Libri dalla categoria Chirurgia
Vita dell’Arciprete Avvakum – Scritta da Lui Stesso (1672, Postumo)
Titolo originale: жизнь лучника аввакум написана сам
pp250 prima edizione nei Tascabili Bompiani
Autore/i: Avvakum Petrovič
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
edizione su licenza temporanea delle Edizioni Boringhieri,
introduzione, traduzione e note di Lubomir Radoyce, collana: Tascabili Bompiani n° 66 Letteratura Storia di Russia attraverso la narrativa.
pp. 250, Milano
…Politica e religione nel capolavoro letterario del ’600 russo…
Questa autobiografia è uno dei primi capolavori della letteratura russa. Nella storia del suo paese l’arciprete Avvakum Petrovic (nato nel 1620 a Grigorovo, morto nel 1682 sul rogo a Pustozersk) sta tra lo zar Pietro il Grande e lo zar Ivan il Terribile. Non perchè zar, ma perchè grande e terribile a suo modo. “Debbo dire a chi sono simile?” scriveva in uno dei suoi commentari dei Salmi. “Sono simile all’uomo povero che va per le strade della città e che si ferma agli angoli per chiedere l’elemosina…È all’uomo ricco, il Re Gesù Cristo, che chiedo una fetta di pane del Vangelo… Riempita la borsa, io ne do anche a voi, abitanti della casa del mio Dio. Ecco mangiate alla vostra salute, nutritevi, non morite di fame…”.
Capo spirituale dei vecchi credenti, Avvakum seppe patire per la sua fede con un coraggio pari alla sua umiltà, con un orgoglio pari alla sua intransigenza. E come scrittore fu straordinario per poesia e sincerità, per visionarietà e sguardo critico. Nella forza dell’assimilazione e dell’impostazione delle idee del suo tempo e del suo popolo, è forse solo con Puskin e Dostoevskij.
Parte prima – Autobiografia
Prefazione
Introduzione: sulle innovazioni eretiche
- La vocazione
- La visione
- Le angosce del soggiorno dei morti
- L’inverno nella Chiesa
- Traversie a Trobol’sk
- La difesa delle vedove
- Il naufragio
- La fame nella valle delle lacrime
- Le cameriere di Paskov
- Durerà molto questo tormento?
- La gallina miracolosa
- Il pentimento della madre
- Eremcj il buono
- Il figliuol prodigo
- L’uomo rassenerato rende gloria a Dio
- Il dubbio vinto e gli indigeni domati
- Lusinghiera accoglienza e avviso terribile
- La preghiera e la natura
- Lusinghe, dispute e maledizione
- È necessario che avvengano gli scandali
- Il crudele cellerario
- I folli di Cristo
- Davanti all’esercito dell’Anticristo
- Il supplizio
- Babilonia in casa
Parte seconda – Racconti
- Il fratello Evfimej
- Lo sterlizzo Kirilusko
- Filipp
- Il contadino Feodor
- La vedova Ofimeja
- Anna la prigioniera
- La polacca Ciechanowiecka
- La forza della croce
- Vittima di Nikon
- La pesca miracolosa
- La grande gelata
Suppliche e lettere
- Suppliche
- Lettere alla boiarina F. P. Morozova
- Lettere a Feodora, Evdokeja, Marija
- Lettere ai familiari
- Epistola ai figli della Chiesa
- Epistola ai cari disgraziati
- Lamentazione sulle tre professanti
- Consigli ai venerabili padri
- Note
Paroles des Anciens – Apophtegmes des Pères du Désert
Autore/i: Guy Jean-Claude
Editore: Editions du Seuil
en couverte : le Christ et l’abba Ménas.
pp. 192, Paris
Rompant avec la civilisation de leur époque, des hommes prirent alors leurs distances par rapport aux communautés chrétiennes des villes et partirent dans le désert. Au début, ces gens qui entendaient mener une vie chrétienne littéralement ex-centrique n’etaient qu’une poignée: Antoine, Macaire, Sisoès, etc. Très vite, leur genre de vie étonna et attira. Des disciples les rejoignirent, qui provenaient d’un peu partout. Certains, tel Arsène, avaient occupé les plus hautes charges à la cour impériale; mais la plupart étaient d’origine modeste. Un Moïse s’était fortuitement converti alors qu’il était chef d’une bande de brigands; Zacharie était venu encore jeune enfant; tel autre laissait derrière lui, à la ville, son métier et ses enfants…
Trattato di Alchimia e Fisiologia Taoista
Titolo originale: Traité d’alchimie et de physiologie
Autore/i: Chao Pi Ch’en
Editore: Edizioni Mediterranee
seconda edizione, traduzione, introduzione e note di Catherine Despeux del testo Wei sheng Sheng li Chue Ming Chih (Spiegazioni chiare sulla fisiologia e l’igene), traduzione italiana di Sole Sandri, edizione italiana a cura di G. De Turris e S. Fusco.
pp. 164, nn. ill. b/n, Roma
Quest’opera è stata scritta da Chao Pi Ch’en all’inzio del Ventesimo secolo, in un momento in cui la Cina subiva la penetrazione degli occidentali e delle loro scienze. Come conseguenza di ciò, mentre alcuni studiosi si volsero alle scienze occidentali, altri, e tra questi l’Autore, tentarono una interpretazione della tradizione cinese alla luce della nuova scienza. Nella presente opera, l’Autore spiega le tecniche della conservazione della vita, ovvero per il conseguimento dell’immortalità, secondo i principi iniziatici taoisti. Il testo descrive esercizi praticati da secoli nelle scuole di alchimia interiore, ed è arricchito da numerose illustrazioni originali. L’opera è suddivisa secondo le tre tappe dell’alchimia interiore, che vengono descritte dettagliatamente, nel linguaggio immaginoso e figurato della scuola iniziatica cinese. Il testo è semplice e divulgativo, ed espone in modo relativamente chiaro le tecniche psico-fisiologiche che sono alla base della via alchemica taoista.
Dello stesso autore, in questa collana è già apparso un altro testo affine, contenuto nel volume «Lo Yoga del Tao», di Lu K’uan Yu.
