Libri dalla categoria Medicina Macrobiotica
Miti dell’Induismo
Titolo originale: Hindu Myths. A Soucerbook Translated from the Sanskrit
Autore/i: Autori vari
Editore: Garzanti Editore
edizione italiana a cura di Mario Piantelli, scelta dei testi, introduzione e cura di Wendy Doniger O’Flaherty, traduzione di Mario Piantelli (capp. III, IV, VI) e Alberto Pelissero (capp. I, II, V, VII), collana: I Grandi Libri Garzanti.
pp. 400, Milano
Attraverso una scelta attenta, una panoramica della mitologia indiana che riesce a restituire tutto il fascino e la ricchezza di una delle grandi culture dell’umanità. Un testo costruito su una serie di narrazioni che ripercorre le vicende di Prajāpati e Brahmā, Indra, Agni, Rudra e Śiva, Vishnu.
Profilo dell’induismo di Mariasusai Dhavamony.
“Quando li si costringe a chiarire i fatti, essi non sanno cosa dire e ricorrono a favole”: così nel 1030 un viaggiatore arabo descriveva il comportamento degli abitanti dell’India. E davvero, aliena com’è dall’ambizione propria dei culti monoteistici di rivelare una morale assoluta, la mitologia indu colpisce il lettore occidentale in primo luogo per la fantastica invenzione narrativa dei suoi racconti e per la loro affascinante, infinita ricchezza.
Conflitti eterni, contrasti irriducibili, un inarrestabile fluire di nascite, morti, trasformazioni, incontri amorosi, punizioni esemplari, ascesi crudelissime, totali devozioni, debolezze imperdonabili, caratterizzano l’entrata in scena delle ineffabili divinità dell’Induismo: da Brahmā, il supremo manifestatore, ad Agni, il Fuoco; da Gaṇeśa, il “signore delle schiere”, agli Asura, gli antidei. Ogni episodio è nuovo, ogni episodio sembra ripetersi in un gioco di specchi, in un’infinita proliferazione di invenzioni e di variazioni sul tema. Ma il valore di questi miti non si esaurisce nel loro straordinario fascino inventivo. Al lettore che si addentra nella folta selva dei racconti verrà svelato a poco a poco, nell’incessante dialettica tra disgregazione e rinascita, tra morte e vita, tra apparenza e realtà, un pensiero dove occupano un ruolo centrale e imprevedibile il caos, il conflitto, la disgregazione.
Introduzione
Dall’ordine il caos
- Prajāpati e Brahmā
- Indra
- Agni
- Rudra e Śiva
- Vişņu
- La Devī (Dea)
- Dei e antidei
Appendice
Bibliografia essenziale
- Note bibliografiche al testo
- Approfondimenti bibliografici per il lettore italiano
- Wendy Doniger O’Flaherty di Mario Piantelli
- L’induismo Nota di Mariasusai Dhavamony
- Glossario e indice dei nomi
Honolulu e Altri Racconti
Autore/i: Maugham Somerset William
Editore: Adelphi Edizioni
traduzione di Vanni Bianconi, Biblioteca Adelphi 562, in copertina: Il porto di Singapore (1965), foto di Burt Glinn.
pp. 240, Milano
È impossibile, leggendo i superbi ‘racconti orientali’ qui raccolti, non finire irretiti negli scabri avamposti di un Impero britannico ormai presago della fine. Un mondo nostalgico e artificiale, in perenne contrappunto con una giungla evocata da rapidi tocchi eppure incombente e foriera di sciagura; un mondo che penetriamo con l’occhio disincantato ma insaziabilmente curioso di Maugham, sospinti ogni volta verso un inesorabile finale – spesso tragico, ma quasi mai catartico. E nel frattempo avremo visto andare in pezzi le identità apparenti dei protagonisti, intrappolati in lividi e rovinosi rapporti gerarchici, furenti ricatti incrociati, colpevoli idilli lavati col sangue. Ancora una volta i sapienti congegni narrativi di Maugham, qui celati nell’evocativo scenario della Malesia, del Borneo o delle Hawaii, compongono intrecci perfetti e storie crudeli – che ci consentono di attraversare, rimanendo indenni, le passioni umane più fosche.
William Somerset Maugham (1874-1965) è stato uno scrittore e commediografo britannico. È ricordato per il pessimismo acre e freddo e l’ironia crudele e cinica con cui flagellava inesorabilmente i vizi e la follia.
- Machintosh
- Impronte nella giungla
- Il Signor Sa-tutto-lui
- Relitti
- Honolulu
- I quattro olandesi
- La sacca dei libri
- La fine della fuga
- L’avamposto
Sentirsi Bene – La Scienza del Benessere
Titolo originale: Feeling Good – The Science of Well-Being
Autore/i: Cloninger Claude Robert
Editore: CIC – Edizioni Internazionali
prima edizione italiana, presentazione di Mario Maj (presidente Eletto della Società Mondiale di Psichiatria), prefazione e ringraziamenti dell’autore, traduzione dall’inglese di Loredana Bonisolli e Laura Gani.
pp. XVII-376, nn. figure b/n, Roma
Dalla prefazione:
«Per essere veramente felici, le persone devono imparare a cambiare radicalmente il loro modo di vivere. Il benessere, infatti, nasce soltanto nel Momento in cui una persona impara a rinunciare alle lotte, a lavorare per essere d’aiuto agli altri e a diventare più consapevole. Anche in passato si è cercato di trovare approcci adeguati al benessere ma, purtroppo, i benefici che essi comportano sono di gran lunga insufficienti o di breve durata, in quanto tendono a separare i processi biologici, psicologici, sociali e spirituali del vivere, che invece, per il conseguimento di una vita felice, devono essere in armonia. Rispetto a prima, malgrado l’introduzione di tecniche psicoterapeutiche e di farmaci di nuova generazione, il numero delle persone che possono dire di avere una vita davvero felice non risulta affatto aumentato. Gli psicologi sanno molte cose sulle abilita psicosociali delle persone infelici, ma poche in merito alla loro biologia o alla loro spiritualità. Gli psichiatri sanno molte cose sulle caratteristiche biomediche delle persone infelici, ma non di quelle felici. Nessuno, insomma, si è preso la briga di integrare le conoscenze psicosociali e biomediche sul benessere secondo una prospettiva evolutiva coerente.
