Libri dalla categoria Rudolf-Steiner
Il Dono del Nilo – Introduzione alla Civiltà dei Faraoni
Autore/i: Luvino Alfredo
Editore: Ananke
prima edizione, nota dell’autore, introduzione: «Misteri d’Egitto, mai abbastanza divulgati» di Diego Gabutti.
pp. 284, nn. ill. in b/n n.t., Torino
… Gli uomini portano i pesi sulla testa, le donne sulle spalle. Le donne orinano dritte, gli uomini accovacciati. Fanno i bisogni in casa e mangiano fuori, per le strade; come spiegano, bisogna fare di nascosto le cose vergognose ma necessarie, mentre quelle non vergognose vanno fatte all’aperto… (Erodoto Le storie)
L’affascinante avventura dell’antico Egitto e le sue credenze sono narrate con un linguaggio facile e discorsivo che ne analizza gli aspetti fondamentali; storia, scrittura, letteratura, religione, arte e vita quotidiana. Un ricco apparato iconografico, un breve capitolo dedicato all’Egittologia e un esauriente bibliografia fanno di questo volume un prezioso strumento per chi voglia avvicinarsi alla civiltà dei faraoni.
Alfredo Luvino, egittologo, collaboratore scientifico del Museo Egizio di Torino, si è laureato in Egittologia con Silvio Curto con una tesi sui rapporti fra l’Egitto e la Persia durante la XXVII dinastia. Autore di articoli scientifici e romanzi sull’antico Egitto. Ramses e l’enigma di Qadesh (Torino,1977); La Signora delle stoffe. Racconti e poesie d’amore dell’antico Egitto.
Introduzione: Misteri d’Egitto, mai abbastanza divulgati di Diego Gabutti
Nota dell’autore
I due orizzonti
L’Egitto antico fra realtà storica e finzione letteraria
L’ambiente
Una vicenda millenaria
La Preistoria
La storia – la cronologia
L’Antico Regno – l’epoca thinita
L’Antico Regno – l’epoca menfita
Il Primo periodo intermedio
Il Medio Regno
I periodi tardi e la rinascenza saitica
L’Egitto e la Persia
La saggezza e la fede
La scrittura e la lingua
La letteratura – introduzione
Alcuni esempi di poesia egizia
Dai testi delle Piramidi alla legge del contrappasso
La religione
La nascita del mondo
La garanzia dell’ordine cosmico
Gli dei
L’arte per l’arte
Considerazioni generali
L’architettura – Piramidi che toccano il cielo
Tombe scavate nella profondità della roccia
Templi maestosi dedicati agli dei
La scultura. Dall’idealizzazione al ritratto psicologico
La pittura. Immagini di una realtà parallela
Il sacro e il profano
Il faraone
La vita quotidiana
La casa
Il calcolo del tempo e le feste
L’imbalsamazione
L’esercito
I commerci
L’Egittologia
Una scienza giovane
I furti e la devastazione del patrimonio archeologico
La ricerca archeologica
Il Museo Egizio del Cairo
Il Museo di Luxor
Le maggiori collezioni egizie in Italia
Cronologia dell’antico Egitto
Bibliografia per argomenti
Indice analitico
Il Paziente Borderline
Titolo originale: My Work with Borderline Patients
Autore/i: Searles Harold Frederic
Editore: Bollati Boringhieri Editore
ristampa, traduzione di Raffaella Bortino e Anna Gilardi.
pp. 258, Torino
Fenomeni di tipo borderline si incontrano sempre più di frequente nel corso di ogni psicoanalisi o psicoterapia psicoanalitica, tanto che – afferma Searles – tale patologia può essere considerata, oggi, «quasi intrinseca alla condizione umana».
È dunque fondamentale – e a maggior ragione nel lavoro con il «paziente borderline» vero e proprio – il possesso di una tecnica adeguata, soprattutto per quanto riguarda l’uso delle interpretazioni e il rapporto terapeuta-paziente. Va inoltre sottolineata l’importanza cruciale della controtraslazione come strumento terapeutico privilegiato.
Dopo aver esposto alcuni criteri tecnici generali, l’autore tratta in dettaglio e con ampie esemplificazioni cliniche i disturbi del funzionamento dell’Io nel paziente borderline e i loro effetti sul senso d’identità personale; le reazioni di controtraslazione che possono essere fatte risalire agli intensi processi di rimozione presenti nel paziente; i problemi connessi al formarsi, nel paziente, di un’immagine interiorizzata dell’analista; i vissuti di separazione e perdita; le espressioni del volto dell’analista durante le sedute.
Harold Frederic Searles (1908-2015) è una delle figure più note e autorevoli nel campo della psicoterapia degli schizofrenici. Professore di psichiatria alla Georgetown University School of Medicine di Washington, nel 1965 ha ricevuto il premio Frieda Fromm-Reichmann per la ricerca sulla schizofrenia. È autore di Scritti sulla schizofrenia e Il controtransfert, pubblicati in questa collana.
Titoli originali e fonti
Prefazione
PARTE PRIMA – PRINCIPI FONDAMENTALI
- 1 – Tecniche terapeutiche
- 2 – Risposte di traslazione
PARTE SECONDA – DISTURBI NEL FUNZIONAMENTO DELL’IO
- 3 – Mancata differenziazione nel funzionamento dell’Io del soggetto borderline e conseguenze sul senso d’identità personale
- 4 – Processi d’identità duale e multipla nel funzionamento dell’Io di tipo borderline
- 5 – La gelosia di un oggetto interno
- 6 – Il disturbo del pensiero di tipo borderline: un esempio clinico
PARTE TERZA – LA CONTROTRASLAZIONE
- 7 – Uso della controtraslazione per comprendere e aiutare il paziente
- 8 – Esperienze di controtraslazione di fronte alla gelosia di un oggetto interno
PARTE QUARTA – ALCUNI PROBLEMI INEVITABILI
- 9 – La psicoterapia psicoanalitica dei pazienti borderline. Lo sviluppo, nel paziente, di un’immagine interiorizzata del terapeuta
- 10 – Alcuni aspetti di separazione e perdita nella psicoterapia psicoanalitica dei pazienti borderline
- 11 – Separazione e perdita nella psicoterapia psicoanalitica dei pazienti borderline: ulteriori osservazioni
- 12 – Il ruolo delle espressioni del volto dell’analista nella psicoanalisi e nella psicoterapia psicoanalitica
Bibliografia
Indice analitico
Il « Padre Nostro » nell’Esegesi dei Padri
Breviarium Evangelii
Autore/i: Scognamiglio Rosario
Editore: Edizioni San Lorenzo
introduzione dell’autore.
pp. 148, Reggio Emilia
Sono qui raccolti dodici agili saggi sul “Padre Nostro”, pubblicati a puntate sulla rivista «Parola di Vita» (Elle Di Ci).