Premessa
Nota preliminare
Parte Prima – INTRODUZIONE
1. Il testo del «Wei sheng Sheng li Chue Ming Chih»
2. L’autore e la sua posizione nelle scuole di alchimia interiore
3. Nozioni di fisiologia taoista fondamentali nell’alchimia interiore – I campi di cinabro e i meridiani curiosi
4. Le tre tappe dell’alchimia interiore
Conclusione
Parte Seconda – WEI SHENG SHENG LI CHUE MING CHIH (Spiegazioni chiare sulla Fisiologia e sull’Igiene)
SEZIONE A: DELLA SUBLIMAZIONE DELL’ESSENZA
I – L’essenza del cielo posteriore nata dai cinque cereali
II – Sublimazione dell’essenza nata dai cinque cereali
III – L’essenza del vero Yang
IV – Sublimazione dell’essenza del vero Yang
V – La perla di essenza di vero Yang
VI – Sublimazione della perla di essenza di vero Yang
SEZIONE B: DELLA SUBLIMAZIONE DEL SOFFIO
I – Il soffio della respirazione, soffio del cielo posteriore
II – Sublimazione del soffio della respirazione del cielo posteriore
III – Le respirazioni interne ed esterne
IV – Sublimazione delle respirazioni interne ed esterne
V – La respirazione del cielo anteriore che non è più una respirazione
VI – La sublimazione della respirazione del cielo anteriore che non è più una respirazione
SEZIONE C: DELLA SUBLIMAZIONE DELL’ENERGIA SPIRITUALE
I – L’energia spirituale fenomenica del cielo posteriore
II – Sublimazione dell’energia spirituale fenomenica del cielo posteriore
III – L’energia spirituale divina del cielo anteriore e del cielo posteriore
IV – Sublimazione delle energie spirituali del cielo posteriore e del cielo anteriore
V – Dell’energia spirituale del cielo anteriore che non è più energia spirituale
Gli Insegnamenti di Don Juan
Titolo originale: The Teachings of Don Juan – A Yaqui Way of Knowledge
Autore/i: Castaneda Carlos
Editore: Rizzoli
nota dell’autore, prefazione di Walter Goldschmidt, traduzione di Roberta Garbarini e Tea Pecunia Bassani.
pp. 336, Milano
«La vera battaglia dell’uomo non è quella che combatte con i suoi simili, ma con l’infinito, e non si può neppure parlare di una battaglia; si tratta sostanzialmente di un’accettazione. Dobbiamo accettare volontariamente l’infinito.» (Carlos Castaneda)
Impegnato in un progetto di ricerca antropologica in Arizona e Messico, l’autore incontra un vecchio sciamano yaqui, don Juan Matus, che, attraverso il racconto delle pratiche rituali in uso presso gli stregoni della sua stirpe, gli trasmette la conoscenza del loro universo cognitivo. Per il giovane antropologo inizia così un percorso che, da raccolta di dati scientifici, si trasforma in una sorta di rito di iniziazione, un viaggio interiore alla ricerca della libertà spirituale totale, della condizione di pura consapevolezza di sé.
Una parabola esistenziale appassionante, attraverso la quale Castaneda accompagna il lettore in un mondo altro rispetto a quello reale dove ciò che conta è vedere, cioè percepire l’energia che fluisce nell’universo.
Un libro che, come afferma Walter Goldschmidt nella prefazione, “è etnografia e allegoria al tempo stesso”.
Carlos Castaneda (1925-1998), scrittore e antropologo peruviano, è autore di numerose opere, tutte pubblicate in BUR. Tra quelle recentemente ristampate ricordiamo Tensegrità, Il secondo anello del potere, La ruota del tempo, L’isola del tonal, Il potere del silenzio e Il dono dell’aquila.
Storia dei Partiti Politici Europei – Dal 1649 a Oggi
Autore/i: Galli Giorgio
Editore: Rizzoli
premessa dell’autore.
pp. 352, Milano
Inghilterra, gennaio 1649: l’esecuzione di re Carlo I segna l’inizio di una fase storica nuova, che ancora oggi, a distanza di oltre tre secoli, è ben lontana dall’aver esaurito la sua forza propulsiva. Il 1649, infatti, è la data in cui i poteri di un Parlamento liberamente eletto si impongono a quelli di una monarchia che tentava, in ritardo sul tempi e sulla storia, di riappropriarsi di un’autorità che derivava dall’investitura divina. Ma gli anni Quaranta del XVII secolo sono anche quelli da cui prende avvio quel grande movimento, il parlamentarismo, che cambierà, in tempi, in circostanze e in occasioni diversi, la vita politica europea, arricchendola di nuovi attori protagonisti: i partiti politici.
Questo libro di Giorgio Galli, uno dei maggiori e più letti politologi italiani, traccia la storia essenziale di tutti i partiti politici dell’Europa occidentale dal 1649 a oggi, evidenziandone le radici, chiarendone le ideologie, i programmi, le fusioni, gli scioglimenti. Una storia spesso drammatica che ha sempre avuto come posta in palio la libertà e la dignità dell’uomo, una storia dove si sono spesso contrapposte le ragioni di una volontà di progresso e di rinnovamento e il desiderio di non rinnegare l’eredità del passato. Liberali, laburisti, comunisti, socialisti, democratico-cristiani, socialdemocratici, ecologisti, l’arcipelago delle destre… In queste pagine si succedono storie di idee e di uomini che si sono battuti per realizzarle, di speranze e di illusioni, di sconfitte e di vittorie. Una vicenda affascinante e sotto certi aspetti entusiasmante di tutte quelle organizzazioni che hanno contraddistinto e contraddistinguono la vita politica e democratica del nostro continente.
Giorgio Galli, laureato in giurisprudenza, docente universitario di storia delle dottrine politiche, è uno dei maggiori politologi italiani. Tra i suoi numerosi scritti ricordiamo: La sinistra democristiana, Il bipartitismo imperfetto, Storia dei partiti politici italiani, Manuale di storia delle dottrine politiche; presso Rizzoli ha pubblicato Storia del partito armato (1986, due edizioni), Occidente misterioso (1987), Hitler e il nazismo magico (1989, Premio Pisa). È titolare di una rubrica su «Panorama».