Per fortuna, è possibile integrare compiutamente gli approcci psicosociali e biomedici al benessere, come è stato per la prima volta illustrato in questo volume. Il sentiero del benessere descritto in queste pagine fornisce il presupposto necessario per trasformare la personalità umana e per curare i disturbi mentali. Questo libro, che si prefigge obiettivi piuttosto ambiziosi, e un resoconto olistico dei principi e dei meccanismi che costituiscono il fondamento della strada che porta verso la conduzione di una vita ottimale vale a dire, una vita vissuta in felicita, armonia, virtù e saggezza.[…]»
Le Reumoartropatie Curate con l’Agopuntura • Le Reumoartropatie Curate con l’Omeopatia • Le Reumoartropatie Curate con T.E.N.S.
Rivista Pluridisciplinare della Nuova Medicina – Tecnico-Scientifica Semestrale – Anno 1985, N. 5
Autore/i: Darras Jean-Claude; Ferrarelli Francesco; Tamburini Alessandro
Editore: Editrice Pluridimensione
pp. 216, nn. illustrazioni b/n, Bologna
LE REUMOARTROPATIE CURATE CON L’AGOPUNTURA
di Jean-Claude Darras
- Schema generale di terapia con agopuntura
- Dettagli di ordine pratico e piano dell’opera
- Trattamento con agopuntura delle affezioni reumatiche
- L’artrosi
- Il reumatismo gottoso
- Pelvi-spondilite reumatica o spondilartrite anchilosante
- Poliartrite cronica evolutiva o poliartrite reumatoide
- Periartrite scapolo-omerale
- Cervico-scapolalgie acute e sub-acute
- Cervico-scapolalgie cronichhe
- Pericoxiti
- Pseudo-poliartrite reumatica
- Lombalgia acuta non traumatica
- Torcicollo acuto
- Tabelle riassuntive dei trattamenti mediante agopuntura
- delle affezioni reumatiche
- Affezioni reumaticheCorrispondenze energetiche dell’azione dei farmaci più
- correntemente utilizzati nella patologia reumatica
- Gli antalgici semplici
- Anti-infiammatori non steroidi
- I sali d’oro
- Colchicina
- Riduttori dell’acido urico
- Gli uricosurici, benzobromarone
- Corticosteroidi anti-infiammatori
LE REUMOARTROPATIE CURATE CON L’OMEOPATTA
di Francesco Ferrarelli
LE REUMOARTROPATIE CURATE CON T.E.N.S. ANALISI DI 150 CASI TRATTATI .W.
di Alessandro Tamburini
Grammatica della Fantasia – Introduzione all’Arte di Inventare Storie
Autore/i: Rodari Gianni
Editore: Giulio Einaudi Editore
pp. VII-204, Torino
«Quello che io sto facendo è di ricercare le “costanti” dei meccanismi fantastici, le leggi non ancora approfondite dell’invenzione, per renderne l’uso accessibile a tutti. Insisto nel dire che, sebbene il Romanticismo l’abbia circondato di mistero e gli abbia creato attorno una specie di culto, il processo creativo è insito nella natura umana ed è quindi, con tutto quel che ne consegue di felicità di esprimersi e di giocare con la fantasia, alla portata di tutti».
Da questa ricerca, che Gianni Rodari porta avanti ormai da molti anni, è nata questa Grammatica della fantasia, una proposta concreta che intende rivendicare all’immaginazione lo spazio che deve avere nella vita di ciascuno.
Attraverso l’analisi e la rivelazione di svariate tecniche dell’invenzione, Rodari ci offre con questo suo libro non un «Artusi delle favole» ma un efficace ed utile strumento «a chi crede nella necessità che l’immaginazione abbia il suo posto nell’educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola».
Gianni Rodari, nato ad Omegna nel 1920, vive a Roma dove svolge la professione di giornalista. Tra i suoi libri editi da Einaudi ricordiamo: Filastrocche in cielo e in terra (1960), Favole al telefono (1962), Il Pianeta degli alberi di Natale (1962), Il libro degli errori (1964), La torta in cielo (1966), Gli affari del signor Gatto (1972), Il palazzo di gelato e altre otto favole al telefono (1972), Il viaggi di Giovannino Perdigiorno (1973) e Novelle fatte a macchina (1973).
