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Uomini o Mantidi? – Cronache da un Caso Giudiziario che Fece Epoca: l’Inchiesta e il Processo in una Città di Provincia Sconvolta da un Delitto Atroce

Uomini o Mantidi? – Cronache da un Caso Giudiziario che Fece Epoca: l’Inchiesta e il Processo in una Città di Provincia Sconvolta da un Delitto Atroce

Autore/i: Picozzi Maurizio

Editore: Araba Fenice

prefazione di Marcello Zinola.

pp. 464, Robilante (CN)

“Hai visto? C’è lavoro per te. Hanno trovato il cadavere di un uomo a Monte Ciuto… Non sanno chi è, era tutto nudo… Sicuramente finirà sul tuo tavolo!”
Non potendo far finta di nulla egli cercava di driblare l’argomento. Perciò tentava di convincere l’interlocutore che il giornale precisava anche che il cadavere era stato trovato nei boschi e che in quella stagione, come aveva appreso dalla sua precedente esperienza di pretore a Cairo Montenotte, nel vasto e verdissimo entroterra savonese molta gente si perdeva nelle foreste in cerca di funghi in modo da non trovarne più traccia. Poteva trattarsi benissimo di un povero fungaiolo sperduto.., dato che i funghi della zona erano particolarmente apprezzati poiché insaporiti dal vento di mare.
“A proposito”, aggiungeva rivolto al suo solerte amico, “dove rimane Monte Ciuto?”
“Sta nelle alture di Savona, quasi a metà strada fra il mare ed Altare, ma è già nel versante ligure, poco prima del passo di Cadibona”.
“Ecco appunto, te l’ho detto! Può anche essere un vecchio dispersosi volontariamente (o quasi) per cercare la morte come un elefante solitario…”
E qui aggiungeva particolari tratti dalla sua esperienza in tema dei suicidi, numerosi specie nel periodo estivo, sulla fantasia incredibile che spinge gli uomini a scegliere il modo migliore per chiudere la loro umana esperienza intenzionalmente, sulla particolare riservatezza degli abitanti dei monti anche nel momento supremo.
“Insomma, se non fosse un fungaiolo, sarà sicuramente un suicida. Tu non immagini che suicidi sono di gran lunga più numerosi che gli omicidi… solo che di loro non si parla (quasi) mai, perché non fanno vendere i giornali.”

Maurizio Picozzi è nato a Roma, ove ha compiuto gli studi conseguendo la maturità classica presso il liceo Tasso e la laurea in giurisprudenza ed il diploma di specializzazione in diritto penale e criminologia presso l’Università La Sapienza. Dopo un breve periodo presso l’Ufficio Italiano dei Cambi, ha operato a lungo come magistrato esercitando per alcuni lustri l’incarico di procuratore della Repubblica, nonché di presidente di Commissione Tributaria provinciale. Ha svolto anche incarichi presso l’ufficio indagine della FIGC.

How To Draw Manga • Bishoujo – Pretty Gals

How To Draw Manga • Bishoujo – Pretty Gals

Edizione in inglese
Edizione in inglese
Sottotitolo

Autore Hikaru Hayashi

Editore: Graphic-Sha Publishing Company, Tokyo, Giappone

Edizione in lingua inglese

Autore/i: Hayashi Hikaru

Editore: Graphic-Sha Publishing Company

prima edizione.

pp. 130, ill. in b/n, Tokyo

BISHOUJO (belle ragazze) è indispensabile nel mondo del manga. Anche se riesci a disegnare donne, è difficile disegnare in modo attraente. Questo libro spiega come disegnare capelli, volti, occhi e figure di BISHOUJO nello stile manga giapponese. I capitoli di contenuto includono: BISHOUJO Teoria del disegno dei personaggi, BISHOUJO Corpi, Situazioni e tecniche di espressione, Vita quotidiana, BISHOUJO, Fuori-di-questo-mondo BISHOUJO.

Yossl Rakover si Rivolge a Dio

Yossl Rakover si Rivolge a Dio

Autore/i: Kolitz Zvi

Editore: Adelphi Edizioni

terza edizione, Anna Linda Callow ha tradotto il testo di Zvi Kolitz, Rossella Carpinella Guarnieri quelli di Paul Badde e di Emmanuel Lévinas.

pp. 96, Milano

Nel settembre del 1946 una oscura rivista in lingua yiddish di Buenos Aires, «El diario israelita», pubblicava Yossl Rakover si rivolge a Dio presentandolo come l’ultimo messaggio scritto da un combattente del ghetto di Varsavia mentre il cerchio della morte si stringeva, minuto dopo minuto, intorno a lui – e ritrovato «tra cumuli di pietre carbonizzate e ossa umane, sigillato con cura in una piccola bottiglia». Pochi conoscevano allora con precisione la storia della rivolta ebraica di Varsavia e della tragedia che con essa si consumò, ma subito il testo dell’ignoto combattente che, simile a un nuovo Giobbe, chiama in causa Dio e il suo silenzio di fronte al trionfo dell’orrore cominciò una lunga e singolare peregrinazione per il mondo, fra Israele, Germania, Francia, Stati Uniti – trasformandosi via via, di traduzione in traduzione, in leggenda. Così la breve e fiera apostrofe a Dio di Yossl Rakover divenne simbolo, lascito testamentario di chi si rivolta contro l’iniquità. E quando il vero autore si fece vivo, rivelandosi come un ebreo lituano emigrato in Palestina allo scoppio della guerra, ci fu chi non volle accettare i fatti. Ne nacque una lunga vicenda di dispute, altamente borgesiana, che finalmente Paul Badde è riuscito a ricostruire: il suo resoconto viene qui proposto insieme a un saggio di Emmanuel Lévinas, che già nel 1955 aveva letto il testo di Kolitz come un «Salmo moderno» nel quale «tutti noi superstiti riconosciamo con sbalordito turbamento la nostra vita».

Figlio di un rabbino, Zvi Kolitz è nato a Alytus, in Lituania, nel 1919. Emigrato in Palestina, ha passato anni quanto mai avventurosi, combattendo per Israele nel periodo precedente alla fondazione dello Stato ebraico. In seguito si è stabilito a New York, dedicandosi all’attività di scrittore e giornalista. Muore il 29 settembre 2002.

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YOSSL RAKOVER SI RIVOLGE A DIO

Note

  • Zvi Kolitz di Paul Badde
    Postilla del Curatore
  • Amare la Torah più di Dio di Emmanuel Lévinas

Il Potere Curativo della Preghiera – Fede, Spiritualità e Scienza Medica: una Nuova Alleanza?

Il Potere Curativo della Preghiera – Fede, Spiritualità e Scienza Medica: una Nuova Alleanza?

Titolo originale: Healing Words. The Power and the Practice of Medicine

Autore/i: Dossey Larry

Editore: Edizione CDE

nota dell’autore, traduzione dall’originale americano di Maria Cristina Speciani, edito su licenza di Red studio redazionale.

pp. 264, Milano

Qualcuno forse sorriderà leggendo il titolo di questo libro, convinto come tanti che la guarigione sia nient’altro che l’esito di un processo terapeutico.
Eppure, anche le persone più indifferenti alla spiritualità, anche i medici più tradizionali sanno che per combattere la malattia il corpo deve accendere tutte le sue risorse, attivando quell’energia vitale che è insieme veicolo e fonte di guarigione.
Studi ormai accreditati dimostrano che uno stato di quiete della mente ha potenti ripercussioni biochimiche e fisiologiche. In questo senso la preghiera – intesa come momento di concentrazione rivolto a quell’Assoluto che per comodità chiamiamo Dio – ci aiuta. Come aiuta la sollecitudine di chi ci sta vicino, l’amore che circonda l’Universo. Tutto questo è ben noto alla scienza medica ma, spesso, negato.
Perciò l’autore di questo libro, un famoso e intelligente ricercatore americano, ha deciso di raccogliere e commentare tutte le testimonianze e le ricerche scientifiche che dimostrano ‘il potere curativo della preghiera’.
Leggetelo. È un libro che rende migliori: una lettura piacevole e stimolante che vi aiuterà, pagina dopo pagina, a capire che “la vostra azione”, se lo volete, “è il vostro destino”.

