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Anatomia di un Attentato – L’Indagine sul Complotto, oltre le Verità Ufficiali

Anatomia di un Attentato – L’Indagine sul Complotto, oltre le Verità Ufficiali

Titolo originale: The time of the Assassins

Autore/i: Sterling Claire

Editore: SugarCo Edizioni

traduzione dall’americano di Bruno Oddera.

pp. 320, Milano

La giornalista Claire Sterling fu la prima – in un articolo apparso sul «Reader’s Digest» del settembre 1982 – a smascherare il complotto che si proponeva di uccidere il Papa. Ora, in un libro personalissimo documentato e avvincente ci narra la storia segreta non solo del complotto stesso ma del complotto contro il complotto. Il libro è ben lontano dai soliti lavori a base di forbici e colla, ricavati da notizie di giornali e riviste da «analisi» della TV e basati, il più delle volte su volute «disinformazioni» e menzogne propagandistiche.
La Sterling ci conduce passo passo in svariati paesi, descrivendo nei particolari le sue indagini e le sue interviste a persone informate, altolocate o meno, mettendo insieme tessere apparentemente casuali e sconnesse, seguendo una pista che conduce inesorabilmente all’attentato a Giovanni Paolo II e, al di là, alla Bulgarian Connection e, più in là ancora al KGB.
Quello che Claire Sterling ha scoperto è stupefacente e inquietante.
Ecco le risposte a interrogativi che fino a oggi sono rimasti irrisolti: come e perché venne organizzato il complotto? Chi lo escogitò? Chi lo finanziò? Chi prevedeva di trarne vantaggi? Come venne attuato? Chi voleva la morte del Papa?
Nella seconda parte del libro l‘autrice parla dei curiosi e incredibili tentativi operati per far tornare nell‘ombra quello che aveva portato alla luce. Non l’ha stupita, pertanto sentirsi denunciare dai bulgari. Come una spia della CIA. Dire la verità può essere doloroso e poco diplomatico; e forse la rivelazione più sconcertante di questo libro è il fatto che tra i leaders degli Stati Uniti e dell’Europa occidentale.
ve ne sono alcuni che preferiscono edulcorare la verità piuttosto che offendere coloro che hanno manovrato le leve per mettere in moto l’uomo il cui dito ha premuto il grilletto in piazza San Pietro.
Questa Anatomia di un attentato di Claire Sterling è un documento di eccezionale importanza storica.

Claire Sterling, giornalista americana, ha scelto da oltre trent’anni l’Italia come base per le sue corrispondenze dall’estero. Ha scritto di questioni europee, africane, mediorientali e asiatiche per pubblicazioni come «The Atlantic», «The New York Times Magazine», «Reader’s Digest», «Harper’s» e «The New Republic». A partire dal 1970 ha pubblicato articoli di analisi politica sulla «Washington Post», sul «Wall Street Journal» e sulla «International Herald Tribune». È autrice di due libri, The Masaryk Case e La trama del Terrore (1981), che hanno riscosso ampi consensi in tutto il mondo.

La Cucina Orientale – Uno Splendido Libro di Gastronomia Preparato da una Grande Scrittrice

La Cucina Orientale – Uno Splendido Libro di Gastronomia Preparato da una Grande Scrittrice

Il libro è veramente bello, colmo di illustrazioni in stile orientale e naturalmente di ricette. Abbraccia tutto l’Oriente: Giappone, Corea, Cina, Malesia, India, Birmania, Indocina, Thailandia, Pakistan, Filippine.

Autore/i: Buck Pearl S.

Editore: Rizzoli

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Elena Spagnol, titolo originale: Oriental cookbook.

pp. 266, nn. ill. in b/n n.t., Milano

…Permettetemi di dire con molta franchezza che considero la cucina asiatica la migliore del mondo. Questa predilezione per i piatti orientali si è manifestata fin dalla mia infanzia trascorsa in Cina, quando assaggiavo  le pietanze che i nostri servi cinesi si preparavano e li preferivo ai cibi tipicamente americani che venivano serviti in tavola. E così quando mi univo alla famiglia, mia madre si preoccupava per il mio scarso appetito. Tuttavia non scoprì mai che di solito io avevo già mangiato e se mai lo sospettò non lo dette mai a vedere, né mai i fedeli servi mi tradirono. Vorrei sottolineare una cosa: gli orientali attribuiscono al cibo non solo proprietà esclusivamente alimentari, ma per cinesi, indiani o filippini il cibo è soprattutto un mezzo di comunicazione fra gli uomini oltre che una fonte di piacere. E lo scopo di questo libro è quello di far conoscere al mondo occidentale i piatti più raffinati della cucina asiatica e quindi anche un aspetto di quella civiltà… (Pearl S. Buck)

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INTRODUZIONE

INDONESIA

Riso

  • Riso bollito
  • Riso a vapore
  • Nasi Wuduk (Riso bollito o cotto a vapore con latte di cocco)
  • Nasi kuning (Riso giallo)

Minestre in brodo

  • Sajur bening (Minestra di verdura)
  • Sajur tjampur (Zuppa mista)
  • Sajur bobor (Minestra di latte)
  • Lodeh terong (Minestra di melanzana)
  • Sajur kare (Minestra al curry)
  • Sajur lodeh (Minestra di verdura)

Piatto di rinforzo

  • Krupuk udang (Beignets di gamberetti)

Portate principali

  • Bakmi goreng (Piatto con tagliatelle asciutte)
  • Bregedel djaguing (Crocchette di granturco)
  • Tahu goreng (Formaggio di soia fritto con salsa)
  • Nasi goreng (Riso fritto)
  • Dadar iris (Omelette a fettuccine)
  • Sambal goreng telor (Uova in salsa di peperoncino rosso)
  • Ikan goreng (Pesce fritto)
  • Udang bumbu dendeng (Gamberetti fritti con spezie)
  • Lapis daging (Fettine di manzo)
  • Ati bumbu bali (Fegato di vitello alla balinese)
  • Pollo fritto alla giavanese
  • Sate ajam (Spiedini di pollo)
  • Gado-gado (Insalata cotta)

Salse

  • Sambal ketjap (Salsa di soia piccante)
  • Sambal tomat (Salsa calda di pomodoro fresco)
  • Sambal djelantah (Salsa calda all’aglio)
  • Sambal badjag (Salsa calda al peperoncino)
  • Sambal ebi (Salsa con gamberetti secchi)
  • Sambal kelapa (Salsa con noce di cocco)

Dolci

  • Pilus (Polpette di patate dolci)
  • Bubur delima (Budino di tapioca)
  • Rudjak tegal (Macedonia di frutta)
  • Serikaja (Budino di banane)
  • Kolak ubi (Patate dolci in salsa)
  • Pisang goreng (Frittelle di banana)
  • Nanas goreng (Ananas fritto)

TAILANDIA

Riso

  • Riso bollito
  • Khao pad (Riso fritto)

Antipasti

  • Canapés di maiale, manzo o gamberetti
  • Ma haw (Cavalli al galoppo)

Curries

  • Masaman curry (Di manzo o di pollo)
  • Pasta di curry masaman
  • Kaeng karee kai (Curry giallo di pollo)
  • Pasta di curry

Minestre

  • Kaeng chud saku (Minestra di tapioca)
  • Tom yum (Minestra di zampetto di maiale)
  • Minestra di maiale con germogli di bambù
  • Minestra di pollo e funghi

Piatti di accompagnamento

  • Tord mun gung (Poi pettine fritte di pesce)
  • Verdure fritte

Portate principali

  • Pla priew wan (Pesce in agrodolce)
  • Nam priew wan (Salsa allo zenzero)
  • Hae gun (Involtini di gamberetti)
  • Salsa agrodolce
  • Mee krob (Vermicelli fritti)
  • Maiale o gamberetti in agrodolce
  • Yam yai (Insalata mista con verdure)
  • Yam di manzo
  • Carré di maiale arrosto
  • Polpette di carne
  • Pu cha

Dolci

  • Khanom nieo
  • Kluay chuam (Composta di banane)
  • Kluay kheak (Banane fritte)
  • Med khanoon (“Uova” di fagioli)
  • Khanon rua
  • Foy tong (Fili d’oro)
  • Tako haeo
  • Tako con granturco
  • Sankhaya
  • Khanom bua loi
  • Kluay buat chee
  • Tapioca dolce alla crema

BIRMANIA

Minestre

  • Minestra di pesce
  • Minestra di zucca

Curries

  • Curry di pollo
  • Curry di manzo tritato
  • Curry di gamberetti
  • Pesce al cocco
  • Curry di pomodori

Piatti d’accompagnamento

  • Cetrioli conditi
  • Riso con latte di cocco

Dolci

  • Dessert di banane

INDIA-PAKISTAN

INDIA

Basi di cucina

  • Ghi
  • Garam-masala
  • Erbe aromatiche

Riso

  • Pulao (Riso fritto)
  • Bhat (Riso bollito)
  • Koftas pulao (Polpette di carne con riso)
  • Mattar pulao (Riso e piselli)
  • Khichri (Riso e lenticchie)
  • Yakhmi pulao (Riso con agnello o pollo)
  • Murghi ghawal (Pollo con riso)
  • Biryani d’agnello o montone
  • Machhi pulao (Pesce con pulao di riso)

