La Tigre in Corpo – Le Virtù Curative dell’Antiginnastica
Titolo originale: Le Repaire du Tigre
Autore/i: Bertherat Thérèse
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
con la collaborazione di Charles Degot per le fotografie, introduzione dell’autore, traduzione di Leonella Prato Caruso, collana: Oscar Guide.
pp. 206, nn. ill. in b/n, Milano
Questo libro ci aiuta coprire il nostro corpo, la sua armonia e le sue potenzialità, molti dei malanni muscolari e psicologici che ci affliggono derivano dal nostro modo di reagire, nel corso degli anni, alle pressioni esterne. Al nostro vero corpo si è sostituito un corpo estraneo che non riusciamo più ad accettare. Prendendo spunto dalle esperienze personali e professionali l’autrice ci illustra un metodo accessibile a tutti per allentare le tensioni, eliminare gli squilibri e riappropriarsi della propria vita.
Thérèse Bertherat è stata una fisioterapista francese, chinesiterapeuta, che ha introdotto l’antiginnastica con Françoise Mézières propone un approccio allo studio e al lavoro sul corpo differente da quello della tradizionale chinesiterapia. Influenzata dalle idee di Ida Rolf, Fritz Perls, Françoise Mézières, nella sua concezione il corpo ha una memoria e un’intelligenza proprie. L’Antiginnastica prevede dei movimenti semplici e precisi, che non sono imposti al corpo, come nella ginnastica tradizionale. Essi sono invece proposti al corpo che li vive trovando una strada propria, con l’obiettivo di liberare le memorie e le tensioni accumulate nei tessuti.
Introduzione
I. La tigre
- La tana della tigre
- Anatomia della tigre
- La preda della tigre
- Le origini
- Astuzie di tigre
- Trappole per tigri
II. Balsamo
- Tigre, ci sei?
- L’occhio della tigre
- La bocca della tigre
- L’orecchio della tigre
- Il collo della tigre
- Il respiro della tigre
- Tigre senza cuore?
- La tigre si “fa” mani e piedi
- La tigre in piedi
- Lasciar fare alla tigre
Rapporto da un Villaggio Cinese – Inchiesta in una Comune Agricola dello Shensi
Titolo originale: Rapport fran kinesisk
Autore/i: Myrdal Jan
Editore: Giulio Einaudi Editore
5ª edizione, Nuovo Politecnico 1.
pp. 452, Torino
«Un documento indispensabile per capire la realtà cinese» ha scritto «The Times».
Chi sono, come vivono, cosa pensano gli abitanti di un qualunque villaggio cinese? Nel 1962, Jan Myrdal ha ottenuto il permesso di soggiornare due mesi a Liu Ling, un borgo agricolo dello Shensi. Qui, con l’aiuto di un interprete e di un magnetofono, i contadini, il capo del partito, il maestro, il medico, la levatrice, gli hanno raccontato la propria vita.
Il libro che ne è nato – scrive Myrdal – «si propone di mostrare con la massima precisione possibile il modo con cui essi vedono la realtà in cui sono immersi, e lo spirito con cui affrontano una delle più grandi rivoluzioni politico-sociali dell’età moderna. Non è un’inchiesta sul “villaggio cinese” in generale, tanto meno un resoconto sulla politica agraria della Cina comunista. Eppure, proprio perché considera un villaggio specifico e si attiene ai fatti concreti, esso permetterà di meglio capire e interpretare il fenomeno generale. Chi vuole può leggere le varie interviste contenute in questo libro come altrettanti racconti a sé, documenti umani di un’epoca decisiva».
Indice
Premessa
Glossario
- Il Villaggio di Liu Ling
- Alla conquista del potere
- La squadra di lavoro di Liu Ling
- La squadra degli ortaggi
- La brigata di lavoro di Liu Ling
- Donne
- La milizia popolare
- Il controrivoluzionario
- Il vecchio dottor Kao
- La scuola
- Lao Dung
- Il partito
Che cos’è la Verità?
Autore/i: Heidegger Martin
Editore: Christian Marinotti Edizioni
nota e traduzione di Carlo Götz.
pp. 336, Milano
Il volume comprende i due corsi che Martin Heidegger tenne all’Università di Friburgo durante l’anno di rettorato: il primo, intitolato Die Grundfrage der Philosophie, si svolse nel semestre estivo 1933; il secondo, Vom Wesen der Wahrheit, nel semestre invernale 1933/34. I due corsi documentano il lavoro filosofico che Heidegger dedicò all’intesa critica di ciò che allora – siamo agli inizi del criminale regime hitleriano – si stava generando. Tema dell’interrogazione è il rapporto tra essere e verità, rapporto mai chiarito nel corso della tradizione filosofica e che Heidegger affronta a partire dall’esperienza di Essere e tempo, dandogli ora però un’intonazione politica. E qui, per esprimere e chiarire maggiormente il nuovo concetto di politica, egli svolge un’originale interpretazione della Repubblica di Platone. Fondamentali sono le pagine che il pensatore dedica al “mito della caverna”, ove il filosofo torna con l’intenzione di liberare i prigionieri, cioè gli uomini, dalla forza di attrazione delle ombre. Si mostra così, in queste pagine, tutta la lontananza tra la posizione di fondo della filosofia di Heidegger e l’ideologia nazista.
