Libri dalla categoria Emozioni
Breve Storia della Mia Vita – La Straordinaria Autobiografia di una delle Menti più Brillanti del Nostro Tempo
Titolo originale: My Brief History
Autore/i: Hawking Stephen
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione Tullio Cannillo, collana: Saggi.
pp. 140, ill. in b/n, Milano
“Per i miei colleghi sono semplicemente un fisico come un altro, ma per il pubblico più vasto sono forse diventato lo scienziato più famoso del mondo. Ciò è dovuto in parte al fatto che io corrispondo allo stereotipo del genio disabile. Non posso camuffarmi con una parrucca e degli occhiali scuri: la sedia a rotelle mi tradisce.” Stephen Hawking, dopo l’enorme successo ottenuto con le sue opere divulgative, sceglie di parlare per la prima volta della propria vita, dall’infanzia nella Londra del dopoguerra alla goliardica adolescenza al college, dal manifestarsi della malattia neurodegenerativa che l’ha colpito all’età di ventun’anni e l’ha ridotto all’immobilità quasi assoluta al successo professionale e alla fama internazionale. Accompagnato da fotografie inedite, questo racconto autobiografico, sincero, pungente e velato d’ironia, ci presenta un Hawking sconosciuto: lo studente curioso e precoce che i compagni chiamano Einstein, il giocherellone che scommette con gli amici sull’esistenza dei buchi neri, il giovane marito e padre che lotta per conquistare un posto nel mondo accademico, il malato che decide di non arrendersi di fronte all’aggravarsi delle proprie condizioni di salute. *Breve storia della mia vita* non è solo un eccezionale documento sulla formazione intellettuale di uno scienziato il cui talento è universalmente riconosciuto, ma è anche e soprattutto lo straordinario inno alla vita di un uomo che non si è lasciato sopraffare dalla malattia, anzi ha saputo tenerle testa con grande coraggio e dignità, scoprendo dentro di sé una forza stupefacente quanto quella che governa il cosmo di cui lui vuole sondare le leggi.
Stephen Hawking è stato un cosmologo, fisico, matematico, astrofisico, accademico e divulgatore scientifico britannico, fra i più autorevoli e conosciuti fisici teorici al mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo.
- Infanzia
- St. Albans
- Oxford
- Cambridge
- Onde gravitazionali
- Il big bang
- Buchi neri
- Il Caltech
- Matrimonio
- Una breve storia del tempo
- Viaggio nel tempo
- Tempo immaginario
- Senza confini
Referenze iconografiche
Non Creare Altra Sofferenza
Autore/i: Thanavaro Achaan
Editore: Ubaldini Editore
a cura di Giampaolo Fiorentini.
pp. 148, Roma
La sofferenza è una condizione di disagio universale, una parte indissolubile della vita.
Solo liberando la mente dalle sue radici possiamo soddisfare il nostro bisogno innato di conoscenza, pace e armonia.
Nato in Friuli nel 1955, Mario Thanavaro sin da giovanissimo studia judo, musica, danza e recitazione. Durante il terremoto del Friuli del 1976, provato dall’esperienza della morte e della sofferenza, intraprende un’intensa ricerca spirituale. A ventidue anni, in Inghilterra, incontra il monaco buddhista Achaan Sumedho, che sarà suo maestro per diciotto anni. Nel 1977 diventa anagarika (senza dimora) e l’anno successivo samanera (novizio). Riceve la prima ordinazione nel 1979, dal suo precettore Saddhatissa Maha Thera, con il nome spirituale di Thanavaro (’fondazione eccellente’). Come monaco itinerante visita la Svizzera, la Thailandia, la Birmania, l’Australia, gli Stati Uniti, l’India, il Nepal, lo Sri Lanka e Israele. Incontra altri maestri, tra i quali il XIV Dalai Lama, il XVI Karmapa, Achaan Chah, Achaan Buddhadasa, Namkhai Norbu Rinpoche, Krishnamurti e il maestro Hsuan Hua. Dopo dodici anni di permanenza all’estero, ove contribuisce alla fondazione e crescita di alcuni monasteri, nel 1990 ritorna in Italia e fonda il primo monastero theravada nel nostro paese, il Vihara Santacittarama. Dopo sei anni di intenso lavoro che lo vedono abate, maestro di meditazione, presidente dell’Unione Buddhista Italiana e membro della Fondazione Maitreya, decide di ritornare allo stato laicale. Attualmente è maestro di meditazione, tiene conferenze e seminari di pratica meditativa e conduce ritiri di vipassana (’visione profonda’) in tutta Italia.