Premessa
Note
CAPITOLO PRIMO
- Interessi, cultura e sistemi partitici
- Note
CAPITOLO SECONDO
- I partiti della tradizione liberale in Inghilterra e Francia dopo le grandi rivoluzioni
- I partiti conservatore e liberale in Inghilterra e Irlanda
- I partiti liberali e radicali in Francia
- Note
CAPITOLO TERZO
- I partiti liberali negli altri Paesi
- La tradizione liberale in Germania e Austria
- Gli orientamenti ideologici dei partiti liberali in Italia
- Le piccole democrazie di lunga durata
- I partiti liberali nelle penisole iberica e greca
- I liberali e l’Europa
- Note
CAPITOLO QUARTO
- I partiti democratico-cristiani
- I partiti democratico-cristiani in Germania e in Austria
- I partiti della tradizione cristiana in Francia
- La Democrazia cristiana in Italia
- I partiti della tradizione cristiana nel resto d’Europa
- Note
CAPITOLO QUINTO
- I partiti socialisti net Paesi dei fascismi storici
- Il partito socialista in Germania e in Austria
- I partiti socialisti in Italia
- I partiti socialisti in Spagna e Portogallo
- Note
CAPITOLO SESTO
- I partiti socialisti nei Paesi di democrazia consolidata
- Il partito socialista francese
- I partiti socialisti nelle piccole democrazie
- I partiti del Nord e il caso svedese
- Il partito laburista inglese
- Note
CAPITOLO SETTIMO
- I partiti comunisti
- Il partito comunista tedesco
- Il partito comunista francese
- Il partito comunista italiano
- I partiti comunisti della penisola iberica
- Il partito comunista greco
- I partiti comunisti del resto d’Europa
- Note
CAPITOLO OTTAVO
- I partiti della destra
- Il radicalismo di destra in Italia
- Il radicalismo di destra in Germania
- Il radicalismo di destra in Austria
- Il radicalismo di destra in Francia
- La destra radicale nel resto d’Europea
- Note
CAPITOLO NONO
- I partiti e il futuro
- Note
- Indice dei nomi
Cosmicomiche Vecchie e Nuove
Autore/i: Calvino Italo
Editore: Garzanti Editore
seconda edizione.
pp. 320, Milano
Raccontandoci le sue avventure nelle epoche più remote della storia cosmologica, astronomica, geologica, biologica, l’eroe di questo libro, che risponde all’impronunciabile nome di Qfwfq, non spiega mai chi è e com’è fatto, ma solo che lui c’era, che lui era lì, testimone oculare e spesso parte in causa d’ogni grande avvenimento, dal «big bang» in poi, per cui è lecito arguire che ha l’età dell’universo. Basta chiedergli dell’estinzione dei dinosauri, o dell’accensione delle galassie, e Ofwfg è sempre pronto a raccontarvi come sono andate veramente le cose; privo di partiti presi, avalla di volta in volta le ipotesi più opposte e contraddittorie: la teoria cosmologica dell’«universo oscillante» e quella della «creazione continua», l’origine della Luna per «fissione» o per «cattura» o per «aggregazione».
Da più di vent’anni Italo Calvino va sviluppando una sua fantascienza all’incontrario, che tratta non del futuro ma delle remote origini, e in cui i millenni trascorrono come minuti. Oltre ai testi compresi nei fortunati libri Le Cosmicomiche (1965) e Ti con zero (1967), questo volume raccoglie tutti i racconti di Ofwfq pubblicati sparsamente, dai primi, scritti quando ancora la Luna non era stata raggiunta dall’uomo, ai recentissimi, che hanno per sfondo gli ultimi orizzonti dell’astrofisica: «quasars», «pulsars», «buchi neri». L’ordinamento di questo volume, che parte dall’evoluzione delle specie animali per risalire alla formazione della crosta terrestre, alla nascita dei corpi celesti e giungere ai primordi del tempo e al nulla originario, compone le avventure di Qfwfq in una sorta di «Storia naturale» d’un Plinio fanfarone o di controcanto grottesco al poema di Lucrezio.
Se ogni racconto prende spunto da affermazioni o congetture di scienziati, solo una logica letteraria guida i suoi sviluppi, come esperimento di nuove forme nell’immaginazione e nello stile, e riscoperta dei nuclei mitici che continuano ad agire in tutti i processi conoscitivi, anche i più astratti. «Le Cosmicomiche», così Calvino presentava i primi pezzi della serie, «hanno dietro di sè soprattutto Leopardi, i comics di Popeye (Braccio di Ferro), Samuel Beckett, Giordano Bruno, Lewis Carroll, la pittura di Matta e in certi casi Landolfi, Immanuel Kant, Borges, le incisioni di Grandville».
La Madre Santa
Titolo originale: Gottersmutter
Autore/i: von Sacher-Masoch Leopold
Editore: SugarCo Edizioni
traduzione di Achille Sansone.
pp. 208, Milano
L’immagine di donna che piace al «masochista» è quella della thadre «fredda, sentimentale, severa come la natura». La madre santa, una fanciulla bellissima, misto di crudeltà ferina e di tenera delicatezza, è la sacerdotessa di una Setta religiosa i cui seguaci hanno per lei una mistica venerazione. Sua vittima volontaria e adorante è Sabadil, un contadino del luogo, prima iniziato ai misteri della setta, poi crudelmente sacrificato. Nell’assioma di Masoch la vittima è sempre un perverso che ricerca il dolore perché solo esso gli permette di accedere al piacere. Il masochista chiede anzi tutto di essere punito e questa punizione, morale o materiale, non può essergli inflitta da chiunque ma solo dalla donna amata, la femmina dominatrice, appunto, crudele e inflessibile, davanti alla quale egli si autoflagella. Un nodo psicologico altamente drammatico che contribuisce a creare quella torbida atmosfera mistico-rituale fatta di attesa, rimorso, timore, dèsiderio e senso di colpa che caratterizza così profondamente tutta l’opera dello scrittore austriaco.
Leopold von Sacher-Masoch, 1836-1895, nacque a Leopoli (nell’attuale Unione Sovietica) ma fu scrittore di lingua tedesca. Figlio di un funzionario di polizia, esercitò a lungo la professione di giornalista. Fra i suoi romanzi ricordiamo Venere in pelliccia e L’amore crudele, una raccolta di racconti caratteristici dell’opera di Masoch pubblicata in questa stessa collana.
Riconoscere e Curare i Disturbi Psicosomatici – Mal di Testa, Eczemi, Obesità, Ansia, Asma, Problemi di Digestione… Sono Messaggi che il Corpo ci Invita e che Possono Essere Capiti e Quindi Risolti
Titolo originale: All in the mind? Think yourself better
Autore/i: Roet Brian
Editore: Red Edizioni
prima edizione, traduzione di Carla Sborgi.
pp. 184, nn. illustrazioni b/n, Milano
Ci sono disturbi che ci trasciniamo da anni, che tentiamo invano di combattere e, anzi, più combattiamo, più si inaspriscono. Quasi traessero da questa lotta nuovo vigore.
Ma se al loro fondo ci fosse un nostro atteggiamento mentale sbagliato?
Se noi, in realtà, volessimo star male?
Se il disturbo fosse solo un preciso messaggio a cui il nostro corpo ci invita?
