Libri dalla categoria Saggezza
Guida alla Medicina Alternativa
Titolo originale: Guide to Alternative Medicine
Autore/i: Rosenfeld Isadore
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, introduzione dell’autrice, traduzione di Orsola Fenghi.
pp. 336, Milano
Da un autorevole medico, la prima guida completa alla medicina alternativa.
(Agopuntura, Aromaterapia, Chelazione, Chinesiologia applicata, Chiropratica, Cibi naturali, Digiuno, Enzimi, Fitoterapia, Fototerapia, Idroterapia, Ipnosi, Iridologia, Magnetoterapia, Massaggio, Manipolazioni e Ginnastica, Medicina ayurvedica, Omeopatia, Ossigenoterapia, Programmazione Neurolinguaistica, Riflessologia, Terapia cellulare, Terapia Craniosacrale, Terapia Dietetica per il Cancro, Terapia Psicosomatica, Veleno d’api.)
Che cosa spinge milioni di persone nel mondo occidentale ad abbandonare la via della medicina ufficiale per passare a terapie «alternative» o «olistiche»? Come possiamo interpretare i casi sempre più frequenti di pazienti affetti da mal di schiena che si rivolgono ai chiropratici, o da insonnia che si curano con le erbe, o persino da tumore che tentano l’ipnosi e l’agopuntura? E come mai questo avviene proprio mentre la scienza medica raggiunge risultati straordinari?
Se la medicina alternativa diventa sempre più popolare – afferma il professor Isadore Rosenfeld, il più famoso medico d’America, cardiologo e oncologo -, perchè numerose domande su salute, benessere e sopravvivenza sono ancora aperte. È vero, viviamo più a lungo e meglio, ma questo ci lascia esposti a disturbi e malattie croniche. Inoltre, anche chi è sano può trarre beneficio dalla medicina alternativa, molto più orientata alla prevenzione di quella ufficiale, e fondata su una concezione di buona salute come uno stato positivo e non semplicemente come assenza di malattia.
In questo libro Rosenfeld presenta un quadro completo delle numerose terapie alternative – dall’omeopatia alla fitoterapia, dalla medicina ayurvedica alla riflessologia alla terapia cellulare -, illustrandole, dando precise indicazioni di applicazione e soprattutto fornendo gli elementi per distinguere i professionisti seri dai ciarlatani. Tutto questo senza mai dimenticare il principio ispiratore della medicina alternativa: che mente e corpo sono un’unica entità, in cui si instaurano stretti legame fra cervello, sentimenti e sistema immunitario. Un’idea che ci riconduce fino a Ippocrate che giudicava «più importante conoscere la persona affetta dal male che la malattia di cui la stessa soffre».
Isadore Rosenfeld è professore di Clinica medica alla Cornell University ed esercita come internista al Presbyterian Hospital e al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York. Per molti anni è stato consulente del ministero della Sanità americano. È ospite di programmi e dibattiti televisivi molto seguiti negli Stati Uniti, e autore di libri di successo, tra cui: Sintomi, Come riconoscerli e diventare medici di se stessi (Leonardo 1990), Primo: non ammalarsi (Mondadori 1992), L’esame medico completo (Mondadori 1994), Dottore, cosa dovrete mangiare? (Mondadori 1996) e Vivi adesso, invecchia dopo (Mondadori 2000).
La Magia dei Saggi – Blake, Goethe, Husserl, Lawrence
Autore/i: Zecchi Stefano
Editore: Editoriale Jaca Book
prima edizione, introduzione dell’autore, collana: Di Fronte e Attraverso Filosofia n° 125.
pp. 198, Milano
Flaubert scriveva che «si fa critica quando non si può fare arte, nello stesso modo che uno diviene delatore, quando non può fare il soldato». Queste parole possono essere intese come un suggerimento a un approccio, a un’interpretazione dell’arte non subordinati alle regole formali della critica, ma piuttosto tesi a individuare il punto in cui le forze si incontreranno e nascerà l’opera. La «magia dei saggi» – un verso del Faust di Goethe – riflette simbolicamente questi interrogativi e sollecita una risposta. In questo libro viene così descritta la dinamica delle forme d’immaginazione, dell’organicità metamorfica della natura, della vita del corpo, secondo un intreccio che definisce la sfera dell’artistico, in un arco ideale che raccoglie l’esperienza culturale di Blake, Goethe, D.H.Lawrence, Husserl, e il definirsi di un linguaggio utopico.
Il linguaggio dell’utopia esprime e raccoglie le immagini di un mondo disperso, latente, non ancora codificato, che illustrano una dinamica della vita possibile, che ancora non ha luogo ma rappresenta la tensione tra aspirazione e realtà.
Stefano Zecchi, Venezia 1945, è titolare della cattedra di Filosofia nell’Università di Verona. Ha pubblicato Fenomenologia dell’esperienza, La Nuova Italia, Firenze 1972; Utopia e speranza nel comunismo. Un’interpretazione della prospettiva di Ernst Bloch, Feltrinelli, Milano 1974; La fenomenologia dopo Husserl nella cultura contemporanea, 2 voll., La Nuova Italia, Firenze 1978; La fenomenologia, Loescher, Torino 1983; ha curato l’edizione italiana del volume di Ernst Bloch, Thomas Müntzer teologo della rivoluzione, Feltrinelli, Milano 1980.
Introduzione: La certezza negata problemi di metodo dell’estetica filosofica
I. Figure: Il corpo e l’immagine
- Il tempo e la metamorfosi
- Il linguaggio della visione
- L’utopia dell’eros
- La metamorfosi della vita
II. Tesi Estetica fenomenologica
- Un manoscritto husserliano sull’estetica
- Questioni preliminari di estetica fenomenologica
- Principi di estetica fenomenologica: il corpo, il bisogno, il piacere
- Arte e conoscenza
Nota bibliografica
Medicine Naturali – Malattia per Malattia le Ricette Erboristiche che Curano e Guariscono
Autore/i: Vaga Eugenio G.
Editore: De Vecchi Editore
nuova edizione.
pp. 432, Milano
Un’imponente, circostanziata e completa guida a quello che la natura può fare per voi e per i vostri familiari!
Una malattia, un disturbo, un malessere intermittente costituisce un problema per voi o per un vostro caro?
Ecco un repertorio completo, malattia per malattia, disturbo per disturbo, con tutte le ricette naturali a base di erbe: spesso anche più di dieci per ogni problema.