Ogni petizione del Pater è presentata alla luce della ricchezza teologica e spirituale maturata lungo secoli di catechesi e di meditazione in medio ecclesiae, a contatto con le vitali esigenze del popolo cristiano. Un’esegesi che punta sull’accordo tra preghiera e vita, tra fede ed impegni cristiani. Il lettore riscopre nel “Padre nostro” una norma di vita. Una chiave per penetrare nel mistero della sua vita di figlio di Dio, rigenerato nello Spirito del Figlio.
Rosario (Antonio) Scognamiglio, nato a Napoli nel 1944.
Entrato nell’ordine domenicano, ordinato sacerdote nel 1969. Studi teologici e biblico-patristici a Roma e Strasburgo (Francia).
Svolge la sua attività tra Bari (insegnamento di esegesi patristica presso l’Istituto ecumenico-patristico “S. Nicolò”) e la Grecia (collegamento e collaborazione ecumenica con molteplici ambienti del mondo grecoortodosso).
Base della collaborazione ecumenica è, per l’Autore, principalmente il riferimento all’ eredità patristica, patrimonio teologico e spirituale comune alle chiese di Oriente e Occidente.
Granulazione Etrusca – Un’Antica Arte Orafa
Autore/i: Nestler Gerhard; Formigli Edilberto
Editore: Nuova Immagine Editrice
prefazione e introduzione degli autori.
pp. 96, numerose illustrazioni a colori e in bianco e nero, Siena
Granulazione, ovvero l’arte di saldare in modo quasi invisibile piccolissime sfere d’oro su gioielli di metallo prezioso. Un’arte nella quale gli Etruschi erano maestri.
Una tecnica affascinante, antica quanto le civiltà mesopotamiche. In questo libro Edilberto Formigli e Gerhard Nestler offrono una spiegazione pratica, riccamente illustrata, di ciò che per lunghi anni è stato considerato un “mistero”. Un viaggio sorprendente nel mondo delle mille sfere d’oro. Un libro dedicato non soltanto agli orafi o agli archeologi.
Relatività – Esposizione Divulgativa
Titolo originale: Über die spezielle und allgemeine Relativitätstheorie (gemeinverständlich)
Autore/i: Einstein Albert
Editore: Bollati Boringhieri Editore
seconda edizione con correzioni, traduzione di Virginia Geymonat.
pp. 196, Torino
Nel 1905 Albert Einstein sottopose agli «Annalen der Physik» tre articoli. Il primo, che prendeva in esame l’effetto fotoelettrico servendosi della teoria dei quanti di Max Planck, chiarì la natura della luce e gli valse il premio Nobel, che gli venne però conferito nel 1921. Il secondo affrontava il comportamento di piccole particelle in sospensione e fornì la prova dell’esistenza degli atomi. Il terzo, Sull’elettrodinamica dei corpi in moto, in cui delineava la teoria della relatività ristretta, si rivelò essere uno dei più straordinari scritti scientifici mai apparsi. Molto semplicemente, cambiò il mondo. Albert Einstein era nato nel 1879 a Ulm, ma era cresciuto a Monaco di Baviera. Adolescente, si era trasferito con la famiglia a Milano, che aveva lasciato per proseguire gli studi in Svizzera, iscrivendosi nel 1896 all’Istituto politecnico di Zurigo, dove si laureò nel 1900. Aveva subito iniziato a collaborare agli «Annalen» scrivendo articoli di meccanica statistica, e nel 1902 aveva cominciato a lavorare presso l’Ufficio nazionale brevetti di Berna. Dopo aver risolto con la sua teoria della relatività ristretta alcuni tra i maggiori misteri dell’universo, nel novembre del 1915 Einstein presentò all’Accademia Prussiana delle Scienze la teoria della relatività generale, unanimemente giudicata la più alta realizzazione intellettuale di ogni tempo. Poco dopo aver terminato il suo lavoro sulla relatività generale – e dopo le spettacolari conferme astronomiche che avevano sancito la validità della sua teoria e che lo avevano fatto diventare un’icona universale della scienza -, Albert Einstein si pose il problema di “divulgare” i suoi risultati. La rottura che la visione relativistica rappresentava per la concezione stessa del mondo imponeva ai suoi occhi una spiegazione accurata, ma accessibile a un numero di persone maggiore di quella ristretta cerchia di professionisti della fisica che avevano potuto capire direttamente i suoi scritti tecnici. È così che, dalla mente di uno degli uomini più geniali che siano mai esistiti, nacque Relatività. Esposizione divulgativa, poi continuamente ritoccato in vita dal suo autore, e continuamente ripubblicato, tradotto e studiato in tutto il mondo. Nel 1960 Paolo Boringhieri lo pubblicò in Italia, esattamente nella veste grafica in cui la Bollati Boringhieri lo ripropone oggi, a 100 anni dalla stesura originale della teoria einsteiniana, come omaggio a Einstein, ai lettori e all’intelligenza umana.
