Libri dalla categoria Maestro Spirituale
La Piccola Cineteca degli Orrori – Tutti i Film che i Fratelli Lumière non Avrebbero Mai Voluto Vedere
Autore/i: Gomarasca Manlio; Pulici Davide
Editore: Rizzoli
introduzione degli autori, collana: BUR RIZZOLI 24/7.
pp. 272, ricchissimo di illustrazioni a colori e in b/n, Milano
…Più di 1000 film, 122 locandine strabilianti, 40 aneddoti imperdibili, 21 scene di culto introvabili. Tutto il meglio del cinema dalla B alla Z… Questo libro non è altro che un ordinato caos di bizzarrie, una raccolta esaustivamente incompleta e disordinatamente composta, una collezione surreale di assurdità assolutamente reali.
Rane strateghe guidano la rivolta dei rettili contro l’umanità, dall’avamposto delle paludi della Louisiana nel gracidante e apocalittico Frogs, remake degli Uccelli di Hitchcock.
Un mostrone-demonio che vive negli spazi siderali si insinua nei sogni erotici di un malcapitato astronauta assumendo le forme di Pamela Prati in Transformation, a metà strada tra Star Wars e L’esorcista. Uomini-carota, al servizio di aliene discinte nascoste nelle viscere della Terra, preparano una guerra dei mondi in Invasion of the Star Creatures, commedia fantascientifica americana del 1953. E in Pterodactyl Woman from Beverly Hills, del 1994, una compita casalinga californiana si trasforma di notte in uno pterodattilo.
Non sono che alcuni dei divertenti, orripilanti, eccentrici, geniali caleidoscopici, psicotronici film inseriti in questa piccola cineteca che non sarebbe piaciuta ai fratelli Lumière ma che farà sicuramente la felicità di quanti vanno cercando le più bizzarre stranezze mai portate sullo schermo. Una collezione imperdibile di film che forse vi siete persi. Per vostra sfortuna.
Manlio Gomarasca e Davide Pulici sono i fondatori di Nocturno, rivista di culto per tutti gli amanti dei film di seconda categoria. Hanno pubblicato alcuni testi sul cinema, tra cui Io Emanuelle (1997) e 99 donne (1999). Collaborano con numerosi festival europei e hanno al loro attivo il documentario-intervista Joe D’Amato totally uncut (1999).
Poesie Statiche
Titolo originale: Statische Gedichte
Autore/i: Benn Gottfried
Editore: Giulio Einaudi Editore
testo a fronte, a cura di Giuliano Baioni, ristampa – Collezione di poesia 171.
pp. XLII-150, Torino
Questo volume raccoglie quasi tutta la produzione lirica di Gottfried Benn che va dal 1935 al 1946. Tra queste due date: un violento attacco della stampa nazista che costringe Benn, dapprima teorico di una rivoluzione culturale nazionalsocialista, al silenzio (maggio 1936); il primissimo dopoguerra a Berlino e il veto posto alla riedizione e alla pubblicazione delle sue opere dal governo militare alleato. La simmetria dei due divieti – quello nazista prima e quello alleato poi – piacque molto a Benn che vi lesse una sorta di consacrazione ufficiale di quella programmatica solitudine che è la chiave di volta della sua poetica della staticità. (Dall’introduzione di Giuliano Baioni)
Figlio di un pastore protestante, Gottfried Benn, abbandonò presto lo studio della teologia per dedicarsi alla medicina presso l’accademia militare di Berlino dove si laureò nel 1910. Esordì nella letteratura pubblicando nel 1912 la raccolta di poesie espressioniste Morgue e altre poesie, ambientata prevalentemente nei padiglioni di un ospedale e fitta di immagini macabre e mortuarie. L’opera destò un certo scandalo e proiettò Benn negli ambienti letterari della Berlino degli anni ’10. Il dottor Benn entrò in contatto con gli artisti del gruppo Die Brücke ed iniziò un’avventura sentimentale con la poetessa ebrea Else Lasker-Schüler.
Durante la prima guerra mondiale Benn prosegue la sua professione di medico come sifilopatologo prestando servizio nell’esercito tedesco di occupazione in Belgio. Nel 1916 pubblica il racconto lungo Cervelli (Gehirne) seguito poi da Le novelle di Rönne. Opera fortemente autobiografica, dove le giornate di un medico dell’esercito vengono descritte attraverso un flusso di immagini pregne di regressione onirica e simbolismo. Terminato il conflitto Benn si ritrasferisce di nuovo a Berlino dove apre uno studio privato sulla Hermannstraße.
Nel dopoguerra, ostile alla Repubblica di Weimar, fece parte del movimento culturale della Rivoluzione conservatrice e poi simpatizzò per l’emergente movimento nazista. Nel febbraio del 1933 viene chiamato dai gerarchi nazisti a dirigere la sezione di poesia dell’Accademia di Prussia, dai quali erano stati espulsi o si erano volontariamente allontanati poeti e intellettuali ostili al nuovo regime. Durante questi anni Benn scrive alcuni saggi e articoli, raccolti poi nel volume Die neue Staat und die Intellektuellen (1932), dalla quale si avverte una forte fascinazione estetizzante per il nazionalsocialismo, salutato come forza storica nuova, potente, nata da istanze dionisiache e assertrice del culto della forma. Concetti ripetuti ancora in una serie di saggi raccolti poi nel libro Kunst und Macht (1935).
