Libri dalla categoria Odontoiatria
Il Clan di Camorra – Genesi e Storia
Autore/i: Brancaccio Luciano
Editore: Donzelli Editore
introduzione dell’autore.
pp. 146, nn. figure b/n, Roma
I gruppi di camorra sono il risultato di un lento processo di formazione che agisce all’interno dei mercati. Essi trovano una definizione quando una famiglia conquista una posizione di comando in un settore di traffici grazie a capacità di carattere imprenditoriale e a una gestione razionale della violenza. In questo libro si ricostruiscono i percorsi di formazione di alcuni clan di camorra in un arco temporale che va dal secondo dopoguerra ad oggi: attraverso storie emblematiche di capi e di famiglie si tracciano i passaggi che portano alla formazione di gruppi criminali organizzati, ponendo l’accento sui contesti nei quali di volta in volta si formano leadership e circuiti violenti con caratteristiche organizzative e logiche di azione differenziate, connesse alle condizioni storiche e alle opportunità offerte dai mercati.
Più che in altre mafie, infatti, nella camorra i processi di emersione sono importanti quanto i meccanismi di riproduzione di gruppi organizzati. Ci sono aspetti di continuità nel tempo, assicurati dal permanere sulla scena di estese famiglie che presidiano alcuni mercati legali e illegali, ma i gruppi in senso stretto, intesi come clan guidati da un capo, con una cassa comune e gruppi di fuoco, hanno in genere vita breve. Una condizione di instabilità dei gruppi che comporta frequenti fasi di transizione degli equilibri camorristici, leadership più spesso messe in discussione, forme organizzative più complesse e dipendenti da fattori esterni, confini meno netti ma non un minore potere mafioso.
Questo libro offre una prospettiva inedita, spostando il fuoco dall’approccio criminologico centrato sul concetto di «gruppo mafioso» ai contesti sociali e alle forme di mercato – magliareria, falso e contrabbando di sigarette – che, attraverso l’affermazione di forme imprenditoriali violente, hanno dato origine a importanti clan di camorra.
Luciano Brancaccio insegna Sociologia urbana e Reti sociali, politiche e comunicative presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università di Napoli Federico II. Sul tema della criminalità organizzata ha pubblicato per Donzelli: Magliari, imprenditori e camorristi: il mercato del falso a Napoli, in Alleanze nell’ombra. Mafie ed economie locali in Sicilia e nel Mezzogiorno (a cura di R. Sciarrone, 2011); L’espansione in un’area contigua. Le mafie nel basso Lazio (con V. Martone), in Mafie del Nord. Strategie criminali e contesti locali (a cura di R. Sciarrone, 2014); Affari di camorra. Famiglie, imprenditori e gruppi criminali (curato con C. Castellano, 2015).
Introduzione
I. Contrabbandieri
- Il tragico caso di Gelardo Potenza
- La rete parentale
- Una dinastia camorrista: il clan Zaza-Mazzarella
- Le traiettorie della famiglia Potenza-Presutto
- Dopo il contrabbando: usurai, camorristi, truffatori
II. Mercati, guerre, famiglie
- Mercati e circuiti di autoritÃ
- Guerre
- Famiglie e gruppi
III. Magliari
- Le origini
- La regolazione violenta del mercato
- «Una organizzazione tipo mafia o camorra»
- Magliari o boss?
- Genesi di gruppi camorristi
IV. Imprenditori e camorristi
- La struttura produttiva della magliareria
- I clan della cintura periferica
- La filiera camorrista del falso
- L’imposizione mafiosa
- Mercati, gerarchie, famiglie
Conclusioni
Fonti
Bibliografia
Racconti dei Saggi del Giappone
Autore/i: Autori vari
Editore: L’Ippocampo
a cura di Pascal Fauliot, traduzione dal francese di Vera Verdiani.
pp. 238, nn. ill. a colori n.t., Milano
…La maggior parte di questi racconti e leggende mi è stata trasmessa oralmente, ma ho anche consultato varie versioni scritte. Alcune precisazioni storiche hanno puntellato il mio lavoro, permettendomi di riadattare numerosi personaggi realmente esistiti e che nel corso della loro vita, secondo le tradizioni guerriere o spirituali del Giappone, avevano più volte cambiato nome…
Primo volume di una nuova collana di vasta ambizione lanciata da Éditions du Seuil, la prestigiosa maison parigina. Ogni pubblicazione di « Racconti dei saggi » viene affidata ad uno specialista della civiltà trattata, il quale ha raccolto in situ, lungo l’esperienza di tutta una vita, la tradizione orale delle gesta dei saggi. In Racconti dei saggi del Giappone, Pascal Fauliot, che fu discepolo del grande Taisen Deshimaru, fa rivivere le imperdibili storie dei maestri zen.
Pascal Fauliot fa parte dei pionieri del renouveau dei racconti nel filo dei tempi, si è imposto come il grande specialista dei racconti di saggezza e di leggende dell’Asia. Si è illustrato anche nei primi spettacoli sperimentali di racconti musicali e gestuali con musicisti, cantautori e ballerini. Il praticare le arti marziali giapponesi durante l’adolescenza con un maestro molto esperto in racconti zen e in leggende samurai, gli ha fatto prendere gusto all’arte del raccontare.
- Il filosofo e il monaco
- Il secchio del satori
- la tenzone dei mudra
- La geisha Sakurako
- Il sacro baccano
- L’arte del giardino zen
- Gli antefatti del giudice Ooka
- Il biglietto da visita zen
- I due monaci e la geisha
- Il maestro del tè e il samurai
- Ooka e l’affare dei mantra
- Lo spirito della spada
- Il ladro e la luna
- L’onesto servitore e il brigante
- Il maestro Bokuden e i suoi tre figli
- Maestro Corvo e i suoi tre figli
- Il potere della poesia
- Marchiata dal ferro rovente
- Il pittore e il samurai
- L’arte della calligrafia
- La collera del Vuoto
- La spada origami
- Lo zen dell’attimo fuggente
- La lacrima di Ryokan
- La lezioni della donna samurai
- Lo yamabushi e il monaco zen
- Il sesshin del silenzio
- La prova della tigre
- Il rito zen della pioggia
- La rugiada del Buddha
- L’ultima veritÃ
Glossario
Bibliografia
Ringraziamenti
Erasmo
Autore/i: Huizinga Johan
Editore: Giulio Einaudi Editore
prima edizione nei «Reprints», prefazione dell’autore, traduzione di Arrigo Vita.
pp. 304, Torino
Questa classica monografia di Huizinga fa rivivere la ricca e complessa figura di Erasmo, il suo carattere, la ragione profonda del suo umanesimo cristiano, i contrasti da un lato con le correnti conservatrici della Chiesa cattolica e dall’altro con Lutero, le caratteristiche e i limiti ideali e storici del suo programma di riforma religiosa, le sue tendenze etiche ed estetiche, le sue concezioni politiche. Accanto alle diverse fasi di elaborazione del pensiero erasmiano – dagli Adagia, l’Elogio della Pazzia, i Colloqui al De libero arbitrio e oltre – Huizinga ripercorre in quest’opera, che è al tempo stesso studio critico e appassionante biografia, i diversi soggiorni europei di Erasmo tra Francia, Inghilterra, Italia, Germania e Svizzera.
