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Libri dalla categoria Tango Argentino

La Stella Azzurra di Ciang Caiscek

La Stella Azzurra di Ciang Caiscek

L’apostolo dei gesuiti italiani nella Cina Centrale (1922 – 1949)

Autore/i: Bortone Emilio S. J.

Editore: Abbazia di Casamari

premessa e avvertenza dell’autore, in copertina: «Ciang Caiscek» presso Roccia della rimembranza.

pp. XL-772 , nn. illustrazioni, carte geografiche e fotografie a colori e b/n, Frosinone

Il P. Fernando Bortone, nato a Fondi il 13 dicembre 1902, tredicenne si trasferisce a Roma, ove frequenta le scuole medie e il biennio d’ingegneria.
Presta servizio militare come sottotenente di artiglieria. Entrato nel Collegio Capranica, poi nella Compagnia di Gesù, si laurea in filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana.
Nel 1931, parte missionario per la Cina, ove, per diciotto anni, si dedica all’evangelizzazione del Paese. Insegna sinologia a Pechino e pubblica opere di linguistica, di storia, di apologetica e di morale anche in lingua cinese. Durante la guerra cino-giapponese fa parte della Croce Rossa Cinese. Il susseguente regime comunista lo obbliga a rientrare in Italia.
Ritornato in Patria, pubblica altre opere letterarie e scientifiche: «I Canti dell’Esilio», i «Salmi e Cantici meditati», «La Radiestesia applicata alla Medicina»… Per questa sua attività e per quella di predicatore e conferenziere, viene chiamato a far parte di numerose accademie nazionali e internazionali, viene gratificato con premi per la cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in Italia e dal Governo della Repubblica di Cina.
Da vari Enti e Associazioni è stato premiato più volte con medaglie, targhe, coppe e serti d’oro. E nominato Grande Ufficiale e Cappellano Maggiore dell’Ordine Militare di S. Brigida di Svezia, Cappellano dei Cavalieri di Malta, Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, Libero docente di Radiestesia Medica dell’Accademia Gentium «Pro Pace», Socio d’onore dell’Accademia Internazionale Medica e membro dell’Accademia Lancisiana di Roma.
Recentemente, ha ricevuto la nomina di Professore di letteratura Cinese presso l’Università Cattolica Fu-jen di Formosa ed è stato chiamato a far parte dell’Accademia Sinica, l’istituto culturale più elevato della Cina Libera.
I libri storici del P. Bortone sulla Cina formano una collana della quale sono stati già pubblicati: «Il Saggio d’Occidente» (1552-1610); «I gesuiti alla Corte di Pechino» (1601-1813); «Lotte e trionfi in Cina» (1842-1922). A questi fa seguito il presente volume, che tratta, in particolare, della vita del grande condottiero Ciang Caiscek e dell’operato dei missionari nella Cina centrale (1922-1949).
Nel settembre del 1952, il Presidente in visita a Cinmen (Quemoy), isoletta presso la costa orientale cinese, fece scolpire su una roccia questa iscrizione: «Non dimentichiamo la riconquista».

L’Album di Sissi

L’Album di Sissi

Titolo originale: Elisabeth. Bilder einer Kaiserin

Autore/i: Hamann Brigitte

Editore: Longanesi & C.

unica edizione, a cura di Hamann Brigitte, prefazione dell’autore, traduzione di Giorgio Cuzzelli, collana: I Marmi n° 133, in copertina: un ritratto di Georg Raab del 1867.

pp. 176, nn. ill. in b/n, Milano

Brigitte Hamann, l’autrice della fortunata biografia di Sissi, è riuscita – grazie a laboriose ricerche – a ricomporre un ideale album per immagini dell’imperatrice e a ricostruire le varie tappe della sua tormentata vita, dall’infanzia e adolescenza in Baviera al matrimonio con l’imperatore Francesco Giuseppe, dalla tragedia di Mayerling (che vide la morte del figlio Rodolfo) alla tragica scomparsa nel 1898 (ormai sessantanne) per mano dell’anarchico italiano Luigi Luccheni. Accanto a quelle di Sissi, compaiono le immagini della famiglia originaria e di quella acquisita, della duplice corte di Vienna e di Budapest, dei tanti personaggi che disegnarono un’epoca, delle cerimonie e degli svaghi, dei costumi nella vita ufficiale e in quella privata. È però sempre Sissi a campeggiare, con la sua bellezza acerba e poi matura, strappata alle ingiurie del tempo e infine celata a ogni visione, con la sua grazia e la sua eleganza, con la sua freddezza e la sua passionalità. L’imperatrice che voleva essere donna e la donna che – sia pure a modo suo – riuscì a essere imperatrice intrecciano le loro vicende e i loro destini in una storia che segnò un intero secolo, il cui tragico epilogo venne celebrato da poeti come Giovanni Pascoli e Gabriele d’Annunzio, la cui memoria è giunta sino a noi, magari grazie ai film interpretati da Romy Schneider. L’album di Sissi, attraverso fotografie rarissime e riproduzioni di dipinti, incisioni, disegni e documenti, consente ora di verificare questa memoria, di attribuire un senso e un segno alle oltre trecento immagini raccolte, di rendere un postumo omaggio alla bellezza e all’infelicità – correlate tra loro, quasi per una beffa del destino – di Elisabetta Amalia Eugenia duchessa in Baviera, imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria, detta semplicemente Sissi.

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Prefazione

  • Bambina in Baviera
  • La promessa sposa
  • Nozze a Vienna
  • Malattia e fuga
  • La giovane madre
  • Ritratti ovvero i mutamenti di un volto
  • Regina d’Ungheria
  • I compiti di rappresentanza
  • L’amazzone
  • In famiglia
  • La fuga dal mondo
  • Il destino dell’imperatrice

Fonti iconografiche

Lo Sviluppo Sociale dei Bambini

Lo Sviluppo Sociale dei Bambini

Titolo originale: Social Development in Young Children – A Study of Beginnings

Autore/i: Isaacs Susan

Editore: La Nuova Italia

prima edizione, prefazione dell’autrice, traduzione di Corinna Ranchetti.