Riconoscere e curare i disturbi psicosomatici è un libro che attraverso la narrazione di numerosi esempi e la proprosta di semplici esercizi, suggerisce come “leggere” quei messaggi del nostro corpo che prendono la forma di un persistente mal di testa, un’ostinata insonnia, mal di gola, problemi intestinali, asme, eczemi, obesità, dipendenza da acool, fumo, droga, dolori cronici, stress, oppue allergie… Ma se siamo noi a volere inconsciamente la malattia, siamo ancora noi che possiamo sconfiggerla: guardando più a fondo dentro noi stessi e modificando alcune nostre abitudini per uscire da quella dolorosa gabbia interiore che nel tempo ci siamo costruiti.
Brian Roet, medico, è nato a Cuba ma ha svolto la professione per oltre vent’anni in Australia. Nel 1980 si è trasferito in Gran Bretagna, dove si è specializzato in psicoterapia. Ha scritto Ipnosi (Frassinelli, Milano)
Quando un problema diventa “cronico”
I COMPONENTI DI BASE
- Come reagiamo ai problemi
- Il paziente
- Il bisogno del sintomo
- La resistenza al cambiamento
- I nostri contributi negativi
- Il dialogo interno
- Comandi scolpiti nella mente
- Tensione vuol dire perdita di energia
- Paura e senso di colpa
- Pazzo, cattivo o incompreso?
- Il ruolo del medico
CAPIRE SE STESSI
- L’importanza della comprensione
- Il corpo
- L’altra metà di noi: l’inconscio
- Ecosistemi ed egosistemi
- Il tempo
- Le tattiche diversive dello stress
- I miracoli del placebo
- Se respiriamo male
- Il linguaggio del corpo
AZIONI POSITIVE
- Le diverse parti di noi
- L’ingorgo delle emozioni
- Cambiare il passato per modificare il presente
- Come facciamo a sapere di sapere?
- Scelte alternative
- Assumersi la responsabilità
Appendice bibliografica e documentaria
Viaggio al Centro della Testa – Temi Svolti ad Uso degli Adulti
Autore/i: Lilli Virgilio
Editore: Casa Editrice Bietti
premessa dell’autore.
pp. 320, nn. fotografie b/n f.t., Milano
È giusta la direzione della vita dalla fanciullezza alia vecchiaia? Cosa significa il trapianto del cuore? L’astrologia s’accorda con la scienza? Le macchine sono nemiche dell’uomo? È accettabile i nudo integrale in pubblico? Perché il sesso diverte? Può un uomo rimanere fedele a una idea tutta la vita? La guerra è una vitamina? Picasso è più intelligente di Raffaello? Può un’opera d’arte essere incomprensibile? Che cos’è l’odio di patria? Il matrimonio sarà in futuro temporaneo? È legittima la pornografia? Chi è la luna? E via di seguito.
Questo libro ha la funzione d’una lente d’ingrandimento nei confronti di alcuni aspetti e problemi dell’uomo in genere e del nostro tempo in particolare. Come avviene degli oggetti esaminati attraverso una lente, che si evita la fatica di sforzare la vista poiché essi ci appaiono semplificati e chiariti a tal punto che il nostro occhio può affermare i più sottili particolari, così avviene degli argomenti posti via via in queste pagine come “temi” sotto la lente di ingrandimento degli “svolgimenti” che di volta in volta li analizzano. E allo stesso modo che l’occhio attraverso una lente compie un vero e proprio viaggio di scoperta nell’oggetto che esamina, così attraverso queste pagine la mente del lettore compie un viaggio nelle più sottili pieghe dell’intelligenza: appunto un viaggio al centro della testa.
Popolare e allo stesso tempo rigorosa, piacevole come quella d’un romanzo, immediata come quella d’una commedia, chiara come quella d’un manuale, la struttura di quest’opera di Lilli offre all’interesse e al diletto di ogni tipo di lettore un vasto prontuario per la fantasia, per la ragione e per la curiosità.
Virgilio Lilli, nato nel 1907 e laureatosi in diritto nel 1928, entrò giovanissimo nel giornalismo dapprima come critico teatrale di un quotidiano bolognese, quindi come saggista e critico letterario della “Tribuna”.
Nel 1934 passò al Corriere della Sera e ne divenne ben presto inviato speciale e scrittore di terza pagina. Le guerre che seguirono il primo conflitto mondiale lo condussero per oltre dieci anni come reporter su tutti i fronti e costituirono le tappe di una carriera giornalistica alquanto singolare. Direttore e redattore capo di alcuni quotidiani di Roma, quindi inviato speciale per “La Stampa” di Torino ed “Il Tempo” di Roma, rientrato infine nuovamente al “Corriere della Sera” nel 1951, Virgilio Lilli non ha cessato di viaggiare per il mondo e di fare reportages di guerre e rivoluzioni. Ha pubblicato opere di vario genere: Racconti (Racconti di una guerra – Prima linea – Gazzettino) Libri di viaggio (Penna vagabonda – Buonviaggio, penna! – Dentro la Cina rossa – Il terzo Giappone) Saggi (Mal di pittura – Un calendario del secolo – Microsaggi – Giorgione) Romanzi (Una donna s’allontana – E la neve si sciolse) Commedie (Inchiesta su un’adulterio – Il figlio di laboratorio).
Testimonianza sullo «Squadrone della Morte» – Un Giudice Contro l’Illegalità Poliziesca in Brasile
Titolo originale: Meu depoimento sobre o esquadrão da morte
Autore/i: Pereira Bicudo Hélio
Editore: Giulio Einaudi Editore
nota introduttiva di M. A., introduzione degli autori, traduzione di Savino D’Amico.
pp. XXVI-220, Milano
«Alcuni poliziotti, nell’intento di salvaguardare il prestigio della polizia civile, decisero, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze, di migliorare le statistiche dell’efficienza attraverso l’eliminazione pura e semplice di alcuni marginali, contando a tal fine sull’appoggio del vertice dell’istituzione e perfino su quello del governatore dello stato. Né il pubblico ministero né la magistratura sembravano disposti a rimboccasi le maniche. Non c’è dubbio che in entrambe le istituzioni ci fosse chi cercava di fare qualcosa. Ma tutti i tentativi di far luce su questi delitti si limitavano allo svolgimento di pure formalità. Nel giugno del 1970 un agente di polizia veniva abbattuto da alcuni marginali alla periferia di San Paolo. Si trattava di un crimine, di un crimine rivoltante che la giustizia aveva il compito di giudicare e punire. Un grido di vendetta rieccheggiò in tutta la polizia di San Paolo che si mise subito a dare la caccia all’assassino. Non ci volle molto: una ottantina di pallottole lo abbatterono mentre, a quanto pare, stava dormendo in un riparo improvvisato».
