Libri dalla categoria Musica
Il Corsivo è Mio
Autore/i: Berberova Nina
Editore: Adelphi Edizioni
seconda edizione, a cura di Julija Dobrovol’skaja, traduzione di Patrizia Deotto, in copertina: Nina Berberova a ventitré anni.
pp. 604, 19 foto b/n, Milano
«Che ne facciamo della visione tragica della vita in cui siamo stati educati? Del tragico periodo della nostra storia? Del destino della mia patria, della mia generazione e infine del mio destino personale? Mi sembra che una risposta ci sia: la tragedia mi fu data come terreno, come base di vita: noi, nati tra il 1900 e il 1910, siamo cresciuti nella tragedia che a suo tempo è entrata in noi; per così dire l’abbiamo bevuta, ce ne siamo nutriti e l’abbiamo assimilata, ma ora che la tragedia è finita ed è iniziato l’epos, io ho il diritto, dopo aver vissuto una vita, di non prendermi troppo sul serio». Prima di giungere a «non prendersi troppo sul serio», la Berberova ha tracciato la storia della sua vita in questo libro, che apparve nel 1969 e col tempo sempre più si impone per l’intensità e la ricchezza della testimonianza. La Russia di prima, durante e dopo la rivoluzione, il mondo degli esiliati russi fra le due guerre, fra Berlino, Praga, Parigi, infine l’America, dove la Berberova è a lungo vissuta, ne sono la scena mutevole. E continuamente la vediamo attraversata da figure vivissime e disparate, fra cui riconosciamo Blok o Pasternak, la Cvetaeva o Belyj, Chodasevic o Remizov, Jakobson o Nabokov, tutti disegnati con la nettezza spavalda della narratrice. Difficile pensare un altro libro che restituisca con altrettanta precisione quell’aria del tempo, fosca e vibrante, che avvolse la vita di tanti grandi russi del nostro secolo, dispersi per l’Europa. A mano a mano che procediamo nella selva degli anni, il tempo sembra apparirci palpabilmente come quell’«ordito che non si può comperare, né scambiare, né rubare, né contraffare, né impetrare», nel quale la Berberova intesse sapientemente la sua vita, devota sin all’inizio, secondo la formula di Herzen, della «crudelissima immanenza».
(Pietroburgo 1901 – Philadelphia 1993) scrittrice russa naturalizzata statunitense. Frequentò in gioventù il gruppo degli acmeisti, traendone quel gusto per la chiarezza e la precisione che attraversa tante sue opere, dalle biografie (di Cajkovskij, Borodin, Blok) alle ricostruzioni storiche (Storia della baronessa Budberg, 1980), all’autobiografia Il corsivo è mio (1972). Lasciò la Russia sovietica nel 1922, con il poeta Vladislav Chodasevic; visse a lungo a Parigi ma nel 1950 emigrò negli Stati Uniti, dove insegnò a Yale e a Princeton. Agli anni Ottanta risale la «scoperta» della sua narrativa, che raffigura con limpidezza la condizione esistenziale degli émigrés russi, trovando la propria misura più che nel romanzo nel racconto lungo (Le feste di Billancourt, 1930-40; Alleviare la sorte, 1949; Il male nero, 1959).
- Il nido e il formicaio
- Il povero Lazzaro
- Tobia e l’Angelo
- Il sale della terra
- «Fiere polene sulle prue delle navi»
- Senza aspettare Godot
Glossario
REGESTO E INDICI
- Regesto
- Indice dei giornali e delle riviste
- Indice dei nomi
Il Figlio del Venditore di Stracci – Una Vita come un Film
Titolo originale: The Ragman’s Son
Autore/i: Douglas Kirk
Editore: Rizzoli
prima edizione, ringraziamenti e introduzione dell’autore, traduzione di Aldo Piccato.
pp. 466, ill. in b/n f.t., Milano
L’autobiografia appassionata e ironica, cinica e commovente, del grande ribelle di Hollywood: un Kirk Douglas senza segreti, spesso feroce e irriverente, sempre sincero. Kirk, che in realtà si chiamava Issur Danielovitch Demsky, era nato nel 1916 a Amsterdam nello stato di New York. Era figlio di genitori russi, emigrati ebrei, giunti negli Stati Uniti nel tentativo di sfuggire alle persecuzioni antisemite zariste e alla povertà. Sin da giovanissimo, unico figlio maschio tra sei sorelle, si cimentò nelle più svariate attività, maturando il desiderio ossessivo di affrancarsi dall’umile condizione originaria, di cui aveva sofferto suo padre Hershell, riuscito appena a sopravvivere come “venditore di stracci” (come ricorda lo stesso Douglas nella prima autobiografia, The ragman’s son del 1988, tradotta in italiano con il titolo Il figlio del venditore di stracci – Una vita come un film, pubblicata da Rizzoli nel 1989).
La prima occasione per fuggire alla condizione di povertà arrivò dopo il suo Bar Mitzva quando gli fu venne offerto di seguire gli studi rabbinici, che declinò fermamente.
Fu sua madre Bryna (dal nome della quale deriva quello della futura compagnia di produzione dell’attore) a spingerlo a studiare, a laurearsi e a dedicarsi a una professione adeguata alle sue aspirazioni, prima come speacker radiofonico, poi come attore di teatro e quindi i primi passi come attore cinematografico. Rimangono celebri alcuni film interpretati da Kirk Douglas, come Sfida all’O.K. Corral (1957), Orizzonti di gloria (1957) e Spartacus (1960), entrambi diretti da Stanley Kubrick. Caratterizzato da una personalità tormentata, dominata da una forte ambizione animata da un incessante desiderio di autoaffermazione, Douglas, divo dal temperamento difficile e spregiudicato, temprato da saldi principi democratici, all’inizio degli anni Cinquanta divenne uno dei nomi più prestigiosi e contesi dalle majors, con le quali ebbe sempre un rapporto contrastato. Per il suo fisico asciutto e atletico, con la mascella piatta, lo sguardo duro e beffardo e con l’inconfondibile fossetta sul mento, Douglas ebbe l’opportunità di ricoprire ruoli assai diversi in film appartenenti a vari generi, che scelse con estrema cura, riuscendo a costruire una filmografia ricca di titoli di rilievo, senza mai rinunciare alla possibilità di discutere, alla pari, scelte di regia e aspetti recitativi con grandi autori.
