Libri dalla categoria Scoperte
Lo Gnosticismo
Titolo originale The Gnostic Religione
Autore/i: Jonas Hans
Editore: SEI – Società Editrice Internazionale
a cura di Raffaele Farina, presentazione di Manlio Simonetti, avvertenza alla seconda edizione di Raffaele Farina, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione Margherita Riccardi di Ceva, collana: S.E.I. Reprint Religione.
pp. 440, Torino
Lo gnosticismo, che si diffuse in Oriente ed Occidente dopo la venuta di Cristo, fu il primo tentativo di costruire un sistema filosofico del cristianesimo. Il presupposto dei gruppi che seguirono questo indirizzo fu che la salvezza potesse essere ottenuta solo attraverso la conoscenza. In questo studio, considerato ormai un classico, l’autore mette in luce i fondamenti dottrinari dello gnosticismo, esaminando le caratteristiche delle varie sette che ne derivarono e analizzandone le teorie e gli sviluppi successivi. Un’ampia postfazione ed un’aggiornatissima bibliografia consentono di fare il punto sulle più avanzate conoscenze in materia.
Hans Jonas (Mönchengladbach, 10 maggio 1903 – New York, 5 febbraio 1993) è stato un filosofo tedesco naturalizzato statunitense di origine ebraica. Allievo di Martin Heidegger e Rudolf Bultmann e compagno di studi di Hannah Arendt nel corso degli anni venti, laureatosi a Marburgo, si dedicò allo studio dello gnosticismo.
Il Libro delle Risposte
Titolo originale: The Book of Answer
Autore/i: Bolt Carol
Editore: Sonzogno
prima edizione, traduzione di Lorenza Stroppa.
pp. 706, Milano
Come usare il libro delle risposte
- Tieni il libro chiuso tra le mani, o appoggialo sulle ginocchia o su un tavolo.
- Concentrati per 10 o 15 secondi su una domanda. Dovrà essere a risposta breve, come per esempio “mi assumeranno?” oppure “farò un viaggio?”
- Mentre formuli la tua domanda con le parole o con il pensiero (una domanda alla volta), appoggia il palmo di una mano sulla copertina del libro e accarezza il bordo delle pagine, dal fondo all’inizio.
- Quando senti che è il momento giusto, apri il libro e lì troverai la risposta.
- Ripeti questo procedimento per tutte le domande che ti verranno in mente.
Hai dei dubbi? questo libro ti darà le risposte
Carol Bolt è un’artista che vive a Seattle.
Il Muro del Pianto
Indagine su fatti e problemi della nostra civiltà
Autore/i: Severini Luigi
Editore: Trevi Editore
volume con dedica e autografo dell’autore.
pp. 176, Roma
Un prete contestatario o reazionario? Un uomo moderno, sensibile ai fatti Che la vita contemporanea ci presenta o uno scrittore attaccato alla nozione tradizionale della società?
Luigi Severini in questo saggio riesce ad affrontare ogni problema in maniera personale ed inconsueta, ad aggredire la religione dal di dentro, con la stessa forza con cui la difende da chi l’aggredisce dal di fuori. Il coraggio di essere anticonformista proprio su quegli argomenti in cui tutti sono conformisti. Si può così parlare di «chiese nei garages», di altari di marmo convertiti in tavole da stiro, e difendere il torero che massacra il toro nell’arena.
Questo è il libro di Luigi Severini che presentiamo al giudizio dei lettori.
Luigi Severini è nato in Calabria e risiede a Roma. È laureato in Teologia Dogmatica all’Università Gregoriana, oltre che scrittore e musicologo e pianista. Ex-cappellano militare nella seconda guerra mondiale, è stato due volte decorato al V.M. Per un decennio: missionario, parroco, giornalista e scrittore nelle repubbliche di Colombia e Venezuela. Esperto in lingua e letteratura spagnola. Autore di cinque opere in spagnolo edite da Herder-Barcellona.
Dice il Proverbio…
Motti popolari di ieri e di oggi
Autore/i: Dispenza Gioacchino
Editore: Edizioni Paoline
seconda edizione, presentazione dell’editore, in copertina: W. Harnett, Simboli di vita quotidiana, Springfield Museum.
pp. 528, illustrazioni a colori, Cinisello Balsamo (Milano)
L’itinerario del cammino percorso dall’uomo sulla strada della saggezza.
Come diceva il Croce: “Il monumento parlato del buonsenso”.