Intervista ad Achaan Thanavaro
PARTE I – I DISCORSI
- Introduzione: la sofferenza secondo la prospettiva buddhista
- Il Dhamma
- L’impermanenza
- Il peccato e la via verso la libertà
- Intorno all’io
- Essere presenti
- La natura della mente
- L’identificazione è sofferenza
- Conoscere il mondo
- L’eterna ricerca dell’uomo
- Meditazione sulla corruzione del corpo
- Generare felicità
- Riflessioni sul tempo
- Il denaro, il buio, la morte e il sentiero
PARTE II – LE PARAMITA
- Le dieci paramita
- Generosità (dana)
- Moralità (sila)
- Rinuncia (nekkhamma)
- Saggezza (panna)
- Energia-applicazione (viriya)
- Pazienza (khanti)
- Onestà (sacca)
- Determinazione (adhitthana)
- Amore universale (metta)
- Equanimità-equilibrio (upekkha)
- conclusione
Nota biografica
È più Facile che un Cammello…
Autore/i: Zarri Adriana
Editore: Piero Gribaudi Editori
prima edizione, introduzione dell’autrice.
pp. 424, Torino
Difficile definire questo libro. Teologia? Narrativa? Lirica?
Mistica? Uno degli incanti di queste pagine consiste appunto nella felice fusione di tutti questi elementi, quale poteva operare solo chi fosse, insieme, teologa e autentica scrittrice, con risultati di un turgore e di una chiarita inimitabili.
Se il mordente polemico di alcune pagine – per cui l’Autrice è soprattutto conosciuta e ingiustamente rinchiusa entro uno schema riduttivo che non le rende giustizia – potrebbe suggerire una lettura limitata all’attualità, la profondità su cui le analisi e le notazioni di costume s’inseriscono esige un’attenzione ben più impegnativa.
Un serio discorso sulla povertà, d’ora in avanti, dovrà fare i conti con questo libro che, messi a nudo i numerosi equivoci in cui ristagna l’argomento, si articola e si approfondisce in orizzonti sempre più dilatati, fino a toccare la radice trinitaria della povertà stessa, vista come supremo mistero di Dio. Sicché un discorso che spesso vediamo indugiare nel moralismo scandalistico e contestatario, qui – pur senza perdere il mordente della più intima e feconda contestazione – sale di tono, si fa metafisico, teologico e mistico.
Il tutto – dal rigore dialettico all’abbandono mistico – si svolge in un appassionato discorso con Dio, interlocutore e testimone d’ogni pagina.
Un libro, insieme, di analisi critica, di studio, di meditazione e soprattutto di preghiera.
Gli Esseni e la Cabbala
Autore/i: Benamozegh Elia
Editore: Armenia Editore
unica edizione, presentazione di Alberto Cesare Ambesi, introduzione di Armando de Francesco.
pp. 320, Milano
Gli Esseni, setta ascetica ebraica stanziatasi nel Il secolo a.C. sulla riva occidentale del Mar Morto, sono conosciuti soprattutto per la loro rinuncia alla vita sociale e alle ricchezze e per aver fondato una regola basata sulla purità di vita, sulla comunione dei beni e su un rigoroso ordine gerarchico. Le ricorrenti voci sulle loro capacità divinatorie, l’innato pacifismo e senso d’ospitalità, le vesti bianche e le periodiche abluzioni resero famosi questi «fedeli di Dio» nell’antichità tanto da erigerli ad esempio in diverse scuole pratiche e contemplative, ebraiche e cristiane.
In questo volume di Elia Benamozegh del collegio rabbinico di Livorno, una delle maggiori autorità nel campo degli studi ebraici, si avvalora l’ipotesi che le idee esseniche abbiano fatto da supporto per il nascere della Cabbala mistica del I e II secolo dell’era cristiana (avrebbe poi avuto un risveglio in occidente in epoca medioevale). Oltre che per l’originalità di questo assunto l’opera e preziosa per la ricchezza di tematiche e di simboli, e per l’aggiornamento e l’adattamento linguistico apportati dal curatore (infatti fu pubblicata per la prima volta nel 1865). Dopo un’introduzione storica vengono approfonditi alcuni temi essenziali della dottrina essenica: il culto del Sole, principio d’ordine e misura del mondo; il Dio Vivente che si oppone al principio del Male; il discusso problema del destino; la natura dell’anima e la sua sede celeste. Il resto del libro è dedicato alla descrizione delle pratiche religiose, dei costumi e delle tradizioni di questa setta piena di fascino proprio delle antiche cose e di profonda religiosità.
Magia – Mezzi Pratici di Azione Occulta per Ottenere la Fortuna, il Danaro, la Salute, l’Amore
Autore/i: Muchery Georges
Editore: Casa Editrice Rocco
prefazione e introduzione dell’autore.
pp. 288, Napoli
Dall’introduzione dell’autore:
«Dovete sfogliare le pagine di questo libro con la certezza di trovarvi non la panacea ai vostri mali, ma mezzi pratici per migliorare le vostre possibilità di essere felici in tutti i domini.
Non vi chiedo di credere ciecamente in ciò che leggerete, ma, se siete scettico, prendetevi almeno la pena di mettere alla prova le indicazioni esposte nel corso dell’opera; posso assicurarvi che, in poco tempo, troverete la soluzione di alcuni problemi che, da molto, vi sembravano insolubili.
Le religioni, tutte le religioni, promettono una vita felice dopo la morte; se abbiamo sofferto su questo pianeta noi dovremo trovare, come ricompensa, una eterna beatitudine; è ciò che ha creato la idea falsa della sofferenza, ed alcuni credono che sia necessario subire prove, malattie, pene per evolvere e salire in CIELO.