Albert Einstein (1879-1955), è stato uno dei più grandi pensatori di tutti i tempi. Il suo contributo è stato fondamentale per il ripensamento radicale della fisica di inizio Novecento, sia con la formulazione originale della teoria della relatività, sia con i suoi studi nella fisica dei quanti. Premio Nobel nel 1921, restò per tutta la vita un punto di riferimento del pensiero scientifico.
Lo Zen per il Gatto
Titolo originale: Zen for Cats
Autore/i: Birnbaum Alfred; Kanmei Riku
Editore: Sonzogno
unica edizione, illustrazioni di Silvio Boselli, traduzione di Giorgio Moro.
pp. 46, interamente e riccamente illustrato a colori e in bianco e nero, Milano
I gatti sono notoriamente gli animali più Zen che siano mai stati creati. Lo sanno i padroni di felini di qualsiasi taglia: lo sanno soprattutto i felini medesimi, che da sempre praticano le arti dell’Unica Unghiata di Lacerazione del Divano, dello Sbadiglio e della Caduta sulle Quattro Zampe con consumata perizia. Se non ci credete, eccovi il trattato definitivo sullo Zen felino e i suoi misteri: un libro che cambierà per sempre la vostra visione del piccolo amico che ha generosamente accettato di dividere con voi la sua vita.
- Breve storia dello Zen felino
- Gli insegnamenti
- Le arti feline dello Zen
- Il gatto e la fragola (una storia Zen)
Alfred Birnbaum è americano e conoscitore della cultura giapponese.
Riku Kanmei è un maestro riconosciuto, appartenente alla setta Neko. Silvio Boselli è italiano, non è buddista ma conosce e ama i gatti in tutte le loro forme.
Le Influenze Negative – Segreti e Terapie per Neutralizzarle
Autore/i: Voldben Amadeus
Editore: SugarCo Edizioni
pp. 192, Milano
Questo libro è per tutti una guida preziosa per difendersi dalle svariate influenze negative (malocchio, iettatura, malefizi ecc.) che minacciano l’uomo d’oggi.
Con chiarezza esemplare sono qui esposti i metodi di cui si valgono coloro che vogliono colpire altri con proiezioni psichiche dagli effetti nefasti.
Vi sono pure descritti i contatti pericolosi con persone e ambienti da cui ci si deve guardare per proteggersi dai danni che ne potrebbero derivare.
In un‘epoca in cui l’occultismo è tanto diffuso, la conoscenza e l’abuso dei poteri paranormali, oltre ai contatti più frequenti con l’attuale rimescolio degli uomini, hanno prodotto un accrescimento del caos già esistente.
Sono tornata le antiche pratiche magiche, maggiormente caricate di più raffinata malizia.
Per questo l’autore si è preoccupato di dare indicazioni precise e dettagliate per difendersi, dando pure la chiave per neutralizzare tutti gli attacchi delle forze negative: è una magia difensiva, quella dell’amore, che è necessario conoscere per non soccombere.
Sono indicazioni preziose che gioveranno sicuramente a quanti sapranno tradurle nella pratica.
Amadeus Voldben (pseudonimo di Amedeo Rotondi), nato a Vicovaro (Roma) nel 1908, è autore di numerosi libri di carattere psicologico ed esoterico, tradotti anche in varie lingue. Già direttore de «Il Corriere librario», mensile per bibliofili, ha collaborato a giornali e riviste.
Da oltre quarant’anni vive nel mondo dei libri.
Le Grandi Avventure Spirituali
Akhenaton – Gli Ariani – Zarathustra – I Veda – La Cina e il Tao – Lao-Tse – Il Buddha – Orfeo – Pitagora – Platone – Sant’Agostino – San Francesco
Autore/i: Mackenzie William
Editore: Editrice «Luce e Ombra»
prefazione e traduzione di Gastone De Boni, prefazione e note di Raymond de Becker.
pp. 364, nn. fotografie b/n, Verona
William Mackenzie nacque a Genova, quale suddito britannico, nel 1877, e condusse i suoi studi di biologia a Monaco, a Genova e a Torino, divenendo dottore in Scienze a ventitré anni. Si rese celebre in seguito allo studio, negli anni 1912-1913, in compagnia di Claparéde, di Maeterlink e di Assagioli, dei famosi cavalli calcolatori e pensanti di Elberfeld. Dopo la guerra egli realizzo a Bruxelles il primo studio di calcolo trascendentale sotto ipnosi. Ha pubblicato un vasto trattato di metapsichica, tentando di fornire una spiegazione comune ai fenomeni detti paranormali e ai problemi posti dall’evoluzione biologica. L’Università di Ginevra lo accolse nel 1939 come docente di filosofia biologica; egli occupò il posto durante i dieci anni successivi. Il Mackenzie si ritiro poi a Firenze, ove, 91enne, è tuttora vivente e lucidissimo.
L’origine di quest’opera si trova nei corsi svolti nella Università di Ginevra dal prof. Mackenzie, che vuol presentare, qui, gli sforzi intrapresi da alcuni fra i più grandi spiriti dell’umanità per rispondere alla domanda che insistentemente si presenta al nostro animo: esiste un Dio dispensatore di amore, o un qualche principio spirituale destinato a vincere il Male che infesta il mondo?
Il Mackenzie studia le risposte che credettero poter dare a questi quesiti degli uomini assai diversi: come il giovane faraone Akhenaton in Egitto, come gli estensori dei Veda e lo stesso Buddha in India, come Confucio e Lao-tse in Cina, come Orfeo, Pitagora e Platone in Grecia, come sant’Agostino e san Francesco d’Assisi per il cristianesimo.
Respingendo l’interpretazione «iniziatica» circa l’origine di questi movimenti spirituali, il Mackenzie sembra propendere verso una spiegazione psicologica di tipo junghiano. Lo Spirito verrebbe ad essere un «archetipo», corrispondente ad una spinta umana fondamentale, che solo le circostanze storiche o geografiche traducono in religioni, in metafisiche, in filosofie diverse.