Ringraziamenti
Introduzione
- La scatola d’oro
- Eagle Street n°46
- Al liceo
- Un grand’uomo al campus
- New York, New York
- Il guardiamarina Douglas
- Civile
- Hollywood
- Star
- Ossessione
- Risultati
- Alla ricerca di Pier
- Israele
- Alla ricerca di Pier (parte seconda)
- Monsieur Douglas
- Anne
- Storie d’amore
- Signor Douglas
- Alla ricerca di Pier (parte terza)
- Negli States
- La Bryna Company
- Brama di vivere
- Sfida all’O.k. Corral
- Herr Douglas
- Il mio amico Sam
- Bryna
- Le guerre di Spartacus
- Solo sotto le stelle
- Sette gioni a maggio
- Killer Douglas
- Qualcuno volò sul nido del cuculo
- L’ambasciatore Douglas
- Generale Douglas
- Compagno Douglas
- Films
- Olimpiadi
- Il regista Douglas
- Fans
- Medaglia della libertà
- Due tipi incorreggibili
- Carillon
- 70
- Anno nuovo
- Ringraziamento
Indice dei nomi e dei films
Yoga Uniting East and West
Autore/i: Yesudian Selvarajan; Haich Elisabeth
Editore: Harper & Brothers
foreword by Professor T. Huzella, translated by John P. Robertson.
pp. 162, New York
This book undertakes to bring together two human paths which lead to God: the individual path of the East and the collective path of the West. In order to build a spiritual bridge between East and X/est, the authors show how to fill our overorganized, mechanized, materialistic western world with new life-giving oriental spirit. They tell how to modify the exaggerated craving for wordly goals and how to help bring about the victory of mind over matter.
On the other hand, the authors feel that it is also necessary for Orientals to accept such Western concepts as community spirit and improved standards of living. They believe Christianity is the world’s best hope for reducing the conflict between individualism and collectivism in religion, between patriotism and love of all humanity, between idealism and realism.
Yoga Uniting East and West demonstrates the power of Yoga to develop the mind, to control the emotions, to make the body healthy. Its universal application was expressed by the saintly Ramakrishna: “Through Yoga a Hindu becomes a better Hindu, a Christian a better Christian, a Mohammedan a better Mohammedan, and a Jew a better Jew!” The spiritual quality of this book and the deep sincerity of the authors make Yoga Uniting East and West worthy of consideration by everyone seriously interested in religion as a force in daily life.
Conversazioni con gli Angeli – Una Storia Vera sulla Presenza dei Messaggeri di Dio nella Vita Quotidiana
Titolo originale: The Messengers
Autore/i: Ingram Julia; Hardin G. W.
Editore: Sperling & Kupfer Editori
unica edizione, traduzione di Anna Orsatti.
pp. X-256, Milano
Questo libro ci porta un messaggio senza tempo proferito duemila anni fa, ma attuale oggi come allora: ciascuno di noi partecipa del divino.
È questo che ci dà la vita, è questo che ci rende eterni.
Se lo accogliamo, il nostro amore forgerà un mondo diverso.
Una storia che conquista per i suoi accenti di sincerità e per gli eventi sbalorditivi che racconta; e che getta una nuova luce sul senso della nostra esistenza. Vi è mai capitato di assistere a una serie di fatti forse non clamorosi, ma decisamente inspiegabili? Avete mai pensato di collegarli fra loro, ottenendo un disegno che vi riguarda, e che sotto sotto vi aspettavate? Nick Bunick, il protagonista di questo libro, ha dovuto arrendersi all’evidenza e accettare di testimoniare quello che il mondo occidentale etichetta come «trascendente» o «paranormale», e lo fa con un entusiasmo davvero coinvolgente e contagioso. Nick custodisce un segreto nel cuore, un ricordo troppo nitido per essere un sogno. Vorrebbe condividerlo con gli altri, ma lo frena da una parte la consapevolezza del suo significato, dall’altra il timore di non essere creduto. E per anni si tiene tutto dentro. Poi però arriva il giorno in cui la sua routine di uomo d’affari con i piedi ben piantati per terra è scossa da una serie di fenomeni che vanno dal curioso allo straordinario: orologi che segnano ore assurde, entità impalpabili che attraversano ostacoli fisici, scrittura in stato di trance, premonizioni… Veggenti e sensitivi non hanno dubbi; in una dimensione parallela, delle forze intermedie – gli angeli della tradizione cristiana – sono all’opera, per portare a Nick il messaggio di una volontà superiore: deve vincere il suo riserbo e rivelare il mistero che racchiude in sé, un mistero legato a una vicenda di duemila anni fa…
Julia Ingram è consulente, terapista matrimoniale e famigliare, ipnoterapista. Da trent’anni si occupa di soggetti che hanno vissuto stadi non comuni del livello di coscienza, aiutandoli a far tesoro dell’esperienza spirituale.
G.W. Hardin ha lavorato presso una casa editrice di Portland e ha scritto come ghostwriter libri e articoli. Laureato in matematica e biostatistica, è un esperto di computer.