Villa e Zapata – Una Biografia della Rivoluzione Messicana
Titolo originale: Villa and Zapata. A Biography of the Mexican Revolution
Autore/i: McLynn Frank
Editore: Il Saggiatore
nota dell’autore, prefazione di Giulio Giorello, traduzione di Giueppe Bernardi.
pp. 512, nn. fotografie in bianco e nero f.t., cartine b/n f.t., Milano
È la prima rivoluzione del XX secolo. I suoi leader sono le prime icone dell’America Latina, cui si affiancherà, decenni dopo, quella di Che Guevara. Il tentativo di abbattere la dittatura di Porfirio Díaz diede avvio a un decennio di scontri che in vestirono quasi tutto il territorio messicano, provocando complessivamente un milione di morti. E mettendo a nudo ambizioni personali, gelosie localistiche, disuguaglianze economiche e conflitti etnici. Frank McLynn racconta la Rivoluzione messicana attraverso la vita dei suoi due eroi leggendari: Pancho Villa, che nel Nord creò un agguerrito esercito di rancheros e charros, ed Emiliano Zapata, che guidò la rivolta dei contadini e dei peones del Sud. Se Villa fu il grande comandante militare della Rivoluzione, il protagonista di imprese audaci che ispirarono canzoni e racconti favolosi, Zapata ne fu invece l’anima, l’espressione della volontà incorruttibile di trasformare radicalmente la società messicana. Dotati entrambi di grande carisma, Villa e Zapata raggiunsero il loro apogeo nel 1914, quando insieme fecero un trionfale ingresso nella capitale; ma negli anni successivi l’incapacità di costruire una solida alleanza e di conciliare le diverse istanze di cui erano portatori segnò il declino della loro parabola sotto i colpi di due ambiziosi avversari, Alvaro Obrégon e Venustiano Carranza. Attento allo sfondo sociale e politico in cui si intrecciano macchinazioni internazionali e vendette private, avvincente nel racconto delle battaglie – caratterizzate da ’novità’ come la dinamite, la ferrovia, l’aviazione e la presenza di troupe cinematografiche – “Villa e Zapata” è l’affresco di una delle vicende più complesse della storia contemporanea, fitta di destini tragici, eroismi e tradimenti, emblematica del caos e della violenza che minacciano continuamente di infrangere la patina sottile della civiltà.
Frank McLynn, storico e biografo inglese, e attualmente visiting professor presso il dipartimento di letteratura della Strathclyde University in Scozia. Tra le sue opere di maggior successo ricordiamo le biografie di R.L. Stevenson, C.G. Jung e Napoleone, oltre a diversi libri sul movimento giacobita.
Apicoltura Pratica Mediterranea
Autore/i: Bailo Elio
Editore: Ottaviano
presentazione di Ermanno N. Bianchessi, introduzione dell’autore.
pp. 224, nn. illustrazioni e tavole b/n e a colori, Milano
Finalmente un trattato esauriente e pratico sulla vita delle api e sull’apicoltura nelle regioni mediterranee: altri validi testi sull’argomento sono infatti opera di autori stranieri e fanno quindi riferimento a condizioni climatiche e ambientali diverse.
Vengono qui esposti e approfonditi, con estrema chiarezza, i dati e i problemi che riguardano l’apicoltura, in un insieme organico, in cui il lato scientifico (la botanica, la biologia, l’entomologia) è fondamento di una pratica che non trascura nessun aspetto della conduzione apicola, dalla costruzione di un’arnia alla classificazione tipologica del miele, dalle malattie delle api alla convenienza economica dell’attività in termini di costi e ricavi aziendali.
Non solo, quindi, un testo, da leggere per informarsi sulla vita sociale delle api, ma soprattutto un manuale pratico di consultazione per l’apicoltore e uno strumento necessario per chi intende dedicare il suo tempo libero alla produzione del miele per uso familiare.
Elio Bailo, consulente di marketing, è apicoltore per passione: ha frequentato corsi di specializzazione all’estero tenuti dai maggiori esperti nel settore, collabora a riviste italiane e straniere e organizza periodicamente i corsi di apicoltura e «scienza delle api».
L’Angelico e l’Umanesimo
Autore/i: Castelfranchi Vegas Liana
Editore: Editoriale Jaca Book
prima edizione italiana, nota introduttiva, in copertina: «Angelico, Cristo deriso» particolare, Firenze, Convento di San Marco.
pp. 190, nn. tavole a colori e bianco e nero, Milano
La figura dell’Angelico, pur con le attente rivalutazioni critiche di studiosi contemporanei (da Argan a Pope-Hennessy), appare ancora in parte da riscoprire nel suo effettivo ruolo all’interno delle vicende pittoriche fiorentine successive alla morte di Masaccio, dagli anni Trenta sino alla meta del XV secolo.
Nuova luce su questa posizione dell’Angelico può derivare dall’esame dei rapporti profondi che in quegli anni vi furono fra cultura umanistica e mondo artistico, e in particolare fra cultura umanistica e ambienti religiosi, contemporaneamente al manifestarsi a Firenze di un deciso orientamento in senso di classica eleganza formale, retta da una precettistica artistica, orientamento che ha il suo fulcro nei personaggi del Ghiberti e di Leon Battista Alberti.
In particolare, nel percorso artistico dell’Angelico, è il periodo che va dal Tabernacolo dei Linaioli agli anni romani a presentarsi come il più atto a testimoniare questo suo rapporto con la cultura umanistica, la cui importanza appare sempre più. determinante nello svolgersi dell’arte rinascimentale.
Liana Castelfrancht Vegas è nata a Milano, dove detiene attualmente la Cattedra di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università Statale. Si è occupata principalmente di pittura del Trecento e del Quattrocento, con particolare attenzione al processo di formazione del nuovo linguaggio figurativo dell’Europa tra medioevo e rinascimento. Ha pubblicato tra l’altro il Gotico Internazionale in Italia e, presso la Jaca Book, Italia e Fiandra nella pittura del Quattrocento.
Nota Introduttiva
Capitolo Primo
L’Angelico al Tempo del tabernacolo dei Linaioli
Capitolo Secondo
Il Decennio 1435 – 1445
Capitolo Terzo
L’Angelico a Roma
Bibliografia
Indice dei nomi
Indice delle illustrazioni
La Misteriosa Civiltà dei Reti
Autore/i: Gatti Enzo
Editore: Nardini Editore
unica edizione, cura e presentazione di Pasquolini Guido, premessa dell’autore.
pp. 516, XVII carte geografiche b/n e fotografie b/n, Roma
Dalla premessa:
«Molte cose di questo libro non sono state scritte mai. E i devoti delle tradizioni getteranno l’allarme. Saliranno sulla cattedra di antichi dogmi greco-romani; cercheranno sofismi di distinguo e di divisioni; contesteranno cronologie; troveranno appigli marginali. […] Una grande e meravigliosa rete stradale di Tule si dipartiva dai varii centri d’Europa verso il mondo.