Larry Dossey è medico. Dopo la laurea si avvicina alle filosofie orientali e, di seguito, riscopre la tradizione spirituale dell’Occidente. Durante la sua attività di medico si imbatte, casualmente, in un lavoro sperimentale che dimostra l’efficacia terapeutica della fede, senza distinzione di religioni. Non solo: scopre anche che sono centinaia le ricerche in questo campo. Decide allora di raccoglierle, commentarle e accompagnarle da numerosi esempi tratti dalla propria esperienza e da quella di psicologi, psicoterapeuti, medici, ricercatori universitari…
Nasce così Il potere curativo della preghiera, che negli Stati Uniti ha destato uno straordinario interesse: tra i lettori e sulle pagine dei maggiori organi d’informazione, dove ha stimolato dibattiti e polemiche.
A queste Larry Dossey ha poi risposto pubblicando Guarire con la preghiera.

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Perché questo libro
La preghiera e la penicillina

CAPIRE LA PREGHIERA E LA GUARIGIONE

  • Santi e peccatori, salute e malattia
  • Il potere della psiche

I FATTORI CHE INFLUENZANO L’EFFICACIA DELLA PREGHIERA

  • La preghiera e l’inconscio
  • Dove va la preghiera
  • Come e per che cosa pregare
  • Amore e guarigione
  • La preghiera sfasata nel tempo: soddisfatta prima di essere formulata
  • Le convinzioni del vostro medico e la loro importanza
  • Quando la preghiera è dannosa: indagine nella “preghiera nera”

LE PROVE

  • Dio in laboratorio
  • Preghiera e guarigione: revisione della ricerca
  • Che cos’è la guarigione
  • Un legame con l’Assoluto

APPENDICI
1. Esperimenti controllati di guarigione
2. Regressione spontanea del cancro
3. La validità delle prove: preghiera, meditazione e parapsicologia
4. Guarigione e psiche: un bilancio

Note
Ulteriori letture

Maccheroni e Spaghetti • Storia – Letteratura – Aneddoti

Maccheroni e Spaghetti • Storia – Letteratura – Aneddoti

1244 – 1994

Autore/i: Alberini Massimo

Editore: Edizioni Piemme

i risguardi riproducono, del pastificio La Molisana, il catalogo Le Paste Impossibili, dall’archivio segreto de “La Molisana”.

pp. 256, numerose tavole a colori fuori testo, numerose illustrazioni in bianco e nero, Casale Monferrato (AL)

Nessun alimento italiano ha mai suscitato nel corso dei secoli tanta simpatia e interesse quanto la pasta. Ricercatori, storici e scrittori hanno dedicato all’argomento pagine memorabili che sono raccolte e commentate da Massimo Alberini con la consueta arguzia: quelle del Boccaccio che descrive le delizie del paese di Bengodi; o quel brano delle Memorie dove Casanova racconta la sua fuga da Firenze assieme a una bella fanciulla e la loro cena a notte fonda nella locanda di Scaricalasino; fino a Prezzolini, ad Aldo Fabrizi (che ha dedicato alla pasta asciutta un godibilissimo libro in versi) e al famoso banchetto del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa.
Ciascuno dei brani letterari è accompagnato da una ricetta redatta sulla base di ricettari d’epoca: dalla “Torta di tagliatelli ovvero lasagne” dello Scappi ai “Vermicelli co lo pommodoro” di Ippolito Cavalcanti. Un libro che unisce la curiosità erudita ai piaceri di una secolare tradizione culinaria.

Massimo Alberini, nato a Padova nel 1909, è uno dei più autorevoli storici della cucina italiana e un filologo particolarmente attento al recupero e alla pubblicazione di antichi testi gastronomici: di grande rilievo, in questo senso, sono il ritrovamento e l’edizione dei Quattro banchetti del secentesco Carlo Nascia, capocuoco alla Corte dei Farnese. Dal 1946 al 1986 capo ufficio stampa di varie imprese alimentari, ha curato l’allestimento, per conto dell’Agnesi, del Museo Storico degli Spaghetti a Pontedassio (Imperia). Ha pubblicato, da solo o in collaborazione con altri, più di 36 libri, fra cui Storia del pranzo all’italiana (1966), Pasta e pizza (1974, anche in edizione americana, inglese e giapponese), Mangiare con gli occhi (1987), Antica cucina veneziana (1990) e Storia della cucina italiana (1992). Alberini si dedica alla ricerca storica; a lui si deve un indirizzo di grande rigore negli studi gastronomici e nella ricerca sulle radici e le componenti della tradizione della cucina italiana. Nel 1953 è stato chiamato da Orio Vergani a far parte dei fondatori dell’Accademia Italiana della Cucina, di cui in seguito è diventato anche vicepresidente nazionale.

Il Cibo e la Regola

Il Cibo e la Regola

“Mostra ad opera del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali – Ufficio Centrale per i Beni Librai, le Istituzioni Culturali e l’Editoria”.

Autore/i: Autori vari

Editore: Biblioteca Casanatense・Tc Centro Tibaldi

premesse di Francesco Sicilia, Angela Adriana Cavarra, Alberto Manodori, introduzione alla mostra di Angela Adriana Cavarra, in copertina: Ghutalc tav. n. 15 della Sylvae Sacrae, incisione del XVII, copia della serie Sadeler (Biblioteca Casanatense Roma).

pp. 256, nn. illustrazioni b/n, Milano

Dalla introduzione di Alberto Manodori:

«La progettazione de Il cibo e la regola è stata condotta sulla traccia della storia del valore del digiuno e dell’astinenza da molti cibi, che costituivano per i cristiani dei secoli passati l’occasione di offrirsi a sincere penitenze, a separazione dai primi desideri del mondo, a momenti di perfezionamento spirituale.
Sull’esempio del ritiro di Mosè in preparazione alla ricezione delle Tavole della Legge sul Monte Sinai, Gesù Cristo si ritirò nell’isolamento del deserto e praticò il digiuno per quaranta giorni.
Questo gesto esistenziale e spirituale sarà poi imitato dagli eremiti che andarono a rinchiudersi in spelonche o sepolcri abbandonati in Egitto e in Palestina e ancora da S. Francesco di Assisi prima di ricevere miracolosamente le sante stimmate.
Il digiuno dei padri del deserto, le prime regole cenobite, tra cui primeggia quella di San Benedetto, fino alle istruzioni di una esistenza “devota” dei santi dell’età moderna, rivelano il rapporto dei cristiani con il cibo, con la volontà di evitare il peccato di gola, che ci porta a quello della lussuria, e in ultima analisi con l’esempio di Cristo e con lo spirito di imitazione di lui. Dalle radici della normativa ebraica a quella del calendario liturgico cristiano il passo non è poi così lungo.
Lo stesso pontefice Giovanni Paolo II ha ricordato ai cristiani il valore del digiuno in occasione della Quaresima del 1996, quale possibilità di abbandono dei modelli consumistici e di maggior introspezione e colloquio con se stessi.
Il tema dell’alimentazione religiosa quindi con le sue regole, le sue norme e le sue consuetudini rappresenta per noi tanto l’occasione di una nuova ricerca scientifica quanto un momento di approfondimento della nostra fede nella quotidianità delle sue espressioni comportamentali.»

