Libri dalla categoria Bambini
Pregare
«Non si può dire tutta la verità; e tantomeno viverla. Perché se dici tutta la verità, il minimo che ti capita è di essere giudicato folle; e se non la dici, è certo che non sei creduto. Così ogni giorno torno a casa sconfitto. Eppure non mi resta che pregare. E pregare in ogni tempo.»
Autore/i: Turoldo David Maria
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
seconda edizione, premessa di Espedito D’Agostini.
pp. 168, Milano
«Siamo capaci di andare sulla luna; possiamo disporre di ogni tipo di scoperta, anche della più sofisticata che si possa pensare; stiamo andando a marce forzate verso l’unità del mondo, anche se non sappiamo di quale unità possiamo sentirci orgogliosi oppure oppressi: sarà un mondo di liberi o di schiavi?
Tempi di infinite audacie, ma insieme di altrettante infinite viltà. Tempi di sbocchi imprevedibili. Perfino difficile è dire se ci sarà un avvenire; anche se alcuni si dicono certi (almeno quanti hanno una fede) che ci sarà comunque un futuro… Ora, è su questo sfondo che non possiamo fare nulla di meglio che inserire il discorso della preghiera come atto liberatorio e salvifico, come garanzia di umanità, come realizzazione della vera dimensione umana. Io credo, ad esempio, che l’uomo non può realizzarsi senza preghiera… Non preghiera per ottenere la salute, per avere successo nella vita; non preghiera per mutare il corso delle cose (anche: ma nel disegno di lui, secondo che si faccia la sua volontà come in cielo così sulla terra). Non preghiera per vincere o perdere, per vivere o sopravvivere, ma preghiera per attraversare tutte le cose con altro spirito, cioè con lo stesso spirito di Dio; preghiera per ottenere questo spirito e comunicarlo a tutte le creature: appunto, perché si compia il suo disegno, perché venga il suo regno, perché si realizzi nell’avvenire del mondo il futuro di Dio.»
Così scrive Turoldo nel primo dei saggi che aprono questa nuova edizione ampliata di preghiere e di saggi sulla preghiera pubblicata da Servitium nel 2001. Pregare è come respirare: riassume in sé paura, trepidazione, sdegno, gioia, sentimenti individuali che si aprono agli altri e diventano universali. Solo così l’uomo realizza la sua triplice dimensione che è insieme cosmica, comunitaria, divina.
David Maria Turoldo, nato a Coderno, in Friuli, nel 1916, fu frate dei Servi di Maria. Di origini contadine, si laureò in filosofia alla Cattolica di Milano con una tesi intitolata Per una ontologia dell’uomo discussa con Gustavo Bontadini. Visse in diversi luoghi d’Italia e del mondo, ma la sua città d’elezione fu senza dubbio Milano, dove fondò con padre Camillo De Piaz la «Corsia dei Servi», partecipò alla resistenza antifascista con il gruppo de «L’Uomo» e tenne la predicazione domenicale in duomo dal 1943 al 1953. Nel 1948 uscì la sua prima raccolta poetica, Io non ho mani, che segnò l’inizio di una produzione lirica giunta fino all’anno della sua morte, il 1992, con Mie notti con Qoelet. Scrittore di saggi e di libri di spiritualità, collaboratore di giornali e riviste, regista cinematografico con Gli ultimi, Turoldo ebbe a giocare un ruolo importante anche dal punto di vista politico e sociale, non senza incorrere in incomprensioni e scontri con l’autorità ecclesiastica, e nei conseguenti provvedimenti punitivi il Concilio Vaticano II fu per lui di un’importanza difficilmente sopravvalutabile, al punto che decise di andare a vivere nel paese natale di papa Giovanni XXlll, Sotto il Monte. Gli ultimi anni, oltre a essere segnati dal dramma della lotta contro la malattia e dalla più alta produzione poetica, costituirono per Turoldo un nuovo, più sereno rapporto con la chiesa, di cui furono segni eloquenti la rinnovata chiamata a predicare nel duomo di Milano da parte del cardinal Martini e l’assegnazione del Premio Lazzati da parte della Fondazione Ambrosianeum. Padre Turoldo morì a Milano il 6 febbraio 1992.
Jung e la Creazione della Psicologia Moderna – Il Sogno di una Scienza
Titolo originale: Jung and the Making of Modern Psychology – The Dream of a Science
Autore/i: Shamdasani Sonu
Editore: Edizioni Scientifiche Ma.Gi.
prima edizione, ringraziamenti e prologo dell’autore, traduzione di Luciano Perez, collana: Immagini dell’Inconscio collana diretta da Magda Di Renzo.
pp. 448, Roma
Per troppo tempo la figura di C.G. Jung è rimasta bersaglio di opinioni e interpretazioni che hanno avuto poco a che vedere con la realtà dei fatti.
Occultista, ciarlatano, profeta, misogino, scienziato, ateo, razzista, apostata freudiano, psichiatra e antipsichiatra, gnostico, mistico, guaritore… A che cosa si deve una tale proliferazione degli «Jung»? È possibile che si tratti sempre della stessa persona? Dopo decenni di creazione di miti intorno alla sua figura,
la domanda – chi era C.G. Jung? – si fa davvero pressante.
Jung ha creato una scienza che è nel contempo una chiave di lettura della psiche umana, la più ad ampio raggio che si sia mai vista in Occidente. Una delle figure più controverse del panorama intellettuale occidentale è, in realtà, uno dei suoi personaggi più importanti.
Il lavoro di Sonu Shamdasani rappresenta, paradossalmente, il primo e sicuramente più esaustivo lavoro sulla formazione della teoria psicologica di Jung, sulla sua importanza nella creazione della moderna psicologia, sull’influenza che il suo pensiero ha avuto nello sviluppo delle scienze umane e nella storia sociale e intellettuale del xx secolo. Il volume apre nuove prospettive su tutta la psicologia odierna e il ricco e finora inedito archivio utilizzato dall’autore costituisce una base per ogni futura valutazione dell’opera junghiana.
Sonu Shamdasani è uno scrittore e storico inglese direttore del Centre for the History of Psychological Disciplines dell’University College London. Le sue opere vertono sulla storia della psichiatria e della psicologia dalla metà del XIX secolo ai nostri giorni.
Ringraziamenti
Abbreviazioni
Nota sulle traduzioni
Prologo: il maledettissimo dilettante
- L’avvento della nuova psicologia
- Jung senza Freud
- La psicologia complessa
- La nuova enciclopedia
- Le opere incomplete di Jung
- Cubismo storico
L’individuale e l’universale
- L’equazione personale dall’astronomia alla psicologia
- I due papi: James e Wundt
- Scienze umane, culturali e storiche?