Curries

  • Murgh sadah (Curry di pollo)
  • Murghi khasa (Curry speciale di pollo)
  • Murgh masallam (Pollo alle spezie)
  • Tandoori murghi (Pollo al barbecue)
  • Budhuk korma (Anatra korma)
  • Curry d’uova all’uso di Madras
  • Curry d’uova e melanzana

Kabob

  • Seekh kabob khasa
  • Shami kabob
  • Curry kabob all’uso di Madras
  • Vindaloo
  • Vindaloo d’agnello
  • Vindaloo di manzo
  • Vindaloo di maiale
  • Vindaloo di pollo
  • Vindaloo di anatra

Pesce

  • Curry di pesce
  • Curry d’anguilla
  • Pesce fritto

Verdure

  • Aloo mattar (piselli e patate)
  • Carote e piselli
  • Curry di cavolo
  • Curry di melanzane
  • Curry di funghi
  • Curry di cavolfiore
  • Curry di banana

Raita

  • Yogurt montato

Pani

  • Chapati
  • Paratha
  • Paratha con ripieno di patate
  • Poori (pane fritto)
  • Poori con ripieno di cavolfiore
  • Loochi, o Luchchi (Varietà bengalese di pane fritto)

Chutney

  • Chutney di menta fresca
  • Chutney di coriandolo
  • Chutney di datteri
  • Chutnei di pomodori
  • Chutnei d’uva spina
  • Chutney di frutta mista

Dolci

  • Kheer di carote
  • Halwa di carote
  • Halwa di zucca
  • Kheer di riso

Bevande

PAKISTAN

Portate principali

  • Kabob in forno alla maniera pakistana
  • Pulao di piselli
  • Murgh korma (Korma di pollo)
  • Melanzana in salsa acida
  • Curry di pollo
  • Kima (Polpa di manzo tritata alle spezie)
  • Curry di gamberetti
  • Curry d’agnello
  • Seekh kebob (Barbecue alla pakistana)

Dolci

  • Jalebi
  • Halwa di carote
  • Firni (Budino di riso)

CINA

Riso

  • Riso bollito alla cinese

Minestre

  • Hang yang wu (Minestra di mandorle)
  • Minestra di pollo e cetriolo
  • Minestra di nidi di rondine
  • Minestra con gocce d’uovo
  • Minestra di cavolo
  • Minestra acida
  • Congee di mare

Antipasti

  • Involtini d’uova
  • Mezzelune all’uovo

Pesci

  • Pesce in agrodolce
  • Spigola a vapore con salsa bruna
  • Fao yung di gamberetti
  • Uova a vapore con gamberetti
  • Gamberetti con tagliatelle fritte
  • Gamberetti in salsa piccante
  • Calamaro in salsa all’aceto
  • Abalone brasato
  • Formaggio di soia brasato con polpa di granchio
  • Conchiglie di San Jacopo e funghi freschi
  • Tagliatelle in salsa di granchio

Pollame

  • Pollo con castagne
  • Pollo fritto con noci
  • Pollo a vapore
  • Pollo freddo allo zenzero
  • Pollo e ananas
  • Riso con pollo e funghi
  • Anatra arrosto

Carni

  • Maiale arrosto
  • Polpette di maiale dorate
  • Braciole di maiale brasate
  • Carne di manzo tritata cotta a vapore con castagne d’acqua
  • Carne tritata alla cinese
  • Costata con salsa di fagioli neri

Ortaggi

  • Germogli di bambù brasati con funghi cinesi
  • Insalata di broccoli
  • Fagiolini verdi all’aglio

Dolci

  • Biscotti di mandorle
  • Torta a vapore
  • Budino delle otto gemme
  • Frutta mista

LE FILIPPINE

Portate principali

  • Adobo di pollo e maiale
  • Adobo di pollo con crema di cocco
  • Adobo di pollo
  • Adobo a la monja
  • Adobo di maiale
  • Fritada di pollo
  • Sinigang na carne (Stufato di maiale e manzo)
  • Embutido
  • Lumpia con patate dolci
  • Humba (Zampa di maiale)
  • Spigola farcita
  • Pancit molo

Dolci

  • Putong puti
  • Maruyang camote
  • Bibingka royal
  • Turron de almendras
  • Leche flan
  • Leche flan (Alla noce di cocco)
  • Budin
  • Banane fritte

INDOCINA

Portate principali

  • San ton pa (Trito di pesce crudo)
  • Khoa tom (Riso e banane)
  • Koy tioum (Involtini di pesce)
  • Kay phaneng (Pollo al latte di cocco)
  • Kay patkhin (Pollo allo zenzero)
  • Manzo alla laotiana

Dolci

  • Kow neo kwan (Torta laotiana di riso al cocco)

COREA

Basi di cucina

  • Pasta di semi di sesamo
  • Salsa di soia all’aceto

Riso

  • Riso a vapore

Minestre

  • Minestra di manzo
  • Kori kuk (Zuppa di coda di manzo)
  • Shikumchi kuk (Zuppa di spinaci)
  • Minestra di cavolo cinese
  • Kong namul kuk (Minestra di germogli di fagiolo)
  • Minestra di cipollino novello
  • Minestra di pollo

Piatti di verdura

  • Riso e germogli di fagiolo
  • Riso e datteri
  • Riso e piselli
  • Riso con funghi
  • Riso e orzo
  • Riso con patate
  • Insalata di rape e carote
  • Fagiolini verdi
  • Patate dolci fritte
  • Peperoni fritti
  • Kongnamul (Germogli di fagiolo)
  • Insalata di carote, sedano e cavolo cinese
  • Melanzana fritta

Portate principali

  • Spinaci con carne di manzo
  • Rape con carne di manzo
  • Crocchette di manzo fritte
  • Manzo alla brace
  • Manzo fritto
  • Pollo alla griglia o fritto
  • Pok-kum di pollo
  • Fagiano alla griglia
  • Maiale bollito
  • Manzo bollito
  • Sinsollo
  • Fegato
  • Fegato fritto
  • Lingua bollita
  • Pesce fritto
  • Gamberetti fritti
  • Ostriche fritte
  • Pesce salato

Condimenti

  • Kimchi di cetrioli
  • Kimchi alla salsa di soia
  • Kimchi di rape
  • Kimchi di primavera

Dolci

  • Palline di castagne
  • Dolci di datteri
  • Paste fritte

Bevande dolci

  • Drink di frutta
  • Drink alle fragole

MALESIA

Portate principali

  • Pesce con salsa agrodolce
  • Riso e pesce
  • Curry di gamberetti
  • Curry d’aragosta
  • Curry d’agnello
  • Curry di pollo
  • Biryani
  • Fricassea di pollo
  • Satay di manzo (Spiedini di manzo al barbecue)
  • Rendang kering (Curry di manzo malese)
  • Insalata

Dolci

  • Caramelle di cocco
  • Sarikauja (Crema di cocco)

GIAPPONE

Basi di cucina

  • Dashi (Brodo per minestra)
  • Riso a vapore

Minestre

  • Ebi no suimono (Minestra di gamberetti)
  • Minestra di pollo
  • Minestra d’uova
  • Minestra di crema d’uova
  • Minestra d’uova e porri
  • Ushio-jiru (Minestra di vongole)
  • Uwo dango no shiru (Minestra con poi pettine di pesce)
  • Satsuma-jiru (Minestra con riso, pollo e verdure)

Antipasti

  • Sashimi (Antipasto di pesce crudo)
  • Sashimi d’aragosta
  • Sashimi to kyuri (Antipasto di cetriolo e pesce crudo)
  • Nigiri-sushi (Antipasto di riso e pesce crudo)
  • Gomoko-sushi
  • Chawan-mushi
  • Odamaki-mushi (Crema al pollo con vermicelli)
  • Kamaboko (Polpettine di pesce)

Portate principali

  • Tempura (Fritto di mare e verdure)
  • Granchio fritto
  • Tendon (Scampi con riso)
  • Hamaguri yaki (Vongole alla brace)
  • Sakana nitsuke (Conchiglie di San Jacopo in salsa di soia)
  • Uni-yaki (Pesce alla griglia con pasta di uni)
  • Teriyaki di salmone (Salmone marinato e grigliato)
  • Pesce in forno ai funghi
  • Gamberi onigara (Gamberi alla griglia)
  • Yakitori (Pollo alla griglia)
  • Teriyaki di pollo (pollo marinato e grigliato)
  • Yosenabe (Pollo, gamberetti e verdure)
  • Mizu-taki di pollo (pollo in casseruola)
  • Oyako-domburi (Riso con pollo e uova)
  • Kamo no koma-giri (Polpette d’anatra)
  • Maiale con soia e cipolle
  • Maiale con germogli di bambù
  • Sukiyaki
  • Sukiyaki alla mongola
  • Teriyaki di manzo

Verdure

  • Spinaci con sesamo e miso
  • Cavolfiore sottaceto
  • Broccoli alla senape
  • Shigiyaki di melanzana
  • Melanzane fritte con salsa
  • Insalata di pomodoro e cetriolo con semi di sesamo
  • Cavolo cinese all’aceto