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PREMESSE

  • Francesco Sicilia
  • Angela Adriana Cavarra
  • Alberto Manodoni

INTRODUZIONE ALLA MOSTRA di Angela Adriana Cavarra

  • L’ALIMENTAZIONE NELL’ANTICO TESTAMENTO (Le regole alimentari ebraiche: un percorso bibliografico) di Margherita Palumbo
  • … E NEL NUOVO TESTAMENTO di Antonietta Amicarelli Scalisi
  • I PADRI, LA REGOLA, IL CIBO NEL FONDO MANOSCRITTI DELLA CASANATENSE di Isabella Ceccopieni
  • “ATLETI” DI CRISTO NEI DESERTI D’ORIENTE (Testimonianze di vita e consuetudini alimentari nel monachesimo delle origini) di Anna Allora
  • SYLVAE SACRAE (immagini di vita eremitica) di Angela Vicini Mastrangeli
  • PACOMIO, GIROLAMO E ALCUNI “EREMITI” ITALIANI di Giuseppina Florio
  • A TAVOLA, NEL REFETTORIO DEL MONASTERO DI SANTA MARIA IN CAMPO MARZIO di Antonietta Amicarelli Scalisi
  • IL CIBO NELLA REGOLA DI SANT’AGOSTINO di Carla Casetti Brack
  • IL CORVO E IL PANE (Iconografia degli episodi legati al cibo nei cicli figurativi della vita di S. Benedetto) di Jolanda Olivieri
  • SAN BENEDETTO E LA SUA REGOLA di Rita De Filippi
  • “MANGIARE AL SENNO DELL’ANIMA…” (Le regole alimentari dei cisterciensi) di Paola Angori
  • SAN GUGLIELMO E MONTEVERGINE di P. Placido Mario Tropeano
  • INCIPIT VITA ET REGULA FRATRUM MINORUM… di Ada Corongiu
  • L’ORDINE DOMENICANO PULMENTA NOSTRA: S. DOMENICO E LA SUA REGOLA di Barbara Mussetto
  • AL DI LÀ DELLA REGOLA: LA NEGAZIONE DEL CIBO NELLA VITA DEI SANTI E DEI BEATI DOMENICANI di Sabina Fiorenzi
  • UN ANACORETA ALLA CORTE DI FRANCIA: SAN FRANCESCO DI PAOLA di Laura Posa Andreoli
  • S. IGNAZIO DI LOYOLA E LA COMPAGNIA DI GESÙ – I GESUITI E IL CIBO – EN CES TABLES VOUS ETES ASSIS TOUS LES JOURS… di Livia Martinoli Santini
  • Il refettorio e i luoghi della vita comune della Compagnia di Gesù di Margherita Maria Breccia Fratadocchi
  • “MENSA COMMUNE CONDITA COLLA LETTIONE CÓ DUBBII”: FILIPPO NERI E I PADRI DELLA CONGREGAZIONE DELL’ORATORIO A TAVOLA di Lorenzo Abbamondi
  • LA CUCINA “POVERA” DI DON BOSCO di Antonietta Amicarelli Scalisi

BIBLIOGRAFIA CONSULTATA a cura di Alfredo Donato
INDICE DEI NOMI a cura di Alfredo Donato

Le Piante Medicinali nella Cura delle Malattie Umane・Affezioni e Sofferenze・Piante・Rimedi・Diete

Le Piante Medicinali nella Cura delle Malattie Umane・Affezioni e Sofferenze・Piante・Rimedi・Diete

Autore/i: Da Legnano L. P

Editore: Edizioni Mediterranee

terza edizione riveduta e corretta, premessa alla prima e seconda edizione dell’autore.

pp. 984, nn. tavv. a colori f.t., Roma

La conoscenza dei farmaci vegetali ha le origini più remote, risalendo ai primi albori del sapere fra i più antichi popoli dell’Asia. Se ne trovano tracce, infatti, fra i Cinesi già ottomila anni prima dell’avvento di Cristo, e quindi fra gli Egiziani, gli Ebrei, i Fenici e gli Assiri.
Le virtù delle piante medicinali ed aromatiche erano inoltre conosciute anche nel mondo antico occidentale, a cominciare dall’antica Grecia, fino a Roma.
Nel corso dei secoli, la scienza e le conoscenze umane delle proprietà terapeutiche del mondo vegetale si sono continuamente evolute ed affinate e gli antichi principi sono stati sempre più evidentemente confermati dall’esperienza.
Con l’avvento della chimica, i rimedi vegetali sembrarono destinati a scomparire, ma non fu così. La provata efficacia e la sicura innocuità dei medicamenti a base di piante ne fecero conservare la tradizione, soprattutto presso il popolo.
Che tale attaccamento alla terapeutica vegetale abbia un sicuro fondamento è dimostrato dal fatto che neppure la scienza moderna riesce, alle volte, a trovare surrogati e rimedi chimici altrettanto efficaci, senza contare che le piante medicinali costituiscono un mezzo di cura economico e facilmente reperibile.
Per mezzo dei vegetali, peraltro, l’uomo entra più direttamente in contatto con il vivo regno della natura, traendone giovamento tanto nel corpo quanto nello spirito. Viviamo, oggi, in un’epoca in cui la civiltà delle macchine impone all’individuo un vorticoso, estenuante ritmo di vita, che ne logora le forze di resistenza non soltanto psichica. Infatti, nonostante le aumentate comodità e l’apparente benessere, un sempre più diffuso ed intimo senso di insoddisfazione e di scontento spinge come non mai l’essere umano verso un ritorno alla natura, quale inesauribile ed insostituibile fonte di benessere e di energia.
Questo volume può a buon diritto definirsi il più aggiornato è completo sull’argomento oggi esistente in Italia, tanto a maggior ragione, in quanto realizzato sotto gli auspici e con la collaborazione del Centro Italiano di Fitofarmacoterapia.
Questo libro, in effetti, è una fonte di salute. In esso sono contenute tutte le formule e i segreti per il miglior uso terapeutico delle piante, delle erbe o di parti di esse. Un trattato prezioso, dunque, nel quale la fitoterapia apporta un sensibile contributo al progresso della medicina moderna.
L’opera è divisa in due parti: tutte le malattie trattabili con accurato e preciso schema. L’autore, infatti, la prima parte esamina le piante, seguendo un anatomico e fisiologico.
Tratta successivamente delle seguenti malattie: malattie della testa, dell’apparato locomotore, dell’apparato nervoso, della cute, dell’apparato digerente, dell’apparato respiratore, dell’apparato secretore-urinario e genitale, per concludere con l’esame di malattie diverse (infezioni, infestazioni, traumi, avvelenamenti, malori, infortuni, malattie professionali, soccorsi d’urgenza).
La seconda parte presenta invece tutte le piante medicinali, ordinate alfabeticamente e chiaramente illustrate, spiegando per quali mali esse possono servire come rimedio. Vi sono indicati inoltre la forma e l’epoca della raccolta, le parti da usare, le proprietà, la preparazione e le prescrizioni, le dosi e l’uso di ogni singola pianta.
Il volume si dimostra pertanto un vero e proprio trattato sistematico e completo, di insostituibile utilità.