- La psicologia individuale
- La psicologia differenziale
- Diventare psichiatra
- Le differenze delle associazioni
- Reazioni critiche
- L’equazione personale in psicoanalisi
- Jung e James
- Le mentalità fondamentali
- Il nostro laboratorio è il mondo
- La scuola di Zurigo
- I tipi in dialogo
- L’intuizione di Maria Moltzer
- Il problema della relatività della psicologia
- La teoria degli atteggiamenti
- Uno scisma nella scuola junghiana?
- Psicologia critica o caratterologia?
- La psicologia e il problema della scienza
Notte e giorno
- Le culture del sogno
- La filosofia del sonno
- Il linguaggio occulto dell’anima
- I sogni diagnostici
- Sogni e follia
- La psicologizzazione del sogno
- Simbolismo e associazzionismo
- Dai sogni all’inconscio
- Mi racconti i suoi sogni
- I sogni nella ricerca psichica e nella psicologia subliminale
- Dalle Indie al pianeta Marte
- L’interpretazione dei sogni
- Una carriera in sogni
- La psicologia della follia
- I sogni, i miti e l’inconscio collettivo
- Il problema del sogno
- La prova è nei sogni
- I sogni dei bambini
- I sogni della razza
- La molteplicità dei sogni
Corpo e anima
- Genealogie dell’inconscio
- La filosofia dell’inconscio
- Kant
- Schelling
- Schopenhauer
- Carus
- Hartmann
- Anima e vita
- L’entelechia
- Il problema della memoria
- I ricordi ancestrali
- Gli engrammi di Semon
- L’enigma degli istinti
- L’animale malato: gli istinti Nietzsche
- Gli istinti in psicologia
- La cultura filosofica di Jung
- Energia e affaticamento
- Le energie degli uomini
- L’interesse
- L’evoluzione creatrice
- Freud, Jung e la libido
- La criptomnesia e la storia della razza
- Libido, hormé, élan vital
- L’energetica primitiva
- L’inconscio filogenetico di Jung
- Istinto e inconscio
- L’energia dell’anima. Istinto, cristianesimo e animali
- Gli istinti e l’autonomia della psicologia
- Gli archetipi negli animali
- L’essenza dello psichico
- Le patologie della modernità
- Riformulazioni biologiche
- Energia e olismo
L’antico nel moderno
- La nascita delle scienze umane
- I pensieri elementari
- L’antropologia evoluzionistica
- Franz Boas
- L’etnopsicologia
- La psicologia della folla
- L’imitazione
- La psicologia collettiva
- Le Bon
- Baldwin
- Le rappresentazioni collettive
- La mentalità primitiva
- Il mana
- Manichini e churinga
- La storia del pensiero
- L’individuo e il collettivo
- Jung e Bastian
- Eredità razziale o categorie dell’immaginazione?
- La partecipazione mistica
- Uno psicologo in libertà
- Il Nuovo Messico
- L’Africa
- Primitivi e moderni
- Jung tra gli antropologi
- La psicologia del politico
- Dalla psicologia complessa alla scuola junghiana
- Preparandosi alla fine
Bibliografia
Indice analitico
Pasolini l’Universo Orrendo
Autore/i: Ferretti Gian Carlo
Editore: Editori Riuniti
prima edizione, introduzione dell’autore.
pp. 128, Roma
La tragica e per certi versi emblematica morte di Pier Paolo Pasolini ha riproposto all’attenzione e al dibattito critico una serie di problemi connessi con l’intero curriculum di questo intellettuale-protagonista. Sono i problemi della «diversità» e dello «scandalo», di una ritornante «religiosità» originaria e di una contrastata tensione razionale, del rifiuto di un «orrendo universo» capitalistico e del rapporto polemico-problematico con il movimento operaio organizzato (in tutte le loro implicazioni contraddittorie, tra regressioni e acute prese di coscienza).
Gian Carlo Ferretti, che nel suo studio Letteratura e ideologia (Editori Riuniti, 1964) aveva ricostruito lo sviluppo della personalità pasoliniana dalle origini friulane alla grande stagione degli anni cinquanta (Ragazzi di vita, Le ceneri di Gramsci, Passione e ideologia), riprende ora la sua analisi proprio da quel momento. Da questo studio, perciò, Pasolini emerge in tutta la sua complessità, nel quadro delle trasformazioni della società e della cultura italiana, confermandosi come uno degli intellettuali più interessanti del suo tempo.
Gian Carlo Ferretti è nato a Pisa nel 1930. Libero docente in storia della letteratura italiana moderna e contemporanea, svolge attività didattica presso l’università di Milano. Ha ottenuto il VII premio nazionale Luigi Russo per studi storico-critici di letteratura italiana.
Ha pubblicato, in volume: Letteratura e ideologia (Roma, 1974), La letteratura del rifiuto (Padova, 1970), Volponi (Firenze, 1972), Introduzione al neorealismo (Roma, 1974), «Officina» – Cultura, letteratura e politica negli armi cinquanta (Torino, 1975).
Nota introduttiva
- I. – La sirena del neocapitalismo
- II. – La disperata vitalità
- III. – Tra neotradizione e neoavanguardia
- IV. – Progetti letterari, silenzi e altre vie
- V. – Il Sessantotto e l’autopunizione borghese
- VI. – L’ultimo sogno degli anni settanta
- VII. – L’universo del potere e del consumo
- VIII. – L’inferno postumo
- IX. – Nascita e fine della «diversità»
- X. – L’artista, l’intellettuale e il personaggio
Nota bibliografica
Indice dei nomi
Linguaggio e Cinema
Titolo originale: Langage et cinéma
Autore/i: Metz Christian
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
unica edizione, edizione italiana a cura e presentazione di Gianfranco Bettetini, traduzione di Alberto Farassino.
pp. 308, Milano
Questa collana si è aperta con un volume di saggi di Metz, La significazione nel cinema. Non a caso continua ora con l’opera maggiore e più sistematica di questo pioniere della semiologia del cinema. Questo libro ha ormai reso di uso corrente una serie di distinzioni terminologiche e di categorie teoriche, e ha profondamente influenzato gli studi filmici in tutto il mondo.
Partendo dalla distinzione e dai rapporti tra fatto filmico all’interno del fenomeno “cinema” e il “cinema” all’interno del fatto filmico, Metz compone in quest’opera una fitta rete discorsiva, accentrandola intorno alle nozioni di testo, di pluralità dei codici, e soprattutto di sistema testuale.
Ma l’importanza di quest’opera va al di là degli interessi specialistici dei teorici e degli storici del cinema. Essa tocca questioni che riguardano l’intero universo degli audiovisivi e i vari livelli teorici di una semiotica generale.