Dolci

  • Dolci di azuki

GLOSSARIO

Memorie di un Terrorista – Israele 1945-1948

Memorie di un Terrorista – Israele 1945-1948

Titolo dell’opera originale: Un temps pour tuer, un temps pour bâtir

Autore/i: Avner

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Liliana Magrini.

pp. 208, Milano

Dall’ostilità razzista di Anversa, al rifugio e all’isolamento di Elath, punta avanzata sul Mar Rosso dello Stato Israeliano e orgoglioso caposaldo di sbandati e avventurieri di ogni genere: questi i confini emblematici dell’iter morale e materiale di un giovane ebreo, incapace di dimenticare le brucianti umiliazioni dell’adolescenza e tuttavia non ancora maturo per ritrovare, in un comune sforzo di ricostruzione, il fine ultimo dei suoi ideali di fratellanza e di riscatto.
Al centro di questo tormentoso cammino, l’esperienza, dapprima tragica poi sempre più esaltante, dell’attività terroristica, svolta in seno a una organizzazione clandestina, “Lechi”, e volta a colpire ferocemente l’autorità britannica dell’allora mandato palestinese. Il fascino dell’“azione eroica” assorbendo totalmente l’inquieta personalità dello scrittore-protagonista, gli renderà impossibile un immediato e ragionevole inserimento in uno Stato ormai pacificato e indipendente, e solo una dolorosa catarsi potrà convincerlo che ogni cosa ha un suo tempo: un tempo d’uccidere, un tempo di edificare.

La complessità dei termini ebraici che indicano le diverse organizzazioni militari in seno allo Stato d’Israele potrebbe spaventare il lettore, e fargli credere che a quell’epoca tutta la popolazione del paese si trovasse più o meno in stato di mobilitazione. La seguente spiegazione permetterà di constatare che, in realtà, le cifre rappresentate da questi organismi sono di pochissima entità.
Haganàh (“difesa” in ebraico) […]
Palmach (pelugòth machàz) […]
Irgun Zwai Leumí (organizzazione nazionale militare) […]
Lechi. Era una frazione dell’Irgun Zwai Leumí, creata da A. Stern. Fu anche chiamato gruppo Stern. Violentemente antibritannico all’inizio, nonostante la guerra che gli inglesi stavano combattendo contro i tedeschi, il Lechi fu osteggiato da tutta la popolazione ebraica, compresi i membri dell’Irgun. Dopo la morte di Stern, ucciso dalla polizia in un rastrellamento, la direzione politica del Lechi si orientò a sinistra sotto l’egida di Nathan Friedmann-Yelin, e il numero degli aderenti aumentò, raggiungendo in centinaio.
La differenza fondamentale degli scopi d’azione dell’Irgun Zwai Leumí e del Lechi sta nel fatto che mentre l’Irgun avrebbe, a rigore, accettato un accordo con gli inglesi, il Lechi, violentemente antimperialista, aveva la sua sola ragione d’essere in una lotta a oltranza contro il governo mandatario.

Il Sutra del Cuore – Riflessioni sulla Natura dell’Uomo e Sulla Felicità

Il Sutra del Cuore – Riflessioni sulla Natura dell’Uomo e Sulla Felicità

Titolo originale: Essence of the Heart Sutra

Autore/i: Dalai Lama

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prefazione di Thupten Jinpa, traduzione di Piero Verni.

pp. XI-180, Milano

Il cuore dell’insegnamento buddista rilevato in queste pagine da uno dei suoi massimi rappresentanti. Il Dalai Lama introduce e spiega quello che è forse il principale e più complesso testo della tradizione buddista.
Il Sutra del Cuore, contenitore di una saggezza millenaria e punto di riferimento per milioni di persone in tutto il mondo.
Da oltre due millenni chiunque aspiri a ottenere «La Perfezione della Saggezza» ne ha meditato, studiato, memorizzato e recitato i versi.
Commentandone e chiarendone il significato e i passaggi più critici, il Dalai Lama ci parla in modo diretto e chiaro dell’autentica natura del nostro essere e della realtà in cui siamo immersi.
In modo particolare, trattando il fondamentale concetto di vacuità, ci mostra come possiamo procedere per superare le nostre incertezze e le visioni errate che oscurano la nostra mente illuminata.
Con la consueta limpida semplicità, parla anche delle numerose scuole di pensiero di cui è ricco il buddismo, riassumendone la storia e mettendo in evidenza le loro similitudini e differenze. In modo particolare la massima autorità del Tibet spiega come sia necessaria la più profonda armonia sia all’interno delle diverse tradizioni buddiste sia tra le grandi religioni mondiali. Un profondo messaggio di pace che si rivolge con eccezionale efficacia alle donne e agli uomini della società postmoderna.

«Rabbia e odio distruggono la pace interiore. Compassione, capacità di perdonare, senso della fratellanza e della sorellanza, autodisciplina ed equilibrio costituiscono le basi della pace. Sia interiore sia esteriore. Solo attraverso il rafforzamento di queste positive qualità si potrà sviluppare una pace genuina e duratura. Questo è ciò che intendo quando parlo di sviluppo spirituale. A volte lo descrivo come una sorta di disarmo interiore: a tutti i livelli della nostra esistenza – famigliare, sociale, lavorativo e politico – un disarmo interiore è quello di cui ha bisogno l’intera umanità.»

Sua Santità Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, è la massima autorità spirituale e politica del popolo tibetano. A causa dell’invasione cinese del Tibet vive in esilio in India dal 1959. Insignito nel 1989 del Premio Nobel per la Pace, il Dalai Lama è uno dei principali esponenti mondiali della cultura del dialogo e della nonviolenza.

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Parte prima
Il buddismo calato nel contesto

  • La ricerca dello sviluppo interiore
  • La religione nel mondo contemporaneo
  • I fondamenti del buddismo
  • Il Grande Veicolo
  • Libertà dal dolore

Parte seconda
Il «Sutra del Cuore»

  • Aprirsi
  • Entrare nel sentiero buddista
  • L’assenza del «se»
  • Interpretare la vacuità
  • Sviluppare una chiara comprensione della realtà
  • Raggiungere il risultato

Parte terza
La via del bodhisattva

  • Generare bodhicitta

Postfazione
Appendice – Spiegazione del significato delle parole: un’esposizione del «Cuore della Saggezza»
di Jamyang Gawai Lodrö (1429-1503)
Note

I Pilastri di Atlantide – Un Grande Diluvio Distrusse e Ricreò la Storia

I Pilastri di Atlantide – Un Grande Diluvio Distrusse e Ricreò la Storia

Titolo originale: Before the Flood

Autore/i: Wilson Ian

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Fabrizia Fossati.

pp. 400, numerose illustrazioni in bianco e nero, Casale Monferrato (AL)

Il racconto di una tremenda catastrofe sopravvive nel retaggio culturale di popoli che hanno abitato le più disparate aree del globo, sumeri e assiri, hindu e maya, toltechi e greci, celti ed egizi. Si tratta di una memoria collettiva troppo forte, troppo radicata, troppo diffusa perché la si possa sbrigativamente liquidare come una favola. Ma solo le ultime sensazionali scoperte di biologi e geofisici hanno permesso di individuare la realtà che si cela dietro al mito di un cataclisma universale che ha lasciato traccia di sé nei racconti della creazione, nell’epopea di Gilgamesh, nel libro della Genesi. Migliaia di anni fa il Mar Nero non era che un lago, e solo nel 5600 a.C., in seguito a un sensibile innalzamento del livello dei mari, il Mediterraneo si è riversato prepotentemente sulla terraferma, con una forza pari a 200 volte quella delle cascate del Niagara. Recenti indagini effettuate grazie a sofisticati mezzi robotizzati, hanno consentito di individuare straordinari reperti perfettamente conservati: si tratta di resti di case a pianta rettangolare e di numerosi manufatti che attestano l’elevato grado di civilizzazione degli uomini che li hanno creati. Può essere questa la realtà della leggendaria Atlantide. Sono questi, svestiti dell’aura del mito, gli Atlantidei. Furono gli eredi di questa avanzata cultura, i superstiti del Diluvio, a diffondere la civiltà agricola. E a ricreare la storia.

Ian Wilson, laureato in storia moderna a Oxford, è autore di molti libri di successo. Tra i suoi titoli ricordiamo: Holy Faces, Secret Places, The Bible is History.

Cosmo e Psiche – Un Approccio Psicologico alla Conoscenza dell’Universo

Cosmo e Psiche – Un Approccio Psicologico alla Conoscenza dell’Universo

Autore/i: Tarnas Richard

Editore: Edizioni Mediterranee

pp. 480, Roma

Il filosofo e storico Richard Tarnas dimostra l’esistenza di una correlazione straordinariamente sistematica tra gli allineamenti planetari e gli schemi archetipici della storia e della biografia umane.
Basato su trent’anni di meticolosa ricerca, questo brillante libro punta a un cambiamento radicale nella nostra comprensione dell’universo, gettando nuova luce sul dramma della storia e sulla nostra epoca critica, e aprendo un nuovo orizzonte cosmico che riunisce scienza e religione, intelletto e anima, ragione moderna e antica saggezza.
Questo saggio combina impeccabilmente meticolosa erudizione e straordinaria chiarezza di pensiero e di stile con profonda visione creativa. Tarnas è uno scrittore lucido e affascinante che riesce a mantenere non solo l’interesse, ma anche l’entusiasmo del lettore per centinaia di pagine alla volta.