Ma la luna di miele fra Benn e i gerarchi ha vita breve. I nazisti mettono gli occhi sui suoi scritti giovanili e sulle sue affinità poetiche col movimento espressionista che Goebbels e compagni bollano come «arte degenerata» e lo bandiscono. In giugno Hans Friederich Blunck lo sostituisce alla direzione dell’Accademia e Benn prende le distanze dal nazismo. Il 27 agosto 1934 ne scrive alla poetessa Ina Seidel: «Il tutto mi comincia ad apparire come una sceneggiata che annuncia sempre il Faust ma la troupe è appena sufficiente per un’operetta. Con quali toni grandiosi ha esordito e come appare schifoso oggi!». Benn, profondamente amareggiato, scompare dalla scena pubblica e si ritira ad Hannover. All’amico Friedrich Oelze scrive il 18 novembre di voler tornare a far parte dell’Esercito: «la Reichswehr è la forma aristocratica di emigrazione». Nel 1937 è attaccato da Wolfgang Willrich, ufficiale delle SS, nel libro Säuberung des Kunsttempels (Pulizia del tempio dell’arte) ma Benn è difeso da Heinrich Himmler: tuttavia, nel 1938, la Reichsschrifttumskammer, l’Associazione degli scrittori, proibisce a Benn la pubblicazione dei suoi libri.
Finita la guerra, nel 1951 ottiene il premio Georg Büchner. Muore a Berlino Ovest nel 1956 e viene sepolto nel cimitero Waldfriedhof di Dahlem.
Kundalini e Chakras – L’Armonico Equilibrio fra Corpo e Spirito Grazie alla Facoltà Curativa e Rigeneratrice dell’Energia Cosmica
Titolo originale: Kundalini and the Chakras
Autore/i: Lewis Paulson Genevieve
Editore: Armenia Editore
unica edizione, premessa dell’autrice, traduzione di Martina Grones, illustrazioni di Randy Asplund-Faith.
pp. 240, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
Kundalini, la forza psichica latente in ogni essere umano dormiente alla base della colonna vertebrale, può essere risvegliata per condurci ad un cosciente controllo dei poteri della psiche e ad una maggiore consapevolezza del nostro ruolo nel cosmo. Con l’approssimarsi dell’età astrologica dell’Acquario e il contemporaneo intensificarsi dei flussi d’energia, molte persone sperimentano, talora con giustificato allarmismo, come Kundalini si stia spontaneamente mettendo in moto, causando molteplici disturbi fisici, mentali ed emotivi a quanti non sono preparati alla sua liberazione.
In questo illuminante saggio l’autrice spiega come liberare Kundalini con gradualità e in modo sicuro per compiere enormi progressi nella nostra crescita spirituale, mentre nella sezione dedicata ai chakras, centri di energia ove la forza vitale si concentra, ci illumina sulla loro funzione come regolatori dei meccanismi corporei, illustrando come possano essere utilmente purificati.
Genevieve Lewis Paulson dirige un centro di crescita personale e spirituale nell’Arkansas. Formatasi in ambiente metodista, dal ’68 si dedica alla conoscenza della cultura orientale, mediandone e contemperandone il pensiero con i principi religiosi occidentali in originale sintesi.
Tutti i Salami di Jacovitti
3 Volumi in Cofanetto
Autore/i: Jacovitti Benito
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
vol. 1 pp. X-246, vol. 2 pp. 216, vol. 3 pp. 208, Milano
Volume 1: Giacinto corsaro dipinto, L’onorevole Tarzan
Volume 2: Pippo e il faraone, Le babbucce di Allah
Volume 3: Pippo preistorico, Cip contro Mandolino, Pippo e Gibù
Il Grande Libro dei Nodi – 3854 Nodi • 7000 Illustrazioni
Dai più comuni ai più complicati. La loro origine. Come si eseguono. A che cosa servono
Autore/i: Ashley Clifford W.
Editore: Rizzoli
prima edizione BUR, edizione italiana tradotta e curata da Antonio Ghirardelli.
pp. 620, interamente e riccamente illustrato in bianco e nero, Milano
Questo «Grande libro dei nodi» costituirà una lieta sorpresa non solo per il lettore in cerca di novità e curiosità ma anche, e diremmo, soprattutto, per il tecnico di attrezzature navali, l’esperto marinaio, l’appassionato di nautica, che pensavano di conoscere tutte, o quasi, le furberie, i misteri, i miracoli della noderia.
Pochi, prima dell’impresa di Ashley, avrebbero potuto ipotizzare l’esistenza di circa quattromila nodi, uno diverso dall’altro. E quei pochi avrebbero forse sconsigliato anche il tecnico più agguerrito, di accingersi alla compilazione di un’opera che, per la sua mole, le difficoltà tecniche e la presunta aridità dell’argomento, non avrebbe invogliato alla lettura più di qualche decina di specialisti.
Invece l’opera non solo è stata scritta e pubblicata, ma ha riscosso un grosso successo di pubblico. Il severo «Observer», sintetizzando l’accoglienza favorevole della stampa anglosassone, così si esprime: «Può essere divertente un libro che tratta esclusivamente di nodi? Certo, se lo scrive Ashley. Nessuno ha mai letto niente di simile; quest’opera ha del prodigioso, affascina, perché Ashley non è solo un marinaio, ma uno scrittore traboccante di humour e di risorse, e sa trattare l’argomento con la stessa facilità con la quale eseguirebbe lavori di attrezzatura navale».
I settemila disegni di cui, il testo è corredato rappresentano una guida preziosa che permette di imparare a comporre un nodo nel momento stesso in cui l’Autore ne spiega la trama; il glossario, infine, costituisce un ausilio facile e indispensabile per fissare concettualmente la vasta materia.