Testimonianza sullo «squadrone della morte»
Introduzione
- Obiettivi di questa testimonianza
- Antecedenti
- La designazione
- I primi contatti
- Iniziano le indagini
- La morte di «Nego Sete»
- Sorgono ulteriori difficoltà
- L’appoggio della stampa
- Tentativo frustrato
- Lo «squadrone» nel traffico di stupefacenti
- Nuove difficoltà
- Nel carcere Tiradentes
- Scaramucce giudiziarie
- Abbondano le pressioni per il mio esonero
- Solidarietà tardiva
- Cominciano le rappresaglie e la delusione
- Sensazione di insicurezza
- A guisa di conclusione
Appendice
Celluloide
Autore/i: Pirro Ugo
Editore: Rizzoli
prima edizione.
pp. 226, Milano
Questo libro racconta, attingendo non solo a un’ampia documentazione, ma anche a confidenze raccolte dall’autore nel corso della sua lunga amicizia con i protagonisti, la nascita del neorealismo cinematografico, questa sensazionale avventura di cineasti che sulle macerie della guerra dette vita a un nuovo modo di fare il cinema.
Al centro del racconto, e per la prima volta, c’è la ricostruzione di come fu ideato e realizzato, superando traversie di ogni genere, Roma città aperta, il film che sollevò l’entusiasmo dei critici di tutto il mondo.
Rossellini, Amidei, Fabrizi, la Magnani, Zavattini, Felllini, De Sica e molti altri, sono i protagonisti di questo epico romanzo del neorealismo scritto da uno sceneggiatore-scrittore testimone oculare di questo straordinario avvenimento che ebbe inizio nel giorno della liberazione di Roma dall’occupazione nazista.
Viaggio nell’Aldilà
Autore/i: Piccinelli Franco
Editore: Newton Compton Editori
prima edizione.
pp. 194, Roma
…”Spiro in questo istante e mi sento ridiventare bambina”: così inizia il Viaggio nell’aldilà di una vecchia maestra di scuola a cui Piccinelli presta l’io narrante nel riferire le violente emozioni del nuovo stato appena raggiunto. La protagonista appartiene ormai a un mondo senza tempo e senza orizzonti, eppure continua a partecipare – e non se ne sente esclusa – alle vicende che si susseguono attorno a lei fino al rito del funerale, colloquia con i figli e il dialogo avviene in un continuo scambio fra i suoi pensieri e le loro parole. Il viaggio si compie in due giorni e due notti dentro una bara che è letto e dove s’incontrano la vita vissuta e quella avvistata. Per un verso infatti la donna si appropria del nuovo stato dove comincia a orientarsi fra sensazioni di iniziale stupore, fra intuizioni di incontri, fra progressive scoperte in un’eternità svelata. Per l’altro verso l’avventura si svolge nell’indagare l’esistenza trascorsa, nel recuperare sia i ricordi di un’infanzia radicata nell’alba di questo secolo sia le esperienze di figlia, di moglie, di madre, in una campagna che la nuova civiltà contadina ha reso quasi irriconoscibile, certamente mitica. Quindi la malattia, rivissuta attimo per attimo, razionalizzata grazie al nuovo stato non più enigmatico, e tuttavia nel ricordo, inesorabile come l’ossessiva invadenza di un ospedale di provincia rifiutato e subito, dove le peripezie dell’infermo diventano spesso calvario. Piccinelli si muove sul terreno a lui congeniale che è una costante della sua fortunata opera di narratore. Di qui il romanziere si addentra, delicato e determinato fra poesia e fantasia, nella trasformazione dell’essenza umana verso uno stadio che non è ancora distacco dal sensibile e alla quale compete districarsi fra le vecchie sensazioni e le scoperte di uno spirito assorbito “là dove a nessuno è consentito rivelarsi oltre un certo limite”: a pena di modificare lo sbocco di un mistero con molteplici chiavi di interpretazione, di lettura, che si svelerà del tutto soltanto nell’ultima notte del mondo.
Franco Piccinelli, nato a Neive (Cuneo), ha vissuto per molto tempo a Roma dove ha lavorato in RAI. Ad Ancona ha diretto (1965-1968) il quotidiano “Voce Adriatica” collaborando anche per La Stampa. Nel 1979, quando dirigeva la Redazione Giornalistica Rai di Torino, fu gravemente ferito in un agguato tesogli dalle Brigate Rosse. Esordisce in narrativa nel 1961 con “Le colline splendono al buio” a cui sono seguiti ventotto romanzi e saggi vari. Ne ricordiamo alcuni indimenticabili come: Suonerà una scelta orchestra, Bella non piangere, Paura a mezzogiorno.
È tra i maggiori narratori di memoria collettiva e di epica contadina. Vale a dire ha saputo narrare le gesta eroiche dei contadini e donne di Langa, ma anche di mantenerne viva la cultura orale.
Prosegue la tradizione di Cesare Pavese, Beppe Fenoglio e Nuto Revelli con un suo stile piacevole e amante del dettaglio, senza mai annoiare sia nell’oralità dell’esposizioni che nello scritto. I suoi “affreschi di vita del mondo contadino” rimangono capolavori unici come immagini di fotografie immortalate nel tempo.
La Danza che Crea – Evoluzione e Cognizione nell’Epistemologia Genetica
Autore/i: Ceruti Mauro
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
prefazione di Francesco Varela.
pp. 280, nn. figure b/n, Milano
Questo libro è la prima sistemazione teorica e storica di un modo nuovo di porre i problemi classici della filosofia e dell’epistemologia: “che cos’è la conoscenza?”, “che cos’è l’intelligenza?”, “come si sviluppano l’intelligenza e la conoscenza nel bambino, nell’adulto, nella comunità degli scenziati?”, “che rapporto c’è fra vita e conoscenza?”, ecc. Questo nuovo modo si delinea a partire dall’evento che più caratterizza il nostro secolo rispetto all’intera storia del pensiero umano: la nascita delle scienze che studiano sperimentalmente la conoscenza stessa, nonchè la costruzione di artefatti intelligenti, i computer. Quello che qui viene presentato, circa la natura della conoscenza e il suo rapporto con la realtà, è il punto di vista costruttivista. Il costruttivismo, di cui questo libro fornisce una completa e chiara ricostruzione storica e fondazione teorica – a partire dal suo primo delinearsi nella biologia e nella psicologia del nostro secolo fino ai giorni nostri -, è la prospettiva filosofica originale proposta dalla nuova scienza della mente e si incontra in un dialogo facendo con la fenomenologia e l’ermeneutica.