Fin dai tempi più lontani gli uomini hanno avvertito il bisogno di condensare in frasi incisive e scultoree, intuizioni elementari o massime desunte dalla ricchezza della loro esperienza, quasi a tracciare l’itinerario ideale del cammino percorso sulla strada della saggezza. Si è formato così, a poco a poco, un monumento di sapienza popolare, tramandato di generazione in generazione.
Come diceva il Croce: «Il monumento parlato del buonsenso».
Questo libro, nato da una ricerca «certosina», raccoglie migliaia di proverbi, presentandoli sotto lemmi tematici e commentandone i più significativi. Diffusi in tutti i paesi, entrati nel lessico familiare quotidiano, vero e proprio genere «letterario», i detti e i motti proverbiali offrono un patrimonio che la patina del tempo non ha ancora intaccato.
Gioacchino Dispenza è nato il 9 maggio 1930 a Valledolmo (Palermo).
Con i tipi dell’Editrice Pegaso ha pubblicato nel 1985 I proverbi siciliani. Attualmente oltre ad esercitare la sua professione di insegnante sta lavorando ad alcune ricerche sul folclore.
Ambrogio Vescovo • Attualità di un Maestro
Autore/i: Biffi Giacomo
Editore: Edizioni San Paolo
premessa dell’autore.
pp. 136, Cinisello Balsamo (MI)
Aurelio Ambrogio, vescovo di Milano, mori sedici secoli fa, ed è sempre vivo nella coscienza della Chiesa e della gente che – con una fedeltà singolare – ancora è fiera di richiamarsi al suo nome per indicare la propria identità. Merita però di essere conosciuto meglio e meglio ricordato anche al di fuori della terra e dell’umanità che ama definirsi «ambrosiana».
Chi con semplicità si avvicina alla sua figura, è colpito soprattutto dall’esuberanza della sua personalità: è una ricchezza umana che, diventando quasi con naturalezza cristiana, è stata premessa e fonte di una straordinaria incisività pastorale.
Sotto questo profilo Ambrogio sembra imparagonabile: c’è, nella grande stagione dei Padri, chi lo supera nell’una o nell’altra delle varie attitudini ecclesiali, ma nessuno lo eguaglia nell’equilibrata completezza dei suoi doni; si potrebbe dire: nella sua «cattolicità», se si prende la parola nella sua valenza etimologica.
Il cardinale Giacomo Biffi, cultore e profondo conoscitore dell’opera di Ambrogio, propone una provocante lettura del pensiero del vescovo di Milano.
Il pastore appassionato e attento ai più poveri, l’amministratore esperto ed efficiente, il raffinato intellettuale in dialogo con la cultura del suo tempo, l’uomo di Dio: questo è stato Ambrogio, e, a sedici secoli di distanza, l’attualità della sua straordinaria figura emerge con chiarezza in questo volume.
L’Educazione del Gatto
Titolo originale: «L’education di chat»
Autore/i: Dehasse Joël
Editore: Alberto Perdisa Editore
introduzione italiana, cura e traduzione di Roberto Marchesini, introduzione dell’autore, disegni di Joël Dehasse e Jean-Marie Dehasse.
pp. 118, nn. illustrazioni a colori, Città di Castello (PG)
Nume tutelare della casa, il gatto sta diventando l’anima le familiare per antonomasia, contendendo al cane il titolo di fedele amico dell’uomo. La malia e il fascino esercitato dal piccolo felino nascono peraltro da una domesticità intima e affettuosa sapientemente miscelata con una mai sopita e talvolta irrefrenabile ferinità. Irriverente, giocoso, magico, imprevedibile… il gatto è un grande seduttore, capace di riscaldare il nostro nido, Tuttavia un vecchio pregiudizio lo vuole distaccato e sornione, opportunista e inaffidabile proprio perché ritenuto, a torto, impossibile da educare. Questo libro intende sfatare tale mito dimostrando come, attraverso la conoscenza dell’etologia specifica e una buona dose di pazienza, sia possibile vivere con un gatto adeguatamente educato. Il manuale di Jéel Dehasse è un eccellente esempio di divulgazione scientifica e di etologia pratica da applicare nella quotidianità. Per la chiarezza espositiva e la facilita di lettura è un testo consigliabile a tutti gli appassionati di animali, ma soprattutto al variegato mondo dei gattofili sempre attento alle magie della felinità. Il libro spazia dal comportamento all’interazione con l’uomo, e da preziosissimi consigli per offrire al proprio micio le migliori opportunità per crescere in modo equilibrato e intellettivamente completo, al fine di costruire un rapporto quanto più previsto con il partner umano.