Di Martin Heidegger, celebre pensatore tedesco morto nel 1976 all’età di 87 anni, e considerato forse il maggior filosofo di questo secolo, si parla ormai frequentemente. Generalmente con toni accesi per via della sua presunta adesione ai primissimi anni del regime hitleriano, benché se ne sia distaccato quasi subito e comunque assai prima dello sterminio razziale e della guerra mondiale. Tuttavia, al di là di ogni polemica politica, egli viene riconosciuto da più parti, sia da destra sia da sinistra, come il filosofo più interessante e problematico del ’900. Un autore ancora da scoprire fino in fondo e del quale sono stati pubblicati sino ad ora meno della metà dei suoi scritti.
La Cassaforte – Dal Bambino Magico all’Adulto Integrato
Autore/i: Lentini Rosamaria; Masucci Maria Libera
Editore: Editrice Gaia
prefazione di Alberto Torre, premessa delle autrici.
pp. 200, Angri (Salerno)
La cassaforte, è la storia di Concetta, della sua infanzia, dell’adolescenza, dell’età adulta. Filo conduttore dei diversi momenti evolutivi è il sostegno magico-religioso (la cassaforte) che la protegge e la ripara da ogni possibile rischio, ma le impedisce la piena e totale espansione.
Quando i riferimenti illusori cominciano a vacillare, sconvolti da forti stimoli esterni (la malattia della madre, la nascita della figlia). Concetta si trova immersa nel terrore del buio primario da cui – ed è la seconda parte del libro – riesce lentamente a venire alla luce attraverso una lunga psicoterapia. Concetta è la bambina magica che vive avvolta in un mondo immaginario che non c’è, in cui si avvicendano e si alternano, senza Confini, personaggi delle fiabe.
Santi protettori, Madonne, feticci…
Alberia è quella parte del Sé che chiede di essere illuminata, di uscire dallo sfondo, di esistere, spezzando le maglie di una lunga catena simbiotica, per attraversare la realtà con tutti i suoi. infiniti contrasti.
Al lettore la possibilità di un viaggio profondo lungo le tappe della crescita e della trasformazione, incontrando via via credenze, valori, usi, pregiudizi, rituali magici e religiosi della cultura popolare.
Maria Libera Masucci lavora, come antropologa, dagli anni sessanta, in collaborazione con l’Università di Salerno, il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni popolari di Roma, la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Napoli, il Touring Club Italiano, la RAI di Napoli ed altri, Sui fenomeni magici e religiosi della cultura popolare, con particolare attenzione a quella campana. Tra le pubblicazioni: La Cultura popolare nell’isola di Procida, Guida 1980; Amuleti in L’ornamento prezioso, Mondadori 1986. Attualmente lavora come psicologa e psicoterapeuta della Gestalt e Analista Transazionale, dopo una formazione didattica integrata Successivamente con la terapia Orgonica e l’Analisi del Carattere ed una lunga analisi personale. Ha fondato l’Associazione “Melusina” per la divulgazione e l’applicazione delle Terapie mediche tradizionali.
Rosamaria Lentini inizia la formazione presso il Centro Studi W. Reich in Vegetoterapia Carattero-analitica e terapia Orgonica e la completa con A. Lowen della Società di Analisi Bioenergetica (USA).
Successivamente svolge un training in Psicoterapia della Gestalt ed in Analisi Transazionale.
Fa parte della Società Italiana di medicina psicosomatica.
È uno dei soci fondatori del Centro di Medicina tradizionale (CMT).
Lavora a Napoli, dagli anni sessanta come psicologa e psicoterapeuta della Gestalt.
Ha pubblicato “Legatura di valore”, Gaia Editrice, 2006.
Da molti anni si dedica allo studio del mito con un particolare. riferimento alla. mitologia greca.
La Sovranità
Autore/i: Bataille Georges
Editore: Società Editrice Il Mulino
introduzione di Roberto Esposito, traduzione di Lino Gabellone.