Mauro Ceruti (1953) è professore di Epistemologia genetica all’Università di Milano-Bicocca e direttore della rivista “Pluriverso”. È autore di numerose pubblicazioni: Disordine e costruzione. Un’interpretazione epistemologica dell’opera di Jean Piaget (con G. Bocchi, Feltrinelli, Milano 1981), Il vincolo e la possibilità (Feltrinelli, Milano 1986), L’Europa nell’era planetaria (con G. Bocchi e E. Morin, Sperling & Kupfer, Milano 1991), Solidarietà o barbarie. L’Europa delle diversità contro la pulizia etnica (con G. Bocchi, Raffaello Cortina, Milano 1994), Pensare la diversità (con M. Callari Galli e T. Pievani, Meltemi, Roma 1998). Ha curato: La sfida della complessità (con G. Bocchi, Feltrinelli, Milano 1985), Physis. Abitare la Terra (con G. Bocchi e E. Laszlo, Feltrinelli, Milano 1987), Che cos’è la conoscenza (con L. Preta, Laterza, Bari-Roma 1990), Evoluzione e conoscenza (Pierluigi Lubrina Editore, Bergamo 1992) e Epistemologia e psicoterapia (con G. Lo Verso, Raffaello Cortina, Milano 1998).
Creare la danza di Francisco Varela
Presentazione
I. La vita e cognizione
1. Epistemologia genetica ed epistemologia sperimentale
2. Gli osservatori dell’autonomia del vivente. Genealogie: organicismo ed embriologia
3. Determinismo e imprevedibilità
II. Apprendere ad apprendere. Genealogie di uno “strano anello”
1. Sistemi osservati e sistemi che osservano
2. Lauto-organizzazione impossibile
3. L’osservatore dell’osservatore
4. Creatività e patologia
III. Evoluzione e cognizione
1. Autonomia e adattamento
2. Oltre il lamarckismo e il neo-darwinismo
3. Vita e cognizione
IV. Il fatto e la norma. Epistemologia, psicologia e logica
1. Epistemologia e psicologia
2. La teoria degli stadi di Jean Piaget
3. Norma e fatto normativo
4. Logica operatoria
5. Pensiero naturale e pensiero formale
6. L’astrazione riflettente
V. Rappresentare il mondo vs. costruire un mondo
1. Strategie di fondazione: un paradigma di filosofia riduzionista
2. Equilibrio ed equilibrazione: un paradigma di filosofia costruttivista
3. “La costruzione di una realtà: gli oggetti come simboli di comportamenti stabili”
4. Coevoluzione. Verso una “scienza nuova”
Note al testo
Bibliografia
Om Meditazioni Creative
Titolo originale: OM. Creative Meditations from Alan Watts
Autore/i: Watts Alan W.
Editore: Neri Pozza Editore
avvertenza di Mark Watts, traduzione e cura di Edoardo Beato.
pp. 144, nn. illustrazioni b/n, Vicenza
«Una persona che trascorra tutto il tempo a pensare, non fa altro che pensare a dei pensieri: così smarrisce il contatto con la realtà e vive in un mondo illusorio (…) Siamo a tal punto indaffarati con la nostra mente che abbiamo perso l’uso dei sensi e non ci accorgiamo che l’aria puzza, l’acqua sa di cloro, il panorama umano è un mucchio di schifezze e gran parte del nostro cibo ha il sapore della plastica (…). Per entrare in relazione con la realtà esiste una forma di meditazione chiamata yoga o dhyana o jhana in India, chan in Cina e zen in Giappone (…). Si tratta dell’arte di far tacere la mente per qualche tempo, di far cessare il chiaccherio dentro la testa. Naturalmente non si può costringere la mente ad essere silenziosa. Sarebbe come tentare di appianare le increspature sull’acqua con un ferro da stiro, mentre, solo se lasciata tranquilla, l’acqua diviene limpida e calma».
Un testo breve ma straordinariamente intenso nel quale Alan Watts – come in molti altri fortunati suoi libri – incrocia filosofia e pratica zen, teologia cristiana e psicologia buddhista, psicanalisi e misticismo, ma non come argomenti di discussione teorica, piuttosto come oggetti di sperimentazione: «Il mio tentativo è di descrivere l’esperienza mistica come è direttamente percepita nel silenzio delle parole e dei pensieri».
È in quest’ottica che Watts riserva i due capitoli più importanti del libro al tema della meditazione. In essi egli espone alcuni suggerimenti sul senso della pratica meditativa con una incisività e una chiarezza tali da non avere eguali neppure nei manuali e nei classici del pensiero orientale sull’argomento.
Per Watts l’esercizio della meditazione è essenziale e viene prima, o sta alla base, della stessa attività speculativa. Perché è attraverso la meditazione che un essere umano prova la sensazione positiva e reale dentro di sé di essere manifestazione della sostanza stessa dell’universo, che la si chiami Dio, Atman o Brahman. E in questo libro il tentativo di Watts è appunto quello di far partecipi i lettori di questa sensazione «così che non abbiano più bisogno di psicoterapia, né di guru o di religioni; che siano liberi semplicemente».
Alan Watts (1915-1973), fu da prima pastore protestante in Inghilterra: poi, dopo lunghi e ripetuti soggiorni in Giappone per conoscere e praticare lingue e religioni orientali, fondò e diresse I’Istituto Universitario di studi asiatici a San Francisco (USA). Amico di scienziati e letterati americani, guru della Beat Generation, grande divulgatore e comunicatore, ebbe il merito di importare il buddhismo in America. Tutti i suoi libri hanno conosciuto successi mondiali, e alcuni di essi continuano ad essere ristampati anche in Italia, come La via dello zen (Feltrinelli), Il Tao e la via dell’acqua che scorre (Ubaldini).
Yama – Quattordici Lezioni di Raja Yoga – Volume 1
Autore/i: Rai Clotilde E. S.
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione italiana dall’originale inglese di Giuliano Giannini.
pp. 176, Roma
Il termine Yarra deriva dalla prima disciplina del Raja Yoga. L’Autore ha saputo magistralmente abbinare alcune norme tratte dall’antica tradizione indiana con i metodi della psicologia moderna e ha creato un nuovo agile sistema per conseguire la serenità interiore.