- Dei nodi in generale
- I nodi delle diverse professioni
- Nodi e gruppi. Nodi d’arresto, o nodi terminali, a un legnolo
- Nodi e gruppi nel doppino. Turbanti e nodi decorativi a un legnolo
- Nodi d’ingrossamento. Nodi a bottone a un legnolo
- Nodi d’arresto e nodi terminali a più legnoli
- Nodi d’ingrossamento. Nodi decorativi e d’arresto a più legnoli
- Nodi ornamentali a due legnoli
- Bottoni a più legnoli fatti sulla mano
- Bottoni a più legnoli, fatti sulla tavola
- Gasse, cappi, asole su cavo singolo
- Gasse e cappi doppi e multipli
- Il nodo scorsoio
- Nodi fatti nel mezzo col doppino
- Il nodo parlato e altri nodi incrociati
- Nodi di avvolgimento
- Turbanti e fasciature
- Nodi di congiunzione
- Nodi per sartie (nodi di congiunzione a più legnoli)
- Agguantare e dar volta
- Nodi di avvolgimento su aste o ringhiere (tirata ad angolo retto)
- Nodi di avvolgimento su alberi, manovre e cavi (tirata parallela)
- Nodi di avvolgimento su pali e pilastri, su briocole e su bitte
- Nodi e gruppi per anelli
- Nodi di gancio, brancarelle, stroppi e sbirri
- Legature varie
- Nodi scelti a caso
- Legature, brache e rizze
- Nodi di rivestimento
- Nodi piatti, o bidimensionali
- Nodi di fantasia
- I nodi del ricamo
- Trucchi e rompicapi
- Impiombature lunghe e corte, (nodi di congiunzione a più legnoli)
- Gasse impiombate (cappi a più legnoli)
- Impiombature diverse
- Trecce a catena e a corona
- Trinelle, salmastre e morselli
- Trecce diverse
- Lavori manuali di attrezzatura navale
- Legature e nodi decorativi
Glossario
Indice analitico
101 Storie Zen che non ti hanno Mai Raccontato
Autore/i: Casadei Lorenzo; Santoro David
Editore: Newton Compton Editori
prima edizione, introduzione e ringraziamenti degli autori.
pp. 192, Roma
Tra le 101 Storie Zen:
- Un editore zen
- Dal maestro di coloro che non hanno maestri
- Il bambino nato dall’uovo, davvero preistoria del buddhismo
- Il primo e l’ultimo della classe
- Non era una notte buia e tempestosa
- Il salice di Kioto
- La tigre che salta
- Sonata per latte e merli
- Dialogo della natura e del redivivo
- Perchè Mediti?
Centouno spunti per avvicinarsi a una delle manifestazioni più enigmatiche e stimolanti del pensiero orientale. Lo zen, una pratica più che una filosofia o una dottrina, viene esplorato attraverso brevi ed esemplari racconti, che ne svelano i temi principali: la necessità di ricercare l’illuminazione attraverso l’esperienza diretta, l’insufficienza del linguaggio e della logica, il rapporto maestro-discepolo, l’attenzione per ogni singolo istante, l’amore per il paradosso. Troverete una raccolta di storie e dialoghi antichi e attuali, aneddoti tratti dal mondo del cinema, della musica e della scienza, moderni haiku e persino SMS. Riflessioni contemporanee e suggestioni tradizionali che riguardano tutti gli aspetti della vita quotidiana. Un libro leggero e profondo, come la stessa disciplina zen, dalle
molte voci e con un pizzico di sottile umorismo.
Lorenzo Casadei è nato nel 1971. Pratica alcune arti della tradizione orientale come l’aikido, lo shodo, lo iaido e il tai-chi-chuan. Dal 2004 dirige la Collana Porte d’Oriente della CasadeiLibri. Ha scritto Gli aspetti simbolici lo stile libero; Il gioco del Go come metafora in San Sen Sou Moku. Il giardino giapponese nella tradizione e nel mondo contemporaneo; Préhistoire et mythe antique du mont Athos e, con Mauro Bulgarelli, Lo scontro delle inciviltà. La guerra in Afghanistan.
David Santoro ha vissuto in Belgio e in Giappone; traduttore e giornalista, collabora con «Alias», «Il Giornale della Musica» e Radio3. Ha pubblicato Concerto in Sol levante. Musiche e identità in Giappone; Musiche e r/esistenza in Giappone (in «Temperanter») e il racconto Mix: le cose vanno e non vanno, in Cuori Migranti.
Rocche e Castelli del Lazio
Un viaggio tra fortificazioni e borghi millenari alla riscoperta di suggestivi luoghi testimoni di intrighi misteriosi e lotte cruente di potenti famiglie rivali
Autore/i: Cenciarini Anna Claudia; Giaccaglia Maurizio
Editore: Newton Compton Editori
prima edizione, premessa degli autori.
pp. 304, numerose illustrazioni in bianco e nero, Roma
Lo straordinario mondo del castello, così assolutista e principesco, capace di frantumarsi e di moltiplicarsi come «i pani e i pesci» dal medioevo ad oggi, ha fatto posto, trasformandosi, ad interi paesi che noi percorriamo piacevolmente nelle gite «fuori porta». Un fenomeno di parassitismo come tanti, si potrebbe obiettare; con la differenza che il castello non è mai dovuto cadere in disuso per essere architettonicamente riutilizzato; capace quindi di farci rivivere all’interno dell’abitato in modo avventuroso quei passaggi e quei movimenti spaziali tipici dell’epoca. Di qui l’idea di questo libro, che tende a valorizzare la riscoperta dei borghi e della scena storica del Lazio, in un esame diacronico di rocche e castelli per province, in modo da facilitare la «lettura» sull’attuale conformazione della regione.