pp. 276, Bologna
Il dominio della «sovranità» inizia dove termina l’utile; e «sovrano» chi consuma di là da ogni logica del produrre e del profitto, chi non si lascia ridurre a cosa e vive affrancato dalia servitù del necessario. Attorno a questo concetto ruota tutta la riflessione di Bataille, nella quale i riferimenti a eccesso, sacrificio, dono, morte rivendicano l’esistenza di un negativo assoluto in un mondo regolato dalla logica del lavoro e dall’omogeneità: «all’inizio della società industriale, che si fonda sul primato e sull’autonomia della merce – della cosa – sta la volontà contrapposta, l’essenziale, ciò che ci fa tremare di spavento e di delizia, al di fuori del mondo dell’attività, delle cose». In questo saggio postumo, che sta tra il trattato di economia politica, il saggio di storia delle religioni e di antropologia filosofica e l’«essai» letterario, Bataille traccia il destino cosmico-storico della sovranità, analizzata lungo l’asse di oscillazione di un pendolo che va dalla sua forma pura (il sacrificio rituale) passando per la sovranità statalizzata (il fascismo) fino al disincantamento, alla reificazione totale realizzata nella società sovietica. Ed e proprio mettendo in luce – in un itinerario che trova in Hegel e Nietzsche gli interlocutori più assidui, ma non dimentica Marx e Jaspers, Gide e Mann, Baudelaire e Sade – le terribili aporie, la grandezza e la tragedia di un comunismo in preda a «convulsioni mortali», che il libro giunge al suo punto focale e rivela, oggi, la sua straordinaria attualità.
Georges Bataille (Billom 1897 – Parigi 1962) e stato uno dei pensatori più originali del Novecento, oltre che uno scrittore raffinato. Nel 1929 aderì al movimento surrealista, fu attento interprete di Sade e Nietzsche, lettore critico di Hegel, fondò riviste come «Critique». Autore ben noto in Italia, dove sono usciti, tra gli altri, romanzi come «L’abate» (Verona, 1973) e «Storia dell’occhio» (Roma, 1980) e saggi su diversi argomenti, tra i quali «L’erotismo» (Milano, 1962), «La parte maledetta» (Verona, 1972), «L’esperienza interiore» (Bari, 1978), «La letteratura e il male» (Milano,1987).
Fideles Crucis 1274 – 1314
Il Papato, l’Occidente e la riconquista della Terra Santa
Autore/i: Schein Sylvia
Editore: Jouvence Società Editoriale
presentazione di Franco Cardini, traduzione dall’inglese di Giulio Pasquali.
pp. 368, Milano
Tra i due concili di Lione (1274) e di Vienna (1312) si consumarono la fine dell’era crociata in Terrasanta, il definitivo abbandono delle prospettive di riconquista, lo scioglimento dell’Ordine del Tempio. Al centro dell’intenso, drammatico quarantennio, il Giubileo del 1300.
L’autrice ci guida in una foresta di date e di dati, di alibi e di progetti. La crociata più affascinante è proprio questa, delineata dai molti fideles crucis, e di cui molti discussero ma che non si fece mai.
Sylvia Schein, nata in Polonia, ha studiato a Cambridge e attualmente insegna Storia Medievale nell’Università di Haifa. Titolare di molte decine di pubblicazioni scientifiche, è una dei più importanti studiosi israeliani del mondo delle crociate e del regno di Gerusalemme.
Verità e Rivoluzione
Autore/i: Toesca Pietro M.
Editore: Edizioni Studium
introduzione dell’autore.
pp. 428, Roma
L’umanesimo contemporaneo ha rinunziato ai discorsi «fondamentali» che la filosofia di ieri riteneva capaci e necessari a ricostruire il mondo come realtà e verità tutta umana.
I discorsi concreti della scienza, della politica, della storia, dell’arte sono per un verso gli eredi di quell’intento rivoluzionario e si dispiegano liberamente quasi a testimoniare che l’esito felice del generoso suicidio della filosofia sta nella loro finalmente raggiunta maggiore età; per l’altro verso tentano di riorganizzare nel proprio particolare procedimento l’impegno ricostruttivo e critico di fondazione dell’uomo e quindi degli strumenti adeguati a realizzarlo finalmente. E così che dall’interno degli «umanesimi concreti» si ripropone il problema di fondo, che cosa sia l’uomo, a chi e in quale misura si riferisca il valore come esistenza autentica, se la rinunzia ai miti dell’immortalità e del divino sia essenziale e così ovvia come sembrerebbe nell’entusiasmo dell’uscita dall’epoca paleolitica della tecnica. Ma saranno la storia, la politica, la, sociologia, la scienza a discutere di questo problema? E Se non esse, bisognerà rigettarle ancora nel limbo delle arti servili perché la filosofia possa regnare monarchica e dispettosa? L’idealismo gnoseologico è all’origine di questa alternativa; l’ambiguità della cultura contemporanea, che lo respinge mantenendone i presupposti immanentistici, dev’essere analizzata storicamente e teoreticamente. È questo l’intento di Philosophia, che
vuole riaffrontare il problema delle condizioni e delle figure autentiche dell’umanesimo, per demistificare l’eroismo di chi rinunzia gratuitamente e per equivoco ai discorsi radicali. Verità e Rivoluzione vuol chiarire intanto il rapporto tra cultura e politica in vista di un concetto, quello di Rivoluzione, a cui soltanto un discorso che restituisca davvero all’uomo la possibilità di orientare la storia può ridare il pieno Significato che la Semplice identificazione con la violenza gli ha sottratto.