Se la sofferenza è spesso necessaria per avvertirci di un pericolo vicino, essa non deve essere considerata come mezzo di evoluzione; coloro che la cercano sono vandali cui DIO, al quale essi credono generalmente, non potrà perdonare di aver cercato di distruggere la Creatura che Egli ha creata. […]»
Natura Uomo Donna
Titolo originale: Nature, Man and Woman
Autore/i: Watts Alan W.
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
traduzione di Andrea di Gregorio, in copertina: Hua Yen (1682-1765), Chu ch’üeh (particolare).
pp. 212, Milano
L’uomo così come è stato plasmato dalle culture occidentali si è singolarmente allontanato da se stesso e dal suo ambiente naturale. La filosofia cristiana, la psicologia e la scienza hanno contribuito a ridurre la natura, umana e non, a una realtà da conquistare e riordinare, per sottrarla al potere del demonio o assoggettarla alla tecnologia di un intelletto razionale. Ma la coscienza tecnologica e razionale è estranea all’uomo naturale quanto lo era la sua anima soprannaturale: per entrambe la natura e l’uomo naturale sono l’oggetto di uno studio condotto mediante una tecnica che lo rende estraneo, quindi diverso, rispetto al soggetto che lo osserva. Tuttavia le divisioni tra spirito e natura, mente e corpo, sono sempre più percepite come goffe convenzioni linguistiche, incapaci di descrivere un mondo dove gli avvenimenti sono interdipendenti, le cose comprensibili solo se poste in relazione tra loro e l’uomo non pensabile come separato dalla natura. È la filosofia cinese taoista, con le sue ramificazioni nel buddhismo zen e nel neoconfucianesimo, a proporre una concezione della natura in cui l’uomo non risulta un intruso. Non è tanto un sistema teoretico, quanto un modo di vivere, in cui si recupera il senso originale dell’unità ininterrotta con la natura, senza che vada perduta la coscienza individuale; una filosofia che si applica anche al rapporto tra uomo e donna, e alla sessualità, spesso non più che tollerata in Occidente.
Alan W. Watts (1915-1973), inglese di origine trapiantatosi in America nel 1938, uno dei massimi esperti di teologia e problemi religiosi, è conosciuto soprattutto per i suoi studi di filosofia orientale, in particolare dello Zen buddhista, e di religioni comparate. Ha insegnato alle università di Cambridge, Cornell, e delle Hawaii. Ha scritto diversi libri di filosofia e psicologia della religione, tra cui La gaia cosmologia, La saggezza del dubbio, Il libro sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo, La suprema identità. Feltrinelli ha pubblicato La via dello Zen (1960; UE, 1971) e Uomo donna natura (La salamandra, 1978; Bompiani, 1997; UE, 2004).
Linguaggio e Comunicazione
Titolo originale: Language and Communication
Autore/i: Miller George A.
Editore: La Nuova Italia
prima edizione, prefazione e traduzione di Raffaele Simone, premessa dell’autore.
pp. XI-412, Firenze
«Questo libro è concepito secondo un duplice orientamento: è scientifico, ed è psicologico. Lo studio scientifico del linguaggio, in quanto opposto alle discussioni speculative, prende le mosse dalla diretta osservazione degli individui impegnati nella comunicazione, e cerca di chiarire il rapporto che esiste tra queste osservazioni ed il corpus di conoscenza scientifica di cui già disponiamo. La letteratura e la filosofia presentano un gran numero di considerazioni interessanti e capaci di sollecitare l’immaginazione; ma di esse non parleremo qui, se non quando siano in grado di condurci ad osservazioni ed a generalizzazioni scientifiche. Lasciando da parte le opinioni soggettive per attenerci ai fatti, potremo ridurre a proporzioni ragionevoli il nostro così vasto tema. Il criterio psicologico, poi, limita la nostra trattazione agli effetti del linguaggio sul comportamento dell’individuo.
La psicologia è la scienza del comportamento. Ciò di cui in questa sede ci occupiamo è il linguaggio inteso non come una delle grazie della vita sociale, ma come un tipo di comportamento umano cooperativo».
Così George A. Miller, professore di psicologia alla Harvard University, presenta il proprio libro; e in effetti esso nasce dal concentrarsi di due interessi principali, quello psicologico e quello linguistico, su un problema unitario, ma estremamente vasto, quello della comunicazione interpersonale. Nelle condizioni particolari della nostra cultura, è certamente sensato affermare che la lettura dell’opera di Miller può contribuire, oltre che a fornire un concreto materiale di informazione e di discussione, a presentarci, nella forma finora probabilmente più chiara e completa, un’immagine precisa della posizione centrale che il linguaggio occupa nel punto d’incontro di discipline disparatissime, e, insieme, ad indicarci nei termini più stringenti la necessità di impostare una volta per tutte lo studio del linguaggio su basi interdisciplinari, che ne rispecchino la reale polivalenza.