Tibet Ignoto
Una spedizione fra santi e briganti nella millenaria terra del Dalai Lama
Autore/i: Tucci Giuseppe
Editore: Newton Compton Editori
terza edizione, prefazione dell’autore, fotografie di Eugenio Ghersi.
pp. 160, nn. tavv. b/n f.t., 1 cartina b/n f.t., Roma
Nella terra del Manasarovar e del Kailasa, meta di asceti e sâdhu, s’inoltrò nel 1935 una famosa spedizione scientifica guidata da Giuseppe Tucci, spedizione ancor oggi ritenuta importante per aver offerto del Tibet una documentazione fondamentale sotto i più vari aspetti culturali. Infatti il diario di quel viaggio, qui pubblicato in una nuova edizione, mentre dà notizia dei monumenti per lo più in rovina che fiancheggiano con la loro mole deserta le piste abbandonate, viene segnalando quanto dal punto di vista storico, religioso e folcloristico attesta la vitalità della gente che abita zone così impervie. Ne risulta una testimonianza appassionata e anche sofferta di tutto quanto concorre infine a trarre dalla dimenticanza e dall’abbandono le misteriose regioni delle convalli himaliane.
Un viaggio che è non solo ricerca di civiltà scomparse, tramite la ricostruzione di antiche vicende e la scoperta di documenti. ma anche storia di un’iniziazione alle mistiche liturgie orientali: una rivelazione. tra le solitarie contrade del Tibet, dei prodighi e trepidi tesori del nostro profondo.
Giuseppe Tucci, nato a Macerata nel 1894, premio Jawaharlal Nehru, è professore emerito di Religioni e filosofia dell’India e dell’Estremo Oriente all’Università di Roma. Ha compiuto numerose esplorazioni nel Tibet e nel Nepal.
Il Più Grande Venditore del Mondo • Parte II • La Fine della Storia
Titolo originale: The Greatest Salesman in the World • Part II • The End of the Story
Autore/i: Mandino Og
Editore: Piero Gribaudi Editori
traduzione di Georg Schrader.
pp. 144, Milano
Dal testo:
«Mickey Mantle batté in quell’anno il cinquecentesimo «home run» della sua carriera, il dottor Christian Barnard realizzo il primo trapianto al mondo di cuore umano e Barbra Streisand cantò al Central Park, ma nonostante tutto il 1967 non fu un anno molto buono.
Ci furono sommosse razziali a Cleveland, Newark e Detroit. Israele e le nazioni arabe combatterono la sanguinosa Guerra dei Sei giorni. La Repubblica Popolare Cinese fece esplodere la sua prima bomba all’idrogeno. L’aviazione americana bombardo Hanoi e tre astronauti americani morirono bruciati sulla rampa di lancio nella loro navicella spaziale.
Nel pieno di tanta angoscia e paura e mentre il mondo oscillava come una pallina da golf sull’orlo dell’estinzione, io assaporavo il mio grande momento d’orgoglio, un momento che non dimenticherò mai […]»
Storia della Filosofia • Rinascimento Riforma e Controriforma
Volume Primo
Autore/i: de Ruggiero Guido
Editore: Editori Laterza
prefazione alla prima edizione e introduzione dell’autore.
pp. 264, Bari
Guido de Ruggiero nacque a Napoli nel 1888 e si laureò in giurisprudenza presso quella università. Presto si volse ad interessi filosofici, iniziando a collaborare alla «Critica» di B. Croce e alla «Cultura» di C. De Lollis.
Dopo la guerra, cui partecipò come ufficiale, affiancò a quella scientifica una intensa attività pubblicistico-politica (ora in Scritti politici 1912-26), che fu interrotta dal fascismo, contro il quale il De Ruggero si schierò subito. Fu tra i firmatari del «Manifesto Croce».
Diventato professore di Storia della filosofia, insegnò a Messina e a Roma. Nel 1925 pubblicò la Storia del liberalismo europeo, la cui seconda edizione, nel 1941, gli valse la destituzione dalla cattedra. Negli anni del fascismo il De Ruggero si dedicò esclusivamente all’insegnamento e alla sua Storia della filosofia.
Nel 1943 fu arrestato per attività antifascista e liberato solo dopo il 25 luglio. Dopo la Liberazione milita nel Partito di Azione e fu ministro della Pubblica Istruzione nel primo gabinetto Bonomi. Successivamente fu condirettore della «Nuova Europa».