Le Cose della Vita
Autore/i: Messori Vittorio
Editore: Edizioni San Paolo
pp. 436, Cinisello Balsamo (Milano)
«Con questo terzo volume, si conclude la pubblicazione di buona parte del materiale della rubrica “Vivaio”, apparsa sul quotidiano Avvenire dal maggio del 1987 sino alla fine del 1992.
«I due titoli precedenti, editi anch’essi dalla San Paolo (Pensare la storia, 1992; La sfida della fede, 1993), riproponevano gran parte delle prime 400 “puntate”. Le numerose ristampe dei due spessi volumi – più di 1200 pagine, in totale – e le molte sollecitazioni dei lettori mi hanno spinto, seppure con qualche ritardo (e, forse, con qualche esitazione) a presentare ora anche la parte restante di quel “Vivaio”, mettendo questa terza raccolta sotto un titolo del quale sono debitore a Louis Veuillot.
«Al materiale tratto dalla rubrica, ho fatto seguito qui alcuni pezzi tra i moltissimi pubblicati in questi anni in vari giornali e riviste e sinora inediti in volume. Anche in questo caso, numerosi lettori mi chiedevano di rendere più disponibili quelle cose, altrimenti disperse in raccolte poco accessibili. Ho proceduto, comunque, a una assai drastica selezione, scegliendo quanto mi sembrasse di interesse più largo e più resistente all’usura del tempo». (Dalla Introduzione)
Vittorio Messori (Sassuolo, Modena, 1941) si è laureato a Torino in Scienze Politiche. Giornalista professionista, ha lavorato a lungo presso il gruppo de La Stampa.
Sul quotidiano Avvenire ha pubblicato per anni la rubrica “Vivaio” – da cui proviene buona parte del materiale di questo libro – e ogni mese, su Jesus, scrive un “Taccuino mariano”.
Dopo Ipotesi su Gesù (edizioni Sei e Tea, oltre un milione di copie vendute in Italia, più di venti edizioni nel mondo), ha pubblicato vari altri libri, anch’essi di larghissima diffusione internazionale: Scommessa sulla morte (Sei), Rapporto sulla fede: a colloquio con il cardinale Ratzinger (Edizioni San Paolo e Mondadori), Inchiesta sul cristianesimo (Mondadori), Un italiano serio: il beato Faà di Bruno (Edizioni San Paolo), Patì sotto Ponzio Pilato?
(Sei), La sfida della fede (Edizioni San Paolo), Opus Dei: un’indagine (Mondadori).
Nel 1994 – presso Mondadori e con il titolo Varcare la soglia della speranza – è uscita la sua intervista a Giovanni Paolo Il, tradotta in più di cinquanta lingue.
L’Economia Carolingia
Autore/i: Verhulst Adriaan
Editore: Salerno Editrice
presentazione di Alessandro Barbero, traduzione di Lucio Angelini, in copertina «Carlo Magno riceve i vescovi» miniatura dalle Grandes chroniques de France (1338-1380).
pp. 212, Roma
L’impero carolingio (753-877) fu la prima grande entità politica sorta in Europa dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente che avesse l’aspirazione a rinnovarne l’eredità almeno spirituale: non per nulla, infatti, Carlo Magno, che di quell’impero fu il massimo promotore e custode, nella notte di Natale dell’anno 800 venne incoronato da papa Leone III «imperatore dei Romani».
In queste pagine sono prese in esame, però, non le vicende storiche dello stato che fu il nucleo primigenio dell’Europa moderna, bensì quelle economiche, non meno importanti delle altre. Là ~dio dell’impero carolingio come realtà economica, piuttosto che politica, è giustificato, nell’analisi di Verhulst, dalla decisa ingerenza dell’autorità anche in questo campo, e dalle stesse caratteristiche economiche della sua crescita. Contro lo stereotipo corrente, secondo cui quella carolingia fu un’economia statica, nella quale prevalevano, spento ogni commercio, le attività puramente agrarie volte all’autoconsumo, Verhulst invece non solo evidenzia quanto le radici rurali della società carolingia fossero diversificate, ma ne sottolinea l’importanza per l’artigianato, l’industria e il commercio. La conclusione è che, nonostante esiti inevitabilmente disomogenei nelle varie regioni dell’impero, il periodo fu nel complesso di chiara espansione economica, in accordo del resto con la contemporanea fioritura culturale della cosiddetta “rinascita carolingia”.
Lo studio analizza aspetti quali il paesaggio, gli stanziamenti, la demografia, la produzione e le tecniche agricole, la produzione artigianale e industriale, l’organizzazione e le direzioni del commercio, il denaro e i movimenti dei prezzi, ricostruendo – grazie anche all’apporto delle pili recenti scoperte archeologiche e a una pili consapevole rilettura delle fonti – un quadro mosso e variegato, lontano dall’immagine statica che di quel periodo si è soliti avere.
Adriaan Verhulst è Professore emerito di Storia economica medievale presso l’Università di Gand (Belgio). Tra le sue pubblicazioni, oltre a saggi e studi apparsi in riviste e miscellanee, si ricorda The Rise of Cities in North-West Europe (Cambridge 1999).