Fino alla Scandinavia e al Sud Africa, all’Irlanda e all’isola di Pasqua, all’Himalaja e all’America.
Su quelle strade è passata la civiltà della ruota e del cavallo, del grano e del tessuto, del bronzo e del ferro, dei tumuli e dei megaliti, del linguaggio indoeuropeo e delle religioni. Ma anche delle classi, degli schiavi, della guerra, del diritto e della spada.
Di lì è passata la nostra civiltà, quella stessa che in gran parte ancora viviamo […]
Un popolo grande ha costruito quell’imponente vie di Tule e quella civiltà. E fu un’estesa popolazione. Non un nucleo ristretto. Solo una popolazione grande, vasta, composita, articolata e organizzata poteva infatti creare tanto prodigio di strade e di civiltà. Una grande famiglia, che noi chiamiamo indoeuropea.
Ch’ebbe sede nei Carpazi, nell’Herzgebrige, nelle Alpi e nel Caucaso. E nelle pianure dello Jutland, del Dniester, del Reno, dell’Indo, del Danubio e del Po… […] L’antichissimo mondo cinese resta fuori da questo studio. Le vie delle Tule si arrestano infatti ai passi dell’Himalaja. […]»
Pubblicità Scientifica
Titolo originale: Scientific Adversting
Autore/i: Hopkins Claude
Editore: Agema Editrice
a cura di Domenico Colella, introduzione di John E. O’Toole, nota all’edizione italiana.
pp. 110, Milano
Non sei un Pubblicitario se non lo hai letto
“Nessuno. a tutti i livelli, può avere a che fare con la pubblicità sino a che non ha letto questo libro almeno sette volte”.
(David Ogilvy – Presidente: Ogilvy & Mathers)
Un libro da tenere a portata di mano
Ciò che avete in mano è il testo più importante e di maggior valore mai scritto sul mestiere della pubblicità. Se avessi solo cinque minuti per spiegare la pubblicità ad un gruppo di studenti leggerei loro il capitolo intitolato “Semplicemente abilità di vendita”. Se ne avessi dieci aggiungerei quello intitolato “Strategia”.
Ne consegue senza dubbio che chiunque intenda creare, pianificare o assumere delle responsabilità nella pubblicità deve leggere questo libro a fondo. Ed egli dovrebbe leggerlo per prima cosa, se non altro per sviluppare la capacita di critica necessaria a trattare con molte delle assurdità successivamente scritte sulla pubblicità.
Coloro che sono realmente seri nei confronti di questa attività e che sono determinati ad avere successo avranno sempre una copia di “Pubblicità Scientifica” a portata di mano. Essa avrà le orecchiette alle pagine e sarà consumata dato che costoro si rivolgeranno a lei più volte per cercare consiglio, per verificare una soluzione istintiva al problema del cliente, per discutere con Hopkins.
(John E. O’Toole – Presidente: Foote Cone & Belding Communications Inc.)
Da Giotto a Picasso – Discorso sulla pittura
Il testo è la trascrizione della conferenza intitolata “Da Giotto a Picasso” tenuta da vittorio Sgarbi nel novembre 2001
Autore/i: Sgarbi Vittorio
Editore: Rizzoli
prima edizione, collana: Libri Illustrati Rizzoli, in copertina: Édouard Manet, Le Déjeuner sur l’herbe, 1862-1863 Parigi, Musée d’Orsay.
pp. 240, nn. illustrazioni a colori, Milano
“L’estetica non è statica, è mobile e la stessa quantità di valore estetico può esistere in cose lontanissime e apparentemente contrastanti. Ci può essere in Fontana che taglia una tela e in Giotto. Se non accettassimo questo schema, vorrebbe dire che abbiamo stabilito che l’arte e il suo valore sono fermi a un modello ed è quello che porta a rinunciare all’invenzione” (Vittorio Sgarbi)
Vittorio Sgarbi (Ferrara 1952), critico e storico dell’arte, deputato del Parlamento italiano dal 1992, ha curato numerose mostre in Italia e all’estero, ed è autore di vari saggi e articoli e di diversi volumi, tra i quali ricordiamo: Carpaccio (1979, pubblicato anche negli Stati Uniti da Abbeville e in Francia da Liana Levi); Tutti i musei d’Italia (1984), Il sogno della pittura (1985, premio Estense 1985), Mattioli (1987), Soutine (1988), Lezioni private (1996).
Ha pubblicato con Rizzoli: Carpaccio (1994 e 2002), Davanti all’immagine (1989, premio Bancarella 1990), Il pensiero segreto (1990), Dell’Italia. Uomini e luoghi (1991, premio Fregene 1991), Gli Immortali (1998), Notte e giorno d’intorno girando (1999), Le tenebre e la rosa (2000), Percorsi perversi (2001).
Per Bompiani ha pubblicato: Roma: dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori (1991), Il Bene e il Bello (2002).