Lo storico olandese Johan Huizinga nacque nel 1872 a Groninga, dove si laureò in lettere. Si interessò alla filologia comparata e poi alla storia, concentrandosi anche sulle fonti letterarie e artistiche, attento a cogliere soprattutto la condizione umana espressa nella realtà culturale e spirituale di un’epoca. Lavorò come insegnante di storia in una scuola media di Haarlem e poi come libero docente di storia della civiltà e letteratura dell’Indonesia all’università di Amsterdam, professore ordinario di storia a Groninga e a Leida. A causa della sua opposizione al nazismo fu imprigionato nel 1943 e confinato come ostaggio a De Steeg presso Arnhem, dove morà nel febbraio 1945.
Tra le sue opere più famose citiamo: La crisi della civiltà ; Erasmo; La civiltà olandese del Seicento, Homo ludens; Le immagini della storia; Il problema del Rinascimento; Autunno del Medioevo.
Millesimo di Millimetro • I Segni del Codice Visivo Olivetti 1908-1978
Autore/i: Fiorentino Caterina Cristina
Editore: Società Editrice Il Mulino
prima edizione, prefazione di Giuseppe Lupo, introduzione dell’autrice, collana: “Collana di studi e ricerche dell’Associazione archivio storico Olivetti”.
pp. 368, numerose tavole a colori e bianco e nero, Bologna
Il volume, frutto di ricerche condotte presso l’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea che ha curato anche l’edizione, esamina gli elaborati della grafica olivettiana come episodi di una narrazione unitaria in cui è protagonista la vita di fabbrica. Al repertorio visivo – realizzato da grafici, designer, pittori e scultori – si aggiungono forme e contenuti che provengono dai letterati e dagli intellettuali di fabbrica. Quindi parole e immagini per raccontare come i temi del lavoro manuale, della tecnica e della produzione, si traducono in un codice visivo, in cui la presenza di segni ricorrenti – figure femminili, mani, parti meccaniche, elementi naturali e alfabeti – rende la comunicazione pubblicitaria indipendente, anche se non autonoma, dal prodotto per ribadire il pensiero etico e ragionato dell’integralità tra uomo, tecnologia e territorio; in sintesi, per confermare la responsabilità dell’industria quale valore costitutivo e costruttivo della società , come chiaramente espresso dai testi e dalle azioni di Adriano Olivetti. Il volume parte dal racconto di come l’esperienza di fabbrica sia diventata patrimonio culturale comune, attraverso l’opera degli intellettuali olivettiani, per procedere con quattro storie di disegno industriale che sono la premessa alla decodifica delle invarianti delle espressioni visive della Olivetti. L’ultimo capitolo è dedicato al senso della storia. In questa linea interpretativa «La rosa nel calamaio» è il manifesto che, meglio di tutti gli altri, racconta del ruolo culturale della Olivetti, perché quest’immagine amplifica e sostiene le intenzioni e i ragionamenti degli intellettuali quotidianamente impegnati nelle azioni di progresso comunitario. A ciò contribuiscono la prefazione di Giuseppe Lupo, la postfazione di Eugenio Pacchioli e il prezioso corredo iconografico dell’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea.
Caterina Cristina Fiorentino, architetto, è ricercatrice in Disegno industriale presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Luigi Vanvitelli della SUN. Autrice di diversi saggi sulla comunicazione della Olivetti, ha pubblicato, tra l’altro, «La messa in scena. Spazi della narrazione/rappresentazione» (con A. Cirafici e G. Lagnese, Foggia, 2008) e «Puzzling. La costruzione dell’opera tra progetto e sospensione» (a cura di, Napoli, 2012).
Il Libro Essenziale del Giardino
«Un giardino è come un teatro privato, il nostro, dove le scene possono essere continuamente cambiate»
Autore/i: Terence Conran; Dan Pearson
Editore: Umberto Allemandi & C.
traduzione dall’inglese, revisione dei testi e bibliografia a cura di di Carola Lodari, titolo originale: The Essential Garden Book.
pp. 272, interamente e riccamente illustrato a colori e in bianco e nero, Torino
Appena pubblicato in Inghilterra, questo splendido volume ha conosciuto rapidamente uno straordinario successo, tanto da essere tradotto quasi subito in una decina di lingue. Infatti l’approccio moderno e interdisciplinare utilizzato dai due autori, considerati tra i più famosi progettisti contemporanei di giardini, offre al lettore modi nuovi di guardare un giardino, un terrazzo o un semplice pezzetto di terra intorno a una casa, tutti potenzialmente trasformabili in luoghi più piacevoli e accoglienti, a misura delle personali predilezioni. Il libro si divide in sei sezioni e oltre 650 fotografie a colori e quasi 200 disegni documentano in modo eccezionale, con particolari inediti relativi a giardini e ambienti naturali di tutto il mondo, le infinite possibilità creative e centinaia di originali soluzioni nel campo del garden design.
Sir Terence Conran è conosciuto per la sua attività di designer nel campo dell’arredo: ha fondato la catena di negozi «Habitat» e il Design Museum a Londra, ha aperto una serie di negozi specializzati in Europa e in Giappone e alcuni tra i più rinomati ristoranti inglesi alla moda.
Il suo libro The Essential House Book è diventato un bestseller che ha notevolmente influito sul modo di concepire gli spazi interni.
Dan Pearson è considerato tra i più innovativi progettisti di giardini, grazie anche alle sue collaborazioni interdisciplinari con artisti e designer di provenienza molto diversa.
Si è specializzato a Wisley e a Kew, ha lavorato in Europa e in Oriente e dal 1984 progetta giardini.
Su questo tema scrive articoli per il «Sunday Times» e cura una serie di trasmissioni specializzate per la rete televisiva Channel 4.
Il Ritorno di Croce nella Cultura Italiana
Atti del Convegno rotariano di Pescasseroli (22 ottobre 1989) con un aggiornamento biografico dal 1953 al 1988
Autore/i: Franchini Raffaello; Lunati Giancarlo; Tessitore Fulvio
Editore: Rusconi
prima edizione, premessa di Raffaello Franchini.
pp. 108, nn. tavole b/n f.t., Milano
Benedetto Croce «filosofo umanista»: è il punto primario attorno al quale si sviluppano le analisi dei tre studiosi – Raffaello Franchini, Fulvio Tessitore e Giancarlo Lunati – che danno vita all’opera Il ritorno di Croce nella cultura italiana.