Nel 1946 pubblicò Il ritorno alla ragione, che rappresenta il punto di approdo della sua concezione filosofico-politica. Morì a Roma nel 1948. Tra le molte sue altre opere si ricordano L’impero britannico dopo la guerra e Il pensiero politico meridionale nei secoli XVIII e XIX (1921).
Il Giardino del Riposo – Romanzo
Titolo originale: Ki yuan
Autore/i: Pa Kin
Editore: Editori Riuniti
seconda edizione, cura, nota introduttiva e traduzione dal cinese di Vilma Costantini.
pp. 196, Roma
Pa Kin è uno dei più grandi autori cinesi contemporanei. Quando, nel 1927, era a Parigi per studiare economia, la sua antica famiglia cadde in rovina e non potè più permettersi di mantenerlo agli studi. Pa Kin rimase solo. La campana di Notre-Dame, come egli stesso ha detto, acuiva la sua Solitudine a ogni rintocco. Una notte, sospinto da quel suono e dai ricordi, cominciò a scrivere. Così, secondo questa «leggenda» autobiografica, il giovane studente lasciò gli studi di economia e divenne scrittore. La grande tradizione del suo paese e la lettura dei romanzieri europei si fusero nelle pagine della trilogia Corrente e in quel piccolo capolavoro che è Il giardino del riposo. Qui infatti si ritrovano la cultura occidentale e quella orientale, lo splendore antico e la decadenza, il passato e il presente della Cina. Protagonista del romanzo è uno scrittore, Li, ospite dell’amico Yao, nel paese natale che ha lasciato da anni. Dalla sua casa egli assisterà impotente a due paralleli e contrastanti destini, la fine della famiglia Yang, gli antichi padroni del «Giardino del riposo», e la prosperità dei nuovi signori. E in quella stessa casa si staglia fin dal primo momento la figura della bella e giovane signora Yao, verso la quale l’appassionato protagonista-narratore sente un’attrazione amorosa, destinata tuttavia a dissolversi, anch’essa, tra i fantasmi della memoria.
Pa Kin (pseudonimo di Li Feikan) è nato a Chengdu, nel Sichuan, nel 1904. E autore di numerosi e fortunati romanzi (Famiglia, Autunno, Primavera), notissimi in tutta la Cina. Bersaglio dei gruppi più radicali durante la rivoluzione Culturale, le sue opere sono oggi ripubblicate e lette con grandissimo successo.
Il Sacro e il Potere – Il Caso Cristiano
Autore/i: Filoramo Giovanni
Editore: Giulio Einaudi Editore
premessa dell’autore, collana: Piccola Biblioteca Einaudi n°457 (PBE) / Scienze Religiose e Antropologiche (Nuova Serie).
pp. 232, Torino
Oggi i rapporti tra religione e politica sono al centro dell’attenzione degli studiosi e dell’opinione pubblica. A far discutere è soprattutto il rinnovato protagonismo della Chiesa cattolica e delle sue gerarchie, in particolare in Italia. Normalmente il rapporto della Chiesa cattolica con la sfera politica è stato letto nella prospettiva angusta delle relazioni tra Chiesa e Stato, che appare oggi per più motivi superata, così come in crisi appare la distinzione tradizionale tra potere politico e potere spirituale. Il saggio si propone di rileggere questi rapporti nella storia del cristianesimo alla luce di una relazione «triangolare» tra sacro come fondamento del potere politico e sua fonte di legittimazione, potere religioso rappresentato dalla Chiesa che aspira a porsi come suo rappresentante privilegiato, e potere politico nelle sue principali configurazioni storiche. Il caso cristiano è affrontato nei suoi momenti forti: dal modo in cui questa relazione si è configurata nel cristianesimo delle origini e nel periodo precostantiniano, alle trasformazioni conosciute, soprattutto attraverso l’azione di figure come Ambrogio, nel periodo successivo alla svolta costantiniana; dalla Riforma gregoriana alle novità apportate dalla Riforma protestante fino alle più recenti trasformazioni.
Giovanni Filoramo ha essenzialmente affrontato il tema del cristianesimo antico, focalizzandosi sugli aspetti marginali e meno conosciuti della nascente religione cristiana, in particolare lo gnosticismo, indagando anche i fenomeni visionari, estatici e profetici come strumento di rivelazione e di relazione tra le istituzioni cristiane e i movimenti ereticali.
Oggetto dei suoi studi è stato anche il primo monachesimo cristiano e l’ambito storiografico delle religioni. Ha infine promosso una serie di iniziative editoriali relative agli studi storico-religiosi.