pp. 652, Firenze

[…] Di assai maggiore importanza sono state invece le varie relazioni di Melanie Klein e di M. N. Searl (vedi Bibliografia) e il volume The Psycho-Analysis of Children da questa pubblicato poco prima che il mio libro andasse alle stampe. Sono assai grata a questi due Maestri della psicoanalisi dell’infanzia, non solo per le ricerche da loro pubblicate, ma anche per quello che ho personalmente appreso da ambedue nel campo dell’analisi infantile. Le interpretazioni teoriche che do di queste osservazioni del comportamento infantile si basano sulle fondamentali loro ricerche, che segnano una data basilare nella psicologia della primissima e prima infanzia. La loro opera, a sua volta, si basa e si ispira alle scoperte di Freud. Il mio studio personale sui bambini ha servito soltanto ad aumentare la mia profonda ammirazione e la mia riconoscenza per il genio di Freud per essere egli stato capace di penetrare tanto profondamente e con tanta sicurezza nella realtà della mente del bambino, attraverso lo studio di menti adulte. […] (tratto dalla prefazione dell’Autrice)

Susan Isaacs, (24 maggio 1885 – 12 ottobre 1948) era una psicologa educativa e psicanalista. Ha pubblicato studi sullo sviluppo intellettuale e sociale dei bambini e promosso il movimento della scuola materna. Per Isaacs, il modo migliore per imparare i bambini era sviluppare la loro indipendenza. Credeva che il modo più efficace per ottenere ciò fosse attraverso il gioco, e che il ruolo degli adulti e dei primi educatori fosse di guidare il gioco dei bambini.

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Prefazione

PARTE PRIMA – I DATI PSICOLOGICI

INTRODUZIONE

LA DOCUMENTAZIONE

RAPPORTI SOCIALI: AMORE E ODIO IN ATTO

  • A. Atteggiamenti egocentrici primari nel gioco sociale
  • B. Ostilità e aggressività
  • C. Amicizia e collaborazione

LE FONTI PIÙ PROFONDE DELL’AMORE E DELL’ODIO

  • A. La sessualità
  • B. Sentimenti di colpa e vergogna
  • C. Un caso individuale: Ursula

LA TEORIA DELLO SVILUPPO

INTRODUZIONE

UN ESAME TEORICO DEI RAPPORTI SOCIALI

  • A. Atteggiamenti  egocentrici primari
  • B. Ostilità e aggressività
  • C. Amicizia e collaborazione

LE FONTI PIÙ PROFONDE DELL’AMORE E DELL’ODIO

  • A. La sessualità
  • B. Sentimenti di colpa e vergogna
  • C. Un caso individuale: Ursula

RAPPORTO TRA GLI ASPETTI SOCIALI E GLI ASPETTI SESSUALI DELLO SVILUPPO

PARTE SECONDA – IL PROBLEMA EDUCATIVO

RELAZIONE TRA EDUCAZIONE E PSICOANALISI

ALCUNI PROBLEMI E CRISI DEL PRIMO SVILUPPO SOCIALE

Appendice I
Appendice II
Appendice III

Bibliografia
Indice analitico

Codice Guerriero

Codice Guerriero

Autore/i: Om Oskraham; Halladhah Hanahit

Editore: ADEA Edizioni

prima edizione.

pp. 96, illustrazioni in bianco e nero, Milano

Il guerriero non ricerca la santità degli uomini, ne il loro potere illusorio.
Non si occupa della morale comune, né delle comuni visioni.
Il guerriero non si lascia colorare dall’epoca e dalla società, né dalle opinioni imperanti nell’uno o nell’altro secolo.
Egli cammina dritto per la sua strada, dopo aver ricevuto l’insegnamento del mago.

Pochi comprendano quale significato abbia avuto, nelle epoche passate, la Via dei Guerrieri. Perlopiù i pochi Iniziati a questo Sentiero sono stati ricordati come semplici uomini d’armi, altri ricondotti alla memoria dei posteri come filosofi, maghi, avventurieri, poeti o religiosi.
Il Sentiero del Guerriero è da sempre una via di Passione estrema, e forse per questo ogni cuore umano contiene in sé l’ammirazione per coloro che l’hanno calcato e il segreto desiderio di emularne le gesta, in un campo qualsiasi della vita.
Essere un Guerriero non significa necessariamente conoscere l’arte del combattimento fisico. Sebbene quest’ultimo divenga una formidabile Scuola di Vita, il Principio Guerriero in sé rappresenta, essenzialmente, la capacità di vivere la vita trionfando sulla morte, ponendo le proprie capacità al servizio dell’umanità.
La Passione per la vita – e nella vita – conduce alla massima intensità in ogni umana esperienza.
Un Guerriero sperimenta l’esistenza a un livello di intensità straordinaria.
Un Guerriero è intero e integro in ogni sua scelta, e opera responsabilmente sul piano della propria consapevolezza, senza lasciarsi trascinare a destra e sinistra da energie esterne.
Questo non significa che non sia aperto nei confronti del mondo esterno o del pensiero altrui, ma piuttosto che è profondamente unito in se stesso, privo di incoerenze sui principi fondamentali della vita e cosciente del proprio ruolo in seno all’evoluzione.

Halladhah Hanahit e Om Oskraham hanno fondato una Scuola di Formazione Guerriera, aperta tanto ai praticanti di arti marziali quanto a coloro che non hanno mai avuto esperienze similari. Essi trasmettono da un lato l’Etica del Codice Guerriero, e dall’altro l’arte di combattimento contenuta in “Fire Power”.
I Maestri sono conosciuti in Europa e in America per la creazione dell’Istituto per l’Evoluzione Armonica dell’Uomo, all’interno del quale insegnano l’Antica Scienza per lo sviluppo di una consapevolezza superiore e per la liberazione dalle paure e dai condizionamenti umani.