L’idea centrale del libro è la riscoperta e la reinterpretazione del pensiero crociano in tutta la sua complessità . La «filosofia come scienza dello spirito», scrive Franchini, si rivela oggi come un «mondo a parte», un universo nel quale confluiscono le distinte forme della storia, dell’arte, della religione, della scienza. Secondo Franchini, la verità teorizzata da Croce è un labirinto non dogmatico né assoluto cui non è estranea «l’ombra del mistero».
Fulvio Tessitore coglie le «componenti originarie» dell’interesse di Croce per la storia, precisando la tesi secondo la quale la storia non appartiene alla scienza, bensì all’arte, in quanto il passato dell’umanità può venire conosciuto solo mediante la trasfigurazione del presente.
Giancarlo Lunati, a sua volta, rintraccia i legami di Croce con la politica, l’economia e l’etica, definendo il filosofo di Pescasseroli un «classico» che, svincolato dai limiti dell’effimero, mantiene nel tempo la sua intangibile attualità . L’immenso apporto di Croce alla cultura, afferma Lunati, torna oggi a recuperare la sua funzione di filo conduttore per una società non più costretta alla reductio ad unum, ma aperta alle variabili di una creatività libera e pluralista.
Raffaello Franchini, nato a Napoli, fu uno dei primi alunni dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, presieduto da Benedetto Croce. Nel 1964 è professore di Filosofia Teoretica all’Università di Messina; nel 1974 è professore all’Università di Napoli, nella stessa materia. Socio di varie accademie italiane e straniere, è presidente dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche e socio corrispondente dell’Istituto Lombardo di Milano. Ha pubblicato una ventina di volumi, dei quali si possono ricordare: Le origini della dialettica (1961), Teoria della previstone (1964), Eutanasia dei principi logici (1989). Ha collaborato al «Mondo» di Mario Pannunzio dal 1950 alla fine (1966) e a numerosi periodici e quotidiani; ora collabora alla pagina culturale del «Mattino». Nel 1983 ha fondato la rivista filosofica «Criterio», ormai diffusa ampiamente nel mondo internazionale. Ha ricoperto più volte cariche amministrative nelle università , tra cui quella di presidente dell’Opera Universitaria. Dal 1981 al 1988 ha fatto parte del CNR come membro elettivo. Ha partecipato a numerosi congressi internazionali. Ha insegnato all’Istituto Italiano per gli Studi Storici ed ora tiene seminari presso l’Istituto di Studi Filosofici fondato da Gerardo Marotta. Ha tenuto lezioni in università straniere. Si è impegnato in numerose campagne e battaglie politiche di area liberale.
Giancarlo Lunati, nato ad Alessandria nel 1928, si è laureato in Filosofia a Pavia, nel 1951. Ha studiato Storia ed Economia presso l’Istituto di Studi Storici di Napoli, la Scuola Normale Superiore di Pisa e il MIT di Boston. È vicepresidente e amministratore delegato della Rusconi Editore, presidente della Libri Scheiwiller, membro del Comitato di Presidenza della FIEC, presidente onorario della Fondazione Luigi Einaudi, membro del Comitato Esecutivo del Touring Club Italiano, presidente dell’Istituto Neurologico «Carlo Besta» di Milano. Oltre a collaborare a quotidiani e riviste, ha pubblicato numerosi libri: La Libertà (1959), Elogio dell’ottimismo (1970), Il lavoro dell’uomo (1973), Una cronaca (1977), Memorie dell’autunno (1980), I recinti degli dèi (1983), Difesa dell’egoismo (1985), Il segno di Giobbe (1986), Etica e lavoro (1988).
Fulvio Tessitore, nato a Napoli nel 1937, è dal 1965 professore ordinario nelle università . Docente di Storia delle Dottrine Politiche (dal 1965 al 1975) e di Storia della Filosofia (dal 1975), è dal 1978 preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli, dopo esserlo già stato dal 1968 al 1974. Membro di numerose accademie nazionali italiane e straniere, è direttore del Centro di studi vichiani del CNR. Dirige il «Bollettino del Centro di studi vichiani», l’«Archivio di storia della cultura» e numerose collane scientifiche. È autore di una vastissima bibliografia, della quale vanno ricordati i libri: Aspetti del pensiero neoguelfo napoletano dopo il Sessanta (1962), Crisi e trasformazioni dello Stato (1963, 1971, 1988), Lo storicismo di V. Cuoco (1961, 1965), I fondamenti della filosofia politica di Humboldt (1965), F. Memecke storico delle idee (1969), Dimensioni dello storicismo (1971), Storicismo e pensiero politico (1974), Comprensione storica e cultura (1978), Profilo dello storicismo politico (1972, 1981, ed. spagnola 1990), Filosofia e storiografia (1985), Il senso della storia universale (1987), Da Cuoco a De Sanctis (1988), Letture quotidiane (2 voll., 1989), Storiografia e storia della cultura (in corso di stampa).
Il Segno dell’Amore di Dio – 16 Anni di Apparizioni a Medjugorje
Pace e approfondimento aspettando i 10 segreti
Autore/i: Laurentin René
Editore: Edizioni Segno
unica edizione, traduzione di Raffaella Grasselli, titolo originale: 16 Années d’Apparitions.
pp. 224, Udine
MEDJUGORJE: SEGNO PROFETICO IN VISTA DEL TERZO MILLENNIO?
La guerra è finita e Medjugorje ha ripreso la sua vita normale. Il pellegrinaggio, sempre più imponente, ha raggiunto le dimensioni di Fatima.
A Medjugorje, Nostra Signora ha realizzato un’avventura e una storia ricche di emozioni e di iniziative sorprendenti: un’esperienza spirituale, naturalmente.
La fede, che questo mondo materialista e laicizzato asfissia, a Medjugorje vive e risorge, ridiventa prioritaria, secondo quella vocazione che gli uomini e il mondo hanno dimenticato.
Quest’ultimo anno, più di tanti altri, è stato caratterizzato da trasformazioni radicali, che hanno adombrato, caricaturizzato, banalizzato e paralizzato l’eccezionale grazia di Nostra Signora in questo fine millennio (vedi capitolo 3).
LA MISSIONE DEI VEGGENTI E LA LORO CATECHESI ESPERIENZIALE SOTTO LA GUIDA DI NOSTRA SIGNORA – LA GUARIGIONE SPIRITUALE DELLE FAMIGLIE.
L’Uomo della Sindone
Autore/i: Ricci Giulio
Editore: Coletti Editore
prefazione del Dott. Prof. Giovanni Judica Cordiglia, prefazione dell’autore.
pp. 316, numerose illustrazioni a colori e in bianco e nero, Roma
Dalla prefazione dell’autore:
“Quando ci si avvicina con attenzione a quel complesso «pezzo» archeologico che è la Sindone torinese, si ha la netta impressione di trovarsi di fronte ad un documento della Passione di Cristo, sopravvissuto ai secoli per alimentare la nostra Fede nel mistero della nostra Redenzione «per crucem».