Soffrite di emicrania? Di dolori reumatici o artritici? Di insonnia? Di frigidità sessuale? Di nevralgia del trigemino? Di nevrosi gastrica? Di raffreddore da fieno? Sono soltanto alcuni dei più di 750 disturbi che qui si trattano!
Avete un problema estetico? L’urgenza di provvedere alla linea? Volete vincere una tosse stizzosa? Ecco altri inconvenienti molto diffusi che questo libro può guarire.
O volete, genericamente, un buon calmante? Un disinfettante vescicale? Un tonico del cervello? Un rinforzante delle gengive? Un eccitante?
L’ultima parte del libro è ricca di questi rimedi generali.
Tisane, decotti, impacchi, infusi e via dicendo, tutto con le dosi, la frequenza di somministrazione e, naturalmente, le controindicazioni (quando ci sono)
Un libro illustrato di una grande praticità e di un’incredibile velocità di consultazione, grazie a|l’ordinamento alfabetico per malattie e per medicamenti.
Quasi 8000 ricette, tutte collaudate dalla tradizione…
E scoprirete che la natura finisce con il dimostrarsi il più potente e sicuro dei rimedi, il più amico ed efficace di tutti i farmaci!
Da Zalmoxis a Gengis-Khan – Studi Comparati sulle Religioni e sul Folklore della Dacia e dell’Europa Centrale
Titolo originale: De Zalmoxis a Gengis-Khan. Études comparatives sur les religions et le folklore de la dacie et de l’Europe centrale
Autore/i: Eliade Mircea
Editore: Ubaldini Editore
prefazione di Mircea Eliade, traduzione di Alberto Sobrero.
pp. 228, Roma
I Miti e le Leggende, la Religione, gli Eroi, le Tradizioni, i Sortilegi, le “Cacce Rituali”, le Erbe Magiche, i Sacrifici, i Sacerdoti e i Maghi, i Riti di Guarigione e i Poemi Epici Balcanici in uno Studio Approfondito del Folklore dell’Europa centro-orientale.
Non esiste un’opera che presenti l’essenziale della religione dei Geto-Daci e contemporaneamente le più importanti tradizioni mitologiche e creazioni folkloristiche dei romeni. Questo libro di Mircea Eliade colmerà la lacuna.
Servendosi di un’enorme mole di informazioni, l’autore decifra le origini religiose del nome etnico dei Daci e individua il senso iniziatico del culto di Zalmoxis. Studia inoltre il mito cosmogonico romeno e la preistoria del “dualismo balcanico” e centro-asiatico; il mito della fondazione del principato di Moldavia e la “caccia rituale”; la leggenda del Monastero d’Arges e i riti di costruzione; certe credenze popolari in relazione alla magia e all’estasi, la mandragora e la raccolta delle erbe; infine le mitologie che hanno dato la loro forma ai capolavori della poesia epica romena.
Libro profondo, erudito e originale, in cui il lettore ritroverà le molteplici qualità rivelate dalle precedenti opere di Mircea Eliade.
Mircea Eliade è nato a Bucarest nel 1907. Professore all’Università di Bucarest dal 1933 al 1940, nel 1945 si è trasferito a Parigi dove è rimasto fino al 1957 quando è stato chiamato all’Università di Chicago dove è tuttora. Storico delle religioni, etnologo, studioso profondo ed erudito dei miti e delle culture primitivi, i suoi libri sono tradotti in numerose lingue e superano la cerchia del pubblico specializzato.
Prefazione
- I Daci e i lupi
- Zalmoxis
- Il Diavolo e il buon Dio: la preistoria della cosmogonia popolare romena
- Il principe Dragos e la caccia rituale
- Mastro Manole e il Monastero d’Arges
- “Sciamanesimo” presso i romeni?
- Il culto della mandragora in Romania
- La porcellana veggente
La Preziosa Ghirlanda e il Cantico delle Quattro Consapevolezze – Due Antichi Testi Fondamentali del Buddhismo Tramandati fino a Noi nella Secolare Tradizione Orale dei Dalai Lama Tibetani
Titolo originale: The precious garland and the song of the four mindfulness
Autore/i: Nāgārjuna; Kaysang Gyatso
Editore: Ubaldini Editore
introduzione di Sua Santità Tenzin Gyatso (quattordicesimo Dalai Lama), traduzione italiana condotta sulla traduzione inglese di Giuseppe Sardelli.
pp. 116, Roma
Questo volume contiene due testi buddhisti, La preziosa ghirlanda di consigli per il re e Il cantico delle quattro consapevolezze che fa cadere la pioggia dei conseguimenti, molto importanti e diffusi; chiunque seguisse la ricerca dell’illuminazione li imparava a memoria per poter praticare la meditazione su di essi. Sono stati scelti da Sua Santità Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama, perché egli ha giudicato che essi derivano da una tradizione orale autentica e che quindi sono i portatori di essa. Sua Santità ha scritto altresì la premessa al volume e ha trasmesso ai traduttori la tradizione orale di questi due testi da lui posseduta.
La preziosa ghirlanda è una guida per il profano all’illuminazione, scritta, senza timori o riguardi particolari, per un re da Nagarjuna, grande filosofo buddhista vissuto circa quattrocento anni dopo la morte di Buddha e fondatore della scuola Madhyamika. Il testo ci insegna come trovare la felicità coltivando le qualità positive del corpo, del linguaggio e della mente, e come accumulare il merito e la sapienza necessari per raggiungere l’illuminazione. Sono famose la sua descrizione del sentiero di compassione del Bodhisattva e la sua chiara e concisa analisi degli insegnamenti di Buddha sul “vuoto”. Il cantico delle quattro consapevolezze è un breviario dell’approccio meditativo all’illuminazione scritto dal settimo Dalai Lama, Kaysang Gyatso (1708-1757), il quale traspose in poesia gli insegnamenti tradizionali che furono originariamente dati da Manjusti a Tsong-ka-pa. Quest’opera occupa poche pagine alla fine del volume, ma nonostante la sua brevità contiene, secondo le parole di Tenzin Gyatso, “tutti gli elementi essenziali dei Sutra e dei Tantra”.
Per integrate questo libro il Dalai Lama ha scritto un volume, Il Buddhismo del Tibet e la Chiave per la Via di mezzo, tradotto anch’esso nella presente collana.