Premessa
Parte prima: Alle origini
- Sacro come potere nel mondo antico
- La polifonia delle origini cristiane
- La tentazione messianica
Parte seconda: Variazioni storiche
- Una comunità tra due mondi
- La via dell’Oriente: Eusebio e il sovrano cristiano
- La via dell’Occidente: da Ambrogio a Gregorio VII
Parte terza: La rottura del moderno e le sfide attuali
- Le rotture della modernità
- Chiesa cattolica e Chiese ortodosse
- Una prospettiva comparata
Appendici
Piccola guida bibliografica
Indice dei nomi e delle opere
Ultimi Racconti
Titolo originale: Last Tales
Autore/i: Blixen Karen
Editore: Adelphi Edizioni
traduzione di Adriana Motti, in copertina: Monsù Desiderio, Esplosione di una chiesa, Biblioteca Adelphi 125.
pp. 384, Milano
«Le storie si raccontano da quando esiste la parola, e priva di storie la razza umana sarebbe perita, come sarebbe perita priva d’acqua» dice un personaggio di questi Ultimi racconti, frase che possiamo leggere come un codicillo testamentario. Tutta l’opera della Blixen presuppone infatti che il narrare storie corrisponda a una nostra esigenza primordiale, a un desiderio che va costantemente nutrito, se non vogliamo che la vita stessa si inaridisca. Ed è un desiderio demoniaco, l’invito a un «gioco spietato e crudele». Quanto alle domande sulle cose ultime, per la Blixen non era opportuno, né adeguato, rispondervi con un qualche concetto o sentenza, ma con una storia. E nessuna vera storia pretenderà mai di essere in sé la risposta, ma rimanderà sempre a un’altra storia: fondamento della vocazione della letteratura a non avere mai fine. Su questo presupposto Karen Blixen concepì un «romanzo» che doveva essere composto di cento racconti intrecciati e sarebbe stato la corona della sua opera. Non giunse a compierlo, ma la prima, mirabile parte di questi Ultimi racconti – pagine in cui la Blixen si è avvicinata come mai prima a pronunciare il segreto della sua arte – contiene sette storie che sarebbero dovute appartenere a quel libro dallo strano titolo: Albondocani, nome di un principe italiano derivato da quello di un sultano delle Mille e una notte, personaggio che sarebbe apparso e scomparso più volte nel corso del libro. Se il grande progetto della Blixen non giunse a compiersi (e avrebbe mai potuto?), tutta la sua opera compiuta va però vista nella sua luce: come un’architettura aerea e sapientemente ponderata, dove alcune parti sono rimaste da costruire, ma altre sono cesellate in ogni dettaglio. Così anche gli altri racconti che compongono questo libro, pubblicato nel 1957, cinque anni prima della morte dell’autrice, si riallacciano alle «storie gotiche» e ai «racconti d’inverno», quali nuovi anelli di un’unica catena, quali nuovi intarsi di una cornice che avrebbe avuto al centro una piccola pezza di lino immacolato, quel silenzio che sta al di là di tutte le storie e tutte le vere storie evocano.
Karen Blixen (1885-1962) scrisse la maggior parte della sua opera in inglese (traducendola essa stessa in un secondo tempo in danese). Oltre La mia Africa, che è diventato subito un classico libro di memorie, e una raccolta di saggi, ha pubblicato libri di racconti e un romanzo.
Di Karen Blixen sono apparse presso Adelphi le seguenti opere: Sette storie gotiche, Racconti d’inverno, Ehrengard.
RACCONTI DA «ALBONDOCANI»
- Il primo racconto del Cardinale
- Il mantello
- Passeggiata notturna
- Di pensieri riposti e del cielo
- Racconti di due vecchi gentiluomini
- Il terzo racconto del Cardinale
- La pagina bianca
NUOVE STORIE GOTICHE
- Le cariatidi, un racconto non finito
- Echi
NUOVI RACCONTI D’INVERNO
- Un racconto di campagna
- Stagione mondana a Copenaghen
- Conversazione notturna a Copenaghen
Silenzio come Comunicazione
Autore/i: Bucciarelli Claudio
Editore: Editrice A.V.E.
unica edizione.
pp. 96, Roma
Alcuni studiosi di filologia annotano argutamente la differenza tra la parola silenzio e la parola tacere. Il «silenzio» significherebbe la calma delle cose? la mancanza di rumore e di turbamento, mentre il «tacere» indicherebbe il momento umano, soggettivo, del silenzio.
