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Parapsicologia Scienza del Futuro – Le più Recenti Teorie e Scoperte dei Maggiori Studiosi dei Fenomeni Paranormali
Titolo originale: Future Science
Autore/i: Autori vari
Editore: Armenia Editore
a cura di White John e Krippner Stanley, introduzione degli autori, traduzione di Ugo Dèttore, collana: L’Uomo e L’Ignoto.
pp. 568, nn. ill. in b/n, Milano
Le innovazioni più sconvolgenti nella storia della scienza hanno sempre richiesto, per venire accettate, una vera e propria lotta da parte di quegli scienziati le cui scoperte sfidano e insieme eclissano i precedenti modelli del reale. Esse vengono finalmente accettate solo dopo prove e ricerche altrettanto rigorose di quelle condotte dalle precedenti generazioni di scienziati.
Questo libro tratta delle «intuizioni sconvolgenti» che stanno scuotendo il mondo scientifico ai giorni nostri: descrive in dettaglio le più recenti teorie e scoperte dei maggiori studiosi che esplorano il mondo dei fenomeni paranormali. Anni di paziente lavoro da parte di scienziati di molti paesi hanno stabilito la realtà di una grande varietà di strani eventi che sono stati classificati sotto diverse e contrastanti categorie. Per questo il volume parte dall’assunto che molti cosiddetti eventi paranormali non sono al di là della scienza, ma solo al di là dei modelli scientifici attualmente accettati.
Il volume quindi non è una mera fantascienza, né una semplice introduzione allo studio della parapsicologia. È la summa del lavoro più recente svolto da scienziati che si muovono sull’orlo di una nuova consapevolezza del reale e delle sue strutture, di come interagiscono tra loro materia, energia e coscienza
Introduzione
Parte prima – Stabiliamo il punto di vista
- Dalla pseudoscienza alla superscienza
- Nuovi campi, nuove leggi di William A. Tiller
- La possibilità di nuove forze della Natura di Rexford Daniels
- Psicotronica: lo stato dell’arte di Zdenek Rèjdak
Parte seconda – Le forze occulte della vita
- Antichi misteri, rivelazioni moderne
- I campi vitali di Edward W. Russell
- Radiazioni conosciute e sconosciute di Langston Day
- Prana: la concezione tradizionale e quella moderna di Gopi Krishna
- L’energia della vera magia di W.E. Butler
- Wilhelm Reich e l’energia orgonica di W. Edward Mann
- Bioplasma: il quinto stato della materia di Viktor M. Inyushin
Parte terza – La geometria del paranormale
- Altre dimensioni e piani più alti
- Verso una rappresentazione del non rappresentabile di Steven M. Rossen
- Lo spazio: il contenitore del tutto di Hermine Sabetay
- L’idea di antispazio di Olive Whicher
- Le forze formative eteriche di Guenther Wachsmuth
- La riscoperta dell’etere di H.C. Dudley
- La neoenergia e le forme geometriche di Serge V. King
Parte quarta – Dalla fisica alla metafisica
- Verso una creativa sintesi di conoscenza
- Biopsicofisica: il vero studio dell’uomo di E. Stanton Maxey
- Biogravitazione e Psicotronica di Alexander P. Dubrow
- Variabili nascoste: dove la fisica e il paranormale si incontrano di E.H. Walker e Nick Herbert
- Le strutture spazio-tempo positive e negative come sistemi coniugati di William A. Tiller
- Parafisica: una nuova visione di noi stessi e del cosmo di C. Musès
- La convergenza della fisica e della psicologia di J.H.M. Whiterman
- Fisica quantistica ed eventi paranormali di Laurence M. Beynam
Parte quinta – La nuova tecnologia
- Imbrigliamo le energie della vita
- Applicazioni della radioestesia: un’antica arte biopsicofisica di Christopher Bird
- Radionica, scienza del futuro di Edward W. Russell
- L’incredibile macchina di Hieronymus di Joseph F. Goodavage
- L’ingegneria meteorologica con energia orgonica mediante il franginubi di Trevor James Constable
- Panorama di prima mano dei generatori psicotronici di Stanley Krippner
- Metodi per scoprire e misurare le energie guaritrici di Robert M. Miller
- L’apparecchio di Motoyama
- Voci paranormali registrate: una breccia parafisica di D. Scott Rogo
- Apparecchio di comunicazione con i disincarnati di Julius Weinberger
Parte sesta – La dimensione sociale
- Impatto della scienza con la societÃ
- Implicazioni sociali e impatto sociale dei fenomeni paranormali di Willis W. Harman
- Parascienza e responsabilità sociale di Michael Rossman
- Scienza e illuminazione di David Spangler
- Gli scettici di Saul-Paul Sirag
Appendici
- Appendice I. L’energia X: un fenomeno universale
- Appendice II. Operazione “Kooler”: conquista di un’ondata di caldo nella California meridionale di Trevor J. Constable
- Appendice III. Suggerimenti per ulteriori esplorazioni
- Bibliografia e annotazioni varie
Una Storia di Pace
Immagini di una cultura contro la violenza e la guerra
Autore/i: D’Amico Tano
Editore: Libri Alfabeto
prima edizione, introduzione di Angelo Schwarz, illustrato con fotografie b.n. dell’autore Tano D’Amico.
pp. 62, con 50 foto in bianco e nero, Roma
Questo libro ha per titolo Una storia di pace ed è essenzialmente un libro fatto di fotografie, di frammenti che con estrema facilità possono diventare dei monumenti, icone simboliche del e per il movimento per la pace. La società dello spettacolo, che è poi la società nostra, tende a svuotare i sensi dei gesti significanti, individuali e collettivi, degli esseri umani attraverso l’oggettivazione della rappresentazione. I tempi, e gli eventi nel tempo, diventano così astrazione; prese di coscienza e gesti vengono risolti in una attività contemplativa. Se Tano D’Amico ha voluto dare a questo insieme organizzato d’immagini il titolo *Una storia di pace*, è perché, per l’appunto, questa vuol essere una, e una soltanto tra altre storie di pace: quella che ha voluto raccontare lui, sulla base di una analisi e una sintesi sua. È l’arbitrio che ha legittimato la realizzazione di queste fotografie; è l’arbitrio che legittima l’uso di queste immagini in questa libro, non il consenso che esse pure possono raccogliere. L’appunto non è di circostanza, se queste fotografie vogliono essere momento di una ricerca, di un confronto, desiderio di una comunicazione, di risposte non precostituite, se il fine non è quello di collocare surrettiziamente merce-spettacolo. Allora, l’arbitrio è bello: la gente con lo striscione sulla strada tra Perugia e Assisi e i soldati del contingente italiano a Beirut; la ragazza alla stazione Tiburtina e la giovane coppia che si tiene per mano durante un corteo in corso Giovanni Agnelli a Torino; la carica della polizia a piazza Colonna a Roma e la processione del Venerdì Santo a Comiso con il saio e la tonsura del confratello di frate Francesco; la suora che offre un fiore e il bivaccare nelle case occupate; la veglia alla bara di Pio La Torre e le due sensuali bambine sull’albero nel campeggio pacifista di Comiso; e tutte le altre fotografie e tutti gli altri possibili accostamenti del rimirante.
In questa vicenda che Tano D’Amico racconta ci sono, come si dice oggi, dei messaggi, evidentemente, ma sono i suoi non quelli della gente, dei soldati, delle forze di polizia, del frate, delle bambine fotografate. Un fotografo riconosce ciò che ha imparato a conoscere, ridà ciò che vuol ridare, attraverso il suo lavoro media sensi non esclusivamente visivi, limitatamente al livello percettivo. Ma il fatto, per essere immagine – ci rammenta Wittgenstein – deve avere qualcosa in comune con il raffigurato. Cosicché se il fotografo offre lezioni sulla realtà , dalla realtà pure ne riceve. Altre lezioni restano da dare, altri gesti restano da fare, nuovi impegni generosi, non banalmente fotografici, possono, e debbono, essere assunti. (Angelo Schwarz – Introduzione)
Introduzione
- 1/Sulla strada per Assisi
- 2/Sulla strada per Assisi
- 3/Beirut. Nelle tende del contingente italiano
- 4/Beirut. Nelle tende del contingente italiano
- 5/Comiso. Sulla via per la base.