Premessa
I. La preziosa ghirlanda di consigli per il re di Nāgārjuna
Introduzione
1. Alto stato e chiara virtù
2. Una spiegazione intrecciata di chiara virtù e di alto stato
3. Le accumulazioni per l’illuminazione
4. Politica di Re
5. Gli atti del Badhisattva
6. Guida alle strofe, di Gyel-tsap
Note
II. Il Cantico delle quattro consapevolezze di Kaysang Gyatso, Settimo Dalai Lama
Introduzione
- Consapevolezza del maestro
- Consapevolezza dell’aspirazione altruistica all’illuminazione suprema
- Consapevolezza del corpo quasi fosse un corpo divino
- Consapevolezza della visione del vuoto
Note
La Fabbrica del Sole – Una Politica dei Media nell’Età dell’Assolutismo: l’Industria della Gloria e l’Immagine Pubblica di Luigi XIV
Titolo originale: The fabrication of Louis XIV
Autore/i: Burke Peter
Editore: Il Saggiatore
unica edizione, presentazione di Luigi XIV, traduzione di Lucio Angelini.
pp. 320, nn. illustrazioni b/n, Milano
La costruzione dell’immagine del re Sole fu soltanto manipolazione dell’opinione pubblica, megalomania del sovrano, adulazione di artisti e cortigiani? Oppure fu una risposta consapevole a esigenze psicologiche collettive, che rendevano universale la credenza delle virtù taumaturgiche del tocco reale?
Rappresentato centinaia di volte nella pittura, nella scultura, nelle medaglie, in opere e balletti, in testi letterari e storici, Luigi XIV doveva apparire al centro di un regno che Racine definì “una ininterrotta serie di meraviglie”.
Burke ricostruisce le tappe di questa complessa politica multimediale, a cui si applicarono il sovrano e i suoi ministri, e ne analizza il significato complessivo.
Un saggio esemplare sulle relazioni tra arte e potere, sulla funzione politica della magnificenza, sulla produzione, circolazione e recezione delle forme simboliche della “retorica della gloria”.
Peter Burke, nato nel 1937, è professore di storia all’università di Cambridge. Molti dei suoi studi di storia moderna e di teoria della storia sono tradotti in italiano: Cultura popolare nell’Europa moderna (1980) Sociologia e storia (1982), Il Rinascimento (1984). Lingua, società e storia (1990) – Una rivoluzione storiografica (1992).
Presentazione di Luigi XIV
La persuasione
- I media
- I generi
- Gli stili
- L’allegoria
- Il ritratto del re
Il levar del Sole
- L’incoronazione
- L’entrata regale
La costruzione del sistema
L’affermazione di sé
- Il mito del governo personale
- La rivalità
- La magnificenza
Gli anni delle vittorie
- La guerra di devoluzione
- La guerra d’Olanda
La ricostruzione del sistema
- Il palazzo
- La corte
- L’organizzatore
- Gli eventi
- La revoca dell’editto di Nantes
Il tramonto
- Le imprese militari
- Gli affari interni
- Le scene finali
La crisi delle rappresentazioni
Il rovescio della medaglia
La percezione di Luigi XIV
- I destinatari interni
- I destinatari stranieri
- Le reazioni
Luigi in prospettiva
- Luigi nel suo tempo
- I precedenti
- Il XX secolo
Appendice 1. Le medaglie di Luigi XIV
Appendice 2. Iconografia di Luigi XIV
Appendice 3. Cronologia della letteratura pubblicata contro Luigi XIV
- Glossario
- Ringraziamenti
- Bibliografia
- Indice dei nomi e delle materie
- Indice delle illustrazioni
Luci ed Ombre del Giusnaturalismo ed Altri Studi di Filosofia Giuridica e Politica
Autore/i: Mathieu Vittorio
Editore: G. Giappichelli Editore
premessa dell’autore, nota bibliografica.
pp. 328, Torino
“Bisogna che sia determinata qual è la retta ragione e qual è la misura che la definisce” (Aristotele, Etica Nicomachea 1138b).
Il tentativo di dare una fondazione assoluta al diritto – come alla matematica – cade in un’antinomia; eppure che cosa sia giusto o ingiusto non dipende da nessuna statuizione o volontà arbitraria, né del potere, né di Dio, più di quanto ne dipenda la radice quadrata di 25. Questo l’assunto, leggermente paradossale, di Mathieu, che lo difende contro ogni forma di giuspositivismo, in particolare contro quel giuspositivismo mascherato che fa dipendere la giustizia da una pretesa “volontà generale”, alla Rousseau. La giustizia è una forma di simmetria, necessaria, sebbene non sufficiente alla vita morale, analogamente a quanto accade in fisica, dove la simmetria è la forma più generale delle leggi, sebbene una natura non possa esistere senza una qualche sua violazione.
Queste tesi sono viste da Mathieu in relazione a diverse situazioni storiche e sociopolitiche, e in vista di esse si interpreta, in particolare il martirio abbastanza enigmatico di Tommaso Moro, il quale, con spirito profetico intuì che l’atto di supremazia” avrebbe fatalmente portato il potere a farsi arbitro della verità, prima ancora che della giustizia.
Il principio della recta ratio ha attraversato la storia del pensiero umano, suscitando reazioni contrastanti. Da criterio di verità delle azioni umane per Aristotele a criterio puramente soggettivo e inesistente in rerum natura per Hobbes. In ogni caso, la problematica che esso solleva non può essere elusa o sottovalutata, poiché chiama in causa due dimensioni fondamentali della esperienza umana che costituiscono il nucleo essenziale di riflessione di ogni filosofia pratica.
Innanzi tutto si tratta di sapere quale criterio di misura debba avere l’azione dell’uomo: come si possa distinguere una scelta o una decisione razionale dal mero arbitrio. Se si vuole salvare la comunicazione intersoggettiva e con essa la convivenza sociale, è necessario che vi sia una qualche misura comune della condotta umana, una misura che valga per ogni uomo.
La recta ratio non è solo criterio di azione, ma è anche disposizione interiore: è il criterio in rapporto al quale ogni uomo costruisce (o distrugge) la sua identità. Nella tradizione classica, essa, come tale, veniva infatti collegata alla virtù. Anche chi non ama riconoscersi in tale tradizione non può non ammettere che la ragion pratica esige comunque un’attenzione anche per i singoli soggetti e per le situazioni particolari che essi sperimentano. Quali sono le virtù che devono caratterizzare nel mondo di oggi non solo l’operare del giudice e del giurista, ma anche quello del cittadino?
Attraverso indagini scientifiche e materiali didattici, questa collana si propone pertanto di contribuire a rinnovare l’inesauribile ricerca di questa misura comune e di questa disposizione interiore nell’ambito delle regole e delle azioni giuridiche.