Dizionario della Maldicenza – Epigrammi, Scherzi, Frecciate Riferentisi a Italiani dell’8-900
Autore/i: Provenzal Dino
Editore: Casa Editrice Ceschina
seconda edizione accresciuta, prefazione dell’autore.
pp. 306, Milano
Dalla prefazione dell’autore:
“Un Dizionario della maldicenza? Ce n’era proprio bisogno? Un libro di questo genere potrà essere utile? Prima che le facesse il lettore queste domande le ho fatte io a me stesso: e via via che raccoglieva epigrammi, soprannomi, frecciate, pensavo: «Forse, alla fine, chiuderò tutti i fogli in una cartella e non li darò al pubblico».
Una riflessione simile io ho fatto per tutti i miei libri, e se poi il manoscritto è uscito di casa per andare in tipografia, ciò significa che alla fine ho mutato idea.
Perché e per come ho deciso di dare la mia raccolta alle stampe sinceramente dirò, seguendo l’uso di tanti altri scrittori, i quali, consci che un libro può sembrare una cattiva azione, si, rivolgono umili a chi legge, si scusano, si giustificano, quasi imputati alla presenza del tribunale.
Libri di epigrammi ce ne sono molti, ma contengono riprovazioni generiche contro vizi e difetti dell’animo umano, o contro usanze, istituzioni, costumi: a volte colpiscono anche persone, ma esse vengono indicate con pseudonimi, o, peggio, con nomi tolti dalla mitologia o dal linguaggio accademico e, convenzionale: insomma, prudenza, cautela, pauretta: belle qualità che saranno indizio di ottima educazione, segno di eleganza e di gentilezza, ma che a colui il quale vuol essere moralista non fanno molto onore.
Gli epigrammi personali sono rari: e molti sono anonimi: e i più sono inediti. Questo era già un motivo per cui la raccolta non sembrava inutile: inutile è ripetere ciò che tutti sanno, cantare o comporre la stessa musica, attaccare a ogni uomo un’etichetta ormai conosciuta, invecchiata, consunta.
I posteri che vorranno trarre dal buio delle discoteche le parole pronunciate nel nostro tempo avranno molto da meravigliarsi: un coro di lodi: lodi dai minori ai maggiori: ringraziamenti e lodi dai maggiori ai minori: uno scambio di cortesie, una corona di sorrisi; per una critica severa troveranno venti soffietti, recensioni laudatorie, articoli plaudenti. Apparirà l’immagine di una società amabile, vellutata, carezzosa, che non risponde affatto alla realtà un homo homini agnus che nessuno ha veduto mai. […]”
La Vera Persona Sensuale – Critiche e Correzioni ai Manuali del Sesso
Titolo originale: The Sensuous Person
Autore/i: Ellis Albert
Editore: Sugar Editore
unica edizione, traduzione di Alda Traversi.
pp. 264, Milano
Il dott. Ellis, l’uomo che ha lanciato la «rivoluzione sessuale» in America, presenta in La vera persona sensuale una critica corrosiva di cinque popolarissimi manuali «sensuali».
«Se si dovessero indiscriminatamente impiegare tutte le tecniche descritte con entusiasmo in questi best-seller, molte delle quali direttamente si contraddicono, si sarebbe sensuali e individualistici come un mollusco nel guscio di un granchio.» Così scrive Ellis, che cerca di analizzare i motivi per cui questi libri sono diventati talmente famosi; esamina quindi le caratteristiche professionali, che in generale trova insufficienti, degli «scrittori della sensualità»; sottolinea quelle che definisce tipiche manie di questi autori che contribuiscono a creare e a perpetuare una nuova «mistica» sessuale; discute l’eccessiva discriminazione sessuale di tali libri attaccandone le pretese da superuomini e le tendenze perfezionistiche. In breve espone ciò che gli «scrittori della sensualità» non sanno riguardo alla psicologia umana: accusa David Reuben di avere incoraggiato milioni di maschi potenti «a considerarsi dei menomati sensuali», attacca «J» e «M» per il loro puritanesimo, dichiara che Robert Chartham non si attiene, sotto il profilo sessuale, ad autentici dati di fatto ed ignora le differenze individuali di comportamento sessuale e personalità. Ma La vera persona sensuale non è solo una critica mordente, ma anche la spiegazione, scritta con un linguaggio diretto e facilmente comprensibile, del particolare punto di vista del dott. Albert Ellis, famoso psicoterapista e consulente coniugale, su ciò che dovrebbe e può rendere più felici la vita e l’amore.
Dello stesso autore la nostra Casa editrice ha già pubblicato: Sesso senza complessi di colpa.
Grammatica del Disegno – Metodo Pratico per Imparare il Disegno
Autore/i: Ronchetti Giuseppe
Editore: Editore Ulrico Hoepli
quattordicesima edizione, introduzione dell’autore.
pp. VII-228, 95 tavole in bianco e nero fuori testo, 43 figure b/n, 64 schizzi b/n, Milano
Indice testuale:
Disegno a mano libera: Contorno, Ombreggiatura. – Prospettiva: Nozioni preparatorie, Prospettiva parallela e prospettiva obliqua, Teoria delle ombre, Applicazione della prospettiva al disegno dal vero. – Studio di figura: Disegno a semplice contorno, Studio del rilievo, Studio del corpo umano.