Silenzio, insomma? e assenza di suoni; mentre tacere e assenza di parole. Con questo saggio l’autore propone una stimolante riflessione in cui il linguaggio del silenzio, colto nella sua accezione soggettiva ed oggettiva, può rappresentare? nella nostra variegata civiltà dell’immagine e del «bla-bla», un fecondo interscambio comunicativo e perciò un alto momento che favorisce l”autenticità della formazione.
Claudio Bucciarelli, laureato in teologia e in filosofia, e ricercatore del Censis e docente di Scienze dell’educazione. Ha svolto attività di studio e di ricerca nei settori delle politiche educative, delle politiche sociali e della fenomenologia della religione. È autore di pubblicazioni e saggi su problematiche riguardanti la formazione scolastica ed extrascolastica e la realtà giovanile.
I. Contemplare il silenzio attraverso la riflessione:
- Il silenzio e la parola: tra vuoto e rumore
- Elogio del silenzio
- La voce del silenzio nell’incontro con l’altro
- La saggezza del silenzio strada verso la gratuità
- Educare al silenzio in un tempo di disincanto
- La nostalgia del sacro e il silenzio di Dio
II. Leggere il silenzio attraverso brani antologici:
- Silenzio e parola
- Silenzio e ascolto
- Silenzio e comunicazione
- Silenzio e azione
- Silenzio e silenzi
- Silenzio di Dio e Dio del silenzio
Appendice: Esplorare il silenzio attraverso l’approfondimento bibliografico
Introduzione alla Dinamica di Gruppo
Titolo originale: Introduction a la Dynamique des Groupes
Autore/i: Luft Joseph
Editore: La Nuova Italia
introduzione di Franco Fornari, traduzione di Pier Luigi Bemporad e Margherita Ciacci Berardi.
pp. VII-192, Firenze
Niente è più attuale del «gruppo»; a scuola si parla di ricerche di gruppo, nel lavoro politico è abituale riferirsi alla «riunione» o al «collettivo», nell’Università gli studenti hanno fatto e fanno seminari e lavori di «gruppo»: gli uomini, quasi fossero sempre più soli e disperati in mezzo alle moltitudini, quasi avvertissero l’impossibilità di affermarsi e capire in solitudine, vogliono riconoscere sè negli altri e che gli altri li comprendano; lavorare insieme diventa così un modo, se tutti si è davvero sinceri, per capirsi, essere capiti, capire, attraverso una sorta di continua reciproca confessione; l’azione comune si fonda così su un approfondimento umano, e giunge almeno a spezzare le solitudini; dopo giorni e giorni di seminario o di lavoro politico si è almeno capito che si può andare avanti insieme.
Ma come funziona la dinamica dei rapporti psicologici, nei gruppi, che poi sono in concreto, per esempio, le classi di una scuola, o i lavoratori di un reparto? Come può diventare il gruppo anche uno strumento terapeutico?
Ce lo spiega Luft in questo manuale stimolante ed essenziale, presentato da un’acuta introduzione di Franco Fornari.
Joseph Luft insegna al Dipartimento di Psicologia del San Francisco State College, ed è incaricato al Centro Medico dell’Università di California.
Homo Faber
Titolo originale: Homo Faber
Autore/i: Frisch Max
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
traduzione dal tedesco di Aloisio Rendi, in copertina: Giorgio De Chirico, Il figliol prodigo, 1922 (particolare).
pp. 176, Milano
Pragmatico e indifferente alla cultura religiosa e umanistica, senza legami sentimentali e libero di spostarsi da un continente all’altro, l’ingegnere Walter Faber è un autentico campione della civiltà tecnologica, per il quale la vita, governata da leggi matematiche, scorre senza drammi. Per quanto venga a contatto con realtà sociali eterogenee, che assumono rilievi quasi allucinanti per il distacco col quale il protagonista le attraversa, Faber sembra vivere in una specie di eternità prefabbricata. Ed ecco che, giunto ai cinquant’anni, e inaspettatamente sulla soglia della morte, egli scrive la propria storia per spiegare come l’incesto da lui commesso (con una figlia che non aveva mai conosciuto) fosse voluto solo dal caso: in una vana polemica con il destino, di fronte al quale si erge come un moderno Edipo, Faber vorrebbe esorcizzare la tragedia dell’incesto e, al contempo, rifiutare la morte rifugiandosi nella interpretazione scientifica del “caso”.
Inizialmente fiero della propria prosaicità e della lucidità con la quale difende la propria solitudine, Faber diventa un personaggio drammatico ed emblematico nel momento della crisi, quando le forze oscure e terribili che ha voluto ignorare irrompono d’improvviso nella sua ordinata ma artificiosa esistenza. Come ironicamente sottolinea il titolo del romanzo, l’uomo rappresentativo dell’era tecnologica agisce per perdere se stesso. E tuttavia la sconfitta del personaggio di Frisch ha in sé il suo riscatto, con la scoperta di quei valori umani che tutta una vita di finzioni non è riuscita a cancellare.