Questo manuale si propone di mettere a disposizione di tutti, indipendentemente dalle condizioni sociali, dalla cultura e le eventuali credenze religiose del lettore, una serie di esercizi destinati ad affrancare l’individuo dalle ansie che il mondo moderno infligge quotidianamente a ciascuno.
L’opera sarà indubbiamente un ausilio prezioso per tutti coloro che hanno responsabilità educative, ma i suoi veri destinatari sono i giovani, affinché essi possano formare precocemente il loro carattere ispirandosi a immortali principi di amore per il prossimo e per la Natura.
La scoperta del proprio «io interiore» è una tappa fondamentale – per raggiungere uno stato di perfezione, che presuppone il controllo degli istinti e dei desideri.
Non è possibile seguire la dottrina Yoga senza possedere i requisiti che soltanto lo Yama può fornire. La meditazione, la contemplazione, l’«autorealizzazione» hanno bisogno di una solida base psicologica e mentale, e gli esercizi descritti in questo libro aiuteranno il lettore a costruire metodicamente tale base.
C.E.S. Rai si dedica da molti anni allo studio e all’insegnamento dello Yoga. Avendo vissuto lungo tempo in India, ha approfondito i diversi aspetti della dottrina e della pratica Yoga. Attualmente vive in Svizzera, dove dirige una Scuola di Yoga.
C.E.S. Rai – 6926 Montagnola, Ticino (Svizzera).
Il Profeta Muhammad – La Sua Vita Secondo le Fonti più Antiche
Titolo originale: Muhammad: His Life Based on the Earliest Sources
Autore/i: Lings Martin
Editore: Edizioni Il leone verde
presentazione di Paolo Urizzi, traduzione dall’inglese di Sergio Volpe, revisione di Paolo Urizzi e Renata Gironi.
pp. XV-376, Torino
La vita di Muhammad, di Martin Lings, è diversa da tutte le altre apparse finora: di gran lunga la più importante e autorevole biografia del Profeta, scritta da un autore occidentale per lettori occidentali. Basata su fonti arabe dell’ottavo e nono secolo, delle quali alcuni passi importanti vengono qui tradotti per la prima volta, essa deve la sua freschezza e immediatezza di approccio alle parole di uomini e donne che udirono parlare Muhammad e che furono testimoni della sua vita. Martin Lings ha un insolito dono per la narrativa; egli ha adottato uno stile estremamente scorrevole, che riflette e la semplicità e la grandezza della storia. Il risultato è un libro che sarà letto con ugual piacere sia da chi ha già familiarità con la vita di Muhammad, sia da quanti vi si accostano per la prima volta. Tradotto in lingue che solo in Europa spaziano dal bosniaco allo svedese, è considerato una vera pietra miliare nella letteratura storiografica/religiosa riguardante l’Islam.
«Prima della comparsa di questo libro, mancava quasi del tutto nell’ambito delle lingue occidentali una narrazione documentata e completa della vita del Profeta Muhammad … Ora Martin Lings … ha prodotto una splendida narrazione che costituisce, con la sua sobrietà e compostezza stilistica, e con la sua attenta e approfondita fedeltà alle fonti autentiche e accreditate, una importante integrazione alla letteratura islamica.» (Religious Studies Review)
«Per coloro che sono interessati all’Islam questo libro riveste uno speciale significato, mentre il vasto pubblico legge l’opera come una narrazione di ottimo stile e di piacevole lettura, basata su reali dati storici.» (Books and Bookman)
Martin Lings nasce nel Lancashire nel 1909. Dopo alcune esperienze accademiche sia in patria, sia all’estero, torna in Inghilterra nel 1952. Laureatosi in lingua araba, entra a far parte della dirigenza del British Museum, ove ricopre la carica di sovraintendente della sezione manoscritti orientali dal 1970 al 1973. Negli anni successivi riveste la medesima funzione presso la British Library. Traduttore di alcune opere di René Guénon, ha pubblicato – oltre ad alcuni saggi dedicati al misticismo arabo – “Shakespeare in the light of Sacred Art”, “Symbol and Archetype: A Study of the Meaning of Existence” e numerosi articoli per “Studies in Comparative Religion”, come pure per l’ “Encyclopaedia Britannica”.
I Grandi Pensatori dell’India – Studio di Filosofia Comparata
Autore/i: Schweitzer Albert
Editore: Casa Editrice Astrolabio
prefazione dell’autore, traduzione italiana di Adele Olivoni.
pp. 208, Roma
Scopo di questo libro è far conoscere al pubblico europeo il pensiero indiano e la sua evoluzione, i problemi che esso affronta, le posizioni che difende, le grandi personalità che lo hanno rappresentato. Per il pensiero europeo osservare e discutere il pensiero indiano significa arricchirsi e chiarirsi.
Per comprenderlo bene bisogna familiarizzarsi con i problemi che ci sono propri e con la sua maniera di affrontarli.
Si tratta di esporre e di spiegare un’evoluzione che comincia all’epoca degli inni vedici e che prosegue anche oggi.
Mi rendo perfettamente conto di quanto sia difficile tracciare le linee evolutive di un pensiero che ha, più di ogni altro, la facoltà di non sentire le proprie contraddizioni interne e di lasciar sussistere fianco a fianco, talvolta di fondere addirittura in un tutto, elementi così profondamente diversi. Ma credo che noi Europei non conosceremo veramente l’essenza del pensiero indiano e la sua importanza per il pensiero dell’intera umanità se non studiando attentamente le fasi della sua evoluzione.
Fra i grandi uomini viventi, il dottor Schweitzer occupa un posto a sé per la ricca e complessa personalità e per la viva testimonianza d’amore che ha dato al mondo,
Dottore in teologia e dottore in filosofia, fu pastore protestante a Strasburgo e professore in quella Università. Risalgono a quegli anni i suoi lavori teologici e filosofici, alcuni dei quali, per esempio gli studi su Kant, rimangono punti fermi della critica kantiana.
Tutto faceva presagire che davanti al giovane professor Schweitzer si aprisse la brillante carriera dello studioso dotato di ingegno non comune, ma a un certo momento l’attività speculativa non appaga più l’animo inquieto dell’uomo: Schweitzer sente la necessità dell’azione vera e quella di esprimersi in opere concrete che crescano ai suoi piedi come l’erba nel prato. Si mette quindi a studiar medicina, e divenuto medico, nel 1913, all’età di quasi quarant’anni, va nel Gabon, allora colonia francese dell’Africa Equatoriale, e fonda l’ospedale di Lambarènè, dedicandosi ai Lebbrosi e a una umanità che a quei tempi non affiorava nemmeno alla vita civile.