Louis Armstrong – Alla Ricerca delle Radici della Musica Nera
Autore/i: Franchini Vittorio
Editore: Sperling & Kupfer Editori
prima edizione, prefazione dell’autore, collana: Supersound.
pp. 174 , Milano
Louis Armstrong: il mito e l’uomo. Il re del jazz osannato in tutto il mondo e l’ex ragazzo di New Orleans, con le sue angosce e le sue codardie. Ci sono molti volumi su Armstrong, compresa un’autobiografia, ma in questo lavoro Franchini scava in più direzioni offrendo un ritratto davvero inedito del musicista: da un lato la ricerca delle origini del jazz, in quell’Africa dalle mille voci, la cui musica si sposa con quella europea nel calderone americano, dall’altro la scoperta della nuova musica da parte di una generazione di giovani chiusa nell’autarchia, anche culturale, dell’Italia fascista. E ancora, gli aspetti contraddittori della vicenda umana e artistica del trombettista-mattatore: l’apparente distacco di fronte ai drammi e alle lotte del popolo afroamericano, il bisogno di affermazione e di successo come riscatto di una infanzia frustrata dal razzismo e dalla miseria. Il quadro d’insieme è costituito, naturalmente, dalle tappe della vita di Armstrong: i giorni nei coloriti quartieri di New Orleans (e la città del Delta viene descritta realisticamente dai testimoni dell’epoca, in contrasto con la leggenda), quelli del riformatorio, dove cominciò a suonare la cornetta, quelli di Chicago e di New York. E sullo sfondo tutta la mitologia del jazz, da Keppard a Bolden, da Morton a Jackson, riletta in una chiave diversa da quella che la tradizione ci ha lasciato, e la Chicago degli anni Venti, ostile ai neri, dominata dalla malavita, dove il jazz, penetrando nel ghetto brulicante di giocatori, di prostitute, di gangster, fece sbocciare una straordinaria creatività.
Vittorio Franchini è giornalista e critico musicale del Corriere della Sera, autore di saggi di musicologia e di etnologia sull’Africa.
Prefazione
- La cultura a fette
- Donna musica, splendida, capricciosa
- Tutti uomini di Dio
- Ladri, puttane e biscazzieri
- All’ombra delle magnolie in fiore
- Joe, padre-padrone
- New York e la mela d’oro
- Hot Five e Hot Seven
- Gli anni Trenta
- Il canto del cigno
- Morte di un re
Discografia minima in CD
Filmografia
Homevideo
Bibliografia
Diario in Inverno
Titolo originale: Journal écrit en hiver
Autore/i: Bove Emmanuel
Editore: Marietti Editore
traduzione di Carlo Alberto Bonadies, in copertina: Ubaldo Oppi, Donna col manicotto (Notturno).
pp. 192, Genova
Pubblicato nel 1930 Journal écrit en hiver, uno dei libri più intimamente autobiografici dell’autore, appartine alla fase di mezzo dell’opera di Emmanuel Bove. Un uomo prossimo al tragicomico valico della mezz’età, solitario, cerebrale e paralizzato dalle autoanalisi impietose, tiene la cronaca quotidiana della sua deriva coniugale. Il solo centro di una vita inerte e dolorosamente consapevole della propria inanità è l’amore infelice, contratto e senza ritorno, per la moglie Madeleine. L’esasperata, compressa crudeltà del romanzo è già data dalla forma, antieroica per eccellenza, del diario, di per sé ambiguo se chi lo scrive ha già in mente la sua fine. Per questo s’attacca disperatamente alla digressione, volta a ingannare, in senso profondo, il tempo. Con cura follemente minuziosa il protagonista Louis riferisce i penosi silenzi, i furibondi litigi, le laceranti distanze e offese che punteggiano il percorso di un legame avviato verso l’inevitabile finale. […]
Emmanuel Bove (1898-1945) nasce e muore a Parigi. A quattordici anni decide di dedicarsi alla letteratura. Nel 1924 conosce il successo con Mes amis. È il primo volume di una lunga serie di romanzi e racconti che, scritti a un ritmo febbrile in circa vent’anni, danno vita nel loro insieme a una sorta di particolarissima comédie humaine. La riscoperta dell’opera di Bove, a lungo trascurata dalla critica, costituisce uno degli eventi più significativi della letteratura europea degli ultimi decenni. […]
- Diario in inverno
Nota editoriale
Bibliografia
La Novità di Dio – Lettura Spirituale del Vangelo Secondo Marco
Autore/i: Stancari Pino
Editore: Marietti Editore
unica edizione, in copertina: Incipit del vangelo di Marco dal codice miniato Urbinate latino, Biblioteca Vaticana, Roma.
pp. 248, Genova
Il testo ripropone sostanzialmente la lettura continua del Vangelo secondo Marco, svolta oralmente dall’Autore – a più riprese – in diversi ambienti di cristiani e di amici, interessati o in ricerca. Non si tratta propriamente di un commento, ma di una flebile eco della novità viva e urgente, che da Gesù è stata affidata ai discepoli, e che si prolunga attraverso le testimonianze e i ritardi delle Chiese. «L’evangelo non è solo un discorso che contiene un messaggio prezioso, ma è un impulso vivo: è il rivelarsi di Dio stesso, l’affiorare dell’Onnipotente, che vuole ricondurre a sé le sue creature». Per questo esso si presenta a noi carico «di un’urgenza che attraversa tutto lo spessore della nostra condizione umana, scandaglia tutte le profondità della nostra miseria, prende contatto con tutte le ostilità e ribellioni che la nostra realtà di creature abbia contrapposto all’originaria volontà di Dio».