Di Max Frisch (Zurigo 1911), oltre a Homo Faber, l’editore Feltrinelli ha pubblicato il volume antologico del Teatro (Oderland, Don Giovanni o l’amore per la geometria, La grande rabbia di Philipp Hotz, Omobono e gli incendiari, Andorra, 1962), Diario d’antepace (1962), Il mio nome sia: Gantenbein (1965), Biografia (1970) e Diario della coscienza 1966-1971 (1974). Tra le sue altre opere tradotte in italiano ricordiamo Stiller (Mondatori 1965), e, presso Einaudi, Guglielmo Tell. Per la scuola (1973), Libretto di servizio (1977), Montauk (1977) e Barbablù (1982).
Il Bambino Arrabbiato – Favole per Capire le Rabbie Infantili
Autore/i: Marcoli Alba
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
in copertina: Ivan Generalič, Tempesta di mezzogiorno, 1969 (part.).
pp. 352, Milano
Una rabbia infantile cela il più delle volte una situazione di conflitto e di sofferenza psicologica. Quando un genitore si trova di fronte a tali manifestazioni spesso si sente in un tunnel: vede che il piccolo sta male ma non riesce a individuare i reali motivi che si nascondono dietro il disagio e la sofferenza del proprio figlio. Se riusciamo a capire che un bambino si arrabbia perché sta soffrendo per qualcosa che impedisce il suo naturale processo evolutivo, è più facile anche per noi adulti cercare dentro di noi delle strade diverse per aiutarlo a sciogliere i suoi nodi. Attraverso l’uso di favole, che prendono spunto da storie reali, questo libro offre alcuni suggerimenti per aiutare gli adulti a comprendere meglio le rabbie infantili.
Alba Marcoli, psicologa clinica di formazione analitica, vive e lavora a Milano dove da trent’anni svolge un’attività nel campo dell’insegnamento e in quello della psicoterapia e della formazione psicologica per adulti. L’obiettivo del suo lavoro è l’attenuazione del disagio minorile attraverso una maggiore sensibilizzazione degli adulti. Ha già pubblicato negli Oscar Mondadori Il bambino nascosto.
Su Cose che si Vedono nel Cielo
Titolo originale: Ein Moderner Mythus
Autore/i: Jung Carl Gustav
Editore: Sonzogno
introduzione dell’autore, traduzione di Silvano Daniele.
pp. 192, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
Piatti, dischi, globi, fusi: da secoli, gli uomini credono di vedere nel cielo i più bizzarri “oggetti volanti non identificati”.
Solo con l’apparizione dei primi satelliti artificiali le esibizioni degli UFO si sono diradate.
Ma il problema rimane: l’uomo vede “cose” nel cielo perché le vuole vedere, perché ha bisogno di vederle?
Quali sono le radici di questa suggestione ricorrente?
Questo è il tema dell’affascinante ricerca di Carl Gustav Jung, vertiginosa ricerca nella notte dell’inconscio collettivo…
Conoscere Se Stessi – Guida all’Autocomprensione
Autore/i: Massa Giulio Cesare
Editore: Edizioni Paoline
seconda edizione, premessa dell’autore, revisione del P. Florio Quercia.
pp. 176, Cinisello Balsamo (Milano)
Nei rapidi cambiamenti culturali della società di oggi, è facile lasciarsi prendere dal generale agnosticismo e perdere le proprie convinzioni e il senso dei valori: in questo modo si finisce per perdere la propria «identità».
Conoscere se stessi è una guida all’autocomprensione che permetta ad ognuno di rispondere in modo personale alla domanda: «Chi sono Io?» e ritrovare la propria identità. La ricerca si articola partendo dal piano dell’interiorità: il rapporto con se stesso; seguendo la dimensione del dialogo: il rapporto con l’altro; ed affrontando infine la dimensione religiosa: il rapporto col Tutto, con Dio.
Il metodo è preciso: si parte sempre da un’esperienza personale che viene letta nelle attuali categorie psicologiche ed esistenziali. Il libro inquadra in una visione unitaria i diversi problemi che la persona vive senza tralasciare le risposte di significato generale e prospettando le soluzioni nell’orizzonte di una precisa filosofia dell’uomo. Il continuo riscontro poi alla parola di Dio ed alle verità della fede verifica e convalida la ricerca personale. È sempre presente un confronto critico con le risposte facili che vengono date ogni giorno e che hanno come denominatore comune «l’ideologia dominante», vero nemico da cui difendersi.