La Forza Nascosta della Gentilezza – Il Potere dei Piccoli Gesti che Fanno Stare Bene Noi e gli Altri
Un invito a riscoprire la forza più rivoluzionaria di tutte: la gentilezza
Autore/i: Milani Cristina
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prima edizione.
pp. 218, Milano
«Solo le persone gentili sono veramente forti.» (James Dean)
C’è chi è gentile per educazione e ostenta buone maniere, c’è chi lo è per convenienza e vede nella gentilezza il modo più rapido per ottenere qualcosa. Molto più spesso non si è gentili affatto: a causa dello stress, della fretta, di un malinteso senso di praticità, si tende a essere troppo diretti e si saltano quelli che definiamo, con un po’ di disprezzo, «convenevoli», riducendo ogni rapporto a un semplice scambio. Peccato che così facendo si perda il contatto con tre aspetti fondamentali della nostra esistenza: gli altri, l’ambiente che ci circonda e persino noi stessi. Perché gentilezza vuol dire, prima di tutto, mostrare cura e rispetto verso ciò che veramente conta: significa trattarsi con amore, fare ciò che fa bene al nostro corpo e al nostro umore, intrecciare relazioni serene e appaganti, coltivare l’empatia e il sorriso, dare valore anche agli incontri occasionali, calarsi nella prospettiva altrui, rendere sempre piacevole e accogliente il posto dove stiamo. Cristina Milani, vicepresidente del World Kindness Movement, ci invita a riscoprire il potere di questa virtù dimenticata e ci spiega come declinarla giorno per giorno nei rapporti personali, sul lavoro, verso di noi e l’ambiente. Sono piccoli esercizi di civiltà, semplici e spontanei, in grado però di propagarsi e innescare una rivoluzione gentile che contagerà tutti. Basta solo iniziare.
Cristina Milani, svizzera anno 1966, è laureata in psicologia e ha due master in psicologia cognitiva comportamentale e in comunicazione. Ha operato nel settore clinico e in quello della consulenza per le imprese. Nel 1998 ha fondato HeS Human Engineering Systems, una compagnia di professionisti dedicati alla psicologia per manager. Dal 2001 è in GWH, una società di pianificazione strategica dei brand di cui è vicepresidente, occupandosi della sede di Singapore e New York City, della partnership con Great Place to Work Institute e della fondazione del magazine Work Style. Dal 2011 è presidente di Gentletude Switzerland e Gentletude Onlus e Presidente del World Kindness Movement.
La Sciamana – Alla Ricerca della Sapienza degli Antichi Maestri
Titolo originale: Entering the Circle
Autore/i: Kharitidi Olga
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
nota e prologo dell’autrice, traduzione di Francesca Falconieri.
pp. 264, piccole illustrazioni b/n, Milano
Lo sciamanesimo è la religione più antica del mondo. Non ha leggi né templi: poggia le sue basi solo sulla sapienza dei maestri, un’antica saggezza, tramandata da millenni, in cui medicina, magia e mistica sono inscindibilmente intrecciate. Per gli sciamani la malattia e la morte sono uno smarrirsi lungo sentieri invisibili dai quali si può tornare, e il loro compito è quello di cercatori delle anime smarrite. Centro di irradiamento dello sciamanesimo è la regione dell’Altaj, in Siberia, dove l’autrice, una psichiatra russa, si è recata per compiere il viaggio di iniziazione qui descritto. Diventata allieva attraverso passaggi drammatici e a volte spietati, Olga Kharitidi impara a riconoscere il vero io nascosto sotto paure ed equivoci, e compie un itinerario interiore apprendendo dai suoi iniziatori una serie di profezie sul futuro del pianeta e sulle ragioni profonde dei mali della nostra civiltà.
Olga Kharitidi (Novosibirsk, Siberia, 1960), psichiatra, ha viaggiato a lungo tra Siberia, Uzbekistan e Kazakistan sulle tracce dell’antica sapienza sciamanica. Tiene corsi e conferenze sulla spiritualità siberiana e sulle vie alternative. di guarigione negli Stati Uniti, dove vive, e in molti altri paesi. Con Mondadori ha pubblicato Il maestro dei sogni (2002).
La Chiesa nel Medioevo
Autore/i: Azzara Claudio; Rapetti Anna Maria
Editore: Società Editrice Il Mulino
collana: Le vie della civiltà
pp. 296, Bologna
È nel Medioevo che si assiste alla piena affermazione e diffusione della fede cristiana e al consolidarsi delle istituzioni ecclesiastiche. Più che in ogni altra epoca, la chiesa e la religione influenzano profondamente l’intera società. Tracciare una storia della chiesa medievale, come si propone questa sintesi, significa operare una ricostruzione non solo della sua evoluzione istituzionale ma anche del decisivo condizionamento che le istituzioni ecclesiastiche e il pensiero cristiano esercitarono sulle strutture sociali e sul potere politico. Partendo dal presupposto che la chiesa medievale coincide con l’intera società cristiana, si considerano così le diverse manifestazioni spirituali e organizzative, i variegati aspetti della religiosità dei laici, le particolarità degli usi cultuali e liturgici locali, così come le credenze e le pratiche di volta in volta condannate come ereticali.
Claudio Azzara insegna Storia medievale all’Università di Salerno. Con il Mulino ha pubblicato “L’Italia dei barbari” (2002), “Le invasioni barbariche” (nuova ed. 2003), “Le civiltà del Medioevo” (2004), “Il papato nel Medioevo” (2007).
Anna Maria Rapetti insegna Storia delle istituzioni medievali all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra i suoi libri: “La formazione di una comunità cistercense” (Herder, 1999) e “Monachesimo medievale” (Marsilio, 2005).