Il Palazzo Saluzzo Paesana
Uno dei più bei palazzi nobiliari nel cuore di Torino barocca
Autore/i: Autori vari
Editore: Umberto Allemandi & C.
a cura di Angela Griseri.
pp. 264, 35 tavole a colori, 27 tavole ripiegate in bicromia, 75 illustrazioni in bianco e nero, Torino
Eminenti studiosi documentano le vicende architettoniche e le contestualità storico-artistiche di questa importantissima dimora torinese (Vittorio Amedeo II si sentì sfidato da tanta grandiosità) e ogni aspetto del recente restauro delle facciate esterne e interne, del cortile d’onore e dell’appartamento dei marchesi: un recupero, oggi compiuto per volontà privata, che solo pochi anni or sono appariva, per la parcellizzazione dell’edificio, un’impresa pressoché disperata.
Uno splendido apparato fotografico permette eccezionalmente di contrapporre alle fotografie storiche di Mario Gabinio, in gran parte inedite, l’attuale «lettura» di Daniele Regis che esalta le virtù tipicamente barocche del palazzo.
Il Segreto dei Massoni – Finalmente Svelati i Misteri di una Tradizione Millenaria
Un libro squarcia le tenebre che hanno avvolto per quasi tre secoli l’attività delle logge massoniche
Autore/i: Lomas Robert
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
seconda edizione, prefazione di Colin Wilson, prologo dell’autore, traduzione di Valentina Manzoni e Gaia Cozzi, titolo originale: Turning the Hiram Key.
pp. X-278, Milano
Qual è il vero scopo della massoneria? Che cosa imparano i suoi membri celebrando gli antichi rituali? La strana liturgia cui si sottopongono è un insieme di formalità prive di senso o un corpo di profonde conoscenze esoteriche? Si può trarre beneficio fisico e mentale dagli ammaestramenti della libera muratoria?
Robert Lomas, che con Christopher Knight ha scritto La chiave di Hiram, ha cercato di dare risposte convincenti alle molte domande che da quasi tre secoli suscita l’attività delle logge massoniche, i cui affiliati costituiscono oggi, per numero e influenza, una delle più vaste e importanti organizzazioni mondiali.
In questa opera pionieristica Lomas descrive i vari stadi del suo viaggio iniziatico attraverso i riti mistici e le formule arcane che l’hanno portato più di vent’anni fa a diventare un frammassone. Poi, ritenendo la libera muratoria una «scienza» di elevazione spirituale fondata sugli insegnamenti di una civiltà perduta, l’autore ne ripercorre la storia partendo dai fatti leggendari che ne hanno contraddistinto le origini, a cominciare dalle vicende di una figura chiave, quella di Hiram Abif, il maestro architetto assassinato circa tremila anni or sono al tempo della costruzione del tempio di re Salomone. Infine, ne analizza l’evoluzione in epoca moderna basandosi sullo studio di numerosi testi (molti dei quali poco noti o inediti), e in particolare sugli scritti di Walter L. Wilmshurst, che gettano nuova luce sulle fondamenta filosofiche del movimento.
Ma Il segreto dei massoni si propone anche di stabilire, viste le ultime scoperte sulla fisiologia del cervello, in che misura l’influsso dei miti e dei rituali possa condizionare positivamente la nostra attività cerebrale portandoci ad acquisire una nuova sensibilità nella percezione del mondo che ci circonda e offrendo a ciascuno di noi gli strumenti per raggiungere lo stato di «coscienza cosmica», che deve essere considerato il punto più alto del percorso massonico.
Robert Lomas (1947), ingegnere elettrico, si è occupato di sistemi di guida per missili Cruise e dello sviluppo dei personal computer, riuscendo al tempo stesso a coltivare un vivo interesse per la storia della scienza. Iniziato alla massoneria nel 1986, si è guadagnato notevole popolarità grazie ai seminari tenuti sulla storia massonica. Da Mondadori ha pubblicato, insieme a Christopher Knight, La chiave di Hiram (1997), Il secondo Messia (1998) e La civiltà scomparsa di Uriel (2001).
Il Mistero dell’Ildebranda
Autore/i: Guglielmi Vittoria; Scanzani Alfredo
Editore: Edizioni Medicea
seconda edizione, premessa di Alberto Cerreti, introduzione di Pierandrea Vanni.
pp. 92, numerose fotografie e illustrazioni in bianco e nero, Firenze
“Il mistero dell’Ildebranda” esordisce con una singolare profezia popolare che si perde nel tempo; racconta poi le storie di Ildebrando, di Antiglia, della Mano d’Orlando e altre ancora, tutte legate a questa testimonianza preziosa della civiltà etrusca.
Per rendere omaggio alla tomba a tempio più affascinante delle necropoli rasenna e all’ignoto principe che vi trovò riposo, il testo accenna pure alla simbologia che si nasconde dietro segni, sculture e colonne del monumento medesimo e lì accanto, come la svastica e il dodici.
Segue un’appendice più meditata e sostanziosa, formata da una parte dello studio sull’Hildebranda che Ranuccio Bianchi Bandinelli scrisse nel 1928 e stampò nel 1929.
Il Sutra del Diamante – Discorsi sul Sutra Vajrachchedika Prajnaparamita di Gautama il Buddha
Titolo originale: The Diamond Sutra
Autore/i: Osho Rajneesh
Editore: Edizioni del Cigno
prima edizione italiana, introduzione di Swami Anand Videha e Ma Yoga Pratima, versione italiana di Ma Yoga Pratima.
pp. 296, Peschiera del Garda
Osho (1931-1990) è un Maestro di Realtà contemporaneo. All’età di ventun anni sperimentò quell’illuminazione che l’Oriente descrive come “l’attimo in cui la goccia di rugiada si dissolve nell’oceano, nell’istante in cui l’oceano precipita nella goccia”. Da allora egli ha dedicato l’intera esistenza a provocare altri esseri umani affinché si scuotessero dal proprio sonno psicologico, e ricercassero quella stessa soglia interiore, per vivere in prima persona l’esperienza di “risveglio”.
In questo suo lavoro Osho ha utilizzato il linguaggio, riuscendo a estenderlo oltre i limiti della mente, orientando così il lettore verso la propria anima, oltre qualsiasi tipo di totem e di tabù.
La sua capacità di innalzare un inno alla vita e alla specie cui apparteniamo è sempre più apprezzata da un pubblico di persone che si scopre, mosso dallo spirito del tempo, potenziali di ricerca interiore insospettati, e pertanto non cerca solo di dilettarsi ma aspira a coltivare e a far crescere quell’ineffabile che ci anima e ci chiama, ci incita e ci provoca, che vuole essere visto e conosciuto, perché proprio nel nostro percepirlo, egli si percepisce.