- 6/Comiso. Davanti alla base
- 7/Assisi. Basilica del Santo
- 8/Comiso. Davanti alla base
- 9/Roma. Sciopero generale, piazza del Popolo
- 10/Roma. Sciopero generale, piazza del Popolo
- 11/Roma. Attesa dell’alba alla stazione Tiburtina
- 12/Napoli. Sciopero generale, piazza del Plebiscito
- 13/Torino. Corso Agnelli
- 14/Torino. Corso Agnelli
- 15/Roma. Piazza Colonna
- 16/Roma. Santa Maria Maggiore
- 17/Comiso. Davanti alla base
- 18/Comiso. Davanti alla base
- 19/Roma. Piazza Navona
- 20/Roma. Davanti al Parlamento
- 21/Comiso. Via crucis
- 22/Comiso. Via crucis
- 23/Roma. Piazza della Repubblica
- 24/Napoli. Piazza del Plebiscito
- 25/Roma. Piazza della Repubblica
- 26/Roma. Piazza della Repubblica
- 27/Comiso. Davanti alla base
- 28/Roma. Torre Spaccata
- 29/Palermo. Funerali di Pio La Torre
- 30/Palermo. Funerali di Pio La Torre
- 31/Sigonella. Catena umana
- 32/Roma. Piazza Colonna, dopo la carica della polizia
- 33/Comiso. Campeggio pacifista
- 34/Comiso. Figlie di lavoratrici a domicilio
- 35/Roma. Via dei Fori Imperiali
- 36/Comiso. Davanti alla base dopo le cariche della polizia
- 37/Roma. 8 marzo
- 38/Roma. Stazione Termini
- 39/Roma. Piazza della Repubblica
- 40/Roma. Guernica a Porta Pia
- 41/Sigonella. Catena umana
- 42/Sigonella. Catena umana
- 43/Comiso. Campeggio pacifista
- 44/Napoli. Monte Santo
- 45/Roma. Piazza della Repubblica
- 46/Catania. Funerali di Pippo Fava
- 47/Sigonella. Catena umana
- 48/Roma. Santa Maria Maggiore
- 49/Roma. 10 marzo 1984
- 50/Roma. La ragnatela dei Fori Imperiali
Gli Emblemi Araldici della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato
Autore/i: Autori vari
Editore: Convivio – Nardini Editore
introduzione e cura di Giordano Gamberini, presentazione dell’editore, testi di Giordano Gamberini, Giovanni Pica, Giovanni Ghinazzi, Leone Braschi, tavole a colori di Lorenzo Crinelli e Carlo Pierallini.
pp. 144, nn. illustrazioni a colori e b/n, Firenze
Gradi simbolici, gradi scozzesi o «riti di perfezione»: la stessa denominazione presuppone un cammino evolutivo, o ascesi, verso un perfezionamento interiore dell’individuo, non fine a se stesso, ma rivolto al bene di tutti.
In questo libro vengono riprodotti, nelle loro originali e allusive cromie, gli emblemi della Massoneria detta «simbolica», comprendente i primi tre gradi, a cui seguono quelli dei gradi detti di «perfezione», dal 4° fino al 33° secondo una struttura piramidale che, dal quadrante della base, raggiunge il vertice costituito dal Supremo Consiglio dei Sovrani Grandi Ispettori Generali. Ogni emblema è una somma di simboli, la cui lettura, che si attua decifrando e interpretando i singoli elementi che compongono un preciso messaggio, si arricchisce di volta in volta di nuove suggestioni.
Gli emblemi araldici sono dunque una raffigurazione visiva di un itinerario iniziatico, alla ricerca di una parola «perduta»; la quale sarà ritrovata soltanto alla fine di un lungo e non soltanto simbolico viaggio che «dall’infima lacuna dell’universo» come quello dell’Alighieri, conduce per gradi l’adepto fino «all’ultima salute».
Presentazione
Introduzione
Emblemi Araldici
Commento agli Emblemi
APPENDICE
- Del Rito Scozzese Antico ed Accettato
- L’iniziazione e l’iniziato
- L’autentico segreto
- Per un ecumenismo massonico
- Ai fratelli scozzesi dal 1° al 33° grado
- La scala iniziatica
L’Anima Prima della Nascita, in Vita, Dopo la Morte
I più importanti maestri spirituali ci guidano alla scoperta della «Luce dell’Anima» nella nostra vita quotidiana
Autore/i: Autori vari
Editore: Armenia Editore
a cura di Eliot Jay Rosen, introduzione di Ellen Burstyn, traduzione di Anna Carbone, titolo originale: Experiencing the Soul.
pp. 318, illustrazioni b/n, Milano
L’anima, prima della nascita, in vita, dopo la morte è un’opera unica che prende il lettore per mano e lo induce a intraprendere un viaggio nella propria spiritualità .
Trentadue maestri, leader spirituali e ricercatori scientifici, convinti che la morte costituisca il passaggio a un’altra dimensione, e non la fine della vita, condividono con il lettore le loro esperienze relative all’incontro con le anime umane.
Autori che nell’ambito della New Age costituiscono un saldo punto di riferimento – Joan Borysenko, Gerald Jampolsky, Elisabeth Kübler-Ross, Raymond Moody e Louise Hay – spiegano come è possibile entrare in contatto con le anime già durante la propria vita sulla terra, comunicare con le anime dei bambini che devono ancora nascere o ricevere messaggi dalle anime di persone care defunte o, ancora, nei casi di esperienze di pre-morte, incontrare anime che viaggiano nei regni di luce e serbarne il ricordo tornando alla vita.
Il Regno Segreto
Titolo originale: The Secret Commonwealth
Autore/i: Kirk Robert
Editore: Adelphi Edizioni
terza edizione, a cura di Mario Manlio Rossi, seguito dal suo saggio «Il Cappellano delle Fate», nota dell’editore, in copertina: Francis Danby, Scena dal «Sogno di una notte di mezza estate» (1832).
pp. 296, Milano
Un oscuro ministro presbiteriano scozzese, Robert Kirk, scrisse verso la fine del Seicento questa incantevole, incantata guida al «regno segreto» dei fairies – e dunque delle fate, degli elfi, degli gnomi, dei coboldi e di tutte le altre specie che appartengono a quelle «aeree tribù». Usando la sobrietà dei grandi etnologi e il tono familiare, pacato di chi racconta di cose con le quali ha avuto a che fare per tutta la sua vita, Kirk voleva innanzitutto trasmetterci una descrizione precisa e fedele degli esseri di quel mondo, delle loro abitudini e del loro modo di intervenire nella nostra vita. Solo così, egli sperava, si potevano dissipare molti pregiudizi: primo fra tutti quello che il «regno segreto» non esistesse e che quel «popolo quasi sempre invisibile» fosse un banale frutto dell’immaginazione umana, mentre la quotidiana esperienza ci vuol dimostrare il contrario. Che cos’è infatti l’inquietante, ciò che ci fa fremere di orrore o di attrazione, se non – ogni volta – uno dei tanti «tentativi benevoli» con cui quelle «creature nostre sorelle» ci avvertono che, oltre al nostro mondo, esiste anche quello del «popolo nascosto» per il quale «lavoriamo tanto quanto per noi stessi»? E i non pochi che hanno l’ambiguo dono della «seconda vista» non sono forse semplicemente coloro che sono sempre accompagnati da «un raggio come quello del sole», il quale permette di vedere in ciascuno degli «atomi» sospesi nel pulviscolo dell’aria un abitante della «città sotterranea pervasa da una luce verde»? Kirk allinea con dolcezza, ma con determinazione, i suoi argomenti. Egli nutriva infatti una fede soave nel progresso, e ben sapendo che «ogni epoca ha qualche segreto lasciato da scoprire», sognava però che un giorno finalmente i rapporti fra noi e i fairies sarebbero stati «liberamente esercitati e tanto bene conosciuti come sono l’arte della navigazione, la stampa, le armi da fuoco, il cavalcare a sella con la staffa e le scoperte dei microscopi, che una volta suscitavano altrettanta meraviglia ed era altrettanto difficile farle credere».