Richard Tarnas è docente di Filosofia e Storia della cultura all’Istituto di Studi Integrali della California a San Francisco, dove ha creato il programma di specializzazione in Filosofia, Cosmologia e Consapevolezza. Laureato ad Harvard, tra i suoi libri tradotti in italiano segnaliamo “Cosmo e psiche. Un approccio psicologico alla conoscenza dell’universo” (Mediterranee, 2012).

Chi Siamo – La Storia della Diversità Umana

Chi Siamo – La Storia della Diversità Umana

Autore/i: Cavalli-Sforza Luca; Cavalli-Sforza Francesco

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione di Francesco Cavalli-Sforza, illustrazioni di Laura Arienti.

pp. 392, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano

Utilizzando tutte le informazioni rese disponibili dalla lettura del patrimonio genetico, affiancate dai dati acquisiti da scienze come l’archeologia, l’antropologia, la storia, la demografia e la statistica, lo scienziato Luca Cavalli-Sforza, coadiuvato dal figlio Francesco, ricostruisce in questo libro le origini della razza umana e le cause della diversità tra le varie popolazioni. Integrando la propria straordinaria esperienza di genetista con i risultati di ricerche paleontologiche e linguistiche, lo studioso, alla luce delle ultime illuminanti scoperte, ridisegna le mappe dei vari gruppi etnici, analizzandone la provenienza e lo sviluppo nell’arco di oltre centomila anni di storia. Risultato di questa notevolissima impresa di divulgazione è un’analisi lucida e puntuale che affronta con serenità paure ancestrali e fa piazza pulita di preconcetti, tabù e strumentalizzazioni che nel corso dei secoli hanno portato all’elaborazione di teorie razzistiche.

Luca Cavalli-Sforza (Genova, 1922) laureato in medicina, ricercatore in genetica delle popolazioni umane e docente all’università di Stanford, California, è autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche oltre che di diversi libri.

Francesco Cavalli-Sforza (Cambridge, 1950) ha studiato a Berkeley, Trento e Milano, dove si è laureato in filosofia. Lavora come regista cinematografico e televisivo.

Di Francesco e Luca Cavalli-Sforza la Mondadori ha pubblicato anche “La scienza della felicità” (1997) e “Perché la scienza” (2005).

Magia e Scienza della Spirale – L’Equilibrio Totale in un Ordine Cosmico

Magia e Scienza della Spirale – L’Equilibrio Totale in un Ordine Cosmico

…”L’antichissimo simbolo della spirale in tutte le sue manifestazioni fisiche e metafisiche”…

Autore/i: Pelosini Giovanni

Editore: Casa Editrice Meb

presentazione di Giuliano Dal Canto, prefazione dell’autore.

pp. XII-216, nn. figure b/n, Padova

Seguendo il filo conduttore dell’antichissimo simbolo della spirale in tutte le sue manifestazioni fisiche e metafisiche, questo libro spazia da contenuti tradizionalmente considerati di tipo umanistico a contenuti di carattere scientifico, superandone il supposto dualismo e trattando delle spiraliche galassie come della doppia elica del DNA o del mito dell’elicoidale caduceo di mercurio. La spirale è quindi intesa come simbolo universale presente dal macrocosmo delle galassie al microcosmo delle ultrastrutture biologiche e attraverso il misterioso ed affascinante passaggio nell’immaginario collettivo degli archetipi. Magia e scienza della spirale è un testo originale che si rivolge a un pubblico interessato a conoscere meglio uno dei tanti misteri della vita, ma non necessariamente iniziato o esperto. Il linguaggio utilizzato è infatti sempre chiaro ed espositivo e, pur non semplificando gli argomenti, si sono evitati gli approfondimenti di natura troppo specialistica o ermetica.
Tra gli argomenti affrontati, sempre illustrati puntualmente da fotografie e disegni, troverete:

  • Note storiche sulla spirale di Archimede;
  • La spirale aurea e il numero aureo in relazione alla piramide di Cheope e alla serie numerica di Fibonacci;
  • Il simbolo della spirale nell’antico testamento e nelle mitologie classica, ebraica e nordica;
  • Il simbolo della spirale nelle civiltà precolombiane, nell’antico Egitto e nelle culture etrusca e bretone;
  • La spirale nel microcosmo: la doppia elica del DNA, ultrastrutture biologiche spiraliformi nei virus e nelle cellule, macromolecole organiche;
  • La spirale nel macrocosmo: movimenti planetari, teorie cosmogoniche e cosmologiche, sistema tolemaico e astronomia moderna, la via lattea, gli ammassi ricchi.

Giovanni Pelosini, dottore in scienze biologiche, si occupa da anni di yoga e esoterismo. Insegnante liceale e studioso di discipline orientali, coltiva un interesse specifico per lo studio delle simbologie esoteriche, argomento sul quale ha tenuto numerose conferenze.

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Presentazione di Giuliano Dal Canto
Prefazione

Capitolo I
Le spirali come curve matematiche

Capitolo II
Il numero magico della spirale

Capitolo III
Miti e simbologie

Capitolo IV
La spirale nella storia e nella preistoria

Capitolo V
La scala a chiocciola

Capitolo VI
La spirale nel cosmo

Capitolo VII
La spirale e il nostro pianeta

Capitolo VIII
Magia della scienza e della tecnologia

Capitolo IX
Minerali, piante e animali

Capitolo X
La doppia elica del DNA

Capitolo XI
La spirale nel microcosmo: virus e microstrutture

Capitolo XII
Conclusioni?

Bibliografia

Tsubo – I Punti Vitali nella Pratica delle Terapie Orientali

Tsubo – I Punti Vitali nella Pratica delle Terapie Orientali

Titolo originale: Tsubo, Vital Points for Oriental Therapy

Autore/i: Serizawa Katsusuke

Editore: Edizioni Mediterranee

prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Claudia Tarantino.

pp. 264, 580 disegni in bianco e nero, Roma

La medicina orientale ha più di tremila anni e una delle sue tecniche terapeutiche, l’agopuntura, ha riscosso il consenso di medici e pazienti in tutto il mondo. Il volume spiega un aspetto fondamentale della medicina orientale, illustrando il sistema dello Tsubo, ossia dei punti vitali su cui si basano gran parte delle terapie orientali. La moderna scienza medica occidentale generalmente riconosce la validità degli Tsubo, sia come indicatori di disturbi interni, sia come i punti sui quali applicare le varie tecniche terapeutiche. L’autore del libro, la massima autorità in questo campo, spiega come sia possibile localizzare gli Tsubo e come applicare l’agopuntura, il massaggio, lo shiatsu e la moxibustione su questi punti. Il testo risulta chiaro e diretto anche per chi non ha esperienza di terapia orientali, ed è ricco di informazioni anche per il terapeuta esperto. Numerose mappe e schemi dettagliati permettono di localizzare gli Tsubo e di comprendere meglio gli aspetti pratici del trattamento. Grazie a questo volume, chiunque potrà eseguire comodamente la tsuboterapia in maniera sicura e a casa propria. Non mancano consigli estremamente validi e interessanti per il massaggiatore, l’agopuntore e il medico.

Katsusuke Serizawa è la massima autorità internazionale per quanto riguarda lo Tsubo e la medicina orientale in genere. Serizawa, oltre a continuare gli studi sullo Tsubo e sulla tsuboterapia, istruisce eminenti terapeuti che praticano agopuntura e moxibustione, oltre a massaggiatori qualificati. Ha cominciato a studiare fisioterapia e ad occuparsi di fisiologia alla Tokyo University of Education nel 1951. Per le sue ricerche sugli tsubo e sui meridiani gli è stata conferita una laurea ad honorem in Medicina nel 1961. Grazie ad un lavoro ultradecennale, Serizawa è riuscito a conferire alla teoria degli tsubo una solida base scientifica, contribuendo a fondere la tradizione medica orientale con la moderna medicina occidentale.

Alla Scoperta della Creatività – Verso la Realizzazione della Società Creativa

Alla Scoperta della Creatività – Verso la Realizzazione della Società Creativa

Titolo originale: Breakthrough to Creativity – Your Higher Sense Percepition

Autore/i: Karagulla Shafica

Editore: Casa Editrice Meb

ringraziamenti, prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione di Franco Ossola.

pp. 272, Torino

La dottoressa Shafica Karagulla presenta in quest’opera il frutto delle sue ricerche sulla percezione sensoriale raffinata, che lei chiama Higher Sense Percepition (HSP), durate otto anni.
Le prove schiaccianti che propone con abile sintesi sono affascinanti e clamorose.
Vi sono dei sensitivi, ad esempio, che possono «vedere» dentro ed attraverso il corpo umano e le cui osservazioni chiaroveggenti sulle condizioni di salute di un paziente corrispondono perfettamente alle diagnosi mediche tradizionali. Altri che «vedono» gli scambi reciproci di energia che si verificano tra gli individui componenti un gruppo e sanno immediatamente individuare i cosiddetti «vampiri psichici», coloro cioè che si limitano soltanto a ricevere, e mai donano, energia. Vi sono paragonati che percepiscono e quasi toccano tangibilmente il campo energetico personale di un attore sul palcoscenico, capace di racchiudere tutto il pubblico presente in un unico abbraccio, ricco della sua stessa carica emozionale e mentale.
In alcuni tratti di questo libro ciascuno di noi potrà ritrovare descritti episodi e sensazioni che gli sono accaduti. La HSP non è altro che la capacità di sperimentale nuove dimensioni della realtà che ci circonda, intorno a noi, infatti, esiste una realtà sconfinata di cui molte volte neppure siamo consci.
La Karagulla si augura che poco alla volta, fratturando lentamente le barriere che ci legano da secoli ai nostri cinque sensi, queste nuove dimensioni vengano esplorare ed analizzare e che tutto ciò che l’uomo apprenderà della loro conoscenza possa contribuire alla formazione di una nuova società: la Società Creativa.
Le idee improvvise e lampanti non sono forse un primo sviluppo embrionale della HSP? La genialità non potrebbe rappresentare un livello più avanzato? Che cos’è, insomma, la Creatività?

