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Libri dalla categoria Etimologia

Il Linguaggio – Sul Tragico

Il Linguaggio – Sul Tragico

Titolo originale: Die Sprache. Über das Tragische

Autore/i: Jaspers Karl

Editore: Guida Editori

prima edizione, introduzione e traduzione Donatella Di Cesare, collana: Micromegas n° 35 – collana diretta da Eugenio Mazzarella e Fulvio Tessitore, in copertina: Karl Jaspers in un acquerello di Engler, 1919.

pp. 250, Napoli

Il volume propone due saggi di Karl Jaspers, inizialmente compresi nell’opera Von der Wahrheit. Dal riconoscimento del “vincolo che lega al linguaggio il nostro pensare e quindi il nostro filosofare”, Jaspers viene elaborando la propria filosofia del linguaggio in un confronto serrato con Heidegger e in una ferma e netta opposizione alla filosofia analitica. Alla base di questa elaborazione vi è la ripresa di temi sviluppati nella tradizione della filosofia del linguaggio dall’antichità fino a Humboldt e a Nietzsche. Particolare interesse riveste, per il dibattito attuale, la riflessione sulla filosofia del linguaggio nella sua distinzione dalla linguistica, nella sua peculiarità all’interno della filosofia.

Karl Jaspers, nato a Oldenburg in Germania nel 1883, è morto nel 1969 a Basilea, dove si era trasferito negli anni più bui della dittatura nazista. Insegnò all’Università di Heidelberg (dove ebbe tra i suoi allievi Hannah Arendt) dal 1921 al 1937, riassumendo la sua cattedra solo nel 1945. Di formazione scientifica, esercitò per lunghi anni la professione di psichiatra e si volse relativamente tardi alla filosofia, spinto soprattutto dalla lettura di Nietzsche e di Kierkegaard. Insieme a Heidegger, dal quale si distinse sempre per una più viva coscienza della dimensione religiosa nell’uomo, Jaspers è considerato il maggior rappresentante dell’esistenzialismo tedesco. Tra le sue opere tradotte in italiano: Filosofia, 3 volumi, Roma, 1950, Filosofia dell’esistenza, Milano, 1945 e, in edizione Longanesi, I grandi filosofi.

Storia delle Idee del Secolo XIX

Storia delle Idee del Secolo XIX

Titolo originale: Freedom and Organisation

Autore/i: Russell Bertrand

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Clara Maturi Egidi, Oscar Saggi, in copertina: Johannes Jelgerhuis «In libreria», 1820 Amsterdam, Rijksmuseum.

pp. 672, Milano

In questo saggio, polemico e brillante, Russell esamina i diversi stadi dell’evoluzione avvenuta in Europa e in America dalla Restaurazione che seguì alla caduta di Napoleone (1814) fino allo scoppio della prima guerra mondiale (1914), «resa probabile da vaste cause ma non inevitabile», che pose fine a un’epoca.
Le varie ideologie prodotte da questo secolo, quali liberalismo, radicalismo, socialismo, anarchismo, sono analizzate nella loro genesi e nella loro storia sempre con l’intento di penetrare il significato degli avvenimenti che concorsero al mutamento del corso del secolo. […]
Le parole di Russell sono un monito severo per chi vive nella nostra epoca tormentata: «Non con i sentimenti pacifisti, ma con una organizzazione economica mondiale, l’umanità civile potrà essere salvata dal suicidio collettivo».

Fisica Lisergica – La Mente Profonda e la Struttura dell’Universo

Fisica Lisergica – La Mente Profonda e la Struttura dell’Universo

Autore/i: Haag Alessandro; Gianfagna Leonida

Editore: Castelvecchi Editore

unica edizione.

pp. 128, Roma

«Se le porte della percezione fossero abbattute, ogni cosa apparirebbe com’è, infinita». Così scriveva William Blake oltre un secolo e mezzo fa: lui pensava, forse, di aver detto qualcosa di profondamente mistico, di intrinsecamente spirituale. Invece, suo malgrado, il virtuoso Blake aveva dato prova di una grande intuizione scientifica che solo molto tempo dopo la sua morte poté essere pienamente compresa. Il pensiero scientifico moderno afferma in sostanza proprio questo: il superamento del normale livello di percezione e la comprensione fondamentale che tutto è infinito. Questo libro è una guida per riscoprire i legami non episodici e non superficiali tra le conquiste della Fisica teorica e quel che è stato affermato in migliaia di anni dalle principali tradizioni cosmologiche e iniziatiche. Con la partecipazione straordinaria dei cari, vecchi maestri della psichedelia americana.

Alessandro Haag
(Pescara, 1976), laureato in Fisica delle Particelle Elementari con una tesi svolta presso il laboratorio del Gran Sasso, dal 2002 è diventato un lBMer (aibiemmer). Di recente pare abbia trovato la sua strada tra Fighting Karate, meditazione Zen, Goa party e giochi di ruolo.

Leonida Gianfagna (Pescara, 1974), PhD in Fisica Teorica, si è occupato in particolare di estensioni del Modello Standard in presenza di settori di gauge nascosti (Mirror Universe). Lo scopo della sua esistenza è, a suo dire, vivere fuori da ogni categoria.

Animismo o Spiritismo? – Quale dei Due Spiega il Complesso dei Fatti?

Animismo o Spiritismo? – Quale dei Due Spiega il Complesso dei Fatti?