Parte prima: L’alto medioevo, di Claudio Azzara
- La cristianizzazione dell’impero romano e la genesi delle istituzioni ecclesiastiche
- L’evangelizzazione dell’Occidente ’barbarico’
- La chiesa tra Oriente e Occidente
- La chiesa in epoca carolingia e post-carolingia
- La riforma dei secoli XI-XII e lo scontro con l’impero
Parte seconda: Il Basso medioevo, di Anna Rapetti
- La riforma monastica dell’XI e XII secolo: la rinascita dell’eremitismo e i nuovi ordini cenobitici
- L’eresia. Devianza, dissenso, repressione
- Gli ordini mendicanti
- Il governo delle anime e il ruolo dei laici nella vita religiosa
- L’inquadramento ecclesiastico dalla monarchia pontificia alle chiese nazionali
Melagrana – La Nuova Generazione degli Ebrei Italiani
Autore/i: Tagliacozzo Lia
Editore: Castelvecchi Editore
prima edizione, introduzione dell’autrice.
pp. 256, Roma
Sono «quelli venuti dopo», dopo la Shoà e l’indipendenza di Israele. Ebrei italiani della nuova generazione, genitori e figli della globalizzazione che avanza che si raccontano con voce privata. E raccontano una nuova, possibile (plurale) identità. Dal consigliere comunale al rabbino di origini tripoline vestito di nero, dal preside della scuola ebraica al promotore dell’associazione degli ebrei riformati, dallo scrivano al venditore ambulante con laurea, tutti descrivono i loro dubbi, le loro speranze e qualche certezza. Da Roma, Milano, Firenze, Trieste, parlano di Israele, memoria ed educazione dei figli insieme a compagni di strada ebrei immemori, partner non ebrei, incerti, prossimi a perdersi. Tutti, come chicchi di una melagrana, uno dolce l’altro aspro, descrivono la minoranza più antica d’Italia e – forse – propongono strumenti per altre identità e un’altra idea di cittadinanza.
Lia Tagliacozzo (Roma, 1964), laureata in Scienze Politiche all’Università di Roma «La Sapienza», è giornalista e collaboratrice per varie testate giornalistiche. Lavora in televisione come autrice, redattrice e produttrice occupandosi della storia e della cultura ebraica.
Homo Ridens – La Dimensione Comica dell’Esperienza Umana
Titolo originale: Redeeming laughter. The comic dimension of human experience
Autore/i: Berger Peter L.
Editore: Società Editrice Il Mulino
osservazioni preliminari e prologo dell’autore, traduzione di Nicola Rainò.
pp. 320, Bologna
«Mio padre, accanito raccontatore di barzellette, mi incoraggiò a intraprendere quest’arte più o meno nel periodo in cui andavo all’asilo… Prima o poi questo libro doveva essere scritto». Luterano zen, amante delle storielle yiddish e del cabaret, Berger è tuttavia preoccupato per i librai, che si chiederanno dove collocare questo singolare volume: nello scaffale dell’umorismo, della religione o della sociologia? Senza contare che la parte sulla comicità ebraica potrebbe suggerire la sezione Omosessualità. Dal noioso «una risata vi seppellirà» sono migliaia gli slogan che ribadiscono la portata sempre in qualche modo evasiva della dimensione comica. Evocando un mondo distinto da quello ordinario, operante secondo regole differenti, il comico rappresenta una sospensione della quotidianità che – aggiunge Berger – apre squarci verso una realtà «trascendente». Tutto congiura, tra le pagine, a insinuare l’idea che se un paradiso esiste, dev’essere un luogo dove si ride, dove approderanno gli scampati all’inferno della mancanza di humor e al purgatorio della seriosità.
Il Metodo della Ovulazione – Un Modo per Avere o per Evitare la Gravidanza Mediante una Tecnica Innocua, Sicura e Moralmente Accettabile
Titolo originale: The Ovulation Method
Autore/i: Billings John J.
Editore: Libreria della Famiglia
prefazione alla Quinta edizione, premessa dell’autore, traduzione italiana della dott.ssa Anna Cappella condotta sulla V edizione.
pp. 136, nn. figure b/n, Milano
Il metodo dell’ovulazione per la regolazione della famiglia permette di programmare ogni gravidanza si basa su conoscenze scientifiche sicure può aiutare molte coppie non fertili ad avere una gravidanza è naturale e perciò completamente innocuo non richiede l’uso di alcun tipo di “pillole” aiuta lo stabilirsi nel matrimonio dell’armonia fisica e mentale.
Viene applicato con successo nei cicli regolari e nei cicli irregolari alla cessazione dei contraccettivi orali durante l’allattamento al seno nella premenopausa.
Elaborato in lunghi anni di studi, ricerche e sperimentazioni, il “Metodo dell’Ovulazione” deve la sua popolarità e diffusione nel mondo soprattutto all’opera del neurologo australiano Dr. John J. Billings che, coadiuvato dalla moglie Lyn, se n’è fatto attento quanto strenuo promotore. «Il vero ostacolo da superare su questo argomento», ha dichiarato il Dr. Billings in un’intervista a Famiglia Cristiana, «è costituito dall’ignoranza e dai pregiudizi. Nessuno può negare che il mondo guardi oggi ai metodi naturali per il controllo delle nascite e la programmazione della propria famiglia con interesse crescente, sia per la insufficienza palese dei normali metodi contraccettivi, sia per la loro pericolosità documentata, sia, infine, per il perfezionarsi delle tecniche di misurazione delle sostanze capaci di indicare la fertilità della donna». Questo libro, che è un vero “manuale” per la corretta comprensione e applicazione del metodo dell’ovulazione, è aggiornato sugli ultimi studi condotti dall’autore e dalla sua équipe in Australia e in altre parti del mondo dal 1952 ad oggi.
Il Terzo Millennio – Saggio sulla Situazione Apocalittica
Autore/i: Balducci Ernesto
Editore: Bompiani
prima edizione, premessa dell’autore.
pp. 192, Milano
La fine del secondo millennio sarà anche la fine del mondo? La narrativa, la saggistica, il cinema hanno fatto dilagare il sospetto, in questi ultimi anni. A diffondere l’oroscopo apocalittico erano, alla vigilia dell’anno Mille, i monaci che consumavano la vita nel leggere la Bibbia, oggi sono gli scienziati, divenuti incapaci di controllare l’immensa macchina che hanno costruito. In venti anni siamo passati dall’ideologia della “nuova frontiera” a quella della catastrofe. Il presentimento della fine cresce, nel subconscio collettivo, come la silicosi, per semplice respirazione. Il mutamento di clima ha fatto rinascere fiori la cui specie sembrava estinta e ha fatto attecchire in terra d’Occidente le vegetazioni dell’Indo e del Gange. Il risveglio religioso ha messo in stato di sorpresa (e di tentazione?) le istituzioni ecclesiastiche che ormai si erano rassegnate alla secolarizzazione della cultura e della vita. Che c’è dietro questo risveglio? Le persuasioni occulte della paura o la richiesta di nuovi modelli di vita? E qual è il senso complessivo del fenomeno? Il delirio di un mondo culturale, quello d’Occidente, che confonde la propria decadenza con la decadenza del mondo? O la percezione che siamo ormai giunti dinanzi ad una soglia che chiede alla coscienza una mutazione qualitativa? Mutare è anche morire: e la paura non è che l’impotenza o la riluttanza morale a compiere quel rigetto del passato nella cui sopravvivenza si nascondono le vere minacce della fine del mondo.