Per la sua alta opera umanitaria, nel 1952 gli viene conferito il premio Nobel per la Pace.
«I grandi pensatori dell’India», apparsi nel 1936, e perciò a lungo cresciuti nella mente di Schweitzer durante gli anni della foresta vergine, sono l’iniziazione al pensiero indiano e nello stesso tempo la meditazione di uno spirito profondo e nobile sui massimi problemi della vita umana.
Sembra strano, ma bisogna sapere anche questo: Albert Schweitzer è nel novero dei maggiori organisti viventi e il miglior interprete di J. S. Bach.
Guarire con la Cromoterapia
Titolo originale: Healing with colour
Autore/i: Graham Helen
Editore: Macro Edizioni
traduzione di S. Grieco.
pp. 128, 1 illustrazione b/n, Diegaro di Cesena (FC)
La medicina conosce l’uso terapeutico dei colori fin dai tempi antichi; Helen Graham presenta in Guarire con la Cromoterapia molte tecniche di autoguarigione, spiega le più recenti scoperte scientifiche nella teoria dei colori per migliorare la propria salute.
In Guarigione con la Cromoterapia troverete delle pratiche efficaci, sicure e piacevoli che si possono usare in molte diverse situazioni per vivere meglio.
Il testo comprende un indice analitico, bibliografia e indirizzi utili.
Helen Graham è docente di psicologia all’Università Keele. Da molti anni si occupa delle ricerche sui colori e tiene seminari sull’uso terapeutico dei colori.
Altre sue opere sono: The Magic Shop e A Picture of Health.
Parte prima
I COLORI NELLA CURA DELLE MALATTIE
Capitolo primo
- La cromoterapia nella storia
Capitolo secondo
- I principi base della terapia con i colori
Parte seconda
SCOPRITE I VOSTRI VERI COLORI
Capitolo terzo
- Sviluppare una coscienza dei colori
Capitolo quarto
- Rilassarsi coi colori
Capitolo quinto
- Localizzare i blocchi di energia con i colori
Capitolo sesto
- Riequilibrare l’energia con i colori
Parte terza
SVILUPPATE I VOSTRI VERI COLORI
Capitolo settimo
- Inspirare il colore
Capitolo ottavo
- Lasciatevi inebriare dai colori
Capitolo nono
- Gestire il dolore con le immagini colorate
Capitolo decimo
- I colori nella vita quotidiana
Indice analitico
Pagine utili
La Verità vi farà Liberi – Don Carlo Steeb Luterano Convertito
Autore/i: Casetta Gemma
Editore: Tipografia Poliglotta Vaticana
prefazione dell’autrice.
pp. 272, nn. tavole a colori e bianco e nero f.t., Roma
Dalla prefazione:
« Ritengo non sia superfluo presentare questo compendio della biografia del Servo di Dio don Carlo Steeb, pubblicata nel 1964 sotto il titolo Il Servo di Dio Don Carlo Steeb, Fondatore dell’Istituto Sorelle della Misericordia.
La mole di questo volume e il suo apparato critico, infatti, potrebbero trattenere dalla lettura coloro che dispongono di poco tempo o che non amano addentrarsi nei particolari della storia.
La maggiore brevità, la forma più piana e divulgativa del presente volume invitano ad accostarsi a questa figura del Servo di Dio così ricca, profondamente umana, eppure tutta compenetrata e trasfigurata nel soprannaturale.
Ciò che qui è narrato trova riscontro nella suddetta biografia; anche le parti dialogate non sono d’invenzione ma sono facilmente reperibili nei documenti pubblicati nella «Positio» dalla Sezione Storica della S. Congregazione dei Riti.
Ed ora una breve giustificazione del titolo: La Verità vi farà liberi. Mi riferisco ai noti versetti del Vangelo di S. Giovanni: «Se persevererete nei miei insegnamenti, sarete veramente miei discepoli, conoscerete la verità e la verità vi farò liberi». Osserva Paul de la Croix! che in questa accezione, conoscere la verità non è soltanto aderire ad una rivelazione per quanto sublime, ma è soprattutto conoscere una Persona divina: Cristo Verità per unirsi a Lui, per aderirvi vitalmente, vivere con Lui fino ad essere stabilito in Lui. […]»
Le Profezie della Santa Sindone – I Messaggi e la Storia e le Leggende della Sindone di Torino
Autore/i: Baschera Renzo
Editore: Casa Editrice Meb
presentazione e premessa alla seconda edizione dell’autore.
pp. 192, nn. tavole b/n fuori testo, Padova
La Sindone, ossia il lenzuolo in cui fu avvolto il corpo di Gesù dopo la morte, è sempre stata al centro di un enorme interesse, suscitato dalla figura evanescente misteriosamente impressa sulla tela. Naturale quindi che abbia alimentato anche leggende e una attenta analisi, rivelandone origini e concordanze e soprattutto svolgendone il significato nascosto. In esse sono prefigurati gli ultimi secoli (a partire dal tardo 1500) della storia italiana ed europea: molti degli avvenimenti predetti si sono relaizzati, sottolinea l’autore, ed altri eventi eccezionali ci attendono prima di giungere alla “desolata desolazione”.
Il libro però non tratta solo delle profezie ma ripercorre, in modo chiaro e avvincente la storia avventurosa, spesso drammatica, di questa reliquia, comparsa in Europa al seguito dei Crociati, presto venuta in possesso dei Savoia e da loro nel 1578 trasferita a Torino. E grande interesse solleva naturalmente l’ultima parte: la lettura scientifica della Sindone, iniziata con la celebre fotografia di Secondo Pia nel maggio 1898, dove si scoprì che l’impronta sul lino era un perfetto negativo, sino alle più recenti analisi sul tessuto e sui pigmenti che contiene (sangue?). Pietà e scienza non hanno ancora trovato un punto certo di accordo sui molti interrogativi che la Sindone induce: ma l’autore invita a riflettere sulla tradizione storica che sempre ha ritenuto la Santa Sindone di Torino come autentica e quindi documento – e reliquia – di eccezionale valore per lo studio della figura di Cristo.
Renzo Baschera nato nel 1939 e da molti anni residente a Torino, è uno dei maggiori ricercatori nel campo dei messaggi profetici.
Completò l’interpretazione delle profezie del “Regno Nero”, incarico che venne affidato personalmente da Hitler al sensitivo L. Bizer nel 1938. Tra le sue numerose opere, notevoli quelle sul messaggio di Fatima e sui messaggi profetici collegati all’Anticristo, che ebbero larga risonanza. Ha già pubblicato nella stessa collana Le profezie della Monaca di Dresda.