Autore/i: Bozzano Ernesto

Editore: Editrice «Luce e Ombra»

prefazione dell’autore.

pp. 306, Verona

Ernesto Bozzano nacque a Genova il 9 gennaio 1862 e morì in quella città (dopo un periodo trascorso a Savona) il 24 giugno 1943. Visse sempre solo e si dedicò tutto, con grande passione, allo studio della parapsicologia: condusse la sua esistenza in casa di un fratello ricco, e sposato con figlie, e così egli poté esprimere il meglio del suo intelletto in un ambiente adatto. Indagò ogni ramo della parapsicologia, senza limitazioni di sorta, pubblicando una cinquantina di monografie sui più vari temi ed argomenti offertici da essa.
Fu collaboratore di tutte le più importanti riviste estere, e di Luce e Ombra in particolare, nella quale ebbe a scrivere dal 1906 al 1939, pubblicando in essa 3700 pagine.
Essendosi dedicato alla parapsicologia ogni ora del giorno, senza perdere mai un solo minuto, riuscì ad assimilare, nel corso di 52 anni, una quantità enorme di materiale utile, divenendo così uno dei più grandi eruditi in campo di parapsicologia.

Vangeli Apocrifi – La Natività e l’Infanzia

Vangeli Apocrifi – La Natività e l’Infanzia

con un’intervista di Michele L. Straniero.

Autore/i: Di Nola Alfonso M.

Editore: Lato Side Editori

introduzione dell’autore.

pp. 240, Roma

La nascita verginale di Maria, la sua adolescenza nel Tempio, il matrimonio con Giuseppe, la nascita di Gesù, i miracoli, la formazione, i giochi, il lavoro, la scuola; Gesù che ammansisce i draghi, entra nella tana della leonessa, apre le acque del Giordano, caccia i demoni, trasforma un giovane in mulo, svela i misteri dell’alfabeto, dell’astronomia, della medicina.
Tramandate oralmente nei secoli, trascritte a fini di conflitto teologico e lotta di potere, presenti da sempre nella tradizione popolare, troviamo qui le leggende solo apparentemente ingenue della vita di Maria, della nascita e dell’infanzia di Gesù. Dal silenzio secolare imposto dalla Chiesa ufficiale, emerge il fascino segreto di un grande corpus di narrazioni, di cui invano si-cercherebbe traccia nei quattro Vangeli Canonici.

Alfonso M. Di Nola, nato nel 1926 a Napoli, vi insegna Storia delle religioni presso l’Istituto Orientale. Collaboratore del «Corriere della sera», ha diretto l’«Enciclopedia delle religioni» (Firenze, 1970 sgg.). Fra i suoi saggi ricordiamo soprattutto «Antropologia religiosa» (Firenze 1974) e «Aspetti magico-religiosi di una cultura subalterna» (Torino 1976).

Parabole Buddhiste

Parabole Buddhiste

Autore/i: Autori vari

Editore: Editori Laterza

a cura di Eugene Watson Burlingame, ridotte in italiano da Mario D’Anna, prefazione di G. De Lorenzo.

La morale buddhista esemplificata in quasi 200 favolette, che vedono in azione piante, animali, uomini e dèi. In nessun altro testo lo spirito del buddhismo si riflette con tanta spontaneità e innocente chiarezza.

L’americano Eugene Watson Burlingame fu un benemerito della diffusione in Occidente della tradizione e del pensiero buddhista. Oltre che la traduzione in inglese di quest’opera, a lui si devono anche le traduzioni, sempre dall’antica lingua pâli, del commentario al «Dhammapada».

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Premessa di Raniero Gnoli

Prefazione

Introduzione

I. Parabole dal libro delle anteriori nascite di Buddha, sulla gratitudine degli animali e l’ingratitudine dell’uomo

1. L’elefante grato – 2. Ammali grati ed uomo ingrato – 3. L’elefante virtuoso e il legnaiuolo ingrato

II. Parabole dal libro delle anteriori nascite di Buddha e dal libro della disciplina sulla concordia e la discordia

4. La quaglia – 5. La quaglia e l’uccellatore – 6. Brahmadatta, Dîghîti e Dîghâvu – 7. Dhammapada

III. Parabole dal libro delle anteriori nascite di Buddha, su diversi soggetti

8. Due capi carovana – 9. Vedabbha ed i briganti – 10. Il principe Cinquearmi – 11. Due giocatori – 12. Brahmadatta e Mallika – 13. Dadhivâhana – 14. L’antilope – 15. Il rimbombo – 16. La pernice – 17. Il falco – 18. Incantesimo di serpenti – 19. Serpente collo di gemme

IV. Parabole da antiche fonti su diversi soggetti

20. Gli uccelli – 21. La scimmia – 22. I ciechi e l’elefante – 23. L’orco mangiatore di rabbia

V. Parabole umoristiche da fonti antiche e recenti

24. Padrona Vedehikâ – 25. Scimmia e tintore – 26. La zanzara – 27. Rohinî – 28. Distruzione di un giardino – 29. Il cinghiale – 30. Lo scarabeo stercorario

VI. Parabole da diverse fonti sulla morte

31. Kisa Gotamî – 32 Patâcârâ – 33. I nunzi divini – 34. Upasâlhakâ – 35. Ubbirî – 36. Il dolore di Visâkhâ

VII. Parabole della raccolta lunga sul soggetto se vi sia vita dopo la morte

37. Il criminale condannato – 38. L’uomo nel letamaio – 39. Il tempo nel cielo – 40. Il cieco – 41. La donna incinta – 42. Non si vede l’anima durante la vita – 43. I selvaggi e la tromba – 44. Lasciare il meno buono per il meglio

VIII. Parabole delle leggende dei santi di Buddhaghosa

45. Ghosaka – 46. Bhaddâ la ricciutella

IX. Parabole da antiche fonti sulla dottrina

47. Il seminatore – 48. Il Buddha ed Ananda – 49. Il Buddha e Vakkali – 50. Buddha e il malato – 51. Il serpe – 52. Frutti della fede – 53. Le stazioni di posta – 54. Il giro infinito dell’esistenza – 55. La dottrina è come il mare – 56. Buddha ed il mandriano Dhaniya – 57. Il coltello nella bocca

