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La Saga dei Cartier

La Saga dei Cartier

1847-1987 la Storia del “Gioielliere dei Re” dal Secondo Impero al Tempo dei Must. Le Belle, le Feste e i Fasti di un’Epoca Leggendaria

Autore/i: Gautier Gilberte

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prima edizione, presentazione: «Il tempo dei Must 1968-1988» di Franco Cologni, prefazione: «Un mito dei nostri tempi di Silvano Daniele», introduzione: «La nascita di una dinastia dell’autore», titolo originale: Rue de la Paix.

pp. 264, nn. ill. in b/n f.t., Milano

La saga dei Cartier, oltre a ricostruire la storia di una famiglia il cui nome è divenuto simbolo di prestigio e di stile di vita, offre uno spaccato inedito di storia francese: i fasti del Secondo Impero, le frenesie della Belle Epoque, gli anni folli del primo dopoguerra fino alle contraddizioni del presente. Un secolo e mezzo di feste e splendori, di amori a volte regali e a volte venali, ma sempre tempestati di gioielli favolosi. Cronaca di un modo di vivere straordinario, questo libro delinea il ritratto cangiante di una società internazionale che ha avuto in Parigi, e in Cartier, il suo punto di riferimento e traccia una storia del costume che segue l’evoluzione del gusto e dell’arte contemporanea da un osservatorio assolutamente privilegiato: quel negozio in rue de la Paix 13 nelle cui sale sono passati i regnanti d’Europa, le stelle del cinema, i grandi e le bellissime di ogni parte del mondo. Ricco di aneddoti autentici e curiosi, popolato di personaggi celebri e stravaganti – dalla bella Otero a Colette, da Jean Cocteau a Coco Chanel – La saga dei Cartier getta luce su un nome e su un universo già entrati nella leggenda.

Gilberte Gautier si dedica all’attività di giornalista dall’età di sedici anni, ed è autrice di numerosi romanzi di successo, nonché di alcuni testi di astrologia. Nel 1973 la nuova direzione di Cartier le propone di riordinare gli archivi della gioielleria in compagnia di una equipe di esperti: per la Gautier questa è l’occasione per scoprire una materia affascinante, e per ricostruire il destino eccezionale della dinastia Cartier. L’idea del libro si impone. Per realizzarlo all’autrice sono occorsi tre anni di ricerche, di interviste, di viaggi intorno al mondo, e un lavoro lungo, paziente e minuzioso di ricostruzione e di recupero.

Illustrazioni Archivio fotografico della Caisse Nationale des monuments historiques et des sites, Paris.

In copertina: La prima spilla Panthère di Cartier in zaffiri e brillanti appartenuta alla Duchessa di Windsor – creazione Cartier 1949.

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Presentazione – Il tempo dei Must 1968-1988

Prefazione – Un mito dei nostri tempi

Introduzione – La nascita di una dinastia

Da Luigi Filippo alla Terza Repubblica

Dal caso Dreyfus alla fine della Belle epoque

  • La fine del secolo
  • La Belle Epoque
  • La guerra

Dal dopoguerra ai “tempi nuovi”

  • Il dopoguerra
  • Gli anni folli
  • Gli anni difficili
  • Gli anni oscuri
  • I tempi nuovi
  • L’eterno ritorno

Ringraziamenti
Albero genealogico
Bibliografia

Lo Zen e l’Arte della Manutenzione della Motocicletta

Lo Zen e l’Arte della Manutenzione della Motocicletta

Titolo originale: Zen and the Art of Motorcycle Maintenance

Autore/i: Pirsig Robert Maynard

Editore: Adelphi Edizioni

con una postfazione dell’autore, traduzione di Delfina Vezzoli, in copertina: Alex Colville, Segnale e albanella, 1970. Musée national d’art moderne – Centre Georges Pompidou, Paris.

pp. 414, Milano

Una Grande Avventura, a cavallo di una motocicletta e della mente; una visione variegata dell’America on the road, dal Minnesota al Pacifico; un lucido, tortuoso viaggio iniziatico. Qual è la differenza fra chi viaggia in motocicletta sapendo come la moto funziona e chi non lo sa? In che misura ci si deve occupare della manutenzione della propria motocicletta? Mentre guarda smaglianti prati blu di fiori di lino, nella mente del narratore si formula una risposta: «Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore». Questo pensiero è la minuscola leva che servirà a sollevare altre domande subito incombenti: da che cosa nasce la tecnologia, perché provoca odio, perché è illusorio sfuggirle? Che cos’è la Qualità? Perché non possiamo vivere senza di essa?

Occhi nella Notte – Un Romanzo Erotico Senza Pudori e Inibizioni

Occhi nella Notte – Un Romanzo Erotico Senza Pudori e Inibizioni

Titolo originale: Beddo taimu aizu

Autore/i: Eimi Yamada

Editore: Marsilio Editori

traduzione e nota di Giuliana Carli.

pp. 128, Venezia

«Breve romanzo di grande intensità, giostrato tra le sottigliezze del giapponese e lo slang americano che racconta una storia doppiamente trasgressiva: la passione travolgente per Kim, una giovane giapponese, e Spoon, un militare americano di colore che ha disertato. Il libro, ricco di contrasti e di brusche dolcezze, è un connubio inestricabile di sesso e di sentimenti.» (Patrizia Ventura)

«Un libro intriso di umori, profumi e sapori che si intrecciano in immagini rapide come spot, ai ritmi che accompagnano la quotidianità dei giovani giapponesi “americanizzati”: dal jazz al rap newyorkese, dal soul alle melodie di Chet Baker, Thelonius Monk, Tina Turner.» (Donatella Trotta)

Yamada Eimi, nata a Tokyo nel 1959, ha studiato letteratura giapponese alla Meiji University. Fino a oggi ha pubblicato ben ventisette tra romanzi e racconti, fra cui Occhi nella notte, uscito nel 1985, che le valse il Premio Bungei e un successo strepitoso con oltre 500.000 copie vendute. Oltre a Occhi nella notte in Italia sono usciti Trash (Bompiani 1995) e recentemente Bad Mama Jama (Marsilio 1996).

Change

Change

Sulla Formazione e la Soluzione dei Problemi

Autore/i: Watzlawick Paul; Weakland John H.; Fisch Richard

Editore: Casa Editrice Astrolabio

prefazione di Milton H. Erickson, introduzione degli autori, traduzione di Massimo Ferretti.

pp. 176, Roma

Un breviario di tecniche per risolvere i problemi umani e per imparare a non crearli. Lo spionaggio inglese, il maggio francese, la rivoluzione culturale cinese, la pornografia, l’utopia, l’agorafobia, Wittgenstein, Kruscev, Kavafis, Groucho Marx – “exempla” o modelli di una teoria del cambiamento, per un mondo dove abitualmente plus ça change plus c’est la même chose.