Gli autori hanno inteso avviare il lettore ad una conoscenza del castello a carattere soprattutto storico, una volta definitane la genesi da un punto di vista architettonico, arricchendo la «riscoperta» con episodi tratti dalla narrativa e dalla cronaca popolare, sul filo a volte della leggenda, per quanto quest’ultimo aspetto sia stato volutamente limitato per non trasformare lo spirito del testo. Esso si prefigge infatti, in ultima analisi, di stimolare la fantasia e la curiosità a tanta ricchezza storica, spingendo ad approfondire gli aspetti architettonico-spaziali di tali luoghi, l’importanza della tradizione e il valore sociale di un certo modo di vivere all’interno di ambienti per così dire spontanei.
Anna Claudia Cenciarini, architetto, ha partecipato a mostre e convegni sul tema dei centri storici e ad interventi di restauro; tra le sue pubblicazioni si segnala Venezia, area studio per la verifica dell’interazione analisi progetto.
Maurizio Giaccaglia ha collaborato alla realizzazione del volume Costruire l’architettura e si interessa ai problemi della conservazione dei beni culturali e ambientali con studi che sono all’origine del presente lavoro.
Premessa
Introduzione – Genesi del castello laziale
Tipologia del castello e di altri edifici fortificati
I castelli del Lazio nella storia del papato
LA PROVINCIA DI FROSINONE
- Acuto
- Alvito
- Arnara
- Arpino
- Atina
- Ausonia
- Belmontone Castello
- Boville Ernica
- Cassino
- Castel Fumone
- Castelnuovo Parano
- Ceccano
- Ceprano
- Cervaro
- Esperia
- Falvaterra
- Fontana Liri
- Isola del Liri
- Maenza
- Monte S. Giovanni Campano
- Paliano
- Picinesco
- Pico
- Piglio
- Porciano
- Roccasecca
- Serrone
- Sora
- Torre Caietani
- Trivigliano
- Vicalvi
- Vico nel Lazio
LA PROVINCIA DI LATINA
- Bassiano
- Campodimele
- Castelforte
- Castel Savello
- Fondi
- Formia
- Gaeta
- Giulianello
- Itri
- Minturno
- Ninfa
- Prossedi
- Roccagorga
- S. Felice Circeo
- Sermoneta
- Sonnino
- Terracina
LA PROVINCIA DI RIETI
- Ascrea
- Borghetto
- Cantalupo
- Castel Antuni
- Castel di Tora
- Catino
- Città Ducale
- Città Reale
- Collalto Sabino
- Frasso Sabino
- Labro
- Longone Sabino
- Montenero in Sabina
- Morro
- Ornaro Reatino
- Piediluco
- Poggio Mirteto
- Posta
- Roccantica
- Rocca Baldesca
- Rocca Petrella
- Rocca Sinibalda
- Salisano
- Stimigliano
- Torricella in Sabina
- Torri in Sabina
LA PROVINCIA DI ROMA
- Anguillara
- Anticoli Corrado
- Anzio
- Arcinazzo Romano
- Ardea
- Ariccia
- Arsoli
- Artena
- Bracciano
- Calcata
- Campagnano
- Campanile
- Capena
- Carpineto Romano
- Casal de’ Pazzi
- Casape
- Castell’Arcione
- Castello Borghetto
- Castello Caetani alla Tomba di Cecilia Metella
- Castel Campanile
- Castello della Crescenza
- Castel di Leva
- Castello di Marco Simone e di S. Onesto
- Castel Giubileo
- Castel Madama
- Castel Nuovo di Porto
- Castel Porziano
- Castel Savello
- Ceri
- Cerreto Laziale
- Cervara di Roma
- Cervelletta
- Cerveteri
- Ciciliano
- Cineto Romano
- Civitavecchia
- Civitella S. Paolo
- Colleferro
- Colonna
- Corcolle
- Fiano Romano
- Formello
- Frascati
- Gallicano nel Lazio
- Gavignano
- Genazzano
- Genzano
- Grottaferrata
- Guadagnolo
- Isola Farnese
- Jenne
- Lariano
- Licenza
- Lunghezza
- Marino
- Mazzano Romano
- Mentana
- Monte Celio
- Monte di Leva
- Montelibretti
- Monte Porzio Catone
- Morlupo
- Nazzano
- Nemi
- Nerola
- Nettuno
- Olevano Romano
- Ostia
- Palo Laziale
- Palombara Sabina
- Passerano
- Poli
- Ponzano Romano
- Pratica di Mare
- Riano
- Rignano
- Riofreddo
- Rocca di Cave
- Rocca di Papa
- Roccagiovine
- Rocca Priora
- Roviano
- Sambuci
- S. Angelo Romano
- S. Marinella
- S. Polo dei Cavalieri
- S. Severa
- S. Vito Romano
- S. Vittorino
- Statua
- Subiaco
- Tivoli
- Tolfa
- Torre Astura
- Torrimpietra
- Torrita Tiberina
- Trevignano
- Vicovaro
- Vivaro Romano
LA PROVINCIA DI VITERBO
- Bagnaia
- Barbarano
- Bassano Romano
- Blera
- Bolsena
- Bomarzo
- Canepina
- Canino
- Capodimonte
- Caprarola
- Carbognano
- Castel d’Asso
- Castiglione in Teverina
- Celleno
- Cellere
- Chia
- Civitacastellana
- Civitella Cesi
- Colle Casale
- Corchiano
- Fabrica di Roma
- Faleria
- Gallese
- Graffignano
- Ischia di Castro
- Montalto di Castro
- Montecalvello
- Montefiascone
- Monterosi
- Nepi
- Norchia
- Onano
- Oriolo
- Proceno
- Rocca Respampani
- Roccalvecce
- Ronciglione
- S. Martino al Cimino
- Soriano al Cimino
- Sutri
- Tarquinia
- Torre Alfina
- Tuscania
- Valentano
- Vallerano
- Vasanello
- Veiano
- Vetralla
- Vignanello
- Viterbo
- Vitorchiano
- Vulci
Bibliografia
Indice delle rocche e dei castelli
Elogio della Madre – Riscoprire l’Importanza dell’Istinto Materno nella Crescita dei Figli
Titolo originale: Èloge des mères
Autore/i: Antier Edwige
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione di Anna Morpurgo.