Dopo più di due secoli e mezzo il manoscritto di Kirk ha trovato il suo primo adeguato decifratore e commentatore in Mario Manlio Rossi. Con estro sapiente e acume erudito, Rossi ha cercato e trovato le tenui tracce dell’esistenza del «cappellano delle fate», individuando anche finalmente il manoscritto originale del Regno Segreto. Infine ha dedicato a quel testo un lungo saggio, dove attraverso le teorie e gli esempi di Kirk sui nostri rapporti con i fairies veniamo ricondotti al centro di una vasta e oscura area della cultura moderna europea: quella delle dottrine (e delle pratiche) dell’occulto, dei processi alle streghe (e di fatto l’intenzione di Kirk era innanzitutto quella di sottrarre coloro che hanno rapporto con i fairies al sospetto di stregoneria), della vana lotta della scienza contro le fate. Perché alla fine, come Rossi dimostra con scintillante consequenzialità , «sono le fate a rivelare l’inconsistenza della scienza empirica».
Mario Manlio Rossi (1895-1971) fu uno dei pochissimi professori che rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo. Per molti anni insegnò all’Università di Edinburgo. Nel giro di mezzo secolo, pubblicò numerosissimi libri e articoli, in italiano e in inglese, su temi soprattutto di filosofia, storia e letteratura. Fra le sue opere ricordiamo: Swift, or the Egotist (1934); La vita, le opere, i tempi di Herbert di Chirbury (3 voll., 1947); Storia d’Ighilterra (4 voll. 1948-1966); L’estetica dell’empirismo inglese (2 voll. 1944); Saggio su Berkeley (1955); A Plea for Man (1956).
- IL REGNO SEGRETO
- IL CAPPELLANO DELLE FATE
I. Incontro con il Cappellano
II. La vita di Robert Kirk
III. I resti letterari di Robert Kirk
IV. L’elemento sessuale nel soprannaturale
V. L’empiricismo e la magia naturale
VI. La stregoneria come invenzione moderna
V. Folklore e « scienza » sperimentale
VI. I fairies e la filosofia del Seicento
VII. La realtà obbiettiva delle fate
VIII. La tradizione occultistica
IX. La situazione teologica
X. Fate e scienziati
APPENDICI
I. I rapporti fra Kirk e Boyle
II. Kirk e gli scongiuri
Nota dell’editore
L’Amore e la SessualitÃ
Titolo originale: Amour et sexualité en Occident
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni Dedalo
nuova edizione ampliata, introduzione di Georges Duby, traduzioni di Valeria Bajo, Corrado Petrocelli, Raffaele Licinio, in copertina: François Gérard (1770-1837), Amore e Psiche, Parigi, Louvre.
pp. 480, 35 illustrazioni a colori e 51 illustrazioni b/n, Bari
Una nuova edizione, ampliata da nuovi testi e da un’inedita introduzione di Georges Duby, dell’opera che per prima ha presentato ad un vasto pubblico le tappe storiche più significative dell’evoluzione del costume in rapporto alla sfera dell’affettività e del sesso. Un suggestivo, raffinato e riccamente illustrato “excursus” lungo le trasformazioni dell’arte di amare in Occidente.
Le relazioni familiari, il rapporto uomo-donna, il sesso, hanno conosciuto dalla preistoria ai nostri giorni una indubbia evoluzione, una vera e propria mutazione che, alla vigilia del terzo millennio, si può considerare forse l’elemento di maggiore novità (di costume e di linguaggio) dell’uomo contemporaneo. Non deve dunque sorprendere che gli storici abbiano sempre più indirizzato le loro ricerche su questi fenomeni: ricostruire la storia delle abitudini sessuali e dell’amore nelle sue varie forme, dai reperti babilonesi fino ai nostri giorni, se contribuisce a gettar luce sul passato dell’umanità , induce a meglio interpretare la complessità dell’amore contemporaneo. Ma lo spazio inesplorato nel quale gli storici si avventurano riserva sorprese inesauribili: soprattutto una forte reticenza, quasi una sorta di pudore delle società del passato a lasciare testimonianze sull’amore e sul sesso. E quasi sempre le non numerosissime fonti che sull’amore ci sono giunte, dagli episodi biblici all’amor cortese medievale, dalla letteratura dell’adulterio a quella della contraccezione, si presentano come materiale da interpretare e decifrare necessariamente con metodologie nuove e più adeguate: solo a quel punto diventa possibile cogliere, partendo dall’amore e dalle abitudini sessuali, i caratteri e le trasformazioni della cultura e della struttura delle società umane.
Il volume raccoglie i contributi di storici di diverse discipline e di grande prestigio, da Jacques Le Goff a Jean Bottéro, da Robert Delort a Claude Mossé. Rispetto alla precedente, datata 1984, questa seconda edizione dell’opera, è ampliata da saggi di Philippe Ariès, Paul Veyne, dello stesso Georges Duby e di altri noti studiosi.
Saggezza Greca e Paradosso Cristiano
Titolo originale: Sagesse greque et paradoxe chrétien
Autore/i: Moeller Charles
Editore: Morcelliana
quinta ediziona, prefazione dell’autore, traduzione di Nella Berther.
pp. 280, Brescia
In quest’opera, cui si riconoscono vere caratteristiche di un «classico» del pensiero cristiano, Charles Moeller, studioso acuto di letteratura in quanto rivelatrice di mondi di idee e di spiritualità , ha delineato con finezza d’interpretazione gli incontri e le divergenze tra la «novità » del messaggi evangelico e l’umanesimo greco-latino nelle sue più alte espressioni. Tre grandi nodi problematici sono affrontati: il male in Omero, nei tragici greci, e il peccato in Shakespeare, Racine e Dostojevski, la sofferenza, negli stessi ambiti e autori, la morte, in Omero, Platone, Cicerone e Virgilio, e il Paradiso in Dante.
Dal 1925 la Morcelliana pubblica con entusiasmo rinnovato in ogni stagione le opere più significative della cultura cattolica europea. In più di 50 anni di vita sono passati così nel suo catalogo centinaia di Autori. Alcuni sono oggi notissimi nel campo nazionale (Apollonio, Bargellini, Bendiscioli, Bo, D’Amico, De Luca, Fabro, Marcazzan, Sciacca…) e internazionale (Guardini, Hiring, Jedin, Maritain, Merton, Rahner, Von Balthasar…); altri, anche se meno noti al grande pubblico, hanno lasciato spesso contributi ugualmente fondamentali nella cultura. Il catalogo Morcelliana è oggi arrivato a più di 1000 titoli e con questa nuova collana di Reprints, l’Editrice vuole riportare all’attenzione dei lettori alcuni volumi del passato ormai esauritissimi e introvabili. La pubblicazione di questi testi, ormai «classici» nel vero senso della parola, ha una funzione, oltre che di recupero del proprio miglior passato, anche di ponte tra vecchie e nuove generazioni di lettori.
Il Risveglio della Montagna – Dal Tibet al Messico un’Avventura al Centro del Mondo
Titolo originale: La mujer dormidadebe dar a luz
Autore/i: Ayocuan
Editore: Tre Editori
traduzione dall’originale di Clara Romanò.
pp. 304, Roma
Antichi miti preispanici annunciano da tempo immemorabile il ruolo cruciale del Messico nel futuro del pianeta, quale punto di partenza di una nuova fase evolutiva dell’umanità .
Nella capitale azteca, uno studente messicano incontra un colonnello tedesco che gli apre le porte di una nuova visione della storia e lo trascina in una delle più straordinarie avventure mai raccontate: il salvataggio del Dalai Lama in un Tibet antico e misterioso dove, nel mezzo della invasione cinese, si svela il segreto del risveglio iniziatico del Messico, nuovo Centro del Mondo.
Storia autentica di un grande mito messicano. Racconto esoterico ed entusiasmante avventura. Un libro-culto, best seller in America Latina.
Questo libro è un sogno e un mistero. È un grande mito, come il suo autore di cui non si sa quasi nulla eccetto il nome. Dall’Himalaya a quello che fu il centro del grande Impero del Sole si snoda un’avventura che nasconde il segreto del futuro.