La dottoressa Shafica Karagulla è brillantemente qualificata per valutare e studiare le frontiere creative della mente umana.
Come neuropsichiatra, con alle spalle esperienze mediche e psichiatriche di grande rilievo condotte in quattro nazioni tra le quali gli Stati Uniti, è in grado di esprimere il suo pensiero con estrema competenza e profonda precisione.
Nata in Turchia, Shafica Karagulla ha ricevuto la prima educazione presso la Scuola Femminile Americana a Beirut, in Libano; ha, quindi, continuato gli studi presso l’American Junior College e la American University, sempre a Beirut, laureandosi dottoressa in Medicina e Chirurgia nel 1940.
La dottoressa Shafica Karagulla si è poi  trasferita ad Edimburgo, in Scozia, per un tirocinio in psichiatria sotto la guida del noto professor Sir David K. Henderson, presso il Royal Hospital per le malattie mentali e nervose. In questo periodo, per tre anni successivi, si è meritata la borsa di studi della Walter Smith Kay Research Followship  in Psychiatry e della Lawrence McLaren Bequest dell’Università di Edimburgo.
Le ricerche inglesi della dottoressa Karagulla sulla terapia mediante elettroshock, hanno già un significato ed un valore storico.
Ad Edimburgo ha tenuto nel 1948 il diploma in Psychological Medicine (D.P.M.) dal Royal College of Physicians di Londra e dal Royal College of  Surgeons d’Inghilterra. Superati gli esami nel 1950, è divenuta membro del Royal College of Physicians di Edimburgo (M.R.C.P.Ed.) la più prestigiosa qualifica medica del Regno Unito.
L’interesse per gli stati anomali della mente l’ha spinta nel 1952 a varcare l’Atlantico, per studiare gli effetti della stimolazione elettrica del cervello in pazienti coscienti durante interventi neurologici. In questo periodo, ha ricevuto dal Dipartimento di Neurologia e Chirurgia Neurologica della McGill University di Montreal, in Canada, un finanziamento per nuove ricerche. Per tre anni e mezzo la lavorato così con il più famoso neurochirurgo del mondo, il dottor Wilder Penfield.
Nel 1956, su invito speciale, la dottoressa Karagulla si è trasferita negli Stati Uniti, adottandone la cittadinanza.
Nel 1957 è divenuta docente aggiunta presso il Dipartimento di Psichiatria della State University di New York, Downtown Medical Center. Proprio quando le venne offerta una cattedra presso un’altra accademia, la dottoressa Karagulla è stata spinta a leggere, con «mente aperta» e scevra da ogni pregiudizio il libro di Joseph Millard dal titolo: «Edgar Cayce, Man of Miracles» («Edgar Cayce, l’uomo dei miracoli»). La storia di ciò che è accaduto dopo, la si può leggere in questo libro: «ALLA SCOPERTA DELLA CREATIVITÀ».
Recentemente, la dottoressa Karagulla è stata nominata presidentessa e direttrice della ricerca presso la Higher Sense Percepition Research Foundation a Beverly Hills, in California. Questa organizzazione è stata fondata con lo scopo di continuare il suo lavoro nel campo della percezione sensoriale raffinata (Higher Sense Perception-HSP), per rendere possibile un più adeguato programma di ricerca e per estendere l’applicazione di tali indagini a tutto il mondo.

Nostra Signora degli Eretici – Maria e Nazaret

Nostra Signora degli Eretici – Maria e Nazaret

Autore/i: Maggi Alberto

Editore: Cittadella Editrice

quarta edizione riveduta e aggiornata, presentazione di Bruno Maggioni, introduzione dell’autore.

pp. 216, 1 cartina b/n, Assisi

La lettura di questo libro offre almeno due vantaggi. Il primo è quello di costringerci ad abbandonare certe oleografie profondamente incrostate nel nostro spirito, vere e proprie sovrastrutture e che ci impediscono persino di leggere i passi evangelici nel loro senso più ovvio (come quando, ad esempio, Luca annota che il padre e la madre di Gesù “si stupivano delle cose che si dicevano di lui” e che “non compresero le sue parole”.
Il secondo vantaggio è che l’autore esplora a fondo, o perlomeno crea le premesse per poterlo fare, un tema mariano tra i più affascinanti è oggi ampiamente sottolineato: Maria ha compiuto un reale itinerario di fede. Non ha camminato nella visione, ma nella fede. (dalla presentazione di Bruno Maggioni)

Alberto Maggi, frate dell’Ordine dei Servi di Maria, ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche “Marianum” e “Gregoriana” (Roma) e all’”École Biblique et Archéologique Francaise” di Gerusalemme. Direttore del Centro Studi Biblici “G. Vannucci” a Montefano (Mc), cura la divulgazione, a livello popolare, della ricerca scientifica nel settore biblico attraverso scritti, trasmissioni e conferenze in Italia e all’estero. Ha pubblicato “Roba da preti” (4° ed.), “Padre dei poveri. Traduzione e commento delle Beatitudini e del Padre Nostro di Matteo” (2 voll., 2° ed.), “Come leggere il vangelo (e non perdere la fede)” (3° ed.), “Gesù e Belzebù. Satana e demoni nel vangelo di Marco” (2° ed.), “Le cipolle di Marta. Profili evangelici” (3° ed.), “Parabole come pietre” (3° ed.). Collabora con la rivista “Rocca” e “Cavaliere dell’Immacolata” e ha curato per la Radio Vaticana la trasmissione “La Buona Notizia è per tutti!“’.

Io Credo – Volume 1

Io Credo – Volume 1

Breve esposizione della dottrina cattolica diretta da Giacomo Biffi, Inos Biffi, Carlo Caffara

Autore/i: Biffi Giacomo

Editore: Editoriale Jaca Book

prima edizione italiana, avvertenze dell’autore, presentazione di Carlo Colombo vescovo ausiliare di Milano e preside della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, collana: Già e non Ancora n° 63.

pp. 224, Milano

Una esposizione succinta, ordinata, chiara della fede cattolica: ecco il proposito dichiarato di questo libro. Esso non si preoccupa tanto delle diverse condizioni di età, di linguaggio, di cultura dei destinatari (come è consuetudine felicemente acquisita e riconosciuto dovere dei moderni testi di catechesi), quanto della compiutezza della dottrina e della sua interiore organicità. La proposta viene fatta a tre diversi livelli:

  • presentazione essenziale dell’annuncio, ricavata dalle formule del Nuovo Testamento
  • analisi degli articoli del Credo, alla luce dell’insegnamento perenne del Magistero ecclesiale
  • sintesi sistematica dei contenuti della fede elaborata con l’ausilio di una precisa e originale visione teologica.

È un piccolo contributo all’impresa, da più punti invocata, di uscire dalle nebbie della confusione al sole delle certezze.

Giacomo Biffi ha ricevuto l’ordine sacro del sacerdozio a Milano il 23 dicembre 1950. È stato insegnante di teologia e parroco a Legnano nella parrocchia dei Santi Martiri e quindi a Milano nella parrocchia di Sant’Andrea. Papa Paolo VI lo ha nominato vescovo titolare di Fidene e ausiliare del cardinale arcivescovo di Milano il 7 dicembre 1975; ha ricevuto l’ordinazione episcopale l’11 gennaio 1976. Promosso arcivescovo di Bologna, vi ha fatto il solenne ingresso il 2 giugno 1984. Elevato al rango di cardinale da papa Giovanni Paolo II nel concistoro del 25 maggio 1985, è stato membro della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, della Congregazione del clero e della Congregazione per l’educazione cattolica.