X. Paragoni e brevi parabole dal Milindapanha

1. Non v’è permanente individualità – 58. Il carro – 2 Non v’è continuazione d’identità personale` – 59. Il germe ed il bambino – 60. Lampada e fiamma – 61. Latte e burro – 3. Che cosa dunque rinasce? – 62. Il ladro di frutti di mango – 63. Fuoco in un campo – 64. Lampada sotto il tetto – 65. Fanciulla e donna – 66. Latte e latte quagliato – 67. Germe ed uovo – 4. Il tempo non ha principio – 68. Seme e frutto – 69. Uovo e gallina – 70. Il circolo – 5. Niente viene dal niente – 71. Casa e materiale da costruzione – 72. Semi e piante – 73. Creta e vasi – 74. Suono e liuto – 75. Fuoco e fiammifero – 76. Fuoco e lente di vetro – 77. Specchio ed immagine – 6. Non v’è anima – 78. Le porte dei sensi – 7. ll Nirvâna è inalterata beatitudine – 79. Beatitudine della sovranità – 80. Beatitudine della conoscenza – 8. Il Nirvâna non rassomiglia a nulla – 81. Il grande oceano – 82. Una qualità del loto – 83. Due qualità dell’acqua – 84. Tre qualità della medicina – 85. Quattro qualità del mare – 86. Cinque qualità dell’alta montagna – 9. Come possiamo conoscere che Buddha è esistito? – 87. Il costruttore d’una città e conosciuto per la sua citta – 88. Così il Buddha è conosciuto dalla città della sua dottrina – 89 Magazzino dei fiori – 90. Magazzino dei profumi – 91 Magazzino dei frutti – 92. Magazzino delle medicine – 93. Magazzino delle erbe – 94. Magazzino dell’ambrosia – 95. Magazzino dei gioielli – 96. Magazzino generale – 10. Le pratiche pure. (Ventisei paragoni). Da 97 a 122

XI. Parabole diverse dai Discorsi della Raccolta Media

123. I debiti – 124. La malattia – 125. Le carceri – 126. La servitù – 127. Il viaggio pericoloso – 128. La schiuma di sapone – 129. Il lago con sorgente sotterranea – 130. 1 fiori di loto – 131. Il mantello bianco – 132. Il viaggio – 133. Le due case – 134. Il lago alpino – 135. La pastura – 136. Le mandre di buoi – 137. Guardia ai buoi – 138. Branco di selvaggina – 139. Il bovaro – 140. Ossa spolpate – 141. Brani di carne – 142. Paglia fiammante – 143. Carboni ardenti – 144. Visioni di sogno – 145. Prestiti – 146. Frutti d’albero – 147. Albero e pianta rampicante – 148. Fiasca con veleno – 149. Coppa con veleno – 150. Amara medicina – 151. Crema e miele – 152. Il sole – 153. Carboni accesi – 154. Letamaio – 155. Albero senza ombra – 156. Albero ombroso – 157. Casa di campagna – 158. Lago con piante di loto

XII. Parabole sul cuore di Buddha

159. Cinghiale e leone – 160. Il principe delle fate ed il grifone – 161. Il gioielliere il monaco e l’oca – 162. Rúpâvatî – 163. Il re Sibi e l’uccello – 164. Il re Sivi ed il pezzente cieco – 165. La bella Subha e il seduttore – 166. Il principe asceta – 167. Il principe Kunala

Leggende cristiane sul sacrificio dell’occhio

168. Santa Brigida di Kildare – 169. Santa Lucia di Siracusa – 170. Santa Lucia di Alessandria

L’Avventura del Comunicare – Le Strategie della Programmazione Neurolinguistica

L’Avventura del Comunicare – Le Strategie della Programmazione Neurolinguistica

Autore/i: Cuttica Talice Laura

Editore: Xenia Edizioni

presentazione di Richard Bandler.

pp. 252, Milano

La Programmazione neuro linguistica, o PNL, e un complesso di tecniche – ma anche di atteggiamenti mentali – che insegnano a decodificare il comportamento degli altri per comprenderne il vero significato e costruire su questa base strategie di comunicazione volte a raggiungere gli obiettivi desiderati, «dissociandosi» dalle proprie emozioni e dalle proprie fobie. Il metodo si rivela utilissimo sia sul piano dello sviluppo personale, sia come chiave per affrontare con fiducia i rapporti di lavoro in un mondo che cambia: sempre più numerose sono le persone per cui la Programmazione neuro linguistica costituisce una vera rivoluzione in senso positivo nei confronti di se stessi e del modo di affrontare l’esistenza. «Se volete acquisire la giusta mentalità per trovare nuove alternative scrive l’autrice di questo libro, che è il primo manuale di Programmazione neuro linguistica scritto espressamente per il pubblico italiano se avete la curiosità di conoscervi maggiormente per migliorare la vostra vita, se siete disposti a mettere passione nel rendere possibile l’impossibile, allora siete i benvenuti per gustare l’avventura del comunicare».

Laura Cuttica, laureata in psicologia, si è formata negli USA alla scuola di Richard Bandler, fondatore della Programmazione neuro linguistica, ed è la prima Master Trainer e la sola Licenced Instructor della PNL in Italia. Tiene i corsi di formazione in PNL nel proprio istituto di Genoya e prèssò varie aziende. E consulente ; psicologa del Tribuhale di Genova.