Prefazione di Gastone De Boni:
Nel presentare quest’opera, di così gran rilievo, del Mackenzie, egli, partendo dalla contestazione globale odierna, che pone in dubbio dati e problemi fra i più vari, ivi compresi quelli religiosi, pone l’accento sulla inconsistenza del dato fisico in campo religioso ed aderisce pienamente alla concezione junghiana che vuol vedere in questo dominio la proiezione d’un archetipo dell’inconscio collettivo. Il De Boni ne traccia il fenomeno in tutta la sua drammaticità. Questa è la concezione scientifica della religione; la religione ufficiale ignora questi problemi, questi dati, questi accadimenti; questa é la religione, quale esce dalle Scuole di Zurigo e di Ascona.
Prefazione di Raymond De Becker:
Egli è autore d’un libro notevole sull’induismo, maturato per esperienza diretta in India, ove egli visse per più mesi. Nella sua smagliante prefazione egli mette a fuoco l’opera del Mackenzie nel contesto d’una esperienza religiosa universale. Anche il De Becker si rifà alla concezione religiosa junghiana. Egli è l’autore delle varie note illustrative a piedi di pagina, le quali chiariscono o precisano certi passi del libro.
Il Matematico Impertinente
Autore/i: Odifreddi Piergiorgio
Editore: Longanesi & C.
in copertina: illustrazione grafica di Federico Maggioni.
pp. 352, Milano
Se la Matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato, e la vita più degna di essere vissuta. Che ciascuno porti dunque il suo contributo, grande o piccino, affinchè questo succeda, per la maggior gloria dello Spirito Umano.
Impertinente, in senso letterale, è chi «non appartiene»: ad esempio, a una politica, una religione o una filosofia. E, non appartenendo, suscita i sentimenti e le stizze di coloro che, appartenendo, lo tacciano di arroganza o insolenza.
Il matematico impertinente è una specie del genere, caratterizzata dal fatto di non appartenere non per partito preso, o fede rappresa, ma per motivi mutuati dalla più pura razionalità esistente: quella matematica. È l’incarnazione del matematico impertinente è Piergiorgio Odifreddi, i cui interventi giornalistici, radiofonici e televisivi da qualche anno sgocciolano sulla pietra di cui sono fatti certi testoni e si spera contribuiscano, chissà mai, a scalfirla. I saggi di questo volume, che toccano la politica, la religione, la letteratura. la filosofia, la matematica e la scienza. sono raccolti in sezioni che si aprono con interviste immaginarie a personaggi del passato (Hitler, Gesù, Dante, Aristotele, Archimede, Newton) e si chiudono con interviste reali a quelli del presente (Chomsky, il Dalai Lama. Saramago, Kripke, Nash e Watson). Nel mezzo, il matematico impertinente dispiega l’arsenale della ragione per argomentare che non è affatto vero che non possiamo non dirci cristiani. O che siamo tutti americani, o che la cultura è solo quella mitologica e (pseudo)filosofica sulla quale vive l’informazione. Ed è invece vero che non possiamo non dirci tecnologici, che siamo tutti africani, e che la cultura anche (o soprattutto?) quella matematica e scientifica che informa la vita.
Piergiorgio Odifreddi (1950) ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, e insegna Logica presso Università di Torino e la Cornell University. Collaboratore di Repubblica, L’Espresso e Le Scienze. dirige per Longanesi la collana di divulgazione scientifica «La Lente di Galileo». Ha vinto nel 1998 il Premio Galileo dell’Unione Matematica Italiana e nel 2002 il Premio Peano della Mathesis. Ha pubblicato per Einaudi Il Vangelo secondo la Scienza (1999), La matematica del Novecento (2000), C’era una volta un paradosso (2001) e Il diavolo in cattedra (2003), per Cortina Il computer di Dio (2000) e La Repubblica dei numeri (2002), per Dedalo Zichicche (2003), per Laterza Penna, pennello e bacchetta (2005). Per Longanesi è uscito Le menzogne di Ulisse (2004).
L’Estetica
Pagine scelte dalle seguenti opere: N. Hartmann – Möglichkeit und Wirklichkeit (1966); N. Hartmann – Ästetik (1966)
Autore/i: Hartmann Nicolai
Editore: Liviana Editrice
con uno studio di Dino Formaggio su Arte e possibilità in N. Hartmann, traduzione e note di Massimo Cacciari, collana: Orientamenti di Estetica – collana diretta da Dino Formaggio.
pp. 192, Padova
La collana Orientamenti di Estetica intende presentare al lettore italiano un panorama, su basi antologiche e di inquadramento critico, di alcune direzioni fondamentali di Filosofia dell’arte del nostro tempo. Agli studiosi di Estetica intende inoltre offrire alcuni testi spesso appena sfiorati o non adeguatamente analizzati negli studi del nostro Paese e, a volte, anche mai tradotti in lingua italiana…
L’estetica di Nicolai Hartmann rimane ancora oggi una delle ricerche più rigorose ma anche più vive e più aperte tra le varie filosofie dell’arte del nostro secolo – viva ed aperta non solo per quello che dice e risolve ma anche per quello che non risolve e indica -. È proprio quello che il saggio introduttivo di Dino Formaggio mira a cogliere, nel tentativo di offrire, accanto alla prima traduzione e presentazione italiana, sia pure antologica, dell’Estetica hartmanniana, una analisi critica dei movimenti, della validità e dei limiti di tale notevole ricerca nella cultura che l’ha generata e nelle eredità che ci ha lasciato. Grande merito dello Hartmann è l’aver colto – o, almeno, l’aver riproposto in termini di cultura contemporanea – il rapporto ontologicamente essenziale intercorrente tra arte e possibilità. È su tale rapporto che Hartmann gioca tutto il suo ontologismo, fino all’estremo rischio. Il lettore italiano troverà inoltre in queste pagine del filosofo tedesco qualcosa da meditare circa le direzioni da riproporre e da assumere nel campo difficile e variamente contestato delle filosofie dell’arte: specie se mira a districare i propri passi dagli irretimenti non sempre consapevoli della cutura di casa.