Il Segno del Padre

Il Segno del Padre

Nel destino dei figli e della comunità

Autore/i: Ferliga Paolo

Editore: Moretti & Vitali Editori

prefazione di Claudio Risé, in copertina: Particolare di una statua stante del Faraone Pepi I. Sesta dinastia (attorno al 2280 a.C.). Il Cairo, Museo Egizio.

pp. 240, Bergamo

Nell’epoca moderna, da Amleto ai nostri giorni, l’immagine del padre, sia di quello terreno che di quello divino, si è sempre più sbiadita, tendendo a scomparire dalla vita della comunità e generando nei figli un vuoto spesso incolmabile.
In un confronto serrato con il pensiero di Jung, l’autore mostra come tale immagine sia stata, per nostra fortuna, sapientemente conservata dall’inconscio collettivo.
Nei miti e nei sogni, ma anche nei testi sacri e nella poesia, è infatti possibile rintracciare l’archetipo del Padre, vera e propria immagine guida, in grado di aiutare uomini e donne a dare un senso al proprio destino.
Paolo Ferliga evidenzia a questo proposito come il contributo di Freud sul complesso di Edipo possa essere accolto in una prospettiva archetipica. Simbolicamente il padre si presenta infatti come portatore di un segno caratteristico: la ferita, dolorosa ma indispensabile, perché i figli possano separarsi dal protetto mondo materno e affrontare con coraggio ed entusiasmo la vita.
La presenza del padre, indispensabile fin dalla nascita accanto a quella della madre per lo sviluppo psichico e affettivo dei figli, diviene fondamentale nel corso dell’adolescenza, per iniziarli alla vita della comunità, al mondo dei valori e dello spirito.
Ma anche i figli sono importanti, come mostra la vicenda di Abramo e Isacco, per la piena realizzazione di un uomo e si svelano spesso come il suo destino più autentico. Nel riconoscere il desiderio di essere padre ciascun uomo può infatti scoprire la gioia e la bellezza della vita.

Paolo Ferliga, psicologo analista di formazione junghiana, è psicoterapeuta e insegna Filosofia e Storia al Liceo classico Arnaldo di Brescia.
Laureato e perfezionato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano e di Padova, si è poi diplomato alla Libera Scuola di Terapia analitica di Milano.

Teorie Letterarie nella Scuola di Francoforte

Teorie Letterarie nella Scuola di Francoforte

«Quaderni di critica»

Autore/i: Autori vari

Editore: Savelli

a cura di Filippo Bettini, Mirko Bevilacqua, Aldo Mastropasqua, Francesco Muzzioli, Giorgio Patrizi, Mauro Ponzi, illustrazione: P. Klee, Immagine di ricezione, Bauhaus, 1922.

pp. 192, Roma

Le indicazioni teoriche della Scuola di Francoforte, riportate prepotentemente alla ribalta dagli avvenimenti del ’68 come forze di antagonismo agli apparati ideologici della borghesia neocapitalistica, costituiscono un’occasione qualificata di ripensamento sulla funzione dell’intellettuale e sui rapporti tra il suo lavoro specifico e la realtà politica. Un ripensamento che non vuole limitarsi a un’indagine documentaria ma che si propone, invece, di individuare, con volontà discriminatoria, le linee di tendenza oggi recuperabili dal dibattito francofortese sul versante della letteratura, per troppo tempo lasciata ai margini del discorso filosofico in una posizione di pura «appendice». Tra la varietà di indirizzi che nei nomi di Benjamin, di Adorno, di Marcuse e di altri la ricerca critico-letteraria ha espresso all’interno del movimento, la scelta di parte cade sulla proposta di un’interpretazione materialistica e funzionale dell’«avanguardia».
Nel teorizzare un’arte che, al di fuori dell’alternativa tradizionale tra «impegno» e «gioco», tra contenutismo velleitario e formalismo qualunquista, sappia prendere coscienza delle proprie contraddizioni reali e trasformarle in un atto di aggressione diretta alle istituzioni pubbliche del potere, sta in particolare la direzione prioritaria del contributo di Walter Benjamin e della sua riproponibilità nel presente.

M. CARLINO, Il surrealismo negli scritti teorico-critici di Marcuse, Adorno, Benjamin

F. MASINI, Melancholia illa allegorica (glossa in margine all’«Origine del dramma barocco tedesco» di Walter Benjamin)

M. PONZI, Alcune osservazioni sulla teoria del linguaggio di Benjamin

A. MASTROPASQUA, Alcune note su Benjamin, Adorno e la Scuola di Francoforte

M. BEVILACQUA, Ideologia e biologismo nell’«estetica» marcusiana

M. PONZI, Postilla su Nietzsche

F. LEONETTI, Sula fine della glossa francofortese al marxismo

R. DI MARCO, Materialismo teologico e materialismo dialettico

Nella sezione «Ripresa»:

E. MUZZIOLI, L’Ingegnere e «Officina»
Interventi di G. Manacorda, A. Asor Rosa, e «Quaderni di critica»

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MARCELLO CARLINO

  • Il surrealismo negli scritti teorico-critici di Marcuse, Adorno, Benjamin

FERRUCCIO MASINI

  • Melancholia illa allegorica

MAURO PONZI

  • Alcune osservazioni sulla teoria del linguaggio di Benjamin

ALDO MASTROPASQUA

  • Alcune note su Benjamin, Adorno e la Scuola di Francoforte

MIRKO BEVILACQUA

  • Ideologia e biologismo nell’estetica: marcusiana

MAURO PONZI

  • Nota su Nietzsche

FRANCESCO LEONETTI

  • Dalla fine della glossa francofortese al marxismo

ROBERTO DI MARCO

  • Materialismo teologico e materialismo dialettico

Ripresa :

  • L’alternativa letteraria del ’900: Gadda. Interventi

FRANCESCO MUZZIOLI
L’Ingegnere e «Officina»
GIULIANO MANACORDA
ALBERTO ASOR ROSA
«QUADERNI DI CRITICA»

Paradosso e Controparadosso – Un Nuovo Modello nella Terapia della Famiglia a Transazione Schizofrenica

Paradosso e Controparadosso – Un Nuovo Modello nella Terapia della Famiglia a Transazione Schizofrenica

Biblioteca di Psichiatria e di Psicologia Clinica

Autore/i: Selvini Palazzoli Mara; Boscolo Luigi; Cecchin Gianfranco; Prata Giuliana

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

terza edizione, prefazione e introduzione degli autori.