Vittorio Mathieu ordinario di filosofia morale nella facoltà di Lettere di Torino, socio dell’Accademia dei Lincei, già membro e vice-presidente del consiglio esecutivo dell’UNESCO.
Ha pubblicato tra l’altro, La speranza nella rivoluzione (Milano, 1971), Perché punire (Milano, 1978), Cancro in Occidente (Milano, 1981), Filosofia del denaro (Roma, 1985).
Premessa
Nota Bibliografica
I. SIMMETRIA FORMALE E DIRITTO SOSTANZIALE
1. Luci e ombre del giusnaturalismo
Appendice – La lotta per il diritto: Jhering e Piovani
2. Sistemi logici e sistemi giuridici
Impossibilità di autofondazione formale
3. Regola implicita e giudizio riflettente kantiano
4. Il cristianesimo, Kant e il concetto della responsabilità individuale
II. DIRITTO E VALORI
1. Valori fondamentali del diritto tra protezione e promozione
2. L’umanità è sacra?
3. L’eguaglianza giuridica
4. Essenza, natura, devianza
5. Difesa del diritto alla nascita
6. Prolegomeni ad uno studio dei diritti umani dal punto di vista della comunità internazionale
7. Thomas More: ragioni di una scelta
III. DIRITTO E POLITICA
1. La funzione mediatrice del diritto
2. La società aperta: destino e vocazione dell’Europa
3. Libertà e diritto
4. La libertà e la legge
5. Legittimità e potere
6. Scienza economica e realtà sociale
7. Ambiguità della violenza
L’Eterno Presente
Titolo originale: The Eternal Now
Autore/i: Tillich Paul
Editore: Ubaldini Editore
unica edizione, traduzione di Giuseppe Sardelli.
pp. 148, Roma
Nei tre libri che appaiono ora in traduzione italiana, si scuotono le fondamenta, Il Nuovo Essere, Eterno presente, sono raccolti i sermoni pronunciati da Tillich, al culmine della sua carriera negli anni della piena maturità di pensiero.
È difficile riassumere o comunque spiegare con altre parole il contenuto di questi saggi, che si sviluppano partendo da una citazione del Vecchio o del Nuovo Testamento con implicazioni concettuali, sentimentali e sociali di larga ampiezza e persuasività. In lui c’è il timbro del classico: cioè la facoltà di portare alla luce in limpida forma un «seme» di pensiero prima racchiuso in un involucro di commenti talvolta più atti a confondere che a chiarire. Questo libro raccoglie sedici sermoni che propongono al lettore problemi religiosi e sociali del massimo interesse. Tillich li svolge con la consueta chiarezza, senza astrazioni teologiche, con linguaggio diretto, quale si attende l’uomo del XXI secolo.
Paul Tillich è nato in Prussia nel 1886. Insegnò filosofia e teologia nelle università di Marburgo, Dresda, Lipsia e Francoforte. Venuto in aperto conflitto col Nazismo – era a capo del Movimento Socialista Religioso – fu costretto nel 1933 a emigrare negli Stati Uniti. Dal 1933 al 1955 insegnò nell’Union Theological Seminary di New York, quindi nell’università di Chicago. È morto il 22 ottobre 1965. La sua opera maggiore è il Trattato di Teologia Sistematica, in più volumi.
L’Anima e il Suo Meccanismo
Titolo originale: «The Soul and its Mechanism»
Autore/i: Bailey Alice A.
Editore: Editrice Nuova Era
prima edizione, prefazione di H. A. Overstreet.
pp. 160, Vitinia di Roma
Dalla prefazione:
«Il nostro atteggiamento verso il pensiero filosofico e psicologico orientale è solitamente di irragionevole stima o di altrettanto irragionevole sfiducia. Gli adoratori sono altrettanto deleteri degli scettici. Nessuno dei due porta a una giusta comprensione di quel grande corpo del pensiero orientale così stranamente diverso dal nostro e tuttavia, come si scoprirà più avanti, così identico nel suo scopo essenziale.
La colpa di questo irrazionale atteggiamento è da attribuirsi senza dubbio alla completa omissione del pensiero orientale nei testi di filosofia e psicologia. Esiste anche una altra causa: l’Oriente usa una sua fraseologia idiomatica difficile per l’Occidente, se non debitamente spiegata; gli scritti orientali possono sembrare uno strano dialetto, una confusa versificazione o mistificazione.
In questo libro, Alice Bailey ha il grande merito di accostarsi al pensiero orientale con mente critica, pronta a riconoscere che questo, come l’occidentale, non può arrogarsi il possesso di una conoscenza assoluta. Ella non viene, con vesti e modi solenni, a ordinare agli occidentali di abbandonare le loro evidenti deficienze per abbracciare una dottrina misteriosa, tanto più interessante quanto più sembra assurda. In effetti, ella dice: «Pensiero orientale significa ricerca dei più profondi problemi dell’esistenza. Non è necessariamente migliore dell’occidentale. È differente. Parte da presupposti diversi. Sia l’Occidente che l’Oriente si sono specializzati nelle loro linee di pensiero, Ognuno quindi ha il valore della propria sincerità e della propria peculiare penetrazione.[…]»
La Spada nella Roccia ed i Luoghi della Beatitudine – Il “Caso” di S. Galgano da Montesiepi
Autore/i: Coco Nicola
Editore: Editrice Atanòr
nota dell’editore, prefazione dell’autore.
pp. 168, illustrazioni in bianco e nero, Bologna
Quale tensione interiore spinse un oscuro cavaliere di ventura ad infiggere il suo spadone medioevale sulla cima di un colle, anch’esso, ufficialmente, piuttosto anonimo? Quale piccola o grande «guerra santa» dovette egli combattere fino a giungere al compimento di un gesto che sembra destinato a superare le barriere del Tempo e dello Spazio e ad assumere un’«aura» di immortalità difficilmente eguagliabile?
E perché, malgrado la fin troppo rapida elevazione agli altari, allora come oggi la figura di Galgano Guidotti resta avvolta da un alone di mistero e di sospetti, addirittura di eresia? E infine, che cosa si intendeva rappresentare, in termini di «messaggio», mediante l’evocazione di simboli ed «acta» che richiamano molto da vicino l’epos arturiano ed il folto mondo «poetico» della Tavola Rotonda?