Nicolai Hartmann (Riga 1882 – Gottinga 1950). Da molti considerato il più grande ontologo del ’900, ha prodotto un vasto sistema filosofico molto influente in campi anche esterni alla filosofia (biologia evolutiva, teoria dei sistemi). Tra le sue opere sistematiche vanno certamente ricordate Ethik (1925, in tre volumi), Grundzüge einer Metaphysik der Erkenntnis (1921), Das Problem des geistigen Seins (1933) e la quadrilogia ontologica, iniziata con Zur Grundlegung der Ontologie (1935) e conclusa da Philosophie der Natur (1950).
Arte e possibilità in Nicolai Hartmann di Dino Formaggio
Parte prima: La possibilità e il mondo del bello (Möglichkeit und Wirklichkeit)
Introduzione
- Storia e terminologia
- Aristotele e la dottrina di potenza e atto
- La scissione del reale. L’esistenza spettrale(Gespensterdasein) della possibilità
- Il futuro e la molteplicità delle possibilità
- Sguardo complessivo sulle aporie del concetto antico di possibilità
- Il concetto megarico di possibilità e il suo destino nella storia della filosofia
Svolgimento delle parti I e II di Möglichkeit und Wirklichkeit
Significati delle possibilità
- Possibilità disgiuntiva e indifferente
- Possibilità logica, ideale e gnoseologia
- Natura propria della possibilità reale
Quadro delle leggi intermodali del reale
- La prima proposizione fondamentale dei rapporti intermodali
- La seconda proposizione fondamentale e le sue conseguenze
- La terza proposizione fondamentale
- Proposizioni che derivano dalla terza proposizione fondamentale
Il mondo del bello e la sua struttura modale
- La supremazia della possibilità sulla necessità
- L’oggetto artistico e la sua modalità
- Il mondo della diseffettuazione e la possibilità libera
- Libertà artistica e possibilità disgiuntiva
Parte seconda: Problemi di Estetica (da Ästetik)
Introduzione
- Atteggiamento estetico ed estetica come conoscenza
- Leggi del bello e loro conoscenza
- Il bello come l’universale oggetto dell’estetica
- Atto estetico e oggetto. Quadruplice analisi
- Separazione e connessione vitale
- Forma e contenuto. Materialità e materia
- Visione, godimento, giudizio di valore e produttività
- Il bello naturale, il bello umano ed il bello artistico
- Metafisica idealistica del bello. Intellettualismo e atteggiamento materiale (stoffliche)
- Estetica della forma e dell’espressione
- Estetica psicologica e fenomenologica
- Maniere d’essere e struttura dell’oggetto estetico
- Realità e parere. Dis-effettuazione e apparizione
- Imitazione e creazione
Della percezione in genere
- Le componenti del sentimento
La percezione estetica
- Ritorno all’atteggiamento originario
Il vedere e il diletto
- Percezione e visione più alta
Connessione con l’analisi dell’atto
- Duplice visione e duplice stratificazione dell’oggetto
La scissione dello sfondo
- Maniere d’essere e strutture del contenuto
- Un esempio: il ritratto
Prospetto dei momenti di valore del bello
- Valori del semplice essere-oggetto
- Valore della diseffettuazione
Primo piano e sfondo nelle arti non rappresentative
- La posizione dell’ornato
La successione degli strati nella poesia
- Concretezza poetica
Note
Glossario essenziale dell’Ästetik Hartmanniana
Frutta e Legumi per la Nostra Salute
Curare e Prevenire le Malattie con l’Alimentazione. Uso e Proprietà di 150 Frutti e Legumi. Un Pratico Manuale di Dietetica
Autore/i: Saury Alain
Editore: Musumeci Editore
presentazione dell’editore, prefazione del Dottor Jacques M. Kalmar, collana: Salute Naturale.
pp. 176, nn. ill. n.t., Quart (Valle d’Aosta)
… Vi dò tutta l’erba per seminare su tutta la superficie della Terra; così pure tutti gli alberi da frutta che recano il seme: sarà il vostro nutrimento… (Genesi I-29)
Le verdure e la frutta dovrebbero formare la parte preponderante della nostra alimentazione. Esse, infatti, contengono quanto basta degli elementi necessari alla vita. Questo utile manuale vi indicherà, per ognuna di esse, le sostanze che le compongono, i benefici nutritivi, l’uso terapeutico e dietetico, ecc. Decine di ricette e consigli culinari vi permetteranno di evitare ogni possibilità di errore. Inoltre, un repertorio mensile della frutta e della verdure vi aiuterà quotidianamente a preparare i menù durante tutto l’anno.
Una Vita Violenta
Autore/i: Pasolini Pier Paolo
Editore: Garzanti Editore
quarta edizione.
pp. 394, Milano
«Una vita violenta» riprende i temi e gli ambienti di «Ragazzi di vita»: il romanzo che rivelò Pasolini e che ha avuto ampi e concordi riconoscimenti di pubblico e di critica.
Parte prima
- Chi era tommaso
- Notte nella città di dio
- Irene
- La battaglia di pietralata
- Canzoni di vita
Parte seconda
- Puzza di libertà
- Primavera all’INA case
- Che cercava tommaso?
- Vecchio sole
- L’eterna fame
Avvertenza
Glossarietto
Investigatori dell’Occulto
11 Indagini nel Soprannaturale
Autore/i: Autori vari
Editore: Rizzoli
introduzione di Gianni Montanari, in copertina: illustrazione di Jim Burns, 1985, Young Artists.
pp. 368, Milano
«Fu la maledizione che riempì i camposanti e che a mezzanotte fece inchiodare le porte: ci succhiarono il sangue in macabro banchetto incalzando ogni anima con orribili paure…»
Così un’antica ballata mitteleuropea ricorda una cruenta epidemia di vampirismo che sconvolse una grande città per poi scomparire nell’oblio della storia. Vampiri, demoni, stregoni, familiari, esseri dell’oltretomba… chi può salvarci dalla minaccia di tali creature quando esse decidono di camminare, magari sotto false spoglie, nelle nostre strade? Solo quei pochi che hanno il coraggio di riconoscere l’esistenza dell’occulto e di affrontarlo con le armi più adatte: i detective dell’occulto. Profondi conoscitori del soprannaturale, emuli di Sherlock Holmes nel regno oscuro delle dottrine proibite, hanno consacrato la loro esistenza a indagare sugli aspetti più tenebrosi della vita quotidiana e a fronteggiare i subdoli attacchi del Male sempre pronto ad aprirsi un varco nella dimensione dei figli dell’uomo.