Cristo
Nelle testimonianze dei primi cristiani
Autore/i: Anonimo
Editore: Elvetica Edizioni
testi dei primi cristiani scelti da Piero Scanziani.
pp. 192, nn. illustrazioni b/n, Chiasso
La vita di Gesù e ogni sua parola, così come riferite da tutte le fonti, nessuna esclusa: Protovangeli, Apocrifi, Sinottici, Giovanneo, Atti degli Apostoli, Codici, Agrapha, sino ai Manoscritti del Mar Morto, ai Logia trovati a Ossirinco e al Vangelo gnostico di Tommaso, dissepolto nel 1945 dalle sabbie dell’Alto Egitto. Da questa antologia, unica nel suo genere e disposta cronologicamente, esce la figura intera dì Cristo ed esce il suo ammaestramento: senza commenti, affinché il lettore sia libero e solo.
Ayurveda – Dall’Antica Scienza Medica Indiana le Terapie Fisiche, Psicologiche e Spirituali per la Guarigione Olistica dell’Individuo
Titolo originale: Ayurveda Life, Health and Longevity
Autore/i: Svoboda Robert E.
Editore: Armenia Editore
prefazione di Dott. Sergio Maria Francardo (medico antroposofo steineriano), ringraziamenti dell’autore, traduzione di Elisabetta Svaluto.
pp. 336, Milano
L’Ayurveda non è una semplice disciplina medica: è l’arte della guarigione universale. Ispirandosi ai Veda, i libri che racchiudono la sapienza indiana delle origini, l’Ayurveda mira alla riconquista della salute attraverso un triplice approccio, fisico, psicologico e spirituale al contempo. Basata sull’impiego di erbe e sali minerali, su una corretta alimentazione e sulla purificazione del corpo, l’Ayurveda contempla non soltanto il trattamento terapeutico della patologia, ma la cura di tutta la persona, e si finalizza in special modo alla prevenzione delle malattie. Scritta dal primo occidentale che ha conseguito la laurea presso un’università ayurvedica indiana, quest’opera rappresenta sì un testo di accurata e rigorosa divulgazione scientifica, ma, grazie ad un linguaggio semplice ed accessibile, schiude anche ai profani la conoscenza di questa affascinante disciplina, promuovendo la diffusione nel mondo occidentale di un nuovo pensiero olistico, che ci invita a divenire artefici del nostro benessere e a riconoscere il valore della cultura per l’equilibrio della persona.
Robert E. Svoboda, laureatosi in medicina ayurvedica nel 1980 presso l’Università di Poona, ha viaggiato in numerosi paesi, tenendo conferenze e seminari dedicati a questantica dottrina orientale, cui ha dedicato un’ampia produzione saggistica. Esercita principalmente nel Nord America, nelle isole Hawai e in India, dove ha vissuto per dodici anni.
Prefazione
Ringraziamenti
Ayurveda: l’arte della vita
- Storia
- I fondamenti dell’Ayurveda
- Anatomia
- Le regole della vita quotidiana
- Il cibo
- Patologia ayurvedica
- La diagnosi
- La terapia
- Sostanze medicinali
- Farmacologia
- Malattie
- Ringiovanimento e virilizzazione
Postfazione
Glossario
Bibliografia
Raccontarsi – L’Autobiografia come Cura di Sé
Autore/i: Demetrio Duccio
Editore: Raffaello Cortina Editore
progetto grafico di Giorgio Catalano, redazione Alessandra Airoldi.
pp. 232, Milano
«Arriva un momento nell’età adulta in cui si avverte il desiderio di raccontare la propria storia di vita. Per fare un po’ d’ordine dentro di sé e capire il presente, per ritrovare emozioni perdute e sapere come si è diventati, chi dobbiamo ringraziare o dimenticare. Quando questo bisogno ci sorprende, il racconto di quel che abbiamo fatto, amato, sofferto, inizia a prendere forma. Diventa scrittura di sé e alimenta l’esaltante passione di voler lasciare traccia di noi a chi verrà dopo o ci sarà accanto. Sperimentiamo così il “pensiero autobiografico”, […]»
Duccio Demetrio già professore ordinario di Filosofia dell’educazione e di Teorie e pratiche della narrazione, è ora direttore scientifico della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (AR), da lui fondata nel 1998 con Saverio Tutino e di “Accademia del silenzio”.
Si occupa di pedagogia sociale, educazione permanente, educazione interculturale ed epistemologia della conoscenza in età adulta.
- Un giorno, forse per caso
- Età adulta e spazi per sé
- Il racconto che cura
- Il pensiero autobiografico
- Le emozioni del ricordo
- Il tempo e i miti
- Che cosa raccontare
- Un po’ narratori, un po’ filosofi tardivi
- Iniziare a scrivere
- Andar per biografie
- Creare ricordi
- Un’acerba felicità
Lo scaffale dell’autobiografico
Il Laboratorio nella Creta Forata – Storia Incredibile sull’Invecchiamento
Autore/i: Mazzotti Argiuna
Editore: Edup – Edizioni dell’Università Popolare
introduzione di Giovanni Berlinguer.
pp. 160, Roma
La vecchiaia e la malattia attraverso un lungo racconto.