Ottanta Giorni per Capirsi – La Programmazione Neurolinguistica

Ottanta Giorni per Capirsi – La Programmazione Neurolinguistica

Titolo originale: D’un monde à un autre. Exercices de Programmation Neuro-Linguistique à pratiquer au quotidien

Autore/i: Bidot Nelly; Morat Bernard

Editore: Xenia Edizioni

prefazione di Alain Cayrol, premessa degli autori, traduzione di Anna Conciato.

pp. 156, illustrazioni in bianco e nero, Milano

La Programmazione Neurolinguistica (PNL) – sempre più praticata in numerosi centri specializzati anche in Italia – è un metodo per decifrare il mondo interiore delle persone con cui veniamo in contatto, in particolare rendendoci sensibili a tutta una serie di piccole e apparentemente insignificanti caratteristiche del comportamento – ad esempio, determinati movimenti degli occhi – che di solito non rileviamo, e che sono invece elementi rivelatori dello stato d’animo e delle vere intenzioni di ciascuno di noi.
Questo manuale mette in grado – attraverso una serie di esercizi che si sviluppa appunto in ottanta giorni – di realizzare una condizione di sintonia con gli altri che porta non solo a raggiungere una migliore comprensione reciproca ma anche a conquistare un maggior equilibrio interiore, con risultati altamente positivi in tutti i rapporti umani e soprattutto nelle relazioni di lavoro, commerciali e manageriali.

Nelly Bidot istruttrice di programmazione neurolinguistica è consulente professionale.

Bernard Morat ,esperto in PNL è laureato in medicina.

Bugie di Sangue in Vaticano

Bugie di Sangue in Vaticano

Il triplice delitto della Guardia svizzera

Autore/i: Discepoli di Verità

Editore: Kaos Edizioni

pp. 240, Milano

Gli autori di questo libro-inchiesta sulla strage del 4 maggio 1998 sono un gruppo di ecclesiastici e laici del Vaticano (“Discepoli di Verità”), i quali hanno ritenuto di non poter più avallare, con il loro silenzio, la “verità” ufficiale confezionata e diffusa dalla Santa Sede. «Ci siamo mossi in quanto credenti, e secondo l’imperativo dell’ottavo Comandamento», dichiarano infatti.

Omissis – Tutto Quello che non Hanno Voluto Farci Sapere sull’11 Settembre

Omissis – Tutto Quello che non Hanno Voluto Farci Sapere sull’11 Settembre

Titolo originale: The Commission

Autore/i: Shenon Philip

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, traduzione di Amedeo Romeo.

pp. 586, Casale Monferrato (AL)

… Se per i sondaggi il 53% degli americani è convinto che sia stata nascosta tutta o parte della verità sull’11 settembre, il libro di Shenon è destinato ad accrescere ulteriormente il numero degli increduli…(The New York Times)

… All’improvviso, questo lavoro di giornalismo investigativo diventa qualcosa di ancor più sostanziale: un’indagine magistrale sulla fragilità umana… (The Observer)

Nelle roboanti dichiarazioni ufficiali, la Commissione istituita per indagare sui fatti dell’11/9 era stata presentata come assolutamente imparziale. Ma Philip Shenon – celebre giornalista con un curriculum che in nessun modo lo può far apparire come un complottista – ci presenta una realtà del tutto differente, mettendo in evidenza una lunga serie di censure, prove cancellate, anacronismi, clamorosi conflitti di interesse. A partire da quelli che accumulava su di sé chi era stato chiamato a presiederla: ovvero Philip Zelikow, il deus ex machina della Commissione, l’uomo che poteva decidere quali testimoni ammettere e quali materiali portare come prove. Dopo una minuziosa ricerca sugli originali, ora quelle sconcertanti prove cancellate ritornano alla luce, insieme a una impressionante serie di distorsioni, slabbrature, omissioni, rilevanti particolari. Che evidenziano, solo per fare un esempio, da parte dei presunti dirottatori un comportamento ben lontano da quel che ci si attende da chi è stato dipinto come un fanatico religioso. Avvincente come una spy story, l’indagine di Shenon è in fondo la radiografia di un attacco costante alla verità.

Philip Shenon, corrispondente del New York Times è uno dei più autorevoli reporter investigativi statunitensi. Ha anche lavorato come reporter in Iraq, Arabia Saudita, Kuwait, Iran.

The 1960s

The 1960s

Autore/i: Peacock John

Editore: Thames and Hudson Ltd

introduzione dell’autore, collana: Fashion Sourcebook.

pp. 64, 332 ill. a colori e in b/n, London

The 1960s was dominated by young fashion. For women, the mature sophistication of the 1950s gave way to a straight, mini-skirted, girlish silhouette. Radical developments also took place in men’s fashion. The year-by-year format allows these changes to be shown in fascinating detail. Day Wear, Evening Wear, Sports and Leisure Wear. Accessories, Underwear and Wdding Wear are included, and complete descriptions of each garment accompany the drawings, itemizing colour, cut, necklines, lapels, sleeves, pockets, fasterings, buttons, belts, etc. The reference section includes a chart summarizing at a glance the evolution of fashion and garment-shapes, as well as biographies of outstanding 1960s designers and bibliography.
John Peacock’s Fashion Sourcebooks are destined to become an indispensable part of the library of any fashion enthusiast, historian or collector, and are sure to provide inspiration to any designer or student working in the performing arts.

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Introduction

  • 1960
  • 1961
  • 1962
  • 1963
  • 1964
  • 1965
  • 1966
  • 1967
  • 1968
  • 1969

Descriptions

Chart of the development of 1960s fashion

Biographies of designers

Sources for 1960s fashion

Acknowledgments

L’Eros Castrato – Storia Culturale degli Eunuchi

L’Eros Castrato – Storia Culturale degli Eunuchi

Titolo originale: Der Entmannte Eros Eine Kulturgeschichte

Autore/i: Scholz Piotr O.