Testi di: Algernon Blackwood – Edgar Hoffmann Price – Sydney Horler – Manly Wade Wellman – Seabury Quinn – William Hope Hodgson – Leslie Charteris – Ron Goulart – Joseph Payne Brennan
Introduzione di Gianni Montanari
- Antiche stregonerie (Titolo originale: Ancient Sorceries) di Algernon Blackwood, traduzione di Gianni Montanari
- La Sfinge Grigia (Titolo originale: Gray Sphinx) di E. Hoffmann Price, traduzione di Gaetano e Luigi Staffilano
- Magia nera (Titolo originale: Black Magic) di Sidney Horler, traduzione di Gianni Montanari
- La veglia (Titolo originale: Vigil, 1939) di Manly Wade Wellman, traduzione di Gianni Montanari
- Clair de Lune (Titolo originale: Clair de Lune, 1947) di Seabury Quinn, traduzione di Gianni Montanari
- Il verro (Titolo originale: The Hog, 1947) di William Hope Hodgson, traduzione di Gaetano e Luigi Staffilano
- Mostro di comodo (Titolo originale: The Convenient Monster) di Leslie Charteris, traduzione di Gianni Montanari
- Attendere, prego (Titolo originale: Please Stand By, 1962) di Ron Goulart, traduzione di Gianni Montanari
- In morte come in vita (Titolo originale: In Death as in Life, 1963) di Joseph Payne Brennan, traduzione di Piero Anselmi
- Chastel (Titolo originale: Chastel, 1979) di Manly Wade Wellman, traduzione di Gianni Montanari
- Il dormiente nel cerchio (Titolo originale: Rouse Him Not, 1982) di Manly Wade Wellman, traduzione di Gianni Montanari
Misteri – Romanzo
Titolo originale: Mysterier
Autore/i: Hamsun Knut
Editore: Rizzoli
prefazione di Claudio Magris, traduzione di Attilio Veraldi, in copertina: «L’artista e la modella» (1919-1921) di Edvard Munch.
pp. 368, Milano
«Misteri» narra l’avventura spirituale di un personaggio complicato e incoerente, incerto nell’amore e tormentatore di se stesso. Johan Nilsen Nagel e l’individuo dalla mentalità superiore in polemica contro le ideologie del mondo contemporaneo, contro i falsi miti e contro i sentimenti della massa. Contro il naturalismo e la pretesa di scientificità della nostra epoca, esalta l’istinto e l’intuizione.
Ma Nagel, che si sente capace di sfidare il mondo, si innamora ciecamente di Dagny, che gli appare simile a «neve purissima e spessa come seta». Quest’uomo tutto anima, questo aristocratico dello spirito, finisce per ripetere stordito e perduto il nome della sua innamorata per udirlo risuonare nel mondo, come fosse la voce della vita; proprio lui, Nagel, che si compiaceva di mistificare il prossimo e di scandalizzare le persone per bene col suo cinismo caustico, soggiace al fascino della donna che lo respinge. Nel complesso rapporto erotico che s’istituisce tra Nagel e Dagny – scrive Claudio Magris – «l’amore s’intreccia inestricabilmente all’aggressività, il fascino alla ripulsa, la pietà al gusto di ferire.»
Knut Hamsun (1859-1952) esercitò vari mestieri, in Norvegia e negli Stati Uniti, poi si volse alla letteratura. Dopo quattro romanzi di esiguo valore, Hamsun scrisse un autentico capolavoro, «Fame», che descrive la disperata lotta di un giovane scrittore per l’esistenza. Con «Misteri» (1892) fece sentire al mondo la voce aspra dell’uomo malcontento. Nel 1920 ricevette il premio Nobel per la letteratura.
101 Gatti d’Autore
Grandi autori, da Benni a Sepúlveda, dalla Morante a García Márquez, da Eco a Twain hanno descritto un gatto
Autore/i: Paronuzzi Alessandro
Editore: Franco Muzzio Editore
prima edizione, prefazione dell’autore, disegni di Carla Mazzotti, in copertina: Henri Rousseau, Ritratto di Pierre Loti (particolare, 62×50 cm – 1891 ca).
pp. xvii-230, numerose illustrazioni in bianco e nero, Padova
Io, se mi chino verso la bella Felina (sì ben chiamata così), che è ad un tempo onore del suo sesso, orgoglio del mio cuore e profumo dell’anima mia, sia notte, sia giorno, nella luce piena o nell’ombra opaca, vedo sempre distintamente l’ora in fondo ai suoi occhi adorabili: sempre la stessa ora, un’ora vasta, solenne, grande come lo spazio, senza divisioni di minuti né di secondi – un’ora immobile che non è segnata sugli orologi, ma che e lieve come un sospiro, rapida come un’occhiata.
E se qualche importuno venisse a disturbarmi mentre il mio occhio riposa su quel delizioso quadrante, se qualche genio scortese e intollerante o qualche Demonio del contrattempo, venisse a dirmi: “Che cosa guardi lì, con tanta attenzione? Che cosa cerchi negli occhi di quell’essere? Ci vedi forse l’ora, o mortale prodigo e infingardo?”, risponderei senza esitare: “Si, ci vedo l’ora, che è l’Eternità!”. (Charles Baudelaire)
Una collezione di ritratti letterari di gatti, a firma di grandi scrittori di tutto il mondo e di tutte le epoche riuniti in un’antologia.