Dall’introduzione di Giovanni Berlinguer: il libro “si snoda su tre piani intrecciati. Uno è il racconto di una vacanza in montagna, con le piccole avventure e disavventure alpine, i rapporti affettuosi e litigarelli dei due coniugi protagonisti e di un gruppo di amici (…). L’altro è la fantascienza.
È la visita e la frequentazione del laboratorio della creta forata, appunto: robotizzato al massimo e situato a tremila metri di profondità e circondato da 80 gradi di calore della terra, isolato da ogni interferenza di altre attività umane ma collegato alle fonti spaziali di energia e informazione. Da queste, gli scienziati attingono le forze e i materiali per indagare sul passato dell’umanità e del cosmo e sul futuro della nostra specie. Il terzo è costituito da informazioni e considerazioni sulla vecchiaia, riferite come brani di conferenze, come pensieri del narratore esposti durante le passeggiate agli amici e ai congiunti, o come colloqui nei quali gli interlocutori fanno quasi sempre da spalla: come peraltro accadeva nei dialoghi socratici.
Argiuna Mazzotti, medico geriatra, insegna geragogia presso l’Università Popolare di Roma.
Autore di Istruzioni per la vecchiaia, Roma 1985.
Londra l’Oro e la Fame – L’Era Vittoriana Ovvero il Trionfo della Diseguaglianza
Titolo originale: Londres, 1851-1901
Autore/i: Autori vari
Editore: Edizioni Frassinelli
unica edizione, prologo di Monica Charlot e Roland Marx, traduzione di Valentina Guani, in copertina: Sunset (1884) di J. O’Connor.
pp. 234, Milano
«La capitale ha veramente lasciato la sua impronta sull’Inghilterra moderna e soprattutto è il luogo in cui il conformismo sociale cede più rapidamente alle aspettative di cambiamento. Punto di incontro di tutte le élite, a causa sia della vita mondana sia della presenza dei tribunali, dei dibattiti parlamentari, delle attività finanziarie, politiche e amministrative, Londra trasmette l’essenziale delle informazioni grazie… al talento dei suoi giornalisti e alla diffusione delle sue grandi testate. Qui la generosità si trova a fianco a fianco con l’egoismo, i servitori dell’ordine tradizionale possono incontrare i fautori di utopie rivoluzionarie, qui vizio e virtù si danno la mano. Quale miglior punto di osservazione della genialità del regno e del destino dei grandi valori di cui vuole essere l’incarnazione?»
La Londra degli anni 1851-1901, colta nel suo periodo di massimo fulgore ed espansione e nelle sue molteplici, contrastanti sfaccettature, è l’argomento di questa interessante raccolta di saggi. Proponendosi al mondo come la città per eccellenza – cosmopolita, attiva, progressista, sede di iniziative, scambi, progetti -, essa vuole anche manifestare, con l’organizzazione dell’Esposizione universale del 1851, la schiacciante superiorità del Regno Unito.
La popolazione e l’urbanizzazione crescono a dismisura, la ricchezza affluisce in una metropoli che è anche il porto più grande del globo e che, tranne per la metallurgia pesante, è sede di tutte le industrie. Ma oltre alla gloria conquistata, alla sete di sviluppo che la anima, ai fermenti culturali che la percorrono, c’è anche il rovescio della medaglia, ovvero il volto di una città tentacolare in cui si ammassano in malsani quartieri dormitorio gli immigrati e i diseredati, e in cui l’intervento sociale è limitato perché la povertà viene automaticamente associata al vizio. Una folla brulicante di miserabili di cui Dickens e Doré hanno dato descrizioni e raffigurazioni mirabili. Lontano dai palazzi sontuosi abitati dai simboli del potere temporale e spirituale, nascosti nella nebbia, « fonte di tutte le paure e di tutti i delitti », regnano la malavita, la droga, la prostituzione, lo sfruttamento. Si registra il sorgere, inoltre, di una nuova mentalità, di un’etica e di un’etichetta rigidissime, perlomeno nell’esteriorità. Lo spirito economico, l’accanimento per il lavoro, l’ossequio alle convenienze, l’importanza della famiglia, il tabù del sesso, l’elevazione della donna moglie-madre ad «angelo del focolare» contro la pubblica stigmatizzazione della donna di piacere – anche se, come molti studi sottolineano, la solidità dell’istituzione matrimoniale era possibile grazie all’esistenza dell’amore a pagamento, attraverso cui l’uomo soddisfaceva pulsioni che l’educazione della consorte giudicava quantomeno peccaminose. Una panoramica intensa, variegata, curiosa e avvincente, indispensabile per comprendere, alla luce di fenomeni ed eventi che ne hanno segnato 0 influenzato l’evolversi, il profilo attuale di una delle città più prestigiose e affascinanti del mondo.