pp. 176, Milano

Questo volume, vivamente atteso e sollecitato, presenta al pubblico i primi risultati di un piano di ricerca che, progettato dal Centro per lo Studio della Famiglia di Milano alla fine del 1971, è stato messo in atto agli inizi del 1972. Esso riferisce del lavoro terapeutico svolto dagli Autori con 15 famiglie, di cui 5 con bambini tra i 5 e i 7 anni presentanti gravi disturbi psicotici, e 10 con soggetti di età compresa tra i 18 e i 22 anni diagnosticati come schizofrenici in fase florida.
Assumendo il termine bleuleriano di schizofrenia, ormai entrato si può dire nell’uso universale, gli Autori se ne sono valsi per indicare non una malattia del singolo, come nel tradizionale modello medico, ma una peculiare modalità comunicazionale inseparabile dalle altre modalità comunicazionali che possono essere osservate nel gruppo naturale (in questo caso, la famiglia) in cui essa ha luogo. Partendo inoltre dalla considerazione che le moderne scienze interessate alla comunicazione sottolineano la centralità del paradosso come fonte tanto di disturbi paralizzanti quanto di trasformazioni creative, gli Autori dimostrano come sia possibile intervenire nella famiglia a transazione schizofrenica escogitando metodi originali, e ovviamente paradossali, per innescare il salto dal disturbo alla trasformazione. I controparadossi in questa direzione ricavati, esposti in una vasta gamma di esemplificazioni, vengono analizzati con rigore secondo i modelli concettuali offerti dalla Teoria generale dei sistemi, dalla Cibernetica, dall’analisi della comunicazione in senso pragmatico. Il lettore, seguendo i diversi casi presentati, può rendersi conto della stimolante originalità ed efficacia di questo approccio, che trascende il puro interesse clinico, per offrire nuovi spunti a una visione ecologica delle relazioni umane.

Mara Selvini Palazzoli, laureata in medicina a Milano, ha completato la preparazione psichiatrica e psicoanalitica sotto la guida del professor G. Benedetti a Basilea. È autore di numerosi saggi e di un volume dedicato al problema dell’anoressia mentale pubblicato in questa collana (1963), tradotto in inglese con il titolo Self-Starvation (Caucher, London 1974; Aronson, New York 1978). Nel 1967 ha fondato a Milano il Centro per lo Studio della Famiglia. Insegna all’Istituto di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano.

Luigi Boscolo si è laureato in medicina a Padova nel 1959. Dal 1961 al 1967 ha ricevuto la formazione psichiatrica e psicoanalitica negli Stati Uniti presso il New York Medical College. È membro della American Academy of Psychoanalysis. Esercita la professione di psicoanalista.

Gianfranco Cecchin si è laureato in medicina a Padova nel 1959. Dal 1960 al 1970 ha ricevuto la formazione psichiatrica e psicoanalitica a New York lavorando in diverse istituzioni. È membro della New York Academy of Child and Adolescent Psychiatry. Esercita la professione di psicoanalista.

Giuliana Prata si è laureata in medicina e si è specializzata in psichiatria a Milano. Il suo training psicoanalitico ha avuto luogo a Losanna dal 1964 al 1970. Esercita la professione di psicoanalista.

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Prefazione

Parte prima
1. Introduzione
2. Modalità di lavoro dell’équipe

Parte seconda
3. La coppia e la famiglia a transazione schizofrenica
4. Il paziente designato

Parte terza
5. Gli interventi terapeutici come apprendimento per tentativo ed errore
6. La tirannia del condizionamento linguistico
7. La connotazione positiva
8. La prescrizione in prima seduta
9. I rituali familiari
10. Dalla rivalità col fratello al sacrificio per aiutarlo
11. I terapeuti prendono su di sé il dilemma del rapporto fra genitori e figlio
12. I terapeuti accettano senza obiezioni il miglioramento sospetto
13. Come ricuperare gli assenti
14. Come aggirare la disconferma
15. Il problema delle coalizioni negate
16. I terapeuti dichiarano la propria impotenza senza biasimare alcuno

Bibliografia

Salmi e Cantici Biblici

Salmi e Cantici Biblici

Autore/i: Anonimo

Editore: Piero Gribaudi Editori

nuova traduzione, introduzione e commenti di Enzo Bianchi della comunità di Bose.

pp. 432, Torino

Quest’opera rappresenta una novità di primo piano nel campo biblico e liturgico. La traduzione dei Salmi e dei Cantici biblici

  • è stata fatta dalla Comunità di Bose con l’apporto di cattolici ed evangelici
  • è integrale e fedele ai testi originali ebraici
  • è completamente rinnovata rispetto a quella del precedente volume «Preghiera della comunità»
  • è un contributo di prim’ordine per l’uso dei 150 Salmi e dei 35 Cantici previsto dalla nuova liturgia cattolica delle ore
  • è una versione cantabile con le melodie universalmente note di J. Gelineau e con le altre formule ritmiche esigenti solo appoggi melodici
  • è stata a lungo sperimentata nella Comunità di Bose accogliendo suggerimenti di eminenti liturgisti
  • contiene un’introduzione generale alla preghiera dei Salmi, nonché introduzioni invitatorie e richiami neotestamentari per ogni Salmo
  • è diretta a quelli che usano i Salmi non per studi scientifici ma per uso liturgico e di preghiera; per i credenti nella Parola, non per gli esperti in Sacra Scrittura.

Enzo Bianchi (1943) è il fondatore e priore della Comunità monastica di Bose. Direttore della rivista biblica «Parola, Spirito e Vita», membro della redazione della rivista internazionale «Concilium», presidente dell’Associazione per le Scienze Religiose del SIDJC, membro della Académie Internationale des Sciences Religieuses di Bruxelles. Quale biblista ha tenuto relazioni e corsi anche all’estero. È autore di diversi libri, tradotti in molte lingue (francese, spagnolo, tedesco, portoghese, catalano, inglese, polacco, russo, giapponese), che esprimono una spiritualità abbeverata alle fonti bibliche e alla grande tradizione ecclesiale, ma nel contempo attenta all’oggi e alla compagnia degli uomini. Collabora regolarmente a «La Stampa» e «Avvenire».
L’Autore è inoltre curatore della Collana fonti spirituali russo-ortodosse.

Le Tossicodipendenze – Esperienze Italiane e Internazionali a Raffronto sui Problemi della Droga

Le Tossicodipendenze – Esperienze Italiane e Internazionali a Raffronto sui Problemi della Droga

Autore/i: Autori vari

Editore: Franco Angeli Editore

a cura di Morena Brusa, Pierluigi Cornacchia e Pia Cusanno, prefazione del prof. Luigi Cancrini, introduzione di Faustino Boioli, Andrea Cattabeni, Angelo Cocchi e Giuseppe De Luca.