“Nel 1968 in Messico e in molte altre parti del mondo ebbero luogo avvenimenti apparentemente inesplicabili… Se non fosse stato per Ayocuan mi sarebbe stato impossibile comprendere ciò che in realtà stava accadendo”. (Antonio Velasco Piña)
“Per raccontare questa storia. e contribuire a far prendere coscienza della grende importanza dei prossimi anni, decisi di mantenere un conveniente anonimato e di firmarmi con uno pseudonimo.
Scelsi quello adottato dagli antichi poeti nahuas quando desideravano far conoscere cose di particolare importanza”.
(Ayocuan)
Parte Prima
NELLA CITTÀ UNIVERSITARIA
- Davanti al mural della scienza
- Difficoltà nello studio della Storia
- Una celebrazione movimentata
Parte Seconda
NELLA CITTÀ DI MONTE ALBAN
- La città osservatorio-ricettorio
- Imparando a studiare
- Un’antica e moderna visione della storia
- Un uomo in cerca del passato
- Hitler guarda verso Oriente
- L’Oriente guarda verso Occidente
- Dialogo tra Oriente e Occidente
- Hitler rivela il suo gioco
- Il mondo in fiamme
- Riprendendo il cammino
Parte Terza
NELLA CITTÀ DI LHASA
- La chiamata del destino
- Ribellione nella città degli dei
- Morte
- Nuvole, formiche e uomini
- Sul tetto del tetto del mondo
- Intravedendo il futuro
- Il cerchio si chiude
Parte Quarta
CITTÀ DEL MESSICO
- Città del Messico
- Due vecchi conoscenti
- Nell’antico paese del futuro
- Davanti al mural della scienza
Appendice
Riassumendo
Ritratto di Ayocuan
La Maledizione di Ötzi, la Mummia dei Ghiacci
Titolo originale: La malèdiction d’Ötzi
Autore/i: Benhamou Guy; Sabroux Johana
Editore: Edizioni L’Età dell’Acquario
prima edizione, prologo degli autori, traduzione dal francese di Gabriella Tonoli.
pp. 224, Torino
Il 19 settembre 1991, a 3200 metri di altitudine, al confine tra Alto Adige e Tirolo, una coppia di escursionisti tedeschi scopre un corpo mummificato intrappolato nel ghiaggio.
Subito si pensa ai resti di qualche alpinista scomparso nel corso dei decenni precedenti. Ma presto si fa strada una verità stupefacente: Ötzi – così verrà battezzata la mummia – è un uomo del Neolitico. E accanto a lui stanno gli oggetti che usava quotidianamente, i suoi vestiti e anche le sue «medicine».
Archeologi, patologi, medici e ciochimici di due paesi, l’Austria prima e l’Italia poi, si mettono al lavoro (non senza contrasti e aspre rivalità ) e compiono scoperte sorprendenti sulla vita di quest’epoca remota. Non solo. Scoprono che Ötzi è stato assassinato: ha una mano ferita e qualcuno l’ha colpito alla schiena con una freccia. Chi è stato? E perchè?
A questi misteri presto se ne aggiungono altri. Negli anni successivi al ritrovamento, sette delle persone che si sono avvicinate alla mummia muoiono. I giornali incominciano a parlare della «maledizione di Ötzi».
In questo reportage esemplare Guy Benhamou e Johana Sabroux ripercorrono tutta l’appassionante vicenda, ricostruendo nel dettaglio gli studi eseguiti sul corpo della mummia e sugli oggetti che le appartenevano, la sfida scientifica rappresentata dal problema della sua conservazione, l’indagine «poliziesca» sulla sua morte violenta. E naturalemente anche la serie di morti che ha decimato in breve tempo la piccola comunità che attorno a Ötzi si era creata.
Senza mai dimenticare che questo preziosissimo «repreto» archeologico e antropologico è stato, molto tempo fa un uomo, e come tale va rispettato.
Guy Benhamou, giornalista, collaboratore della rivista «Le Point», è autore di Pour solde de tout compte, Arnaud Montebourg, l’ambition à tout prix, Le Pacte.
Johana Sabroux, è giornalista. Ha collaborato con Radio-France a «Libération».
Prologo
Un cadavere spuntato dal ghiaccio
Morte numero 1: Rainer Henn
- Un medico troppo precipitoso
Una mummia chiamata Ötzi
- Chi è Ötzi?
Morte numero 2: Kurt Fritz
- La caduta di una guida tranquilla
- Verità e dicerie
Morte numero 3: Rainer Hoelzl. Il giornalista cocciuto
- Gli strumenti di Ötzi
Morte numero 4: Helmut Simon. L’escursionista smarrito
- Saluti e baci dal Tirolo
- Slittamenti
Morte numero 5: Friedrich Tiefenbrunner
- L’igienista discreto
- Un DNA particolare
- Lo star system di Ötzi
Morte numero 6: Konrad Spindler
- Un archeologo possessivo
- Ötzi assassinato
Morte numero 7: Thomas Loy. La pista del sangue
- È una maledizione?
Epilogo
Ringraziamenti
Bibliografia
La Guerra delle Cola – Lezioni di Marketing dell’Uomo che ha portato alla Vittoria la Pepsi-Cola contro il Nemico Numero Uno
Titolo originale: The Other Guy Blinked. How Pepsi Won the Cola Wars
Autore/i: Roger Enrico; Kornbluth Jesse
Editore: Sperling & Kupfer Editori
ringraziamenti dell’autore, traduzione di Gaetano Salinas.
pp. 376, Milano
«Sono convinto che se Michael Jackson non si fosse scatenato nelle sue mosse e piroette acrobatiche, se non avesse prestato i suoi virtuosismi vocali alla Pepsi sul motivo del suo hit più acclamato, la Coca-Cola Company non si sarebbe di certo lanciata in quella colossale castroneria che è stata la New Coke. […] Questa è durata come vessillifera della Coca-Cola meno di novanta giorni: nel luglio 1985, infatti, i responsabili annunciavano mogi al mondo strabiliato che, nonostante il “grosso successo” della New Coke, avrebbero rimesso sul mercato la vecchia formula del Merchandise 7X, ribattezzata Classic Coke. Ora dunque la Pepsi doveva vedersela con due Coke. “Benone”, pensai. […] Ma la cosa migliore di quella stramba estate del 1985 è stato il riaccendersi della guerra delle Cola. E, dopo ottantasette anni passati a guardarci negli occhi senza che niente succedesse, l’incredibile è avvenuto: il nostro avversario è stato il primo ad abbassare lo sguardo. Se continueremo così, la vicenda narrata in questo libro sarà l’inizio di uno dei più straordinari rivolgimenti nella storia del business americano.»
Per decenni la Pepsi-Cola è stata un avversario così modesto per la Coca-Cola che quest’ultima si è permessa perfino il lusso, negli anni Trenta, di rifiutare l’opportunità di acquistarla. Nel 1983, però, è entrato in scena Roger Enrico, il nuovo giovane President e CEO della società , fermamente deciso a portare in vetta la Pepsi e a farla diventare la Numero Uno nel mondo. Enrico e il suo Pepsi-Team hanno dunque lanciato una serie di costosissime, ma riuscitissime, campagne pubblicitarie mobilitando divi del calibro di Michael Jackson (ingaggiato per cinque milioni di dollari!) per rinnovare l’immagine del loro prodotto. Poi hanno puntato decine di milioni di dollari per lanciare la Diet Pepsi e per farne la prima Cola dietetica sul mercato. Questi rischi apparentemente folli — esempi di quello che Enrico definisce «marketing di leadership» — sono stati corsi a ragion veduta in quanto hanno portato una intera nuova generazione di consumatori a scegliere la Pepsi-Cola. Messo con le spalle al muro dalle brillanti mosse di Enrico e dei suoi collaboratori, il management della Coca-Cola ha preso una decisione a dir poco sconcertante: cambiare la formula segreta che da quasi novant’anni faceva la fortuna della bibita di Atlanta. Nel 1985 ha lanciato la New Coke (sostituita dopo appena tre mesi con la vecchia bevanda ribattezzata Classic Coke), realizzando così l’operazione di marketing peggio riuscita del ventesimo secolo. Alla fine del 1985 l’impensabile è ormai avvenuto: nella corsa per la supremazia i due concorrenti si sono trovati alla pari. Polemico, provocatorio, ricco di dettagli curiosi, La guerra delle Cola è la storia segreta del conflitto narrata direttamente dal protagonista-vincitore. La sua testimonianza straordinaria porta il lettore dietro le quinte a vedere come nasce la grande pubblicità e come si fa del marketing ad altissimo livello. Poche vicende aziendali possono rivaleggiare con quella della Pepsi, emblematica del mito americano del successo: il piccolo uomo che supera tutti gli ostacoli per arrivare in vetta e cl riesce… con un pizzico di umorismo.