Paul Watzlawick (professore di psichiatria alla Stanford University e ricercatore al Mental Research Institute di Palo Alto) è il principale autore di Pragmatica della comunicazione umana. Pubblicata negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia, in Italia nella presente collana, e in quasi tutto il mondo, l’opera di Watzlawick può a buon diritto definirsi una ’summa’, straordinariamente lucida e organica, delle ricerche svolte dal cosiddetto Gruppo di Palo Alto sotto la guida teorica di Gregory Bateson e quella clinica di Don D. Jackson – e la sua diffusione viene qui sottolineata perché ipotesi e teorie in essa formulate hanno trovato, come raramente accade, una pronta verifica su un terreno pratico anche in contesti socioculturali assai diversi da quello statunitense.
Il richiamo alla Pragmatica è necessario perché il presente libro ne è lo sviluppo coerente. L’accento è ancora posto sugli aspetti ’pragmatici’ della comunicazione umana, sul che cosa accade ’qui e ora’, anche se a essere studiati sono fenomeni antichissimi quali la persistenza e il cambiamento nelle vicende umane. “Di teorie sul cambiamento ce n’è a bizzeffe”, scrive Milton H. Erick-son nella prefazione, “ma è la prima volta che in una teoria del cambiamento viene assunto seriamente ad oggetto di analisi il cambiamento stesso per accertare sia come si verifica spontaneamente sia come si può provocarlo”. Se in ultima analisi gli autori elaborano una teoria del cambiamento, occorre però tener presente che il percorso da loro compiuto va dalla pratica alla teoria (e non viceversa). La pratica è quella esercitata al Brief Therapy Center di Palo Alto, fondato nel 1966 da Richard Fisch (psichiatra, ricercatore come Watzlawick e Weakland al Mental Research Institute) e da lui diretto unitamente a John Weakland (antropologo, collaboratore di Bateson nella messa a punto di uno studio ormai classico della letteratura psichiatrica, “Verso una teoria della schizofrenia”, tradotto in Il doppio legame, a cura di C. E. Sluzki e D. C. Ransom, Astrolabio 1979). Gli autori non divulgano risultati, ma non temono di dare indicazioni precise e di proporre alternative concrete a una ’psicoterapia diventata un processo inumano’ se a farne le spese è la sofferenza reale dei pazienti. Avvertono infine che i principi da loro individuati possono anche valere per i grandi sistemi sociali e le relazioni internazionali e aprono così un discorso con un pubblico ben più vasto di quello degli psicoterapeuti, cioè con tutti coloro che non sono affatto disposti ad accettare lo stato attuale delle cose pur sapendo che non saranno mete utopisti-che a cambiarlo.
Di Paul Watzlawick è inoltre apparso, in questa collana, La realtà della realtà, nonché il volume La prospettiva relazionale (curato assieme a J. H. Weakland), che raccoglie i più significativi contributi del Mental Research Institute.

Paul Watzlawick è il massimo studioso della pragmatica della comunicazione umana e delle teorie sul cambiamento. Figura di spicco, si deve alle sue opere la diffusione dell’approccio allo studio della comunicazione e dei problemi umani della scuola di Palo Alto. Lavora presso il MRI di Palo Alto, ed è professore emerito alla Stanford University.

Richard Fisch (1926-2011), psichiatra americano, è noto come il pioniere della terapia breve.

I Mistici del Nord

I Mistici del Nord

Autore/i: Giovanna della Croce

Editore: Edizioni Studium

unica edizione, premessa e introduzione dell’autrice, in copertina: Dio Trinità nell’Unità (da Hildegard von Bingen, Wisse die Wege. Scivias, Otto Müller Verlag, Salzburg, 1954).

pp. 232, Roma

L’epoca dei «mistici del Nord», che vede il suo massimo splendore negli ultimi decenni del secolo XIII e soprattutto nel corso del XIV, è una delle più feconde nella storia della spiritualità cristiana. È un periodo di profondo rinnovamento della vita religiosa in tutti i settori e ambienti, congiunto con una assetata ricerca di Dio, attraverso lo sforzo intellettuale di penetrazione oggettiva dei misteri della fede.
La mistica del Nord appare, da un lato, una mistica che può essere definita nuziale e che, caratteristica soprattutto della vita spirituale femminile, assume una netta connotazione cristocentrica; dall’altro, una mistica filosofica o dell’essenza, che s’innalza verso l’insondabile mistero del Dio Trinità.
Gli scritti dei grandi santi tedeschi, fiamminghi, inglesi, raccolgono così, sotto forma di visione, di rivelazione, di poesia, le conoscenze ricevute per via di penetrazione intuitiva, e mettono a contatto il lettore con le intense esperienze dei singoli autori nella tensione verso il divino che ha illuminato la loro esistenza.
Essi sono Capolavori di calda spiritualità, ancora oggi non superati.

Giovanna della Croce, O.C.D. (al secolo Gerda von Brockhusen), è nata nel 1921 a Francoforte sul Meno.
Dopo la laurea in filosofia e in storia dell’arte nell’università di Vienna, è stata assistente nella stessa università, a partire dal 1944, alla cattedra di filologia bizantina. Ha studiato contemporaneamente la teologia cattolica ed è entrata nell’Ordine delle Carmelitane Scalze. Dal 1950 risiede a Milano. Si è specializzata in studi di spiritualità medievale e dell’Ordine, ed ha collaborato a Riviste ed enciclopedie.
Pubblicazioni: Enrico Suso (1971), Abbiamo creduto all’amore (Meditazioni, 1972), La Parola e l’Eucaristia (con Tomaso Beck, 1976), Gerhard Tersteegen (1980), Gesù è il Signore (con Tomaso Beck, 1981).

Fisionomia e Carattere – Che Rapporto c’è tra Viso e Carattere di una Persona?

Fisionomia e Carattere – Che Rapporto c’è tra Viso e Carattere di una Persona?

Titolo originale: Physionomie et Caractère

Autore/i: Baud Francis

Editore: Fabbri Editori

introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Anna Silva.

pp. 156, illustrazioni in bianco e nero, Milano

Che cos’è la morfopsicologia? È la scienza che studia il rapporto tra la forma del viso e il carattere della persona; tutti noi l’applichiamo anche senza esserne coscienti ogni volta che diciamo: ha una faccia che ispira fiducia.
La ricchezza delle indicazioni fornite da questa branca della psicologia applicata la rende una guida preziosa per educare i ragazzi e in generale per conoscere meglio la gente.

In questo volume si danno indicazioni concrete sull’uso della morfopsicologia, oltre ad analizzare gli elementi della forma del viso e gli elementi corrispondenti della personalità. L’autore, il francese Francis Baud, ha scritto numerose opere di psicologia, in cui si occupa particolarmente dei problemi della personalità.