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Presentazione

Avvertenze

Parte prima: il Kérygma il contenuto essenziale dell’annuncio

I. Gesù crocifisso vivo e Signore

  1. Non è qui, è risorto
    • È risorto
    • È risorto dai morti
    • È risorto come aveva detto
    • È risorto per la nostra giustificazione
  2. È stato costituito Signore e Messia
    • Gesù è Signore
    • Benedetto colui che viene
  3. L’unigenito Dio
    • Alla destra del Padre
    • Il Figlio del Dio vivente
    • Mio Signore e mio Dio

II. Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo

  1. Dio lo ha risuscitato dai morti
  2. Dio creatore dell’universo
  3. Il Padre mio e Padre vostro

III. Lo Spirito del Signore

  1. Diede lo Spirito
  2. Dio ha mandato lo Spirito del suo Figlio
  3. Un solo Corpo, un solo Spirito
    Conclusione

Parte seconda: La catechesi. La rassegna della verità da credere

I. Io credo

  1. Io
  2. Credo

II. In Dio Padre onnipotente Creatore del cielo e della terra

  1. Dio trino e uno
  2. Dio creatore

III. E in Gesù Cristo suo unico Figlio nostro Signore

  1. La predestinazione in Cristo
  2. Il peccato

IV. Il quale fu concepito di Spirito santo, nacque da Maria Vergine. Il mistero dell’incarnazione

V. Patì sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno risuscitò da morte, salì al cielo, siede alla destra del Padre. Di là verrà a giudicare i vivi e i morti

  1. La passione e la morte
  2. La glorificazione
  3. La nuova venuta

VI. Credo nello Spirito santo che ha parlato per mezzo dei profeti. La Rivelazione

VII. Credo nello Spirito santo, credo in un solo battesimo per il perdono dei peccati

  1. I sacramenti
  2. Il battesimo e la cresima
  3. L’eucarestia
  4. La penitenza e l’olio degli infermi. Il purgatorio

VIII. Credo nello Spirito santo che è Signore e dà la vita. La vita di grazia

IX.La santa Chiesa cattolica

X. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà

  1. La risurrezione
  2. L’inferno
  3. La vita eterna

L’Arte in Roma – Documentario Fotografico Originale di Leonard Von Matt

L’Arte in Roma – Documentario Fotografico Originale di Leonard Von Matt

Titolo originale: Leonard Von Matt ROM
I. Die Kunst in Rom
II. Papsttum und Vatican

Autore/i: Mariani Valerio

Editore: Stringa Editore

edizione a cura di Franco Barelli.

pp. 494, 300 illustrazioni a piena pagina, di cui 12 a colori, da fotografie d’arte originali, Genova

Un’opera totalmente nuova, pur su un argomento tradizionale. Il testo è insieme monografia critica aggiornatissima, guida artistica ai singoli monumenti e itinerario spirituale. Le illustrazioni, di eccezionale luminosità e ricchezza di dettagli, costituiscono una insuperabile documentazione, che assurge ad originale visione d’arte.

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Presentazione

SIGNIFICATO DI ROMA NELLO SVILUPPO DELL’ARTE

  • Roma nell’età classica
  • L’arte cristiana
  • Il Medioevo
  • Il Rinascimento
  • Roma nell’età barocca
  • L’Ottocento

Nota bibliografica

VISIONI DI ROMA E NOTE ILLUSTRATIVE

  • Il Foro Romano
  • Strade, ponti, acquedotti
  • Magnificenza dell’architettura
  • Scultura romana
  • Cristianesimo primitivo e decadenza dell’impero
  • Basiliche cristiane
  • Mosaici
  • Medioevo mistico e guerresco
  • I Cosmati
  • Architettura del Rinascimento
  • Scultura e pittura del Rinascimento
  • Michelangelo scultore
  • Michelangelo pittore
  • San Pietro
  • Cupole di Roma
  • Chiese barocche
  • Soffitti, volte, saloni
  • Scultura barocca
  • Piazze e scalinate
  • Fontane
  • Giardini

Indice analitico

Il Libro del Ruggito di Leone – Gli insegnamenti del Buddha

Il Libro del Ruggito di Leone – Gli insegnamenti del Buddha

Autore/i: Gotama Buddha

Editore: ADEA Edizioni

prima edizione, introduzione di Mauro Maggio.

pp. 192, nn. figure b/n, Cremona

Le parole e gli insegnamenti di Gautama Buddha, così come sono state riportate nei testi del Canone buddhista. È questo un libro arbitrario – come arbitrarie sono tutte le scelte – che si propone di riportare gli insegnamenti più dolci e più significativi di colui che, a buona ragione, si può considerare un Maestro di tutta l’umanità. Un omaggio commosso a un uomo che ha saputo raggiungere – da solo – quella libertà cui tutti aspiriamo.

Il “Libro del Ruggito di Leone” è effettivamente una raccolta di scritti che appartiene al Majjhima Nikaya (discorsi di lunghezza media), uno dei testi del Sutta Pitaka (il canestro dei discorsi del Buddha).
Sono gli insegnamenti del Maestro, insomma – i “vangeli” del buddhismo – riportati prima oralmente e qualche tempo dopo anche per iscritto.
Questo volume, in realtà, espone poco del “Libro del Ruggito di Leone” effettivo, anche se molto del suo contenuto è tratto dal Majjhima Nikaya. Tuttavia abbiamo scelto questo titolo perché a nostro parere esprime perfettamente la sintesi dell’evento della comparsa nel mondo di un Maestro della portata di Gotama Buddha.
Il testo non ha alcuna pretesa di portare contributi allo studio del buddhismo, né di costituire una traduzione filologica o uno studio originale sull’argomento.
È piuttosto una specie di “promemoria”, un testo magico e dolcissimo, fatto del ritmo delle ridondanze di un linguaggio che tocca momenti di vera poesia.
D’altronde, il contenuto è fuori discussione: un uomo come noi, nato nel dolore, si è posto delle domande, e ha cercato – da solo – di uscire da una prigione che aveva sperimentato ed esaminato in tutti i suoi aspetti.
Ha usato ogni metodo, ha provato di tutto, e alla fine è riuscito a liberarsi.
Ma poi non se ne è andato via – soddisfatto della propria vittoria – ed è, al contrario, tornato tra noi, insegnandoci il modo – la Via – per raggiungere la stessa libertà.
E questo è un gesto di tale compassione da porre Siddharta Gotama nel cuore di ogni sincero ricercatore di quella Verità che non è esclusiva del Buddhismo, ma unica e universale, alla portata di chiunque abbia la forza e il desiderio di cercarla con sincerità.

Mitologia degli Alberi – dal Giardino dell’Eden al Legno della Croce

Mitologia degli Alberi – dal Giardino dell’Eden al Legno della Croce

Titolo originale: Mytologie des arbres

Autore/i: Brosse Jacques

Editore: Rizzoli

prefazione dell’autore, traduzione di Gioia Angiolillo Zannino.

pp. 320, Milano

Nessuna situazione mi pare più tragica, più offensiva per il cuore e per l’intelligenza, di quella di un’umanità che coesiste con altre specie viventi con le quali non può comunicare… Un tempo, la natura stessa aveva un significato che ognuno, nel suo intimo, percepiva. Avendolo perso, l’uomo oggi la distrugge e si condanna.
(Claude Lévi-Strauss)

La distruzione dei boschi e delle foreste del pianeta e i suoi effetti a lungo termine sull’ambiente sono argomenti molto attuali. Ma troppo spesso si dimentica che con gli alberi scompare anche un prezioso patrimonio culturale dell’umanità. Perché è esistita un’epoca in cui le piante venivano considerate la manifestazione più immediata e concreta della divinità: a esse gli uomini si rivolgevano per chiedere protezione e conforto; intorno alle piante fiorivano miti straordinari, a ciascuna specie, a ogni albero, venivano attribuite caratteristiche particolari. Jacques Brosse ha ricostruito questo mondo perduto, raccogliendo racconti e tradizioni dall’immenso serbatoio delle mitologie egizia, semitica, cretese, indiana, greca, latina, germanica, celtica. Quella così compilata è dunque in primo luogo una piccola ma esauriente enciclopedia dei miti legati alle diverse specie: quercia, pino, frassino, betulla, noce, cipresso, fico, ulivo, melo, vite…

Jacques Brosse è autore di varie opere dedicate agli animali e agli alberi, sotto il profilo naturalistico e culturale. Tra i suoi libri pubblicati in Italia figurano Storie e leggende degli alberi e L’ordine delle cose.

La Psicologia del Transfert • Commentata con l’Ausilio di 12 Illustrazioni Alchimistiche

La Psicologia del Transfert • Commentata con l’Ausilio di 12 Illustrazioni Alchimistiche

Per Medici e Psicologi Pratici

Autore/i: Jung Carl Gustav

Editore: Il Saggiatore

prima edizione italiana, premessa dell’autore, traduzione di Silvano Daniele, titolo originale: Die Psychologie der Übertragung.

pp. 192, 12 illustrazioni b/n, Milano

Fin dal suo apparire (1946), questo libro fu giudicato una tappa fondamentale così per la teoria come per la terapia psicologica. Nel suo dissenso dal freudismo, Jung era qui arrivato ad affrontare uno dei punti in apparenza più paradossali della dottrina del Maestro: il transfert, cioè quel rapporto effettivo, di resistenza o di dipendenza, che si instaura tra il paziente e il medico nel corso del trattamento psicoanalitico. Può essere simbolico che sia proprio il transfert a fornire all’ex-discepolo l’argomento per l’ultima discussione con Freud. Non si può considerare guarita una nevrosi che ha semplicemente convertito i suoi sintomi in un attaccamento nevrotico allo psicoterapeuta. La contraddizione di un metodo di cura che genera a sua volta un nuovo aspetto della malattia mette in moto questo libro di Jung e gli permette di concertare il senso di tutte le ricerche e acquisizioni consegnate alle opere precedenti. Segnatamente quello di Psicologia e alchimia. Si sa che il processo alchimistico, per Jung, non è solo l’iter del processo di individuazione, della cosiddetta «integrazione dell’ombra», ma anche del processo di congiunzione con gli altri e col mondo. Ora, l’incontro tra l’Io e il Tu, che si celebra nel transfert del paziente verso il medico, è appunto la rappresentazione simbolica dell’incontro tra due esseri umani sullo sfondo delle grandi strutture espresse dalla dialettica tra l’eterno e il tempo, l’universale e l’individuale, il positivo e il negativo, il bene e il male. Il transfert deve dilatarsi nella relazione cosmico-erotica del Misterium conjunctionis. Così la Psicologia del transfert ricapitola e innova in un intreccio, in un riverberarsi sinfonico, i grandi temi a volta a volta emersi dalle pregnanti investigazioni di Jung. Questa volta il discorso si fa serrato, non perde mai di vista il motivo centrale e conduttore, ordina panoramicamente un «tutto Jung», che finora sembrava fuggire alle ricapitolazioni, ai sommari, ai tentativi di riassumerlo. Per tal modo, la Psicologia del transfert, ultimo idealmente della serie dei grandi libri junghiani, ha anche la lucidità estrema di un testamento, generoso di lasciti ancora da mettere a frutto.