- L’imprevisto come estetica del moderno
- Da Giotto a Picasso
La Rivoluzione Interiore – La Vita, la Libertà e la Ricerca della Vera Felicità
Titolo originale: Inner Revolution
Autore/i: Thurman Robert A. F.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, premessa di Sua Santità il XIV Dalai Lama,
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana, collana: Saggi.
pp. 234, Milano
…La sfida della saggezza dell’oriente per l’uomo occidentale…
Tutti abbiamo la possibilità di essere pienamente, perfettamente felici: ecco il messaggio fondamentale del Buddha. Ma nel perseguire questo obbiettivo comune, le civiltà del mondo hanno seguito strade molto diverse. Mentre l’Occidente ha privilegiato il benessere esteriore, e lo ha accresciuto sviluppando lo spirito competitivo e la tecnologia, ma generando aggressività e cinismo, nelle civiltà influenzate dal buddhismo si è scelta una via spirituale, elaborando tecniche e strumenti sempre più raffinati per conseguire la felicità attraverso la realizzazione del potenziale umano. Nel mondo occidentale si è prodotta la rivoluzione industriale si è sviluppata una politica espansionistica, tesa a trovare nuove risorse per garantire un benessere materiale sempre crescente; in India, e poi in Tibet, si è diffusa una rete capillare di “fabbriche dell’illuminazione”, istituzioni nate per aiutare persone di tutte le razze e di tutte le estrazioni sociali nel loro percorso di ricerca individuale. Da noi, è questa la tesi di Thurman, si è verificata una “rivoluzione esteriore” partita dall’alto, mentre nei paesi buddhisti procedeva, lenta ma inesorabile, una “rivoluzione tranquilla”, per trasformare la società dal basso, tramite l’influenza benefica dei singoli individui, coscienti che la vera felicità nasce da un modo di vivere consapevole, dal rispetto di noi stessi e di quello che ci circonda. L’epoca in cui viviamo è di cruciale importanza: Oriente e Occidente si stanno avvicinando, ed è essenziale che entrambi sappiano trarre il meglio l’uno dall’altro. La rivoluzione interiore invita alla speranza. Da quell’incontro può, anzi deve nascere una civiltà nuova, in cui la tecnologia verrà applicata alla costruzione di una società pacifica, armonica, capace di svilupparsi nel pieno rispetto dei bisogni di ciascuno e dell’ambiente in cui viviamo.
Robert Thurman è uno scrittore, accademico e monaco buddhista statunitense, che ha scritto, curato e tradotto numerosi libri sul buddhismo tibetano.
Premessa di Sua Santità Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama
Prefazione
Introduzione
- Risveglio
- La ricerca del sé
- La rivoluzione tranquilla
- Una rivoluzione di re
- L’anima dell’illuminazione
- La forza dell’eroismo tranquillo
- Gli iniziati all’arte di ammansire il mondo
- Modernità interiore
- La speranza per il terzo millennio
- Epilogo: Assioni pratici per realizzare e potenziare la rivoluzione interiore
Ringraziamenti
Itinerari a Montaigne
Autore/i: Garavini Fausta
Editore: Sansoni Editore
pp. IX-166, Firenze
Troppo spesso gli Essais sono stati intesi come scritti discorsivi a portata filosofica “esemplare”. Ma ogni discorso che non investa le forme del discorso di Montaigne ignora quanto di più specifico Montaigne investe nella pagina: la smagliante novità degli Essais è in primo luogo novità di scrittura. A partire da tale ferma persuasione, i primi cinque di questi itinerari tracciano un percorso dalle micro alle macro-strutture, indicando come la penna di Montaigne scavi nel linguaggio le contraddizioni obliterate dal pensiero sistematico: lo spazio testuale è spazio esplorativo, in cui si opera – a livello della frase, del capitolo, del libro – la demolizione dei codici presupposti, dei significati preconcetti. Gli ultimi due saggi, dedicati al Journal de voyage, tendono ad eliminare i grossi abbagli che tuttora accecano la critica a proposito di questo testo, in rapporto di complementarità con l’opera “maggiore”: la scrittura del Journal, immediata e cronachistica, è ottimo reagente per evidenziare, a confronto, la scrittura mediata e generativa degli Essais, la sua funzione epistemologica d’interrogazione sull’atto dello scrivere.
Fausta Garavini insegna Letteratura francese alla Facoltà di Lettere di Firenze. Redattrice di «Paragone», collabora a varie riviste italiane e straniere. Alla sua formazione di filologa romanza si collegano i due volumi che ha dedicato alla letteratura d’oc (L’Empèri dóu Soulèu. La ragione dialettale nella Francia d’oc, Milano-Napoli, Ricciardi, 1967; La letteratura occitanica moderna, Firenze-Milano, Sansoni/Accademia, 1970), come pure l’edizione critica (in collaborazione con Lucia Lazzerini, in corso di stampa) dei poeti macaronici provenzali del Cinquecento. Ha lavorato molto.su Montaigne: è nota la sua traduzione dei Saggi (Milano, Adelphi, 1966 e successive ristampe); di recente ha curato l’edizione del journal de voyage (Paris, Gallimard, «Folio», 1983). Si è inoltre occupata della narrativa francese sei-settecentesca (Il paese delle finzioni, Pisa, Pacini, 1978; La casa dei giochi, Torino, Einaudi, 1980) e novecentesca (I sette colori del romanzo. Saggio sulla narrativa di Robert Brasillach, Roma, Bulzoni, 1973).
Narratrice lei stessa, ha vinto il Premio «L’Inedito» 1978 e il Premio Internazionale Mondello 1979 con il romanzo Gli occhi dei pavoni (Firenze, Vallecchi, 1979); alcuni suoi racconti sono usciti in rivista («Paragone», «Nuovi Argomenti»).