Editore: ECIG – Edizioni Culturali Internazionali Genova

prima edizione, traduzione di Palma Severi, in copertina: Eunuco, Leon Bakst (1866-1912) Berlin.

pp. 272, Genova

Partendo dai concetti di “eunuco” e di “castrato” nel loro significato etimologico e metaforico, l’autore analizza tale fenomeno lungo la Storia delle civiltà, dalla primitiva funzione sacrale, all’interno delle società preistoriche, al ruolo sociale e politico svolto nelle antiche civiltà del Mediterraneo, fino a quello così singolarmente assunto in India, in Turchia, e in Cina, dove tale personaggio, non sempre castrato, è presente ancora in anni recenti.
Nel mondo ellenistico-romano, e nel cristianesimo primitivo, fino ai processi medievali contro le streghe e alle voci angeliche dei castrati papali, il binomio religione/sessualità ha sempre dato luogo a commistioni ambigue e di difficile definizione, in cui l’eunuco, tale per scelta ascetica o per violenza subita, rappresenta una emblematica forma di mediazione fra il divino e l’umano, fra il maschile e il femminile, fra il servo e il padrone; singolare “protagonista occulto”, “eminenza grigia” di società differenziate.
Ricorrendo a un’ampia scelta di citazioni letterarie e documentali (da Platone a Freud, dalle Mille e una Notte ad Abelardo e a Musil) l’autore evoca una serie di istantanee radicate nell’immaginario e nella cultura storica del lettore, incrociando approcci culturali molto diversi: dalla psicanalisi alla storia dell’arte, dalla storia delle religioni alla sessuologia, e arricchisce la dimensione scientifica del fenomeno con notazioni di costume e problematiche psicologiche e sociali che caratterizzano il rapporto fra “maschio” e “femmina”, fra “dio” e “sacerdote”, tra le donne dell’harem e i loro eunuchi, confidenti/amanti.

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Prefazione

  • I – Sessualità e castrazione, ovvero la nostalgia del paradiso
  • II – In principio erano gli dèi
  • III – La «regalità sacrale» e le sue conseguenze
  • IV – Gli eunuchi nel mondo ellenistico-romano
  • V –  Gli eunuchi dell’Imperatore cinese
  • VI – La «castità degli angeli», ovvero la sessualità nel cristianesimo primitivo
  • VII – Dalla nascita dell’Islam all’harem di Top Kapi
  • VIII – Gli effemminati eroi del Medioevo in occidente
  • IX – L’«autunno del Medioevo» e i processi alle streghe in età moderna
  • X –  Le voci angeliche dei castrati papali e la nascita dell’opera

Note
Appendice bibliografica
Abbreviazioni
Fonti
Bibliografia
Indice dei nomi

Il Pennello di Lacca – La Narrativa Cinese dalla Dinastia Ming ai Giorni Nostri

Il Pennello di Lacca – La Narrativa Cinese dalla Dinastia Ming ai Giorni Nostri

Autore/i: Sabattini Mario; Santangelo Paolo

Editore: Editori Laterza

prima edizione, prefazione e introduzione degli autori.

pp. 380, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, Bari

Per la prima volta il quadro complessivo e del tutto esauriente della narrativa cinese dagli inizi della dinastia Ming (XIV sec.) ai giorni nostri, con l’illustrazione puntuale e dettagliata, anche grazie a una sezione antologica, delle opere più significative apparse in Cina nell’arco di sette secoli. Nessuno dei testi presentati è mai apparso precedentemente in versione italiana e alcuni non sono mai stati tradotti in altre lingue occidentali.
Nell’ambito della storia letteraria cinese, la narrativa occupa un posto primario, con proprie caratteristiche specifiche. Soprattutto a partire dalla dinastia Ming (1368-1644) essa ha conosciuto uno sviluppo e una diffusione di grande rilievo, in connessione con l’emergere di nuovi ceti sociali e con l’estendersi del processo di urbanizzazione. Successivamente ha attraversato momenti di alterna fortuna nel suo rapporto con la società e con il potere. Pressoché ignorata – e talvolta persino oggetto di censura e di persecuzione – da parte dei burocrati, la narrativa dei periodi Ming e Qing (1644-1911) divenne un punto di riferimento importante per i protagonisti della cosiddetta «rivoluzione letteraria», iniziata nel 1917. Da allora, la narrativa cinese ha percorso strade diverse e talvolta contrastanti, collegandosi a volte al romanticismo inglese e tedesco o prendendo più spesso a In sovraccoperta: Figura femminile, pittura cinese della dinastia Qing.
modello il realismo russo e il naturalismo francese. Dopo la fondazione della repubblica popolare (1949), la letteratura venne intesa principalmente come uno strumento di propaganda al servizio della rivoluzione. I maggiori autori del periodo precedente cessarono quasi completamente di produrre opere originali, mentre emerse progressivamente una nuova generazione di scrittori che cercò di sfuggire al controllo burocratico per seguire un proprio percorso creativo. Negli anni Ottanta e Novanta, sotto la spinta delle trasformazioni politiche ed economiche promosse da Deng Xiaoping, hanno avuto modo di svilupparsi originali fermenti letterari, e si è aperta una fase del tutto nuova in campo narrativo, che appare a tutt’oggi in piena evoluzione.

Mario Sabattini (Roma, 1944) è professore ordinario di Lingua e letteratura cinese e Preside della facoltà di Lingue e letterature straniere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui I movimenti politici della Cina (Roma 1972) e The Aesthetic Thought of Zu Guanggian (1984). Per i nostri tipi ha pubblicato con P. Santangelo Storia della Cina (19962).

Paolo Santangelo (Gorizia, 1943) è professore ordinario di Storia della Cina presso l’Istituto Orientale di Napoli. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Confucio e le scuole confuciane (Roma 1986) e, per i nostri tipi, Storia della Cina (con M. Sabattini, 19962), Il «peccato» in Cina (1991) e Emozioni e desideri in Cina (1992).