Ernesto Balducci, nato a Santafiora sull’Amiata nel 1922, ha vissuto quasi sempre a Firenze la sua esperienza di cultura e di impegno evangelico. Vicino a uomini come Giorgio La Pira e Lorenzo Milani ha anticipato nelle sue battaglie, vissute in proprio o insieme a gruppi e comunità di cui è stato animatore, le conquiste della chiesa conciliare e le ha sviluppate con una coerenza che gli ha procurato non pochi contrasti. Tra le sue opere ricordiamo: Diario dell’esodo, 1971; La fede dalla fede, 1975; Fede e scelta politica, 1977; Il mandorlo e il fuoco, 1981.
C’era una Volta – Fiabe, Ballate e Racconti Tedeschi di un Secolo fa Illustrati da Hermann Vogel
Autore/i: Vogel Hermann
Editore: Lo Scarabeo
introduzioni di Candida Marinei e Myriam Mantegazza, illustrazioni di Hermann Vogel, ricerche iconografiche di Gianni Milone, traduzioni del volume primo di Margherita Podestà, traduzioni del volume secondo di Myriam Mantegazza, grafica Pietro Alligo.
pp. 146, nn. ill., Torino
…Cosa disegnare di nuovo e divertente che soddisfi l’editore? Io signore del bianco e nero, qui davanti a questo foglio vergine cerco ispirazione…Bambole stupende, cartoline augurali, gnomi volanti? Non c’è nessuno che mi possa aiutare? Neanche tu gelido inverno che ti affacci alla finestra, mi accendi la fantasia. Il tempo passa e il nostro artista si addormenta. Cosa sognerà mai?
“C’era una volta…” propone al lettore italiano alcune favole tedesche dell’Ottocento, pubblicate dal settimanale satirico Fliegenden Blatter tra il 1888 e il 1903. Il testo è accompagnato dai disegni di Hermann Vogel (1854-1921), uno dei più grandi illustratori di fiabe di quell’epoca.
Hermann Vogel (16 ottobre 1854-22 febbraio 1921), fu un illustratore tedesco. Vogel è nato a Plauen, nel Regno di Sassonia, come figlio di un capomastro. Dal 1874 al 1875 studiò all’Accademia d’arte di Dresda.
Indice volume primo
Nota introduttiva
Bibliografia essenziale
- C’era una volta
- La lumaca e il gambero
- Gli gnomi e il gigante
- Una breve amicizia
- La regina Amordibosco
- Il più miserabile tra i buffoni
- Un patriota
- L’asino e suo figlio
- Piano di guerra
- Una lite tra vicini
- Titania dorme
- Bacio ingannevole
- Messer Bibo e l’arte di sapersi arrangiare
- In pellegrinaggio da sant’Uberto
- Doppio Lavoro
- Un’adulatrice poco abile
- La cura miracolosa
- Il principe Riccio
- Lo sfacciato
- Il bacio della ninfa
- Sant’Uberto
- L’eterno cacciatore
- Il voto dell’eremita
- La vecchia volpe
- Qualcosa di molto speciale
- Il dottor verde
- La volpe e la lince
- Lo gnomo
- La strega
- Carne-vale
- Il giorno di san Giovanni. Una saga
- La signora Mito
- La cicogna che amava riflettere
- Gli spiriti del bosco imprigionati
- Il drago innamorato
- Un amore infelice
- L’avventura di Curioso
- Il riccio
Indice secondo volume
Introduzione
- Ballata
- Sul lago delle ninfee nella notte di luna
- Antico egizio
- Opera delle fiabe
- La vendetta degli spiritelli della cantina
- Il trovatore
- La moglie scaltra
- Il cane e la colomba
- L’immortale e il cadì
- Re gnomo
- Gita sul lago di montagna
- Canzone del merlo
- La pace di Natale
- Il galletto segnavento
- Il Natale dell’eremita
- Un regno per una stupidaggine
- Proposta degli amici degli animali
- Amore autunnale
- Trasformazione
- Racconto indiano
- La scala lunga
- Paura cieca
- Natale
- Tutto doppio
- Amore con le note
- Canzoncina improvvisata
- Le sorelle nemiche
- Il tesoro più raro
- La primavera e l’eremita
- Giorno di festa nel bosco
- I tre desideri
- Le canzoni del soldato di ventura
- Il cantore
- La battaglia contro i vini cattivi…
Lolly Willowes – O l’Amoroso Cacciatore
Titolo originale: Lolly Willowes or the Loving Huntsman
Autore/i: Townsend Warner Sylvia
Editore: Adelphi Edizioni
traduzione di Grazia Gatti, in copertina: Richard Dadd, Biblioteca Adelphi 217, Scena di baccanale, 1862, olio su tela, Collezione privata.
pp. 184, Milano
Lolly Willowes è una donna amabile e solitaria, «benestante e con tutta probabilità destinata a non sposarsi». Va a Londra dal fratello maggiore. Ma rimane sempre un essere a parte rispetto alla famiglia, dove a poco a poco diventa una «zia Lolly» che tutti pensano di conoscere come un soprammobile. Intanto la mente di Lolly vaga, si allontana, si estrania in modo irrevocabile dal perbenismo bonariamente coercitivo dei suoi parenti.