“Egli è la più grande incarnazione, in India, dopo il Buddha. È un Buddha vivente.”(Lama Karmapa)
“Come ogni grande Osho è nato in anticipo sui suoi tempi, e vivrà in eterno. Egli si è posto dalla parte del vero, rischiando la vita pur di non compromettere la propria verità. Purtroppo la gente non ama la verità, ecco perché tanta opposizione. Ma il suo pensiero rimane straordinario: egli ha aiutato la gente a risolvere i propri problemi come un fratello, un amico. Di certo le generazioni future sapranno dare il giusto valore ai suoi insegnamenti.”
(Hariprasad Chaurasia, musicista)
“Insieme a Buddha, Osho è uno dei dieci uomini che hanno segnato il destino dell’India, dalla preistoria ad oggi. Egli è un libero pensatore tra i più originali, ed è un uomo di incredibile integrità intellettuale, che ha avuto il coraggio di smantellare e denunciare l’insieme di irrazionalità che ogni sistema religioso ha creato, ripulendo e rianimando il sentiero della ricerca interiore. Egli possiede il raro dono di rendere il concetto filosofico più astruso semplice come una fiaba per bambini.” (Khushwant Singh, romanziere)
Introduzione: il mondo è in fiamme
- Quel regno del Nirvana
- Lo sprigionarsi dell’amore
- La ruota del Dhamma
- Arriva dall’aldilà
- Il sapore dell’illuminazione
- Lo stato di Bodhisattva
- Colui che dimora nella pace
- Sei già a casa
- Il paradiso sulla terra
- Il vuoto totale
- Assoluta realizzazione
Per approfondire
L’Incredibile Menzogna – Nessun Aereo è Caduto sul Pentagono
Il terrorismo non è né uno Stato, né un’organizzazione, né una dottrina, è piuttosto un modo di agire.
Autore/i: Meyssan Thierry
Editore: Fandango Libri
prefazione di Sandro Veronesi, introduzione dell’autore, traduzione di Manuela Maddamma e Agnès Nobécourt.
pp. 178, numerose fotografie e illustrazioni a colori e in bianco e nero, Roma
Osservatore attento dell’attualità internazionale, il giornalista T. Meyssan è stato attratto dalle anomalie delle prime fotografie dell’attentato contro il Pentagono, poi dalla confusione e dalle contraddizioni della versione ufficiale, anche per quanto riguarda il World Trade Center. Ha allora condotto un’inchiesta che l’ha trascinato di sorpresa in sorpresa, una più stupefacente e terrificante dell’altra.
Questo libro si fonda esclusivamente su documenti della Casa Bianca e del Dipartimento della Difesa, così come sulle dichiarazioni dei dirigenti civili e militari alla stampa internazionale. Tutte le informazioni che riporta sono referenziate e dunque verificabili dal lettore.
Thierry Meyssan dopo studi di scienze politiche ha fondato un’associazione internazionale di difesa delle libertà individuali, poi si è orientato verso il giornalismo d’inchiesta. Il suo percorso l’ha portato a diventare sia un esperto di Diritti dell’Uomo, nell’ambito della Conferenza sulla Sicurezza e Cooperazione in Europa (C.S.C.E), sia caporedattore del mensile Maintenant.
Dirige il Réseau Voltaire e scrive una rubrica di cultura politica.
Sol Mutante – Mode, Giovani e Umori nel Giappone Contemporaneo
Autore/i: Gomarasca Alessandro; Valtorta Luca
Editore: Edizioni Costa & Nolan
prefazione degli autori.
pp. 240, Ancona
Un libro che descrive nuovi paesaggi sociali che si riflettono in nuovi specchi mediatici e letterari, che parla di musica e fumetti, di fenomeni da divorare velocemente e di emarginati che non vogliono essere divorati, di “nuove razze umane” e nuovi modi di consumo.
Racconta un luogo dove le coordinate di Estremo Oriente tendono a incontrarsi e dissolversi in quelle di Occidente estremo. Estremo come le pagine di Murakami Ryu, come i film di Tsukamoto Shinya, i manga apocalittici di Katsuhiro Otomo, le esibizioni rabbiose di Michiro Endo, le muraglie di rumore bianco di Merzbow, i corpi nudi e rattrappiti della danza bute, le schegge di suono dei Doredoms: colonna sonora contorta e schizzata di un paese che non è più in grado di esorcizzare i suoi fantasmi, rinascenti nei nuovi e straordinari modi di aggregazione giovanile, nell’immaginario degli otaku, ma anche nei culti millenaristici di cui l’attentato al gas sarin nella metropolitana di Tekie è stata l’espressione più sconvolgente.
Un Giappone diverso e mutante la cui facciata a volte si presenta con la durezza ghiacciata del cristallo e altre con la bellezza rotonda e fragile di una bolla di sapone.
Alessandro Gomarasca (Milano 1965) è laureato in Lingue e letterature orientali ed è membro dell’Associazione italiana per gli studi giapponesi. Vive in Lussemburgo dove lavora per la Commissione delle Comunità europee.
Luca Valtorta (Milano 1964) ha studiato Lingue e letterature orientali presso l’Università di Venezia ed è membro dell’Associazione italiana per gli studi giapponesi. Fa parte della redazione di “Tutto. Musica e spettacolo”.
Prefazione
Occidente estremo di Alessandro Gomarasca
Consumi
- La società nipponica dei consumi
- Gli anni Ottanta “Kurisutaru zoku”
- Le “fasshon sekuto” “Katarogu bunka”
- La retorica del “kibun”
Saperi
- Consumo del sapere, sapere come consumo Consumo e letteratura: gli autori della generazione dei manga
Giovani
- Il nuovo discorso giapponese sulla figura del giovane
- Il concetto di moratoria Cultura “kawaii”, “aidoru” e “shojo manga”
- Il paradigma simbolico del corpo Autismo Gli ultimi casi di cronaca: “otaku-killer” e attacco al sarin “Akira”
Il polipo e il crisantemo di Luca Valtorta
- Il suicidio e la nascita della “nuova carne”
- Foche ammaestrate e angeli violati
- Chi ha ucciso Bambi?