pp. 280, Milano

Il carattere di massa che ha assunto il fenomeno della droga negli ultimi anni, il carico di drammi individuali e collettivi che racchiude, le spinte alla disgregazione sociale che aumenta, le difficoltà ad allestire un modello tecnico d’intervento verso il nuovo bisogno terapeutico che il tossicomane esprime e che investe tutte le strutture socio-sanitarie ed educative, sono alcuni degli elementi che denotano come si sia di fronte a una svolta nella questione della droga. Sui caratteri complessivi di questa svolta è necessaria una riflessione e un’analisi sistematica e approfondita tra gli operatori socio-sanitari, gli amministratori locali, le forze politiche e sociali, i movimenti giovanili, riflessione e analisi che questo volume intende avviare facendo anzitutto il punto sulla tossicodipendenza di massa e la cultura della droga, al fine d’individuare i significati e i caratteri generali che ha assunto nella nostra società. Viene quindi dato un quadro prima delle esperienze compiute in Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera, Stati Uniti nel campo della prevenzione e cura delle tossicodipendenze (significativi i giudizi sui risultati della “liberalizzazione della droga”) e poi delle esperienze italiane, illustrate da medici, operatori sociali, psicologi, ecc. Da questo quadro, quanto mai complesso e variegato, appare come solo attraverso un intervento collettivo, sociale, sia possibile affrontare il fenomeno, secondo una strategia che deve vedere impegnati il quartiere, la scuola, il sindacato, i partiti, i movimenti generali il carattere “aperto” della trattazione e il suo taglio operativo – che rendono il volume di particolare interesse sia per quanti lavorano in questo campo, sia più in generale per gli operatori politici, sociali, sindacali e gli insegnanti, sia per i parenti dei tossicodipendenti – sono accentuati dall’essere nato dal convegno nazionale su “Droga ed emarginazione” tenuto a Milano, a cui hanno partecipato circa 500 operatori socio-sanitari e che è stato strutturato su gruppi di lavoro che hanno affrontato i temi di: droga e criminalità, carcere e droga, la cultura della droga e i movimenti giovanili, ipotesi di intervento nella scuola, comunità per tossicomani, tossicomani in ospedale, ospedali militari e droga, metodi d’intervento terapeutico per tossicomani, sistema epidemiologico. Il volume riporta le relazioni di base presentate al convegno, una sintesi del dibattito e gli interventi più significativi.

Le Frontiere della Globalizzazione: Negoziati Commerciali e Riforma dell’OMC

Le Frontiere della Globalizzazione: Negoziati Commerciali e Riforma dell’OMC

II Conferenza Nazionale sull’Organizzazione Mondiale del Commercio

Autore/i: Autori vari

Editore: Società Editrice Il Mulino

a cura di Lelio Iapadre e Fabrizio Pagani, presentazione di Enrico Letta.

pp. 160, Bologna

Spinte politiche, forze economiche e sviluppi tecnologici molto potenti continuano a sostenere il processo di integrazione dei principali mercati, ma vaste aree del pianeta restano escluse dai suoi benefici, mentre cresce nell’opinione pubblica l’inquietudine per i riflessi sociali e ambientali che ne derivano. Su questo sfondo l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) attraversa una fase difficile, sempre più stretta tra le necessità dell’ordinaria amministrazione e la prospettiva di un ciclo negoziale più ampio, che affianchi i negoziati su agricoltura e servizi già in corso. Allo stesso tempo l’Organizzazione è oggetto di critiche interne ed esterne, talvolta assai radicali, che ne mettono in discussione l’assetto istituzionale e la missione pubblica. Questo volume raccoglie i contributi presentati alla II Conferenza Nazionale sull’OMC, promossa dal Ministero del Commercio con l’Estero, in collaborazione con l’ICE, nell’ambito del dialogo tra il governo italiano e le forze sociali. Gli interventi pubblicati esemplificano i problemi aperti, ma anche le opportunità di progresso che potrebbero derivare dal loro superamento: i negoziati sui servizi (Fabrizio Onida, David Hartridge, Rupa Chanda) e sulla proprietà intellettuale (Paolo Sani); il commercio elettronico (Paolo Guerrieri, Aaditya Mattoo, Alberto Tripi); la riforma dell’OMC (Giorgio Sacerdoti, Gabriella Venturini, Carla Coletti, Maurizio Meloni, Riccardo Perissich, Raffaele Salinari). Il volume si conclude con un documento, stilato da un gruppo di esperti, sulle condizioni per rilanciare i negoziati commerciali internazionali e sul contributo che può fornire l’Italia.

Lelio Iapadre
insegna Economia internazionale nelle Università dell’Aquila e di Roma «La Sapienza», coordina l’Osservatorio economico del Ministero del Commercio con l’Estero e fa parte del Comitato scientifico dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero.

Fabrizio Pagani insegna Organizzazione internazionale nell’Università di Pisa.

Popoli delle Discariche – Saggi di Antropologia Zingara

Popoli delle Discariche – Saggi di Antropologia Zingara

Autore/i: Piasere Leonardo

Editore: CISU – Centro d’Informazione e Stampa Universitaria

prefazione e avvertenza dell’autore.

pp. XI-242, nn. figure b/n, Roma

Gli Zingari sono un popolo allo sbando, in via di disintegrazione culturale? Lo sguardo antropologico e una pratica di ricerca prolungata sul terreno mostrano il contrario. Mostrano – scrive Leonardo Piasere – «culture zingare forti, vigorose, creativamente vivaci, sensibilissime alle scosse della storia e pronte ad adeguarvisi con una flessibilità tale, quale raramente gli antropologi hanno reperito in altre popolazioni». In questa raccolta di saggi, alcuni dei quali per la prima volta disponibili in italiano, Leonardo Piasere illustra le caratteristiche dell’ingegneria culturale delle popolazioni zingare, che sono aperte ad acquisire e a reinterpretare certi tratti culturali che provengono dalle popolazioni non zingare circostanti, ma pronte a rifiutare altri che siano percepiti come pericolosi per la coesione interna. In questo modo, la persistenza degli Zingari non appare più un «enigma etnologico», come è stato scritto. E se oggi essi sono spesso confinati a vivere in riserve o nei pressi delle nostre discariche, la loro stessa perennità sta a dimostrare l’indomabilità di una gente che non ha mai ricercato l’egemonia, rifiutando al contempo la subalternità.