Roger Enrico è nato nel Minnesota ed è di origine italiana. Dopo la laurea al Babson College nel 1965 e dopo una lunga «gavetta» nel settore dell’industria alimentare, viene nominato nel 1983 President e CEO della Pepsi-Cola USA e nel 1986 President e CEO della Pepsi-Cola Company.
Jesse Kornbluth, giornalista, è oggi una delle firme più seguite della rivista New York. Scrive anche per il cinema e insegna tecnica della sceneggiatura alla New York University.
Ringraziamenti
1. «La mossa più sicura che sia mai stata fatta»
2. Per quelli che pensano giovane
3. L’apprendista del comando
4. La guerra dei centottanta giorni
5. Andar per vette
6. Sulla stessa barca
7. «Se punti tutto su una stella»
8. Portate un messaggio a Michael
9. La voce di una nuova generazione
10. Si spiana il terreno di scontro
11. Situazione sotto controllo
12. La roulette delle celebritÃ
13. Dolce vendetta
14. «Vi abbiamo offeso. Ci dispiace»
15. Sulla cresta dell’onda
16. Navigazione serena
Corto Maltese – Una Ballata del Mare Salato
Autore/i: Pratt Hugo
Editore: Lizard Edizioni
prima edizione, collana: Narratori, in copertina: un acquerello di Hugo Pratt.
pp. 240, Roma
Nel 1967 Hugo Pratt disegnò la Ballata e nacque Corto Maltese, il marinaio per antonomasia, l’avventuriero romantico e individualista che diventò poi un mito.
Quella letteratura disegnata si trasforma in romanzo che ne ricalca fedelmente la trama e i personaggi, ma ne espande la collocazione storica e riesce a trascrivere in parole la magia dei disegni di Pratt.
Siamo nel periodo della Prima Guerra Mondiale, ma siamo molto lontani dalle fredde trincee europee, ci troviamo nel mondo dei Mari del Sud dove i tedeschi si stanno organizzando con basi segrete per quella che sarà chiamata la guerra di corsa, una guerra combattuta da unità isolate e sommergibili fantasma che facevano parte della Divisione d’Oriente del mitico vice ammiraglio conte Von Spee.
Hugo Pratt (1927-1995) è uno dei maestri del fumetto moderno. Nel corso della sua vita ha viaggiato moltissimo, pur restando sempre legato alla sua città d’adozione, Venezia. L’amore per l’avventura e per i classici della letteratura lo ha portato a creare personaggi indimenticabili, destinati a segnare la storia del fumetto mondiale. Fra questi Corto Maltese, il marinaio protagonista di un lunghissimo ciclo di avventure, che dal 1967 in poi ha accompagnato l’artista per tutta la vita. Un eroe che incarna lo spirito dell’autore e rivela il suo profondo senso del racconto.
- I. Il ricordo di un sole lontano
- II. L’uragano
- III. Pirati
- IV. Nuova Guinea
- V. La grande onda
- VI. Il falso stregone
- VII. Il sommergibile
- VIII. Escondida
- IX. La Divisione d’Oriente
- X. Il monaco
- XI. Il messaggio nella bottiglia
- XII. Cranio
- XIII. Il pescecane
- XIV. Slutter di Lubecca
- XV. New Zealand Mounted Rifles
- XVI. Oltre il passato
- XVII. L’affondamento dell’H.M.S. Victoria
- XVIII. L’esecuzione
- XIX. La lettera
- XX. La fine della ballata
Antisemitismo Olocausto Negazione
La grande sfida del mondo ebraico nel ventunesimo secolo
Autore/i: Valori Giancarlo Elia
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, copia con dedica autografata dall’autore, prefazioni di Shimon Peres, Guido De Marco, Avi Pazner.
pp. XII-206, Milano
A più di mezzo secolo dalla tragedia dell’Olocausto, il flagello dell’antisemitismo ha rialzato la testa, agitando le coscienze democratiche di tutto il mondo. L’antico pregiudizio religioso, nel fragile equilibrio emerso dopo l’11 settembre e l’inasprirsi della sfida tra Occidente e Islam, si salda a nuove e violente forme di propaganda, soprattutto in alcuni paesi del Medio Oriente. Giancarlo Elia Valori ricostruisce la storia della persecuzione ai danni degli ebrei così come si è venuta configurando nel corso dei secoli e a questa affianca una descrizione minuziosa dei campi di sterminio nazisti e delle deportazioni avvenute in tutta Europa con il consenso dei regimi collaborazionisti. Eppure c’è chi continua a voler offuscare la verità , a considerare l’orrore di Auschwitz – dopo il quale non sarebbe più stato possibile fare poesia, secondo la celebre affermazione di Adorno – poco più che un’invenzione del sionismo. Ma davvero lo sterminio di massa di sei milioni di ebrei perpetrato dalla barbarie nazista può essere oggetto di revisioni? Come si può ancora “negare” la Shoah?
Giancarlo Elia Valori offre una risposta persuasiva e autorevole a queste insidiose domande. I tentativi messi in campo per screditare Israele e la memoria dell’Olocausto sono sempre più numerosi e gettano un’ombra sinistra sul futuro. Nuove edizioni dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion (il celebre falso creato dalla polizia segreta russa all’inizio del Novecento per alimentare il pregiudizio antiebraico) circolano liberamente nelle scuole islamiche di Siria e Iran. Serial televisivi egiziani, appelli del Gran Muftì di Gerusalemme, minacce politiche come quelle avanzate dal presidente iraniano Ahmadinejad, siti Internet semiclandestini: tutto concorre a gettare benzina sul fuoco già vivo di un antisemitismo strisciante, tornato a circolare in molti settori della cultura contemporanea, anche europea. Riemerge, sotto mentite spoglie, la vecchia teoria della cospirazione ebraica che tanta (troppa) fortuna ha riscosso in passato. Per effetto di un’assurda macchinazione culturale e ideologica gli ebrei, da vittime innocenti di un odio razziale tra i più aberranti che la storia ricordi, vengono trasformati in colpevoli.
Contro ogni fanatismo e nel rispetto rigoroso della verità storica, Giancarlo Elia Valori fornisce una lettura illuminante e ricca di suggestioni delle nuove sfide che l’ebraismo deve affrontare all’alba del ventunesimo secolo.
Giancarlo Elia Valori, veneziano di nascita e romano di adozione, è economista e docente in Scienze della comunicazione nelle relazioni internazionali presso prestigiosi atenei nazionali ed esteri. In segno di ringraziamento per il suo forte impegno nella costruzione della pace nel mondo, l’università ebraica di Gerusalemme gli ha affidato la presidenza della «Cattedra della pace e della cooperazione regionale» e la direzione di uno specifico corso nella facoltà di Giurisprudenza, aperto a studenti ebrei e arabi. Per i suoi alti meriti speciali, nel 1992 il presidente François Mitterand gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere della Legion d’onore.
Durante la cerimonia di premiazione l’ambasciatore della Repubblica francese a Roma dichiarò: «Il professor Valori non è solo un uomo che sa guardare al di là delle proprie frontiere per comprendere il mondo, ma è anche un vero europeo che non dimentica quanto l’Europa sia il suo stesso Paese e come attraverso lo sviluppo di ciascuno possa essere costruito e fondarsi l’avvenire di tutti».