Attraverso lo strumento fragilissimo di un testo scritto, «l’evangelo è la novità di Dio, che si impone a noi come protagonista della nostra storia e della nostra vita, assumendola in tutte le sue dimensioni». E la novità santissima dell’amore di Dio, che suscita frutti di liberazione e di conversione per il cuore umano.
«Riceviamo cosi la notizia che… ci coinvolge nell’esperienza di quella novità che riguarda l’universo, la storia, la vita umana, il cuore di Gesù».
Pino (Giuseppe Massimo) Stancari, nato nel 1946, è entrato a diciotto anni nella Compagnia di Gesù. Dal tempo dell’ordinazione (1975) vive in una piccola residenza della Compagnia a Castiglione Cosentino Scalo, dedicandosi all’esegesi, alla predicazione, agli esercizi spirituali.
Da questo impegno quotidiano al servizio della parola di Dio, che costringe Stancari ad una continua “itineranza evangelica” per le strade d’Italia, sono nati anche: Lettura spirituale dell’Esodo (Borla 1979); Commento alla lettera ai Romani (Cens 1992); I Patriarchi (Cens 1994); La Calabria tra il sottoterra e il cielo (Rubbettino).
Per un Rinnovamento Cristiano – Esercitazioni dello Spirito
Autore/i: Caruso Antonio
Editore: Edizioni Vivere In
unica edizione.
pp. 368, Roma
Questo volume, che raccoglie un pacchetto di proposizioni per corsi organici di Esercizi Spirituali chiusi nell’arco di una settimana, non è venuto fuori a tavolino, ma dal collaudo di una molteplice e pluriennale esperienza.
Di per sé sono rivolte, come colloquiando in presa diretta con un presente e invisibile uditorio, a gruppi di laici cristianamente profondi perché vi trovino in materia una panoramica religiosa a tutto campo, che spinga a livelli più alti di rinnovamento evangelico, ma saranno senz’altro assai proficue (perché no?) anche per suore, religiosi e sacerdoti.
Per corso organico s’intende un tessuto coordinato di verità tese a contribuire a plasmare il cristiano consapevole, completo, interiore, dinamico, coerente, unitario.
Tutto viene esposto con parola chiara, spigliata, precisa, fuori del corrente linguaggio accademico e delle novità opinabili.
P. Antonio Caruso è un sacerdote della Compagnia di Gesù, che unisce studio e azione, una lunga esperienza di direzione a gruppi di laici impegnati nel campo socio-religioso. Per documentarsi è andato a esplorare gli angoli della storia e i settori più lontani dei continenti geografici. Giornalista e scrittore ha al suo attivo una trentina di pubblicazioni. Nel suo volume «Marcella dell’Aventino», analizzando il passaggio dal paganesimo greco-romano alla nuova fede del Vangelo, ha modo di mettere in rilievo la crisi che attanaglia il mondo contemporaneo.
L’Avvenire non è un Mistero – Trattato Aggiornato di Astrologia Scientifica – Compendio Astronomico
Autore/i: Brunini Angelo
Editore: Edito in proprio
nota e introduzione dell’autore.
pp. 528, numerose illustrazioni in bianco e nero, Roma
Dalla nota dell’autore:
«L’idea del libro è nata dal desiderio di volgarizzare una materia di cui molto si parla, ma in verità poco conosciuta e poco sviluppata, malgrado la sua vetustà.
A stendere questa faticosa opera mi ha altresì invogliato la convinzione di rendere cosa utile all’umanità; in quanto, riuscendo a dimostrare (almeno spero) che, sia nel bene come nel male, sussiste un determinismo che esula dalla nostra volontà, tendo a creare nella coscienza di ognuno la convinzione che al di sopra dell’io imperante in verità si trova una forza agente la quale, nostro malgrado, spessissimo ci guida sulla strada impervia del destino; forza agente da molti in tutti i tempi scambiata per provvidenza divina o castigo divino, mentre la sua provenienza e cosmica. Va da sé che la constatazione di quanto valiamo e cioè che il nostro destino dipende per :lo più da influssi cosmici, dovrebbe produrre il benefico effetto di smontare l’uomo dalla sua posizione di superuomo e di renderlo migliore: più trattabile, più fraterno, più comprensivo verso le debolezze e le necessità del prossimo.