Lolly, in verità, cova da sempre in sé qualcosa, che è una vocazione: la vocazione della strega. Nella sua vita, osservata dall’esterno, sembra che non accada mai nulla. E invece in lei si tesse «un complotto di tenebra». Così, un giorno, Lolly si scrolla di dosso ogni vincolo e va a vivere da sola, in campagna. Ancora non sa che lì è andata per offrirsi come preda al Principe delle Tenebre. Che sarà puntuale ad aspettarla. Con impavida naturalezza, con ironica euforia, Lolly scopre una notte di trovarsi in mezzo a un Sabba e riconosce negli altri accoliti molti fra i suoi paciosi compaesani. Ma più che al Sabba, che finisce sempre per somigliare un po’ a un ballo di beneficenza, Lolly è incline al colloquio con il Demonio, si presenti egli come un gatto irsuto o come un guardacaccia o come un paesaggio (e rare volte il paesaggio ha parlato come in questo romanzo). Allora si accende una superba esaltazione amorosa. Lolly, la «vergine negletta», ormai irraggiungibile dalla tediosità del mondo («No! Non mi avrete. Non tornerò indietro»), ha scoperto quanto vi è di esplosivo in lei («Ma le donne lo sanno di essere dinamite, e non vedono l’ora che si verifichi l’esplosione che renderà loro giustizia»). Di quella deflagrazione farà dono al suo «amoroso cacciatore», dallo sguardo «che non desidera e che non giudica», con il quale Lolly intreccia il suo dialogo, capriccioso e sottile, fra l’amante e l’amata: «Tu sei oltre, i miei pensieri sprizzano da te come nella teoria della forza centrifuga».
Sylvia Townsend Warner (1893-1978) è stata una delle maggiori scrittrici inglesi del nostro tempo. Lolly Willowes fu pubblicato nel 1926. Molti lo ritengono il suo capolavoro – e comunque l’unico romanzo che riesca a rendere palpabile e plausibile, passo dopo passo, il processo che conduce a diventare strega. Altri romanzi della Townsend Warner sono in preparazione.
Donne che Pensano Troppo – Ritrovare l’Equilibrio tra Ragione e Sentimento
Titolo originale: Women who think too much
Autore/i: Nolen-Hoeksema Susan
Editore: Edizioni Frassinelli
traduzione di Teresa Franzosi.
pp. VII-342, Milano
«Quando si “rumina” si torna e ritorna sui propri pensieri e stati d’animo negativi, riesaminandoli… Noi donne siamo capaci di ruminare su qualunque cosa. Spesso ci sembra che questo atteggiamento faccia semplicemente parte dell’essere donna. Ma l’abitudine a pensare troppo può risultare anche deleteria. Interferisce con la capacità di risolvere i problemi. Allontana amici e famigliari. E può nuocere seriamente al nostro equilibrio psichico. […] Questo libro dimostra che molte sono le vie che conducono alla ruminazione, ma molte sono anche le vie per uscirne. Possiamo realmente sconfiggere la tendenza a imprigionarci nei circoli viziosi della mente e riprendere il controllo delle nostre vite, rendendole più appaganti e vincenti. Facciamola da subito: miglioreremo come persone e migliorerà la società.»
Rimanere intrappolati nei circoli viziosi della mente, rimuginando a lungo per una parola sgarbata del partner o di una collega; arrovellarsi, perdendosi in un labirinto di sensi di colpa, autoaccuse e frustrazioni… Come si può definire questo atteggiamento comune a tante persone, in particolare di sesso femminile? «Ruminare» è l’efficacissima espressione coniata per indicare appunto questa malsana abitudine, spesso addirittura pericolosa, che impedisce di agire in modo proficuo per affrontare con lucidità i problemi, ridimensionarne la portata ed elaborare efficaci strategie per risolverli. Perché elucubrare troppo e invano fa male a noi stessi ma anche a chi ci sta accanto e ci vuole bene, arrivando spesso a compromettere i rapporti personali e professionali. Questo saggio piacevolissimo, in cui in tanti si riconosceranno, spiega come e perché si finisce nella morsa della «ruminazione» e soprattutto che cosa bisogna concretamente fare per uscire da questa trappola terribile, fornendo un valido supporto per gestire finalmente le proprie relazioni con una consapevole sicurezza e un maggiore equilibrio interiore.
La ricerca di Susan Nolen-Hoeksema, psicologa e docente universitaria, è stata insignita di diversi riconoscimenti. Attualmente l’autrice vive con il marito e il figlio ad Ann Arbor, nel Michigan.
Così Deciso, Così Sia – Ultime Volontà di Uomini Illustri • I Testamenti dei Potenti della Terra
Parte prima: Da Cavour ad Agnelli senior
Autore/i: De Matteis Salvatore
Editore: Aliberti Editore
prefazione dell’autore.
pp. 384, Roma
Cosa scrivono i potenti della Terra prima di morire.
Con la ricostruzione e il commento del più grande esperto di testamenti d’Italia.
Camillo Benso conte di Cavour, Gioachino Belli, Gioacchino Rossini, Alessandro Manzoni, Pio IX, Alfonso La Marmora, Giuseppe Garibaldi, Quintino Sella, Francesco II di Borbone, Giuseppe Verdi, Leone XIII, Giuseppe Zanardelli, Antonio Fogazzaro, Giovanni Pascoli, Enrico Caruso, Giovanni Verga, Eduardo Scarpetta, Armando Diaz, Ettore Petrolini, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Guglielmo Marconi, Gabriele D’Annunzio, Lina Cavalieri, Giovanni Agnelli senior.
A chi lascia i suoi soldi un papa?
Come ha diviso il suo patrimonio Giovanni Agnelli senior?
Cosa hanno scritto i grandi personaggi del secolo scorso nei giorni precedenti la loro scomparsa?
C’è differenza fra ciò che pensa un grande artista o un re di fronte alla morte?