Tra i suoi libri ricordiamo: La democrazia degli altri: nuovi itinerari politici nell’Europa del post-comunismo (1993), Il gigante David. Ben Gurion tra mito e realtà (1995), Un albero per una vita: la persecuzione degli ebrei italiani e l’eroismo di chi li aiutò (2001), I giusti in tempi ingiusti (2005), Geopolitica dello spazio. Potere e ricchezza nel futuro del pianeta (2006).
Prefazione di Shimon Peres
Prefazione di Giudo De Marco
Prefazione di Avi Pazner
- I – Le origini dell’antisemitismo
- II – L’Olocausto
- III – L’europa antisemita
- IV – Il negazionismo e l’antisemitismo oggi
- V – Cultura e Shoah
L’Arte del Non Fare – Una Nuova Via Sciamanica
Attivare la percezione non-ordinaria per una totale consapevolezza del Sé
Autore/i: Berteni Piervincenzo
Editore: Casa Editrice Meb
a cura di Stella Longato, prefazione di Paolo Oddenino Paris, riferimenti, ringraziamenti, nota, introduzione dell’autore.
pp. 254, nn. figure b/n, Padova
Perché un gatto dorme quasi sempre eppure al momento opportuno è in perfetta forma fisica? Perché gli animali selvatici sono tutti bellissimi fino a tarda età ?
E perché presentono il pericolo o conoscono la strada delle migrazioni? Perché i bambini fino a nove mesi sanno nuotare e poi lo dimenticano? La risposta a queste domande è: animali selvatici e neonati non sono condizionati dall’educazione e dal linguaggio, e sono in diretto collegamento con la conoscenza silenziosa che governa ogni essere vivente.
In questo nuovo libro, che nasce da un approfondito studio della percezione sensoriale, ci sono suggerimenti ed esercizi per imparare ad agganciarci a quella parte di noi ancora libera dai condizionamenti. Praticare il “non fare” vuol dire sviluppare la percezione non-ordinaria. Vuol dire imparare ad intuire ed a sognare preziosi messaggi di quella conoscenza irrazionale, istintiva ed arcaica che tutti noi possediamo. Vuol dire permettere alla nostra energia vitale di esprimersi spontaneamente in tutta la sua innata saggezza. Bilanciando il “fare” con il “non-fare”, il controllo con l’abbandono, il calcolo con la spontaneità , la razionalità con l’irrazionalità , possiamo accedere a livelli di consapevolezza sempre più alti, ed infrangere quei modelli di comportamento e di descrizione del mondo che limitano il nostro benessere, la nostra libertà e… la nostra “magia”.
Piervincenzo Berteni ha dedicato anni di sperimentazione e di studio a numerose disciplina di crescita fisica, psichica e spirituale, rivolgendosi in particolar modo negli ultimi dieci anni alla Tradizione Tolteca, alla Meditazione dei Processi Percettivi ed all’Antiginnastica. Ha insegnato in vari centri di ricerca interiore ed ha ora fissato per iscritto il suo pensiero e le sue elaborazioni, impegnandosi così in uno splendido esercizio di “non-fare”.
Ildegarda – Badessa, Visionaria, Esorcista
«Che essere meraviglioso se, o donna, hai posto le tue fondamenta nel sole e conquistato la terra.» Ildegarda
Autore/i: Salvatori Claudia
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
pp. 216, Milano
Hildegard von Bingen è nata nel 1098, ma potrebbe essere una donna di oggi, per l’universalità del suo messaggio. Monaca benedettina, Hildegard è mistica visionaria, grande scrittrice, profetessa, musicista, medico e alchimista, studiosa enciclopedica, capo di una comunità religiosa che è anche un centro d’arte in cui si dipingono le migliori miniature del paese. Fonda due monasteri, percorre predicando tutta la Germania, è in contatto con re, imperatori e papi. Si occupa di ogni campo dello scibile del tempo: medicina, letteratura, scienze naturali, teologia, cosmologia. Come badessa di San Rupert e di Eibingen, è un abile imprenditore che amministra terreni e beni immobili e dà lavoro a intere famiglie di contadini e artigiani. Conosce le più grandi gioie e le più terribili tragedie; per rimanere fedele a se stessa, alle sue visioni, al suo Dio si oppone al potere, a ogni forma di potere, si tratti di sfidare l’imperatore Federico Barbarossa o i suoi stessi diretti superiori nella gerarchia ecclesiastica.
In questa biografia narrativa, penetriamo il mistero della straordinaria personalità di Hildegard che diventa nostra contemporanea soprattutto per la capacità profetica di farsi interprete dei sentimenti, delle tensioni che oggi ci muovono: il bisogno di una rinascita spirituale, la ricerca di quell’armonia fra cielo e terra a lungo inseguita nella storia umana, tanto difficile a viversi, che in lei trova realizzazione in una sorta di lirico equilibrio. La vediamo vivere, amare, soffrire, combattere le sue battaglie, spiegare i motivi delle sue scelte. E la troviamo accanto a noi, come una madre, a sostenerci e indicarci la strada.
Claudia Salvatori si è laureata in lettere con una tesi su Santa Caterina da Siena. Sceneggiatrice di fumetti e di cinema, ha vinto nel 1985 il premio Tedeschi con più tardi quello di Amelia. Ha pubblicato presso Mondadori: Columbus day, Mistero a Castel Rundegg e, presso Marco Tropea Editore, Schiavo e padrona (da cui è stato tratto il film Amorestremo), Superman non muore mai, La canzone di Iolanda e Sublime anima di donna (premio Scerbanenco 2001).
La virilità di Hildegard
Ildegarda
- Il cavaliere scomunicato
- Il gentile respiro di mia madre
- Me ne stavo quietamente in silenzio
- Quell’uomo che ho cercato in segreto
- Ecclesia e Sinagoga
- Repurtsberg
- La figlia del mio cuore
- L’amico nemico
- La forma della donna
- Vita che dà vita
Quelle Figlie Quelle Spose – Il Culto delle Anime Purganti a Napoli
Autore/i: Ciambelli Patrizia; Paolo Guiotto
Editore: De Luca Editore
premessa di Jacopo Recupero, prefazione di Roberto De Simone, introduzione dell’autrice, fotografie di Paolo Guiotto.
pp. XI-282, nn. tavole e fotografie b/n, Roma
Questo lavoro è il risultato di una ricerca sul campo sul culto delle Anime del Purgatorio, condotta a Napoli da Patrizia Ciambelli e documentata dalle immagini di Paolo Guiotto.
Ogni lunedì centinaia di persone, provenienti dai vari quartieri cittadini e dalla provincia, si recano nei cimiteri sotterranei di alcune chiese per compiere un viaggio simbolico nel mondo intero. Appartengono alle classi più povere e portano in offerta fiori, lumini, denari, piccoli oggetti: in cambio chiedono grazie e protezione alle Anime del Purgatorio.
Questo lavoro di cinque anni è stato soprattutto di ricerca di un “contatto” diretto con il problema della morte ed in particolare con i modi di mettersi in rapporto con essa e di rappresentarla, propri di una cultura complessa come appunto quella popolare campana. Le immagini che si incontrano nel testo, scelte con fatica fra le tante e curate nel taglio e nell’impostazione, ricostruiscono il clima, le tensioni emotive dei luoghi, dei gesti, delle presenze e svelano il senso degli incontri rituali nel mondo dei morti.
Per quanto riguarda l’approccio metodologico e l’impostazione di fondo, va sottolineato che questa ricerca è stata condotta col principale intento di documentare e di fare la storia di un’espressione culturale, e che volutamente non si spinge in un’analisi interpretativa. Per questa ragione un grosso spazio è dedicato alle narrazioni dei protagonisti del culto, unici veri depositari, che soli possono riuscire nelle loro storie e raccontarne e conservarne le giuste immagini e soprattutto il giusto linguaggio.
Patrizia Ciambelli è nata a Napoli nel 1956.
Da alcuni anni svolge ricerche sulla ritualità nella cultura popolare campana, sotto la guida di Annabella Rossi e in collaborazione con l’Università di Salerno e il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, dove attualmente lavora.
Paolo Guiotto è nato a S. Donà di Piave (Venezia) nel 1935.
Dagli anni ’60 espone sue opere in Italia e all’estero, risultato di un lavoro di ricerca continua sull’immagine e sui linguaggi espressivi: pittura, scultura, fotografia, poesia. Vive e lavora a Roma e Venezia.