Il Cammino del Cuore
Un Ulisse del nostro tempo – Romanzo d’amore e disamore, viaggi e avventure alla ricerca del senso della vita
Autore/i: Dragó Fernando Sánchez
Editore: Neri Pozza Editore
traduzione di Pino Cacucci e Gloria Corica.
pp. 240, Vicenza
«Quando devi scegliere tra due cammini, chiediti quale abbia un cuore. Chi sceglie il cammino del cuore, non sbaglia mai.» (Popol-Vuh)
Nel 1969 un uomo di trentadue anni decide di intraprendere un lungo viaggio in Oriente per cercare la saggezza, l’illuminazione e la felicità che l’Occidente sembra negargli.
La sua donna, Cristina, con la quale ha diviso i sogni e le delusioni degli anni della contestazione e dell’impegno politico, resta ad attenderlo nella penombra di una città di provincia.
Dionisio, un Ulisse del nostro tempo, percorre la Turchia, l’Iran, il Pakistan, l’India, il Nepal, l’Indonesia, il Vietnam e l’Afganistan. Poco a poco, da un luogo a un altro, da un’avventura all’altra, la sua personalità si trasforma grazie anche al Cancelliere di Istambul, al Commerciante sufi, al Motociclista di Delhi, alla Kumari di Katmandhu, al Barone siciliano, al Pandit di Bombay, al Fachiro di kornarak e a tanti altri personaggi che incontra sul suo cammino e che lo guidano nella sua ricerca. Allo stesso tempo Cristina, moderna Penelope, tesse l’incessante trama del suo amore e disamore per lui. Ma, come sempre succede, l’ultima parola spetta al Destino, il quale rivolterà le carte e coglierà tutti di sorpresa.
Fernando Sánchez Dragó è nato a Madrid nel 1936 ed è venuto al mondo con la letteratura nell’anima. A cinque anni ha fondato il suo primo periodico, a sette ha scritto il suo primo romanzo e a undici ha messo in scena la sua prima opera teatrale.
Ha studiato Lettere e Filosofia e ha partecipato attivamente alla vita politica negli anni ’50 e ’60 incorrendo in cinque processi e dieci anni di esilio. Ha viaggiato in tutto il mondo e ha insegnato letteratura in Italia, Giappone, Senegal, Marocco, Giordania, Kenia e Stati Uniti. Ha pubblicato numerose opere di narrativa e di saggistica vincendo, nel 1979, il Premio Nacional de Literatura e, nel 1992, il Premio Planeta.
Il cammino del cuore è il suo primo romanzo ad essere tradotto in Italia.
L’Inchiostro del Diavolo
Storia di censura, stampa clandestina, preti e castrati nella Napoli del ’700
Autore/i: Ajello Mario
Editore: Ponte alle Grazie
pp. 128, Milano
Golfo di Napoli, 1° dicembre 1726. Un barcaiolo e un padre gesuita sono impegnati in una bizzarra impresa: annegare dei libri proibiti. Ma i libri non affondano: beffardi tornano a galla e s’incamminano, portati dalla corrente, verso la spiaggia di Posillipo, dove una donna del popolo li raccoglie e, diligentemente, li riporta all’autore. A quei tempi per pubblicare un libro c’era bisogno di due imprimatur: uno dell’autorità laica e uno di quella religiosa. Oppure, c’era un’altra strada: pubblicarlo clandestinamente, «alla macchia».
Mario Ajello, partendo da documenti inediti, ricostruisce una storia vera di pubblicazioni clandestine a Napoli: una vicenda piccola, una tra le tante, i cui avventurosi protagonisti probabilmente appartengono alla Storia con la maiuscola, ma che assume un rilievo simbolico. Nel tragitto semimillenario dell’editoria, i due complici di cui seguiamo il fitto carteggio (un avvocato-stampatore di Napoli e un misterioso, «illustrissimo» personaggio che trama nell’ombra) contano forse più di molti librai «laureati».
“Sembra quasi un romanzo, ma non lo è. È una storia vera, balzata fuori dall’Archivio segreto Vaticano, dalla Biblioteca vaticana, dalla Biblioteca di palazzo Corsini a Roma, dall’Archivio di Stato di Napoli, dalla Biblioteca Laurenziana di Firenze e da altri antichi depositi di manoscritti.
Una vicenda dai ritmi della commedia dell’Arte, della farsa, di una danza attorno all’Albero della libertà di stampa.”
Un brano:
“Padron Onofrio, il barcaiolo, sta tentando l’affogamento. Padre Cantelmo, il gesuita, maledice quelle carte destinate agli abissi. Posillipo in greco significa «pausa del dolore». Ma stavolta, nel mare, appena all’alba, un tuffo doloroso scuote il Golfo. È come se urlassero, per non morire, quei libri che annegano.
Padron Onofrio, dalla gondola, appesantisce con pietre e massi i volumi legati fra loro in grandi pacchi. Sembrano sparire nel fondo, ma poi rispuntano in superficie con un sussulto di vitalità. Quando il barcaiolo pensa che quei maledetti sono affondati, ricominciano ostinatamente a galleggiare. In odio all’Indice, alla legge e a quell’«impasto di paura e stupidità» che – lo dirà Voltaire di li a poco – contraddistingue la censura sui libri.
E allora padre Cantelmo, da prua, raddoppia le maledizioni. Chiede aiuto al Signore perché sommerga fra le onde quelle pagine nemiche. Il barcaiolo Onofrio, da poppa, perde la pazienza. Dice, ridendo, al compagno: «Più pietre, e meno maledizioni!». Ma l’altro continua a sacramentare contro «li scrittori Giuda e chi li stampa».”
Mario Ajello è nato a Roma nel 1963. È ricercatore di storia, giornalista e commentatore di fatti politici e culturali per il Messaggero. Ha pubblicato A colpi di voto. Le campagne elettorali fra storia e romanzo (Donzelli) e, insieme a Eugenio Garin, Intervista sugli intellettuali (Laterza).