Le Mani che Guariscono
Perchè Sono un Guaritore
Autore/i: Pellegrino Renato
Editore: Edito in proprio
introduzione di Francesco Racanelli.
pp. 128, Firenze
Dall’introduzione:
«Renato Pellegrino è un guaritore istintivo. La sua carica umana rende più efficace la terapia, perchè facilita il contatto curativo. Renato conosce i suoi limiti e, pure ravvivato dalla certezza del suo compito, non si esalta.
La sua fede di cattolico lo pone in uno stato di umiltà e di riconoscenza verso Dio che elargisce i suoi doni o talenti a coloro che sono capaci di adoperarli per la Sua Gloria, che si testimonia in amore fattivo per il prossimo.»
Guarire con il Pensiero
Scritti di Massimo Scaligero
Autore/i: Scaligero Massimo
Editore: Edizioni Mediterranee
pp. 200, Roma
Mediante il pensiero, si manifesta nell’uomo ciò che ha il potere di farlo ammalare; allo stesso modo, mediante il pensiero può fluire in lui ciò che ha la capacità di guarirlo. Una simile alternativa è frutto soltanto di una saggia disciplina interiore. Il pensiero, infatti, può divenire nell’uomo veicolo delle più elevate forze dell’Universo o di forze degradatrici, a seconda dell’orientamento ricevuto. In tal senso, malattia e guarigione esprimono il processo mediante il quale l’Io agisce sull’umano. Nella prima parte dell’opera, l’Autore identifica il tipo di pensiero che nell’attuale civiltà contrasta con la formazione interiore, opponendosi così al potere di guarigione. Nella seconda parte individua ed evidenzia il pensiero che guarisce, in quanto asceticamente realizza la propria virtù come forza magica originaria ritrovata. Infine, l’Autore esamina le tecniche interiori di guarigione, fondate sulla liberazione del pensiero dalla condizione riflessa, fino alla possibile terapia radicale del male umano, la «medicina del Graal», alla quale è dedicato un capitolo particolare.
Massimo Scaligero, pseudonimo di Antonio Massimo Sgabelloni (Veroli, 17 settembre 1906 – Roma, 26 gennaio 1980), è stato un libero ricercatore dello spirito. Formatosi agli studi umanistici, li integrò con una conoscenza logico-matematica e filosofica e con una pratica empirica della fisica. Studioso di Nietzsche, di Stirner, di Steiner, approdò attraverso lo yoga e lo studio delle dottrine orientali a una sintesi personale che gli diede modo di riconoscere in Occidente il senso riposto dell’Ermetismo e il filone aureo di un insegnamento perenne, riconducente alla “Fraternitas” dei Rosacroce. Personalità instancabile e guida di gruppi spirituali, collaborò anche a importanti riviste, tra cui la prestigiosa East and West. Ha pubblicato, con le Edizioni Mediterranee: Reincarnazione e karma, L’Uomo Interiore, Tecniche di concentrazione interiore, Kundalini d’Occidente, Iside Sophia, Meditazione e miracolo e Dallo Yoga alla Rosacroce.
Medianità ed Ultrafania
Autore/i: Sensi Aldo
Editore: Editrice Atanòr
premessa dell’autore.
pp. 128, Roma
Sommario:
Premessa
- I – Nozioni Preliminari di Medianità e d’Ultrafania
- II – La Medianità nell’Antichità greco-romana fino alla Età moderna
- III – La Medianità di fronte alla Scienza
- IV – La Medianità di fronte alla Religione
- V – La Metapsichica in Italia e l’Ultrafania
- VI – Ipotesi delle cause nei fenomeni medianici
- VII – Preparazione alle sedute medianiche
- VIII – Risposte ai dubbi della Scienza
Conclusione
Hayao Miyazaki – Il Dio dell’Anime
Autore/i: Bencivenni Alessandro
Editore: Le Mani – Microart’s Edizioni
prefazione di Luca Raffaelli.
pp. 168, numerose tavole a colori e in bianco e nero fuori testo, Recco (Genova)
«Credo che apparteniamo entrambi alla stessa scuola; condividiamo lo stesso rigore e lo stesso gusto per le storie umane su grande scala.