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Prefazione
Nota per la pronunzia dei termini cinesi
Introduzione

Parte prima – La narrativa dei periodi Ming e Qing

  • Qu You Linghu sogna di recarsi agli Inferi
  • Li Changqi Volpe La Bella
  • Loto d’Oro tenta di sedurre Wu Song (dal romanzo Sul bordo dell’acqua)
  • Wu Cheng’en Le tentazioni di Tripitaka (dal romanzo Viaggio verso Occidente)
  • Hong Pian Yao Bian rende omaggio a Zhuge Liang
  • Feng Menglong Han la Quinta vende l’amore a Pontenuovo
  • Feng Menglong Liu Yaoju
  • Ling Mengchu Il mercante e la dea marina
  • Wu Jingzi Fan Jin passa gli esami imperiali (dal romanzo La storia informale dei letterati)
  • Ji Yun Il mercante dello Shanxi

Parte seconda – La narrativa moderna e contemporanea

  • Yu Dafu Il passato
  • Mao Dun La prima mezza giornata di lavoro
  • Mao Dun Una notte d’estate
  • Lao She Il signore coi calzoni da cavallerizzo
  • Jiang Zilong Un caso di divorzio
  • Zhang Xianliang Il primo bacio
  • Bai Xianyong Vagando nel giardino, risveglio dal sogno
  • Chen Ruoxi Il bivio

Bibliografia essenziale

Una Storia Invisibile – Come il Vetro ha Cambiato il Mondo

Una Storia Invisibile – Come il Vetro ha Cambiato il Mondo

Titolo originale: The Glass Bathyscaphe. How Glass Changed the World

Autore/i: Macfarlane Alan; Martin Gerry

Editore: Editori Laterza

unica edizione, premessa degli autori, traduzione di Valentina Palombi e Stefano Salpietro.

pp. VIII-280, Bari

La storia del vetro si intreccia con i conflitti tra Oriente e Occidente, con abitudini e mentalità delle diverse aree del mondo, con le scoperte della scienza e le innovazioni dell’arte. Una storia straordinaria, sin dall’antichità, quando il vetro prima è apprezzato come gioiello e poi utilizzato dai Romani per la sua trasparenza rivelatrice del colore del vino. Grazie a questo libro il vetro si rivela un ingrediente essenziale di molte grandi trasformazioni storiche, dalla protezione delle case dal freddo all’invenzione di occhiali e microscopi, dall’introduzione della prospettiva nella pittura alle dominazioni coloniali da parte degli europei, rese possibili anche grazie a una superiorità tecnologica nell’utilizzo del vetro. Un viaggio colto, curioso e sorprendente attraverso i secoli e le civiltà.

Alan Macfarlane ha una formazione storica e antropologica, che comprende trent’anni di esperienza sul campo nella regione himalayana e di ricerca sulla storia inglese e giapponese. È professore di Antropologia sociale al King’s College di Cambridge.

Gerry Martin, ex direttore e co-fondatore della Eurotherm Ltd, industria di sistemi di controllo elettronici, si interessa della storia degli strumenti in vetro, in particolare dei microscopi.

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Premessa

  • I. Vetro invisibile
  • II. Il vetro in Occidente. Dalla Mesopotamia a Venezia
  • III. Il vetro e le origini della scienza
  • IV. Il vetro e il Rinascimento
  • V. Il vetro e la scienza dopo il Rinascimento
  • VI. Il vetro in Oriente
  • VII. Uno scontro di civiltà
  • VIII. Occhiali e altre seccature
  • IX. Visioni del mondo

Appendici

  • I. Tipi di vetro
  • II. Il ruolo del vetro in venti esperimenti che hanno cambiato il mondo

Note
Letture consigliate
Indice analitico

La Mia Vita

La Mia Vita

Autore/i: Wagner Richard

Editore: EDT Edizioni

introduzione e traduzione di Massimo Mila, in copertina: W. Beckmann, Wagner nella sua casa di Bayreuth, 1882 (Richard Wagner Museum, Luzern).

pp. XXX-582, Torino

Anche se si volesse negare alla biografia di un artista l’umile valore propedeutico di avviamento alla comprensione della sua opera, la vita di Wagner resta ugualmente qualcosa di eccezionale («Un romanzo!», come si dice volgarmente) e la sua Autobiografia un documento psicologico di prim’ordine, redatto con sufficiente abilità e scaltrezza letteraria per assicurare una lettura delle più interessanti. Non si può restare indifferenti allo sviluppo d’un carattere di straordinario rilievo, imperniato sopra un egocentrismo sfrenato, che trae origine da un irresistibile complesso di superiorità: specialmente nella prima parte, dedicata agli anni giovanili, si vede letteralmente formarsi, attraverso le prime prove e le prime vittorie – nell’arte, nell’amore, nel commercio con gli uomini -, quella spavalda, incrollabile sicurezza di sé, che faceva di Wagner, brutto, piccolino, perfino un tantino ridicolo col suo testone smisurato, un trascinatore di uomini e un fascinatore di donne.
Il Mein Leben fu dettato da Wagner a Cosima durante i primi anni della loro vita in comune nella villa di Trichschen, e nel 1870 Nietzsche fu incaricato di procurarne la stampa, privatamente, in un numero limitato di esemplari.
Con singolare ritardo questo libro è entrato nella cultura italiana, a quarant’anni dalla pubblicazione, prorogata essa stessa di quarant’anni dopo la redazione. Con tutto questo, non appare invecchiato: la figura che vi campeggia conserva un’invidiabile freschezza giovanile, e gli ambienti in cui si muove non hanno perso nulla del loro interesse. Ritratti indimenticabili di grandi cantanti, come la Schröder-Devrient e Tichatschek; l’ambiente burocratico delle piccole corti tedesche dell’Ottocento e gli intrighi diplomatici della Parigi imperiale che condussero alla rappresentazione e alla caduta memorabile del Tannhäuser; le grandi scene di massa della rivoluzione; rapide e intelligenti interpretazioni di paesi, come la libera Svizzera e l’autocratica Russia, Londra con le sue istituzioni parlamentari, Venezia col suo fascino d’arte e di natura; le imprese alpinistiche di Wagner, non banali per quell’epoca; illustri personaggi ritratti in tutta la figura oppure fissati in pochi tratti fuggevoli: Liszt, con la sua amabilità da gran signore, sempre avvolto in un turbine di vita mondana; Berlioz, solitario ed amaro; Spontini, che pare uscito, pure lui, da un racconto di Hoffmann, ma più comico che fantastico; Emile Ollivier, repubblicano e non ancora ministro liberale di Napoleone III; Herwegh, grande poeta in cerca d’argomenti, e tante altre figure d’uomini che non divennero celebri ma che vivono nel libro d’una loro vita piena d’evidenza e di carattere; tutto questo ricco materiale diaristico e documentario, raccolto intorno alle aspirazioni, alle disavventure, agli amori e agli odi del protagonista, costituisce una lettura il cui interesse va assai oltre a quello degli studiosi di musica e dei fanatici wagneriani. (Dall’Introduzione di Massimo Mila)

