulliver al soccorso del mancino
10. LEGGERE
- Il fondo dell’occhio, la punta delle dita e l’incavo dell’orecchio
- La voce regale
- Non sei sincronizzato, Cocco!
- Le origini meccaniche della dislessia
- Le calligrafie orribili e il grafologo scettico
- La lettera alfabetica è la cattura di un suono vivo
- Le lettere dell’alfabeto nella minestra
11. APPRENDIMENTO
- I meccanismi
- Come riconoscere un bambino in difficoltà
- Si ha l’intelligenza dei propri insuccessi
- Saper collocare un bambino nella classe
- I veri problemi sono neurologici
12. COMPAGNI DI PIERROT NELLA LUNA
- Dimmi chi ascolti, ti dirò chi sei
- Il “peggior sordo”
- La chiusura alla selettività
- Pierrot nella luna
- Jackie, fascio di nervi
- Leon il balbuziente
- Bambini con ritardo “affettive”
- Incontro con altri tre tipi
- Physical body
- Il ragionatore
- Emozione garantita
13. UNA PASSEGGIATA NELLA MATERIA GRIGIA
- Gnam-gnam
- Pronto, mamma… to ascolto
- Il vestibolo: un radar
- La coclea: un decodificatore
- La corteccia
- Di destra o di sinistra?
- Un sogno… supersonico
14. EDIPO: IL BAMBINO RE
- Edipo
- Figlio di nessuno, protagonista del suo avvenire
15. PERCHÈ LA NOSTRA MEMORIA CEDE…
- La memoria che cede…
- Orgoglio alla mano
- Perché sgolarsi
- Le cellule si abbronzano… stupidamente
16. IL TEST D’ASCOLTO
- Come è nato il test
- Le due porte
- Il bambino sotto orecchio elettronico
- Un esperienza nord-americana
- Appendice, a cura di Concetto Campo
1. Statistiche e ricerche sul metodo Tomatis
2. Risultati di uno studio europeo sulla efficacia del sistema Tomatis – Indirizzo di centri e studi professionali che applicano il metodo Tomatis
Gli Abusi sui Minori – Il Bambino, Quando Occorre, sa Chiedere Aiuto… Ascolto!
Autore/i: Grillone Caterina
Editore: Armando Curcio Editore
prima edizione, introduzione dell’autore.
pp. 192, Roma
Caterina Grillone, giovane avvocato, si è laureata in Giurisprudenza nel 2001. Da quest’anno porta avanti, con umanità e professionalità, il suo studio legale. È impegnata nella tutela dei più deboli, soprattutto dei minori, anche attraverso il sostegno mirato alle famiglie, studia e mette in atto progetti che prevedono servizi e interventi di supporto alla genitorialità. Ha tenuto corsi di aggiornamento in tema di diritto di famiglia in favore degli operatori dei servizi sociali, degli operatori e degli educatori per le attività a favore dei minori e degli agenti della Polizia di Stato. Svolge inoltre attività di progettazione in Diritto minorile e delle persone presso i circondari scolastici di alcuni comuni del Lazio, con la finalità di assicurare una formazione e una qualificazione professionale in Diritto di famiglia, minorile e delle persone.
Tema sempre drammaticamente attuale, quello degli abusi sui minori è trattato in questo libro in modo semplice e immediato. Il volume esamina i fenomeni aberranti, che vedono i minori oggetto di violenze frequenti, concentrandosi sia sulle vittime di reati sia sugli autori degli stessi, partendo dal presupposto che la vittima non sceglie mai di essere tale. Attraverso un approccio multidisciplinare, sono presi in esame gli aspetti normativi e giurisprudenziali, e vengono sottolineati gli aspetti penalistici e criminologici.