- Il ghiaccio e la fiamma
- “It’s better to burn out than to fade away”
- Fiori di morte
- Sol Calante: la “generazione vuota”, la No Wave, i Tōkyō Rockers
- Punk, polipi e fantasmi
- Sinfonie industriali e danze della tenebra
- Sol Stridente: l’Impero del rumor nascente
- Lecca lecca, seghe elettriche e liquami puzzolenti
- Esplosione interiore/trasformazione
- Acciaio, cristallo e bolle di sapone
Appendice
Intervista: “otaku” a Milano
Discografia
Bibliografia
La Responsabilità Professionale dello Psichiatra
Autore/i: Autori vari
Editore: Centro Scientifico Editore
a cura di Stefano Jourdan (direttore di Medicina Legale) Ugo Fornari (professore ordinario di psicopatologia forense dell’Università di Torino), introduzione alla prima edizione di Stefano Jourdan, introduzione alla seconda edizione di Ugo Fornari.
pp. XX-188, Torino
Nove anni dopo la pubblicazione di La responsabilità del medico in psichiatria, viene alle stampe un nuovo e aggiornato intervento su questo importantissimo teme, innovato anche nel titolo. Nel ribadire i concetti deontologici fondamentali e irrinunciabili che danno un senso all’operare del clinico, il volume espone anche la situazione americana e britannica del clinico, il volume espone anche la situazione americana e britannica in tema di dovere di avvertire e proteggere, illustra la nuova normativa per la tutela della riservatezza dei dati personali in psichiatria e affronta il delicatissimo e complesso tema del passaggio dalla responsabilità professionale soggettiva alla responsabilità della struttura. Il problema della responsabilità, infatti, non può più essere circoscritto al singolo operatore, ma deve articolarsi con quello della responsabilità di tipo organizzativo, che va al di là di quella strettamente sanitaria per coinvolgere l’intera organizzazione socioassistenziale. Nell’operatività psichiatrica di équipe, si assiste sempre più spesso a casi in cui l’assommarsi di lievi o lievissime mancanze individuali dà luogo a un evento dannoso, creando una grave responsabilità collettiva; ovvero, laddove prevalgono le inadeguatezze strutturali, a casi in cui è evidente la sussistenza di un diritto risarcitorio da parte dal danneggiato, anche se non è possibile distinguere vere e proprie responsabilità individuali. In questa nuova e più ampia prospettiva, il volume risponde all’esigenza manifestata da più ambiti di un aggiornamento e di una revisione dei precedenti contenuti, confermandosi uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore.
Ugo Fornari, specialista in Neuropsichiatria e in Medicina legale, è professore ordinario di Psicopatologia forense presso l’Università di Torino. Dirige l’U.O. di Psichiatria forense e di Criminologia clinica e il Centro di Psicologia giudiziaria.
Stefano Jourdan, specialista in Medicina legale, Neurologia e Psichiatria forense, è direttore di Medicina legale, ASL 1, Torino.
Introduzione alla prima edizione (Stefano Jourdan)
Introduzione alla seconda edizione (Ugo Fornari)
Parte prima
Il rapporto medico-paziente in psichiatria
Cap. 1
Il “contratto di cura”: considerazioni generali (Paolo Girolami)
Cap. 2
Informare il paziente psichiatrico sul suo disturbo mentale e sulle cure possibili: dovere o facoltà? (Jutta M. Birkhoff)
Cap. 3
Il consenso e la capacità di comprendere del paziente (Jutta M. Birkhoff)
Cap. 4
Il segreto professionale, il consenso informato e il dovere di comunicare ad altri le notizie sanitarie (Ugo Fornari)
Cap. 5
Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori sotto il profilo del rapporto medico-paziente: il problema dell’informazione e della scelta (Ugo Fornari)
Cap. 6
La psicoterapia quale trattamento alternativo o integrativo all’atto medico e la sua configurazione legislativa (Ugo Fornari)
Parte seconda
La responsabilità professionale dello psichiatra
Cap. 7
La “condotta colposa” in psichiatria, l’omissione di soccorso e l’abbandono di persona incapace (Paolo Girolamo)
Cap. 8
Gli accertamenti e le scelte terapeutiche senza consenso, i metodi di contenzione, la trasformazione del trattamento e la dimissione del malato (Ugo Fornari)
Cap. 9.
La responsabilità dello psichiatra per le azioni violente compiute dal paziente: prevedibilità dell’evento e possibilità di evitarlo (Stefano Jourdan)
Cap. 10
Il dovere di avvertire e proteggere: la situazione negli Stati Uniti e in Gran Bretagna (Nadia Delsedime)
Cap. 11
La cartella clinica redatta nel corso dell’assistenza al malato di mente: riferimenti giuridico-normativi e aspetti medico-legali (Bruno Magliona, Mariafrancesca Del Sante)
Cap. 12
La nuova normativa per la tutela della riservatezza dei dati personali e l’ambito psichiatrico (Stefano Jourdan, Daniela Zoppe)
Cap. 13
Dalla responsabilità professionale medica alla responsabilità della struttura (Ivan Galliand)
Bibliografia
Verso la Terza Guerra Mondiale?
Titolo originale: La crìse de l’impérialisme et la troisiène guerre mondiale
Autore/i: Chomsky Noam; Vigier Jean Pierre
Editore: Gabriele Mazzotta Editore
traduzione di Sergio Mancini, collana Biblioteca di Nuova Cultura n° 65.
pp. 128, Milano
È ormai evidente che la crisi, iniziata con il rincaro del petrolio organizzato dagli Stati Uniti nel 1973, non è più una semplice “crisi energetica”, o una “sbavatura” nell’espansione del sistema. Sfuggita di mano, la crisi non cessa di ampliarsi. Spazza via le promesse della borghesia e dell’opposizione di sinistra in Europa, fondate sull’ipotesi di un progresso continuo dell’economia. Segna vistosamente la fine del “secondo respiro” dell’economia capitalistica. Avvia un’inversione generale di tendenza che può durare anni.
A questo stadio i marxisti non possono accontentarsi di vaghi discorsi e di vuote frasi sulla “crisi generale del sistema capitalista”, senza affrontare i suoi meccanismi concreti, la natura economica e politica delle sue origini e i rapporti di forza tra le classi che sono stati messi in movimento.
La chiave di volta del sistema americano (Noam Chomsky)
La crisi e la terza guerra mondiale (Jean-Pierre Vigier)
Introduzione
La rivoluzione scientifica e tecnica
- I meccanismi dell’innovazione
- RST e tasso di profitto
- La RST e l’estensione del mercato capitalista
- L’inflazione
RST e imperialismo
- RST e società multinazionali
- Il finanziamento delle società multinazionali
- La divisione internazionale del lavoro
- L’esportazione dei capitali
La crisi
- Natura della crisi americana
- La storia della crisi
- a) 1945-’58: La guerra fredda e l’impero americano
- b) 1958-’74: Dalla guerra fredda alla coesistenza
- c) Verso la terza guerra mondiale
- La dinamica della crisi (1974-’75)
- Il secondo respiro della crisi (1975)
- Le conseguenze politiche della crisi
- La “ripresa” americana e il proconsolato tedesco sull’Europa
- Le lotte future
Enciclopedia delle Erbe – Riconoscimento e Uso Medicinale, Alimentare, Aromatico, Cosmetico
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni del Baldo
prima edizione, illustrazioni interne e di copertina: Mario Stoppele per le piante e i fiori – Giulia Pianigiani e Laura Toffaletti per i motivi decorativi, fotografie di Tiziano Benetti.
pp. 256, Castelnuovo del Garda (Verona)
La descrizione, con la fotografia e il disegno, per il riconoscimento, erba per erba. I principi attivi. L’uso in medicina, cosmesi e cucina. I disturbi principali con i relativi rimedi. Le tisane. Le ricette da gustare con le erbette buone.