Tutto è nelle Stelle
Un trattato di Astrologia con l’Oroscopo per ogni persona
Autore/i: Zolar
Editore: Baldini&Castoldi
prefazione dell’autore, traduzione dall’americano di Antonio Ghirardelli.
pp. 296, ill. b/n, Milano
Dalla prefazione dell’autore:
“L’astrologia in se stessa è la combinazione di due scienze: l’astronomia e le «rispondenze». Queste due scienze sono in relazione fra loro come il guanto e la mano. La prima si occupa dei soli, delle lune, dei pianeti e delle stelle e limita strettamente le ricerche alla conoscenza delle loro dimensioni, distanze e moti.
La seconda prende in esame le influenze spirituali e fisiche che gli stessi corpi celesti hanno, prima l’uno sull’altro, poi sulla terra e, infine, sull’organismo umano. L’astronomia è il guanto esterno, privo di vita; l’astrologia è la mano viva dentro di esso.
Gli egiziani derivavano le loro conoscenze di astronomia e astrologia dalla misteriosa terra di Caldea. Fortunatamente, queste conoscenze, trapiantate in un terreno fertile, fiorirono per innumerevoli età sotto la cura protettrice di un clero potente e di una straordinaria dottrina. Dalla fertile valle del Nilo, molti secoli prima che Abramo e i suoi pastori vagassero per i deserti dell’Arabia, questa sublime scienza dei cieli stellati con i suoi sacerdotali devoti fu portata da ondate migratorie oltre il Caucaso, attraverso le aride steppe dell’Asia, oltre i selvaggi passi montani dell’Afghanistan e del Tibet alle infocate pianure dell’Indostan e di lì, propagata dai bruni figli dell’India, fra le razze mongole e tartare dell’ancor più remoto Oriente.
Dalle magiche scuole della perduta Atlantide la corrente del sapere fluì verso il sole nascente nelle regioni dell’Africa centrale, di lì raggiunse la costa, risalì il Golfo Persico sino in Caldea. Poi, dalle rive del sacro Eufrate e dalle pianure di Shinar la corrente ripercorse il cammino a ritroso (quasi stanca e in cerca di riposo) verso la patria d’origine nei mari occidentali.
Nel viaggio di ritorno fu trattenuta e trovò un luogo di temporanea quiete nella meravigliosa vallata del Nilo, ma dopo aver mutato un poco del suo aspetto esteriore adottando quello dei suoi colti protettori, venne ancora proiettata in avanti dall’incessante impulso derivante dalle imprese egiziane, lungo le spiagge del Mediterraneo e del Mar Nero sino al Caucaso, poi più oltre, verso est, come si è detto, verso i cieli incantati dell’India.[…]”
Breve Storia dell’Antichità
3500 anni di storia antica: il Vicino Oriente e l’Egitto, la Grecia e l’impero persiano, Roma e Cartagine; un interessante e vivido affresco del passato e dei suoi protagonisti.
Autore/i: Gehrke Hans-Joachim
Editore: Edizione Mondolibri
prefazione dell’autore, traduzione di Giovanna Turrini.
pp. XV-248, Milano
In questo libro Hans-Joachim Gehrke conduce il lettore in un lungo viaggio, che inizia dalle prime civiltà sorte nel Vicino Oriente e in Egitto, si sofferma sulle vicende storiche di Israele, Grecia e Persia e termina con le invasioni barbariche, la caduta dell’impero romano d’Occidente e le vicissitudini degli imperatori d’Oriente. L’autore, con stile garbato e accattivante, illustra le alterne vicende delle più grandi città antiche, da Babilonia, Menfi e Gerusalemme a Cnosso, Atene, Sparta e Roma. I fatti e gli avvenimenti storici, così come i loro protagonisti – tra i quali Pericle, Alessandro Magno, Giulio Cesare e Ottaviano Augusto -, non vengono «isolati» dalla loro epoca, ma studiati alla luce delle strutture politiche e dei fenomeni sociali ad essi coevi. Gehrke non tralascia di considerare né i contesti culturali in cui si muovono i suoi personaggi – letteratura, commercio, religione e filosofia -, né le vicende politiche che ne influenzano l’agire – il passaggio dalla monarchia alla democrazia, la tirannide, la nascita dell’impero.
Il testo è corredato da numerose illustrazioni che accompagnano la narrazione.
Hans-Joachim Gehrke (1945) insegna Storia antica all’Università di Freiburg im Breisgau. È autore di numerosi libri, tra i quali Alessandro Magno (il Mulino, Bologna 2002) e Breve storia dell’antichità (Einaudi, Torino 2002).
Prefazione. I. Le culture superiori del Vicino Oriente: religione, tecnologia e dominio. II. Nuovi orizzonti: il mondo mediterraneo nella prima metà del I millennio a. C. III. Il percorso particolare dei Greci e Romani: conflittualità e diritto. IV. L’impero universale e i Greci: le guerre persiane. V. Un secolo di classicità. VI. L’agonia della Grecia e le nuove potenze. L’ascesa della Macedonia e di Roma. VII. Creando quel mondo unitario: l’ellenismo e l’espansione romana. VIII. La crisi della Repubblica romana. IX. Augusto e il primo periodo imperiale. X. Il tardo periodo imperiale e la trasformazione dell’impero romano. Bibliografia. Indici.