Granchi Rosa – 160 Francobolli che Sconvolsero l’Italia

Granchi Rosa – 160 Francobolli che Sconvolsero l’Italia

La collezione più pazza del mondo presentata da Andrea Barbato con un commento di Alberto Bolaffi

Autore/i: De Fazio Maurizio; Padiglione Lello; Sabatino Pierluca

Editore: Leonardo Editore

unica edizione, con una cartolina di Andrea Barbato e una conversazione con Alberto Bolaffi.

pp. 176, interamente illustrato a colori, Milano

Il congresso mondiale delle pulci sui cani, il salone dell’auto rubata, il bicentenario della camorra napoletana, il primo campionato mondiale di cacca su prato… È lecito celebrare con un francobollo commemorativo ricorrenze e avvenimenti di questo tipo? La giurisprudenza è, al riguardo, lacunosa. Ma chiunque sia dotato di senso dell’umorismo risponderà che, più che lecito, è quasi doveroso. Devono averlo pensato anche i tre autori di questo album esilarante. E allora i francobolli se li sono fatti in proprio, li hanno incollati su lettere e cartoline, li hanno spediti a se stessi e a un nugolo di “complici” in Italia e nel mondo. Tutta questa corrispondenza è giunta regolarmente a destinazione, con tanto di timbro: spesso, anzi, con tanto di solenne annullo speciale. Se non avessero provveduto essi stessi ad “autodenunciarsi” alla stampa, Lello, Maurizio e Pierluca avrebbero forse potuto continuare all’infinito. Privandoci però del piacere di conoscere da vicino le prove di un memorabile scherzo, e di portarci a casa, con questo libro, una collezione davvero assai rara: almeno quanto il mitico “Gronchi rosa”…

Maurizio De Fazio
(Napoli 1966), dopo un travagliato passato scolastico, nel pieno delle proprie capacità mentali si è iscritto ad Architettura a Napoli e ha superato, non si sa come, ben quindici esami. Da grande farà il grafico pubblicitario, al limite l’avvocato, forse l’astronauta.

Lello Padiglione, nato a Milano nel 1963, si è trasferito a Napoli per dare libero sfogo al suo istinto di scugnizzo esuberante. Costretto a lavorare come geometra, nei ritagli di tempo sogna un mondo di fantasia. Ha un solo grande sogno: ritornare bambino e non crescere più.

Pierluca Sabatino (Napoli 1964), geometra in un’impresa edile, ossequioso in ufficio, si trasforma in bohémien quando è alle prese con il suo computer graphic. Si definisce “un abile copiatore autorizzato a riprodurre in maniera originale tutto quanto gli passa per le mani”.

Ebla – Un Impero Inciso nell’Argilla

Ebla – Un Impero Inciso nell’Argilla

Autore/i: Pettinato Giovanni

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, prefazione dell’autore, in sovracoperta: «tavoletta» in cui è inciso un esercizio scolastico in cui vengono elencate diverse professioni (foto di Gianni Tortoli).

pp. 334, 21 figure nel testo e 12 tavole b/n f.t., Milano

Per mezzo secolo e fino a pochi anni fa, erano stati vani tutti i tentativi fatti da numerosi archeologi e studiosi di vari paesi per localizzare, nel Vicino Oriente Antico, i resti del grande impero di Ebla, di cui esistevano solo testimonianze indirette. Finché, nel 1964, nell’Alta Siria, non lontano dall’antica città di Aleppo, la Missione Archeologica Italiana iniziò una felice serie di scavi che doveva rivelarsi, col procedere dei lavori, una scoperta di risonanza mondiale e, dal punto di vista archeologico, la più importante del nostro secolo. Specie il recente ritrovamento di 20.000 tavolette d’argilla, che un antico e fortunato incidente ha consentito giungessero in gran parte intatte fino a noi, ci dischiude per la prima volta i segreti di quella società evoluta, dall’economia florida e organizzata, non meno accorta della sua diplomazia e articolata della sua cultura. Tale è la portata e la novità dei dati che ne emergono da rimettere in discussione tutta la storia del Vicino Oriente Antico nel III millennio a.C. L’autore di questo libro, che ha partecipato in prima persona agli scavi della Missione Archeologica Italiana ed è il decrittatore di molte delle 20.000 tavolette ritrovate, ricostruisce qui la storia della città di Ebla, ci fa rivivere la vita di ogni giorno, gli atti dei suoi re e del suo popolo, la vicenda di un impero inciso nell’argilla.

Giovanni Pettinato è nato nel 1934, ha studiato Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico di Roma e Assiriologia nell’Università di Heidelberg. Dopo essere stato docente di Sumerologia, Assiriologia e Storia del Vicino Oriente Antico nella stessa Università di Heidelberg e a Torino, è dal 1974 professore ordinario di Assiriologia nell’Università degli Studi di Roma. Autore di numerosi articoli e saggi di carattere scientifico e accademico, compilatore di un vocabolario neosumerico e specialista di scrittura cuneiforme, è, dal 1976, direttore del Centro per l’Antichità e la Storia dell’Arte del Vicino Oriente dell’Istituto per Oriente, nonché direttore scientifico della rivista «Oriens Antiquus».

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Prefazione
Elenco delle abbreviazioni

I. LA SCOPERTA ARCHEOLOGICA DI EBLA

  • Ebla nella letteratura mesopotamica ed extramesopotamica
  • Teorie sulla localizzazione di Ebla
  • Il ritrovamento della statua di Ibbit-Lim
  • Prime conseguenze e reazioni
  • Note

II. GLI ARCHIVI REALI

  • Il ritrovamento
  • Importanza di un Archivio per la ricostruzione di una civilta
  • Le tavolette di Ebla: manifattura, quantità, studio
  • Descrizione dei testi Tipologia dei testi Archivistica
  • Documento
  • Note

III. LA SCRITTURA E LA LINGUA DI EBLA

  • Cuneiforme mesopotamico
  • Verso l’identificazione di uno nuova lingua
  • Il posto dell’eblaita tra le lingue semitiche
  • Struttura della lingua di Ebla Scrittura e Fonetica
  • Il nome e la formazione nominale
  • Il sistema pronominale
  • Note

IV. LA DINASTIA DI EBLA E I SUOI DOCUMENTI STORICI

  • Ricostruzione della Dinastia e sincronismi storici
  • Il re
  • La regina, la regina-madre e i principi
  • La politica internazionale
  • Documenti
  • Note

V. LA SOCIETÀ

  • La divisione del potere Amministrazione Divisione dello
  • spazio Divisione della citté Divisione del tempo
  • Documenti
  • Note

VI. L’ECONOMIA

  • Risorse economiche Modelli di produzione
  • Unità di misura
  • Il commercio
  • Documenti
  • Note

VII. LA CULTURA

  • La scuola
  • L’alta cultura Congressi scientifici e scambi culturali
  • Documenti
  • Note

VIII. LA RELIGIONE

  • Il Pantheon Culto Religione popolare
  • Documenti
  • Note

IX. CONCLUSIONE

  • Problemi e prospettive sollevati dalla scoperta di Ebla
  • Nota
  • Bibliografia dell’autore su Ebla
  • Indici a cura di Pietro Mander