pp. 198, Milano
«Madre, troppo spesso sei criticata nella nostra società. È ora di dichiararlo a gran voce: tu sei straordinaria, unica, strutturante e benefica, indispensabile per tuo figlio.»
«Ma come! Non lo allatti al seno?»
«A sei mesi lo allatti ancora? Ma tu sei troppo fusionale!»
«Torni già a lavorare? Poverino, è ancora così piccolo!»
«Non lo mandi all’asilo? Quando lo renderai un pò autonomo?»
Qualsiasi cosa facciamo, le madri sbagliano. E vengono regolarmente colpevolizzate. Di recente, poi, numerosi fatti di cronaca nera che hanno visto protagonisti giovani adolescenti sono stati interpretati spesso da psicologi e addetti ai lavori come il frutto di una mancata corretta educazione, quasi una colpa dei genitori.
Edwige Antier si ribella a queste accuse e prende le difese delle mamme. Nel suo Elogio della madre, che parte da un’intuizione semplice quanto importante, afferma che, con buona pace di alcune femministe, l’istinto materno esiste, e bisogna ricominciare a dargli ascolto; che è necessario tornare alla spontaneità nei comportamenti e rivalutare l’affetto, requisiti essenziali per la crescita e lo sviluppo armonico e sereno dei figli. Chi predica il rigore dei principi educativi – l’allattamento a ore fisse, il sonno in una stanza lontana da quella dei genitori, l’iscrizione all’asilo nido fin dai tre mesi di età – rischia di spezzare il rapporto intimo e protetto tra la madre e il bambino da cui dipende la felicità di entrambi.
Oggi la società è cambiata, sono frequenti le mamme single, mutano i ruoli parentali, la donna deve conciliare vita lavorativa e maternità. Ma «il riconoscimento dell’importanza del ruolo materno non rimette in discussione né l’attività professionale della madre, conquista fondamentale per la sua dignità e la sua sicurezza, né l’organizzazione delle forme di custodia, né il ruolo del padre e quello degli insegnanti. Al contrario, vedremo in che modo tutti questi elementi, come i pezzi di un puzzle, devono essere assemblati per aiutare la madre a far crescere il bambino rispettando ciò che le detta l’istinto.» Perché il suo è un ruolo che lei soltanto e nessun altro può svolgere.
Una diretta e appassionata difesa della madre destinata a tutti i genitori, ma non solo a loro.
Edwige Antier, pediatra, diplomata in psicopatologia infantile, ha descritto numerose patologia infantili, ha scritto numerose opere di successo, tra cui J’aide mon enfant à se concentrer (1999) e Élever mon enfant aujourd’hui (2001). In Francia è celebre anche come conduttrice e animatrice di trasmissioni televisive di argomento pediatrico e psicologico.
Anatomia per gli Artisti
Autore/i: Morelli Angelo; Morelli Giovanni
Editore: Fratelli Lega Editori
ottava edizione, prefazione di Giovanni Morelli, introduzione degli autori.
pp. XV-752, riccamente illustrato a colori e bianco e nero, Faenza
Sommario:
Prefazione
Indice delle tavole
Introduzione
- I. – Generalità
- II. – Osteologia
- III. – Artrologia
- IV. – Miologia
- V. – Vene superficiali
- VI. – Note di neuroanatomia e neurofisiologia della motilità
- VII. – Morfologia esterna
- VIII. – Strutture microscopiche
- IX. – Proporzioni della figura umana – Canoni
- X. – Antropometria generale
- XI. – Equilibrio del corpo umano
- XII. – Cinematica
- XIII. – Esercizi di anatomia artistica
Appendice
Bibliografia generale
Dizionario di Scienze Filosofiche – Con Indice degli Autori Citati
Autore/i: Ranzoli Cesare
Editore: Editore Ulrico Hoepli
sesta edizione aumentata e riveduta da Maria Pigatti Ranzoli, prefazioni dell’autore, nota dell’editore.
pp. XII-1348, 1 tavola in bianco e nero fuori testo, Milano
«L’Autore aveva riveduta ed ampliata questa edizione e già il Dizionario era in corso di stampa quando la sua vita fu crudelmente stroncata. Prima di morire, egli affidò il compito di ultima revisione alla sua sposa, dottoressa Maria Pigatti Ranzoli, la quale amorosamente lo assolvette.