Figlio di un pastore protestante, Carl Gustav Jung (1875-1961), è nato nel Cantone di Turgovia, ha studiato medicina a Basilea; nel 1900 era assistente nella clinica psichiatrica di Burghölzli a Zurigo, dove lavorò sotto la guida di Bleuler. Nel 1907 Freud viene a conoscenza che Bleuler e Jung si interessano alle sue teorie, rimaste fino a quel momento senz’eco. L’anno seguente, si tiene a Salisburgo il primo Congresso di Psicanalisti, si fonda una rivista, della quale Jung è caporedattore; un anno dopo (1910), si costituirà la Società internazionale di Psicanalisi con Jung a presidente. Il grande dissidio data dal terzo Congresso (1911) e fin dal 1912, nel libro Metamorfosi e simboli della libido, Jung critica come troppo anguste le concezioni freudiane. Se poi egli ha dato alle proprie dottrine il nome di psicologia analitica, l’intenzione era di riconoscere un debito verso Freud, che tuttavia protesterà non avendo ottenuto da Adler e Jung la rinuncia al nome di «psicanalisi». Ma Jung già attribuiva i fondamenti della psicanalisi al tipo estrovertito di Freud, che lo portava ad annettere un’importanza essenziale al transfert verso il medico. Nelle sue grandi linee, il pensiero di Jung capovolge finalisticamente il senso dei processi psicologici, che Freud aveva interpretato deterministicamente. Ma la polivalenza e fecondità delle sue vedute è tale che di lui si è potuto parlare come di un teista, di un ateo, di uno gnostico, di un agnostico, di un mistico, di un materialista, di uno scienziato, di un mitologo, ecc. Tra più che duecento libri, le opere che segnano con maggiore risalto la sua linea di sviluppo sono, oltre questa sul transfert: Die Psychologie der unbewussten Prozesse (1917; trad. ital. Sulla psicologia dell’inconscio, 1947); Psychologische Typen (1921; Tipi psicologici, 1947); Die Beziehungen zwischen dem Ich und dem Unbewussten (1928; L’io e l’inconscio, 1948); Seelenprobleme der Gegenwart (1931; Il problema dell’inconscio nella psicologia moderna, 1942); Psychologie und Religion (1940; Psicologia e religione, 1948); Psycologie und Alchemie (1944; Psicologia e alchimia, 1948); Symbolik des Geistes (1948; La simbolica dello spirito, 1959).

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Premessa

Parte Prima
CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE AL PROBLEMA DEL TRANSFERT

Parte Seconda
LA SERIE DI ILLUSTRAZIONI DEL «ROSARIUM PHILOSOPHORUM)» come base per l’esposizione dei fenomeni del transfert

  • La Fonte Mercuriale
  • Re e Regina
  • La nuda verità
  • L’immersione nel bagno
  • La congiunzione
  • La morte
  • L’ascesa dell’anima
  • La purificazione
  • Il ritorno dell’anima
  • La nuova progenie

Conclusione
Traduzione delle didascalie tedesche dei disegni
Bibliografie e indice degli Autori

Il Canto del Riso – Cento Ricette di Cucina Vietnamita

Il Canto del Riso – Cento Ricette di Cucina Vietnamita

Titolo originale: Le chant du riz pilé

Autore/i: Autori vari

Editore: Gabriele Mazzotta Editore

a cura del Comitato Vietnam Milano, prefazione di Le Than Khoi.

pp. 128, numerose fotografie, xilografie e illustrazioni in bianco e nero, Milano

«Stretto dentro la macina, soffre il seme di riso
ma passata la prova guardate com’è bianco!
Così è pure degli uomini nel mondo in cui viviamo:
il dolore matura la nostra umanità.» (Ho Chi Minh)

Prefazione culinaria
L’Occidente confonde spesso la cucina vietnamita con quella cinese. L’affinità fra le due cucine è evidente quando si considerano i modi di preparazione e di cottura; ma la confusione aumenta per l’abitudine che la borghesia vietnamita ha di preparare piatti cinesi ricercati in occasione delle festività. Tuttavia esiste una cucina vietnamita tipica, borghese o popolare, più tropicale, più profumata di quella cinese: questo libro cerca di presentarla.
Come tutte le buone cucine del mondo anche la vietnamita necessita una preparazione iniziale; ma con un pò di esperienza il tempo che questa preparazione richiede si può abbreviare. Occorre esercitarsi specialmente a tagliare carni, verdure e frutta in cubetti, fette e striscioline: è una delle operazioni principali. La cottura è spesso assai breve, al massimo richiede alcuni minuti, specie per quanto riguarda le verdure, che in tal modo conservano intatte le loro vitamine, il valore nutritivo e la fragranza. Inoltre la cottura rapida fa risparmiare tempo e energia. I piatti hanno alti valori proteici e vitaminici, sono quindi sani e equilibrati.
I pasti si compongono spesso di tre o quattro portate: una zuppa, un fritto, un piatto di pesce o di carne, salata o alla griglia. È consigliabile fare per ogni piatto una quantità sufficiente per una persona.
Questa semplicità non esclude la delicatezza: mescolando i sapori la cucina vietnamita sa offrire piatti combinati con ingredienti i cui gusti si completano felicemente.
Notiamo che nelle insalate si uniscono alle verdure fette di carambole, di fichi, banane e carne di maiale bagnata con Nuoc mam preparato in diversi modi.
I condimenti sono dei più vari: peperoncino, pepe, zenzero, limoncina, menta, ecc., il che consente di adattare a ogni piatto uno o più aromi appropriati.
La presentazione dei piatti armonizza forme e colori, la fetta stellata della carambola, il rosso del peperoncino, il bianco avorio dei germogli di bambù, tanto nelle singole ciotole quanto nei vassoi, in modo che si presentino anche gradevoli alla vista.
Per accompagnare i pasti esiste una vasta gamma di liquori di riso profumati in modi diversi. Essendo questi liquori rari da noi possono essere sostituiti da buoni vini o dal tè al gelsomino. La maggior parte dei prodotti citati in questo libro si possono trovare nei negozi specializzati o nelle grandi drogherie.
E ora al lavoro e… buon appetito!
(Kimy)

La Tempesta Prima della Calma – Conversazioni con l’Umanità

La Tempesta Prima della Calma – Conversazioni con l’Umanità

Titolo originale: The Storm Before the Calm

Autore/i: Walsch Neale Donald

Editore: Sperling & Kupfer Editori

traduzione di Cristina Volpi.

pp. 342, Milano

Dall’autore di Conversazioni con Dio, un messaggio illuminante e pieno di speranza che indica a ciascuno di noi la strada per costruire un futuro migliore.

Come un artista insoddisfatto che si allontana dalla tela, ci siamo accorti che il quadro da noi dipinto non ci piace. Qualcosa deve cambiare.
Ciò che serve non è una rivoluzione nel concreto, ma una rivoluzione nella mente. Tu e io affronteremo la tempesta. Daremo ai nostri figli, e ai nostri nipoti, un mondo meraviglioso in cui vivere. Stiamo per voltare pagina nella storia dell’umanità. Ti va di voltare quella pagina con me?
(Neale Donald Walsch)

Il mondo attorno a noi si sta trasformando: terremoti, tsunami, guerre, una crisi economica globale sembrano dare ragione alle cassandre che prevedono una catastrofe imminente e irreversibile. Ma se non fosse così? Neale Donald Walsch dà una spiegazione nuova agli eventi che stanno sconvolgendo il pianeta e trasmette un messaggio rassicurante: non dobbiamo mai avere paura del domani, perché il cambiamento fa parte della natura delle cose e, come dopo il temporale spunta l’arcobaleno, così a questo periodo di turbolenza seguirà un’epoca di pace e splendore.
In queste pagine l’autore ci offre l’occasione di contribuire a crearla, invitandoci a non restare immobili davanti alle sfide del presente, ma a partecipare attivamente alla costruzione del futuro che desideriamo. La strada da lui indicata si snoda attraverso sette domande fondamentali che mettono in discussione i nostri valori, il senso della vita, il rapporto con Dio: rispondendo a questi interrogativi, e instaurando un dialogo continuo e costruttivo con il resto dell’umanità, potremo finalmente riportare l’anima al centro del nostro modo di pensare e di agire.
Solo allora saremo in grado di “guarire” il mondo e noi stessi e il domani non ci spaventerà più.
Dopo il successo internazionale di Conversazioni con Dio, con questo volume Walsch inaugura un nuovo ciclo di “conversazioni con l’umanità”. Una lettura illuminante, che coniuga magistralmente temi di attualità e preziose lezioni spirituali per affrontare con serenità e speranza i tempi bui che stiamo attraversando.