La Morte Volontaria in Giappone

La Morte Volontaria in Giappone

Titolo originale: La mort volontaire au Japon

Autore/i: Pinguet Maurice

Editore: Luni Editrice

traduzione di Mario Spinella.

pp. 480, Firenze

«Io ho scoperto che la Via del samurai è morire. Davanti all’alternativa della vita e della morte, è preferibile scegliere la morte».
Queste parole tremende, pronunciate dal samurai Yamamoto Tsunetomo, fattosi monaco dopo la morte del suo signore, e trascritte da un suo discepolo in quel libro oggi universalmente noto come Hagakure, (pubblicato anch’esso da Luni Editrice) racchiudono l’essenza dell’etica del popolo giapponese.
Se è vero che il modo di confrontarsi con la morte, in quanto implica il rapporto a ciò che trascende la vita umana, si situa al cuore del sentimento religioso – e costituisce perciò un elemento fondamentale per comprendere un popolo, una cultura, una civiltà – nel caso dei Giapponesi la morte, quel silenzio definitivo che rappresenta la fine e l’impossibilità stessa di ogni pensare e di ogni agire, può divenire, in determinate circostanze, l’obiettivo di un atto volontario capace del supremo conferimento di senso alla vita umana.
Il saggio di Pinguet ci mostra, con una dettagliata analisi storica, come il suicidio, che dal Cristianesimo è sempre stato considerato tra i peccati più imperdonabili, costituisca, per la civiltà giapponese, l’oggetto di una scelta etica che nel corso dei secoli ha subìto una lunga elaborazione e codificazione, sociale non meno che «tecnica». Mentre l’individuo occidentale, di fronte alla disperazione, al disonore, al fallimento della propria esistenza, è lasciato in balìa di se stesso, e ha come alternative o la fede religiosa, o la medicalizzazione, la droga, o il suicidio come gesto solitario con cui ci si sprofonda nel Nulla, la civiltà giapponese offre, invece, una via d’uscita non individualistica, ancora sociale: una «Forma», ovvero un gesto supremo di autosacrificio con cui il singolo può «chiudere» la propria vita ricongiungendosi alla comunità da cui la sua colpa lo aveva diviso.
Questa «Forma» può assumere l’aspetto di un vero e proprio kata – come il seppuku dei samurai o la picchiata e lo schianto dell’aereo del kamikaze –, oppure essere la testimonianza, meno formalizzata, del distacco buddhista dall’esistenza, del mal d’amore, del fallimento di una carriera o semplicemente del male di vivere, ma, in ogni caso, nella civiltà giapponese, il tracciato di questo gesto nello spazio-tempo non viene cancellato dall’irrompere della marea del Nulla, bensì salvato e riassorbito dalla pietas di quella comunità umana cui questa parola muta e suprema è sempre rivolta.

Maurice Pinguet (1929-1991), di cui questo libro è l’opera maestra, fu direttore dell’Istituto franco-giapponese di Tokyo dal 1963 al 1968, e fu su suo invito che Ronald Barthes vi venne ospitato, traendo poi, da questo suo soggiorno, il celebre libro. L’impero dei segni, che a Pinguet è dedicato. Dopo aver insegnato alla Sorbona dal ’68 al ’69, fu professore di Letteratura francese all’Università di Tokyo a partire dal 1979. Con le sue numerose pubblicazioni ha contribuito grandemente all’interesse rivolto dagli intellettuali francesi al Giappone.

Elementi di Psicosomatica

Elementi di Psicosomatica

Autore/i: Antonelli Ferruccio

Editore: Rizzoli

terza edizione, introduzione dell’autore.

pp. 376, Milano

La psicosomatica non è una nuova specializzazione medica (le malattie ex emotione infatti sono conosciute da secoli) ma uno strumento, millenario come concetto e recente come scienza. Ossia uno strumento per riconoscere e curare le malattie provocate o aggravate da situazioni emotive, per comprendere e aiutare l’uomo che vive in un corpo ammalato e che scompare dietro l’aridità di una cartella medica o di una pratica mutualistica, per creare un nuovo stile dell’arte sanitaria finalmente centrata sul paziente più che sulla malattia, per restituire la giusta e opportuna dignità sia a chi soffre sia a chi cura.

Ferruccio Antonelli è nato a S. Elpidio nelle Marche nel 1927. Si è laureato a Roma in medicina, nel 1951. Dopo essersi specializzato in tisiologia nel 1953 e in neuropsichiatria nel 1957 ha conseguito la libera docenza in psichiatria nel 1959. Ha fondato nel 1956, e da allora la dirige, la rivista ”Medicina Psicosomatica”.
È presidente della Società Italiana di Medicina Psicosomatica e dell’International Society for Sports Psycology. Membro di numerose società scientifiche italiane e straniere, è autore di molte pubblicazioni scientifiche apparse su riviste italiane e straniere, e di dieci monografie.