Fiabe da Raccontare

Fiabe da Raccontare

Autore/i: Autori vari

Editore: Gulliver Libri

testo a cura di Daniela Padoan.

pp. 144, interamente e riccamente illustrato a colori, Milano

  • Biancarosa e Rosella dei Fratelli Grimm
    Illustrazioni di U. Fontana
  • Il Principe Rospo dei Fratelli Grimm
    Illustrazioni di C. Solarino
  • Il Piccolo Sambo di Bannerman
    Illustrazioni di P. Richardson
  • Gli Occhiali del Leone di Vildrac
    Illustrazioni di S. Frigerio
  • Il Pianoforte che è Caduto in Mare di Strindberg
    Illustrazioni di F. Spaliviero
  • Il Guanto racconto Ucraino
    Illustrazioni di S. Baraldi

C’era una Volta…

C’era una Volta…

Autore/i: Autori vari

Editore: Gulliver Libri

testo a cura di Rossana Guarnieri.

pp. 144, interamente e riccamente illustrato a colori, Milano

  • Il Lupo e i Sette Serpenti dei Fratelli Grimm
    Illustrazioni di L. Maraja
  • I Tre Nanetti del Bosco dei Fratelli Grimm
    Illustrazioni di L. Maraja
  • Hansel e Gretel dei Fratelli Grimm
    Illustrazioni di U. Fontana
  • L’Oca d’Oro dei Fratelli Grimm
    Illustrazioni di U. Fontana
  • I Musicanti di Brema dei Fratelli Grimm
    Illustrazioni di L. Maraja
  • I Sei Servitori dei Fratelli Grimm
    Illustrazioni di U. Fontana

Uomini e Ossa – I Crimini e i Misteri Risolti dall’Antropologo Forense più Famoso del Mondo

Uomini e Ossa – I Crimini e i Misteri Risolti dall’Antropologo Forense più Famoso del Mondo

Titolo originale: Beyond the Body Farm

Autore/i: Jefferson Jon; Bass Bill

Editore: Casa Editrice Nord

prima edizione, introduzione di Bill Bass, postfazione degli autori, traduzione Dario Leccacorvi, collana: Fuori Collana.

pp. 344, ill. in b/n f.t., Milano

… Ciò che abbiamo appreso grazie alla Fabbrica dei Corpi ci è stato d’aiuto nell’identificare i morti, nello scoprire che cosa fosse accaduto loro e, il più delle volte, nel consegnare gli assassini alla giustizia. Inoltre le nostre ricerche – nascoste dietro reti metalliche e recinti di legno – fornirono agli investigatori strumenti sempre più affidabili per risolvere i casi che si verificano nel mondo reale. quel mondo che sta al di là della Fabbrica dei Corpi

Nel 1980 nasce a Knoxville, nel Tennessee, su una manciata di acri di terra piena di ciarpame, l’Anthropology Reserach Facility, noto come la Fabbrica dei Corpi. All’interno, al sicuro dai predatori, vengono collocati cadaveri umani per registrare e documentare lo sviluppo e i tempi della decomposizione nell’arco di un intervallo postmortem. Il primo cadavere a scopo di ricerca varca i cancelli della Fabbrica nel maggio 1981 e per salvaguardarne l’anonimato viene stabilito un sistema di numerazione che fa riferimento ai cadaveri attraverso codici numerici invece che nomi. Così quel primo cadavere diventa 1-81, seguito dal 2-81 e via discorrendo. Fautore di questo progetto è il dottor Bill Bass, antropologo forense che, grazie all’esperienza pionieristica della Fabbrica dei Corpi, è riuscito a risolvere casi di omicidio in cui polizia e FBI brancolavano nel buio. Casi come quello dell’omicidio di Leoma Patterson e del viceprocuratore distrettuale Ted Barnett, o casi eclatanti come quello del disastro aereo del 3 febbraio 1959, in cui morirono Buddy Holly, noto per la canzone That’ll be that day, Ritchie Valens, voce della canzone La bamba, e J.P Richardson Jr. detto il Big Bopper. Con l’avvento della tecnologie le scienze forensi hanno subito un incremento di successi dovuti, ad esempio, alla maggiore conoscenza del DNA umano o ai programmi di ricostruzione facciale che permettono di riconoscere il volto di un teschio; ma se l’antropologia forense ha subito una massiccia evoluzione lo dobbiamo soprattutto agli studi del dottor Bass e agli esperimenti della Fabbrica dei corpi…
Era il 1994 quando Patricia Cornwell pubblicava La fabbrica dei corpi, romanzo in cui la detective italo-americana Kay Scarpetta si avvaleva dell’aiuto dell’istituto che studia la decomposizione dei cadaveri. Ebbene, quell’istituto esiste realmente ed è frutto del lavoro dell’antropologo forense Bill Bass, il quale, insieme a Jon Jefferson, giornalista, divulgatore scientifico e documentarista, aveva aperto le porte della Fabbrica nel saggio La vera fabbrica dei corpi; i due, tra l’altro, sono coautori con lo pseudonimo di Jefferson Bass di una serie di romanzi thriller che si muovono sullo sfondo della Fabbrica dei corpi e hanno come protagonista l’antropologo forense Bill Brockton, personaggio che rappresenta l’alter-ego di Bill Bass. In Uomini e ossa Bass e Jefferson ripercorrono l’epopea della Fabbrica dei corpi e descrivono i casi in cui l’antropologo forense è stato chiamato a mettere in campo la sua competenza. Il saggio è arricchito dall’ormai consueta appendice con lo schema dello scheletro umano, con un apparato fotografico che proviene direttamente dall’archivio del dottor Bass e un glossario di termini tecnici, fondamentali per orientarsi in un universo fatto di uomini e ossa… e sangue.