Alla memoria del compianto mio Autore, troppo presto rapito alla Scienza ed agli affetti familiari, desidero recare qui un mesto e commosso saluto.» (Ulrico Hoepli)
Il Paranormale • Telepatia – Chiaroveggenza – Premonizioni
Titolo originale: Vous Etes Paranormal
Autore/i: Bergier Jacques
Editore: Edizioni Mediterranee
prima edizione.
pp. 128, Roma
Il paranormale comprende facoltà, fatti, fenomeni e cognizioni che stanno al di fuori di tutto ciò che normalmente cade sotto i nostri sensi. Si identifica, in sostanza, con l’ESP, sigla dell’espressione Extrasensory perception, ovvero percezione extrasensoriale. Jacques Bergier, studioso di fama e ben noto autore de Il Mattino dei Maghi, Il Pianeta dell’Impossibile, Gli Extraterrestri, Il Libro dell’Inesplicabile, ed altre opere di grande successo, in questo libro rivolge la sua attenzione alle facoltà ed ai fenomeni paranormali. Dopo aver tracciato una breve storia del paranormale, in capitoli del più grande interesse, egli tratta, di volta in volta: la telepatia, la chiaroveggenza nel tempo e nello spazio, la precognizione, l’azione dello spirito sulla materia, la caccia ai fantasmi, giochi con il caso, il futuro della parapsicologia, i bambini e il paranormale, l’importanza e l’uso della volontà. Descritti e spiegati i singoli fenomeni, l’autore propone una serie di esperimenti che ognuno può realizzare da sé per scoprire e sviluppare le facoltà paranormali esistenti, in forma più o meno accentuata, in tutti gli individui. L’uomo, afferma Bergier, è il solo essere vivente dotato di poteri magici. Come utilizzarli e come orientarli in maniera da modificare positivamente la vita stessa? Bergier affronta l’argomento con uno spirito nuovo, che non ignora nulla dei metodi empirici e nulla del fantastico. Tutti noi siamo, in qualche modo “paranormali”. Questo potere sconosciuto può essere portato in superficie mediante semplici “giochi”, interessanti e divertenti. Lo scopo di questo libro è proprio quello di iniziare alle diverse pratiche di parapsicologia.
L’Arteterapia
Autore/i: Molteni Raffaella
Editore: Xenia Edizioni
pp. 126, Milano
Un viaggio alla scoperta dei gesti che aiutano a ritrovare l’armonia e la guarigione.
- Ricordare, collegare, simbolizzare: i tre verbi più ricorrenti nell’atelier
- Disegnare o scolpire per disinnescare gli schemi
- Arteterapia per bambini, carcerati, disabili, malati psichiatrici
Raffaella Molteni, educatrice presso case di accoglienza e case famiglia, arteterapeuta in diverse strutture, ha seguito numerosi corsi come dirigente di comunità. Ha studiato riflessologia e macrobiotica arricchendo la propria preparazione con corsi di disegno artistico su ceramica e su tessuti.
- Che cos’è l’arteterapia
- Storia dell’arteterapia
- Perché fare arteterapia
- Dentro l’arteterapia
- Il biglietto da visita
- L’atelier di arteterapia
- Tempi di lavoro
- Metodo e percorso dell’arteterapia
- Materiali e metodi
- La scultura come terapia
- Esperienze di arteterapia
- Percorsi di arteterapia
Bibliografia
Tarocco Storico del Palio di Siena – Tarocchi
Edizione originale in 2.000 copie numerate – Nostro esemplare è il numero 1120
Autore/i: Folchi Amerigo
Editore: Edizioni del Solleone – Vito Arienti Editore
note storiche pistoiesi di Giancarlo Jori.
78 Carte, contiene note esplicative in italiano, inglese e tedesco, Lissone (MI)
Ispirati allo Storico Palio di Siena del Medioevo pistoiese.
Il Tarocco di Sissi – Tarocchi
Edizione originale in 3.000 copie numerate – Nostro esemplare è il numero 1796
Autore/i: Folchi Amerigo
Editore: ITALCARDS
disegni e testi di Amerigo Folchi.
78 Carte, contiene note esplicative in italiano, inglese e tedesco, Bologna
Ispirati dalla figura dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, detta Sissi.
Nello Spirito della Visitazione – La Testimonianza Contemplativa di Madre Maria Amata Fazio
Autore/i: Gioia Giuseppe
Editore: Edizioni San Paolo
premessa dell’autore.
pp. 200, Cinisello Balsamo (MI)
Ispirandosi al “sopraumanesimo cristocentrico” di san Francesco di Sales e alla pratica del totale abbandono alla volontà di Dio, cara a santa Giovanna Francesca di Chantal, nel nascondimento claustrale del Monastero della Visitazione di Palermo Madre Maria Amata Fazio (1915-2005) ha offerto una testimonianza contemplativa capace di far emergere, nelle sue molteplici implicanze teologiche e antropologiche, lo spirito della Visitazione: una semplicità interiore, intessuta di profonda umiltà verso Dio e grande dolcezza di cuore verso il prossimo.
Attento studioso del vissuto contemplativo, Giuseppe Gioia approfondisce la prospettiva spirituale di questa straordinaria Visitandina e individua gli elementi fondamentali di una esperienza mistica che, radicandosi nella “Presenza” divina (la grazia) e nella “ri-conoscenza” umana (la libertà), giunge a brillare come dottrina sulla realtà della cristificazione, quella vita in Cristo verso la quale ogni uomo, animato dalla “memoria del Principio”, si ritrova orientato.
Queste dense ma luminose pagine, sottolineando ciò che costituisce la suprema dignità dell’uomo (essere amato da Dio-Amore e riamarlo), risultano, così, un prezioso contributo per una coerente filosofia della mistica cristiana.