A queste e ad altre domande risponde la nuova prova editoriale di Salvatore De Matteis, l’autore del fortunatissimo In piena facoltà, edito da Mondadori.
Se nella sua opera prima aveva divertito e commosso i lettori collezionando testamenti olografi di gente comune, in questo volume ci fa entrare nell’intimità dei personaggi illustri di fine millennio: poeti, scrittori, scienziati, attori, papi, re, condottieri.
Riportati integralmente e commentati opportunamente, contengono elementi sorprendenti della personalità e della vita di uomini che hanno fatto la storia. Oltre agli aspetti patrimoniali, infatti, gran parte dei testamenti lascia emergere la dimensione umana e delinea in sottofondo la trama essenziale della vita di persone in realtà non molto diverse da tutti noi.
Perché un testamento olografo «anche se di poche righe, per sua natura contiene sempre una rivelazione oppure una conferma della vera personalità del testatore, della sua filosofia di vita, del contesto familiare e sociale nel quale è vissuto, dei suoi interessi, di certe sue verità taciute o equivocate».
Salvatore De Matteis (Nola, 1943) è avvocato, dirigente, giornalista e scrittore. È dirigente del Ministero della Giustizia con incarico di soprintendente dell’Archivio notarile distrettuale di Napoli il suo esordio letterario avviene con Essendo capace di intendere e di volere. Guida al testamento narrativo (Sellerio, 1992). Nel 2006 pubblica per Mondadori In piena facoltà. Tradimenti, denari e vendette: tutto quello che la gente scrive nei testamenti.
Nata Due Volte
L’enigma del sesso. Rinascere donna: storia vera di una metamorfosi necessaria.
Autore/i: Nadotti Maria; Rizzo Giovanna
Editore: Il Saggiatore
unica edizione.
pp. 208, Milano
London Bridge Hospital, 31 marzo 1993. Giovanni Rizzo, stimato avvocato del foro veneziano, si sottopone all’intervento chirurgico che gli conferirà per il resto dei suoi giorni l’identità sessuale che, pur tra mille contraddizioni, ha sentito sua fin da bambino.
Un destino si compie. A quarantotto anni, con un matrimonio e tre figli alle spalle, il successo professionale realizzato e la fama di don Giovanni, può finalmente diventare una donna.
Attraverso un progressivo e simpatetico avvicinamento al mondo di Giovanna, Maria Nadotti ricostruisce le tappe di questa «metamorfosi necessaria» e introduce Anch’io, l’intenso, enigmatico e perturbante testo che Giovanna Rizzo scrive di getto, subito dopo l’operazione, in mesi che sono insieme di «ritorno a casa» e d’«esilio».
Maria Nadotti scrive di cultura e spettacolo su numerose testate americane e italiane, tra cui «Il Sole 24 ore», «l’Unità», «Linus» e «Linea d’ombra». Tra i libri che ha curato: Silenzio: Morte. Gli U.S.A. nel tempo dell’AIDS (1994). Dal 1980 vive tra Milano e New York e si occupa di organizzazione e scambi culturali tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Giovanna Rizzo, avvocato civilista e dal novembre 1994 difensore civico per la Provincia di Venezia, è alla sua prima prova narrativa.
Anch’io, il racconto autobiografico che chiude questo libro, parla con franchezza e poesia del cambiamento di sesso che ne ha fatto un controverso e affascinante personaggio pubblico.
La Civiltà Occidentale e l’India
Titolo originale: Towards Universal Man
Autore/i: Tagore Rabindranath
Editore: Bollati Boringhieri Editore
seconda edizione, prefazione e introduzione di Humayun Kabir, traduzione di Jole Pinna-Pintor, edizione italiana a cura dell’Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente.
pp. 276, Milano
Dalla prefazione:
« Rabindranath Tagore, oltre ad essere universalmente ritenuto uno del maggior poeti lirici di ogni tempo, ha grande fama di romanziere, novelliere, drammaturgo e musicista. Sebbene abbia preso a dipingere solo in tarda età, riuscì a diventare famoso anche in questa forma d’arte. Si può dire che egli è un artista – usando questo termine nel suo senso più lato – che per la molteplicità delle sue capacità quasi non ha eguali nella storia.
Non è invece fatto altrettanto noto che Tagore apportò un grandissimo contributo agli studi nel campo dell’educazione, dell’economia, della politica e dei problemi sociali – contributo importante non soltanto per l’India ma per il mondo intero. Il suo grande valore intellettuale e l’influenza che egli ebbe sul risorgimento indiano non sono ancora stati pienamente apprezzati fuori del Bengala, poiché la maggior parte dei suoi saggi sugli argomenti a cui abbiamo accennato furono scritti in lingua bengali e finora o furono tradotti male o non furono tradotti affatto. Se neppure in India il valore di Tagore non è ancora stato pienamente riconosciuto, non deve certo sorprendere il fatto che gli occidentali ignorino quanto veramente profonda fu la sua comprensione dello spirito mediano e che egli fu l’iniziatore di molti dei movimenti che hanno contribuito a creare l’India moderna.[…]»
Amore Senza Fine – Come Tenere un Uomo Legato a Se per Tutta la Vita
Titolo originale: How to keep a man in love with you forever
Autore/i: Cabot Tracy
Editore: Casa Editrice Meb
ringraziamenti, prologo, introduzione e nota dell’autrice, traduzione e adattamento di Giuliana Schiavi.
pp. 232, Padova
Come fanno alcune coppie a rimanere innamorate così a lungo? Come fanno a mantenere nella loro vita quell’aspetto romantico? Tracy Cabot, già autrice del best-seller “Come fare innamorare un uomo”, svela in questo libro, vendutissimo in USA e tradotto in ben sei lingue, i segreti per mantenere vivo l’amore e dimostra come si possono applicare alla vita di tutti i giorni semplici tecniche psicologiche, per ottenere quell’appagamento che è proprio delle coppie felicemente sposate da lungo tempo. Nel mondo di oggi, complesso e stressante, per riuscire a mantenere in vita l’amore di un uomo, si rendono necessari nuovi metodi e nuove strategie. Questo è un libro che tutte le donne dovrebbero leggere per imparare a:
- mantenere solido, eccitante, e romantico il proprio rapporto;
- raggiungere un più alto grado di intimità con il marito o con il compagno;
- raggiungere un equilibrio di potere all’interno del rapporto;
- bloccare i problemi prima che essi diventino motivo di lotta;
- accettare i compromessi senza perdere di vista la stima in se stesse;
- eludere le battaglie che logorano, e vincere invece quelle importanti.