A questi ed ai tanti altri interrogativi che emergono da un’osservazione attenta di Montesiepi, dei luoghi fungenti da «teatro» al misticismo medioevale toscano, della vita e della «leggenda» stesse del Beato Galgano chiusdinese, è difficile se non impossibile azzardare delle risposte convincenti. E non soltanto per la grave mancanza di fonti storiche o di dati biografici, quanto per l’assenza di modelli interpretativi metodologicamente corretti ed adeguati ad affrontare la complessità di fatti, evoluzioni e «fenomeni» irrestringibili nei consueti parametri del sapere comune. A livello di percezione immediata, e quindi più in via istintuale che sulla scorta di razionalizzazioni, si riceve tuttavia l’inquietante sensazione del trovarsi dinnanzi a qualcosa di diverso, rispetto ad una delle solite «vite di santi» trasmesse dalle agiografie (ed oleografie) ricorrenti nella storia della Chiesa.
Parrebbe anzi di ravvisare, nella vicenda di S. Galgano, i segni ed i caratteri tipici della letteratura «gialla», seppur integrata e condizionata da una pregnante sostanzialità esoterica.
E forse, oggi può anche ammettersi, non poteva essere altrimenti, se si consideri il valore di «crocevia», rituale come misterico, politico come religioso, che il lungo «segmento» temporale dei «secoli bui» dovette acquisire e «gestire» nei confronti dei grandi movimenti di pensiero o di culto fioriti (o rifioriti) nell’Occidente cristianizzato dopo la mancata Apocalisse dell’Anno Mille.
Riguardata sotto tali profili, la personalità e la «gestualità» dell’Eremita di Montesiepi cessano di vestire gli stretti panni dell’ascetismo individualistico per ricollocarsi nella dimensione di «punta emergente» di latitudini cultuali ed esoteriche assai più diffuse e coinvolgenti l’«humus» dell’epoca. E proprio in questo «significante» metafisico risiede, con ogni probabilità, la sua più elevata «funzione didattica».
Il Segreto di Igea – Guida Pratica al Digiuno Autogestito
Associazione Igienista Italiana – La Salute con l’Igiene Naturale
Autore/i: Autori vari
Editore: Michele Manca Editore
cura e presentazione di Gloria Gazzeri con la collaborazione del Dr. Sebastiano Magnano.
pp. 136, nn. illustrazioni b/n, Genova
Il digiuno fu in passato una tecnica iniziatica, tenuta segreta. È oggi un formidabile mezzo terapeutico, altrettanto poco conosciuto. Il digiuno previene o guarisce ogni genere di malattia e ritarda la vecchiaia. Disciplina la mente ed eleva lo spirito. Si può dire che non vi sia età o condizione umana che non possa trarne vantaggi fisici e spirituali. Ma vi sono poi alcune categorie di persone a cui questa pratica sembra indispensabile.
- Obesi, che vogliono dimagrire
- Fumatori, alcolisti, tossicomani che vogliono liberarsi del loro vizio
- Futuri padri e madri
- Attivisti dei movimenti non-violenti
- cercatori di Dio
Il digiuno è una scienza ed un’arte, seppure molto semplice.
Per digiunare correttamente bisogna sapere come si fa.
E questo libro ve lo insegna.
Sebastiano Magnano è nato a Siracusa nel 1946 e si e laureato in medicina a Catania nel 1972. Appassionatosi alla neurologia e alla psichiatria, ha lavorato presso istituti pubblici e cliniche private e specializzate. Dopo il training didattico di tipo freudiano, esercita la pratica terapeutica come psicanalista.
In seguito, senza abbandonare la sua attività di psicoterapeuta, si avvicina all’Igiene e alla medicina naturale. È iridologo. Accumula una ampia esperienza nel campo del digiuno terapeutico.
Ha fondato in Italia una Scuola della Salute con sede a Milano, che organizza corsi di alimentazione e di igiene naturale ed inoltre attività residenziali, in località adatte, che comprendono digiuni e diete disintossicanti.
Ha pubblicato articoli in riviste specializzate ed ha in preparazione un lavoro, in cui approfondisce la concezione teorica dell’Igiene naturale ed espone un suo metodo personale di autoguarigione.
La Saggezza dei Chassidim – Racconti degli Antichi Saggi di Israele
Autore/i: Lifschitz Daniel
Editore: Fabbri Editori
prefazione di Enzo Bianchi, presentazione dell’autore, saggio di Daniela Leoni, collana: I Classici dello Spirito.
pp. 338, Milano
… Il libro di Daniel Lifschitz che presentiamo con simpatia è una raccolta di parole chassidiche che si distingue dalle altre finora pubblicate innanzitutto per l’ordine tematico in cui sono collocate: ciò faciliterà certamente sia la lettura sia una conoscenza più penetrante di questa preziosa ed estesa eredità che giunge fino a noi. Eredità ora arricchita dai molti inediti in lingua italiana presenti in questa raccolta. Auguriamo al lettore una saporosa lettura che lo aiuti a pervenire alla “sapienza del cuore”…
Prefazione di Enzo Bianchi
Presentazione
La saggezza dei chassidim
Il chassidismo: storia e spiritualità di Daniela Leoni
Glossario
Bibliografia
Abbreviazioni delle fonti
Indice delle fonti
Indice dei Rabbini citati
Indice tematico (Vivetta Pagella Valacca)
Il Pensiero, l’Apprendimento e la Memoria – Che Cosa si Svolge nella Nostra Testa, come Apprende il Nostro Cervello e quanto ci Tradisce?
Titolo originale: DENKEN, LERNEN, VERGESSEN
Autore/i: Vester Frederic
Editore: Giunti Martello
traduzione di Conrad Fleischmann e Beatrice Sellinger Fleischmann.
pp. 206, illustrazioni e foto in b/n, Firenze
Quali sono i meccanismi cerebrali responsabili del pensiero, dell’apprendimento e della memoria? Frederic Vester, uno scienziato tedesco, studioso di biologia ambientale e divulgatore famoso, in questa sua esplorazione del cervello umano presenta un indirizzo finora sconosciuto in questo campo – la biologia dei processi dell’apprendimento – esaminando le più recenti conquiste della biochimica, della neurologia e della fisiologia nei riguardi del pensiero e dell’apprendimento, analizzando le interrelazioni biologiche tra spirito, psiche e corpo e rivelando, infine, la complessa rete delle interattività tra il cervello e l’organismo nel suo insieme. L’analisi teorica viene illustrata di continuo con esempi presi dalla vita concreta. Il lettore scoprirà il motivo per cui un alunno non riesce a seguire le spiegazioni dell’insegnante e quale potrà essere il rimedio. Sarà spiegato come trovare il proprio «tipo di apprendimento», quali sono i ruoli dello stress e della curiosità, come nascono le idee e perché il conducente di una macchina coinvolta in un incidente non sa riferire molti particolari.