Introduzione
Capitolo 1
1.1 L’abuso istituzionale: definizione
1.2 La vittimologia
1.3 Quali gli effetti della vittimizzazione?
1.4 Cos’è il disturbo post traumatico da stress?
1.5 La storia del bambino abusato
Capitolo 2
2.1 Il delitto di maltrattamento
2.2 Il maltrattamento fisico
2.3 Chi è il bambino maltrattato e il bullismo-cyberbullismo
2.4 La trascuratezza: i genitori che maltrattano
2.5 Le complicazioni collegate al riconoscimento delle situazioni di maltrattamento
2.6 Le conseguenze del maltrattamento
2.7 Il maltrattamento psicologico
Capitolo 3
3.1 Percezione e comportamento
3.2 Le condotte omissive: l’”abuso istituzionale”
3.3 Che cos’è l’adultocentrismo?
Capitolo 4
4.1 Le teorie criminologiche sulla “devianza minorile”
4.2 La Scuola classica
4.3 La Scuola positiva
Capitolo 5
5.1 La legislazione italiana
5.2 Codice penale, nuovo Codice di procedura penale e tutela dei minori
5.3 La legge n. 66/96: “Norme contro la violenza sessuale”
5.4 La legge 269/98: “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno dei minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù”
5.5 La violenza sessuale e gli atti sessuali con minorenne
5.6 Obbligatorietà della segnalazione nelle situazioni di pregiudizio a carico dei minori
5.7 Gli obblighi di denuncia da parte dei soggetti che rivestono funzioni o incarichi di natura pubblica
5.8 Le disposizioni procedurali a tutela del minore
5.9 Provvedimenti urgenti a carico del minore: articolo 403 c.c.
Capitolo 6
6.1 La violenza istituzionale
6.2 I reati concernenti la stampa e il sistema radiotelevisivo: le conseguenze
6.3 Stalking e cyberstalking
Conclusioni
Postfazione
Bibliografia
Sitografia
Cassazione
Dice Matteo – Il Rabbi che Amava, Seguiva, Interpretava Gesù
Autore/i: Giacomoni Silvia
Editore: Longanesi & C.
prima edizione, nota al testo dell’autrice, collana: Il Cammeo n° 479.
pp. 162, Milano
Sappiamo tutti che Gesù è nato a Betlemme, che i magi gli hanno reso omaggio. Erode ha cercato di ucciderlo, Giovanni lo ha battezzato; che raccontava parabole, sanava gli ammalati, discuteva coi farisei: ed è morto crocifisso. Ma le sue parole e azioni non cessano di suscitare, nel lettore comune, domande e dubbi, ai quali Dice Matteo cerca di dare risposta restituendo il contesto storico in cui Gesù è vissuto e il primo vangelo è stato scritto. Silvia Giacomoni si immedesima in Matteo, si appropria della sua cultura per ridire la sua storia di Gesù e far capire a noi quanto intendeva comunicare ai suoi primi lettori. Come nella Nuova Bibbia Salani, in Dice Matteo le parole della Scrittura suonano forti e vive, si aprono e ci vengono incontro: per presentarci in primo luogo l’uomo che ha trasformato il modo di intendere il rapporto tra Dio e l’umanità, quindi i problemi affrontati dal “biografo” Matteo per darne conto, e i modi in cui le sue soluzioni sono state accolte nel corso dei secoli. Il linguaggio semplice e incisivo di Silvia Giacomoni rende vivo il tempo in cui Gesù agisce e parla, la giustizia cui obbedisce Giuseppe nell’accogliere come proprio il figlio di Maria, l’impurità cui Giovanni si oppone battezzando, la fedeltà alla legge di Israele dei farisei, la devozione dei sacerdoti al Tempio, la complessità del giudaismo dei tempi di Gesù e di Matteo. Matteo “dice”, Matteo “avrebbe potuto aggiungere”: la parola del vangelo è una, ma si offre a tante letture, offre tante questioni da indagare. Senza mai rinunciare alla chiarezza e alla semplicità, l’autrice le prende di petto, a tratti confidando anche i suoi timori di fronte a questioni tanto dense e forti, sempre indicandoci una via da seguire dentro il testo. Ci lascia a noi stessi solo quando la domanda è quella decisiva, quella che Gesù stesso pone ai suoi discepoli quando li ha con sé alle sorgenti del Giordano, quella a cui possiamo rispondere solo nel silenzio interiore, senza nessun suggeritore: “E voi, chi dite che io sono?”
Silvia Giacomoni (1938) ha incominciato a leggere la Bibbia suggestionata dal magistero del cardinale Martini che seguiva come inviato della Repubblica. Per capire l’Antico Testamento lo ha raccontato per intero nella Nuova Bibbia Salani (2004). Per capire il Nuovo, ha iniziato dal vangelo di Matteo.
Note al testo
- Origine e nascita di Gesù: adorato, ricercato, battezzato, tentato
- Gesù annuncia a Israele che il Regno è vicino: e pronuncia il discorso della montagna
- Gesù in Galilea con i suoi discepoli
- Gesù rende onore a Giovanni
- Gesù suscita l’amore delle folle e l’ostilità delle guide religiose di Israele
- Gesù e i suoi discepoli
- Gesù a Gerusalemme: la resa dei conti con chi lo rifiuta e chi lo segue
- La passione e la Pasqua di Gesù
Riferimenti bibliografici
Indice delle citazioni veterotestamentarie