Indice dei nomi geografici
Indice dei nomi etnici
Indice dei nomi di divinità
Indice dei nomi di personaggi storici
Indice dei nomi dei testi citati
Indice delle figure
Indice delle tabelle

Indice dei nomi geografici
Indice dei nomi etnici
Indice dei nomi di divinità
Indice dei nomi di personaggi storici
Indice dei nomi dei testi citati
Indice delle figure
Indice delle tabelle

Male all’Anima – Come ho Vinto la Depressione

Male all’Anima – Come ho Vinto la Depressione

Titolo originale: Undercurrents

Autore/i: Manning Martha

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, traduzione di Giuseppe Bernardi.

pp. 202, Milano

«Se sei una persona depressa, tutti hanno una loro opinione su quello che dovresti fare…
Quando sentono la parola depressione, poichè hanno provato nella loro vita dei momenti di tristezza e di abbattimento, pensano di essere espertissimi in materia; che è come pensare di essere qualificati per curare il cancro ai polmoni solo perchè si è avuta la bronchite…
»

Comincia sempre con un senso di inutilità, e di colpa. Poi vengono le difficoltà di concentrazione, l’affaticamento, i disturbi del sonno. Le crisi di pianto, i pensieri di morte, le strane paure… Così si annuncia la depressione: il male dell’anima di cui nessun medico conosce davvero il rimedio, e che in pochi mesi può distruggere un’esistenza. Quanti ne soffrono? Impossibile saperlo: tanti non sanno che è una malattia, e tirano avanti pensando che sia tristezza, stanchezza.
In questo libro una giovane psicoterapeuta racconta com’è, ricostruendo giorno dopo giorno la storia della sua personale depressione: dalla sensazione di «non riuscire più a cambiare marcia» fino al panico e alle soglie della follia. E il diario di una disperata ricerca di ripari, di fughe, ma non esiste via di scampo, né nelle persone amate, né nei farmaci, e nemmeno nella terribile esperienza dell’elettroshock. In uno splendido romanzo-verità, Martha Manning scopre (e insegna a scoprire) che l’unica salvezza dal drago della depressione è nell’affrontare se stessi, con coraggio: «Forse tutti i draghi della nostra vita sono in realtà principesse che aspettano soltanto di vederci una buona volta belli e coraggiosi. Forse tutte le cose terribili sono, nel profondo, entità indifese che vogliono da noi aiuto…».

Martha Manning è psicologa clinica e docente di Psicologia presso la George Mason University della Virginia (USA).

L’Avvocato dei Diavoli – Da Pietro Pacciani a Donato Bilancia: un Protagonista Racconta Quarant’Anni di Crimini e Misteri Italiani

L’Avvocato dei Diavoli – Da Pietro Pacciani a Donato Bilancia: un Protagonista Racconta Quarant’Anni di Crimini e Misteri Italiani

Dal delitto del Circeo ai crimini del mostro di Firenze.
Vittime e colpevoli di alcuni dei grandi casi della cronaca nera italiana nella confessione di un celebre penalista.

Autore/i: Marazzita Nino; Amorosi Matilde

Editore: Rizzoli

prima edizione.

pp. 210, nn. tavole a colori, Milano

Il 13 febbraio 1990, con un clamoroso ribaltamento della sentenza di primo grado, Pietro Pacciani viene assolto in appello dall’accusa di essere il mostro di Firenze. A difenderlo in aula è Nino Marazzita, che nel corso della sua carriera si è guadagnato l’appellativo di “avvocato dei diavoli” per aver difeso gli autori di alcuni dei più atroci fatti di sangue degli ultimi decenni. Tra questi i serial killer Donato Bilancia, reo confesso di diciassette omicidi, e Michele Profeta, morto in carcere dopo aver ucciso due volte; e ancora Katharina Miroslawa, la ballerina polacca condannata a ventun anni di reclusione per l’omicidio dell’amante.
Ma l’avvocato calabrese è stato anche difensore di parte civile nel processo per l’assassinio di Pier Paolo Pasolini e in quello per il massacro del Circeo; ha rappresentato la vedova di Aldo Moro e la figlia Maria Fida nei processi per il rapimento e l’uccisione dello statista; ha assistito la famiglia Bianchi per la morte della giovane Milena, barbaramente uccisa durante una vacanza in Tunisia.
Insieme a Matilde Amorosi, l’autore racconta per la prima volta gli incontri e i colloqui con i suoi assistiti, svelando in prima persona le verità e i particolari inquietanti di alcuni dei misfatti più noti della recente storia italiana. Ne emerge un ritratto del lato più oscuro della mente umana, di fronte a cui l’autore cerca di superare la cruda apparenza per guardare i fatti anche attraverso gli occhi del “diavolo”. Affrontando sospetti o criminali che si fingono di volta in volta superuomini, seduttori o affabulatori, Marazzita ingaggia un duello psicologico che spesso sfocia in rivelazioni inattese, come la scoperta del vero piano di Michele Profeta o delle ragioni che spingevano Donato Bilancia a coprire le sue vittime con i loro indumenti.
Un viaggio alla ricerca delle radici del male, che apre una finestra sulla zona oscura che è dentro ognuno di noi.

Nino Marazzita è avvocato penalista dal 1965 e ha seguito alcuni dei più importanti episodi giudiziari degli quarant’anni storia italiana.

Matilda Amorosi, scrittrice e giornalista, è stata inviata di “Gente” e per molti anni ha collaborato con “Oggi”. Attualmente scrive per “Chi”.

How to Draw Manga – Giant Robots

How to Draw Manga – Giant Robots

Special Edition – Edizione in inglese

Autore/i: Hayashi Hikaru

Editore: Graphic-Sha Publishing Company

prima edizione.

pp. 130, ill. in b/n, Tokyo

La tanto attesa versione in lingua inglese del primo libro al mondo che tratta l’arte di disegnare robot giganti in stile giapponese, noti anche come “trasformatori” e “mecha”.
Il libro è diviso in tre sezioni:

  • Progettazione di base del robot: attenzione alla progettazione generale del robot e al modo in cui le varie parti si collegano alla forma umana.
  • Robot da combattimento: equipaggia il tuo robot con strumenti di guerra e strumenti di distruzione! Scopri come progettare trasformatori e robot dotati di ruote.
  • Robot femminili: non tutti i mecha sono macho! Questa divertente sezione mostra come creare bellissimi robot e androidi femminili.

Ogni pagina è caricata con illustrazioni disegnate dagli esperti di Go Office, una delle principali società di produzione di manga responsabile di numerosi volumi della serie “How to Draw Manga”.

La Filosofia del Decadentismo

La Filosofia del Decadentismo

Autore/i: Bobbio Norberto

Editore: Chiantore

pp. 128, Torino

In questo saggio Bobbio criticò l’esistenzialismo e le correnti irrazionalistiche, rivendicando al contempo le esigenze della ragione illuministica.