LA RICERCA SUL CERVELLO RIGUARDA OGNUNO DI NOI
- I – LA FORMAZIONE DEL NOSTRO CERVELLO
- II – LO SPIRITO SI SERVE DELLA MATERIA
- III – LA COMUNICAZIONE BIOLOGICA
- IV – LA CATASTROFE DELLA PRASSI DIDATTICA
NOTE E BIBLIOGRAFIA
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
La Città Polifonica – Saggio sull’Antropologia della Comunicazione Urbana
Autore/i: Canevacci Massimo
Editore: Edizioni SEAM
prima edizione, premesse e introduzione dell’autore.
pp. 236, numerose fotografie in bianco e nero, Roma
Il titolo del libro sottolinea l’esigenza di sperimentare un metodo polifonico che sia adeguato all’oggetto: e l’oggetto di questa antropologia – anziché le tradizionali periferie – è il centro della grande metropoli. Esso è il contesto dentro il quale si producono non solo la discriminazione della marginalità o i miasmi dell’inquinamento (che diventano incomprensibili senza delineare questo “centro”), ma anche la seduzione del mutamento, l’innovazione di modelli culturali, stili di vita, forme della comunicazione, la produzione di nuovi paesaggi visuali, la creazione di pensiero astratto.
Sulla base di questa polifonia urbana, l’autore spinge verso una moltiplicazione dei linguaggi (di tipo saggistico, visuale, letterario) per la decodifica della comunicazione urbana. In una prima parte, si sottopongono a critica le visioni eurocentriche delle città americane (del nord e del sud) da parte di Lévi-Strauss; si assumono Walter Benjamin, Italo Calvino, Guimarães Rosa come guide antropologiche-urbane; si focalizza sulla grande metropoli che nella post-modernità si è trasformata in produttrice di cultura, consumo, comunicazione. Nella seconda parte, si interpreta una delle più grandi metropoli del mondo – São Paulo del Brasile – sperimentando un linguaggio di tipo etnoletterario, dopo averla fotografata lungo una mappa di 48 luoghi.
Massimo Canevacci insegna Antropologia culturale presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Roma «La Sapienza». Trai suoi lavori ricordiamo Dialettica della famiglia (Roma, Savelli, 1976), Dialettica dell’individuo (Roma, Savelli, 1978), Antropologia del cinema (Milano, Feltrinelli, 1982), Antropologia della comunicazione visuale (Roma, Sapere, 1990). I suoi libri sono tutti tradotti in Brasile, dove insegna e fa ricerca regolarmente dal 1984.
Trappole nel Cielo – Sicurezzza, Rischi e Anomalie dell’Aviazione Civile
Autore/i: Pellegrino Adalberto
Editore: SugarCo Edizioni
introduzione dell’autore.
pp. 256, illustrazioni bianco e nero, Carnago (Varese)
Parlare di trasporto aereo, rivelare i retroscena di un apparato industriale che – a livello mondiale – «vende» sicurezze non sempre reali, può suscitare sospetti: o di arido tecnicismo o di denuncia scandalistica. Con Trappole nel cielo sono stati evitati entrambi gli eccessi; e viene consentito al lettore di entrare in profondità in un mondo di tecnologia avanzata con le parole e le conoscenze di ogni giorno. Il tema principale è quello della sicurezza dei voli commerciali. Un settore cloroformizzato da tassi non eccessivi di incidenti e da una propaganda ammiccante, capace di minimizzare su ciascun disastro aereo come se si trattasse di una semplice anomalia statistica. Il raggiro sottile, ci ammonisce l’autore, è che quelle statistiche sono medie di medie di medie su base planetaria mentre si tende a far credere che quei coefficienti di mortalità siano invece assoluti e competano a ciascun possessore di biglietto aereo. Inoltre, se non si modificano i condizionamenti ora prevalenti, gli incidenti di volo sono destinati a crescere con l’infittirsi dei collegamenti e l’aumento del numero dei decolli, abbassando ancora di più la soglia di affidabilità dell’intero sistema.
Il racconto si basa su una vasta e aggiornata bibliografia e sulla casistica degli episodi più significativi: introducendoci nei «santuari» costruttivi e di impiego dei moderni aviogetti e rivelando i calcoli e le resistenze per non aumentare «oltre certi limiti» i loro margini di sicurezza.
Una parte rilevante è dedicata al fattore umano e alla mancata riconsiderazione del ruolo e della fatica operazionale del pilota di linea, «il pezzo più importante dell’aeroplano». Fare sicurezza costa, ci ricorda però Pellegrino. E si tratta di costi elevati che bisogna avere il coraggio di affrontare per qualcosa che, generalmente, non si vede. Fare sicurezza reale, inoltre, significa prevenire. Vengono così tirati in ballo i responsabili politici e amministrativi che, in ogni Paese, dovrebbero garantire l’esercizio del trasporto aereo. Ma che, spesso, per incapacità o insensibilità, disseminano altre trappole nei cieli dell’aviazione internazionale, come dimostra lo stato sempre più critico degli aeroporti e dei servizi di assistenza al volo perennemente in ritardo di adeguamento nei confronti di un mercato in continua espansione. In appendice viene pubblicata, per la prima volta in Italia, la cronologia degli incidenti dell’Aviazione commerciale nazionale dal 1946 a oggi.
Adalberto Pellegrino svolge tuttora la sua attività professionale come pilota comandante di B747 (jumbo) all’Alitalia con i cui aerei ha totalizzato quasi 21.000 ore di volo e più di 1.700 traversate atlantiche. Giornalista pubblicista – dopo un’intensa esperienza sindacale che lo ha visto per oltre dieci anni presidente dell’Associazione Nazionale dei Piloti Commerciali Italiani (ANPAC), della Federazione autonoma dei lavoratori AC e rappresentante della Gente dell’Aria in numerosi consessi internazionali – collabora a riviste e pubblicazioni di carattere aeronautico. Esperto di trasporti e di sicurezza del volo, dopo il diploma del Premio Aerospaziale di letteratura (Todi, 1990) ha pubblicato Una giornata di volo (Roma, 1991).