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Introduzione: Mezzo secolo di evoluzione e rivoluzione forense

  • La ciotola d’oro e il palazzo in fiamme: applicare la scienza moderna alle ossa antiche
  • Atterraggio sull’acqua, parte I: trovare risposte con la morfologia di denti e crani
  • Fare luce sulle ossa di una vittima: i raggi ultravioletti per svelare l’identità
  • Scienze forensi al volo: interpretare denti e traumi
  • Rosso bagliore di fuochi d’artificio e corpi saltati in aria: trattare un disastro di massa
  • Deceduto in vacanza: stabilire il tempo dalla morte
  • Una straordinaria, torrida giornata nel texas: trovare impronte digitali in un seno frontale
  • Quando le cicche valgono: condannare un assassino grazie ai segni dei morsi
  • Ascoltare gli insetti: individuare il tempo dalla morte ricorrendo all’entomologia forense
  • Il professore contro il computer: usare un software per determinare razza e identità della vittima
  • La scienza più affilata: osservare una tacca di coltello con un microscopio elettronico
  • Leoma Patterson, parte I: riaprire una vecchia bara, e un vecchio caso, col DNA
  • Atterraggio sull’acqua, parte 2: setacciare le profondità col sonar
  • Leoma Patterson, parte 2: dare un volto ai morti
  • Il giorno in cui morì il Big Bopper: scavare in cerca della verità e trovarla coi raggi X
  • Leoma Patterson, parte 3: portare ai limiti il test del DNA
  • Postfazione: E adesso?
  • Appendice I: Le ossa dello scheletro umano
  • Appendice II: Glossario di termini forensi e antropologici

Ringraziamenti
Indice dei nomi e degli argomenti

Dizionario Napoletano

Dizionario Napoletano

Uno strumento indispensabile per apprezzare la lingua viva dei partenopei ma anche l’arte di tante canzoni e poesie passate alla storia

Autore/i: Zazzera Sergio

Editore: Newton Compton Editori

prima edizione ,premessa dell’autore, collana: Quest’Italia – Collana di Storia, Arte e Folclore n° 341.

pp. 434, ill. in b/n, Roma

… Quant’è bello ’o culore d’e pparole… (Eduardo De Filippo)

Perché un dizionario napoletano nel ventunesimo secolo? Per il semplice fatto che il napoletano è più che un dialetto, è una lingua viva: giorno dopo giorno il napoletano si esprime colorito nei vicoli, nelle piazze, nei mercati, ma anche nei cenacoli letterari, nella quotidianità familiare del popolo minuto come dell’alta borghesia. Per questa ragione, accanto a tutti i termini che testimoniano l’antichità di un dialetto che, all’indomani del sacco di Roma del 1527, diede un nuovo impulso vitale al dialetto romano dell’epoca, sono qui raccolti anche tutti i neologismi, esempi di vivacità e di creatività ininterrotta. Ma Napoli è anche la patria dei versi di Salvatore Di Giacomo, del teatro di Eduardo De Filippo, del cinema dei grandi attori come Totò, di canzoni immortali, da ’O sole mio a ’O surdato ’nnamurato e Marechiaro: agli appassionati questo dizionario si offre come un rapido e pratico strumento di consultazione, mentre per i semplici curiosi rappresenta una possibilità preziosa di scoprire il significato di termini spesso portati alla ribalta dalla televisione o dai mass media.

Sergio Zazzera va il merito di aver disposto, con felici sintesi, una rete di approcci, bendisposta ad agganciare partiture o redazioni per i napoletani “doc”, ma non solo; insomma, per tutti coloro che hanno voglia di “sfiziarsi” per ritrovare radici o nuovi impulsi per dettagliare passi di ieri o di oggi, tra prosa, poesia e canzoni.

Le Vene Aperte dell’America Latina

Le Vene Aperte dell’America Latina

Titolo originale: Las Venas Abiertas de América Latina

Autore/i: Galeano Eduardo

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prefazione di Isabel Allende, introduzione dell’autore, collana: Continente Desaparecido – collana diretta da Gianni Minà

pp. 366, Milano

… I fantasmi di tutte le rivoluzioni soffocate o tradite nel corso della tormentata storia latinoamericana affiorano nelle nuove esperienze, così come i tempi d’oggi sono stati presentiti e generati dalle contraddizioni del passato. La storia è un profeta con lo sguardo rivolto all’indietro: da ciò che fu e contro ciò che fu annuncia ciò che sarà. Pertanto in questo libro, che vuole offrire una storia del saccheggio e insieme descrivere come funzionano i moderni meccanismi della spoliazione, compaiono i conquistatori sulle caravelle accanto ai tecnocrati in jet. Hernàn Cortés e i marines, i corregidores del reame e le missioni del Fondo Monetario Internazionale, i dividendi dei trafficanti di schiavi e i profitti della General Motors. E anche gli eroi sconfitti e le rivoluzioni dei nostri giorni, le infamie e le speranze morte e risorte: i sacrifici fecondi…

Conosco di persona Eduardo Galeano: è capace di produrre, senza sforzo apparente, un flusso interminabile di storie per un periodo di tempo indeterminato. È questo talento quasi soprannaturale nel raccontare a rendere cosi facile la lettura di Le vene aperte dell’America Latina, una specie di romanzo di pirati, come lui stesso lo ha definito una volta, persino per le persone che hanno meno dimestichezza con le questioni politiche ed economiche. Galeano denuncia lo sfruttamento con inflessibile ferocia, eppure il suo libro è quasi poetico nelle descrizioni che dà della solidarietà e della capacità umana di sopravvivere alle più atroci depredazioni. C’è una forza misteriosa nella narrazione di Galeano. Usa la sua arte per introdursi nella privacy della mente del lettore, persuaderlo a leggere e continuare fino alla fine, a soccombere al fascino della sua scrittura e al vigore del suo idealismo. Le vene aperte dell’America Latina è un invito a esplorare dietro l’apparenza. Le grandi opere letterarie come questa svegliano la coscienza, riuniscono le persone, interpretano, spiegano, denunciano, documentano e provocano cambiamenti… (Isabel Allende)

Per la presente edizione Irina Bajni ed Elena Liverani hanno rivisto e aggiornato sulla base dell’edizione spagnola 1994 la traduzione di Gabriella Lapasini, pubblicata nel 1976 da Giulio Einaudi Editore (TO), la traduzione del Capitolo 4 Sette anni dopo, è di Elena Liverani. La traduzione della Prefazione di Isabel Allende è di Tullio Dobner.

Eduardo Galeano (1940-2015), nato a Montevideo, in Uruguay, tra il 1973, anno del colpo di stato militare, e il 1985 ha vissuto in esilio in Argentina e in Spagna. Giornalista, saggista e scrittore, ha ricevuto premi prestigiosi, fra i quali l’American Book Award dell’università di Washington e il premio Dagerman in Svezia. In Italia gli sono stati conferiti i premi Marenostrum e Pellegrino Artusi per la Solidarietà, e in Spagna il premio Vázquez Montalbán del Fútbol Club Barcelona. È stato il primo scrittore a ottenere il Cultural Freedom Prize della Fondazione Lannan. Nel 2008 è stato nominato Cittadino Illustre del Mercosur. Delle sue opere, tradotte in varie lingue, Sperling & Kupfer ha pubblicato Le vene aperte dell’America Latina, Giorni e notti d’amore e di guerra, A testa in giù, Le labbra del tempo, Il libro degli abbracci, Parole in cammino, Specchi, I figli dei giorni e Splendori e miserie del gioco del calcio.