- A SPASSO TRA I DONI DELLA NATURA
- PER INTRODURRE
- ALLA SCOPERTA DEI GIARDINI SEMPLICI
- PREPARAZIONI GALENICHE
- PREPARATI
- INDICE DELLE ERBE PER PERIODO DI RACCOLTA
- LE ERBE DALLA A ALLA Z
- CURARSI CON LE ERBE DALLA A ALLA Z
- LE ERBE IN CUCINA
INDICE DELLE ERBE
INDICE DEI DISTURBI
INDICE DELLE RICETTE
Zoario – Storie di Gatti, Aironi, Cicale e Altri Animali Misteriosi
Creature fantastiche e reali, incontri, storie e leggende che rivelano la magia e i segreti degli animali
Autore/i: Cattabiani Alfredo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
unica edizione, prefazione dell’autore, acqueforti di Sigfrido Bartolini.
pp. 256, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
Tutti noi abbiamo incontrato in momenti particolari della nostra esistenza animali che ci hanno consolato, aiutato, spaventato o, in qualche modo, ci sono sembrati addirittura profetici.
Zoario, un neologismo ispirato alla stessa radice di «zodiaco», «zoo», «zoologia», è un viaggio simbolico attraverso racconti che descrivono incontri con animali a noi vicini, come il gatto, il gabbiano, l’asino, la lucertola, oppure più lontani, come il leone, il delfino, l’aquila, il lupo. Questi animali sono al tempo stesso messaggeri di volontà divine, emblemi di vizi e virtù e «simboli, finestre sull’invisibile», come per esempio la falena, immagine dell’anima incapace di resistere alla tentazione, ma anche dell’anima alla ricerca del soprannaturale; oppure l’ape, messaggera del verbo e dispensatrice di santità.
La forma del dialogo consente ad Alfredo Cattabiani di narrare o di far narrare da personaggi celebri e non, del presente e del passato, conosciuti nel corso della sua vita di «nomade» scrittore, editore, giornalista, episodi di volta in volta comici, farseschi o tragici: dalla principessa romana che alleva tra i velluti una scrofa dall’animo sensibile e di insospettata virtù, alla donna sterile che, dopo aver soccorso amorevolmente una cicogna ferita, trova un’inspiegabile fertilità, fino a un marito in cerca di avventure extraconiugali impedite da un cigno castigatore.
Affiorano così confidenze inedite (è il caso di Mircea Eliade e di Ezra Pound), ricordi di atmosfere e luoghi magici, storie dolorose o delicate, e la narrazione diviene occasione di rievocazioni letterarie e filosofiche.
Dopo Lunario, Florario, Planetario e Volario, Alfredo Cattabiani raccoglie in queste pagine ventuno delicate miniature in cui ogni esperienza personale acquista un significato universale, dove si fondono storia e leggenda, mito e realtà. Ogni capitolo è introdotto da un’acquaforte di Sigfrido Bartolini, uno dei più noti incisori contemporanei, che ha interpretato con levità e arguzia l’animale protagonista del dialogo.
Alfredo Cattabiani è nato a Torino nel 1937.
Studioso di storia delle religioni, di simbolismo e di tradizioni popolari, ha pubblicato: Bestiario, dialoghi su animali simbolici (Editoriale Nuova 1984; De Agostini 1990); Erbario, dialoghi su piante e fiori (Rusconi 1985); Bestiario di Roma insieme con Marina Cepeda Fuentes, un viaggio storico, artistico, archeologico alla riscoperta degli animali simbolici raffigurati in piazze, strade, monumenti e angoli nascosti della città (Newton Compton 1986, premio Tevere 1996); Calendario, le feste, le leggende e i riti dell’anno (Rusconi 1988); Simboli, miti e misteri di Roma (Newton Compton 1990); Santi d’Italia (Rizzoli 1993, premio Estense 1993; nuova edizione ampliata e aggiornata, Superbur 1999); Lunario, dodici mesi di feste, leggende e tradizioni popolari d’Italia, con illustrazioni di Sigfrido Bartolini (Mondadori 1994); Bestiario segreto, nuova edizione riveduta e ampliata di Bestiario (Rusconi 1995); Florario, miti, leggende e simboli di fiori e piante (Mondadori 1996, premio Scanno 1997; Oscar Mondadori 1998); Planetario, simboli, miti e misteri di astri e pianeti (Mondadori 1998, premio Repubblica di San Marino 1999; Oscar Mondadori 2001 ); Breve storia dei giubilei (Bompiani 1999); Volario, simboli, miti e misteri degli esseri alati: insetti, uccelli e creature fantastiche (Mondadori 2000; Oscar Mondadori 2001). Ha tradotto o curato opere di Antonio Rosmini, Joseph de Maistre, Simone Weil, Georges Bernanos, Jules Barbey d’Aurevilly, Pierre Drieu La Rochelle e Baltasar Gracieîn. È stato direttore editoriale di tre case editrici dal 1962 al 1979. Collabora a vari quotidiani e periodici italiani e stranieri.
Tarocchi di Rajneesh – Le Carte della Coscienza
Manuale & 60 Carte
Autore/i: Osho Rajneesh
Editore: Lo Scarabeo
premessa dell’autore, introduzione di Ma Deva Waduda, Swami Anand Videha, traduzione di Swami Anand Videha, Ma Satyam Svarup, Ma Anand Daniela.
60 carte a colori + libretto pp. 112, Torino
Un concetto assolutamente nuovo dei tarocchi: 60 carte ispirate alla visione di Osho Rajneesh di un “Uomo Nuovo” la cui vita è fondata sulla consapevolezza, l’amore, la risata. Ogni carta simboleggia uno degli insegnamenti che la vita offre all’essere umano in quanto tale, e della quindi a ognuno di noi. Le carte si basano su racconti tratti dalle diverse tradizioni di coscienza che, in ogni epoca e paese, hanno aiutato l’uomo a trovare una diversa prospettiva esistenziale: la ricerca della’propria natura essenziale. Quindi, volta per volta, vengono presentate situazioni, parabole, aneddoti che si riferiscono alla tradizione dello Zen, dei Sufi, cristiana, buddhista, tantrica, chassidica, greca.