Nasce a Torino il 18 ottobre 1909, e si laurea in legge e in filosofia.
Antifascista, entra nel gruppo torinese di Giustizia e Libertà e successivamente nel Partito d’Azione. Viene arrestato nel 1943.
Filosofo del diritto e storico della cultura, come studioso della teoria generale del diritto si è impegnato in un ripensamento del giusnaturalismo e del positivismo (Giusnaturalismo e positivismo giuridico, 1965).
Non mancano nella sua produzione gli studi politici: ha scritto importanti saggi sui classici moderni (Da Hobbes a Marx, 1965) e sugli elitisti italiani (Saggi sulla scienza politica in Italia, 1969); ha affrontato più volte il tema del rapporto tra politica e cultura (Politica e cultura, 1955) e ha realizzato saggi e scritti sulla democrazia (Il futuro della democrazia, 1984).
In sinstesi ha cercato di coniugare le istanze della libertà individuale con quelle dell’eguaglianza sociale (liberal-socialismo).
Nel 1997 Laterza ha pubblicato la sua Autobiografia che traccia una sintesi di questa lunga esistenza di impegno culturale e di insegnamento.
Ottenuta nel 1984 la nomina a Senatore a vita da Sandro Pertini, è rimasto sino alla morte (9 gennaio 2004) come autorevole presenza nel dibattito culturale su posizioni di socialismo.

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Premessa

  • I. – Filosofia della crisi e crisi della filosofia
  • II. – Decadentismo e manierismo
  • III. – Decadentismo, scetticismo, attivismo
  • IV. – Motivi decadentistici dell’esistenzialismo
  • V. –  Concezione decadentistica dell’uomo
  • VI. – Moralità e amoralismo dell’esistenzialismo
  • VII. – Banalità ed eccezione
  • VIII. – Antipersonalismo e apoliticità dell’esistenzialismo
  • IX. – Personalismo vecchio e nuovo

La Comprensione dell’Essere – Dagli Insegnamenti di G. I. Gurdjieff

La Comprensione dell’Essere – Dagli Insegnamenti di G. I. Gurdjieff

Titolo originale: The Active Mind

Autore/i: Orage Alfred Richard

Editore: ADEA Edizioni

quarta edizione, nota introduttiva e traduzione di Rossana Terrone, revisione di Sandra Clementi.

pp. 110, Cremona

«Sai, ogni giorno ringrazio Dio per avermi fatto conoscere Gurdjieff», confidava a un amico A.R. Orage, una settimana prima di morire.
Proprio in tale affermazione risiede la chiave per collocare l’opera dell’autore, considerato tra i più acuti critici letterari del suo tempo.
Già alla ricerca di una verità che potesse lenire la sua profonda insoddisfazione interiore, Orage, nel 1921, incontra Gurdjieff, il Maestro che stava cercando.
Di lui, lo attrae non solo il sistema filosofico, ma soprattutto il metodo, estremamente pratico e proveniente da un corpo di più antiche conoscenze.

È infatti dalla ricca fonte del sistema di Gurdjieff che trae origine. La comprensione dell’essere (The Active Mind), questa raccolta di brevi saggi di carattere psicologico, in uno stile didattico, Orage spiega come “osservare”, “leggere gli uomini”, o “risparmiare le energie”, dando spunti e suggerimenti per la comprensione di quel complesso “sistema-uomo”, fatto di fisicità, personalità ed emozioni.

“La comprensione dell’Essere”, qui presentata in una nuova edizione, consiste in una raccolta di brevi saggi di carattere psicologico, apparsi negli anni tra il 1923 e il 1930, e attinti direttamente alla fonte degli insegnamenti di una dei Maestri più sorprendenti del Novecento: George Ivanovic Gurdjieff.

Con questa raccolta di testi, Alfred Richard Orage, grande estimatore dell’efficacia del “sistema” insegnato da Gurdjieff, offre, in uno stile semplice e quasi didattico, alcuni suggerimenti pratici per cercare di affrontare la vita in modo meno meccanico e condizionato.
Non si tratta, tuttavia, solo di “suggerimenti”: così com’è tipico di tutto il sistema gurdjiefiiano, infatti, questi scritti contengono più propriamente una “chiave” per aprire una porta su un’altra dimensione: la dimensione dell’Essere.
Vivere usando veramente il pensiero creativo, l’osservazione, l’intuizione, la percezione, imparando a dominare le emozioni negative e a non esserne dominati, significa infatti cominciare a percorrere quel sentiero che, presto o tardi, attraverso un “lavoro su di se’”, porterà dalla comprensione alla liberazione dell’Essere.

A.R. Orage, nato in Inghilterra nel 1873, si avvia presto nel mondo del lavoro. A seguito di un decennio d’esperienza come insegnante, comincia l’attività di giornalista, a Londra. Dopo un anno di stenti decide, insieme a un amico, di acquistare la rivista “The New Age” e convince numerose persone, tra le quali Bernard Shaw, a raccogliere i fondi necessari. Per la rivista scrivono i maggiori talenti nel campo dell’arte e delle lettere tra i quali, per citarne solo alcuni, Chesterton, Arnold Bennett, Belloc, Shaw e Wells, e quasi tutti lo fanno gratuitamente.
P.D. Ouspensky arriva a Londra nell’autunno del 1921 e gli parla degli insegnamenti di Gurdjieff.
Alcuni mesi più tardi, lo stesso Gurdjieff si reca a Londra e i suoi discorsi convincono Orage di aver trovato il Maestro che stava cercando.
Un Maestro che possiede, oltre a un sistema di idee, un metodo pratico per lo sviluppo della vita interiore, un metodo mediante il quale poter trovare e comprendere le risposte ai quesiti della vita.

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Nota introduttiva

  • Imparare a pensare
  • Controllare le emozioni negative
  • Combattere la noia
  • Leggere gli uomini
  • Dominare i propri stati d’animo
  • Imparare a osservare
  • Vivere in modo più intenso
  • Siamo svegli?
  • Diventare un “uomo di mondo”
  • Risparmiare le energie
  • L’intuizione può essere acquisita?
  • Il morire quotidiano
  • Fare quel che si vuole
  • Chi sono le persone migliori?
  • La vita come esercizio quotidiano

Come Iniziano le Analisi

Come Iniziano le Analisi

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni SISEP – Scuola Europea di Psicoanalisi • Sezione Italiana

unica edizione, prefazione di Rosa Elena Manzetti, presentazione di Antonio di Ciaccia e Vincenzo Luciani, traduzioni di Emma Bertuzzi, Maria Bolgiani, Paola Bolgiani, Sergio Caretto, Gabriele Lodari, Antonella Ramassotto.

pp. 368, nn. illustrazioni b/n, Torino

Dalla prefazione:

«Ciascun analizzante – che sia psicoanalista o non psicoanalista – oggi sa che “all’inizio dell’analisi è il transfert”, come dice Jacques Lacan nella Proposta del 9 ottobre 1967. Lo sa d’esperienza, essendo ciò che, nel solco della scoperta freudiana, costituisce quella riscoperta che possiamo effettivamente definire l’entrata in analisi. Jacques Lacan, nella sua lettura e traversata di Freud, formalizza il tempo dell’entrata con il mathema del transfert rivolto al soggetto supposto sapere. Diversi testi di questa raccolta non mancano di commentare il fondamentale momento di passaggio dall’evidenza immaginaria – istante dello sguardo – all’equivoco significante, sia mettendo in rilievo le scoperte freudiane e le formalizzazioni lacaniane, sia riscoprendolo in un caso clinico.
L’esperienza analitica, per ciascun analizzante come per ciascun analista, è tale in quanto retroattivamente si sarà rivelato un ritrovamento del solco freudiano. Per questo occuparsi di come iniziano le analisi non può riguardare soltanto il nodo cruciale del transfert, preso come già istituito, ma significa individuare ed elaborare i meccanismi che attualizzano quel vero e proprio momento di passaggio dalla vita quotidiana, quindi dai legami sociali presi nella loro varietà, al discorso analitico considerato nella sua intenzione di esperienza soggettiva.
I contributi raccolti in questo libro partono dalla prospettiva freudiana che ogni amore è amore di transfert e, in funzione di questo, individuano come si costituisce in ogni caso clinico, accolto ogni volta come se fosse il primo secondo l’insegnamento di Freud, la questione centrale del transfert.[…]»