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Prefazione
Introduzione: Centoventi milioni di bambini nell’occhio del tifone

Parte Prima: Dalla ricchezza della terra, la povertà dell’uomo

  • Febbre dell’oro, febbre dell’argento
  • Re zucchero e altri sovrani agricoli

Parte seconda: Lo sviluppo è un viaggio con più naufraghi che naviganti

  • Storia della morte precoce
  • La struttura contemporanea del saccheggio
  • Le fonti sotterranee del potere
  • Sette anni dopo

Indice dei nomi

Davanti alla “Redemptor Hominis”

Davanti alla “Redemptor Hominis”

Testimonianze apparse su “L’Osservatore Romano” seguite dal testo dell’enciclica

Autore/i: Autori vari

Editore: Editoriale Jaca Book

prima edizione, prefazione di Valerio Volpini.

pp. 294, Milano

Sono raccolti in questo volume gli scritti che L’Osservatore Romano ha pubblicato come «testimonianze» sulla Redemptor Hominis; pagine dettate «a caldo» nelle settimane segnate dall’eco suscitata dal documento pontificio, pagine di risposta e consenso alla parola di Giovanni Paolo II (sola eccezione l’articolo di Claudio Sorgi che chiude il volume). Le date in calce ad ogni scritto non si riferiscono pertanto al momento della stesura ma a quello della pubblicazione sul nostro quotidiano che preparò pagine speciale apparse nell’arco di circa due mesi. […] (dalla prefazione di Valerio Volpini Direttore de «L’Osservatore Romano»)

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Prefazione di Valerio Volpini

  • Linee essenziali del documento, di Jean Galot
  • Si consolida e si dilata il dialogo con i non cristiani, di Pietro Rossano
  • Imago Dei, di Augusto Del Noce
  • L’avvento dell’anno duemila, di François Marty
  • La sua gioia per tutti gli uomini, di Giovanni Cattaui de Menasce
  • Considerazioni sullo stile, di Ennio Francia
  • La strada verso la speranza, di Rocco Buttiglione
  • Accettare la sofferenza, di Arturo Carlo Jemolo
  • Novità e fedeltà, di Alain Galichon
  • La Chiesa come dono all’uomo, di Giorgio Petrocchi
  • La realtà dell’uomo redento da Cristo, di Armando Rigobello
  • Opere di costruzione, di Giovanni Fallani
  • Il profilo del vero credente, di Giuseppe Lazzati
  • Un biglietto dalla Francia, di Henri Louette
  • Questa parola che la Chiesa attendeva, di René Coste
  • La libertà religiosa, di Giuseppe Dalla Torre
  • In difesa dell’uomo, di Jean Guitton
  • Cristo verità e amore, di Franz König
  • Un nuovo Avvento, di Sergio Cotta
  • Per la salvezza della vita, di Chiara Lubich
  • La strada di Cristo e quella dell’uomo, di Josè Ruysschaert
  • Sotto il segno dell’eredità, di J. L. Guitiérrez Garcia
  • Una Redenzione che si compie nel tempo, di Divo Barsotti
  • Senso di certezza, di Vittorio Citterich
  • Verso il Duemila, di Giovanni Cristini
  • Ridare fiducia all’uomo, di Fausto Montanari
  • Franca ricognizione sull’uomo, di Leone Piccioni
  • Cristo Redentore del mondo, di William Murphy
  • Vocazione e missione del malato, di Antonio Giorgini
  • Speranza e consapevolezza, di Rodolfo Doni
  • La missione e la storia, di Vittorio Possenti
  • Un’ampia base per la riconciliazione, di Frère Roger
  • Pietra miliare nella storia della cultura, di Pier Luigi Zampetti
  • Grande predecessore e vero padre, di Virgilio Levi
  • L’Enciclica e la parrocchia, di Sergio Trasatti
  • La parola in cammino, di Claudio Sorgi
  • Lettera Enciclica «REDEMPTOR HOMINIS»

Teorie delle Comunicazioni di Massa

Teorie delle Comunicazioni di Massa

Autore/i: Wolf Mauro

Editore: Bompiani

introduzione dell’autore.

pp. 288, Milano

Il libro presenta un’analisi critica delle principali teorie e dei più importanti modelli elaborati nella ricerca sulle comunicazioni di massa. L’evoluzione degli studi in questo settore è stata legata sempre a fattori quali le esigenze pratiche poste dagli apparati di comunicazione rispetto ai loro bisogni di conoscenza, le teorie sociologiche prevalenti nei vari periodi, i modelli analitici del processo comunicativo che si sono andati via via affermando.
Il libro presenta un’analisi approfondita di due tendenze significative: il tema degli effetti di lungo termine generati dai media e il tema del rapporto tra il funzionamento degli apparati di comunicazione e la qualità dell’informazione di massa. Infine, viene analizzata una serie di questioni e di problemi interni ai due ambiti di studio citati, illustrando possibili convergenze con discipline che si occupano di problemi comunicativi considerati da altre prospettive.

Mauro Wolf è stato professore associato di Tecnica del linguaggio radiotelevisivo presso il DAMS di Bologna. Si è occupato di comunicazioni di massa e di sociologia con libri e saggi, tra cui Gli apparati delle comunicazioni di massa (1977), Sociologia della vita quotidiana (1979), Tra informazione ed evasioni: i programmi televisivi di intrattenimento (1981), La ripresa diretta. Spettatori e testi della contemporaneità televisiva (1984), Teorie delle comunicazioni di massa (Bompiani, 1985), Gli effetti sociali dei media (Bompiani, 1992).

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INTRODUZIONE

PARTE PRIMA. L’EVOLUZIONE DELLA RICERCA SULLE COMUNICAZIONI DI MASSA

1. – CONTESTI E PARADIGMI NELLA RICERCA SUI MEDIA

  • 1.1 – Premessa
  • 1.2 – La teoria ipodermica
  • 1.2.1 – La società di massa
  • 1.2.2 – Il modello “comunicativo” della teoria ipodermica
  • 1.2.3 – Il modello di Lasswell e il superamento della teoria ipodermica
  • 1.3 – L’approccio empirico-sperimentale o “della persuasione”
  • 1.3.1  – I fattori relativi all’audience
  • 1.3.2 – I fattori legati al messaggio
  • 1.4 – L’approccio empirico sul campo o “degli effetti limitati”
  • 1.4.1 – Le ricerche sul consumo dei media
  • 1.4.2 – Il contesto sociale e gli effetti dei media
  • 1.4.3 – Retorica della persuasione o effetti limitati?
  • 1.5 – La teoria funzionalista delle comunicazioni di massa
  • 1.5.1 – L’impostazione struttural-funzionalista
  • 1.5.2 – Le funzioni delle comunicazioni di massa
  • 1.5.3 – Dagli usi come funzioni alle funzioni degli usi: l’ipotesi degli “uses and gratifications”
  • 1.6 – La teoria critica
  • 1.6.1 – Lineamenti generali della teoria critica
  • 1.6.2 – L’industria culturale come sistema
  • 1.6.3 – L’individuo nell’epoca dell’industria culturale
  • 1.6.4 – La qualità della fruizione dei prodotti culturali
  • 1.6.5 – Gli «effetti» dei media
  • 1.6.6 – I generi
  • 1.6.7 – Teoria critica vs. ricerca amministrativa
  • 1.7 – La teoria culturologica
  • 1.8 – La prospettiva dei “cultural studies”
  • 1.9 – Le teorie comunicative
  • 1.9.1 – Il modello comunicativo della teoria dell’informazione
  • 1.9.2 – Il modello comunicativo semiotico-informazionale
  • 1.9.3 – Il modello semiotico-testuale
  • 1.10 – Conclusioni