Pagine deliziose estrapolate da grandi opere, in cui autori famosi raccontano l’amore e la venerazione per il gatto.
Alessandro Paronuzzi è nato a Trieste nel 1953. È veterinario responsabile dei servizi veterinari di Trieste. Ha pubblicato Poesie d’amore e d’amore (1980), Così le parole (1983), Come can e gato (1995), Felix Trieste (1996) e, per la Muzzio, 101 Cani d’Autore (1996). Nel 1995 ha vinto il Premio letterario Tergeste sia nella sezione poesia sia nella sezione prosa.
Le Storie d’Amore dei Faraoni
Titolo originale: Les histoires d’amour des pharaons
Autore/i: Vanoyeke Violaine
Editore: Armenia Editore
prologo dell’autrice, traduzione di Claire Isabelle Morand
pp. 256, 1 cartina b/n nn. illustrazioni b/n e tavole b/n f.t., Milano
Akhenaton e Nefertiti, Ramses II e Nefertari, Ramses III Tiye, Cleopatra e i romani Cesare e Antonio: personaggi storici e insieme figure leggendarie, che in queste pagine si presentano al lettore in tutta la loro umanità, con le passioni e le debolezze che ne hanno segnato la vita. Scopriamo così il sincero amore di Akhenaton, «il figlio del dio Aton», per l’affascinante sposa Nefertiti e il tenero affetto di entrambi per le figlie; assistiamo alla morte prematura di Nefertari e al dolore mai sopito del grande Ramses II per la scomparsa della sposa prediletta. E poi gli intrighi e i giochi di potere che segnano il legame di Ramses III con la concubina Tiye e che fanno da sfondo alle storie d’amore di Cleopatra con Cesare e Antonio, dove la passione e la storia si intrecciano inestricabilmente. Con uno stile avvincente e una Capacità di penetrazione psicologica degna di un profondo conoscitore dell’animo umano, l’Autrice di questo libro fa rivivere davanti a noi la realtà dell’antico Egitto, dei suoi abitanti e dei suoi sovrani.
Violaine Vanoyeke, raffinata studiosa della cultura classica, è autrice di una lunga serie di saggi e romanzi a sfondo storico di grande successo, tradotti in tutto il mondo. Curatrice infaticabile e rigorosa di biografie di personaggi storici, ha al suo attivo innumerevoli articoli sull’argomento.
On Knowing – Essay for the Left Hand
Autore/i: Bruner Jerome
Editore: Harvard University Press
expanded edition, third printing.
pp. XII-190, Cambridge
The left hand has traditionally represented the powers of intuition, feeling, and spontaneity. In this classic book, Jerome Bruner inquires into the part these qualities play in determining how we know what we do know; how we can help others to know-that is, to teach; and how our conception of reality affects our actions and is modified by them.
The striking and subtle discussions contained in On Knowing take on the core issues concerning man’s sense of self: creativity, the search for identity, the nature of aesthetic knowledge, myth, the learning process, and modern-day attitudes toward social controls, Freud, and fate. In this revised, expanded edition, Bruner comments on his personal efforts to maintain an intuitively and rationally balanced understanding of human nature, taking into account the odd historical circumstances which have hindered academic psychology’s attempts in the past to know man.
Writing with wit, imagination, and deep sympathy for the human condition, Jerome Bruner speaks here to the part of man’s mind that can never be completely satisfied by the right-handed virtues of order, rationality, and discipline.
«Excellent essays on how we know what we know, what happens in the creative and educative process. Penetrating, easy to read and harder to understand, but thoroughly exciting when the writer’s meaning comes clear.» (Boston Globe)
Jerome Bruner was University Professor at New York University.
Il Sopra e il Sotto della Borghesia – Storia dell’Abbigliamento nel XIX Secolo
Titolo originale Les Dessus et les Dessous de la Bourgeoisie. Une histoire du vêtement au XIX siècle
Autore/i: Perrot Philippe
Editore: Longanesi & C.
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Cristina Viani, collana Il Cammeo n° 40, in copertina: Un essayage chez Félix – dal Figaro Illustré, 1895.
pp. 288, 53 ill. in b/n n.t., Milano
Lontano dall’accostarsi alla storia dell’abbigliamento con un tipo di approccio squisitamente estetico, questo libro non si presenta come un omaggio al futile o all’effimero. Conscio del fatto che le discussioni sull’origine del vestito ricordano quelle sull’origine del linguaggio, Perrot punta la propria attenzione sull’abito-segno: rendigote, crinoline, corsetti e sottogonne, prima di proteggere, vestire e ornare i borghesi del XIX secolo, erano segni distintivi, indicavano un’appartenenza di classe, una condizione economica, un’ideologia, uno status. Se noi oggi possiamo dire: «Ecco la flanella inglese, morbida e attillata, dell’alto funzionario, il blazer vistoso del turista texano» o individuare a prima vista «il completo di velluto a coste, leggermente consumato, dell’intellettuale di sinistra», è proprio perchè partecipiamo quotidianamente di questo linguaggio, che conobbe la sua massima espressione nell’Ottocento, vale a dire nel secolo che ha promosso al tempo stesso l’individuo e la folla anonima, il dandismo e l’uniforme, la distinzione e il conformismo. Operando un primo smontaggio semiologico del linguaggio dell’abbigliamento; valendosi di continui rimandi agli eventi storici, alle trasformazioni tecnologiche, sociali, economiche, politiche e psicologiche; servendosi delle intuizioni di scrittori quali Duma, Zola e Balzac, dei diari tenuti da domestici intriganti e dame pettegole, dei trattati di fisiologia, degli archivi di polizia; addentrandosi nel mondo variegato e sordido dei mercanti di stracci o in quello sfavillante dei magasins de nouveautés, delle passeggiate al Bois, delle corse a Longchamp o dell’atelier di Worth, Perrot ci offre un’autentica, intelligente e, esilarante storia del costume.
Philippe Perrot ha conseguito la licenza in Scienze Sociali ed Economiche all’Università di Ginevra e il dottorato in Storia presso l’Ècole des hautes études en Sciences Sociales di Parigi.