La Sperimentazione Teatrale in Italia tra Norma e Devianza

La Sperimentazione Teatrale in Italia tra Norma e Devianza

Autore/i: Cappelletti Dante

Editore: ERI – Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana

introduzione dell’autore.

pp. 324, numerose fotografie in bianco e nero, Torino

L’avanguardia teatrale italiana, o la nuova avanguardia, che si è soliti individuare tra gli anni Sessanta e Settanta, ha certamente contribuito a quella spinta di rinnovamento che è possibile constatare nella nostra scena, ufficiale o meno. Dopo i clamori del momento, le “scuole” e le tendenze più significative, c’è stata una caduta di interesse nei riguardi del fenomeno. Ad essa fa riscontro l’ingresso nelle strutture ufficiali di molti rappresentanti delle “cantine”, di una passata eversione, di un’alternativa che oggi si stenta a riconoscere come tale. Occorre far luce, allora, sugli aspetti che hanno contraddistinto la genesi e lo sviluppo di un atteggiamento teatrale che non può dirsi esaurito nelle mode. Questo volume propone anche un’analisi del “tempo sul tempo”: come la stampa quotidiana commentò negli anni Sessanta la nascita della scena sperimentale. Non tanto per dare ragione di incomprensioni o consensi, quanto per verificare un passaggio di gusto, una lettura dei momenti devianti, diversa dall’implicazione di parte perché distanziata da un plausibile spazio di tempo. La storia della nostra avanguardia, che si concentra nell’area romana, è la storia, più in generale, del nostro teatro e dei suoi problemi. In quest’ottica, lo spessore sociologico e quello estetico permettono l’individuazione del fenomeno e il suo collegamento con i mutamenti avvenuti nella nostra cultura. Lo studio degli aspetti più significativi, accanto alle figure che li hanno rappresentati, appare un criterio necessario per confrontarsi con la norma e con la marginalità. Riconosceremo, oggi, che necessita una dialettica tra questi due poli opposti: serve per ridefinire il panorama della scena, nella sua eclissi “eversiva”, nella rinascita verso nuovi orizzonti, nella volontà di non lasciare al caso, ovunque avvenga, quel civile destino che impone, sempre e comunque, un rinnovamento. Dunque, vuole assolvere a questa esigenza di riflessione per tentare un’organizzazione critica e analitica di quei temi teatrali, non più visti come marginali, secondari, laterali. Perché tra norma e devianza non c’è scarto di distinzioni, ma solo di differenze.
Il volume ha la sua occasione di nascita nel programma televisivo “Chiave di lettura”, curato da Dante Cappelletti e Renzo Giacchieri.

Dante Cappelletti insegna presso la Cattedra di Storia del Teatro e dello Spettacolo della Facoltà di Magistero dell’Università di Roma. Si occupa da alcuni anni dei problemi inerenti il rapporto tra scena e mezzi di comunicazione di massa. Redattore della rivista “Il Dramma” e collaboratore di giornali e periodici specializzati, è anche autore di sceneggiature televisive e drammi teatrali. Ha pubblicato Canzonissima ’71 (Ed. Bianco e Nero, Roma 1972), Il teatro Povero di Monticchiello (Ed. Images ’70, Padova 1974), Teatro in piazza (Ed. Bulzoni, Roma 1980).

Positioning – La Conquista della Posizione Vincente

Positioning – La Conquista della Posizione Vincente

Il testo “classico” del posizionamento aggiornato con i più recenti successi e fallimenti nel mondo del marketing.

Autore/i: Ries Al; Trout Jack

Editore: McGraw-Hill Libri Italia

nuova edizione, a cura di Gabriele Ferrari e Marcello Zeppa, titolo originale: Positioning: the Battle for Your Mind.

pp. 288, Milano

Viviamo in una società “sovraffollata” di comunicazioni, nella quale si accalcano troppe aziende, troppi prodotti, troppi media e troppo marketing.
Il “posizionamento” è la prima organica struttura di pensiero per risolvere problemi di comunicazione. Molte persone oggi fraintendono il ruolo della comunicazione negli affari e nella politica; in una società come la nostra, i messaggi che riescono a colpire l’obiettivo sono veramente pochi.
Occorre quindi trovare un “posizionamento” nella mente del consumatore, che non prenda in considerazione solo i propri punti di forza e i propri lati deboli, ma anche quelli dei concorrenti.
Il posizionamento e così diventato la strategia di comunicazione più conosciuta e più usata nell’ultimo decennio: questo libro, che ne è la prima esposizione rigorosa, ha infatti riscosso un invidiabile successo in edizione originale ed è stato tradotto anche in giapponese, svedese, spagnolo e portoghese. Positioning sarà di indubbio aiuto a chiunque voglia far breccia nella mente di altre persone, dal tecnico pubblicitario o di P.R. all‘uomo di marketing, dal giornalista al dirigente d’azienda, all’uomo politico.

L’edizione italiana di Positioning nasce per iniziativa di Gabriele Ferrari e Marcello Zeppa, due pubblicitari che hanno al loro attivo la regia di numerose campagne di successo, costruite sul pilastri del posizionamento.
Gabriele Ferrari è contitolare della CCP POSITIONING, un’Agenzia milanese di pubblicità che ha saputo trovare “la strada italiana del posizionamento” in un’equilibrata fusione dell’emozione della creatività con la solidità del posizionamento.
Marcello Zeppa occupa la posizione di dirigente presso un’importante Agenzia internazionale di pubblicità. È un convinto sostenitore e diffusore dei principi del posizionamento, non solo nell’ambito della pubblicità, ma in tutti i settori della comunicazione. Con questo volume, Gabriele Ferrari e Marcello Zeppa si augurano di diffondere ancora di più il virus del posizionamento, provocando una salutare epidemia di messaggi più efficaci e selettivi.

Gli Autori Al Ries e Jack Trout sono, rispettivamente, Direttore Generale e Presidente della Trout & Ries Advertising Inc., una famosa agenzia di pubblicità di New York fondata nel 1963.
Dal loro primo articolo sul posizionamento, pubblicato nel 1969, hanno esposto e sviluppato questo tema in molti lavori e in più di 500 conferenze e tavole rotonde in 16 Paesi. Della raccolta dei loro articoli, pubblicati su Advertising Age, sono state distribuite più di 120.000 copie.
Al Ries e Jack Trout sono autori, in questa stessa collana, di “MARKETING E GUERRA!” – L’applicazione delle strategie militari per la conquista dei mercati.