Tracy Cabot identifica tre tipi di uomini, e di conseguenza tre metodi di comunicazione per far si che essi si sentano amati, che amino a loro volta, e per imparare a interpretare i desideri di un uomo in modo che egli si senta compreso e appagato nel modo più totale. Tante idee, tanti spunti, tante considerazioni erotiche e psicologiche, curiose e divertenti, che ogni donna deve conoscere per amare e sentirsi amata. Una guida pratica senza pari per ottenere un rapporto fresco, eccitante e duraturo.
Tracy Cabot, Ph. D., dirige uno studio di consulenza matrimoniale e tiene inoltre seminari e conferenze su come cambiare i modelli di comportamento distruttivo all’interno del rapporto. Partecipa a numerose trasmissioni televisive, e scrive sull’argomento per giornali di tutto ii mondo.
Elementi di Linguaggi Funzionali
Autore/i: Carlucci Aiello Luigia; Nardi Daniele
Editore: FrancoAngeli
unica edizione, presentazione degli autori.
pp. 164, Milano
Il presente libro è un’introduzione ai “linguaggi funzionali”. La costruzione di un linguaggio funzionale come formalismo per scrivere programmi su tipi di dato astratti viene fatta in modo incrementale, partendo da un linguaggio molto elementare. Vengono poi introdotte sintassi e semantica di linguaggi sempre più espressivi. Per essi vengono costruiti interpreti e discusse alcune importanti tecniche di valutazione quali il legame dei parametri per nome e per valore e il legame statico e dinamico delle variabili; vengono infine presentate tecniche di implementazione quali il legame profondo e il legame superficiale.
Luigia Carlucci Aiello è professore ordinario di programmazione dei Calcolatori elettronici presso il Dipartimento di informatica e Sistematica dell’Università di Roma “La Sapienza”. Laureata in matematica, ha precedentemente svolto la sua attività di ricerca presso l’Istituto di elaborazione dell’Informazione del Cnr a Pisa, il Laboratorio di intelligenza artificiale dell’Università di Stanfort (California) e presso l’Università di Ancona. Si è interessata di problematiche riguardanti i linguaggi di programmazione, l’automazione d’ufficio e l’intelligenza artificiale. È autore di numerose pubblicazioni in ambito nazionale e internazionale.
Daniele Nardi, laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino, ha collaborato con l’Istituto di informatica dell’Università di Ancona e con il Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell’Università di Roma “La Sapienza” per ricerche su linguaggi di programmazione, deduzione automatica e automazione d’ufficio. Dal gennaio al dicembre 1985 è stato presso l’SRI International (Menlo Park, California). Ha pubblicato diversi articoli in ambito nazionale e internazionale.
Elementi di linguaggi funzionali:
- Nozioni introduttive: Definizione di insiemi e funzioni per induzione
- La notazione lambda Tipi di dato
- Il linguaggio funzionale Elf
- Un interprete per Elf-E
- Alcune riflessioni su Elf-E
- Il legame dei parametri
- Le variabili libere
- Il linguaggio delle funzioni Elf-E
- L’implementazione di Elf-E
- Tecniche di implementazione degli ambienti
La Devianza
Collana di Antropologia – Strumenti
Autore/i: Pitch Tamar
Editore: La Nuova Italia
introduzione alla nuova edizione, premessa introduttiva.
pp. XXIX-186, Scandicci (FI)
Il testo affronta criticamente la problematica relativa al concetto di devianza, offrendo da un lato una panoramica esaustiva del dibattito teorico e politico su questo tema, a partire dagli inizi del secolo fino ad oggi, e dall’altro una chiave di lettura dei principali orientamenti della sociologia americana, dalla Scuola di Chicago e lo struttural-funzionalismo all’interazionismo simbolico e l’etnometodologia. La nuova introduzione fa il punto sulla discussione che sui temi della devianza e del controllo sociale si è avuta in Italia negli ultimi dieci anni sia all’interno della comunità scientifica che nelle sedi di dibattito politico e culturale, ed entro cui il testo stesso si situa.
Tamar Pitch è ricercatrice presso l’Istituto di Etnologia e Antropologia Culturale dell’Università di Perugia. Ha ricoperto incarichi di insegnamento negli Stati Uniti e in Canada. È membro della redazione della «Questione Criminale», fa parte dell’European Group for the Study of Deviance and Social Control. Ha pubblicato Sociologia alternativa e Nuova Sinistra negli Stati Uniti d’America, La Nuova Italia, 1977, e numerosi articoli in riviste italiane e straniere.
Strumenti è una collana che vuole affrontare gli argomenti fondamentali delle scienze umane per contribuire alla formazione di una cultura contemporanea realmente aggiornata. I libri che vi appaiono intendono costituire il primo avviamento alla comprensione di un problema, e fornire gli «strumenti» conoscitivi indispensabili per proseguire e approfondire lo studio. La collana è interdisciplinare, in quanto essa comprende diverse sezioni corrispondenti a diverse specializzazioni i cui confini si assottigliano fino a scomparire per creare una fitta trama di connessioni reciproche. Ciascuna sezione mira a fornire, nel tempo, una raccolta il più possibile ampia delle tematiche fondamentali di ciascuna disciplina, all’interno però, di un preciso discorso globale e nella consapevolezza che l’elaborazione culturale delle scienze umane è unitaria nelle sue origini e nelle sue finalità.