Non è scientifico escludere in partenza la sua autenticità adducendo difficoltà ancora sussistenti; più suadente e raccomandabile sarebbe avvicinarsi ad essa armati di buona volontà e sforzarsi di «leggere» questa misteriosa pagina scritta a caratteri di sangue.
Il presente studio nell’intenzione di chi lo scrisse vuole essere un aiuto a penetrare il mistero di questo lenzuola funerario, rimasto ancora per troppi studiosi un codice indecifrato; vorrebbe essere un nuovo capitolo di questa strana Paleografia che consenta di leggerne senza inganno il messaggio trasmessovi: potrebbe essere il messaggio del Figlio di Dio morto per nostro amore.
Mi si consenta, alla fine della lunga fatica, un particolare, grato ricordo al P. A. Vaccari, S.J., a Mons. P. C. Landucci e Mons. A. Gualdi, che hanno avuto la bontà di assistermi nella indagine esegetica e scientifica.”
I Fiori di Bach – La Floriterapia per Ritrovare l’Armonia tra Corpo e Mente
Titolo originale: Innere Harmonie durch Bach-Blüten
Autore/i: Schmidt Sigrid
Editore: Red Edizioni
introduzione dell’autore, illustrazioni di Anja Schwarz, traduzione dall’origine tedesco di Viviana Chiarlo.
pp. 128, nn. illustrazioni e fotografie a colori, Milano
I fiori di Bach sono i rimedi naturali più indicati per la cura dei disagi psichici e dei disturbi fisici che spesso li accompagnano. Essi contrastano le emozioni negative e ristabiliscono un sano equilibrio tra il corpo e la mente. Sono semplici da usare e del tutto privi di effetti collaterali. Basta conoscerli uno per uno (sono solo 38), come ci invita a fare questo breve ma completo manuale. Che rappresenta una valida introduzione per chi ancora non conosce la floriterapia, e un utile prontuario per chi vuole farne un uso consapevole.
- Che cos’é la floriterapia e come agisce.
- I 38 rimedi: la descrizione di ciascun fiore.
- Il Rescue Remedy; il rimedio del pronto soccorso.
- Come utilizzare correttamente i fiori di Bach.
- Il repertorio dei sintomi: un fiore per ogni disturbo.
Sigrid Schmidt, dopo essersi laureata in ingegneria e aver studiato fisica e informatica, si è dedicata alla medicina naturale, specializzandosi in omeopatia e floriterapia.
Nota al testo:
I fiori di Bach non sono un rimedio miracoloso. Prima di utilizzarli, occorre osservare se stessi in maniera critica, per poter trovare il fiore “giusto”. È vero che i fiori di Bach possono essere associati ad altre terapie per alleviare determinati disturbi di origine psichica o fisica, tuttavia l’efficacia dei rimedi floreali sta principalmente nella conversione di uno Stato d’animo negativo, dannoso, in uno positivo e benefico.
Questo manuale descrive come trattare i disturbi e le malattie di tutti i giorni con la floriterapia.
Sta a ciascun lettore decidere responsabilmente se e in quale misura i rimedi di Bach rappresentino per lui una valida alternativa alla medicina ufficiale. È necessario comunque tenere conto dei limiti dell’autoterapia e attenersi alle istruzioni contenute nel testo. In caso di malattie della cui gravità e del cui decorso non si è sicuri, è bene consultare un medico per non correre rischi.
Obiettivi per l’UmanitÃ
Quinto rapporto al Club di Roma
Autore/i: Laszlo Ervin
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prefazione di Aurelio Peccei e Alexander King, introduzione dell’autore, traduzione di Marco e Dida Paggi, Carla Sborgi, Rosalba Williams, titolo originale: Goals for Mankind.
pp. 320, nn. figure b/n, Milano
I precedenti rapporti al Club di Roma:
I limiti dello sviluppo (a cura del System Dynamics Group del MIT, guidato da D. L. Meadows), Strategie per sopravvivere (di M. Mesarovic ed E. Pestel), Progetto RIO (di J. Tinbergen) e Oltre l’età dello spreco (di D. Gabor, U. Colombo, A. King e R. Galli) sottolineavano i diversi aspetti strutturali dello stato del pianeta. Obiettivi per l’umanità segue una nuova via, attuando una “rivoluzione copernicana” che riporta al centro degli studi sulla problematica mondiale l’uomo, con tutto l’intreccio di motivazioni etniche, culturali, sociali, religiose, politiche che contribuiscono a determinare obiettivi e modi di vita.
Un atlante mondiale, suddiviso per regioni culturalmente e politicamente omogenee, passa in rassegna le scelte perseguite da paesi, complessi industriali, organizzazioni internazionali, movimenti religiosi. Il confronto tra queste scelte e i grandi problemi che la comunità mondiale si trova a fronteggiare porta alla formulazione di alcune “sceneggiature”, che mostrano l’interconnessione tra obiettivi nazionali e globali.
L’autore ravvisa in questa complementarietà di interessi le basi di un’interesistenza, essenziale per rendere concreta la solidarietà mondiale.
Nelle Appendici, che compaiono per la prima volta nell’edizione italiana, il contributo di Ilya Prigogine, premio Nobel 1977 per la chimica, delinea un’interpretazione dei fenomeni sociali, alla luce della termodinamica delle strutture dissipative, come elementi compensati di evoluzione.
Prospettive di Oncologia Clinica in Medicina Generale
Autore/i: Pastore Carlo
Editore: Varesi s.r.l.
premessa dell’autore.
pp. 134, nn. figure b/n, Roma
«Il testo qui presentato non vuole essere una trattazione di oncologia, neppure nella forma estremamente succinta di un manuale. Il nostro intento è invece quello di fornire i principali lineamenti di oncologia medica in medicina generale. Il destinatario di questa brevissima trattazione è dunque tanto il medico generico (nonché l’internista) quanto lo studente in medicina. Il taglio particolare che assume una pubblicazione del genere, al di là della sua brevità , necessità di alcune precisazioni.
Si sono volute privilegiare le problematiche oncologiche di quotidiano riscontro in medicina interna perciò non tutti i tumori sono trattati o comunque sono trattati adeguatamente.
Non si fa menzione dettagliata in questo testo dei diversi protocolli chemioterapici, dei problemi e dei dosaggi dei singoli farmaci antitumorali. Riteniamo che il medico debba essere bene informato sulle strategie terapeutiche in generale, sulle scelte che spesso ricadono anche sotto la sua responsabilità , ma abbia il diritto di lasciare allo specialista oncologo il terreno dei problemi tecnici relativi ai trattamenti specifici.