Che cos’è l’Archeologia
Autore/i: Pallottino Massimo
Editore: Sansoni Editore
pp. 320, interamente e riccamente ill. b/n, Firenze
Il mondo affascinante dell’archeologia è descritto in questo libro con nuove prospettive e nelle sue dimensioni più vaste. Non si tratta soltanto della storia della resurrezione delle civiltà sepolte, che esercita tanta suggestione sugli uomini moderni. Tutti gli aspetti e tutti i problemi della ricerca archeologica sono messi a fuoco nella loro realtà viva ed attuale, nell’analisi degli obiettivi e dei procedimenti di studio, degli uomini, dell’organizzazione, dei più moderni strumenti tecnici d’indagine, delle ricognizioni e degli scavi, del restauro, dei musei e infine nell’interpretazione delle scoperte in funzione della riconquista della storia del passato, anche più lontano, dell’umanità. Ma l’archeologia è vista anche come un fatto importante della cultura contemporanea, con i suoi difetti, con le sue esigenze, con le sue possibilità di sviluppo; se ne colgono i riflessi nella passione del grande pubblico, nelle attrattive turistiche, nella smania di collezionismo, nelle falsificazioni, negli incentivi alla speculazione, nella battaglia dei singoli stati e degli organismi internazionali in difesa del patrimonio monumentale ed artistico. La rivelazione del passato attraverso il piccone degli archeologi si estende ormai a tutti i continenti e scende fino alle più vertiginose profondità dei tempi preistorici. Tuttavia in questa inchiesta si è deliberatamente voluto restituire all’archeologia del mondo classico il suo valore, spesso oggi dimenticato, di nucleo originario, risalente al Rinascimento, e di modello in questo campo di attività e di studi. Parallelamente si è cercato di indicare una equilibrata linea di superamento del contrasto tra visione umanistica e visione tecnicistica dell’archeologia.
Le numerosissime illustrazioni sono state accuratamente scelte, con molti soggetti originali, in funzione di commento figurato al discorso del testo, ma anche con intenti immediatamente evocativi delle grandi scoperte archeologiche e dei riflessi che esse hanno avuto nella vita, nel costume e nel gusto del passato come del presente.
Massimo Pallottino è nato a Roma nel 1909; ispettore dal 1933 alla … Soprintendenza alle Antichità di Roma, ha tenuto dal 1940 la cattedra di Archeologia all’Università di Cagliari, quindi, all’Ateneo Romano, quelle di Etruscologia e di Antichità italiche, di cui è tuttora titolare. Ha ricevuto la laurea honoris causa dalle Università di Lovanio e di Montpellier, è socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. Direttore dell’Enciclopedia Universale dell’Arte, ha portato un contributo fondamentale alla sua concezione e strutturazione, intesa a rompere gli schemi della cultura classicistica e accademica per una più moderna problematica, storica, linguistica e filologica.
È autore di numerose opere e saggi, tra cui è doveroso almeno ricordare, per vastità di respiro storico e profondità e completezza di indagine, il volume Etruscologia, indubbiamente la più acuta e puntuale ricognizione della civiltà etrusca. Come archeologo attivo ha diretto varie campagne di scavo in Sardegna e nel Lazio (Veio e Pyrgi). A questa attività di ricercatore e di storico fa riscontro una valutazione estremamente dinamica della scienza archeologica, intesa non soltanto come reperimento e sistemazione critica, ma nel suo rapporto con la vita e incidenza sul costume, come momento costante dunque dell’animo umano.
Rapporto Uomo Donna
Ricerca sugli aspetti storici e sociali – Foggia, 19 ovembre 2005, Aula Magna
Autore/i: Autori vari
Editore: Editori Laterza
premessa e cura di Carla Severini e Roma Giuliani.
pp. 192, nn. ill. a colori, Bari
È possibile parlare di “evoluzione” nel rapporto uomo donna? Ai grandi Cambiamenti che hanno attraversato le Società negli ultimi secoli ha corrisposto una reale evoluzione del rapporto tra uomo e donna?
Le conquiste sociali, scientifiche e tecnologiche hanno portato in molti casi ad un miglioramento delle leggi che definiscono e tutelano i diritti civili e regolano i rapporti sociali, ma occorre ancora indagare se la realtà umana che sottende tali rapporti sia cambiata in modo altrettanto significativo.
I lavori del convegno promosso dal Comitato Pari Opportunità dell’Università di Foggia, di cui la presente pubblicazione rappresenta gli atti, hanno cercato di dare risposte a questi interrogativi attraverso un approccio multidisciplinare, per tenere conto dei diversi aspetti di natura storica, giuridica, culturale e di ricerca psicologica e psichiatrica che compongono questa tematica. Questa giornata di studio ha proposto anche il punto di vista dei ricercatori dell’Analisi collettiva che da anni pubblicano e dibattono su questi argomenti.
Shiatzu
Il massaggio giapponese per recuperare le energie fisiche e mentali, per riattivare la sessualità ed eliminare i dolori con la semplice pressione delle dita in coppia o da soli
Autore/i: Irwin Yukiko; Wagenvoord James
Editore: Bompiani
traduzione di Tilde Arcelli Riva, illustrazioni di Raymond Burns.
pp. 192, nn. ill. b/n, Milano
Lo shiatzu (la parola deriva dal giapponese “shi”, dita e “atzu”, pressione) è un’arte, un’antichissima terapia orientale che può essere praticata a ogni livello, dal dilettante ai terapisti, da soli o con il partner e dà, con particolari accorgimenti, sempre ottimi risultati. Il manuale che presentiamo in edizione tascabile ha più di trecento illustrazioni che rendono chiara e praticabile la tecnica shiatzu. Se ben appresa, questa terapia allevia i disturbi della vita quotidiana, dal mal di testa all’insonnia all’ansia, assicura maggiore vitalità e vigore sessuale, garantisce serenità e benessere.
Yukiko Irwin, che ha scritto questo libro con James Wagenvoord, pratica lo shiatzu da venticinque anni, dieci dei quali trascorsi a New York. Si è laureata alla Nippon Shiatzu School di Tokio, oltre che alla Scuola Cristiana Femminile di Tokio e alla Indiana University.