Tutti questi aneddoti, vengono qui riportati alla loro primaria funzione: risvegliare un processo di coscienza che permetta all’uomo di reintegrarsi nell’universo, dissolvendo quel senso di estraneità, frutto dell’apparente separatezza con cui ci si identifica. Un gioco della coscienza, dunque, che non mancherà di stupire… e di divertire. La confezione contiene:
- 60 carte originali, disegnate traendo spunto dall’insegnamento e dalle intuizioni di Osho Rajneesh.
- Un libro che fornisce la chiave al significato delle carte e riavvicina la tradizione del tarocco alla realtà dell’uomo contemporaneo e ai suoi comportamenti.
- Una introduzione (sempre inclusa nel libro) che permette di comprendere il processo evolutivo dei tarocchi, e di questo mazzo, e che consiglia alcuni giochi chiave con cui usare le carte.
Formulario di Alta Magia – Tratto da Antichi Libri
Titolo originale: Formulaire de Haute Magie
Autore/i: Piobb Pierre
Editore: Editrice Atanòr
introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Ercole Alvi.
pp. 160, numerose illustrazioni b/n, Roma
Dall’introduzione:
“Che cosa è la Magia?
Un breve discorso ve lo farà comprendere.
«Nel Medio Evo, dice l’illustre Berthelot, una volta provato che ci si era sforzati consapevolmente di pervenire a qualche cosa con mezzi diabolici, allora si
era accusati di magia». E parimenti nel secolo XX° è ancora accusato di magia chi cerca con mezzi supposti soprannaturali di pervenire a risultati che sono considerati come impossibili ad ottenersi per altra via.
La questione, nonostante i valorosi sapienti che hanno osato sfidare l’accusa, non ha fatto un passo: nel Medio Evo si bruciavano vivi i maghi, nel XX° secolo li si ricopre di ridicolo, ciò che è peggio, giacchè il ridicolo non ha mai fatto martiri.
La scienza moderna, nel suo orrore del soprannaturale – orrore legittimo che, del resto, sembra essere stato di tutti i tempi la caratteristica della vera scienza – respinge spietatamente ogni tentativo che a lei sembra fatto secondo i principi ignorati dai suoi dogmi stabiliti. Così essa respinge il miracolo, come ogni altro fatto rilevante del dominio della religione.
La religione dal canto suo ha orrore della scienza; ha paura che la scienza divulgatrice si metta a scrutare le sue pratiche e vi scopra un vasto campo di fatti naturali ed evidenti, che, ridotti alle loro giuste proporzioni, renderebbero inutile ogni ieratico; ha paura, in una parola, che il sapiente si sostituisca al prete.[…]”
Il Dogma dell’Alta Magia
Ove si contengono, insegnanti nel Dogma, i Principii Sublimi della Scienza del Volere; Opera tratta dai Sacri Libri della Kabbala e dalle Tradizioni della Sapienza Antica
Autore/i: Lévi Éliphas
Editore: Editrice Atanòr
traduzione di Carlo De Rysky.
pp. 136, illustrazioni b/n, Roma
Dall’introduzione:
«Oltre il velo di tutte le allegorie ieratiche e mistiche dei dogmi antichi, oltre le tenebre e le bizzarre prove di tutte le iniziazioni, sotto il suggello di tutte le sacre scritture, nelle ruine di Ninive e di Tebe, sulle pietre consunte degli antichi templi e sulla faccia annerita della sfinge dell’Assiria e dell’Egitto, nelle pitture mostruose o meravigliose che per i credenti dell’India spiegano le sacre pagine dei Veda, negli strani emblemi dei nostri vecchi libri di alchimia, nelle cerimonie di iniziazione praticate da tutte le società segrete si ritrova la traccia di una dottrina uguale dovunque, e dovunque gelosamente custodita. Sembra che la filosofia occulta sia stata nutrice o madrina di tutte le religioni, leva segreta di tutte le forze intellettuali, chiave di tutte le oscurità divine, regina assoluta della società nei tempi in cui essa era riserbata all’educazione dei Sacerdoti e dei Re.
Aveva regnato in Persia coi Magi, che perirono un giorno, come sempre periscono coloro che del potere hanno abusato, aveva dotato l’India di tradizioni meravigliose e di un incredibile splendore di poesia pieno di grazia e di terrore nei suoi emblemi; al suono della lira d’Orfeo aveva civilizzato la Grecia; nascondeva in sé i principii di tutte le scienze e di tutti i progressi dello spirito umano nei calcoli reconditi di Pitagora; la leggenda era piena dei suoi miracoli e la storia, quando tentava di giudicare questa potenza sconosciuta, si confondeva con la leggenda; coi suoi oracoli smembrava o riuniva gli imperi, faceva impallidire i tiranni sui loro troni e dominava tutti gli spiriti con la curiosità o col terrore. A questa scienza, diceva la folla, nulla v’ha d’impossibile; comanda agli elementi, sa il linguaggio degli astri, guida il cammino delle stelle; la luna alla sua voce cade sanguinante dal cielo, i morti si alzano dai sepolcri e articolano parole fatali al vento della notte che soffia nel loro cranio scarnato. Signora dell’amore e dell’odio, essa può dare a suo grado ai cuori umani il paradiso o l’inferno, dispone a suo grado di tutte le forme e distribuisce come vuole la bellezza o la bruttezza, cambia volta a volta con la bacchetta di Circe gli uomini in bruti e i bruti in uomini; dispone perfino della vita e della morte e ai suoi adepti […]
Lo Specchio delle Idee
Titolo originale: Le miroir des idées
Autore/i: Tournier Michel
Editore: Garzanti Editore
unica edizione, traduzione dal francese di Idolina Landolfi.
pp. 144, Milano
«Questo piccolo trattato», avverte Michel Tournier, «parte da due idee fondamentali. La prima stabilisce che il pensiero funziona con l’aiuto di un numero finito di concetti-chiave, che possono essere enumerati e spiegati. La seconda presuppone che tali concetti vadano a coppie, cioè che ciascuno abbia un suo “contrario”, positivo nè più nè meno quanto esso stesso».
Lo specchio delle idee è dunque un catalogo di quelle che i filosofi chiamano «categorie»: Aristotele ne individua dieci, Leibniz sei, Kant dodici. Con minor presunzione speculativa e cercando di cogliere il reale in tutta la sua varietà e concretezza, Tournier ha identificato un centinaio di concetti-chiave e li ha organizzati per coppie di termini che si oppongono e si illustrano vicendevolmente: per esempio, senza parlare della forchetta è impossibile cogliere la dolcezza materna del cucchiaio.