Soprattutto, la trattazione dei tumori giunti allo stadio avanzato è in queste pagine appena accennata. In pratica le diverse neoplasie vengono descritte partendo dal punto di vista di chi le incontra all’esordio. Decisive saranno a questo punto le nozioni che riguardano la diagnosi, la prognosi e la terapia adiuvante, decisioni che il medico curante dovrebbe prendere in collaborazione con il chirurgo e l’oncologo e che possono essere decisive per il destino dell’ammalato. Una volta che il tumore sia giunto in fase di diffusione si entra fatalmente nel mare di molteplici possibili opzioni riguardanti il contenimento della malattia, le quali – dal punto di vista dei trattamenti specifici – riguardano poco il medico non specialista.[…]»
Ma Questo è un Uomo – Indagine Storica, Politica, Etica, Giuridica sul Concepito
Autore/i: Palmaro Mario
Editore: Edizioni San Paolo
prefazione di Eugenio Corti.
pp. 240, nn. grafici in b/n n.t., Cinisello Balsamo (MI)
L’autore intende affrontare il tema del libro in modo interdisciplinare, a partire dai primi dodici codici nei quali si tratta dell’aborto, e da antiche norme deontologiche, fino alle più recenti dottrine giuridiche, alle acquisizioni della scienza biologica, alle decisioni giurisprudenziali, all’irruzione nel pensiero filosofico della fine della ricerca di Dio, con tutte le sue complesse conseguenze.
Mai finora un unico autore, in un unico libro, aveva ordinato il discorso sull’aborto sotto tutti i profili storici, culturali, filosofici, etici, giuridici e politici, offrendone un panorama sintetico che, oltretutto, è di lettura e di comprensione agevole, anche per i non addetti ai lavori. Palmaro padroneggia bene la vasta materia in modo interdisciplinare, a partire dai primi codici nei quali si tratta dell’aborto, e dalle antiche norme deontologiche, fino alle più recenti dottrine giuridiche, alle acquisizioni della scienza biologica, alle decisioni giurisprudenziali, all’irruzione nel pensiero filosofico della fine della ricerca di Dio, con tutte le sue complesse conseguenze…Questo libro è, anzitutto, una sorta di manuale per pensare, discutere e decidere in modo almeno decente; chi vuol affrontare con un minimo di coscienza questi passaggi, non può tirar via incurante.
Mario Palmaro (Cesano Maderno, 5 giugno 1968 – Monza, 9 marzo 2014) è stato uno scrittore e docente italiano. Laureato in Giurisprudenza nel 1995 presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi sull’aborto procurato, si è perfezionato in bioetica all’Istituto San Raffaele di Milano nel 1996 e ha collaborato con il Centro di Bioetica della Università Cattolica di Milano. È stato docente di filosofia teoretica, etica e bioetica presso la facoltà di bioetica del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma e di filosofia del diritto presso l’Università Europea di Roma. Ha all’attivo pubblicazioni su temi di bioetica e, insieme a Alessandro Gnocchi, di apologetica cattolica e costume. È stato redattore del mensile cattolico Il Timone e ha collaborato con i quotidiani Il Foglio e Il Giornale, e il mensile Studi cattolici.
Prefazione
I – Indagine storica filosofica
- L’eredità del mondo antico
- Il sentire comune
- Il pensiero della scienza
- La prassi medica
- Le statuizioni giuridiche
- L’atteggiamento delle religioni
- Quale eredità oggi?
II – L’identità biologica del concepito
Il problema dell’inizio della vita nella tradizione giuridica politica
L’embrione come persona umana
- La tesi dell’umanizzazione
- L’argomento gradualista
- Altri criteri di spostamento della soglia biologica
- Il rapporto Warnock e la “modulazione di valore”
III – Aborto il problema politico
- Un approccio interdisciplinare
- Le vicende che conducono alla legalizzazione
- Le cause giustificative invocate
- L’Antilingua
- La sindrome di Panurgo
La legge 194 del 22 maggio 1978
- Cenni storici
- Il diritto alla vita del concepito nella 194
- La progressività della tutela del concepito nella 194
- Il diritto d’aborto nella legge 194
- La propaganda a favore o contro l’aborto
- Analisi critica di alcuni aspetti caratteristici della 194
- Il problema della obiezione di coscienza
Il profilo costituzionale
- Il diritto alla vita come diritto costituzionale
- L’atteggiamento della Corte Costituzionale di fronte alla 194
- Sentenze paradossali
- La sentenza della Corte Costituzionale tedesca del 1993
- Un bilancio conclusivo sulla legge 194
IV – Perchè punire
La punibilità dell’aborto
- Le ragioni della depenalizzazione
- Divieto senza punizione
- L’importanza della sanzione
- Una proposta
- Le contraddizioni delle legislazioni vigenti
V – Morale e diritto
- Il legislatore “inconsapevole”
- Etica e diritto: differenza nell’unitÃ
- Quale morale?
- L’aborto, problema di fede?
- Il contributo della bioetica
Definizioni filosofiche di persona
- Riflessione sull’uomo
- Il concetto di persona: profilo storico
- La “rivoluzione copernicana” di Cartesio
- L’uomo senza libertÃ
- L’idea di persona e l’illuminismo
- Le utopie
- L’uomo come fine in sé e lo “Stato etico”
- Il personalismo
- La pericolosa distinzione fra individuo e persona
L’abortismo
- L’abortismo teorico
- L’abortismo libertario
- Abortismo libertario e sadismo
- L’abortismo umanitario e l’abortismo totalitario
- La “violenza” dell’abortismo legale
- L’antiabortismo
La questione demografica
- Diritto alla vita e problema demografico
- La “trappola” di Malthus
- L’errore di Malthus
- Il “Rapporto Jaffe”
- L’ecologismo e il problema demografico
VI – Il positivismo giuridico
- Positivismo, diritto positivo, diritto naturale
- La “dottrina pura del diritto” di Hans Kelsen
- I frutti amari del positivismo giuridico
- Positivismo e nazismo: l’eliminazione concettuale del fatto
- Nazismo e aborto
- La democrazia procedurale
- L’effetto “diseducativo” della norma ingiusta
Il giusnaturalismo
- Il fondamento dello Stato di diritto: “Non uccidere”
- Il diritto naturale e l’aborto
- L’uomo al centro del diritto
- Le piramidi di Tamerlano
Iniziazione ai Rimedi Floreali Californiani
I 103 fiori Fes Quintessentials per un dialogo d’amore con la natura
Autore/i: Nocentini Fabio
Editore: Edizioni Mediterranee
pp. 184, 20 illustrazioni, Roma
Nel 1979 nasce in California, per opera di Patricia Kaminski e Richard Katz, la Flower Essence Society, con l’intento di sviluppare la ricerca nel campo dei rimedi floreali, ampliando il sistema ideato da Edward Bach.