Tra Sapere e Potere – La Psichiatria Italiana nella Seconda Metà dell’Ottocento

Tra Sapere e Potere – La Psichiatria Italiana nella Seconda Metà dell’Ottocento

Autore/i: Babini Valeria Paola; Cotti Maurizia; Minuz Fernanda; Tagliavini Annamaria

Editore: Società Editrice Il Mulino

prima edizione, introduzione di Antonio Santucci, collana: Studi e Ricerche CLV.

pp. 288, Bologna

Luogo d’intersezione di aree di pensiero e di pratiche sociali diverse, la psichiatria suggerisce per chi voglia studiarne lo sviluppo nel tempo, un’indagine che si intrecci, oltre che con la storia della medicina, con la costruzione degli apparati ideologici e di controllo dello Stato, con lo sviluppo del pensiero e del sistema giuridico, con quelle ideologie e filosofie che offrono soluzioni al fondamentale problema dell’uomo e del rapporto tra mente e corpo. In questo libro le autrici, partendo da diverse immagini della psichiatria italiana ottocentesca, hanno tentato attraverso percorsi diversi. La ricostruzione del senso e del significato dell’impresa psichiatrica nell’Italia post-unitaria. Vengono qui considerate, in particolare, l’immagine che gli psichiatri avevano della loro scienza, la costruzione del sapere psichiatrico attraverso i congressi della Società Italiana di Psichiatria. Il problema della responsabilità nella malattia mentale e l’argomento dell’istituzione manicomiale. Svolta con ricchezza di documentazione e rigore metodologico, l’indagine affronta un tema oggi al centro del dibattito tra gli studiosi di storia delle scienze dell’uomo senza le facili interpretazioni ideologiche che questa tematica ha troppo spesso contribuito a diffondere.

Joe e Basta

Joe e Basta

Titolo originale: Totally Joe

Autore/i: Howe James

Editore: Playground

traduzione di Giorgio Testa.

pp. 160, Roma

Joe e basta narra in prima persona, nella forma di uno divertente tema in classe, la vita di Joe Bunch, un estroso e simpatico tredicenne che vive in un piccolo paese della East Coast americana. Joe Bunch si tinge i capelli, vorrebbe portare un orecchino e farsi un piercing, si mette lo smalto sul mignolo della mano ed è innamorato di Colin, un suo compagno di scuola che di lui dice: “Vorrei poter essere come te”. Joe ha alle spalle una famiglia straordinaria che lo sostiene e che lo rispetta ma che tuttavia non può impedire a Joe di scontrarsi con l’omofobia. Ma grazie all’aiuto degli amici, il protagonista prenderà coscienza del suo diritto di essere ciò che è senza dover subire insulti e aggressioni.

“Caro prof. Daly, va bene, lo ammetto. Quando ci ha dato questo compito mi è sembrata una stupidaggine. Scrivete di voi stessi dalla A alla Z? Che palle! (senza offesa!) A parte che probabilmente non avrei trovato qualcosa da scrivere per tutte le lettere (e dai, chi conosce un’altra parola con la x che non sia xilofono? Ma poi chi lo suona, questo xilofono? E anche se ci fosse qualcuno che lo suona, a chi fregherebbe qualcosa?), ho anche pensato: riuscirò ad essere veramente sincero parlando di me stesso? Non è che mi vergogni della mia vita. Ho soltanto tredici anni (dodici, quando ho iniziato), quindi dubito di aver già vissuto momenti davvero imbarazzanti, ma diciamocelo, non sono neanche un Joe qualunque, e proprio per questo motivo me ne dicono di tutti i colori”.

“James Howe ha creato uno splendido e spassoso personaggio nel quale vibrano le paure e le speranze di un normale dodicenne omosessuale.” (Kirkus Reviews)

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Caro prof. Daly

OTTOBRE

  • A come Addie
  • B come Bulli e Pupe
  • C come Colin
  • D come Dialoghi
  • E come E.T.
  • F come Famiglia
  • G come Grandi Amici
  • H come Halloween

NOVEMBRE

  • I come Internet
  • J come Joe
  • K come Kasino
  • L come Lasciarsi

DICEMBRE

  • M come Magia del Natale

GENNAIO

  • N come Niente Insulti
  • O come Oy
  • P come (Pochissimo) Carisma
  • Q come Questioni
  • R come Religione

FEBBRAIO

  • S come Sorprese
  • T come Tredici
  • U come Uomo-Sirena

MARZO

  • V come Vittima (non più)
  • W come W Scrivere
  • X come Xílofono
  • Y come Yesterday
  • Z come Zachary (ovviamente)

Dossier Corea – Viaggio nel Regime più Isolato del Mondo

Dossier Corea – Viaggio nel Regime più Isolato del Mondo

Autore/i: Morellini Geri

Editore: Cooper

introduzione di Lucio Caracciolo.

pp. 256, numerose fotografie e illustrazioni in bianco e nero, Roma

9 ottobre 2006. La Corea del Nord comunica al mondo intero di aver effettuato un test nucleare. Bush annuncia che «la comunità internazionale risponderà a Pyongyang», pensando a come indebolire il Grande Leader Kim Jong Il. E il regime risponde: «Se gli Stati Uniti incrementeranno la loro pressione sulla Corea del Nord, il paese considererà questo come una dichiarazione di guerra».
I recenti avvenimenti sono per la propaganda la prova di un attacco imminente, che giustifica le folli spese per il riarmo e le sofferenze di un popolo alla fame. Il racconto e le testimonianze raccolti in questo libro sono per lo più frutto di fughe di nascosto, durante una visita diplomatica che ha permesso all’autore di entrare nei luoghi del regime e scrutare al di là della messa in scena costruita dal suo leader. Nel “regno eremita” la gente vive dentro un gigantesco esperimento mediatico che in 60 anni ha deformato e sigillato ogni aspetto della realtà.
La Corea del Nord è il più sconcertante esempio al mondo di delirio del potere.

Geri Morellini (Roma 1976) ha lavorato come autore e conduttore radiofonico per Radiorai e come regista di documentari sull’arte contemporanea per Rai Sat Art e Cult Network. Sulla Corea del Nord ha realizzato reportage per Rai Uno (TV7) e per La7. Attualmente lavora per il programma La storia siamo noi di Giovanni Minoli.