Guida Insolita ai Misteri, ai Segreti, alle Leggende e alle Curiosità di Roma

Guida Insolita ai Misteri, ai Segreti, alle Leggende e alle Curiosità di Roma

Autore/i: Rendina Claudio

Editore: Newton Compton Editori

seconda edizione, premessa dell’autore.

pp. 576, nn. illustrazioni b/n, Roma

Affrontare una visita di Roma cercando di coglierne tutti gli aspetti, quelli più visibili e tradizionali e quelli più segreti e particolari, non è facile. Le città offre tante “chiavi di lettura”, tanti volti da scoprire, che inevitabilmente si impongono delle scelte, delle limitazioni. Questa guida, concepita come una sorta di manuale enciclopedico articolato alfabeticamente, è uno strumento di consultazione efficace e completo che vuol soddisfare tutte le curiosità del lettore dalla A alla Z. Le voci sono centinaia: monumenti, templi, chiese, fori, obelischi, mura, porte, ponti, palazzi, fontane, musei, gallerie, biblioteche, istituti culturali, tradizioni, feste, gastronomia. Non c’è tessera di questo straordinario mosaico che non venga presa in considerazione: l’attenzione è all’arte quanto al mito, alla storia quanto alla leggenda e all’aneddotica, al sacro quanto al profano. Si va dalla Roma archeologica a quella medievale, rinascimentale, barocca, fino alla moderna e contemporanea: un viaggio appassionante tra le meraviglie della città di ieri e di oggi, che attraversa vie e piazze, colli e ville, e coinvolge tutti i grandi protagonisti di un tempo: papi e imperatori, scrittori e personaggi mitici, santi e artisti.

Claudio Rendina, scrittore e poeta, ha legato il suo nome a opere di successo dedicate a Roma e al mondo pontificio, tra le quali, per la Newton & Compton: I papi. Storia e segreti (premio Fregene 1984), Il Vaticano, Storia e Segreti (premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri 1987), Pasquino statua parlante (premio Fregene 1991). Ha diretto la rivista «Roma, ieri, oggi, domani».

Traumi e Shock Emotivi・Waking the Tiger・Come Uscire dall’Incubo di Violenze, Incidenti e Esperienze Angosciose

Traumi e Shock Emotivi・Waking the Tiger・Come Uscire dall’Incubo di Violenze, Incidenti e Esperienze Angosciose

Titolo originale: «Waking the tiger: healing trauma»

Autore/i: Levine Peter A.

Editore: Macro Edizioni

prefazione di Luciano Marchino, traduzione di Silvia Nerini.

pp. 288, nn. illustrazioni b/n, Cesena (FC)

I traumi e gli shock emotivi sono momenti fondamentali per la nostra evoluzione personale-psicologica, sociale e spirituale: infatti, il modo in cui assorbiamo le nostre esperienze più angosciose può influenzare enormemente la qualità della nostra vita.

La maggior parte di noi è stata spesso traumatizzata da avvenimenti, talvolta solo apparentemente ordinari e di poca importanza, accaduti per lo più nell’infanzia, di cui in molti casi non si è nemmeno coscienti e che pur tuttavia possono comportare sgradevoli conseguenze emotive, incluse patologie psicologiche e fisiche. A questi si aggiungono i traumi di grande impatto e devastazione sulla nostra psiche: violenza diretta, shock di guerra, abusi sessuali, gravi incidenti, importanti operazioni odontoiatriche o chirurgiche, separazioni, abbandoni e morti di persone care, diagnosi pesanti da accettare. L’autorevole medico e psicologo Peter A. Levine, in questa straordinaria opera, ci presenta le riflessioni e le tecniche, sviluppate da lui stesso e da altri studiosi, per superare questi traumi.
Una guida accessibile a tutti per imparare a capire come cominciano e si sviluppano i sintomi post-traumatici e come correggere i meccanismi mentali ed emotivi che stanno alla loro base.
L’autore propone una serie di facili esercizi per focalizzare l’attenzione sulle sensazioni corporee connesse a visualizzazioni e fantasie legate al trauma o ai disturbi che esso scatena. Possiamo scoprire gli straordinari percorsi per la risoluzione del trauma, con alcune delle tecniche, qui illustrate per la prima volta in Italia, come il Somatic Experiencing.
Un aiuto alla nostra psiche che ci viene principalmente dall’osservazione della natura intorno a noi, dove infinite volte animali e piante vivono traumi dai quali però hanno le capacità di uscire indenni, attuando istintivamente strategie difensive o curative.

Peter A. Levine, medico e psicologo affermato, ha studiato per circa trent’anni il trauma e le sue devastanti conseguenze. Ha collaborato alla realizzazione di pubblicazioni scientifiche specialistiche e ha insegnato e lavorato presso cliniche europee e americane.

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Prefazione
I commenti di esponenti del mondo medico, scientifico e terapeutico a proposito di Traumi e shock emotivi
Ringraziamenti
Introduzione
Prologo

Parte I – Il corpo come guaritore

  • Ombre da un passato dimenticato
  • Il mistero del trauma….
  • Ferite che possono guarire
  • Una strana nuova terra
  • Guarigione e comunità
  • Nel riflesso del trauma
  • L’esperienza dell’animale
  • Come la biologia diventa patologia: l’irrigidimento
  • Come la patologia diventa biologia: scioglimento

Parte II – Sintomi di trauma

  • Il nucleo della reazione traumatica
  • Sintomi di trauma
  • La realtà di una persona traumatizzata

Parte III – Trasformazione

  • Progetto per la ripetizione
  • Trasformazione

Parte IV – Pronto soccorso in caso di trauma

  • Prestare i primi soccorsi (emotivi) dopo un incidente
  • Pronto soccorso per i bambini

Epilogo

Il Dramma Stregato

Il Dramma Stregato

Autore/i: Tanizaki Junichiro

Editore: Se

a cura di Lydia Griglia, con uno scritto di Yukio Mishima.

pp. 168, Milano

Di Jun’ichirō Tanizaki (1886-1965), il maggior scrittore giapponese del Novecento, già da tempo sono noti anche da noi i capolavori della maturità, come Neve sottile (1948), La chiave ( 1956), Diario di un vecchio pazzo (1962). Quasi sconosciute, invece, sono le sue opere giovanili, fra cui non è raro trovare racconti mirabili come Il dramma stregato (1919), che dà il titolo a questa raccolta, o trame impeccabili come quelle de Il demone (1912) e de L’assassinio di O-Tsuya (1915), anch’essi compresi nel presente volume.
Questi racconti, finora inediti in Italia, oltre a mostrarci l’influenza decisiva che ebbero su Tanizaki i grandi maestri del Decadentismo (Poe, Baudelaire, Wilde), ci illuminano sulle origini di quella affascinante «rappresentazione della bellezza» che è il tema costante della sua opera. In un testo del 1962, che qui fa da appendice ai racconti, Yukio Mishima scrive: «Per Tanizaki la bellezza, così ardua per chi la considera con lo sguardo del ricercatore, è un problema di grande semplicità. Per renderla reale sarà sufficiente mutare aspetto alla realtà. E quando la bellezza si sarà manifestata, basterà inginocchiarsi al suo cospetto e chinare reverenti il capo. A ciò si aggiunga un espediente ancora più delicato ed ingegnoso. Come un creatore di bambole che infonda vita alle sue creature soffiandovi il suo respiro, basterà all’autore conferire alla bellezza “l’egoismo e la malignità” che, divenuti ormai prerogative della bellezza, l’allontaneranno di conseguenza dalla realtà, garantendo così “l’incommensurabile distanza” che della bellezza è l’elemento essenziale. […] Se la bellezza è così facilmente conquistabile, sparisce la sua problematicità. A Tanizaki non rimanevano che difficoltà di carattere artistico, quali la scelta dei vocaboli e lo stile. Ormai poteva esimersi dal dissipare le sue energie in questioni ideologiche, concentrando invece tutta la sua tenacia ed il suo entusiasmo nel perfezionamento del suo mestiere. Il suo strenuo apprendistato d’artigiano e la sua severità l’hanno reso un modello esemplare d’artista, tuttora validissimo».