Le illustrazioni interne provengono dalla Biblioteca Nazionale di Parigi; da Agnes B. Young, Recurring Cycles of Fashion, New York, 1966(1937); da Charles H. Gibbs Smith, The Fashionable Lady in the 19th Century, Londra, 1960.
Il Quadro patologico della società parigina è ricavato da Pierre Boitard, Manuel-physiologie de la bonne compagnie du bon ton et de la politesse, Parigi, 1857.
Gli Anni di Downing Street
Titolo originale: The Downing Street Years
Autore/i: Thatcher Margaret
Editore: Sperling & Kupfer Editori
ringraziamenti e introduzione dell’autrice, traduzione Giorgio Magrini, Bruno Amato, Giorgio Arduin, Daniela Arduin, collana: Saggi.
pp. 768, nn. ill. a colori e in b/n, Milano
… ciò che è moralmente giusto si traduce spesso in qualcosa di politicamente opportuno… (Margaret Thacther)
La pubblicazione delle memorie di Margaret thatcher è uno degli eventi più attesi degli ultimi anni. E, come dimostra questo volume, raramente una tale aspettativa è stata così ampiamente giustificata. Il libro offre infatti un brillante resoconto, di prima mano, degli avvenimenti e degli incontri che hanno segnato il mandato della signora Thatcher. La Lady di Ferro descrive, in un’avvincente sequenza, i momenti cruciali o drammatici che ha attraversato: le tre vittorie elettorali, la guerra delle Falkland, lo sciopero dei minatori, la bomba di Brighton, l’affare Westland, le battaglie all’estero contro i federalisti e in patria contro ministri deboli o disorientati. Non mancano inoltre schizzi pungenti e giudizi spassionati – che talora, nella loro franchezza, rasentano la brutalità – sui personaggi che hanno incrociato la sua strada, dai capi di stato ai membri del suo Gabinetto. Sono pagine dense, vivaci, a tratti eccitano Downing Street o dove interviene sulla diplomazia e sull’etica, sul suo stile di condotta personale. Una lettura intensamente, talvolta inconsciamente, rivelatrice della personalità dell’autrice, da cui emerge l’impressione di una corazzata che avanza a tutta la velocità.
Ringraziamenti
Introduzione
- Casa e bottega
- Segni mutevoli
- In piena tempesta
- Non sto affatto bene, Jack
- Non tornare indietro
- L’Occidente e il resto
- La guerra delle Falkland: seguendo la flotta
- Le Falkland: vittoria
- Generali, commissari e mandarini
- Disarmare la sinistra
- A casa all’asciutto
- Ritorno alla normalità
- L’insurrezione di Scargill
- Ombre di banditi
- Non smette mai di piovere
- Uomini con cui è possibile intendersi
- Sistemare il mondo
- Giochi senza frontiere
- Trucchi dal cilindro
- Verso il miglioramento
- Non tanto un programma quanto un modo di vivere
- Una piccola difficoltà locale
- Tagliare e compiacere
- Titoli e tassi
- L’espresso di Babele
- Il mondo si gira dalla parte giusta
- Bando ai tentennamenti
- Uomini sulle scialuppe di salvataggio
Cronologia 1979-1990
Gabinetto e altre cariche importanti dal 1979 al 1990
Abbreviazioni
Indice dei nomi
Il Libro delle Meraviglie – Fiabe Cinesi
Titolo originale: Csodálatosságok Könyve
Autore/i: Balázs Béla
Editore: Edizioni e/o
in appendice: il manto delle fiabe di Marinella D’Alessandro, traduzione dall’ungherese Marinella D’Alessandro, i disegni sono tratti dagli acquarelli di Marietta Lydis.
pp. 136, ill. in b/n n.t., Roma
Le meraviglie di questo libro cominciano dalla sua stessa concezione. Infatti, le fiabe cinesi qui raccolte furono scritte da Balàzs per “illustrare” gli acquarelli della miliardaria greca Marietta Lydis, e non viceversa come accade normalmente. Eppure, questi brevi racconti, apologhi “liberamente tratti” dalla tradizione taoista, commissionati al giovane poeta disoccupato per il capriccio di una ricca ed eccentrica signora che voleva innanzitutto veder pubblicati i suoi disegni, sono dei piccoli gioielli a proposito dei quali Thomas Mann scrisse: «È una prosa che ci richiama alla memoria lo stile di antiche storie cinesi, quali potrebbero essere state scritte nella loro civile semplicità dallo stesso Lao Tze, il Vecchio bambino…ecco che cos’è la Cina. E le fiabe del poeta ungherese mostrano un’intima e devota conoscenza dello spirito di quell’umanità arcaica e infantile, piena di saggezza».
Béla Balázs (1884-1948), ungherese di origine ebreo-tedesca scrisse questo libro due volte: prima nel 1922 in tedesco, poi nel 1948 in ungherese. Questa vicenda esemplifica la natura plurinazionale, cosmopolita, di questo grande scrittore, nella cui casa, a Budapest, si diedero convegno per anni Lukács, Bártok, Polanyi, Mannheim, Hauser, per discutere di “cose meravigliose”, come in un’accademia filosofica ideale. Fuggito da Budapest in seguito alla repressione della Repubblica dei Consigli del 1919, Balázs visse a Vienna, Berlino e Mosca, dove si affermò come teorico del cinema e sceneggiatore.
- Il cerchio magico
- Il manto dei sogni
- Li T’ai-Po e il ladro
- I parasole
- Il dio maldestro
- I fumatori d’oppio
- La pulce
- Il vecchio bambino
- I predoni divini
- Li T’ai-Po e la primavera
- Gli antenati
- Il pesce luna
- Gli amici
- La vendetta del castagno
- La lacrima
- Il bambino d’argilla
- Il vincitore
Il manto delle fiabe di Marinella D’Alessandro
Cronologia della vita e delle opere di Marinella D’Alessandro