Tuttavia provo un certo fastidio quando i critici accomunano i nostri lavori. Non ’si può sminuire l’importanza dell’Opera di Miyazaki paragonandola alla mia». (Akira Kurosawa)
L’Orso di Berlino e l’Oscar hanno definitivamente consacrato alla fama internazionale un regista ancora poco conosciuto in Italia: il Sovrano indiscusso dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki. Nato all’epoca della seconda guerra mondiale, Miyazaki è un esempio illuminante di quel complesso, spesso tragico rapporto con le radici che il Giappone ha conosciuto sotto il nome di modernizzazione. Ritenuta responsabile della mentalità espansionistica ed aggressiva che ha favorito la guerra, la cultura tradizionale giapponese venne infatti messa all’indice dai vincitori, dando origine a un fenomeno di occidentalizzazione coatta che sta alla radice delle problematiche del Giappone moderno. Legato per estrazione familiare a una classe sociale compromessa con la guerra, per scelta ideologica a un marxismo egualitario e pacifista, per formazione culturale a una tradizione letteraria di stampo anglosassone, a livello inconscio ai fantasmi della antica tradizione popolare, Miyazaki esprime esemplarmente nella sua arte questo straordinario intreccio di contraddizioni. Innamorato dell’Italia e dell’Europa, il regista giapponese ha spesso ambientato in occidente le sue favole: un occidente immaginario quanto l’oriente sognato da tanti artisti occidentali. Un esotismo a rovescio che ancora di più ci spiazza e affascina, imponendoci uno specchio magico dove riconosciamo con stupita meraviglia immagini familiari, mescolate a mille altre forme brulicanti di un unico, immenso, misterioso inconscio collettivo.
Alessandro Bencivenni, sceneggiatore, vive e lavora a Roma. Dopo aver esordito ,nei fumetti con Topolino, è passato a scrivere per il cinema e la TV, co-firmando molti successi, tra i quali svariati Fantozzi e la fortunata serie televisiva Don Matteo. È autore tra l’altro di Visconti (Il Castoro, Milano, 1994) e, con Anna Samueli, di Greenaway, il cinema delle idee, Le Mani, Recco. Cura inoltre la rubrica di recensioni cinematografiche Kino sul portale clarence.
Scienza e Percezione Extra-Sensoriale
Titolo originale: Science and ESP
Autore/i: Autori vari
Editore: De Donato Editore
a cura di J. R. Smythies, traduzione dall’inglese di Enrica Gambieri.
pp. 372, illustrazioni in bianco e nero, Bari
È vero che il pensiero può essere trasmesso a distanza attraverso canali diversi dalla normale comunicazione sensoriale (vista, tatto, udito)? Esistono realmente casi accertati di precognizione, di previsione del futuro?
La mente umana può percorrere nei due sensi la scala mobile del tempo?
Con Scienza e Percezione Extra-Sensoriale la ricerca sui fenomeni già definiti metapsichici esce dalla penombra delle speculazioni filosofiche e mistiche per entrare nel cono di luce della scienza.
I saggi raccolti da J. R. Smythies (un pioniere in materia) affrontano una prima serie di questioni fondamentali, offrendo, al tempo stesso, una casistica non meno suggestiva che criticamente comprovata.
Prefazione
- Esiste una percezione extra-sensoriale? di J. R. Smythies
- Discorso presidenziale di Gilbert Murray
- Ricerca psichica e personalità umana di H. H. Price
- Clima mentale e ricerca psichica di Rosalind Heywood
- Psicologia e parapsicologia di Cyril Burtt
- Biologia e percezione extra-sensoriale di Alister Hardy
- La nozione di “precognizione” di C. D. Broad
- La spiegazione della percezione extra-sensoriale di C. W. K. Mundle
- Percezione extra-sensoriale e scienza moderna di Henry Margenau
- Possibilità di una teoria fisica della percezione extra-sensoriale di Adrian Dobbs
- Psicanalisi e parapsicologia di Emilio Servadio
- C. G. Jung e la parapsicologia di Aniela Jaffé
- Antropologia e percezione extra-sensoriale di Francis Huxley
Bibliografia consigliata
La Questione Sociale nel Pensiero della Chiesa
Autore/i: Bruni Bruno
Editore: Edizioni Accademia degli Incolti
prefazione di Luigi Carrozzi, note introduttive dell’autore.
pp. 196, Roma
Il Professor Bruno Bruni già docente di filosofia e storia al Collegio Nazareno, ha voluto illustrare il travaglio di 2000 anni di storia della Chiesa Romana mettendo in evidenza l’impegno della stessa nei confronti del mondo del lavoro, del rapporto con lo Stato e la società.
Il Professore non ha fatto tutto questo facendo solo una semplice esposizione dei fatti, bensì analizzando le cause che li hanno determinati e gli effetti che hanno prodotto.
L’autore ha svolto un lavoro che si legge con interesse e piacere grazie anche ad un linguaggio chiaro e appropriato tanto da rendere attraente la lettura di un argomento che potrebbe risultare noioso e pesante.
Cenni storici sull’Accademia degli Incolti
L’Accademia degli Incolti, dal febbraio 1991, ha come suo Principe Alberto Gaffi che, assieme ad un gruppo di valenti studiosi, si occupa dell’edizione di saggi monografici e della ristampa anastatica di libri antichi, e di molte altre attività, fra le quali si annoverano la schedatura e il riordino dell’antica e ricca Biblioteca, i Concerti, le Mostre, i Convegni, la borsa di studio dedicata a Filippo Mazzei e per ultimo dal 1998 cura la stampa della rivista “Nuova Fase” diretta da Giovanni Galloni.