Neale Donald Walsch è autore di numerosi libri di spiritualità, fra i quali la trilogia bestseller Conversazioni con Dio, diventata un vero caso editoriale. Ha creato la Conversations with God Foundation, un’organizzazione no-profit il cui scopo è diffondere il messaggio di pace e serenità contenuto nei suoi scritti.

Visualizza indice

Parte prima
Fine della paura, l’avventura comincia

Conversazione n. 1. Possiamo parlare?
Conversazione n. 2. «Perché» e «quando»?

Ecco le risposte

Conversazione n. 3. L’unica certezza
Conversazione n. 4. La prima convinzione da cambiare
Conversazione n. 5. L’azione più audace dell’umanità
Conversazione n. 6. L’evoluzione è anche tua
Conversazione n. 7. Domande cui pochi sono disposti a rispondere
Conversazione n. 8. Non credi che qualcuno dovrebbe parlarne?
Conversazione n. 9. Una priorità nuova per te … e per l’umanità
Conversazione n. 10. Domanda n. 1: quello che pensiamo
Conversazione n. 11. Domanda n. 2: quello che pensiamo
Conversazione n. 12. Domanda n. 3: quello che pensiamo
Conversazione n. 13. Domanda n. 4: quello che pensiamo
Conversazione n. 14. Domande nn. 5, 6 e 7: quello che pensiamo
Conversazione n. 15. «Oh, my darlin’ Clementine … »

Parte seconda
Fuori il vecchio, avanti il nuovo

Conversazione n. 16. L’incredibile storia attuale
Conversazione n. 17. La natura della spiritualità
Conversazione n. 18. Il campo morfico, il punto di non ritorno e la massa critica
Conversazione n. 19. Una nuova storia per un nuovo giorno
Conversazione n. 20. Noi ci crediamo, e tu?
Conversazione n. 21. Sei disposto a credere in ciò in cui tutti noi potremmo credere, se scegliessimo di far lo?
Conversazione n. 22. Il misterioso «Terzo Elemento» in grado di cambiare il mondo
Conversazione n. 23. Un cambiamento radicale nel modo di vivere la vita?
Conversazione n. 24. Quando giocare secondo le regole è scorretto
Conversazione n. 25. Non c’è niente da fare
Conversazione n. 26. Ci riusciremo?
Conversazione n. 27. Vivere mettendoci l’anima: metodi e processi
Conversazione n. 28. Il punto più vitale in assoluto

Epilogo

Una possibile risposta dell’umanità …

Individuo e Stato

Individuo e Stato

Titolo originale: Menschen im Staat, Teil I

Autore/i: Reich Wilhelm

Editore: SugarCo Edizioni

traduzione dal tedesco di Alberto Tessore e Silvana Ziviani.

pp. 312, 1 fotografia in bianco e nero fuori testo, Milano

Individuo e Stato (Menschen im Steat, Teil I) venne pubblicato negli Stati Uniti, per la prima volta, come secondo volume di «The emotional Plague of Mankind» con il titolo People in Trouble (Volume I, L’assassinio di Cristo). Quest’opera è l’autobiografia con cui Reich descrive lo sviluppo del suo pensiero sociologico nel periodo 1927-1937. In forma narrativa egli riporta le esperienze personali vissute sullo sfondo di idee e avvenimenti socio-politici nuovi e spiega come queste esperienze gradualmente lo condussero alla coscienza del profondo significato che riveste la struttura del carattere nella essenza e nella fenomenologia dei processi sociali.
Individuo e Stato è la storia della battaglia intellettuale di un uomo dotato di grande coraggio e generosità nel cercare di comprendere l’attività sociale degli altri uomini.

Dello stesso autore, pubblicati dalla SugarCo: La funzione dell’orgasmo, Reich parla di Freud, Psicologia di massa del fascismo, L’assassinio di Cristo, L’irruzione della morale sessuale coercitiva, Analisi del carattere, Ascolta piccolo uomo, Etere, dio e diavolo, Superimposizione cosmica, La biopatia del cancro (vol. I), La biopatia del cancro (vol. II), Scritti giovanili (vol. I), Scritti giovanili (vol. II).

Date Parole al Dolore

Date Parole al Dolore

Intervista di Stefania Rossini

Autore/i: Cancrini Luigi

Editore: Edizioni Frassinelli

terza edizione, prefazione di Stefania Rossini.

pp. XIV-136, Milano

«La depressione clinica è diventata il riferimento per ogni forma di disagio psicologico. Siamo tutti malati e tutti da curare: con i farmaci, naturalmente.
Lo dicono con sicurezza “scientifica” gli psichiatri-vedette della pillola a tutti i costi. Lo ripetono ormai da anni in libri, giornali e trasmissioni televisive, con un martellamento persuasivo che ha, purtroppo, avuto i suoi effetti. Il paradosso è che l’allarme è tanto amplificato, quanto la terapia proposta – il farmaco – è improntata a sopprimere ogni riflessione e ogni approfondimento sui motivi della sofferenza. Si grida alla depressione, ma la cura è il silenzio. […] La tesi di Luigi Cancrini è netta: nella cura della depressione i farmaci non servono a nulla, anzi, sono per lo più dannosi. […] Messo a tacere il dolore solo per un pò, la depressione si ripresenterà fatalmente, fino a rischiare di diventare cronica. Solo una psicoterapia potrà far parlare la “malattia”, aiutando il depresso a rintracciare i motivi della propria sofferenza, a elaborarli e a superarli.»

La depressione è il «male dell’anima» di questa fine millennio. La sua definizione si è andata via via ampliando, assumendo confini incerti e finendo per indicare indifferentemente umori e comportamenti, sentimenti e patologie. Ciò che una volta si chiamava tristezza, nostalgia o malinconia, oggi si chiama infatti depressione. Ma è depressione anche quel dolore feroce che paralizza e annienta, toglie il sonno e l’appetito, o, al contrario, fa dormire e mangiare senza tregua.
Quella sofferenza che guasta e consuma la voglia di vivere. Di fronte a questa grande confusione clinica e culturale, Date parole al dolore affronta il tema della depressione percorrendone le definizioni, indagandone le ragioni, spiegandone le manifestazioni e, soprattutto, suggerendo le terapie da adottare.
Luigi Cancrini, psichiatra e psicoterapeuta di grande fama, sapientemente interrogato da Stefania Rossini, la più qualificata giornalista italiana su queste tematiche, si schiera nettamente contro le tesi, oggi tanto di moda, che definiscono la depressione una malattia di origine organica, genetica, da curare con gli psicofarmaci o addirittura con l’elettrochoc.
Secondo Cancrini la depressione non è una malattia ma un sintomo, così come è un sintomo la febbre. E, proprio come nessuno si azzarderebbe a curare una persona con la febbre alta senza capire da che cosa questa è causata, così nella depressione la cura non può mai prescindere dalla ricerca dei motivi che l’hanno scatenata. Nell’indicare la strada per questa ricerca, il libro fa chiarezza tra depressione come reazione «normale» a un evento traumatico e tutte quelle depressioni che sembrano sorgere dal nulla, improvvisamente. Ma anche per queste ultime – è la tesi «forte» di Cancrini – esiste sempre una causa scatenante, che la persona non è in grado di afferrare e collegare alla propria sofferenza. Solo una psicoterapia potrà aiutare il paziente a rintracciare i fili di esperienze dolorose e traumatiche, liberando la rabbia e l’aggressività nascoste dietro la maschera della depressione. Sì, perché dalla depressione si può guarire e le possibilità di ricaduta saranno tanto minori quanto più si sarà compreso, mentalizzato ed elaborato il motivo del disturbo. Gli psicofarmaci, invece, proprio perché non permettono di indagare sulle cause «oscure» della sofferenza, finiscono per convincere il paziente che la sua è solo una «malattia» esterna, sulla quale egli non può nulla: può solo cercare di allontanarla per un pò con quelle pillole blu o rosse o verdi. Date parole al dolore è un testo fondamentale nel dibattito attualissimo intorno alla natura della depressione. È inoltre una sfida a ricercare le ragioni più intime di un malessere che si può anche tamponare con i farmaci, ma da cui si può guarire solo affrontando un viaggio all’interno di se stessi.

Luigi Cancrini, già professore di Psicoterapia e Psichiatria all’Università di Roma, insegna presso il Centro Studi di terapia famigliare e relazionale con sede a Roma.

Stefania Rossini, giornalista e scrittrice, e inviato speciale del settimanale L’Espresso.