Motti e Proverbi Dialettali delle Regioni Italiane

Motti e Proverbi Dialettali delle Regioni Italiane

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

pp. 160, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano

Divertente, curiosa, ricca di notizie che la grande maggioranza non conosce, questa “guida” si propone di salvare il patrimonio dialettale e di assicurare che sia conservata per le generazioni future l’arguzia con la quale il popolo si esprimeva quando ancora la civiltà dei consumi non aveva imposto una lingua indubbiamente più comprensiva a tutti, ma comunque priva della spontaneità e della freschezza che sono peculiari dei dialetti.
Satira, umorismo, arguzia bonaria, grossolanità schietta e ridanciana faranno divertire, ma sarà un divertimento non privo di un suo lato culturale: infatti sono riflessi in queste pagine il modo di vivere passato e presente delle nostre regioni, la loro situazione sociale, le abitudini radicate da generazioni o instauratesi di recente, il loro carattere; è insomma un piacevole strumento per conoscere e apprezzare una popolazione così varia come è quella della nostra penisola.

Il Libro dei Paradossi

Il Libro dei Paradossi

Una raccolta di contraddizioni appassionanti, rompicapo intelligenti e figure impossibili

Autore/i: Falletta Nicholas

Editore: Longanesi & C.

introduzione dell’autore, traduzione dall’originale americano di Lucia e Massimo Parodi, titolo originale: The Paradoxicon.

pp. 248, 116 illustrazioni in bianco e nero, Milano

Cos’è un paradosso? «Una verità», l’ha definito qualcuno in modo bizzarro, «che sta ritta sulla propria testa per attirare l’attenzione». In altre parole, paradosso è ogni affermazione o credenza contraria a quanto ci si aspetta o all’opinione normalmente accettata. Questo libro prende in considerazione paradossi di tre tipi: 1. affermazioni che sembrano contraddittorie ma che, in realtà, sono vere; 2. affermazioni che sembrano vere ma che, in realtà, contengono una contraddizione; 3. argomentazioni valide o corrette che portano a conclusioni contraddittorie. In tutti e tre i casi non si tratta solo di concetti ma anche – ed è l’aspetto più gradevole, solleticante e immediato del libro – di immagini, cioè di paradossi visivi, a partire da Dürer o Holbein per giungere sino a Escher. Un libro, questo Paradoxicon, concepito e scritto per un lettore comune: interessato ai paradossi ma privo di una preparazione tecnica per quanto riguarda la matematica, la logica, la scienza o la filosofia. I paradossi presentati in queste pagine, discussi, illustrati, spiegati, sono tratti da queste e altre discipline; e, benché molti di essi implichino concetti sofisticati e ragionamenti di carattere logico, nessuno richiede che il lettore abbia una precedente conoscenza oltre a quella del linguaggio ordinario e dell’aritmetica elementare. Qualcosa in verità si richiede: che il lettore abbia una vena di bizzarria, una propensione per la curiosità e ami intrattenersi con il proprio cervello, possibilmente usandolo in modo elastico.

Visualizza indice

Introduzione

  • Figure ambigue
  • Il paradosso di Anfibio
  • Il paradosso del barbiere
  • Il dilemma del coccodrillo
  • Paradossi di Escher
  • Evanescenze geometriche
  • Verblu e bluver
  • Il paradosso eterologico
  • Figure impossibili
  • Il paradosso dell’hotel infinito
  • Il paradosso dell’avvocato
  • Il paradosso del mentitore
  • Paradossi della prospettiva
  • Il paradosso della predizione
  • Il dilemma del prigioniero
  • Paradossi della probabilità
  • Il paradosso del corvo
  • Il paradosso del negoziante
  • Paradossi dell’inversione statistica
  • Paradossi del tempo
  • Paradossi topologici
  • Il paradosso dell’esame imprevisto
  • Illusioni ottiche
  • Il paradosso del voto
  • I paradossi di Zenone
Bibliografia
Referenze

L’Apprendista Scriba – Iniziazione ai Geroglifici

L’Apprendista Scriba – Iniziazione ai Geroglifici

All’interno dizionario essenziale Geroglifico-Italiano

Autore/i: Mazzanti Maria Stella

Editore: Farid Atiya Press

prima edizione.

pp. 314, ill. a colori e in b/n, Egitto

…è dolce uno scriba che conosce la sua professione, il suo dio lo ama: prendi nota…(miscellanee scolastiche di età ramesside, in: Letteratura e Poesia dell’Antico Egitto, Einaudi, 1969.

Onore a Jean Francois Champollion, fulgida mente, che nel 1822, dopo lungo e paziente lavoro, recuperò la chiave di lettura dei geroglifici! La lingua egizia è una sorta di grande gioco enigmistico, bisogna possedere lo spirito dell’esploratore e la curiosità degli apprendisti per avventurarsi alla scoperta della più affascinante lingua del mondo antico, quella che produsse la letteratura sapienziale più toccante, quella che stilò le prime cronache giornalistiche dei loro sovrani, quella che registrò liturgie sacre e delicate liriche amorose elevandole entrambe all’eternità. Possa, questo libro, essere di ausilio a chi desidera avvicinarsi alla conoscenza dell’antico Egitto per diventare un apprendista scriba.

Maria Stella Mazzanti egittologa e archeologa, laureata a Torino cum laude e dignità di stampa. Ha perfezionato gli studi egittologici in Egitto presso l’American University in Cairo e l’Università del Cairo. Ha collaborato con la Pontificia Università Salesiana di Roma conducendo scavi a Beit Jimal in Israele in qualità di direttore del Catalogo ed ha condotto, inoltre, importanti studi sui materiali litici egizi reimpiegati in monumenti islamici. Ricordiamo tra le sue pubblicazioni: Scrittura e papiro nell’Antico Egitto, 1989; Cleopatra e il suo tempo, 1995; Iside, il mito, il mistero, la magia, Electa 1997; Lo specchio degli occhi, Ananke 1998.