L’ordine va dal particolare all’universale, partendo naturalmente da «l’uomo e la donna», per esplorare alla fine la dicotomia tra «l’assoluto e il relativo», «Dio e il Diavolo», «l’Essere e il Nulla». Forse ci si sorprenderà nel trovare in questo Specchio delle idee coppie come «il cane e il gatto», o «il salice è lontano», ma, avverte ancora l’autore, «bisogna considerare che, al di là delle entità concrete che essi designano, a tali concetti è attribuibile un significato emblematico e simbolico di grande rilievo».
In brevi saggi densi di spunti poetici, filosofici e letterari, spesso venati d’ironia, Tournier traccia così una geografia del mondo, rivelando nel contempo i meccanismi della nostra mente.
Michel Tournier è nato a Parigi nel 1924. È considerato uno dei più importanti scrittori francesi viventi. Tra le sue opere ricordiamo, pubblicate da Garzanti, i romanzi Il re degli ontani (Premio Goncourt 1970), Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, Gilles e Jeanne, Mezzanotte d’amore (Premio Grinzane Cavour 1990), La goccia d’oro e Le meteore; i racconti: Il gallo cedrone, le prose brevi Casa, città, corpi, bambini e Immagini, paesaggi e altre piccole prose e la raccolta di saggi: Il vento Paracleto.
Sette Esperimenti per Cambiare il Mondo – Che non hanno Bisogno di Laboratori e Possono Essere Eseguiti da Tutti
Titolo originale: Seven experiments that could change the world
Autore/i: Sheldrake Rupert
Editore: Edizioni Corbaccio
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dall’originale inglese di Stella Boschetti.
pp. 288, nn. illustrazioni b/n, Milano
Il vostro cane capisce veramente quando state tornando a casa? In che modo i piccioni viaggiatori ritrovano la strada? Come possiamo dimostrare che la sensazione che abbiamo di essere osservati corrisponde quasi sempre a ciò che accade in realtà? Il dolore che gli amputati provano agli arti che non hanno più esiste realmente? Le costanti fondamentali dell’universo, possono variare? L’aspettativa nei confronti di un esperimento di scienze esatte può alterare i risultati dell’esperimento stesso?
«La cosa più sorprendente riguardo a questo libro è che il titolo è vero. Davvero Sette esperimenti cambierà il vostro modo di vedere il mondo. Vi disturberà nel più simpatico dei modi. Scoprirete che quelle che consideravate leggi sono soltanto teorie e che ciò che credevate che gli scienziati sapessero in realtà era solo ciò che pensavano.» (Sunday Times)
Se gli Scettici (come in questo libro vengono definiti, con tanto di S maiuscola) si oppongono a ogni tentativo di analisi della scienza che esca dai canoni prescritti, asserendo che non è possibile convalidare le ipotesi con gli esperimenti, Sheldrake ne propone ben sette, per altrettanti fenomeni: la percezione che gli animali domestici (cani e gatti) hanno dei movimenti dei padroni, con largo anticipo rispetto al momento in cui essi avvengono; la capacità di orientamento degli animali migranti, l’organizzazione delle società di insetti secondo un programma preordinato; la sensazione di essere osservati; l’esistenza dei cosiddetti «arti fantasma» nelle persone cui sono stati amputati un braccio o una gamba; l’ipotesi che le costanti fondamentali dell’universo (la velocità della luce e la costante gravitazionale) siano passibili di variazioni; l’influenza che le aspettative di uno sperimentatore esercitano sul risultato dell’esperimento stesso, anche quando si tratta di un esperimento di scienze esatte.
Con un linguaggio estremamente semplice, Sheldrake spiega, gradino per gradino, in che modo possono essere effettuati da chiunque i sette esperimenti, forte della certezza che la ricerca scientifica non sia un campo d’azione riservato agli addetti ai lavori, ma un’area aperta anche ai dilettanti.
Ma in che modo sette semplici esperimenti alla portata di tutti potrebbero cambiare il mondo? La verifica dei primi tre gruppi di fenomeni di cui parla Sheldrake porterebbe alla scoperta di poteri straordinari negli animali e modificherebbe il nostro rapporto con essi. Per quanto riguarda il secondo gruppo di fenomeni, la sua verifica amplierebbe la portata della mente umana, scoprendo una «mente estesa» non ridotta al solo cervello, il cui rapporto con il corpo muterebbe radicalmente. Infine, se si verificasse sperimentalmente l’evidenza del terzo gruppo di fenomeni, la cosiddetta oggettività scientifica cadrebbe, per lasciare il posto a una nuova scienza, con più vasti orizzonti. La scommessa di Sheldrake è affascinante: quale lettore non sarà tentato di provare almeno uno dei sette esperimenti?
Rupert Sheldrake, biochimico e filosofo, ha compiuto studi sulla biologia cellulare e ricerche sulla vegetazione tropicale in Malesia e in India. È autore di molti libri. Corbaccio ha già pubblicato La rinascita della natura.
L’Uomo e le Sue Pulsioni – Il Lavoro Creativo Esplorato alle Sue Radici
Autore/i: Amati Ugo
Editore: Melusina Editrice
unica edizione, prefazione di Jean Oury, introduzione dell’autore, in copertina: «Ritratto di Diego con la camicia rossa» Alberto Giacometti, 1954.
pp. 370, nn. tavole a colori f.t., Roma
Il testo è diviso in due parti. Nella prima l’Autore espone in modo chiaro ed approfondito le teorie del grande psicanalista Lepold Szondi, uno dei grandi studiosi del profondo, che con la sua ricerca ha influenzato in modo decisivo la cultura psicanalitica francese e belga, ma ancora poco studiato e conosciuto in Italia. Nella seconda Amati, utilizzando le categorie szondiane sullo studio dell’arte e della personalità dell’artista, rilegge e reinterpreta la produzione artistica di grandi pittori e scrittori.
Si tratta perciò di un libro originale, che va a sanare una grave lacuna nella letteratura psicanalitica e psichiatrica italiana, e che riveste un notevole interesse oltre che per gli psicologi e gli psichiatri, anche per coloro che si interessano all’arte e alla critica artistica.
Ugo Amati è psichiatra, ha condotto la sua analisi personale con J. Lacan a Parigi ed ha lavorato presso la clinica La Borde di Cour Cheverny diretta dal dottor J. Oury. Dal 1975 al 1988 ha esercitato presso l’ospedale psichiatrico SS. Maria Della Pietà di Roma. A cavallo tra l’esperienza francese e l’esperienza romana è stato medico condotto a Cantiano nelle Marche e a Stromboli nelle isole Eolie. Da un luogo all’altro l’interesse per il lavoro creativo si è andato approfondendo, non solo a livello clinico.
Pittore egli stesso ha pubblicato testi di psichiatria e testi di narrativa: Lo spazio della follia ed. Bertani, Apeiron ed. Praxis, L’arcipelago di Golgi ed. Solfanelli, La Madonna del Parto ed. Maggioli. Vive e lavora a Roma.