PARTE SECONDA. NUOVE TENDENZE DELLA RICERCA: MEDIA E COSTRUZIONE DELLA REALTÀ

2. – LO STUDIO DEGLI EFFETTI A LUNGO TERMINE

  • 2.1 – Premessa
  • 2.2 – L’ipotesi dell’agenda-setting
  • 2.3 – Alcuni dati sull’effetto di agenda-setting
  • 2.3.1 – Il differente potere di agenda dei diversi media
  • 2.3.1 – Effetti cognitivi vs. predisposizioni?
  • 2.3.3 – Quali conoscenze e quali pubblici per l’effetto di agenda-setting?
  • 2.4 – Limiti, problemi e aspetti metodologici nell’ipotesi dell’agenda-setting
  • 2.4.1 – Le agende dei diversi media
  • 2.4.2 – La natura e i processi dell’agenda-setting
  • 2.4.3 – Il parametro temporale nell’ipotesi dell’agenda-setting
  • 2.4.4 – Altre questioni in agenda

3. – DALLA SOCIOLOGIA DEGLI EMITTENTI AL “NEWSMAKING”

  • 3.1 – Premessa
  • 3.2 – Gli studi sugli emittenti: dal “gatekeeper” al “newsmaking”
  • 3.2.1 – La ricerca sui gatekeepers
  • 3.2.2 – Gli studi sulla “distorsione involontaria”
  • 3.2.3 – Aspetti metodologici della ricerca sul newsmaking
  • 3.3 – Il newsmaking: criteri di rilevanza e “notiziabilità”
  • 3.3.1 – Frammentazione dell’informazione e notiziabilità
  • 3.4 – Il newsmaking: i valori/notizia
  • 3.4.1 – Criteri sostantivi
  • 3.4.2 – Criteri relativi al prodotto
  • 3.4.3 – Criteri relativi al mezzo
  • 3.4.4 – Criteri relativi al pubblico
  • 3.4.5 – Criteri relativi alla concorrenza
  • 3.5 – Le routines produttive
  • 3.5.1 – La raccolta dei materiali informativi
  • 3.5.2 – Le fonti
  • 3.5.3 – Le agenzie
  • 3.5.4 – Lo scadenzario
  • 3.6 – La selezione delle notizie
  • 3.7 – L’editing e la presentazione delle notizie
  • 3.8 – Alcune osservazioni finali

CONCLUSIONI
NOTE
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Scritti sulla Luce e i Colori

Scritti sulla Luce e i Colori

Titolo originale: Quaestiones quaedam philosophicae – Of colours – Lectiones opticae – New Theory about Light and Colors – Opticks

Autore/i: Newton Isaac

Editore: Rizzoli

introduzione, traduzione, note e cura di Franco Giudice.

pp. 304, illustrazioni in bianco e nero, Milano

Nel febbraio 1672 Isaac Newton dà alle stampe un saggio rivoluzionario: Nuova teoria sulla luce e i colori. È la prima esposizione pubblica della teoria del colore: la luce solare non è, come tramandato fino ad allora da una tradizione consolidata, semplice, omogenea e pura, ma una mescolanza eterogenea di tutti i colori dello spettro. Una concezione che suscita immediatamente clamore e critiche tali da costringere Newton a ritirarsi per un lungo periodo dalla scena pubblica. Franco Giudice ripercorre questo cammino lungo un trentennio, dalla prima pubblicazione alla formulazione definitiva nell’Ottica del 1704, rintracciando l’entusiasmante storia della scoperta di Newton attraverso gli scritti giovanili – qui proposti per la prima volta in traduzione italiana -, la fervida attività sperimentale, gli interventi degli oppositori. E restituendo alla teoria la sua dimensione di avventura dell’intelligenza: un percorso graduale, fatto di ripensamenti, verifiche, cambiamenti, fino a un risultato destinato a cambiare la scienza futura.

Isaac Newton (Woolsthorpe 1624 – Londra 1727) è uno dei padri della fisica moderna. Con la teoria della gravitazione universale ha rivoluzionato la meccanica fino a Einstein.

Franco Giudice, editor di “Galilaeana. Journal of Galilean Studies”, insegna Storia della scienza all’Università di Bergamo.

I Sali di Schüssler – 12 Sostanze Minerali per la Salute

I Sali di Schüssler – 12 Sostanze Minerali per la Salute

Curarsi da soli con compresse, pomate e impacchi – Trattare in modo naturale i disturbi più comuni – Stimolare le capacità di autoguarigione dell’organismo

Autore/i: Heepen Günther H.

Editore: Tecniche Nuove

prefazione dell’autore, traduzione di Sonia Sferzi, titolo originale: Schüssler-Salze. 12 Mineralstoffe für die Gesundheit.

pp. 128, numerose illustrazioni a colori, Milano

I sali di Schüssler semplici ed efficaci
I sali di Schüssler favoriscono il riequilibrio del metabolismo, stimolando la capacità di autoguarigione dell’organismo.

Un metodo sicuro per curarsi da soli
I 12 sali di Schüssler sono indicati per curare in modo semplice e privo di effetti collaterali i disturbi più frequenti negli adulti e nei bambini.

Efficace e pratico
Il libro descrive esaurientemente le forme d’impiego possibili: compresse, pomate, bagni e impacchi.

I sali in breve
Una comoda tabella riassuntiva consente di individuare facilmente il rimedio appropriato.