Ancora altre ragioni d’ordine sociale mi hanno incoraggiato a stendere quest’opera: il desiderio di aiutare la Giustizia nella ricerca della verità e di illuminarla nell’istante in cui emette i propri verdetti (nel caso di processi indiziari, sarebbe così semplice stabilire la verità!); l’utilità di porre a disposizione della medicina e soprattutto della psichiatria un materiale che faciliti la diagnosi dei pazienti; il desiderio di aiutare gli educatori ed i genitori a comprendere e professionalmente indirizzare i giovani d’oggi e di domani; la necessità di dare ad un ognuno la possibilità di muoversi con sicurezza nell’intricato labirinto della nostra società, di agire al momento giusto […]»
Il Mondo Animico – La Vita dopo la Morte
In base alle principali tradizioni religiose
Autore/i: Siano Francesco
Editore: Edizioni L’Età dell’Acquario
prefazione dell’autore.
pp. 168, Torino
Una risposta al più angoscioso interrogativo dell’uomo. Una rassegna accurata e sintetica di quanto le grandi religioni, i grandi occultisti e i grandi mistici hanno riportato circa i mondi animici e le condizioni e il destino dell’uomo dopo la morte.
Manuale della Comunicazione
Modelli semiotici, linguaggi, pratiche testuali
Autore/i: Autori vari
Editore: Carocci Editore
a cura di Stefano Gensini.
pp. 464, Roma
La comunicazione, parola-chiave del mondo contemporaneo, è tema trasversale a discipline diverse: dalle scienze del linguaggio alla sociologia, dalla psicologia all’analisi del testo, dallo studio dei mass media a quello delle tecniche pubblicitarie. Questo manuale nasce come tentativo di affrontare il concetto (e il fatto) “comunicazione” a partire dal punto di vista della filosofia del linguaggio e della teoria delle lingue. Esso cerca pertanto di presentare il mondo del linguaggio e della semiosi come una realtà complessa, che mette in gioco svariati fattori biologici, culturali e adattivi, cognitivi e comportamentali. Contro il modello lineare della comunicazione, che ha goduto di tanta notorietà in anni recenti, si suggerisce qui un approccio al mondo del linguaggio che fa leva sul carattere radicalmente aperto e interpretativo della semiosi umana e sui rapporti, ora di differenza ora di continuità, che esistono fra essa e quella di altre specie animali. Il manuale, frutto della collaborazione di un gruppo di specialisti e di professionisti, è diviso in tre parti: a una sezione introduttiva, dedicata ai fondamenti teorici, seguono un’ampia e chiara trattazione delle principali nozioni semiotiche e linguistiche, e una panoramica sulle maggiori realtà professionali e settoriali (amministrazione pubblica, giornalismo, pubblicità, politica) in cui la questione della comunicazione si rivela come centrale.
Stefano Gensini insegna Filosofia del linguaggio alla Sapienza Università di Roma. Fra i suoi ultimi lavori, l’edizione e commento di G. Fabrici d’Acquapendente, De locutione. De brutorum loquela (con M. Tardella, ets, 2016), Apogeo e fine di Babele (ets, 2016). Dirige assieme a G. Manetti la rivista “Blityri. Studi di storia delle idee sui segni e le lingue”.
Sociologia della Devianza
Autore/i: Berzano Luigi; Prina Franco
Editore: Carocci Editore
introduzione degli autori.
pp. 208, Roma
Lo studio della devianza, ovvero dell’insieme dei comportamenti di individui o gruppi che si discostano dalle norme condivise in uno specifico contesto sociale, costituisce da sempre uno degli ambiti di indagine più interessanti per la sociologia.
Nelle società avanzate, d’altra parte, l’attenzione per questo particolare campo di studi è andata crescendo di pari passo con l’enfasi che i media hanno riservato alla trattazione delle molteplici forme di comportamento “criminoso”, contribuendo ad aumentarne la visibilità e l’incidenza sull’immaginario collettivo.
Rivolto agli studenti, agli operatori e a chiunque nutra un interesse specifico per le politiche di controllo e prevenzione della devianza, il testo offre una presentazione sistematica delle varie teorie al riguardo, adottando una prospettiva storica che dà conto della loro formazione e successiva trasformazione in tempi e contesti differenti. Capitoli specifici sono dedicati ai vari paradigmi interpretativi del comportamento deviante: utilitaristico, positivistico e sociale.
Ampio spazio è dedicato alle più recenti scuole teoriche, da quella interazionista a quella conflittuale.
Luigi Berzano insegna Sociologia della devianza nei corsi per il Diploma universitario di Servizio sociale della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Torino.
Franco Prina è professore ordinario di Sociologia giuridica e della devianza all’Università di Torino. È autore di ricerche e pubblicazioni su fenomeni quali le devianze e la delinquenza minorile, i consumi e le dipendenze da alcol e droghe, la prostituzione e, insieme, sulle norme, le politiche e gli interventi adottati per affrontarli. È impegnato anche nella formazione continua di operatori sociali.
Lo Scisma Sommerso
Autore/i: Prini Pietro
Editore: Edizioni Studio g.due
pp. 104
Dal testo:
«La trascendenza di Dio e gli “dei naturali” del mondo antico.