Introduzione
1 – L’ORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO AEREO
- Premessa
- Gli organismi internazionali e nazionali
- La legislazione
2 – LA STRUTTURA OPERATIVA
- Gli aeroporti
- I servizi di assistenza al volo
- Il servizio del traffico aereo
3 – LE MACCHINE
- L’evoluzione della specie
- La progettazione
- La certificazione
- La costruzione
- Gli strumenti
4 – LE SOCIETÀ DI NAVIGAZIONE AEREA
- Nascita e sviluppo delle aerolinee
- L’organizzazione di una società di navigazione aerea
- La struttura operativa di una società di nagivazione aerea
- La manutenzione
5 – GLI UOMINI
- Gli abitanti del pianeta Aviazione
- Il personale di terra
- L’equipaggio
Conclusione
Appendice – Incidenti dell’aviazione commerciale italia, 1945-1992
Note
Bibliografia
Zen, Via Verso la Luce
Titolo originale: Zen: Weg zur Erleuchtung
Autore/i: Enomiya Lassalle Hugo
Editore: Edizioni Paoline
prefazione dell’autore, traduzione dal tedesco di E. Balducci.
pp. 168, nn. illustrazioni b/n, Roma
Una conseguenza della vita moderna così tecnicizzata è l’inquietudine permanente in cui si trova l’uomo occidentale. I mezzi tradizionali con cui egli tenta di difendersi non bastano a restituirgli la pace. Egli si volge in cerca di aiuto verso l’oriente, tentando di appropriarsi delle sue esperienze spirituali, così come l’oriente si è appropriato delle conquiste occidentali nel campo della scienza e della tecnica. Sempre più numerosi e più vasti sono gli ambienti che si interessano dei metodi Yoga e dello Zen. Il padre Enomiya-Lassalle si è impegnato per molti anni in Giappone, delle Meditazioni Zen. Il suo scopo era quello di imparare a capire meglio il popolo giapponese nella cui spiritualità lo Zen ha avuto un profondo influsso. Nell’esercizio pratico delle Meditazioni Zen egli ha trovato un vero aiuto anche per la sua vita religiosa. Ora egli offre al pubblico le sue esperienze ed impressioni per fornirgli la chiave per una più profonda comprensione dell’anima giapponese e per una intelligente adozione di quel metodo ascetico.
Medicina Psico-Spirituale
Autore/i: La Sala Batà Angela Maria
Editore: Editrice Nuova Era
prefazione dell’autrice.
pp. 240, nn. ill. b/n, Vitinia di Roma
L’idea di scrivere questo libro è sorta nella mia mente in seguito ad alcune esperienze personali, che mi hanno fatto riflettere profondamente e a lungo e mi hanno spinta ad indagare nel campo così interessante, ma ancora misterioso, delle vere cause della malattia e del suo significato evolutivo e spirituale.
Non essendo medico, ho esitato prima di decidermi, nel timore di sembrare presuntuosa o poco competente. Tuttavia la spinta a scriverlo è stata così forte che ho dovuto attuarla, soprattutto nella speranza che le mie riflessioni, le mie osservazioni e le mie intuizioni, servano di stimolo ad altri a continuare e ad approfondire questa ricerca, arrivando a risultati più precisi e più completi dei miei.
Dal canto mio sono profondamente convinta che quello stato di disarmonia, che chiamiamo «malattia», nasconda un messaggio da decifrare, che i suoi sintomi abbiano un preciso linguaggio e che la sofferenza che ci procura abbia significati e fini ben più profondi e vasti di quelli che vediamo in superficie. Se noi potessimo comprendere questo messaggio, interpretare il linguaggio dei sintomi, utilizzarne la sofferenza, avremmo in mano una chiave preziosa per progredire, autorealizzarci più rapidamente e facilmente, superando ostacoli, disarmonie, impurità, resistenze di cui non siamo consapevoli.
I 9 Gioielli Interiori – Guida alla Scoperta delle Nostre Potenzialità – Riscoprire le Inclinazioni del Proprio Animo Attraverso una Meditazione che Cambia la Tua Vita
Titolo originale: 9 Inner Jewels. Life-Changing Meditations for Finding Your Soul’s Purpose
Autore/i: Campbell Kellyna
Editore: Macro Edizioni
prima edizione, introduzione dell’autrice, traduzione di Elisa Bonora.
pp. 224, Diegari di Cesena (FC)
Disagio, instabilità emotiva e pensiero irrazionale possono essere rimossi grazie al nuovo equilibrio dei nostri centri energetici, i chakra, veri e propri gioielli interiori che attraverso il loro potere possono condurci verso una vita più ricca e armoniosa.
Attraverso un approccio originale, che afferma l’esistenza di due chakra aggiuntivi rispetto ai sette tradizionalmente riconosciuti, l’autrice ci guida verso il risveglio di potenzialità spesso sconosciute anche a noi stessi. Conquistare questa consapevolezza richiede però un cambiamento radicale del nostro modo di essere, di interagire, di condurre i nostri affari, di crescere i nostri figli, di occuparci della nostra casa e di gestire ogni altro aspetto della nostra vita.
Come prepararci a questo cambiamento? Come riuscire a “svegliarci”? Come comprendere pienamente e autenticamente chi siamo e cosa stiamo facendo qui?
Questo libro ci insegnerà a raggiungere il nucleo più profondo del nostro essere, riattivando uno dopo l’altro tutti i nove chakra, attraverso una serie di esercizi mirati che associano ad ogni stato di meditazione un colore, una pietra e una parte del corpo.
Un percorso di guarigione che ci porterà a far brillare della luce più vera i nostri preziosi gioielli.
Kellyna Campbell ha conseguito una laurea in Scienze all’UC Santa Cruz e ha frequentato il Colorado Cranial Institute, il Naropa Institute, l’International Breath Institute e il California College of Physical Arts. È una guaritrice intuitiva apprezzata e conosciuta a livello internazionale.
«È giunto il momento di smettere di cercare risposte al di fuori di noi e iniziare a volgere il nostro sguardo dentro noi stessi».