Negli ultimi anni la diffusione della biochimica di Wilhelm Heinrich Schüssler è stata sorprendente. Nella storia della medicina naturale, ben pochi metodi terapeutici hanno conosciuto uno sviluppo analogo. L’approccio messo a punto dal medico tedesco nella seconda metà dell’Ottocento si fonda su 12 sali minerali che sono componenti fondamentali dell’organismo umano e che vengono preparati secondo la tecnica omeopatica. Semplici da usare, i sali di Schüssler si rivelano un prezioso supporto nella vita quotidiana, poiché hanno un ampio spettro d’azione e sono privi di effetti collaterali. La terapia biochimica consente di agire in armonia con l’organismo, e non in antagonismo con esso. I sali, infatti, stimolano le funzioni attraverso un’azione regolatrice e riequilibrante che favorisce il processo di guarigione di svariati disturbi: in altre parole, promuovono le capacità di guarigione dell’organismo.
Il libro è una guida completa alla conoscenza e al corretto impiego dei 12 sali di Schüssler per curare i disturbi fisici più frequenti negli adulti e nei bambini. La prima parte, prettamente teorica, spiega le possibilità e i limiti dell’autotrattamento, che si avvale dell’utilizzo di compresse, pomate, bagni e impacchi. Un capitolo è dedicato alla descrizione dettagliata dei 12 sali (e delle relative pomate) e alla loro specifica azione terapeutica. La seconda parte è un repertorio dalle malattie e dei disturbi, elencati in ordine alfabetico: una comoda tabella riassuntiva consente di individuare facilmente il rimedio e la modalità di trattamento più appropriati in ciascuna condizione. Un approfondimento è riservato ai disturbi femminili e alle malattie dell’infanzia. Nell’appendice finale sono riportati alcuni indirizzi utili e l’indice analitico, prezioso anche per la consultazione della guida ai fini pratici.

Günther H. Heepen è naturopata, psicoterapeuta e giornalista medico. Si è dedicato alla fisionomica, alla fitoterapia e, dopo studi approfonditi, alla biochimica. Tiene conferenze e corsi di aggiornamento sull’utilizzo dei sali di Schüssler e in Germania è uno dei referenti più conosciuti in questo ambito.

Bruno Brigo Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova, ha conseguito la specializzazione in Medicina interna, Terapia fisica e Riabilitazione. Vive e lavora a Verona. Ha esercitato la sua attività presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, per oltre 35 anni. È autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche. Ha venduto oltre 1 milione di copie con 50 testi, tra cui il bestseller Esami medici dalla A alla Z.

Uomini e Formiche

Uomini e Formiche

Titolo originale: Of Ants and Men

Autore/i: Haskins Caryl Parker

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

edizione integrale, prima edizione, introduzione dell’autore, unica traduzione autorizzata dall’inglese di Giorgio Monicelli.

pp. 272, Milano

Dall’introduzione:

« Sin dall’alba dei tempi più remoti e indubbiamente fin dalle nebbie delle insondabili profondità ulteriori, le formiche hanno esercitato sull’uomo un fascino che ha i caratteri dell’ultraterreno. Nessun altro organismo di paragonabili dimensioni, a meno che non abbia rappresentato particolari vantaggi o svantaggi economici per la razza umana, ha mai attratto la sua attenzione così ininterrottamente. Nessun’altra famiglia come quella delle api, vespe e formiche ha mai tanto stimolato l’osservazione e lo Spirito filosofico degli uomini pensosi in ogni tempo; e in seno a questa famiglia le formiche di gran lunga più delle altre.
Le ragioni sottintese per questo sentimento di identità, così forte da diventare quasi una parentela, che menti filosofiche hanno avuto in tutte le epoche dello sviluppo umano, sono certamente molte e profonde. Formano una complessa struttura di cui solo frammenti ci sono oggi palesi, ma che senza dubbio gettano una luce estremamente importante sulla struttura della stessa società umana.[…] »

L’Isola delle Tartarughe – Viaggio ad Ascensione

L’Isola delle Tartarughe – Viaggio ad Ascensione

Autore/i: Ghione Sergio

Editore: Editori Laterza

prima edizione.

pp. 188, illustrazioni in bianco e nero, Bari

Ogni anno migliaia di tartarughe depongono le uova sull’isola più remota del mondo, un piccolo lembo di terra in mezzo all’Oceano Atlantico. Qui vive una piccola comunità di uomini e qui sono sbarcati nel corso dei secoli avventurieri, esploratori e scienziati. Di questo ci racconta questo libro inconsueto, da scoprire pagina dopo pagina.

Sergio Ghione (Venezia, 1949), è medico e ricercatore presso l’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. Ha una passione per la geografia e in particolare per le isole.

La Disciplina del Silenzio – Mito, Mistero ed Estasi nell’Antica Grecia

La Disciplina del Silenzio – Mito, Mistero ed Estasi nell’Antica Grecia

Autore/i: D’Anna Nuccio

Editore: Il Cerchio Iniziative Editoriali

prefazione dell’autore, collana: Homo Absconditus.

pp. 208, Rimini

Gli studi sulle tecniche meditative e mistiche utilizzate nell’antichità classica stanno guadagnando l’attenzione di un numero sempre maggiore di lettori, interessati alla parte più intima e difficilmente comunicabile della cultura religiosa precristiana. In questo saggio, unico nel panorama editoriale italiano, l’Autore ci riconduce in maniera organica alle radici spirituali di quel mondo, alle vette dell’esperienza religiosa classica che influenzò profondamente lo stesso cristianesimo nascente.

Nuccio D’Anna è laureato in Filosofia ed ha collaborato con il CNR relativamente ad alcune ricerche sul Cristianesimo primitivo. È specialista di religioni classiche, sulle quali ha pubblicato i seguenti libri: La religiosità arcaica dell’Ellade. Saggi sulle forme spirituali di un’epoca di passaggio (Ecig, 1985); Il Neoplatonismo. Significato e dottrina di un movimento spirituale (Il Cerchio, 1987); Virgilio e le rivelazioni divine. La IV egloga e il Fanciullo solare (Ecig, 1988); René Guénon e le forme della Tradizione (Il Cerchio, 1990); Il dio Giano (Sear, 1992). Collabora regolarmente a riviste di grande prestigio culturale quali Cultura e scuola, Maia, I Quaderni di Avalon, Vie della Tradizione, Arthos ecc. È il direttore della Scuola di Formazione Politica di Acireale, presso cui insegna Dottrine Politiche contemporanee.