Premessa (J. Recupero)
Prefazione (R. De Simone)
Introduzione
I LUOGHI
- Cripta di S. Agostino alla Zecca
- Cripta di S. Maria delle Anime del Purgatorio o del Purgatorio ad Arco
- Cimitero delle Fontanelle
- Catacombe di S. Gaudioso nella Basilica di S. Maria alla SanitÃ
- Cripta di S. Pietro ad Aram
IL VIAGGIO SOTTERRANEO
LE ANIME DEL PURGATORIO NEL CULTO E NELL’ICONOGRAFIA
- Il culto dei teschi
- I singoli culti
- L’aspetto iconografico sacro e quello popolare: il culto delle edicole votive
- Il livello di presenza del culto nel centro e nel meridione d’Italia
I VIVI E I MORTI
La gestualità e i comportamenti rituali
I comportamenti orali:
a) Preghiere e litanie
b) Le richieste
c) Le offerte
d) Momenti di socializzazione – Le narrazioni fabulatorie
L’ATTEGGIAMENTO DELLA CHIESA NEI CONFRONTI DEL CULTO
APPENDICE PRIMA
- Nota metodologica alla compilazione delle schede per il rilevamento delle cerimonie
- Schede e piante
APPENDICE SECONDA
- Nota metodologica alle trascrizioni
- Intervista al cimitero delle Fontanelle
- Racconto di don Gerardo
- Racconto di Nunzia
- Frammenti di narrazione
- Racconti di donne
- Racconto di Rosa
INDICE DELLE IMMAGINI
INDICE DELLE TAVOLE
INDICE DEI NOMI
INDICE DEGLI ARGOMENTI
Marijuana
Titolo originale: Marihuana Reconsidered
Autore/i: Grinspoon Lester
Editore: Urra
prima edizione, prefazione all’edizione italiana di Gilberto Camilla, ringraziamenti e introduzione dell’autore, traduzione di Roberto Fedeli.
pp. XXXVI-508, nn. figure b/n, Milano
Dall’esperienza trentennale dell’autore, massimo esperto in materia, la trattazione più completa sulla Cannabis e i suoi aspetti storici, enteogeni, spirituali, culturali e di costume.
Presentato nel 1971 e poi regolarmente aggiornato negli anni, questo libro è pubblicato in lingua inglese da The Harvard University Press nella collana Classic, un privilegio che spetta solo a opere di consolidata fama e autorevolezza. Questo è il caso di Marijuana, un lavoro scientifico che nel tempo ha assunto il ruolo di «opera fondamentale», riferimento essenziale per medici, psicologi, psichiatri, sociologi, chimici, avvocati e per tutti coloro che desiderano un’approfondita analisi ad ampio spettro relativa all’utilizzo della cannabis. Il lavoro di Grinspoon è estremamnete approfondito, frutto di trent’anni di studi appassionati e riesce a cogliere ogni aspetto della questione.
- La storia della Marijuana negli Stati Uniti
- Dalla pianta alla sostanza inebriante
- Chimica e farmacologia
- Inebriamento intenso: fonti letterarie
- Inebriamento intenso: le sue caratteristiche
- Motivazione del consumatore
- Il consumatore
- Il ruolo della cannabis nella medicina
- La tossicodipendenza, la dipendenza e l’ipotesi del «passaggio»
- Psicosi, reazioni negative e alterazione della personalitÃ
- Crimini ed eccessi sessuali
- La campagna controla Marijuana
- Il problema della legalizzazione
Introduzione alla Teosofia
Chiara esposizione, a domande e risposte, dell’etica, della scienza e della filosofia, per lo studio delle quali è stata fondata la Società teosofica con un copioso glossario dei vocaboli teosofici generali
Autore/i: Blavatsky Helena Petrovna
Editore: Fratelli Bocca Editori
prefazione e prefazione alla seconda edizione e introduzione dell’autrice, prefazione alla terza edizione riveduta di G.R.S.M., prima traduzione italiana per cura dell’Avv. G. B. Penne, glossario a cura dell’autrice, Piccola Biblioteca di Scienze Moderne.
pp. 388, Roma
Ai lettori:
«Lo scopo di questo libro venne manifestato precisamente nel suo titolo. «La chiave o l’Introduzione alla Teosofia» epperciò occorrono ben poche parole di spiegazione. Esso non è un completo ed esauriente libro di testo sulla Teosofia, ma solo una chiave per aprire la porta che conduce al suo studio più profondo.
Esso traccia superficialmente l’abbozzo della religione-scienza, e ne spiega principi fondamentali; affrontando, nello stesso tempo, le varie obiezioni che possono essere sollevate da un mediocre studioso dell’Occidente, e cercando di presentare delle concezioni, poco famigliari, in una forma la più semplice ed in un linguaggio il più chiaro che siano possibili.
Ma sarebbe pretendere troppo da questo libro, lo aspettarsi che il medesimo renda la Teosofia intelligibile senza alcun sforzo mentale per parte del lettore; epperciò le oscurità che ancora rimanessero, saranno da imputarsi più alla natura dei concetti che non a quella del linguaggio, e più alla profondità del pensiero che alla confusione.
A quelli di mente pigra od ottusa, la Teosofia apparirà incomprensibile; perché tanto nel campo mentale quanto nel mondo spirituale, ogni uomo deve progredire con i suoi propri sforzi.[…]»
Ai Lettori
Prefazione
Sezione I.
La Teosofia e la Società teosofica
Sezione II.
Teosofia exoterica ed esoterica
Sezione III.
Sistema di lavoro della Società Teosofica
Sezione IV.
Relazioni della Società teosofica colla teosofia
Sezione V.
Insegnamenti fondamentali della Teosofia
Sezione VI.
Dottrina teosofica sulla natura dell’uomo
Sezione VII.
Stati diversi dopo la morte
Sezione VIII.
Reincarnazione o rinascita
Sezione IX.
Cama-Loca e Devacan
Sezione X.
Della natura del nostro principio pesante
Sezione XI.
I misteri della Reincarnazione
Sezione XII.
Cos’è la teosofia pratica?
Sezione XIII.
Sui falsi concetti intorno alla Società teosofica
Sezione XIV.
I Mahatmi teosofi
Conclusione
Glossari
Appendici
La Dinamica della Presa di Potere – Come Avere Successo in un Nuovo Incarico Direttivo
Titolo originale: The Dinamycs of Taking Charge
Autore/i: Gabarro John J.
Editore: Franco Angeli Editore
prefazione, ringraziamenti e introduzione dell’autore, unica traduzione italiana autorizzata da Mauro Formaggio.
pp. 236, nn. figure b/n, Milano
Anche se l’arrivo di un “capo nuovo” è un fatto assai frequente nelle organizzazioni, nessuno aveva mai studiato in modo approfondito cosa avviene nei primi mesi dopo che ha assunto l’incarico: come si deve comportare l’interessato per avere successo; cosa deve fare l’azienda per facilitarne l’inserimento; come reagiscono “gli altri” (colleghi, superiori, subordinati).
L’idea di condurre una ricerca sul tema è venuta a J.J. Gabarro, professore della Harvard Business School, mentre effettuava uno studio sui rapporti tra i manager della General Electric.
Ha così iniziato un lavoro durato diversi anni e che si è esteso a 17 casi di transizioni manageriali di aziende americane ed europee (di cui una italiana). Gabarro ha potuto così identificare una serie di fattori specifici, che vanno dalla precedente esperienza nel settore al supporto dei superiori, alla capacità di stabilire efficaci relazioni interpersonali e d’acquisire un ascendente adeguato, alle attese reciproche che spiegano i successi (e gli insuccessi) registrati.
Questo libro offre la sintesi di questi studi. In esso Gabarro guida abilmente il lettore attraverso le cinque fasi che i nuovi manager attraversano nella “presa di potere” delle loro responsabilità : il contatto, l’immersione, il rinnovamento, la conferma, l’affinamento, specificando i tipi d’apprendimento e d’azione caratteristici di ogni fase. Descrive inoltre come deve essere svolto il lavoro organizzativo e interpersonale che porta a transizioni di successo.