Situato tra le grandi – e più antiche – civiltà dell’Egitto e della Mesopotamia, il popolo d’Israele, attraverso una rete di pensatori originali, di cui generalmente sappiamo ben poco, ha elaborato un’immagine delle origini del mondo, che si distacca nettamente da quelle dei suoi grandi vicini. Nelle cosmogonie egiziane e babilonesi si rifletteva la partecipazione vitale dell’uomo ai grandiosi eventi della natura – le inondazioni feconde del Nilo, gli sconvolgimenti geologici della pianura di Shumer -, così che l’universo fisico, la potenza divina e il mondo sociale dell’uomo costituivano un tutto inscindibile. Israele, che ha finito con l’avere in sorte un’oasi sul colli vulcanici anticamente attivi nel deserto scosceso dell’Arabia nord-occidentale, ha appreso presto dal silenzio eloquente di quel deserto il distacco dell’idea di Dio da quella della natura. La sua intuizione più profonda, emersa in un’esperienza religiosa Singolarissima della Parola di Dio che rivela Egli stesso il suo proprio essere, è la trascendenza di Dio, unico creatore e signore dell’universo.[…]»
Pietro Prini (Belgirate, 1915) è professore emerito di Filosofia all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha studiato all’Università di Pavia (ALmo Collegio Borromeo) e a Parigi con Gabriel Marcel al quale ha dedicatoun saggio, uscito con una sua importante prefazione nel 1950 e poi in varie edizioni, italiane, francesi, spagnole ed inglesi. Tra le sue opere principali ricordiamo: Discordo e situazione (1976, 2ª ed.), Il paradosso di Icaro (1976, 2ª ed.), Rosmini postumo e le condizione della filosofia dell’essere (1961, 2ª ed.); Plotino e la genesi dell’umanesimo interiore (1994, 4ª ed.), Storia dell’esistenzialismo, da Kierkeegard a oggi (1989, ed. spagnola, 1992), L’ambiguità dell’essere (1989), Il corpo che siamo. Introduzione all’antropologia etica (1991), Il cristinaesimo e il potere (1993), La filosofia cattolica italiana del Novecento (2ª ed. 1989), Introduzione a Rosmini (1997). Da AA.VV. gli è stato dedicato un volume di saggi critici: il desiderio di essere. L’itinerario filosofico di Pietro Prini (a cura di Dario Antiseri e Domenico A. Conci, 1996).
Hai Appena Applaudito un Criminale
Racconto dal primo laboratorio teatrale con i detenuti della Sezione G9 “Precauzionali” di Rbibbia N.C.
Autore/i: Marazita Daniela
Editore: Robin Edizioni
nota dell’autrice, prefazione di Angiolo Marroni, introduzione di Paola Quaregni, postfazione di Carmelo Cantone e Anna del Villano.
pp. 96, Roma
“Un racconto, quasi un diario, che ci trasporta in un mondo straordinario, sconosciuto, estremo. Questo diario ci costringe a interrogarci nel profondo del nostro io, sulle nostre contraddizioni, sui nostri pensieri, sui nostri desideri, sulle nostre pulsioni, su tante di queste cose con le quali spesso noi stessi non andiamo d’accordo, dalle quali ci nascondiamo.
Daniela Marazita si immerge e ci immerge in questo mondo fatto di una detenzione tutta speciale, tutta particolare, ovattata all’interno del carcere, circondata da un silenzio che lo contiene e lo estranea.
Sono detenuti “diversi”, hanno commesso reati che ci fanno orrore, reati che scuotono le coscienze collettive, che producono rigetto ed indignazione.
Ci dice tutto questo offrendoci una realtà fatta di detenuti impegnati seriamente, che vogliono recuperare la propria stima, una realtà fatta di amicizia, anche di affetto reciproco, tra lei e i suoi attori, una realtà fatta di energia e di profonda commozione.
Ci avvicina a questa realtà sofferente, che ha prodotto tanta sofferenza, ce la fa conoscere, le consente di esprimersi nel teatro, una delle fondamentali attività artistiche dell’uomo, della sua espressione più libera anche quando è condizionata da un testo scritto.”
Daniela Marazita, attrice di testro, cinema, televisione ha lavorato con (tra gli altri) Ugo Chiti, Luca De Filippo, Giorgio Albertazzi, Giancarlo Sepe, Vincenzo Salemme, Maurizio Scaparro, Flavio Bucci, Armando Pugliese, Alberto Sironi, Luca Zingaretti.
Dal 2006 collabora con Fabio Cavalli e La Ribalta Centro Studi E. M. Salerno alle molteplici attività teatrali svolte all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia N. C.
Nello specifico, impegnata soprattutto con detenuti ritenuti particolarmente “difficili” (transessuali,”precauzionali”, Alta Sicurezza, nelle sezioni G8, G9, G12), sperimenta laboratori teatrali finalizzati alla messinscena: spettacoli destinati al confronto con un pubblico di spettatori “liberi” oltre che di spettatori detenuti.
La pratica della scrittura della quale (anche) questo libro è testimonianza nasce dal suo privilegiato punto di osservazione, tutto interno alla prioritaria pratica teatrale: uno sguardo “altro” riservato a chi crede nel teatro come potente strumento di comunicazione e conoscenza.
Il tutto nella convinzione che una vocazione artistica possa esprimersi con infiniti alfabeti, in altrettanti inesplorati territori.