In Miniatura – Perché le Cose Piccole Illuminano il Mondo

In Miniatura – Perché le Cose Piccole Illuminano il Mondo

Titolo originale: In miniature. How Small Things Illuminate the World

Autore/i: Garfield Simon

Editore: Johan & Levi Editore

traduzione di Nicoletta Poo.

pp. 216, 37 illustrazioni in bianco e nero, Monza (MB)

È più probabile farsi un’idea dell’universo creando oggetti infinitesimali che nel rifare il cielo intero.
A metterla su questo piano è lo scultore Alberto Giacometti che, per afferrare la verità e darle forma tangibile, finiva spesso per ridurre in scala l’esistente. D’altronde gli oggetti rimpiccioliti hanno qualità profondamente rivelatrici: fin da bambini maneggiamo macchinine, omini, mattoncini, dando vita a imperi in miniatura da poter dominare, mettendoci alla pari di un adulto, forse perfino di un gigante. Un’aspirazione che non sempre si estingue una volta cresciuti, e che talvolta si trasforma in dedizione totale alle imprese più eccentriche. Come è accaduto negli anni venti a Edwin Lutyens, che progettò con minuziosa maniacalità la casa delle bambole per la regina Maria, dotandola di oggetti piccoli, piccolissimi, tutti perfettamente funzionanti e realizzati dai più famosi artisti e artigiani dell’epoca.
Simon Garfield si muove nel tempo e nello spazio alla scoperta di un microcosmo popolato di collezionisti, modellisti e appassionati irriducibili. Ne celebra il puntiglio e l’ossessione, indaga l’origine di questa scintilla e riesce a scovare universi insospettati nelle crune degli aghi: incontreremo allora abilissime pulci circensi, microscopici abitanti di città lillipuziane, una signora di Chicago che ricostruisce scene del crimine delle dimensioni di un guscio di noce, l’esercito di migliaia di minuscoli Hitler dei fratelli Chapman. Perché la miniatura ha molto a che fare con l’arte: amplia la percezione di ciò che la nostra mente crede già di conoscere, donandoci spunti profondi e illuminanti sul mondo, in scala reale, che ci circonda.

Simon Garfield, inglese classe 1960, è giornalista e autore di numerosi saggi di successo che hanno affrontato gli argomenti più vari, dai caratteri tipografici (Sei proprio il mio typo. La vita segreta delle font, 2010) alle mappe (Sulle mappe. Il mondo come lo disegniamo, 2012), dai francobolli ai viaggi nel tempo, fino al più recente L’arte perduta di scrivere le lettere. Il fascino della posta nell’era di Internet (2013).

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Introduzione. L’arte di guardare. Perché la miniatura è importante nelle nostre vite e perché arricchisce la nostra capacità di goderci il mondo

  1. Vedere dall’alto. Come la Tour Eiffel ha fatto nascere i souvenir e trasformato per sempre la nostra idea di città
    Minipausa, 3000 a.C. I sarcofaghi egizi
  2. Villaggi e città in miniatura, più o meno felici. Come un plastico fissa per sempre l’immagine che una nazione ha di se stessa
    Minipausa, 1789. Le navi negriere inglesi
  3. Ritratto di un matrimonio. …E come una miniatura lo mise a nudo
    Minipausa, 1851. Le talentuose pulci di Amburgo
  4. L’entusiasmante raduno annuale della Miniature Book Society. Quanto è grande il libro più piccolo del mondo e come diamine si fa a sfogliarlo?
    Minipausa, 1911. Le stanze dei giochi in Inghilterra
  5. La casa ideale. Che cos’hanno in comune le graziose case di bambola della regina Maria e le inquietanti scene del crimine di Frances Glessner Lee
    Minipausa, 1967. San Francisco, che posto da sballo
  6. La ferrovia giocattolo più grande del mondo. E perché Rod Stewart e Neil Young continuano a giocare con i binari
    Minipausa, 1992. I templi di Gerusalemme
  7. Il futuro era un gran bel posto. Immaginare un nuovo paesaggio, un plastico dopo l’altro
    Minipausa, 1998. Las Vegas accoglie il mondo intero
  8. L’hobby perfetto. Un cartolaio appassionato di fiammiferi nei meandri di un’ossessione
    Minipausa, 2016. Artisti a Londra
  9. Il teatro dei sogni. Angels in America, versione in scatola
    Minipausa, 2017. Minuscole sedie tedesche
  10. Miniaturizziamoci. I paladini della microminiatura e l’universo improbabile e irresistibile del minicibo

Epilogo. Il modello dell’anno. Il caso dei prussiani scomparsi e che effetto fa vedersi alti venti centimetri

Storie di Gatti

Storie di Gatti

Autore/i: Colombotto Rosso Enrico

Editore: Edizioni del Berrucand

edizione in 1000 copie numerate, nostro esemplare n. 267, testo e disegni dell’autore.

pp. 74, Milano

Di questo libro, scritto e illustrato da Enrico Colombotto Rosso, sono stati stampati 1.000 esemplari numerati da 1 a 1.000, i primi 100 esemplari contengono una litografia originale firmata dall’artista, oltre la suite di 8 tavole a piena pagina. Gli esemplari dal N. 101 al N. 250 contengono la suite di 8 tavole.
Esemplare n. 267

Il presente volume è stato realizzato su progetto grafico di Amedeo Corio per le “Edizioni del Berrucand”.
Le litografie, sono state tirate su torchio a mano dalla Spirale di Milano.
La stampa è dovuta a: Graf 3 – Milano.
Carta: Cartiera Ventura tipo Rusticus
Testo in Bodoni corpo 18.
Rilegatura realizzata da: Legatoria Enrico Beretta.

La Politica e le Scienze Sociali

La Politica e le Scienze Sociali

Titolo originale: Politics and social science

Autore/i: Mackenzie W. J. M.

Editore: Editori Laterza

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Ada Gavazzani e Giordano Sivini.

pp. 448, Bari

Negli anni recenti lo studio della politica si è sviluppato in nuove molteplici direzioni. Nuove idee e tecniche nel campo della filosofia, della psicologia, della biologia, della sociologia, della matematica, della statistica hanno avuto un ruolo fondamentale nel rivoluzionare i modi di considerare i fenomeni politici. L’autore presenta sinteticamente la lunga tradizione della scienza politica nel suo contesto, da Platone e Aristotele a Bagehot e Marx, fino agli autori contemporanei, analizzando il carattere delle dispute del passato e le cause di quelle presenti: il carattere dinamico della politica mondiale, il predominio della scienza politica americana, il sorgere di un credo relativo ad una scienza sociale unificata e lo sviluppo di nuovi metodi per la raccolta e l’elaborazione dei dati.
Caratteristica peculiare di questo lavoro è quella di tener presenti i contributi di tutte le discipline sociali e naturali, riferendo i risultati delle indagini alle teorie generali della società, con un procedimento fortemente stimolante. L’analisi isola i concetti e successivamente li prova in situazioni sociali semplificate rispetto ai soggetti tradizionali della politica: la vita sociale degli uccelli e dei mammiferi; i piccoli gruppi nelle società moderne; la società tribale; gli studi sul potere nelle comunità; le organizzazioni; le leggi e i linguaggi. Con queste applicazioni ci si accosta criticamente e in modo costruttivo ai «problemi» della scienza politica, quelli relativi ai fenomeni tradizionali e specifici – la burocrazia, i partiti, i gruppi di pressione – e quelli più generali: come i sistemi politici nascono, cambiano, decadono.
Il libro riflette lo stato delle discussioni più recenti ed ha tra l’altro il pregio di attribuire il giusto rilievo a tutta una serie di opere degli ultimi anni, rilevanti per lo studio della politica, ma non sufficientemente studiate o poco note in Italia.