Le piante spontanee della Sierra Nevada accuratamente selezionate e sperimentate hanno dimostrato notevoli capacità terapeutiche. Unendo alla descrizione dei 103 rimedi floreali californiani il repertorio dei sintomi e delle situazioni che gli stessi sono in grado di riequilibrare, l’autore si rivolge non solo a coloro che già si occupano dei fiori di Bach, ma anche a chi si accosta per la prima volta a questa affascinante terapia.
Introduzione
- Indicazioni per la consultazione del volume
- Parte prima: Descrizione sintetica dei rimedi floreali californiani
- Parte seconda: Repertorio dei sintomi e delle situazioni
- Modalità di assunzione dei rimedi
Indirizzi utili
La Tecnica del Montaggio Cinematografico
Titolo originale: The Technique of Film Editing
Autore/i: Millar Gavin; Reisz Karel
Editore: SugarCo Edizioni
traduzione dall’inglese di Marco Amante.
pp. 400, nn. fotografie b/n, Milano
Scritto da Karel Reisz utilizzando anche il materiale raccolto da una Commissione di dieci esperti registi su incarico della British Film Academy, La tecnica del montaggio cinematografico è il manuale di maggiore successo mai pubblicato in lingua inglese. Tradotto, è diventato il testo classico, sulla tecnica del montaggio, nelle lingue spagnola, ceca, polacca e russa. Il testo si basa essenzialmente su esempi pratici: vengono presi in considerazione molti film famosi, che sono analizzati da o con l’intervento dei rispettivi registi. Non vengono proposte regole astratte, ma formulati e studiati i problemi come si presentano nella pratica. Esplorazione affascinante e lucida del più importante stadio della confezione di un film, il testo non si rivolge soltanto al tecnico e al creativo, ma anche allo spettatore che voglia godersi da competente uno spettacolo cinematografico.
Karel Reisz, regista del cinema britannico di origine ceca (Ostrava, Moravia, 1926), critico e saggista, fu tra i maggiori esponenti e animatori del «free cinema», realizzando in un primo tempo alcuni importanti documentari che costituiscono tuttora una pietra miliare nel cinema britannico, e poi creando, come regista, alcuni dei più significativi successi internazionali di quel movimento: Sabato sera, domenica mattina (1960), La doppia vita di Dan Craig (1964), Morgan, matto da legare, Isadora (con Vanessa Redgrave, 1968).
Il Disegno Segreto – Il Messaggio della Kabbalah nell’Arte d’Italia
Autore/i: Doliner Roy
Editore: Rizzoli
prima edizione, introduzione dell’autore, illustrazioni di Roberto La Forgia, traduzione di Stefano Galli.
pp. 320, nn. figure b/n nel testo e nn. tavole a colori f.t., Milano
Pochi secondi prima che una pioggia di cenere oscuri il cielo, qualcuno traccia su un muro un ultimo disperato messaggio: “Sodoma e Gomorra”. Oltre mille anni dopo, un monaco crea sul Pavimento di una cattedrale un enorme e sofisticato mosaico che racchiude una chiave d’accesso al sapere umano e a quello mistico. Trascorre un secolo e un monarca illuminato costruisce un’intera città sul modello dell’antica Gerusalemme, per opporsi al monopolio spirituale del papato, impegnando le menti migliori della sua corte nella realizzazione di un castello fantastico: un capolavoro di simmetria di cui ancora oggi non è chiara la finalità . Sembrano i tasselli di una trama romanzesca o storie di Paesi remoti, invece il teatro di questi avvenimenti è proprio l’Italia. Sono infatti innumerevoli le stranezze, i dettagli curiosi o inquietanti che riempiono le nostre città : la statua di un elefante che mostrai quarti posteriori a una chiesa, un reticolo di catacombe o un pozzo o un giardino dalle perfette geometrie, un santuario che incrocia l’immaginario religioso con quello macabro, una Torre di Babele nel cielo di Roma e molto altro ancora. Nel Disegno segreto, che prosegue sul sentiero intrapreso nel suo primo bestseller sulla Cappella Sistina, Roy Doliner ci guida alla riscoperta dell’Italia e del suo patrimonio artistico e mistico. Individua aspetti nuovi e significativi di opere da sempre sotto i nostri occhi che non abbiamo mai del tutto compreso. Spiega i mille legami che uniscono la storia della cultura italiana alla mistica ebraica della Kabbalah. E come perle di una collana, luoghi e oggetti apparentemente slegati fra loro si allineano lungo il filo di una tradizione nascosta, il cui sorprendente messaggio di speranza e di autentico “rinascimento” ha come centro proprio l’Italia, ma interessa il mondo intero.
Roy Doliner è scrittore, commediografo e sceneggiatore, ed è stato consulente storico per il film Mazivty (2006). Da divulgatore esperto sui temi del Talmud e della storia dell’arte, svolge un intensa attività di conferenziere internazionale e di consulente per l’attribuzione di opere d’arte. Parla sette lingue, compreso il linguaggio dei non udenti. Insieme a Benjamin Blech ha pubblicato il bestseller Segreti della Sistina (Rizzoli 2008). Vive tra New York e Roma, o come dice lui “tra la Grande Mela e il Gran Carciofo”.
Il Gran Magistero del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
“… tra i più grandi Ordini Cavallereschi che la storia conosca …”
Autore/i: Gallo Ettore
Editore: Il Minotauro
prefazione di Sua Em.za Rev.ma il Signor Cardinale Mario F. Pompedda (Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica), premessa dell’autore (Presidente Emerito della Corte Costituente della Repubblica Italiana).
pp. 200, nn. tavole b/n e a colori, Roma
Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è uno tra i più grandi Ordini Cavallereschi che la storia conosca.
Risalirebbe infatti, secondo una tradizione non affatto infondata, allo stesso Costantino Imperatore.
Fu poi nel 1190, grazie all’iniziativa del Basileus di Costantinopoli Isacco II, che l’Ordine prese forma in modo più ufficiale. Nel corso dei secoli questa Milizia mostrò più volte il suo valore nella. difesa della Cristianità , soprattutto in occasione delle Crociate contro i Turchi. Oggi essa continua la sua opera di “glorificazione della Croce” e di “propagazione della Fede” – secondo
l’espressione dei suoi Statuti – impegnandosi particolarmente nelle attività di beneficenza e nel sostegno alla Chiesa Romana.
Il libro di Ettore Gallo è una utile e scorrevole introduzione all’Ordine Costantiniano e alla storia del suo Gran Magistero, ossia delle dinastie che hanno governato l’Ordine dalle origini fino ad oggi: i Comnento di Bisanzio, i Farnese di Parma e per ultimi i Borbone delle Due Sicilie, attuali detentori del Gran Magistero.