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Prefazione

Capitolo I: I fondamenti sacrali e culturali

  • Aspetti della sapienza apollinea
  • Veggenti e sciamani
  • L’Orfismo
  • Il filosofo arcaico

Capitolo II: Medicina arcaica, mistero ed estasi

  • Medicina arcaica
  • Medicina e fisiologia arcaica
  • Medicina, mito e mistero

Capitolo III: Tecniche di meditazione nel Pitagorismo

Capitolo IV: Il mito platonico di Er e l’estasi arcaica

  • Il mito
  • Struttura arcaica
  • Il viaggio estatico

Capitolo V: Rituali teurgici e tecniche estatiche nel Neoplatonismo

  • Introduzione
  • I rituali teurgici
  • La purificazione
  • Distacco e concentrazione mentale

Appendice A: Metodi di realizzazione Spirituale nell’alchimia greco-romana
Appendice B: Esicasmo: la preghiera e il respiro del cuore
Appendice C: Meister Echkart e la mistica renana

La Parola all’Accusato

La Parola all’Accusato

Autore/i: Autori vari

Editore: Sellerio Editore

prima edizione, introduzione dei curatori, a cura di Jean-Claude Maire Vigueur e Agostino Paravicini Bagliani, collana: Prisma n° 139 – collana diretta da Antonino Buttitta, in copertina: Il Beato Simone da Trento, silografia popolare quattrocentesca.

pp. 312, Palermo

Una storia del diritto, nel suo aspetto di procedura giudiziaria – e conseguentemente una storia delle vie istituzionali che portano allo stato e al diritto moderni – costruita attraverso l’esame del ruolo della parola e dei luoghi di parola tra la fine del medioevo e l’inizio dell’età moderna. I sedici saggi che compongono questo volume allineano, accanto a monografie sulle pratiche specifiche, col loro contenuto dottrinario e mentale, e la loro evoluzione (per esempio le tecniche della tortura all’origine del processo inquisitorio e, paradossalmente, delle garanzie per l’imputato; l’idea di nefandezze, come reato indicibile; il nascere medievale delle regole di garanzia per l’accusato), inchieste su casi storici tratti dagli atti documentali di processi (il processo a Bonifacio VIII; ai Catari; agli ebrei; agli eretici boemi e tedeschi; a omicidi secenteschi; e cosi via). La linea generale di ricerca è indicata dai curatori del volume: «L’ambizione di questo libro è quella precisamente di risalire alla fonte della parola in tribunale. Per far ciò, due vie erano state proposte agli autori. La prima strada intendeva percorrere i rivoli della procedura e, tenendo conto delle variazioni e mutazioni dei sistemi giudiziari, indagare sulle tecniche dell’interrogatorio; scoprire cioè, per quanto possibile, dietro la facciata liscia e linda dei documenti scritti, le asperità della dialettica che mette l’individuo alle prese con l’istituzione giudiziaria. Senza dimenticare le lezioni della scienza giuridica, né disconoscere la ricchezza della riflessione condotta dai professionisti del diritto sullo statuto della parola nella procedura giudiziaria, si è preferito mettere l’accento sugli atti della pratica e privilegiare l’analisi di casi precisi, di processi ben documentati. La seconda via suggerita agli autori è profondamente debitrice dei metodi della sociologia, o per lo meno, si ispira ad alcune direzioni di marcia care alla sociologia quando, passando dallo studio dei comportamenti e delle condizioni di esistenza a quello delle rappresentazioni mentali, si dà per programma di catalogare i referenti collettivi della psicologia individuale, con l’obiettivo di mostrare così la subordinazione dello psicologico al sociale».

Scritti di: Biget, Buganza, Chiffoleau, Coste, Crouzet-Pavan, Esposito, Franceschi, Gauvard, Lerner, Maire Vigueur, Paravicini Bagliani, Patschovsky, Pennington Perarnau, Povolo, Quaglioni, Sbriccoli, Vincent-Cassy.

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Introduzione

Tecniche della confessione

  • «Tormentum idest torquere mentem». Processo inqusitorio e interrogatorio per tortura nell’Italia comunale (Mario Sbriccoli)
  • Il diritto dell’accusato. L’origine medievale del regolare procedimento legale (Kenneth Pennington)
  • Dire l’indicibile. Osservazioni sulla categoria del nefandum dal XII al XV secolo (Jacques Chiffoleau)
  • L’autodifesa nella parola di tre ebrei davanti all’inquisitore (Joseph Perarnau)
  • Dottrina e pratica dell’interrogatorio nella Francia del XIV secolo: Jacques d’Ableiges e il Grand Contumier (Mireille Vincent-Cassy)

La parola del testimone: libertà e personalità

  • Giudici e testimoni a confronto (Jean-Claude Maire Vigueur)
  • Il potere della parola. La forza e le responsabilità della deposizione testimoniale nel processo penale veneziano secoli XVI-XVII (Gianni Buganza)
  • L’interrogatorio di un imputato in un processo penale degli inizi del ’600 (Claudio Povolo)

La parola del testimone: memoria e soggettività

  • Le deposizioni al processo di Bonifacio VIII. Studio di un caso (Jean Coste)
  • La declinazione di identità negli archivi giudiziari del regno di Carlo VI (Claude Gauvard)
  • Testimonianze ed esperienza dello spazio. L’esempio di Venezia alla fine del medievo (Elisabeth Crouzet-Pavan)
  • Il linguaggio della memoria: le deposizioni dei testimoni in un tribunale corporativo fiorentino fra XIV e XV secolo (Franco Franceschi)

Lo choc delle parole: l’accusato di fronte all’inquisitore

  • I Catari di fronte agli inquisitori in Languedoc 1230-1310 (Jean-Louis Biget)
  • Gli eretici davanti al tribunale. A proposito dei processi verbali inquisitoriali in Germania e in Boemia nel XIV secolo (Alexander Patschovsky)
  • Werner di Friedberg intappolato dalla legge (Robert E. Lerner)
  • I processi contro gli ebrei di Trento (Diego Quaglioni e Anna Esposito)

Due Donne Romane – Immagini del Matrimonio Antico

Due Donne Romane – Immagini del Matrimonio Antico

Autore/i: Salvadore Marcello

Editore: Sellerio Editore

prima edizione, premessa dell’autore, collana: Prisma n° 126 collana diretta da Antonino Buttitta, in copertina: Incisionedi Tono Zancanaro (particolare).

pp. 88, Palermo

Storia di due donne. Sono Marcia e Porcia, rispettivamente moglie e figlia di Catone Uticense, e sono ambedue esempi di certi aspetti della storia e della cultura romana. Di entrambe non si sa molto. Se ne discute in questo libro, scene da un matrimonio romano: la prima, figlia di console, alcuni anni dopo il matrimonio con l’Uticense, fu da questo prestata all’amico Ortensio, che desiderava figli da una donna della famiglia di Catone: figura silenziosa, ella si trova coinvolta nella vicenda che la riguarda. Dell’altra fu lodata dagli antichi la fedeltà e fu presentata all’immaginario come caso esemplare di affetto coniugale, suicida per non sopravvivere al marito.

Marcello Salvadore è ricercatore di Filologia classica nell’Università di Roma, La Sapienza. Ha pubblicato numerosi studi di filologia e antropologia del mondo antico su riviste del settore.

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Premessa

  • Marcia
  • Porcia
  • Varrone in tema di sponsio

Bibliografia