Giulio Cesare Massa, sacerdote gesuita, è nato in provincia di Bologna nel 1928. Dopo gli studi classici e la laurea in ingegneria, nel 1954 è entrato nella Compagnia di Gesù. Ha conseguito la licenza in filosofia e teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Sempre impegnato nella pastorale giovanile, ha insegnato religione nei licei statali a Bologna e attualmente insegna all’Istituto M. Massimo all’EUR di Roma, dove risiede. Ha pubblicato nel 1980 un saggio di argomento teologico: Intelligenza nella fede per le Edizioni Comunità di Vita Cristiana.
Ricerche Filosofiche
Titolo originale: Philosophische Untersuchungen
Autore/i: Wittgenstein Ludwig
Editore: Giulio Einaudi Editore
edizione italiana e nota introduttiva a cura di Mario Trinchero, prefazione dell’autore, traduzione di Renzo Piovesan e Mario Trinchero.
pp. XX-312, Milano
«I pensieri che qui pubblico costituiscono il precipitato di ricerche filosofiche che mi hanno tenuto occupato negli ultimi sedici anni. Essi riguardano molti oggetti: il concetto di significato, di comprendere, di proposizione, di logica, i fondamenti della matematica, gli stati di coscienza, e altre cose ancora. Ho messo giù tutti questi pensieri sotto forma di osservazioni, di brevi paragrafi». Così si esprimeva nel 1945 Ludwig Wittgenstein su queste Ricerche filosofiche, accanto al Tractus logico-philosophicus la sua opera maggiore, la summa delle sue speculazioni ed esperienze di scopritore di nuove prospettive filosofiche ed etiche.
Pubblicato nel 1953, a due anni dalla morte di Wittgenstein, questo libro rappresenta un vertice del pensiero del Novecento.
Di Ludwig Wittgenstein (Vienna 1889 – cambridge 1951) Einaudi ha pubblicato: Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 1914-1916; Osservazioni sopra i fondamenti della matematica; Osservazioni filosofiche; Della Certezza; Osservazioni sui colori; Libro blu e Libro marrone.
Dolce come il Miele – Per Dare più Sapore alla tua Vita vai dove ti Portano le Ali
Titolo originale: To Bee or Mot to Bee
Autore/i: Penberthy John
Editore: Sperling & Kupfer Editori
illustrazioni di Laurie Barrows, traduzione di Giulia Balducci
pp. 90, nn. illustrazioni a colori, Milano
«Il Potere della Mente Consiste nel Cogliere le differenze; quello del cuore nel cogliere le similitudini.»
Buzz non è un’ape operaia qualsiasi: nell’oscurità delle rose selvatiche e nella luce segreta dei denti di leone cerca il significato dell’esistenza. Il suo viaggio, illustrato mirabilmente da Laurie Barrows, è un magico volo di gioia, coraggio e ottimismo, dedicato alle api «non allineate», decise a succhiare il nettare della vita e a interrogarsi sul suo fine ultimo, anche a costo di «uscire dal gruppo». Buzz, a differenza delle compagne, non si accontenta di trascorrere i giorni a costruire alveari, nutrire larve, immagazzinare polline e difendere la colonia dagli attacchi esterni. Sogna quel mondo infinito che si estende oltre l’angusto campo di trifoglio, oltre i picchi delle alte montagne dove il carro infuocato del sole termina ogni sera la sua corsa. E confida la propria inquietudine al saggio Bert, «ape anziana» e illuminata guida spirituale nell’arduo cammino della consapevolezza. Sara la paura di volare a spingerla a volare. E a rischiare tutto, anche se stessa, pur di attraversare il mistero. Ma proprio nell’aria cristallina, dove punto di partenza e di arrivo coincidono, il suo percorso si concluderà in un cerchio: quello dell’amore. Una parabola dolce come il miele, ricca di spunti di riflessione, un inno a cogliere l’attimo e a essere se stessi.
John Penberthy è cresciuto in Florida e ha svolto per 12 anni l’attività di consulente immobiliare. La passione per la meditazione e per la natura lo ha condotto a gestire bioriserve. Vive in Colorado, con la moglie e la figlia.
Laurie Barrows trasfonde nell’arte il suo approccio positivo alla vita. Ha illustrato più di venti libri e vive con la sua famiglia nella Sierra Nevada.