Psicologia della Decisione
Autore/i: Rumiati Rino; Bonini Nicolao
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione degli autori.
pp. 296, Bologna
Nella vita di tutti i giorni occorre continuamente formulare valutazioni e prendere decisioni. A quale corso di laurea iscriversi? Come investire i propri risparmi? Accettare o meno una determinata offerta economica? Sottoporsi o no a un test medico invasivo? Prendere una decisione è complicato. Quando decidiamo, però, spesso lo facciamo sulla base delle nostre intuizioni, del nostro «fiuto». Ma che cosa significa decidere in modo intuitivo? Presentando modelli teorici ed evidenze sperimentali della psicologia della decisione, gli autori mostrano quante e quali trappole psicologiche rischiano di trasformare una decisione intuitiva in un cattiva decisione, e descrivono le strategie che possono portare a decisioni fondate. Il volume, destinato ai corsi universitari di Psicologia e di Economia, alle scuole di amministrazione aziendale, sarà utile anche per coloro che si occupano professionalmente di processi decisionali.
Rino Rumiati insegna Psicologia nella Facoltà di Economia dell’Università di Trento. Con il Mulino ha pubblicato «La decisione degli esperti. Psicologia cognitiva delle decisioni manageriali» (con N. Bonini, 1996), «Prepararsi ai test. Come superare i test di ammissione all’università» (con P. Legrenzi, 1996) e «Decidere» (2000).
Nicolao Bonini insegna Psicologia dei processi cognitivi nella Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario dell’Università di Trento ed è membro del Dipartimento di Economia della stessa Università. Con il Mulino ha pubblicato «La decisione degli esperti», citato sopra.
Il Caso del Monastero Indemoniato – Storia di Loudun, la Città del Diavolo
Autore/i: Benazzi Natale
Editore: Edizioni Piemme
unica edizione.
pp. 278, Casale Monferrato (AL)
«Satana nelle forme dei demoni monastici, s’era introdotto tra le vergini orsoline e nel tessuto stesso della vita cittadina e non aveva intenzione di andarsene. La sfida dell’esorcismo era fallita, per Surin e per quelli che l’avevano preceduto. Da essa egli sarebbe uscito vivo, ma non tutti ebbero il medesimo destino…».
Quando Satana salì sul monte per mostrare al Signore tutti i regni del mondo, offrendoglieli in cambio della sua adorazione, riservò a se stesso la città di Loudun. E Loudun divenne davvero la città del diavolo. Verso la metà del ’600 in quella fiorente cittadina francese, uomini, donne, preti e monache, medici e magistrati, santi e delatori, tutti incontrarono il diavolo, o credettero di incontrarlo. Tutto ciò che di alto o volgare appartiene all’umano, tutto accadde a Loudun. E quel luogo si trasformò in una delle immagini dell’eterna sfida fra la possibilità, per l’uomo, di preservare la propria umanità e la scommessa, diabolica, di trasformarlo in demone.
Natale Benazzi laureato in teologia, ha pubblicato diversi testi per l’insegnamento della religione, indirizzati alle scuole medie inferiori e superiori. Collabora a varie riviste e quotidiani, tra cui «Avvenire».
Presso Piemme ha pubblicato Il libro nero dell’Inquisizione (1998, con Matteo D’Amico) e curato l’edizione degli Ultimi colloqui di Teresa di Lisieux (1997) e di Archivum. Documenti della storia della Chiesa dal I secolo a oggi (2000).
Yoga per Tutti – Pochi Minuti al Giorno per un Perfetto Equilibrio Fisico e Mentale
Titolo originale: Yoga pour chacun
Autore/i: de Méric Philippe
Editore: Garzanti Editore
prefazione dell’autore, traduzione dal francese di Edy Pamico, disegni di Michel de Séréville.
pp. 304, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
- Un metodo accessibile agli uomini e alle donne di ogni età per conquistare un equilibrio fisico e mentale perfetto.
- Esercizi quotidiani e semplici, fonte di vigore e salute.
- Le 8 tappe tradizionali dello yoga per dare alla vostra vita nuove dimensioni.
- Le 33 posizioni di base (asanas), illustrate con precisione, in 4 serie progressive.
- La respirazione, chiave di volta dello yoga.
- Il rilassamento totale: l’arte di recuperare il normale ritmo psicofisico.
Philippe de Méric de Bellefon (nato nel 1914), studioso di filosofie orientali, da oltre dieci anni si dedica all’insegnamento e alla pratica delle tecniche yoga. Ha pubblicato, tra gli altri, «A.B.C. du yoga», «Judo et yoga», «Yoga sans postures».
Simboli della Vandea – Emblemi ed Insegne dell’Armata Controrivoluzionaria
Autore/i: Charbonneau-Lassay Louis
Editore: Il Cerchio Iniziative Editoriali
introduzione dell’editore, traduzione di Adolfo Morganti e Andrea Piras.
pp. 94, numerose illustrazioni in bianco e nero, Rimini
Nel 1793 scoppiava l’insorgenza dell’Ovest della Francia contro il nuovo stato giacobino, una rivolta di popolo “per Dio e per il Re” che sarebbe durata fino alla Restaurazione e che provocò una vasta serie di fenomeni paralleli in Italia, in Spagna e nell’area di lingua tedesca.
Ovviamente questo bicentenario è scorso molto più in sordina del “mitico” ’89 ma la carenza di interesse di massa non ha potuto nascondere un crescente interesse verso questa pagina di storia.
Grazie a studiosi come Pierre Chaunu, Reynald Secher e Jean Dumont l’incantesimo illuminista si è rotto e chiunque ha oggi in mano gli strumenti per capire quale fu la posta in gioco nell’impari conflitto tra la Republique e gli insorti vandeani: lo scontro tra due visioni del mondo irriducibili ed opposte.