I risultati a cui giunge La dinamica della presa di potere comportano implicazioni rilevanti sia per chi vuole fare carriera nelle imprese sia per chi nelle organizzazioni deve pianificare le successioni e lo sviluppo manageriale.
John Gabarro, docente alla Harvard Business School, è considerato tra i nuovi e più brillanti astri nel firmamento degli studi manageriali. Un testo-base per gestire il futuro.
- Fasi della presa di potere
- Fasi d’apprendimento e d’intervento
- Il contatto
- L’immersione
- Il rinnovamento
- La conferma
- L’affinamento
- Il processo di “presa di potere”: una visione globale
- Fattori critici
- Background e fattori situazionali
- Esperienza nel settore: insiders contro outsiders
- Avversità situazionali: “giro di boa” contro “gestione corrente”
- Fattori personali e interpersonali
- Perché un nuovo manager ha successo o fallisce?
- Il lavoro organizzativo per la presa di potere
- Apprendimento, valutazione e diagnosi
- Sviluppo di aspettative comuni
- Cambiamenti organizzativi per migliorare la performance
- Il lavoro interpersonale per la presa di potere
- Lo sviluppo dei rapporti di lavoro
- Le aspettative reciproche
- La conquista della fiducia
- La creazione dell’ascendente
- La gestione del processo di presa di potere
- Implicazioni per il manager che entra in carica
- Implicazioni per la gestione delle transazioni
- Implicazioni per la pianificazione delle successioni e lo sviluppo delle carriere
- La ricerca: progetto e metodologia
- Rassegna dei casi studiati
- Casi studiati retrospettivamente
- Dati sull’attività e misure del cambiamento organizzativo
- Cambiamenti organizzativi intrapresi
L’Unificazione delle Forze Fondamentali – Lo Sviluppo e gli Obiettivi della Fisica Moderna
Titolo originale: Unification of fundamental forces
Autore/i: Salam Abdus
Editore: Rizzoli
prima edizione, premessa di John C. Taylor, introduzione dell’autore, traduzione di Libero Sosio.
pp. 144, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
L’unificazione delle forze fondamentali della natura può essere considerata l’impresa più ambiziosa della fisica del Novecento, ma l’esigenza di trovare un’unità nella molteplicità dei fenomeni naturali è antica quanto la speculazione filosofica sul mondo. Di questa esigenza di unità sono partecipi l’unificazione della gravitazione terrestre e celeste realizzata da Newton nel Seicento, e l’unificazione di elettricità , magnetismo e ottica a opera di Maxwell verso la fine dell’Ottocento. Ma l’epoca dell’unificazione di quelle che sono riconosciute come le quattro autentiche forze fondamentali della natura – la forza nucleare forte, la forza nucleare debole, la forza elettromagnetica e la forza gravitazionale – è iniziata solo nel nostro secolo; la prima vera unificazione di forze fondamentali è quella della forza debole e dell’elettromagnetismo, realizzata da Glashow, Salam e Weinberg. In questo libro Abdus Salam, uno degli autori di tale storica impresa, traccia un profilo del cammino dell’umanità verso questo primo ambizioso traguardo, e delinea le prospettive delle ulteriori unificazioni: l’unificazione della forza elettrodebole con la forza nucleare forte, che è obiettivo delle Grandi Teorie Unificate, e l’unificazione suprema di queste altre forze con la gravitazione, in quella che è già stata chiamata la Teoria di Tutto. Alle pagine di Abdus Salam si aggiungono qui gli scritti di due delle personalità più importanti della fisica del nostro secolo, Werner Heisenberg e Paul Dirac: due fondamentali conferenze tenute presso il Centro internazionale di fisica teorica di Trieste, in cui si delinea un panorama dei principi fondamentali che hanno guidato il lavoro dei grandi fisici del nostro secolo nel loro sforzo di svelare l’unita profonda della natura.
Abdus Salam, nato nel 1926 a Jhang, nel Pakistan occidentale, ha studiato alla Panjab University, a Lahore, e a Cambridge.
Direttore del Dipartimento di fisica teorica all’Imperial College di Londra, fondatore e direttore del Centro internazionale di fisica teorica di Trieste, è fra i più grandi e prestigiosi fisici contemporanei. Le sue ricerche di fisica teorica hanno dato un contributo determinante allo sviluppo della fisica delle particelle. Per il suo lavoro sull’unificazione della forza debole dell’elettromagnetismo, nel 1979 gli è stato conferito, insieme con Steven Weinberg e Sheldon Glashow, il Premio Nobel per la fisica.
PREMESSA di John C. Taylor
L’UNIFICAZIONE DELLE FORZE FONDAMENTALI di Abdus Salam
- Introduzione
- I concetti di unificazione nella fisica del passato
- Il concetto di elementarità e le forze nucleari
- L’unificazione della forza nucleare debole con l’elettromagnetismo
- La forza nucleare forte come forza di gauge e il modello standard
- Oltre il modello standard
- Congedo
SPIEGAZIONE STORICA
- Introduzione alle conferenze tenute nel 1968
- da W. Heisenberg e da P. A. M. Dirac
- sulla loro vita nella fisica
- di Abdus Salam
TEORIA, CRITICA E FILOSOFIA di Werner Heisenberg
METODI IN FISICA TEORICA di Paul Adrien Maurice Dirac
Note
Indice analitico
Breviario Savonaroliano – Giorno per Giorno la Riscoperta di un Santo “Contestatore”
Nel centenario della Repubblica savonaroliana, un frate domenicano del Convento di S. Marco in Firenze, rende comprensibile a tutti il messaggio del grande «eretico» del Quattrocento
Autore/i: Sorgia Raimondo
Editore: Ponte alle Grazie
prefazione di Franco Cardini, premessa di padre Raimondo Sorgia O. P., in copertina: particolare di «Girolano Savonarola» nella scultura del Biggi, Basilica S. Marco, Firenze.
pp. X-382, Firenze
Il Breviario che qui si presenta, offre a tutti la possibilità di conoscere più a fondo e di capire il messaggio del grande «eretico» del Quattrocento. Nel volume, per ogni giorno dell’anno viene scelta una citazione dall’opera del grande Frate domenicano, e la stessa viene commentata dal punto di vista storico, morale e spirituale. Perché Breviario? Perché come il libro degli ecclesiastici è un compendio, un sommario delle letture liturgiche ripartite nel corso dell’anno, così i testi del Savonarola, da cui hanno preso spunto i commenti qui raccolti, sono distribuiti giorno per giorno lungo l’arco dell’anno a far compagnia non solo ai religiosi ma anche ai laici. Opportunamente ordinati finché possibile, i pensieri del Savonarola – tratti a uno a uno dai circa trenta volumi dell’edizione nazionale della sua opera – lasciano affiorare aspetti molteplici e compresenti della personalità del Domenicano: quelli del religioso integro, dell’appassionato studioso della Bibbia, del solido predicatore e insieme dell’esperto oratore pubblico, del credente dotato di un carisma profetico. Emergono dalla struttura mentale di un uomo intelligente formatosi alla scuola del tomismo; l’eloquenza inesausta ora violenta, ora dialogica e delicata; una vena umoristica sconosciuta ai più una buona preparazione nelle scienze naturali di allora usate come supporto all’assidua catechesi offerta ai Fiorentini assiepati attorno ai pulpiti di S. Marco, di S. Lorenzo, di Santa Maria del tempo sottolinea come la Parola cristiana, pur restando nella Storia, non è soggetta ai limiti di questa.
Padre Raimondo Sorgia è membro autorevole di una delle comunità domenicane più importanti nel mondo, quella di San Marco, la stessa a cui appartenne Savonarola. È stato addetto stampa e pubbliche relazioni del Maestro dell’Ordine domenicano. Docente di teologia dogmatica alla Pontificia Università San Tommaso in Urbe-Angelicum, ha curato l’edizione italiana della tesi di laurea di Karol Wojtyla all’Angelicum su San Giovanni della Croce, poi pubblicata dall’Ordine domenicano dopo l’elezione a Sommo Pontefice.
È direttore di Sammarcoradio, emittente radiofonica di proprietà della Provincia domenicana di San Marco e Sardegna, in Firenze.