Una ricca e pregiata Appendice documentaria, accompagnata da una altrettanto ricca Bibliografia, conclude il volume e lo rende in tal modo strumento prezioso e insostituibile anche per gli specialisti.
Ettore Gallo, una delle figure più insigni della giurisprudenza italiana. Nato a Napoli nel 1914 da famiglia calabrese, fu allievo alla Scuola Militare della Nunziatella.
Meritò la Croce al valor militare durante la Resistenza, subendo anche la prigionia a Padova. Magistrato dal 1936 (dopo essersi laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche), intraprese nel ’46 la carriera di avvocato penalista e nel ’65 divenne docente di Diritto Penale all’Università di Firenze.
Membro del Consiglio Superiore della Magistratura (1976-1981), fu eletto nel ’91 Presidente della Corte Costituzionale.
Notevole è la mole della sua produzione scientifico-letteraria ed i suoi studi sono sempre stati caratterizzati da uno spirito di grandi intuizioni liberali.
Ettore Gallo era Cavaliere di Gran Croce di Merito del sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e Presidente del Consiglio Giuridico Magistrale dell’Ordine medesimo. A lui si deve l’organica sistemazione delle diverse fonti storico-giuridiche sull’Ordine Costantiniano, esposte in questa opera frutto del suo ultimo impegno.
Ettore Gallo è morto a Roma il 29 giugno 2001.
Prefazione di Sua Em.za Rev.ma il Signor Cardinale Mario F. Pompedda
Premessa di Ettore Gallo
- Capitolo Primo: Ordine Sacro e Dinastico Familiare
- Capitolo Secondo: La Casa di Borbone delle Due Sicilie
- Capitolo Terzo: Il Sacro Militare Ordine Costantiniano nel terzo millennio
Appendice documentaria
Bibliografia
Tecniche Didattiche per l’Educazione Linguistica – Italiano, Lingue Straniere, Lingue Classiche
“… riflessione scientificamente fondata, e altrettanto pragmaticamente orientata, sulle tecniche didattiche che realizzano l’educazione linguistica …”
Autore/i: Balboni Paolo E.
Editore: Utet
presentazione di Giovanni Freddi.
pp. X-202, figure in b/n, Torino
Spesso si è indicato come anello mancante fra ricerca teorica e azione in classe una riflessione scientificamente fondata, ma altrettanto pragmaticamente orientata, sulle tecniche didattiche che realizzano l’educazione linguistica.
Il presente volume, che è la nuova edizione ampliata e rinnovata di una precedente opera di Paolo Balboni (Tecniche didattiche e processi d’apprendimento linguistico, 1991), si propone come il trait d’union delle due dimensioni: quella della ricerca e quella dell’operare quotidiano. Nella prima parte esso approfondisce lo sviluppo delle abilità linguistiche, nella seconda l’acquisizione delle «regole», mentre nella terza offre un repertorio delle tecniche per l’insegnamento dell’italiano e delle lingue straniere, indicando per ciascuna di esse la natura, gli scopi, le varianti, l’uso ai fini di testing e il possibile contributo delle tecnologie.
Paolo E. Balboni insegna Didattica delle lingue all’università Ca’ Foscari di Venezia ed è autore di numerosi testi su cui si sono formati molti insegnanti di lingue in Italia e di italiano all’estero. Per la sua sintesi fra la dimensione teorica e le applicazioni operative, è divenuto uno degli studiosi italiani più apprezzati all’estero non solo nel settore dell’italianistica, ma anche per la progettazione curricolare, l’educazione bilingue, letteraria e microlinguistica.
Per UTET Libreria ha già pubblicato Le microlingue scientifico-professionali (2000) e Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle società complesse (2002).
Fiabe sul « Potere » – Tredici Fiabe Tradizionali sul Problema del Potere
Afanasjev, Andersen, Grimm, Perrault e altri
Autore/i: Autori vari
Editore: Savelli
prima edizione, prefazione e cura di Pietro Angelini e Cecilia Codignola, fiabe proposte agli educatori democratici per raccontarle e discuterle con i bambini, Illustrazioni di Accornero, Dorè, Gustavino, Scarpelli e altri.
pp.168, 18 illustrazioni b/n fuori testo, Roma
Le fiabe hanno sempre fatto parte dei messaggi educativi: generazioni intere sono cresciute tra orchi e fate, bianchenevi e cappuccetti rossi che venivano modificati, assieme al loro contesto, a seconda delle esigenze. Le fiabe infatti, nelle loro tradizionali versioni, si prestano a manipolazioni didascalico-ideologiche perché sono contraddittorie, ambigue, riflesso della vita e della realtà .
In questi ultimi anni c’è stato, da parte del movimento, un esplicito (ma poco discusso) rifiuto delle fiabe; meglio, del raccontar fiabe tradizionali. Il motivo? Raccontare significa tramandare, e tramandare, che cosa si tramanda se non i valori? Dato che le fiabe tradizionali non sarebbero che forme culturali di trasmissione di un sapere e di una gamma di valori «borghesi», esse dovrebbero essere reinventate, a misura e conferma dei valori «nuovi».
Le fiabe non sono realistiche, si dice: oggi non esistono né orchi né gatti con gli stivali. Ma quando mai ci sono stati? Per il bambino non è tanto importante che una storia sia realistica, situata nell’ambiente in cui vive, ma che ponga dei problemi reali a cui sta cercando di dare una risposta: che li ponga in modo accettabile e soprattutto ne indichi una qualche via d’uscita. In questo senso le fiabe tradizionali sono scuola di vita e, come nella vita, non è tanto importante l’esito ma i processi attraverso cui vi si giunge. Spesso il lieto fine corona la fiaba, ad indicare che, nonostante tutto, la vita continua; che la felicità è una soluzione di conflitti, e i conflitti che il bambino deve risolvere sono tanti: per molti di questi vi è una fiaba che, a saperla leggere, vale più di un consiglio. In questo senso la fiaba educa.
È vero che spesso le fiabe propongono valori conservatori. Ma resta il fatto che non esistono, oggi, valori alternativi di cui una fiaba non possa esser portatrice, assai più di tante storie «alternative» troppo spesso schematiche e ideologiche. Per questo sta a noi riappropriarcene.
In questo volume sono raccolte:
Il re Bazza di Tordo / La favola del giovane coraggioso e l’acqua della vita / Il prode piccolo sarto / Gatto e topo in società / Ari, ari, ciuco mio butta denari / La nave volante / Il gatto con gli stivali / I vestiti nuovi dell’imperatore / Alì Baba e i quaranta ladroni / Cola Pesce / Il ladro stregone / Il lavorante del pope / Il denaro fa tutto.
In copertina disegno di Pablo Echaurren.