Nell’economia della pubblicazione dell’Opera Omnia di Charbonneau-Lassay, la stampa di questo volume vuole essere un omaggio alla singolare e provocatoria attualità dell’insorgenza vandeana, il cui spessore spirituale e religioso non è ancora adeguatamente conosciuto ed apprezzato.
Louis Charbonneau-Lassay nacque a Loudun, nel Poitou, nel 1871, da una famiglia di origine contadina. Insegnò in un istituto religioso in Vandea e, per il suo spiccato interesse per la numismatica e l’araldica divenne segretario della Revue du Bas-Poitou e collaboratore del Bulletin des Antiquaires de l’Ouest, pubblicando diversi studi di numismatica, storia e preistoria celtica e gallo-romana.
Sollecitato dal cardinale Dubois, allora vescovo di Parigi, a partire dagli anni ’30 si dedicò completamente alle ricerche di simbologia, con particolare riguardo al simbolismo del Sacro Cuore di Gesù. Le vicissitudini della seconda guerra mondiale colpirono duramente l’opera di Charbonneau-Lassay: la sua opera principale, Le Bestiaire du Christ, fu stampato all’inizio della guerra e la quasi totalità delle copie, assieme alle matrici originali delle moltissime incisioni su legno ivi incluse, bruciò insieme alla Casa Editrice a Bruges, durante l’invasione del Belgio.
Louis Charbonneau-Lassay morì il 26 dicembre 1946 a Loudun, nella sua antica magione.
Tra le sue opere, oltre al Bestiaire du Christ, ricordiamo l’Histoire des Cluîtenux de Loudun, raccolte postume di saggi come L’ésotérisme de quelques symboles géometriques chrétiens e la miriade di collaborazioni a prestigiose riviste tra cui Regnabit, Le Rayonmnnerzt Intellectual e Atlantis.
La Vandea
Titolo originale: La Vendée dans l’histoire
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni Corbaccio
unica edizione, premessa di S. R., prefazione di Raoul Girardet, traduzione dall’originale francese di Giorgio Arduin.
pp. VI-314, 1 cartina in bianco e nero fuori testo, Milano
«Il nostro obiettivo è scientifico. Si tratta di far progredire, anche di poco, la parte di verità, la conoscenza, grazie ai nuovi documenti che non si era in grado di sfruttare ancora pochi anni addietro. Una verità, anche se spiacevole, è sempre meglio di una menzogna, anche se cortese.» (Dal Messaggio di Pierre Chaunu)
Per quasi duecento anni la parola «Vandea» è stata sinonimo di brutale ignoranza e di oscure manovre reazionarie. «Vandeane», nel linguaggio democratico, sono le fazioni che si oppongono con la forza delle armi e il ricatto della superstizione religiosa al trionfo dell’intelligenza, della ragione e del progresso: i contadini, i preti, la nobiltà più retriva, i loro alleati stranieri. L’episodio a cui queste interpretazioni fanno riferimento è la guerra civile che insanguinò alcune regioni occidentali della Francia dal marzo del 1793 al marzo del 1796. I soldati repubblicani – gli «azzurri» – e i partigiani della Vandea – i «bianchi» – si combatterono senza quartiere in nome della loro fede, rivoluzionaria o religiosa. Vinta infine dall’esercito del Direttorio la guerra lasciò sul campo migliaia di «martiri» e aprì ferite che hanno lungamente turbato la coscienza nazionale francese. Ma prevalse da allora, nella pedagogia e negli studi, la versione democratica e repubblicana secondo cui la repressione, per quanto crudele, fu un atto necessario d’«igiene» politica.
Come tutte le storie scritte dai vincitori anche questa subisce da qualche anno le obiezioni e le critiche del revisionismo storiografico. Un convegno, organizzato in Vandea nel 1993, ha riunito, per ispirazione di Pierre Chaunu, alcuni dei maggiori studiosi francesi e stranieri. Illuminata da diversi punti di vista la guerra fra i bianchi e gli azzurri emerge da queste pagine come uno dei più tragici avvenimenti della storia d’Europa. E poiché la parola «Vandea» è servita per definire altre insurrezioni popolari e «reazionarie», alcuni studiosi hanno evocato vicende messicane, polacche, russe o americane in cui le strategie «razionali» dello Stato moderno si sono scontrate con la tenace resistenza della tradizione e della religione. Per confrontare questa nuova lettura della Vandea alla versione tradizionale il lettore troverà qui, insieme ad alcune fra le più importanti relazioni di quel convegno, il capitolo che Jules Michelet dedicò all’avvenimento nella sua classica Storia della rivoluzione francese.
Gli autori dei saggi contenuti nel presente volume sono: Raoul Girardet, Pierre Chaunu, Yves-Marie Bercé, Jean de Viguerie, Jonathan Skinner, Claude Petitfrère, Roger Dupuy, Reynald Secher, Jean Delmas, Xavier du Boisrouvray, Jean Tulard, Alan Forrest, Hermann Weber, Philippe Joutard, Naomi Griffiths, Francois Crouzet, Michel Heller, Dmitrij Kljuéèv, Alain Besangon, Jean Meyer, JeanMarc Varaut, Emmanuel Le Roy Ladurie, Ryszard Bender, Pierre Manent, Jean-Louis Bruguès.
In copertina: Jules Girardet «Lescure, morente, attraversa la Loira a Saint-Florent con i vandeani in fuga», 1882. Collezione Williamson Art Gallery and Museum, Birkenhead, Wirral, G.B.