I Miracoli – Documenti e Verità dagli Archivi della Chiesa

I Miracoli – Documenti e Verità dagli Archivi della Chiesa

Titolo originale: Wunder sind Wirklichkeit

Autore/i: Läpple Alfred

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Antonella Riccio.

pp. 310, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano

Dal miracolo della Creazione, “fondamento di tutti i miracoli”, alle apparizioni di Medjugorje, Alfred Läpple – professore di teologia all’Università di Salisburgo e autore di numerosi saggi – esamina la natura e il significato degli eventi miracolosi, analizza l’atteggiamento dell’uomo moderno nei loro confronti nonché la posizione della Chiesa attraverso i secoli, ma soprattutto rievoca i fatti miracolosi ricordati dall’Antico e dal Nuovo Testamento e quelli avvenuti nel corso della storia del Cristianesimo.
Disincantato e scettico di fronte agli eventi miracolosi, l’uomo contemporaneo – sottolinea l’autore – è tuttavia fortemente attratto dai fenomeni esoterici e misteriosi, sicché non rimane che porsi, rispetto ad essi, in un atteggiamento non ideologico ma di grande apertura, in una visione del cosmo come un tutto armonico in cui nulla è impossibile.

Aurelio Ambrogio – Un Magistrato Vescovo a Milano

Aurelio Ambrogio – Un Magistrato Vescovo a Milano

Autore/i: Crivelli Luigi

Editore: Edizioni San Paolo

unica edizione, premessa dell’autore, in copertina: Sant’Ambrogio combatte gli eretici, dipinto di anonimo italiano del XV secolo, Parigi, Louvre.

pp. 192, numerose tavole a colori fuori testo, Cinisello Balsamo (Milano)

La Chiesa milanese, che da Ambrogio ha ereditato l’attributo di «ambrosiana», celebra quest’anno il XVI centenario della morte (397-1997) del grande arcivescovo riconosciuto patrono della città, dell’intera diocesi e di tutta la Lombardia.
Nato a Treviri intorno al 340 Aurelio Ambrogio, giovane governatore di Milano, era ancora catecumeno quando, nel 374, venne sorprendentemente eletto vescovo della città. Fu una svolta nella storia dell’antichità cristiana.
Il magistrato si rivelò un pastore attento e una guida sicura capace di muoversi con abilità negli intrighi della politica. Fu un sostenitore convinto della fede cattolica, un padre sollecito nel trasmettere ai fedeli la parola di Dio.
Scrisse commenti biblici e compose inni che furono all’origine del rito ambrosiano. Coltivò la devozione verso i martiri e costruì le basiliche che diedero il primo assetto urbanistico alla città. In campo politico fu un fedele interprete della tradizione e si impegnò nel delicato compito dell’incontro fra cristianesimo ed eredità classica.
Mons. Luigi Crivelli non entra nelle vaste e complicate anse del pensiero teologico di Ambrogio; con linguaggio immediato e accattivante ne sbalza la figura e ci racconta la sua affascinante vicenda storica. Egli ci consegna così l’immagine di un vescovo che, lungi dal perdersi nella lontananza dei secoli, si affaccia sui nostri giorni con sorprendente attualità.

Luigi Crivelli, sacerdote milanese, è nato nel 1933. Dal 1994 è responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano. Collabora a numerose riviste ed è direttore di Terra Ambrosiana, rivista ufficiale della diocesi. È cultore di studi storici della Chiesa ambrosiana. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato i volumi: Simpliciano. Vescovo della Chiesa milanese. Una guida dal silenzio (1994) e Schuster. Un monaco prestato a Milano (1996).

Codice Graal

Codice Graal

Titolo originale: The Grail code

Autore/i: Aquilina Mike; Bailey Christopher

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, prefazione degli autori, traduzione di Franca Genta Bonelli, in copertina: Leonardo da Vinci (1452-1519), L’Ultima Cena, Santa Maria delle Grazie, Milano.

pp. 240, Casale Monferrato (AL)

Una detective story culturale, storica e teologica.
Un’affascinante avventura ricca di inattese svolte e di sorprendenti scoperte, che termina dove le leggende del Graal hanno avuto inizio: nella stanza in cui Gesù di Nazareth radunò i suoi più intimi amici per l’ultima volta.

Le storie del Santo Graal posseggono un enigmatico potere che ha calamitato l’immaginazione umana per secoli. Raccontano di un grande segreto finalmente rivelato, di sorprendenti risposte alle nostre domande più profonde, di un mistero celato che soddisfa i nostri più intimi desideri di conoscenza. La cerca del Graal è un’ossessione che per secoli ha accomunato ricercatori e poeti, artisti e archeologi.
È richiamo che ha stregato ogni sorta di avventuriero, allontanandosi spesso dall’allegoria per diventare oggetto o reliquia che, ben prima che l’umanità si scoprisse impegnata nella caccia a sconvolgenti rivelazioni tra le pagine de Il Codice Da Vinci, perfino i nazisti di Himmler si affannarono a ricercare, finanziando massicce campagne archeologiche.
Lucida e illuminante, frutto del lavoro di due importanti studiosi, questa è la vera storia di quell’ossessione. È il codice che ci consente di rimettere al posto giusto i mille tasselli di un intricato puzzle, distinguendo realtà e leggenda, oggetti e metafore, scoperte e invenzioni.

Mike Aquilina, ricercatore, esperto di storia antica e medievale, è vicepresidente del St. Paul Center for Biblical Theology.

Christopher Bailey, scrittore e traduttore, è impegnato da molti anni nello studio e nella traduzione dei testi del Ciclo Arturiano.

Codice Graal è un bestseller internazionale pubblicato in USA, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Cecoslovacchia, Brasile, Giappone e Canada.