Prefazione di Pietro Angelini e Cecilia Codignola
Fiabe sul «potere»
- Il re Bazza di Tordo
- La favola del giovane coraggioso e l’acqua della vita
- Il prode piccolo sarto
- Gatto e topo in societÃ
- Ari, ari, ciuco mio butta denari
- La nave volante
- Il gatto con gli stivali
- I vestiti nuovi dell’imperatore
- Alì Baba e i quaranta ladroni
- Cola Pesce
- Il ladro stregone
- Il lavorante del pope
- Il denaro fa tutto
Dibattito con Giuliano Amato, Carla Ravaioli, Gianni Rodari
Proposta bibliografica
Analisi dei Sogni
Autore/i: Baudouin Charles
Editore: Macchia
unica edizione, traduzione dall’originale di Giorgia Giorgi – Alberti.
pp. XII-236, Roma
Sommario:
PARTE PRIMA – RELAZIONE TEORICA
I. Schema di una teoria affettiva sull’associazione delle idee
- Dall’associazionismo alla psicanalisi
- Le leggi affettive dell’associazione
- Il sogno e l’azione
II. Il dinamismo della vita affettiva e l’evoluzione degli istinti
- La funzione del sogno. Sogno e gioco
- Il principio dell’evoluzione dell’istinto
- La genealogia delle tendenze
PARTE SECONDA – RELAZIONE DEI CASI
I. Bambini
- Linetta: Sogni di piaceri proibiti. Fissazione alla madre
- Roberto: Sentimenti dello scolaro verso la scuola. Introversione. (Analisi d’un tema scolastico)
II. La crisi dell’adolescenza
- Raul: Virilità nascente. Sensazione di disagio
- Ketty: Passione di una giovinetta per una persona di sesso femminile
- Gerardo: Sublimazione esitante. Stato di conflitto
III. L’atteggiamento verso i genitori
- Miriam: Vocazione religiosa e sociale identificata nel padre. Stato di conflitto tra questa vocazione e la femminilitÃ
- Ottone: Virilità repressa. Atteggiamento impacciato. Tendenza filosofica
IV. L’istinto materno
- Ivonne: Timori relativi al parto
- Renata: Rifiuto della femminilità e della maternitÃ
- Marta: Maternità desiderata. Disturbi mensili
V. Riconciliazione con la vita
- Alessandro: Stati d’affanno
- Ruggero: Psicastenia. Impotenza
VI. Sublimazioni
- Alfredo: Balbuzie. Disadattamento sociale. Tendenza musicale
- Giovanna: Matrimonio rifiutato. Ostacolo alla maternità . Sublimazione esitante
- Regina: Fissazione al padre. Sublimazione estetica e religiosa
Nota bibliografica
Troppo spesso i nuovi metodi derivati dalla patologia sono stati applicati allo studio dei capolavori con mancanza di tatto.
Baudouin è uno studioso con animo di artista. Dopo aver fatto i primi saggi con uno studio su «Le symbole Chez Verhaeren» ha sviluppato in un’Opera grandiosa «Psycanalyse de l’Art» (Alcan 1929) i principî generali di un metodo e di una estetica.
«Psycanalyse de Victor Hugo» rischiara in maniera appassionante una personalità ed un’Opera che si credeva di conoscere e si è stupefatti di scoprire.
Essa è dovuta a un maestro che, dopo la scomparsa di Freud ed Adler, è insieme a pochi altri uno dei rappresentanti più autorizzati di quella «psicologia profonda» inaugurata, or sono cinquanta anni, dalla scuola dl Vienna.
Perchè Vegetariani – Le Ragioni di una Scelta non Solo Alimentare
Titolo originale: Why Vegan
Autore/i: Clements Kath
Editore: Red Edizioni
prima edizione, introduzione di Giuseppe M. S. Ierace, traduzione di Carla Sborgi dall’edizione originale inglese.
pp. 136, Como
Sono di natura etica, politica economica, alimentare… in fin dei conti ecologica, le motivazioni di chi sceglie di nutrirsi di soli vegetali. Questo agile libretto le passa in rassegna tutte, e in più dà consigli pratici a chi vuole iniziare una dieta vegetariana, cioè senza alimenti di origine animale.
Nella prima parte del libro vengono esposte le responsabilità che, più o meno consciamente, gli umani si assumono quando siedono a tavola. Senza furori ideologici, ma con fermezza e sapiente uso di dati statistici, l’autrice si sofferma via via sulle sofferenze che l’uomo “onnivoro” esercita sugli animali d’allevamento, sui danni che un’alimentazione basata sul consumo di prodotti animali d’allevamento reca alla nostra salute e alla salute dell’intero pianeta; sui rapporti tra pacifismo attivo e pratica vegetariana («Finchè ci saranno i macelli» diceva Tolstoj «ci saranno campi di battaglia»). Nella seconda parte del libro vengono dati alcuni semplici, basilari suggerimenti per diventare vegetariani: le prime ricette, un menù-tipo per quindici giorni, una tabella riassuntiva dei principali nutrienti. Infine un capitolo è dedicato all’alimentazione vegetariana del bambino.
I principi del vegetarianesimo di Giuseppe M.S. Ierace
Una scelta di vita
- Il veganismo
- Il problema dell’alimentazione
- Il mito della carne e del latte
L’industria alimentare
- Il vero costo della carne
- Multinazionali e monopoli
- Il grande inganno
- La politica e le eccedenze alimentari
Nelle fattorie moderne
- L’allevamento con metodi industriali
- L’industria casearia
- I rifiuti animali
- Suolo sano e paesaggio integro
- È ora di cambiare
Gli aspetti ecologici
- La terra
- Il mare
L’alimentazione
- Il nostro cibo naturale
- I pericoli della carne
- Il latte
- La dieta vegetariana
- Le proteine
- La vitamina B
- La vitamina D
- La clorofilla
- Oli e grassi vegetali
- L’autoeducazione alimentare
Lo sfruttamento degli animali
- La realtà del mattatoio
- Le condizioni negli allevamenti
- La mucca da latte
- La produzione delle uova
- Il mito del cacciatore
- Gli altri nostri piccoli o grandi prigionieri
- La doppia morale
- Consumismo accorto
La carne e la guerra
- Le prime guerre
- Alimentazione e relazioni internazionali
- Il futuro
L’alimentazione vegetariana
- Cambiare le nostre abitudini
- Suggerimenti per una dieta vegetariana
I bambini e il veganismo
- Un approccio più semplice
- L’alimentazione dei neonati
- Il pasto ideale a 6-7 mesi
- Il pasto principale a 7-8 mesi
- A 8-9 mesi
- A 10-11 mesi e oltre
Alcune ricette vegan
- Colazioni
- Primi piatti
- Secondi piatti
- Dolci
Tabella dei nutrienti
Appendici
- L’ideale e la pratica vegetariana in Italia di Giuseppe M. S. Ierace
- Letture consigliate
- Indirizzi utili