Kāma Sūtra – Il Trattato dell’Amore – L’Erotismo Divinizzato
La prima traduzione integrale e commentata – Titolo originale: Kāma Sūtra
Autore/i: Vatsyayana Mallanaga
Editore: Red Edizioni
prima edizione, testo integrale, commentario Jayamangalā in sanscrtito di Yashodhara e estratti di un commentario in hindi di Devadatta Shāstrī introduzione e cura di Alain Daniélou, traduzione dal francese di Cesare Spada, fotografie di Raymond Burnier.
pp. 584, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, Como
Il trattato del piacere sacro e dell’amor profano: una monumentale edizione delle celebri regole indiane sull’amore, finalmente inquadrate dal punto di vista storico. Il Kama sutra va inquadrato come costante interrogazione dell’uomo sulla natura del mondo e sul proprio ruolo all’interno della creazione. (Lorenzo Morandotti – Il Corriere di Como)
Eros dell’antica India in edizione filologica: è diventato nel parlar comune un sinonimo boccaccesco, che in giorni come questi allude magari a una pratica clintoniana. In realtà il Kama Sutra è un classico della cultura indiana, che nulla ha che fare con la pornografia. L’amore come scopo della vita, insieme alla virtù e alla prosperità, la ricerca del piacere sessuale finalizzata all’armonia del vivere. (Tuttolibri – La Stampa)
Infinitamente più fantasioso di qualsiasi moderno manuale di sesso, persino più spinto dei giornaletti erotici, questo antico testo propone un modo di vedere l’amore perfettamente in linea con le esigenze dell’uomo del terzo Millennio. Cioè, amplessi gioiosi e senza peccato, dove il corpo diventa il mezzo per raggiungere lo spirito, e l’unione sessuale l’incontro delle divinità maschile e femminile che abitano in ciascuno di noi. Per quanto possa sembrare strano a noi occidentali, il Kama Sutra o codice dell’amore è dunque un libro religioso. Viene proposta oggi per la prima volta in edizione completa e senza censure con commenti e foto di eccezionale valore. Il testo stampato su carta preziosa, è infatti curato da uno dei più grandi esperti di cultura indiane, Alain Daniélou, ed è illustrato con 32 straordinarie fotografie. (Top Salute)
Traduzione integrale dell’opera firmata dallo storico delle religioni indiane Alain Daniélou e arricchita da 31 fotografie di sculture erotiche del tempio di Khajuraho: uomini e donne intrecciati in svariate maniere, più o meno possibili più o meno fascinose. Minimo comune denominatore, la fantasia applicata alla camera da letto e insaporita da quel tanto di spezie esotiche cui l’italiano in particolare ama indulgere e soggiacere… Non resta che apprezzarne sulla carta, nella recentissima riedizione, l’oggettività assoluta, l’assenza totale di pathos nell’elencare le caratteristiche della donna cerbiatta, giumenta o elefantessa, il nitore asettico con cui distingue le quattro forme di penetrazione consigliate. (Rita Sala – Il Messaggero di Roma)
In Italia sono comparse nel corso degli anni numerose edizioni. Finalmente è ora disponibile una versione integrale curata dal grande indianista Alain Daniélou che affianca al testo originale anche due commentari. … Da noi il simbolo dell’amore profano erano le oneste lavoranti di quelle case chiuse per legge quarant’anni fa, nella cultura indù, le sacerdotesse. La differenza è tutta qui. (Bruno Boveri – La Repubblica)
Verso una Nuova Coscienza
Titolo originale: Towards a new consciousness
Autore/i: Kaushik R. P.
Editore: Aldo Castelli Editore
prima edizione italiana, prefazione dell’autore, traduzione di Giordano Falzoni.
pp. 142, Milano
Il Dott. R. P. Kaushik nacque in una famiglia borghese bramina il 12. febbraio 1926, a Roorkee (vicino ad Hardwar) in India. Dato che Roorkee è situata vicino a mete di pellegrinaggio induiste e mussulmane, e visto che sia il padre che il nonno erano portati ad una vita religiosa, la loro Casa era spesso frequentata da uomini santi sia Induisti che Musulmani, che influirono spiritualmente nella sua prima adolescenza. Egli nacque nel segno dell’Acquario nella notte di luna nuova (Shivaratri) giorno di auspicio per gli Induisti. Sua Madre un anno prima della sua nascita aveva pregato per un figlio maschio così lo chiamo Rajeshwar Prasad che significa ‘‘La benedizione del Signore’’. Sia sua madre che sua nonna scoprirono un certo potere di guarigione nelle sue mani e videro che qualsiasi seme egli piantasse cresceva e fioriva sotto la sua cura. Egli aveva un curioso misto di gentilezza e di ribellione e sin dalla sua fanciullezza si sentì portato al servizio dell’umanità e al problema della vita e della morte, del buono e del cattivo. Quando ebbe quindici anni il suo migliore amico e compagno di studi morì. Questo primo shock lo colpì profondamente per sei mesi e lo spinse al digiuno, alla preghiera, alla lettura di libri sacri, alla ricerca del significato della vita e della morte; ma la risposta alle sue ricerche non venne. Nel 1942 si unì al movimento nazionale per allontanare le truppe inglesi dall’India. Quando il movimento fallì egli ritornò di nuovo ad una vita religiosa. Per cinque anni pregò e meditò intensamente ma il suo giovane spirito non trovò alcuna pace. Coerentemente al suo amore per l’umanità e al servizio di essa, incominciò a studiare medicina. All’Università di medicina conobbe la filosofia marxista e sotto la sua influenza si convertì al marxismo come mezzo per risolvere il problema di conflitto fra gli uomini. Il marxismo si addiceva perfettamente al suo spirito ribelle e alla sua mente intellettuale.
Per 12 anni fu convinto marxista ma dopo il 20° Congresso Comunista dell’Unione Sovietica, dopo i fatti dell’Ungheria e per ultimo l’invasione cinese in India nel 1962, fu completamente disilluso dal marxismo. Ancora una volta ritornò all’autoindagine e alla ricerca del significato della vita e della morte. Dopo 4 anni, nel 1966, avendo sperimentato la filosofia Vedanta, il Marxismo, l’omeopatia, l’astrologia, la numerologia, lo yoga, i mantra e la meditazione, arrivò ad uno stato di coscienza cosmica. Questo romanzo cosmico, o romanzo col non-conosciuto durò sei mesi. Nel maggio 1967 un grosso shock nella sua vita disperse l’illusione di questo romanzo cosmico e con esso tutte le altre illusioni. In questo stato di totale disperazione sopraggiunse una totale impotenza e abbandono. Viaggiando in macchina da Delhi alla città di Sonepat, in questo stato di completo vuoto, ebbe un flash in cui vide ogni cosa completamente trasformata. Vi era un’inesplicabile senso di grande bellezza e di pace ovunque, dentro di sé e fuori. Da quel momento iniziò un viaggio senza misura, senza centro e senza fine. Per dividere la gioia di questo viaggio il Dott. Kaushik lasciò la professione medica nel maggio 1973. Da allora ha viaggiato per il mondo, comunicando la sua percezione e il suo amore a chiunque voglia dividerli con lui.